La Rivista Del Cinema - Il Labirinto Del Mondo - Tutti i Film Di Stanley Kubrick

12
Il labirinto del mondo. Tutti i film di Stanley Kubrick * di Michel Chion In Kubrick, l’immagine, consapevole di potersi far assorbire da un significato preesistente, cerca al contrario di catturare l’attenzione, come la vagina aper- ta delle sculture erotiche nel bar di Arancia meccanica.Queste sculture provo- canti di donne nude con le cosce aperte, appoggiate sulle braccia e le gambe o nell’ atto di offrire le mammelle da cui fuoriesce latte addizionato con droga, mettono in risalto la simmetria ingorda del corpo femminile, che ci sembra essere la metafora stessa dell’immagine in Kubrick: dall’Overlook hotel ai corridoi del Discovery, dalle trincee di Orizzonti di gloria alla scolla- tura della madre dell’ eroe in Barry Lyndon - e naturalmente fino allo spazio in «slitscan» del trip di 2001 che «si offre», splendido - sono solo contenitori che ingoiano o sputano fuori personaggi. Nei film di Kubrick, lo shock pro- viene da questa maniera particolare con la quale l’immagine «invita» il tito- lo, ne accetta gli omaggi e al tempo stesso si rifiuta a esso. Si è molto insisti- to sulla cura che il regista dedicava alle riprese che realizzava personalmente tutte le volte che poteva.Vorremmo restituire tutto il suo valore a questa banalità. Il primato del visibile, per Kubrick, non è mai un dato acquisito, connatu- rato alla definizione stessa di quest’arte. Ogni volta bisogna difendere l’imma- gine, esaltarla, metterla al centro, farla brillare. Le inquadrature simmetriche care al regista (in particolare in Arancia meccanica) valorizzate dalla scelta e dalla concezione della scenografia e dal grandangolo che sottolinea le linee di fuga, non si accontentano di richiudere l’immagine su sé stessa e di dare una sensazione di chiusura: si focalizzano sull’immagine, ne fanno il centro del totale cinematografico, invitano gli altri elementi a raggrupparsi intorno a essa pur senza entrare in essa. In Kubrick, l’immagine è anche un corpo-fallo femminile, una nudità arma- ta. Armata della sua nudità scintillante, non può lasciarsi manipolare tanto facilmente dal suono. Si tratta d’altra parte secondo noi di uno dei problemi che incontra quel film spesso prodigioso ma disomogeneo che è Shining. La fotografia è talmente impeccabile, luminosa e dura, che le diverse musiche con funzione drammatica arrangiate da Wendy Carlos o tratte da Penderecki e Bartok non trovano accesso all’immagine, che le respinge. Capita che per avere effetto,la musica abbia bisogno di una zona d’ombra e di imprecisione nell’immagine, zona che qui è assente. Il cinema è un’arte che favorisce i colpi d’incontro, il doppio gioco, le allusioni, attraverso la possibilità di uti- lizzare il fuori campo, gli interstizi e gli escamotage del découpage, le ellissi del montaggio, le infinite potenzialità del chiaroscuro, le ellissi e paralessi della sceneggiatura, l’ambigua relazione audio-visiva e perfino, come la chia- miamo talvolta, «audio-divisiva»: tutto lo permette e alcuni maestri - “2001 Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick (1968) anno v - numero 45 - febbraio 2007 - poste italiane. spedizione in a.p. 70% d.c. / d.c.i. torino - tassa pagata / taxe perçue / ordinario MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA DIRETTORE ALBERTO BARBERA Il labirinto del mondo Tutti i film di Stanley Kubrick L’amico italiano Omaggio a Philippe Noiret Le città del noir Il poliziesco a Lione e Atene Crossroads Neil Young: Heart of Gold Oberhausen on Tour 2007 I cortometraggi scelti del festival di Oberhausen Cult! Il signor Rossi va in Lapponia Il restauro di The Lodger Ezio Bosso e Quartetto di Torino live La voce segreta delle parole Il grande cinema in lingua originale ( segue a pag. 2 ) 45 N U M E R O FEBBRAIO 2007 n.45 23-01-2007 8:54 Pagina 1

description

La Rivista Del Cinema - Il Labirinto Del Mondo - Tutti i Film Di Stanley Kubrick

Transcript of La Rivista Del Cinema - Il Labirinto Del Mondo - Tutti i Film Di Stanley Kubrick

Page 1: La Rivista Del Cinema - Il Labirinto Del Mondo - Tutti i Film Di Stanley Kubrick

Il labirinto del mondo.Tutti i film di Stanley Kubrick*

di Michel Chion

In Kubrick, l’immagine, consapevole di potersi far assorbire da un significatopreesistente, cerca al contrario di catturare l’attenzione, come la vagina aper-ta delle sculture erotiche nel bar di Arancia meccanica.Queste sculture provo-canti di donne nude con le cosce aperte, appoggiate sulle braccia e le gambeo nell’ atto di offrire le mammelle da cui fuoriesce latte addizionato condroga, mettono in risalto la simmetria ingorda del corpo femminile, che cisembra essere la metafora stessa dell’immagine in Kubrick: dall’Overlookhotel ai corridoi del Discovery, dalle trincee di Orizzonti di gloria alla scolla-tura della madre dell’ eroe in Barry Lyndon - e naturalmente fino allo spazioin «slitscan» del trip di 2001 che «si offre», splendido - sono solo contenitoriche ingoiano o sputano fuori personaggi. Nei film di Kubrick, lo shock pro-viene da questa maniera particolare con la quale l’immagine «invita» il tito-lo, ne accetta gli omaggi e al tempo stesso si rifiuta a esso. Si è molto insisti-to sulla cura che il regista dedicava alle riprese che realizzava personalmentetutte le volte che poteva. Vorremmo restituire tutto il suo valore a questabanalità. Il primato del visibile, per Kubrick, non è mai un dato acquisito, connatu-rato alla definizione stessa di quest’arte. Ogni volta bisogna difendere l’imma-gine, esaltarla, metterla al centro, farla brillare. Le inquadrature simmetrichecare al regista (in particolare in Arancia meccanica) valorizzate dalla scelta edalla concezione della scenografia e dal grandangolo che sottolinea le lineedi fuga, non si accontentano di richiudere l’immagine su sé stessa e di dareuna sensazione di chiusura: si focalizzano sull’immagine, ne fanno il centrodel totale cinematografico, invitano gli altri elementi a raggrupparsi intornoa essa pur senza entrare in essa.In Kubrick, l’immagine è anche un corpo-fallo femminile, una nudità arma-ta. Armata della sua nudità scintillante, non può lasciarsi manipolare tantofacilmente dal suono. Si tratta d’altra parte secondo noi di uno dei problemiche incontra quel film spesso prodigioso ma disomogeneo che è Shining.La fotografia è talmente impeccabile, luminosa e dura, che le diverse musichecon funzione drammatica arrangiate da Wendy Carlos o tratte da Pendereckie Bartok non trovano accesso all’immagine, che le respinge. Capita che peravere effetto, la musica abbia bisogno di una zona d’ombra e di imprecisionenell’immagine, zona che qui è assente. Il cinema è un’arte che favorisce icolpi d’incontro, il doppio gioco, le allusioni, attraverso la possibilità di uti-lizzare il fuori campo, gli interstizi e gli escamotage del découpage, le ellissidel montaggio, le infinite potenzialità del chiaroscuro, le ellissi e paralessidella sceneggiatura, l’ambigua relazione audio-visiva e perfino, come la chia-miamo talvolta, «audio-divisiva»: tutto lo permette e alcuni maestri -

“2001 Odissea nello spazio”di Stanley Kubrick (1968)

a n n o v - n u m e r o 4 5 - f e b b r a i o 2 0 0 7 - p o s t e i t a l i a n e . s p e d i z i o n e i n a . p . 7 0 % d . c . / d . c . i . t o r i n o - t a s s a p a g a t a / t a x e p e r ç u e / o r d i n a r i o

MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA

DIRETTORE ALBERTO BARBERA

Il labirinto del mondoTutti i film di Stanley Kubrick

L’amico italianoOmaggio a Philippe Noiret

Le città del noirIl poliziesco a Lione e Atene

CrossroadsNeil Young: Heart of Gold

Oberhausen on Tour 2007I cortometraggi scelti del festival di Oberhausen

Cult!Il signor Rossi va in Lapponia

Il restauro di The LodgerEzio Bosso e Quartetto di Torino live

La voce segreta delle paroleIl grande cinema in lingua originale

(segue a pag. 2 )

45N U M E R O

FEBBRAIO 2007

n.45 23-01-2007 8:54 Pagina 1

Page 2: La Rivista Del Cinema - Il Labirinto Del Mondo - Tutti i Film Di Stanley Kubrick

Amerigo Cadeddu,Torino * Giuseppe Bertolucci, Bologna * Bernardo Bolognesi, Bologna * GuyBorlée, Bologna * Ezio Bosso,Torino * Casasonica,Torino * Centro Sperimentale di Cinematografia

– Cineteca Nazionale, Roma * Change Performing Arts, Milano * Cineteca del Comune di Bologna * Connaissance duCinéma, Paris * Simone Emiliani, Roma * Films Distribution, Paris * France Cinéma, Firenze * Goethe-Institut,Torino* Greek Film Center, Athens * Hollywood Classics, London * Internazionale Kurzfilmtage Oberhausen * JuvarraMultiteatro, Torino * Lindau, Torino * MGM, London * MultiServizi, Torino * National Film & Television Archivi,London * Neon Subber, Borgo d’Ale (VC) * N.I.P.,Torino * Gianfranco Plenizio,Torino * Salento Finibus Terrae, SanVito dei Normanni (Br) * Sony Pictures Releasing Italia, Roma * Sony Pictures Releasing UK, London * UniversalPictures International Italy, Milano * Universal Pictures International UK, London * Fabrizio Varesco, Ravenna * WalterVergnano,Torino * Peter Von Bagh, Helsinki * Warner Bros. Italia, Roma * Warner Bros. UK, London * Dario Zanasi,Bologna * Cineteca del Museo Nazionale del Cinema - Personale della Multisala Massimo.Un ringraziamento particolare a La Stampa – Torino Sette per il contributo alla diffusione della rivista.

Ringraziamenti

MENSILE DEL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMAANNO V - NUMERO 45 - FEBBRAIO 2007REG.TRIB.TORINO N. 5560 DEL 17/12/2001

Direttore Responsabile ALBERTO BARBERA

Resp. Programmazione e Coord. RedazionaleSTEFANO BONICON LA COLLABORAZIONE DI GRAZIA PAGANELLI

Hanno collaborato a questo numeroSILVIO ALOVISIO, LUCA SCARLINI, ALDO TASSONEMICAELA VERONESI

Ricerche IconograficheSILVIO ALOVISIO, ANTONELLA ANGELINI,SONIA DEL SECCO(BIBLIOTECA INTERNAZIONALE DI CINEMAE FOTOGRAFIA “MARIO GROMO”)

Comunicazione e Promozione MARIA GRAZIA GIROTTO

Ufficio Stampa VERONICA GERACI

Progetto graficoATELIER ABC

StampaSTIGE

RedazioneVIA MONTEBELLO 15 - 10124 TORINOTEL. 011.813.85.20 - FAX [email protected]

MUSEO NAZIONALE DEL CINEMAFONDAZIONE MARIA ADRIANA PROLOARCHIVI DI CINEMA, FOTOGRAFIA ED IMMAGINEVIA MONTEBELLO 15 - 10124 TORINOTEL. 011.813.85.11 - FAX 011.839.47.47www.museocinema.it

PresidenteALESSANDRO CASAZZA

DirettoreALBERTO BARBERA

2

MUSEO NAZIONALE DEL CINEMALe Rassegne del Massimo3programmafebbraio

�primo piano / 12-27 febbraio

Il labirinto del mondo.Tutti i film di Stanley Kubrick

Stanley Kubrick

Il bacio dell’assassinoKiller’s KissUsa 1955, 67’, b/n, v.o. sott.it.

Nell’atrio della stazione Grand Central, il pugile DavyGordon ricorda gli avvenimenti dei giorni trascorsi.Vive da solo mentre nell’appartamento di fronte al suo,

dall’altra parte del cortile, abita Gloria, una ballerina di night-club. Una sera, rincasato dopo aver perso un incontro, vede dalla finestra Gloria mentre VincentRapallo, il padrone del locale in cui lavora la ragazza,la sta maltrattando. Davy corre in suo aiuto mettendo in fuga l’aggressore. Dall’incontro casuale tra Gloria e Davey ha origine un reciproco sentimento d’amore e i due decidono di partire insieme. Ma Raphael fa rapireGloria ed ordina a due sgherri di uccidere Davey:questi sfugge per caso alla morte, mentre viene ucciso il suo procuratore. La polizia ritiene Davey responsabiledell’assassinio di quest’ultimo, ma il pugile riesce a fuggire e a rintracciare Raphael trovando anche Gloria che è tenutaprigioniera in una soffitta. “…Kubrick pone le premesse di un nuovo cinema. Egli è rivoluzionario perché rompe la linea tradizionale del racconto diretto e in successionecronologica, retrocedendo in un tempo eminentemente

drammatico, malgrado il rischio di sconvolgere il ritmo di suspense desiderato e necessario alla stessa conclusione del film” (G. Rocha).Sc.: S. Kubrick; Fot.: S. Kubrick; Int.: Frank Silvera,Jamie Smith, Irene Kane, Jerry Jarrett.MAR 13, H. 15.30, GIO 15, H. 23.00,VEN 16, H. 19.30

Stanley Kubrick

Rapina a mano armataThe KillingUsa 1956, 85’, b/n, v.o. sott.it.Johnny Clay, ex carcerato, progetta un grosso colpo:impadronirsi di un’ingente somma custodita negli uffici di un ippodromo. Il piano viene studiato in tutti i suoiparticolari e a ciascuno dei complici è affidato un compito.Gli esecutori principali sono quattro: Kennan, un poliziotto

La pubblicazione è realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività CulturaliDirezione Generale per il Cinema (Promozione per la Cultura Cinematografica)

Si ringrazia REAR per il contributo alle attività del Museo

Il labirinto del mondo.Tutti i film di Stanley Kubrick(da pag. 1)

Bergman,Tarkovskij - sono stati grandi nell’utilizzazione di questa «zona ambi-gua». Kubrick, invece, sembra giocare a carte scoperte, non per quell’arroganzache così spesso gli si attribuisce, ma semplicemente perché c’era qualcosa che

voleva davvero veder esistere sullo schermo e questo era possibile soltanto enfa-tizzando tutti i procedimenti impiegati. Lo spettatore sa che l’immagine cine-matografica è fuggevole, capricciosa, soprattutto se è rimaneggiata nel corso diun’inquadratura. Con i travelling e gli zoom in avanti o indietro nei film diKubrick, approdiamo spesso a una composizione simmetrica, ma la simmetria èinstabile, fugace, al limite della rottura, della catastrofe.Non possiamo contare su di essa. Definiamo dunque il cinema di Kubrick come«cinema sovraesposto». Nella sua opera, questa dimensione appare nella sua pie-nezza con Il dottor Stranamore. Intendiamo dire che la sua scelta consisterà nelconservare il linguaggio classico del cinema esponendo però il suo meccanismo,i suoi elementi a una luce cruda e viva. Nella sua opera è difficile non vedereche le immagini sono giuntate pezzo dopo pezzo; è difficile non vedere che èun attore che recita e che talora recita sopra le righe (soprattutto quando rive-ste più ruoli, come Peter Sellers).È difficile non notare che il découpage organizza, il montaggio monta, il mis-saggio missa; è difficile non sentire che la musica è stata aggiunta a posteriori...Ed è difficile, infine, non vedere come tali, separate da una barriera definitiva,l’immagine e la sua legenda.

* Il testo di Michel Chion è tratto dal suo saggio Stanley Kubrick. L’umano, né più némeno pubblicato in traduzione italiana dalle Edizioni Lindau, che qui ringraziamo per aver-ne gentilmente concesso la riproduzione.

La retrospettiva Stanley Kubrick è stata organizzata in collaborazione con Warner Bros.Italia, MGM, Sony Pictures Releasing UK, NBC Universal e Hollywood Classics.

n.45 23-01-2007 8:54 Pagina 2

Page 3: La Rivista Del Cinema - Il Labirinto Del Mondo - Tutti i Film Di Stanley Kubrick

assillato dalla necessità di pagare dei debiti di gioco;O’Reilly, un barista che ha la moglie ammalata e bisognosa di cure; Unger, un vecchio allibratorealcolizzato; Peatty, un modesto cassiere dell’ippodromo e sua moglie Sherry, donna ambiziosa ed avida.Ci sono inoltre due collaboratori che non conoscono il piano di Johnny. Il piano funziona perfettamente e Johnny riesce a mettere le mani su due milioni di dollari.Nel luogo stabilito i complici stanno aspettando Johnny per la spartizione del bottino, ma al suo posto si presental’amante di Sherry che vuole impadronirsi del bottino.“Rapina a mano armata non era altro che una semplice storia poliziesca che io ho salvato, almeno credo,dalla banalità utilizzando un procedimento narrativo di tipo letterario per quanto riguarda la cronologia degli avvenimenti. L’aspetto temporale nella narrativaromanzesca è essenzialmente più vasto e offre molte più possibilità di quello cinematografico” (S. Kubrick).

Sc.: S. Kubrick, da un romanzo di Lionel White;Fot.: Lucien Ballard; Int.: Sterling Hayden, Coleen Gray,Vince Edwards.LUN 12, H. 16.30, MAR 13, H. 16.45, MER 14, H. 20.30

Stanley Kubrick

Orizzonti di Gloria / Paths of GloryUsa 1957, 87’, b/n, v.o. sott.it.

Durante la I guerra mondiale, il generale Broulard,dello Stato Maggiore francese, nel tentativo di risollevare lesorti della guerra, ordina al generale Mireau di attaccare unaposizione saldamente fortificata, tenuta dai tedeschi. Mireau,

convinto che l’attacco si risolverà in un massacro,vede nel tentativo un’occasione di mettersi in luce comeardito comandante. Per questo impartisce al colonnello Dax l’ordine di condurre i suoi uomini all’attacco. Dax,a sua volta, è contrario all’idea di sacrificare la vita dei suoi soldati, ma l’ordine ricevuto è categorico e non resta che eseguirlo. All’alba del giorno designato esce dalla trinceacon la prima ondata; la reazione tedesca produce larghi vuotinelle schiere francesi e nessuno riesce a superare più dellametà dello spazio che separa le due linee. Il bombardamentotedesco si fa così intenso che la seconda ondata non puòuscire dalla trincea. Il generale Mireau, che assiste da lontano,ordina all’artiglieria di sparare sulle linee francesi per costringere gli uomini ad uscire dalle trincee,ma l’ordine non viene eseguito.Sc.: S. Kubrick; Fot.: George Krause; Int.: Kirk Douglas,Ralph Meeker,Adolphe Menjou, George Macready.LUN 12, H. 18.15, MER 14, H. 22.15, GIO 15, H. 21.30

Stanley Kubrick

SpartacusUsa 1969, 198’, col., v.o. sott.it.

Il gladiatore Spartaco organizza una rivolta con l’intenzione di raggiungere un paese libero. Il Senato romano cerca di fermare l’esercito degli schiavi mandando un contingente,ma Antonino, grande amico di Spartaco, li avverte e il gladiatore riesce, in un’imboscata, a sconfiggerlodirigendosi poi verso il sud. Non essendo però riuscito a corrompere dei pirati arabi per ottenere in cambio alcunenavi, non gli rimane che un’alternativa: attaccare Romaavviando una terribile guerra tra le armate di Crasso e i sessantamila schiavi ribelli. Decine di migliaia di uominivengono massacrati in un’immane lotta e Spartaco vienesconfitto. Crasso fa crocifiggere tutti i prigionieri tranne ventiche dovranno scegliere se battersi o rivelare il nascondiglio di Spartaco. Ma questi, provato dalla stanchezza e ferito,si presenta spontaneamente al suo nemico che lo obbliga a combattere nell’arena contro Antonino.All’inizio il film eradestinato a Anthony Mann che ne girò le prime scene. Fu poiestromesso per volontà di Kirk Douglas.“Spartacus è l’unicofilm del quale io non abbia avuto un controllo assoluto. Il filmarrivò a distanza di due anni dall’ultimo lungometraggio che

avevo diretto. Quando Kirk Douglas mi offrì la regia di Spartacus pensai che avrei potuto farne qualcosa di buono se fosse stato possibile cambiare la sceneggiatura” (S. Kubrick).Sc.: Dalton Trumbo, dal romanzo di Howard Fast;Fot.: Russell Metty; Int.: Kirk Douglas, Laurence Olivier,Jean Simmons.LUN 12, H. 20.30, MER 14, H. 16.30, GIO 15, H. 18.00

Stanley Kubrick

Il dottor Stranamore,ovvero come imparai a non preoccuparmie ad amare la bombaDr. Strangelove, or how I learned to stop worrying and love the bombGran Bretagna 1964, 93’, b/n, v.o. sott.it.

Un generale psicopatico americano in preda al delirioanticomunista ordina ai suoi aerei un attacco atomico control’Unione Sovietica. Subito dopo si chiude nella baseimpedendo a tutti, compreso il presidente degli Stati Uniti,di intervenire per porre rimedio alla situazione e fermare la spedizione distruttiva. Sia gli alti ufficiali americani,sia i massimi esponenti sovietici tentano di fermare la minacciadi una guerra nucleare. L’esercito bombarda la sua stessa baseper tentare di far rientrare gli aerei che vengono fermati,ad eccezione di uno che prosegue verso un obiettivosecondario.“Allarme rosso è un romanzo decisamente serio e ricco di suspense. È stato quando si mise mano al lavoro sulla sceneggiatura che pensai di farne una commediagrottesca.Avevo scoperto che era necessario rinunciare a uncerto numero di cose, sia perché assurde, sia perché paradossali,per impedire che la storia diventasse ridicola.Tuttavia questecose sembravano estremamente vere ed è così che decisi chel’ideale era fare di questo film una commedia grottesca perchéere il modo di proseguire al meglio la verità” (S. Kubrick).Sc.: S. Kubrick,Terry Southern, dal romanzo di Peter George; Fot.: Gilbert Taylor; Int.: Peter Sellers,George C. Scott, Sterling Hayden.GIO 15, H. 16.15,VEN 16, H. 22.30, SAB 17, H. 20.30

Stanley Kubrick

LolitaUsa/Gran Bretagna 1962, 152’, b/n, v.o. sott.it.Il professor Humbert si trasferisce a Ramsdale e affitta unastanza nella casa della vedova Charlotte Hage. La donna fa delsuo ospite l’oggetto di un costante corteggiamento che farebbescappare via il professore al più presto se non si fosse invaghito

3

Le Rassegne del Massimo3programmafebbraio

n.45 23-01-2007 8:54 Pagina 3

Page 4: La Rivista Del Cinema - Il Labirinto Del Mondo - Tutti i Film Di Stanley Kubrick

Le Rassegne del Massimo3programmafebbraio

4

di Lolita, la figlia adolescente della padrona di casa.Pur di starle accanto Humbert sposa la madre e, quando una sera Charlotte sbirciando nel suo diario scopre l’attrazioneche l’uomo ha per Lolita, sconvolta, fugge via e finisceschiacciata da un’automobile. La morte della moglie rappresenta per Humbert la possibilità di rimanere per sempre a fianco a Lolita. Geloso di tutto e di tutti, Humbertlascia Ramsdale e porta la ragazzina via con sé in Ohio.Un giorno, però, Lolita fugge senza lasciare traccia.Tre anni dopo la sua giovane amante finalmente gli scrive:ha sposato il commediografo Clare Quilty, è poverissima e aspetta un bambino. Humbert si precipita dalla sua Lolita ma, sordo di rancore, cerca l’uomo che gliel’ha rubata per regolare il conto.“Nel film non potei dare il giusto peso all’aspetto erotico della relazione di Humbert con Lolita e poiché riuscii solo a fare cenno alla vera natura della sua attrazione, gli spettatori furono indotti a pensaretroppo presto che Humbert ne era innamorato. Nel romanzo,invece, questa scoperta giunge solo alla fine” (S. Kubrick).

Sc.:Vladimir Nabokov, dal suo romanzo; Fot.: OswaldMorris; Int.: Sue Lyon, James Mason, Shelley Winters,Peter Sellers.VEN 16 E SAB 17, H. 16.30, DOM 18, H. 21.15

Stanley Kubrick

Arancia meccanicaA Clockwork OrangeGran Bretagna 1971, 136’, col., v.o. sott.it.In un futuro abbastanza prossimo,Alex è il capo di una bandadi adolescenti i cui interessi sembrano essere solo la violenza e lo stupro. La banda agisce in diverse circostanze agghiacciantifino a quando Alex, che trae la sua “ispirazione” dalla musica di Beethoven, viene consegnato alla polizia dai suoi stessicompagni di scorribande. In prigione Alex viene a sapere che il Governo sta sperimentando la liberazione di criminalidopo un trattamento medico chiamato “cura Ludovico”.

Si offre volontario e diventa virtuoso per riflesso condizionato.Tornato in libertà finisce elle mani dell’opposizione che vuole servirsi di lui a fini politici; sfugge di poco alla morte, viene di nuovo “curato” dal governo e torna ad essere vizioso.“Alex possiede vitalità,coraggio ed intelligenza, ma non si può vedere che è completamente malvagio. Nello stesso tempo c’è uno strano tipo di identificazione psicologica con lui che si verifica gradualmente per quanto il suo comportamentopossa respingervi. E questo per due motivi. Prima di tutto Alex è assolutamente onesto nel suo racconto in primapersona, forse fino al punto di soffrirne. In secondo perché ad un livello inconscio io sospetto che tutti abbiamo incomune certi aspetti della personalità di Alex” (S. Kubrick).

Sc.: S. Kubrick, dal romanzo di Anthony Burgess;Fot.: John Alcott; Int.: Malcolm McDowell, Patrick Magee.SAB 17, H. 22.15, DOM 18, H. 18.45, LUN 19, H. 16.00, MAR 27, H. 20.30

Stanley Kubrick

2001 Odissea nello spazio2001: A Space OdisseyUsa/Gran Bretagna 1968, 158’, col.All’epoca del Pleistocene un monolito nero compare a turbare la vita di un gruppo di scimmie che popolano una landa desertica. Nel 2001, a bordo di una stazione orbitale,il Dottor Floyd si appresta a una missione di controllo su Clavius, base americana presso un cratere lunare sul quale è stato rinvenuto il monolito. Diciotto mesi dopo, in missioneverso Giove a bordo dell’astronave Discovery, Franck Poole e David Bowman più tre altri astronauti ibernati, sono

condotti alla missione guidati dall’elaboratore Hal 9000 che controlla la nave. Il computer comincia a nutrire dubbi sull’esito e il senso della missione e inizia la sua opera di sabotaggio uccidendo l’equipaggio. L’occhio di Bowman è assorbito dall’infinito, fino a che l’uomo non si trova in una stanza settecentesca di fronte al monolito.“… Io dico che si tratta di un documentario magico diviso in quattro parti. Ho anche cercato di fare in modo che niented’importante fosse detto con i dialoghi mentre tutto ciò che era fondamentale per il film fosse espresso visivamente o in termini d’azione. Ciò fa sì che il film acquisti significatofacendo presa sui sentimenti, malgrado il finale sia moltoallusivo” (S. Kubrick).

Sc.: S. Kubrick,Arthur C. Clarke, da un’idea contenuta in unracconto di A.C. Clarke; Fot.: Geoffrey Unsworth; Int.: KeirDuella, Gary Lockwood,William Sylvester, Daniel Richter.DOM 18, H. 16.00, LUN 19, H. 20.45, MAR 20, H. 18.10

Stanley Kubrick

Shining / The ShiningUsa/Gran Bretagna 1980, 119’, col.Jack Torrance accetta un lavoro come guardiano invernaleall’Overlook Hotel, situato in una zona isolata delle Montagnerocciose. In quel periodo l’albergo sarà completamente isolatocosì Jack, in compagnia della moglie Wendy e del figlio Danny,potrà godere della pace necessaria per scrivere.All’arrivoall’hotel, Danny conosce il capocuoco Hallorann, anche lui,come il piccolo, in possesso dello “shining” (la luccicanza,o preveggenza), che lo mette in guardia raccontandogli che in quell’albergo hanno avuto luogo fatti di orribileviolenza. Nel frattempo Jack entra a poco a poco in uno stato di estrema tensione rivivendo la vicenda del precedenteguardiano che, sopraffatto dalla claustrofobia, aveva ucciso

n.45 23-01-2007 8:54 Pagina 4

Page 5: La Rivista Del Cinema - Il Labirinto Del Mondo - Tutti i Film Di Stanley Kubrick

Le Rassegne del Massimo3programmafebbraio

5

la moglie e le due figlie prima di suicidarsi.“Il manoscritto del romanzo mi fu inviato da John Calley della Warner Bros.Mi sembrò una delle più ingegnose ed emozionanti storie del genere che avessi mai letto. Pareva che contenesse unequilibrio straordinario tra l’elemento psicologico e quellosoprannaturale, costruito in modo da farci pensare che ilsoprannaturale sarebbe stato spiegato alla fine dall’elementopsicologico” (S. Kubrick).

Sc.: S. Kubrick, Diane Johnson, dal romanzo di StephenKing; Fot.: John Alcott; Int.: Jack Nicholson, Shelley Duvall,Danny Lloyd.LUN 19, H. 18.30, MAR 20, H. 16.00, MER 21, H. 20.15, GIO 22, H. 22.30

Stanley Kubrick

Barry LyndonGran Bretagna 1975, 184’, col.

Redmond Barry, un giovane irlandese di modeste condizioni,sfida a duello, per amore di sua cugina Nora, un capitanoinglese che l’ha chiesta in moglie. Convinto d’aver ucciso il rivale, parte per Dublino ma lungo la strada viene derubato,per cui è costretto ad arruolarsi nell’esercito inglese in lotta

contro i francesi. La morte di un capitano suo amico e leatrocità della guerra lo inducono a disertare, ma è scoperto eper cavarsela non gli resta che militare con i prussiani, alleatidegli inglesi. Essendosi fatto onore sul campo di battaglia, sivede affidare dal ministro della polizia prussiana l’incarico disorvegliare uno straniero, giocatore professionista, che sisuppone sia una spia. Diventato suo amico, invece, Barry lasciala Prussia per seguirlo nei suoi pellegrinaggi fra la buonasocietà di mezza Europa. Gli capita, così, d’incontrare la bellaLady Lyndon, moglie di un uomo anziano e malandato, chesposerà non appena questi sarà morto.“Da anni avevo nella miabiblioteca le opere complete di Thackeray e avevo lettoparecchi dei suoi romanzi prima di Barry Lyndon.Ad un certopunto mi interessai a La fiera delle vanità come possibile soggettoper un film, ma alla fine decisi che quella vicenda non sipoteva comprimere efficacemente nella durata relativamentebreve di un lungometraggio” (S. Kubrick).Sc.: S. Kubrick, dal romanzo di William M.Thackeray;Fot.: John Alcott; Int.: Ryan O’Neal, Marisa Berenson,Patrick Magee, Hardy Kruger.MAR 20, H. 21.00, MER 21 E VEN 23, H. 16.30, LUN 26, H. 18.10

Stanley Kubrick

Full Metal JacketUsa 1987, 116’, col.

Dopo un durissimo addestramento condotto dall’implacabilesergente Hartman, un gruppo di marines trasformati in macchine per uccidere, viene spedito in Vietnam perprendere parte al conflitto in un momento particolarmentedifficile e critico della guerra. La battaglia si concentrasoprattutto nella città vietnamita di Hue, dove gli orrori di una guerra feroce per entrambi gli schieramenti non porterà ad avere né vincitori, né vinti, ma disumani e cinici professionisti di morte.“Di certo non credo che il film sia antiamericano. Penso che cerchi di dare un senso

della guerra e delle persone e degli effetti che la guerraprovoca su queste persone. Penso che con qualsiasi operad’arte, se posso chiamarla così, che stia attorno alla verità e sia efficace, sia molto difficile scrivere una bellamicrospiegazione di quale sia l’argomento. Penso che Platooncercasse maggiormente di accattivarsi il pubblico. Ma io hoabbastanza fiducia nel pubblico da pensare che sia in grado di apprezzare qualcosa che non lo faccia” (S. Kubrick).Sc.: S. Kubrick, Michael Herr, dal romanzo di GustavHasford; Fot.: Douglas Milsome; Int.: Matthew Modine,Adam Baldwin,Vincent D’Onofrio.MER 21 E VEN 23, H. 22.30, GIO 22, H. 20.20, LUN 26. H. 16.00

Stanley Kubrick

Eyes Wide ShutUsa/Gran Bretagna 1999, 159’, col., v.o. sott.it.

William Hartford, medico di successo, e sua moglie Alice sono una coppia all’apparenza soddisfatta e senza problemi.Una sera, ad una festa a casa di amici,Alice viene corteggiatacon insistenza da un ungherese dai modi eleganti e suadentiche cerca di sedurla nonostante lei proclami il suo esseremoglie e madre felice.Tornati a casa,William e Alicecominciano a parlare dell’accaduto. Lui ha seguito tutto da lontano mentre lei gli rimprovera di non averla aiutata in quella situazione per lei difficile. Più tardi William esce per andare da un paziente morto da poco, e dalla giovane figlia ma questa, al momento di congedarlo, lo stringe forte e gli confessa il suo amore.Turbato,William non torna subito a casa, cammina, si lascia convincere da una prostituta, la seguema poi, a casa di lei, rinuncia e va via, per lasciarsi subito dopocoinvolgere in una serie di situazioni che lo portano a ad unastrana e inquietante festa.Sc.: S. Kubrick, Frederic Raphael, da un racconto di Friedrich Schnitzler; Fot.: Larry Smith; Int.:Tom Cruise,Nicole Kidman, Madison Eginton, Sydney Pollack,Rade Sherbedgia.GIO 22, H. 16.30, LUN 26, H. 21.30, MAR 27, H. 16.30

n.45 23-01-2007 8:54 Pagina 5

Page 6: La Rivista Del Cinema - Il Labirinto Del Mondo - Tutti i Film Di Stanley Kubrick

Le Rassegne del Massimo3programmafebbraio

6

�primo piano / 5-11 febbraio

L’amico italiano.Omaggio Philippe Noiret

Bertrand Tavernier

Il giudice e l’assassinoLe juge et l’assassinFrancia 1976, 128’, col., v.o. sott.it.

Nel 1893, l’ex-sergente Joseph Bouvier, respinto dalla ragazza di cui è innamorato, reagisce sparandole, senza ucciderla,e ferendosi a sua volta. Rinchiuso per qualche tempo inmanicomio, quando torna in libertà comincia a vagabondare perla Francia, dal Nord ai Pirenei, alternando crisi mistiche durantele quali si proclama anarchico di Dio, commettendo orribili attidi sadismo contro inermi pastorelle e giovanissimi pastori chepoi uccide. Finalmente un giudice di provincia, EmileRousseau, riesce a mettergli le mani addosso e a strappargli,fingendogli comprensione e amicizia, la confessione completadei suoi delitti.Anziché farlo ricoverare di nuovo in manicomio,però, come sarebbe giusto, ne ottiene la condanna a morte.Sc.: B.Tavernier, Jean Aurenche; Fot.: Pierre-William Glenn;Int.: Philippe Noiret, Michel Galabru, Isabelle Huppert,Jean-Claude Brialy.LUN 5, H. 16.00, MER 7, H. 20.30 (EURO 2,50)

Prima del film incontro con Aldo Tassone, direttore del Festival France Cinéma.

Jean-Paul Rappeneau

L’armata sul sofà / La vie de châteauFrancia 1966, 93’, b/n, v.o. sott.it.Siamo quasi alla fine dell’occupazione tedesca in Francia e lagente cerca di vivere come può. L’aristocratica Marie si annoianel suo castello di provincia, sogna i piaceri della capitale ecerca di liberarsi dal marito Jerôme, soffocante e ossessionato

dalla sparizione delle mele del suo raccolto. Nella cantina,infatti, si nasconde un uomo, appartenente alla resistenza, chesta preparando uno sbarco di paracadutisti alleati.A rompere i piani interviene l’idea bislacca dei tedeschi di requisire ilcastello. Ma il comandante tedesco rimane subito soggiogatoda Marie, di cui si è già innamorato il valoroso partigiano.Sc.: Claude Sautet, J-P. Rappeneau,Alain Cavalier; Fot.:Pierre Lhomme; Int.: Philippe Noiret, Catherine Deneuve,Pierre Brasseur.LUN 5, H. 18.15, MAR 6, H. 16.00

Giuseppe Tornatore

Nuovo Cinema ParadisoItalia/Francia 1989, 155’, col.

Due anni dopo la fine della II guerra mondiale a Ciancaldo,in Sicilia, il cinema è l’unico divertimento. Davanti a unaplatea chiassosa, ma anche emotiva, il parroco-gestore fa passaresullo schermo celebri film americani e italiani, dopo adeguatitagli di cui si occupa l’anziano Alfredo, il proiezionista, cheinizia ai misteri della macchina da proiezione il piccoloSalvatore, ragazzino di dieci anni figlio di un disperso inRussia e fanatico frequentatore del cinema. Dopo il serviziomilitare Salvatore segue il consiglio di Alfredo e non torna piùa Ciancaldo. Passano trent’anni: a Salvatore, diventato unaffermato regista, la madre comunica che Alfredo è morto.Torna al paese e trova tutto cambiato, mentre il NuovoCinema Paradiso viene demolito.Sc.: G.Tornatore; Fot.: Blasco Giurato; Int.: Philippe Noiret,Salvatore Cascio, Jacques Perrin.MAR 6, H. 17.45, DOM 11, H. 16.30

Bertrand Tavernier

L’orologiaio di Saint-PaulL’horologer de Saint-PaulFrancia 1974, 105’, col., v.o. sott.it.A Lione, nell’antico quartiere di St. Paul, vive MichelDescombes, un orologiaio che divide il suo tempo tra il lavoroche ama, gli amici e il figlio Bernard che ha allevato da solodopo la dipartita della moglie. Un giorno il commissarioGuibond gli comunica che Bernard è fuggito con una certaLiliane Torrini, dopo aver ucciso Razon e averne incendiatal’automobile. Michel, colpito a freddo dalla tragedia, rimane a lungo come inebetito. Si rammarica del lungo silenziointercorso tra lui e il figlio e si interroga sulle eventualiresponsabilità circa la crisi spirituale di Bernard. Quando i due giovani assassini vengono catturati e processati,Descombes rifiuta di appoggiare la tesi del “delitto passionale”,obiettivamente sostenibile con le notizie raccolte sulla loscafigura della vittima, e si allinea sulle dichiarazioni di Bernardil quale, per non ledere pubblicamente l’onore della fidanzata,

preferisce avallare l’interpretazione politica del delitto.L’orologiaio di St. Paul coopera in tal modo alla condannapesante del figlio, ma ne riacquista la completa fiducia.Sc.: Jean Aurenche, Pierre Bost, B.Tavernier, dal romanzo di George Simenon; Fot.: Pierre-William Glenn;Int.: Philippe Noiret, Jean Rochefort, Jacques Denis.MER 7, H. 16.30, GIO 8, H. 20.30,VEN 9, H. 22.30

Claude Chabrol

Volto segreto / MasquesFrancia 1987, 100’, col., v.o. sott.it.La giovane aspirante attrice Madeleine è scomparsa dopo un soggiorno nella villa di Christian Legagneur, attempatopresentatore televisivo. Secondo lui la donna si troverebbe ora in Australia, ma Roland, il fratello della ragazza, assunto lo pseudonimo di Wolf, si finge scrittore e ottiene da Christiandi registrare una serie di interviste sulla vita e i suoi successi.Trasferitosi per alcuni giorni nella villa di Legagneur, Rolandtrova un rossetto nella camera già abitata dalla sorella e laracchetta con le sue iniziali. Qui conosce anche la figlioccia

L’amico italiano.Omaggio a Philippe Noiretdi Aldo Tassone

Se Roma celebra i divi americani, Firenze onora un monumento del cinema euro-peo,Philippe Noiret.All’attore francese più noto e più amato in Italia France Cinéma2006 (30 ottobre-5 novembre) ha consacrato una retrospettiva curata da FrançoisePieri e un volume di trecento pagine illustrate (dopo Firenze, la retrospettiva circo-lerà in altre sette città:Milano,Parma,Bologna,Torino,Roma…).Metà dei ventiquat-tro film parlano italiano, la retrospettiva fiorentina è dunque una festa tutta italo-fran-cese, meglio del Mundial. («Ah se francesi e italiani la smettessero una buona voltacon i pregiudizi nazionalisti!», ci disse Philippe commentando la finale di Berlino,«quante meraviglie siamo riuscite a creare insieme nel cinema all’epoca d’oro dellecoproduzioni quando tra Roma e Parigi non c’erano confini di sorta»).Cinquant’anni di carriera, centotrenta film: chi è realmente Philippe Noiret, il piùriservato, il meno parigino dei grandi attori d’oltralpe? Nel libro consacratogli daFrance Cinéma, una dozzina di colleghi italiani e francesi ci offrono un ritratto asso-lutamente inedito dell’uomo e dell’artista. «Per un’impegnativa scena con Gassman inLa famiglia», ci ricorda Ettore Scola, «avevo urgentemente bisogno di un grande atto-re che rimpiazzasse Trintignant, indisponibile, e pensai subito a Noiret.Avrebbe accet-

tato di fare semplicemente il sostituto? Siccome il diario di lavorazione venne cam-biato all’ultimo momento, telefonai a Philippe solo il giorno prima delle riprese; ilgiorno dopo era a Roma! Non c’è stato bisogno di molte ripetizioni, girammo subi-to; la sequenza con Gassman era molto lunga, e Philippe per la prima volta dovevarecitare in italiano, ma tutto andò liscio. Ho soltanto un rimpianto: aver lavorato unsolo giorno con un attore così istintivo, talentuoso, inventivo, e pieno di spirito; unvero signore». Istinto, inventiva, umorismo: il giudizio di Scola viene confermato daicolleghi Rosi, Monicelli, Montaldo, Tornatore, Tavernier, Rappeneau, SabineAzéma... «Attentissimo osservatore, Philippe si è calato senza difficoltà nei panni delgiudice meridionale in Tre fratelli» dice Rosi. «Mi impressionano la sua eleganza nelvestire, l’intelligenza e la raffinatezza della sua interpretazione». «Philippe ha un trattoaristocratico inconfondibile, sembra uscire da un castello» conferma il regista de Gliocchiali d’oro. Tavernier, Monicelli, Resnais, Claude Rich sottolineano un’altra com-ponente della personalità noirettiana: il sense of humor. «Con Philippe ci si diverte dav-vero un mondo sul set» (Rich). «Nei suoi occhi c’è come una luce scherzosa»(Resnais). «Colpisce quel suo senso così poco francese dell’autoderisione, e al tempostesso il garbo, la semplicità» osserva Monicelli. «Philippe pronuncia le battute con unaspontaneità rara, sembra che non reciti, ha il talento e l’intelligenza di saper arrivareall’essenziale». Questa semplicità ricorda un po’ il nostro Marcello Mastroianni, delquale era molto amico, rilevano Tavernier e Tornatore (nel libro, Noiret parla a lungodegli attori e dei registi italiani in termini così elogiativi da farci quasi arrossire, ilMinistero dello Spettacolo dovrebbe fargli un monumento). «Come Marcello,Philippe sa passare con invidiabile finezza e libertà dal dramma alla commedia e vice-versa, sa calarsi in qualsiasi ruolo» (Tavernier). «Philippe è un gran signore della scena,mi ha insegnato una virtù rara, la semplicità» (Tornatore). Complessità. «Dietro l’im-ponenza della statura, dietro quella sua voce così grave, si nasconde una tenerezza,unafragilità che commuovono lo spettatore» rileva Jean-Pierre Marielle. «Questo duali-smo “gemellare” è tipico di molti grandi interpreti», conferma Jean Rochefort, «ilsegreto di Philippe sta proprio in questa sua “autorità fragile”». Secondo SabineAzéma «Philippe è molto virile e al tempo stesso tenerissimo; l’ho visto spesso com-muoversi fino alle lacrime… È un uomo generosissimo, un attore-monumento cherende il nostro mestiere intelligente». Riunire insieme l’estroversione di un Falstaff(Amici miei, Colpo di spugna) e il pudore dei personaggi di Cechov (La grande bouffe,Gli occhiali d’oro) è sempre stato il sogno di Noiret; un sogno realizzato, e il cinemaitaliano è stato il primo a beneficiarne.Tante grazie, Philippe Noiret.

L’omaggio a Philippe Noiret, a cura di Françoise Pieri, è un progettodell’Associazione Culturale François Truffaut presentato dal FestivalFrance Cinéma ad ottobre 2006. Il testo qui riprodotto è stato scritto daAldo Tassone prima della scomparsa del grande attore francese, avvenu-ta il 23 novembre scorso.

n.45 23-01-2007 8:54 Pagina 6

Page 7: La Rivista Del Cinema - Il Labirinto Del Mondo - Tutti i Film Di Stanley Kubrick

7

Le Rassegne del Massimo3programmafebbraio

Oberhausen on Tour2007

L’International Short Fim Festival di Oberhausen,uno dei più importanti e seguiti festival dedicati alcortometraggio, inaugura il suo terzo tour europeoper presentare ad un pubblico ancora più ampio ilavori più interessanti delle ultime edizioni. Il tour èsuddiviso in sei programmi con un “best of ” dellaproduzione internazionale (tra questi anche Zakariadei torinesi Gianluca e Massimiliano De Serio), ilmeglio della produzione tedesca, i più interessantivideoclip realizzati in Germania, una speciale sele-zione di opere video e un omaggio al regista RobertNelson cui il festival ha dedicato una grande retro-spettiva nel 2006.

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino aderisce altour europeo con una programmazione che continuafino a metà marzo in sei appuntamenti serali. Tutti ifilm sono in lingua originale con sottotitoli in inglese.

Il programma di febbraio

Best of German and International CompetitionZakaria di Gianluca e Massimiliano De Serio (Italia 2005, 16’)City Paradise di Gaëlle Denis (Gran Bretagna 2004, 6’)O nome dele (O Clovis). His Name (The Clown) di Felipe Braganca/Marina Meliande (Brasile 2004, 15’)Dance of Freedom di Ariane Kessissoglou (Svizzera/Germania/Cuba 2005, 7’)Aicha di Newton I.Aduaka (Senegal/Nigeria 2004, 13’)Mast Qalandar di Till Passow (Germania 2004, 30’)VEN 2, H. 21.00 – INGRESSO LIBERO

Best of International Competition Fisticuffs di Miranda Pennell (Gran Bretagna 2004, 11’)Rugby Boyz di Khavn De La Cruz (Filippine 2006, 7’)N12?13.062’/W 001?32.619’ Extended di Vincent Meessen (Belgio/Burkina Faso 2005, 9’)Uyuni di Andrei Denegri (Argentina 2005, 8’)Sleep with the Fishes di Belle Mellor (Gran Bretagna 2005, 5’)Audition Tape di Benny Nemerofsky Ramsay (Canada 2003, 8’)Until di Petra Lindholm (Svezia 2004, 10’)A Moment of Love di James Lee (Malesia 2005, 10’)Useless Dog di Ken Wardrop (Irlanda 2004, 5’)VEN 9, H. 21.00 – INGRESSO EURO 2,50

Media ArtAlbum di Matthias Müller (Germania 2004, 24’)Counter di Volker Schreiner (Germania 2004, 7’)Casio, Seiko, Sheraton,Toyota, Mars di Sean Snyder (Germania 2005, 13’)Man.Road.River di Marcellus L. (Brasile 2004, 10’)What I’m Looking for di Shelley Silver (Usa 2004, 15’)Tiger Licking Girl’s Butt di Nathalie Djurberg (Svezia 2004, 2’)VEN 16, H. 21.00 – INGRESSO EURO 2,50

Best of German CompetitionBenidorm di Carolin Schmitz (Germania 2006, 19’)Hallelujah! di Jochen Hick (Germania 2006, 5’)N. Place for Gerold di Daniel Nocke (Germania 2006, 5’)O.T. Untitled di Anna Berger (Germania 2005, 12’)Motodrome di Jörg Wagner (Germania 2006, 9’)Tango Apasionado di Jan Krüger (Germania 2006, 13’)Verena Verona di Lola Randl (Germania 2005, 14’)VEN 23, H. 21.00 – INGRESSO EURO 2,50

di Christian, Catherine, che si innamora di colpo del simpaticoospite: Christian, il suo tutore, l’ha accolta dopo il mortaleincidente in cui sono periti i genitori, ne protegge la saluteprecaria e sembra colmarla di premure. Ma l’attivissimoRoland, frugando di giorno e di notte, scopre che l’avidotutore ha spogliato Catherine di tutti i suoi averi e si rendeconto che è disposto a tutto per la brama di ricchezza.Sc.: C. Chabrol, Odile Barski; Fot.: Jean Rabier;Int.: Philippe Noiret, Robin Renucci, Bernadette Lafont.MER 7, H. 18.30, GIO 8, H. 22.30

Bertrand Tavernier

Colpo di spugna / Coup de torchonFrancia 1981, 128’, col., v.o. sott.it.

Africa Orientale, alla vigilia del secondo conflitto mondiale.Lucien Cordier è un poliziotto responsabile dell’ordinepubblico a Bourkassa-Ourbangui, uno sperduto borgo ai margini di una Colonia francese. Indolente e vigliacco,incurante della propria dignità fino all’abiezione, non reagiscealle gratuite sopraffazioni di un paio di gradassi che infestano il borgo, né sa rispondere alle vessazioni dei colleghi e allo sfacciato tradimento della moglie Huguette.Finché, dopo il colloquio con uno spregiudicato superiore e l’arrivo di Anne, la candida nuova insegnante del villaggio,in lui si scatena una violenza inaudita e insospettabile.

Il suo comportamento si fa quasi irrazionale e il suo obiettivoè dare un colpo di spugna sommario a tutte le nefandezze del borgo, come per una fatale missione.Sc.: Jean Aurenche, B.Tavernier, da un romanzo di Jim Thompson; Fot.: Pierre-William Glenn;Int.: Philippe Noiret, Isabelle Huppert, Jean-Pierre Marielle.GIO 8, H. 16.00, SAB 10, H. 15.45, DOM 11, H. 20.00

Bertrand Tavernier

Una settimana di vacanzaUne semaine de vacancesFrancia 1980, 102’, col., v.o. sott.it.Una mattina qualsiasi, svegliandosi, Laurence, insegnante di francese in un liceo, cade in una profonda crisi esistenziale:le sembra che nulla funzioni nella sua vita, nemmeno il lavoro.Mentre Pierre, con cui convive, assiste impotente alla sua crisi,un medico le prescrive una settimana di riposo durante la quale la donna cerca di fare il punto sulla sua vita privata e professionale. Finita la vacanza, tutto è come prima.Una sola certezza: riprenderà a insegnare. Girato inCinemascope anche per dare spazio e luce ai paesaggi urbani di Lione e a quelli campestri del Beaujolais.Sc.: Colo Tavernier O’Hagan, B.Tavernier, Marie FrançoiseHans; Fot.: Pierre-William Glenn; Int.: Philippe Noiret,Nathalie Baye, Gérard Lanvin, Philippe Léotard.GIO 8, H. 18.30,VEN 9, H. 18.15, SAB 10, H. 22.15

Bertrand Tavernier

La vita e nient’altro / La vie et rien d’autreFrancia 1989, 135’, col., v.o. sott.it.La prima guerra mondiale è terminata da due anni e in Franciasi cerca di identificare i corpi dei caduti. In questa triste eangosciosa ricerca, il capitano Dellaplane è addetto all’ufficiodispersi, burbero ufficiale ossessionato dal suo difficile compitodi identificare i 350 caduti che ancora non hanno un nome.In questa ricerca incontra Irène che cerca il corpo del marito

e con la quale, all’inizio, si instaura un rapporto teso e conflittuale. Lentamente, però, i due si innamorano ma subitol’uomo si ritrae davanti alla dichiarazione di lei. Solo due annidopo le scriverà dicendo di amarla.Sc.: Jean Cosmos, B.Tavernier; Fot.: Bruno de Keyser;Int.: Philippe Noiret, Sabine Azéma, Maurice Barrier.SAB 10, H. 18.00, DOM 11, H. 22.15

Louis Malle

Zazie nel metro / Zazie dans le métroFrancia/Italia 1960, 89’, col., v.o. sott.it.

Zazie, un’impertinente bambina di dieci anni, trascorre due giorni a Parigi a casa dello zio Gabriel, mentre la madrecorre dal suo amante. Zazie, abituata a vivere in provincia,sogna di andare in metrò e così fugge all’alba ma resta delusaquando trova i cancelli chiusi per sciopero. L’incontro con varipersonaggi stravaganti scatena le sue argute osservazioni sullavita e sul mondo che la circonda, con una particolare punta di saggezza verso l’assurdità degli adulti.Tornata sotto ilcontrollo di Gabriel, Zazie visita Parigi prima di assistere allo spettacolo di cabaret dello zio.Alla fine della giornata labambina si addormenta e non si accorge neppure del viaggioin metropolitana con cui fanno ritorno a casa.Al termine del suo soggiorno, al binario della stazione, dirà a sua madre“Sono invecchiata!”.Sc.: L. Malle, Jean-Paul Rappeneau; Fot.: Henri Raichi;Int.: Catherine Demongeot, Philippe Noiret, Carla Marlier.VEN 9, H. 16.30, SAB 10, H. 20.30

Oltre la visione:il museo da toccare, il cinema da ascoltareProseguono le iniziative rivolte agli spettatori non vedenti eipovedenti presso il Cinema Massimo. Nel mese di febbraio,in occasione della proiezione di Nuovo Cinema Paradiso diGiuseppe Tornatore, film in programma martedì 6 alle 17.45e inserita all’interno dell’omaggio dedicato a PhilippeNoiret, una voce descriverà le scene prive di dialogo del filmattraverso le cuffie distribuite in sala. Le cuffie possono esse-re prenotate telefonicamente, via fax o con e-mail entromartedì 30 gennaio e ritirate prima dell’ingresso in sala esi-bendo un documento di identità. Per informazioni e preno-tazioni rivolgersi a Pieranna Pinna, 011-8138531, fax 011-8394747, e-mail [email protected], mob. 393-0903885. È disponibile inoltre un servizio di segreteria tele-fonica. Ingresso gratuito per ipovedenti e non vedenti,biglietto ridotto per accompagnatori (euro 3,50).A partire dal 2 febbraio inoltre, avrà inizio il servizio di visiteguidate al Museo Nazionale del Cinema con interprete L.I.S.Le visite avranno cadenza mensile ogni primo venerdì delmese alle ore 18.00. La prenotazione è obbligatoria e richie-sta con almeno una settimana di anticipo all’indirizzo [email protected]. Info: 011-8138516. Costi a per-sona: visita guidata euro 3,00; ingresso ridotto euro 4,20.

A.I.A.C.E. Torino: corso su Roberto Rossellini«Caro signor Rossellini, ho visto i suoi film Roma città aper-ta e Paisà e li ho apprezzati moltissimo. Se ha bisogno diun’attrice svedese che parla inglese molto bene, che nonha dimenticato il tedesco, che si fa quasi capire in france-se e che in italiano sa dire solo “ti amo”, sono pronta a veni-re in Italia per lavorare con lei». In queste poche righeinviate da Ingrid Bergman al cineasta italiano internazio-nalmente più stimato all’epoca, già si prefigura lo sconvol-gimento, tanto sul piano professionale quanto su quello pri-vato, generato dal loro incontro. Incontro che però incidemaggiormente sulla carriera della star hollywoodiana, redu-ce da successi del calibro di Casablanca e Io ti salverò,costretta a modificare la propria recitazione a contattocon il cinema europeo d’autore. Rossellini prosegue inve-ce con estrema coerenza il percorso etico ed esteticointrapreso durante la gloriosa stagione neorealista.Sebbene, fin dai tempi di Germania anno zero e L’amore,il suo realismo fenomenologico abbia progressivamenteabbandonato la dimensione sociale e corale per concen-trarsi su crisi religiose o esistenziali di stampo vagamenteautobiografico. Sempre nell’assoluto rispetto delle cose edella loro intrinseca verità. Il corso in cinque lezioni, dal tito-lo Roberto Rossellini - La nascita del cinema moderno. Ifilm con la Bergman, è tenuto da Massimo Quaglia e sisvolge in occasione della retrospettiva organizzata per ilcentenario della nascita di Roberto Rossellini dalla CinetecaNazionale di Roma che sarà ospitata dal Museo Nazionaledel Cinema presso il cinema Massimo a partire dal mese dimarzo e proseguirà nei mesi successivi.Info: Aiace, Galleria Subalpina 30, 10123 Torino,tel. 011/538962, [email protected].

Fotogrammi� cinema del presente / 2, 9, 16 e 23 febbraio

n.45 23-01-2007 8:54 Pagina 7

Page 8: La Rivista Del Cinema - Il Labirinto Del Mondo - Tutti i Film Di Stanley Kubrick

�un certo sguardo / 24, 25 e 28 febbraio

World Wide Torino.Le città del noir: Lione e Atene

Le Rassegne del Massimo3programmafebbraio

8

World Wide Torino. Le città del noir

di Luca Scarlini

Noir è un termine che è giunto a noi in tempi recenti per raccontare una visionedella realtà che esplora gli aspetti oscuri della vita nelle metropoli, tra documenta-zione sociale e passione per l’intreccio.Torino Capitale del Libro, in collaborazionecon Museo Nazionale del Cinema e Settore Relazioni Internazionali della Città diTorino (attraverso il progetto di promozione delle relazioni internazionali WorldWide Torino), oltre che con associazioni locali ed istituzioni estere, dedica alle cittàamiche di Torino un’articolata serie di ritratti in nero, fatta di incontri con scritto-ri e artisti, ospitati ad Atrium in Piazza Solferino alle ore 18, e proiezioni presso ilCinema Massimo, per narrare tra parole e immagini una percezione del reale. AdAtrium, il 24 febbraio tocca a Lione, città del festival Quais du Polar con due auto-ri importanti della série noire: Franck Thilliez e D.O.A.. Il 26 arriva dalla Grecia unodei romanzieri europei più apprezzati: Petros Markaris, edito in Italia da Bompianie noto anche per la collaborazione come sceneggiatore con Theo Anghelopoulos.L’1 e 2 marzo è la volta di Madrid e Barcellona, affidate al racconto delle voci pre-stigiose di Juan Madrid e Andreu Martin, esploratori di un mondo complesso,

sfaccettato, tra passioni fatali e visioni politiche. L’itinerario si concluderà il 13marzo con una visita a Liegi, luogo natale di Georges Simenon, con la presentazio-ne del lavoro dell’artista milanese Lucia Pescador, artefice di un peculiare AlfabetoSimenon, raccontato in dimensione di cartoon da Fabio Rossin, con letture da La ballerina del Gai Moulin, episodio della saga di Maigret sullo sfondo della città.Parallelamente, sullo schermo del Cinema Massimo, scorrono immagini di filmlegati alle città estere, di rara visione in Italia. A inaugurare la rassegna il 24 e 25 febbraio è Lione, con titoli che spaziano da Les voleurs di André Téchiné a 36 -Quai des Orfèvres di Olivier Marchal, seguita il 28 febbraio da Atene, con la proie-zione di opere di Menios Ditsas,Tassos Psarras e Nikos Grammatikos. Il ciclo pro-seguirà dall’1 al 3 marzo con Madrid e Barcellona, attraverso una preziosa selezio-ne di film di produzione spagnola, che narrano, come accade nel notevolissimoApartado de Correos 1001 di Julio Salvador, cronache frenetiche al tempo del fran-chismo.A concludere il 14 e 15 marzo la belga Liegi, con titoli tratti dall’universogiallo di Georges Simenon.

André Téchiné

Les VoleursCopia proveniente da Connaissance du CinémaFrancia 1996, 117’, col., v.o. sott.it.

Nel mezzo della notte, qualcuno riporta il corpo di Ivan a casa di sua moglie e del suo triste figlio.Attraverso una seriedi flashback riaffiorano i difficili rapporti che Ivan ha avutocon il fratello Alex, un poliziotto con torbide passioni,con Juliette e Jimmy, fratello e sorella suoi soci di lavoro,il triangolo amoroso tra Alex, Juliette e Marie, unaprofessoressa di filosofia, e il forte legame tra Alex e il figlio di Ivan. In ogni rapporto Ivan ha avuto un ruolo diverso e la sua morte cambierà tutti gli altri.Sc.: Michel Alexandre, Pascal Bonitzer, Gilles Taurand,A.Techiné; Fot.: Jeanne Lapoirie; Int.: Catherine Deneuve,Daniel Auteuil, Laurence Cote.SAB 24, H. 16.00, DOM 25, H. 20.30

Lucas Belvaux

Après la vieFrancia/Belgio 2002, 124’, col., v.o. sott.it.Copia proveniente da Films Distribution

Pascal Manise è un poliziotto. Non ha problemi sul lavoro e i suoi stati d’animo non influiscono sul rendimento.I problemi di Pascal sono infatti legati alla donna che ama,Agnes, che è morfinomane e per la quale ha stretto un accordo con uno spacciatore di Grenoble. Solo così Agnes è in grado di vivere un’esistenza quasi normale.Pascal e Agnes vivono in due mondi separati: lui non conosce gli amici di lei e lei non conosce i suoi. Fino a quando Pascal non incontra Cecile, un’amica di Agnes, che ha bisogno che qualcuno indaghi su suo marito Alain. Investigandosull’uomo, Pascal si innamora di Cecile, mentre lei non se ne rende nemmeno conto. Se Pascal vuole sedurla,deve distruggere il matrimonio di Cecile e inoltre deverendersi rispettabile, allontanando lo spettro di tutti queipiccoli compromessi ai quali è sceso. E l’occasione per mettere in pratica queste ipotesi, un giorno, gli si presenta.Sc.: L. Belvaux; Fot.: Pierre Milon; Int.: Gilbert Melki,Dominique Blanc, Ornella Muti.SAB 24, H. 18.10, DOM 25, H. 22.30

Olivier Marchal

36, Quai des OrfèvresFrancia 2004, 110’, col.

Tra Lèo Vrinks, capo della squadra anticrimine, e Denis Klein,capo della squadra investigativa e pronto intervento,si è scatenata la battaglia per la conquista del comando che ha sede al 36, Quai des Orfèvres di Parigi. Chi riuscirà a sgominare una temibile banda che sta seminando il terrore in città, diventerà capo della Polizia Giudiziaria. La guerra tra i due protagonisti si estende anche alla conquista del cuoredella bella Camille.Sc.: O. Marchal, Frank Mancuso, Julien Rappeneau,Dominique Loiseau; Fot.: Denis Rouden; Int.: Daniel Auteuil,Gérard Depardieu,André Dussolier.SAB 24, H. 20.30, DOM 25, H. 16.30

Jacques Audiard

Tutti i battiti del mio cuoreDe battre mon coeur s’est arretéFrancia 2005, 107’, col.

Tom ha 28 anni e ormai sembra essere avviato a seguire la carriera criminale del padre che si guadagna da vivere da un largo giro di affari poco leciti che degenerano spessonella violenza. Il suo sogno, però, è sempre stato quello didiventare un pianista come sua madre e grazie ad un incontrocasuale, il suo desiderio potrebbe avverarsi. Questa potrebbeessere l’occasione per riappropriarsi della sua vita. La suainsegnante di pianoforte, infatti, è una virtuosa del pianoforte,di origine cinese, che non parla francese e tra loro la comunicazione avviene solo attraverso la musica.Il film è ispirato liberamente a Rapsodia per un killer diretto da James Toback nel 1978.Sc.: J. Audriard,Tonino Benaquista; Fot.: Stéphane Fontaine;Int.: Romain Duris, Niels Arestrup, Linh-Dan Pham.SAB 24, H. 22.30, DOM 25, H. 18.30

Menios Ditsas

Night Exit / Nicterini exodosGrecia 1991, 96’, col., v.o. sott.it.Copia proveniente dal Greek Film CentreAd una stazione di metropolitana, il trentenne Nikos incontraMaria, giovane ragazza di campagna. Lei ha appena perso il suo treno a causa della folla e lui la aiuta a salire su quellosuccessivo. All’uscita dalla stazione il giovane la invita ad usciree, passo dopo passo, si ritrovano fidanzati e sposati. Nikos,però, inizia a lasciare sola Maria per giorni. La scusa è il lavoro,ma non dà spiegazioni. La donna, che non sa nulla del passatodi suo marito, riesce a scoprire alcuni particolari ma,da quel momento, la loro vita diventa un susseguirsi di eventimisteriosi e sorprendenti. La loro relazione va lentamentedeteriorandosi, divorata dalla solitudine, dalle insormontabilidifferenze e dall’ostilità dell’ambiente che li circonda.La vita quotidiana di una giovane coppia, in questo modo,si trasforma velocemente in un thriller.Sc.: M. Ditsas, dal romanzo di Joanna Karatzaferi;Fot.: Stavros Hassapis; Int.: Gerassimos Skiadaressis,Katerina Vakalopoulou,Athena Pappa.MER 28, H. 16.30

Tassos Psarras

Numbered / ArithmimeniGrecia 1998, 98’, col., v.o. sott.it.Copia proveniente dal Greek Film CentreUn giovane, senza obiettivi né aspirazioni di alcun tipo,incontra un uomo d’affari appassionato di moderne tecnologieche, da Salonicco, si è appena trasferito ad Atene.Ad un certopunto, accidentalmente, il giovane uccide l’uomo e, dopo ilpanico iniziale, trova il modo per sostituirsi a lui nel suo girod’affari. Conosce il codice d’accesso per entrare nei suoidocumenti personali e riesce facilmente a prenderne il posto.Attraverso un racconto tradizionale, il film offre un quadropiuttosto lucido sull’assoluta mancanza di privacy della vitacontemporanea, dove le persone diventano semplici numeri e le relazioni personali viaggiano su fili sottili e fragili.Sc.:T. Psarras; Fot.: Dinos Katsouridis; Int.: Fotis Spyros,Kostas Arzoglou, Dimitra Hatoupi.MER 28, H. 18.15

Nikos Grammatikos

The King / O vasiliasGrecia 2002, 130’, col., v.o. sott.it.Copia proveniente dal Greek Film CentreUn trentacinquenne decide di rompere con il suo passatopieno di ombre e di macchie per cambiare completamente stile di vita.Abbandona la città e decide di trasferirsi nelvillaggio di origine del padre, in una vecchia e decadenteabitazione. È determinato a ritrovare se stesso ma, solo e lontano dal mondo che conosce, si trova a doversi adattare ai più umili lavori per sopravvivere.A questo si aggiunge anche il sospetto e la diffidenza con cui lo guardano gli abitantidel luogo, che lo vedono come un intruso nel loromicrocosmo. La situazione non è facile, ma quando una donna ricompare dal suo passato ateniese, il conflittodiventa inevitabile.Sc.: N. Grammatikos, Nikos Panayotopoulos;Fot.:Yannis Daskalothanassis; Int.:Vangelis Mourikis,Marilita Lambropoulou, Minas Chatzissavas.MER 28, H. 20.45

n.45 23-01-2007 8:54 Pagina 8

Page 9: La Rivista Del Cinema - Il Labirinto Del Mondo - Tutti i Film Di Stanley Kubrick

Gli eventi del mese

Le Rassegne del Massimo3programmafebbraio

9

� crossroads / 2-4 febbraio

Neil Young: Heart of Gold

Jonathan Demme

Neil Young: Heart of GoldUsa 2006, 103’, col.

Nella primavera del 2005 Neil Young scopre di avere unaneurisma al cervello. Da quel momento si immerge nellascrittura di un nuovo album, Prairie Wind e, dopo un riuscitointervento chirurgico, organizza un grande concerto, unautentico mix tra il nuovo Young e i suoi brani più classici,che viene filmato nelle due serate del 18 e 19 agosto 2005 al Ryman Auditorium di Nashville da Jonathan Demme.Sul palco Young offre il meglio di sé, assecondato dallo sguardo del regista che segue i musicisti senza mai mostrare il pubblico,se non all’inizio.Alla fine, mentre già scorrono i titoli di coda,Neil Young suona da solo la sua chitarra acustica, nel totalesilenzio della sala vuota.Fot.: Ellen Kuras; Int.: Neil Young, Emmylou Harris,Chad Cromwell, Larry Cragg.VEN 2, H. 16.30/18.30; SAB 3 E DOM 4, H. 16.30/18.30/20.30/22.30

Il signor Rossi va in Lapponia

Giunge quest’anno alla sua XXII edizione il miticoMidnight Sun Film Festival, nato nel cuore dellaLapponia finlandese per iniziativa dei fratelli Aki e MikaKaurismäki. Peter Von Bagh, che lo dirige sin dall’inizio,sarà a Torino per presentare il divertentissimo documentariodella coppia Bolognesi-Zanasi, che nel 2004 ha organizza-to un lungo viaggio di avvicinamento alla Lapponia, dovepoi si è insediata nei giorni del MSFF.Tra i molti volti notidi quell’edizione – documentata tra ironia e sconcerto daidue cineasti bolognesi – si segnala quello di un NanniMoretti inizialmente sospettoso ma poi irrimediabilmentesedotto dal sole di mezzanotte...

Bernardo Bolognesi/Dario Zanasi

Il signor Rossi va in LapponiaItalia 2005, 74’, col.

Otto uomini che si spacciano per registi più un tiziobiondiccio che si qualifica come il “pittore di Elia” viaggianoda Bologna in direzione Sodankylä, in Lapponia, a bordo di un furgoncino carico di vettovaglie e di tutto il necessarioper costruire un cinema viaggiante, il Cinecirco. Il direttore del Midnight Sun Film Festival gli ha affidato la gestione di uno spazio dedicato al nuovo cinema italiano.Attraversano,così, l’Europa dell’Est fermandosi di tanto in tanto perproiettare film, cucinare cibi tipici italiani, intervistare direttoridelle scuole di cinema, studenti, consoli e proconsoli, passanti,signorine.Tutto contemporaneamente.LUN 5, H. 20.30 – INGRESSO EURO 2,50

Prima del film incontro con Peter Von Bagh (direttore del Midnight SunFilm Festival), Guy Borlée (Cineteca del Comune di Bologna) e con i registi Bernardo Bolognesi e Dario Zanasi.

Giuseppe Bertolucci tra cinema e teatro

In occasione dello spettacolo‘Na specie de cadaverelunghissimo, ideato e interpretato da FabrizioGifuni per la regia di Giuseppe Bertolucci(Cavallerizza Reale –Maneggio Reale, 1-3 feb-braio, h. 21.00), il MuseoNazionale del Cinema e ilTeatro Juvarra organizzanouna giornata di proiezioni

dedicate al rapporto di Giuseppe Bertolucci con il cinema e ilteatro.Al termine della proiezione di Quer pasticciacciobrutto de via Merulana, alle ore 18.30 il registaincontrerà il pubblico presente in sala (ingresso libero).

Giuseppe Bertolucci

Quer pasticciaccio brutto de via MerulanaItalia 1996, 125’, col.Trasposizione televisiva dello spettacolo di Luca Ronconitratto dal romanzo di Carlo Emilio Gadda.“Quer pasticciacciobrutto de via Merulana vuole anche essere un’ipotesi scenica diun diverso modo di scrivere per il teatro. La base romanzescada cui si parte costringe infatti a rimettere in discussione tuttele categorie drammaturgiche tradizionali” (L. Ronconi).Premio Il Sole d’Oro 1997 al Festival TTVV di Riccione.GIO 1, H. 16.30 – INGRESSO LIBERO

Al termine incontro con Giuseppe Bertolucci

Giuseppe Bertolucci

I cammelliItalia 1988, 99’, col.Camillo, organizzatore di troupe per spettacoli di modestaqualità, ha messo sotto contratto Ferruccio Ferri, unosprovveduto giovane che sa tutto sui cammelli. I due,accompagnati da un autista-factotum e da una grottesca cantantedi cui Camillo è innamorato, partono da Carpi con uncammello al seguito e, attraversando la Bassa Padana, si dirigonoa Milano, dove Ferruccio Ferri sosterrà la prova finale di un quiztelevisivo. Durante il percorso vince intanto alcuni premiproducendosi in sagre paesane.Alla fatidica serata, tuttaviaFerruccio arriva tutto solo poiché Camillo ha sciolto la pocoredditizia compagnia. Però non vincerà: a suo dire i cammellisomali sono daltonici, mentre per l’emittente televisiva sonostrabici. Presentato il suo ricorso, Ferruccio se ne torna a casa in treno e sul convoglio incontra Anna che viaggia con igenitori e un fidanzato di cui vuole liberarsi. Per riuscirciconvince Ferruccio a fingersi l’amante della giovane e il padredel figlio di cui lei sarebbe in attesa. Quando il treno si fermanella stazione del paesello natio di Ferruccio, una piccola follaentusiasta e vociante lo acclama: Ferruccio ha vinto il ricorso,quei cammelli somali erano davvero daltonici e ora lui è ricco.Sc.: Giuseppe Bertolucci,Vincenzo Cerami; Fot.: FabioCianchetti Gewirtz; Int.: Paolo Rossi, Diego Abatantuono,Giulia Boschi, Sabina Guzzanti, Ennio Fantastichino,Laura Betti, Claudio Bisio.GIO 1, H. 20.30

Giuseppe Bertolucci

FerdinandoItalia 1999, 125’, col.

Edizione televisiva dello spettacolo di Annibale Ruccello con Isa Daniele. In una decadente e decaduta villa della zonavesuviana, un anno prima della presa di Roma da partedell’’esercito italiano, si sono rintanate due donne. DonnaClotilde, una baronessa borbonica che dopo la caduta delRegno delle Due Sicilie vi si è rifugiata in segno di disprezzoper la nuova cultura piccolo borghese che si va affermandodopo l’’unificazione, e donna Gesualda, sua compagna di “prigionia”, una cugina povera che svolge presso di lei l’’ambiguo ruolo di infermiera/carceriera scandendo le giornate fra pasticche, acque termali e farmaci vari.GIO 1, H. 22.15

Puglia CentoMinutiCorti

Continua l’operazione Centominuticorti, il tour itinerante che attraversa l’intera penisola con i migliori cortometraggi selezionati al FestivalInternazionale Cortometraggio Salento FinibusTerrae di San Vito dei Normanni (Brindisi).L’iniziativa, ideata da Romeo Conte, è giunta allasua seconda edizione e ha l’obiettivo di promuoveree incoraggiare il talento di una nuova generazione diartisti. Al tour partecipano i cortometraggi dell’edi-zione 2006 e toccherà le principali città italiane, daRoma a Bologna, da Prato a Milano, da Firenze a Napoli, con tappa finale a Bari.Tra tutti i corti neverranno premiati due scelti dal pubblico che,in ogni città, parteciperà attivamente votando i film proiettati.Centominuticorti e il Festival InternazionaleCortometraggio Salento Finibus Terrae sono patroci-nati da: Comune di San Vito dei Normanni (Br),Assessorato alla Cultura Provincia di Brindisi,Assessorato alla Cultura Mediterraneo RegionePuglia,Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco.

Undici i cortometraggi in programma, selezionatitra le categorie Nuove Immagini, Mondo Corto e Corti Cortissimi:Die Überrashaungdi Lancelot von Naso (Germania 2004),L’Entretiendi Samuel Jacquemin (Francia 2004),Bitte Nicht Störendi Paul Schwarz (Germania 2004),Call Medi Paul Wilkins (UK 2004),Choix multiplesdi J.F. Eerde Kens (Belgio 2004),Morgenschwarmdi Thomas Fröhlich (Germania 2004),Due bravi ragazzidi Tony Palazzo (Italia 2005),Naufraghidi Federica Pontremoli (Italia 2004),Sali e tabacchi di Fabio Di Credico e Tommy Dibari (Italia 2006),Zinanàdi Pippo Mezzapesa (Italia 2004),Choradi Lorenzo Adorisio (Italia 2004).MAR 13, H. 21.00 INGRESSO: EURO 5,00 (INT.); EURO 3,50 (RID.)

Yesterday

In occasione della mostra AIDS: rompiamo il silenziose…, il comitato Salute & Africa presenta al CinemaMassimo il film del sudafricano Darrell James Roodt, cheè stato candidato agli Academy Awards come miglior filmstraniero.

Darrell James Roodt

YesterdaySudafrica 2004, 96’, col., v.o. sott.itDopo essere caduta, la giovane Yesterday scopre di essere Hivpositiva, con una piccola figlia a carico e un marito che l’haripudiata. Ora la sua unica speranza è di vivere abbastanza alungo per vedere sua figlia andare a scuola.Anche il marito diYesterday è malato e sarà proprio lei a doverlo curare. PremioHuman Rights Film Award a Venezia nel 2005, nominationall’Oscar come miglior film straniero.Sc.: D.J. Roodt; Fot.: Michael Brierley; Int.: Leleti Khumalo,Lihle Muelase, Kenneth Khambula.MAR 13, H. 18.30 – INGRESSO LIBERO

� cult! / 5 febbraio

� il cinema degli altri / 13 febbraio

� il cinema degli altri / 13 febbraio�palcoscenico / 1 febbraio

n.45 23-01-2007 8:54 Pagina 9

Page 10: La Rivista Del Cinema - Il Labirinto Del Mondo - Tutti i Film Di Stanley Kubrick

Le Rassegne del Massimo3programmafebbraio

10

Notiziario Associazione Museo Nazionale del Cinema

In attesa della prossima collaborazione tra l’Associazione Museo Nazionale del Cinema e il FestivalInternazionale A.F. Lavagnino “Gavi musica e cinema” 2007, il 6 febbraio alle ore 21 presso la sala 3del Cinema Massimo verrà presentato il libro Musica per film. Profilo di un mestiere (Alfredo Guida Editore),scritto dal compositore e direttore d’orchestra Gianfranco Plenizio.Ad accompagnare l’autore nella presen-tazione sarà Walter Vergnano, Sovrintendente del Teatro Regio di Torino. Gianfranco Plenizio, ha collabo-rato con registi prestigiosi, tra i quali Billy Wilder, Pietro Germi, Mario Monicelli, Renzo Castellani,Francesco Rosi, Elio Petri, Dino Risi, Ettore Scola, Ermanno Olmi e Federico Fellini per il quale ha scrit-to le musiche del bellissimo E la nave va (1983). Il libro di Plenizio ha la sistematicità di un saggio e la fun-zionalità di un manuale; l’autore, basandosi sulla sua trentennale esperienza nella musica per film, sia comecompositore che come direttore d’orchestra, affronta i problemi teorici del rapporto musica-immagine, letecniche e le condizioni del “fare”, sottolineando un aspetto raramente preso in considerazione: quello arti-gianale. Completano il libro due appendici dedicate alla musica applicata, dalla pubblicità al teatro e alla dire-zione d’orchestra per il cinema, sulla base dell’ampia esperienza dell’autore, che dagli anni Sessanta ad oggiha diretto l’orchestra per le colonne sonore di circa duecento film.Seguirà la proiezione del film musicato da Gianfranco Plenizio Temporale Rosy (1979; copia conservata daCentro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale) una delle opere più amate dal regista MarioMonicelli. Il film, scritto da Age & Scarpelli, tratto dall’omonimo romanzo breve di Carlo Brizzolara, èambientato tra i panorami urbani della Francia del nord e del Belgio e racconta il grande amore con gelo-sie ed intrighi tra l’ex pugile Raoul Lamarre detto “Spaccaporte” (Gerard Depardieu in una delle sue inter-pretazioni più divertenti) e la campionessa di catch Temporale Rosy (Faith Minton). Sarà interessante rive-dere oggi questo film scoprendo come pur affondando le radici nell’humus della commedia all’italiana,Monicelli definiva un’idea di cinema assolutamente nuova, molto più dei tanti “nuovi comici” che incomin-ciavano ad affacciarsi a cavallo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. La serata è ha ingresso libe-ro fino ad esaurimento dei posti disponibili in sala.Per maggiori informazioni: www.amnc.it. Per chi invece volesse essere inserito nella mailing listdell’Associazione Museo Nazionale del Cinema: [email protected]

La voce segreta delle paroleIl grande cinema in lingua originale

Prosegue al Cinema Massimo in sala Due l’appun-tamento settimanale La voce segreta delle parole– Il grande cinema in lingua originale.Anche nelmese di febbraio vengono proposti quattro film giàusciti sugli schermi italiani, presentati in versioneoriginale con sottotitoli in italiano.Tutti i giovedìsera il Museo offre un ricco programma perapprezzare la vera voce degli attori e ascoltarli nellaloro interpretazione. Il programma completo è indistribuzione presso la cassa del Cinema Massimo.È inoltre possibile organizzare proiezioni mattutine per lescuole. Per informazioni: 011/8138516- 517, e-mail:[email protected].

I film di febbraio

Belle toujours di Manoel de Oliveira(Francia/Portogallo 2006, 72’), v.o. sott.it.GIOVEDÌ 1 FEBBRAIO, H. 20.30/22.00

Little Miss Sunshine di Jonathan Dayton,Valerie Faris (Usa 2006, 101’), v.o. sott.it.GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO, H. 20.30/22.30

Lady in the Water di M. Night Shyamalan(Usa 2006, 110’), v.o. sott.itGIOVEDÌ 15 FEBBRAIO, H. 20.30/22.30

Il diavolo veste Prada di David Frankel (Usa 2006, 110’), v.o. sott.it.GIOVEDÌ 22 FEBBRAIO, H. 20.30/22.30

www.casasonica.itIL DISCO DEL MESE

Feb

bra

io 2

00

7

In ascolto, tra un film e l’altro, nelle tre sale del Cinema Massimo

� i grandi restauri / 27 febbraio

The Lodger musicato da Ezio Bosso

Il Museo Nazionale del Cinema presenta la copia restau-rata dal National Film & Television Archive (resp. João S. de Oliveira) del classico muto di Alfred Hitchcock The Lodger con la sonorizzazione composta da EzioBosso per il Quartetto d’archi di Torino.La partitura sarà eseguita da Ezio Bosso (tastiere e dire-zione) e dal Quartetto d’archi di Torino (GiacomoAgazzini, primo violino; Umberto Fantini secondo violi-no; Andrea Repetto, viola; Manuel Zigante, violoncello.Sound design Andrea Bergesio, assistente di Ezio BossoAngelo Corvino). L’evento è realizzato in collaborazionecon Change Performing Arts.

Alfred Hitchcock

The LodgerGran Bretagna 1927, 98’, b/n, v.o. did.it.Copia restaurata dal National Film & Television Archive

Jonathan Drew si presenta a casa dei signori Bunting allaricerca di una stanza in affitto mentre tutta Londra è allaricerca di un serial killer – ‘il vendicatore’ - che ha la mania di uccidere le donne bionde. Daisy Bunting, una bellaragazza bionda, figlia dei padroni di casa, è fidanzata con JoeChandler, uno dei detective che è alla ricerca dell'assassino.Questi ben presto si ingelosisce del nuovo inquilino ecomincia a sospettare che il killer sia proprio Drew.Sc.: Eliot Standard,A. Hitchcock; Fot.: Baron Ventimiglia,Hal Young; Int.: Maria Ault, Arthur Chesney, MalcolmKeen, Ivor Novello.MAR 27, H. 21.00 – SALA UNO INGRESSO: EURO 6,50 (INT.); EURO 4,50 (RID.)

n.45 23-01-2007 8:54 Pagina 10

Page 11: La Rivista Del Cinema - Il Labirinto Del Mondo - Tutti i Film Di Stanley Kubrick

Michel Chion

Stanley Kubrick: l’umano, népiù né menoTorino, Lindau, 2006, 606 pp., euro 40,00

In questo volume dedicato all’opera di StanleyKubrick, Michel Chion ricostruisce storia,contesto e poetica di tutti i suoi film (dalrarissimo Fear and Desire, realizzato nel 1953 e in seguito rinnegato, a Eyes Wide Shut, uscitoqualche mese dopo la scomparsa del registanel 1999), mettendo in particolare evidenzal’unicità di un’opera che alterna indiscussicapolavori – 2001: Odissea nello spazio,Barry Lyndon e Full Metal Jacket – a fasi dimirabile ricerca - Il dottor Stranamore, Shining,ecc. L’approccio è quello rigorosamentecronologico: ogni capitolo, un film. Diventacosì più immediato per il lettore cogliere glisnodi della carriera del regista, l’introduzionedi nuovi temi, le innovazioni artistiche etecniche, le sperimentazioni inedite. Fra gliaspetti più interessanti del libro, vi segnaliamol’attenzione alla ricostruzione filologica cheChion ha riservato ai testi filmici: quandol’autore riporta il testo dei dialoghi, peresempio, trascrive la versione originale ininglese, affiancata dalla sua traduzione, perchéper Kubrick “la lingua è importante”, inoltre,l’analisi è condotta sempre tenendo presente i testi letterari dai quali il regista ha trattoalcuni suoi film:“a questo scopo – scriveChion nella prefazione – abbiamo letto o riletto attentamente in lingua originaleVladimir Nabokov,Anthony Burgess,WilliamThackeray, Stephen King,e Arthur Schnitzler”.Il volume è corredato dalla pubblicazione deifotogrammi più significativi dei film diKubrick, per un totale di oltre 750 immagini.Presentati anche questi in ordine cronologico,permettono di “sfogliare” il film e dirivederne così i momenti più significativi.

Michele Canosa (a cura di)

1905. la presa di Roma: alleorigini del cinema italianoRecco, Le Mani, 2006, 238 p., euro 14,00

Nel 2005, in occasione del centenario,il Festival del cinema Ritrovato di Bologna ha presentato quello che è considerato ilprimo film di finzione italiano, La presa diRoma di Filoteo Alberini. Del film, che fuproiettato per la prima volta proprio di frontea Porta Pia il 20 settembre 1905 in occasionedel 35° anniversario della “presa”, restano in verità pochi frammenti (75 metri sui 250originari). Ma attraverso i saggi pubblicati nel presente volume, è possibile ricostruire la genesi dell’evento. Nel 1905 la casa diproduzione Alberini e Santoni (che l’annosuccessivo si sarebbe trasformata in Cines)produsse La presa di Roma decretando l’iniziodell’industria cinematografica italiana.Nel suo interessante saggio, Giovanni Lasidescrive l’ambiente sociale e culturale in cui maturò la realizzazione di questo passofondamentale per la nostra cinematografia.Inoltre il lavoro di ricerca compiuto da Lasi ricostruisce filologicamente, attraversoi documenti d’epoca, la struttura narrativa delfilm, la colorazione dei fotogrammi, la messain scena (in parte in esterni, fatto eccezionaleper l’epoca), l’impiego di specialisti, come lo scenografo teatrale Augusto Cicognani,e di attori professionisti come Ubaldo MariaDel Colle e Carlo Rosaspina (quest’ultimomolto noto all’epoca per avere recitato nella

compagnia di Eleonora Duse), per raffigurarel’assalto dei bersaglieri, infine, l’utilizzo di ungrande numero di comparse, autentici soldati,“arruolati” per l’occasione. Il volume,che è in versione bilingue (italiano-inglese),a testimonianza dell’impegno alla diffusioneinternazionale della cultura cinematograficaitaliana condotto dalla Cineteca di Bologna,contiene anche saggi di Aldo Bernardini e di Gian Piero Brunetta.

Jacopo Chessa

Lo sguardo fuorilegge:l’idea di non finzione nel cinema francese tra glianni Cinquanta e SessantaRoma, Carocci, 2006, 238 p., euro 18,00

Tra gli anni Cinquanta e Sessanta il nuovocinema francese, rappresentato non soltanto da quello più direttamente riconducibileall’area della Nouvelle Vague, propone unaradicale revisione dei rapporti tra messa inscena e realtà e smuove l’apparente stabilitàdel confine che aveva diviso, quasi sempre con nettezza, il cinema a soggetto daldocumentario. Il volume di Chessa ritorna a quella stagione decisiva del cinemamoderno, e agli interrogativi che nefondarono l’originalità e la fecondacontradditorietà. Il risultato propostodall’autore non è uno studio sulla NouvelleVague o sul documentario francese:le questioni teoriche, le battaglie produttive,le innovazioni tecniche, le sperimentazioniestetiche, le esperienze documentaristiche e/o di finzione di autori come Jean Rouch,Chris Marker,Alain Resnais,Agnes Varda,Jacques Rivette, Jean-Luc Godard (senza dimenticare altri nomi oggi meno noti ma allora determinanti come FrançoisReichenbach, Marcel Hanoun, MarioRuspoli) sono colte nella loro specificità ma soprattutto collocate su un humus di interrogativi decisamente unitario,alimentati dalla questione, non solo esteticama anche etica, del rapporto tra realtà e rappresentazione. Ci può essere qualcosa di vero nella falsità della rappresentazione? Si può documentare la realtà attraverso la suaricostruzione? Dove finisce la realtà e dovecomincia la finzione? Quanto c’è disoggettivo in uno sguardo che vorrebbe o dovrebbe essere oggettivo? Il personaggionon è in fondo anche una persona,e viceversa? Questi e altri interrogativi,concretamente espressi in termini di regia e di sguardo, da un lato fondano un nuovocinema della realtà (il cinema diretto),dall’altro lato, anche attraverso l’uso di un’“estetica documentaria” (si veda per esempio il Godard di A bout de souffle)svuotano di senso le vecchie categorie della rappresentazione cinematografica e rifondano la verità della messa in scena.

Alice Guy

La fata dei cavoli: memorie di una pioniera del cinemaRoma, Editrice Lestoille, 1979, 181 p.

“... Lumiére, Méliès. Gaumont. Feillade.Questi sono cognomi.Veri cognomi: cognomid’uomo. Senza nome... Io...Alice.Alice Guy.

Guy chi? Chi è?” così scrive Nicole-LiseBernheim nella prefazione a questaautobiografia della prima donna regista della storia del cinema. E queste parole ben rappresentano la parabola difficile di una donna che è stata pioniera fra i pionieri e che quando nasce il cinema ha appena 19 anni… Quando nasce il cinemaAlice Guy si trova nel posto giusto, ma nonha il ruolo giusto: lavora come segretariainsieme a Louis Gaumont presso il Comptoirgénéral de Photographie a Parigi; esoprattutto, problema quasi insormontabile,è una donna. Eppure, con entusiasmo eintelligenza, gode della stima di personaggicome Eiffel e lo stesso Gaumont, riesce a farsistrada nel mondo lavorativo, assume un ruolodi responsabilità, e, appena le è possibile,convince i suoi capi a lasciarle fare delleriprese. Gaumont, a quanto afferma Alice,è più interessato agli aspetti meccanici del mezzo che alle sue potenzialità estetiche.Alice Guy, invece, nei suoi primi esperimentidi ripresa, parte proprio da queste ultime.Il suo primo film, La fée au choux (1896),racconta con ironia come nascono i bambini:vi sono rappresentati enormi cavoli di legnosparsi per terra, sullo sfondo c’è un lenzuolobianco da cui una donna giovane entra,raccoglie un neonato piangente da sotto uno dei cavoli e esce dalla scena.Tra il 1896 e il 1907 Alice Guy diventa direttrice del “Servizio teatri di posa” e si occupa di tutta la parte produttiva e artistica dellaCasa Gaumont: cura la regia, controlla ilgruppo di lettura dei soggetti, le convocazionidegli artisti, i laboratori e i depositi di scena,falegnameria e costumi.Tra Parigi e gli Usa,dove si trasferisce dal 1909,Alice Guy realizzacirca 500 film e 200 fonoscene. Conclude la sua attività di regista nel 1922, dopo ilfallimento della sua casa di produzioneamericana, la Solax film. La sua autobiografia,scritta tra il 1941 e il 1953, resta inedita anchedopo la sua morte (avvenuta nel marzo 1968),rifiutata da editori che non la ritengonointeressante. Nel 1976, alcune cineaste delgruppo Musidora contattano l’American FilmStudio a Washington, custode del manoscritto,e Nicole-Lise Bernheim e Claire Clouzot necurano finalmente la pubblicazione, avvenuta a Parigi nel 1976, e poi tradotta in italianodue anni dopo dalla Editrice Lestoille.

Amarcord:rivista di studi fellinianiTrimestrale, Fondazione Federico Fellini,euro 15,49

Le riviste interamente dedicate a un registanon sono un fenomeno diffuso: se il caso più noto a livello internazionale èprobabilmente l’autorevole ”HithcockAnnual”, in Italia è già giunto al suo terzoanno di vita l’interessante “Fellini Amarcord”,un periodico che si occupa esclusivamente del regista riminese, pubblicato dallafondazione che porta il suo nome. Nell’arcodelle sue tredici uscite,“Fellini Amarcord”ha proposto – in edizione bilingue (italiano e inglese) - un corpus di studi e documenti di notevole rilievo, pubblicando atti di convegni (dedicati ai rapporti di Fellini con la sceneggiatura, la città, la creatività e l’inconscio), testimonianze di amici ecollaboratori (da Scola ad Avati, da Pinelli

a Scorsese…), filmografie ragionate,approfondite analisi testuali e ricche antologiecritiche (in particolare nei numerimonografici dedicati a Il bidone e Amarcord),materiali inediti (interviste, soggetti,sceneggiature, vignette e racconti firmati dello stesso Fellini). L’ultimo numero proponedue importanti documenti inediti riemersi dal fondo di Tullio Pinelli, grandesceneggiatore del cinema italiano, oggi quasicentenario ma ancora eccezionalmente lucido:si tratta di un soggetto (La famiglia) e di unasceneggiatura (Happy Country) scritti da Felliniin collaborazione con lo stesso Pinelli, unalettura (in particolare quella di Happy Country)non solo estremamente piacevole (per laricchezza dei motivi comici e simbolici) ma anche irrinunciabile per comprenderemeglio l’attività di Fellini precedente al suodebutto nella regia.

F.W. Murnau

PhantomGermania, 1922, b/n, 120’Flicker Alley, 2006

A tre anni dal magnifico restauro (presentato al Cinema Ritrovato di Bologna),esce finalmente in DVD, in una splendidaedizione curata dalla Flicker Alley,uno dei migliori film di Murnau.Phantom, realizzato dal regista nello stessoanno di Nosferatu, racconta la disgregazione di una famiglia, colta soprattutto attraverso la caduta del protagonista, un poeta svagatoma dall’animo puro che dopo avere incontratofatalmente l’irraggiungibile donna dei suoisogni trasforma il desiderio in ossessionediventando prigioniero dei suoi demoni fino al crimine e alla prigione.Solo l’amore protettivo e concreto di un’altra donna e la serenità famigliare della campagna riusciranno a condurlo sulla via della redenzione. Murnau descrivequesto itinerario di perdizione e salvezzaconiugando realismo e allucinazione dentroun progetto visivo di assoluto rigore formale.Con l’aiuto dello scenografo Hermann Warmil regista rende visibili le immagini mentali del protagonista, le sue sensazioni di smarrimento, vertigine, angoscia:le immagini soggettive sembrano quasioggettivarsi e prendere vita propria,trasformando la città stessa percorsa dal personaggio in una sorta di minacciosamacchina allucinogena al tempo stesso fisica e fantasmatica. La copia restaurata è perfetta,anche grazie alla disponibilità – purtropporara quando si lavora con il cinema muto –del negativo nitrato originale, che contenevaanche una parte delle didascalie; per quellemancanti, non avendo a disposizione il vistodi censura, i restauratori si sono basati sullasceneggiatura originale. Inoltre è stato fatto un eccellente lavoro di ricostruzione dei colori originari. I contenuti specialidell’edizione DVD sono ricchi e interessanti.Oltre alle biografie degli interpreti principali(alcuni molto noti, come Alfred Abel e HansHeinrich, che lavorarono anche con Lang),meritano grande attenzione il documentariodi 15 minuti Invitation to Phantom, resocontodella genesi artistica e produttiva delcapolavoro, realizzato dalla studiosa JanetBergstrom, e la galleria di documentioriginali, tra cui alcuni inediti, conservati al Filmmuseum di Berlino.

MUSEO NAZIONALE DEL CINEMAMUSEO NAZIONALE DEL CINEMAParole & Immagini libri, riviste&dvdfebbraioa cura di Silvio Alovisio e Micaela Veronesi

I LIBRI DEL MESE

Parole & Immagini libri, riviste&dvdfebbraio

LA RIVISTA DEL MESE

L’INTROVABILE DEL MESE.RARITÀ DALLA BIBLIOTECA DEL MUSEO

IL DVD DEL MESE

11

n.45 23-01-2007 8:54 Pagina 11

Page 12: La Rivista Del Cinema - Il Labirinto Del Mondo - Tutti i Film Di Stanley Kubrick

MUSEO NAZIONALE DEL CINEMAMole AntonellianaVia Montebello 20,Torino - Tel 011.81.38.511

mar.mer.gio.ven.dom. 9.00 - 20.00sab. 9.00 - 23.00, lun. chiuso

intero euro 6,50 / ridotto euro 4,50gratuito per Abbonamento Musei, Torino Card48/72 ore e bambini fino a 6 anni

Week-end al MuseoVisite guidate senza prenotazioneTutti i sabati, ore 15.00;ore 17.00 visita alle mostre temporanee.

Tutte le domeniche ore 15.00 e 17.00;euro 3,00 a persona + ingresso ridotto.

Le iscrizioni sono aperte 15 minuti prima dellapartenza della visita, fino ad esaurimento posti(max. 30 persone per gruppo).Durata visita: ca. 1h 30’

Visite guidate su prenotazione Gruppi (max 25 pers.):Visita in italiano: euro 70,00 + biglietto di ingressoVisita guidata in inglese, francese, tedesco e spagnolo: euro 80,00 + biglietto di ingresso

Prenotazione obbligatoria: Tel. 011.81.38.564/565Orario: mar.-gio.: 9.00 - 16.30,lun. e ven.: 9.00 - 14.00

Museo + Ascensore PanoramicoIntero euro 7,50 / ridotto euro 6,00Gratuito per Torino Card 48/72 ore e bambini fino a 10 anni.

CINEMA MASSIMOVia Verdi 18 - Torino - Tel. 011 81.38.574

Sale 1 e 2Intero euro 6,50Ridotto Aiace, CineFreeCard, militari, under 18e studenti universitari euro 4,50Anziani over 60 euro 3,00abbonamento sale 1 e 2 (5 ingr.) euro 20,00

Sala 3Intero euro 5,00Ridotto Aiace, CineFreeCard, militari, under 18 e studenti universitari (spett. serali) euro 3,50Anziani over 60 e studenti universitari (spett. pomeridiani) euro 2,50abbonamento sala 3 (10 ingr.) euro 30,00

BIBLIOTECAVia San Pietro in Vincoli 28 - TorinoTel. 011 81.38.590-591-592Fax 011 [email protected] di apertura:lun./ven. 9.00 - 13.00mar./gio. 9.00 - 13.00, 13.30 - 17.30mer. chiuso

MUSEO NAZIONALE DEL CINEMAFondazione Maria Adriana ProloArchivi di cinema, fotografia ed immagineVia Montebello 15 - 10124 TorinoTel. 011 81.38.511 - Fax 011 [email protected]

INCONTRO CON

GIUSEPPE BERTOLUCCI

Giovedì 1 febbraio, h. 18.30

Sala Tre – Ingresso libero

INCONTRO CON GIANLUCA

E MASSIMILIANO DE SERIO

Venerdì 2 febbraio, h. 21.00

Sala Tre – Ingresso libero

CULT!

IL SIGNOR ROSSI VA IN LAPPONIA

Lunedì 5 febbraio, h. 20.30

Sala Tre – Ingresso euro 2,50

INCONTRO CON

GIANFRANCO PLENIZIO

Martedì 6 febbraio, h. 21.00

Sala Tre – Ingresso libero

ALDO TASSONE PRESENTA

IL GIUDICE E L’ASSASSINO

Mercoledì 7 febbraio, h. 20.30

Sala Tre – Ingresso euro 2,50

100MINUTI CORTI –

SALENTO FINIBUS TERRAE

Martedì 13 febbraio, h. 21.00

Sala Tre – Ingresso euro 5,00

IL RESTAURO DI THE LODGER

EZIO BOSSO

E QUARTETTO DI TORINO LIVE

Martedì 27 febbraio, h. 21.00

Sala Uno – Ingresso intero euro 6,50,

ridotto euro 4,50

Gli Eventi del Mese

Il Calendario dei Filmappuntamentifebbraio

Volete ricevere via mail o per posta informazioni e inviti alle serate organizzate dal Museo Nazionale delCinema? Compilate questo modulo e consegnatelo alla cassa del Cinema Massimo oppure speditelo a Museo Nazionale del Cinema – Programmazione, via Montebello 15, 10124 Torino.

Nome e cognome:

Indirizzo (via, città, provincia, c.a.p.):

E-mail:

Età e professione:

Io sottoscritto, estensore della presente richiesta, dichiaro di prendere atto dell’informativa fornitami dallaFondazione ai sensi dell’art.10 della Legge 675/1996 ed acconsento liberamente, ai fini e per gli effetti diquanto previsto dall’art.11,comma 1° della Legge 675/1996 al trattamento dei dati forniti alla Fondazione,allacomunicazione e diffusione degli stessi ai sensi ed effetti di quanto disposto dall’art.20 della Legge 675/1996,per lo svolgimento di tutte le operazioni connesse alla preparazione e spedizione del programma. Dichiaroaltresì di essere a conoscenza dei diritti riconosciutomi dall’art.13 della Legge 675/1996.

Data e firma:

Info

GIOVEDÌ 1 FEBBRAIO

h. 16.30 Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di G. Bertolucci

(I 1996, 125’) °

Al termine incontro con Giuseppe Bertolucci

h. 20.30 I cammelli di G. Bertolucci (I 1988, 99’)

h. 22.15 Ferdinando di G. Bertolucci (I 1999, 125’)

VENERDÌ 2 FEBBRAIO

h. 16.30/18.30 Neil Young:Heart of Gold di J.Demme (Usa 2006,103’)

h. 21.00 Oberhausen on Tour 2007 – I programma di AA.VV.

(2004-5, 86’, v.o. sott.ingl.) °

Al termine incontro con Gianluca e Massimiliano De Serio

SABATO 3 E DOMENICA 4 FEBBRAIO

h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Neil Young: Heart of Gold di J. Demme

(Usa 2006, 103’)

LUNEDÌ 5 FEBBRAIO

h. 16.00 Il giudice e l’assassino di B.Tavernier (F 1976,128’,v.o.sott.it.)

h. 18.15 L’armata sul sofà di J-P. Rappeneau (F 1966, 93’, v.o. sott.it.)

h. 20.30 Il signor Rossi va in Lapponia di B. Bolognesi/D. Zanasi

(I 2005, 74’) *

Prima del film incontro con gli autori, Peter Von Bagh e Guy Borlée

MARTEDÌ 6 FEBBRAIO

h. 16.00 L’armata sul sofà di J-P. Rappeneau (F 1966, 93’, v.o. sott.it.)

h. 17.45 Nuovo Cinema Paradiso di G.Tornatore (I/F 1989, 155’)

h. 21.00 Temporale Rosy di M. Monicelli (I/F/G 1979, 118’) °

Prima del film incontro con Gianfranco Plenizio e Walter Vergnano

MERCOLEDÌ 7 FEBBRAIO

h. 16.30 L’orologiaio di Saint-Paul di B.Tavernier (F 1974, 105’,

v.o. sott.it.)

h. 18.30 Volto segreto di C. Chabrol (F 1987, 100’, v.o. sott.it.)

h. 20.30 Il giudice e l’assassino di B.Tavernier (F 1976,128’,v.o.sott.it.)*

Prima del film incontro con Aldo Tassone

GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO

h. 16.00 Colpo di spugna di B.Tavernier (F 1981, 128’, v.o. sott.it.)

h. 18.30 Una settimana di vacanza di B.Tavernier (F 1980, 102’,

v.o. sott.it.)

h. 20.30 L’orologiaio di Saint-Paul di B.Tavernier (F 1974, 105’,

v.o. sott.it.)

h. 22.30 Volto segreto di C. Chabrol (F 1987, 100’, v.o. sott.it.)

VENERDÌ 9 FEBBRAIO

h. 16.30 Zazie nel metro di L. Malle (F/I 1960, 89’, v.o. sott.it.)

h. 18.15 Una settimana di vacanza di B.Tavernier (F 1980, 102’,

v.o. sott.it.)

h. 21.00 Oberhausen on Tour 2007 – II programma di AA.VV.

(2003-6, 72’, v.o. sott.ingl.) *

h. 22.30 L’orologiaio di Saint-Paul di B.Tavernier (F 1974,105’,v.o.sott.it.)

SABATO 10 FEBBRAIO

h. 15.45 Colpo di spugna di B.Tavernier (F 1981, 128’, v.o. sott.it.)

h. 18.00 La vita e nient’altro di B.Tavernier (F 1989, 135’, v.o. sott.it.)

h. 20.30 Zazie nel metro di L. Malle (F/I 1960, 89’, v.o. sott.it.)

h. 22.15 Una settimana di vacanza di B.Tavernier (F 1980, 102’,

v.o. sott.it.)

DOMENICA 11 FEBBRAIO

h. 16.30 Nuovo Cinema Paradiso di G.Tornatore (I/F 1989, 155’)

h. 20.00 Colpo di spugna di B.Tavernier (F 1981, 128’, v.o. sott.it.)

h. 22.15 La vita e nient’altro di B.Tavernier (F 1989, 135’, v.o. sott.it.)

LUNEDÌ 12 FEBBRAIO

h. 16.30 Rapina a mano armata di S.Kubrick (Usa 1956,85’,v.o.sott.it.)

h. 18.15 Orizzonti di gloria di S. Kubrick (Usa 1957, 87’, v.o. sott.it.)

h. 20.30 Spartacus di S. Kubrick (Usa 1960, 198’, v.o. sott.it.)

MARTEDÌ 13 FEBBRAIO

h. 15.30 Il bacio dell’assassino di S.Kubrick (Usa 1955,67’,v.o.sott.it.)

h. 16.45 Rapina a mano armata di S. Kubrick (Usa 1956, 85’,

v.o. sott.it.)

h. 18.30 Yesterday di D. Roodt (SudAfr 2004, 96’, v.o. sott.it.) °

h. 21.00 100minuti corti – Salento Finibus Terrae

MERCOLEDÌ 14 FEBBRAIO

h. 16.30 Spartacus di S. Kubrick (Usa 1960, 198’, v.o. sott.it.)

h. 20.30 Rapina a mano armata di S.Kubrick (Usa 1956,85’,v.o.sott.it.)

h. 22.15 Orizzonti di gloria di S. Kubrick (Usa 1957, 87’, v.o. sott.it.)

GIOVEDÌ 15 FEBBRAIO

h. 16.15 Il dottor Stranamore di S. Kubrick (Gb 1964, 93’, v.o. sott.it.)

h. 18.00 Spartacus di S. Kubrick (Usa 1960, 198’, v.o. sott.it.)

h. 21.30 Orizzonti di gloria di S. Kubrick (Usa 1957, 87’, v.o. sott.it.)

h. 23.00 Il bacio dell’assassino di S.Kubrick (Usa 1955,67’,v.o.sott.it.)

VENERDÌ 16 FEBBRAIO

h. 16.30 Lolita di S. Kubrick (Usa/Gb 1962, 152’, v.o. sott.it.)

h. 19.30 Il bacio dell’assassino di S.Kubrick (Usa 1955,67’,v.o.sott.it.)

h. 21.00 Oberhausen on Tour 2007 – III programma di AA.VV.

(2004-5, 71’, v.o. sott.ingl.) *

h. 22.30 Il dottor Stranamore di S. Kubrick (Gb 1964, 93’, v.o. sott.it.)

SABATO 17 FEBBRAIO

h. 16.30 Lolita di S. Kubrick (Usa/Gb 1962, 152’, v.o. sott.it.)

h. 20.30 Il dottor Stranamore di S. Kubrick (Gb 1964, 93’, v.o. sott.it.)

h. 22.15 Arancia meccanica di S. Kubrick (Gb 1971, 136’, v.o. sott.it.)

DOMENICA 18 FEBBRAIO

h. 16.00 2001 Odissea nello spazio di S.Kubrick (Usa/Gb 1968,158’)

h. 18.45 Arancia meccanica di S. Kubrick (Gb 1971, 136’, v.o. sott.it.)

h. 21.15 Lolita di S. Kubrick (Usa/Gb 1962, 152’, v.o. sott.it.)

LUNEDÌ 19 FEBBRAIO

h. 16.00 Arancia meccanica di S. Kubrick (Gb 1971, 136’, v.o. sott.it.)

h. 18.30 Shining di S. Kubrick (Usa/Gb 1980, 119’)

h. 20.45 2001 Odissea nello spazio di S.Kubrick (Usa/Gb 1968,158’)

MARTEDÌ 20 FEBBRAIO

h. 16.00 Shining di S. Kubrick (Usa/Gb 1980, 119’)

h. 18.10 2001 Odissea nello spazio di S.Kubrick (Usa/Gb 1968,158’)

h. 21.00 Barry Lyndon di S. Kubrick (Gb 1975, 184’)

MERCOLEDÌ 21 FEBBRAIO

h. 16.30 Barry Lyndon di S. Kubrick (Gb 1975, 184’)

h. 20.15 Shining di S. Kubrick (Usa/Gb 1980, 119’)

h. 22.30 Full Metal Jacket di S. Kubrick (Usa 1987, 116’)

GIOVEDÌ 22 FEBBRAIO

h. 16.30 Eyes Wide Shut di S. Kubrick (Usa/Gb 1999, 159’, v.o. sott.it.)

h. 20.20 Full Metal Jacket di S. Kubrick (Usa 1987, 116’)

h. 22.30 Shining di S. Kubrick (Usa/Gb 1980, 119’)

VENERDÌ 23 FEBBRAIO

h. 16.30 Barry Lyndon di S. Kubrick (Gb 1975, 184’)

h. 21.00 Oberhausen on Tour 2007 – IV programma di AA.VV.

(2005-6, 77’, v.o. sott.ingl.) *

h. 22.30 Full Metal Jacket di S. Kubrick (Usa 1987, 116’)

SABATO 24 FEBBRAIO

h. 16.00 Les Voleurs di A.Téchiné (F 1996, 117’, v.o. sott.it.)

h. 18.10 Après la vie di L. Belvaux (F/B 2002, 124’, v.o. sott.it.)

h. 20.30 36 – Quai des Orfevrès di O. Marchal (F 2004, 110’)

h. 22.30 Tutti i battiti del mio cuore di J. Audiard (F 2005, 107’)

DOMENICA 25 FEBBRAIO

h. 16.30 36 – Quai des Orfevrès di O. Marchal (F 2004, 110’)

h. 18.30 Tutti i battiti del mio cuore di J. Audiard (F 2005, 107’)

h. 20.30 Les Voleurs di A.Téchiné (F 1996, 117’, v.o. sott.it.)

h. 22.30 Après la vie di L. Belvaux (F/B 2002, 124’, v.o. sott.it.)

LUNEDÌ 26 FEBBRAIO

h. 16.00 Full Metal Jacket di S. Kubrick (Usa 1987, 116’)

h. 18.10 Barry Lyndon di S. Kubrick (Gb 1975, 184’)

h. 21.30 Eyes Wide Shut di S. Kubrick (Usa/Gb 1999, 159’, v.o. sott.it.)

MARTEDÌ 27 FEBBRAIO

h. 16.30 Eyes Wide Shut di S. Kubrick (Usa/Gb 1999, 159’, v.o. sott.it.)

h. 20.30 Arancia meccanica di S. Kubrick (Gb 1971, 136’, v.o. sott.it.)

h. 21.00 Sala Uno The Lodger di A. Hitchcock (Gb 1927, 98’,

did.or. sott.it.) §

Partitura musicale composta ed eseguita dal vivo dal Maestro Ezio

Bosso con il Quartetto di Torino

MERCOLEDÌ 28 FEBBRAIO

h. 16.30 Night Exit – Nicterini exodos di M. Ditsas (Gr 1991, 96’,

v.o. sott.it.)

h. 18.15 Numbered – Arithmimeni di T. Psarras (Gr 1998, 98’,

v.o. sott.it.)

h. 20.45 The King – O vasilias di N. Grammatikos (Gr 2002, 130’,

v.o. sott.it.)

° ingresso libero

* ingresso euro 2,50

§ ingresso intero euro 6,50; ridotto euro 4,50

n.45 23-01-2007 8:54 Pagina 12