LA RISOLUZIONE COLLABORATIVA DEI PROBLEMI · Octavio Ocampo (Messico, 1943) Le illusioni ottiche...
Transcript of LA RISOLUZIONE COLLABORATIVA DEI PROBLEMI · Octavio Ocampo (Messico, 1943) Le illusioni ottiche...
SEMINARIO NAZIONALE GRIMeDTARANTO, 8-10 APRILE 2016
LA RISOLUZIONE COLLABORATIVA DEI PROBLEMI
Roberto IMPERIALEPresidente Nazionale GRIMeD
(Gruppo Ricerca Matematica e Difficoltà)[email protected]
www.grimed.net
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 1
Il problema… è complesso. Il discorso si svilupperà, dunque, errando,passo dopo passo, senza che vi sia alcunastrada già tracciata, spesso in modo caotico.«Costruendo», s’impara; e, in particolare, siimpara la matematica.«Non c’è cammino…il cammino si facamminando», direbbe il poeta.
(Machado, 1995)
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 2
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016
Risolvere Problemi
(per pensare per problemi)Collaborare
L’intreccio e lo sfondo
la scholḗ dei greci, l’ōtĭum dei latini«il modo di agire proprio degli uomini liberi»
(Natoli, 2001)
3
Scuola
RISOLVERE PROBLEMI
“Risolvere problemi“ che siano di natura«legittima» (Von Foerster, 1987) si puòconsiderare l’attività più caratteristica delgenere umano” (Polya, 1993) anche perché“suppone uno slancio di curiosità, unamobilitazione affettiva dell’intelligenza”(Glaeser, 1975).
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 4
Consiste nel «colmare un vuoto che si pongadavanti durante l’erranza». («Problema» vienedall’etimo greco «pro-ballein», «porredavanti»)
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 5
…e dice dell’equivalenza semantico/fattualetra «problema/gioco» e «desiderio» e quindi«dell’esistenza di un sistema dinamico delsignificato nel quale si uniscono l’affettivo el’intellettuale»
(Vygotskji, 1976)
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 6
Niente di nuovo…
COLLABORARE
La scuola favorisce […] la valorizzazione dellepotenzialità e degli stili di apprendimento nonchédella comunità professionale scolastica con losviluppo del metodo cooperativo […]
(L. 107/2015)
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 7
Ma…grazie anche ai nostri grandi maestri di scuola e di vita
- uno per tutti – don Lorenzo Milani –che ci insegnarono a percorrere «cammini senza strade»
qualcosa di nuovo e fondamentale c’è. Dobbiamo:
rendere la paritaria collaborazione tra dispari
il luogo dell’inclusione effettivamente compiuta
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 8
LA RISOLUZIONE COLLABORATIVA DEI PROBLEMI (RCP)È IL LUOGO MASSIMO DELL’INCLUSIONE
INTRECCIO «CAOTICO» DI «IDEE»
• L’INELUTTABILE E NECESSARIO RAPPORTO «IO-NOI» (PERSONA-SOCIETÀ)• IL DESIDERIO/L’EROS/IL PIACERE/LA BELLEZZA - LA MOTIVAZIONE• IL PRINCIPIO DI PARITÀ/DISPARITÀ: «OGNUNO È TUTOR E ALLIEVO»• LA ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE• L’AUTOSTIMA vs L’IMPOTENZA APPRESA• L’ASCOLTO/LA RELAZIONE/NON È SEMPLICE «RELAZIONE D’AIUTO»• IL SAPERE E SAPERSI PORRE DOMANDE – LA METACOGNIZIONE• LA CENTRALITÀ DEL LINGUAGGIO• LA PREVALENZA DELLA SEMANTICA E DELL’INTERPRETAZIONE SULLA
SINTASSI.• LA MEMORIA LEGATA ALLA «NARRAZIONE»• «FISSITÀ COGNITIVA» vs «PENSIERO PRODUTTIVO»• L’USO DI ARTEFATTI REALI, CULTURALI E/O SIMBOLICI: IL LABORATORIO• L’ELABORAZIONE DEL «REPERTORIO DELLE IDEE»• IL BRAINSTORMING/L’ERRANZA vs PENSIERO COMPUTAZIONALE (Coding)• LA LENTEZZA• L’INSEGNANTE MOTIVATORE/FACILITATORE/MEDIATORE DEI CONFLITTI
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 9
L’INELUTTABILITÀDEL RAPPORTO «IO-NOI»(PERSONA-SOCIETÀ)
1. Ogni persona è unica, irripetibile e unitariamentemolteplice, in un quadro di uguaglianze sostanziali.
2. È ormai acclarato «quanto radicato e profondo sia illegame che ci unisce agli altri, ovvero quanto bizzarro siaconcepire un io senza un noi.»
(Rizzolatti, Sinigaglia, 2006)
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 10
Il legame IO-NOI, necessario e ineluttabile, rende equivalenti
l’IMPARARE e il CUM-LABORARE
essendo l’IMPARARE il costrutto complesso
CUM-PREHENDERE AD-PREHENDERE CUM-DIVIDERE
e nasce dalla DISPONIBILITÀ DELL’INTELLIGENZA1. A METTERSI IN VIAGGIO
2. ALLA RICERCA DI…3. ERRANDO, INSIEME CON…
«Quando imparo qualcosa sento che quella cosa non mi appartiene fino a quando non ne ho parlato con altri;
solo allora diventa definitivamente mia» - Un ragazzo di 15 anni, oggi BES
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 11
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016
Nessun apprendimento evita il viaggio.L’educazione spinge all’esterno. Impararepresuppone l’erranza. Partire. Uscire. Lasciarsiun bel giorno sedurre. (Serres, 1992)
12
Risponde al desiderio/piacere/eros/bellezza diIMPARARE e, quindi di INSEGNARE.(Recalcati, 2014)
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 13
DESIDERIO/PIACERE/EROS/BELLEZZALa motivazione
[E così, ragazzi] ’vedrete che voi stessi saretecondotti a porvi delle questioni, a pensare deglialtri problemi; e il pensare un problema, il porsidelle questioni e dei perché, è ancor più difficileche saperli risolvere, ed è più bello. In questoconsiste la matematica’. (Castelnuovo, 1979)
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 14
14
MA PRIMA DI LEI…QUALCUNO AVEVA SCRITTO «Gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come inorigine, a causa della meraviglia: mentre da principiorestavano meravigliati di fronte alle difficoltà piùsemplici, in seguito, progredendo a poco a poco,giunsero a porsi problemi sempre maggiori […]Ora, chi prova un senso di dubbio e di meravigliariconosce di non sapere […]. Cosicché, se gli uominihanno filosofato per liberarsi dall’ignoranza, è evidenteche ricercarono il conoscere solo al fine di sapere e nonper conseguire qualche utilità pratica.»
(Aristotele, Metafisica)
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 15
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016
In altre parole, è il celebre «sapere disinteressato»di Antonio Gramsci (Gramsci, 1947), perché ascuola si va per imparare (Scuola di Barbiana,cit.)…e solo per quello!
16
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016
Oltre al piacere, l’eros, il desiderio e la bellezza, si attiva così la MOTIVAZIONE
costrutto che sovraordinaemozione, affettività e conoscenza
(AA.VV, 1991)
17
IL PRINCIPIO DI PARITÀ
Il principio di parità - condizione fondamentale dellanostra RCP – consente di farne un «gioco di ruoliintercambiabili»: ognuno, inserito in gruppidinamici e orizzontali , interpreta di volta in voltaogni ruolo CONSENTITO.
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 18
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016
ZONA DI SVILUPPO POTENZIALE
ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE
ZONA DI SVILUPPO ATTUALE
Dove si fa ciò che si può, ciò che si potrebbe, ciò che è dovuto…? Risponde Vigotskji (cit.)
collaborando
20
Il principio di parità, introducendo l’idea checontemporaneamente «ognuno è tutor e allievo»,elimina la competizione, favorendo la relazionee contestualmente relativizza opinioni, saperi econoscenze dei collaboranti valorizzandone la portatacognitiva e sociale.
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 21
«Vediamo come…«Barbiana, quando arrivai, non mi sembrò unascuola. Né cattedra, né lavagna, né banchi. Solograndi tavoli intorno a cui si faceva scuola e simangiava.
D’ogni libro c’era una copia sola. I ragazzi glisi stringevano sopra. Si faceva fatica ad accorgersiche uno era un po’ più grande e insegnava.
Il più vecchio di quei maestri aveva sedici anni.Il più piccolo dodici e mi riempiva di ammirazione.Decisi fin dal primo giorno che avrei insegnatoanch’io».
(Scuola di Barbiana, cit.)
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 22
«L’anno dopo ero maestro. Cioè, lo ero tremezze giornate la settimana. Insegnavo geografiamatematica e francese a prima media».
Per scorrere un atlante o spiegare le frazioninon occorre la laurea.
Se sbagliavo una cosa poco male. Era unsollievo per i ragazzi. Si cercava insieme. Leore passavano serene senza paura e senzasoggezione».
(Scuola di Barbiana, cit.)
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 23
Tutto ciò favorisce il nascere e il consolidarsidell’AUTOSTIMA; e il contestuale annullarsidel rischio della c.d. ’IMPOTENZAAPPRESA’.
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 24
…perché la RCP , essendo fondata sullarelazione emotivo/affettiva - che non è lasemplice relazione d’aiuto, pure fondamentale -attiva il dia-logos anche interiore e quindil’ASCOLTO.
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 25
Il DIA-LOGOSEnfatizza «il sapere e sapersi porre domande»,favorendo così la «COGNIZIONE» e,soprattutto, la «METACOGNIZIONE».
«[…] quando due lavorano insieme c’è piùverbalizzazione, perché se uno dei due propone diprocedere in un certo modo, l’altro chiede perché, e il
primo deve dare spiegazioni». (Lichtner, 2011)
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 26
e perciò…
enfatizza la centralità del linguaggio (Vigotskji,cit.) e, quindi la (necessaria) prevalenza dellasemantica e dell’interpretazione sulla sintassi.
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 27
LA MEMORIA NARRATIVA
Favorisce la memoria legata alla «narrazione»
perché ogni problema è una narrazione
o ha una narrazione associata
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 28
FISSITÀ COGNITIVAvs
PENSIERO PRODUTTIVO
Facilita il superamento della «fissità cognitiva»
a favore del «pensiero produttivo»
(Duncker, 1969 ; Wertheimer, 1997)
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 29
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016
La famigliadel generale
diOctavio Ocampo(Messico, 1943)
Le illusioni ottiche
30
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016
Problema dei nove punti (Dunker, cit)Toccando una sola volta ciascuno di essi, congiungere i 9punti con 4 segmenti, tracciati senza mai staccare lapenna dal foglio.
Uscire fisicamente dal «punto di vista»
31
In definitiva, questo accade perché la RCP,luogo dell’intuizione, dell’immaginazione e delpensiero «creativo» e «divergente», costituisceil topos di una lenta, continua e «drammaticaricerca di senso» (Imperiale, 2013a), che, a suavolta, si lega al «bisogno di interpretazione».(Imperiale, 2013b). A questa ricerca di sensocontribuisce l’importante funzione di«negoziazione e rinegoziazione sui significatimediata dalla narrazione», così comesuperbamente scrivono Jerome Bruner (Bruner,1992) e Gianni Rodari (Rodari, 1973).
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 32
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016
IMPONE L’USO DI ARTEFATTI REALI,
CULTURALI E/O SIMBOLICI
(Vigotskji, 1972; 1974)
Il laboratorio
33
E, dato che ”Non c’è mai un unico modo «giusto» diaffrontare un problema”; (Bellos, 2011)favorisce l’elaborazione di quel che chiamo
«REPERTORIO DELLE IDEE»
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 34
«REPERTORIO DELLE IDEE»equivalente del brainstorming e dell’erranza
e non del «pensiero computazionale né del «coding»1. ANALISI DELL’APPORTO PROPRIO E ALTRUI
2. ANALISI DELLA VARIETÀ DELLE IPOTESI RISOLUTIVE
3. ANALISI DELLE SOLUZIONI PROPOSTE
4. ANALISI DEL GRADO DI DIVERGENZA DELLE IDEE
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 35
Ma, soprattutto, la RCP favorisce «la lentezza» proprio come a Barbiana, dove «non c’era registro», madove “[…] chi era senza basi, lento o svogliato sisentiva il preferito. Veniva accolto come voi accogliete ilprimo della classe. Sembrava che la scuola fosse tuttasolo per lui. Finché non aveva capito, gli altri nonandavano avanti”.
(Scuola di Barbiana, cit.)
«Lasciate ai ragazzi il tempo di perdere tempo»(Emma Castelnuovo, 2008)
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 36
IL RUOLO DELL’INSEGNANTE
All’interno di ogni gruppo enfatizza il ruolo
dell’insegnante motivatore/facilitatore
e mediatore dei conflitti
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 37
Per risolvere un problema legittimo può essere utile
seguire «il cammino» seguente
• la comprensione del testo della situazione-problema, attraverso
l’identificazione dei dati e delle informazioni – aritmetiche e non
aritmetiche - contenuti nel testo, e la loro mutua relazione;
• la rappresentazione dello schema
• la classificazione della struttura del problema, cioè la sua
categorizzazione
• la pianificazione delle procedure e delle operazioni (esecuzione di
algoritmi) […]
• la valutazione e l’autovalutazione
(Lucangeli & al., 1998)
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 38
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016
Ovvero, attivare «il controllo» (Schoenfeld, 1985)
1. Negoziare «le parole del testo»2. «Porre e porsi domande»3. Ipotizzare individualmente la/le soluzioni4. «Pensarci su…»5. Negoziarle collaborativamente e validarle6. Mettere in campo «lo scambio solidale» 7. Redigere il «REPERTORIO DELLE IDEE»8. Valutare e autovalutare l’imparato9. CONDIVIDERE
39
Ma il vero nodo/problema è questo…
Concludendo, la RCPè l’intreccio e l’intersezione
inestricabili e indistinguibili tra
Insegnare
Valutarsi
Imparare
Valutare
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 40
ILLUMINANTE![…] «Dopo che lo studente ha svolto un compito, si puòchiedere di «raccontare» il proprio percorso o fargli una«intervista»…Questo rende «decisiva quella forma di insight, (intuizioneimmediata e improvvisa; la traduzione è mia…) o diempatia cognitiva…»Quindi «una valutazione che non si ferma al risultato […]ma prende in esame i processi, e lo fa in modo collaborativo,[…] è certamente più rassicurante. […]Questo vale per tutti, ma per chi ha difficoltà […] lacrescita di motivazione, il piacere di tentare, di mettersi allaprova […] è un passo fondamentale, da considerare evalutare.(Lichtner, cit.)
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 41
BIBLIOGRAFIAARISTOTELE, 2000, Metafisica (a cura di: G. Reale), Bompiani, MilanoAA.VV, , 1991 (a cura di: T. Magri & F. Mancini) ,; Emozione e conoscenza. Prospettive filosofiche, psicologiche e cliniche. Editori Riuniti, RomaBELLOS, A.,2011, Il meraviglioso mondo dei numeri, Einaudi, TorinoBRUNER, J., 1992, La ricerca del significato, Bollati Boringhieri, TorinoCASTELNUOVO, E., 1963, Didattica della matematica, La Nuova Italia Editrice, Firenze,CASTELNUOVO, E; 1979 ; La geometria, La Nuova Italia, FirenzeCASTELNUOVO, E., 2008 , L’Offìcina matematica: ragionare con i materiali, La Meridiana, Molfetta (Bari)DUNCKER, K. 1969; La psicologia del pensiero produttivo, Giunti, FirenzeGLAESER, G., 1975, La matematica moderna per chi deve insegnarla, Feltrinelli, MilanoGRAMSCI, A., 1947, Lettere dal carcere, Einaudi, TorinoIMPERIALE, R., 2013a ; Scusate il disturbo; in: (a cura di: (C. Cateni, C. Fattori, R. Imperiale, B. Piochi, P. Vighi): “…per piacere, vogliocontare…” – Quaderni GRIMeD n° 1 – Pitagora Editrice, BolognaIMPERIALE, R. 2013,b; Chi ha paura della matematica? Io…o forse no, in: DiM- Difficoltà in matematica-10/1, ottobre 2013, Erickson, TrentoLICHTNER, M., 2011, Comprendere per valutare, in: Il senso dell’educazione matematica. valorizzare valutando; (a cura di) R. Imperiale, A.Pesci, P. Sandri; P. Vighi, Atti del Convegno Nazionale GRIMeD n°17, Pitagora Editrice, Bologna.LUCANGELI, D., TRESSOLDI, P., CENDRON, M., 1998 , Cognitive and Metacognitive Abilities Involved in the Solution of MathematicalProblem Solving: Validation of a Comprehensive Model. Contemporary Educational Psychology, 23, 257-275,MACHADO, A., 1995 Proverbios y cantares, XXIX; in: Poesias completas, Pozuelo de Alarcon, MadridMIUR, Legge 107/2015NATOLI, S. , 2001 , L’Avvenire, 25 aprilePOLYA, G., 1993, Come risolvere i problemi di matematica, Feltrinelli, MilanoRECALCATI, M.; 2014, L’ora di lezione, Einaudi, TorinoRIZZOLATTI, G.; SINIGAGLIA, C., 2006, So quel che fai, Raffaello Cortina Editore, MilanoRODARI, G., 1973, Grammatica della fantasia, Piccola Biblioteca Einaudi, TorinoSCHOENFELD, A.H., 1985, Mathematical Problem Solving, Academic Press, LondonSCUOLA DI BARBIANA, 1975 , Lettera a una professoressa, Libreria Editrice Fiorentina, FirenzeSERRES, M., 1992, Il mantello di Arlecchino, Marsilio, VeneziaVYGOTSKY, L.S., 1972; Immaginazione e creatività nell’età infantile, Editori Riuniti, RomaVYGOTSKY, L.S. 1974; Storia dello sviluppo delle funzioni psichiche superiori; Giunti, FirenzeVYGOTSKY, L.S., 1976, Pensiero e linguaggio, Giunti Barbera, FirenzeVON FOERSTER, H., 1987, Sistemi che osservano, Astrolabio, RomaWERTHEIMER, M; 1997, Il pensiero produttivo, Giunti Milano
02/06/2016R. Imperiale, GRIMeD, 2016 42