LA RIABILITAZIONE NELLA MALATTIA DI PARKINSON · Passaggi posturali Postura Manualità Equilibrio...

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LA RIABILITAZIONE NELLA MALATTIA DI PARKINSON Kai S. Paulus UOC Neurologia AOU Sassari

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LA RIABILITAZIONENELLAMALATTIA DI PARKINSON

Kai S. PaulusUOC Neurologia

AOU Sassari

Malattia di ParkinsonBradicinesia

RigiditàAlterazione dei riflessi posturali

Instabilità posturaleTremore a riposo

DoloreInsonnia – disturbi del sonno

AnsiaDepressione

FaticaDisautonomie

Alterazione del controllo degli ImpulsiAllucinazioni

Psicosi

«The earlier the remedies are resorted to,the greater will be the probability of success.»

J Parkinson, An Essay on the Shaking Palsy, 1817

«The earlier the remedies are resorted to,the greater will be the probability of success.»

J Parkinson, An Essay on the Shaking Palsy, 1817

«The earlier the remedies are resorted to,the greater will be the probability of success.»

J Parkinson, An Essay on the Shaking Palsy, 1817

Terapia

Con la durata di malattia:

- diminuisce efficacia trattamento farmacologico

Terapia

Con la durata di malattia:

- diminuisce efficacia trattamento farmacologico

- aumentano costi trattamento farmacologico

Terapia

Con la durata di malattia:

- diminuisce efficacia trattamento farmacologico

- aumentano costi trattamento farmacologico

- aumenta efficacia trattamento riabilitativo

OBIETTIVI DELLA NEURORIABILITAZIONE

Fase iniziale (HY 1-2,5)Prevenire l’inattività

Prevenire la paura di muoversi e di cadereMantenere o migliorare le prestazioni fisiche

Fase intermedia (HY 2-4)Obiettivi come indicati per la fase iniziale

Mantenere o migliorare il movimento in vari ambiti, di cui:- Passaggi posturali- Postura- Manualità- Equilibrio- Marcia

Prevenire e/o migliorare disartria e disfagia

Fase avanzata (HY 4-5)Obiettivi come indicati per la fase intermedia

Prevenire l’allettamentoPreservare le funzioni vitali

Prevenire lesioni da pressionePrevenire le contratture

Fase iniziale (HY 1-2,5)Prevenire l’inattività

Prevenire la paura di muoversi e di cadereMantenere o migliorare le prestazioni fisiche

Promuovere uno stile di vita dinamicoFornire un’adeguata informazione al fine di prevenire l’inattività

e di migliorare le capacità fisicheEsercizi attivi (di gruppo) per

- migliorare l’equilibrio statico-dinamico- potenziare la forza muscolare- aumentare l’escursione articolare- incrementare la capacità aerobica

Coinvolgere il partner e/o il caregiver

INTERVENTI NEURORIABILITATIVI

Fase intermedia (HY 2-4)Obiettivi come indicati per la fase iniziale

Mantenere o migliorare il movimento in vari ambiti, di cui:Passaggi posturali, Postura, Manualità, Equilibrio, Marcia

Prevenire e/o migliorare disartria e disfagia

Interventi come indicati per la fase iniziale

Esecuzione di attività funzionali tramite l’utilizzo di:- Strategie riabilitative non specifiche

- Strategie riabilitative specifiche

Informare il paziente sullo svantaggio di effettuarepiù attività contemporaneamente (multi-tasking)

INTERVENTI NEURORIABILITATIVI

INTERVENTI NEURORIABILITATIVI

Fase avanzata (HY 4-5)Obiettivi come indicati per la fase intermedia

Prevenire l’allettamentoPreservare le funzioni vitali

Prevenire lesioni da pressionePrevenire le contratture

Posizionamento posturale in carrozzina oppure a letto

Esercizi attivi assistiti

Fornire un’adeguata informazione al fine diprevenire lesioni da pressione e contratture

STRATEGIE NEURORIABILITATIVETrattamenti

Passaggiposturali

Postura

Manualità

Equilibrio

Marcia

Obiettivo

Migliorare l’autonomia

Raggiungere correzione/miglioramentoconsapevole delle alterazioni posturali

Migliorare la manipolazione di oggetti

Migliorare l’equilibrio durante le attività

Promozione della marcia autonomaMigliorando velocità e stabilità

Strategie

Utilizzo di strategie cognitive e/o cues

Esercizi di stretching, rilassamentoe coordinazione (con feedback visivo)

Esercizi basati su necessità di raggiungereed afferrare oggetti con cues e cognition

Esercizi di equilibrio e rinforzo muscolare,avvicinare il paziente alle problematichedell’equilibrio e del rischio delle cadute

Training del cammino, utilizzo di cues,Esercizi di rinforzo muscolaree mobilizzazione del tronco

STRATEGIE NEURORIABILITATIVEPrevenzione

Inattività

Lesioni dapressione

Cadute

Obiettivo

Preservare e migliorare lacondizione fisica generale

Prevenire piaghe da decubito

Ridurre o prevenire le cadute

Strategie

Favorire attività fisica e sportiva

Cambiare frequentemente posizioneed adeguare la postura in sedia ed a lettoEsercizi attivi assistiti per migliorare lafunzionalità cardio-vascolare

Valutare il rischio di cadute anche tramitel’utilizzo di scale; eserciti mirati alMiglioramento dei riflessi posturali e del-l’equilibrio statico-dinamico

CUES

Uditivi

Visivi

Tattili / cognitivi

Cues ritmici

Camminare al ritmo di una musicaoppure a marcia militare

Seguire un esempioSuperare linee/ostacoli

Nordic walkingAccompagnare il movimentobattendosi ritmicamente suifianchi

Cues unici

Iniziare il movimento su commando

Iniziare il movimento superando un ostacoloCorreggere la postura tramite uno specchiooppure un oggetto dell’ambiente circostante

Iniziare il movimento concentrandosi sullameta (e non sulla zona di passaggio il chepuò innescare fenomeni di freezing)

▪ Music

▪ Dance

▪ Theatre

NON CONVENTIONAL REHABILITATION

Diagnosi e terapia della Malattia di Parkinson, Ministero della Salute e LIMPE, 08/2013

COMPLEMENTARY TREATMENTS

ITALIAN GUIDELINES 2013

Rhythmic Therapy

Parkinson’s disease:

disturbance of coordinated rhythmic locomotionSkodda et al, 2010

Rhythmic auditory cues can influence the motor systemLarge, 2008

Rhythmic Therapy

Rhythmic auditory stimolation is recognized as

state of the art mobility treatment for Parkinson’s Disease

Archibald et al., 2013

Rhythmic Therapy

Rhythm facilitate movement by enabling the timing of muscleactivition to synchronize to the temporal structure of beats

Neural connections between the auditoryand motor systems could explain this facilitation

Sounds exert an influence on the motor pathway, via reticulospinalconnections, which prime and alter timing of spinal motor neurons

Seger et al, 2013Konoike, 2012

Lee et al., 1996

Rhythmic Therapy

Positive effects of rhythmic stimulation

on movement pattern in Parkinson’s disease are

short lasting

Nombela et al, 2013

DANCE

Dance therapy improves motor and cognitive functionsin patients with Parkinson’s disease

De Natale ER, Paulus KS, Aiello E, Sanna B, Manca A, Sotgiu G, Tranquilli LP, Deriu F

Dept. Biomedical Science, Dept. Clinical and Experimental Medicine, Dept. Surgical and Microsurgical Sciences, University of Sassari, Italy

DANCE

Music Therapy

Brain Plasticity

Altenmüller, 2015

Brain Plasticity

▪ Modifications of efficiency and size of synapses

▪ Growth of new synapses and dendrites

▪ Increase in grey matter density,including also enhancement of capillaries and glial cells

▪ Reduction of apoptosis Altenmüller, 2015

Brain Plasticity

Activity Brain plasticity

Music Brain plasticity

Importance of choosing the favorite music

Gerdner, 2012

… and even simply listening to preferred music after

stroke or in patients with dementia could have

antidepressive effects, with the potential to improve

cognition, memory, arousal, and well-being

Altenmüller, 2015

What kind of music

Emotion

Activation of the dopaminergic mesolimbic system

Dopamine

RewardLearningAttention

Addiction

Keitz et al, 2003Blood and Zatorre, 2001

Emotion

Intense pleasure in response to music can lead

to dopamine release in the striatal system

Salimpoor et al., 2011

Making music makes rehabilitation more enjoyable and

can remediate impaired neural processes or neural

connections by engaging and linking brain regions with

each other that might otherwise not be linked together

Altenmüller, 2015

LA RIABILITAZIONENELLAMALATTIA DI PARKINSON

Kai S. PaulusUOC Neurologia

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