LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

FABIO PROTASONI

“DELEGA AL GOVERNO PER LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE, DELL'IMPRESA SOCIALE E PER LA DISCIPLINA DEL

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE”

APPROVATA IL 25 MAGGIO 2016

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LEGGE DELEGA

LA LEGGE FISSA I PRINCIPI GENERALI E GLI OBIETTIVI

DELEGA AL GOVERNO LA SCRITTURA SPECIFICA DELLE NORME VERE E PROPRIE NEI DIVERSI COMPARTI

IL GOVERNO ENTRO UN ANNO APPROVA I DECRETI LEGISLATIVI.

AVREMO UN TESTO UNICO UN CODICE COMPLESSIVO

DEL TERZO SETTORE

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COSA PREVEDE LA LEGGE DELEGA

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1) IL TERZO SETTORE DIVENTA UN SOGGETTO GIURIDICO

UNA DEFINIZIONE UNITARIA ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, COOPERATIVE

SOCIALI, FONDAZIONI, ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE, ECC.… DIVENTANO UN’UNICA FAMIGLIA, CON CARATTERISTICHE COMUNI RICONOSCIUTE PER LEGGE,

PUR RIMANENDO SOGGETTI CON UNA LORO SPECIFICITÀ E DIVERSI MODELLI ORGANIZZATIVI

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L’ART 1 RECITA:

IL TERZO SETTORE È “IL COMPLESSO DEGLI ENTI PRIVATI COSTITUITI PER IL

PERSEGUIMENTO, SENZA SCOPO DI LUCRO, DI FINALITÀ CIVICHE, SOLIDARISTICHE E DI UTILITÀ SOCIALE E CHE, IN

ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ E IN COERENZA CON I RISPETTIVI STATUTI O ATTI COSTITUTIVI, PROMUOVONO

E REALIZZANO ATTIVITÀ DI INTERESSE GENERALE MEDIANTE FORME DI AZIONE VOLONTARIA E GRATUITA O DI MUTUALITÀ

O DI PRODUZIONE E SCAMBIO DI BENI E SERVIZI. NON FANNO PARTE DEL TERZO SETTORE LE FORMAZIONI E LE ASSOCIAZIONI POLITICHE, I SINDACATI, LE

ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI E DI RAPPRESENTANZA DI CATEGORIE ECONOMICHE”

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L’ART 2 RICHIAMA COMPITI E I VALORI DEL TERZO SETTORE E

DEFINISCE GLI OBIETTIVI DELLA LEGGE DELEGA: A) RICONOSCERE, FAVORIRE E GARANTIRE IL PIÙ AMPIO ESERCIZIO DEL DIRITTO DI

ASSOCIAZIONE E IL VALORE DELLE FORMAZIONI SOCIALI LIBERAMENTE COSTITUITE, OVE SI SVOLGE LA PERSONALITÀ DEI SINGOLI, QUALE STRUMENTO DI PROMOZIONE E DI

ATTUAZIONE DEI PRINCÌPI DI PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA, SOLIDARIETÀ, SUSSIDIARIETÀ E PLURALISMO, AI SENSI DEGLI ARTICOLI 2, 3, 18 E 118 DELLA COSTITUZIONE;

B) RICONOSCERE E FAVORIRE L’INIZIATIVA ECONOMICA PRIVATA IL CUI SVOLGIMENTO,

SECONDO LE FINALITÀ E NEI LIMITI DI CUI ALLA PRESENTE LEGGE, PUÒ CONCORRERE AD ELEVARE I LIVELLI DI TUTELA DEI DIRITTI CIVILI E SOCIALI;

C) ASSICURARE, NEL RISPETTO DELLE NORME VIGENTI, L’AUTONOMIA STATUTARIA DEGLI ENTI, AL FINE DI CONSENTIRE IL PIENO CONSEGUIMENTO DELLE LORO FINALITÀ E LA TUTELA

DEGLI INTERESSI COINVOLTI;

D) SEMPLIFICARE LA NORMATIVA VIGENTE, GARANTENDONE LA COERENZA GIURIDICA, LOGICA E SISTEMATICA.

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L’ART 2:

RICONOSCERE FAVORIRE GARANTIRE

DIRITTO DI ASSOCIAZIONE VALORE DELLE FORMAZIONI SOCIALI

ATTUAZIONE DEI PRINCÌPI DI

PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA SOLIDARIETÀ SUSSIDIARIETÀ PLURALISMO

AI SENSI DEGLI ARTICOLI 2, 3, 18 E 118 DELLA COSTITUZIONE

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RUOLO POLITICO E SOCIALE

RUOLO CIVILE

E ANCORA L’ART 2 CHIEDE DI:

RICONOSCERE FAVORIRE

L’INIZIATIVA ECONOMICA PRIVATA CON IL FINE PRINCIPALE ELEVARE I LIVELLI DI TUTELA DEI DIRITTI CIVILI E SOCIALI;

L’AUTONOMIA DELLE ASSOCIAZIONI

SEMPLIFICARE LA NORMATIVA

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IMPRESA SOCIALE

UN RICONOSCIMENTO IMPORTANTE ATTESO DA ANNI

UNA DEFINIZIONE UNIVOCA CHE POTRÀ AVERE CONSEGUENZE INEDITE PERCHÉ RICONOSCE ED ESTENDE IL RUOLO DEL TERZO SETTORE COME

-ATTORE ISTITUZIONALE

-SOGGETTO ECONOMICO -PORTORE DI INTERESSE GENERALE

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2) ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI CAMBIERANNO LE NORME AMMINISTRATIVE E CONTABILI

PIÙ INFORMAZIONI E TRASPARENZA, A COMINCIARE DAGLI ATTI COSTITUTIVI E DAGLI STATUTI, PER GARANTIRE I TERZI E IN PARTICOLARE I CREDITORI.

FAVORITE LE TRASFORMAZIONI E LE FUSIONI.

RENDICONTAZIONI IN FORMA SEMPLIFICATA PER LE PICCOLE REALTÀ.

AUTONOMIA GIURIDICA IL DISEGNO DI LEGGE DELEGA PREVEDE DI DISCIPLINARE, NEL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI

CERTEZZA NEI RAPPORTI CON I TERZI E DI TUTELA DEI CREDITORI, IL REGIME DI RESPONSABILITÀ LIMITATA DEGLI ENTI RICONOSCIUTI COME PERSONE GIURIDICHE E LA

RESPONSABILITÀ DEGLI AMMINISTRATORI

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3) VOLONTARIATO

VENGONO RICONOSCIUTI E FAVORITI LO STATUS DI VOLONTARIO E LE

ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO

PROMOSSI PROGRAMMI PER SENSIBILIZZARE I GIOVANI NELLE SCUOLE

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4) IMPRESA SOCIALE POSSONO ASSUMERE LA QUALIFICA DI IMPRESA SOCIALE NON SOLO

LE COOPERATIVE SOCIALI (DI DIRITTO), MA ANCHE ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI E LE DIVERSE FORME DI SOCIETÀ.

OBBLIGHI DI RENDICONTAZIONE E TRASPARENZA IDENTICI ALLE IMPRESE, CON ULTERIORI VINCOLI SULLA REMUNERAZIONE DEL

CAPITALE E DEL LAVORO.

POSSONO OPERARE SOLO NELLE ATTIVITÀ D’INTERESSE GENERALE.

SI POSSONO REALIZZARE IMPRESE SOCIALI ANCHE CON PRESENZA MINORITARIA DI ENTI PUBBLICI E PRIVATI.

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4) IMPRESA SOCIALE QUALORA SI SVOLGANO ATTIVITÀ ECONOMICHE O

D’IMPRESA, NON SI POSSONO DISTRIBUIRE UTILI, CHE VANNO A UNA RISERVA INDIVISIBILE E SEMPRE

INDISPONIBILE PER I SOCI.

SOLO LE IMPRESE SOCIALI POSSONO EVENTUALMENTE DISTRIBUIRE PARTE MINORITARIA DEGLI UTILI, MA IN

MANIERA LIMITATA E CON VINCOLI CHIARAMENTE DEFINITI.

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5) RETRIBUZIONI CON TETTO

GLI STIPENDI DEI DIRIGENTI, DEGLI AMMINISTRATORI, DEI REVISORI DEI CONTI NON POTRANNO SUPERARE

DETERMINATE SOGLIE, PER EVITARE UN LUCRO INDIRETTO

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6) TUTELA DEI LAVORATORI

SONO PREVISTI OBBLIGHI DI INFORMAZIONE A FAVORE DEI LAVORATORI

GLI APPALTI PUBBLICI DOVRANNO ASSICURARE LA PIENA APPLICAZIONE DEI CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI DI LAVORO SIGLATI CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI

MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVE

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7) RETI ASSOCIATIVE DI SECONDO LIVELLO

SARANNO VALORIZZATE, SIA IN FUNZIONE DI RAPPRESENTANZA, SIA PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DI

CONTROLLO NEI CONFRONTI DELLE REALTÀ LORO ASSOCIATE (FORUM TERZO SETTORE)

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8) FISCO E CONTABILITA’

SI PREVEDE UNA REVISIONE COMPLESSIVA DEL SISTEMA DA REALIZZARE NEI DECRETI

LEGISLATIVI, AL FINE DI UNA DRASTICA SEMPLIFICAZIONE

(MAGGIORI VANTAGGI FISCALI?)

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9) CONTROLLI POTENZIATI

FARANNO CAPO AL MINISTERO DEL LAVORO E SARANNO SVOLTI, OLTRE CHE ATTRAVERSO LE RETI

ASSOCIATIVE DI SECONDO LIVELLO, ANCHE DAI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO

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10) CONSIGLIO NAZIONALE DEL TERZO SETTORE

COSTITUITO QUALE ORGANISMO DI CONSULTAZIONE DEGLI ENTI DI TERZO SETTORE A LIVELLO NAZIONALE

VENGONO ELIMINATI GLI OSSERVATORI

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11) FONDO PER LO SVILUPPO

PRESSO MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PER IL SOSTEGNO AD

INIZIATIVE E PROGETTI A CARATTERE SOCIALE

17,5 ML PER IL 2016

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12) SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE

FINALIZZATO ALLA DIFESA NON ARMATA DELLA PATRIA E ALLA PROMOZIONE DEI VALORI FONDATIVI

DELLA REPUBBLICA, COINVOLGERÀ CON RISORSE CRESCENTI GIOVANI ITALIANI E STRANIERI

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UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER IL TERZO SETTORE

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NEL PROSSIMO ANNO NECESSARIO RADDOPPIARE

L’ATTENZIONE E LA MOBILITAZIONE PER AIUTARE IL GOVERNO A

SCRIVERE I DECRETI

RUOLO CENTRALE DEL FORUM DEL TERZO SETTORE

NAZIONALE E REGIONALE

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QUESTIONE SOSPESA:

LA RIFORMA DEL WELFARE

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LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE ARRIVA PRIMA DELLA NECESSARIA

RIFORMA DEL WELFARE…

PER MOLTI VERSI LA ANTICIPA

….IN QUALE DIREZIONE CAMBIERÀ LO STATO SOCIALE?

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ATTENZIONE A PERICOLI DI SNATURAMENTO DEL TERZO SETTORE

(IMPRESA SOCIALE, INCONTRO CON IL PROFIT, DISTRIBUZIONE UTILI…)

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….BENE LE REGOLE E I CONTROLLI MA RIMANGONO DA DEFINIRE

ALCUNI NODI:

1)QUALE TRATTAMENTO FISCALE? 2)QUALE SBUROCRATIZZAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI? 3)QUALE SOSTEGNO A FORMAZIONE, PROGETTUALITÀ, SVILUPPO?

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TERZO SETTORE È LA CHIAVE DI VOLTA PER USCIRE DA QUESTA CRISI CON

UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO E UN NUOVO WELFARE

ECONOMIA CIVILE +EFFICACE +EFFICIENTE +MODERNA

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UN NUOVO TERZO SETTORE

SFIDE: FORMAZIONE

QUALITÀ PROGETTUALITÀ QUALITÀ AZIONE SOCIALE

ORGANIZZAZIONE INNOVAZIONE

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UN NUOVO TERZO SETTORE

PER FARE COSA? UN COMPITO,

UNA MISSION SPECIFICA

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UNA PROPOSTA

LOTTA ALLA POVERTÀ

SPERIMENTARE LA RIFORMA NEL

PROGETTO DI ATTUAZIONE DEL REIS (STRUMENTO PER LA LOTTA CONTRO LA POVERTÀ ASSOLUTA)

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