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5 Centro Studi Consiglio Nazionale Ingegneri La riforma del sistema universitario nel contesto delle Facoltà di Ingegneria

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Centro Studi Consiglio Nazionale Ingegneri

La riforma del sistemauniversitario nel contestodelle Facoltà di Ingegneria

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dott. ing. Sergio Polese Presidente

prof. ing. Giancarlo Giambelli Vice Presidente

dott. ing. Alberto Dusman Segretario

dott. ing. Alessandro Biddau Tesoriere

dott. ing. Leonardo Acquaviva Consigliere

dott. ing. Renato Buscaglia Consigliere

dott. ing. Ugo Gaia Consigliere

dott. ing. Alcide Gava Consigliere

dott. ing. Romeo La Pietra Consigliere

dott. ing. Ferdinando Luminoso Consigliere

dott. ing. Domenico Ricciardi Consigliere

Presidenza e Segreteria: 00187 Roma - Via IV Novembre, 114

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Centro Studi Consiglio Nazionale Ingegneri

CONSIGLIO DIRETTIVO

dott. ing. Giovanni Angotti Presidente

dott. ing. Alberto Speroni Vice Presidente

dott. ing. Renato Cannarozzo Consigliere

dott. ing. Alberto Dusman Consigliere

dott. ing. Giancarlo Giambelli Consigliere

dott. Massimiliano Pittau Direttore

COLLEGIO DEI REVISORI

dott. Domenico Contini Presidente

dott. Stefania Libori Revisore

dott. Francesco Ricotta Revisore

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Il presente testo è stato redatto da un gruppo di lavoro composto da: dott.Andrea Appetecchia, dott.ssa Francesca Giofrè, dott. Pier Matteo Fagnoni, dott.ssaPatrizia Dilorenzo, con il coordinamento del dott. Massimiliano Pittau.

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Sommario

Premessa » 11

1. L’opinione degli iscritti al primo anno dei Corsi di laureain Ingegneria » 19

2. Obiettivi formativi e sbocchi professionali dei Corsi di laureadi Classe 4 e Classe 8 » 27

2.1. Considerazioni di sintesi » 27

2.2. I Corsi di laurea di Classe 4 e Classe 8 attivati presso alcuneFacoltà di Ingegneria » 30

2.3. I Corsi di laurea della Classe 4 » 33

2.4. I Corsi di laurea della Classe 8 » 50

2.5. I tirocini » 70

3. Sistemi di accreditamento e modelli di valutazione » 77

3.1. Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario » 78

3.2. Il sistema dei requisiti minimi » 79

3.3. Il Sistema nazionale di accreditamento dei corsi di studio inIngegneria » 82

Allegato statistico

I numeri e l’articolazione dei Corsi di laurea e dei Corsi di laurea specialisticadel gruppo tecnico-ingegneristico (anni accademici 2000-2001 e 2001-2002) » 97

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Premessa

Anche nel 2002 il Centro Studi del CNI ha proseguito il proprio per-

corso di approfondimento che fin dagli “albori” della riforma universita-

ria si è proposto di osservarne le innovazioni non limitandosi ad analiz-

zare le questioni di interesse per il mondo delle professioni e dell’inge-

gneria in particolare, ma partendo da un approccio più generale legato al

miglioramento della qualità complessiva dell’offerta di formazione su-

periore.

Il presente documento si inserisce dunque in tale percorso appro-

fondendo in particolare tre aspetti:

1. il punto di vista degli “utenti del servizio” ovvero gli studenti;

2. la questione del complesso e dinamico rapporto tra proposta di-

dattica e profili professionali;

3. il tema della valutazione qualitativa e non solo quantitativa del-

l’offerta didattica proposta dagli atenei.

Le prime impressioni degli studenti

Nel primo capitolo vengono presentate le opinioni di oltre 1.000 iscrit-

ti al primo anno dei Corsi di laurea in Ingegneria italiani rilevate dal Cen-

tro studi del CNI nel maggio del 2002.

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Il quadro che ne emerge, per certi versi, ricalca la tradizionale imma-

gine dello studente al primo anno di un percorso di studi complesso e

impegnativo come quello delle lauree in Ingegneria, ma, per altri, offre

spunti interessanti nella prospettiva dell’implementazione del processo

di rinnovamento delle Università italiane.

I neo-iscritti scelgono l’ingegneria perché appassionati dalla materia

o per il fascino della professione e meno per gli sbocchi lavorativi che

essa può assicurare. Vorrebbero però approfondirla, in un contesto didat-

tico e formativo omogeneo a quello scolastico nell’ambito del quale, d’al-

tro canto, è emersa e si è consolidata la loro vocazione.

Cercano la Facoltà vicino casa o in un luogo facilmente accessibile,

anche perché vogliono frequentare le sedi universitarie anche al di fuori

dell’orario di lezione.

Forse vogliono qualcosa di più. Sono alla ricerca di un luogo dove

poter approfondire gli argomenti, un luogo pieno di opportunità, che gli

consenta di dare sfogo ai loro interessi e di continuare ad alimentare ed

estendere quelle che dovranno divenire in futuro le loro competenze di-

stintive. Al contrario entrando nel sistema universitario trovano un isti-

tuzione che sembra selezionarli invece che accoglierli.

L’Università per molti studenti di Ingegneria è poco user friendly.

Il nuovo impianto della riforma sembrerebbe al momento non aver

influito sulla tradizionale impressione del sistema universitario percepi-

ta dagli studenti iscritti al primo anno. Essi infatti, ancora oggi, sono affa-

scinati dal prestigio e dalla competenza dei professori, ma ritengono trop-

po forte lo sbalzo emotivo e valutativo, tra l’ultima interrogazione della

scuola secondaria superiore ed il primo esame universitario, il quale spesso

è vissuto come un nuovo e più impegnativo esame di maturità.

Poche cose possono dire, e in effetti dicono, gli iscritti al primo anno

dei Corsi di laurea in Ingegneria dopo sei mesi dall’avvio dell’anno acca-

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demico, ma sono estremamente chiare: gli esami sono per molti difficili e

ardui da superare (4 studenti su 10 li valuta complessi, selettivi e troppo

ampi); l’organizzazione dei corsi, l’interazione con i professori e la quali-

tà delle strutture, per circa la metà degli intervistati, non sono adeguati al

prestigio ed alla competenza dei docenti.

C’è tanta voglia di “scuola” da parte dei neo-iscritti e forse ancora

troppa di “accademia” da parte dell’Università?

È sicuramente troppo presto per affermarlo, tuttavia è senz’altro

opportuno segnalare che molte delle innovazioni proposte dal nuovo

modello di organizzazione e orientamento degli studi universitari, al

momento, sembrano essere in parte attenuate, nelle opinioni degli stu-

denti, da una visione dell’istituzione universitaria forse ancora troppo

legata al vecchio modello.

Profili professionali: incontro tra la domanda e l’offerta

Il sistema universitario ha cercato in questi ultimi anni di attivarsi

per l’elaborazione di sistemi di valutazione e di accreditamento dei corsi

di studio; in tale contesto ha sollecitato la collaborazione di altri attori

interessati e coinvolti nei cambiamenti in atto nel sistema universitario,

ed in particolare dei rappresentanti delle organizzazioni del mondo del

lavoro e delle professioni.

Per ciò che attiene le Facoltà di Ingegneria il Sinai ha previsto l’inse-

rimento di alcuni rappresentanti dell’Ordine degli ingegneri nella com-

missione di accreditamento dei corsi di studio.

Per l’Ordine degli ingegneri si tratta di collaborare, soprattutto of-

frendo pareri consultivi, ad un processo di garanzia della qualità della

formazione che, comunque, rimane “a carico” del sistema universitario,

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il quale per statuto ha la responsabilità di progettare l’offerta formativa

secondo criteri scientifici e in base alla domanda del mercato del lavoro.

L’esperienza del Cnvsu e del Sinai può essere paradigmatica per gli

ordini professionali, i quali sono chiamati a raccogliere la sfida della va-

lutazione dei percorsi professionali dei propri iscritti, nonché quella del

riconoscimento delle competenze e dei know how maturati nel corso del-

l’esercizio della professione, anche, ad esempio, tramite l’introduzione di

quelli che potrebbero essere definiti “crediti formativi professionali”.

Si tratta di specifiche conoscenze e competenze professionali che l’Or-

dine potrebbe certificare, sulla base di specifiche procedure, al fine di

consentire agli iscritti interessati di essere riconoscibili sul mercato come

professionisti di un determinato settore dell’ingegneria e, contempora-

neamente, di garantire ai committenti l’effettiva competenza del profes-

sionista nel settore richiesto.

Oltre al problema dell’accreditamento si pone la questione dell’orien-

tamento del percorso didattico verso sbocchi professionali o scientifici

definiti a priori. Tale aspetto della riforma, trattato in dettaglio nel secon-

do capitolo del presente testo, riguarda la complessa dinamica esistente

tra obiettivi formativi dei corsi universitari e competenze professionali.

Ad un anno dall’avvio della riforma la definizione degli obiettivi

formativi ed i conseguenti sbocchi e competenze professionali indicati

come plausibili al termine del percorso formativo sembrano essere piut-

tosto omogenei a livello nazionale e, tranne alcuni rari casi, sembrerebbe-

ro non emergere particolari tipizzazioni territoriali.

L’analisi degli ambiti di insegnamento, nonché delle prospettive di

impiego, dei Corsi di laurea esaminati, indica infatti un appiattimento

dei Corsi di laurea sulle indicazioni contenute nel Decreto ministeriale

del 4 agosto 2000 relativo alla determinazione delle classi delle lauree

universitarie.

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La questione dei tirocini, merita invece di essere trattata a parte. Il

tirocinio sembra essere al momento più un accessorio, quasi un “optio-

nal” del Corso di laurea piuttosto che una sua parte integrante. Non a

caso è oggi possibile reperire molte informazioni sull’offerta formativa

della quasi totalità dei Corsi di laurea attivati nelle Facoltà, ma solo in

rarissimi casi si riescono ad ottenere indicazioni dettagliate sull’organiz-

zazione e sulle opportunità di tirocinio offerte a completamento del per-

corso formativo.

La funzione “ancillare” del tirocinio traspare con particolare intensi-

tà anche da un confronto delle opportunità di sperimentazione offerte, le

quali in molti casi sembrano essere casuali, piuttosto che il frutto di un’at-

tenta selezione impostata sulla base delle finalità del percorso didattico,

aspetto questo in pieno contrasto con lo spirito della riforma universita-

ria.

Dalla valutazione formale a quella sostanzialedell’offerta formativa

Le risorse finanziarie sono importanti, tuttavia i criteri attraverso i

quali tali risorse vengono assegnate agli Atenei sono allo stesso modo

importanti, anzi forse lo sono in misura maggiore.

I parametri oggi adottati sembrano essere più formali che sostanzia-

li e rischiano di provocare una sorta di “competizione al ribasso” tra le

sedi universitarie, invece che stimolare il miglioramento costante della

qualità dell’offerta formativa.

Proprio per evitare lo scadimento “qualitativo” della competizione

tra singoli Atenei si è posta particolare attenzione al tema della valutazio-

ne intorno al quale il sistema universitario italiano, ormai da alcuni anni

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ha avviato uno specifico itinerario di confronto e di studio che in prima

battuta ha affrontato il problema della definizione dei requisiti minimi di

accreditamento.

La priorità assegnata a questo tema non è legata solo alla necessità

di definire gli standard oggettivi per l’erogazione e la ripartizione delle

risorse pubbliche disponibili per l’alta formazione, ma anche per rendere

omogenei i percorsi ed i titoli accademici nazionali con quelli del resto

dell’Europa, per migliorare il contributo del corpo docente, per aggior-

nare la proposta formativa con le nuove domande del mercato del lavo-

ro, ma anche della ricerca scientifica.

Si tratta dunque di un progetto complesso ed articolato, affrontato

più approfonditamente nel terzo capitolo del presente testo, che, con il

sostegno del Ministero dell’Educazione, dell’Università e della Ricerca

(Miur), intende costruire un sistema di valutazione con il concorso oltre

che del corpo docente e del sistema educativo anche del mondo delle

imprese e delle professioni.

Nell’alveo delle iniziative promosse con queste finalità si inserisce

l’approfondimento tematico promosso dal Collegio dei Presidi delle Fa-

coltà di Ingegneria italiane denominato Sistema nazionale di accredita-

mento dei corsi di studio in Ingegneria (Sinai). Tale progetto ha il merito

di cominciare ad identificare metodi ed indicatori finalizzati alla valuta-

zione complessiva dell’offerta formativa: obiettivi, sistema organizzati-

vo, risorse, processi ed infine risultati.

La necessità di un impegno comune

Il cammino della riforma non è privo di ostacoli, tuttavia è anche

denso di opportunità. Ciò è senza dubbio fisiologico, se si considera che

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l’intera macchina riformatrice, in fin dei conti, deve ancora completare la

sua fase di rodaggio.

C’è ancora molto da lavorare, ma questo non sembrerebbe oscurare

la bontà complessiva delle innovazioni introdotte, le quali, potenzialmen-

te, potrebbero effettivamente offrire risposte efficaci ai problemi che ca-

ratterizzano l’alta formazione in Italia.

Per trasformare l’attuale “stato di potenza” in atto serve però il con-

tributo di tutti, dal mondo accademico agli studenti, dal Governo agli

enti istituzionali (partiti, sindacati, associazioni, ecc.), dal mondo delle

imprese a quello delle professioni.

Ciascuno infatti dovrà giocare il proprio ruolo con spirito di sacrifi-

cio e attitudine alla mediazione per costruire un sistema universitario

efficiente ed in linea con gli standard qualitativi europei.

È opportuno che tutti abbiano questa volontà, anche perché tutti

possono ottenere indiscutibili vantaggi. Infatti è solo grazie ad un’alta

formazione eccellente che il sistema paese nel suo complesso può accre-

scere la propria competitività in Europa e nel resto del mondo.

Giovanni Angotti

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1.L’opinione degli iscrittial primo anno dei Corsidi laurea in Ingegneria

In occasione dall’avvio del primo anno accademico che attua e rece-

pisce i contenuti e i principi regolativi della riforma del sistema universi-

tario italiano, il Centro studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha

svolto una indagine diretta presso un campione rappresentativo di oltre

1.000 iscritti al primo anno dei Corsi di laurea in Ingegneria volta a rile-

vare le motivazioni della scelta di questo percorso di studio, le impres-

sioni maturate a seguito dell’impatto con il mondo universitario, nonché

le prime valutazioni in merito alle novità introdotte dalla riforma.

L’indagine ha interessato 1.020 studenti iscritti al 1˚ anno dei Corsi

di laurea in Ingegneria del Politecnico di Milano, Politecnico di Torino e

degli Atenei di Genova, Padova, Parma, Firenze, Roma, Napoli, Cagliari

e Catania. Gli studenti sono stati intervistati direttamente, presso i locali

delle rispettive Facoltà, nel periodo che va dal 3 al 15 giugno 2002. Il cam-

pione di rilevazione è stato costruito garantendo la rappresentatività per

sesso, dimensione della Facoltà in termine del numero di iscritti, indiriz-

zo del corso di laurea.

Innanzitutto va evidenziato che i servizi di orientamento agli studi

universitari, uno dei “pilastri” dell’attuale riforma, sembrano manifesta-

re ancora significative carenze.

Il 48,4% degli studenti di Ingegneria non ha fruito di alcun servizio

di orientamento prima della scelta della Facoltà cui iscriversi (tab. 1). Tra

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coloro che ne hanno fruito (51,6%), principalmente si è trattato delle in-

formazioni veicolate all’interno della Scuola superiore di provenienza

(27,9%), mentre meno frequenti sono risultati i contatti con Atenei (13,9%)

e Facoltà (7,9%).

Gli amici e i parenti restano quindi ancora una volta la fonte princi-

pale di conoscenza dei contenuti dei Corsi di laurea a cui iscriversi; il 38%

degli studenti dei Corsi di laurea in Ingegneria ha tratto da essi le infor-

mazioni necessarie (tab. 2); altre fonti esterne al sistema universitario uti-

lizzate sono i libri e altri documenti sull’argomento (34,4%) e le riviste ed

i giornali (8,5%). Il 33,2% degli studenti invece ha fatto riferimento al sito

web della Facoltà; una percentuale non particolarmente elevata se si con-

sidera che la quasi totalità degli studenti (94,4%) dispone di un personal

computer a casa.

Che i servizi di informazione e orientamento non abbiano ancora rag-

giunto un livello di efficienza ottimale si evidenzia anche dal fatto che oltre

la metà (50,9%, tab. 3) degli studenti di Ingegneria non ha ricevuto un pro-

gramma dettagliato delle lezioni e delle attività all’inizio del corso di laurea.

Se le strategie poste in essere dai singoli Atenei hanno determinato

l’affermarsi di una crescente competizione per l’acquisizione degli iscrit-

ti, la scelta della sede universitaria da parte degli studenti di Ingegneria

resta condizionata principalmente dalla “vicinanza” della Facoltà al luo-

go di residenza e solo in secondo battuta dall’esito di una comparazione

tra diverse offerte formative; comparazione che, quando presente, si basa

sulla considerazione della generica reputazione della sede universitaria

piuttosto che sulla analisi delle concrete caratteristiche dell’offerta

formativa.

Il 58,6% degli studenti di Ingegneria ha scelto la Facoltà cui iscriver-

si senza selezionare e comparare le offerte formative proposte da una

pluralità di Atenei (tab. 4).

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Tab. 1 - Fruizione dei servizi di orientamento prima della scelta della Facoltà (val. %)

Val. %

Non ha fruito di servizi di orientamento 48,4

Ha fruito di servizi di orientamento da parte di: 51,6

- Scuola superiore di provenienza 27,9

- Ateneo 13,9 - Facoltà 7,9

- altri soggetti 1,8

Totale 100,0

Fonte: indagine Centro Studi CNI, 2002

Tab. 2 - Risposte alla domanda: “Come è venuto a conoscenza dei contenuti delCorso di laurea a cui si è iscritto?” (val. %) (*)

Val. %

Amici e parenti 38,0

Libri e altri documenti sull’argomento 34,4

Sito web della Facoltà 33,2

Ordine degli studi 18,7

Riviste e giornali 8,5

Altro 6,9

(*) La somma dei valori è superiore a 100 perché erano possibile più risposteFonte: indagine Centro Studi CNI, 2002

Tab. 3 - Risposte alla domanda: “All’inizio del Corso di laurea ha ricevuto un pro-gramma dettagliato delle lezioni e delle attività?” (val. %)

Val. %

Sì 49,1

No 50,9

Totale 100,0

Fonte: indagine Centro Studi CNI, 2002

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A determinare la scelta della Facoltà cui iscriversi è stata infatti prin-

cipalmente la vicinanza al luogo di residenza e il buon collegamento con

la rete dei trasporti (55,7%, tab. 5).

Quando è avvenuta una comparazione e selezione tra diverse sedi,

essa si è fondata principalmente sul “prestigio” dell’Ateneo/Facoltà

(43,8%) mentre caratteristiche più specifiche e puntuali dell’offerta

formativa, quali l’organizzazione dei corsi (11,1%), la qualità dei docenti

(6,4%) e la qualità delle strutture (5,9%), sono state considerate in percen-

tuali ridotte di casi.

Se la vicinanza dell’Ateneo al luogo di residenza è il principale ele-

mento di scelta della Facoltà di Ingegneria cui iscriversi, non sorprende

come oltre il 90% degli studenti risieda nella stessa Regione di ubicazione

della Facoltà frequentata ed oltre il 63% nella stessa provincia (tab. 6).

La prossimità territoriale alla facoltà frequentata sembra agevolare

notevolmente la frequenza delle lezioni, che per gli studenti di Ingegne-

ria è tradizionalmente elevata. Il 26,7% degli studenti del 1˚ anno dei Corsi

di laurea in Ingegneria dichiara di avere l’obbligo di frequenza ed il 64,0%

di seguire, per quanto possibile, tutte le lezioni dei corsi previsti nel pia-

no di studi (tab. 7).

Tab. 4 - Risposte alla domanda: “Prima di iscriversi alla Facoltà presso la qualesta seguendo il Corso di laurea scelto, ha avuto modo di confrontare talecorso con quelli proposti da altri Atenei/Facoltà?” (val. %)

Val. %

Sì 41,4

No 58,6

Totale 100,0

Fonte: indagine Centro Studi CNI, 2002

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Tab. 5 - Criteri di scelta dell’attuale sede universitaria (val. %) (*)

Val. %

Vicinanza al luogo di residenza/ migliori collegamenti

(auto/ treno/ mezzi pubblici) 55,7

Prestigio dell’Ateneo/ Facoltà 43,8

Presenza di amici e conoscenti 12,1

Migliore organizzazione dei corsi 11,1

Qualità docenti 6,4

Qualità delle strutture (aule, laboratori, ecc.) 5,9

Presenza/assenza di testi di preselezione 3,3

Numero degli iscritti 1,4

Altro 7,6

(*) La somma dei valori è superiore a 100 perché erano possibile più risposteFonte: indagine Centro Studi CNI, 2002

Tab. 6 - Comune di residenza degli iscritti al 1˚ anno dei Corsi di laurea in Inge-gneria (val. %)

Val. %

Nello stesso comune dell’Ateneo 34,6

Nella stessa provincia dell’Ateneo 29,1

Nella stessa regione dell’Ateneo 26,8

Nella stessa aera geografica dell’Ateneo 2,7

In un’altra area geografica 6,5

In un altro Paese 0,3

Totale 100,0

Fonte: indagine Centro Studi CNI, 2002

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La frequenza delle lezioni si accompagna anche ad una fruizione

assidua delle altre strutture delle Facoltà; oltre 3 studenti su 4 (76,3%)

hanno infatti fatto uso si attrezzature e/o laboratori per la didattica.

Se la valutazione di alcuni aspetti dell’organizzazione didattica ed

accademica da parte degli studenti del 1˚ anno dei Corsi di laurea in In-

gegneria può essere considerata per alcuni versi prematura, la fruizione

elevata dei servizi e delle strutture da essi manifestato ne accresce sensi-

bilmente il livello di attendibilità (tab. 8).

Le valutazioni più positive degli studenti attengono la preparazione

dei docenti (88,9%) e gli argomenti trattati nei corsi seguiti (75,4%). Con-

sensi consistenti riscuotono anche i rapporti instaurati con i docenti (59,8%

di giudizi positivi) e la loro capacità di esposizione degli argomenti trat-

tati (56,7% di giudizi positivi).

Se il corpo docente delle Facoltà di Ingegneria viene senza ombra di

dubbio “promosso” dagli studenti, non altrettanto si può dire per la do-

tazione infrastrutturale delle stesse. Solo le aule ottengono valutazioni

positive da circa il 60% degli studenti (le stesse aule peraltro ottengono

anche la quota più elevata di giudizi negativi, pari al 36,2%), mentre con-

Tab. 7 - Frequenza di partecipazione alle lezioni da parte degli iscritti al 1˚ annodei Corsi di laurea in Ingegneria (val. %)

Val. %

Frequenta per quanto possibile tutte le lezioni 64,0

Ha l’obbligo di frequenza 26,7

Frequenta solo le lezioni dei corsi più interessanti 9,0

Non frequenta le lezioni 0,3

Totale 100,0

Fonte: indagine Centro Studi CNI, 2002

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sensi più contenuti registrano i laboratori (53,3% di giudizi positivi e 27,2%

di negativi) e le biblioteche (50,7% di giudizi positivi e 17,7% di negativi).

Alla tradizionale problematicità della dotazione infrastrutturale delle

Facoltà di Ingegneria (e non solo) sembra accompagnarsi una più preoc-

cupante (perché inattesa) distonia nell’organizzazione didattica dei nuo-

vi Corsi di laurea.

Da un lato infatti oltre un terzo degli studenti del 1˚ anno dei Corsi

di laurea in Ingegneria si lamenta dell’eccessiva estensione dei program-

mi dei corsi seguiti; dall’altro il 41,6% di essi evidenzia un’eccessiva diffi-

coltà ad affrontare gli esami di valutazione, determinata dalla loro com-

plessità e dalla scarsità di tempo a disposizione per la loro preparazione.

Tab. 8 - Le valutazioni degli iscritti al 1˚ anno dei Corsi di laurea in Ingegneria sualcuni aspetti dell’organizzazione accademica (val. %)

Giudizio Giudizio Non sa Totale

positivo negativo giudicare

Docenti- preparazione 88,9 3,8 7,3 100,0

- chiarezza di esposizione 56,7 24,7 18,6 100,0

- rapporto con gli studenti 59,8 20,8 19,4 100,0

Contenuto dei corsi- estensione del programma 49,6 34,4 16,0 100,0

- argomenti trattati 75,4 12,5 12,2 100,0

Strutture- aule 58,1 36,2 5,7 100,0

- laboratori 53,3 27,2 19,5 100,0

- biblioteche 50,7 17,7 31,6 100,0

Esami (complessità delle prove,giudizio dei docenti, tempi per la

preparazione) 41,3 41,6 17,2 100,0

Fonte: indagine Centro Studi CNI, 2002

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Sembra quindi che la riorganizzazione e rimodulazione dei Corsi di

laurea da parte delle Facoltà di Ingegneria a seguito della introduzione

della laurea triennale e della laurea specialistica quinquennale necessiti,

in alcuni casi, di una qualche revisione al fine di renderne adeguatamen-

te sostenibile l’impegno per gli studenti.

Impegno che, in alcuni casi, sembra risultare eccessivo rispetto ai

tempi prefissati.

Sebbene sia ancora prematuro esprimere considerazioni su tale dato,

essendo al momento trascorso solo un semestre dall’avvio dell’anno ac-

cademico, si può tuttavia rilevare che il 71,9 % degli studenti del 1˚ anno

dei Corsi di laurea in Ingegneria si trovi già ritardo rispetto alla program-

mazione degli esami del corso di laurea frequentato (tab. 9).

Si tratta di un dato allarmante, che potrebbe essere in parte corretto

nel corso del secondo semestre, ma che sarà opportuno tenere sotto con-

trollo (anche grazie a nuove rilevazioni), perché se confermato determi-

nerebbe l’emersione anche nel nuovo ordinamento universitario della

piaga dei “fuoricorso” e degli “abbandoni”; una piaga che la recente ri-

forma intendeva far scomparire.

Tab. 9 - La “regolarità” degli studi degli iscritti al 1˚ anno del Corso di laurea inIngegneria (val. %)

Val. %

Ha superato tutti gli esami previsti dal piano di studi 24,8

Ha superato alcuni esami, ma non tutti quelli previsti dal piano di studi 71,9

Non è riuscito a superare alcun esame 3,3

Totale 100,0

Fonte: indagine Centro Studi CNI, 2002

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2.Obiettivi formativie sbocchi professionalidei Corsi di laureadi Classe 4 e Classe 8

2.1. Considerazioni di sintesi

La suddivisione dell’albo degli ingegneri in due sezioni (la A riser-

vata ai vecchi iscritti e ai laureati provenienti del percorso lungo – quin-

quennale – che nel nuovo ordinamento universitario sono definiti laurea-

ti specialistici; la B riservata ai “vecchi” diplomati universitari e ai nuovi

laureati triennali) pone inevitabilmente la questione della distinzione del-

le competenze professionali tra i suoi appartenenti.

Particolarmente “scottante” è la questione della distinzione delle

competenze tra gli iscritti alla sezione A e quelli alla sezione B del settore

“civile e ambientale”, settore che vede da decenni gli ingegneri scontrarsi

con altre professioni tecniche ed in particolare con geometri ed architetti.

Sul punto in questione di poco aiuto, è quanto disposto dal D.P.R.

328/2001; l’art. 46, comma 1, lettera a, stabilisce infatti che per il settore

“civile e ambientale” formano oggetto della professione di ingegnere “la

pianificazione, la progettazione, lo sviluppo, la direzione lavori, la stima, il col-

laudo, la gestione, la valutazione di impatto ambientale di opere edili e strutture,

infrastrutture, territoriali e di trasporto, di opere per la difesa del suolo e per il

disinquinamento e la depurazione, di opere geotecniche, di sistemi e impianti

civili e per l’ambiente e il territorio”.

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Il comma 2, dell’art. 46 del D.P.R. 328/2001, statuisce poi che ferme

restando le riserve e le attribuzioni già stabilite dalla vigente normativa,

formano oggetto dell’attività degli iscritti alla sezione A le attività “che

implicano l’uso di metodologie avanzate, innovative o sperimentali nella proget-

tazione, direzione lavori, stima e collaudo di strutture, sistemi e processi com-

plessi o innovativi.”

Il comma 3, lettera a, dell’art. 46 del D.P.R. 328/2001, determina infi-

ne che formano oggetto dell’attività professionale degli iscritti alla sezio-

ne B, settore “civile e ambientale”:

• le attività basate sull’applicazione delle scienze, volte al concor-

so e alla collaborazione alle attività di progettazione, direzione

dei lavori, stima e collaudo di opere edilizie comprese le opere

pubbliche;

• la progettazione, la direzione lavori, la vigilanza, la contabilità e

la liquidazione relative a costruzioni civili semplici, con l’uso di

metodologie standardizzate;

• i rilievi diretti e strumentali sull’edilizia attuale e storica e i rilie-

vi geometrici di qualunque natura”.

Al fine di acquisire indicazioni che possano consentire di precisare e

meglio definire un possibile confine tra le competenze professionali de-

gli iscritti alle sezioni A e B del settore “civile e ambientale” dell’Ordine

degli ingegneri si è provveduto ad analizzare obiettivi formativi e sboc-

chi professionali individuati per i singoli Corsi di laurea triennali attivati

nella Classe 4 “Scienze dell’architettura e dell’ingegneria edile” e nella Classe

8 “Ingegneria civile e ambientale” (le uniche che consentono l’accesso alla

sezione B, settore “civile e ambientale” dell’albo degli ingegneri) presso le

Facoltà di Ingegneria dei seguenti Atenei: Politecnico di Milano, Politec-

nico di Torino, Università di Napoli “Federico II”, Università di Roma “la

Sapienza”, Università di Catania.

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L’analisi che qui si propone non ha considerato il dettaglio degli in-

segnamenti inseriti in ciascun Corso di laurea; tali insegnamenti infatti

sono definiti dal D.M. 4 agosto 2000, e pur nell’ambito dell’autonomia

dei singoli Atenei, non dimostrano alcuna significativa differenziazione

tra i Corsi di laurea esaminati.

È importante sottolineare che tra tali insegnamenti sono presenti tutte

le discipline tipiche della formazione degli ingegneri operanti nel settore

civile e ambientale (Analisi Matematica, Informatica grafica, Chimica,

tecnologia dei Materiali, Fisica, Meccanica razionale, estimo, tecnica del-

le Costruzioni, Geotecnica etc.).

L’analisi condotta dimostra come all’interno delle Facoltà di Inge-

gneria sia ancora in fase di maturazione una riflessione sugli sbocchi pro-

fessionali dei Corsi di laurea della Classe 4 e 8; la maggior parte di essi

prevede quale sbocco occupazionale per i propri laureati l’impiego in

imprese pubbliche o private come dipendente. Solo in un caso è previsto

specificamente l’impiego in qualità di professionista (Università di Cata-

nia).

In nessun caso è presente una puntuale definizione dei limiti di com-

petenza dei nuovi laureati. Un solo elemento emerge come costante: ai

nuovi laureati delle Classi 4 viene indicato quale ambito professionale

quello della direzione di cantieri anche complessi e di coordinatore della

sicurezza e, in alcuni significativi casi, di progettista di impianti

antincendio (il Politecnico di Milano offre agli allievi del Corso di Laura

triennale in Ingegneria Edile dell’anno accademico 2002-2003 corsi abili-

tanti, nel rispetto della vigente normativa, all’attività professionale di

Progettista Impianti Antincendio e di Coordinatore della Sicurezza).

Sembra quindi necessaria una ulteriore analisi che consenta di defi-

nire meglio i possibili confini dei diversi ambiti professionali, soprattutto

per ciò che attiene l’attività di progettazione.

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2.2. I Corsi di laurea di Classe 4 e Classe 8 attivatipresso alcune Facoltà di Ingegneria

L’art.7 del D.P.R. 5 giugno 2001, n. 328 sancisce che “I titoli universita-

ri conseguiti al termine dei corsi di studio dello stesso livello, appartenenti alla

stessa Classe, hanno identico valore legale ai fini dell’ammissione agli esami di

Stato, indipendentemente dallo specifico contenuto dei crediti formativi”.

Questo implica che i laureati - indipendentemente dalla Facoltà di

provenienza – a patto che abbiano conseguito il titolo universitario in

una specifica Classe di Laurea – possono accedere all’esame di stato che

li abilita all’esercizio della professione, in uno qualunque degli albi “ac-

cessibili”.

Il decreto ministeriale del 4 agosto 2000 “Determinazione delle Classi

delle lauree universitarie” per ciascuna Classe di Laurea ha individuato gli

obiettivi formativi qualificanti e in modo analitico i settori scientifico-

disciplinari all’interno dei quali sono stati inseriti i singoli insegnamenti

(vedi pubblicazione Centro Studi CNI, n.34/2001).

Questo schema, a dir la verità molto dettagliato, avrebbe dovuto co-

stituire la cornice di riferimento all’interno della quale le singole Facoltà

avrebbero dovuto delineare e caratterizzare i propri Corsi di laurea.

Di seguito vengono descritti i risultati di una prima analisi degli

“obiettivi formativi” e degli “sbocchi professionali” individuati per i sin-

goli Corsi di laurea triennali attivati nella Classe 4 “Scienze dell’architettu-

ra e dell’ingegneria edile” e nella Classe 8 “Ingegneria civile e ambientale”

presso le Facoltà di Ingegneria dei seguenti Atenei: Politecnico di Mila-

no; Politecnico di Torino; Università degli Studi di Napoli “Federico II”;

Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Università degli Studi di

Catania.

Tali Classi di Laurea consentono l’accesso alla sezione B dell’Albo

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professionale degli ingegneri nel settore “civile e ambientale” (art. 48,

D.P.R. 328/01).

Prima di passare all’analisi degli obiettivi formativi e degli sbocchi

professionali previsti per ogni Corso di laurea, ancora una volta è neces-

sario ribadire che nell’ambito delle schede ministeriali per ciascuna Clas-

se di Laurea si considerano vincolanti i settori scientifico disciplinari al-

l’interno dei quali individuare i Corsi, e che quindi la preparazione di

base, ovvero l’ambito degli insegnamenti definiti di base, è la stessa per

ciascun Corso di laurea inserito all’interno della stessa Classe di Laurea

(vedi pubblicazione Centro Studi CNI, n.34/2001). Le differenze nella

composizione degli insegnamenti tra i diversi Corsi di laurea apparte-

nenti ad una stessa Classe sono pertanto poco significative.

È possibile formulare alcune prime considerazioni, nonostante l’og-

gettiva difficoltà riscontrata nella lettura dei dati e delle informazioni ac-

quisite.

Difficoltà legate a numerosi fattori, tra i quali possono essere ricordati:

• i tempi ristretti con cui le Facoltà hanno dovuto progettare i Cor-

si di laurea e preparare le schede informative su ogni nuovo cor-

so attivato;

• la carenza di iniziative di ricerca volte ad approfondire la cono-

scenza del territorio e del mondo del lavoro al fine di orientare i

Corsi di laurea verso sbocchi occupazionali pertinenti rispetto

alla realtà economica, in prima battuta, locale ed, in seconda,

nazionale ed internazionale.

Le osservazioni di seguito esposte non possono essere lette senza

tenere presente dunque che le Università, in questi primi anni di attua-

zione della riforma universitaria, stanno sperimentando un nuovo modo

di operare, che prevede il confronto continuo con la realtà economica e

sociale del territorio in cui operano.

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La prima osservazione riguarda la carenza di un’attenta analisi de-

gli obiettivi formativi che spesso vengono ripresi, quasi integralmente,

da quelli definiti dal Decreto ministeriale 4 agosto 2000, senza apportare

alcuna innovazione di rilievo.

Inoltre, per la Classe 4 rispetto alle 4 macro-aree indicate come di-

sponibili per realizzare Corsi di laurea (Architettura, Edilizia, Architettu-

ra del paesaggio, Restauro dei beni architettonici e ambientali), così come

individuate dal Decreto ministeriale, l’unica area che sembra interessare

le Facoltà di Ingegneria è quella dell’edilizia.

Per la Classe 8, rispetto alle 2 macro-aree in cui realizzare i Corsi di

studio (Ingegneria civile; area dell’Ingegneria ambientale e del territo-

rio), si può notare una maggiore diversificazione delle offerte. Insieme ai

corsi “tradizionali” di ingegneria civile – spesso articolati in diversi

curricula – l’offerta formativa si è estesa verso nuove tematiche, quali ad

esempio, quelle della gestione ambientale e dei sistemi di trasporto.

Per quanto attiene l’individuazione degli sbocchi professionali, tutti

i Corsi di laurea delle Classi 4 e 8 analizzati prevedono uno sbocco occu-

pazionale per i propri laureati presso organizzazioni, pubbliche o priva-

te, prevalentemente in qualità di dipendente. La possibilità di svolgere la

libera professione è esplicitamente indicata per un solo Corso di laurea

della Classe 4 (ingegneria edile di Roma), mentre è prevista la possibilità

di svolgere piccole consulenze per società ed enti impegnati nella ricerca

e in indagini di settore, per i laureati in Ingegneria del recupero edilizio

ed ambientale dell’Ateneo di Catania. Anche per la Classe 8 vale quanto

sopra considerato.

È necessario però sottolineare che la possibilità di svolgere la libera

professione è ribadita genericamente nella formulazione degli sbocchi

professionali di tutti i Corsi di laurea considerati.

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2.3. I Corsi di laurea della Classe 4

I Corsi di studio della Classe 4 attivati presso le Facoltà di Ingegne-

ria dei 5 Atenei considerati sono numericamente esigui, ogni Ateneo ana-

lizzato ha attivato 1 solo corso per questa specifica Classe di Laurea. Solo

il Politecnico di Torino e l’Ateneo di Napoli hanno previsto all’interno

del Corso di laurea una differenziazione dei curricula.

In particolare, la titolazione dei Corsi di laurea non presenta varia-

zioni di rilievo. Se presso il Politecnico di Milano il Corso di laurea è

denominato “Edilizia”; a Torino, Roma e Napoli assume il titolo di “Inge-

gneria edile”; solo l’Università di Catania denomina l’unico corso della

Classe 4 attivato “Ingegneria del recupero edilizio ed ambientale”.

L’analisi degli obiettivi formativi e degli sbocchi professionali dei

Corsi di laurea della Classe 4, attivati nei 5 Atenei considerati, può fornir-

ci informazioni più interessanti rispetto all’eventuale presenza di sostan-

ziali differenziazioni e rispetto alle prospettive occupazionali che i Corsi

di laurea intendono facilitare.

Per una compiuta analisi di questi due elementi, è opportuno partire

dagli obiettivi formativi qualificanti, così come definiti nell’allegato del

D.M. del 4 agosto 2000, relativo alla Classe 4.

L’analisi degli obiettivi formativi e degli sbocchi professionali, così

come definiti da ogni Facoltà, presenta alcuni elementi interessanti che

può essere opportuno commentare.

Il Politecnico di Torino per il Corso di laurea in Ingegneria edile ha previ-

sto l’attivazione di 3 differenti curricula, denominati “gestione e organiz-

zazione”; “cultura generale”; “rilievo e gestione del patrimonio edilizio”.

L’analisi degli obiettivi formativi descritti, comunque, non consente la

rilevazione di differenze significative tra i tre curricula. Infatti, gli obietti-

vi formativi, come è possibile notare dalla tabella 10, non sono distinti.

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segue

Allegato D.M. del 4 agosto 2000.“Determinazione delle Classi delle lauree universitarie”

OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI DELLA CLASSE 4

I laureati nei Corsi di laurea della Classe devono:• conoscere adeguatamente la storia dell’architettura e dell’edilizia, gli strumenti

e le forme della rappresentazione, gli aspetti metodologico-operativi della ma-tematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tali cono-scenze per interpretare e descrivere problemi dell’architettura e dell’edilizia;

• conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi relativi agli ambitidisciplinari caratterizzanti il corso di studio seguito ed essere in grado di identi-ficare, formulare e risolvere i problemi dell’architettura e dell’edilizia utilizzandometodi, tecniche e strumenti aggiornati;

• conoscere adeguatamente gli aspetti riguardanti la fattibilità tecnica ed econo-mica, il calcolo dei costi e il processo di produzione e di realizzazione dei ma-nufatti edilizi;

• essere in grado di utilizzare le tecniche e gli strumenti della progettazione deimanufatti edilizi;

• essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almenouna lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano.

I laureati della Classe svolgeranno attività professionali in diversi ambiti, concor-rendo e collaborando alle attività di programmazione, progettazione e attuazionedegli interventi di organizzazione e trasformazione dell’ambiente costruito allevarie scale. Essi potranno esercitare tali competenze: presso enti, aziende pub-bliche e private, società di ingegneria, industrie di settore e imprese di costruzio-ne, oltre che nella libera professione e nelle attività di consulenza.In particolare, i ruoli che i laureati potranno esercitare saranno definiti in rapportoai diversi campi di applicazione tipici della Classe. In tal senso, i curricula deiCorsi di laurea si potranno differenziare tra loro, consentendo di perseguire mag-giormente, rispetto ad altri, alcuni degli obiettivi formativi indicati oppure di appro-fondire particolarmente alcuni campi applicativi.

Nel campo dell’architettura i corsi di studio saranno orientati alla formazione diuna figura professionale in grado di conoscere e comprendere le opere di archi-tettura, sia nei loro aspetti logico-formali, compositivi, tipologico-distributivi, strut-turali, costruttivi, tecnologici, sia nelle loro relazioni con il contesto storico, fisico eambientale. In questo campo le competenze specifiche del laureato riguardano leattività connesse con la progettazione architettonica e urbanistica nei diversi ambitie alle diverse scale di applicazione.

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Nel campo dell’edilizia i corsi di studio saranno orientati alla formazione di unafigura professionale in grado di conoscere e comprendere i caratteri tipologici,

strutturali e tecnologici di un organismo edilizio nelle sue componenti materiali e

costruttive, in rapporto al contesto fisico-ambientale, socio-economico e produtti-vo dell’intervento di trasformazione insediativa. In questo campo le competenze

specifiche del laureato riguardano le attività connesse con la progettazione, le

attività di rilevamento di aree e manufatti edilizi, l’organizzazione e la conduzionedel cantiere edile, la gestione e valutazione economica dei processi edilizi, la

direzione tecnico-amministrativa dei processi di produzione industriale di mate-

riali e componenti per l’edilizia, nonché della manutenzione dei manufatti.

Nel campo dell’architettura del paesaggio i corsi di studio saranno orientati alla

formazione di una figura professionale in grado di conoscere e comprendere icaratteri fisico-spaziali ed organizzativi di un contesto ambientale, nelle sue com-

ponenti naturali ed antropiche in rapporto alle trasformazioni storiche e al conte-

sto socio-economico e territoriale di appartenenza, e di rilevarlo analizzandone lecaratteristiche geo-morfologiche, vegetazionali e insediative. Le competenze spe-

cifiche del laureato riguardano le attività di analisi/valutazione, interpretazione/

rappresentazione, progettazione/gestione della trasformazione di aree a valenzanaturale prevalente e alla conduzione dei processi tecnico-amministrativi e pro-

duttivi connessi.

Nel campo del restauro dei beni architettonici e ambientali i corsi di studio saran-

no orientati alla formazione di una figura professionale in grado di conoscere e

comprendere un organismo, in rapporto alle sue origini e successive trasforma-zioni storiche ed al contesto insediativo di appartenenza, e di rilevarlo analizzan-

do le caratteristiche dei materiali che lo compongono e il regime statico delle

strutture. Le competenze specifiche del laureato riguardano la definizione,propedeutica al progetto, degli interventi mirati all’arresto dei processi di degrado

e di dissesto di manufatti edilizi e contesti ambientali, all’eliminazione e conteni-

mento delle loro cause, nonché alla direzione tecnica dei processi tecnico-ammi-nistrativi e produttivi connessi.

Segue Allegato D.M. del 4 agosto 2000.“Determinazione delle Classi delle lauree universitarie”

OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI DELLA CLASSE 4

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38

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39

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40

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41

L’unica differenza sembra essere legata all’ultimo anno del Corso di lau-

rea, in cui si presume che a variare saranno gli insegnamenti, ma non

sono mai specificati gli obiettivi formativi che si intende perseguire.

La Facoltà di Ingegneria dell’Università “Federico II” di Napoli ha fat-

to la stessa scelta del Politecnico di Torino, differenziando i curricula al-

l’interno del Corso di laurea in Ingegneria edile. In particolare sono pre-

visti i seguenti 4 curricula:

• ingegnere-architetto (Curriculum A);

• Impianti (Curriculum B);

• Costruzioni (Curriculum C);

• Pubblica amministrazione (Curriculum D).

Anche in questo caso, comunque, l’analisi degli obiettivi formativi

non consente una chiara distinzione degli obiettivi formativi che si inten-

de perseguire attraverso la creazione di differenti curricula. In particola-

re, come si può notare dalla tabella 10, sono chiaramente descritte le com-

petenze che il Corso di laurea intende trasmettere agli studenti che deci-

dono di iscriversi ai primi 3 curricula (A,B e C) – che comunque sono

comuni – mentre gli obiettivi formativi relativi al Curriculum D risultano

essere identici a quelli individuati per i primi 3.

L’Ateneo napoletano, infine, pone l’accento sulla conoscenza di una

lingua dell’Unione Europea e degli strumenti informatici, considerati due

obiettivi formativi indispensabili per questa specifica figura professiona-

le. È importante notare, che la conoscenza di una lingua dell’Unione Eu-

ropea è inserita nel decreto ministeriale come un obiettivo formativo qua-

lificante e, di conseguenza, vincolante per questa specifica Classe di Lau-

rea, anche se non in tutti i Corsi di laurea analizzati è stata inserita tra gli

obiettivi formativi.

La Facoltà di Ingegneria dell’Università “La Sapienza” di Roma – che ha

attivato il suo unico Corso di laurea della Classe 4 presso la sede di Rieti –

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42

per la definizione degli obiettivi formativi del Corso di laurea in Ingegneria

edile riprende la definizione del D.M. 4 agosto 2000 e prevede la realizza-

zione di un unico corso di studi, senza la creazione di differenti curricula.

Una scelta differente è stata fatta, invece, dal Politecnico di Milano,

che per la descrizione degli obiettivi formativi del Corso di laurea in Edili-

zia, ha cercato di definire le competenze che si intende fare acquisire agli

studenti attraverso la partecipazione al corso di studio (progettazione

esecutiva di dettaglio relativamente agli interventi edilizi; controllo della

qualità nella progettazione, nella produzione e nella costruzione edilizia;

coordinamento della sicurezza (ex Legge 494/94) negli interventi

costruttivi e di manutenzione; verifiche e controllo tecnico-economico nel

processo edilizio; gestione economico-finanziaria degli edifici).

La Facoltà di Ingegneria dell’Università di Catania, infine, è la Facoltà

che, tra quelle individuate per questa indagine, ha cercato di caratterizzare

il Corso di laurea attivato per la Classe 4, attraverso l’individuazione di

specifici obiettivi formativi. Tale caratterizzazione è evidente già dalla de-

nominazione del corso, “Ingegneria del recupero edilizio ed ambientale”, che si

differenzia dagli altri corsi di studio attivati nei quattro Atenei presi in con-

siderazione. Il titolo è già in grado di fornire indicazioni meno generiche

rispetto agli obiettivi formativi che la Facoltà si propone di perseguire.

Anche la descrizione degli obiettivi formativi è analitica e presenta

alcune piccole variazioni rispetto ai corsi attivati negli altri quattro Atenei,

sempre nei limiti previsti dalla Classe 4. Per la definizione degli obiettivi

formativi, come ha fatto anche il Politecnico di Milano, si fa ricorso all’in-

dividuazione delle competenze che, a conclusione del percorso formativo,

i laureati avranno acquisito. In particolare, si tratta di competenze speci-

fiche, finalizzate alla gestione degli interventi di conservazione e riquali-

ficazione di manufatti edilizi, contesti urbani ed ambiti di interesse am-

bientale. Anche l’Ateneo di Catania inserisce la conoscenza di un’altra

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43

lingua dell’Unione Europea tra gli obiettivi formativi che il Corso di lau-

rea intende perseguire.

Un altro dato interessante per capire come le Università si sono atti-

vate per la definizione dei nuovi percorsi di studio universitari, a seguito

dell’attuazione della riforma, è quello relativo all’indicazione fornita su-

gli sbocchi professionali dei Corsi di laurea della Classe 4, attivati dai

cinque Atenei considerati.

Anche in questo caso, come per gli obiettivi formativi, è possibile

leggere in maniera analitica le indicazioni che i cinque Atenei hanno dato

rispetto ai possibili sbocchi professionali, nella tabella 10.

Il Politecnico di Torino, che ha previsto un corso di studi articolato in

3 differenti curricula, prevede sbocchi occupazionali comuni ai 3 curricula

e, inoltre, definisce i possibili ambiti occupazionali in maniera generica:

“il laureato in Ingegneria edile trova occupazione, sia nel settore pubbli-

co, sia in quello privato”. Questa scelta se, da un lato può far sperare in

un’ampia gamma di attività lavorative, dall’altro non aiuta – contraria-

mente a quanto previsto nella riforma – ad individuare uno o più specifi-

ci profili professionali di riferimento per il giovane laureato che, a con-

clusione del proprio percorso di studi, si inserirà nel mondo del lavoro.

La stessa osservazione va fatta per l’analisi degli sbocchi professio-

nali fornita dalla Facoltà di Ingegneria di Napoli, rispetto al Corso di Inge-

gneria edile. Affermare che il Corso di laurea è in grado di formare “una

figura professionale intermedia, capace di svolgere attività in diversi

ambiti del settore edilizio, concorrendo e collaborando alle attività di pro-

grammazione, progettazione e attuazione degli interventi di organizza-

zione e trasformazione dell’ambiente costruito alle varie scale”, e che “le

competenze specifiche del laureato in Ingegneria edile riguardano le atti-

vità connesse con la progettazione esecutiva, le attività di rilevamento di

aree e manufatti edilizi, l’organizzazione e la conduzione del cantiere edile,

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la gestione e la valutazione economica dei processi edilizi, la direzione

tecnico-amministrativa dei processi di produzione industriale di mate-

riali e componenti per l’edilizia, nonché della manutenzione di manufat-

ti e della sicurezza.”, non dice niente di più rispetto a quanto già definito

dall’allegato del D.M. 4 agosto 2000.

Per il laureato in Ingegneria edile presso la Facoltà di Ingegneria di

Roma, è interessante far notare che in questo caso, oltre alla possibilità di

“esercitare le competenze acquisite presso enti, aziende pubbliche e pri-

vate, società di ingegneria, industrie del settore edile e imprese di costru-

zione”, si fa esplicitamente riferimento alla possibilità di esercitare la li-

bera professione o svolgere attività di consulenza.

Per il Politecnico di Milano, invece, i possibili sbocchi professionali

del laureato in edilizia sembrano essere legati ad attività svolte presso

organismi di progettazione e società di ingegneria; società di ammini-

strazione e di intermediazione immobiliare; imprese di costruzione (in

qualità di responsabile di cantiere, coordinatore della sicurezza e respon-

sabile di commessa); aziende produttrici (responsabile qualità).

L’Ateneo di Catania, infine, definisce il laureato presso il Corso di lau-

rea in Ingegneria del recupero edilizio ed ambientale come una figura pro-

fessionale in grado di “coadiuvare gli enti pubblici ed i privati, coinvolti

nelle emergenti politiche di riqualificazione del patrimonio esistente”.

Sembra, quindi, che l’Ateneo abbia fatto la scelta di formare una fi-

gura professionale più legata alle specifiche esigenze del territorio, e gli

sbocchi professionali previsti per questi laureati sono quelli di “coopera-

zione e collaborazione all’interno di Enti pubblici, aziende pubbliche e

private, società di ingegneria ed altri soggetti privati o a capitale misto

che operano nella gestione ed attuazione degli interventi di riqualifica-

zione edilizia, urbana e territoriale nonché in attività di piccola consulen-

za per società ed enti impegnati nella ricerca e in indagini di settore”.

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45

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urea

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a un

a pr

epar

azio

ne c

he g

li pe

rmet

te d

i rec

epire

e ge

stire

l’in

nova

zion

e, c

oere

ntem

ente

con

lo s

vilu

ppo

scie

n-tif

ico

e te

cnol

ogic

o, n

egli

ambi

ti di

scip

linar

i del

l’arc

hite

ttura

e de

ll’ed

ilizi

a. H

a un

a so

lida

form

azio

ne d

i bas

e, r

ivol

ta in

part

icol

are

agli

aspe

tti m

etod

olog

ico-

oper

ativ

i. P

er o

ttem

-pe

rare

a ta

li ob

ietti

vi s

i è a

rtic

olat

o il

Cor

so d

i lau

rea

in d

uean

ni c

omun

i, e

un a

nno

spec

ialis

tico.

Vie

ne d

ato

spaz

io p

rio-

ritar

io a

lle d

isci

plin

e av

enti

un r

uolo

for

mat

ivo

di b

ase

ingr

ado

di im

post

are

la m

enta

lità

met

odol

ogic

a/op

erat

iva

re-

lativ

a al

la g

estio

ne e

all’

ausi

lio a

lla p

roge

ttazi

one

edili

zia

richi

esta

e u

n te

rzo

anno

di d

isci

plin

e sp

ecia

listic

he a

tte a

indi

rizza

re la

car

atte

rizza

zion

e pr

ofes

sion

ale

del l

aure

ato.

Page 42: La riforma del sistema universitario nel contesto delle Facoltà di … › images › pubblicazioni › ... · 2014-01-26 · 3.1. Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema

46

Seg

ue T

ab. 1

0 -

Cor

si d

i la

urea

atti

vati

nell’

anno

acc

adem

ico

2001

-200

2 pe

r la

Cla

sse

4 –

Sci

enze

del

l’arc

hite

ttura

ede

ll’in

gegn

eria

edi

le –

nel

le F

acol

tà d

i Ing

egne

ria d

ei s

egue

nti

Ate

nei:

Pol

itecn

ico

di T

orin

o, P

olite

cnic

odi

Mila

no, U

nive

rsità

“La

Sap

ienz

a” d

i Rom

a, U

nive

rsità

“F

eder

ico

II” d

i Nap

oli,

Uni

vers

ità d

i Cat

ania

TIT

OLO

DE

L C

OR

SO

SB

OC

CH

ID

I LA

UR

EA

E S

ED

EO

BIE

TT

IVI F

OR

MA

TIV

IP

RO

FE

SS

ION

ALI

Il la

ure

ato

in

In

ge

gn

eri

aed

ile d

ovrà

pos

sede

re l

aca

paci

tà d

i svo

lger

e co

m-

piti

prof

essi

onal

i aut

onom

ie

di s

uppo

rto

pres

so E

nti

pubb

lici e

soc

ietà

priv

ate.

Inge

gner

ia e

dile

Fac

oltà

di I

ngeg

neria

Nap

oli

Cu

rric

ulu

m A

“In

ge

gn

ere

-A

rchi

tett

o”;

Cur

ricu

lum

B “

Impi

anti”

;C

urric

ulum

C “C

ostr

uzio

ni”.

Pre

para

zion

e di

laur

eati

con

cono

scen

ze d

i bas

e de

lle d

isci

plin

e fis

ico-

mat

emat

iche

, del

lara

ppre

sent

azio

ne e

del

ri l i

evo,

del

la s

toria

del

l ’arc

hite

ttura

. Il c

orso

mira

al la

form

azio

ne d

iun

a fig

ura

prof

essi

onal

e in

gra

do d

i con

osce

re e

com

pren

dere

i ca

ratte

ri tip

olog

ici,

stru

ttu-

ral i

e co

stru

ttivi

deg

li or

gani

smi e

dil iz

i, in

rap

port

o al

l ’am

bien

te f

isic

o, s

ocio

-eco

nom

ico

epr

odut

tivo

nel q

uale

gl i

inte

rven

ti ed

i l izi

si c

onfig

uran

o e

si r

eal iz

zano

. Il C

orso

di l

aure

a è

artic

olat

o in

cur

ricul

a, c

he in

divi

duan

o le

com

pete

nze

spec

ifich

e de

l lau

reat

o de

lla C

lass

e,rig

uard

anti

le a

nalis

i de

l ra

ppor

to t

ra p

roge

tto e

cos

truz

ione

e l

e at

tività

di

supp

orto

al la

prog

etta

zion

e ar

chite

ttoni

ca,

cost

rutti

va e

impi

antis

tico-

tecn

olog

ica,

str

uttu

rale

, ur

bani

sti-

ca e

, più

dire

ttam

ente

, l’o

rgan

izza

zion

e e

la c

ondu

zion

e de

i can

tieri,

la g

estio

ne c

ostr

uttiv

ae

la v

alut

azio

ne e

cono

mic

a de

i pr

oces

si p

rodu

ttivi

, la

dire

zion

e te

cnic

a de

l le p

roce

dure

per

la fa

bbric

azio

ne in

dust

riale

di p

rodo

tti e

com

pone

nti e

dil iz

i, no

nché

per

la m

anut

enzi

o-ne

e r

iabi

l i taz

ione

deg

li ed

ifici

. Il

perc

orso

did

attic

o pr

eved

e qu

indi

l’a

cqui

sizi

one

delle

segu

enti

capa

cità

:•

cono

scer

e la

sto

ria d

ell’a

rchi

tettu

ra e

del

l’edi

lizia

, gl

i str

umen

ti e

le f

orm

e de

lla r

appr

e-se

ntaz

ione

, gl

i asp

etti

met

odol

ogic

o-op

erat

ivi d

ella

mat

emat

ica

e de

lle a

ltre

scie

nze

diba

se u

tiliz

zabi

li pe

r in

terp

reta

re i

tem

i spe

cific

i del

l’arc

hite

ttura

e d

ell’e

diliz

ia;

•co

nosc

ere

le d

isci

plin

e ch

e pr

esie

dono

alla

ris

oluz

ione

dei

pro

blem

i de

ll’ar

chite

ttura

ede

ll’ed

ilizi

a, u

tiliz

zand

o m

etod

i, te

cnic

he e

str

umen

ti ag

gior

nati;

•co

nosc

ere

adeg

uata

men

te g

li as

petti

rig

uard

anti

la f

attib

ilità

tec

nica

ed

econ

omic

a, i

lca

lcol

o de

i cos

ti e

il pr

oces

so d

i pro

duzi

one

e di

rea

lizza

zion

e de

i man

ufat

ti ed

ilizi

;•

esse

re in

gra

do d

i util

izza

re le

tecn

iche

e g

li st

rum

enti

della

pro

getta

zion

e ed

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a.Il

laur

eato

in In

gegn

eria

edi

le d

ovrà

pos

sede

re la

cap

acità

di s

volg

ere

com

piti

prof

essi

ona-

li au

tono

mi e

di s

uppo

rto

pres

so E

nti p

ubbl

ici e

soc

ietà

priv

ate.

Il la

urea

to in

Inge

gner

ia e

dile

dov

rà, i

noltr

e, e

sser

e in

gra

do d

i util

izza

re a

lmen

o un

a lin

gua

dell’

Uni

one

Eur

opea

oltr

e l’i

talia

no e

d es

sere

in

poss

esso

di

adeg

uate

con

osce

nze

che

perm

etta

no l’

uso

degl

i str

umen

ti in

form

atic

i, ne

cess

ari n

ell’a

mbi

to s

peci

fico

di c

ompe

ten-

za e

per

lo s

cam

bio

di in

form

azio

ni g

ener

ali.

segu

e

Page 43: La riforma del sistema universitario nel contesto delle Facoltà di … › images › pubblicazioni › ... · 2014-01-26 · 3.1. Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema

47

Seg

ue T

ab. 1

0 -

Cor

si d

i la

urea

atti

vati

nell’

anno

acc

adem

ico

2001

-200

2 pe

r la

Cla

sse

4 –

Sci

enze

del

l’arc

hite

ttura

ede

ll’in

gegn

eria

edi

le –

nel

le F

acol

tà d

i Ing

egne

ria d

ei s

egue

nti

Ate

nei:

Pol

itecn

ico

di T

orin

o, P

olite

cnic

odi

Mila

no, U

nive

rsità

“La

Sap

ienz

a” d

i Rom

a, U

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rsità

“F

eder

ico

II” d

i Nap

oli,

Uni

vers

ità d

i Cat

ania

TIT

OLO

DE

L C

OR

SO

SB

OC

CH

ID

I LA

UR

EA

E S

ED

EO

BIE

TT

IVI F

OR

MA

TIV

IP

RO

FE

SS

ION

ALI

Inge

gner

ia e

dile

Fac

oltà

di I

ngeg

neria

Nap

oli

Cu

rric

ulu

m D

“P

ub

bli

caam

min

istr

azio

ne”.

La la

urea

in I

ngeg

neria

edi

le h

a co

me

obie

ttivo

for

mat

ivo

la p

repa

razi

one

di la

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ti co

nco

nosc

enze

di b

ase

delle

dis

cipl

ine

fisic

o-m

atem

atic

he, d

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rap

pres

enta

zion

e e

del r

i l ie-

vo,

del la

sto

ria d

ell ’a

rchi

tettu

ra.

Ess

o m

ira a

l la f

orm

azio

ne d

i un

a fig

ura

prof

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onal

e in

grad

o di

con

osce

re e

com

pren

dere

i ca

ratte

ri tip

olog

ici,

stru

ttura

l i e

cost

rutti

vi d

egli

orga

ni-

smi e

dil iz

i, in

rap

port

o al

l ’am

bien

te fi

sico

, soc

io-e

cono

mic

o e

prod

uttiv

o ne

l qua

le g

l i in

ter-

vent

i edi

l izi s

i con

figur

ano

e si

rea

l izza

no.

Il C

orso

di l

aure

a è

artic

olat

o in

cur

ricul

a, c

hein

divi

duan

o le

com

pete

nze

spec

ifich

e de

l la

urea

to d

ella

Cla

sse,

rig

uard

anti

le a

nalis

i de

lra

ppor

to tr

a pr

oget

to e

cos

truz

ione

e le

atti

vità

di s

uppo

rto

alla

pro

getta

zion

e ar

chite

ttoni

ca,

cost

rutti

va e

im

pian

tistic

o-te

cnol

ogic

a, s

trut

tura

le,

urba

nist

ica

e, p

iù d

iretta

men

te,

l ’org

a-ni

zzaz

ione

e la

con

duzi

one

dei c

antie

ri, la

ges

tione

cos

trut

tiva

e la

val

utaz

ione

eco

nom

ica

dei p

roce

ssi p

rodu

ttivi

, la

dire

zion

e te

cnic

a de

l le p

roce

dure

per

la fa

bbric

azio

ne in

dust

riale

di p

rodo

tti e

com

pone

nti e

dil iz

i, no

nché

per

la m

anut

enzi

one

e ria

bil i t

azio

ne d

egli

edifi

ci. I

lpe

rcor

so d

idat

tico

prev

ede

quin

di l ’

acqu

isiz

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del

le s

egue

nti c

apac

ità:

•co

nosc

ere

la s

toria

del

l’arc

hite

ttura

e d

ell’e

diliz

ia,

gli

stru

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ti e

le f

orm

e de

lla r

appr

e-se

ntaz

ione

, gl

i as

petti

met

odol

ogic

o-op

erat

ivi

della

mat

emat

ica

e de

lle a

ltre

scie

nze

diba

se u

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zabi

li pe

r in

terp

reta

re i

tem

i spe

cific

i del

l’arc

hite

ttura

e d

ell’e

diliz

ia;

•co

nosc

ere

le d

isci

plin

e ch

e pr

esie

dono

alla

ris

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dei

pro

blem

i de

ll’ar

chite

ttura

ede

ll’ed

ilizi

a, u

tiliz

zand

o m

etod

i, te

cnic

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str

umen

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gior

nati;

•co

nosc

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adeg

uata

men

te g

li as

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rig

uard

anti

la fa

ttibi

lità

tecn

ica

ed e

cono

mic

a, il

cal

-co

lo d

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osti

e il

proc

esso

di p

rodu

zion

e e

di r

ealiz

zazi

one

dei m

anuf

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edili

zi;

•es

sere

in g

rado

di u

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zare

le te

cnic

he e

gli

stru

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ti de

lla p

roge

ttazi

one

edili

zia.

Il la

urea

to i

n In

gegn

eria

edi

le d

ovrà

pos

sede

re l

a ca

paci

tà d

i sv

olge

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ompi

ti pr

ofes

sion

ali

auto

nom

i e d

i sup

port

o pr

esso

Ent

i pub

blic

i e s

ocie

tà p

rivat

e. I

l lau

reat

o in

Ing

egne

ria e

dile

dovr

à, in

oltr

e, e

sser

e in

gra

do d

i util

izza

re a

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o un

a lin

gua

dell’

Uni

one

Eur

opea

oltr

e l’i

talia

-no

ed

esse

re in

pos

sess

o di

ade

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e co

nosc

enze

che

per

met

tano

l’us

o de

gli s

trum

enti

info

r-m

atic

i, ne

cess

ari n

ell’a

mbi

to s

peci

fico

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ompe

tenz

a e

per l

o sc

ambi

o di

info

rmaz

ioni

gen

eral

i.

segu

e

Il la

ure

ato

in

In

ge

gn

eri

aed

ile d

ovrà

pos

sede

re l

aca

paci

tà d

i svo

lger

e co

m-

piti

prof

essi

onal

i aut

onom

ie

di s

uppo

rto

pres

so E

nti

pubb

lici e

soc

ietà

priv

ate.

Page 44: La riforma del sistema universitario nel contesto delle Facoltà di … › images › pubblicazioni › ... · 2014-01-26 · 3.1. Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema

48

Seg

ue T

ab. 1

0 -

Cor

si d

i la

urea

atti

vati

nell’

anno

acc

adem

ico

2001

-200

2 pe

r la

Cla

sse

4 –

Sci

enze

del

l’arc

hite

ttura

ede

ll’in

gegn

eria

edi

le –

nel

le F

acol

tà d

i Ing

egne

ria d

ei s

egue

nti

Ate

nei:

Pol

itecn

ico

di T

orin

o, P

olite

cnic

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Mila

no, U

nive

rsità

“La

Sap

ienz

a” d

i Rom

a, U

nive

rsità

“F

eder

ico

II” d

i Nap

oli,

Uni

vers

ità d

i Cat

ania

TIT

OLO

DE

L C

OR

SO

DI L

AU

RE

A E

SE

DE

OB

IET

TIV

I FO

RM

AT

IVI

SB

OC

CH

I P

RO

FE

SS

ION

ALI

I nu

ovi p

roce

ssi d

i tra

sfor

maz

ione

della

citt

à e

del

terr

itorio

ric

hied

o-no

ogg

i fig

ure

prof

essi

onal

i in

gra-

do d

i coa

diuv

are

gli E

nti p

ubbl

ici e

i pr

ivat

i, co

invo

lti n

elle

em

erge

nti

pol it

iche

di r

iqua

lific

azio

ne d

el p

a-tr

imon

io e

sist

ente

.I

laur

eati

svol

gera

nno

attiv

ità p

ro-

fess

ion

ale

ne

l l ’a

mb

ito d

el le

lo

roco

mpe

tenz

e sp

ecifi

che ,

con

corr

en-

do e

col

labo

rand

o al

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rogr

amm

a-zi

one,

pro

getta

zion

e ed

attu

azio

nede

gli i

nter

vent

i di s

alva

guar

dia

e re

-cu

pe

ro d

ell’

am

bie

nte

, a

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ari

esc

ale.

Ess

i pot

rann

o sv

olge

re m

ansi

oni d

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oper

azio

ne e

col

labo

razi

one

al-

l’int

erno

di

Ent

i pu

bblic

i, az

iend

epu

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he e

priv

ate,

soc

ietà

di

in-

gegn

eria

ed

altr

i so

gget

ti pr

ivat

i o

a ca

pita

le m

isto

che

ope

rano

nel

lage

stio

ne e

d at

tuaz

ione

deg

li in

ter-

vent

i di r

iqua

lific

azio

ne e

diliz

ia, u

r-ba

na e

terr

itoria

le n

onch

é in

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vi-

tà d

i pic

cola

con

sule

nza

per

soci

e-tà

ed

Ent

i im

pegn

ati n

ella

ric

erca

ein

inda

gini

di s

etto

re.

Inge

gner

ia d

el r

ecup

ero

edil i

zio

e am

bien

tale

Fac

oltà

di I

ngeg

neria

Cat

ania

For

maz

ione

di u

na fi

gura

pro

fess

iona

le in

gra

do d

i con

osce

re e

com

pren

dere

i ca

ratte

ri fis

ico-

spaz

ial i,

fun

zion

ali

ed o

rgan

izza

tivi

dei

cont

esti

ambi

enta

l i e

degl

i org

anis

mi e

dil iz

i ed

inse

diat

ivi i

n ra

ppor

to a

l le m

atric

i di f

orm

azio

ne e

d ai

succ

essi

vi p

roce

ssi

di t

rasf

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azio

ne;

rile

vare

e r

appr

esen

tare

i c

arat

teri

mor

folo

gici

, tip

olog

ici e

tecn

ici c

on a

ttenz

ione

al le

mod

alità

di p

rodu

zion

e ed

al

cont

esto

am

bien

tale

e s

ocia

le. L

e co

mpe

tenz

e sp

ecifi

che

del l

aure

ato

rigua

r-da

no le

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vità

di a

nalis

i, in

terp

reta

zion

e, r

appr

esen

tazi

one,

val

utaz

ione

, fin

a-l iz

zate

al la

ges

tione

deg

li in

terv

enti

di c

onse

rvaz

ione

e r

iqua

lific

azio

ne d

i ma-

nufa

tti e

dil iz

i, co

ntes

ti ur

bani

e a

mbi

ti di

inte

ress

e am

bien

tale

. Il

prof

i lo s

i ca-

ratte

rizza

per

la c

apac

ità d

i int

erpr

etar

e e

desc

river

e, a

nche

gra

zie

ad a

ppro

-fo

ndite

noz

ioni

deg

li as

petti

met

odol

ogic

o-op

erat

ivi

del le

sci

enze

di

base

, i

prob

lem

i ine

rent

i il r

ecup

ero

e la

riq

ualif

icaz

ione

al le

div

erse

sca

le,

dal la

sin

-go

la u

nità

edi

lizia

al t

errit

orio

, av

endo

ade

guat

a co

nosc

enza

: de

lla s

toria

del

-l’a

rchi

tettu

ra, d

ella

citt

à e

del t

errit

orio

; del

le te

cnic

he e

dei

pro

cess

i di p

rodu

-zi

one

e co

stru

zion

e de

i man

ufat

ti ed

ilizi

, del

le in

fras

trut

ture

e d

ei te

ssut

i urb

a-ni

; de

gli

aspe

tti r

igua

rdan

ti la

fat

tibili

tà t

ecni

ca e

l’e

cono

mia

dei

pro

cess

i di

prod

uzio

ne e

le r

icad

ute

ambi

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li; d

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tec

nich

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dei m

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i spe

cific

i del

recu

pero

edi

lizio

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le;

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ingu

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for

ma

scrit

ta e

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le)

del-

l’Uni

one

Eur

opea

, oltr

e l’i

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no.

Nel

per

cors

o fo

rmat

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veng

ono

part

icol

arm

ente

acc

entu

ati g

li st

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elat

ivi:

•al

la f

orm

azio

ne d

ell’a

sset

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el p

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ggio

, co

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rtic

olar

e rif

erim

ento

alla

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uzio

ne d

ell’a

rmat

ura

inse

diat

iva

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lle s

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ifica

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ni a

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pici

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nché

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arm

atur

a ec

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terr

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; al

la f

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azio

ne d

ei c

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sti

inse

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ivi e

d ai

pro

cess

i di t

rasf

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azio

ne d

ella

dom

anda

soc

iale

nel

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alla

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ione

dei

car

atte

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orfo

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ci e

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ei t

essu

ti ur

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ufat

ti ed

ilizi

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car

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ristic

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polo

gich

e, s

trut

tura

li e

dei m

ate-

riali

dei s

ingo

li or

gani

smi e

diliz

i;

segu

e

Page 45: La riforma del sistema universitario nel contesto delle Facoltà di … › images › pubblicazioni › ... · 2014-01-26 · 3.1. Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema

49

Il la

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in

In

ge

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le

com

pete

nze

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e e

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prof

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el r

ecup

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zio

e am

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tale

Fac

oltà

di I

ngeg

neria

Cat

ania

Inge

gner

ia e

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Fac

oltà

di I

ngeg

neria

Rom

a

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tori

di d

egra

do e

di d

isse

sto:

soc

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mic

o e

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enta

le n

ei t

essu

ti ur

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gien

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e st

atic

o ne

gli o

rgan

ism

i edi

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•ai

mod

ell i

di s

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ppo

sost

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erri

tori

o co

n ri

feri

men

to a

i pr

oces

si d

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zazi

one

delle

riso

rse

loca

l i ed

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itazi

one

dei f

atto

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cido

no s

ulla

rottu

ra d

ei c

icli

ecol

ogic

i e s

ui p

roce

ssi d

i dec

adim

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del

le a

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ure

inse

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ive;

•al

le t

ecni

che

di in

terv

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per

la r

iqua

lific

azio

ne e

d i l

recu

pero

di a

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urba

-ne

inte

ress

ate

da fe

nom

eni d

i dis

sest

o e

degr

ado

soci

o-ec

onom

ico

ed a

m-b

ient

ale;

arre

sto

dei p

roce

ssi d

i deg

rado

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i dis

sest

o de

i man

ufat

ti ed

i l izi

.•

alla

con

osce

nza

dei p

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ssi p

rodu

ttivi

e d

elle

pro

cedu

re te

cnic

o am

min

istr

ativ

ede

gli i

nter

vent

i di r

iqua

lific

azio

ne e

rec

uper

o al

le d

iver

se s

cale

.

For

mar

e un

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ura

prof

essi

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e in

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edia

, cap

ace

di s

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attiv

ità in

div

ersi

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edi

lizio

, con

corr

endo

e c

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bora

ndo

alle

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vità

di p

rogr

amm

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pro

getta

zion

e e

attu

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ne d

egli

inte

rven

ti di

org

aniz

zazi

one

e tr

asfo

rma-

zion

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bien

te c

ostr

uito

alle

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ie s

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. In

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icol

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il la

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gne-

ria e

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sar

à in

gra

do d

i con

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re e

com

pren

dere

i ca

ratte

ri tip

olog

ici,

stru

ttura

lie

tecn

olog

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i un

orga

nism

o ed

ilizi

o ne

lle s

ue c

ompo

nent

i mat

eria

li e

cost

rutti

ve,

in r

appo

rto

al c

onte

sto

fisic

o-am

bien

tale

, soc

io-e

cono

mic

o e

prod

uttiv

o de

ll’in

ter-

vent

o di

tras

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azio

ne in

sedi

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a.Le

com

pete

nze

spec

ifich

e de

l la

urea

to i

n In

gegn

eria

edi

le r

igua

rdan

o le

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vità

conn

esse

con

la p

roge

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one

esec

utiv

a, le

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vità

di r

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men

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i are

e e

ma-

nufa

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diliz

i, l’o

rgan

izza

zion

e e

la c

ondu

zion

e de

l can

tiere

edi

le, l

a ge

stio

ne e

lava

luta

zion

e ec

onom

ica

dei p

roce

ssi e

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i, la

dire

zion

e te

cnic

o-am

min

istr

ativ

a de

ipr

oces

si d

i pro

duzi

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indu

stria

le d

i mat

eria

li e

com

pone

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edili

zia,

non

ché

della

man

uten

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e di

man

ufat

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della

sic

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i pro

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iona

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no s

tati

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riti d

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cada

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ffert

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del C

INE

CA

, con

sulta

bile

sul

sito

del

MIU

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r.it.

Seg

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0 -

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2001

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Cla

sse

4 –

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del

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le –

nel

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no, U

nive

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“La

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nive

rsità

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OR

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TIV

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RO

FE

SS

ION

ALI

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50

2.4. I Corsi di laurea della Classe 8

Dall’analisi effettuata le titolazione dei Corsi di laurea attivati in Clas-

se 8 sono:

• Ingegneria civile;

• Ingegneria dei trasporti;

• Ingegneria per l’ambiente e il territorio;

• Ingegneria civile;

• Ingegneria civile per lo Sviluppo Sostenibile;

• Ingegneria gestionale dei progetti e delle infrastrutture.

segue

D.M. 4 agosto 2000“Determinazione delle Classi delle lauree universitarie”

OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI DELLA CLASSE 8

I laureati nei Corsi di laurea della Classe devono:

• conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi della matematica

e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza perinterpretare e descrivere i problemi dell’ingegneria;

• conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi delle scienze del-

l’ingegneria, sia in generale, sia in modo approfondito relativamente a quelli diuna specifica area dell’ingegneria civile, ambientale e del territorio, nella quale

sono capaci di identificare, formulare e risolvere i problemi, utilizzando metodi,

tecniche e strumenti aggiornati;• essere capaci di utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di compo-

nenti, sistemi e processi;

• essere capaci di condurre esperimenti e di analizzarne e interpretarne i dati;• essere capaci di comprendere l’impatto delle soluzioni ingegneristiche nel con-

testo sociale e fisico-ambientale;

• conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche;• conoscere i contesti aziendali ed e la cultura d’impresa nei suoi aspetti econo-

mici, gestionali e organizzativi;

• conoscere i contesti contemporanei;

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51

• avere capacità relazionali e decisionali;

• essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almenouna lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano;

• possedere gli strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo delle pro-

prie conoscenze.

I laureati della Classe svolgeranno attività professionali in diversi ambiti, quali la

progettazione assistita, la produzione, la gestione ed organizzazione, l’assistenzadelle strutture tecnico-commerciali, sia nella libera professione che nelle imprese

manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche. In particolare, le pro-

fessionalità dei laureati della Classe potranno essere definite in rapporto ai diversiambiti applicativi tipici della Classe. A tal scopo i curricula dei Corsi di laurea della

Classe si potranno differenziare tra loro, al fine di approfondire distinti ambiti ap-

plicativi.

I principali sbocchi occupazionali sono:• area dell’ingegneria civile: imprese di costruzione e manutenzione di opere civi-

li, impianti ed infrastrutture civili; studi professionali e società di progettazione di

opere, impianti e infrastrutture; uffici pubblici di progettazione, pianificazione,gestione e controllo di sistemi urbani e territoriali; aziende, enti, consorzi e agenzie

di gestione e controllo di sistemi di opere e servizi; società di servizi per lo studio

di fattibilità dell’impatto urbano e territoriale delle infrastrutture;• area dell’ingegneria ambientale e del territorio: imprese, enti pubblici e privati e

studi professionali per la progettazione, pianificazione, realizzazione e gestione

di opere e sistemi di controllo e monitoraggio dell’ambiente e del territorio, didifesa del suolo, di gestione dei rifiuti, delle materie prime e delle risorse am-

bientali, geologiche ed energetiche e per la valutazione degli impatti e della

compatibilità ambientale di piani e opere.

Segue D.M. 4 agosto 2000“Determinazione delle Classi delle lauree universitarie”

OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI DELLA CLASSE 8

Page 48: La riforma del sistema universitario nel contesto delle Facoltà di … › images › pubblicazioni › ... · 2014-01-26 · 3.1. Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema

52

AT

TIV

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FO

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AT

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sse

8

Atti

vità

Tot.

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ica,

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rmat

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5 -

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3 -

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AT

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lisi m

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atem

atic

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/07

- F

isic

a m

atem

atic

aM

AT

/08

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umer

ica

MA

T/0

9 -

Ric

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ope

rativ

aS

EC

S-S

/02

- S

tatis

tica

per

la r

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enta

le e

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olog

ica

Fis

ica

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imic

aC

HIM

/03

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orga

nica

CH

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7 -

Fon

dam

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chim

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tecn

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ieF

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Fis

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FIS

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Car

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ICA

R/0

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ulic

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R/0

2 -

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ioni

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ulic

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aIC

AR

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rrov

ie e

aer

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tiIC

AR

/05

- Tr

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ICA

R/0

6 -

Topo

graf

ia e

car

togr

afia

ICA

R/0

7 -

Geo

tecn

ica

ICA

R/0

8 -

Sci

enza

del

le c

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uzio

niIC

AR

/09

- Te

cnic

a de

lle c

ostr

uzio

niIC

AR

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rchi

tettu

ra te

cnic

aIC

AR

/11

- P

rodu

zion

e ed

ilizi

aIC

AR

/17

- D

iseg

no

segu

e

Page 49: La riforma del sistema universitario nel contesto delle Facoltà di … › images › pubblicazioni › ... · 2014-01-26 · 3.1. Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema

53

Seg

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TT

IVIT

À F

OR

MA

TIV

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ILI C

lass

e 8

Atti

vità

Tot.

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ativ

eA

mbi

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iS

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U

Car

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Inge

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/02

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EO

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EO

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appl

icat

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AR

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R/0

2 -

Cos

truz

ioni

idra

ulic

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mar

ittim

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logi

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AR

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gegn

eria

san

itaria

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mbi

enta

leIC

AR

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rasp

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CA

R/0

6 -

Topo

graf

ia e

car

togr

afia

ICA

R/0

7 -

Geo

tecn

icaI

CA

R/0

8 -

Sci

enza

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le c

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aIN

G-I

ND

/24

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rinci

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egne

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ica

ING

-IN

D/2

5 -

Impi

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ING

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D/2

7 -

Chi

mic

a in

dust

riale

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cnol

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aIN

G-I

ND

/28

- In

gegn

eria

e s

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ezza

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D/2

9 -

Inge

gner

ia d

elle

mat

erie

prim

eIN

G-I

ND

/30

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roca

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sot

tosu

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Inge

gner

ia g

estio

nale

ING

-IN

D/3

5 -

Inge

gner

ia e

cono

mic

o-ge

stio

nale

ING

-IN

F/0

4 - A

utom

atic

a

Affi

ni o

Dis

cipl

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inge

gner

istic

heIN

G-I

ND

/10

- F

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a te

cnic

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dust

riale

18in

tegr

ativ

eIN

G-I

ND

/11

- F

isic

a te

cnic

a am

bien

tale

ING

-IN

D/1

3 -

Mec

cani

ca a

pplic

ata

alle

mac

chin

eIN

G-I

ND

/21

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etal

lurg

iaIN

G-I

ND

/22

- S

cien

za e

tecn

olog

ia d

ei m

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iali

ING

-IN

D/3

1 -

Ele

ttrot

ecni

caIN

G-I

NF

/01

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lettr

onic

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nché

i re

stan

ti se

ttori

scie

ntifi

co-d

isci

plin

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elle

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e 08

e 0

9 no

n in

dica

titr

a le

atti

vità

form

ativ

e ca

ratte

rizza

nti

segu

e

Page 50: La riforma del sistema universitario nel contesto delle Facoltà di … › images › pubblicazioni › ... · 2014-01-26 · 3.1. Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema

54

Seg

ue A

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IVIT

À F

OR

MA

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E IN

DIS

PE

NS

AB

ILI C

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e 8

Atti

vità

Tot.

form

ativ

eA

mbi

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scip

linar

iS

etto

ri sc

ient

ifico

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cipl

inar

iC

FU

CF

U

Affi

ni o

Cul

tura

sci

entif

ica,

AG

R/0

2 -

Agr

onom

ia e

col

tivaz

ioni

erb

acee

inte

grat

ive

uman

istic

a, g

iurid

ica,

AG

R/0

3 -

Arb

oric

oltu

ra g

ener

ale

e co

ltiva

zion

i arb

oree

econ

omic

a, s

ocio

-pol

itica

AG

R/0

5 -

Ass

esta

men

to fo

rest

ale

e se

lvic

oltu

raA

GR

/08

- Id

raul

ica

agra

ria e

sis

tem

azio

ni id

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ico-

fore

stal

iA

GR

/10

- C

ostr

uzio

ni r

ural

i e te

rrito

rio a

grof

ores

tale

AG

R/1

1 -

Ent

omol

ogia

gen

eral

e e

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56

Prima di delineare alcune prime considerazioni sugli obiettivi for-

mativi e relativi sbocchi professionali, è importante sottolineare che i Corsi

di laurea in Ingegneria civile sono articolati in diversi curricula formativi

o come orientamenti/indirizzi dello stesso Corso di laurea (come nel caso

del Corso di laurea della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma

“La Sapienza”), o come Corsi di laurea separati e autonomi (come nel

caso del Politecnico di Torino). I curricula individuati sono:

4.1 edile;

4.2 consolidamento degli edifici;

4.3 curriculum geotecnica;

4.4 curriculum idraulica;

4.5 curriculum infrastrutture e sistemi di trasporto (sovrapponibile

al Corso di laurea in Ingegneria dei trasposti);

4.6 curriculum strutture;

4.7 curriculum topografia e geomatica;

4.8 curriculum produzione e costruzione civile.

È interessante evidenziare la curiosa distinzione dei curricula del

Corso di laurea in Ingegneria per l’Ambiente ed il territorio attivato pres-

so l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, in generalista e pro-

fessionalizzante come due corsi separati.

Entrando nel merito di seguito sono sintetizzati i principali obietti-

vi/formativi e sbocchi professionali per i Corsi di laurea sopra elencati.

Ingegneria civile

Nella più tradizionale accezione di tale Corso di laurea nulla sembra

essere variato in relazione alle specifiche competenze da acquisire artico-

late anche per i diversa curricula formativi.

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57

Ingegneria dei trasporti

Il Corso di laurea ha obiettivi formativi specifici mirati al consegui-

mento di capacità professionali e metodi per la gestione dell’intero setto-

re dei trasporti. La figura professionale che viene definita è quella di “un

futuro ingegnere” dell’innovazione e del cambiamento dotato di un’ade-

guata cultura “trasportistica”.

Come si legge nelle schede del Corso di laurea attivato presso L’Uni-

versità degli Studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Ingegneria: “l’inge-

gneria dei trasporti si sviluppa secondo le diverse dimensioni dei siste-

mi, complessi, integrati e aperti, di trasporto:

• traffico (passeggeri e merci);

• componenti (infrastrutture, veicoli, sistemi di trazione, sistemi

di sicurezza, informazione e controllo);

• progettuale (analisi della domanda, studi di fattibilità, piani e

progetti, ciclo di vita del veicolo/sistema);

• organizzativa (logistica integrata con i trasporti, multimodalità

e intermodalità);

• geografica (urbana, rurale, regionale, nazionale, europea e glo-

bale);

• temporale (tempo reale, pianificazione tattica, pianificazione stra-

tegica);

• metodologica (modelli quantitativi, ricerca operativa, simulazio-

ne e scenari qualitativi per le analisi);

• tecnologica (meccanica, informatica, elettronica e telecomunica-

zioni).”

L’ingegnere dei trasporti con le capacità professionali acquisite nei

tre anni potrà:

• interpretare e descrivere i problemi e le politiche dei trasporti;

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58

• inserirsi in attività di pianificazione, di progettazione, di regola-

zione, di gestione del servizio e di gestione della rete, di

monitoraggio e valutazione, per ciascuna modalità di trasporto

(stradale, ferroviario, vie d’acqua, aereo), per trasporti multimo-

dali, intermodali e della logistica integrata;

• utilizzare tecniche e strumenti software per la progettazione e la

gestione dei sistemi di trasporto: modelli di domanda e di offer-

ta di trasporto, modelli funzionali e prestazionali dei mezzi/si-

stemi di trasporto e degli impianti, controllo e regolazione del-

l’esercizio e della circolazione;

• partecipare alle elaborazioni, analisi e valutazioni dei piani e pro-

getti anche innovativi e a carattere sperimentale (progetti pilota,

dimostrativi);

• comprendere l’impatto dei sistemi di trasporto nel contesto eco-

nomico, sociale e fisico ambientale;

• conoscere e comunicare nel contesto in cui si sviluppa l’attività

professionale con la preparazione necessaria per operare nelle

procedure di valutazione di interessi pubblici e privati, nella ge-

stione strategica delle risorse e dell’ambiente, in ambito nazio-

nale e internazionale.

Ingegneria per l’ambiente e il territorio

Il Corso di studio ha quale obiettivo la formazione di figure

professionali in grado di gestire la progettazione, il controllo e la

regolazione dei processi, degli interventi, degli impianti e delle

opere “che comportano modificazioni della biosfera con particola-

re riferimento a quello strato della terra nel quale si accumulano le

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59

funzioni antropiche nonché le risorse di interesse attuale e poten-

ziale per l’uomo”. Il Corso ha quali ambiti specifici di approfondimen-

to l’ambiente, il territorio e le risorse. Le competenze professionali di que-

sta figura di ingegnere sono:

• la gestione razionale ed ecocompatibile delle componenti

rinnovabili e non rinnovabili (solide, fluide ed energetiche), so-

ciali e culturali (paesaggio) del territorio sia per la produzione

di risorse, sia per l’utilizzazione del suolo e sottosuolo;

• la progettazione assistita dell’uso del territorio e delle connesse

opere ed infrastrutture da realizzare e più in generale in relazio-

ne alle attività antropiche;

• la protezione o il ricupero o il ripristino ambientale e le eventua-

li riconversioni delle attività antropiche sul territorio in relazio-

ne ai loro impatti negativi ed ai loro effetti e prodotti o scarti;

• la realizzazione degli interventi finalizzati a minimizzare i rischi per

l’ambiente ed il territorio ed a garantire la salute e la qualità della vita;

• la gestione dei flussi di materia e di energia da asportare o intro-

durre o movimentare in modo da minimizzare gli impatti nega-

tivi con l’ecosistema e l’impiego delle risorse;

• la gestione del ricupero di materiali e di energie non assimilati nel

ciclo di utilizzazione, trasformazione e consumo antropico per

reinserirli nel ciclo stesso e sottrarli all’impatto con l’ecosistema;

• la progettazione assistita e la gestione del territorio e delle opere

connesse anche in difesa dalle catastrofi naturali in relazione allo

sviluppo delle tecnologie;

• la collaborazione agli studi di impatto ambientale e la progetta-

zione assistita e la realizzazione di sistemi informativi, reti di

monitoraggio, indagini ambientali e rilevamenti metrici del ter-

ritorio”.

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60

Ingegneria civile per lo sviluppo sostenibile

Il Corso di studio ha quale obiettivo la formazione di figure profes-

sionali in grado di raccogliere le sfide poste dalla compatibilità e

sostenibilità dello sviluppo, ovvero “garantire lo sviluppo della società

nel rispetto delle esigenze di tutela, conservazione e recupero dell’am-

biente fisico; privilegiare il recupero e la conservazione dell’esistente ri-

spetto alla realizzazione di nuove opere; controllare le trasformazioni dei

sistemi insediativi nella loro complessità prima che nello sviluppo delle

singole componenti.”

Ingegneria gestionale dei progetti e delle infrastrutture

Il Corso di studio ha quale obiettivo la formazione di figure profes-

sionali in grado di gestire la manutenzione delle strutture e delle infra-

strutture civili.

Questa prima analisi evidenzia una certa difficoltà nell’evidenzia-

zione di obiettivi formativi diversi e caratterizzanti i singoli Corsi di lau-

rea, ovvero alcuni Corsi di laurea con titolazioni differenti perseguono

gli stessi obiettivi formativi.

Così iscriversi a Ingegneria civile con indirizzo di Infrastrutture e

sistemi di trasporto è analogo a frequentare il Corso di laurea in Ingegne-

ria dei trasporti. Per ciò che riguarda gli sbocchi professionali vale analo-

gamente quanto sopra esplicitato, e comunque da un’analisi puntuale

non si rilevano grandi differenze tra quelli individuati per i diversi Corsi

di laurea.

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61

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ambi

ente

e i l

terr

itorio

Pol

itecn

ico

di M

i lano

sede

Mila

no, C

omo

e C

rem

ona

Ana

lisi e

con

trol

lo d

ei fe

nom

eni a

mbi

enta

l iP

roge

ttazi

one

degl

i int

erve

nti a

tti a

ris

olve

re i

prob

lem

ipo

sti

dal l ’

inte

razi

one

del

l ’uom

o c

on l

a na

tura

e c

onl’a

mbi

ente

in u

n qu

adro

di s

vilu

ppo

sost

enib

i leG

eom

onito

ragg

io f

orni

re le

con

osce

nze

scie

ntifi

che

ete

cnic

he d

i bas

e pe

r os

serv

are,

rap

pres

enta

re e

ges

ti-re

le

ca

ratt

eri

stic

he

fis

ich

e d

el

terr

itori

o n

atu

rale

ean

trop

izza

to e

la lo

ro e

volu

zion

e tr

amite

inda

gini

in s

itue

rem

ote

Svi

lupp

o di

str

umen

ti ca

rtog

rafic

i e r

eti d

i mon

itora

ggio

dei p

roce

ssi a

mbi

enta

l iP

iani

ficaz

ione

e g

estio

ne p

er l

’uso

raz

iona

le d

elle

ri-

sors

e na

tura

liP

roge

ttazi

one

sist

emi i

nfor

mat

ivi p

er la

rac

colta

di d

ati

ambi

enta

li e

terr

itoria

liF

orm

ulaz

ione

dei

pia

ni d

i svi

lupp

o de

l ter

ritor

io,

rivol

-ge

ndos

i a c

hi in

tend

a op

erar

e ne

lla p

iani

ficaz

ione

ur-

bani

stic

a e

nella

ges

tione

del

le ri

sors

e, d

ei s

ervi

zi e

del

terr

itorio

sia

a s

cala

urb

ana,

sia

a s

cala

com

pren

soria

lee

regi

onal

eC

onos

cenz

a sc

ient

ifica

e te

cnic

a de

lle te

cnol

ogie

di r

i-sa

nam

ento

nec

essa

rie a

d op

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e si

a ne

l set

tore

del

-l’i

dent

ifica

zion

e e

del c

ontr

ollo

dei

feno

men

i di i

nqui

na-

men

to e

deg

li in

terv

enti

tecn

ici d

i pro

tezi

one

ambi

enta

-le

, si

a ne

l ca

mpo

del

la g

estio

ne t

ecni

ca d

ei s

iste

mi

ede

gli i

mpi

anti

di d

isin

quin

amen

to

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63

segu

e

Seg

ue T

ab. 1

1 -

Cor

si d

i lau

rea

attiv

ati n

ell’a

nno

acca

dem

ico

2001

-200

2 pe

r la

Cla

sse

8 –

Cla

sse

delle

laur

ee in

Inge

gne-

ria c

ivile

e a

mbi

enta

le, S

cien

ze d

ell’a

rchi

tettu

ra e

del

l’ing

egne

ria e

dile

– n

elle

Fac

oltà

di I

ngeg

neria

dei

segu

enti

Ate

nei:

Pol

itecn

ico

di T

orin

o, P

olite

cnic

o di

Mila

no, U

nive

rsità

“La

Sap

ienz

a” d

i Rom

a, U

nive

r-si

tà “

Fed

eric

o II”

di N

apol

i, U

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rsità

di C

atan

ia

TIT

OLO

DE

L C

OR

SO

DI L

AU

RE

A E

SE

DE

OB

IET

TIV

I FO

RM

AT

IVI

SB

OC

CH

I P

RO

FE

SS

ION

ALI

Ent

i pre

post

i al la

ges

tione

urb

ana

e de

l ter

-rit

orio

(R

egio

ni, P

rovi

nce,

Com

uni).

Azi

ende

, Ent

i, C

onso

rzi e

Age

nzie

pre

post

ial

la re

aliz

zazi

one

e ge

stio

ne d

elle

infr

astr

ut-

ture

e d

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ret

i in

fras

trut

tura

l i (A

CE

A e

deq

uiva

lent

i, A

erop

orti

di R

oma

ed e

quiv

a-le

nti,

EN

EL

ed e

quiv

alen

ti, A

utos

trad

e, F

er-

rovi

e, A

NA

S, e

cc.)

.E

nti

prep

osti

alla

rid

uzio

ne e

d al

con

trol

lode

i ris

chi

conn

essi

al le

ope

re c

ivi l i

(P

rote

-zi

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civi

le, V

igi l i

del

fuoc

o, e

cc.)

.S

ocie

tà d

i ass

icur

azio

ne e

ban

che.

Impr

ese

di c

ostr

uzio

ne e

man

uten

zion

e.S

ocie

tà d

i ing

egne

ria e

stu

di p

rofe

ssio

nali.

Inge

gner

ia c

ivi le

Rom

a “L

a S

apie

nza”

Si a

rtic

ola

in t

re o

rien

tam

enti:

- or

ient

amen

to g

ener

ale

- or

ient

amen

to s

trut

ture

- or

ient

amen

to in

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trut

ture

Qua

lific

are

tecn

ici

capa

ci d

i sv

olge

re a

ttivi

tà s

osta

nzia

lmen

te c

a-ra

tteriz

zate

da

gest

ione

e c

ontr

ollo

dei

pro

cess

i di c

ostr

uzio

ne, m

a-nu

tenz

ione

ed

eser

cizi

o di

ope

re c

ivi l i

, qua

li:•

cont

rol lo

del

la a

ttivi

tà d

i ba

se e

serc

itate

dal

la p

ubbl

ica

amm

ini-

stra

zion

e ;

•ge

stio

ne d

ella

atti

vità

di b

ase

eser

cita

te d

a E

nti p

ubbl

ici;

•ge

stio

ne d

ella

atti

vità

di b

ase

in a

zien

de e

impr

ese

di c

ostr

uzio

ni;

•pr

oget

tazi

one

rigua

rdan

ti op

ere

sem

plic

i o r

icon

duci

bil i

a sc

hem

ico

l laud

ati;

•ge

stio

ne a

ttivi

tà c

omm

erci

ali p

er le

qua

li so

no r

ichi

este

com

pe-

tenz

e te

cnic

he d

i set

tore

.Le

cap

acità

pro

fess

iona

li ric

ondu

cibi

l i ag

l i ob

ietti

vi fo

rmat

ivi i

ndiv

i-du

ate

sono

:•

capa

cità

di

utili

zzar

e le

con

osce

nze

acqu

isite

nel

l’am

bito

del

ledi

scip

line

di m

atem

atic

a e

delle

altr

e sc

ienz

e di

bas

e pe

r in

ter-

pret

are

e de

scriv

ere

i pro

blem

i del

l’ing

egne

ria c

ivile

;•

capa

cità

di u

tiliz

zare

tec

nich

e e

stru

men

ti ag

gior

nati,

in c

olla

bo-

razi

one

con

altr

e fig

ure

prof

essi

onal

i, pe

r la

pro

getta

zion

e e

lage

stio

ne d

i com

pone

nti,

sist

emi e

pro

cess

i;•

capa

cità

di c

ondu

rre

espe

rimen

ti e

di a

naliz

zarn

e ed

inte

rpre

tar-

ne i

dati;

•ca

paci

tà d

i com

pren

dere

l’im

patto

del

le s

oluz

ioni

inge

gner

istic

hene

l con

test

o so

cial

e e

fisic

o am

bien

tale

;•

capa

cità

di c

onos

cere

e c

ompr

ende

re il

con

test

o in

cui

si s

vilu

ppa

l’atti

vità

pro

fess

iona

le d

i rea

lizza

zion

e e

gest

ione

del

le o

pere

civ

ili.

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64

segu

e

Seg

ue T

ab. 1

1 -

Cor

si d

i lau

rea

attiv

ati n

ell’a

nno

acca

dem

ico

2001

-200

2 pe

r la

Cla

sse

8 –

Cla

sse

delle

laur

ee in

Inge

gne-

ria c

ivile

e a

mbi

enta

le, S

cien

ze d

ell’a

rchi

tettu

ra e

del

l’ing

egne

ria e

dile

– n

elle

Fac

oltà

di I

ngeg

neria

dei

segu

enti

Ate

nei:

Pol

itecn

ico

di T

orin

o, P

olite

cnic

o di

Mila

no, U

nive

rsità

“La

Sap

ienz

a” d

i Rom

a, U

nive

r-si

tà “

Fed

eric

o II”

di N

apol

i, U

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rsità

di C

atan

ia

TIT

OLO

DE

L C

OR

SO

DI L

AU

RE

A E

SE

DE

OB

IET

TIV

I FO

RM

AT

IVI

SB

OC

CH

I P

RO

FE

SS

ION

ALI

Pub

blic

a am

min

istr

azio

ne e

urop

ea,

nazi

o-na

le e

loca

le (

Com

mis

sion

e E

urop

ea, M

ini-

ster

i, R

egio

ni, P

rovi

nce,

Com

uni).

In e

nti,

azie

nde,

con

sorz

i ed

age

nzie

pre

-po

sti a

l la r

eal iz

zazi

one

e ge

stio

ne d

elle

in-

fras

trut

ture

e d

ei s

ervi

zi d

i tra

spor

to.

Res

pons

abil i

del

le a

ttivi

tà d

i con

trol

lo e

re-

gola

zion

e de

i si

stem

i di

tra

spor

to;

in i

ndu-

strie

cos

trut

tric

i di v

eico

li e

impi

anti

e fo

rnitr

ici

di s

ervi

zi a

d es

se c

orre

lati.

Azi

ende

di p

rodu

zion

e, o

pera

tori

del t

rasp

or-

to m

erci

e d

ella

logi

stic

a.S

ocie

tà d

i ing

egne

ria,

di c

onsu

lenz

a, s

tudi

prof

essi

onal

i.S

ocie

tà d

i ass

icur

azio

ne e

ban

che.

Inge

gner

ia d

ei tr

aspo

rti

Rom

a “L

a S

apie

nza”

Ass

icur

are

allo

stu

dent

e co

nosc

enze

e m

etod

i cap

aci d

i far

ne, n

elle

mol

tepl

ici

tipol

ogie

di

orga

nizz

azio

ni o

pera

nti

nel

setto

re d

ei t

ra-

spor

ti.In

terp

reta

re e

des

criv

ere

i pro

blem

i e le

pol

itich

e de

i tra

spor

ti.In

serir

si in

atti

vità

di p

iani

ficaz

ione

, di

pro

getta

zion

e, d

i reg

olaz

io-

ne, d

i ges

tione

del

ser

vizi

o e

di g

estio

ne d

ella

ret

e, d

i mon

itora

ggio

e va

luta

zion

e, p

er c

iasc

una

mod

alità

di

tras

port

o (s

trad

ale,

fer

ro-

viar

io,

vie

d’ac

qua,

aer

eo),

per

tra

spor

ti m

ultim

odal

i, in

term

odal

i ede

lla lo

gist

ica

inte

grat

a.U

ti liz

zare

tec

nich

e e

stru

men

ti so

ftwar

e pe

r la

pro

getta

zion

e e

lage

stio

ne d

ei s

iste

mi d

i tra

spor

to: m

odel

l i di

dom

anda

e d

i offe

rta

ditr

aspo

rto,

mod

elli

funz

iona

li e

pres

tazi

onal

i dei

mez

zi/s

iste

mi d

i tra

-sp

orto

e d

egli

impi

anti,

con

trol

lo e

reg

olaz

ione

del

l’ese

rciz

io e

del

laci

rcol

azio

ne.

Par

teci

pare

alle

ela

bora

zion

i, an

alis

i e v

alut

azio

ni d

ei p

iani

e p

ro-

getti

anc

he in

nova

tivi e

a c

arat

tere

spe

rimen

tale

(pr

oget

ti pi

lota

, di-

mos

trat

ivi).

Com

pren

dere

l’im

patto

dei

sis

tem

i di t

rasp

orto

nel

con

test

o ec

ono-

mic

o, s

ocia

le e

fisi

co a

mbi

enta

le.

Con

osce

re e

com

unic

are

nel c

onte

sto

in c

ui s

i svi

lupp

a l’a

ttivi

tà p

ro-

fess

iona

le c

on la

pre

para

zion

e ne

cess

aria

per

ope

rare

nel

le p

roce

-du

re d

i val

utaz

ione

di i

nter

essi

pub

blic

i e p

rivat

i, ne

lla g

estio

ne s

tra-

tegi

ca d

elle

ris

orse

e d

ell’a

mbi

ente

, in

am

bito

naz

iona

le e

inte

rna-

zion

ale.

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65

Seg

ue T

ab. 1

1 -

Cor

si d

i lau

rea

attiv

ati n

ell’a

nno

acca

dem

ico

2001

-200

2 pe

r la

Cla

sse

8 –

Cla

sse

delle

laur

ee in

Inge

gne-

ria c

ivile

e a

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enta

le, S

cien

ze d

ell’a

rchi

tettu

ra e

del

l’ing

egne

ria e

dile

– n

elle

Fac

oltà

di I

ngeg

neria

dei

segu

enti

Ate

nei:

Pol

itecn

ico

di T

orin

o, P

olite

cnic

o di

Mila

no, U

nive

rsità

“La

Sap

ienz

a” d

i Rom

a, U

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r-si

tà “

Fed

eric

o II”

di N

apol

i, U

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rsità

di C

atan

ia

TIT

OLO

DE

L C

OR

SO

DI L

AU

RE

A E

SE

DE

OB

IET

TIV

I FO

RM

AT

IVI

SB

OC

CH

I P

RO

FE

SS

ION

ALI

Impr

ese.

Ent

i pub

blic

i e p

rivat

i.S

tudi

pro

fess

iona

li pe

r la

prog

etta

zion

e, p

ia-

nific

azio

ne, r

eal iz

zazi

one

e ge

stio

ne d

i ope

-re

e

s

iste

mi

di

r il i

ev

o,

co

ntr

ol l

o

em

onito

ragg

io d

ell ’a

mbi

ente

e d

el t

errit

orio

,di

dife

sa d

el s

uolo

, di g

estio

ne d

ei ri

fiuti,

del

lem

ater

ie p

rime

e de

lle ri

sors

e am

bien

tal i,

ge-

olog

iche

ed

ener

getic

he e

per

la v

alut

azio

-ne

deg

li im

patti

e d

ella

com

patib

ilità

am

bien

-ta

le d

i pia

ni e

di o

pere

.

Inge

gner

ia p

erl ’a

mbi

ente

e i l

terr

itorio

Rom

a “L

a S

apie

nza”

sede

Lat

ina

Ges

tione

razi

onal

e ed

eco

com

patib

i le d

elle

com

pone

nti r

inno

vabi

l ie

non

rinno

vabi

l i (s

olid

e, f

luid

e ed

ene

rget

iche

), s

ocia

l i e

cultu

ral i

(pae

sagg

io)

del

terr

itorio

sia

per

la

prod

uzio

ne d

i ris

orse

, si

a pe

rl ’u

ti liz

zazi

one

del s

uolo

e s

otto

suol

o.P

roge

ttazi

one

assi

stita

del

l ’uso

del

terr

itorio

e d

elle

con

ness

e op

e-re

ed

infr

astr

uttu

re d

a re

aliz

zare

e p

iù in

gen

eral

e in

rel

azio

ne a

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tività

ant

ropi

che.

Pro

tezi

one

o i l

ricu

pero

o i

l ri

pris

tino

ambi

enta

le e

le

even

tual

iric

onve

rsio

ni d

elle

atti

vità

ant

ropi

che

sul

terr

itorio

in

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zion

e ai

loro

impa

tti n

egat

ivi e

ai l

oro

effe

tti e

pro

dotti

o s

cart

i.R

ealiz

zazi

one

degl

i int

erve

nti f

inal

izza

ti a

min

imiz

zare

i ris

chi p

erl’a

mbi

ente

ed

il te

rrito

rio e

d a

gara

ntire

la s

alut

e e

la q

ualit

à de

llavi

ta;

- ge

stio

ne d

ei f

luss

i di

mat

eria

e d

i en

ergi

a da

asp

orta

re o

intr

odur

re o

mov

imen

tare

in m

odo

da m

inim

izza

re g

li im

patti

neg

a-tiv

i con

l’ec

osis

tem

a e

l’im

pieg

o de

lle r

isor

se.

Ges

tione

del

ric

uper

o di

mat

eria

li e

di e

nerg

ie n

on a

ssim

ilati

nel

cicl

o d

i u

tiliz

zazi

on

e,

tra

sfo

rma

zio

ne

e c

on

sum

o a

ntr

op

ico

pe

rre

inse

rirli

nel c

iclo

ste

sso

e so

ttrar

li al

l’im

patto

con

l’ec

osis

tem

a.P

roge

ttazi

one

assi

stita

e la

ges

tione

del

terr

itorio

e d

elle

ope

re c

on-

ness

e an

che

in d

ifesa

dal

le c

atas

trof

i nat

ural

i in

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zion

e al

lo s

vi-

lupp

o de

lle te

cnol

ogie

.C

olla

bora

zion

e ag

li st

udi d

i im

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am

bien

tale

e la

pro

getta

zion

eas

sist

ita e

la re

aliz

zazi

one

di s

iste

mi i

nfor

mat

ivi,

reti

di m

onito

ragg

io,

inda

gini

am

bien

tali

e ril

evam

enti

met

rici d

el te

rrito

rio.

segu

e

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66

Seg

ue T

ab. 1

1 -

Cor

si d

i lau

rea

attiv

ati n

ell’a

nno

acca

dem

ico

2001

-200

2 pe

r la

Cla

sse

8 –

Cla

sse

delle

laur

ee in

Inge

gne-

ria c

ivile

e a

mbi

enta

le, S

cien

ze d

ell’a

rchi

tettu

ra e

del

l’ing

egne

ria e

dile

– n

elle

Fac

oltà

di I

ngeg

neria

dei

segu

enti

Ate

nei:

Pol

itecn

ico

di T

orin

o, P

olite

cnic

o di

Mila

no, U

nive

rsità

“La

Sap

ienz

a” d

i Rom

a, U

nive

r-si

tà “

Fed

eric

o II”

di N

apol

i, U

nive

rsità

di C

atan

ia

TIT

OLO

DE

L C

OR

SO

DI L

AU

RE

A E

SE

DE

OB

IET

TIV

I FO

RM

AT

IVI

SB

OC

CH

I P

RO

FE

SS

ION

ALI

Ent

i pu

bblic

i co

me

tecn

ico

dele

gato

alla

pro

duzi

one

ed o

rgan

izza

zion

e.S

ocie

tà d

i ing

egne

ria e

res

pons

abile

tecn

ico

labo

rato

ri di

ric

erca

.S

ocie

tà e

d en

ti di

ser

vizi

. S

trut

ture

tecn

ico-

com

mer

cial

i. Im

pres

e di

co-

stru

zion

i. S

tudi

pro

fess

iona

li.

Non

iden

tific

ati

Inge

gner

ia c

ivi le

Uni

vers

ità d

egli

Stu

didi

Nap

oli “

Fed

eric

o II”

Inge

gner

ia g

estio

nale

dei p

roge

tti e

del

lein

fras

trut

ture

Uni

vers

ità d

egli

Stu

didi

Nap

oli “

Fed

eric

o II”

Per

segu

e l ’o

biet

tivo

di f

orni

re u

na p

rofe

ssio

nalit

à ad

am

pio

spet

tro

adeg

uata

aco

mpr

ende

re, r

isol

vere

e g

estir

e le

pro

blem

atic

he a

ssoc

iate

al la

rea

l izza

zion

e e

alla

con

duzi

one

di u

n’am

pia

gam

ma

di o

pere

e s

iste

mi c

ivi l i

.P

roge

ttazi

one,

met

odi d

i cal

colo

, met

odol

ogie

d’e

secu

zion

e, a

degu

ati a

forn

ire le

cono

scen

ze n

eces

sarie

per

pro

getta

re e

real

izza

re s

empl

ici o

pere

, non

ché

pian

ifi-

care

e c

ondu

rre

sist

emi,

proc

essi

e s

ervi

zi d

ell’I

ngeg

neria

civ

ile.

Obi

ettiv

o fo

rmat

ivo

gene

rale

: pr

epar

azio

ne d

i lau

reat

i fam

iliar

i con

la g

estio

ne e

lam

anut

enzi

one

delle

str

uttu

re e

del

le in

fras

trut

ture

civ

ili, c

on c

onos

cenz

e di

bas

e ne

l-le

dis

cipl

ine

della

mat

emat

ica,

del

la fi

sica

, del

l’inf

orm

atic

a e

della

sta

tistic

a, e

cul

tura

gene

rale

in tu

tti i

cam

pi d

ell’i

ngeg

neria

civ

ile e

d ec

onom

ico-

gest

iona

le, c

on p

artic

o-la

re ri

guar

do a

lle c

onos

cenz

e di

tipo

eco

nom

ico

gest

iona

li ap

plic

ate

alla

pro

getta

zio-

ne, e

secu

zion

e, e

serc

izio

e m

anut

enzi

one

delle

ope

re c

ivili

.C

onos

cere

ade

guat

amen

te g

li as

petti

met

odol

ogic

i ope

rativ

i del

la m

atem

atic

a e

delle

altr

e sc

ienz

e di

bas

e ed

ess

ere

capa

ci d

i ut

ilizz

are

tale

con

osce

nza

per

inte

rpre

tare

e d

escr

iver

e i p

robl

emi d

ell’i

ngeg

neria

.C

onos

cere

ade

guat

amen

te g

li as

petti

met

odol

ogic

o-op

erat

ivi d

elle

sci

enze

del

-l’i

ngeg

neria

civ

ile.

Ave

re c

apac

ità d

i mod

elliz

zare

e ri

solv

ere,

sul

la b

ase

dell’

appr

occi

o m

icro

econ

o-m

ico,

i pr

inci

pali

e ric

orre

nti p

robl

emi d

ecis

iona

li di

tipo

ope

rativ

o ch

e l’i

mpr

endi

-to

re o

il m

anag

emen

t, de

ve a

ffron

tare

.A

vere

cap

acità

di l

egge

re e

d an

aliz

zare

un

bila

ncio

azi

enda

le,

al f

ine

di v

alut

are

iris

ulta

ti de

lla g

estio

ne e

d id

entif

icar

e le

are

e ge

stio

nali

sulle

qua

li in

terv

enire

.A

cqui

sire

la c

apac

ità d

i ana

lizza

re, m

odel

lizza

re ri

solv

ere

le p

robl

emat

iche

eco

nom

i-co

-ges

tiona

li re

lativ

e al

la p

roge

ttazi

one,

ese

cuzi

one,

ese

rciz

io e

man

uten

zion

e de

lleop

ere

civi

li, u

tiliz

zand

o m

etod

i, te

cnic

he e

str

umen

ti ag

gior

nati.

Ess

ere

capa

ci d

i com

pren

dere

l’im

patto

del

le s

oluz

ioni

inge

gner

istic

he n

el c

on-

test

o so

cial

e e

fisic

o-am

bien

tale

.se

gue

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67

segu

e

Seg

ue T

ab. 1

1 -

Cor

si d

i lau

rea

attiv

ati n

ell’a

nno

acca

dem

ico

2001

-200

2 pe

r la

Cla

sse

8 –

Cla

sse

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laur

ee in

Inge

gne-

ria c

ivile

e a

mbi

enta

le, S

cien

ze d

ell’a

rchi

tettu

ra e

del

l’ing

egne

ria e

dile

– n

elle

Fac

oltà

di I

ngeg

neria

dei

segu

enti

Ate

nei:

Pol

itecn

ico

di T

orin

o, P

olite

cnic

o di

Mila

no, U

nive

rsità

“La

Sap

ienz

a” d

i Rom

a, U

nive

r-si

tà “

Fed

eric

o II”

di N

apol

i, U

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rsità

di C

atan

ia

TIT

OLO

DE

L C

OR

SO

DI L

AU

RE

A E

SE

DE

OB

IET

TIV

I FO

RM

AT

IVI

SB

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CH

I P

RO

FE

SS

ION

ALI

Il la

urea

to i

n In

gegn

eria

civ

i le p

er l

o sv

i lupp

oso

sten

ibi le

avr

à la

cap

acità

di s

volg

ere

com

piti

e at

tività

pro

fess

iona

li au

tono

me

e di

sup

port

och

e gl

i con

sent

ano

di e

serc

itare

le fu

nzio

ni d

i:•

tecn

ico

pres

so l

e am

min

istr

azio

ni p

ubbl

iche

cent

ral i

e lo

cal i,

le

soci

età

di i

ngeg

neri

a, l

eso

ciet

à di

ser

vizi

, le

impr

ese

di c

ostr

uzio

ni c

heop

eran

o in

am

bito

ter

ritor

iale

e g

l i st

udi

pro-

fess

iona

li;•

res

po

ns

ab

ile

te

cn

ico

pre

ss

o s

oc

ietà

di

mon

itora

ggio

, le

impr

ese

di s

ervi

zio

nei s

etto

ride

l l ’in

gegn

eria

civ

i le,

i lab

orat

ori d

i ric

erca

di

enti

pubb

lici e

impr

ese

priv

ate.

Fun

zion

ario

di e

nte

terr

itoria

le in

uffi

ci d

i pia

nifi-

cazi

one

e di

fesa

del

suo

lo.

Add

etto

alla

ges

tione

di i

nfra

stru

tture

idra

ulic

hee

di tr

aspo

rto.

Res

pons

abile

dei

sis

tem

i di

sic

urez

za e

deg

liim

pian

ti di

abb

attim

ento

deg

li in

quin

anti.

Inge

gner

ia c

ivi le

per

lo s

vilu

ppo

sost

enib

i leU

nive

rsità

deg

li S

tudi

di N

apol

i “F

eder

ico

II”•

Cur

ricu

lum

1•

Cur

ricu

lum

2

Inge

gner

ia p

erl’a

mbi

ente

e il

terr

itorio

Uni

vers

ità d

egli

Stu

didi

Nap

oli “

Fed

eric

o II”

Cur

ricu

lum

gen

eral

ista

(ri

volto

agli

stud

enti

che

deci

dono

di

pros

egui

re g

li st

udi,

per

il co

n-se

guim

ento

del

la l

aure

a sp

e-ci

alis

tica)

.C

urric

ulum

pro

fess

iona

lizza

nte

Obi

ettiv

o ge

nera

le:

form

are

una

figur

a pr

ofes

sion

ale

capa

cedi

rac

cogl

iere

le s

fide

post

e da

lla c

ompa

tibi l i

tà e

sos

teni

bil i t

àde

llo s

vilu

ppo.

Nel

la C

lass

e de

ll ’in

gegn

ere

civi

le c

iò s

igni

fica:

gara

ntire

lo s

vilu

ppo

della

soc

ietà

nel

risp

etto

del

le e

sige

nze

ditu

tela

, co

nser

vazi

one

e re

cupe

ro d

ell ’a

mbi

ente

fis

ico;

priv

i le-

giar

e i l

recu

pero

e la

con

serv

azio

ne d

ell ’e

sist

ente

ris

petto

al la

real

izza

zion

e di

nuo

ve o

pere

; con

trol

lare

le tr

asfo

rmaz

ioni

dei

sist

emi

inse

diat

ivi

nel la

lor

o co

mpl

essi

tà p

rima

che

nello

svi

-lu

ppo

delle

sin

gole

com

pone

nti.

Obi

ettiv

o ge

nera

le:

cont

rollo

e m

onito

ragg

io d

i un

sis

tem

a di

gest

ione

del

l’am

bien

te e

/o d

el te

rrito

rio.

Gli

obie

ttivi

di a

ppre

ndim

ento

son

o co

sì d

efin

iti:

•ca

paci

tà d

i ges

tione

, val

utaz

ione

deg

li im

patti

e d

ella

com

pa-

tibili

tà a

mbi

enta

le d

i op

ere

a sc

ala

di b

acin

o (a

d es

empi

o,pi

ani d

i dife

sa id

roge

olog

ica

del t

errit

orio

o s

iste

mi i

nfra

stru

t-tu

rali)

;•

capa

cità

di m

onito

rare

e c

ontr

olla

re il

sis

tem

a am

bien

tale

;•

capa

cità

di c

ondu

rre

effic

aci a

zion

i con

osci

tive

degl

i usi

del

terr

itorio

, id

entif

ican

do i

fat

tori

solle

cita

nti,

le c

arat

teris

tiche

degl

i eco

sist

emi e

le c

ause

di a

ltera

zion

e;

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segu

e

Seg

ue T

ab. 1

1 -

Cor

si d

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nno

acca

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2001

-200

2 pe

r la

Cla

sse

8 –

Cla

sse

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laur

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Inge

gne-

ria c

ivile

e a

mbi

enta

le, S

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ze d

ell’a

rchi

tettu

ra e

del

l’ing

egne

ria e

dile

– n

elle

Fac

oltà

di I

ngeg

neria

dei

segu

enti

Ate

nei:

Pol

itecn

ico

di T

orin

o, P

olite

cnic

o di

Mila

no, U

nive

rsità

“La

Sap

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a” d

i Rom

a, U

nive

r-si

tà “

Fed

eric

o II”

di N

apol

i, U

nive

rsità

di C

atan

ia

TIT

OLO

DE

L C

OR

SO

DI L

AU

RE

A E

SE

DE

OB

IET

TIV

I FO

RM

AT

IVI

SB

OC

CH

I P

RO

FE

SS

ION

ALI

Pub

blic

a am

min

istr

azio

ne.

Impr

ese.

Ent

i pub

blic

i e p

rivat

i.S

tudi

pro

fess

iona

li.R

elat

ivam

ente

alle

seg

uent

i atti

vità

:•

gest

ione

dei

can

tieri

; pr

oget

tazi

one

ed e

serc

izio

nel

cam

po d

i ac

qued

otti,

fog

natu

re,

sist

emaz

ioni

idr

auli-

che,

im

pian

tistic

a id

raul

ica,

con

serv

azio

ne d

el s

uolo

,irr

igaz

ione

;•

prog

etta

zion

e ne

l ca

mpo

di

mur

i di

sos

tegn

o, f

onda

-zi

oni,

stab

ilità

dei

rile

vati,

sta

bilit

à de

i pen

dii,

prot

ezio

-ne

dal

le fr

ane;

•pr

oget

tazi

one

di s

trut

ture

in c

. a.,

e in

acc

iaio

;•

prog

etta

zion

e e

eser

cizi

o di

infr

astr

uttu

re s

trad

ali,

fer-

rovi

arie

, aer

opor

tual

i, ge

stio

ne e

man

uten

zion

e de

l si-

stem

a vi

ario

.

Inge

gner

ia p

erl ’a

mbi

ente

e i l

terr

itorio

Uni

vers

ità d

egli

Stu

didi

Nap

oli “

Fed

eric

o II”

Inge

gner

ia e

dile

Un

ive

rsit

à d

eg

li S

tud

i d

iC

atan

ia

•ca

paci

tà d

i ges

tire

e co

ntro

llare

impi

anti

di tr

atta

men

todi

effl

uent

i inq

uina

nti,

sist

emi d

i pre

venz

ione

di f

eno-

men

i esp

losi

vi e

di s

tocc

aggi

o di

sos

tanz

e pe

ricol

ose;

•ca

paci

tà d

i for

mul

are

valu

tazi

oni p

revi

sion

ali d

el c

o-st

o pe

r cic

lo d

i vita

di s

iste

mi d

i sal

vagu

ardi

a am

bien

-ta

le,

di i

mpi

anti

prod

uttiv

i e

di p

rodo

tti,

incl

uden

do i

cost

i glo

bali

di p

roge

tto,

svi lu

ppo,

rea

l izza

zion

e, g

e-st

ione

e d

ism

issi

one.

Obi

ettiv

o ge

nera

le: f

orni

re te

cnic

he e

str

umen

ti di

bas

eut

i l i p

er a

ffron

tare

i pr

oble

mi r

elat

ivi a

l l ’an

alis

i, al

la p

ro-

getta

zion

e e

alla

ges

tione

del

le c

ostr

uzio

ni e

del

le in

-fr

as

tru

ttu

re,

co

n

pa

rtic

ola

re

rife

rim

en

to

all

am

odel

lazi

one

dei t

erre

ni e

del

le o

pere

di i

ngeg

neria

che

inte

ragi

scon

o co

n es

si,

alle

ope

re d

i rac

colta

, ut

ilizz

a-zi

one

e di

strib

uzio

ne d

elle

acq

ue,

alle

ope

re d

i dife

said

raul

ica

e ag

li im

pian

ti di

sm

altim

ento

e d

epur

azio

nede

lle a

cque

, al

le s

trut

ture

por

tant

i del

le c

ostr

uzio

ni c

i-vi

li e

indu

stria

li e

al s

iste

ma

delle

infr

astr

uttu

re v

iarie

ede

i tra

spor

ti.

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Seg

ue T

ab. 1

1 -

Cor

si d

i lau

rea

attiv

ati n

ell’a

nno

acca

dem

ico

2001

-200

2 pe

r la

Cla

sse

8 –

Cla

sse

delle

laur

ee in

Inge

gne-

ria c

ivile

e a

mbi

enta

le, S

cien

ze d

ell’a

rchi

tettu

ra e

del

l’ing

egne

ria e

dile

– n

elle

Fac

oltà

di I

ngeg

neria

dei

segu

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Ate

nei:

Pol

itecn

ico

di T

orin

o, P

olite

cnic

o di

Mila

no, U

nive

rsità

“La

Sap

ienz

a” d

i Rom

a, U

nive

r-si

tà “

Fed

eric

o II”

di N

apol

i, U

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rsità

di C

atan

ia

TIT

OLO

DE

L C

OR

SO

DI L

AU

RE

A E

SE

DE

OB

IET

TIV

I FO

RM

AT

IVI

SB

OC

CH

I P

RO

FE

SS

ION

ALI

Pub

blic

a am

min

istr

azio

neIm

pres

eE

nti p

ubbl

ici e

priv

ati

Stu

di p

rofe

ssio

nali

Rel

ativ

amen

te a

l le s

egue

nti a

ttivi

tà: p

roge

tto d

elle

azi

o-ni

di r

isan

amen

to a

mbi

enta

le; c

ontr

ollo

dei

pro

cess

i pro

-du

ttivi

; va

luta

zion

e de

i ris

chi

e de

l l ’im

patto

am

bien

tale

di p

iani

ed

oper

e; p

roge

ttazi

one

di s

iste

mi d

i dep

uraz

ione

;m

onito

ragg

io e

con

trol

lo a

mbi

enta

le e

ter

ritor

iale

; pr

o-ge

ttazi

one

di s

iste

mi p

er la

pro

tezi

one

idro

geol

ogic

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2.5. I tirocini

2.5.1. Le “altre attività formative”: i crediti attribuiti

Uno dei punti chiave delle riforma del sistema universitario è stata

l’introduzione delle cosiddette “altre attività formative”, che completano

il percorso formativo dello studente e comprendono, secondo le indica-

zioni del MIUR: attività a scelta delle studente, prova finale, lingua stra-

niera e, all’interno della voce “altre”, le ulteriori conoscenze linguistiche,

abilità informatiche e relazionali, tirocini e “altro”.

All’intero della pianificazione dei percorsi didattici nel rispetto delle

indicazioni del Decreto ministeriale 4 agosto 2000 per ciascuna Classe di

Laurea, ciascun Corso di laurea, in funzione degli obiettivi specifici del

Corso, ha provveduto ad assegnare un certo numero di crediti formativi

(CFU) alle cosiddette “altre attività formative”.

Per entrambe le Classi di laurea 4 e 8 il monte crediti assegnato dal

Decreto alle “altre attività formative” sono nel numero di 27, articolati

come illustrato nella tabella 12.

Tab. 12 - Articolazione tipologia attività formative e numero crediti totali assegna-ti dal Decreto ministeriale 4 agosto 2000

Attività formative Tipologie Tot. CFU

A scelta dello studente 9

Per la prova finale e per la conoscenza Prova finale 9

della lingua straniera Lingua straniera

Altre (art. 10, comma 1, lettera f ) Ulteriori conoscenze linguistiche, 9abilità informatiche e relazionali,

tirocini, ecc.

Totale CUF 27

Fonte: Centro Studi CNI, 2002

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Tab. 13 - Classe 8 delle lauree in Ingegneria civile e ambientale - Media dei creditiattribuiti alla tipologia “altre attività formative” (art. 10, comma 1, lettera f )

A scelta Prova Lingua Altre Mediadello studente finale straniera totale CFU

Torino Politecnico 10,4 6,0 11,5 33 33

Milano Politecnico 9 7 2 9 27

Roma “La Sapienza” 19 5 5 9 36,5

Napoli “Federico II” 9 6 3 9 27

Catania, Università degli Studi 12 3 6 9 30

Fonte: Centro Studi CNI, 2002

Tab. 14 - Classe 4 delle lauree in Scienze dell’architettura e dell’ingegneria edile -Media dei crediti attribuiti alle tipologia “altre attività formative” (art. 10,comma 1, lettera f )

A scelta Prova Lingua Altre Mediadello studente finale straniera totale CFU

Torino Politecnico 9 4 5 12,2 33

Milano Politecnico 9 6,7 2,3 9,3 27

Roma “La Sapienza” 20 6 3 9 38

Napoli “Federico II” 9 6 3 9 27

Catania, Università degli Studi 9 3 6 9 27

Fonte: Centro Studi CNI, 2002

Dalla lettura delle schede presentate al MIUR per ciascun Corso di

laurea attivato dalle Facoltà di Ingegneria attivati negli Atenei in Classe 4

e Classe 8, è emerso un quadro generale che poco si discosta da quello

tratteggiato nelle prescrizioni ministeriali. Le tabelle 13 e 14 sintetizzano

quanto riportato nelle tabelle in allegato, esplicitando la media dei crediti

attribuiti da ciascun Corso di laurea attivato per Classe di Laurea ed

Ateneo.

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I 27 crediti totali indicati dal decreto, solo nel caso del Politecnico di

Torino e dell’Università di Roma “La Sapienza” variano significativamen-

te, rispettivamente di + 6 CFU, sia per i corsi di Classe 8 che di Classe 4 di

9 e 9,5 CFU per i corsi di Classe 8 e Classe 4.

È interessante sottolineare che la “localizzazione” di tali crediti è di-

versificata per i due casi: nei Corsi di laurea del Politecnico di Torino è da

attribuire prevalentemente alla voce “altro”, che ricordiamo comprende-

re i tirocini, mentre nei Corsi di laurea di Roma “La Sapienza” è da attri-

buire alle attività formative “a scelta dello studente”, che solitamente iden-

tificano crediti da acquisire attraverso esami che lo studente può sceglie-

re nell’ambito di quelli attivati presso la Facoltà. Nel caso dei Politecnico

di Torino inoltre, per i Corsi di laurea di Classe 8 grande importanza è

stata attribuita alla “lingua straniera” con un totale di 11,5 crediti.

Entrando nel dettaglio emerge un quadro poco chiaro soprattutto

per la tipologia “altre attività”. Infatti se è vero che il Ministero ha fornito

indicazioni in merito al monte dei crediti totali pari a 9, dall’altra, ciascun

Corso di laurea avrebbe dovuto provvedere a disarticolare tale monte

crediti per ciascuna voce della tipologia “altre”. Sono invece pochi i Corsi

di laurea che hanno agito in questa direzione; la maggior parte si sono

attenuti ad individuare per la categoria “altre” solo il monte crediti tota-

le, non specificando quindi come tali crediti formativi devono essere ac-

quisiti dagli studenti. In altre parole sul totale dei Corsi di laurea di Clas-

se 8 la voce non è mai disarticolata, per i Corsi di laurea in Classe 4 solo

quattro Corsi di laurea sul totale – di cui tre del Politecnico di Torino e

uno del Politecnico di Milano – hanno attribuito un numero di crediti

definito alle attività di tirocinio.

Le attività di tirocinio, definite anche attività esterne, si svolgono

presso aziende, imprese ed enti pubblici e possono essere anche stage pres-

so altre Università italiane ed estere, questi ultimi possono avvenire solo

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nel quadro di accordi internazionali. In sostanza essi rappresentano nello

spirito della riforma il momento di completamento del percorso formativo

attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro e perseguono l’obiet-

tivo di favorire le scelte professionali e la transizione verso di esso.

Fa riflettere da questa prima analisi come tale opportunità non sia

stata sufficientemente colta dai Corsi di laurea, o comunque mai

formalizzata, tranne per i casi sopra descritti.

2.5.2. L’organizzazione delle attività di tirocinio

Il Decreto 25 marzo 1998 n. 1421, stabilisce alcune norme di attuazio-

ne dei principi e dei criteri in merito ai tirocini formativi e di orientamen-

to, definendo in particolare: il profilo dell’azienda/ente che può ospitare

il tirocinante, le modalità di attivazione del tutoring, le modalità esecuti-

ve e le convenzioni.

Alcuni Atenei/Politecnici ai fini dell’organizzazione delle attività di

tirocinio hanno preso spunto dal decreto sopracitato - che non è specifico

per le attività promosse in ambito universitario, ma le identifica all’art.2

come enti promotori - e comunque nell’ambito della propria autonomia

ciascuno ha stabilito dei protocolli di organizzazione e di gestione. Si deve

precisare che nell’analisi che segue si fa riferimento all’Ateneo/Politecni-

co e non ai singoli Corsi di laurea per i quali l’organizzazione dei tirocini

è regolamentata a livello centrale.

1. Decreto 25 marzo 1998, n. 142 “Regolamento recante norme di attua-zione dei principi e dei criteri di cui all’articolo 18 della legge 24 giugno 1997,n. 196, sui tirocini formativi e di orientamento”.

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Indubbiamente sarebbe molto interessante capire come ciascun Cor-

so di laurea ha recepito i Regolamenti di Ateneo, il numero effettivo dei

tirocinanti, dove svolgono l’attività, come vengono seguiti, ecc., ma ad

oggi queste informazioni non sono reperibili, se non attraverso un’inda-

gine diretta presso ciascun Ateneo.

L’indagine quindi è stata svolta attraverso la consultazione delle in-

formazioni disponibili nei siti dei cinque Atenei/Politecnici “campione”.

È necessario premettere, per maggiore chiarezza, che i protagonisti

coinvolti nella gestione e svolgimento delle attività di tirocinio sono tre:

• l’ente promotore, ovvero Università e istituti di istruzione uni-

versitaria statali abilitati al rilascio di titoli accademici;

• l’ente ospitante, ovvero l’azienda;

• il tirocinante.

La modalità attraverso la quale vengono attiviate le attività di tiroci-

nio - valide per tutti gli Atenei/Politecnici - sono regolate in base a Con-

venzioni quadro stipulate tra l’istituzione universitaria ed ogni singola

azienda interessata. Il numero dei tirocinanti che quest’ultima può ospi-

tare dovrebbe essere verificato ai sensi dell’art. 1 del Decreto 25 marzo

1998 n. 142 che stabilisce “I datori di lavoro che possono ospitare tirocinanti in

relazione all’attività dell’azienda, nei limiti di seguito indicati:

• aziende con non più di cinque dipendenti a tempo indeterminato, un

tirocinante;

• con un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso tra sei e

diciannove, non più di due tirocinanti contemporaneamente;

• con più di venti dipendenti a tempo indeterminato, tirocinanti in mi-

sura non superiore al dieci per cento dei suddetti dipendenti contempo-

raneamente”.

Entrando nel dettaglio dell’analisi si sono rilevate alcune

disomogeneità tra i cinque Atenei/Politecnici oggetto di indagine, in re-

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lazione alla chiarezza, alla trasparenza ed alla diffusione delle informa-

zioni in merito all’argomento.

Il Politecnico di Torino nel proprio sito web fornisce indicazioni chiare

e complete riguardo all’organizzazione di tali attività. Esplicita le moda-

lità attraverso le quali formulare la proposta di tirocinio, come attivarla, i

protagonisti coinvolti e soprattutto in rete è disponibile il profilo delle

aziende che si offrono di ospitare i tirocinanti delle Facoltà di Ingegneria.

Rispetto a queste ultime vengono fornite le seguenti informazioni:

• il nominativo dell’azienda e il numero di iscrizione alla Camera

di Commercio;

• la missione aziendale;

• l’oggetto dello stage;

• i requisiti dei tirocinanti;

• la disponibilità dello stage, ovvero l’eventuale periodo di svol-

gimento dell’attività;

• la sede;

• il numero di posti disponibili2.

Analogamente si è mosso il Politecnico di Milano con l’attivazione

sul proprio sito web di una pagina dedicata al servizio stage di Ateneo

2. Ad esempio una della aziende disponibili ad ospitare tirocinanti delleFacoltà di Ingegneria viene presentata come di seguito illustrato. Azienda:S.I.S.I.A. – S.R.L. iscritta alla Camera di Commercio dal 1994 – Missione aziendale:ISO 14.000 ISO 9000 e servizi ambientali completi per le aziende –- Oggetto stagecampionamenti ambientali – Requisiti laureandi e laureati in Ingegneria am-biente e territorio con buona preparazione in campo ambientale e in special modosulle emissioni in atmosfera e inquinanti ambientali; disponibilità al lavoro inteam che si occupa di sicurezza e igiene ambientale; buone conoscenze informa-tiche per la gestione dati e la stesura di relazioni – Disponibilità stage: immedia-ta – Sede di lavoro Torino – N. posti da 3 a 5 – Fonte: http://didattica.polito.it/stage&job/offerte_ing_IeII.html

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(https://ssa.ceda.polimi.it/ssa/index.asp) che, come si legge, opera nel-

l’intento di rinsaldare la forte collaborazione Ateneo - Società economica,

produttiva, amministrativa, sociale e supporta le strutture accademiche

nel promuovere i tirocini quale risorsa integrativa e complementare del

processo di formazione professionale. Il sito offre molteplici servizi tra

questi permette alle aziende, enti pubblici, studi professionali, organismi

nazionali o internazionali di registrarsi ed offrire la propria disponibilità

non solo per ospitare tirocinanti, ma anche per offrire posti di lavoro.

Gli Atenei dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Na-

poli “Federico II” e Catania non hanno ancora attivato servizi così com-

pleti, ma si limitano a fornire indicazioni solo in merito alle modalità

burocratiche con le quali le singole Facoltà devono attivare i rapporti con

le Aziende/Enti esterni.

La disomogenità riscontrata a livello dei cinque Atenei/Politecnici

oggetto di indagine, conferma le due ipotesi di partenza. La prima di

carattere generale che ancora oggi l’intero meccanismo deve entrare a

regime e quindi necessita di essere costantemente monitorato, la seconda

che i due Politecnici del Nord Italia, proprio per la loro localizzazione

territoriale, hanno trovato una maggiore disponibilità e prontezza nel tes-

suto aziendale produttivo, capace di cogliere un’opportunità reale quale

quella dei tirocini.

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3.Sistemi di accreditamento emodelli di valutazione

Per il sistema universitario italiano il tema della valutazione è di-

ventato da alcuni anni centrale. L’esigenza di confrontarsi con il contesto

europeo, e internazionale in generale, ha evidenziato, la mancanza in Ita-

lia di qualsiasi forma di analisi e di valutazione dei corsi di studio, delle

strutture disponibili per la loro realizzazione, delle caratteristiche dei

docenti. Per sopperire a tale mancanza e contribuire all’avvicinamento

della realtà italiana a quella degli altri Paesi europei, negli ultimi anni

sono state realizzate attività sperimentali innovative e sono state emana-

te normative volte a ridurre le differenze con gli altri contesti europei in

tema di valutazione.

L’approfondimento dell’evoluzione del dibattito intorno alle proce-

dure di accreditamento e di valutazione dei nuovi Corsi di laurea, che in

questi ultimi anni è diventato particolarmente vivace, può aiutare ad avere

un panorama generale su quanto finora realizzato sul tema in ambito

accademico e ad individuare alcuni aspetti critici che potrebbero essere

di interesse o avere riflesso sul mondo della libera professione e degli

ordini professionali.

In questa parte del capitolo sarà descritto brevemente, in primo luo-

go, l’organismo preposto alla progettazione ed al controllo delle proce-

dure valutative, in secondo luogo, il sistema dei requisiti minimi per i

corsi di studio universitari, messo a punto da tale organismo, che sarà

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effettivamente operativo a partire dal presente anno accademico (2002-

2003) ed, infine, un’esperienza in tema di valutazione e accreditamento

in via di definizione nell’ambito dei corsi di studio in Ingegneria.

3.1. Il Comitato nazionale per la valutazionedel sistema universitario

L’organo preposto alle attività di valutazione del sistema universita-

rio, per quanto riguarda l’area della didattica è il Comitato nazionale per

la valutazione del sistema universitario (Cnvsu).

Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario

(Cnvsu) è un organo istituzionale del Ministero dell’Istruzione, dell’Uni-

versità e della Ricerca (Miur) ed è stato istituito con la legge n. 370 del 19

ottobre 1999.

I principali compiti affidati al Cnvsu in merito all’area della valuta-

zione sono di seguito elencati:

• fissare i criteri generali per la valutazione delle attività delle Uni-

versità, previa consultazione della Conferenza dei rettori delle

Università italiane (Crui), del Consiglio universitario nazionale

(Cun) e del Consiglio nazionale degli studenti universitari (Cnsu);

• predisporre una relazione annuale sulla valutazione del sistema

universitario;

• promuovere la sperimentazione, l’applicazione e la diffusione

di metodologie e pratiche di valutazione;

• svolgere per il Ministro attività consultive, istruttorie, di valuta-

zione, di definizione di standard, di parametri e di normativa

tecnica, anche in relazione alle distinte attività delle Università,

nonché ai progetti e alle proposte presentate dalle medesime.

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Il Cnvsu è un organo indipendente che interagisce autonomamente

con le Università e il Miur, dispone di un capitolo di spesa del bilancio

del Miur e può affidare a esperti, enti o società specializzate lo svolgi-

mento di ricerche e di studi.

3.2. Il sistema dei requisiti minimi

Il sistema dei requisiti minimi per i corsi di studio universitari messo a

punto dal Cnvsu può essere definito come un sistema di pre-accreditamento.

Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario

(Cnvsu), infatti dopo l’attuazione della Riforma didattica e la conseguen-

te riorganizzazione dell’offerta formativa delle singole Facoltà ha ema-

nato, secondo le nuove indicazioni ministeriali, il documento che ha per

oggetto la definizione dei “Requisiti minimi di risorse per i corsi di studio

universitari” (doc17/01).

Il sistema di requisiti minimi descritto nel documento, i cui contenu-

ti in forma sintetica saranno esposti di seguito, persegue l’obiettivo di

valutare la sostenibilità e la qualità del sistema formativo delle Universi-

tà statali e di quelle non statali legalmente riconosciute, nell’ottica di una

maggiore garanzia per lo studente–utente del servizio, attraverso la veri-

fica di alcuni paramenti di cui vengono stabiliti i requisiti. Il possesso di

detti requisiti costituisce dunque il primo passo per avviare le procedure

per l’accreditamento di tutti i corsi di studio universitari.

Dalla lettura del documento emergono con chiarezza le preoccupa-

zioni legate alla situazione fotografata dallo stesso Centro Studi CNI nel

rapporto precedente3, ovvero la proliferazione indiscriminata di nuovi

3. Centro Studi CNI, L’ingegneria italiana tra nuove specializzazioni e antichivalori, n. 34/2001

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Corsi di laurea, e si ribadisce uno dei concetti chiave della riforma degli

studi: la centralità dei Corsi di laurea triennali che dovrebbero garantire

la riduzione dei tassi di abbandono, dei tempi per il conseguimento della

laurea, nonché un più rapido inserimento nel mondo del lavoro. Da que-

sto consegue l’orientamento di disincentivare non solo l’attivazione di

molte lauree specialistiche, ma anche lo stesso accesso degli studenti at-

traverso l’attuazione di meccanismi di selezione in ingresso.

È necessario puntualizzare, rispetto all’evidente proliferazione dei

nuovi Corsi di laurea, che il sistema di finanziamento statale alle Univer-

sità tiene conto, per l’assegnazione dei fondi, del numero degli studenti

iscritti, e questo meccanismo, come viene sottolineato nel documento, ha

sicuramente incentivato gli Atenei ad aumentare l’offerta didattica.

Appare quindi evidente una prima contraddizione di fondo, da una

parte, si chiede alle Facoltà di rispettare i requisiti minimi e di formulare

nuove proposte di riorganizzazione dell’offerta didattica sulla base degli

stessi, dall’altra, i finanziamenti statali vengono erogati solo in funzione

del numero degli iscritti e non sulla base anche di ulteriori parametri che

andrebbero adeguatamente messi a punto.

Le Facoltà per prime e quindi gli atenei sono stati chiamati a fornire

sulla base di quanto disponibile, i dati richiesti per la verifica dei requisi-

ti, anche con l’obiettivo di aggiornare la banca dati dell’offerta formativa

e di attivare l’anagrafe nazionale degli studenti, “che renda disponibile an-

che,…, informazioni complete,…, sul loro impegno di studi” in termini di cre-

diti formativi, strumenti questi necessari per operare valutazioni statisti-

che omogenee4.

I risultati di questa ricognizione, una volta sistematizzati, elaborati e

resi noti, dovrebbero consentire al Cnvsu di:

4. Secondo quanto previsto dall’art.11, comma 9, del D.M. 509/99.

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81

• assicurare gli studenti sulla presenza delle dotazioni di risorse;

• garantire, tramite adeguata informazione, la trasparenza e la

comparabilità dell’offerta didattica;

• verificare la coerenza tra risorse effettivamente disponibili, of-

ferta programmata e domanda di formazione universitaria;

• consentire una più valida attribuzione dei fondi, suggerendo an-

che l’adozione di incentivi/disincentivi legati agli interventi per

l’innovazione didattica.

La mancanza dei requisiti minimi per un Corso di laurea, non impli-

ca automaticamente l’esclusione dai finanziamenti, e quindi l’attivazione

del corso attraverso le risorse proprie dell’Ateneo5 di cui la Facoltà fa

parte, ma è possibile prevedere un piano di adeguamento entro un tem-

po stabilito, con la possibilità di inserire il corso in quelli che usufruiscono

degli interventi per l’innovazione didattica.

Per soddisfare le “due domande” (quella dei futuri studenti e quella

del mondo del lavoro) è quindi necessaria una “molteplice offerta” ade-

guatamente dimensionata, che attraverso azioni coordinate di livello na-

zionale e locale sappia, da una parte, cogliere i veri e reali fabbisogni

formativi provenienti dal mercato del lavoro, e dall’alta, offrire percorsi

formativi, condivisi dagli attori coinvolti nel processo e finalizzata al rag-

giungimento della qualità totale del servizio erogato.

Si definisce requisito “la richiesta rivolta ad un determinato servizio di

possedere caratteristiche di funzionamento tali da soddisfare determinate esigen-

ze espresse” dall’utenza, che s’identifica con i fruitori del servizio, quindi i

potenziali studenti.

I parametri presi in considerazione dal documento sui quali è stato

costruito il sistema dei requisiti minimi, articolato per i Corsi di laurea

5. Come previsto dall’art.2, comma 4 del D.P.R. 25/98.

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triennali, le Lauree specialistiche e i Corsi di laurea specialistica a ciclo

unico6 - questi ultimi non risultano di interesse ai fini della ricerca - sono

esclusivamente numerici e fanno riferimento a:

• i corsi di studio attivati distinti per classe di laurea e per classe

di laurea specialistica;

• i corsi di insegnamento necessari per l’attivazione di ogni corso

di studio;

• i docenti di ruolo presenti in ogni Facoltà;

• le strutture disponibili – aule, laboratori, biblioteche, e altro;

• gli studenti per ciascun corso di studio.

Il documento detta norme sul calcolo dei requisiti in relazione ai se-

guenti parametri: docenti, strutture, studenti iscritti.

Rispetto a quest’ultimo parametro, il documento raggruppa i Corsi

di laurea in 4 classi (A. - B. - C. - D.), la maggior parte dei corsi attivati

nelle Facoltà di Ingegneria rientrano nel Gruppo B (tab. 15). Questo punto

dovrà essere verificato con la nuova offerta formativa nella speranza che siano

adeguatamente esplicitate le classi di laurea di appartenenza dei singoli corsi.

3.3. Il Sistema nazionale di accreditamento dei corsidi studio in Ingegneria

Il Sistema nazionale di accreditamento dei corsi di studio in Ingegne-

ria (Sinai) rappresenta senza dubbio uno dei contributi più interessanti nel

quadro delle iniziative promosse dal Cnvsu. Il Sinai sostenuto dal Collegio

dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria italiane si propone, con il coinvolgi-

6. I Corsi di laurea a ciclo unico sono: Farmacia, Medicina e chirurgia, Me-dicina veterinaria e Odontoiatria e protesi dentaria.

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83

Tab. 15 - Raggruppamenti dei Corsi di laurea ai fini del calcolo degli studenti (sonoevidenziate all’interno del gruppo le Classi di laurea di interesse per leFacoltà di Ingegneria)

N. classe di laurea Denominazione

7 Urbanistica e scienza delle pianificazione territoriale e ambientale4 Scienza dell’architettura e dell’ingegneria edile (3+2)

8 Ingegneria civile e ambientale

9 Ingegneria dell’informazione12 Scienze biologiche

22 Scienze tecnologiche della navigazione marittima e aerea

24 Scienze tecnologiche farmaceutiche (3+2)26 Scienze tecnologiche ed informatiche

41 Tecnologie per la conservazione ed il restauro dei beni culturali

42 Disegno industriale

Fonte: Centro Studi CNI, 2002

CORSI DI LAUREA “TRIENNALI” SCHEDA 1

PARAMETRO : DOCENTI STRUTTURATI (ordinari, associati e ricercatori)

Requisito : il numero dei docenti deve essere tale da assicurare almeno la coperturadell’80% degli insegnamenti riferiti alla attività formative di base, caratterizzanti ed affiniper ciascun corso attivato (1)

Calcolo : il calcolo si effettua sommando il numero di crediti per ciascuna attività formativaprevista nel Corso di laurea (1) (di base, caratterizzanti ed affini); calcolando le ore dididattica frontale sul totale dei crediti; calcolando il fabbisogno di docenti pari al totaledelle ore di didattica sul totale impegno orario per singolo docente (60 ore); il numero didocenti si ottiene moltiplicando il fabbisogno di docenti per l’80%

Esempio : somma totale crediti attribuiti alle attività formative pari a 150

Totale ore di didattica frontale : 150 x 8 = 1.200

Fabbisogno docenti = totale ore didattica frontale/totale impegno orario per singolodocente = 1.200/60=20

Numero minimo di docenti = 20 x 80% = 16 per il primo corso della classe di laurea e12 per gli altri corsi nella stessa classe di laurea (2)

(1) Sono esclusi i crediti attribuiti ai tirocini e alle tesi di laurea(2) Il restante 20% degli insegnamenti può essere coperto attraverso contratti esterni. Se la Facol-

tà ha attivato più corsi all’interno di una stessa classe di laurea, il fabbisogno dei docenti puòessere ridotto dall’80 al 60%, aumentando la possibilità di reclutare personale docente attra-verso contratti.

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CORSI DI LAUREA “TRIENNALI” SCHEDA 2

PARAMETRO : STRUTTURE

Requisito : la disponibilità (aule, laboratori, biblioteche) deve essere congrua con il nu-mero dei Corsi attivati e il numero di studenti iscritti. I posti aula per studente stimabiliintorno alle 15-20 ore a settimana

Calcolo : il fabbisogno di aule almeno pari alla metà dei corsi di studio attivati moltiplica-to per la durata espressa in anni per ciascuno di essi

Note : Questo parametro risulta essere il più difficile per le Facoltà da calcolare per lamancanza di disponibilità dell’intera documentazione riportante il numero e i relativi metriquadri delle singole aule. Inoltre ai fini del calcolo “capacità dell’aula” bisognerebbe fareriferimento, forse, alla normativa sull’edilizia scolastica che detta norma su quanto deb-ba essere lo spazio per studente/aula.Inoltre è tristemente nota la mancanza di spazi adeguati in alcuni Atenei italiani, come,ad esempio, quello ne “La Sapienza” di Roma

CORSI DI LAUREA “TRIENNALI” SCHEDA 3

PARAMETRO : STUDENTI ISCRITTI

Requisito : il dimensionamento ottimale di un corso viene assegnato in funzione dellatabella 1. Per gli iscritti al primo anno di un Corso di laurea appartenente al Gruppo B , siforniscono le seguenti indicazioni in relazione alla “Numerosità di riferimento per la pri-ma attivazione”, “Intervallo di variabilità accettabile” e “Valori minimi per ulteriori corsidella stessa classe di laurea”

Numerosità di riferimento - valori per il Gruppo B

Numerosità di riferimento per la prima attivazione 100

Intervallo di variabilità accettabile 60-150

Valori minimi per ulteriori corsi della stessa classe di laurea 40

CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA SCHEDA 1

PARAMETRO : DOCENTI STRUTTURATI (ordinari, associati e ricercatori)

Requisito : il soddisfacimento dei parametri espressi per i Corsi di laurea triennali con-sente l’attivazione di un Corso di laurea specialistica, ovvia prosecuzione del Corso dilaurea precedente.

Calcolo : le modalità per il calcolo sono le stesse di quelle sopra esposte. Peraltro es-sendo minore il numero di Crediti formativi, questo consentirebbe teoricamente a paritàdi docenti l’attivazione di un numero maggiore di Corsi di laurea specialistici, che diCorsi di laurea triennali.

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CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA SCHEDA 2

PARAMETRO : STRUTTURE

Requisito : Le Facoltà che intendono offrire Corsi di laurea specialistica, dovrebberogarantire la presenza di laboratori ad elevata specializzazione, oltre a una dotazione diaule adeguata con il numero dei Corsi attivati e il numero di studenti iscritti. I posti aulaper studente si stimano intorno alle 15-20 ore a settimana come per i Corsi di laureatriennali.

CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA SCHEDA 3

PARAMETRO : STUDENTI ISCRITTI

Requisito : ancora non si dispone di informazioni certe circa la percentuale di studentiche una volta conseguito il titolo di primo livello (Laurea triennale) decideranno di prose-guire gli studi accedendo al secondo livello (Laurea specialistica). Il documento facendoriferimento alla realtà europea lo ha stimato intorno al 30% del totale dei laureati. Per gliiscritti al primo anno di un Corso di laurea specialistica appartenente al Gruppo B, vienefornita l’indicazione solo in relazione alla “Numerosità di riferimento per la prima attiva-zione” che è pari a 120 studenti.

7. CRE Project “Towards Accreditation Schemes for Higher Education inEurope”, Lisbona, 2000

mento di un gruppo di esperti, la messa a punto di un sistema di valutazio-

ne complessiva del processo di implementazione della riforma del sistema

universitario nel contesto delle Facoltà di Ingegneria italiane.

Nell’ambito del mondo accademico, il settore dell’ingegneria ha in-

fatti mostrato in questi anni un particolare interesse per il tema della va-

lutazione e dell’accreditamento dei corsi di studio.

Prima di passare alla presentazione dell’esperienza è opportuno chia-

rire che cosa si intenda per accreditamento. L’accreditamento può essere

definito come una “dichiarazione pubblica e formale sulla qualità di un’istitu-

zione o di un programma, a seguito di una valutazione periodica basata su

standard condivisi”7. Alla base di un sistema di accreditamento, quindi,

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sono sempre presenti procedure di valutazione che però devono basarsi

su elementi ritenuti indispensabili dai differenti attori interessati all’ac-

creditamento di un ente o di un corso di studi.

Nel dicembre del 1998, su iniziativa del Collegio dei Presidi delle

Facoltà di Ingegneria, è stato quindi costituito un gruppo di lavoro, com-

posto da docenti universitari, con l’obiettivo di produrre un primo docu-

mento sul tema dell’accreditamento dei Corsi di studio in Ingegneria.

A seguito di questa iniziativa, negli anni seguenti è stato elaborato il

Sistema nazionale di accreditamento dei Corsi di studio di Ingegneria

(Sinai) che – dopo essere stato sperimentato nell’ambito di alcuni corsi di

studio delle Università italiane e ampiamente discusso tra gli operatori

del settore – è stato elaborato nella sua versione definitiva.

Questa esperienza è stata seguita dal Cnvsu ed è considerata – insie-

me a quelle realizzate nell’ambito del Progetto Campus – una delle ini-

ziative più significative nel settore dell’accreditamento di corsi di studio

universitari.

Le motivazioni che hanno portato il Collegio dei Presidi della Facol-

tà di Ingegneria ad attivarsi per l’elaborazione di un sistema di accredita-

mento specifico per i corsi di studio in Ingegneria sono essenzialmente

legate ai seguenti fenomeni:

• la recente autonomia didattica degli Atenei;

• la presenza di competitività tra gli Atenei;

• il riconoscimento dei titoli di studio al livello comunitario.

L’autonomia didattica degli Atenei, già attivata all’interno del siste-

ma universitario, consente a ciascuno di essi di definire in maniera auto-

noma i percorsi didattici, assicurando la presenza di determinate materie

in tutti i corsi di studio con la stessa denominazione. I corsi di studio di

una medesima Classe di laurea potranno dunque formare figure profes-

sionali con differenti competenze. È importante, quindi, che il nuovo as-

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setto dei corsi di studio sia affiancato da un adeguato sistema di accredi-

tamento che consenta il riconoscimento di corsi di studio realizzati da

diversi Atenei.

Il nuovo sistema universitario, inoltre, pone gli Atenei in competi-

zione tra loro, in quanto i finanziamenti sono legati anche al numero di

studenti che ogni Ateneo riesce ad assicurarsi. L’utilizzazione di proce-

dure di accreditamento potrà consentire di garantire che la competizione

tra gli Atenei avvenga sempre sulla base di obiettivi formativi di alto pro-

filo, evitando la presenza di corsi di studio che consentano l’ottenimento

di un titolo universitario attraverso un percorso formativo più facile ri-

spetto ad altri e in grado, di conseguenza, di attirare un numero più ele-

vato di studenti.

Infine, al livello europeo si discute molto della necessità di predi-

sporre procedure per il mutuo riconoscimento dei titoli universitari e nella

maggioranza dei Paesi europei esistono da tempo esperienze volte al ri-

conoscimento dei titoli universitari acquisiti in altri Paesi dell’Unione

Europea.

Questo tema è particolarmente sentito nel settore dell’ingegneria,

dove il riconoscimento del titolo garantirebbe lo svolgimento della libera

professione nei differenti contesti nazionali.

Il sistema di accreditamento elaborato ha come oggetto il corso di

studio, il quale a seguito di una procedura sufficientemente complessa di

valutazione viene riconosciuto come valido rispetto all’area della didat-

tica e dell’organizzazione del corso stesso.

Il modello di accreditamento parte da un presupposto molto interes-

sante: la consapevolezza dell’importanza di introdurre gradualmente la

cultura della valutazione nell’ambito universitario, al fine di garantire

anche il miglioramento della qualità del sistema con la collaborazione

dei suoi attori.

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Il sistema di accreditamento è, quindi, basato sulle seguenti 4 fasi:

• la produzione di dati, indicatori e parametri;

• la redazione annuale di un rapporto di autovalutazione;

• la periodica verifica e valutazione esterna, da parte di un orga-

nismo indipendente;

• le misure correttive adottate a seguito delle valutazioni e l’osser-

vazione degli effetti ottenuti.

La valutazione di un corso di studi deve partire, quindi dall’analisi

dei punti fondamentali presentati nella tabella 16.

In questo contesto gli aspetti che necessitano di essere valutati e che

caratterizzano il modello di valutazione proposto sono i seguenti:

• gli obiettivi;

• il sistema organizzativo;

• le risorse;

Tab. 16 - Aspetti della valutazione dei Corsi di studio in Ingegneria

OBIETTIVO PROCEDURA

1 Specificare gli obiettivi di apprendi-

mento che abbiano valore

2 Fornire agli studenti i mezzi per rag-giungere gli obiettivi di apprendi-

mento

3 Disporre di un’organizzazione credi-

bile e di procedure gestionali e meto-di di valutazione appropriati

Fonte: Centro Studi CNI, 2002

Il programma di studio deve essere progetta-

to in modo da individuare obiettivi di appren-dimento adeguati all’assunzione del ruolo di

ingegnere in quella specialità.

Il corso di studi deve, in modo accertato e do-

cumentato, esporre gli studenti a esperienze

di apprendimento e consentire risultati di ap-prendimento coerenti con gli obiettivi.

Il corso di studi deve adottare un sistema digestione per tenere sotto controllo i propri pro-

cessi, con particolare riferimento ai risultati.

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• i processi;

• i risultati.

Si tratta di quelli che nell’ambito del sistema di accreditamento ela-

borato vengono definiti aspetti chiave.

A sua volta, ciascun aspetto chiave si articola in elementi, che permet-

tono di descrivere la capacità del corso di studi di raggiungere gli obietti-

vi formativi stabiliti. Tali elementi sono da valutare singolarmente e, se

giudicati validi nel loro complesso, portano ad una valutazione positiva

del relativo aspetto chiave.

Gli elementi caratterizzanti ciascun aspetto chiave sono così indivi-

duati.

• Obiettivi

- Missione e politiche del corso di studio

- Analisi dei bisogni formativi

- Definizione degli obiettivi formativi

- Valore degli obiettivi formativi

• Sistema organizzativo

- Struttura organizzativa

- Sistema di gestione

- Attività di riesame

- Gestione dei problemi in essere e interventi correttivi e pre-

ventivi

- Processo di miglioramento

• Risorse

- Risorse umane

- Infrastrutture e attrezzature

- Servizi di supporto

• Processi

- Definizione dei contenuti

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- Orientamento e informazione

- Pianificazione e controllo dell’erogazione della didattica

- Accertamento dell’apprendimento

- Assistenza e tutoring

• Risultati

- Capacità di attrazione del corso di studio

- Efficacia interna della formazione

- Opinioni degli studenti

- Efficacia esterna della formazione

- Soddisfazione dei diplomati e delle altre parti interessate

Per ogni elemento dei cinque aspetti chiave della valutazione, il rap-

porto di autovalutazione deve fornire una sintetica, ma completa, descri-

zione dei diversi punti che lo caratterizzano, evidenziandone i punti di

forza e quelli di debolezza. Per ogni punto di debolezza riscontrato, è

opportuno indicare le azioni intraprese per introdurre correttivi e miglio-

ramenti. È importante notare che i punti individuati all’interno di cia-

scun aspetto chiave non esauriscono necessariamente gli argomenti che

possono essere descritti. Sarà cura del corso di studio aggiungere la de-

scrizione di altri argomenti, ritenuti utili ai fini della valutazione dell’aspet-

to chiave.

Per la redazione del rapporto di autovalutazione è necessario segui-

re il “Modello per l’autovalutazione” elaborato durante la sperimenta-

zione del sistema di accreditamento, che rappresenta la guida per effet-

tuare una corretta autovalutazione del corso di studio.

La valutazione esterna è la valutazione del corso di studio condotta

da un gruppo di valutazione esterno al corso, con l’obiettivo di verificare

la qualità della sua formazione. Il gruppo di valutazione è composto da

ricercatori, docenti universitari, professionisti, rappresentanti del mondo

del lavoro con almeno 10 anni di anzianità nel proprio settore che potran-

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no far parte dei gruppi di valutazione solo dopo avere seguito uno speci-

fico corso di formazione8.

Il rapporto di valutazione deve esaminare, sulla base del rapporto di

autovalutazione e di quanto rilevato nel corso della visita di valutazione,

come ciascuno degli elementi che costituiscono i cinque aspetti chiave della

valutazione contribuiscano alla qualità della formazione. La valutazione

dei singoli elementi e dei singoli aspetti chiave si conclude con un sinteti-

co giudizio che esprime il livello al quale ciascun elemento e ciascun aspetto

chiave contribuiscono al raggiungimento della qualità della formazione.

Il rapporto valuta i cinque aspetti chiave descrivendo le modalità e

l’intensità con cui ciascuno contribuisce al raggiungimento della qualità

complessiva della formazione.

La valutazione è espressa, per ogni aspetto chiave, secondo la seguen-

te scala dalla lettera A alla lettera D:

• non accettabile: l’aspetto chiave è affrontato in maniera non ade-

guata (rispetto alla media dei corsi di studio dello stesso tipo o

affini);

• accettabile: l’aspetto chiave è affrontato in maniera sufficiente (ri-

spetto alla media dei corsi di studio dello stesso tipo o affini),

sono però opportuni miglioramenti significativi;

• buono: l’aspetto chiave è affrontato in maniera adeguata (rispetto

alla media dei corsi di studio dello stesso tipo o affini), sono tut-

tavia auspicabili alcuni miglioramenti;

• ottimo: l’aspetto chiave è affrontato in maniera approfondita (ri-

spetto alla media dei corsi di studio dello stesso tipo o affini), gli

obiettivi previsti sono pienamente raggiunti.

8. Nell’ambito del progetto Sinai sono state specificate nei dettagli tutte leprocedure da seguire per arrivare alla costituzione del gruppo di valutazione.

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Alla fine di questa fase il giudizio complessivo può essere il seguente:

• se uno o più aspetti chiave vengono valutati A, il corso di studio

non è accreditato;

• se tutti gli aspetti chiave ottengono almeno B, il corso di studio è

accreditato.

Il sistema di accreditamento in questione ha anche previsto la com-

posizione di una Commissione di accreditamento, cui affidare le seguen-

ti funzioni:

• procedere alla valutazione e all’accreditamento dei corsi di stu-

dio che ne fanno richiesta;

• proporre la revisione e/o l’aggiornamento del metodo e della

procedura di valutazione e accreditamento.

La Commissione è composta da 21 membri, così individuati:

• 6 docenti in rappresentanza delle Facoltà di Ingegneria, nomi-

nati dall’Assemblea dei soci9;

• 6 membri in rappresentanza delle associazioni dei datori di la-

voro e degli enti pubblici, nominati dagli stessi;

• 6 membri in rappresentanza degli ordini degli ingegneri e degli

enti di ricerca pubblici e privati, nominati dagli stessi;

• 1 rappresentante dell’Assemblea dei soci, nominato dalla stessa;

• 1 rappresentante della conferenza permanente dei Rettori delle

Università italiane, nominato dalla C.R.U.I.;

• 1 rappresentante del Comitato nazionale per la valutazione del

sistema universitario, nominato dal Comitato.

9. Lo statuto/regolamento del Sinai prevede la costituzione dell’Associazio-ne di Atenei per l’accreditamento dei Corsi di studio di Ingegneria (A.A.A.I.), dicui fanno parte tutti gli Atenei con una o più Facoltà di Ingegneria che abbianofatto richiesta di adesione. L’Assemblea dei soci è composta dai Presidi di tutte leFacoltà di Ingegneria appartenenti agli Atenei che fanno parte dell’Associazione.

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Il processo di valutazione e di accreditamento del corso di studio

inizia con la fase istruttoria, in particolare, si tratta di una richiesta alla

Segreteria del Sinai. A fronte della richiesta, la Segreteria invia al corso di

studio richiedente il documento che contiene informazioni di carattere

generale sul sistema di accreditamento, il Modulo di richiesta formale di

accreditamento e tutte le informazioni necessarie. Il corso di studio com-

pila il modulo di richiesta formale e lo invia alla Segreteria del Sinai, se-

guendo le indicazioni ricevute. Alla richiesta formale allega anche il Rap-

porto di autovalutazione e tutta la documentazione richiesta, oltre al no-

minativo del Referente interno del corso di studio, che, nel corso della

visita di valutazione, avrà la funzione di portavoce del corso di studio e

di tramite con il gruppo dei valutatori, adoperandosi per facilitarne l’at-

tività.

Entro quattro settimane dalla data di ricevimento della richiesta for-

male, la Commissione di accreditamento individua al suo interno una

Commissione istruttoria. La Commissione istruttoria resta in carica fino

al termine della pratica di accreditamento per cui è stata nominata. Nelle

quattro settimane successive alla sua nomina, la Commissione istruttoria

istruisce la pratica ed esamina la documentazione fornita dal corso di

studio richiedente. Se la documentazione risulta idonea, la Commissione

istruttoria avvia il processo di accreditamento e a tal fine costituisce il

Gruppo di valutazione10.

10. Il gruppo di valutazione, così come stabilito nello Statuto del Sinai, vie-ne scelto tra i docenti universitari e i professionisti, con almeno dieci anni dianzianità o di attività professionale, che hanno fatto richiesta alla Commissionedi accreditamento di far parte dei gruppi di valutazione. Tutti i candidati devo-no seguire uno specifico corso di formazione al termine del quale sono abilitati asvolgere attività di valutazione sotto la guida di un “esperto”. La qualifica diesperto si acquisisce dopo 5 visite di valutazione.

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Il passo successivo è costituito dalla preparazione della visita del

Gruppo di valutazione. In questa fase, il Rapporto di autovalutazione

costituisce la guida per il Gruppo di valutazione, che deve pianificare la

visita sulla base delle informazioni reperite nell’ambito del rapporto. Al-

meno quattro settimane prima della data prevista per la visita, il Coordi-

natore indice una riunione preparatoria, alla quale è invitato il Referente

interno del corso di studio interessato. Nel corso della riunione il Referente

fornisce al Gruppo eventuali chiarimenti sul rapporto di autovalutazio-

ne, sono inoltre definiti gli insegnamenti che forniranno il campione di

lezioni, esercitazioni, esami e lavori degli studenti che il Gruppo di valu-

tazione esaminerà.

La data prevista per la visita viene comunicata al corso di studio dal

Coordinatore del Gruppo di valutazione e sarà fissata entro otto settima-

ne dalla data di ricezione del Rapporto di autovalutazione. Lo scopo prin-

cipale della visita è quello di consentire ai valutatori di raccogliere prove

sufficienti a consentire loro di esprimere un giudizio sui cinque aspetti

chiave della qualità della formazione: obiettivi, sistema organizzativo, ri-

sorse, processi, risultati. Una visita dura normalmente tre giorni e preve-

de la realizzazione di attività standard11.

Dopo la visita, viene elaborato il Rapporto di valutazione da parte

del Gruppo di valutazione che viene trasmesso dal Coordinatore del Grup-

po al Coordinatore della Commissione istruttoria e ai singoli valutatori.

La Commissione istruttoria esamina il Rapporto di valutazione e tutto il

11. Anche per quanto riguarda le attività da effettuare durante la visita, ilsistema di accreditamento ha elaborato un documento “Guida alla conduzionedella visita di valutazione”, che contiene tutte le informazioni riguardo alle atti-vità da realizzare (esame della documentazione, incontro con docenti e persona-le tecnico-amministrativo, ecc.).

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materiale documentale in suo possesso. In particolare valuta in modo

comparato i giudizi assegnati dal Gruppo di valutazione ad ognuno de-

gli elementi in cui si articolano gli aspetti chiave e ad ognuno degli aspetti

chiave e, se necessario, convoca i componenti del Gruppo di valutazione

per eventuali chiarimenti. Al termine della valutazione comparata, la

Commissione istruttoria formula un giudizio per ciascuno degli aspetti

chiave della valutazione, secondo la scala precedentemente descritta ed

elabora la proposta da sottoporre alla Commissione di accreditamento.

La Commissione di accreditamento, visti gli atti e la proposta della

Commissione istruttoria, delibera in merito all’accreditamento del corso

di studio. Il corso di studio accreditato può utilizzare il marchio “Corso

di studio accreditato Sinai” per un periodo di 5 anni. Al CdS viene invia-

to il Certificato di accreditamento Sinai e vengono resi pubblici sia l’av-

venuto accreditamento, sia il Rapporto di valutazione che lo ha motivato.

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Allegato statistico

I numeri e l’articolazione dei Corsi di laurea e dei Corsidi laurea specialistica del gruppo tecnico-ingegneristico(anni accademici 2000-2001 e 2001-2002)

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segue

Tab. 1 - Immatricolazioni ai Corsi di laurea in Ingegneria: a.a 2000/2001 e 2001/2002

2000/2001 2001/2002 Var. 2001––––––––––––– ––––––––––––– ––––––––––––

Corsi di laurea v.a. % v.a. % v.a. %

Altri indirizzi 4.072 11,1 5.242 11,9 1.170 22,3

Edilizia 36 0,1 0 -36

Ingegneria aerospaziale 1.173 3,2 1.569 3,6 396 25,2

Ingegneria biomedica 503 1,4 711 1,6 208 29,3

Ingegneria chimica 670 1,8 776 1,8 106 13,7

Ingegneria civile 3.096 8,4 3.545 8,1 449 12,7

Ingegneria dei materiali 472 1,3 533 1,2 61 11,4

Ingegneria dei trasporti 69 0,2 72 0,2 3 4,2

Ingegneria dell’amb. e risorse 38 0,1 287 0,7 249 86,8

Ingegneria dell’automazione 10 0,0 537 1,2 527 98,1

Ingegneria dell’autoveicolo 111 0,3 122 0,3 11 9,0

Ingegneria dell’informazione 0 616 1,4 616

Ingegneria dell’informazione e telecom. 0 180 0,4 180

Ingegneria delle costruzioni edili e

del recupero 0 95 0,2 95

Ingegneria delle materie plastiche 31 0,1 32 0,1 1 3,1

Ingegneria delle telecomunicazioni 2.889 7,8 3.639 8,3 750 20,6

Ingegneria del recupero edilizio eambientale 0 150 0,3 150

Ingegneria dei processi gestionali 0 85 0,2 85

Ingegneria edile 1.647 4,5 1.361 3,1 -286 -21,0

Ingegneria edile-architettura 851 2,3 1.099 2,5 248 22,6

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segue Tab. 1 - Immatricolazioni ai Corsi di laurea in Ingegneria: a.a 2000/2001 e2001/2002

2000/2001 2001/2002 Var. 2001––––––––––––– ––––––––––––– ––––––––––––

Corsi di laurea v.a. % v.a. % v.a. %

Ingegneria elettrica 898 2,4 990 2,3 92 9,3

Ingegneria elettronica 4.266 11,6 4.087 9,3 -179 -4,4

Ingegneria elettrotecnica 0 91 0,2 91

Ingegneria energetica 52 0,1 360 0,8 308 85,6

Ingegneria fisica 0 122 0,3 122

Ingegneria gestionale 2.845 7,7 4.106 9,4 1.261 30,7

Ingegneria industriale 38 0,1 177 0,4 139 78,5

Ingegneria logistica e della produzione 357 1,0 788 1,8 431 54,7

Ingegneria informatica 5.792 15,7 4.040 9,2 -1.752 -43,4

Ingegneria matematica 0 80 0,2 80

Ingegneria meccanica 4.436 12,0 5.431 12,4 995 18,3

Ingegneria medica 110 0,3 108 0,2 -2 -1,9

Ingegneria navale 169 0,5 228 0,5 59 25,9

Ingegneria nucleare 25 0,1 0 -25

Ingegneria per ambiente e territorio 2.111 5,7 2.247 5,1 136 6,1

Ingegneria per la sicurezza e protezione 34 0,1 110 0,3 76 69,1

Ingegneria tessile 0 91 0,2 91

Matematica per le scienze dell’ingegneria 43 0,1 44 0,1 1 2,3

Scienza dell’architettura edell’ingegneria edile 0 160 0,4 160

Totale 36.844 100 43.911 100,0 7.067 16,1

Fonte: elaborazione C.N.I. su dati MIUR

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Tab. 2 - Immatricolazioni in Ingegneria per Ateneo: a.a 2000/2001 e 2001/2002

2000/2001 2001/2002 Var. 2001––––––––––––– ––––––––––––– ––––––––––––

Corsi di laurea v.a. % v.a. % v.a. %

Ancona - Università degli Studi 1.062 2,9 978 2,2 -84 -8,6

Bari - Politecnico 1.430 3,9 1.470 3,3 40 2,7

Benevento - Università del Sannio 339 0,9 440 1,0 101 23,0

Bergamo - Università degli Studi 364 1,0 455 1,0 91 20,0

Bologna - Università degli Studi 1.796 4,9 2.247 5,1 451 20,1

Brescia - Università degli Studi 573 1,6 772 1,8 199 25,8

Cagliari - Università degli Studi 971 2,6 972 2,2 1 0,1

Cassino - Università degli Studi 382 1,0 346 0,8 -36 -10,4

Castellanza - Università degli Studi 78 0,2 73 0,2 -5 -6,8

Catania - Università degli Studi 1.124 3,1 2.320 5,3 1.196 51,6

Cosenza - Università della Calabria 1.016 2,8 1.051 2,4 35 3,3

Ferrara - Università degli Studi 421 1,1 426 1,0 5 1,2

Firenze - Università degli Studi 865 2,3 1.164 2,7 299 25,7

Genova - Università degli studi 859 2,3 899 2,0 40 4,4

L’Aquila - Università degli Studi 618 1,7 769 1,8 151 19,6

Lecce - Università degli Studi 507 1,4 637 1,5 130 20,4

Messina - Università degli Studi 222 0,6 445 1,0 223 50,1

Milano - Politecnico 4.620 12,5 4.798 10,9 178 3,7

Modena e Reggio Emilia - Universitàdegli Studi 538 1,5 602 1,4 64 10,6

Napoli - Federico II 330 0,9 449 1,0 119 26,5

Napoli - II Università (Caserta) 124 0,3 95 0,2 -29 -30,5

segue

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101

Napoli - Ist. Universitario Navale 2.128 5,8 2.575 5,9 447 17,4

Padova - Università degli Studi 1.944 5,3 2.315 5,3 371 16,0

Palermo - Università degli Studi 1.114 3,0 1.384 3,2 270 19,5

Parma - Università degli Studi 653 1,8 681 1,6 28 4,1

Pavia - Università degli Studi 608 1,7 566 1,3 -42 -7,4

Perugia - Università degli Studi 611 1,7 622 1,4 11 1,8

Pisa - Università degli Studi 1.504 4,1 1.813 4,1 309 17,0

Potenza - Università della Basilicata 255 0,7 420 1,0 165 39,3

Reggio Calabria - Università degli

Studi 385 1,0 361 0,8 -24 -6,6

Roma - III Università degli Studi 573 1,6 800 1,8 227 28,4

Roma - Università “La Sapienza” 2.083 5,7 3.236 7,4 1.153 35,6

Roma - Università “Tor Vergata” 1.360 3,7 1.539 3,5 179 11,6

Roma - Università “Campus Biomedico” 48 0,1 42 0,1 -6 -14,3

Salerno - Università degli Studi 605 1,6 931 2,1 326 35,0

Siena - Università degli Studi 256 0,7 non ril.non ril. non ril.non ril.

Torino - Politecnico 3.124 8,5 3.491 8,0 367 10,5

Trento - Università degli Studi 456 1,2 760 1,7 304 40,0

Trieste - Università degli Studi 367 1,0 361 0,8 -6 -1,7

Udine - Università degli Studi 531 1,4 606 1,4 75 12,4

Totale 36.844 100,0 43.911 100,0 7.067 16,1

Fonte: elaborazione C.N.I. su dati MIUR

segue Tab. 2 - Immatricolazioni in Ingegneria per Ateneo: a.a 2000/2001 e 2001/2002

2000/2001 2001/2002 Var. 2001

––––––––––––– ––––––––––––– ––––––––––––

Corsi di laurea v.a. % v.a. % v.a. %

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102

Tab. 3 - Immatricolazioni Facoltà di Ingegneria: a.a. 2000-2001 e 2001-2002 perAteneo e Corsi di laurea (CDL), Corsi di laurea specialistica (CDLS), Corsidi laurea a ciclo unico (CDU)

IMMATRICOLAZIONI2000-2001

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

ANCONA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 1.062CDL Ingegneria civile 127 774

Ingegneria edile - architettura 137Ingegneria elettronica 235Ingegneria meccanica 202Ingegneria per l’ambiente e il territorio 73

CDU Ingegneria elettronica 61 288Ingegneria elettronica (teledidattica) 9Ingegneria informatica (teledidattica) 63Ingegneria logistica e della produzione 89Ingegneria logistica e della produzione 22Ingegneria meccanica 30Ingegneria meccanica (teledidattica) 14

BARI - POLITECNICO 1.430CDL Ingegneria civile 93 1.288

Ingegneria edile 172Ingegneria elettrica 87Ingegneria elettronica 154Ingegneria gestionale 227Ingegneria informatica 227Ingegneria meccanica 137Ingegneria per l’ambiente e il territorio 191

CDU Ingegneria delle infrastrutture 17 142Ingegneria elettrica 21Ingegneria elettronica 29Ingegneria meccanica 64Ingegneria meccanica (teledidattica) 11Ingneria ambiente e risorse

BENEVENTO - UNIVERSITÀ DEL SANNIO 339CDL Ingegneria delle telecomunicazioni 91 291

Ingegneria informatica 200CDU Ingegneria delle infrastrutture 37 48

Ingegneria energetica 11

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103

IMMATRICOLAZIONI2001-2002

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

ANCONA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 978CDL Ingegneria civile 90 616

Ingegneria elettronica 129Ingegneria meccanica 212Ingegneria per l’ambiente e il territorio 74Ingegneria e gestione della produzione 52Ingegneria delle costruzioni edili e del recupero 59

Nuovi Ingegneria delle telecomunicazioni 64 362CDLda CDU Ingegneria informatica e della automazione 237

Ingegneria logistica e della produzione 34

Ingegneria della produzione industriale 27

BARI - POLITECNICO 1.470CDL Ingegneria civile 80 1.229

Ingegneria edile 144Ingegneria elettrica 64Ingegneria elettronica 136Ingegneria gestionale 225Ingegneria informatica 228Ingegneria meccanica 192Ingegneria per l’ambiente e il territorio 40Ingegneria dell’automazione 8Ingegneria dell’informazione 67Ingegneria industriale 45

Nuovi Ingegneria civile 36 241CDL Ingegneria elettrica 31da CDU Ingegneria delle telecomunicazioni 75

Ingegneria meccanica 67

Ingegneria ambientale e del territorio 32

BENEVENTO - UNIVERSITÀ DEL SANNIO 440CDL Ingegneria delle telecomunicazioni 73 329

Ingegneria informatica 256Nuovi CDL Ingegneria civile 75 111da CDU Ingegneria energetica 36

segue

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104

BERGAMO - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 364CDL Ingegneria gestionale 193 263

Ingegneria meccanica 70CDU Edilizia 48 101

Ingegneria logistica e della produzione 23Ingegneria meccanica 30

BOLOGNA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 1.796CDLS Ingegneria edile 192 192CDL Ingegneria aerospaziale 34 1.296

Ingegneria biomedica 32Ingegneria chimica 51Ingegneria civile 76Ingegneria delle telecomunicazioni 156Ingegneria elettrica 45Ingegneria elettronica 131Ingegneria gestionale 221Ingegneria informatica 233Ingegneria meccanica 225Ingegneria nucleare 5Ingegneria per l’ambiente e il territorio 87

CDU Edilizia 35 308Ingegneria aerospaziale 24Ingegneria biomedica 10Ingegneria dell’ambiente e delle risorse 10Ingegneria delle telecomunicazioni 34Ingegneria elettronica 21Ingegneria informatica 51Ingegneria informatica (teledidattica) 65Ingegneria logistica e della produzione 27Ingegneria meccanica 31

BRESCIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 573

segue Tab. 3 - Immatricolazioni Facoltà di Ingegneria: a.a. 2000-2001 e 2001-2002per Ateneo e Corsi di laurea (CDL), Corsi di laurea specialistica(CDLS), Corsi di laurea a ciclo unico (CDU)

IMMATRICOLAZIONI2000-2001

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

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105

BERGAMO - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 455CDL Ingegneria gestionale 139 246

Ingegneria meccanica 107Nuovi Ingegneria edile 68 209CDL daCDU

Ingegneria informatica 141

BOLOGNA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 2.247CDLS Ingegneria edile - architettura 159 159CDL Ingegneria aerospaziale 95 1.600

Ingegneria biomedica 71Ingegneria chimica 56Ingegneria civile 176Ingegneria delle telecomunicazioni 123Ingegneria elettrica 40Ingegneria elettronica 135Ingegneria gestionale 273Ingegneria informatica 257Ingegneria meccanica 248Ingegneria energetica 24Ingegneria per l’ambiente e il territorio 102

Nuovi Ingegneria edile 80 488CDL daCDU

Ingegneria delle telecomunicazioni 47Ingegneria elettronica 54Ingegneria informatica 105

Ingegneria dei processi gestionali 85Ingegneria meccanica 117Ingegneria dell’automazione 0

BRESCIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 772CDLS Ingegneria edile - architettura 135 135

Ingegneria delle telecomunicazioni 0Ingegneria elettronica per l’automazione 0Ingegneria informatica 0

segue

IMMATRICOLAZIONI2001-2002

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

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106

BRESCIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDICDL Ingegneria civile 147 560

Ingegneria dei materiali 11Ingegneria elettronica 119Ingegneria gestionale 107Ingegneria meccanica 109Ingegneria per l’ambiente e il territorio 67

CDU Ingegneria meccanica 13 13

CAGLIARI - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 971CDL Ingegneria edile - architettura 157 157

L1LV Ingegneria chimica 18 814Ingegneria civile 76Ingegneria edile 136Ingegneria elettrica 56Ingegneria elettronica 310Ingegneria meccanica 87Ingegneria per l’ambiente e il territorio 131

CASSINO - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 382CDL Ingegneria civile 70 345

Ingegneria delle telecomunicazioni 152Ingegneria elettrica 42Ingegneria meccanica 81

CDU Ingegneria elettrica 13 37Ingegneria meccanica 24

CASTELLANZA - LIBERO ISTITUTO UNIVERSITARIO CATTANEO 78CDLS

CDL Ingegneria gestionale 78 78

segue Tab. 3 - Immatricolazioni Facoltà di Ingegneria: a.a. 2000-2001 e 2001-2002per Ateneo e Corsi di laurea (CDL), Corsi di laurea specialistica(CDLS), Corsi di laurea a ciclo unico (CDU)

IMMATRICOLAZIONI2000-2001

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

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107

IMMATRICOLAZIONI2001-2002

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

BRESCIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDICDL Ingegneria civile 73 614

Ingegneria dei materiali 15Ingegneria dell’informazione 182Ingegneria gestionale 132Ingegneria meccanica 141Ingegneria per l’ambiente e il territorio 71

Nuovi Ingegneria dell’automazione industriale 23 23CDL daCDU

CAGLIARI - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 972CDLS Ingegneria edile - architettura 171 171

CDL Ingegneria chimica 32 801Ingegneria civile 65Ingegneria edile 115Ingegneria elettrica 72Ingegneria elettronica 297Ingegneria meccanica 112Ingegneria per l’ambiente e il territorio 108

CASSINO - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 346CDL Ingegneria civile 88 346

Ingegneria delle telecomunicazioni 144Ingegneria elettrica 30Ingegneria meccanica 84

CASTELLANZA - LIBERO ISTITUTO UNIVERSITARIO CATTANEO 73CDLS Ingegneria gestionale dei servizi per l’industria 0 0

Ingegneria gestionale per la produzioneindustriale 0

CDL Ingegneria gestionale 73 73

segue

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108

segue Tab. 3 - Immatricolazioni Facoltà di Ingegneria: a.a. 2000-2001 e 2001-2002per Ateneo e Corsi di laurea (CDL), Corsi di laurea specialistica(CDLS), Corsi di laurea a ciclo unico (CDU)

IMMATRICOLAZIONI2000-2001

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

CATANIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 1.124CDLSCDL Ingegneria civile 99 1.082

Ingegneria edile 111Ingegneria elettrica 47Ingegneria elettronica 335Ingegneria informatica 286Ingegneria meccanica 134

Ingegneria per l’ambiente e il territorio 70CDU Ingegneria elettronica 42 42

COSENZA - UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA 1.016CDL Ingegneria (Dati studenti comuni 985 985

a più corsi di laurea)

CDU Ingegneria elettronica 31 31

FERRARA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 421CDLSCDL Ingegneria elettronica 101 101

Ingegneria civile 111 320Ingegneria dei materiali 37Ingegneria meccanica 71

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109

IMMATRICOLAZIONI2001-2002

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

CATANIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 2.320CDLS Ingegneria edile - architettura 67 67CDL Ingegneria civile 219 2.187

Ingegneria elettrica 61Ingegneria elettronica 397Ingegneria informatica 567Ingegneria meccanica 233Ingegneria dell’automazione 61Ingegneria delle telecomunicazioni 173Ingegneria energetica 21Ingegneria gestionale 132Ingegneria del recupero edilizio e ambientale 150Scienza dell’architettura e dell’ingegneria edile 45Ingegneria per l’ambiente e il territorio 128

Nuovi CDLda CDU Ingegneria telematica 66 66

COSENZA - UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA 1.051CDL Ingegneria civile 1.051 1.051

Ingegneria per l’ambiente e il territorioIngegneria gestionaleIngegneria informaticaIngegneria chimicaIngegneria meccanicaIngegneria edile

Nuovi Ingegneria elettronicaCDL da CDU

FERRARA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 426CDLS Ingegneria civile 0 0Nuovo Ingegneria elettronica 0CDLS da CDLCDL Ingegneria civile 108 426

Ingegneria dei materiali 15Ingegneria meccanica 111Biotecnologie mediche dell’ingegneria Non ril.Ingegneria civile per l’ambiente e il territorio 21Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni 88Ingegneria informatica 69Ingegneria dell’automazione 14

segue

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110

segue Tab. 3 - Immatricolazioni Facoltà di Ingegneria: a.a. 2000-2001 e 2001-2002per Ateneo e Corsi di laurea (CDL), Corsi di laurea specialistica(CDLS), Corsi di laurea a ciclo unico (CDU)

IMMATRICOLAZIONI2000-2001

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

FIRENZE - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 865CDL Ingegneria civile 93 801

Ingegneria delle telecomunicazioni 90Ingegneria edile 106Ingegneria elettronica 105Ingegneria informatica 124Ingegneria meccanica 168Ingegneria per l’ambiente e il territorio 115

CDU Economia ed ingegneria della qualità 9 64Ingegneria dell’ambiente e delle risorse 23Ingegneria elettronica 11Ingegneria meccanica 21

GENOVA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 859CDL Ingegneria biomedica 68 859

Ingegneria chimica 22Ingegneria civile 53Ingegneria delle telecomunicazioni 83Ingegneria edile 42Ingegneria elettrica 33Ingegneria elettronica 86Ingegneria gestionale 86Ingegneria informatica 122Ingegneria meccanica 110Ingegneria navale 88Ingegneria per l’ambiente e il territorio 66

L’AQUILA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 618CDLS Ingegneria edile - architettura 137 137CDL Ingegneria chimica 33 449

Ingegneria civile 61Ingegneria elettrica 19Ingegneria elettronica 170

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111

IMMATRICOLAZIONI2001-2002

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

FIRENZE - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 1.164CDL Ingegneria civile 109 905

Ingegneria delle telecomunicazioni 68Scienza dell’ingegneria edile 115Ingegneria elettronica 120Ingegneria informatica 146Ingegneria meccanica 174Ingegneria per l’ambiente e il territorio 93Ingegneria elettrica 19Ingegneria gestionale 61

Nuovi Economia ed ingegneria della qualità 36 259CDL da Ingegneria dell’ambiente e delle risorse 87CDU Ingegneria dell’informazione 77

Ingegneria industriale 59

GENOVA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 899CDL Ingegneria biomedica 63 899

Ingegneria chimica 35

Ingegneria delle telecomunicazioni 60

Ingegneria elettrica 31Ingegneria elettronica 70Ingegneria gestionale 110Ingegneria informatica 149Ingegneria meccanica 135Ingegneria navale 74

Ingegneria civile e ambientale 94Ingegneria dell’ambiente 41Ingegneria nautica 37

L’AQUILA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 769CDLS Ingegneria edile - architettura 138 138CDL Ingegneria chimica 38 631

Ingegneria civile 50Ingegneria elettrica 28Ingegneria elettronica 78

segue

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112

segue Tab. 3 - Immatricolazioni Facoltà di Ingegneria: a.a. 2000-2001 e 2001-2002per Ateneo e Corsi di laurea (CDL), Corsi di laurea specialistica(CDLS), Corsi di laurea a ciclo unico (CDU)

IMMATRICOLAZIONI2000-2001

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

L’AQUILA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDIIngegneria meccanica 110Ingegneria per l’ambiente e il territorio 56

CDU Ingegneria chimica 1 32Ingegneria delle infrastrutture 4Ingegneria elettrica 2Ingegneria elettronica 21Ingegneria meccanica 4

LECCE - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 507CDL Ingegneria dei materiali 116 425

Ingegneria informatica 309

CDU Ingegneria informatica (teledidattica) 47 82Ingegneria logistica e della produzione 35

MESSINA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 222CDL Ingegneria civile 96 222

Ingegneria dei materiali 16Ingegneria elettronica 110

MILANO - POLITECNICO 4.620CDLS Ingegneria edile - architettura 119 119CDL Edilizia 36 4.423

Ingegneria aerospaziale 368Ingegneria biomedica 226Ingegneria chimica 111Ingegneria civile 231Ingegneria dei materiali 58Ingegneria dei trasporti 69Ingegneria delle telecomunicazioni 413

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113

IMMATRICOLAZIONI2001-2002

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

L’AQUILA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDIIngegneria meccanica 96Ingegneria per l’ambiente e il territorio 56Ingegneria delle telecomunicazioni 57Ingegneria informatica automatica 125Ingegneria gestionale 103

LECCE - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 637CDL Ingegneria dei materiali 83 470

Ingegneria informatica 360Ingegneria dell’automazione 15Ingegneria meccanica 12

Nuovi Ingegneria gestionale 167 167CDL da CDU

MESSINA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 445CDL Ingegneria civile 77 445

Ingegneria delle tecnologie industriali 13Ingegneria elettronica 74Ingegneria informatica e delle telecomunicazioni 218Ingegneria navale 27Ingegneria edile per il recupero 36

MILANO - POLITECNICO 4.798CDLS Ingegneria edile - architettura 118 118CDL Ingegneria edile 118 3.940

Ingegneria aerospaziale 380Ingegneria biomedica 170Ingegneria chimica 75Ingegneria civile 230Ingegneria dei materiali 49

Ingegneria delle telecomunicazioni 360

segue

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114

MILANO - POLITECNICOCDL Ingegneria edile 108

Ingegneria elettrica 151Ingegneria elettronica 238Ingegneria gestionale 631Ingegneria informatica 776Ingegneria informatica (on line) 165Ingegneria meccanica 583Ingegneria per l’ambiente e il territorio 259

CDU Ingegneria energetica 78 78Ingegneria ambiente e risorse Non ril.Ingegneria logistica e della produzioneIngegneria informaticaIngegneria informaticaIngegneria meccanica 2Ingegneria meccanica

MODENA E REGGIO EMILIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 538CDL Ingegneria dei materiali 55 538

Ingegneria elettronica 72Ingegneria gestionale 85Ingegneria industriale 38Ingegneria informatica 165Ingegneria meccanica 123

NAPOLI - II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 330CDL Ingegneria aerospaziale 32 330

Ingegneria civile 70Ingegneria elettronica 151Ingegneria meccanica 53Ingegneria per l’ambiente e il territorio 24

segue Tab. 3 - Immatricolazioni Facoltà di Ingegneria: a.a. 2000-2001 e 2001-2002per Ateneo e Corsi di laurea (CDL), Corsi di laurea specialistica(CDLS), Corsi di laurea a ciclo unico (CDU)

IMMATRICOLAZIONI2000-2001

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

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115

IMMATRICOLAZIONI2001-2002

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

MILANO - POLITECNICOCDL

Ingegneria elettrica 97Ingegneria elettronica 216Ingegneria gestionale 634Ingegneria informatica 625Ingegneria informatica (on line) 135Ingegneria meccanica 470Ingegneria per l’ambiente e il territorio 132Ingegneria dell’automazione 145Ingegneria fisica 104

Nuovi Ingegneria energetica 111 740CDl da Ingegneria per l’ambiente e il territorio 67CDU Ingegneria gestionale 109

Ingegneria informatica 83Ingegneria informatica (on line) 135Ingegneria dei trasporti 57Ingegneria meccanica 98Ingegneria matematica 80

MODENA E REGGIO EMILIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 602CDL Ingegneria dei materiali 29 602

Ingegneria elettronica 67Ingegneria della gestione industriale 69

Ingegneria informatica 157Ingegneria meccanica 128Ingegneria ambientale 39Ingegneria civile 0Ingegneria integrazione di impresa 28Ingegneria delle telecomunicazioni 36Ingegneria meccatronica 49Ingegneria edile 0

NAPOLI - II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 449CDL Ingegneria aerospaziale 35 449

Ingegneria civile 86Ingegneria elettronica 115Ingegneria meccanica 45Ingegneria per l’ambiente e il territorio 23Ingegneria informatica 145

segue

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116

NAPOLI - ISTITUTO UNIVERSITARIO NAVALE 124CDL Ingegneria delle telecomunicazioni 124 124

NAPOLI - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 2.128

CDL Ingegneria aerospaziale 129 2.011Ingegneria chimica 90Ingegneria civile 134

Ingegneria delle telecomunicazioni 327

Ingegneria dei materiali Non ril.Ingegneria edile 99Ingegneria elettrica 51Ingegneria elettronica 164Ingegneria gestionale 270

Ingegneria informatica 396Ingegneria meccanica 224Ingegneria navale 49Ingegneria per l’ambiente e il territorio 78

CDU Ingegneria delle infrastrutture 10 117Ingegneria delle telecomunicazioni (teledidattica) 15Ingegneria informatica 43Ingegneria informatica (teledidattica) 37Ingegneria meccanica 4Ingegneria meccanica (teledidattica) 8

PADOVA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 1.944CDL Ingegneria chimica 60 1.727

Ingegneria civile 169Ingegneria dei materiali 31Ingegneria delle telecomunicazioni 181Ingegneria edile 131Ingegneria elettrica 87

segue Tab. 3 - Immatricolazioni Facoltà di Ingegneria: a.a. 2000-2001 e 2001-2002per Ateneo e Corsi di laurea (CDL), Corsi di laurea specialistica(CDLS), Corsi di laurea a ciclo unico (CDU)

IMMATRICOLAZIONI2000-2001

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

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117

IMMATRICOLAZIONI2001-2002

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

NAPOLI - ISTITUTO UNIVERSITARIO NAVALECDL Ingegneria delle telecomunicazioni 95 95 95

NAPOLI - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 2.575CDLS Ingegneria edile -architettura 0 0CDL Ingegneria aerospaziale 181 2.435

Ingegneria chimica 97Ingegneria civile 108Ingegneria civile per lo sviluppo sostenibile 25Ingegneria delle telecomunicazioni 108Ingegneria dell’informazione e delletelecomunicazioni 180Scienza e ingegneria dei materiali 35Ingegneria edile 93Ingegneria elettrica 82Ingegneria elettronica 179Ingegneria gestionale della logistica edella produzione 436Ingegneria informatica 501Ingegneria meccanica 215Ingegneria navale 59Ingegneria per l’ambiente e il territorio 92Ingegneria biomedica 0Ingegneria dell’automazione 44

Nuovi Ingegneria gestionale dei progetti e delleCDL da infrastrutture 71 140CDU Ingegneria informatica e dell’automazione 44

Ingegneria meccanica 25

PADOVA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 2.315CDL Ingegneria chimica 56 2.228

Ingegneria civile 149Ingegneria dei materiali 28Ingegneria delle telecomunicazioni 267Ingegneria edile 133Ingegneria elettrotecnica 91

segue

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118

PADOVA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDICDL Ingegneria elettronica 141

Ingegneria gestionale 282Ingegneria informatica 293Ingegneria meccanica 279Ingegneria per l’ambiente e il territorio 73

CDU Ingegneria biomedica 19 217Ingegneria chimica 4Ingegneria elettronica 47Ingegneria informatica (teledidattica) 88Ingegneria meccanica 59

PALERMO - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 1.114

CDL Ingegneria aerospaziale 47 1.071Ingegneria chimica 45Ingegneria civile 82Ingegneria delle telecomunicazioni 47Ingegneria edile 97Ingegneria elettrica 42Ingegneria elettronica 154Ingegneria gestionale 95Ingegneria informatica 307Ingegneria meccanica 87Ingegneria nucleare 3Ingegneria per l’ambiente e il territorio 65

segue Tab. 3 - Immatricolazioni Facoltà di Ingegneria: a.a. 2000-2001 e 2001-2002per Ateneo e Corsi di laurea (CDL), Corsi di laurea specialistica(CDLS), Corsi di laurea a ciclo unico (CDU)

IMMATRICOLAZIONI2000-2001

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

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IMMATRICOLAZIONI2001-2002

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

PADOVA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDICDL Ingegneria elettronica 272

Ingegneria gestionale 268Ingegneria informatica 408Ingegneria meccanica 311Ingegneria per l’ambiente e il territorio 72Ingegneria dell’automazione 35Ingegneria dell’informazione 0Ingegneria aerospaziale 116Ingegneria energetica 22

Nuovi Ingegneria biomedica 87 87CDL daCDU

PALERMO - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 1.384CDLS Ingegneria edile-architettura 49 49CDL Ingegneria aerospaziale 66 1.295

Ingegneria chimica 29Ingegneria civile 72Ingegneria delle telecomunicazioni 203Ingegneria edile 88Ingegneria elettrica 34Ingegneria elettronica 130Ingegneria gestionale 110Ingegneria informatica 308Ingegneria meccanica 119Ingegneria della sicurezza e delle tecnologienucleari 12Ingegneria per l’ambiente e il territorio 88Ingegneria delle telecomunicazioni (in tele-didattica) 9Ingegneria elettronica (in teledidattica) 0Ingegneria informatica (in teledidattica) 18Ingegneria elettrica (in teledidattica) 7Ingegneria gestionale (in teledidattica) 1Ingegneria meccanica (in teledidattica) 1Ingegneria elettronica e applicazioni info-telematiche 0

segue

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segue Tab. 3 - Immatricolazioni Facoltà di Ingegneria: a.a. 2000-2001 e 2001-2002per Ateneo e Corsi di laurea (CDL), Corsi di laurea specialistica(CDLS), Corsi di laurea a ciclo unico (CDU)

IMMATRICOLAZIONI2000-2001

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

PALERMO - UNIVERSITÀ DEGLI STUDICDU Ingegneria dell’ambiente e delle risorse 13 43

Ingegneria dell’automazione 13Ingegneria delle infrastrutture 9Ingegneria elettrica 4Ingegneria meccanica 4

PARMA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 653CDL Ingegneria civile 132 557

Ingegneria delle telecomunicazioni 65Ingegneria elettronica 64Ingegneria gestionale 89Ingegneria informatica 123Ingegneria meccanica 84

CDU Ingegneria delle infrastrutture 16 96Ingegneria informatica (teledidattica) 31Ingegneria meccanica 15Ingegneria meccanica (teledidattica) 34

PAVIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 608

CDL Ingegneria civile 51 552Ingegneria edile - architettura 127Ingegneria elettrica 27Ingegneria elettronica 82Ingegneria informatica 182Ingegneria per l’ambiente e il territorio 83

CDU Ingegneria biomedica 47 56Ingegneria energetica 9Ingegneria informatica Non ril.Ingegneria ambiente e risorse Non ril.

PERUGIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 611CDL Ingegneria civile 144 588

Ingegneria dei materiali 51Ingegneria elettronica 163Ingegneria meccanica 120Ingegneria per l’ambiente e il territorio 80

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IMMATRICOLAZIONI2001-2002

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

PALERMO - UNIVERSITÀ DEGLI STUDINuovi 40CDL da Ingegneria dell’automazione 27CDU

Ingegneria elettrica 13

PARMA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 681CDL Ingegneria civile 117 663

Ingegneria delle telecomunicazioni 61Ingegneria elettronica 70Ingegneria gestionale 121Ingegneria informatica 167Ingegneria meccanica 127

CDU Ingegneria per l’ambiente e il territorio 18 18

PAVIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 566CDLS Ingegneria edile - architettura 1 1CDL Ingegneria civile 72 340

Ingegneria elettrica 25

Ingegneria informatica 135Ingegneria per l’ambiente e il territorio 55Ingegneria per la protezione idrogeologica 10Ingegneria meccanica 43

Nuovi Ingegneria biomedica 73 225CDL da Ingegneria energetica 18CDU Ingegneria informatica 74

Ingegneria per l’ambiente e il territorio 60

PERUGIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 622CDL Ingegneria civile 154 578

Ingegneria dei materiali 44Ingegneria dell’informazione 159Ingegneria meccanica 109Ingegneria per l’ambiente e il territorio 66

segue

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segue Tab. 3 - Immatricolazioni Facoltà di Ingegneria: a.a. 2000-2001 e 2001-2002per Ateneo e Corsi di laurea (CDL), Corsi di laurea specialistica(CDLS), Corsi di laurea a ciclo unico (CDU)

IMMATRICOLAZIONI2000-2001

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

PERUGIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI

CDU Ingegneria delle telecomunicazioni 23 23

PISA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 1.504CDL Ingegneria aerospaziale 152 1.470

Ingegneria chimica 66Ingegneria civile 117Ingegneria delle telecomunicazioni 204Ingegneria edile 138Ingegneria elettrica 34Ingegneria elettronica 137Ingegneria gestionale 140Ingegneria informatica 283Ingegneria meccanica 187Ingegneria nucleare 12

CDU Ingegneria biomedica 19 34Ingegneria logistica e della produzione(teledidattica) 15

POTENZA - UNIVERSITÀ DELLA BASILICATA 255CDL Ingegneria civile 34 199

Ingegneria edile 44Ingegneria meccanica 73Ingegneria per l’ambiente e il territorio 48

CDU Ingegneria dell’ambiente e delle risorse 56 56

REGGIO CALABRIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 385CDL Ingegneria civile 34 385

Ingegneria per l’ambiente e il territorio 77CDU Ingegneria delle telecomunicazioni 193

Ingegneria elettronica 81

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123

IMMATRICOLAZIONI2001-2002

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

PERUGIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDICDL Ingegneria gestionale - gestione delle risorse

natuarli e del territorio 13Ingegneria gestionale - gestione dei sistemiorganizzativi 24Ingegneria gestionale - gestione dei sistemidi produzione 9

Nuovi Ingegneria informatica e delle telecomunicazioni 44 44CDL da CDU

PISA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 1.813CDL Ingegneria aerospaziale 140 1.720

Ingegneria chimica 96Ingegneria civile, dell’ambiente e del territorio 136Ingegneria delle telecomunicazioni 214Ingegneria edile 159Ingegneria elettrica 60Ingegneria elettronica 101Ingegneria gestionale 248Ingegneria informatica 326Ingegneria meccanica 206Ingegneria della sicurezza industriale e nucleare 9Ingegneria energetica 25

Nuovi Ingegneria biomedica 93 93CDL daCDU

POTENZA - UNIVERSITÀ DELLA BASILICATA 420CDLS Ingegneria edile-architettura 0CDL Ingegneria civile 59 420

Ingegneria edile 80Ingegneria meccanica 111Ingegneria per l’ambiente e il territorio 170

REGGIO CALABRIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 361CDL Ingegneria civile 36 95

Ingegneria per l’ambiente e il territorio 59Nuovi CDL Ingegneria delle telecomunicazioni 176 266da CDU Ingegneria elettronica 90

segue

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124

ROMA - III UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 573CDL Ingegneria civile 98 573

Ingegneria elettronica 160Ingegneria informatica 178Ingegneria meccanica 137

ROMA - UNIVERSITÀ LA SAPIENZA 2.083CDLS Ingegneria edile - architettura 174 174CDL Ingegneria aerospaziale 213 1.887

Ingegneria chimica 59Ingegneria civile 76Ingegneria delle telecomunicazioni 297Ingegneria elettrica 31Ingegneria elettronica 203Ingegneria informatica 632Ingegneria meccanica 168Ingegneria nucleare 5Ingegneria per la sicurezza e la protezione 34Ingegneria per l’ambiente e il territorio 169

CDU Edilizia 22 22

ROMA - UNIVERSITÀ TOR VERGATA 1.338L1LV Ingegneria civile 56 1.338

Ingegneria delle telecomunicazioni 168Ingegneria edile 131Ingegneria elettronica 117Ingegneria gestionale 203Ingegneria informatica 360Ingegneria meccanica 127Ingegneria medica 110

segue Tab. 3 - Immatricolazioni Facoltà di Ingegneria: a.a. 2000-2001 e 2001-2002per Ateneo e Corsi di laurea (CDL), Corsi di laurea specialistica(CDLS), Corsi di laurea a ciclo unico (CDU)

IMMATRICOLAZIONI2000-2001

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

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125

IMMATRICOLAZIONI2001-2002

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

ROMA - III UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 800CDL Ingegneria civile 110 800

Ingegneria elettronica 144Ingegneria informatica 410Ingegneria meccanica 136

ROMA - UNIVERSITÀ LA SAPIENZA 3.236CDLS Ingegneria edile - architettura 161 161CDL Ingegneria aerospaziale 361 3.055

Ingegneria chimica 63Ingegneria civile 115Ingegneria delle telecomunicazioni 395Ingegneria elettrica 161Ingegneria elettronica 217Ingegneria informatica 936Ingegneria meccanica 200Ingegneria nucleare 0Ingegneria della sicurezza e della protezione 89Ingegneria per l’ambiente e il territorio 214Ingegneria dei trasporti 15Ingegneria dell’idraulica e dei trasporti marittimi 7Ingegneria automatica e dei sistemi diautomazione 21Ingegneria gestionale 220Ingegneria clinica 20Ingegneria energetica 21

Nuovi Ingegneria edile 20 20CDL da CDU

ROMA - UNIVERSITÀ TOR VERGATA 1.539CDL Ingegneria civile 54 1.520

Ingegneria delle telecomunicazioni 169Ingegneria edile 127Ingegneria elettronica 133Ingegneria gestionale 269Ingegneria informatica 402Ingegneria meccanica 139Ingegneria medica 88

segue

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126

ROMA - UNIVERSITÀ TOR VERGATAL1LV Ingegneria per l’ambiente e il territorio 66

CDU Inegneria meccanica 22 22

ROMA - UNIVERSITÀ “CAMPUS BIOMEDICO” 48CDL Ingegneria biomedica 48 48

SALERNO - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 605CDL Ingegneria chimica 45 576

Ingegneria civile 128Ingegneria elettronica 196Ingegneria meccanica 149Ingegneria per l’ambiente e il territorio 58

CDU Ingegneria chimica 5 29Ingegneria dell’ambiente e delle risorse 6Ingegneria delle infrastrutture 13Ingegneria elettronica 3Ingegneria meccanica 2

SIENA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 256CDL Ingegneria delle telecomunicazioni 84 256

Ingegneria informatica 172

TORINO - POLITECNICO 3.124CDLSCDL Ingegneria aerospaziale 6 41

Ingegneria delle telecomunicazioni 33Ingegneria elettrica 2

L1LV Ingegneria aerospaziale 192 2.644Ingegneria biomedica 82Ingegneria chimica 58

segue Tab. 3 - Immatricolazioni Facoltà di Ingegneria: a.a. 2000-2001 e 2001-2002per Ateneo e Corsi di laurea (CDL), Corsi di laurea specialistica(CDLS), Corsi di laurea a ciclo unico (CDU)

IMMATRICOLAZIONI2000-2001

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

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127

IMMATRICOLAZIONI2001-2002

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

ROMA - UNIVERSITÀ TOR VERGATACDL Ingegneria dell’ambiente e del territorio 90

Ingegneria dell’automazione 22Ingegneria dei modelli e dei sistemi 4Ingegneria energetica 13Ingegneria per lo spazio e per l’ambiente 10

Nuovi Ingegneria meccanica per la produzione 19 19CDL da CDU

ROMA - UNIVERSITÀ “CAMPUS BIOMEDICO” 42CDL Ingegneria biomedica 42 42

SALERNO - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 931CDL Ingegneria chimica 63 931

Ingegneria civile 121Ingegneria elettronica 392Ingegneria meccanica 247Ingegneria per l’ambiente e il territorio 108

SIENA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI Non ril.Nuovi Ingegneria delle telecomunicazioni Non ril. Non ril.CDLS Ingegneria informaticada CDLCDL Ingegneria gestionale

Ingegneria dell’automazione

TORINO - POLITECNICO 3.491CDLS Ingegneria dell’autoveicolo 0 0CDL Ingegneria aerospaziale 6 3.314

Ingegneria delle telecomunicazioni 200Ingegneria elettrica 25Ingegneria aerospaziale 189Ingegneria biomedica 112Ingegneria chimica 127

segue

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128

TORINO - POLITECNICOL1LV Ingegneria civile 210

Ingegneria dei materiali 19Ingegneria dell’automazione 10Ingegneria dell’autoveicolo 111Ingegneria delle materie plastiche 31Ingegneria delle telecomunicazioni 188Ingegneria delle telecomunicazioni (teledidattica) 70Ingegneria edile 121Ingegneria elettrica 68Ingegneria elettrica (teledidattica) 49Ingegneria elettronica 214Ingegneria energetica 52Ingegneria informatica 259Ingegneria logistica e della produzione 278Ingegneria logistica e della produzione(teledidattica) 79Ingegneria meccanica 358Ingegneria per l’ambiente e il territorio 152Matematica per le scienze dell’ingegneria 43

CDU Ingegneria elettronica 7 439Ingegneria elettronica (teledidattica) 52Ingegneria informatica (teledidattica) 287Ingegneria meccanica (teledidattica) 83Produzione industriale (DU europeo) 10Ingegneria delle telecomunicazioni Non ril.Ingegneria chimica Non ril.

TRENTO - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 456

CDL Ingegneria civile 145 391Ingegneria dei materiali 67Ingegneria delle telecomunicazioni 93Ingegneria per l’ambiente e il territorio 86

segue Tab. 3 - Immatricolazioni Facoltà di Ingegneria: a.a. 2000-2001 e 2001-2002per Ateneo e Corsi di laurea (CDL), Corsi di laurea specialistica(CDLS), Corsi di laurea a ciclo unico (CDU)

IMMATRICOLAZIONI2000-2001

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

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129

IMMATRICOLAZIONI2001-2002

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

TORINO - POLITECNICOCDL Ingegneria civile 226

Ingegneria dei materiali 28Ingegneria dell’automazione 21Ingegneria dell’autoveicolo 122Ingegneria delle materie plastiche 32Ingegneria delle telecomunicazioni 223Ingegneria delle telecomunicazioni 46Ingegneria edile 110Ingegneria elettrica 93

Ingegneria elettronica 242Ingegneria energetica 69Ingegneria informatica 504Ingegneria logistica e della produzione (SPEO) 296

Ingegneria meccanica 352Ingegneria per l’ambiente e il territorio 115Matematica per le scienze dell’ingegneria 44Ingegneria civile per la protezione delle acque 38Ingegneria della protezione del territorio 14Ingegneria fisica 18Ingegneria dell’informazione 62

Nuovi Ingegneria meccatronica 18 177CDL daCDU

Ingegneria meccanica 74

Ingegneria dell’informazione 12Ingegneria tessile 91

TRENTO - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 760CDLS Ingegneria edile - architettura 100 100CDL Ingegneria civile 150 585

Ingegneria industriale 73Ingegneria delle telecomunicazioni 169Ingegneria per l’ambiente e il territorio 120Ingegneria edile 0Ingegneria del controllo ambientale 34Ingegneria delle industrie alimentari 39

segue

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130

TRENTO - UNIVERSITÀ DEGLI STUDICDU Ingegneria dell’ambiente e delle risorse 11 65

Ingegneria informatica 51Tecnologie industriali e dei materiali 3

TRIESTE - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 367CDLS

CDL Ingegneria chimica 12 211Ingegneria civile 24Ingegneria dei materiali 11Ingegneria edile 19Ingegneria elettrica 27Ingegneria elettronica 48Ingegneria meccanica 24Ingegneria navale 32Ingegneria per l’ambiente e il territorio 14

CDU Ingegneria dei materiali 10 156Ingegneria delle telecomunicazioni 22Ingegneria informatica 48Ingegneria informatica (teledidattica) 48Ingegneria logistica e della produzione 23Ingegneria meccanica 5

UDINE - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 531L1LV Ingegneria civile 93 493

Ingegneria elettronica 106Ingegneria gestionale 138Ingegneria meccanica 156

CDU Ingegneria dell’ambiente e delle risorse 38 38Ingegneria elettronica Non ril.

segue Tab. 3 - Immatricolazioni Facoltà di Ingegneria: a.a. 2000-2001 e 2001-2002per Ateneo e Corsi di laurea (CDL), Corsi di laurea specialistica(CDLS), Corsi di laurea a ciclo unico (CDU)

IMMATRICOLAZIONI2000-2001

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

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TRENTO - UNIVERSITÀ DEGLI STUDINuovi Ingegneria dell’informazione e dell’organizzazione 57 75CDL da Ingegneria della produzione industriale 18CDU

TRIESTE - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 361CDLS Ingegneria delle telecomunicazioni 0 0

Ingegneria logistica e della produzione 0Ingegneria meccanica 0

CDL Ingegneria chimica 9 232Ingegneria civile 21Ingegneria dei materiali 19Ingegneria edile 26Ingegneria elettrica 17Ingegneria elettronica 33Ingegneria meccanica 39Ingegneria navale 31Ingegneria per l’ambiente e il territorio 26Ingegneria gestionale 11Ingegneria dell’automazione 0

NuoviCDL da Ingegneria delle telecomunicazioni 24 129CDU Ingegneria informatica 83

Ingegneria logistica e della produzione 22

UDINE - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI 606CDL Ingegneria civile 105 499

Ingegneria elettronica 108Ingegneria gestionale industriale 80Ingegneria meccanica 206

Nuovi CDL Ingegneria dell’ambiente e delle risorse 40 107da CDU Ingegneria gestionale dell’informazione 67

Fonte: elaborazione CNI su dati MIUR

IMMATRICOLAZIONI2001-2002

ATENEO Per Sub TotaleTipol. Denominazione corso Corso totali Ateneo

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Pubblicazioni del Centro Studidel Consiglio Nazionale Ingegneri

no. 1 / 1999 Piano di attività - Triennio 1999- 2002no. 2 / 1999 La via dell’Etica Applicata, ossia delle politiche di prevenzione: una scelta

cruciale per l’Ordine degli Ingegnerino. 3 / 1999 Monitoraggio sull’applicazione della direttiva di tariffa relativa al D. Lgs.

494/96 in tema di sicurezza nei cantierino. 4 / 2000 La dichiarazione di inizio attività - Il quadro normativo e giurispruden-

zialeno. 5 / 2000 L’autorità per la vigilanza sui lavori pubblici - Organi, poteri e attivitàno. 6 / 2000 Le ipotesi di riforma delle professioni intellettualino. 7 / 2000 Le strutture societarie per lo svolgimento delle attività di progettazione -

Il quadro normativo e giurisprudenzialeno. 8 / 2000 Le tariffe professionali - Il quadro giurisprudenziale in Italia e in Europano. 9 / 2000 Le assunzioni di diplomati e laureati in Ingegneria in Italiano. 10/2000 Il ruolo degli ingegneri per la sicurezzano. 11/2000 Il nuovo regolamento generale dei lavori pubblici. Un confronto con il

passatono. 12/2000 Il nuovo capitolato generale dei lavori pubblicino. 13/2000 Il responsabile del procedimento - Inquadramento, compiti e retribuzioneno. 14/2000 Il mercato dei servizi di ingegneria. Analisi economica e comparativa del

settore delle costruzioni -Parte primano. 15/2000 Il mercato dei servizi di ingegneria. Indagine sugli ingegneri che svolgono

attività professionale - Parte secondano. 16/2000 La professione di ingegnere in Europa, Canada e Stati Uniti. I sistemi na-

zionali e la loro evoluzione nell’epoca della globalizzazioneno. 17/2000 L’intervento delle Regioni in materia di dichiarazione di inizio attivitàno. 18/2000 Opportunità e strumenti di comunicazione pubblicitaria per i professioni-

sti in Italiano. 19/2000 I profili di responsabilità giuridica dell’ingegnere - Sicurezza sul lavoro,

sicurezza nei cantieri, appalti pubblici, dichiarazione di inizio attivitàno. 20/2001 Spazi e opportunità di intervento per le amministrazioni regionali in ma-

teria di lavori pubblicino. 21/2001 Imposte e contributi sociali a carico dei professionisti nei principali Paesi

europeino. 22/2001 Le tariffe relative al D.Lgs 494/96. Un’analisi provincialeno. 23/2001 Le nuove regole dei lavori pubblici. Dal contratto al collaudo: contestazio-

ni, eccezioni, riserve e responsabilitàno. 24/2001 L’evoluzione dell’ingegneria in Italia e in Europano. 25/2001 La riforma dei percorsi universitari in ingegneria in Italiano. 26/2001 Formazione e accesso alla professione degli ingegneri in Italiano. 27/2001 Le strutture societarie per lo svolgimento delle attività professionali in

Europa

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no. 28/2001 La direzione dei lavori nell’appalto di opere pubblicheno. 29/2001 Analisi delle pronunce dell’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici.

Febbraio 2000-marzo 2001no. 30/2001 Osservazioni sul D.P.R. 328/2001no. 31/2001 La copertura assicurativa del progettista. Quadro normativo e caratteristi-

che dell’offertano. 32/2001 Qualificazione e formazione continua degli ingegneri in Europa e Nord

Americano. 33/2001 Le verifiche sui progetti di opere pubbliche. Il quadro normativo in Europano. 34/2001 L’ingegneria italiana tra nuove specializzazioni e antichi valorino. 35/2001 La domanda di competenze ingegneristiche in Italiano. 36/2001 Il mercato dei servizi di ingegneria. Evoluzione e tendenze nel settore del-

le costruzionino. 37/2002 Il riparto delle competenze normative in materia di professioni. Stato, Re-

gioni, Ordinino. 38/2002 Note alla rassegna stampa 2001no. 39/2002 Ipotesi per la determinazione di un modello di stima basato sul costo mi-

nimo delle prestazioni professionali in ingegneriano. 40/2002 Tariffe professionali e disciplina della concorrenzano. 41/2002 Ipotesi per una revisione dei meccanismi elettorali per le rappresentanze

dell’Ordine degli ingegnerino. 42/2002 Installare il Sistema Qualità negli studi di ingegneria. Un sussidiario per

l’applicazione guidata di ISO 9000:2000 - Volume Ino. 43/2002 Installare il Sistema Qualità negli studi di ingegneria. Un sussidiario per

l’applicazione guidata di ISO 9000:2000 - Volume IIno. 44/2002 La remunerazione delle prestazioni professionali di ingegneria in Europa.

Analisi e confrontino. 45/2002 L’accesso all’Ordine degli ingegneri dopo il D.P.R. 328/2001no. 46/2002 La domanda di competenze d’ingegneria in Italia. Anno 2002no. 47/2003 Imposte e struttura organizzativa dell’attività professionale in Europano. 48/2003 Il mercato dei servizi di ingegneria - 2002no. 49/2003 Le nuove regole in materia di progettazione delle opere pubbliche. Tariffe,

prestazioni gratuite, consorzi stabili e appalto integratono. 50/2003 La riforma del sistema universitario nel contesto delle Facoltà di Ingegneria

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Finito di stampare nel mese di aprile 2003Stampa: tipografia MADeS, via D. Menichella 94, 00159 Roma