La rete di scuole: uno strumento per rafforzare la ... Di Masi.pdf · Azioni della scuola presenti...
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La rete di scuole: uno strumento per rafforzare la collaborazione
tra scuola-famiglia-servizi
Firenze, 10 marzo 2015
LabRIEF (Università di Padova) Diego Di Masi
[email protected] [email protected]
LabRIEF - 2014 - P.I.P.P.I.
GLI ESITI
Livello di Rischio (T0-T2)
77
7
5
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
livello di rischio
diminuito aumentato uguale
Sintesi Famiglie Target (T2)
81
45
8 6 1
8
44
81 8389 88
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
La famiglia è
ancora nella presa
in carico del
servizio
La famiglia è
ancora nella presa
in carico ma c’è
stato un
alleggerimento
degli interventi
La famiglia non è
più nella presa in
carico perché la
sua situazione è
migliorata
La famiglia è
ancora nella presa
in carico ma c’è
stato un
peggioramento
della situazione
La famiglia non è
più nella presa in
carico perché si è
interrotto il
rapporto con il
servizio
Il/I bambino/i
è/sono oggi fuori
famiglia
(allontanato/i)
sì no
Sintesi Famiglie Target
Sintesi Famiglie Controllo
* Per le 5 famiglie e i 9 bambini per i quali non è stato possibile raggiungere alcun operatore in grado di
completare la compilazione, il dato relativo all’attuale presa in carico è solo formale. Il dato è stato
compilato dal responsabile del servizio, in quanto gli operatori responsabili dei casi sono cambiati e non
hanno contatti regolari con la famiglia.
** Per 6 famiglie l'alleggerimento degli interventi non è una conseguenza di una maggiore autonomia (come
è invece per le FT), ma risulta legata a difficoltà del servizio.
***Si rileva che 8 bambini, appartenenti a 5 famiglie, sono stati allontanati dal nucleo d’origine. Inoltre, ci
sono 3 bambini (relativi a 2 famiglie) per i quali i servizi stanno procedendo alla segnalazione all'Autorità
Giudiziaria per l'allontanamento.
41
15
0
18
05
11
26
41
23
4136
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
La famiglia è ancora nella presa in carico
del servizio*
La famiglia è ancora nella presa in carico
ma c’è stato un
alleggerimento degli interventi**
La famiglia non è più nella presa in
carico perché la sua
situazione è migliorata
La famiglia è ancora nella presa in carico
ma c’è stato un
peggioramento della situazione
La famiglia non è più nella presa in carico perché si è
interrotto il rapporto con il
servizio
Il/I bambino/i è/sono oggi fuori
famiglia
(allontanato/i)
N° tot Bambini allontanati dalla
famiglia***
sì no dato in arrivo
MdB. Var% T0-T2 FFTTvsFFCC
Fam
igli
e
Targ
et
Fam
igli
e
Co
ntr
oll
o
Dispostivi Avviati in T0-T1 e T1-T2
Dispositivi Avviati
47
29
68
6155
25
66
58
t0-t
1 F
am
iglia
d'A
ppoggio
t1-t
2 F
am
iglia
di
Appoggio
t0-t
1 E
ducativ
a
dom
iciliare
t1-t
2 E
ducativ
a
dom
iciliare
t0-t
1 G
ruppi
genito
ri
t1-t
2 G
ruppi d
ei
genito
ri
t0-t
1
Colla
bora
zio
ne
scuola
t1-t
2
Colla
bora
zio
ne
con la
scuola
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
Il mio ambiente di vita
Il mio crescere - i bisogni di
sviluppo del
bambino
Di che cosa ho bisogno da chi si prende cura di
me
Var. % 1-2 disp
Var. % 2-3 disp
Var. % FC
L’ACRONIMO
Il fenomeno degli allontanamenti (2010)
LabRIEF - 2014 - P.I.P.P.I.
Il fenomeno degli allontanamenti
LabRIEF - 2014 - P.I.P.P.I.
Prime 10 opzioni
che motivano
affido
Prime 10 opzioni che
motivano inserimento in
comunità residenziale
La negligenza familiare
LabRIEF - 2014 - P.I.P.P.I.
Il programma PIPPI intende sostenere e sviluppare le competenze/capacità genitoriali per garantire il benessere del bambino nel proprio contesto di vita:
«Una carenza significativa o un'assenza di risposte ai bisogni di un bambino, bisogni riconosciuti come fondamentali sulla base delle conoscenze scientifiche attuali e/o dei valori sociali adottati dalla collettività di cui il bambino è parte» (Lacharité, Éthier et Nolin, 2006)
Etimologia: non scegliere, non accogliere non curare
assessment framework
valutazione Finalità “della utilità” (Weiss, 1998)
Finalità “della verità” (Weiss, 1998)
LabRIEF - 2014 - P.I.P.P.I.
I DISPOSITIVI D’INTERVENTO NEL PROGRAMMA P.I.P.P.I.
FAMIGLIA
GRUPPO CON I GENITORI
FAMIGLIA DI APPOGGIO EDUCATORE
DOMICILIARE
PARTENARIATO SCUOLA-FAMIGLIA-
SERVIZI
SOSTEGNO ECONOMICO
LIVELLO INTER-PROFESSIONALE
Insufficienti conoscenze
Rappresentazioni e pregiudizi
Linguaggi diversi
Le criticità del dispositivo scuola
LIVELLO INTER-ISTITUZIONALE
Sono due diversi sistemi con distinzioni tradizionalmente nette e consolidate di tipo organizzativo, amministrativo e politico
Le criticità del dispositivo scuola
Le strategie possibili
LIVELLO INTER-PROFESSIONALE il mesosistema
Formazione congiunta
Incontri e contatti periodici in EM: comunicazione bidirezionale
Azioni della scuola presenti nel progetto del bambino e della sua famiglia
Procedure trasparenti e codificate
Le strategie possibili
LIVELLO INTER-ISTITUZIONALE L’esosistema
Ruolo cruciale del Gruppo Territoriale
per la creazione della rete formale
Iniziative di formazione e
sensibilizzazione aperte
Le strategie possibili
Gli strumenti per la collaborazione
B.E.S. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
“ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare
Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai
quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”
Strumenti per la collaborazione
Normativa sull’inclusione dei BES
Disabilità
• Legge 104/1992
Disturvi Evolutivi Specifici (es: DSA, disprassia,
deficit del linguaggio, ADHD)
• Legge 170/2010
Svantaggio socio- economico,
linguistico, culturale
• Direttiva 27/12/2012;
• C. M. 8/2013;
• Nota del 27 giugno2013 (prot.1551)
Strumenti per la collaborazione
Bambini con disabilità e/o DSA
• Gruppo di Lavoro Handicap Istituto (GLHI)
• Gruppo di Lavoro Handicap Operativi (GLHO)
Luoghi per l’EM
• Profilo Dinamico Funzionale (PDF)
• Piano Educativo Individualizzato (PEI)
• Piano Didattico Personalizzato (PDP)
Strumenti per RPM
Strumenti per la collaborazione
Bambini non certificati
• Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI)
Luoghi per l’EM
• Piano Didattico Personalizzato (PDP)
• Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) Strumenti per RPM
La rete di scuole PIPPI
Osservazione e strumenti
Condivisione e negoziazione dei
punti di vista
Intervento
Valutazione
aspettative
Esperienze pregresse
Abitudini
Protocolli
Valutazione Trasformativa e Partecipativa
Sentore di disagio, disequilibrio, situazione problematica
Fare irriflesso
Lavorare in partenariato
Soluzioni tradizionali e riproduzione dell’esistente
Ricerca di soluzioni alternative e produzione di conoscenze
ICF-CY
PEI
L’ integrazione delle professionalità per
(1):
Trovare nuove strategie:
“La mamma, presa dal lavoro, non riusciva a trovare il tempo per accompagnare Francesco presso l’ambulatorio della neuropsichiatria per un’osservazione del bambino. La collaborazione tra servizi ha consentito un’osservazione presso il nido”
Promuovere una visione olistica
“Il contatto tra le diverse figure che osservavano costantemente il bambino in contesti diversi ha permesso di osservare i miglioramenti e le difficoltà effettive del bimbo nel corso del suo sviluppo. Si è potuta avere una visuale a 360° dello sviluppo di Francesco e una capacità d’azione molto più ampia di quella che una semplice educativa domiciliare poteva permettere. Gli incontri periodici in equipe hanno favorito un ottimo scambio di informazioni, sapere di avere degli obiettivi condivisi ha favorito il raggiungimento degli stessi anche attraverso percorsi secondari, pensati su misura per quella situazione”
L’ integrazione delle professionalità per (2):
Favorire la partecipazione dei genitori
“Avere condiviso tutte le informazioni sulla famiglia, i vari punti di vista, ci ha portato ad avere dei buoni risultati. Inoltre è stato molto preziosa anche la collaborazione della madre, che in alcuni momenti è stata parte dell’equipe”
L’ integrazione delle professionalità per (3):
Grazie!!!