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La Rivista del Lavoro Settimanale giuridico, fiscale, previdenziale N.27 2018 10 luglio Edizione di Roma ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO Consiglio Provinciale di Roma

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La Rivista del Lavoro Settimanale giuridico, fiscale, previdenziale

N.272 0 1 8 10 luglio

Edizione di Roma

ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO Consiglio Provinciale di Roma

La Rivista del Lavoro Sommario

La rivista si compone di 37 pagine

APPUNTI DI LAVORO E NOTE DI STAMPA

Le novità della settimana

La redazione

Pag. 3

Il Lavoro in Gazzetta Lia Pesarin

Pag. 13

La settimana sui quotidiani Lia Pesarin

Pag. 16

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Decreto dignità. Novità per il mondo del lavoro

Stefania Altieri

Pag. 26

Durc. Nuova gestione dal 9 luglio

Romina De Bellis

Pag. 31

UFFICIO PAGHE - AGGIORNAMENTO

UniEMens. Nuovi codici contratto Romina De Bellis

Pag. 35

INDICI

Indici della rivista con i link ipertestuali

N.27 2 0 1 8 10 luglio

Pag.3

La Rivista del Lavoro 27/2018

Presidente della Repubblica

La legge di conversione del decreto Cig è in Gazzetta

Presidente della Repubblica

Legge n. 83 del 6 luglio 2018

G.U. n. 156 dl 7 luglio 2018

E’ in Gazzetta la legge di conversione , con modificazioni, del D.L. 9 maggio 2018, n. 44 (G.U. n. 106

del 9 maggio 2018), recante misure urgenti per l'ulteriore finanziamento degli interventi di cui all'art.

1, co. 139, Legge n. 205/2017, nonché per il completamento dei piani di nuova industrializzazione ,

di recupero o di tenuta occupazionale relativi a crisi aziendali.

Consiglio dei Ministri

Approvato il decreto dignità

Consiglio dei Ministri

Seduta del 2 luglio 2018

E’ stato approvato il decreto dignità. Segnaliamo alcuni punti che interessano il mondo del lavoro . Iln decreto non è ancora stato pubblicato in Gazzetta e il suo percorso in Parlamento si preannuncia

difficoltoso.

Contratti a termine

Fatto salvo quanto previsto dai Ccnl, i contratti a termine passano dagli attuali 36 mesi massimi a

12 mesi, rinnovabili di altri 12 mesi a patto di indicare la causale. Le proroghe potranno essere al

massimo 4 (contro le 5 attuali) e avranno un costo maggiore.

Lotta al precariato

Gli interinali avranno le stesse tutele degli altri lavoratori. I licenziamenti senza giusta causa saranno

disincentivati con indennizzi più alti rispetto alla normativa attuale.

Agevolazioni

Sono state introdotte sanzioni contro le delocalizzazioni, con multe salate per le aziende che decidono

di lasciare l'Italia entro i cinque anni dalla data di conclusione dell'iniziativa agevolata.

L’argomento è approfondito in questa Rivista.

Appunti di lavoro

La Redazione

Le Novità della Settimana

da lunedì 2 a domenica 8 luglio

Pag.4

La Rivista del Lavoro 27/2018

Ministeri

Lsu: contributo 2018 ai Comuni con meno di 5mila abitanti

Ministero del Lavoro

Comunicato del 3 luglio 2018

Si rende noto che sono stati trasmessi, all’Ufficio Centrale del Bilancio, gli ordini di pagamento del

contributo, relativo all’annualità 2018, per la stabilizzazione di Lavoratori Socialmente Utili emessi a

favore dei Comuni con meno di 5mila abitanti, indicati nell’Elenco n. 4 per un importo totale pari a

1.064.417,19 euro. L’erogazione riguarda i Comuni delle seguenti cinque Regioni: Calabria,

Campania, Lazio, Molise, Puglia.

Medici extracomunitari: requisiti di professionalità

Ministero della Salute

Decreto del 10 aprile 2018

G.U. n. 154 del 5 luglio 2018

E’ stato pubblicato in Gazzetta il decreto relativo agli stranieri in possesso della qualifica di medico

acquisita in uno Stato non appartenente all'Unione europea, che intendono partecipare a iniziative

di formazione o aggiornamento, che comportano lo svolgimento di attività clinica presso aziende

ospedaliere, aziende ospedaliere universitarie e istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, in

deroga alle norme sul riconoscimento dei titoli esteri

Reddito di inclusione: ripartizione delle risorse stanziate

Ministero del Lavoro

Decreto del 18 maggio 2018

G.U. n. 155 del 6 luglio 2018

E’ stato pubblicato in Gazzetta il decreto con il quale vengono ripartite le risorse assegnate al Fondo

nazionale per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale, da trasferire ai territori per il rafforzamento

dei servizi per l'inclusione sociale.

Ripartizione delle somme stanziate

Le risorse complessive sono pari a:

297 milioni di euro per il 2018;

347 milioni per il 2019;

470 milioni per il 2020.

L’erogazione sarà effettuata a seguito della valutazione dei Piani regionali per la lotta alla povertà

che, in coerenza con il Piano nazionale, individuano i fabbisogni specifici dei territori, sulla base di

specifici indicatori.

Criteri di utilizzo delle somme stanziate

E’ stabilito che:

20 milioni di euro per ciascun anno sono riservati al finanziamento di interventi e servizi in favore

delle persone in povertà estrema e senza dimora, come definiti dall’art. 5 del decreto;

5 milioni sono destinati al finanziamento di interventi innovativi indirizzati ai neo maggiorenni che

vivono fuori dalla famiglia di origine, sulla base di un provvedimento dell'autorità giudiziaria, al

fine di prevenire condizioni di povertà e permettere di completare il percorso di crescita verso

l’autonomia. Alla sperimentazione possono partecipare le persone per le quali il compimento della

maggiore età sia avvenuto o avvenga nel corso del 2018, e sino al compimento del ventunesimo

anno d'età. Solo in presenza di risorse residue, e fino al concorso delle risorse assegnate, possono

essere ammessi alla sperimentazione coloro per i quali il compimento della maggiore età sia

avvenuto nel corso del 2017, o avvenga nel corso del 2019.

Decreto Dignità: il Ministero lo spiega con le slide

Ministero del Lavoro

Comunicato web

Sono state pubblicate le slide che riassumono tutte le novità contenute nel c.d. Decreto Dignità che

riguardano tra l’altro le seguenti materie:

Pag.5

La Rivista del Lavoro 27/2018

il contratto di lavoro a tempo determinato,

la somministrazione di lavoro,

l’indennità dovuta in caso di licenziamento illegittimo.

Permesso di soggiorno per motivi umanitari: chiarimenti

Ministero dell’Interno

Circolare prot. n. 8819 del 4 luglio 2018

Sono state fornite alcune indicazioni alle Prefetture sulla trattazione delle richieste di permesso di

soggiorno per motivi umanitari. In particolare è stato chiarito che non possono essere concessi sulla

base di mere e generiche condizioni di difficoltà.

La stessa più recente giurisprudenza (Cass. Civ. n. 4455 del 23 febbraio 2018) ha evidenziato come

i “seri motivi” previsti dalla normativa a base del permesso per motivi umanitari sono tipizzati dalla

ratio di tutelare situazioni di vulnerabilità, calate in concreto, nella complessiva condizione del

richiedente, emergente sia da indici soggettivi che oggettivi, laddove questi ultimi sono riferibili alle

“condizioni di partenza di privazione o violazione dei diritti umani nel Paese di origine” ritenendo, in

tal modo, che nessuna singola circostanza possa di per sé, in via esclusiva, costituire il presupposto

per l’attribuzione del beneficio. Invero “l’accertamento della situazione oggettiva del Paese di origine

e della condizione soggettiva del richiedente in quel contesto, alla luce delle peculiarità della sua

vicenda personale costituiscono il punto di partenza ineludibile dell’accertamento da compiere”.

Anpal

Protocollo per incentivare l’alternanza scuola lavoro

Anpal-Consulenti del Lavoro

Protocollo del 30 giugno 2018

In occasione del Festival del Lavoro, è stato sottoscritto un protocollo fra Anpal e consulenti che mira

a rendere i percorsi di transizione e alternanza scuola lavoro quanto più connessi ai cambiamenti in

atto nel mercato del lavoro.

Nello specifico le Parti si impegnano a:

realizzare iniziative volte a promuovere e diffondere sul territorio la cultura dell’alternanza e degli

altri strumenti di transizione;

diffondere le finalità dei percorsi di transizione e Asl presso gli associati, attraverso

l’organizzazione di eventi, a livello nazionale e territoriale, di sensibilizzazione e di promozione del

tema, con il coinvolgimento di testimoni privilegiati;

definire materiali informativi comuni rivolti sia agli associati sia agli studenti e ai docenti degli

istituti scolastici e formativi;

promuovere la raccolta e la diffusione di modelli di buone pratiche e valorizzarle in un’ottica di

bencmarketing;

promuovere presso i propri associati la realizzazione di attività volte a integrare l’offerta formativa

attraverso esperienze in contesto lavorativo o laboratoriale;

incontrarsi periodicamente per una verifica dello stato di attuazione del protocollo.

Rifinanziato l’Incentivo Occupazione Mezzogiorno

Anpal

Comunicato web

Si rende noto che è stato disposto il rifinanziamento per ulteriori 302 milioni destinati all’Incentivo

Occupazione Mezzogiorno, che consente di sbloccare gli incentivi, fermi da qualche settimana per

mancanza di fondi.

Beneficiari

I datori di lavoro le cui domande erano state respinte possono ripresentarle all’Inps con la consueta

procedura predisposta dall’Istituto.

Ricordiamo che l’incentivo riguarda le seguenti categorie di soggetti:

lavoratori e lavoratrici di età compresa tra i 16 anni e 34 anni di età

lavoratori e lavoratrici con 35 anni di età e oltre, privi di impiego regolarmente retribuito da

almeno sei mesi.

Pag.6

La Rivista del Lavoro 27/2018

Tipologie contrattuali incentivabili

Sono incentivabili: il contratto a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione; il

contratto di apprendistato professionalizzante. Restano invece esclusi: il contratto di lavoro

intermittente, in contratto occasionale e quello domestico.

Regioni interessate

L’incentivo interessa le regioni Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e

Sicilia.

Garanzia Giovani: i dati dell’inserimento al lavoro

Anpal

Nota mensile n. 3 del 6 luglio 2018

E’ stata pubblicata la nota contenente l’analisi dei dati relativi al programma Garanzia Giovani riferit i

al 31 marzo 2018. Gli indicatori presentati sono:

il tasso di copertura dei presi in carico (il rapporto tra il numero dei giovani presi in carico e i

giovani registrati al netto delle cancellazioni di ufficio intervenute prima della presa in carico );

il tasso di copertura dei giovani avviati ad una politica attiva (il rapporto tra il numero dei giovani

avviati e il numero dei presi in carico al netto dei cancellati dopo la presa in carico per mancanza

di requisiti).

Sono oltre 1,3 milioni i giovani registrati al Programma Garanzia Giovani, al netto di tutte le

cancellazioni di ufficio. Rispetto ai registrati, i presi in carico da parte dei servizi competenti sono

pari al 77,9%. L’81% dei presi in carico sono giovani con una maggiore difficoltà ad inserirsi nel

mercato del lavoro (profiling medio-alto e alto). Il numero di utenti che è stato preso in carico dai

centri per l’impiego è nettamente più elevato in confronto a quanto registrato per le agenzie per il

lavoro (rispettivamente 78,9% e 21,1%), ma nelle Regioni del Nord-Ovest questa distribuzione si

inverte: il 21,8% dei giovani è stato preso in carico dai centri per l’impiego contro il 78,2% delle

agenzie per il lavoro.

Avviamenti

Per quanto riguarda l’attuazione, il 55,5% dei giovani presi in carico dai servizi è stato avviato a un

intervento di politica attiva. Il 59,4% delle azioni è rappresentato dal tirocinio extra-curricula re .

Seguono gli incentivi occupazionali con il 23,4%. La formazione è il terzo percorso più diffuso

(12,6%). Rispetto a chi ha completato l’intervento di politica attiva, sono 251.953 i giovani occupati

al 31 marzo 2018, cioè il 50,1%. Il tasso di inserimento occupazionale rilevato a 1, 3, 6 mesi dalla

conclusione dell’intervento in Garanzia Giovani passa dal 41,4% (1 mese) al 50,3% (6 mesi). Il primo

ingresso nel mercato del lavoro entro il mese successivo alla conclusione del percorso riguarda il

41,2% dei giovani, percentuale che sale al 58,1% se si guarda ad un lasso temporale più lungo

(entro 6 mesi).

Le misure di contrasto alla povertà nel Bollettino Informativo di giugno

Anpal

Comunicato del 4 luglio 2018

Si rende noto che è stato pubblicato il Bollettino Informativo curato dalla Direzione Benchmarking e

Relazioni Internazionali, che offre una panoramica sugli aggiornamenti e sulle più importanti novità

normative e documentali, a carattere europeo, nazionale e regionale, in materia di servizi e politiche

del lavoro, del mese di giugno. Contiene inoltre una sezione dedicata agli approfondimenti tematici

a cura di Anpal Servizi.

I principali interventi

Questo mese si segnalano, in particolare, i documenti predisposti dalla Direzione Benchmarking e

Relazioni Internazionali, riguardanti l’Accordo 9 marzo 2018 – Contenuti e indirizzi delle relazioni

industriali e della contrattazione collettiva di Confindustria e Cgil, Cisl e Uil, nonché le misure di

contrasto alla povertà (dal D. Lgs. n. 147/17 alle Note del Mlps del mese di giugno 2018). Inoltre ,

le Conclusioni del Consiglio europeo del 28 giugno 2018, la Direttiva del Parlamento europeo e del

Consiglio del 14 giugno 2018 circa il distacco dei lavoratori in un quadro di fornitura di servizi, la

Circolare congiunta Anpal-Mlps 8 giugno 2018 n. 2 in materia di “Accordo di ricollocazione”, il

rapporto Istat sulla povertà in Italia nel 2017, nonché la Dgr Lazio del 15 giugno 2018 riguardante

“Proposta Legge regionale Norme per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali’’.

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La Rivista del Lavoro 27/2018

Occupazione giovanile: il report degli incentivi

Anpal

Comunicato del 4 luglio 2018

Si rende noto che sul sito di Anpal Servizi è disponibile il report aggiornato con le misure e gli

incentivi a livello europeo, nazionale e regionale – introdotti a maggio e giugno – per favorire la

transizione istruzione-lavoro. Il documento è rivolto in particolare alle Università e agli Its. Anche se

pensato per gli Atenei e gli Its, può estendersi a tutti quei destinatari che a vario titolo operano nel

mercato del lavoro. Il suo scopo è infatti quello di garantire un costante aggiornamento sulle misure

in essere e una maggiore fruizione delle stesse sui diversi territori.

Pagamento delle retribuzioni con messi tracciabili: chiarimenti

InL

Nota 5828 del 4 luglio 2018

Sono stati forniti ulteriori chiarimenti sul divieto di pagamento in contanti della retribuzione per i

dipendenti e i collaboratori, introdotto dalla legge di bilancio per il 2018 e, a integrazione di quanto

già precisato con la Nota n. 4538 del 22 maggio 2018. I chiarimenti riguardano:

le modalità di calcolo della sanzione;

le modalità di pagamento tracciabili.

Modalità di calcolo della sanzione

Come noto, l’art. 1, comma 910, della Legge n. 205/2017 prevede che: “a far data dal 1° luglio 2018

i datori di lavoro o committenti corrispondono ai lavoratori la retribuzione, nonché ogni anticipo di

essa, attraverso una banca o un ufficio postale con uno dei seguenti mezzi (…)”. La violazione di tale

precetto è sanzionata ai sensi del successivo comma 913, con la sanzione amministrativa pecuniaria

consistente nel pagamento di una somma da 1.000 euro a 5.000 euro. La formulazione del precetto

lascia intendere che il regime sanzionatorio sia riferito alla totalità dei lavoratori in forza presso il

singolo datore di lavoro con la conseguenza che la sua applicazione prescinde dal numero di

lavoratori interessati dalla violazione.

Tuttavia in relazione alla consumazione dell’illecito, il riferimento all’erogazione della retribuzione -

che per lo più avviene a cadenza mensile - comporta l’applicazione di tante sanzioni quante sono le

mensilità per cui si è protratto l’illecito.

Esempio

Qualora la violazione si sia protratta per tre mensilità in relazione a due lavoratori, la sanzione

calcolata ai sensi dell’art. 16 della Legge n. 689/1981 sarà pari a: euro 1666,66x3 = euro 5.000.

Per quanto sopra chiarito, il medesimo importo sarà così calcolato qualora, per lo stesso periodo (tre

mensilità), i lavoratori interessati dalla violazione siano in numero minore o maggiore.

Mezzi di pagamento - casistica

a) Strumenti elettronici

Rientra tra gli “strumenti di pagamento elettronico” previsti dalla lettera b) del comma 910 dell’art.

1, il versamento degli importi dovuti effettuato su carta di credito prepagata intestata al lavoratore,

anche laddove la carta non sia collegata ad un Iban; in tale ultimo caso, per consentire l’effettiva

tracciabilità dell’operazione eseguita, il datore di lavoro dovrà conservare le ricevute di versamento

anche ai fini della loro esibizione agli organi di vigilanza. Si rammenta, infatti che la firma apposta

dal lavoratore sulla busta paga non costituisce prova dell'avvenuto pagamento della retribuzione.

b) Altre modalità di pagamento

In relazione a soci lavoratori di cooperativa che siano anche “prestatori” (ovvero intrattengano con

la cooperativa un rapporto di prestito sociale) appare altresì conforme alla ratio della norma il

pagamento delle retribuzioni attraverso versamenti sul “libretto del prestito”, aperto presso la

medesima cooperativa, a condizione che:

tale modalità di pagamento sia stata richiesta per iscritto dal socio lavoratore “prestatore”;

il versamento sia documentato nella “lista pagamenti sul libretto” a cura dell’Ufficio paghe e sia

attestato dall’Ufficio prestito sociale che verifica l’effettivo accreditamento il giorno successivo alla

sua effettuazione.

Ricordiamo che l’argomento è stato approfondito nella Rivista n. 22/2018.

Ricordiamo che è disponibile l’Informativa per i clienti dello studio.

Pag.8

La Rivista del Lavoro 27/2018

Turismo: accordo per agevolare la transizione scuola-lavoro

Anpal

Comunicato web del 6 luglio 2018

Si ricorda che è stata siglata con Federturismo-Confindustria, la convenzione intesa a rafforzare il

rapporto tra scuola e mondo del lavoro. Questa nuova partnership si aggiunge alle altre che Anpal,

con lo stesso intento, ha avviato nei giorni scorsi con altri soggetti. Le azioni prevedono la diffusione

della cultura dell'alternanza e di altri strumenti della transizione (tirocini, apprendistato, eccetera)

adottando e diffondendo modelli e buone pratiche, organizzando eventi di sensibilizzazione,

coinvolgendo testimoni privilegiati e costruendo – grazie al supporto dei tutor e facilitatori di Anpal

Servizi – un raccordo strutturato tra gli studi professionali e le istituzioni scolastiche, le Università ,

gli Its, i Cfp e attivando percorsi diversificati di transizione. In tema di transizione scuola -lavoro

Anpal ha già avviato azioni concrete con un programma che prevede l'assunzione di 250 tutor da

destinare a circa 1.200 scuole secondarie di secondo grado, per facilita re e consolidare i percorsi di

alternanza. Il tutor ha competenze specifiche nell'ambito della formazione e dell'orientamento, utili

a mettere in contatto il mondo della scuola con quello dell'impresa.

InL

Sicurezza sul lavoro: on line il Testo Unico aggiornato

InL

D. Lgs. n.81 del 9 aprile 2008 – aggiornato a luglio 2018

E’ stato pubblicato il testo coordinato del D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 in materia di tutela della salute

e della sicurezza nei luoghi di lavoro con gli aggiornamenti a luglio 2018.

L’aggiornamento

l’inserimento della Legge n. 191/1974, in materia di “Prevenzione degli infortuni sul lavoro nei

servizi e negli impianti gestiti dall’Azienda autonoma delle ferrovie dello Stato”, pubblicata sulla

G.U. n. 134/1974, coordinata con il Dpr n. 469/1979 “Regolamento di attuazione della legge 26

aprile 1974, n. 191, sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro nei servizi e negli impianti gestit i

dall’Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato” (G.U. n. 264/1979);

l’inserimento della Circolare n. 10/2018 – Rinnovo delle autorizzazioni alla costruzione e

all’impiego di ponteggi, ai sensi dell’art. 131, comma 5, del D.lgs. n. 81/2008 e successive

modificazioni;

l’inserimento degli Interpelli n. 3/2018, n. 4/2018 e n. 5/2018;

la sostituzione del Decreto Direttoriale n. 12/2018 con il Decreto Direttoriale n. 51/2018 -

Diciottesimo elenco dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’art.

71 comma 11;

la rivalutazione, nella misura dell’1,9%, delle ammende previste con riferimento alle

contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro e delle sanzioni amministrative

pecuniarie previste dal D. Lgs. 81/2008, conseguenti all’entrata in vigore da luglio 2018 del

Decreto del Capo dell’Ispettorato n. 12/2018.

Agenzia delle Entrate

Vigilanza privata: causale contributo per l’assistenza sanitaria

Agenzia delle Entrate

Risoluzione n. 49/E del 4 luglio 2018

E’ stata istituita la seguente causale contributo per la riscossione, tramite modello F24, dei contributi

da destinare al finanziamento del Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa Vigilanza Privata “FASIV”:

“FAVP” denominata “Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa Vigilanza Privata-FASIV”.

Compilazione Modello F24

In sede di compilazione del modello di pagamento F24, la suddetta causale è esposta nella sezione

“INPS”, nel campo “causale contributo”, in corrispondenza, esclusivamente, della colonna “importi a

debito versati”, indicando: – nel campo “codice sede”, il codice della sede Inps competente; – nel

Pag.9

La Rivista del Lavoro 27/2018

campo “matricola INPS/codice INPS/filiale azienda”, la matricola Inps dell’azienda; – nel campo

“periodo di riferimento”, nella colonna “da mm/aaaa”, il mese e l’anno di riscossione del contributo ,

nel formato “MM/AAAA”. La colonna “a mm/aaaa” non deve essere valorizzata.

Impatriati: chiarimenti sul periodo minimo di residenza all'estero

Agenzia delle Entrate

Risoluzione n. 51/E del 6 luglio 2018

Sono stati forniti chiarimenti in merito al particolare regime fiscale previsto dal D. Lgs. n. 147/2015

per i lavoratori impatriati.

Il beneficio

L’articolo 16 del D. Lgs. 14 settembre 2015, n. 147 disciplina il regime speciale per i lavoratori

impatriati, al fine di incentivare il trasferimento in Italia di lavoratori con alte qualificazioni e

specializzazioni. La disposizione prevede la concessione di incentivi fiscali, sotto forma di imponibilità

del reddito prodotto in Italia nella misura del 50 per cento, in favore di soggetti che trasferiscano la

residenza nel territorio dello Stato. L’agevolazione è applicabile a decorrere dal periodo di impos ta

in cui il soggetto trasferisce la residenza in Italia ai sensi dell’articolo 2 del Tuir e per i quattro periodi

d’imposta successivi, ove ricorrano i requisiti e le condizioni previsti, alternativamente, dal comma

1 o dal comma 2 dell’art. 16 del D. Lgs. n. 147 del 2015.

I chiarimenti

Per beneficiare dell’agevolazione è necessario che i soggetti che hanno svolto un’attività di

lavoro/studio all’estero per almeno due anni antecedenti al trasferimento della residenza fiscale in

Italia siano risultati altresì residenti fiscalmente all’estero per almeno due anni. Ai fin i

dell’individuazione del Paese di residenza fiscale del contribuente l’Ufficio ha ribadito il fatto che è

necessario far riferimento al criterio stabilito dal Tuir, ossia “sono residenti in Italia le persone fisiche

che, per almeno 183 giorni (o 184 giorni in caso di anno bisestile), sono iscritte nelle anagrafi della

popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza”

Rottamazione delle cartelle 2000/2017: al via il servizio web "ContiTu"

Agenzia delle Entrate-Riscossione

Comunicato del 7 luglio 2018

Al via il servizio web ContiTu di Agenzia delle Entrate-Riscossione, il servizio web di Agenzia delle

Entrate-Riscossione che consente di ottenere nuovi bollettini Rav per pagare in via agevolata soltanto

alcuni degli avvisi/cartelle contenuti nella "Comunicazione delle somme dovute" ricevuta. Se la

domanda di adesione alla Definizione agevolata è stata accolta e non si intende saldare tutto

l'importo, è possibile effettuare entro la scadenza della prima rata (31 luglio 2018 per i carichi affidati

nel 2017 e 31 ottobre 2018 per i carichi affidati dal 2000 al 2016), il pagamento soltanto di alcuni

debiti (cartelle/avvisi) compresi nella Comunicazione ricevuta, utilizzando il servizio ContiTu. Per i

restanti debiti riportati nella suddetta “Comunicazione”, la Definizione agevolata non produrrà effetti

e l’Agente della riscossione dovrà riprendere - come prevede la legge - le azioni di recupero.

Consulta la guida.

Accedi al servizio.

Inps

UniEMens: nuovi codici contratto

Inps

Messaggio n. 2723 del 5 luglio 2018

Sono stati istituiti, con decorrenza dal periodo di paga agosto 2018, i nuovi codici, dal 484 al 493,

dell’elemento <CodiceContratto> di <DenunciaIndividuale> del flusso di denuncia UniEMens. Inoltre ,

per adeguarli alle denominazioni contrattuali correnti, viene variata la descrizione dei seguenti codici

contratto: 053, 061, 151 e 196. Con la stessa decorrenza, infine, vengono disattivati i seguenti codici

contratto: 009, 102, 170, 187 e 230.

L’argomento è approfondito in questa Rivista.

Pag.10

La Rivista del Lavoro 27/2018

Dottori agronomi e i dottori forestali abilitati agli adempimenti di lavoro

Inps

Messaggio n. 2725 del 5 luglio 2018

Si precisa che sono abilitati alla cura degli adempimenti in materia di lavoro, previdenza e assistenza

sociale anche i dottori agronomi e i dottori forestali iscritti ai rispettivi albi, ai quali era stata già

estesa, con la Circolare n. 72/2008, “la competenza a rappresentare i datori di lavoro agricoli nei

rapporti con l’Inps”. Tali soggetti, che si aggiungono ai professionisti iscritti agli albi dei periti agrari

e degli agrotecnici, sono abilitati ai soli adempimenti relativi agli stessi datori di lavoro agricoli ed in

relazione alle sole aziende da essi amministrate. A parziale rettifica del Messaggio n. 1618/2018

l’Inps segnala che non è richiesta la comunicazione all’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Documenti da inviare

Anche i dottori agronomi e i forestali devono inviare all’indirizzo e mail [email protected]

l’accordo o la lettera di incarico allegando i seguenti documenti:

copia del documento di riconoscimento e della tessera sanitaria;

copia del tesserino di iscrizione all’albo o certificazione di iscrizione rilasciata dal proprio Albo

Professionale;

la dichiarazione di responsabilità ai sensi del Dpr n. 445/2000.

La gestione delle deleghe è stata approfondita nella Rivista n. 15/2018.

Lavoro domestico: accesso al cassetto anche agli intermediari abilitati

Inps

Messaggio n. 2749 del 6 luglio 2018

Si rende noto che l’accesso a l nuovo Cassetto previdenziale per il lavoro domestico è possibile ora

anche da parte degli intermediari abilitati, che possono accedervi tramite il percorso: “Aziende, enti

e datori di lavoro” -> “Datori di lavoro domestico” -> “Prestazioni e Servizi”.

Comunicazione bidirezionale

Si comunica, inoltre, il rilascio della funzionalità per la comunicazione bidirezionale, che offre la

possibilità di dialogare in modo diretto con le Strutture dell’Inps attraverso la nuova sezione

“Comunicazioni”. Tale sezione si aggiunge alle sezioni preesistenti “Anagrafica e Rapporti di Lavoro”,

“Stato Pagamenti”, “Informazioni Utili” e “Servizi per il lavoro domestico”. Tutte le comunicazioni

inviate attraverso questo servizio vengono protocollate e sono sempre consultabili sul Cassetto

previdenziale.

Quali attività si possono svolgere

Dalla sezione “Comunicazioni” è possibile, nello specifico, svolgere le seguenti attività:

inviare un quesito in relazione a uno specifico rapporto di lavoro. I quesiti devono fare riferimento

a una delle seguenti categorie:

- MAV: non pervenuti-Inesattezze riscontrate-Impossibilità di stampa dal Portale;

- Anagrafiche: mancato aggiornamento-variazioni;

- Contributi: versati e non risultanti nell’estratto del lavoratore;

- Rapporti di lavoro: sospesi in attesa di definiz ione;

- Avviso Bonario/Accertamento: informazioni o modifiche;

allegare documenti a un quesito. E’ possibile allegare non più di tre file in formato Pdf, Jpeg, Png

o Tiff, per una dimensione totale massima di 3 MB;

visualizzare tutti i quesiti inviati attraverso il Cassetto previdenziale dal datore di lavoro o da un

suo delegato e le relative risposte.

Utilizzo dell’App

L’applicazione è fruibile sia da PC (piattaforma desktop) sia da cellulare e/o tablet (piattaforma

mobile).

Manuali

I manuali, personalizzati per profilo utente, sono scaricabili direttamente dall’applicazione nella

sezione “Informazioni Utili”.

Pag.11

La Rivista del Lavoro 27/2018

Altri

Occupazione: i dati Istat

Istat

Documento del 2 luglio 2018

Sono stati pubblicati i dati provvisori sull’occupazione in Italia e nell’Eurozona per il mese di maggio

2018.

Disoccupazione in calo

I dati evidenziano:

un calo delle persone in cerca di occupazione per entrambi i generi e tutte le classi di età pari a

meno 2,9%,

un calo di 0,3 punti percentuali su base mensile del tasso di disoccupazione, che si attesta così al

10,7%,

in mentre quello giovanile

il calo di un punto della disoccupazione giovanile, che arriva al 31,9%,

un calo di tredicimila unità degli inattivi, che riguarda gli uomini e si concentra tra gli

ultracinquantenni.

Dai dati esposti emerge che, negli ultimi dodici mesi, la crescita dell'occupazione si concentra tra i

lavori a termine e, con riferimento all'età, tra i 15-34enni e soprattutto tra gli ultracinquantenni.

Resto al Sud: On line l’APP per rimanere informati

Invitalia

Comunicato web del 3 luglio 2018

Si ricorda che è disponibile l’App “Resto al Sud”, scaricabile gratuitamente da Google Play e App

Store, che permette a chi ha fatto domanda per ricevere gli incentivi, di seguire in tempo reale lo

stato di avanzamento del progetto e rimanere sempre informati su tutte le novità. Attivando le

notifiche push nell’area pubblica dell’App, si possono infatti avere informazioni sull’incentivo, leggere

le news e conoscere le date dei workshop e degli eventi di promozione in Abruzzo, Basilicata ,

Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Area riservata

Chi ha presentato la domanda a Invitalia può entrare nell’area riservata dell’App e seguire in tempo

reale la valutazione del progetto: arriverà una notifica sullo smartphone ogni volta che si passa allo

step successivo o quando il team di valutazione ha bisogno di più informazioni. Grazie al calendario

integrato, è possibile anche salvare le scadenze e gli appuntamenti.

Cerco banche convenzionate

L’App dà inoltre la possibilità di cercare le banche convenz ionate per ricevere il contributo finanziario

e gli enti pubblici, le università e gli organismi di terzo settore in grado di dare agli aspiranti

imprenditori un aiuto concreto e gratuito per “costruire” il progetto d’impresa.

Organizzazioni sindacali

Autoferrotranvieri: accordo sul Fondo Bilaterale di Solidarietà

Asstra, Anav, Agens

Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna

Accordo del 4 luglio 2018

E’ stato sottoscritto un verbale che modifica l’accordo istitutivo del Fondo Bilaterale di Solidarietà

dell’8 luglio 2013. Detto verbale di modifica dovrà essere recepito dal Ministero del Lavoro con

apposito decreto. Le modifiche si sono rese necessarie per recepire le novità legislative che hanno

interessato il sistema degli ammortizzatori sociali.

Finalità del Fondo

Il Fondo è stato istituito allo scopo di fornire strumenti di ammortizzatori sociali per sostenere il

reddito dei lavoratori del settore, in caso di crisi aziendali che possono determinare la sospensione

temporanea o la cessazione dell'attività lavorativa.

In particolare prevede i seguenti interventi:

una tutela in costanza di rapporto di lavoro mediante l’erogazione di un assegno ordinario nei casi

Pag.12

La Rivista del Lavoro 27/2018

di riduzione o sospensione temporanea dell’attività lavorativa per le causali previste dall’art. 11 e

dall’art. 21 del D. Lgs. n. 148/2015;

lo svolgimento di programmi formativi, ai sensi dell’art. 26, co. 9, lett. c) del D. Lgs n. 148/2015;

l’erogazione di prestazioni integrative ai sensi dell’art. 26, co. 9, lett. a) del D. Lgs. n. 148/2015

o straordinarie, ai sensi dell’art. 26, co. 9, lett. b) del D. Lgs. n. 148/2015, in caso di cessazione

del rapporto di lavoro in presenza di problematiche occupazionali.

Le modifiche apportate

Il verbale d’accordo ha, da un lato recepito gli aggiornamenti introdotti dal legislatore con il D. Lgs.

n. 148/2015, in materia di riordino degli ammortizzatori sociali e al contempo, ha apportato modiche

volte a rendere più funzionale e fruibile il Fondo, per meglio rispondere alle esigenze dei lavoratori,

sostenendone il reddito in caso di crisi aziendali. Per quanto riguarda l'adeguamento legislativo ,

l'accesso alle prestazioni del Fondo sarà possibile non solo in caso di riorganizzazione e crisi aziendali,

ma anche in caso di attivazione dei contratti di solidarietà per sostenere il reddito dei lavoratori.

L’accordo, nel recepire i diversi aggiornamenti legislativi che hanno modificato il sistema degli

ammortizzatori sociali, dispone, tra l’altro:

che è possibile accedere alle prestazioni del Fondo anche nel caso in cui le Aziende attivino

contratti di solidarietà;

che l’integrazione alla NASpI, dovuta in relazione a cessazioni collettive o individuali del rapporto

di lavoro per ragioni aziendali o per risoluzione consensuale a seguito della procedura prevista per

i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, provvede ad assicurare per tutta la durata della

prestazione della NASpI, un livello di trattamento, comprensivo della NASpI pari al massimale

NASpI (nell’importo riconosciuto per i primi tre mesi) maggiorato di euro 250 mensili per tutto il

periodo di fruizione della NASpI.

Aumenta l’importo massimo erogabile

L'importo massimo erogabile a carico del Fondo, per sostenere il reddito in caso di

sospensione/riduzione dell'attività lavorativa e in caso di licenziamento collettivo, è stato aumentato

da due a quattro volte l'importo dei contributi ordinari dovuti dall'azienda richiedente nell'anno

precedente. Inoltre, in caso di licenziamento collettivo, l'indennità della NASpI sarà integrata, a

carico del Fondo, con un importo tale da garantire il massimale dell'indennità, compensando la

riduzione prevista dalla legge. La stessa indennità sarà maggiorata di 250 euro mensili. Sia

l'integrazione, sia la maggiorazione saranno erogate per tutto il periodo di durata della NASpI.

Assicurazioni – Anagina: rinnovato il Ccnl

Anagina con First Cisl, Fisac Cgil, Fina, Uilca

Ccnl del 5 luglio 2018

Decorrenza: 5 luglio 2018

Scadenza: 30 giugno 2020

Dopo l’intesa dello scorso 8 maggio, è stato firmato il testo definitivo del nuovo Ccnl per gli impiegati

Amministrativi Agenzie Generali di Generali Italia Spa (Anagina). Il rinnovo ribadisce la centralità

del Contratto Nazionale e riafferma l’importanza della negoziazione e del confronto tra le Parti.

Nuovi minimi

Le tabelle retributive aumenteranno con decorrenza:

dal 1° gennaio 2018 (+ 1,70%)

dal 1° gennaio 2019 (+ 0,30%)

Buoni pasto

I buoni pasto.

con decorrenza 8/5/18 aumenteranno di 1 euro per ogni giornata intera di effettiva presenza,

l’aumento sarà riconosciuto per intero anche ai part time,

l’aumento sarà altresì riconosciuto, sempre per intero, anche ai Lavoratori di cui all’ex Allegato 11

(oggi, Allegato 10).

Arretrati

Gli arretrati, relativi sia alle tabelle in vigore dal 1° gennaio 2018 e all’aumento del buono pasto

dall’8 maggio 2018, saranno corrisposti con la mensilità di Luglio 2018.

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La Rivista del Lavoro 27/2018

Il lavoro in Gazzetta Settimana dal 2 al 8 luglio

G. U. n. 151

del

2 luglio

Non ci sono documenti di interesse in materia

lavoristica

G. U. n. 152

del

3 luglio

Agenzia per l’Italia

Digitale

COMUNICATO

Emanazione della nuova versione delle «Linee

guida per l'effettuazione dei pagamenti a favore

delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di

pubblici servizi». (Determina n. 209/2018).

(18A04494)

Ministero degli Affari

Esteri e della

Cooperazione

Internazionale

COMUNICATO

Entrata in vigore dell'Accordo tra il Governo della

Repubblica italiana e il Governo della Repubblica

di Malta in materia di cooperazione culturale e di

istruzione, fatto a Roma il 19 dicembre 2007.

(18A04490)

Ministero del Lavoro e

delle Politiche Sociali

COMUNICATO

Approvazione della delibera adottata dal comitato

nazionale dei delegati della Cassa nazionale di

previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed

architetti liberi professionisti (INARCASSA) in

data 1-2 marzo 2018. (18A04488)

Ministero del Lavoro e

delle Politiche Sociali

COMUNICATO

Approvazione della delibera n. 123 adottata dal

Consiglio di amministrazione della Cassa

nazionale del notariato in data 15 dicembre 2017.

(18A04489)

G. U. n. 153

del

4 luglio

Ministero dello Sviluppo

Economico

COMUNICATO

Avviso di avvio consultazione pubblica

nell'ambito della procedura di VAS sui «Piani di

sviluppo della rete elettrica di trasmissione

nazionale 2016, 2017» ai sensi del decreto

legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme

in materia ambientale e successive modifiche ed

integrazioni. (18A04641)

G. U. n. 154

del

5 luglio

Ministero della Salute

DECRETO

10 aprile 2018

Disposizioni per i medici extracomunita ri.

(18A04549)

Presidenza del Consiglio

dei Ministri

Dipartimento della

Protezione Civile

ORDINANZA

22 giugno 2018

Ordinanza di protezione civile per favorire e

regolare il subentro della Regione Lombardia

nelle iniziative finalizzate al superamento della

situazione di criticità determinatasi in

conseguenza delle eccezionali avversità

atmosferiche verificatesi nei giorni dall'8 al 30

giugno 2016 nel territorio delle province di

Bergamo e di Sondrio. (Ordinanza n. 528).

(18A04566)

Comitato

Interministeriale per la

Programmazione

Economica

DELIBERA

28 febbraio 2018

Sisma Abruzzo 2009 - Assegnazione di risorse

agli interventi del programma di sviluppo del

cratere sismico di cui alla delibera CIPE n. 49 del

2016. (Delibera n. 25/2018). (18A04551)

Pag.14

La Rivista del Lavoro 27/2018

G. U. n. 154

del

5 luglio

Comitato

Interministeriale per la

Programmazione

Economica

DELIBERA

21 marzo 2018

Assegnazione alle regioni del mezzogiorno - in

attuazione del decreto del Ministro della salute

del 6 dicembre 2017 - di 100 milioni di euro per

la riqualificazione e l'ammodernamento

tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica

(articolo 5-bis, del decreto-legge n. 243/2016,

convertito, con modificazioni, dalla legge n.

18/2017). (Delibera n. 32/2018). (18A04550)

G. U. n. 155

del

6 luglio

Ministero dell’Interno

DECRETO

15 maggio 2018

Criteri e modalità per il riparto, a decorrere

dall'anno 2018, del Fondo di 5 milioni di euro, per

la concessione di contributi a favore degli enti

locali sciolti a seguito di fenomeni di infiltrazione

e di condizionamento di tipo mafioso o similare ,

al fine di consentire la realizzazione e la

manutenzione di opere pubbliche. (18A04655)

Ministero dell’Istruzione,

dell’Università e della

Ricerca

DECRETO

21 dicembre 2017

Equiparazione al diploma di laurea magistrale a

ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni

culturali, classe LMR 02, dei diplomi rilascia ti

dalle scuole di alta formazione e di studio

dell'Istituto centrale per il restauro, dell'Opificio

delle pietre dure, della Scuola per il restauro del

mosaico di Ravenna e dell'Istituto centrale per la

patologia del libro, precedentemente

all'accreditamento di cui al decreto n. 87 del 26

maggio 2009. (18A04590)

Ministero della Difesa

DECRETO

17 maggio 2018

Provvidenze in favore dei grandi invalidi per

l'anno 2018. (18A04585)

Ministero del Lavoro e

delle Politiche Sociali

DECRETO

18 maggio 2018

Criteri di riparto del Fondo per la lotta alla

povertà e all'esclusione sociale e l'adozione del

Piano per gli interventi e i servizi sociali di

contrasto alla povertà, ai sensi, rispettivamente ,

dell'articolo 7, comma 4 e dell'articolo 21, comma

6, lettera b), del decreto legislativo 15 settembre

2017, n. 147. (18A04583)

Comitato

Interministeriale per la

Programmazione

Economica

DELIBERA

21 marzo 2018

Terze linee guida antimafia di cui all'articolo 30,

comma 3, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n.

189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15

dicembre 2016, n. 229, recante: «Interventi

urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli

eventi sismici del 2016». (Delibera n. 33/2018).

(18A04588)

G. U. n. 156

del

7 luglio

Presidente della

Repubblica

LEGGE

6 luglio 2018,

n. 83

Conversione in legge, con modificazioni, del

decreto-legge 9 maggio 2018, n. 44, recante

misure urgenti per l'ulteriore finanziamento degli

interventi di cui all'articolo 1, comma 139, della

legge 27 dicembre 2017, n. 205, nonché per il

completamento dei piani di nuova

industrializzazione, di recupero o di tenuta

occupazionale relativi a crisi aziendali.

(18G00109)

Pag.15

La Rivista del Lavoro 27/2018

G. U. n. 156

del 7 luglio

Ministero delle Politiche

Agricole Alimentari e

Forestali

DECRETO

7 giugno 2018

Proroga dei termini di presentazione della

domanda unica per l'anno 2018. (18A04657)

TESTO COORDINATO

Decreto-Legge

9 maggio 2018,

n. 44

Testo del decreto-legge 9 maggio 2018, n. 44 (in

Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 106 del 9

maggio 2018), coordinato con la legge di

conversione 6 luglio 2018, n. 83 (in questa stessa

Gazzetta Ufficiale alla pag. 1), recante: «Misure

urgenti per l'ulteriore finanziamento degli

interventi di cui all'articolo 1, comma 139, della

legge 27 dicembre 2017, n. 205, nonché per il

completamento dei piani di nuova

industrializzazione, di recupero o di tenuta

occupazionale relativi a crisi aziendali.».

(18A04711)

Ministero dello Sviluppo

Economico

COMUNICATO

Comunicato relativo al decreto 27 giugno 2018,

recante l'elenco delle imprese ammesse alle

agevolazioni in favore delle microimprese

localizzate nella zona franca della Lombardia .

(18A04613)

Ministero dello Sviluppo

Economico

COMUNICATO

Comunicato relativo alla circolare 25 giugno

2018, n. 236002 recante «Proroga del termine di

ultimazione degli investimenti agevolati

nell'ambito dell'Avviso pubblico per la selezione

di progetti strategici da realizzare nelle aree

interessate dalla crisi del sistema locale del

lavoro di Frosinone-Anagni e Comune di Fiuggi».

(18A04614)

I documenti prelevabili tramite link provengono dalla Gazzetta Ufficia le

http://www.gazzettaufficiale.it. Si ricorda che l'unico testo definitivo è quello pubblicato sulla

Gazzetta Ufficiale a mezzo stampa, che prevale in casi di discordanza.

La Gazzetta Ufficiale è anticipata quotidianamente sul sito.

Pag.16

La Rivista del Lavoro 27/2018

Lunedì 2 luglio

Articoli e docenze senza l'Irap

Il professionista non deve pagare l'Irap per i compensi percepiti per la redazione di articoli, per

docenze e consulenze tecniche d'ufficio o di parte, in quanto estranee all'autonoma organizzazione

utilizzata per lo svolgimento dell'attività professionale. È quanto emerge dalla lettura della recente

sentenza della Corte di Cassazione 17 maggio 2018, n. 12052.

Sandro Cerato – Italia Oggi, pag. 11

Compensi per ferie, non si paga l'Irap

Il medico della Asl che opera in uno studio nella cui locazione è compreso anche il servizio di

segreteria e che non utilizza beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile ha diritto alla

restituzione dell'Irap versata. Non scatta, infatti, il presupposto della autonoma organizzazione,

neppure se costui ha corrisposto compensi non irrilevanti a collaboratori, ancorché siano riferibili a

sostituzioni e ferie

Benito Fuoco – Italia Oggi, pag. 5

Ricerca, quasi 100 mld di euro con il piano Horizon Europe

La Commissione europea ha svelato il futuro delle agevolazioni per la ricerca e innovazione in Europa

per il periodo 2021-2027. Horizon Europe andrà a sostituire l'attuale Horizon 2020, con una dotazione

finanziaria di ben 97,6 miliardi di euro. Tutte le novità circa la nuova programmazione 2021-2027,

budget compresi, sono stati comunicati dalla Commissione Ue il 7 giugno scorso. La fetta più grande

della torta va a Horizon Europe, con una dotazione finanziaria che sfiora i 100 miliardi di euro.

Roberto Lenzi – Italia Oggi, pag. 4

Furto di dati aziendali, così la stretta dei giudici

Tutela dei dati aziendali rafforzata. Nell’interpretazione dei giudici, infatti, hanno assunto via via

rilevanza disciplinare non solo le più classiche ipotesi di divulgazione di informazioni riservate

all’esterno del perimetro aziendale, ma anche le condotte che – seppur non si concretizzino in un

danno all’attività datoriale – ledono comunque le prerogative di riservatezza del datore di lavoro, il

cui perimetro è da interpretarsi in senso ampio ed elastico ricomprendendo anche informazioni e dati

Note di stampa

Lia Pesarin

La Settimana sui Quotidiani

da lunedì 2 a domenica 8 luglio

Pag.17

La Rivista del Lavoro 27/2018

non protetti e nella disponibilità del lavoratore.

Valentina Pomares – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 18

Formazione 4.0, bonus del 40%

Il bonus formazione 4.0 spetta in misura pari al 40% delle spese sostenute nel 2018 e nel limite

massimo di 300 mila euro per ciascun beneficiario. La disciplina agevolativa per le attività di

formazione del personale finalizzate all'acquisizione delle competenze per la realizzazione della

trasformazione tecnologica e digitale delle imprese è stata definita dal Decreto Mise 4 maggio 2018

(in Gazzetta Ufficiale n. 143 del 22 giugno 2018).

Bruno Pagamici– Italia Oggi, pag. 6

Un nuovo forfait a maglie larghe: chance per 500mila partite Iva

Un forfait ancora più ampio in grado di “intercettare” circa 500mila professionisti. Nel cantiere delle

norme allo studio del nuovo Governo si aggiunge anche un pacchetto dedicato alle partite Iva. Un

anticipo di quella flat tax fortemente voluta dal vicepremier Matteo Salvini, che anche venerdì scorso

davanti ai consulenti del lavoro ha rilanciato la prospettiva di portare a casa i primi risultati già nel

2018, partendo, tra l’altro, proprio dai professionisti.

Marco Mobili e Giovanni Parente – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 2

Il cantiere dei nuovi commercialisti

I commercialisti si mettono in discussione. Inizieranno a farlo mercoledì a Roma dove è prevista una

fitta giornata di confronto. Si inizierà nella mattinata con la riunione del Consiglio nazionale insieme

a tutti i presidenti degli Ordini territoriali, per poi nel pomeriggio aprire l’incontro alle associazioni e

agli iscritti all’Albo. Una sorta di consultazione pubblica che rappresenta, come ha sottolineato il

Presidente del Consiglio nazionale, Massimo Miani, «una novità assoluta».

Antonello Cherchi – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 7

La certificazione non fa sconti

Anche il personale di vigilanza è tenuto a esperire necessariamente il tentativo di conciliazione allo

scopo di «smentire» la certificazione in relazione al contratto di lavoro o di appalto sottoposto a

controllo. Pertanto, quando nel corso di verifiche vengano rilevati vizi riconducibili all'erronea

qualificazione del contratto o alla difformità tra programma negoziale certificato e successiva

attuazione, per una regolare irrogazione delle sanzioni sarà necessario per l'ispe ttore rivolgersi prima

alla Commissione che ha emesso l'atto di certificazione per espletare il tentativo di conciliazione. Lo

precisa l'Ispettorato nazionale del lavoro, con Circolare n. 9/2018.

Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 15

Tax free shop, commercianti all'appello della e-fattura

I commercianti hanno ancora due mesi di tempo per prepararsi alla fatturazione elettronica «tax free

shop»: dal 1° settembre prossimo scatterà l'obbligo di emettere la e -fattura per le cessioni di beni

ai turisti extracomunitari, ai fini dello sgravio dell'Iva previsto dall'articolo 38-quater del Dpr n.

633/72. Si tratta di fatture elettroniche speciali, soggette a regole e procedure particolari, dettate

dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Franco Ricca – Italia Oggi, pag. 8

Studi, reporting e formazione

Eventi formativi di almeno tre ore cadauno e specifica verbalizzazione delle riunioni a tale scopo in

tutti gli studi professionali. Feedback annuale sull'attività formativa espletata, sul grado di

preparazione raggiunto e sugli adempimenti svolti, da fornire all'ordine di appartenenza. Sono alcuni

degli elementi caratterizzanti che emergono a seguito dell’Informativa n. 48/2018 dello scorso 18/6

con la quale il Cndcec, quale organismo di autoregolamentazione (articolo 11, D.Lgs. n. 231/07), ha

diffuso due documenti al fine di supportare le attività di promozione e controllo in tema antiriciclaggio

sugli iscritti da parte degli Ordini territoriali.

Christina Feriozzi – Italia Oggi, pag. 13

Pag.18

La Rivista del Lavoro 27/2018

Martedì 3 luglio

Niente aiuti a chi delocalizza entro cinque anni

Il vincolo temporale anti-delocalizzazioni scende a 5 anni dai 10 previsti nelle prime bozze e

soprattutto sarà limitato a quegli aiuti che prevedono «investimenti produttivi». Queste le ultime

novità che, salvo sorprese dell’ultima ora, dovrebbero alleggerire almeno

temporalmente  l’annunciata stretta sulle delocalizzazioni - prevista dal decreto dignità - che si

applicherà non solo a quelle extra Ue (in parte già disciplinate), ma anche a tutte quelle imprese che

decideranno di trasferire l’attività in altri Paesi dell’Unione europea. Aspetto, questo, sul quale

Bruxelles potrebbe accendere un faro.

Marzio Bartoloni – Il Sole 24 Ore, pag. 2

Incentivi, verifica preventiva

Via libera alla verifica preventiva di regolarità contributiva per il diritto agli incentivi. I datori di

lavoro (o rispettivi consulenti) potranno richiedere all'Inps il controllo preventivo della situazione

contributiva aziendale, per sapere, anticipatamente alla fruizione, se hanno diritto a un incentivo

(adesso la verifica avviene a distanza di due mesi da quello di fruizione). Si chiama Dpa

(Dichiarazione preventiva di agevolazione) e si potrà inviarla all'Inps, tramite internet, dal 9 luglio .

A spiegarlo è l'Inps nel Messaggio n. 2648/2018.

Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 34

Volontaria più cara per gli ex agricoltori

Sempre più cara la pensione fai-da-te degli ex addetti all'agricoltura. Lo sottolinea l'Inps nella

Circolare n. 83/2018, che si occupa anche della contribuzione dovuta dagli ex coltivatori diretti, che

devono fare i conti con l'aumento dell'aliquota contributiva decisa dalla riforma Fornero.

Leonardo Comegna – Italia Oggi, pag. 28

Licenziamenti, l’indennità sale a 36 mensilità

La spallata al Jobs Act si allarga anche alle tutele crescenti: in caso di licenziamento illegitt imo,

l’indennità massima, oggi fissata a 24 mensilità, salirà a 36. La minima potrebbe salire da 4 a 6

mensilità. Confermato il giro di vite sui contratti a termine, la cui durata massima a sorpresa scende

da 36 a 24 mesi, con le causali che ritornano dal primo rinnovo dopo i primi 12 mesi “liberi”. Giro di

vite sulla somministrazione, mentre viene fatto salvo lo staff leasing. Dopo una serie di riunioni

tecniche e politiche, l’ultima bozza del decreto estivo esaminata al Consiglio dei Ministri ieri in tarda

serata, ha introdotto dei correttivi in direzione di un deciso rafforzamento degli strumenti che il

Governo Conte.

Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 2

E-fattura, niente sanzioni per i piccoli ritardi nell’invio

Rispondendo ai numerosi quesiti pervenuti dagli operatori per il nuovo obbligo della fatturazione

elettronica l’Agenzia fornisce una serie di chiarimenti e delle importanti semplificazioni con la

Circolare n. 13/E di ieri. I soggetti meramente identificati in Italia, e non residenti nel territorio

nazionale, non sono obbligati all’emissione di e-fattura: l’articolo 1, comma 909, della legge di

Bilancio 2018, nonostante li includa espressamente.

Alessandro Mastromatteo e Benedetto Santacroce – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 19

Imposte anticipate (ma con prudenza)

Le imposte anticipate non sono un credito, bensì un'attività da rilevare (e da mantenere) a condizione

della ragionevole certezza del loro recupero. Se derivano da perdite fiscali o se il loro recupero è su

base pluriennale, è necessaria ancora più prudenza nella loro rilevazione. Sono questi in sintesi i

punti chiave desumibili dal documento, pubblicato ieri dalla Fondazione Nazionale Commercialis t i

(Fnc).

Mascia Traini – Italia Oggi, pag. 25

Pag.19

La Rivista del Lavoro 27/2018

Fisco semplificato, colpi a salve

Revisione invece che abrogazione del redditometro. Proroga invece che abolizione dello spesometro.

E stop allo split payment solo per i professionisti con ritenuta d'acconto. La montagna del decreto

dignità ha partorito, per quanto riguarda le norme fiscali, un topolino. Rispetto alle promesse dei

giorni scorsi è un passo indietro, quello contenuto nella bozza del decreto legge dignità esaminato

ieri in pre-Consiglio dei Ministri (in tarda serata il Consiglio dei Ministri non era stato ancora

convocato). E l'esito potrà essere ancora più riduttivo se dal provvedimento approvato saranno

espunte (per problemi di gettito) la norma sullo split payment e quella sullo spesometro.

Cristina Bartelli – Italia Oggi, pag. 21

Il restyling del redditometro sospende i controlli dal 2016

La revisione del redditometro porta a una sospensione immediata dei controlli sugli anni d’imposta

2016 e seguenti. Mentre sull’esclusione dei professionisti dallo split payment i tecnici del Mef e di

Palazzo Chigi hanno chiesto un supplemento di indagine per definire l’impatto della misura sui conti

pubblici. Non solo. Più che un’abolizione vera e propria dello spesome tro si parla di un chiarimento

“d’urgenza” sulla possibilità per i contribuenti di optare per l’invio trimestrale o semestrale.

Marco Mobili – Il Sole 24 Ore, pag. 3

Rider, si apre la strada del contratto collettivo

Dritti alla meta, verso il (primo) contratto collettivo nazionale di lavoro dei «ciclofattorini»: l'accordo

(frutto di una «concertazione», oppure, in mancanza di un'intesa, inserito nel decreto dignità

nell'arco dei 60 giorni della sua conversione in legge) dovrebbe comprender tanto «un compenso

minimo orario», quanto «un'assicurazione Inps e Inail». È il solco tracciato ieri dal Ministro del Lavoro

Luigi Di Maio, al termine dell'incontro nella sede del dicastero di via Veneto con i rappresentanti dei

«riders».

Simona D’Alessio – Italia Oggi, pag. 34

Tornano a salire i contratti stabili. Disoccupazione in calo al 10,7%

A maggio l’Istat ha registrato 114mila occupati in più sul mese; si tratta essenzialmente di lavoratori

senior, ma anche di giovani nella fascia d’età 25-34 anni. Dopo mesi di frenate, hanno ripreso a

salire i contratti a tempo indeterminato: +70mila unità (un balzo addirittura superiore a quello dei

rapporti a termine, +62mila - si arriva a 114mila occupati in più rispetto ad aprile perché a maggio

gli autonomi sono diminuiti di 18mila posizioni).

Il Sole 24 Ore, pag. 2

Mercoledì 4 luglio

Rinnovi, una «mina» sui contratti in corso

Il giro di vite sui rapporti a termine si applicherà «ai nuovi contratti», ma anche, ed è una novità, a

quelli «in corso», seppur limitatamente a eventuali loro «proroghe e rinnovi». Il contributo

addizionale di 0,5 punti - in aggiunta all’1,4 già previsto dalla legge Fornero - scatterà dal primo

rinnovo di ogni rapporto a tempo (e non dal secondo), e viene esteso anche alla somministrazione .

Le “causali”, dopo i primi 12 mesi di contratto “libero”, scendono da tre a due. Da quanto entrerà in

vigore il decreto (entro la settimana sarà al Quirinale, per essere poi pubblicato in «Gazzetta» e

inviato alle Camere per la conversione) i nuovi contratti a termine, senza causale, potranno essere

sottoscritti fino a 12 mesi (oggi il tetto, previsto dalle regole Ue, è di 36 mesi); e la durata massima

si fermerà a 24 mesi.

Marco Mobili e Claudio Tucci – Il Sole 24 Ore, pag. 2

Sul tempo determinato indennizzo circoscritto

In presenza di una successione di contratti di lavoro a tempo determinato di cui sia dichiarata la

nullità, l’indennizzo risarcitorio previsto dall’articolo 32, comma 5, della Legge n. 183/2010 (norma

oggi abrogata e sostituita dall’articolo 28, comma 2, del D.Lgs. n. 81/2015) di fatto ristora per intero

i pregiudizi subiti dal lavoratore con riferimento ai soli intervalli non lavorati tra un contratto a

termine e quello successivo. Al contrario, precisa la Corte con la Sentenza n. 17248/18 depositata il

Pag.20

La Rivista del Lavoro 27/2018

2 luglio 2018.

Giuseppe Bulgarini d’Elci – Il Sole 24 Ore, pag. 24

Previdenza, le riforme fattibili

Il ventilato taglio ai trattamenti di importo superiore a 5 mila euro, al fine di recuperare risorse (un

miliardo?) da destinare al miglioramento delle pensioni più basse, non regge. I titolari di un assegno

superiore ai 5 mila euro netti sono circa 30 mila e le loro pensioni costano circa 4 miliardi. Ma solo

il 5% riceve una rendita calcolata con il metodo «retributivo». Pertanto, i risparmi sarebbero al

massimo di 200 milioni di euro che, al netto delle mancate imposte, si riducono a poco più di 100

milioni.

Domenico Comegna – Italia Oggi, pag. 8

Professionisti soddisfatti

L'abolizione dello split payment per i professionisti convince tutte le categorie. Se confermata, la

misura sarà accolta con entusiasmo dalle varie organizzazioni di rappresentanza. Che già ieri hanno

espresso la loro opinione sul decreto dignità, in particolare sulla parte relativa alla semplificazione

fiscale.

Michele Damiani – Italia Oggi, pag. 24

Una flat tax sul lungo periodo

Riforma del fisco nel lungo periodo. Con una flat tax non immediata ma da studiare, tanto che allo

scopo sarà istituita una task force fiscale. È questa la ricetta del Ministro dell'Economia, Giovanni

Tria, sulle linee programmatiche del suo dicastero, enunciata ieri alle Commissioni Bilancio congiunte

di Camera e Senato.

Italia Oggi, pag. 34

Il manager paga se in carica

Il reato di omesso versamento dei contributi previdenziali si consuma alla scadenza del termine

ultimo per effettuare il pagamento. Non può essere quindi chiamato a rispondere l'amministratore di

un'azienda che si è dimesso dalla carica prima dello spirare di ta le termine. Il principio è stato battuto

dalla 3ª sezione penale della Cassazione con la Sentenza n. 29651/18, depositata il 2 luglio 2018.

Valerio Stroppa – Italia Oggi, pag. 35

Per la regolarità contributiva arriva la verifica in tempo reale

La regolarità contributiva è da anni al centro dell’attenzione di aziende e intermediari; infatti, per

effetto dell’articolo 1, comma 1175, della Legge n. 296/06, la legittima fruizione di benefici normativi

e soprattutto contributivi è subordinata al possesso del Durc al momento della fruizione delle

agevolazioni da parte delle imprese.

Antonello Orlando – Il Sole 24 Ore, pag. 24

Iperammortamento incedibile

Occhio all'iperammortamento: la cessione dei beni prima della fine del periodo di ammortamento fa

decadere l'intero contributo. Con un effetto che è lo stesso del trasferimento dei beni all'estero. Un

esempio: nel caso di beni con ammortamento di sei anni, laddove il bene sia spostato all'estero o

ceduto al sesto anno, l'impresa dovrà rimborsare in un solo anno tutte le imposte non pagate per

effetto dell'agevolazione, senza tuttavia sanzioni e interessi. Lo prevede il decreto legge Dignità.

Roberto Lenzi – Italia Oggi, pag. 30

Di Maio: “Ora aiuteremo gli imprenditori onesti. Tagli al costo del lavoro”

Luigi Di Maio descrive così il suo «decreto dignità»: «Diamo un colpo mortale al precariato ,

licenziando il Jobs Act; diamo un colpo mortale alla parte più insidiosa della burocrazia; siamo il

primo Paese in Ue che dice stop al gioco d’azzardo e diciamo no alle multinazionali che vengono qui,

prendono soldi e delocalizzano». E aggiunge: «Il decreto tutela i lavoratori onesti, senza danneggiare

le imprese oneste: chi non abusa non ha nulla da temere.

Roberto Giovannini – La Stampa, pag. 4

Pag.21

La Rivista del Lavoro 27/2018

La delocalizzazione costa cara

Sanzionata l'azienda che delocalizza nei cinque anni successivi alla fruizione d'incentivi. Oltre a

restituire il bonus maggiorato del 5% paga una sanzione da due a quattro volte l'incentivo. Niente

sanzione ma solo restituzione maggiorata del 5%, se l'incentivo è legato all'incremento occupazionale

e questo si riduce più del 50% nei cinque anni successivi all'investimento. A prevederlo è la bozza

di decreto dignità approvato lunedì dal Consiglio dei Ministri.

Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 32

Carburanti con e-fattura solo per extra-rete e mezzi su strada

Fattura elettronica dal 1° luglio 2018 solo per benzina e gasolio destinati a veicoli che circolano

normalmente su strada: in base ai chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate con la Circo lare n.

13/E, nella filiera dei carburanti restano escluse dall’obbligo solo le vendite effettuate presso gli

impianti stradali di distribuzione, nonché i rifornimenti di aeromobili, imbarcazioni e di trattori

agricoli e forestali.

Alessandro Mastromatteo e Benedetto Santacroce – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 21

Il redditometro va in letargo

Il decreto Dignità mette in letargo il redditometro. L'abrogazione dell'ultimo decreto ministeriale che

aveva fissato gli elementi indicativi di capacità contributiva, rende di fatto inutilizzabile lo strumento

di accertamento sintetico che resterà fermo ai box fino a quando non verrà emanato un nuovo decreto

del Ministro dell'Economia.

Andrea Bongi – Italia Oggi, pag. 26

Giovedì 5 luglio

Il Jobs Act allunga la vita. Ai contratti di lavoro

Gli esoneri contributivi e il modello a tutele crescenti (insieme alle norme che hanno investito il

mercato del lavoro nel 2015, dal «Jobs Act» alla legge di stabilità per quell'anno) aiutano la

«sopravvivenza» dei contratti (avviati, o trasformati): le attivazioni di rapporti a tempo

indeterminato «sono state 1,66 milioni nel 2014, nel 2015 sono aumentate di circa un milione»,

mentre, nel 2016, «sono tornate ad un valore prossimo (di poco superiore) a quello del 2014». Il

presidente dell'Inps Tito Boeri, ha illustrato la relazione annuale dell'Istituto pubblico ieri alla

Camera.

Simona D’Alessio – Italia Oggi, pag. 24

Lavoro, modifiche in Aula sulle causali e i voucher

Causali nel mirino. Più che una riflessione sull’aggravio contributivo a carico delle imprese che

rinnovano i contratti a termine. E - ipotesi molto concreta - la reintroduzione dei voucher, visto il

flop dei due nuovi strumenti, il libretto famiglia e il contratto di prestazione occasionale introdotti in

fretta e furia dal Governo Gentiloni per scongiurare il referendum della Cgil.

Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci – Il Sole 24 Ore, pag. 3

Persi 360 mld di euro di ruoli

Incassi della riscossione per 360 mld di euro. A tanto ammontano i ruoli presenti nel magazzino della

Agenzia della Riscossione riferiti a persone decedute, imprese cessate, soggetti falliti o nullatenenti,

importi che il direttore dell'Agenzia delle Entrate e Riscossione, Ernesto Maria Ruffini, ha definito

ieri, nel corso dell'audizione davanti alla commissione VI (finanze) della Camera, di «difficile

recupero» e che fanno lievitare la cifra del magazzino dell'Agenzia della Riscossione a 871 mld di

euro. Da questa cifra si arriva con una serie di storni a 84 mld di euro potenzialmente ancora

aggredibili.

Cristina Bartelli – Italia Oggi, pag. 27

Pensioni, solo quota 100 costa 8 miliardi. Sui migranti lite Boeri-Salvini

Tornare alle pensioni di anzianità significa ridurre il reddito netto dei lavoratori. Il presidente

dell’Inps, Tito Boeri, lo ha spiegato con numeri fin troppo chiari nella Relazione annuale di ieri,

Pag.22

La Rivista del Lavoro 27/2018

l’ultima del suo mandato, accolta alla vigilia da un duro attacco del Vicepremier e Ministro

dell’Interno, Matteo Salvini, che ieri ha nuovamente bollato l’economista come un marziano perché

sostiene che «servono più migranti per pagare le pensioni». Un’accusa non raccolta dal Vicepremie r

e Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, che ha invece confermato la sua fiducia in Boeri fino al termine

del mandato, il prossimo febbraio: «Sono sicuro che finché l’Inps farà l’Inps andremo tutti

d’accordo».

Davide Colombo - Il Sole 24 Ore, pag. 5

L'Europa taglia gli aiuti agricoli

Bruxelles taglia di 550 milioni di euro il budget all'agricoltura made in Italy. A motivare la sforbiciata ,

tutta una serie di carenze messe in rilevo dalla Commissione europea sulla condotta di Agea,

l'organismo pagatore italiano. Lacune che, nonostante i ripetuti rilievi, sono proseguite per anni e a

cui l'Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura non ha ancora posto riparo.

Luigi Chiarello – Italia Oggi, pag. 29

Società di software fatta in casa

Commercialisti titolari (e non più acquirenti) di una società di software, senza, cioè, doversi più

rivolgere, per svolgere l'attività lavorativa, ad aziende esterne. È il progetto accarezzato dal

presidente del Consiglio nazionale della categoria, Massimo Miani, e annunciato ieri, a Roma, nel

corso dell'assemblea dei vertici degli Ordini locali, occasione per affrontare pure il piano di riforma

della professione (disciplinata dal Decreto Legislativo n. 139 del 2005).

Simona D’Alessio – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 30

Split, conto salato

L'abolizione dello split payment dei professionisti comporta un mancato gettito annuo di 70 mln di

euro. È questo il calcolo del valore di una misura contenuta nel decreto dignità, approvato lunedì 2

luglio dal Consiglio dei Ministri. Il provvedimento al momento è in fase di redazione, non è stato

ancora inviato né dal Capo dello Stato per la firma né tantomeno è calendarizzata una pubblicazione

in Gazzetta Ufficiale. Il nodo è proprio sulle coperture.

Cristina Bartelli – Italia Oggi, pag. 28

Non esiste un nodo privacy. Legittimo l’uso del redditometro

Il redditometro promosso all’esame della privacy. La Corte di Cassazione con l’Ordinanza n. 17485

della prima sezione civile depositata ieri ha accolto il ricorso presentato dall’Agenzia delle Entrate

contro la decisione del tribunale di Napoli che, chiamato in causa da un contribuente, le ordinava di

non intraprendere attività di ricerca e trattamento dati e informazioni, soprattutto sul versante delle

spese sostenute, da utilizzare per la determinazione del reddito.

Giovanni Negri – Il Sole 24 Ore, pag. 24

E-Fattura. La data di emissione detta i tempi dell’«immediata»

La tempistica di emissione e di gestione della liquidazione dell’Iva è direttamente collegata al

momento di effettuazione dell’operazione, ma la trasmissione al sistema di interscambio può

avvenire, per specifici motivi di processo, anche con qualche giorno di ritardo e non dà luogo a

sanzioni. Questo è il principio espressamente previsto dalla Circolare n. 13/E/2018 dell’Agenzia delle

Entrate che ha consolidato i principi già esposti in materia dalla Circolare n. 180/E/98.

Alessandro Mastromatteo e Benedetto Santacroce – Il Sole 24 Ore, pag. 21

Venerdì 6 luglio

Revocati gli aiuti di Stato a chi delocalizza entro 5 anni

Incentivi in conto impianti che costituiscono aiuti di Stato, da restituire, con sanzione fino a quattro

volte, se l’impresa trasferisce fuori dalla Ue l’attività economica interessata entro cinque anni dalla

realizzazione dell’intervento agevolato. Lo prevede il decreto Dignità approvato lunedì scorso dal

Governo. Revoca dei benefici anche per gli aiuti per investimenti specificamente localizzati in caso

Pag.23

La Rivista del Lavoro 27/2018

di spostamento al di fuori del territorio indicato dal provvedimento, sia in Italia che all’estero. Per le

misure di aiuto che prevedono valutazione di impatto occupazionale, il beneficio viene

proporzionalmente ridotto se il numero di dipendenti cala di oltre il 10 per cento.

Luca Gaiani – Il Sole 24 Ore, pag. 22

Verifiche e comunicazioni: i passi necessari per la «manutenzione» del patent box

Lo sforzo profuso negli ultimi mesi dall’Agenzia delle Entrate ha portato alla definizione di numerosi

accordi di patent box e alla conseguente possibilità, da parte dei contribuenti, di poter finalmente

beneficiare dell’agevolazione (anche se a distanza di circa tre anni dalla presentazione dell’istanza

di ruling).

Cristiano Margheri e Federico Susini – Il Sole 24 Ore, pag. 24

Consulenti, tirocini top

I tirocini promossi dai consulenti del lavoro sono più efficaci rispetto alla media nazionale. A sei mesi

dalla fine dei praticantati attivati da consulenti delegati della Fondazione lavoro, infatti, risultano

occupati poco meno del 60% dei tirocinanti, una percentuale superiore del 17% rispetto alla media

italiana. Negli ultimi cinque anni, i consulenti del lavoro hanno, in questo modo, creato circa 45 mila

posti di lavoro. È quanto emerge dall'indagine condotta dall'Osservatorio statistico dei consulenti del

lavoro, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Michele Damiani – Italia Oggi, pag. 32

Causali, la «stretta» coinvolge anche i contratti stagionali

La stretta sui contratti a termine rischia di coinvolgere anche il lavoro stagionale. Nel testo del D.L.,

licenziato lunedì in tarda serata dal Governo, ma che ancora deve essere bollinato dalla Ragioneria ,

i lavoratori stagionali sono esentati dal cosiddetto “stop and go”, ovvero la pausa tra la stipula di un

contratto e quello successivo, così come dal limite massimo della reiterazione del rapporto a 24 mesi,

ma non dalla causale per i rinnovi dopo il primo contratto, visto che i novellati articoli 19, comma 1,

e 21, comma 1, del Dlgs 81 del 2015, si applicano anche al lavoro stagionale.

Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci – Il Sole 24 Ore, pag. 4

Fallimenti, riforma in marcia

La riforma del fallimento e della crisi d'impresa riprende il suo cammino. E dovrebbe arrivare al

traguardo entro il prossimo 14 novembre anche con il nuovo Governo Conte. A pochi giorni

dall'insediamento di Mauro Vitiello, uno tra i massimi esperti del diritto fallimentare, a capo

dell'ufficio legislativo del Ministero della Giustizia, è infatti ripreso l'esame dei progetti di decreti

attuativi ai quali peraltro lo stesso Vitiello aveva collaborato in qualità di esperto esterno alla

commissione Rordorf.

Marcello Pollio – Italia Oggi, pag. 25

Fattura elettronica più snella

Una fatturazione elettronica semplificata e una riscossione che si concentri sui grandi debitori mentre

la pace fiscale dovrà essere virtuosa, cioè verso quei piccoli e medi debitori che abbiano comprovata

difficoltà economica. Sono queste le linee di intervento fiscali che tratteggia Raffaele Trano

capogruppo 5 stelle della Commissione Finanze della Camera.

Cristina Bartelli – Italia Oggi, pag. 27

Precompilata, rischio errore con le «Cu» non conguagliate

Scade domani, sabato 7 luglio, il termine per la presentazione del modello precompilato 730/2018

al sostituto d’imposta. Ci sarà più tempo, invece, e precisamente fino al 23 luglio prossimo in caso

di invio diretto alle Entrate o al Caf/professionista abilitato. Considerato l’approssimarsi delle

scadenze, appare dunque opportuno concentrare gli ultimi controlli prima dell’inoltro telematico

specie sulle dichiarazioni dove le modifiche rispetto al modello precaricato dall’Agenzia sono state

più numerose e di importo maggiormente elevato.

Lorenzo Pegorin e Gian Paolo Ranocchi – Il Sole 24 Ore, pag. 1 pag. 20

Pag.24

La Rivista del Lavoro 27/2018

Sabato 7 luglio

Con i nuovi indennizzi licenziamenti più costosi

Il cosiddetto Decreto dignità non cambia l’impianto generale del Jobs Act per quanto riguarda i

licenziamenti, tanto individuali quanto collettivi. Va ricordato che i capisaldi della riforma del 2015

sono sostanzialmente due. Il primo: in caso di licenziamento privo di giusta causa o giustifica to

motivo la sanzione è di regola l’indennizzo, mentre la reintegrazione resta un’eccezione limitata ai

casi di discriminazione o di licenziamento disciplinare basato su fatti del tutto insussistenti. Il

secondo: la misura dell’indennizzo è predeterminata e sottratta alla discrezionalità del giudice ,

essendo fissata a priori in due mensilità di retribuzione per ogni anno di anzianità di servizio, con un

minimo e un massimo.

Aldo Bottini - Il Sole 24 Ore, pag. 17

In pensione a 64 anni costa la metà dei 18 miliardi valutati dall’Inps

Questo forte calo è stato parzialmente attenuato dal flusso degli immigrati che, peraltro, non è tra i

più elevati in Europa: l’incidenza della popolazione straniera su quella totale è 8,3% in Italia, 10,5%

in Germania, 9,5% in Spagna, 8,6% in Gran Bretagna e 6,6% in Francia (dati Eurostat riferit i

all’1.1.16). Ma nonostante gli immigrati, dal 2015 è iniziato il declino dei nostri residenti, alimentato

anche dalla ripresa dell’emigrazione. L’invecchiamento demografico riduce le potenzialità di sviluppo.

Le previsioni economiche e previdenziali – finora basate sull’attesa per i prossimi anni di un flusso

annuo di immigrati oscillante tra i 270.000 e i 240.000 – dovranno essere riviste in peggio se nuove

barriere ridurranno quelle entrate.

Roberto Felice Pizzuti – il manifesto, pag. 1 e pag. 15

Pensioni, a chi conviene l’uscita con “quota 100”

I correttivi alla riforma Fornero inseriti nel programma di Governo hanno costi probabilmente non

lontanissimi da quelli preventivati dallo stesso esecutivo (che si è imposto un tetto di cinque milia rd i

l’anno). Le misure proposte, imperniate sulla cosiddetta quota 100 (uscita dal lavoro con 64 anni di

età minima e 36 di contributi) favoriscono però soprattutto i lavoratori con carriere lunghe e stabili,

rispetto a quelle più brevi e saltuarie.

Luca Cifoni – Il Messaggero, pag. 5

Di Maio: tra le novità in Aula anche sgravi sul lavoro stabile

Su somministrazione e giochi sarà battaglia in Parlamento. Si aprirà invece una riflessione sul periodo

transitorio, per differire, almeno per un breve periodo, l’entrata in vigore delle nuove norme; e

probabilmente, si discuterà di come rendere più conveniente il lavoro stabile in vista della legge di

Bilancio. Anche se il Vice Premier e Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ieri ha de tto: «Possiamo farlo

anche nel Decreto Dignità durante il dibattito parlamentare».

Marco Mobili e Claudio Tucci – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 3

Impatriati, per il bonus servono due anni

Per i lavoratori che puntano al rientro in Italia, due anni di res idenza all’estero costituiscono un

tempo minimo sufficiente, in presenza degli altri requisiti, per accesso al regime fiscale degli

impatriati. Questo il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate giunto ieri con la Risoluzione n. 51/E.

L’istante aveva interpellato l’ufficio per chiedere se integrasse il possesso dei requisiti per poter

accedere ai benefici previsti dall’articolo 16 del D.Lgs. n. 147 del 2015.

Pierpaolo Ceroli e Luisa Miletta - Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 16

Formazione, 75 mila ore in 18 mesi

Tra inizio 2017 e giugno 2018 Fondoprofessioni ha approvato attività formative per 75 mila ore. È

quanto risulta dall'analisi delle attività poste in essere dal Fondo interprofessionale, realizzata da

Confprofessioni, la titolare del fondo. Ma l'attività non termina con questi numeri; infatti, di recente

sono state stanziate ulteriori risorse per finanziare la formazione dei lavoratori.

Italia Oggi, pag. 28

Pag.25

La Rivista del Lavoro 27/2018

Professionisti, anche dalla Pa il contributo del 4% sulla parcella

Il Consiglio di Stato dà ragione all’Ente di previdenza pluricategoriale (Epap), guidato da Stefano

Poeta, e riconosce legittima l’applicazione del contributo integrativo al 4% anche per la Pubblica

amministrazione. Si tratta di una pronuncia storica che elimina – dopo anni – una disparità di

trattamento tra settore pubblico e privato che, di fatto, pesava sulle future pensioni dei professionisti

che lavorano in prevalenza o in esclusiva per la P.A.

Federica Micardi – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 15

Domenica 8 luglio

Lavoro sommerso, Veneto ultimo per risorse sottratte al Fisco

Fisco, il territorio meno interessato dalla presenza dell’economia sommersa è il Veneto che risulta

virtuosamente ultimo nella classifica delle regioni sul tema del lavoro nero. I 199.400 lavoratori in

nero «causano» 5,2 miliardi di euro di valore aggiunto sommerso (pari al 3,8% del Pil regionale) che

sottraggono al fisco quasi 2,9 miliardi. Questa la radiografia elaborata dall’ufficio Studi della Cgia di

Mestre che pone, invece, al primo posto nella classifica del sommerso la Calabria seguita da altre

regioni del Sud. Dei 3,3 milioni di «lavoratori invisibili» in Italia, poco meno di 200 mila sono veneti.

Insomma, una minima parte.

Martina Zambon – Corriere Del Veneto, pag. 5

Pensioni d'oro arriva il taglio

Sui vecchi debiti fiscali gli italiani continuano a muoversi con circospezione per cogliere l’opportunità

di pagare meno, fatta balenare dalla nuova maggioranza di governo, ma prendono maggior

confidenza con i nuovi strumenti del “fisco amico”, a cominciare dalla dichiarazione precompilata dei

redditi. A due settimane dalla scadenza del termine per l’invio del 730 predisposto dall’Agenzia delle

Entrate, prevista per il 23 luglio, sono infatti già 2,3 milioni gli italiani che hanno trasmesso la

dichiarazione dei redditi 2017. La prossima settimana, ha detto il Vice Premier Luigi Di Maio, si

comincerà a lavorare sul taglio delle pensioni d’oro.

Mario Sensini – Corriere Della Sera, pag. 34

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La Rivista del Lavoro 27/2018

Premessa

Nella riunione del 2 luglio 2018, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge recante misure

urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese (c.d. Decreto Dignità) che prevede, tra l’altro ,

importanti modifiche alla disciplina del lavoro. In particolare sono state portate significative

modifiche alle norme che regolano: il contratto di lavoro a tempo determinato, la somministrazione

di lavoro, l’indennità dovuta in caso di licenziamento illegittimo.

Si attende ora: la pubblicazione in Gazzetta, per l’entrata in vigore del decreto stesso e la

conversione in legge.

Proponiamo un’analisi delle principali novità.

Contratto a tempo determinato

ART. 1 E ART. 3

L’art. 1 del Decreto Dignità introduce rilevanti modifiche alla disciplina del contratto di lavoro a

tempo determinato. Vediamo quali.

Aggiornamento professionale

Stefania Altieri

Decreto dignità

Novità per il mondo del lavoro Argomento

Nella riunione del 2 luglio 2018, il Consiglio dei Ministri ha approvato il

Decreto Legge recante misure urgenti per la dignità dei lavoratori e

delle imprese (c.d. Decreto Dignità) che prevede, tra l’altro, importanti

modifiche alla disciplina del lavoro.

Novità

Tra le novità, segnaliamo le modifiche portate alle norme che regolano: il

contratto di lavoro a tempo determinato, la somministrazione di lavoro

l’indennità dovuta in caso di licenziamento illegittimo.

Riferimenti

● Consiglio dei Ministri, Decreto Legge approvato nella seduta del 2 luglio

2018.

Pag.27

La Rivista del Lavoro 27/2018

Innanzitutto sintetizziamo a quali contratti si applicano le modifiche introdotte.

Le disposizioni che riguardano il contratto a termine (art. 1), il contratto in somministrazione (art.

2) il contributo addizionale e indennità di licenziamento ingiustificato (art. 3) non si applicano ai

contratti stipulati dalla Pubblica Amministrazione per i quali continua ad applicarsi la disciplina

anteriore all’entrata in vigore del decreto dignità.

DURATA E CAUSALI

Sarà possibile stipulare, con lo stesso lavoratore, contratti a termine per una durata massima

complessiva di 24 mesi (attualmente sono previsti 36 mesi), ma con le seguenti specifiche:

i primi 12 mesi potranno essere stipulati senza alcuna motivazione (contratto acausale);

i successivi 12 mesi saranno ammessi esclusivamente a fronte di almeno una delle seguenti

esigenze:

a) temporanee e oggettive, estranee all’ordinaria attività e per esigenze sostitutive di altri

lavoratori;

b) connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili dell’attività ordinaria.

Ciò premesso va osservato che è consentito stipulare sin da subito un contratto superiore a

12 mesi purché inferiore ai 24 mesi – ma, in questo caso, dovrà essere indicata una delle

causali richieste dalla norma.

Va posta tuttavia attenzione al fatto che il decreto dignità non modifica quanto stabilito dal secondo

comma dell’articolo 19, del T.U. sui contratti di lavoro (D. Lgs. 81/2015), laddove prevede:

“2. Fatte salve le diverse disposizioni dei contratti collettivi, e con l'eccezione

delle attività stagionali di cui all'articolo 21, comma 2, la durata dei rapporti di lavoro

a tempo determinato intercorsi tra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore, per

effetto di una successione di contratti, conclusi per lo svolgimento di mansioni di pari

livello e categoria legale e indipendentemente dai periodi di interruzione tra un contratto

e l'altro, non può superare i …….”.

Ciò significa, in pratica, che il limite massimo dato dalla sommatoria dei rapporti a tempo

determinato con i contratti di somministrazione a termine che è di 36 mesi e che diventerà di 24

mesi, non riguarderà i contratti a termine per i quali i contratti collettivi stabiliscono diverse

previsioni.

Le nuove disposizioni si applicano

ai contratti di lavoro a tempo determinato stipulati

successivamente all’entrata in vigore del decreto in esame

ai rinnovi ed alle proroghe dei contratti in corso alla data di

entrata in vigore del decreto.

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La Rivista del Lavoro 27/2018

A quanto sopra si aggiunge il contratto a termine assistito previsto dall’art. 19, comma 3 del D.

Lgs. 81/2015, non toccato dalle novità introdotte dal c.d. decreto dignità, che riportiamo:

“3. Fermo quanto disposto al comma 2, un ulteriore contratto a tempo determinato

fra gli stessi soggetti, della durata massima di dodici mesi, può essere stipulato presso

la direzione territoriale del lavoro competente per territorio. (omississ)”

Cosa accade in caso di superamento?

E’ stabilito che, qualora il suddetto limite di 24 mesi venga superato, per effetto di un unico

contratto o di una successione di contratti, il contratto si trasforma in contratto a tempo

indeterminato dalla data di tale superamento.

ATTO SCRITTO

Ad eccezione dei contratti di durata non superiore a 12 giorni, l’apposizione del termine è priva di

effetto se non risulta da atto scritto, una copia del quale deve essere consegnata dal datore di

lavoro al lavoratore entro 5 giorni lavorativi dall’inizio della prestazione.

L’atto scritto deve contenere, in caso di rinnovo, l’indicazione delle predette esigenze in base

alle quali è stipulato.

In caso di proroga dello stesso rapporto tale indicazione è necessaria solo se il termine complessivo

eccede i 12 mesi.

PROROGHE E RINNOVI

Le proroghe previste all’interno dei contratti a termine scendono da 5 a 4 nell’arco dei 24 mesi,

a prescindere dal numero di contratti.

In caso di superamento di tale limite, il contratto si trasformerà a tempo indeterminato dalla

data di decorrenza della quinta (anziché sesta) proroga.

Come cambia la durata del contratto a termine

primo contratto a termine fino a

massimo 12 mesi senza causali

può essere rinnovato fino a massimo 12 mesi n presenza di una delle ragioni stabilite dalla

legge

primo contratto fino a massimo 24 mesi in

presenza di una delle ragioni stabilite dalla

legge

la durata massima può essere

diversamente stabilita dai contratti

collettivi

Pag.29

La Rivista del Lavoro 27/2018

Il contratto può essere prorogato, con il consenso del lavoratore, liberamente nei primi 12 mesi e,

successivamente, solo in presenza delle seguenti esigenze:

temporanee e oggettive, estranee all’ordinaria attività per esigenze sostitutive di altri

lavoratori;

connesse da incrementi temporanei, significativi e non programmabili dell’attività ordinaria .

DECADENZA E TUTELE

Viene infine stabilito che l’impugnazione del contratto a tempo determinato debba avvenire entro

180 (anziché 120) giorni dalla cessazione del singolo contratto, sempre con le modalità previste

dall'art. 6, co. 1, della Legge n. 604/1966.

CONTRIBUZIONE AGGIUNTIVA

Alfine di disincentivare i datori di lavoro ad abusare dei contratti a termine, si prevede l’aumento

dello 0,5% del contributo addizionale (fino ad oggi pari all’1,4%) per finanziare la Naspi, a carico

datore di lavoro [art. 2, co 28 Legge 92/2012], in occasione di ciascun rinnovo del contratto a tempo

determinato, anche in somministrazione.

Somministrazione di lavoro

ART. 2

Il rapporto di somministrazione a tempo determinato soggiace alla disciplina prevista per il rapporto

di lavoro a tempo determinato.

Così recita l’art. 2:

“All’articolo 34 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, il comma 2, primo periodo,

è sostituito dal seguente: «In caso di assunzione a tempo determinato il rapporto di

lavoro tra somministratore e lavoratore è soggetto alla disciplina di cui al capo III, con

esclusione delle disposizioni di cui agli articoli 23 e 24».”.

Le regole che saranno applicate anche ai rapporti in somministrazione riguarderanno:

la durata massima, pari a 24 mesi (sommando rapporti a termine diretti e in somministrazione);

lo stop & go;

il numero massimo di proroghe, che diventeranno 4.

Indennità di licenziamento ingiustificato

ART. 3

Il decreto dignità modifica il disposto normativo di cui all’art. 3, comma 1, del D. Lgs n. 23/2015,

incrementando le somme che l’azienda sarà obbligata a riconoscere al lavoratore in caso di

procedimento espulsivo non assistito dai necessari estremi.

Riportiamo l’articolo citato indicando le modifiche apportate:

1. Salvo quanto disposto dal comma 2, nei casi in cui risulta accertato che non

ricorrono gli estremi del licenziamento per giustificato motivo oggettivo o per

giustificato motivo soggettivo o giusta causa, il giudice dichiara estinto il rapporto

di lavoro alla data del licenziamento e condanna il datore di lavoro al pagamento di

un'indennità non assoggettata a contribuzione previdenziale di importo pari a due

mensilità dell'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine

rapporto per ogni anno di servizio, in misura comunque non inferiore a quattro

(diventerà sei) e non superiore a ventiquattro (diventerà trentasei) mensilità.

Pag.30

La Rivista del Lavoro 27/2018

Limiti alla delocalizzazione delle imprese beneficiarie di aiuti

ART. 4

Il comma 1 dell’art. 4 prevede:

“1. Fatti salvi i vincoli derivanti dai trattati internazionali, le imprese italiane ed estere

operanti nel territorio nazionale che abbiano beneficiato di un aiuto di Stato che

prevede l’effettuazione di investimenti produttivi ai fini dell’attribuzione del beneficio

decadono dal beneficio medesimo qualora l’attività economica interessata dallo

stesso ovvero un’attività analoga o una loro parte venga delocalizzata in Stati non

appartenenti all’Unione Europea entro cinque anni dalla data di conclusione

dell’iniziativa agevolata. In caso di decadenza si applica anche una sanzione

amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma in misura da due

a quattro volte l'importo dell'aiuto fruito.”

Il comma 2 aggiunge:

“2. Fuori dai casi previsti dal comma 1 e fatti salvi i vincoli derivanti dalla normativa

europea in materia di aiuti di Stato e di utilizzo dei fondi strutturali europei, le imprese

italiane ed estere operanti nel territorio nazionale che abbiano beneficiato di un aiuto

di Stato che prevede l’effettuazione di investimenti produttivi specificam ente

localizzati ai fini dell’attribuzione di un beneficio, decadono dal beneficio medesimo

qualora l’attività economica interessata dallo stesso ovvero un’attività analoga o una

loro parte venga delocalizzata dal sito incentivato in favore di unità produttive situate

al di fuori dell’ambito territoriale del predetto sito, in ambito sia nazionale sia europeo,

entro cinque anni dalla data di conclusione dell’iniziativa o del completamen to

dell’investimento agevolato.”

Per “delocalizzazione” si intende il trasferimento di un’attività economica o di una sua parte dal

sito produttivo incentivato ad un altro sito da parte della medesima impresa beneficiaria dell’aiuto o

di un’altra impresa controllata/collegata.

Tutela dell’occupazione nelle imprese beneficiarie di aiuti

ART. 5

L’art. 5 interviene in merito alle imprese italiane ed estere che godranno, successivamente alla

data di entrata in vigore del decreto stesso, di misure di aiuto di Stato che prevedono la

valutazione dell’impatto occupazionale.

Le suddette imprese, qualora,

al di fuori dei casi riconducibili a giustificato motivo oggettivo,

riducano i livelli occupazionali degli addetti all’unità produttiva o all’attività interessata dal

beneficio,

nei 5 anni successivi alla data di completamento dell’investimento,

decadranno dal beneficio in presenza di una riduzione superiore al 10%.

La decadenza dal beneficio è disposta in misura proporzionale alla riduzione del livello occupazionale

ed è comunque totale in caso di riduzione superiore al 50%.

Pag.31

La Rivista del Lavoro 27/2018

Premessa

Come noto, la verifica della regolarità contributiva delle aziende costituisce un requisito essenziale

per la fruizione degli incentivi normativi e contributivi previsti dalla normativa in materia di

lavoro e legislazione sociale.

E’ previsto dall’articolo 1, comma 1175 della Legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007), che recita:

“[…] i benefìci normativi e contributivi previsti dalla normativa in materia di lavoro e

legislazione sociale sono subordinati al possesso, da parte dei datori di lavoro, del

documento unico di regolarità contributiva, fermi restando gli altri obblighi di legge

ed il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali […].”

Il contesto normativo

La disciplina del documento unico di regolarità contributiva (Durc) è stata oggetto di numerosi

Aggiornamento professionale

Romina De Bellis

Durc

Nuova gestione dal 9 luglio Argomento

L’Inps, con il Messaggio del 2 luglio 2018, n. 2648 rende noto che di aver

realizzato il sistema Dichiarazione Preventiva di Agevolazione - D.P.A.

che rende possibile anticipare l’attivazione della verifica della

regolarità contributiva e acquisire l’esito del Durc a partire dal mese in cui

l’agevolazione/beneficio viene fruito.

Novità

Dal 9 luglio 2018 la verifica della regolarità contributiva avviene per il tramite

della “Dichiarazione Preventiva di Agevolazione (DPA)”; una dichiarazione

con la quale i datori di lavoro interessati devono comunicare all’Inps

l’intenzione di fruire di un determinato incentivo e a seguito della quale

l’Istituto provvederà a verificare preventivamente la regolarità contributiva

dell’impresa.

Riferimenti

● Inps, Messaggio n. 2648 del 2 luglio 2018.

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La Rivista del Lavoro 27/2018

interventi e modifiche.

Il D.M. del 24 ottobre 2007, emanato per dare attuazione al citato articolo 1, comma 1175, nel

disciplinare la specifica previsione volta a regolamentare il Durc con riguardo alle agevolazioni, in

realtà ha costituito la fonte normativa che, riepilogando i procedimenti amministrativi in cui il Durc

è richiesto, ha individuato tipologie di pregresse irregolarità di natura previdenziale e in

materia di tutela delle condizioni di lavoro considerate ostative al rilascio del Documento stesso.

In relazione a ciò l’Inps, con la Circolare n. 51 del 18 aprile 2008, nel definire le modalità

operative e procedurali per la verifica mensile del requisito di regolarità, ha disciplinato la fattispecie

dell’attestazione di regolarità contributiva ai fini della fruizione dei predetti benefici, attribuendo

alla stessa la denominazione di Durc interno.

Il D.L. 20 marzo 2014, n. 34, convertito con modificazioni dalla Legge 16 maggio 2014, n. 78,

all’articolo 4, rubricato «Semplificazioni in materia di Documento Unico di Regolarità Contributiva» ,

ha connotato diversamente il procedimento di formazione del Durc con riguardo agli adempimenti

richiesti alle imprese e alle Pubbliche Amministrazioni per l’acquisizione del Documento stesso,

stabilendo che la verifica della regolarità contributiva nei confronti dell’Inps, dell’Inail e delle Casse

Edili avviene con modalità esclusivamente telematiche e in tempo reale, indicando esclusivamente il

codice fiscale del soggetto da verificare.

L’attuazione di tale previsione è avvenuta con l’emanazione del D.M. 30 gennaio 2015 che, nel

definire i requisiti di regolarità, i contenuti e le modalità della verifica, nell’ambito dei crite r i

cui tale provvedimento doveva essere ispirato, ha previsto che:

“nelle ipotesi di godimento di benefici normativi e contributivi sono individuate le

tipologie di pregresse irregolarità di natura previdenziale ed in materia di tutela delle

condizioni di lavoro da considerare ostative alla regolarità, ai sensi dell’articolo 1, comma

1175, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296”.

Il passaggio dal controllo a posteriori alla verifica preventiva

Per garantire alle aziende la dichiarazione di regolarità contributiva al momento della fruizione

degli incentivi cui hanno titolo, e non solo a posteriori come avvenuto sinora, l’Inps ha introdotto

una nuova modalità di gestione del Durc che anticipa la verifica della regolarità contributiva: la

Dichiarazione Preventiva di Agevolazione (Dpa).

Dal 9 luglio 2018 il sistema Dichiarazione Preventiva di Agevolazione - D.P.A. - prevede che

l’azienda dichiari, attraverso un modello telematico, la volontà di usufruire delle agevolazioni a

partire dal mese in cui ne ha diritto e per tutto il periodo di permanenza del titolo medesimo.

La dichiarazione, con riguardo alla matricola aziendale per la quale, per il mese considerato, verrà

denunciata dal datore di lavoro l’agevolazione nel flusso UniEMens, deve avvenire entro il giorno

precedente la scadenza del pagamento della denuncia stessa.

LA DPA IN SINTESI

E’ una dichiarazione telematica sostitutiva dell’atto di notorietà, con la quale il datore

di lavoro dichiara di voler fruire di un determinato incentivo, per un determinato

periodo. Il sistema, ricevuta l’istanza:

- effettua i controlli del caso, interrogando la piattaforma Durc on line e

- restituisce all’interessato un responso circa la regolarità contributiva dell’impresa e,

quindi, sulla legittima fruizione dell’incentivo.

Pag.33

La Rivista del Lavoro 27/2018

In ogni caso la matricola indicata sarà ricollegata al codice fiscale dell’azienda in ossequio alle

regole vigenti in materia di Durc On Line, che prevedono che la verifica di regolarità contributiva

interessi tutte le posizioni contributive riconducibili al codice fiscale del soggetto verificato.

Pertanto l’esito fornito dal sistema, sarà valido per tutte le posizioni contributive associate al

codice fiscale a cui viene ricondotta la matricola Inps inserita dall’utente.

L’avvenuta trasmissione della Dichiarazione Preventiva di Agevolazione determinerà

l’avvio, in tempo reale, dell’interrogazione della piattaforma Durc On Line.

L’esito della verifica di regolarità sarà registrato sul sistema D.P.A. e fornirà all’utente esterno la

conferma circa la legittimità della fruizione dei benefici ai sensi dell’articolo 1, comma 1175, della

Legge n. 296/2006.

Mancato invio della Dpa

In assenza della preventiva dichiarazione a cura dell’azienda interessata o del proprio intermediario ,

qualora a seguito della elaborazione di un flusso UniEMens sia evidenziata almeno una agevolazione,

il sistema Dpa attiverà l’interrogazione della procedura Durc On Line e l’esito della verifica di

regolarità sarà gestito ai fini della conferma o del recupero di quanto indebitamente fruito a

titolo di benefici/agevolazioni.

Accesso alla procedura

La procedura è accessibile sul portale istituzionale dell’Inps:

all’interno dell’applicazione “DiResCo – Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente”,

attraverso il modulo telematico denominato “DPA – Dichiarazione per la fruizione dei benefici

normativi e contributivi” ,

gestito dall’omonima procedura.

Accedendo a tale sezione, il datore di lavoro deve inserire:

la matricola sulla quale sarà esposto il beneficio soggetto a verifica di regolarità contributiva;

l’arco temporale, in mesi, per i quali lo stesso verrà fruito.

Il datore di lavoro può effettuare l’invio del modulo fino al giorno precedente la scadenza

dell’obbligazione contributiva.

VANTAGGI

Riduzione dei tempi di gestione

Si evita che la verifica della regolarità avvenga in un momento successivo allafruizione dell’agevolazioni

Maggiore efficacia del sistema dei controlli e semplificazione della

gestione

Pag.34

La Rivista del Lavoro 27/2018

La verifica della regolarità contributiva avviene con riferimento a tutte le posizioni

contributive dell’impresa, e copre un determinato periodo di tempo.

Ne consegue che, con riferimento a quel periodo di tempo e indipendentemente dalla

posizione contributiva interessata, non sarà necessario inviare ulteriori Dpa per fruire di

eventuali nuovi benefici o incentivi.

Focus

Validità della DPA

L’indicazione dei mesi per i quali si intende fruire dell’incentivo è connesso alla funzionalità del

sistema Dpa, che avvia la verifica della regolarità contributiva , sulla piattaforma Durc on line ,

per un numero di mesi successivi a quello di iniziale fruizione pari a quelli indicati nella dichiarazione

resa dal datore di lavoro, registrando di volta in volta l’esito della verifica.

Tale meccanismo:

consente al datore di lavoro di non dover reinoltrare la Dpa anche per i mesi successivi per i

quali intende fruire dell’incentivo;

tuttavia, non vincola il datore di lavoro ai fini dell’effettiva fruizione .

Il sistema Dpa avviserà il datore di lavoro all’approssimarsi della scadenza, invitandolo ad inviare

una nuova dichiarazione.

Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente

Soggetti tenuti

all’obbligo

Devono inviare la Dpa tutti i soggetti interessati alla fruizione di

incentivi economici o contributivi per i quali è richiesta la regolarità

contributiva (Durc regolare).

Termini di

effettuazione

Deve essere inviata entro il giorno antecedente la scadenza del

pagamento dei contributi relativi alla denuncia contributiva del

mese nel quale, per la prima volta, si fruisce dell’incentivo.

Validità Per un numero di mesi successivi a quello di iniziale fruizione pari a

quelli indicati nella dichiarazione resa dal datore di lavoro.

Mancato invio

In caso di fruizione di benefici senza Dpa si avvia l’interrogaz ione

della procedura Durc On Line e l’esito della verifica di regolarità

sarà gestito ai fini della conferma o del recupero di quanto

indebitamente fruito a titolo di benefici/agevolazioni.

Pag.35

La Rivista del Lavoro 27/2018

Premessa

E’ stata aggiornata la codicistica del flusso UniEMens.

I nuovi codici tributo

Sono stati istituiti, con decorrenza dal periodo di paga AGOSTO 2018, i seguenti nuovi codici

dell’elemento <CodiceContratto> di <DenunciaIndividuale> del flusso di denuncia UniEMens:

Codice Significato

484 CCNL per i dipendenti di studi professionali, di centri elaborazione dati, dei consulenti

tributari e dei tributaristi – Ancot, Anap, Alim, Fenapi.

485 CCNL per gli operai agricoli, florovivaisti e dell'acquacoltura - Confimprese

Agricoltura, Confimpreseitalia.

486 CCNL per i dipendenti delle aziende del comparto metalmeccanico –

Confimpreseitalia, Confimprese Artigianato.

487 CCNL per i dipendenti del terziario: attività collaterali al commercio, distribuzione e

servizi - Feder Iacct, Assopmi per il Lavoro, Confimpreseitalia.

Ufficio paghe - aggiornamento

Romina De Bellis UniEMens

Nuovi codici contratto Argomento

E’ stata aggiornata la codicistica del flusso UniEMens.

Novità

Sono stati istituiti, con decorrenza dal periodo di paga agosto 2018, i nuovi

codici, dal 484 al 493, dell’elemento <CodiceContratto> di

<DenunciaIndividuale> del flusso di denuncia UniEMens. Inoltre, per

adeguarli alle denominazioni contrattuali correnti, viene variata la descrizione

dei seguenti codici contratto: 053, 061, 151 e 196. Con la stessa decorrenza,

infine, vengono disattivati i seguenti codici contratto: 009, 102, 170, 187 e

230.

Riferimenti

● Inps, Messaggio n. 2723 del 5 luglio 2018.

Pag.36

La Rivista del Lavoro 27/2018

488 CCNL comparto privato sanitario e sociosanitario – Fenaspa, Aspat, Anpric,

Confimpreseitalia.

489 CCNL per i dipendenti da aziende del terziario, del commercio e dei servizi -

Confimpreseitalia, Fenact, Asseope.

490

CCNL per i soci lavoratori e dipendenti delle imprese esercenti attività nel settore

artistico, informativo, sport e spettacolo - Unione nazionale commercialisti ed esperti

contabili, Confimpreseitalia.

491 CCNL per i dipendenti delle imprese del comparto che opera nel settore della bellezza

e del servizio alla persona - Confimpreseitalia, Confipe.

492 CCNL per i lavoratori delle micro, piccole e Medie Imprese esercenti attività nel

settore del turismo – Confimpreseitalia.

493 CCNL per i dipendenti delle Associazioni ed altre Organizzazioni del terzo settore –

Confimpreseitalia.

Variazione denominazione dei codici tributo

Da AGOSTO 2018, per adeguarli alle denominazioni contrattuali correnti, viene variata la descrizione

dei seguenti codici contratto:

Codice Significato

053 CCNL per i quadri direttivi e per il personale delle aree professionali delle banche di

credito cooperativo, casse rurali ed artigiane – Federcasse.

061 CCNL per i dirigenti delle banche di credito cooperativo, casse rurali ed artigiane –

Federcasse.

151

CCNL logistica, trasporto merci e spedizione – Aite, Aiti, Assoespressi, Assologistica ,

Fedespedi, Fedit, Fisi, Trasportounito Fiap, Confetra, Anita, Fai, Assotir,

Federtraslochi, Federlogistica, Fiap, Unitai, Conftrasporto, Cna Fita, Confartigianato

Trasporti, Sna Casartigiani, Claai.

196

CCNL per il personale non imbarcato dipendente da cooperative esercenti attività di

pesca marittima, maricoltura, acquacoltura e vallicoltura - Acgi Agrita l,

Federcoopesca Confcooperative, Legacoop Agroalimentare Dipartimento Pesca.

Disattivazione di codici tributo

Sempre da AGOSTO, vengono disattivati i seguenti codici contratto per le sottoesposte motivazioni:

Codice Significato

009 CCNL per i dipendenti dalle agenzie ippiche, in quanto confluito nel CCNL per i

dipendenti dalle aziende del terziario, distribuzione e servizi (codice 042).

102

CCNL per i dipendenti dai magazzini generali, depositi per conto terzi e dalle aziende

produttrici di energia refrigerante e ghiaccio, in quanto confluito nel CCNL logistica ,

trasporto merci e spedizione – Aite, Aiti, Assoespressi, Assologistica, Fedespedi,

Fedit, Fisi, Trasportounito Fiap, Confetra, Anita, Fai, Assotir, Federtraslochi,

Federlogistica, Fiap, Unitai, Conftrasporto, Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Sna

Casartigiani, Claai (codice 151)

170

CCNL per i viaggiatori e piazzisti dipendenti da aziende commerciali, in quanto

confluito nel CCNL per i dipendenti dalle aziende del terziario, distribuzione e servizi

(codice 042)

187 CCNL cooperative di consumo, in quanto confluito nel CCNL per i dipendenti dalle

aziende del terziario, cooperative di consumo e dei loro consorzi (codice 043)

230 CCNL per i dirigenti trasporti terrestri, in quanto confluito nel CCNL per i dirigenti

delle aziende di autotrasporto e spedizione (codice 057).

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LA RIVISTA DEL LAVORO - REDAZIONE

ANNO DI PUBBLICAZIONE XI RIVISTA N. 27/2018

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Direttore responsabile Giulio Spiazzi di Corte Regia

Direttore editoriale

Grazia Piccoli

Sede legale - amministrativa

(37122) Verona – Via del Minatore, 6

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e argomenti trattati

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di Verona nr. 1758 dell’11/05/2007

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Fotografia Emma Costantini

Alessia Merzari

Gli autori

Hanno collaborato alla realizzazione di questo

numero:

Stefania Altieri

Comitato di redazione

Romina De Bellis

Comitato di redazione

Lia Pesarin

Comitato di redazione

ISSN 2531-9353 La Rivista del Lavoro