FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA - CISADU - Centro...

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZAFACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA Anno Accademico 2003-2004 GUIDA PER GLI STUDENTI Corso di Laurea in TEORIE E PRATICHE DELL’ ANTROPOLOGIA Corso di Laurea Specialistica in DISCIPLINE ETNOANTROPOLOGICHE

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA ‘LA SAPIENZA’

FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA

Anno Accademico 2003-2004

GUIDA PER GLI STUDENTI

♦ Corso di Laurea in TEORIE E PRATICHE DELL’ ANTROPOLOGIA

♦ Corso di Laurea Specialistica in DISCIPLINE ETNOANTROPOLOGICHE

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La redazione della Guida è a cura di Angelo Romano.

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INDICE

I. INFORMAZIONI GENERALI p. 4

1. La struttura organizzativa2. Introduzione al Nuovo Ordinamento3. Il tutorato4. Semestri dell’anno accademico e sessioni d’esami

II. CORSO DI LAUREA IN TEORIE E PRATICHE DELL’ANTROPOLOGIA p. 11

1. Presentazione2. Ordinamento didattico3. Ipotesi di percorso didattico4. Docenti del corso di laurea5. Regolamento didattico

III. CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN DISCIPLINE ETNOANTROPOLOGICHE p. 42

1. Presentazione2. Ordinamento didattico3. Ipotesi di articolazione dei moduli nel biennio4. Docenti del corso di laurea5. Regolamento didattico

IV. SOCRATES/ERASMUS E DOTTORATO DI RICERCA p. 65

1. Programmi Socrates/Erasmus2. Dottorato di ricerca

V. STRUTTURE p. 68

1. Segreteria didattica2. Biblioteche3. Laboratorio audiovisivi

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I. INFORMAZIONI GENERALI

1. La struttura organizzativa

RettoreProf. Giuseppe D’Ascenzo

tel. 0649910292

Preside della Facoltà di Lettere e FilosofiaProf. Guido Pescosolido

tel. 0649913313

Ufficio di Presidenza – Sede Centrale

tel. 0649913313fax 0649913660

Presidente del Corso di Laureain Teorie e Pratiche dell’AntropologiaProf. Renata Ago

tel. 0649913398

Presidente del Corso di Laurea Specialisticain Discipline EtnoantropologicheProf. Alberto Sobrero tel. 0649913295

Siti web di riferimento:

Università degli studi di Roma La Sapienzawww.uniroma1.it

Facoltà di Lettere e Filosofiahttp://lettere.uniroma1.it

Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicalihttp://rmcisadu.let.uniroma1.it/glotto/homeglotto.html

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Schema della struttura organizzativa:

Università degli Studidi Roma ‘La Sapienza’

Ateneo Federato delleScienze umanistiche,

giuridiche ed economiche

Facoltà di Lettere e Filosofia

Classe di Laurea in ScienzeStoriche (Classe 38)

Corso di Laurea in Teorie ePratiche dell’Antropologia

(9 KB)

Classe delle Lauree Specialistichein Antropologia culturale ed

Etnologia (Classe 01)

Corso di Laurea Specialistica inDiscipline Etnoantropologiche

(9 WU)

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2. Introduzione al Nuovo Ordinamento

Due importanti novità nell’organizzazione della didattica hanno accompagnato l’attivazione delnuovo ordinamento degli studi universitari:

a) l’introduzione dei crediti formativi universitari come unità di base dell’impegno e dell’attività diapprendimento degli studenti,

b) la riorganizzazione degli insegnamenti tradizionalmente impartiti secondo più ampieclassificazioni in ‘settori scientifico-disciplinari’ la cui intitolazione può talora risultare oscura eche si affermano, però, come gli elementi fondanti di una nuova distribuzione di base dellecompetenze e dei saperi.

I crediti

Il credito (indicato con la sigla CFU) è l'unità di base del nuovo ordinamento universitario. Ilcredito vuole misurare concretamente (in ore di lavoro) l'impegno medio che ogni studente dovràaffrontare in rapporto alle diverse competenze da acquisire e agli esami da sostenere. Ogni credito,secondo la convenzione adottata negli ordinamenti didattici, corrisponde a 25 ore di lavorocomplessivo da parte dello studente. Queste 25 ore di lavoro complessivo per ogni creditocomprendono, ovviamente, sia la frequenza di lezioni, esercitazioni e laboratori, sia la preparazioneindividuale sulla base di testi di supporto ai corsi.

La Facoltà di Lettere e Filosofia ha considerato ragionevole che ogni studente svolga unapreparazione individuale di due ore per ciascuna ora di lezione seguita. Ciò significa che ognicredito comprende 8 ore di lezione, 16 ore di preparazione individuale e 1 ora per lavalutazione del lavoro svolto. Nel caso delle lingue, l'apprendimento attraverso esercitazioni conlettori di madre lingua richiede un maggior numero di ore di lavoro guidato: in tal caso, la metàdelle ore di ogni credito (12/13 ore) sarà in sede, l'altra metà, invece, è riservata al lavoroindividuale dello studente.

Infine, i crediti relativi all'attività in laboratorio (linguistico, cartografico, etc.) non possonoprevedere, evidentemente, lavoro individuale.

In ogni anno di corso lo studente dovrà acquisire mediamente 60 crediti (180 nell'intero triennio):ciò significa che in un anno saranno svolte 1500 ore di lavoro, almeno 480 delle quali sotto forma dilezioni, e la parte restante come lavoro individuale.

Anche la prova finale, che sostituisce la tesi del vecchio ordinamento, è calcolata in crediti (cherientrano nei 60 del terzo anno): dunque le dimensioni del lavoro da svolgere in relazione alla provafinale si adegueranno all'impegno (cioè al numero di crediti) prestabilito negli ordinamenti deisingoli corsi di laurea.

I crediti servono a costruire il percorso di ciascuno studente in modo equilibrato fra le diversecompetenze previste in ciascun corso di laurea. In particolare, ogni unità didattica (cioè modulo)prevede un certo numero di crediti, che corrispondono al numero di ore necessarie per acquisire lecompetenze richieste in quel settore. Al termine del modulo - che può essere di 2, 4, 6, 8 (4+4) o 10(4+6) crediti, secondo le necessità dei diversi corsi di laurea - lo studente sosterrà un esame,superando il quale acquisirà i crediti previsti nell'ordinamento.

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Non vi è alcun rapporto fra credito e votazione conseguita nell'esame. I crediti sono il puro esemplice calcolo del lavoro sostenuto per superare l'esame, e sono dunque gli stessi per tutti glistudenti che superano quell'esame; il voto, invece, rappresenta la valutazione della preparazione diciascuno studente, e verrà espresso, come sempre, in trentesimi. Quindi, ogni studente avrà unproprio curriculum, con una media che sarà calcolata in base alle votazioni conseguite; i creditifotograferanno invece lo stato di avanzamento nel percorso degli studi dall'immatricolazione fino alterzo anno e alla laurea.

L'organizzazione in base ai crediti offre allo studente almeno due vantaggi:- rende più facile il riconoscimento degli studi effettuati in altre Università italiane e straniere; - permette di rendere più equilibrati i programmi dei corsi e degli esami. Fino ad oggi, si

presentavano l'uno accanto all'altro programmi di esame (per lo stesso insegnamento o perinsegnamenti diversi) che richiedevano un tempo di preparazione molto differente in ragione delnumero di testi da preparare. Con il sistema dei crediti avremo programmi di dimensioni prefissate,che ciascuno studente è in grado di valutare in rapporto al lavoro complessivo espresso in crediti (sesi prevedono, ad esempio, 8 crediti, questi corrisponderanno all'incirca a 64 ore di lezione e a 136ore di lavoro individuale).

I moduli

I corsi di insegnamento sono articolati in più moduli, di durata variabile (generalmente untrimestre o un semestre). A ognuna di queste unità didattiche viene attribuito dal Corso di Laurea undeterminato numero di crediti, che lo studente conseguirà una volta superato l’esame finale con ildocente cui è stato affidato quel modulo.

Il modulo non è costituito soltanto dalle lezioni del docente, ma può consistere anche - d’intesatra Corso di Laurea e responsabili delle unità didattiche - in incontri seminariali (con presentazionee discussione di tematiche affrontate con il contributo degli studenti), in esercitazioni, in attività dilaboratorio che prevedano l’uso interattivo di apparecchiature informatiche e/o di strumentimultimediali, in attività di laboratorio operativo, sperimentale e creativo (teatrale, cinematografico,musicale, di scrittura, ecc.) e, infine, in escursioni didattiche, attività sul campo, esercitazionipratiche in biblioteche, laboratori e centri di ricerca. A ognuna di queste varie forme di attivitàformativa è assegnato un determinato valore in crediti, valore che concorrerà al raggiungimento daparte dello studente del valore totale attribuito al modulo. Fondamentale nella nuova organizzazionedidattica è la frequenza da parte degli studenti, frequenza che viene computata in termini di crediti;è demandata ai responsabili dei singoli moduli la scelta di un’eventuale integrazione del programmad’esame e di ulteriori prove di verifica, oltre quelle già previste, per gli studenti che non possanofrequentare in parte o in tutto i corsi.

Gli esami di profitto dei singoli moduli didattici possono consistere in prove orali e/o scrittedavanti ad una commissione di almeno due membri, presieduta dal responsabile del modulodidattico. Nella valutazione finale si tiene conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verificaorali o scritte, delle attività seminariali cui lo studente ha partecipato, nonché di ognuna delle altreforme in cui è stata articolata l’offerta didattica.

La votazione è in trentesimi; ad essa può essere aggiunta la distinzione della lode; gli esami sonosuperati con la votazione minima di diciotto trentesimi.

I settori scientifico-disciplinari

La seconda novità che trova la sua prima applicazione con la laurea triennale è costituita dai nuovisettori scientifico-disciplinari, che sostituiscono gli insegnamenti tradizionali.

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1. Che cosa sono i ‘settori scientifico-disciplinari’?Con la locuzione "settore scientifico-disciplinare" (s.s.d.) si intende indicare il nuovo tipo diripartizione delle competenze presenti nelle diverse Facoltà. In questi ultimi anni sono avvenuti dueprocessi indirizzati a una semplificazione dell'ordinamento degli insegnamenti universitari:

a. i singoli insegnamenti sono stati dapprima riuniti in gruppi omogenei, ciascunocomprendente discipline tra loro affini (ad esempio, l'Antropologia culturale, l'Etnologia, laStoria delle Tradizioni popolari, e alcune altre materie affini sono state raggruppate nelsettore delle "Discipline demo-etno-antropologiche", settore identificabile con il codice M-DEA/01);

b. successivamente sono stati aboliti i singoli insegnamenti, e i settori, ulteriormente ridotti dinumero e con sigle modificate, sono stati definiti in base ai loro contenuti scientifici edidattici, come settori del sapere umano piuttosto che come gruppi di insegnamentiuniversitari.

2. Che senso ha l'indicazione del settore scientifico-disciplinare nella tabella di un Corso dilaurea?L'indicazione del settore scientifico-disciplinare segnala allo studente che egli dovrà acquisire icrediti all'interno di quel settore, frequentando lezioni di una o più unità didattiche (cioè moduli) esvolgendo il lavoro individuale richiesto per superare la prova d'esame. Attraverso il titolo delmodulo, con il relativo codice del settore scientifico-disciplinare (nel caso indicato sopra: M-DEA/01; oppure L-FIL-LET/10 per la Letteratura italiana, oppure L-LIN/01 per Glottologia elinguistica; etc.), e l'eventuale riferimento al titolo del vecchio insegnamento, lo studente capiràquali parti all'interno del settore saranno particolarmente approfondite nel modulo che si appresta aseguire.

3. Qual è la conseguenza dell'abolizione della titolarità dell'insegnamento?Per gli studenti l'esame sostenuto in riferimento al settore invece che all'insegnamento non èsostanzialmente diverso: ci sarà comunque una commissione, questa volta presieduta dal titolare delmodulo invece che dal titolare dell'insegnamento, come avveniva precedentemente. Un vantaggio èsicuramente costituito, in ogni caso, dalla possibilità di avere un'offerta didattica più ricca earticolata, entro la quale scegliere con maggiore libertà e consapevolezza, in base alle propriemotivazioni culturali ed esigenze formative.

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3. Il tutorato

Istituite già ai sensi della legge 341/1990, ma sino ad oggi poco valorizzate, le attività di tutoratosvolgono la funzione di favorire il processo di formazione culturale dei giovani, necessario per unascelta efficace del percorso di studi, per la partecipazione alle attività universitarie e per stabilire unadeguato collegamento con gli ambienti di lavoro.L’obiettivo generale dell’attività di tutorato è quello di aumentare l’efficacia del processo formativoe parallelamente di rendere più consapevole lo studente delle scelte e delle opportunità che glivengono offerte, favorendone la partecipazione attiva, in tutte la fasi della sua carriera, a partire dalmomento della scelta, a quello dell’uscita dall’Università e dell’inserimento nel mondo del lavoro,ma in particolare nelle scelte e nei comportamenti durante il percorso formativo universitario.

Le attività di tutorato perseguono pertanto i seguenti obiettivi generali:

a) orientare ed assistere gli studenti lungo tutto il corso di studi;b) rendere gli studenti attivamente partecipi del processo formativo;c) rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza dei corsi, anche attraverso iniziative

apportate alle necessità, alle attitudini, ed alle esigenze dei singoli.

Le attività di tutorato sono parte dei processi di orientamento, inteso come attività formativastrettamente connessa all’attività didattica, e devono collegarsi con le iniziative degli organismi disostegno al diritto allo studio e con le rappresentanze degli studenti.

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4. Semestri dell’anno accademico e sessioni d’esami

L’attività didattica è suddivisa in due unità, convenzionalmente chiamate semestri.I Semestre: dall’inizio di ottobre alla fine di gennaio, con una sospensione nella settimanaantecedente le festività natalizie per la discussione delle prove finali (e delle tesi di laurea secondo ilprecedente ordinamento).II Semestre: dalla fine di febbraio/inizio marzo all’inizio di giugno. Per evitare sovrapposizioni con l’attività didattica gli esami di profitto saranno svolti in tre unitàcosì scandite:

a) febbraio (a partire dalla seconda settimana); b) da giugno alla metà di luglio; c) seconda metà di settembre;

Essi si distribuiranno comunque in accordo col seguente schema:

Primo semestre

Il Primo Semestre va dall’inizio di ottobre alla fine di gennaio, con una sospensione nellasettimana prima delle vacanze di Natale, dedicata alla discussione delle Tesi di laurea del vecchioordinamento e ad altre eventuali attività.

Unità esami 1, di quattro settimane, con sospensione dell’attività didattica nel mese di febbraio (inlinea di principio, salvo minori variazioni in accordo col calendario), così organizzata:

prima settimana: esami scritti di lingue vecchio ordinamentoseconda settimana: primo appello d’esameterza settimana: discussione delle Tesi di laurea vecchio ordinamentoquarta settimana: secondo appello d’esame

Secondo semestre

Il secondo semestre va dalla fine di febbraio/inizio di marzo all’inizio di giugno.

Unità esami 2, strutturata esattamente come la 1. Le attività didattiche si concluderanno intorno allametà di luglio salvo un possibile prolungamento per la discussione delle Tesi di Laurea.

Unità esami 3, con inizio nella seconda settimana di settembre (comprendente anche esami scrittidi lingue del vecchio ordinamento).

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II. CORSO DI LAUREA IN TEORIE E PRATICHE DELL’ANTROPOLOGIA

1. Presentazione

Quella gente urlava saltava…Una cosa orribile! Eppure chi fosse abbastanzauomo doveva ben ammettere di avvertire dentro di sé una vaghissima traccia dirispondenza… un oscuro sospetto che il significato [di quei riti] non fosse deltutto incomprensibile.

Joseph Conrad

L’antropologia è una disciplina recente, figlia di quella rivoluzione del tardo Settecento che

nei suoi esiti migliori ha riconosciuto nelle differenze dei sistemi sociali, nelle differenze di sistemisimbolici e di valori, non un ritardo nella storia, ma un particolare e diverso modo di stare nellastoria. Il punto di partenza di ogni indagine antropologica è semplicemente questo: riconoscere chela ricchezza del genere umano sta nelle sue differenze, nella sua affascinante capacità di produrresistemi di pensiero, sistemi simbolici, lingue e modalità espressive diverse.

Cosa fa un antropologo? Molti mestieri e in primo luogo contribuisce ad ampliare l’universodel discorso umano. Il suo mestiere è quello di portare notizie da paesi lontani. Una volta erano ipaesi esotici, oggi sono semplicemente paesi lontani, che si raggiungono con poche ore di aereo, ocon poche fermate di autobus. L’antropologo documenta, descrive, fa etnografia, maneggiando glistrumenti a sua disposizione: dai grafici che rappresentano i sistemi di parentela, al film etnografico,fino ai sistemi di scrittura offerti dall’informatica.

Ma non basta riconoscere e mostrare la diversità! Perché la diversità non si trasformi in unvuoto relativismo, è necessario cercare un ordine, costruire quadri sinottici, provare a tradurre nelnostro linguaggio, cercare di comprendere e avanzare spiegazioni. In questo secondo tratto delpercorso il mestiere dell’antropologo diventa quello dello scienziato sociale, si avvicina a quello dellinguista che classifica le lingue in base ai principi della loro struttura. E questo è un mestiere nonmeno difficile del primo, specie quando non si voglia che, con apparente paradosso, l’ordine nellediversità si trasformi nel nostro ordine, in una moderna e raffinata forma di etnocentrismo.

E’ quello che molte volte è accaduto quando gli antropologi non hanno assunto la scopertadell’altro come occasione per pensare anche la propria società, i propri valori, le propriespiegazioni: quando non hanno assunto l’antropologia come postazione avanzata per scoprire ipropri pregiudizi. Se non si cade in questo errore il mestiere dell’antropologo diventa mestierepolitico, quello di un operatore impegnato a riflettere sulle istituzioni del proprio paese.

E’ quasi da un secolo e mezzo che sono state istituite in Italia le prime cattedre diantropologia, ma solo dallo scorso anno, nel quadro della riforma universitaria, è stato possibileinaugurare una laurea nelle nostre discipline.

E’ soltanto il secondo anno del nuovo ordinamento, ma non cominciamo certo da nulla. Lastoria della nostra Facoltà di Lettere e Filosofia può vantare in questo settore una tradizioneimportante. Molti di noi si sono formati -e in alcuni casi hanno cominciato a lavorare- con chi nella

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nostra Università ha contribuito alla crescita delle nostre discipline: Vinigi Grottanelli, DiegoCarpitella, Tullio Tentori, Alberto Cirese, Bernardo Bernardi, Giorgio Cardona, Italo Signorini. Aloro dobbiamo molto, ma soprattutto dobbiamo quella passione per la ricerca e per l’insegnamentoche non cambia con il cambiare degli indirizzi e delle prospettive disciplinari.

E da quest’anno viene attivata anche una laurea specialistica. Ma andiamo con ordine,cominciamo dalla laurea triennale (180 crediti di formazione universitaria, CFU). Nel primo e inparte del secondo anno della laurea in Teorie e pratiche dell’antropologia (TPA), lo studenteaffronterà prevalentemente la storia, le categorie delle discipline etnoantropologiche e i problemi dimetodo della ricerca; nel secondo anno si comincerà ad approfondire lo studio attraverso alcunimoduli di etnologie areali (l’etnologia americana, l’etnologia dell’area mediterranea) e di settoriparticolari, come l’etnomusicologia. Nel terzo anno, infine, ci si impegnerà su argomenti checonfigurino la funzione dell’antropologo nelle società complesse: la funzione dell’antropologo inuna pedagogia multiculturale, nella tutela della salute, nella realizzazione e nella gestione delpatrimonio culturale, nelle istituzioni.

Accanto ai corsi specifici lo studente dovrà scegliere fra moduli di discipline diverse, per lopiù moduli offerti dalla Facoltà di Lettere e Filosofia (moduli di storia, di geografia, di materieletterarie e linguistiche, appositamente concordati per gli studenti di antropologia).

La riforma ci ha proposto un’università nuova: per i docenti la possibilità di rinnovare ilproprio modo di insegnare; per la nuova generazione la possibilità di sperimentare un modo nuovodi studiare. Nelle pagine che seguono gli studenti troveranno le indicazioni essenziali per capire lelinee generali del nuovo ordinamento. Rispetto al vecchio il nuovo avrà sicuramente pregi e limiti.

Di pregi ne vorrei segnalare alcuni. In primo luogo la possibilità di costruirsi un proprio percorso formativo, una possibilità che

andrà aumentando con l’arricchirsi dell’offerta didattica e con la capacità di noi tutti, docenti estudenti, di muoverci con più disinvoltura fra gli spazi offerti dalla legge. Già, tuttavia, la possibilitàdi calibrare i propri interessi nel passaggio dal corso triennale a quello specialistico, mi sembra unpasso importante in questa direzione.

In secondo luogo l’aspetto ‘pratico’ che dovrebbe accompagnare i vostri studi. Abbiamochiamato il corso Teorie e pratiche dell’antropologia, proprio per insistere su questo ‘addestramentoal mestiere’: il mestiere dell’antropologo nel nostro caso, e quindi il mestiere di chi, come si dicevaall’inizio, è in grado di fare etnografia, di impegnarsi in quell’impresa difficile che consiste nelcapire e nel far capire i diversi modi di dare senso alla propria esistenza.

Infine, il nuovo ordinamento prevede e rende centrale nella formazione dello studente lafigura del tutor: approfittatene con moderazione!

Fra i limiti ci sono certamente i ritardi e le difficoltà dei primi anni: prevedibili e inevitabili.L’importante comunque era partire. Difficile dire se avremo avuto ragione.

Molto dipenderà dalle risorse a nostra disposizione, detto altrimenti, molto dipenderà daquanto la classe politica riterrà ancora opportuno investire sull’università.

Il Presidente del Corso di Laurea

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2. Ordinamento didattico

Gli obiettivi formativi

Il laureato in Teorie e pratiche dell’antropologia è dotato di una preparazione nello studiodelle differenze e dei mutamenti culturali che gli consente di operare (con finalità didocumentazione, analisi, gestione e intermediazione) nei seguenti ambiti tematici:

- la storia delle forme assunte in epoca moderna dal rapporto identità-alterità e dellecategorie analitiche fondamentali elaborate a questo riguardo dall’antropologia;

- i recenti processi di globalizzazione, le loro origini, l’impatto con le realtà locali, le nuoveforme dell’acculturazione;

- la rilevazione etnografica delle diverse specificità culturali con strumenti di analisiqualitativa (osservazione partecipante, storie di vita, sistemi di rilevazione della tradizione orale edelle pratiche simboliche); - i problemi dell’intercultura e del multiculturalismo nei diversi ambiti della vita sociale,dalla fase educativa alle dimensioni religiosa, sanitaria, giuridica, della comunicazione.

Le capacità professionali

La laurea in Teorie e pratiche dell’antropologia mira a fornire le seguenti capacitàprofessionali:

- capacità di documentare ed esaminare la storia culturale del territorio e il suo impiego nelladefinizione delle identità locali;

- capacità di operare con apposite conoscenze, metodologie e tecniche nella rilevazioneetnografica, nell’analisi e nella tutela del patrimonio culturale (materiale e immateriale);

- capacità di analizzare le dinamiche soggiacenti ai fenomeni di migrazione e le loroconseguenze sul piano culturale e sociale, con la trasformazione delle identità dei gruppi sociali;

- capacità di fornire consulenza a chi progetta ed attua a livello istituzionale interventi sulterritorio (negli ambiti delle nuove forme dell’abitare, delle economie connotate in senso etnico,della tutela della salute, delle trasformazioni del diritto e dei suoi rapporti con altre tradizionigiuridiche).

- capacità di produzione, gestione, interpretazione di fonti documentarie particolari, comefonti orali e audiovisive in contesti pubblici (grandi archivi di Stato, Regioni, Amministrazioni,RAI, ecc.) o privati (Fondi archivistici di Fondazioni, di radio e TV private, ecc.).

Gli sbocchi professionali

I saperi e le pratiche dell’antropologia stanno acquistando sempre maggiore rilevanza nellasocietà contemporanea e possono trovare applicazione nelle istituzioni per la tutela del patrimonioculturale, per la gestione dei flussi migratori, per l’assistenza sanitaria e giuridica, per l’istruzione,per la cooperazione coi Paesi in via di sviluppo.

Si elencano qui di seguito alcuni degli sbocchi e delle figure professionali cui la laureaprepara:

- ammissione alla laurea specialistica in Discipline etnoantropologiche;- operatore nella ricerca, nel censimento, nella tutela e nella valorizzazione dei patrimoni

culturali demoetnoantropologici e dei sistemi museali;

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- esperto nei problemi dell’intercultura, nella politica dell’accoglienza e della mediazioneculturale;

- esperto nella organizzazione sul territorio di percorsi culturali di interesse turistico;- consulente di enti locali (regioni, province, comuni) e di imprese riguardo al ruolo della

cultura nei rapporti tra i diversi attori sociali;- operatore didattico e mediatore culturale nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria

riguardo ai progetti di integrazione e ai programmi di intercultura; - consulente e operatore in progetti di sviluppo.

Il quadro generale dell’offerta formativa

Il corso di laurea in Teorie e pratiche dell’antropologia si basa sul presupposto che, per laformazione di un buon antropologo, siano necessari una solida e ampia cultura umanistica di base,la conoscenza delle teorie, delle categorie e dei metodi analitici elaborati nel secolo e mezzo di vitadelle discipline demoetnoantropologiche, nonché una diretta esperienza di attività pratica.

Un’adeguata formazione umanistica di base, con conoscenze storiche, geografiche, letterariee filosofiche, costituisce l’imprescindibile fondamento su cui si innestano gli specifici saperi e lepratiche dell’antropologia.

La conoscenza della storia degli studi demoetnoantropologici e delle principali teorie èindispensabile per collocare nel giusto contesto e padroneggiare i concetti e le prospettive analiticheche di volta in volta sono stati applicati dagli antropologi all’esame delle diverse realtà sociali eculturali. Le attività pratiche miranti a fornire un’adeguata padronanza degli strumenti e delle metodologied’indagine prevedono stages di ricerca sul terreno, attività di ricerca e documentazione in archivio ein ambito museale, visite guidate, attività di laboratorio.

L’organizzazione didattica (insegnamenti formativi di base, caratterizzanti, affini ointegrativi, competenze informatiche e conoscenza di una lingua europea)

Secondo quanto previsto dal regolamento sull’autonomia didattica, le attività formativeindispensabili di ogni classe sono raggruppate in sei tipologie: a. attività formative di base; b. attività formative caratterizzanti; c. attività formative affini o integrative; d. attività formative a scelta dello studente; e. attività formative per la prova finale e per la lingua straniera; f. attività formative per le ulteriori competenze linguistiche, per le abilità informatiche erelazionali, per i tirocini, etc.

Per il CdL in Teorie e pratiche dell’antropologia esse sono distribuite secondo la seguente tabella.

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I crediti assegnati all’offerta formativa

ATTIVITÀ FORMATIVEAttività formative: Ambiti

disciplinariSETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI CFU Tot. CFU

Di base 36Metodologia e fonti della ricercastorica

M-STO/01 - Storia medievaleM-STO/02 - Storia modernaM-STO/04 - Storia contemporanea

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Geografia M-GGR/01 - GeografiaM-GGR/02 - Geografia economico- politica

6

Antropologia,diritto, economia, sociologia

M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologicheSECS-P/01 - Economia politicaSECS-P/04 -Storia del pensiero economicoIUS/09 - Istituzioni di diritto pubblico

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Caratterizzanti 80Discipline politiche,economiche e sociali

M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologicheSECS-P/12 - Storia economicaSPS/03 - Storia delle istituzioni politicheSPS/07 - Sociologia generaleINF/01 - Informatica

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Discipline filosofiche, pedagogiche e psicologiche

M-FIL/01- Filosofia teoreticaM-FIL/02 - Logica e filosofia della scienzaM-FIL/03 - Filosofia moraleM-FIL/04 - EsteticaM-FIL/05 - Filosofia e teoria dei linguaggiM-FIL/06 – Storia della filosofiaM-PED/01- Pedagogia generale e socialeM-PSI/01 - Psicologia generale

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Storia moderna e contemporanea

M-STO/02 - Storia modernaM-STO/04 - Storia contemporanea

8

Discipline storico-Religiose

M-STO/06 -Storia delle religioniM-STO/07 -Storia del cristianesimo e delle chieseL-OR/17 -Filosofie, religioni e storia dell'India e dell'Asia centrale

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Discipline storico-artistiche e musicali (crediti di sede)

L-ART/08 - Etnomusicologia 4

Discipline Scientifiche(crediti di sede)

BIO/08 – Antropologia (fisica) 4

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Affini o integrative 28

Discipline linguistico-letterarie

L-FIL-LET/10 –Letteratura italianaL-FIL-LET/11 - Letteratura italiana contemporanea L-FIL-LET/12 - Linguistica italiana

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Discipline storico-artistiche

L-ART/02 - Storia dell'arte modernaL-ART/03 - Storia dell'arte contemporaneaGEO/01 - Paleontologia e paleoecologia

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Storia e civiltà dell'Africa,dell'America,dell'Asia

L-OR/10 -Storia dei Paesi islamiciL-OR/23 -Storia dell'Asia orientale e sud-orientaleSPS/05 -Storia e istituzioni delle AmericheSPS/13 -Storia e istituzioni dell'AfricaSPS/14 -Storia e istituzioni dell'Asia

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Discipline linguistico-letterarie (crediti di sede)

L-LIN/01 - Glottologia e linguisticaL-FIL-LET/14 - Critica letteraria e letterature comparate

4

Discipline Storico-artistiche e musicali(crediti di sede)

L-ART/05 - Discipline dello spettacoloL-ART/07 - Musicologia e storia della musicaL-ART/08 - Etnomusicologia

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TIPOLOGIE CFU TOT.CFUAttività formative: 36 A scelta dello studente

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Conoscenza seconda lingua europea

3

Abilità informatiche 3Altre (art. 10, comma 1, lettera f ) Tirocini 6

Prova finale 12

TOTALE 180

Il tirocinio e la prova finale

Parallelamente alle attività didattiche impartite sotto la guida diretta dei docenti, gli studentipotranno svolgere attività di tirocinio presso musei, archivi, biblioteche, scuole, ASL, strutture diaccoglienza, enti pubblici. Durante il triennio lo studente dovrà ottenere 12 CFU in moduli disciplinari a propria scelta.Entro il secondo anno di corso inoltre lo studente dovrà acquisire 3 CFU per la conoscenza di una

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seconda lingua europea e 3 CFU nell’uso dei programmi più comuni di informatica. 6 CFU sonoinoltre previsti per attività di tirocinio e per altre attività. 12 CFU, infine, sono riservati per la ‘prova finale’ che prevede l’elaborazione e la discussione di undossier, consistente in una rassegna problematica sugli studi teorici o basato sull’esperienza diricerca svolta sul terreno.

Le norme relative alla frequenza

Le norme relative alla frequenza sono regolate dal ‘Regolamento del corso di studio’.

Le modalità di ammissione.

Per essere ammessi al corso di laurea in Teorie e pratiche dell’antropologia occorre essere inpossesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo conseguito all’estero,riconosciuto idoneo.

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3. Ipotesi di percorso didattico

Il corso di Teorie e Pratiche dell’Antropologia prevede l’acquisizione di 180 CFUcomplessivi.Di essi 12 CFU sono a scelta dello studente, 6 CFU sono previsti per la partecipazione ad attività ditirocinio, 6 CFU ad attività didattiche e per altre competenze, e infine 12 CFU per la prova finale.Di seguito viene fornito uno schema della distribuzione consigliata dei moduli e dei crediti nei treanni.

Ipotesi di percorso didattico

1° anno - 60 CFU sigla settore CFU specifiche

B Disciplinedemoetnoantropologiche I 8

B Storia moderna 8 B Geografia 6 B Istituzioni di diritto pubblico 4

C Disciplinedemoetnoantropologiche II 8

C Disciplinedemoetnoantropologiche III 8

C Sociologia generale 8 C Storia contemporanea 8

B Crediti ulteriori di Storiamoderna o contemporanea 2

2° anno - 62 CFU sigla settore CFU specifiche

B Economia politica 8

C Disciplinedemoetnoantropologiche IV 4

C Disciplinedemoetnoantropologiche V 4

C Disciplinedemoetnoantropologiche VI 4

C Disciplinedemoetnoantropologiche VII 4

C Etnomusicologia 4 C Antropologia fisica 4

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C Logica e filosofia della scienza 4 a scelta, somma tot. 8 C Filosofia morale 4 C Estetica 4 C Filosofia e teoria dei linguaggi 4 C Storia della filosofia 4 C Pedagogia generale e sociale 4 C Psicologia generale 4 C Filosofia teoretica 4 A Letteratura italiana 4 a scelta, somma tot. 12 A Letteratura italiana

contemporanea 4

A Linguistica italiana 4

- Idoneità informatica e dilingua 6

A partire dal II anno di corso lo studente dovràottenere 6 CFU in almeno una lingua europea enell'uso dei programmi più comunid'informatica

S A scelta dello studente 4

Crediti ulteriori: durante il triennio lo studentedovrà, inoltre, ottenere 12 CFU in modulidisciplinari a propria scelta

3° anno - 58 CFU sigla settore CFU specifiche

C Disciplinedemoetnoantropologiche VIII 4

C Disciplinedemoetnoantropologiche IX 4

C Disciplinedemoetnoantropologiche X 4

C Storia delle religioni 4 a scelta, somma tot. 4 C Storia del cristianesimo e

delle chiese 4

C Filosofie, religioni e storiadell'India e dell'Asia centrale 4

A Storia dei paesi islamici 4 a scelta, somma tot. 4 A Storia dell'Asia orientale e

sud-orientale 4

A Storia e istituzioni dell'Africa 4 A Storia e istituzioni

dell'America 4

A Storia e istituzioni dell'Asia 4 A Paleontologia e

paleoecologia 4 a scelta, somma tot. 4

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A Storia dell'arte moderna 4 A Storia dell'arte

contemporanea 4

A Glottologia e linguistica 4 a scelta, somma tot. 4 A Critica letteraria e letterature

comparate 4

A Discipline dello spettacolo 4 a scelta, somma tot. 4 A Musicologia e storia della

musica 4

A Etnomusicologia 4

S A scelta dello studente 8

Crediti ulteriori: durante il triennio lo studentedovrà, inoltre, ottenere 12 CFU in modulidisciplinari a propria scelta

- Altre attività di tirocinio 6

-- Prova finale 12

Ipotesi di articolazione dei moduli nei tre anni

Vengono qui di seguito presentati gli insegnamenti impartiti dai docenti del Corso di Laurea.

Ad essi vanno aggiunti i moduli insegnati da docenti esterni ai quali la Facoltà ha conferito incarichidi insegnamento destinati a questo Corso di Laurea e che saranno indicati successivamente, nonchéi moduli impartiti da docenti di altre Facoltà con le quali esistono accordi di mutuazione (per lerelative informazioni si invita a consultare il sito del Corso di Laurea: www.let.uniroma1.it).

I moduli indicati con le denominazioni “Discipline Demoetnoantropologiche I, II, III e IV”sono propedeutici agli insegnamenti successivi dello stesso ambito.

PRIMO ANNO (48 CFU)

1° SEMESTRE

♦ M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologiche IProf. Alberto Sobrero Uomo, cultura e ambiente/Questioni di metodo CFU 4+4Avvertenze: Modulo di base, propedeutico agli insegnamenti successivi previsti dal percorsodidattico del Corso di Laurea. Gli studenti iscritti al Corso di Laura triennale in Teorie e Pratichedell’Antropologia dovranno frequentare entrambi i moduli per un totale di 8 crediti formativi.

- Uomo, cultura, ambiente

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CFU 4Avvertenze: Modulo di base, obbligatorio per gli studenti iscritti al Corso di Laura triennale inTeorie e Pratiche dell’Antropologia. Valido anche per l’ECIS.Programma: Aspetti istituzionali di etnologia: i rapporti tra ambiente, modelli culturali, istituzionisociali e attività di produzione, consumo e redistribuzione. La diversificazione dei ruoli sessuali, laparentela e la composizione dei gruppi sociali, il matrimonio e le transazioni ad esso connesse, lareciprocità, la circolazione dei beni e l’acquisizione del prestigio, le implicazioni economiche delrituale, il potere e la gestione delle risorse nelle società egualitarie e in quelle gerarchizzate.Testi: Saranno indicati durante il corso.Orario delle lezioni (inizio lezioni: 29 settembre 2003): lunedì, 14 – 16 (aula VI/c,Facoltà di Economia), martedì, 9 – 11 (Facoltà di Economia)

- Questioni di metodoCFU 4Avvertenze: Il modulo è obbligatorio per gli studenti iscritti al Corso di Laurea triennale in Teorie ePratiche dell’Antropologia. Esso non può essere disgiunto dal modulo “Uomo, cultura, ambiente”.Programma: Il corso si propone di tracciare il profilo storico delle questioni di metodo nelle scienzesociali e in particolare nell’antropologia culturale, a partire da definizioni, concetti di base eproblemi epistemologici comuni alle diverse scienze dell’uomo. Si affronteranno, quindi, in primoluogo i termini preliminari a ogni ricerca, termini come teoria, metateoria, spiegazione,comprensione, sistema, struttura, funzione, azione; in secondo luogo si affronterà l’analisi deiquattro grandi paradigmi delle scienze sociali: il paradigma naturalistico, il sistemico-strutturalista,l’ermeneutico, la teoria dell’azione.Testi: I testi di studio saranno indicati durante il corso.Orario delle lezioni: Non ancora comunicato

♦ M-STO/02 - Storia modernaProf. Renata AgoRagione e sentimenti nella storia della famiglia europea/Ragione e sentimenti nella storia dellafamiglia europea/2 CFU 4+2

- Ragione e sentimenti nella storia della famiglia europeaCFU 4Avvertenze: Per seguire questo corso bisogna già avere ottenuto almeno 4 cfu in Storia modernacon un programma generale, di tipo manualisticoProgramma: Presentazione degli studi sulla famiglia europea e dei risultati finora raggiunti. Analisi1) dei sistemi matrimoniali e dei loro rapporti con il contesto sociale ed economico; 2) del ruolopolitico delle famiglia in connessione con le differenze di ceto e di potere; 3) della divisione deiruoli all’interno delle famiglie e dei diversi diritti e doveri ad essi correlati; 4) del conflitto trainteressi ed emozioni nella scelta del partner o del destino individuale; 5) delle modalità diinsorgenza e risoluzione della conflittualità tra famiglie e all’interno della famiglia stessa. Testi: Cesarina Casanova, La famiglia italiana in età moderna, Roma, NIS

Charles E. Rosenberg (a cura di), La famiglia nella storia. Comportamenti sociali e idealidomestici, Torino, Einaudi

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Testo aggiuntivo per chi non intenda frequentare il corso:R. Wall, J. Robin, P. Laslett (a cura di), Forme di famiglia nella storia europea, Bologna, IlMulino

Orario delle lezioni: Aula Grande del Dipartimento di Storia, martedì, 12 – 14, mercoledì, 13 – 14,giovedì, 14 – 16

- Ragione e sentimenti nella storia della famiglia europea/2 CFU 2Avvertenze: Questo modulo costituisce un approfondimento di quello da 4 cfu e non può esseredisgiunto dal primo. Programma: Il modulo rappresenta un approfondimento dei temi già trattati: 1) i sistemimatrimoniali e i loro rapporti con il contesto sociale ed economico; 2) il ruolo politico dellefamiglia in connessione con le differenze di ceto e di potere; 3) la divisione dei ruoli all’internodelle famiglie e dei diversi diritti e doveri ad essi correlati; 4) il conflitto tra interessi ed emozioninella scelta del partner o del destino individuale; 5) le modalità di insorgenza e risoluzione dellaconflittualità tra famiglie e all’interno della famiglia stessa. Testi: Il corso avrà un andamento seminariale e i testi verranno indicati nel corso delle lezioni. Chinon possa seguirle troverà l'elenco affisso in bachechaOrario delle lezioni: Gli incontri seminariali avranno luogo, in orario da concordare, nei giorni diricevimento: martedì 9.00 - 11.30, giovedì 16.00 - 18.00 (stanza 14, Dipartimento di Storia modernae contemporanea, II piano)

♦ M-STO/02 - Storia modernaProf. Marina D’AmeliaI linguaggi del corpo/Il corpo disciplinato CFU 4+2

- I linguaggi del corpoCFU 4Avvertenze: Modulo avanzato destinato agli studenti che abbiano già sostenuto una prima annualitàdi Storia ModernaProgramma: Fonti e metodi per lo studio del corpo nell'età moderna. Gli usi metaforici del corpo. Il corpo e lacomunicazione sociale. Corpo e forme di identità. Il corpo nella moda. Le violenze sul corpo.Testi: Parti selezionate dai seguenti testi:

- N. Elias, La civiltà delle buone maniere, Bologna, Il Mulino,1992; - Corpi e storia a cura di N. Filippini, T. Plebani, A. Scattigno, Roma, Viella 2003, - La moda a cura di C.Belfanti, F. Giusberti, Annali 19, Storia d'Italia,Torino, Einaudi 2003

Orario delle lezioni: Aula dei Seminari del Dipartimento di Storia, martedì, 12 - 14, mercoledì, 13– 14, giovedì, 14 – 16 - Il corpo disciplinatoCFU 2Avvertenze: Questo modulo costituisce un approfondimento di quello da 4 cfu ed è quindiinseparabile dal modulo "I linguaggi del corpo"Programma: Le regole che sovrintendono nella vita associata agli abiti da indossare in particolarisituazioni del ciclo di vita ( matrimonio, funerali) e nella vita di particolari comunità.

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Testi: Parti selezionate da La Moda a cura di C.Belfanti, F. Giusberti, Annali 19 della Storia d'Italia,Torino Einaudi,2003Orario delle lezioni: Aula dei Seminari del Dipartimento di Storia, martedì, 12 – 14, mercoledì, 13– 14, giovedì, 14 – 16

♦ M-STO/04 - Storia ContemporaneaProf. Lucetta ScaraffiaLa secolarizzazione fra Ottocento e NovecentoCFU 4Programma: I momenti più significativi e i processi socioculturali che hanno determinato ilprocesso di secolarizzazione in Europa nel XIX/XX secolo, con particolare attenzione all'Italia.Testi: Una buona conoscenza del manuale A. Bravo, A. Foa, L. Scaraffia, I nuovi fili della memoria(vol.2, capitoli: 8,9,10, 13,19.; vol.3 tutto); G. Minois, Storia dell'ateismo, Editori Riuniti, Roma,2000 (parte V, Il secolo della morte di Dio, XIX sec, e La fine delle certezze, XX sec; parte VI, dap.421 alla fine).Orario delle lezioni: martedì, 8 – 9, giovedì, 15 – 17, venerdì, 15 - 17

2° SEMESTRE

♦ M-DEA/01 – Discipline demoetnoantropologiche IIprof. Alba Rosa LeoneStoria del pensiero antropologicoCFU 8Avvertenze: Il modulo è propedeutico a tutti gli altri moduli di insegnamento del settore scientifico-disciplinare demoetnoantropologicoProgramma: Il corso si rivolge agli studenti che frequentano il primo anno del corso di laurea inTeorie e pratiche dell'antropologia e si articola in due momenti: A) Storia degli studi (40 ore); B)Approfondimenti tematici (24ore).

A) Storia degli studi: il corso passerà in rassegna le teorie, i metodi e i problemi delle principaliscuole che hanno alimentato il dibattito antropologico dalla metà del XIX secolo ai giorninostri: evoluzionismi, funzionalismi, strutturalismi, poststrutturalismi.

B) Approfondimenti tematici: 1. Rapporti tra lingua e cultura; 2. Visioni del mondo; 3. rapportitra processi cognitivi, simbolici e contesto sociale.

Ciascun approfondimento avrà la durata di 8 ore e sarà costruito sulla base delle monografie chiavesull'argomento.Alla fine del corso gli studenti dovranno essere in grado di: a) destreggiarsi tra i concetti, le idee e lericerche dei principali esponenti della storia dell'antropologia; b) utilizzare agevolmente laterminologia specifica della disciplina antropologica.Testi: da stabilirsiOrario delle lezioni non ancora comunicato.

♦ M-STO/04 - Storia contemporaneaDott. Francesca SocrateDevianza e scienze sociali nell'Italia tra otto e Novecento/Devianza e scienze sociali nell'Italia traotto e Novecento/2 CFU 4+2

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- Devianza e scienze sociali nell'Italia tra otto e NovecentoCFU 4Avvertenze: Per sostenere l'esame relativo a questo modulo avanzato, è pregiudiziale aver primasostenuto un esame di Storia contemporanea (modulo di 4 cfu di base) Programma: La nascita delle scienze sociali in Italia: dall'antropologia criminale alla sociologia,dalla psichiatria alla psicologia collettiva. L'urbanizzazione e i fenomeni della devianza (criminalità,follia, suicidio). Il ruolo di Cesare Lombroso e della sua scuola. Testi: D. Frigessi, Cesare Lombroso, Einaudi, 2003, L. Rossi, Dalla filosofia alle scienze dell'uomo.Riviste scientifiche e origine delle scienze sociali in Italia (1871-1891), Franco Angeli, 1988 (diquesto testo, va preparato per l'esame solo il IV capitolo sulla Teoria delle degenerazione nellacultura delle riviste positivistiche)Orario delle lezioni: Aula Grande del Dipartimento di Storia moderna e contemporanea, martedì,16-17, giovedì: 13-15, venerdì: 12-14

- Devianza e scienze sociali nell'Italia tra otto e Novecento/2 CFU 2Avvertenze: Per ottenere i 2 cfu di questo modulo è necessario aver sostenuto l'esame del moduloavanzato per 4 cfu "Devianza e scienze sociali nell'Italia tra Otto e Novecento".Programma: Approfondimento dei temi affrontati nel modulo "Devianza e scienze sociali nell'Italiatra Otto e Novecento"Testi: Da concordare con il docenteOrario delle lezioni: Aula Grande del Dipartimento di Storia moderna e contemporanea, martedì,16-17, giovedì: 13-15, venerdì: 12-14

Crediti ulteriori

Tra i moduli impartiti da docenti esterni a cui la Facoltà ha conferito incarichi di insegnamentodestinati a questo Corso di Laurea, il primo anno prevede:

- Etnologia europea (M-DEA/01 - Discipline Demoetnoantropologiche III – CFU 8)- Istituzioni di sociologia (SPS/07 – Sociologia Generale – CFU 8)

Per questi e gli altri insegnamenti previsti dal percorso didattico si invita a consultare il sito delCorso di Laurea.

SECONDO ANNO (56 CFU)

1° SEMESTRE

♦ M-DEA/01 – Discipline Demoetnoantropologiche IVProf. Luigi M. Lombardi SatrianiLo sguardo demologico

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CFU 4Programma: La cultura folklorica tradizionale è stata quasi sempre assunta secondo schemiideologici tesi a ratificare una netta gerarchia culturale, certamente improbabile ma non per questomeno efficace. Di contro abbiamo spesso assistito a esaltazioni basate su i per semplificazioniretoriche (autenticità e semplicità della vita popolare, propensione del popolo al canto e così via).Nonostante tali stereotipi, si è sviluppata nel nostro Pese un saldo filone di studi demo-antropologiciche val la pena ripercorrere criticamente in tutta l’ampiezza delle sue articolazioni interne delle suetematiche, delle sue acquisizioni.Tale analisi giungerà fino ai nostri giorni nel dibattito demo-antropologico contemporaneo.Testi: L. M. Lombardi Satriani, La stanza degli specchi, Roma, Meltemi, 1999; E. De Martino,Panorami e spedizioni (a cura di) L. M. Lombardi Satriani e L. Bindi, Torino, Bollari Boringhieri,2002; C. Levi, Un dolente amore per la vita (a cura di) L. M. Lombardi Satriani e L. Bindi, Roma,Meltemi, 2003Orario delle lezioni non ancora comunicato.

♦ M-DEA/01 – Discipline Demoetnoantropologiche VIDott. Elvira Stefania TiberiniI Nativi nordamericani fra neotradizionalismo e post-identitàCFU 4Programma: Un sintetico overview sulle società etnografiche del Nord America introdurrà il corso.Il suo nucleo centrale consisterà in un esame delle modalità reattive di selezionate etnie nativenordamericane nello scenario creatosi di rimbalzo alla colonizzazione in diversi ambiti - dai modellidi behaviour al sistema di credenze, all'adattamento della riproduzione sociale, al protocollocerimoniale, alla sfera dell'arte. In questa parte sarà investigata la logica soggiacente alle diversescelte in direzione del neotradizionalismo versus l'occidentalizzazione che si esprimono in gradientidiversi di ibridazione culturale. Il ricorso a case studies creerà terreno di dibattito.Avvertenze: Si consiglia di sostenere l'esame dopo aver sostenuto quelli di Istituzioni di Etnologia edi Storia degli Studi.Testi: - E.S., Tiberini, Senza Riserve. Etnologia del Nord America. Bulzoni Editore, Roma 1999

(testo di base)- E.S. Tiberini, La vita nelle mani. Arte e società in Haida Gwaii, CISU Editore, Roma 2003(testo di lettura)

Orario delle lezioni non ancora comunicato.

♦ M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologiche VIIProf. Maria MinicuciEtnicità e politiche dell'identità CFU 4Avvertenze: Il modulo è destinato a studenti che abbiano già una solida preparazione di base. Nonpossono sostenere esami in questo modulo quanti avessero già sostenuto esami del modulo “Identitàed etnicità dell'anno accademico 2002/03.Programma: Il modulo intende inizialmente discutere categorie quali: identità, etnia, etnicità, spessodate per scontate o recepite come “naturali”, mentre sono, al contrario, storicamente e culturalmentecostruite.L’etnia, come l’identità etnica, si costruiscono in riferimento a dei processi storici, economici esociali e possono variare nel corso del tempo e/o delle circostanze. Possono altresì perdurare sullungo periodo, assumendo nuove funzioni, come possono apparire immobili, avendo però cambiato

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contenuti e significati. Analogamente, profonde trasformazioni economiche e sociali ne possonomodificare sostanzialmente l’assetto o indurre adattamenti, resistenze, conflitti.E’ dunque indispensabile rendersi conto che per conoscere un’etnia e delle identità etniche ènecessario analizzare i processi che le hanno costruite e/o che le gestiscono. E tali processicoinvolgono il piano più largo delle politiche tanto dei popoli interessati quanto delle loroIstituzioni e di quelle nazionali e sovranazionali, che con esse vengono in contatto. In particolare, èindispensabile avere consapevolezza di tutto ciò sopra quando si opera per conto d’istituzioni (qualiper esempio, enti di sviluppo e di cooperazione) che con i loro interventi, incidendo sull’assettoeconomico/territoriale, determinano mutamenti e innovazioni anche sul piano sociale e culturale.Per illustrare i processi di costruzione delle identità e delle etnie si farà ricorso a degli esempi trattidalla letteratura antropologica.Il corso intende fornire agli studenti alcuni strumenti, utili per operare nel campo della cooperazioneo in altri progetti nazionali ed internazionali, e insegnare loro a condurre ricerche sul campo conprospettive e metodi antropologici.Testi: I testi d'esame verranno indicati in bacheca prima dell'inizio delle lezioniOrario delle lezioni (inizio delle lezioni: 29 settembre 2003): lunedì, 14 – 16 (aula VI/a, Facoltà diEconomia), mercoledì, 9 - 11 (aula VI/a, Facoltà di Economia)

♦ M-PSI/01 – Psicologia generaleprof. Pompeo MartelliRealtà, narrazione e vita psichica: il metodo biografico e le pratiche di curaCFU 4Avvertenze: Gli studenti frequentanti possono sostenere un esonero scritto (tesina) su materialeconsigliato e scelto durante il corso delle lezioni. Non è previsto per gli studenti non frequentanti.Programma: La narrazione di storie è centrale nella vita di ogni individuo. Il racconto della realtàgenera la scrittura di una buiografia personale che, intrecciandosi con le storie di altre vite,conferisce un senso alle esperienze umane. Il metodo biografico rappresenta uno strumento per larelazione d’aiuto, esso considera centrale nella vita mentale l’interpretazione della realtà, descrittaattraverso le narrazioni intrapersonali e intersoggettive delle esperienze vissute. Il pensiero narrativoassume nella relazione curante-curato e nella pratica clinica (approccio semiologico e terapeutico)un peso fondamentale. L’abilità a riconoscere, esaminare e trattare storie riconduce la sofferenza e ildolore al naturale percorso della condizione umana; attribuisce valenza di atto sociale alle pratichedi cura rispecchiando, da un lato, la cultura d’appartenenza dell’individuo, dall’altro rielaborando lacultura stessa contribuendo al progresso della razionalità cognitiva di salute e guarigione.L’approfondimento del metodo narrativo-biografico consentirà allo studente di apprendere l’insitobisogno di raccontarsi e raccontare ciò che accade, di valutare le modalità del pensiero che, pur nongiungendo alla ricostruzione causale degli eventi, assumono un ruolo primario nel determinare ivissuti prodotti dall’esperienza.Testi:

- Byron J. Good, Narrare la malattia. Lo sguardo antropologico sul rapporto medico-paziente (capitoli 1, 2, 5, 6), Edizioni di Comunità, Torino, 1999.

- Arthur Kleinman, Writing at the margin. Discourse between Anthropology and Medicine(cap. 9, “The New Wave of Ethnographies in Medical Anthropology”), University ofCalifornia Press, 1997

- Jerome Bruner, La costruzione narrativa della realtà (pp. 17 – 42) in (a cura di) M.Ammaniti, D. N. Stern, Rappresentazioni e narrazioni, Biblioteca di Cultura Moderna,Laterza, Bari

In aggiunta per i non frequentanti:

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- Arthur Kleinman, The Illness Narratives: Suffering, Healing and the Human Condition (cap.10, “The Stigma and Shame of Illness”), Basic Books, 1988

Orario delle lezioni non ancora comunicato.

♦ L-ART/08 - EtnomusicologiaProf. Francesco GiannattasioIntroduzione all'EtnomusicologiaCFU 4Programma: Il modulo si propone come introduzione generale ai principali temi, obiettivi e metodidell’etnomusicologia – dai primi studi di “musicologia comparata” alle più recenti acquisizionidell’antropologia della musica e della musicologia generale – attraverso un confronto tra forme ecomportamenti musicali delle diverse culture che consenta di delineare i procedimenti basilaridell’espressione musicale: modalità di creazione, trasmissione e ricezione degli eventi sonori, dalparlato/cantato agli strumenti musicali; occasioni e funzioni, sociali e simboliche, del fare musica.Testi: - FRANCESCO GIANNATTASIO, Il concetto di musica. Contributi e prospettive della

ricerca etnomusicologica, Bulzoni, Roma.- ALAN P. MERRIAM, Antropologia della musica (Parte seconda - Concetti ecomportamenti, pp. 81-188), Sellerio, Palermo.- Ascolti (analisi e commento sulla base dei testi allegati): Instruments de musique dumonde, Le chant du monde LDX 274675 (CD).

Orario delle lezioni non ancora comunicato.

2° SEMESTRE

♦ M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologiche VDott. Antonello Ricci Antropologia visiva CFU 2Programma: L’antropologia visiva costituisce, oggi, un settore importante degli studietnoantropologici, nonché una modalità di descrivere e interpretare la realtà. Il modulo intendeinquadrare sotto un profilo storico l’argomento, fornire strumenti tecnici e interpretativi per unutilizzo critico dei mezzi audiovisivi e offrire l’opportunità di mettere in pratica le competenzeacquisite, per una lettura antropologico-visiva della realtà.Avvertenze: Si consiglia di sostenere il modulo dopo aver sostenuto: Storia del pensieroantropologico; Uomo, cultura e ambiente; Questioni di metodo; Lo sguardo demologico.Testi: Materiali verranno indicati durante il corso. Orario delle lezioni non ancora comunicato.

♦ BIO/08 - Antropologia fisicaProf. Giorgio ManziBiologia ed evoluzione umanaCFU 4Programma: Attraverso un percorso storico, il modulo fornisce un quadro di conoscenzepropedeutiche allo studio della diversità biologica della nostra specie, dell'inquadramento ecologicodi questa e della storia evolutiva dei primati. Vengono cioè introdotti i concetti e i metodi di baseper un approccio naturalistico all'Antropologia, vista come "Storia Naturale dell'Uomo". Attraverso

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l'uso di un linguaggio appropriato e una scaletta di argomenti tali da rendere la materia accessibileanche a studenti di formazione umanistica, la proposta è mirata a far emergere un quadro dielementi conoscitivi che siano utili per intraprendere successivi approfondimenti sulla variabilitàdella specie umana e sulla sua evoluzione biologica e culturale.Testi consigliati (a scelta, da concordare con il docente):

- G. Spedini - Antropologia evoluzionistica. Piccin, Padova 1997.- I. Tattersall - Il cammino dell'uomo. Garzanti, Milano 1998.- R. Foley - Umani prima dell'umanità. Editori Riuniti, Roma 1999.- J.L. Arsuaga - I primi pensatori. Feltrinelli, Milano 2001.- G. Biondi & O. Rickards - Uomini per caso, Editori Riuniti, Roma 2001. - W.K. Purves et Alii - Biologia. 3, I processi evolutivi. Zanichelli, Bologna 2001.

Orario delle lezioni non ancora comunicato.

Crediti ulteriori

A partire dal secondo anno di corso lo studente dovrà ottenere 6 CFU dimostrando di avereuna buona competenza in almeno una lingua europea (3 CFU) e nell’uso dei programmi più comunidi informatica (3 CFU).Le relative prove saranno affidate rispettivamente alla Dott.ssa Carla Maria Rita (Stanza 3C, IIIpiano, tel. 0649913309, e-mail: [email protected]) e al Dott. Eugenio Testa (VillaMirafiori, via C. Fea 2, tel. 0649917291, e-mail: [email protected]).

Per questi e gli altri insegnamenti previsti dal percorso didattico si invita a consultare il sitodel Corso di Laurea.

TERZO ANNO (40 CFU)

1° SEMESTRE

♦ M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologiche VIIIProf. Maria MinicuciEtnicità e politiche dell'identità: etnografieCFU 4Avvertenze: Il modulo è destinato a studenti che abbiano già sostenuto un esame sui temidell'identità e dell'etnicitàProgramma: In tale modulo, destinato a quanti hanno già seguito il modulo sulle tematiche generali(Etnicità e politiche dell'identità) o il modulo Etnicità e identità dell'anno accademico 2002/2003dell’antropologia), si procederà all’analisi di alcune etnografie su tali temi, focalizzandol’attenzione sulle procedure di ricerca, sulle prospettive e i metodi del lavoro di campo e sullascrittura etnografica. Testi: L'elenco dei testi verrà affisso in bacheca prima dell'inizio delle lezioniOrario delle lezioni non ancora comunicato.

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2° SEMESTRE

♦ M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologiche IXProf. Laura FarandaLeggere i segni sul corpoCFU 4Programma: Il modulo intende affrontare in una prospettiva antropologica il tema delle"modificazioni genitali" femminili; si procederà pertanto a una disamina della letteratura esistente esi tenterà di riflettere sulla complessa interazione tra "mutilazioni culturali" e modelli, pregiudizi,stereotipi connessi con la nozione di identità di genereTesti: - M. Fusaschi, I segni sul corpo. Per un'antropologia delle modificazioni genitali femminili,Bollati Boringhieri, Torino- Dispense o un altro testo da definireOrario delle lezioni non ancora comunicato.

♦ M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologiche XDott. Antonello Ricci Introduzione all'antropologia musealeCFU 2Avvertenze: Si consiglia di sostenere il modulo dopo aver sostenuto: Storia del pensieroantropologico; Uomo, cultura e ambiente; Questioni di metodo; Lo sguardo demologico.Programma: Il modulo intende fornire un percorso di studio che offra agli studenti la prospettivaentro cui si è formata l’antropologia museale in Italia. Mediante un percorso storico-culturale,verranno messe in luce le tappe che hanno portato alla costituzione dei musei di antropologiaculturale, saranno esaminate le questioni che hanno messo in crisi le modalità museologiche emuseografiche del passato, saranno affrontate le questioni della museografia locale, insieme a temiriguardanti la nozione di bene culturale e di patrimonio.Testi: Materiali verranno indicati durante il corso.

Orario delle lezioni non ancora comunicato

Crediti ulteriori

Tra i moduli impartiti da docenti esterni a cui la Facoltà ha conferito incarichi di insegnamentodestinati a questo Corso di Laurea, il terzo anno prevede:

- Museografia regionale (M-DEA/01 - Discipline Demoetnoantropologiche III – CFU 2)- Trattamento dei documenti sonori (L-ART/08 – Etnomusicologia – CFU 2)

In particolare nel terzo anno si consiglia l’acquisizione dei CFU di discipline affini o integrative.Lo studente potrà inoltre completare l’acquisizione dei CFU previsti nel settore storico, storico-religioso e etnomusicologico, in conformità con il proprio percorso formativo.

Durante il triennio lo studente dovrà, inoltre, ottenere 12 CFU in moduli disciplinari a propriascelta, preventivamente concordati con il docente-tutor.

Altri 6 CFU sono previsti per la partecipazione ad attività seminariali, per attività di tirocinio e ingenere per la partecipazione ad attività didattiche e di ricerca del Corso di Studi.

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Infine, 12 CFU sono riservati per la prova finale.

Tirocinii.

Alla voce tirocinii corrisponde un monte complessivo di 6 CFU. Tali crediti sono definiti non-didattici, in quanto assieme ad altre voci (Lingua 3 CFU,

Informatica 3 CFU, Tesi 12 CFU), rappresentano quella componente del curriculum dedicata allaacquisizione di abilità conseguite attraverso l’apprendimento di pratiche di documentazione,osservazione, comunicazione sociale, nonché esperienze “di terreno” finalizzate a una verifica praticadel percorso formativo complessivo.

Attualmente il Corso di Laurea in “Teorie e Pratiche dell’Antropologia” ha stipulato accordi diconvenzione finalizzati al tirocinio con le seguenti strutture:

- Associazione “Casa dei Diritti Sociali”, via dei Mille 6 - 00185 Roma- Associazione “Ora d’Aria”, via dei Monti di Pietralata 16 - 00157 Roma- Caritas diocesana di Roma, piazza San Giovanni in Laterano 6 - 00184 Roma- Centro Studi e Ricerche dell’Azienda Sanitaria Locale “Roma E”, piazza Santa Maria della

Pietà, 5 - 00135 Roma- Comune di Roma, via Merulana 5 - 00185 Roma - Municipio I, via Giulia 79 - 00186 Roma- Museo Nazionale Preistorico Etnografico“Luigi Pigorini”, P.le G. Marconi, 14 - 00144 Roma- Regione Lazio, via Cristoforo Colombo 212 - 00147 Roma- Scuole primarie e secondarie del Comune di Roma.

Sono inoltre previste attività di tirocinio da svolgersi con il Dipartimento di StudiGlottoantropologici e Discipline musicali, presso il laboratorio di “Antropologia visiva e Analisi delsuono”, o collaborando alle attività di censimento dei materiali d’archivio (documenti cartacei,documenti sonori, documenti visivi) che il Dipartimento possiede e che testimoniano dell’attivitàdidattica e di ricerca in campo demoetnoantropologico dei suoi docenti e ricercatori.

Il monte orario dei tirocinii corrisponde ad un totale complessivo di 150 h, entro cui sono daconsiderare tre aspetti e momenti:

a. la pratica vera e propria presso strutture, luoghi, istituzionib. l’impostazione progettuale dell’osservazionec. la relazione finale.

La relazione costituisce parte integrante ed ineliminabile dell’esperienza stessa. L’articolazione interna dei tre momenti sarà in ogni caso precisata entro le singole strutture che

hanno stipulato l’accordo formativo. Dell’attività di tirocinio verrà costantemente tenuto informato iltutor.

Il tirocinio è elemento irrinunciabile del curriculum del corso di laurea e non può essere svoltoprima dell’ammissione al secondo anno di corso. Gli studenti potranno acquisire le informazionipreliminari e tutti gli aggiornamenti presso i responsabili del coordinamento organizzativo (dott.ssaCarla Maria Rita, dott. Eugenio Testa, III piano, stanza 3C, tel. 0649913309), ai qualicomunicheranno eventuali preferenze e presso i quali potranno richiedere una specifica prenotazione.

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Il Corso di Laurea promuoverà all’inizio di ogni anno accademico una riunione generale, nelcorso della quale i docenti e i coordinatori responsabili degli accordi daranno indicazioni essenziali suluoghi, istituzioni e proposte.

I progetti di tirocinio andranno predisposti e compilati per ogni singolo studente, con relativospecifico programma, resoconto finale delle ore impegnate e alcune note di valutazione sui risultaticonseguiti dallo studente, a cura dei responsabili dell’Ente cointeressato. Una volta ultimato iltirocinio, l’acquisizione dei 6 CFU sarà verbalizzata dai responsabili del coordinamentoorganizzativo.

La Facoltà si assume l’obbligo di assicurare gli studenti, secondo le normative relative allaformazione e all’apprendistato.

Su richiesta dello studente e previo parere favorevole del tutor – una volta accertata la pertinenzae la corrispondenza dell’impegno prodotto, rispetto ai criteri suindicati – potrà essere riconosciutal’equipollenza all’attività di tirocinio di esperienze e segmenti formativi svolti personalmente.

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4. Docenti del Corso di Laurea

Docenti della Facoltà di Lettere e Filosofia

Renata Ago (Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea, II piano, tel. 0649913399 , e-mail:[email protected])Settori di ricerca: Storia dell'età moderna: cultura e cultura materiale (il mondo delle cose); lacostruzione dell'identità sessuale, la famiglia.Ricevimento: martedì, 9 – 11, 30; giovedì, 16 - 18 (Stanza 14, Dipartimento di Storia, II piano)

Marina D’Amelia (Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea, tel. 0649913399 , e-mail:[email protected])Settori di ricerca: Società e giustizia ancien régime; storia della famiglia; storia delle donne;diffusione della scrittura epistolare tra '500 e '600.Ricevimento: mercoledì, 10 – 13 (Stanza 14, Dipartimento di Storia, II piano)

Fabio Dei (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, piano terra, tel.0649913803, e-mail: [email protected] )Settori di ricerca: Epistemologia e storia degli studi demo-antropologici; antropologia medica emedicine non convenzionali; antropologia della violenza.Ricevimento: mercoledì, 12 - 14 (Dipartimento Studi Glottoantropologici e Discipline musicali,locali del pianterreno).

Laura Faranda (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, III piano, tel.0649913299, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Antropologia del mondo classico; antropologia e psichiatria; prospettiveantropologiche dell'educazione interculturale.Ricevimento: giovedì, 15 - 18 (Stanza 3b, III piano)

Francesco Giannattasio (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, pianoterra, tel. 0649913782 , e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Etnomusicologia e musicologia generale; musica somala; musica e stati alterati dicoscienza; folclore musicale italiano.Ricevimento: lunedì, 11 – 13 (Stanza di Etnomusicologia, Dipartimento Studi Glottoantropologici eDiscipline musicali, locali del pianterreno)

Alba Rosa Leone (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, piano terra, tel.0649913295, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Storia dell'antropologia, cultura e cognizione; indagine su memoria eapprendimentoRicevimento: lunedì, 14, 30 – 16 (solo i laureandi), martedì, 10 – 12, mercoledì, 14, 30 – 16 (Stanzadi Antropologia Culturale I, III piano,Villa Mirafiori, via C. Fea 2)

Luigi M. Lombardi Satriani (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, IIIpiano, tel.0649913299, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Teorie e storia degli studi demologici e antropologici; antropologia religiosa euniversi simbolici; antropologia giuridica. Terreno di ricerca: sud-Italia.

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Ricevimento: mercoledì, 9, 30 – 13 (Stanza dei Proff. Laura Faranda e Luigi M. Lombardi Satriani,III piano)

Alessandro Lupo (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, piano terra, tel.0649913295, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Etnomedicina, cosmologia, tradizione orale, rituale, mutamento culturale,evangelizzazioneTerreno di ricerca: Messico.Ricevimento: lunedì, 15 – 19 (Stanza di Etnologia, Dipartimento di Studi glottoantropologici eDiscipline musicali, locali del pianterreno)

Maria Minicuci (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, tel. 0649913346,e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Antropologia politica, identità, etnicità, nazionalismi, patrimonio. Terreni di ricerca: Italia, Francia, Marocco.Ricevimento: mercoledì, 12 - 14 (Dipartimento Studi Glottoantropologici e Discipline musicali,locali del pianterreno)

Antonello Ricci (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, III piano, tel.0649913299, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Folklore dell’Italia meridionale; antropologia dei suoni e dell’ascolto;museografia etnografica.Ricevimento: mercoledì, 10 – 13 (Stanza 3b, III piano)

Lucetta Scaraffia (Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea, II piano, tel. 0649913531 ,e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Storia contemporanea; storia delle donne; vita religiosa nell'800.Ricevimento: mercoledì, 14:30 – 17:30 (Stanza 2, Dipartimento di Storia, II piano)

Alessandro Simonicca (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, pianoterra, tel. 06499113803, e-mail: [email protected] - [email protected])Settori di ricerca: Epistemologia antropologica; antropologia delle società complesse; turismo ededucazione.Ricevimento: mercoledì, 10 - 12 (Dipartimento Studi Glottoantropologici e Discipline musicali,locali del pianterreno)

Alberto M. Sobrero (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, piano terra,tel. 0649913295, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Teoria e metodo della ricerca antropologica; antropologia urbana, immigrazione.Terreno di ricerca: isole di Capo Verde.Ricevimento: martedì, 10 – 12 (Dipartimento di Studi Glottoantropologici e Discipline musicali,locali del pianterreno)

Francesca Socrate (Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea, II piano, tel. 0649913531,e-mail: [email protected] )Settori di ricerca: Storia contemporanea; storia della società e delle rappresentazioni sociali;scienze sociali e modernità fra Otto e Novecento.Ricevimento: (I semestre) martedì, 15, 30 – 19; (II semestre) martedì, 15 – 16 e 17, 15 - 19 (Stanza2, Dipartimento di Storia)

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Elvira Stefania Tiberini (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, tel.06499113803, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Etnologia dell'America; Indiani del Nord America; Inuit; antropologia dell'arte;Afroamerica. Terreni di ricerca: Haida del Canada e Zuni del Sud Ovest.Ricevimento: lunedì 9 – 12 (Stanza di Civiltà Indigene d’America, Dipartimento di Studiglottoantropologici e Discipline musicali, locali del pianterreno)

Docenti a contratto o per affidamento

Giorgio Manzi (Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo, Facoltà di Scienze M. F. e N.,Università 'La Sapienza', Roma, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Paleontologia umana, Biologia delle popolazioni umani antiche, Morfologiascheletrica Terreno di ricerca: Siti paleolitici del Lazio meridionale (Italia), Sierra de Atapuerca (Spagna),Sahara centrale (Libia)Ricevimento: Lunedì e Venerdì: 10 - 13 (studio del docente, II piano della sede di Antropologia delDipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo)

Pompeo Martelli (Centro Studi e Ricerche ASL Roma e Piazza S. Maria della Pietà,5, tel.0668352825-2807, fax 0668352923, e-mail:[email protected])Settori di ricerca/intervento: salute mentale, antropologia medica, promozione della salute pubblicae divulgazione scientifica.

Assegnisti di ricerca

Rosa Parisi (Dipartimento di Studi Glottoantropologici e Discipline Musicali, stanza 3b, III piano,tel. 06/49913299, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Famiglia, parentela, identità, antropologia giuridica, diritto di famiglia,immigrazioneTerreni di ricerca: Italia, MaroccoRicevimento: mercoledì, 9, 30 – 13 (Stanza dei Proff. Laura Faranda e Luigi M. Lombardi Satriani,III piano)

Pino Schirripa (Dipartimento di Studi Glottoantropologici e Discipline Musicali, pianoterra, tel.06/49913295, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: antropologia medica; antropologia religiosa; antropologia del farmaco,migrazioni.Terreni di ricerca: Italia, Ghana.Ricevimento: lunedì, ore 9, 30 – 12, 30 (stanza di Etnologia, locali del pianterreno)

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5. Regolamento didattico

art. 1Definizioni

Ai sensi del presente Regolamento s’intende:a) per Ateneo l’Università di Roma “La Sapienza”;b) per Ateneo Federato l’Ateneo delle Scienze umanistiche, giuridiche ed economiche

dell’Università di Roma “La Sapienza”;c) per Facoltà, la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “La Sapienza”,

afferente all’Ateneo delle Scienze umanistiche, giuridiche ed economiche;d) per Regolamento didattico di Ateneo (= RDA), il Regolamento approvato dall’Università

“La Sapienza” ai sensi dell’art. 11 del D.M. del 3 novembre 1999, n. 509;e) per Corso di Laurea, il Corso di Laurea in Teorie e Pratiche dell’Antropologia, come

individuato dal successivo art.2;f) per titolo di studio, la laurea di primo livello in Teorie e Pratiche dell’Antropologia, come

individuata dal successivo art. 2.Si accolgono inoltre le ulteriori definizioni riportate nell’art. 1 del RDA.

art. 2Attivazione del corso di laurea

Presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, afferente all’Ateneo delle Scienze umanistiche,giuridiche ed economiche della Università di Roma “La Sapienza”, è attivato, ai sensi del D.M.3.11.1999 n. 509 e del D.M. 4.8.2000 n. 170, nonché del Regolamento didattico di Ateneo e delRegolamento didattico della Facoltà, il corso di laurea in Teorie e Pratiche dell’Antropologia,appartenente alla classe delle lauree in Scienze storiche (Classe 38)Il corso ha durata triennale e comporta l’acquisizione di almeno 180 crediti formativi universitari(di seguito denominati CFU). Ogni anno accademico comporta mediamente l’acquisizione di 60CFU.

art. 3Obiettivi formativi qualificanti. Distribuzione delle attività formative

Gli obiettivi formativi qualificanti del corso, le possibilità offerte quanto a formazione professionalee la distribuzione delle attività formative, sono illustrate in allegato al presente Regolamento (cfr.Ordinamento Didattico).

art. 4Struttura didattica

Il Corso di Laurea è retto da un Consiglio composto secondo le norme dello Statuto e del RDA ed èpresieduto da un Presidente eletto dal Consiglio per la durata di tre anni, a maggioranza assoluta inprima votazione, a maggioranza semplice nelle successive. Il Presidente è rieleggibile una sola

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volta. Il Consiglio elegge tra i propri componenti una Commissione didattica formata da 5 membriin rappresentanza di tutte le componenti del Consiglio stesso. La Commissione didattica svolge leattività di cui ai successivi artt. 10, 12, 14, 15.

art. 5Compiti del corso di laurea

4. Il Corso di Laurea nel rispetto della libertà d’insegnamento, delle norme dello Statuto e delpresente regolamento, definisce:

a) i curricula offerti agli studenti e le eventuali regole di presentazione, se necessario, deipiani di studio individuali;

b) gli obiettivi di ogni attività formativa e le eventuali propedeuticità;

c) i requisiti di ammissione, le modalità di formulazione dei piani di studio e le regole dipassaggio da un anno di corso al successivo;

d) la tipologia delle forme didattiche - anche a distanza -, degli esami e delle altre forme diverifica del profitto degli studenti;

e) le modalità di frequenza, se previste, anche in riferimento alla condizione degli studentinon impegnati a tempo pieno;

f) le modalità del riconoscimento, con eventuali verifiche, dei crediti acquisiti in Corsi distudio de ”La Sapienza”, diversi da quello regolamentato, o di altre Università;

g) le tipologie e le modalità del tutorato didattico.

art. 6Organizzazione delle attività formative

Il Consiglio di Corso di Laurea definisce ogni anno, in accordo col calendario accademicostabilito dalla Facoltà, l’organizzazione delle attività formative e l’attivazione di moduli (individuatinei contenuti e negli obiettivi formativi specifici) relativi ad ogni settore scientifico-disciplinare ead ogni curriculum attivato, individuando altresì eventuali propedeuticità tra di essi; il Consigliodefinisce inoltre l’organizzazione delle corrispondenti prove di esame.

Il Consiglio di Corso di Laurea propone ogni anno al Consiglio di Facoltà l’attivazione dimoduli relativi ai singoli settori scientifico-disciplinari previsti dal presente Regolamento didattico,segnalandone gli affidatari. Il Corso di Laurea ha facoltà di mutuare da altri Corsi di studio dellaFacoltà moduli didattici previsti dal proprio ordinamento didattico quando essi non possano esseresvolti da professori e ricercatori afferenti al Corso di Laurea stesso. Di fronte a tale esigenza, ilCorso di Laurea può inoltre mutuare moduli didattici attivati presso altri Corsi dell'Ateneo federato,dell'Università di Roma "La Sapienza" o di altre Università, previa approvazione della Facoltà diLettere e Filosofia e delle altre Facoltà interessate e in accordo con quanto stabilito nelRegolamento didattico di Facoltà.

Ad ogni articolazione di attività formativa il Corso di Laurea attribuisce un numero di CFUcoerente con gli obiettivi formativi del corso stesso e con la tipologia dell’attività formativa.L’elenco delle attività formative, con il numero di CFU attribuiti ad ognuna e l’indicazione delsettore scientifico-disciplinare di riferimento, viene pubblicato nel Manifesto degli Studi.

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art. 7Manifesto degli studi

Il Manifesto annuale degli studi indicherà: 1. i curricula e i moduli didattici che saranno attivati in quel particolare anno accademico;2. le modalità di svolgimento delle attività didattiche; 3. le modalità di presentazione piani di studio;4. le disposizioni concernenti la frequenza.Il Manifesto conterrà inoltre il calendario accademico stabilito dalla Facoltà.

art. 8Tipologia ed articolazione delle attività formative

Il presente Regolamento riporta in allegato:1 l’articolazione per anni del percorso formativo nelle sue varie attività, con l’indicazione per

ogni unità didattica del settore scientifico-disciplinare di riferimento e dei crediti ad essaassegnati;

2 l’elenco dei moduli didattici attivati nell’ambito del Corso di Laurea per ogni annoaccademico, con la loro eventuale articolazione interna e l’indicazione dei settori scientifico-disciplinari di riferimento e dei crediti attribuiti a ciascuno di essi.

art. 9Requisiti di ammissione

Per essere ammessi al corso di laurea in Teorie e pratiche dell’antropologia occorre essere inpossesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo conseguito all’estero,riconosciuto idoneo.

art. 10Trasferimenti e passaggi

I trasferimenti, i passaggi e l’ammissione a prove singole sono regolamentati dall’art. 16 del RDA evengono deliberati dal Consiglio del Corso di Laurea su proposta della Commissione didattica dicui all’art. 4 del presente Regolamento.

art. 11Tutorato

Il Corso di Laurea diffonde, attraverso l’attività di tutorato di professori e ricercatori, informazionisui percorsi formativi interni al Corso di studio, sul funzionamento dei servizi e sui benefici per glistudenti per aiutarli nello svolgimento corretto del loro processo di formazione e favorire la loropartecipazione alle attività accademiche. Nelle attività di tutorato con obiettivi didattici, professori ericercatori possono essere coadiuvati da qualificati collaboratori (dottori di ricerca, assegnisti,studiosi di comprovata competenza specifica, e analoghe figure ), approvati dal Corso di Laurea.

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art. 12Piano di studi dello studente

Lo studente con l’aiuto eventuale del tutore formula, entro il mese di novembre del primo anno dicorso, il suo piano di studi per il triennio, con l’indicazione dei moduli di cui intende usufruire per ilprimo anno e con l’indicazione — per gli anni successivi — dei crediti da acquisire nei diversisettori scientifico-disciplinari. Entro il mese di novembre del secondo e del terzo anno di corso lostudente dovrà aggiornare il suo piano di studi, anche apportandovi modifiche.

Il piano di studi così preparato viene presentato al Consiglio di Corso di Laurea che loapprova sentita la Commissione didattica e lo trasmette alla Segreteria studenti per la registrazione .

Ogni eventuale deroga alla propedeuticità suggerita dal corso di laurea sarà valutata dallaCommissione didattica del Corso di Laurea sulla base dei debiti formativi attribuiti allo studente, alfine di consentirne il preventivo soddisfacimento.

Il Consiglio del Corso di Laurea stabilisce se e in subordine con quali modalità, ammetterepiani di studio individuali, che comunque rientrino nelle tipologie previste dalla tabella ministerialeper la Classe delle Lauree in Scienze Storiche.

art. 13Regole di passaggio da un anno di corso al successivo

Lo studente che nell’anno accademico non abbia acquisito almeno 32 dei CFU previsti dal suopiano di studi per l’anno in corso viene iscritto come ripetente allo stesso anno di corso.

art. 14Tipologia delle attività formative, delle verifiche, degli esami

Le attività formative sono articolabili in:

1) moduli didattici, in cui all’attribuzione di CFU concorre la frequenza alle attività didattiche:a) le lezioni comportano una successiva elaborazione personale dello studente, in un rapporto

medio di 2 ore per ogni ora di lezione;b) i seminari sono incontri di presentazione e discussione di tematiche affrontate con il

contributo degli studenti partecipanti; l’approfondimento personale di ogni studente èvalutato in un rapporto medio di 2 ore per ogni ora di incontro seminariale;

c) le esercitazioni sono esemplificazione e applicazione di conoscenze; l’approfondimentopersonale dello studente è valutato in un rapporto medio di 1 ora per ogni ora diesercitazione;

2) attività di laboratorio che prevedono l’introduzione dello studente all’uso interattivo diapparecchiature informatiche e/o strumenti multimediali finalizzato all’apprendimento;comporta un’acquisizione di CFU equivalente a quella dello studio individuale;

3) attività di laboratorio operativo, sperimentale e creativo (teatrale, cinematografico, musicale,di scrittura, di creazione artistica, ecc.);

4) escursioni didattiche, attività sul campo, esercitazioni pratiche in biblioteche, laboratori ecentri di ricerca;

5) studio individuale;6) tirocini, attività professionali certificate7) elaborati scritti;8) prova finale.

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Una parte delle attività formative previste nel corso può essere svolta presso Università straniere, aisensi delle norme concernenti la mobilità studentesca e il riconoscimento di studi compiutiall’estero e nell’ambito di programmi Socrates/Erasmus o di altri programmi risultanti da eventualiconvenzioni bilaterali, anche con Stati non appartenenti alla Comunità europea, cui l’Ateneo abbiaaderito (art. 17 del RDA). Il Corso di Laurea approva o, nel caso di convenzioni bilaterali, ratifica iregolamenti dei programmi di mobilità studentesca che lo vedano direttamente interessato.

Il Corso di Laurea può promuovere accordi e convenzioni con Enti pubblici o privatifinalizzati ad attività formative e di tirocinio degli studenti.

Il Corso di Laurea, in casi eccezionali, previa istruttoria della sua Commissione didattica,può acquisire come CFU, al fine del riconoscimento per l’inserimento nei curricula, eventualiattività formative svolte dallo studente presso Enti pubblici o privati, italiani o stranieri; a tal fine ilCorso di Laurea può stabilire eventuali verifiche, d’intesa coi professori e ricercatori dei settoriscientifico-disciplinari interessati.

Il Corso di Laurea definisce d’intesa coi singoli affidatari delle unità didattiche la tipologiadelle forme d’insegnamento e delle verifiche in itinere dell’apprendimento degli studenti e lamodalità di svolgimento degli esami di profitto, orali e/o scritti, Gli esami di profitto dei modulididattici sono regolamentati ai sensi dell’art. 20 del RDA e di quanto stabilito dal RegolamentoDidattico della Facoltà; essi si svolgono nell’anno in accordo col Calendario Accademico dellaFacoltà. Le verifiche intermedie non danno luogo a verbalizzazione formale, né all’acquisizione dicrediti; del loro risultato va tenuto però conto al momento della valutazione finale.

art. 15Ulteriori iniziative didattiche

Il Corso di Laurea può proporre all’Università l’istituzione di iniziative didattiche diperfezionamento, di corsi di preparazione ai concorsi pubblici e per la formazione permanente ericorrente, di corsi di aggiornamento professionale e per l’aggiornamento e la formazione degliinsegnanti delle scuole, di Master, stages, ecc. Tali iniziative possono anche essere promosseattraverso convenzioni con Enti pubblici o privati che intendano commissionarle. Esse sono gestitedalla Commissione didattica di cui all’art. 4.

art. 16Frequenza

Gli affidatari di moduli didattici entro il Corso di Laurea possono stabilire modalità diaccertamento della frequenza e definire l’entità delle assenze ammissibili, che comunque dovràessere indicata all’inizio del corso. Essi prevederanno programmi specifici ed eventuali prove diverifica particolari per gli studenti che non possono frequentare in parte o in tutto i corsi.

art. 17Studenti a tempo parziale

Il Corso di Laurea riceve le richieste di iscrizione degli studenti che, all’atto dell’immatricolazione,concordino un percorso formativo con un numero di crediti non superiore a 40 e siano dunqueritenuti “a tempo parziale” e definisce il curriculum del loro percorso formativo.

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art. 18Studenti fuori corso

Lo studente si considera fuori corso quando non abbia superato tutti gli esami e le altre prove diverifica previste dal curriculum e non abbia acquisito il numero di crediti necessario alconseguimento del titolo entro la durata di tre anni.

Lo studente a tempo pieno fuori corso deve superare le prove mancanti al completamentodella propria carriera universitaria entro un termine pari al doppio della durata nominale del Corsodi Laurea. Lo studente a tempo parziale fuori corso deve superare le prove mancanti alcompletamento della propria carriera universitaria entro un termine pari al doppio della durataconcordata del proprio percorso formativo.

In caso di mancato rispetto di tali termini, i crediti acquisiti potranno essere ritenuti non piùadeguati alla qualificazione richiesta. Il Corso di Laurea provvede, dopo le opportune verifiche, adeterminare eventuali nuovi obblighi formativi per il conseguimento del titolo.

art. 19Prova finale

La prova finale prevede l’elaborazione e la discussione di un dossier scritto, consistente in unarassegna problematica sugli studi teorici o sull’esperienza di ricerca svolta sul terreno. All’atto dellaprova finale si dovrà dimostrare la buona conoscenza almeno di una lingua straniera.La prova finale verrà sostenuta davanti ad una Commissione nominata dal Presidente del Corso diLaurea e composta da 7 membri, dei quali almeno 4 scelti tra gli afferenti al Corso di Laurea.

art. 20Norme finali e transitorie

a) Il Corso di Laurea può proporre, secondo le procedure stabilite dalla normativa vigente,eventuali modificazioni al proprio ordinamento didattico.

b) Ai sensi del D.M. Del 3 Novembre 1999, N. 509, a studenti già iscritti a corsi di laureaistituiti in base ai vecchi ordinamenti didattici presso la disattivata Facoltà di Lettere e Filosofiadell’Università di Roma “La Sapienza”, presso altre Facoltà dello stesso Ateneo o presso altreUniversità è consentito di optare per l’iscrizione al Corso di Laurea in Teorie e Pratichedell’Antropologia, stabilito in base ai nuovi ordinamenti didattici. Il Consiglio del Corso di Laureavaluterà su proposta della Commissione didattica le carriere degli studenti già iscritti che presentinodomanda di iscrizione ai nuovi ordinamenti secondo la normativa stabilita dalla Facoltà,ridefinendole in termini di crediti e inserendo gli studenti in uno dei tre anni di corso a seconda deicrediti riconosciuti, individuando al tempo stesso eventuali debiti formativi.Ai fini della conversione valgono i parametri di valutazione delle carriere studentesche stabiliti nelRegolamento didattico della Facoltà.

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III. CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN DISCIPLINEETNOANTROPOLOGICHE

1. Presentazione

L’etnologia mi dà una soddisfazione intellettuale: in quanto storia che tocca aisuoi estremi la storia del mondo e la mia, essa rivela contemporaneamente laloro comune ragion d’essere. Nel propormi lo studio dell’uomo, mi libera daldubbio, poiché considera in lui le differenze e le trasformazioni che hanno unsenso per tutti gli uomini.

Claude Lévi-Strauss

Il dubbio cui si riferisce Lévi-Strauss, nella citazione messa in epigrafe, è quello che sorgenell’autore quando, dopo aver compiuto studi di filosofia e di diritto, si trova ad un bivio tra loscegliere, fra le discipline “umanistiche” e quelle “scientifiche”, un campo di studio e di lavoro chesoddisfi pienamente il suo “appetito inquieto”. Ed è certo uno spirito inquieto, che non si accontentadi certezze acquisite, di verità circoscritte e di universi noti e definiti, quello che anima quantiscelgono di diventare antropologi, consapevoli che studiare gli altri, vicini e lontani, significamettere in discussione se stessi, uscire dal proprio mondo, con il rischio di disorientarsi, perritrovarsi dentro una storia comune eppure diversa.

Ma come si diventa antropologi? Come per tutte le professioni, non è sufficiente avere degliinteressi, un’attitudine, che nel nostro caso è fatta anche di curiosità, di disponibilità ad ascoltare e aguardare il noto e l’ignoto, ma necessita di una preparazione, che sia nello stesso tempo teorica epratica. Da qui la necessità di compiere studi approfonditi e specifici e di imparare le pratiche dellaricerca, di fare cioè concretamente ricerca sul campo. Il Corso di Laurea specialistica che quest’anno, per la prima volta, viene attivato nella nostraFacoltà, ha l’ambizione di fornire tale bagaglio culturale.

Vediamo come ciò avviene in concreto. L’anno scorso si è attivato il Corso di Laureatriennale in Teorie e pratiche dell’antropologia, che ha trovato negli studenti una risposta forte emotivata e che ha cominciato a fornire una solida preparazione di base, utile per trovare un ingressonel mondo del lavoro e anche per consentire l’accesso a un’ulteriore fase di approfondimento. IlCorso in Discipline etno-antropologiche non è riservato, tuttavia, solo a quanti provengono da untriennio in antropologia. Il Corso è aperto anche a studenti provenienti da altri Corsi di Laurea, o agiovani già laureati, che abbiano un’adeguata (da accertarsi con prove d’ingresso) e coerentepreparazione nelle discipline umanistiche.

La scelta operata nella triennale di dare spazio alla storia, quale insegnamento di grandeimportanza nella formazione di un antropologo, viene ribadita nel biennio, ma, accanto alla storia, ilpercorso di specializzazione prevede l’allargamento ad altre competenze disciplinari (l’urbanistica,il diritto, l’economia..), indispensabili per poter lavorare in campi di confine in cui si richiede unsapere multi- disciplinare. L’offerta si articola in una serie di moduli, alcuni dei quali fortemente

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interrelati tra loro, che tendono a fornire una preparazione interdisciplinare, con particolareattenzione all’antropologia storica e specifiche competenze areali e tematiche. Lo studente potrà,con l’aiuto del tutor, scegliere un percorso che potenzi i propri interessi e tenda a prepararlo neicampi di lavoro ai quali è più interessato. Lo studente verrà altresì indirizzato alla pratica dellaricerca sul campo, negli archivi e presso le istituzioni a cui la sua futura professionalità è rivolta. Glistages sul terreno e i tirocini sono previsti e obbligatori e hanno la funzione importantissima diimmettere, ancora prima della fine del suo corso di studi, lo studente sul “terreno”. E poiché partecostitutiva dell’esperienza etnografica è la scrittura, lo studente verrà guidato, attraverso provescritte di diverso tipo, a produrre propri elaborati e a riflettere contemporaneamente sullo scrivere esulle scritture.

Resta da dire che la professione dell’antropologo richiede indispensabilmente la conoscenzadi almeno due lingue straniere per poter conoscere quanto viene prodotto in altri Paesi, ma ancheper poter viaggiare in senso reale e in senso antropologico.Questo è in sintesi quanto abbiamo pensato per voi. Aiutateci a realizzarlo, a renderlo, con le vostrerichieste e suggestioni, più rispondente ai vostri interessi.

Il Presidente del Corso di Laurea Specialistica

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2. Ordinamento didattico

Il quadro formativo

Il corso è destinato a studenti già in possesso di laurea, triennale o quadriennale, che intendanoapprofondire la loro preparazione nel settore degli studi etnoantropologici e storico-sociali especializzarsi in alcuni ambiti professionali che richiedono sempre più l’impiego di specifichecompetenze antropologiche e storico-sociali. La formazione prevede dunque:

- una conoscenza avanzata della storia degli studi etnoantropologici, una solida preparazionestorica di base, l’approfondimento dei metodi e delle pratiche della ricerca storico-antropologica e degli attuali quadri teorici ed epistemologici legati alla contemporaneità.

- una conoscenza avanzata delle discipline storiche, geografiche giuridiche, politologiche,economiche, linguistiche, filosofiche, storico-artistiche e delle scienze del territorio.

- una preparazione approfondita sui temi dell’identità, delle relazioni inter e transculturali,dell’immigrazione, degli ordinamenti religiosi e giuridici, delle relazioni familiari, dellasalute e della malattia, della marginalità e del disagio psico-culturale e socio-culturale, delmondo del lavoro e dell’impresa, della comunicazione.

- una preparazione approfondita sui temi della trasmissione dei saperi, dei sistemi cognitivi,dell’educazione e delle scritture, della comunicazione.

- una preparazione di tipo specialistico su specifiche aree geografiche e sulle lorocaratteristiche culturali, sulle politiche nazionali e internazionali di creazione evalorizzazione dei patrimoni culturali, sui musei e gli archivi di interesse storico,antropologico ed etnomusicologico, sulle istituzioni preposte alla salvaguardia dell’ambientee all’organizzazione degli spazi.

- una preparazione avanzata sui temi dell’ambiente, del paesaggio e del turismo.- una conoscenza avanzata, in forma scritta e orale, inclusi i lessici disciplinari, oltre che

dell’italiano e dell’inglese – che sono obbligatori – di un’altra lingua dell’Unione Europea.

I profili professionali

Il Corso di Laurea Specialistica si propone di fornire le seguenti capacità professionali:

- capacità di compiere studi e ricerche di elevato profilo scientifico nel settore delle disciplineetnoantropologiche e storico sociali.

- capacità di lavorare con enti e istituzioni, nazionali ed internazionali, che richiedanospecifiche competenze antropologiche, ma anche conoscenze interdisciplinari especializzazioni settoriali.

- capacità di lavorare in campi quali l’immigrazione, l’incontro di culture, le politiche sociali,disponendo di conoscenze specialistiche antropologiche e storiche delle aree e delle culturedi provenienza dei diversi gruppi destinatari dell’attenzione e dell’ intervento delle varieistituzioni.

- capacità di fornire competenze sulle modalità di appropriazione e organizzazione deglispazi, sulle relative attività sociali e i comportamenti religiosi, sulle identità che creano e/omantengono.

- capacità di intervenire, come esperti nella mediazione culturale, in settori chiave quali lasanità e la scuola.

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- capacità di coordinare e gestire progetti di tutela, conservazione e valorizzazione deipatrimoni, di creazione e gestione di archivi, dal cartaceo al sonoro, all’audiovisuale, digestione e progettazione di musei locali e di consulenza per quelli nazionali.

- capacità di coordinare e gestire progetti di cooperazione, di sviluppo compatibile e divalorizzazione turistica.

Le figure professionali

La professionalità dell’antropologo è oggi sempre più richiesta in istituzioni e d organismipubblici e privati. Egli possiede, infatti, rispetto ad altri professionisti, una conoscenza approfonditae particolareggiata delle società e delle culture che indaga nelle concrete realtà, attraverso la suaspecifica strumentazione teorico-metodologica e anche in virtù della pratica di terreno. Più specificamente il Corso di Laurea Specialistica fornisce i seguenti sbocchi professionali:

- studiosi nei settori disciplinari antropologico e storico-sociale.- operatori culturali ad alto livello nel campo dei beni culturali demoetnoantropologici, delle

politiche del patrimonio, del turismo e dell’accoglienza e dell’ambiente. - esperti nelle relazioni interetniche e interculturali.- esperti nel trattamento del disagio psico-culturale e socioculturale e delle pratiche indigene

di definizione, previsione e trattamento della malattia.- gestori ed esecutori di progetti di cooperazione e consulenti di enti e istituzioni

internazionali.- consulenti ed esperti per le istituzioni che si occupano della condizione femminile, delle pari

opportunità, dei minori e delle marginalità sociali.- esperti di enti locali e/o governativi e delle imprese per la politica delle relazioni culturali- esperti e consulenti nel settore delle comunicazioni audiovisuali e nelle politiche di

trasmissione dei saperi, vecchi e nuovi.

Quadro generale dell’offerta didattica

Il Corso di Laurea Specialistica intende offrire una preparazione insieme solida e articolata,partendo dal presupposto che per diventare antropologi è necessario innanzitutto possedere unabuona preparazione di base nelle discipline umanistiche, in particolare in storia, una preparazionespecialistica in settori professionalizzanti e una capacità sperimentata di fare ricerca sul campo,oltre che negli archivi e nelle biblioteche. Prevede pertanto che si acquisiscano conoscenze avanzate su teorie e metodi dell’antropologia edella storia, e capacità di contestualizzarli in riferimento anche allo stato degli studi di altri settoridisciplinari e della storia del pensiero non solo occidentale. Ma prevede anche che si acquisisca unacorretta pratica di ricerca, per fornire la quale sono previsti stages di ricerca sul terreno e negliarchivi e tirocini presso le istituzioni e negli enti a cui è indirizzata l’offerta delle professionalità.

Premessa al percorso formativo

Il percorso formativo prevede una scansione tra il primo e il secondo anno del biennio. Il corso biennale in Discipline etnoantropologiche prevede l’acquisizione di 120 CFU complessivi.Di essi 16 sono a scelta dello studente e fanno parte dei crediti didattici, 6 CFU sono previsti perulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini etc., 18 CFU per laprova finale.

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Di seguito è presentata un’ipotesi di percorso formativo, che prevede alcune propedeuticità eprecisamente:

- Per sostenere gli esami dei moduli specifici di storia moderna e di storia contemporanea ènecessario possedere una preparazione generale sull’età moderna e sull’età contemporanea,già acquisita nella formazione di base del triennio in TPA (per l’età moderna) o da acquisirecon moduli offerti dal corso di Laurea in Scienze storiche.

Ipotesi di percorso didattico

1° Anno - 62 CFU sigla settore CFU specifiche

B Disciplinedemoetnoantropologiche 16

B Discipline sociologiche 4

C Discipline sociologiche epsicologiche 4

C Discipline storiche,geografiche e filosofiche 8

A Formazione interdisciplinare 12 A Discipline artistiche e

letterarie 4

S A scelta dello studente 8 - Altre attività formative (art.

10) 6 (ulteriori conoscenze linguistiche, abilitàinformatiche, tirocini, ecc.)

2° Anno - 58 CFU sigla settore CFU specifiche

C Disciplinedemoetnoantropologiche 14

A Formazione interdisciplinare 12 A Lingue e civiltà 6

S Altre attività a scelta dellostudente 8

-- Prova finale 18 (Tesi di laurea)

Tra il primo e il secondo anno lo studente dovrà conseguire i 6 CFU previsti per le ulterioriattività formative e alla fine del secondo anno dovrà sostenere la prova finale con la qualeconseguirà gli altri 18 CFU necessari al completamento del suo debito formativo.

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I crediti assegnati all’offerta formativa

ATTIVITÀ FORMATIVE INDISPENSABILIATTIVITÀFORMATIVE

Ambiti disciplinari SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI CFU Tot.CFU

Disciplinedemoetnoantropologiche

BIO/08 – Antropologia (fisica)L-ART/04 - Museologia e critica artistica e delrestauroL-ART/08 - EtnomusicologiaM-DEA/01 – Disciplinedemoetnoantropologiche

44Di base

Disciplinesociologiche

SPS/07 – Sociologia generaleSPS/08 - Sociologia dei processi culturali ecomunicativiSPS/10 - Sociologia dell’ambiente e delterritorio

8

52

Disciplinedemoetnoantropologiche

L-ART/08 - EtnomusicologiaM-DEA/01 – DisciplinedemoetnoantropologicheM-STO/06 – Storia delle religioniM-STO/07 – Storia del cristianesimo e dellechiese

46-64

Disciplinesociologiche epsicologiche

M-PED/01 - Pedagogia generale e socialeM-PSI/01 - Psicologia generaleM-PSI/05 - Psicologia socialeM-PSI/07 - Psicologia dinamicaSPS/07 – Sociologia generaleSPS/08 - Sociologia dei processi culturali ecomunicativiSPS/09 - Sociologia dei processi economici edel lavoroSPS/10 - Sociologia dell’ambiente e delterritorioSPS/11 – Sociologia dei fenomeni politiciSPS/12 - Sociologia giuridica, della devianza edel mutamento sociale

8

Caratterizzanti

Discipline storiche,geografiche efilosofiche

M-FIL/01 - Filosofia teoreticaM-FIL/03 - Filosofia moraleM-FIL/06 – Storia della filosofiaM-GGR/01 - GeografiaM-GGR/02 - Geografia economico-politicaM-STO/01 – Storia medievaleM-STO/02 – Storia moderna M-STO/04 – Storia contemporaneaM-STO/05 - Storia della scienza e delletecniche

26-40

96

48

Formazioneinterdisciplinare

ICAR/21 - UrbanisticaIUS/09 - Istituzioni di diritto pubblicoM-PSI/06 - Psicologia del lavoro e delleorganizzazioniSECS-P/01 – Economia politica SECS-S/01 - StatisticaSECS-S/04 - DemografiaSPS/02 – Storia delle dottrine politicheSPS/04 - Scienza politica

24

Lingue e civiltà L-OR/09 – Lingue e letterature dell’AfricaL-OR/10 – Storia dei paesi islamiciL-OR/12 – Lingua e letteratura arabaL-OR/14 – Filologia, religioni e storiadell’IranL-OR/17 – Filosofie, religioni e storiadell’India e dell’Asia centraleL-OR/18 – Indiologia e tibetologiaL-OR/23 - Storia dell’Asia orientale esudorientale

6

Affini ointegrative

Discipline artistiche,letterarie,filosofiche, storichee giuridiche(crediti di sede)

ICAR/18 – Storia dell’architetturaL-ANT/01 – Preistoria e protostoria L-ART/01 – Storia dell’arte medievaleL-ART/02 – Storia dell’arte moderna L-ART/03 – Storia dell’arte contemporaneaL-ART/05 - Discipline dello spettacoloL-ART/06 – Cinema, fotografia e televisioneL-FIL-LET/10 – Letteratura italiana L-FIL-LET/11 – Letteratura italianacontemporaneaL-FIL-LET/12 – Linguistica italianaL-FIL-LET/14 - Critica letteraria e letteraturecomparateL-LIN/01 – Glottologia e linguisticaL-LIN/06 - Lingue e letterature ispano-americaneL-LIN/08 – Letteratura portoghese e brasilianaL-LIN/11 - Lingue e letterature anglo-americane

46

76

49

M-FIL/02 – Logica e filosofia della scienzaM-FIL/04 - EsteticaM-FIL/05 – Filosofia e teoria dei linguaggiM-STO/02 – Storia modernaM-STO/04 – Storia contemporaneaM-STO/03 – Storia dell’Europa orientaleSECS-S/05 – Statistica socialeSECS-P/12 – Storia economica SPS/03 – Storia delle istituzioni politicheSPS/05 – Storia e istituzioni delle americheSPS/13 – Storia e istituzioni dell’AfricaSPS/14 – Storia e istituzioni dell’AsiaSPS/06 – Storia delle relazioni internazionaliIUS/13 – Diritto internazionale IUS/19 – Storia del diritto medievale emoderno IUS/20 – Filosofia del diritto

ATTIVITÀFORMATIVE

Tipologie CFU TOT.CFU

A scelta dellostudente

28

Per la provafinale

30

Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche 6Altre ( art.10, comma 1,lettera f ) Tirocini 12

TOTALE 300

50

3. Ipotesi di articolazione dei moduli nel biennio

Il corso di Laurea specialistica in Discipline Etnoantropologiche prevede l’acquisizione di120 CFU complessivi. Di seguito viene fornito uno schema della distribuzione consigliata degli esami nel biennio.Vengono presentati, in particolare, gli insegnamenti forniti direttamente da docenti del Corso diLaurea Specialistica o da docenti esterni a cui la Facoltà ha conferito incarichi di insegnamentodestinati a questo Corso di Laurea. Per acquisire i restanti crediti previsti per l’intero corso di studio (120 CFU) gli studenti dovrannoquindi fare riferimento, oltre che ai sottostanti moduli, anche alla ‘Tabella delle Attività formative’(vedi sopra) scegliendo fra gli ambiti disciplinari in essa riportati in base ai propri interessiscientifici, ai suggerimenti forniti dal proprio tutor e/o ai debiti accumulati nel precedente corso dilaurea triennale.

PRIMO ANNO (62 CFU)

1° SEMESTRE

♦ M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologicheProf. Alessandro SimoniccaAntropologia economicaCFU 4Avvertenze: Modulo di base. Si prevede la compilazione di una tesina. Valido anche per il SECISProgramma: Il kula e il tema dell’economia nel funzionalismo. Il fatto sociale totale e l’analisimaussiana dei fatti economici. L’approccio formalista di R. Firth e l’approccio sostanzialista di M.Sahlins. Testi: Dossier formato da: B.Malinowski, Argonauti del Pacifico, tr.it. Newton Compton, Roma,

1973 (pp. 101-120, 157-199,260-279);M.Mauss, Saggio sul dono, in Id., Teoria generale della magia ed altisaggi, tr.it. Einaudi, Torino, 1965 (pp.165-239); M.Sahlins, La sociologia dello scambio primitivo, in E.Grendi, a curadi, L’antropologia economica, Einaudi, Torino, 1972 (pp.99-146); R.Firth, Capitale, risparmio e credito nelle società contadine, in E.Grendi, cit. (pp. 147-178)

Orario delle lezioni non ancora comunicato.

♦ M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologicheDott. Elvira Stefania TiberiniL'imagerie eurocentrica dei nativi del Nord America. Stereotipizzazioni nella letteratura e nelle artivisuali.CFU 4

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Avvertenze: Le date d'appello coincideranno con quelle previste per la laurea triennale in Teorie epratiche dell'Antropologia. L'esame consisterà in una prova scritta con la possibilità diun'integrazione orale.Programma: Obiettivo del corso sarà l'analisi antropologica della imagerie degli Indiani d'Americanelle diverse arene della letteratura, dell'arte visuale - dalla pittura alla fotografia - della filmografiae dei fumetti. In ogni diverso spartito il tema verrà esaminato attraverso le sue scansioni temporalifino alle odierne configurazioni. Ciò renderà possibile individuare la ragione e la misura dei piùdiffusi cliché esotistici e dei più comuni falsi etnografici ed esaminarne la trasmutazione sullosfondo del riadattamento delle relazioni cross-culturali dalla fine del '700 ad oggi.Testi: I testi in programma - parti selezionate da monografie specifiche - verranno comunicati primadell'inizio del corso.Orario delle lezioni non ancora comunicato.

♦ M-STO/04 - Storia Contemporanea Prof. Lucetta ScaraffiaTra evangelizzazione e osservazione antropologica: i missionari in America LatinaCFU 4 Programma: Storia delle missioni in America latina nell'800 e 900 e analisi degli oggetti raccolti neimusei missionari provenienti dall'America latina.Testi: da concordare e discutere personalmente con la docenteOrario non ancora comunicato

2° SEMESTRE

♦ M-STO/02 - Storia modernaProf. Marina D’AmeliaLo storico in tribunaleCFU 4 Programma: Fonti e metodi per lo studio dei processi in età moderna. Tribunali statali e tribunaliecclesiastici. Chi ricorre in tribunale? il ruolo dell'avvocato. Forme di patteggiamento.Testimonianze e il peso della buona fama degli individui

- Testi: Saranno comunicati nel corso delle lezioniOrario delle lezioni: Aula dei Seminari Dipartimento di Storia Moderna e contemporanea, martedìore 13-15; mercoledì ore 14-15; giovedì ore 15-17

♦ M-STO/02 - Storia ModernaProf. Renata AgoL'economia di Antico regimeCFU 4Avvertenze: Modulo specialistico: per poter dare l'esame occorre aver già ottenuto almeno 8 cfu inStoria modernaProgramma: Analisi dei meccanismi del mercato nelle economie preindustriali: gli scambi monetarie gli scambi in natura; la debolezza della domanda; il ruolo del credito; la definizione dei diritti diproprietà; la determinazione del valore; il peso degli status sociali; l’economia della grazia e delladeferenza; l’etica della giustizia e quella della carità.

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Testi: Il modulo avrà carattere seminariale: i testi verranno distribuiti o indicati nel corso dellelezioni. Chi non può frequentare deve concordare un programma con la docente.Orario delle lezioni (inizio delle lezioni: 2 marzo 2004): Aula grande del Dipartimento di Storia, IIpiano, martedì 13-15, mercoledì 14-15, giovedì 15-17.

♦ M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologicheDott. Dott. Fabio DeiAntropologia del genocidioCFU 4Programma: Il modulo discute alcune linee di una possibile analisi antropologica dei genocidi delXX secolo. Saranno presi in esame in particolare i seguenti temi: le basi culturali del razzismogenocida; il lager come “laboratorio antropologico” e il suo rapporto con la modernità; il problemadel relativismo etico in rapporto alla soggettività degli esecutori dei genocidi (con particolareriferimento al dibattito Browning-Goldhagen) ; la relazione tra “crimini di guerra” e “crimini dipace”; la memoria della violenza e la elaborazione individuale e collettiva del lutto; il problemadella testimonianza e del “realismo” nella rappresentazione storica dei genocidiTesti: Uno a scelta fra i seguenti due testi antologici, A.L. Hinton (ed.), Anthropology andGenocide, Oxford, Blackwell, 2002; A.L. Hinton (ed.), Annihilating Difference. The Anthropologyof Genocide, Berkeley, California University Press, 2002. Orario non ancora comunicato.

♦ M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologicheProf. Alessandro Simonicca Fonti e metodiCFU 4Avvertenza: Modulo di base. Si prevede la compilazione di una tesina.Programma: Il modulo intende favorire uno studio avanzato per approfondire momenti importanti distoria degli studi e proposte metodologiche per l’analisi dei fatti antropologici. Si prevede lapresenza di odierni studiosi e ricercatori. Testi: Si prevedono dossier e strumenti bibliografici da fornire in itinereOrario delle lezioni non ancora comunicato.

Crediti ulteriori

Tra i moduli impartiti da docenti esterni a cui la Facoltà ha conferito incarichi diinsegnamento destinati a questo Corso di Laurea, il primo anno prevede:

- Istituzioni Africane (SPS/13 – Storia e Istituzioni dell’Africa – CFU 4)- Antropologia Fisica (BIO/08 – Antropologia Fisica – CFU 4)- Antropologia dello Sviluppo (M-DEA/01 – Discipline Demoetnoantropologiche - CFU 4)- Urbanistica (ICAR/21 – Urbanistica – CFU 4)

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SECONDO ANNO (58 CFU)

1° SEMESTRE

♦ M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologicheDott. Fabio DeiCultura e violenzaCFU 4Programma: Il modulo è dedicato al recente dibattito antropologico sulla violenza politica ed etnica.Saranno presi in esame in modo particolare due aspetti. Da un lato, il problema della ricerca sulcampo e della rappresentazione etnografica di contesti dominati dalla guerra e dalla violenza –contestio che modificano radicalmente le ordinarie condizioni pratiche ed epistemologiche dellacostruzione del sapere antropologico. Dall’altro lato, sarà discusso il tema della essenzializzazionedell’appartenenza etnica e culturale come supporto a molte forme di violenza politica nel XXsecolo; e, di conseguenza, sarà posto il problema della “complicità” (o, al contrario, dellaresistenza) delle scienze della cultura, antropologia inclusa, nei confronti della violenza esercitatadalle forme moderne del potere. Testi: Una selezione dai seguenti due testi antologici, C. Nordstrom, A.Robben (eds.), FieldworkUnder Fire. Contemporary Studies of Violence and Survival, Berkeley, California University Press,1995; A. Robben, M. Suárez-Orozco (eds,), Cultures Under Siege. Collective Violence and Trauma,Cambridge, Cambridge University Press, 2000Orario delle lezioni non ancora comunicato

♦ M-DEA/01 - Discipline DemoetnoantropologicheProf. Alessandro LupoIntroduzione all’etnologia mesoamericanaCFU 4Programma: Il modulo mira a illustrare le principali caratteristiche sociali e culturali delle attualipopolazioni indigene dell’area mesoamericana (Messico, Guatemala, Honduras, ecc.), mettendo inrilievo le istituzioni, le pratiche e le concezioni su cui maggiormente si sono soffermati gli studiantropologici. Dopo una breve panoramica sul passato precolombiano e coloniale delle popolazioniautoctone della regione, ci si soffermerà sulle attuali forme di organizzazione sociale e politica dellecomunità indigene (tra cui il sistema di cargos), sull’importanza assunta in epoca coloniale emoderna della parentela spirituale, sui processi di fusione e riplasmazione sincretica avvenuti negliambiti della religiosità nativa e della medicina tradizionale.Testi: I testi consisteranno in gran parte in articoli (anche in Inglese e Spagnolo) e verrannocomunicati all’inizio del corso.Orario non ancora comunicato.

2° SEMESTRE

♦ M-DEA/01 - Discipline DemoetnoantropologicheProf. Laura FarandaL'educazione interculturale: proposte per un osservatorio antropologicoCFU 4Programma: Il modulo verterà sui risultati di una ricerca in corso presso alcune scuole primarieromane; verranno esposti i primi risultati; verrà indicato il quadro di riferimento teorico-metodologico; verranno formulate alcune ipotesi di intervento.

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Testi: Da definireOrario delle lezioni non ancora comunicato.

♦ M-DEA/01 - Discipline DemoetnoantropologicheProf. Alessandro LupoDinamiche identitarie nel Messico indigenoCFU 4Programma: Il modulo intende illustrare, mediante l’esame di alcuni casi etnografici concreti, lemodalità di definizione e affermazione dell’identità indigena nel Messico contemporaneo. Dopo cheper secoli questa è stata asserita da figure esterne al mondo nativo, negli ultimi anni le popolazioniautoctone hanno acquisito sempre maggior capacità di determinare i contenuti e i confini dellapropria specificità culturale, i propri diritti e i propri interessi. Attenzione particolare verrà prestataai processi attraverso cui i gruppi indigeni interagiscono con le istituzioni governative e religiose, imediatori commerciali, i turisti e gli stessi studiosi che ruotano attorno alle comunità native;processi da cui emergono nuovi modelli istituzionali e nuove forme espressive (nel rito, nellanarrativa, nella produzione artistica), attraverso cui manifestare e difendere (in chiave dialogica,negoziale, ma anche conflittuale) le identità locali.Testi: I testi consisteranno in gran parte in articoli (anche in Inglese e Spagnolo) e verrannocomunicati all’inizio del corso.Orario non ancora comunicato.

♦ M-PSI/01 - Psicologia generaleProf. Tommaso LosavioPsichiatria e salute mentale: dall’istituzione totale a i servizi di comunitàCFU 4Programma: Il modulo si propone di affrontare i processi di radicale trasformazione (culturale,scientifica e assistenziale) che si sono verificati nel campo della psichiatria ,della psicopatologia edella salute mentale. In particolare verranno presentati i presupposti culturali e scientifici fondantile istituzioni psichiatriche e la crisi dei paradigmi e dei criteri di normalità e malattia che hannoinnescato la critica all’istituzione totale e all’internamento manicomiale sino alla nascita dei servizidi comunità.Testi: - V. Fiorino: Matti, indemoniate e vagabondi. Dinamiche di internamento manicomiale tra

Otto e Novecento Saggi Marsilio - M.Colucci , P. di Vittorio: Franco Basaglia Giorgio Mondadori

Orario non ancora comunicato.

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Moduli che lo studente potrà sostenere presso altri Corsi di Laurea*

ECIS (Economia della cooperazione e dello sviluppo). Laurea Triennale

- Cooperazione allo sviluppo – SECS-P/01- Economia dell’ambiente e sviluppo sostenibile** – SECS-P/06- Politiche di sviluppo rurale e cooperazione internazionale dell’Unione Europea** – AGR/01- Integrazione economica europea – SECS-P/01- Sociologia dello sviluppo – SPS/07- Diritto internazionale e dell’Unione Europea** – IUS/14- Storia economica della colonizzazione e della decolonizzazione – SECS-P/12- Modelli quantitativi di sviluppo** – SECS-P/05

SECIS (Scienze economiche e sociali per la cooperazione e lo sviluppo). Laurea Specialistica

- Ambiente e sviluppo sostenibile – SPS/10- Sociologia dei processi economici e del lavoro – SPS/09- Istituzioni di diritto pubblico – IUS/09- Politiche economiche e finanziarie internazionali di sviluppo – SECS-P/01- Istituzioni internazionali e analisi dei progetti** – SECS-P/02- Diritto internazionale – IUS/13

Scienze demografiche per le politiche demografiche e sanitarie (Laurea Specialistica)

- Sociologia dello sviluppo – SPS/07 (Prof. Solvetti)

* I corsi di laurea TPA e in DEA prevedono in ogni caso moduli da 4 cfu. Nel caso in cui i moduliofferti prevedano più o meno cfu, lo studente dovrà accordarsi preventivamente con il docente delcorso.

** Crediti a scelta dello studente.

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4. Docenti del Corso di Laurea Specialistica

Renata Ago (Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea, II piano, tel. 0649913399, e-mail:[email protected])Settori di ricerca: Storia dell'età moderna: cultura e cultura materiale (il mondo delle cose); lacostruzione dell'identità sessuale, la famiglia.Ricevimento: martedì, 9 – 11, 30; giovedì, 16 – 18 (Stazna 14, Dipartimento di Storia, II piano)

Marina D’Amelia (Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea, tel. 0649913399 , e-mail:[email protected])Settori di ricerca: Società e giustizia ancien régime; storia della famiglia; storia delle donne;diffusione della scrittura epistolare tra '500 e '600.Ricevimento: 10 – 13 (Stanza 14, Dipartimento di Storia, II piano)

Fabio Dei (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, piano terra, tel.0649913803, e-mail: [email protected] )Settori di ricerca: Epistemologia e storia degli studi demo-antropologici; antropologia medica emedicine non convenzionali; antropologia della violenza.Ricevimento: mercoledì, 12 - 14 (Dipartimento Studi Glottoantropologici e Discipline musicali,locali del pianterreno).

Laura Faranda (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, III piano, tel.0649913299, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Antropologia del mondo classico; antropologia e psichiatria; prospettiveantropologiche dell'educazione interculturale.Ricevimento: giovedì, 15 – 18 (Stanza 3b, III piano)

Albarosa Leone (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, Villa Mirafiori,stanza 313, tel. 0649917291, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Storia dell'antropologia, cultura e cognizione; indagine su memoria eapprendimento.Ricevimento: lunedì, 14, 30 – 16 (solo i laureandi), martedì, 10 – 12, mercoledì, 14, 30 – 16 (Stanzadi Antropologia Culturale I, III piano,Villa Mirafiori, via C. Fea 2)

Luigi M. Lombardi Satriani (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, IIIpiano, tel.0649913299, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Teorie e storia degli studi demologici e antropologici; antropologia religiosa euniversi simbolici; antropologia giuridica; ethos aristocratico, antropologia della letteratura. Terreno di ricerca: sud-Italia.Ricevimento: mercoledì, 9, 30 – 13 (Stanza dei Proff. Laura Faranda e Luigi M. Lombardi Satriani,III piano)

Alessandro Lupo (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, piano terra, tel.0649913295, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Etnomedicina, cosmologia, tradizione orale, rituale, mutamento culturale,evangelizzazione. Terreno di ricerca: Messico.Ricevimento: lunedì, 15 – 19 (Stanza di Etnologia, locali del pianterreno)

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Maria Minicuci (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, tel. 0649913346,e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Antropologia politica, identità, etnicità, nazionalismi, patrimonio. Terreni diricerca: Italia, Francia, Marocco.Ricevimento: mercoledì, 12 - 14 (Dipartimento Studi Glottoantropologici e Discipline musicali,locali del pianterreno)

Antonello Ricci (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, III piano, tel.0649913299, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Folklore dell’Italia meridionale, antropologia dei suoni e dell’ascolto,museografia etnografica.Ricevimento: mercoledì, 10 – 13 (Stanza 3b, III piano)

Lucetta Scaraffia (Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea, II piano, tel. 0649913531 ,e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Storia contemporanea; storia delle donne; vita religiosa nell'800.Ricevimento: mercoledì, 14:30 – 17:30 (Stanza 2, Dipartimento di Storia, II piano)

Alessandro Simonicca (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, pianoterra, tel. 06499113803, e-mail: [email protected] ; [email protected])Settori di ricerca: Epistemologia antropologica, antropologia delle società complesse, turismo ededucazione.Ricevimento: mercoledì, 10 - 12 (Dipartimento Studi Glottoantropologici e Discipline musicali,locali del pianterreno)

Alberto M. Sobrero (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, piano terra,tel. 0649913295, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Teoria e metodo della ricerca antropologica; antropologia urbana, immigrazione.Terreno di ricerca: isole di Capo Verde.Ricevimento: martedì, 10 – 12 (Dipartimento di Studi Glottoantropologici e Discipline musicali,locali del pianterreno)

Elvira Stefania Tiberini (Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali, tel.06499113803, e-mail: [email protected])Settori di ricerca: Etnologia dell'America; Indiani del Nord America; Inuit; antropologia dell'arte;Afroamerica. Terreni di ricerca: Haida del Canada e Zuni del Sud Ovest.Ricevimento: Lunedì, 9 – 12 (Stanza di Civiltà Indigene d’America, Dipartimento di Studiglottoantropologici e Discipline musicali, locali del pianterreno)

Docenti a contratto o per affidamento

Tommaso Losavio (Centro Studi e Ricerche ASL Roma e Piazza S. Maria della Pietà,5, tel.0668352825-2807, fax 0668352923, e-mail: [email protected])

Vincenzo Padiglione (Facoltà di Psicologia, e-mail: [email protected])

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5. Regolamento Didattico

art. 1Definizioni

Ai sensi del presente Regolamento s'intende:a) per Ateneo l'Università di Roma "La Sapienza";b) per Ateneo Federato l'Ateneo delle Scienze umanistiche, giuridiche ed economiche

dell'Università di Roma "La Sapienza";c) per Facoltà, la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma "La Sapienza",

afferente all'Ateneo delle Scienze umanistiche, giuridiche ed economiche;d) per Regolamento didattico di Ateneo (= RDA), il Regolamento approvato dall'Università

"La Sapienza" ai sensi dell'art. II del D.M. del 3 novembre 1999, n.509.e) per Corso di Laurea, il Corso di Laurea specialistica in Discipline etnoantropologiche, come

individuato dal successivo art.2;f) per titolo di studio, la laurea specialistica (o di secondo livello) in Discipline

etnoantropologiche, come individuata dal successivo art. 2.g) per CFU i crediti formativi universitaria

Si accolgono inoltre le ulteriori definizioni riportate nell'art. 1 del RDA.

art. 2Attivazione del Corso di laurea

Presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, afferente all’Ateneo delle Scienze umanistiche,giuridiche ed economiche della Università di Roma "La Sapienza", è attivato, ai sensi - del D.M.03.11.1999 n. 509 e del D.M. 28.11. 2000 nonché del Regolamento didattico di Ateneo e delRegolamento didattico della Facoltà, il corso di laurea specialistica in Disciplineetnoantropologiche, appartenente alla classe delle lauree specialistiche in Antropologia culturale edEtnologia (n. 01).

Il corso ha durata biennale e comporta l'acquisizione di 300 CFU (compresi i CFU giàacquisti con la Laurea triennale). Ogni anno accademico comporta mediamente l'acquisizione di 60CFU.

art.3Obiettivi formativi qualificanti. Distribuzione delle attività formative

Gli obiettivi formativi qualificanti del corso, le possibilità offerte quanto a formazione

professionale e la distribuzione delle attività formative sono illustrati in allegato al presenteRegolamento (cfr. Ordinamento Didattico).

art.4Struttura didattica

Il Corso di Laurea è retto da un Consiglio composto secondo le norme dello Statuto e delRDA ed è presieduto da un Presidente eletto dal Consiglio per la durata di tre anni, a maggioranza

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assoluta in prima votazione, a maggioranza semplice nelle successive. Il Presidente è rieleggibileuna sola volta. Il Consiglio elegge tra i propri componenti una Commissione didattica formata da 5membri in rappresentanza di tutte le componenti del Consiglio stesso. La Commissione didatticasvolge le attività di cui ai successivi artt. 10, 12, 14, 15.

art.5Compiti del corso di laurea

Il Corso di Laurea nel rispetto della libertà d'insegnamento, delle norme dello Statuto e delpresente regolamento, definisce:

a) i curricula offerti agli studenti e le regole di presentazione, se necessario, dei pianidi studio individuali;

b) gli obiettivi di ogni attività formativa e le eventuali propedeuticità;c) i requisiti di ammissione, le modalità di formulazione dei piani di studio e le

regole di passaggio da un anno di corso al successivo;d) la tipologia delle forme didattiche - anche a distanza - degli esami e delle altre

forme di verifica del profitto degli studenti;e) le modalità di frequenza, se previste, anche in riferimento alla condizione degli

studenti non impegnati a tempo pieno;f) le modalità del riconoscimento, con eventuali verifiche, dei crediti acquisiti in

Corsi di studio de "La Sapienza", diversi da quello regolamentato, o di altreUniversità;

g) le tipologie e le modalità del tutorato didattico;h) l’abbreviazione dei corsi per gli studenti già in possesso di Lauree specialistiche o

di Lauree quadriennali di vecchio ordinamento.

art.6Organizzazione delle attività formative

Il Consiglio di Corso di Laurea definisce ogni anno, in accordo col calendario accademicostabilito dalla Facoltà, l'organizzazione delle attività formative e l'attivazione di moduli (individuatinei contenuti e negli obiettivi formativi specifici) relativi ad ogni settore scientifico-disciplinare ead ogni curriculum attivato, individuando altresì eventuali propedeuticità tra di essi; il Consigliodefinisce inoltre l'organizzazione delle corrispondenti prove di esame. II Consiglio di Corso diLaurea propone ogni anno al Consiglio di Facoltà l'attivazione di moduli relativi ai singoli settoriscientifico-disciplinari, previsti dal presente Regolamento didattico. II Corso di Laurea ha facoltà dimutuare da altri Corsi di studio della Facoltà moduli didattici previsti dal proprio ordinamentodidattico quando essi non possano essere svolti da professori e ricercatori afferenti al Corso diLaurea stesso. Di fronte a tale esigenza, il Corso di Laurea può inoltre mutuare moduli didatticiattivati presso altri Corsi dell'Ateneo federato, dell'Università di Roma "La Sapienza" o di altreUniversità, previa approvazione della Facoltà di Lettere e Filosofia e delle altre Facoltà interessate ein accordo con quanto stabilito nel Regolamento didattico di Facoltà.

Ad ogni articolazione di attività formativa il Corso di Laurea attribuisce un numero di CFUcoerente con gli obiettivi formativi del corso stesso e con la tipologia dell'attività formativa.L'elenco delle attività formative, con il numero di CFU attribuiti ad ognuna e l'indicazione delsettore scientifico-disciplinare di riferimento, viene pubblicato nel Manifesto degli Studi.

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art.7Manifesto degli Studi

Il Manifesto annuale degli studi indicherà:l. i curricula e i moduli didattici che saranno attivati in quel particolare anno accademico;2. le modalità di svolgimento delle attività didattiche;3. le modalità di presentazione dei piani di studio;4. le disposizioni concernenti la frequenza.Nel Manifesto sarà indicato, inoltre, il calendario accademico stabilito dalla Facoltà.

art.8Tipologia ed articolazione delle attività formative

II presente Regolamento riporta in allegato:1 l'articolazione per anni dei percorsi formativi, con l'indicazione dei settori scientifico-

disciplinari di riferimento, dei crediti in essi conseguibili e delle eventuali obbligatorietà epropedeuticità (cfr. Ipotesi di articolazione degli esami nel biennio);

2 l'elenco dei moduli didattici attivati nell'ambito del Corso di Laurea per il prossimo annoaccademico, con la loro eventuale articolazione interna e l'indicazione dei settori scientifico-disciplinari di riferimento e dei crediti attribuiti a ciascuno di essi (cfr. Ipotesi di articolazione degliesami nel biennio).

art.9Requisiti di ammissione

Per essere ammessi al Corso di laurea specialistica in Discipline etnoantropologiche occorreessere in possesso di una laurea di primo livello triennale o di altro titolo conseguito all'estero,riconosciuto idoneo dal Consiglio di Corso di laurea. Si accede elettivamente dal Corso di Laureatriennale in Teorie e pratiche dell’antropologia della classe 38 (Scienze storiche) delle laureetriennali e altresì, attraverso una valutazione dei singoli casi, da lauree triennali di analogoorientamento. Il Corso di Laurea valuta, anche sulla base del curriculum e della prova finale dellalaurea Triennale, le modalità di accesso degli studenti, provvedendo, attraverso l’opera di appositecommissioni, alla verifica della preparazione culturale degli studenti che chiedono l’ammissione. Abbreviazioni di corso per studenti già in possesso di Lauree specialistiche o di Lauree quadriennalidel vecchio ordinamento saranno valutate dal Consiglio di Corso di Laurea.

art. 10Trasferimenti e passaggi

I trasferimenti, i passaggi e l'ammissione a prove singole sono regolamentati dall'art. 16 delRDA e vengono deliberati dal Consiglio del Corso di Laurea su proposta della Commissionedidattica di cui all'art. 4 del presente Regolamento.

art. 11Tutorato

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Il Corso di Laurea diffonde, attraverso l'attività di tutorato di professori e ricercatori,informazioni sui percorsi formativi interni al Corso di studio, sul funzionamento dei servizi e suibenefici per gli studenti per aiutarli nello svolgimento corretto del loro processo di formazione efavorire la loro partecipazione alle attività accademiche. Nelle attività di tutorato con obiettivididattici, professori e ricercatori possono essere coadiuvati da qualificati collaboratori (dottori diricerca, assegnisti, studiosi di comprovata competenza scientifica), approvati dal Corso di Laurea.

art. 12Piano di studi dello studente

Lo studente con l'aiuto eventuale del Tutor formula, entro il mese di novembre del primoanno di corso, il suo piano di studi per il biennio, con l'indicazione dei moduli di cui intendeusufruire per il primo anno e con l'indicazione - per l’anno successivo dei crediti da acquisire neidiversi settori scientifico-disciplinari. Entro il mese di novembre del secondo anno di corso lostudente dovrà aggiornare il suo piano di studi, anche apportandovi eventuali modifiche.

Il piano di studi così preparato viene presentato al Consiglio dì Corso di Laurea che loapprova sentita la Commissione didattica e lo trasmette alla Segreteria studenti per la registrazione.Ogni eventuale deroga alle propedeuticità suggerite dal Corso di laurea sarà valutata dallaCommissione didattica del Corso di Laurea sulla base dei debiti formativi attribuiti allo studente, alfine di consentirne il preventivo soddisfacimento.

Il Consiglio del Corso di Laurea stabilisce se e in subordine con quali modalità ammetterepiani di studio individuali, che comunque rientrino nelle tipologie previste dalla tabella ministerialeper la Classe delle Lauree in Discipline etnoantropologiche (n.01).

art. 13Regole di passaggio da un anno di corso al successivo

Lo studente che nell'anno accademico non abbia acquisito almeno 32 dei CFU previsti dalsuo piano di studi per l'anno in corso viene iscritto come ripetente allo stesso anno di corso.

art. 14Tipologia delle attività formative, delle verifiche, degli esami

Le attività formative sono articolabili in:l) moduli didattici, in cui all'attribuzione di CFU concorre la frequenza alle attività didattiche:

a) le lezioni comportano convenzionalmente una successiva elaborazione personaledello studente, in un rapporto medio di 2 ore per ogni ora di lezione. Nel casospecifico dei moduli didattici dedicati all'insegnamento delle lingue moderne, lelezioni dei docenti possono prevedere di appoggiarsi all'opera di lettori ed espertilinguistici di madre-lingua; in tal caso il rapporto tra lezioni frontali e studio,individuale ed assistito, degli studenti va opportunamente ricalcolato tra unminimo di 2 e un massimo di 4 ore frontali per ogni CFU.

b) i seminari sono incontri di presentazione e discussione di tematiche affrontate conil contributo degli studenti partecipanti; l'approfondimento personale di ognistudente è valutato in un rapporto medio di 2 ore per ogni ora di incontroseminariale;

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c) le esercitazioni sono esemplificazione e applicazione di conoscenze;l'approfondimento personale dello studente è valutato in un rapporto medio di 1ora per ogni ora di esercitazione;

2) attività di laboratorio che prevedono l'introduzione dello studente all'uso interattivo diapparecchiature informatiche e/o strumenti multimediali finalizzato all'apprendimento;3) attività di apprendimento in laboratori linguistici; 4) attività di laboratorio operativo, sperimentale e creativo (teatrale, cinematografico, musicale, discrittura, di creazione artistica, ecc.);5) escursioni didattiche, attività sul campo, esercitazioni pratiche in biblioteche, laboratori e centridi ricerca; 6) tirocini, attività professionali certificate7) elaborati scritti;8) prova finale.

Una parte delle attività formative previste nel corso può essere svolta presso Universitàstraniere, ai sensi delle norme concernenti la mobilità studentesca e il riconoscimento di studicompiuti all'estero e nell'ambito di programmi Socrates/Erasmus o di altri programmi risultanti daeventuali convenzioni bilaterali, anche con Stati non appartenenti alla Comunità europea, cuil'Ateneo abbia aderito (art. 17 del RDA). Il Corso di Laurea approva o, nel caso di convenzionibilaterali, ratifica i regolamenti dei programmi di mobilità studentesca che lo vedano direttamenteinteressato.

Il Corso di Laurea può promuovere accordi e convenzioni con Enti pubblici o privatifinalizzati ad attività formative e di tirocinio degli studenti.

Il Corso di Laurea, in casi eccezionali, previa istruttoria della sua Commissione didattica,può acquisire come CFU, al fine del riconoscimento per l'inserimento nei curricula, eventualiattività formative svolte dallo studente presso Enti pubblici o privati, italiani o stranieri; a tal fine ilCorso di Laurea può stabilire eventuali verifiche, d'intesa coi professori e ricercatori dei settoriscientifico-disciplinari interessati.

Il Corso di Laurea definisce d'intesa coi singoli affidatari delle unità didattiche la tipologiadelle forme d'insegnamento e delle verifiche in itinere dell'apprendimento degli studenti e lamodalità di svolgimento degli esami di profitto, orali e/o scritti, e delle prove di accertamento everifica relative alle altre attività formative distinte dai moduli didattici e che consentonol'acquisizione dei relativi crediti. Gli esami di profitto dei moduli didattici sono regolamentati ai sensi dell'art. 20 del RDA e diquanto stabilito dal Regolamento Didattico della Facoltà; essi si svolgono nell'anno in accordo colCalendario Accademico della Facoltà. Le verifiche intermedie non danno luogo a verbalizzazioneformale nè all'acquisizione di crediti; del loro risultato va tenuto però conto al momento dellavalutazione finale.

art. 15Ulteriori iniziative didattiche

Il Corso di Laurea può proporre all'Università l'istituzione di iniziative didattiche diperfezionamento, di corsi di preparazione ai concorsi pubblici e per la formazione permanente ericorrente, di corsi di aggiornamento professionale e per l'aggiornamento e la formazione degliinsegnanti delle scuole, di Master, stages, ecc. Tali iniziative possono anche essere promosseattraverso convenzioni con Enti Pubblici o privati che intendano commissionarle. Esse sono gestitedalla Commissione didattica di cui all'art.4.

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art. 16Frequenza

Gli affidatari di moduli didattici entro il Corso di Laurea possono stabilire modalità diaccertamento della frequenza e definire l'entità delle assenze ammissibili, fermo restando che per glistudenti non lavoratori, le assenze non potranno superare il 25% delle ore previste. Essiprevederanno programmi specifici ed eventuali prove di verifica particolari per gli studenti che nonpossono frequentare in parte o in tutto i corsi.Il Corso di Laurea stabilirà altresì, all’inizio di ogni anno accademico, l’ordine propedeutico degliinsegnamenti proposti.

art. 17Studenti a tempo parziale

Il Corso di Laurea riceve le richieste di iscrizione degli studenti che, all'attodell'immatricolazione, concordino un percorso formativo con un numero di crediti non superiore a40 per anno e siano dunque ritenuti "a tempo parziale" e definisce il curriculum del loro percorsoformativo.

art. 18Studenti fuori corso

Lo studente si considera fuori corso quando non abbia superato tutti gli esami e le altre prove diverifica, previste dal curriculum, e non abbia acquisito il numero di crediti necessario alconseguimento del titolo entro la durata di tre anni.Lo studente a tempo pieno che non riesca a completare il biennio nel tempo previsto, devecomunque superare le prove mancanti al completamento della propria carriera universitaria entro untermine pari al doppio della durata nominale del Corso di Laurea. Lo studente a tempo parziale, chenon riesca a completare il biennio entro i termini concordati, deve superare le prove mancanti alcompletamento della propria carriera universitaria entro un termine pari al doppio della durataconcordata del proprio percorso formativo. In caso di mancato rispetto di tali termini, i crediti acquisiti potranno essere ritenuti non piùadeguati alla qualificazione richiesta. Il Corso di Laurea provvede, dopo le opportune verifiche, adeterminare eventuali nuovi obblighi formativi per il conseguimento del titolo.

art. 19Prova finale

La tipologia di prove finali previste dal Corso di laurea per il conseguimento del titolo distudio è la seguente:

stesura di una tesi di laurea, ossia una dissertazione, redatta in modo originale, su un temaattinente le discipline etnoantropologiche e storico-sociali concordato con un docenteafferente al Corso di laurea o, previa autorizzazione da parte del Tutor, con un docente nonafferente al Corso di Laurea e discussione pubblica della tesi stessa. La prova finale verràsostenuta davanti ad una Commissione nominata dal Presidente del Corso di Laurea ecomposta da 11 membri, dei quali almeno 6 scelti tra gli afferenti al Corso di Laurea. Il

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Consiglio del Corso di laurea assegnerà a ogni laureando un Correlatore scelto sulla base dispecifiche competenze. La votazione sarà in centodecimi.

art. 20Norme finali e transitorie

Il Corso di Laurea può proporre, secondo le procedure stabilite dalla normativa vigente,eventuali modificazioni al proprio ordinamento didattico.

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IV. SOCRATES/ERASMUS E DOTTORATO DI RICERCA

1. Programmi Socrates/Erasmus

Responsabile: Dott.ssa Carla Maria Rita (Stanza 3C, III piano, tel. 0649913309, e-mail:[email protected]. )Ricevimento: lunedì - venerdì, 9:00 – 12:00

Si ricorda che possono presentare la domanda tutti gli studenti a partire dal secondo annodi iscrizione.I bandi delle borse di studio Socrates/Erasmus si ritirano presso l’ufficio Socrates della Facoltà diLettere e Filosofia nel mese di aprile di ciascun anno e vanno riconsegnati nella stessa sede entro itermini indicati dal bando stesso.Per tutte le informazioni didattico-scientifiche gli studenti possono rivolgersi alla Dott. CarlaMaria Rita.

Coordinatore: Prof. Luigi M. Lombardi Satriani

Destinazione:• University of Oslo – Norvegia (1 studente per 6 mesi)• Freie Universität Berlin – Germania (2 studenti per 6 mesi)• Universitat de Barcelona – Spagna (2 studenti per 6 mesi)• Universidad de Sevilla – Spagna (2 studenti per 6 mesi)• Université Libre de Bruxelles – Belgio (2 studenti per 6 mesi)• Stockholms Universitet – Svezia (2 studenti per 6 mesi)• EHESS (Paris) – Francia (1 studente dottorato per 6 mesi)

Coordinatore: Prof. Alberto Sobrero

Destinazione:• Universidad Complutense de Madrid – Spagna (1 studente per 6 mesi) • Université de Bretagne Occidentale (Brest) – Francia (2 studenti per 6 mesi)• Brunel University (Uxbridge) – Gran Bretagna (2 studenti per 6 mesi)• Universitat Autonoma de Barcelona – Spagna (3 studenti per 6 mesi)• Universidade de Tràs-os-Montes e Alto Douro – Portogallo (2 studenti per 6 mesi)• Université de Neuchâtel – Svizzera (1 studente per 6 mesi)

Coordinatore: Prof. Francesco Giannattasio

Destinazione:

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• SOAS – School of Oriental and African St. (Londra) – Gran Bretagna (2 studenti per 6mesi)

Coordinatore: Prof. Renata Ago

Destinazione:• Royal Holloway University of London – Gran Bretagna (2 studenti per 10 mesi)• Universidad Autònoma de Madrid – Spagna (3 studenti per 9 mesi)

Coordinatore: Prof. Marina D’Amelia

Destinazione:• Paris VII Denis Diderot – Francia (2 studenti per 9 mesi)

Per tutte le informazioni relative agli Erasmus/Socrates diretti dalle professoresse Ago eD’Amelia gli studenti sono pregati di rivolgersi ai docenti coordinatori.

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2. Dottorato di ricerca

Responsabile: Sig.ra Gabriella Romani (Segreteria didattica, stanza 3c, III piano, tel:0649913309, e-mail: [email protected])Orario al pubblico: lunedì – giovedì, 10:00 – 13:00; venerdì, 9:00 – 12:00

♦ Dottorato di ricerca in EtnoantropologiaLetterature e pratiche simboliche: miti e riti.

Sede consorziata:- Istituto universitario Suor Orsola Benincasa – Napoli

Coordinatore: Prof. Luigi M. Lombardi Satriani

♦ Dottorato di ricerca in Scienze EtnoantropologicheAntropologia delle pratiche e pratiche dell’antropologia.

Sede consorziata:- Università degli studi di Roma ‘La Sapienza’

Coordinatore: Prof. Maria Minicuci

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V. STRUTTURE

1. Segreteria didattica

Il Corso di Laurea in Teorie e Pratiche dell’Antropologia insieme al Corso di Laurea in StudiLinguistici e Filologici e a quello di Letteratura, Musica e Spettacolo afferiscono alla SegrateriaDidattica del Dipartimento di Studi Glottoantropologici e Discipline musicali.

Responsabile: Sig. ra Gabriella Romani (Stanza 3C, III piano, tel. 0649913309, e-mail:[email protected])Orario al pubblico: lunedì – giovedì, 10:00 – 13:00; venerdì, 9:00 – 11:00

2. Biblioteche

Gli studenti del Corso di Laurea in Teorie e Pratiche dell’Antropologia e quelli del Corso di LaureaSpecialistica in Scienze Etnoantropologiche avranno a disposizione le seguenti biblioteche:

♦ Biblioteca di Demo-etno-antropologia Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali

Responsabile: Dott. Adriano LentiTel.499113757, fax 49913194, e-mail: [email protected]

Giorni e orario di apertura:

Lunedì 9:00-16:00Martedì 9:00-16:00Mercoledì 9:00-16:00Giovedì 9:00-16:00Venerdì 9:00-14:00

Ubicazione: piano terra della Facoltà di Lettere.

La biblioteca conta più di 20.000 volumi e 440 testate di riviste (di cui 130 con abbonamento incorso). Possiede, inoltre, il “Fondo Cavaraglios” , il “Fondo Wade-Brown”, il “Fondo ItaloSignorini” e il “Fondo Aurora Milillo” ed è specializzata nei seguenti settori:

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- Antropologia culturale- Antropologia religiosa- Antropologia sociale- Africanistica- Etnologia - Etnomusicologia- Mediterraneo- Mesoamerica- Tradizioni popolari

Sono ammessi al prestito i professori e ricercatori della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università“La Sapienza”. Sono altresì ammessi al prestito dietro malleveria di uno dei docenti, laureandi edottorandi del Dipartimento della Facoltà, o altri studiosi di questa o di altre Facoltà.Il personale della Biblioteca offre servizio di reference per ricerche bibliografiche via internet.

♦ Biblioteca di Glottologia Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali

Responsabile: Sig.ra Maria Pia PantanoTel.49913804, fax 4450114, e-mail: [email protected] e orario di apertura:

Lunedì 9:00-16:00Martedì 9:00-16:00Mercoledì 9:00-16:00Giovedì 9:00-16:00Venerdì 9:00-14:00

Ubicazione: terzo piano della Facoltà di Lettere.

La Biblioteca possiede una raccolta di circa 28.000 volumi e 250 testate di riviste ed è specializzatanei seguenti settori:

- Glottologia e linguistica- Filologia germanica- Storia comparata lingue classiche- Lingua e letteratura danese- Lingue e letterature scandinave- Lingua e letteratura nederlandese

Sono ammessi al prestito i professori e ricercatori della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università“La Sapienza”. Sono altresì ammessi al prestito dietro malleveria di uno dei docenti, laureandi edottorandi del Dipartimento della Facoltà, o altri studiosi di questa o di altre Facoltà.Il personale della Biblioteca offre servizio di reference per ricerche bibliografiche via internet.

♦ Biblioteca di Storia della musica e Discoteca Dipartimento di Studi glottoantropologici e Discipline musicali

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Responsabile: Sig.ra Anna Rita SchiavoneTel.0649913296, fax 064450114, e-mail: [email protected]

Giorni e orari di apertura e di distribuzione:

Giorni dellaSettimana

Orario di apertura

Orario didistribuzione

Orario delladiscoteca

Lunedì 10:30 - 18:30 13:00 - 15:00 13:00 - 18:30Martedì 09:00 - 14:00 09:00 - 10:00 09:00 - 14:00Mercoledì 10:30 - 18:30 11:00 - 15:00 13:00 - 18:30Giovedì 09:00 -18:30 09:00 - 10:00 13:30 - 18:30Venerdì 09:00 -14:00 09:00 - 11:00 09:00 - 14:00

Ubicazione: quarto piano della Facoltà di Lettere.

La biblioteca possiede una raccolta di circa 20.000 volumi, circa 5.000 partiture, 120 testate diriviste (delle quali 80 con abbonamento in corso), circa 4.000 dischi in vinile, circa 750 CD e 30videocassette e circa 3.500 microfilms.

Attrezzature: n° 4 postazioni audio (previa prenotazione); n° 1 postazioni video; n° 1 lettore-stampatore per microfilm; n° 1 proiettore; n° 1 schermo; n° 2 postazioni informatiche

Sono ammessi al prestito i professori e ricercatori della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università“La Sapienza”. Sono altresì ammessi al prestito, dietro malleveria di uno dei docenti, laureandi edottorandi del dipartimento, della Facoltà, o altri studiosi di questa o di altre Facoltà.Il personale della Biblioteca offre servizio di reference per ricerche bibliografiche via internet.

3. Laboratorio di Antropologia visiva e Analisi del suono

Sezione Demoetnoantropologica:

Responsabile: Prof. Laura FarandaCollaboratore tecnico: Sig. Francesco Marchetti (tel. 0649913389, fax 064450114, e-mail:[email protected])

Sezione Musicale:

Responsabile: prof. Francesco Giannattasio

Il laboratorio è stato realizzato su un progetto voluto da Diego Carpitella per costituire un supportotecnico alla produzione di materiali audiovisivi nella ricerca demoetnoantropologica e musicale, eper contribuire al dibattito teorico sull'antropologia e la etnomusicologia.

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Nel laboratorio sono archiviati filmati di carattere demoetnoantropologico e materiali visivi e sonorirelativi alle missioni condotte nell'ambito del Dipartimento.

Il laboratorio dispone di una postazione montaggio video digitale, di 4 postazioni per la visione el’ascolto di videocassette, di un sistema di video-registrazione VHS (composto da 1 telecamera, 2lettori PAL e NTSC-sistema americano) e Super VHS (composto da 1 telecamera, 2 video-registratori Super VHS) completi di 1 mixer, 2 monitor per il montaggio, 2 televisori.

Il laboratorio è inoltre dotato di postazioni per la visione e l’ascolto in loco del materiale conservatonei propri archivi.

Orario di apertura:

lunedì – venerdì, 9:00 – 13:00martedì e giovedì, 14:00 – 15:30