La S - Newsletter della Fondazione SOFIA Onlus - Ottobre 2015

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S NEWSLETTER DI FONDAZIONE SOFIA Salvatorian Office for International Aid COLOMBIA: LA STORIA DI SANDRA LA VOCE DI SOFIA: LA NUOVA MISSIONE IN KENYA SALVATORIANI IN AZIONE: PADRE BERNARD IN TANZANIA SOFIA NEWS: LA GENEROSITÀ DEI VISITATORI A Medellin, città tristemente famosa quale centro del cartello della droga, nel barrio Caceido, molte madri affrontano difficoltà scoraggianti per chiunque: la mancanza di lavoro, i figli da crescere, i mariti spesso in carcere. Sono fuggite con i loro bambini dalle zone rurali della Colombia, rincorrendo migliori condizioni di vita, ma si ritrovano nel degrado sociale e in altra violenza. I quartieri più poveri della città sono preda di criminali senza scrupoli, legati al narcotraffico e alla guerriglia urbana. La vita di queste madri, che non possono contare su una rete familiare e sociale, è sospesa tra un passato burrascoso e un avvenire incerto. Con soli 3 euro al giorno, guadagnati con piccoli lavori domestici, devono far quadrare il bilancio. Loro stesse non hanno avuto la possibilità di andare a scuola a lungo, e alcune sono analfabete. Anche i Padri e Fratelli Salvatoriani sono presenti nel barrio, per testimoniare un «amore manifesto a tutti”, secondo le parole del loro Fondatore padre F. Jordan. Egli è stato un uomo profondamente convinto che la salvezza dell’essere umano sia integrale e coinvolga tutti i livelli della vita umana: materiale, intellettuale, morale e spirituale. Per aiutare in maniera concreta e sostenibile la comunità di Medellin, un gruppo di Salvatoriani laici con il supporto dei missionari, ha costituito una cooperativa che produce e vende artigianato locale e che permette a circa sessanta giovani donne di emanciparsi attraverso il lavoro. Non sono le prime ad essere coinvolte in questo progetto: dal 2007 decine di ragazze si sono rese economicamente indipendenti, proprio grazie ad un progetto simile. Ora si sentono integrate nella società, possono pagare le tasse scolastiche e le spese COLOMBIA: SANDRA, MAMMA CORAGGIOSA E CREATIVA mediche ai loro figli. Sono fiere di poter acquistare cibo e vestiti per i loro figli, di accompagnarli a scuola tutte le mattine, sapendo che nel pomeriggio lavoreranno con la Fondazione Opcion Futuro. Dar vita a una cooperativa, specie nel barrio, dove la violenza e povertà sono all’ordine del giorno, richiede tempo e dedizione. Per questo, il progetto di Medellin prevede una fase iniziale di formazione, per insegnare a queste giovani donne come “fare impresa”. C’è poi bisogno di un tirocinio pratico, per imparare a confezionare bigiotteria e i manufatti di tessuto, e di una rete per la vendita. Scoraggiamento e difficoltà possono affacciarsi in questo percorso, ma nessuna ragazza è lasciata sola: un team di esperti, con anni di esperienza, segue lo sviluppo del progetto, dal punto di vista finanziario, tecnico e di supporto psicologico. Dominique Bayet, il laico salvatoriano che vive in Colombia da 15 anni, ideatore del progetto, ci racconta la storia di Sandra, che ha visto la sua vita cambiare in pochi mesi grazie alla Fondazione Opcion Futuro. Due anni fa, Sandra è fuggita da El Choco, uno dei dipartimenti più poveri e abbandonati della Colombia, con il compagno e tre figlie molto piccole. Arrivando a Medellin, era convinta di trovare condizioni migliori. Ma subito è cominciato il suo inferno: il compagno ha perso il lavoro, ha iniziato a bere e a picchiarla. Dopo mesi di sofferenza, Sandra ha incontrato alcune ragazze che già lavoravano grazie al progetto della Fondazione. L’hanno spinta a denunciare il compagno e l’hanno inserita nel loro gruppo di lavoro, insegnandole a cucire. Ha così scoperto un talento che non pensava di avere, specialmente nel confezionare gli oggetti di bigiotteria. Ha scritto il premio Nobel colombiano, Gabriel Garcia Màrquez: “Se per il mondo sei solo una persona, per qualche persona sei tutto il mondo”. Per i Salvatoriani, la vita di Sandra vale l’intera missione a Medellin. Ispirazione cristiana, carità universale. LA GENEROSITA’ DEI VISITATORI DELLA CASA MADRE Sono passati soltanto pochi mesi dall’apertura al pubblico di Palazzo Cesi-Armellini, dal 1882 sede della casa generalizia dei Padri e Fratelli Salvatoriani, e già si è registrato un grande successo per le visite guidate all’interno del prezioso edificio. Costruito agli inizi del Cinquecento, nell’area in cui sorgeva l’abitazione di Seneca, Palazzo Cesi si affaccia su via della Conciliazione, in un punto nevralgico per l’arte, la spiritualità, il turismo del mondo intero. L’accesso al Palazzo ha il duplice obiettivo di far conoscere un luogo storico e artistico e di raccogliere fondi per le tante missioni salvatoriane nel mondo. Al termine della visita, a ogni visitatore o Associazione viene richiesta una donazione simbolica o l’acquisto di un oggetto proveniente dalle missioni. E’ un piccolo gesto di amore, a sostegno di tutti quei missionari che spendono generosamente la propria vita fra gli ultimi della terra. Per prenotare una visita o per avere maggiori informazioni, contattaci: visit@fondazionesofia.org - Tel: +39 06 686 29 202 SOFIA news: Fondazione SOFIA Onlus Via della Conciliazione, 51 00193 Roma Tel: +39 06 68629 202 info@fondazionesofia.org wwww.fondazionesofia.org IBAN: IT04Q03268032130525254932560 Ispirazione cristiana, carità universale. n°4 - ottobre 2015 LA Sviluppo I RISULTATI OTTENUTI NEL 2014 Nel 2014 sono stati raccolti 1.606.885 euro di fondi di cui il 41% da donatori privati e il 59% da Fondazioni nazionali ed internazionali. Sono 33 i progetti finanziati, i cui proventi sono stati destinati all’Africa per il 63% (R.D. Congo e Tanzania) e all’Asia (India, Sri Lanka e Filippine) per il 21%. SOFIA in cifre: Il 92% di questo importo è stato destinato alla realizzazione di progetti e solo il restante 8% è stato reimpiegato nella raccolta di ulteriori fondi, nella comunicazione e nelle spese di ordinaria amministrazione. 54% educazione 6% altro 7% salute 4% sviluppo rurale 29% progetti pastorali Sandra e le sue figlie

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La newsletter con l'aggiornamento sulle attività e sulle missioni salvatoriane

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Page 1: La S - Newsletter della Fondazione SOFIA Onlus - Ottobre 2015

SNEWSLETTERDI FONDAZIONE SOFIASalvatorian Office for International Aid

COLOMBIA: LA STORIA DI SANDRA

LA VOCE DI SOFIA:LA NUOVA MISSIONE IN KENYA

SALVATORIANI IN AZIONE:PADRE BERNARD IN TANZANIA

SOFIA NEWS:LA GENEROSITÀ DEI VISITATORI

A Medellin, città tristemente famosa quale centro del cartello della droga, nel barrio Caceido, molte madri

affrontano difficoltà scoraggianti per chiunque: la mancanza di lavoro, i figli da crescere, i mariti spesso in carcere. Sono fuggite con i loro bambini dalle zone rurali della Colombia, rincorrendo migliori condizioni di vita, ma si ritrovano nel degrado sociale e in altra violenza. I quartieri più poveri della città sono preda di criminali senza scrupoli, legati al narcotraffico e alla guerriglia urbana. La vita di queste madri, che non possono contare su una rete familiare e sociale, è sospesa tra un passato burrascoso e un avvenire incerto. Con soli 3 euro al giorno, guadagnati con piccoli lavori domestici, devono far quadrare il bilancio. Loro stesse non hanno avuto la possibilità di andare a scuola a lungo, e alcune sono analfabete. Anche i Padri e Fratelli Salvatoriani sono presenti nel barrio, per testimoniare un «amore manifesto a tutti”, secondo le parole del loro Fondatore padre F. Jordan. Egli è stato un uomo profondamente convinto che la salvezza dell’essere umano sia integrale e coinvolga tutti i livelli della vita umana: materiale, intellettuale, morale e spirituale. Per aiutare in maniera concreta e sostenibile la comunità di Medellin, un gruppo di Salvatoriani laici con il supporto dei missionari, ha costituito una cooperativa che produce e vende artigianato locale e che permette a circa sessanta giovani donne di emanciparsi attraverso il lavoro. Non sono le prime ad essere coinvolte in questo progetto: dal 2007 decine di ragazze si sono rese economicamente indipendenti, proprio grazie ad un progetto simile. Ora si sentono integrate nella società, possono pagare le tasse scolastiche e le spese

COLOMBIA: SANDRA, MAMMA CORAGGIOSA E CREATIVA

mediche ai loro figli. Sono fiere di poter acquistare cibo e vestiti per i loro figli, di accompagnarli a scuola tutte le mattine, sapendo che nel pomeriggio lavoreranno con la Fondazione Opcion Futuro. Dar vita a una cooperativa, specie nel barrio, dove la violenza e povertà sono all’ordine del giorno, richiede tempo e dedizione. Per questo, il progetto di Medellin prevede una fase iniziale di formazione, per insegnare a queste giovani donne come “fare impresa”. C’è poi bisogno di un tirocinio pratico, per imparare a confezionare bigiotteria e i manufatti di tessuto, e di una rete per la vendita. Scoraggiamento e difficoltà possono affacciarsi in questo percorso, ma nessuna ragazza è lasciata sola: un team di esperti, con anni di esperienza, segue lo sviluppo del progetto, dal punto di vista finanziario, tecnico e di supporto psicologico. Dominique Bayet, il laico salvatoriano che vive in Colombia

da 15 anni, ideatore del progetto, ci racconta la storia di Sandra, che ha visto la sua vita cambiare in pochi mesi grazie alla Fondazione Opcion Futuro. Due anni fa, Sandra è fuggita da El Choco, uno dei dipartimenti più poveri e abbandonati della Colombia, con il compagno e tre figlie molto piccole. Arrivando a Medellin, era convinta di trovare condizioni migliori. Ma subito è cominciato il suo inferno: il compagno ha perso il lavoro, ha iniziato a bere e a picchiarla. Dopo mesi di sofferenza, Sandra ha incontrato alcune ragazze che già lavoravano grazie al progetto della Fondazione. L’hanno spinta a denunciare il compagno e l’hanno inserita nel loro gruppo di lavoro, insegnandole a cucire. Ha così scoperto un talento che non pensava di avere, specialmente nel confezionare gli oggetti di bigiotteria. Ha scritto il premio Nobel colombiano, Gabriel Garcia Màrquez: “Se per il mondo sei solo una persona, per qualche persona sei tutto il mondo”. Per i Salvatoriani, la vita di Sandra vale l’intera missione a Medellin.

Ispirazione cristiana,carità universale.

Ispirazione cristiana,carità universale.

LA GENEROSITA’ DEI VISITATORI DELLA CASA MADRESono passati soltanto pochi mesi dall’apertura al pubblico di Palazzo Cesi-Armellini, dal 1882 sede della casa generalizia dei Padri e Fratelli Salvatoriani, e già si è registrato un grande successo per le visite guidate all’interno del prezioso edificio. Costruito agli inizi del Cinquecento, nell’area in cui sorgeva l’abitazione di Seneca, Palazzo Cesi si affaccia su via della Conciliazione, in un punto nevralgico per l’arte, la spiritualità, il turismo del mondo intero. L’accesso al Palazzo ha il duplice obiettivo di far conoscere un luogo storico e artistico e di raccogliere fondi per le tante missioni salvatoriane nel mondo. Al termine della visita, a ogni visitatore o Associazione viene richiesta una donazione simbolica o l’acquisto di un oggetto proveniente dalle missioni. E’ un piccolo gesto di amore, a sostegno di tutti quei missionari che spendono generosamente la propria vita fra gli ultimi della terra.

Per prenotare una visita o per avere maggiori informazioni, contattaci:[email protected] - Tel: +39 06 686 29 202

SOFIA news:

Fondazione SOFIA OnlusVia della Conciliazione, 51 00193 RomaTel: +39 06 68629 [email protected]: IT04Q03268032130525254932560

Ispirazione cristiana,carità universale.

Ispirazione cristiana,carità universale.

n°4 - ottobre 2015

LA

SviluppoI RISULTATI OTTENUTI NEL 2014

Nel 2014 sono stati raccolti 1.606.885 euro di fondi di cui il 41% da donatori privati e il 59% da Fondazioni nazionali ed internazionali.

Sono 33 i progetti finanziati, i cui proventi sono stati destinati all’Africa per il 63% (R.D. Congo e Tanzania) e all’Asia (India, Sri Lanka e Filippine) per il 21%.

SOFIA in cifre:

Il 92% di questo importo è stato destinato alla realizzazione di progetti e solo il restante 8% è stato reimpiegato nella raccolta di ulteriori fondi, nella comunicazione e nelle spese di ordinaria amministrazione.

54%educazione

6%altro7%

salute

4%sviluppo rurale

29%progetti

pastorali

Sandra e le sue figlie

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La voce di SOFIA: Sostenitori in azione:LA NUOVA MISSIONE

IN KENYASOSTIENI I NOSTRI PROGETTI

ALTRI MODI PER DONARE

Cari amici,“finché c’è un solo uomo

sulla terra che non conosce la Salvezza, non ti è permesso ri-

posare un momento”: così scriveva il nostro Fondatore, padre Francesco

Jordan, agli albori della Congregazione salvatoriana. E’ trascorso più di un secolo

da quelle parole, ma esse risuonano ancora attuali per noi: fedeli alla nostra spiritualità origi-

naria, vogliamo raggiungere i più poveri dei poveri sulla terra, coloro che il mondo considera “scarti”.

Vogliamo restituire loro un’immagine autentica della loro dignità. Vogliamo includerli nella Salvezza annunciata dal Vangelo.

I loro bisogni sono i nostri. Per questo non ci stanchiamo di aprire nuove missioni, espandendoci in territori spesso sconosciuti e quindi dimenticati: come in Kenya, al confine con l’Uganda, dove ho la gioia di annunciarti la nascita di una nuova missione a Kipkarren. O in Vietnam, un paese segnato da anni di guerre, che lentamente si apre alla presenza dei nostri missionari. Questo lavoro incessante ci permette di poter contare oggi su circa 500 giovani salvatoriani in forma-zione che rappresentano il futuro della nostra Congregazione. Tutto questo ci è possibile realizzarlo grazie alle vostre donazioni e al vostro sostegno fattivo e costante! Il vostro aiuto ci consente di mantenere i progetti in corso e di aggiungerne di nuovi in altre parti del mondo. Per questo, grazie di cuore! Un abbraccio fraterno a tutti voi,Padre Agustín Van Baelen, Segretario Generale per le Missioni

Salvatoriani in azione:PADRE BERNARD: INSTANCABILE RETTORE IN TANZANIA

Nello spirito del Vangelo di Matteo (“Andate e ammaestrate tutte le nazioni”), l’educazione si trova al centro della missione salvatoriana, e si riflette in un vasto raggio di istituzioni educative – dagli asili nido, alle scuole elementari e secondarie, fino alla Jordan University (JUCO) di Morogoro, nella Tanzania centrale. Sviluppatasi dal precedente Seminario, la JUCO è rapidamente diventata il punto di riferimento nell’intera regione per lo studio delle scienze umane e sociali, e oggi può vantare circa 3500 studenti. L’università è particolarmente rinomata per la sua facoltà di Scienze dell’Educazione, dove si concentra più della metà degli studenti: sono loro gli insegnanti di domani, con il compito di formare le nuove generazioni in Tanzania.A capo del team formativo dell’Università, c’è P. Bernard Witek, un Salvatoriano energico ed entusiasta. Originario della Polonia, P. Bernard vive in Tanzania da più di venticinque anni e ha seguito la nascita e lo sviluppo della JUCO. Vederlo in azione è come veder vivere e respirare questa istituzione. Le sue attività ruotano attorno a due “luoghi”: l’ufficio e la macchina (che finiscono spesso per essere la stessa cosa...). Di prima mattina, subito dopo la Santa Messa, spedisce decine di

mail in giro per il mondo; poi si dedica alle riunioni con lo staff o corre a Dar es Salaam per consultarsi con il Ministro dell’Istruzione, con qualche accademico o visitatore (cercando di ingaggiarlo in qualche attività universitaria...). P. Bernard è fermamente convinto che i servizi e le infrastrutture dell’università debbano essere concepite per gli studenti, essendo loro il cuore dell’università; e che l’università sia il luogo per eccellenza dove si creano le opportunità per un

futuro migliore. Ben lontano dall’essere solo un semplice funzionario o un accademico, P. Bernard è sintonizzato coi suoi studenti: ogni sera dialoga con loro su Facebook su come migliorare la JUCO. Ma la JUCO è anche altro: è uno dei maggiori datori di lavoro della regione. E sia gli insegnanti che gli studenti danno una mano alla popolazione, permettendo a tutti di utilizzare l’acqua pulita, facendo prevenzione sul tema degli abusi ai minori e offrendo corsi di computer agli abitanti di Morogoro.

Ogni tua donazione per i progetti salvatoriani si trasformerà in un gesto concreto di aiuto.

Bomboniere solidali Condividere la gioia dei giorni importanti è un atto d’amore che ne intensifica il valore. Battesimi, comunioni, cresime, matrimoni e ogni celebrazione è l’occasione per sostenere i progetti salvatoriani in favore delle popolazioni più emarginate e povere. A fronte di una donazione, che suggeriamo di 3,50 euro per pezzo, è possibile ricevere le pergamene di Fondazione SOFIA per condividere con parenti e amici il tuo gesto di solidarietà. Ordinando 15 pergamene, ad esempio, donerai un parto sicuro a una mamma e le vaccinazioni al suo bambino per 5 anni.

Oggetti di malachite per aiutare le comunità locali.I cuori e le piramidi di malachite (dimensioni: 4 cm per lato) realizzati dagli artigiani dei villaggi nella sperduta regione del Katanga, sono un modo per sostenere l’impegno dei Salvatoriani in Congo. Ogni oggetto della preziosa pietra verde è un pezzo unico lavorato a mano e racchiude il nostro impegno missionario. Un cuore = 8 Euro / Una piramide = 14 Euro

Per ordinare le pergamene o gli oggetti di malachite Tel. 06.68629202 - [email protected] www.fondazionesofia.org/bomboniere www.fondazionesofia.org/malachite

25 €

50 €

100 €

Un parto in Congo o 2 libri scolastici per i bambini delle baraccopoli di Manila o Caracas.

Due trattamenti dentistici per i bambini delle case famiglie di Caracas.

Un intervento di taglio cesareo per salvare la vita di madre e bambino in Congo o la

frequenza di un anno scolastico in Tanzania.

ssLa Repubblica Democratica del Con-go è il paese con i più bassi indicatori sociali al mondo, le cui ricchezze geo-logiche e botaniche vengono sfruttate a dismisura. Questo sfruttamento selvaggio indebolisce il territorio e provoca faide e con� itti feroci. Tra i cinque paesi africani in cui le missioni salvato-riane sono presenti, è al Congo che la Fondazione SOFIA dedica maggiori ri-sorse. Perché, come insegna il fondatore dei salvatoriani Padre Francesco Jordan: “La missione deve intervenire dove nessuno arriva, anche a rischio della vita”.I Salvatoriani operano da sessant’anni in questa realtà, soprattutto a sud-est, nella regione mineraria del Katanga, e hanno dato vita a trenta progetti tra scuole, dispensari, fattorie e parroc-chie. Le dieci scuole, che vanno dalle primarie alle professionali, rappresen-tano l’unica occasione di istruzione e quindi una concreta speranza di dignità e autonomia future.Nel villaggio di Ntita è stata realizzata una maternità estremamente e� -ciente, grazie alla quale si è parecchio ridotta la pratica dei parti in casa che nella regione produce uno dei tassi di mortalità più alti al mondo: un bam-bino su cinque non arriva a compiere cinque anni. Suor Micheline, responsabile della

maternità, si rivolge ai nostri sosteni-tori: “Grazie donatori italiani perché con il vostro aiuto stiamo salvando centinaia di vite di mamme e bambini. Ora le madri vengono a piedi anche da ottanta chilometri di distanza. Che Dio vi benedica”.La sperduta località di Ntita non è ancora raggiunta dall’energia elettri-ca ma grazie a ELKAP, il progetto Salvatoriano/UE, in autunno arri-

verà anche l’elettricità. Potremo così attivare un frigorifero per la conserva-zione di vaccini e farmaci, sterilizzare gli strumenti chirurgici e realizzare interventi e cesarei alla luce arti� ciale e non più di una torcia.Il prossimo obiettivo della Fonda-zione è di acquistare un’incubatrice professionale per sostituire quella artigianale fatta con contenitori d’acqua calda e coperte.

CONGO: 30 PROGETTI PER IL FUTURO DEL PAESE.

In linea con l’universalità della missione, il network di SOFIA è in espansione e attualmente formato da 3 divisioni: SOFIA Global (Progetti), Fondazione SOFIA Onlus (Do-nazioni Italia) e Sti� ung SOFIA Swiss (Donazioni Svizzera).

Anche quest’anno Fondazione SOFIA bene� cerà delle donazioni raccolte in occasione del concerto del 26 ottobre prossimo a Roma nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura. I fondi verranno devoluti ai NIÑOS ABANDONADOS delle baraccopoli di Caracas. Durante la serata, inclusa nel Festival di Musica e Arte Sacra, la Illuminart Philhar-monic Orchestra diretta da Tomomi Nischimoto, eseguirà la Messa di Requiem di Giuseppe Verdi. I nostri donatori disporranno di posti privilegiati. Vi attendiamo numerosi per uno spettacolo di alto valore artistico e umanitario. Per prenotazionitel. 3204127694 | info@fondazioneso� a.org

SOFIA in ci� e.

SOFIA news:26 OTTOBRE: GRANDE MUSICA A ROMA PER FONDAZIONE SOFIA

NEWSLETTER DEI SALVATORIANI FONDAZIONE SOFIA ONLUS

OTTOBRE 2014

CONGO: 30 PROGETTI PER IL FUTURO DEL PAESE

•••••••••••••••••••••••••••••LA VOCE DI SOFIA: PERCHÉ

FONDAZIONE SOFIA•••••••••••••••••••••••••••••

SALVATORIANI IN AZIONE: PADRE PETER IN INDIA•••••••••••••••••••••••••••••

SOSTIENI I NOSTRI PROGETTI•••••••••••••••••••••••••••••

26 OTTOBRE: GRANDE MUSICA A ROMA PER FONDAZIONE SOFIA

•••••••••••••••••••••••••••••SOFIA IN CIFRE

2

s 130.000 PERSONE BENEFICIARIE

9.000 BAMBINI E ADOLESCENTI ACCOLTI IN SCUOLE

UFFICIALI O PERCORSI DI RECUPERO INFORMALI

65.000 SERVI ZI SANITARI DI BASE EROGATI

45.000 PERSONE HANNO RICEVUTO ENERGIA

ELETTRICA PER LA PRIMA VOLTA

500 CATECHISTI IN FORMAZIONE PER

DIVENTARE GUIDA E SOSTEGNO DELLE COMUNITÀ LOCALI

SALVATORIAN OFFICE FOR INTERNATIONAL AIDVia della Conciliazione 5100193 RomaTel. +39/06.68629202Fax +39/06.68629400 info@fondazioneso� a.orgwww.fondazioneso� a.orgIBANIT 89F035 1203 2000 0000 0012540

1510

4AD

Padre Agustin in Venezuela

Padre Bernard con gli studentiScuola