La Rivoluzione Francese: eventi, personaggi, ideali e … · 20 settembre L’esercito francese...

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La Rivoluzione Francese: eventi, personaggi, ideali e luoghi La Francia della seconda metà del Settecento è afflitta da gravi di problemi economici e tensioni sociali. Il problema più grave è il deficit statale, messo a dura prova dagli sprechi della classe dirigente e soprattutto dalle enormi spese militari legate alla politica coloniale, e sul punto di degenerare in bancarotta. Il sistema fiscale è poco efficace, gravato da una serie di privilegi di cui gode una parte della L'HOPITAL DE LA SALPÊTRIÈRE ospitava alla vigilia della rivoluzione circa 8000 persone, in spaventose condizioni di insalubrità e promiscuità. I vari governi rivoluzionari ne ridussero la popolazione, destinando i bambini, gli anziani e i poveri che vi erano ricoverati ad altri specifici istituti.

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La Rivoluzione Francese: eventi,

personaggi, ideali e luoghi

La Francia della seconda metà del Settecento è afflitta da gravi di problemi

economici e tensioni sociali. Il problema più grave è il deficit statale, messo a dura prova dagli sprechi della classe dirigente e soprattutto dalle enormi spese militari legate alla politica coloniale, e sul punto di degenerare in bancarotta. Il sistema

fiscale è poco efficace, gravato da una serie di privilegi di cui gode una parte della

L'HOPITAL DE LA SALPÊTRIÈRE ospitava alla vigilia della rivoluzione circa 8000 persone, in spaventose condizioni di insalubrità e promiscuità. I vari governi rivoluzionari ne ridussero la popolazione, destinando i bambini, gli anziani e i poveri che vi erano ricoverati ad altri specifici istituti.

società costituita da clero e nobiltà che fanno ricadere tutto il peso delle finanze

pubbliche sul cosiddetto Terzo Stato. A partire dagli anni Settanta i ministri Turgot e Neker avevano tentato senza successo di riformare il fisco, ogni volta ostacolati dai parlamenti locali,

espressione dei ceti privilegiati. Luigi XVI affida la rettifica delle riforme a un’assemblea di notabili scelti dal re, che tuttavia chiede la convocazione degli Stati Generali – l’assemblea rappresentativa dei tre ordini della società

francese, non più convocati dal 1614 – creando un’inedita consonanza degli interessi di borghesia e nobiltà. In realtà le due parti sociali subito si scontrano

sulle modalità di funzionamento degli Stati Generali: la borghesia chiede il numero dei suoi deputati sia doppio rispetto agli altri due e che il voto “per ordini” sia sostituito dal voto “per testa” in un’ unica assemblea. Il Re è costretto

a cedere sul numero di deputati, ma riuscì a mantenere il voto per ordini. Tra il 1788 e l’89 i pessimi raccolti aggravarono ulteriormente la situazione economica, provocando un’impennata dei prezzi, gravi conseguenze sull’attività

manifatturiera, tensioni sociali sempre più incandescenti.

1. Dagli Stati Generali alla Costituzione del ’91

1789:

J.L. David, Il giuramento della Pallacorda

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5 maggio – Si apre la riunione degli Stati Generali a Versailles.

17 giugno – Gli Stati generali si proclamano Assemblea Nazionale, con l’obiettivo di dare una nuova costituzione alla Francia (Giuramento della Pallacorda): la

discussione si sposta dalla questione fiscale a quella rappresentativa. 9 luglio – Il Re è costretto a cedere. L’Assemblea Nazionale si proclama Costituente.

Il Re licenzia Neker e mobilita 16 reggimenti attorno a Parigi e Versailles

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14 luglio – Temendo un colpo di stato, il popolo

di Parigi insorge e assalta la Bastiglia. L’episodio segna l’alleanza di popolo parigino e borghesia.

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Il Comitato che organizzò l'assalto alla Bastiglia si era riunito nell’Hotel de Ville; dal 1792 al 1794 vi si tennero le tumultuose sedute della Comune.

La BASTIGLIA era un'antica fortezza, trasformata poi in prigione, ma ormai quasi in disuso. Fu assalita il 14 luglio 1789 dai rivoltosi, che contavano di trovarvi polvere da sparo. La sua caduta assunse un valore simbolico, perché in passato era stato il carcere dove venivano imprigionate le vittime delle lettres de cachet, i provvedimenti con cui il re disponeva l'incarcerazione, al di fuori delle normali procedure

Il Re ritira le truppe e riassume Neker, riconosce il nuovo consiglio municipale di Parigi e la Guardia Nazionale, la milizia volontaria che deve difendere l’Assemblea e garantire l’ordine in città.

Nelle settimane successive la ribellione si espande in tutta la Francia, con un forte carattere antinobiliare, violenza e panico.

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11 agosto: l’Assemblea vota l’abolizione dei privilegi feudali e stabilisce il

pagamento proporzionale dei tributi. La messa per celebrare l’abolizione dei diritti feudale si tenne in Notre Dame.

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26 agosto – La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino sancisce i diritti di libertà e di resistenza contro l’oppressione. L’art. 3 afferma che la “sovranità

risiede nella Nazione“. Luigi XVI non è più “Re per grazia di Dio”, ma “Re dei francesi per la legge costituzionale dello Stato”. Il Re si rifiuta di firmare la Dichiarazione.

La cattedrale di NOTRE-DAME de Paris fu più volte coinvolta dagli avvenimenti della rivoluzione. Il 5 agosto 1789 vi si tenne un solenne Te Deum per celebrale l'abolizione dei diritti feudali e nel 1790 vi prestarono giuramento gli ufficiali della Guardia Nazionale. Nel 1793 la Comune ne decise la distruzione, che non venne attuata. Furono però distrutte le statue dei re di Francia, che erano collocate lungo la facciata, e numerose altre sculture furono abbattute o danneggiate. Il 10 novembre 1793 vi fu celebrata la festa della Dea Ragione. Negli anni seguenti la cattedrale fu adibita ai nuovi culti rivoluzionari, finché non venne restituita al culto cattolico nell'estate 1801.

5 ottobre – inferocita per la penuria di generi alimentari, la folla marcia su Versailles: Luigi XVI firma i decreti di agosto. La cosa spaventa una parte dei deputati che comincia a temere l’eccessivo potere del

popolo. 2 novembre – Confiscati e nazionalizzati tutti i beni della Chiesa. Il ricavato della vendita a costituire garanzia per gli “assegnati”, titoli di stato, presto utilizzati

come carta moneta. La Francia viene divisa in 83 Dipartimenti strumento di decentramento amministrativo.

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Vengono abolite le dogane interne e i privilegi delle compagnie monopolistiche,

incoraggiate la recinzione delle terre e l’iniziativa privata. In questi mesi la società francese (soprattutto a Parigi), si mobilita e partecipa alle attività di Club e associazioni: nascono e si affermano Giacobini, Cordiglieri,

Società dell’89. Trovano ampia diffusione giornali, opuscoli e volantini.

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1790: 12 luglio – Viene promulgata la Costituzione Civile del clero: vescovi e curati sono sottratti alla giurisdizione del papa ed eletti, come gli altri funzionari, dai cittadini attivi. Il clero che si oppone e rifiuta si definisce “refrattario”.

Sempre più netta distanza tra patrioti e i Giacobini più radicali.

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1791:

21 giugno –

Luigi XVI tenta la fuga dalla sua residenza alle Tuileries con con tutta la famiglia reale; viene arrestato a Varenne. L’Assemblea si divide sul da farsi. Si decide di avvalorare la storia del rapimento.

Giacobini e Cordiglieri coi Sanculotti spingono per l’abolizione della Monarchia e la proclamazione della Repubblica.

17 luglio – Manifestazione a Campo di Marte chiede la deposizione del Re. La municipalità di Parigi da ordine a Lafayette di sparare sulla folla oltre 50 morti .

Il palazzo delle TUILERIES era la vecchia residenza reale, abbandonata da circa un secolo. Tornò ad essere la dimora della famiglia reale dopo il ritorno da Versailles e fino alla giornata del 10 agosto 1792. In seguito il palazzo fu utilizzato dalla Convenzione, dal Consiglio degli Anziani ed infine dal Primo Console.

Si trova tra il Louvre e Place de la Concorde

Il palazzo del LOUVRE era l'antico castello dei reali di Francia, dove essi avevano dimorato dai tempi di Filippo Augusto fino al XVII secolo. Divenne, in seguito, sede delle scuderie reali e di numerise istituzioni pubbliche, tra cui l'Accademie; l'edificio fu abbandonato durante la rivoluzione, finché Bonaparte ne iniziò il restauro nel 1803

Il CAMPO DI MARTE era un ampio spazio dedicato ad esercitazioni militari. Qui si svolse il 17 luglio 1791 la manifestazione antimonarchica di circa 50.000 persone, organizzata dal club dei Cordiglieri, che venne repressa dalla Guardia Nazionale comandata da La Fayette. In seguito vi si tennero numerose feste rivoluzionarie.

Lafayette abbandona i Giacobini e fonda la società dei Foglianti. 3 settembre – È promulgata la Costituzione (1791);

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La Francia è monarchia costituzionale fondata sulla separazione dei poteri.

Dopo un vano tentativo di reazione, Luigi XVI la riconosce e l’accetta.

1° ottobre – Entra in funzione l’Assemblea Legislativa (246 Foglianti, 136 Giacobini, 345 indipendenti). nuova divisione tra i Giacobini: attorno a Brissot si forma il gruppo dei

Girondini, che ha stretti legami con la borghesia mercantile della periferia (soprattutto della Gironda)

2. Dalla guerra alla costituzione del ’93

1792: 20 aprile – La Francia dichiara guerra all’Austria e alla Prussia, che premono alle sue frontiere; solo Robespierre è contrario. Tutti gli altri, per ragioni spesso opposte, votano a favore.

La guerra va molto male: esercito impreparato e ufficiali (tutti nobili) demotivati e spesso già emigrati all’estero.

Luigi XVI è sospettato di complotto e sabotaggio: 10 agosto – una folla reclama 15

la sua deposizione e lo costringe a rifugiarsi presso l’Assemblea. La famiglia reale fu

rinchiusa nel tempio, in origine il monastero dei Templari e successivamente degli Ospitalieri, dal 1790 era divenuto un bene nazionale.

Il potere a Parigi è assunto dalla Comune, che svolge le sue riunioni nell’Hotel de Ville, che costringe l’Assemblea a sospendere la monarchia e indire nuove elezioni.

Lafayette accusato dai Giacobini di tradimento fugge in Belgio. 17 agosto – Creazione di un tribunale criminale straordinario: preti refrattari e nobili cospiratori vengono deportati e uccisi.

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2 settembre – Verdun cade nelle mani nemiche. si diffonde l’idea di un complotto

con epicentro nelle carceri. I sanculotti assaltano le prigioni e fanno carneficina.

I Giacobini prendono le parti dei Sanculotti.

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20 settembre – L’esercito francese vince a Valmy – una grande vittoria morale –

e successivamente conquista il Belgio e la Savoia. L’Assemblea legislativa viene sciolta. 21 settembre – Eletta la Convenzione (100 Montagnardi (Giacobini), 200 Girondini,

550 Pianura (o Palude). Scomparsi i Foglianti di Lafayette) La Convenzione girondina vota all’unanimità l’abolizione della monarchia e proclama la Repubblica.

1793: 21 gennaio – Dopo un acceso dibattito su cosa fare e su chi dovesse giudicare il

Re, Luigi XVI viene ghigliottinato in PLACE DE LA CONCORDE. In precedenza la piazza si chiamava Place Louis XV; successivamente denominata Place de la Révolution dove venne eseguita la condanna a morte di Luigi XVI e dove funzionò, dal

10 maggio 1793 all'8 giugno 1794, la ghigliottina. 1 febbraio – di fronte allo sdegno internazionale, la Francia dichiara guerra anche a Inghilterra, Olanda, Spagna e Stati italiani: è la guerra di

propaganda, per l’espansione della Rivoluzione: promessa “fraternità a tutti i popoli oppressi”. Si sommano interessi nazionali (frontiere naturali) e economici

(soprattutto la Gironda) La Gran Bretagna organizza la Prima Coalizione (Austria, Prussia, Spagna, Portogallo, Regno di Napoli, Regno di Sardegna).

Il Gen. Demouriez pensa di marciare Parigi e ristabilire la monarchia. Fallisce. Scappa. I Girondini perdono ogni credibilità.

Le vittorie della coalizione scatenano la reazione nazionalista della Francia che si organizza la leva di massa.

marzo – Scoppio della rivolta (realista) in Vandea, molto povera e molto cattolica.

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E’ guerra civile, che presto si estende anche in Bretagna.

La situazione è gravissima: crisi, guerra, rivolte, complotti e sospetti. Molti deputati della Pianura si spostano verso i Giacobini: nuova maggioranza montagnarda nella Convenzione.

Aprile – Creati il Tribunale Rivoluzionario, i Comitati di Vigilanza e il Comitato di Salute Pubblica, che prende il controllo dell’esecutivo (9 membri tra

cui Saint-Just e Robespierre). Maggio – Imposto il Calmiere dei prezzi 2 Giugno – gli Arrabbiati assaltano la Convenzione con un programma sociale

avanzato. Non viene accolto, ma si vota l’arresto di 29 deputati della Gironda e 2 ministri. Scoppia la Rivolta Federalista contro la Convenzione (seconda guerra civile)

24 giugno – la Convenzione approva la nuova Carta Costituzionale (1793): oltre alle libertà sancite nell’89, si affermano il diritto al lavoro, all’assistenza, all’istruzione, alla resistenza e all’insurrezione, il suffragio

universale maschile e l’istituto del referendum.

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3. Robespierre

La nuova Costituzione è subito sospesa per far fronte alla situazione di

emergenza: il potere passa tutto nelle mani del Comitato di Salute Pubblica, ora guidato da Robespierre. Viene abolito (senza indennizzo) ogni residuo dei diritti feudali e signorili,

vengono vendute a prezzi agevolati ai contadini le terre confiscate, gli accaparratori vengono condannati alla pena di morte, viene adottato il Maximum generale per prezzi e salari, viene istituito il servizio militare

obbligatorio e abolita la schiavitù. 13 luglio – Marat viene assassinato da un’aristocratica. 17 settembre – Votata la Legge sui sospetti:

Si apre la fase del Terrore. Decine di migliaia di persone sospettate, vengono arrestate e uccise. Anche tra i rivoluzionari ci sono le prime condanne: prima tra i Girondini e gli Arrabbiati e poi anche tra gli altri club radicali.

Negli stessi mesi è sconfitta la rivolta in Vandea.

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L’esercito francese respinge le truppe nemiche oltre le frontiere.

Viene inasprita anche la campagna anticlericale e istituita una nuova religiosità laica fondata sulla dea Ragione. 5 ottobre entra in vigore il nuovo calendario.

1794: L’opposizione a Robespierre è sempre più accanita: Danton e gli Indulgenti a

destra, Herbert e i sanculotti più radicali a sinistra. Grande Terrore: Tutte le opposizioni vengono perseguitate. La morte è l’unica

condanna per i controrivoluzionari. Danton, Desmoulins e D’Eglantine vengono ghigliottinati

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giugno – Serie di vittorie francesi: gli austriaci vengono battuti a Fleurus e i tentativi d’invasione inglesi falliscono. 27 luglio (9 Termidoro): congiura di moderati e estremisti che mettono sotto

accusa Robespierre, Saint Just e Couthon. 28 luglio – Robespierre viene arrestato dalla Convenzione e ghigliottinato senza processo.

La Convenzione termidoriana ristabilisce le principali garanzie individuali; vara amnistie e conciliazioni, libera i sospetti, riapre molte chiese; smantella il Comitato di Salute pubblica; chiude i club Giacobini e condanna gli uomini

vicini a Robespierre. Ritorno al liberismo, soppressi maximum e calmieri. Si apre una grave crisi economica: Parigi muore di fame e gli speculatori si

arricchiscono. Le forze realiste riprendono forza e danno vita al Terrore Bianco. E’ caccia ai rivoluzionari.

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1795: Viene introdotto il Sistema metrico decimale

Place Vendome, n. 13, Parigi

aprile – Trattato di Bâle con la Prussia e la Spagna. 22 agosto – Emanata la nuova Costituzione dell’Anno Terzo (1795) di

impostazione conservatrice e moderata, la proprietà è riconosciuta come il

fondamento “dell’intero ordine sociale” e l’uguaglianza ridotta a uguaglianza civile, il diritto di voto ritorna censitario.

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Il Parlamento è diviso in Consiglio dei Cinquecento e Consiglio degli anziani (sistema

bicamerale). Il potere esecutivo affidato al Direttorio, investito di poteri amplissimi.

5 ottobre (13 vendemmiaio) insurrezione dei monarchici contro il Direttorio (contro il decreto dei “due terzi”), violentemente repressa da Barras. Napoleone Bonaparte partecipa alla repressione e viene nominato generale

dell’esercito per la campagna d’Italia.

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