La regina dell’autunno

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La regina La regina dell dell autunno autunno Mariolina De Angelis* A ran- cio- ne, ricca di beta- carotene, la zucca è l'or- taggio per eccellenza, utile per la vista e per la pelle. La sua composizione, ricca di fi- bre, di vitamine e minerali è indispensabile per il benesse- re del nostro organismo. Ma- gnesio, selenio, ferro calcio e fosforo in quantità molto ele- vate partecipano alle reazioni biochimiche di quella mac- china perfetta che è il nostro corpo. In questo contesto la zucca risulta essere un ali- mento ipocalorico. L’acqua e i zuccheri semplici presenti in essa migliorano il transito intestinale, combattono la stitichezza, contrastano la ri- tenzione idrica. Tutto ciò con- tribuisce a fare sì che la zucca possa essere considerata una alleata della nostra bellezza per la cura della pelle, dei ca- pelli e delle unghie. Della Zucca non si butta nulla. Lo scarto, infatti, contiene com- posti bioattivi che contribui- scono ad essere una risorsa naturale per il nostro corpo. Sono molte le formulazioni cosmetiche contenenti estratti di zucca, moltissime le maschere in commercio che costituiscono un vero e proprio elisir di bellezza, ric- che di componenti naturali antiossidanti e rigeneranti. La zucca, inoltre, è ricca di flavonoidi e antociani che in- tervengono nella prevenzio- ne dell'invecchiamento cuta- neo. L'olio di zucca estratto a freddo dai semi è molto utiliz- zato per nutrire, rigenerare, ringiovanire ed elasticizzare la pelle. Nelle farmacie ed er- boristerie troviamo lozioni e detergenti normalizzanti, nonché creme anticellulite a base di estratti di zucca. Sono molti anche gli scrub ricchi di vitamina C e betacarotene ottenuti dalla polpa di zucca. I semi ricchi di acidi grassi insaturi come l'acido linolei- co possono essere ingeriti e utilizzati come snack in ag- giunta al muesli e alle insala- te. Contrariamente a quanto si pensa i semi hanno un ap- porto lipidico e calorico bas- so. Quindi, la zucca è un ali- mento leggero ma ricco. Gra- zie alle sue proprietà è indi- scussa regina dell'autunno *Farmacista INSERTO A CURA DI MARIOLINA DE ANGELIS taggio per per la vista sua compos bre, di vita indispensa re del nostr INSERTO A CURA DI MARIOLINA DE ANGELIS INSERTO A CURA DI MARIOLINA DE ANGELIS E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.

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La reginaLa reginadelldell ’’autunnoautunno

Mariolina DeAngelis*

Aran -cio -ne,

ricca di beta-carotene, lazucca è l'or-

taggio per eccellenza, utileper la vista e per la pelle. Lasua composizione, ricca di fi-bre, di vitamine e minerali èindispensabile per il benesse-re del nostro organismo. Ma-

gnesio, selenio, ferro calcio efosforo in quantità molto ele-vate partecipano alle reazionibiochimiche di quella mac-china perfetta che è il nostrocorpo. In questo contesto lazucca risulta essere un ali-mento ipocalorico. L’acqua e izuccheri semplici presenti inessa migliorano il transitointestinale, combattono lastitichezza, contrastano la ri-tenzione idrica. Tutto ciò con-tribuisce a fare sì che la zuccapossa essere considerata una

alleata della nostra bellezzaper la cura della pelle, dei ca-pelli e delle unghie. DellaZucca non si butta nulla. Loscarto, infatti, contiene com-posti bioattivi che contribui-scono ad essere una risorsanaturale per il nostro corpo.Sono molte le formulazionicosmetiche contenentiestratti di zucca, moltissimele maschere in commercioche costituiscono un vero eproprio elisir di bellezza, ric-che di componenti naturali

antiossidanti e rigeneranti.La zucca, inoltre, è ricca diflavonoidi e antociani che in-tervengono nella prevenzio-ne dell'invecchiamento cuta-neo. L'olio di zucca estratto afreddo dai semi è molto utiliz-zato per nutrire, rigenerare,ringiovanire ed elasticizzarela pelle. Nelle farmacie ed er-boristerie troviamo lozioni edetergenti normalizzanti,nonché creme anticellulite abase di estratti di zucca. Sonomolti anche gli scrub ricchi

di vitamina C e betacaroteneottenuti dalla polpa di zucca.I semi ricchi di acidi grassiinsaturi come l'acido linolei-co possono essere ingeriti eutilizzati come snack in ag-giunta al muesli e alle insala-te. Contrariamente a quantosi pensa i semi hanno un ap-porto lipidico e calorico bas-so. Quindi, la zucca è un ali-mento leggero ma ricco. Gra-zie alle sue proprietà è indi-scussa regina dell'autunno

*Farmacista

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Giovedì 21 ottobre [email protected]

u A L I M E N TA Z I O N E . L’esclusione di intere categorie di alimenti può causare carenze nutrizionali

Stare a dietaaiuta davveroa dimagrire?I regimi alimentari drastici rischianodi rendere il metabolismo più lentoLaura Melzini*

Spesso ai primi incon-tri i pazienti chiedonoschemi molto rigidi

per cercare di recuperare inpoco tempo mesi e mesi dicomportamenti alimentaridecisamente disordinati,ma quasi mai questo è il mo-

do giusto per raggiungere il proprioobiettivo; molto spesso regimi alimenta-ri restrittivi, soprattutto se protratti perlungo tempo, condannano le persone aduna dieta perenne in quanto per evitaredi recuperare i chili persi, in seguito adun minimo eccesso alimentare, si ricorrecontinuamente a diete ipocaloriche.Questo determina il cosiddetto “poco sa-lutare” effetto yo-yo, che molto spessoporta ad un aumento della circonferenzaaddominale e quindi del grasso visceralecon conseguente aumento del colestero-lo, trigliceridi e ipertensione arteriosa.

In genere le diete si basano su due prin-cipi semplici: ridurre il carico calorico eaumentare il dispendio energetico. Ma ilcorpo umano è ben più complesso di così:solamente il peso è regolato da centinaiadi fattori diversi. Le cellule del tessutoadiposo inoltre sono un termometro me-tabolico duro da resettare: se si riempionoaumentano il consumo di grassi, ma se sisvuotano troppo fortemente, come accadein una dieta molto restrittiva, portano adun rallentamento del metabolismo basa-le.

Dopo un periodo di restrizione calorica,l’organismo cerca di consumare meno ca-lorie possibili al fine di risparmiare ener-gia. Il funzionamento dei vari organi si ri-duce, si abbassa la temperatura corporeaed il metabolismo basale diminuisce. Laconseguenza è che si dovrà continuare amangiare sempre meno per mantenere ilpeso raggiunto.

Inoltre bisogna sempre tenere in contoche la forte perdita di peso che si registracon diete fortemente ipocaloriche saràprevalentemente a spese del tessuto mu-scolare, in quanto per un dimagrimentorapido il nostro corpo trova più conve-niente trarre energia dalle riserve protei-che e dalle riserve muscolari, piuttostoche dai grassi. Dieta dopo dieta il metabo-lismo tenderà dunque a diventare semprepiù lento e meno efficiente.

Per prima cosa allora bando alle dietedrastiche per evitare di attivare i mecca-nismi di risparmio energetico che rallen-tano il metabolismo; meglio allora unaperdita di peso piccola ma costante che in-teressi una riduzione della massa grassa.Se si desidera ottenere una riduzione del-la massa grassa, la perdita di peso dovràessere raggiunta con la strategia funzio-nale e nutrizionale più adeguata alle pro-prie esigenze.

Le diete drastiche più popolari e acces-sibili a tutti sono da evitare perché spessosi basano non solo sull’esclusione di ali-menti poco salutari, ma di intere catego-rie di alimenti, provocando squilibri or-monali e carenze nutrizionali; inoltre,possono favorire atteggiamenti ossessiviverso il cibo in quanto non insegnano agestire l’eccezione in maniera funzionale.Sottoporsi a continue diete restrittive,

porta ad unaumento del rilascio del cortisolo, l’ormo -ne dello stress, generando depressione eirritabilità, nonché ad una diminuzioneulteriore del metabolismo basale. Ad ognipasto è importante assumere grassi “buo -ni”, proteine e iodio, pochi zuccheri per ilpancreas, grassi essenziali per i neuroni,minerali per le ossa e per i muscoli.

È necessario, inoltre, abbandonare ilconcetto di peso ideale e comprendere che

l’obiettivo non può essere un numeroscritto su una bilancia, ma che esso è daricercarsi in uno stato di benessere psico-fisico.

Un regime alimentare deve essere spe-cifico e personale, non può esistere unadieta universale.

Per dimagrire non bisogna privarsi delbuon cibo ma imparare a mangiare consa-

pevolmente; ecco perché i piani alimenta-ri devono essere elaborati dai professioni-sti della nutrizione. L’obiettivo di questipercorsi è quello di educare il paziente aduna sana alimentazione, che gli permettedi assumere tutti i nutrienti necessari alregolare funzionamento del proprio or-ganismo.

*Specialista in Scienze dell’alimentazione

S O C I E TA’

Difendersi dal rischiocaduta dei capelli

La caduta dei capelli av-viene in tutti gli indi-vidui e segue una sta-

gionalità punto, è un feno-meno naturale e quindi nondobbiamo preoccuparci par-ticolarmente Tuttavia, in al-cuni casi è opportuno pren-dere delle precauzioni e ri-volgersi allo specialista. No-nostante sia un fenomeno fi-siologico con dei picchi nellastagionalità autunnale, lacaduta dei capelli mette incrisi tutti. Sono le donneadaccusare il colpo di più ri-spetto agli uomini. I motivisono ovvi e sono legatiall’inestetismo anche par-ziale che la cauita dei capellipuò provocare. La stagioneprotagonista di tale fenome-no è la stagione autunnale.Tuttavia anche in inverno ein Primavera si possono ve-rificare periodi di caduta.Quali i motivi? Sono svaria-ti. Tra questi certamente fat-tori genetici, alimentazione,farmaci, alcuni tipi di pato-logie e carenze vitaminiche ecarenza di ferro. Importanteè quindi ricordare che nellamaggior parte dei casi la ca-duta dei capelli è una condi-

zione fisiologica, quindi nonbisogna allarmarsi ed evita-re di farsi prendere dal pani-co. Per via psicosomatica lacaduta potrebbe addiritturaaccentuarsi. Come dobbia-mo quindi comportarci conla normale caduta dei capellilegata alla stagionalità?Tutto tende a tornare nor-male nel giro di qualche set-timana o di un mese ma sicu-ramente può essere utile

trattare i propri capelli conmedicamenti. Potremmo ri-volgerci al nostro farmaci-sta il quale ci consiglieràuno shampoo medicatoadatto al nostro capello e unintegratore specifico checontenga le vitamine delgruppo B e la vitamina E. Si-curamente il farmacista ciconsiglierà anche di privile-giare nella nostra alimenta-zione frutta e verdura di sta-

gione e tutti i pesci ricchi diOmega 3 insieme a latticiniuova e legumi. In tutti gli al-tri casi, come quelli in cui lacaduta del capello non èprovvisoria, come nel casodell'alopecia anche disturbiormonali e stress che po-tranno essere quindi unaconcausa. In tal caso sarànecessario adottare una cu-ra tricologica.

maridea

SALUTE & BENESSERE

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Giovedì 21 ottobre [email protected] 15

A L I M E N TA Z I O N E

C o m b a t t e rel’anemiain gravidanza

Mario Polichetti

L’ Anemia ingravidanzarappresenta

una evenienza moltocomune. Nelle primefasi dell'anemia, pos-sono presentarsi sin-tomi aspecifici o scar-

samente evidenti, a tal punto da es-sere confusi con quelli che accompa-gnano una normale evoluzione dellagravidanza. Per confermare la dia-gnosi è quindi necessario sottoporsialle analisi del sangue di routine,durante le visite prenatali. I gineco-logi, di solito, eseguono diversi testper verificare la percentuale di glo-buli rossi nel plasma, la concentra-zione di emoglobina ed il valore di al-tri indicatori, in modo da valutare sela paziente è, o rischia di diventare,anemica.

I più comuni sin-tomi di anemia du-rante la gravidan-za sono:

Sensazione distanchezza o debo-lezza (molto comu-ni), pallore pro-gressivo di pelle,labbra e unghie,mal di testa, verti-gini, intorpidi-mento di mani epiedi, bassa tempe-ratura corporea,mancanza di respi-ro (lieve dispneadurante lo sforzo,battito cardiaco ra-pido (tachicardia) oirregolare, difficol-tà a concentrarsi, dolore toracico,irritabilità. Durante la gravidanza,l'anemia da carenza di ferro graveo non trattata può aumentare il ri-schio di neonato pretermine o dibasso peso alla nascita, necessità ditrasfusioni di sangue (se si perdeuna notevole quantità di sanguedurante il parto), infezioni post-partum, depressione post-partum;inoltre, il bambino può soffrire dianemia durante l'infanzia e, nei ca-si più gravi, può presentare ritardodi crescita costituzionale o cerebra-le. La carenza di acido folico e di vi-tamina B12 non trattate possonoaumentare il rischio di avere unneonato pretermine o di basso pesoalla nascita e di bambini con difettialla nascita, soprattutto a caricodella colonna vertebrale o del cer-vello (difetti del tubo neurale).

La diagnosi si basa sulla presen-za di sintomi clinici tipici dell'ane-mia e dei segni e sull'esito delle in-dagini di laboratorio che vengonoruotinariamente richieste in gra-vidanza.

Durante la prima visita prenata-le, mediante un esame del sangue,il medico può verificare se la futuramamma soffre di anemia. La dia-gnosi inizia con un emocromo

completo (CBC,Complete BloodCount).

Con l'esame emocromocitometri-co vengono determinati i seguentiparametri:

Valore di ematocrito (Htc): misu-ra la percentuale del volume pla-smatico occupato dagli eritrociti edin genere risulta diminuito nellavalutazione di un eventuale statoanemico;

Sideremia (indica una carenza diferro) e ferritina sierica (indical'entità dei depositi di ferro nell'or-ganismo, se inferiore a 10 mg/L ri-chiede un trattamento): per verifi-care la disponibilità di ferro nell'or-ganismo.

MCV (Mean Corpuscolar Volu-me, volume corpuscolare medio):indica la grandezza dei globuli ros-si, evidenziando se questi sono piùpiccoli del normale (anemia micro-citica) o più grandi (anemia macro-

citica).Anche quando

l'anemia non vie-ne riscontrata al-l'inizio della gravi-danza, il medicopuò raccomanda-re successivi esa-mi del sangue perverificare la pre-senza di anemianel secondo o terzotrimestre di gravi-danza.

In condizioninormali, si consi-dera anemica ognidonna che presen-ta una concentra-zione di emoglobi-na (Hb) inferiore a

12 g/dl;Durante la gravidanza, la dia-

gnosi di anemia si pone sulla basedi valori Hb

Se all'inizio della gravidanza l'Hbè inferiore a 11,5 g/dL, le donnepossono essere sottoposte ad unaprofilassi, poiché la successivaemodiluizione tende a ridurre, disolito, il valore di Hb al di sotto dei10 g/dl. Una dieta equilibrata è ge-neralmente sufficiente per garan-tire l'apporto di ferro e di altri nu-trienti. Il medico può anche racco-mandare di arricchire la dieta conalimenti ad alto contenuto di ferro,vitamina B12 ed acido folico, comead esempio:

carne (soprattutto rossa);uova;pesce (in particolare: tonno, sar-

dine e merluzzo) NON crudo;legumi (fagioli, lenticchie ecc.);cereali;verdure a foglia verde;prodotti lattiero-caseari.Gli alimenti di origine animale

contengono ferro più facilmenteassimilabile dall'organismo rispet-to ai vegetali. L'assorbimento diferro aumenta se associato ad ali-menti ricchi di vitamina C (esem-pio: agrumi, kiwi...).Quando, inve-

Può accrescere il rischio di infezioni edepressione post partum

u PREVENZIONE. Per confermare la diagnosi necessario sottoporsi alle analisi del sangue di routine

Melagrana, alleata contromalattie cardiovascolari

Maria LuisaD’Amore

L’autunnosta pianpiano

prendendo for-ma, avvolgendo

la natura con i suoi caldi coloridorati. Le tavole si liberano dal-la frutta estiva, lasciando spa-zio a cibi più resistenti alle tem-perature del periodo.

In piena armonia con le pri-me venature rossastre delle fo-glie, la melagrana è uno deifrutti più amati della stagione.

Frutto dell’omonimo albero(il melograno), si tratta di unabacca unica nel suo genere inquanto sviluppata insieme alproprio calice florale: questaparticolarità è chiaramente vi-sibile anche nel frutto maturoin quanto, osservandone la for-ma, il calice si presenta comeuna piccola corona rialzata edentellata. La melagrana hainoltre una buccia spessa e re-lativamente liscia al tatto.

Internamente, la parte edibi-le del frutto è rappresentata da-gli arilli, costituiti da una pol-pa molto succosa di colore ros-so rubino e da un seme internolegnoso. la quantità di arillipresenti in un singolo fruttodipende molto, così come per ilgusto e il profumo, dalla specieconsiderata; si stimano però inmedia circa 600 chicchi.

La pianta di melograno haorigini antichissime, e da sem-pre il suo frutto è stato sinoni-mo di prosperità: nell’anticaGrecia simboleggiava la fertli-tà ed era la pianta di Venere eGiunone oltre che il simbolodei matrimoni fecondi; anche iRomani attribuivano le stesseproprietà.

Ancora nella Bibbia viene ci-tato come uno dei sette fruttidella Terra Promessa, simbolodi produttività e di unità di po-polo.

Oltre alle numerose associa-zioni allegoriche, la melagra-na è stata anche oggetto di nu-merosi studi di carattere scien-tifico; Ippocrate infatti ne valu-tò le proprietà e gli attribuì vir-tù medicamentose.

Dal punto di vista nutrizio-nale, il frutto del melogranorientra nel gruppo di alimentiricchi di provitamina A e vita-mina C, caratteristica questache accomuna la maggior par-te dei frutti con una colorazio-ne rossa; il rosso rimanda inol-tre anche alla grande quantitàdi composti ad attività antios-sidante, come licopene e anto-cianine.

Gli arilli sono composti so-prattutto di acqua (80%), men-tre la restante parte è rappre-sentata da zuccheri semplici(16%), proteine e fibre; il fruttonon apporta colesterolo, men-tre è ricco di potassio, fosforo,sodio e magnesio. Il denomina-tore comune di una gammatanto vasta di qualità è rappre-sentato dal bassissimo conte-nuto calorico, che si assesta a52 kcal per 100 grammi di pro-dotto.

Come si riflette questo sullasalute? Sono numerosi gli ef-fetti benefici della melagranasul nostro corpo:

•Alleato per il cuore: ottimoalleato contro le malattie car-diovascolari, un consumo co-stante contribuisce a contra-stare ipertensione e dislipide-mia riducendo o prevenendo lealterazioni a carico dei vasisanguigni; ne consegue un ri-dotto rischio di patologie coro-

nariche o ictus.•Contrasta il diabete: alcuni

studi condotti su pazienti dia-betici hanno dimostrato comele sostanze contenute nellabuccia di melagrana sono asso-ciate ad una riduzione della gli-cemia, aumentando la sensibi-lità all’insulina. Anche gli an-tociani, inoltre, sembrerebberoassociarsi ad un ridotto rischiodi comparsa di diabete di tipo2.

•Stop all’ influenza: la vita-mina C stimola il sistema im-munitario nella lotta contro leinfluenze stagionali.

•Ossa di ferro! : un consumoregolare di melagrana può aiu-tare ad aumentare il quantita-tivo di calcio, prevenendol’osteoporosi.

•Salute della bocca e dell’in -testino: la potente azioneastringente aiuta a mantenerein salute bocca, denti e gengi-ve; utile anche per alleviareproblemi intestinali.

•Amico delle donne: un con-sumo regolare di melagranasembrerebbe fornire un validoaiuto per combattere la riten-zione idrica; è altamente consi-gliato in menopausa per com-battere gli sbalzi d’umore inquanto stimola la produzionedi serotonina endogena.

Per la melagrana non ci sonoevidenze scientifiche di asso-ciazioni con farmaci, tuttaviaessa può scatenare reazioni al-lergiche nei soggetti già predi-sposti; il suo consumo è inoltresconsigliato anche nelle setti-mane precedenti ad un inter-vento chirurgico programma-to.

È buona norma sempre affi-darsi al proprio medico di fidu-cia.

*Biologa nutrizionista

SALUTE & BENESSERE

ce, l'anemia graveè legata a fattoridiversi, non associati a carenzenutrizionali, è necessario fare ri-corso ad integratori di ferro e /o diacido folico, oltre alle vitamine pre-natali a complemento delle dieta.La terapia per via orale è la prima li-nea di trattamento: viene racco-mandata una profilassi con bassedosi di ferro, associate a folati.Questi integratori possono provo-

care alcuni effetti indesiderati:bruciori di stomaco, pesantezza,costipazione o, al contrario, iper-motilità intestinale. In questi casi,conviene assumerli a stomaco pie-no per attenuare i disturbi (anchese ciò potrebbe ridurre l'assorbi-mento degli attivi) ed informaresempre il medico su qualsiasi disa-

gio avvertito. Ancheper trattare la carenzadi vitamina B12, il me-dico può consigliare diassumere un integrato-re.

La trasfusione è indi-cata per qualsiasi ane-mia associata a gravisintomi costituzionali ocardiopolmonari (adesempio, dispnea, tachi-cardia, tachipnea).

Dopo un determinatoperiodo di tempo, la pa-ziente è invitata a sotto-porsi ad un altro esamedel sangue per valutare sei livelli di emoglobina e l'e-matocrito sono migliorati.Lo stesso controllo è indi-cato 4-6 settimane dopo ilparto. Una buona alimen-tazione è il modo miglioreper prevenire l'anemia incaso di gravidanza o quan-do si sta cercando di rima-nere incinta. Mangiare cibiad alto contenuto di ferro(come verdure a foglia ver-de, carne rossa, cereali forti-ficati, uova e arachidi) puòaiutare a garantire il fabbiso-

gno di cui il corpo necessita perfunzionare correttamente. Il medi-co può prescrivere anche vitamineper assicurare che la paziente abbiaun apporto sufficiente di acido foli-co, vitamina B12 ed altri nutrienti.

Direttore UO Gravidanza a RischioAzienda Universitaria Salerno

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Giovedì 21 ottobre [email protected]

u A L I M E N TA Z I O N E . Un’opportunità offerta dalla digitalizzazione della radiologia

Il refertoradiologicostrutturatoI margini di libertà sono pochi,il vantaggio è la sistematicitàGraziella Di Grezia*

La digitalizzazio-ne della radio-logia e l’utilizzo

di piattaforme di ar-chiviazione delle im-magini e di dati ogget-tivi ricavati dalle im-

magini hanno reso possibile la rea-lizzazione di un cosiddetto “refertostrutturato”, definito come un meto-do basato sull’intelligenza artificialeprestata al contenuto del referto ra-diologico.

Questa definizione consente didifferenziare il referto strutturatodal referto standardizzato; in que-st’ultimo si tende all’uniformità deireperti attraverso criteri definiti(RECIST, RADS, Fleischner). Il re-

ferto standardizzato consente disemplificare l’interpretazione deireferti tra radiologi e medici di al-tre specialità, non-ché di rendere piùagevoli i confrontinel tempo per la va-lutazione della ri-sposta alle terapieo nei follow-up.

Il referto strut-turato viene gene-ralmente distintoin due livelli: nelprimo, il radiologoha a disposizioneun modello in cui ilmedico inserisce idati richiesti; nelsecondo livello vie-ne generato un ve-

ro e proprio schema decisionale si-stematico o una sorta di menu atendina.

In questo caso imargini di libertàsono davvero po-chi, con il vantag-gio della sistemati-cità del referto chedovrebbe renderela risposta radiolo-gica inequivocabi-le [Europ RadiolOct 2021].

Questa modalitàha una grande po-tenzialità nel mi-gliorare il refertoradiologico, anchese allo stato il livel-

lo di evidenza rimane piut-

tosto bassa.La standardizzazione della pro-

cedura di refertazione per il radio-logo, se da un lato potrebbe sempli-ficare il lavoro, dall’altro lo rende-rebbe arido, togliendo la possibilitàal medico di esprimere liberamentee con terminologia personale ciòche vede e interpreta.

Un referto strutturato può esse-re, a mio avviso, aggiuntivo al re-ferto radiologico per consentire, adesempio, una più semplice parteci-pazione a studi clinici; può rappre-sentare una buona possibilità diesercizio per gli specializzandi o ra-diologi alle prime armi.

La lettura medica e l’interpreta -zione delle immagini rimane tutta-via un processo radiologico com-plesso e personale in cui l’elabora -

zione dell’atto medico radiologico,ossia il referto, non può prescinde-re dalla propria esperienza perso-nale.

E ancora, se fino ad oggi è un ra-diologo a compilare un modello, po-trebbe in un secondo momento es-sere un software di intelligenza ar-tificiale a compilare le singole voci?Nessuno ha la risposta, ma di fattole conclusioni diagnostiche e la ca-pacità di rielaborazione di più datidi uno stesso esame radiologico o lacapacità di correlare i dati anamne-stici, clinici e di più indagini dia-gnostiche complementari tra di lo-ro, anche confrontate con esamiprecedenti, è un processo che rima-ne ancora di un radiologo “uma -no”.

* Radiologa phd

Esami radiologici

Dieta mediterranea

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Giovedì 21 ottobre [email protected]

u PREVEMZIONE. Un corso per fare il punto sui progressi tecnologici degli ultimi anni

Movimento,diagnosie terapiaMario e Alessandro Ciarimboli*

Inizia oggi, giovedì 21 otto-bre, il corso di aggiorna-mento in riabilitazione su

“valutazione del movimento:diagnostica e terapia”. L’argo -mento è fortemente interes-sante ed attuale in considera-zione dei progressi tecnologicirealizzati negli ultimi anni edella esigenza, sempre più sen-tita, di dotare gli operatori del-la riabilitazione ortopedica,neurologica e medico sportivadi sistemi obiettivi di valuta-zione. Oggi è possibile studia-re le singole fasi del movimen-to ed intervenire con adeguataterapia in tutte le situazione dialterazione legate ad eventi pa-tologici o ad alterazioni postu-rali e nelle condizioni di mi-glioramento posturale nelle fa-si di crescita dell’infanzia o diincremento prestazionale de-gli sportivi. Il corso, patrocina-to dall’Ordine dei Medici dellaProvincia di Avellino e dallaFederazione Medico Sportiva(AMSD di Avellino) è stato or-ganizzato da Fisiatri della pro-vincia di Avellino. È rivolto a

Medici, in particolare ai Medicidi base e agli specialisti in Fi-siatria, Medicina dello sport,Ortopedia, Neurologia, non-ché ai Fisioterapisti e ad alle-natori e preparatori delle variefederazioni sportive del CONI.Per le categorie sanitarie vi èl’accreditamento presso il Mi-nistero della Salute per il rila-scio di 30 crediti formativiECM. Le singole lezioni, tuttein modalità web seminar, sonotenute da docenti esperti inmateria al fine di fornire unconcreto aggiornamento siadal punto di vista teorico che

pratico. L’inizio delle lezioni èpreceduto da una breve pre-sentazione da parte del dott.Mario Ciarimboli e dal salutodei dottori Francesco Sellitto,Presidente dell’Ordine dei Me-dici della Provincia di Avelli-no, e Gianpaolo Palumbo, Pre-sidente della AMSD di Avelli-no. I Docenti sono qualificatiIngegneri Biomedici. L’ ing.Diana Crognale, laureata inIngegneria biomedica nel2001 c/o Politecnico di Milanoha formazione imperniata sustrumentazione biomedica,studio ed utilizzo delle biomac-

chine, informatica, elettroni-ca, bioingegneria della riabili-tazione, biomeccanica e bioim-magini. È educational ProjectManager BTS Spa e si occupadella formazione del personaleoperante sia in ambito medicoche sportivo (medico fisiatra,medico ortopedico, fisioterapi-sta, medico dello sport, prepa-ratore atletico) nell’ambitodell’utilizzo di tecnologie alta-mente specializzate ed applica-te all’analisi biomeccanica delmovimento (valutazione cine-matica, dinamica e muscolaredei gesti motori). Ha elaboratoe sviluppato protocolli funzio-nali ed algoritmi per l’analisiquantitativa ed oggettiva delmovimento.

Effettua ricerche in contestonazionale ed internazionale re-lativamente all’utilità e all’usodella tecnologia dedicataall’Analisi Computerizzata delMovimento, sia in ambito clini-co che sportivo (prevalentemen-te presso Ospedali e StruttureCliniche).

Ha gestito il Laboratorio diAnalisi del Movimento pressol’Ospedale Buzzi di Milano, perl’esecuzione di esami del cammi-no su pazienti pediatrici, l’elabo -razione e l’archiviazione dati, el’organizzazione di database.L’ing. Luca Molteni ha laureamagistrale in Ingegneria Bio-medica e laurea in Fisioterapia.

Attualmente lavora nella ria-bilitazione di pazienti affetti dadisordini muscoloscheletrici oda patologie neurologiche.

Svolge attività di IngegnereBiomedico responsabile di svi-luppo per aziende del settorebiomedicale, con progettazionee messa in produzione dei pro-dotti.

È esperto di biomeccanica delmovimento umano e del control-lo motorio e, nella sua attività distudio e ricerca, coniuga

l'aspetto riabilitativo conquello tecnologico. Inoltre, inciascuna giornata si svolgonocollegamenti “live” con il Centrodi FKT BRAIN di Avellino e conil Centro Athleid di Napoli doveMedici e Fisioterapisti (titolaridell’Ambulatorio ed ospiti pro-venienti da altri Centri) mostre-ranno attuazioni pratiche dei si-stemi di cui hanno prima parla-to gli Ingegneri Biomedici. L’at -tività pratica sarà illustrata dalrelatore prof. Luca Mercoglia-no, docente di “analisi del movi-mento” nella Università di Na-poli. I test saranno eseguiti daFisioterapisti del BRAIN diAvellino e dell’ATHLEID di Na-poli con la consulenza dei Fisia-tri Ciarimboli e Giuseppe Mata-razzo.

Il corso si svolge interamentesulla piattaforma e-learningARCADIA su www.espansione-srl.com in quattro giornate: 21ottobre, 4 e 18 novembre, 2 di-cembre. E’ organizzato dall’Am -bulatorio BRAI ed è aperto a Me-dici, Fisioterapisti e preparatoriatletici con iscrizione gratuita elimitata ai primi cento richie-denti.

*Fisiatri

Maria AssuntaBaldassarre

La che-ratosiattinica

è una patolo-gia che colpi-sce circa il27% della po-

polazione. Si sviluppa in sog-getti con più di quaranta annidi età nelle aree fotoesposte co-me la testa, il collo, le orecchie,il cuoio capelluto, il dorso dellemani e gli avambracci. Fattoridi rischio per la comparsa dicheratosi sono rappresentatidal fototipo chiaro, dalla pro-lungata esposizione solare edai trattamenti immunosop-pressivi. La cheratosi attinicarappresenta un fattore predit-tivo per lo sviluppo di tumoricutanei melanocitari e non me-lanocitari. Nel 5-20% dei casiquesta malattia porta all'insor-genza di carcinomi squamocel-lulari. Clinicamente la chera-tosi attinica si presenta comeuna chiazza eritematosa di al-cuni millimetri di diametro,sormontata da squamo-crostedi colore grigio o brunasto. Lecroste sono dure , secche e mol-to aderenti. Alcune cheratosiattiniche possono essere pig-mentate. Quando le lesioni silocalizzano al labbro inferiore

si parla di cheilite attinica.Un'altra forma di cheratosi at-tinica è il corno cutaneo che sipresenta come una protube-ranza solida e secca. La dia-gnosi differenziale si pone con:carcinoma basocellulare, Ma-lattia di Bowen, psoriasi, che-ratosi seborroiche, lupus erite-matoso discoide, ecc. La tera-pia si avvale dell’utilizzo dellacrioterapia, della terapia foto-dinamica e di farmaci topici

quali il 5-Fluorouracile, l’Imi -quimod e il diclofenac. La cuteperilesionale viene definitacampo di cancerizzazione, cioèzona in cui ci sono anomalieche possono rappresentare ilterreno per lo sviluppo di reci-dive o nuove lesioni neoplasti-che per cui quando si effettuaun trattamento bisogna cerca-re di trattare anche questa zo-na.

* Dermatologa

La cheratosi attinicae il rischio tumori

u PAT O L O G I E . Nel 5-20% dei casi può portare all’insorgenza dei carcinomi

SALUTE & BENESSERE

Diagnosi per immagini Te n d i n i t e

Cheratosiattinica

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u u PREVENZIONE. L’ipotesi più credibile resta quella del salto di specie

Sars Covid,origine naturaleo artificiale?

BiagioCampana*

I l 9 gennaio2020 la Ci-na annun-

ciava di averidentificato unnuovo corona-

virus che successivamente sa-rebbe stato identificato comeSARS Covid 2 e solamente a di-stanza di due mesi (11 marzo2020), l’Organizzazione Mon-diale della Sanità definiva lostesso virus pandemico con leconseguenze, che questo ritar-do di informazioni comporta-va, oramai tristemente note atutti. Sin dal primo focolaio diCoViD-19 a Wuhan, l'ipotesipiù credibile sull’origine diquesto nuovo coronavirus èstata quella del salto di specie, ilcosiddetto “spillover”, un even-to abbastanza comune in natu-ra, già alla base di altre pande-mie come ad esempio l'AIDS.Dopo qualche mese però inizia-vano a diffondersi, grazie al po-tere del web, idee complottisti-che che ponevano dubbisull’origine naturale di SARSCovid 2, sostenendo che fosse ilrisultato di una manipolazionegenetica da parte dell'uomo,addirittura ideato come armabatteriologica o fuoriuscito pererrore da un laboratorio dimassima sicurezza. A favoredell’origine artificiale, si schie-rava da subito Luc Montagnier,Nobel per la Medicina 2008, no-to anche per posizioni anti vac-ciniste, che ipotizzava una ma-nipolazione umana per via del-la presenza di sequenze geneti-che del virus dell'HIV-1 nel ge-noma del SARS-CoV-2. Succes-sivamente, nel settembre 2020,il dibattito si riaccendeva a cau-sa delle dichiarazioni della vi-rologa cinese Li-Meng Yan che,nel suo cosiddetto “Yan Re-port”, discuteva di come il viruspotrebbe essere stato prodottoin laboratorio partendo da duecoronavirus di pipistrello noticome ZC45 e ZXC21, che la Li-Meng Yan identificava come iparenti più vicini del SARS-CoV-2. La stessa scienziata ipo-tizzava le modalità di costruzio-ne del virus artificiale. Questele ipotesi a favore dell’origineartificiale cavalcate da una par-te dell’opinione pubblica e sfo-ciata anche in violenti movi-menti di protesta in alcune par-ti del globo. La comunità scien-tifica sconfessava le ipotesi so-stenute da Montagnier e Li-Meng-Yan, affermandochel’analisi delle sequenze ge-netiche del SARS-CoV-2, pub-bliche e disponibili a tutti gliscienziati, ha permesso di veri-ficare che nessuna sequenza diHIV-1 è presente nel SARS-CoV-2, e che le regioni

genomiche a cui si riferiva ilProf. Montagnier, sono moltopiccole e condivise con centinaiadi specie viventi (Xiao et al.,

2020). Inoltre, ulteriori analisifilogenetiche hanno dimostratoche sono presenti in natura vi-rus evolutivamente molti più vi-cini al SARS-CoV-2 rispetto aZC45 e ZXC21 (Andersen et al.,2020). Ciò significa che alcunecaratteristiche etichettate nelloYan Report come frutto dell'in-gegneria genetica, sono già pre-senti in virus che circolano innatura. Il virus più simile alSARS CoV-2 finora identificato èun coronavirus di pipistrellochiamato RaTG13, il quale pre-senta una sequenza genica iden-tica a quella di SARS-CoV-2 peril 96,2% (Zhou et al., 2020). Talesimilarità indica che è probabil-mente uno dei suoi precursori.Tuttavia, il 3,8% di differenzasuggerisce che non ne è il diret-to progenitore e che SARS-CoV-2 è stato sicuramente trasmessoagli esseri umani attraverso unao più specie intermedie in cui sa-rebbe evoluto ulteriormente eche non abbiamo ancora identi-ficato. Anche se resta ancora dacomprendere l'intero processoevolutivo che ha portato ilSARS-CoV-2 ad acquisire l'at-

tuale forma, tutti i dati scientifi-ci raccolti fino ad oggi smenti-scono le teorie a supporto dell'o-rigine artificiale e ci indirizzanoverso quella dell'origine natura-le. L’altro grosso dubbio riguar-dava l’eventuale fuga del virusdal laboratorio di massima sicu-rezza di Wuhan.

In realtà se analizziamo la sto-ria, abbiamo diversi eventi epi-demici, verificatisi negli ultimi50 anni e correlabili alla cosid-detta fuga di un microrganismoda un laboratorio di massima si-curezza. Basta citare i casi diBrucella o anche di peste, ebola,tubercolosi etc. Ciò tuttavia nonrisolve il dilemma sull’originedel SARS Covid 2 ed in assenzadi dati certi e ricordando che an-che l’ultimo rapporto della CIAstilato su richiesta del presiden-te degli Stati Uniti d’ America, J.Biden, su pressione dell’ala re-pubblicana e conservatrice, nonriesce a dissolvere i dubbi, sareb-be preferibile accantonare ideecomplottistiche e pensare sem-plicemente che si è trattato di unsemplice spillover. Del resto vi-viamo un’era pandemica essen-dosi susseguiti negli ultimi 20anni, epidemie di Ebola , SARS,MERS, peste, colera, ZIKA e cosìvia e che ad esempio stiamo assi-stendo alla scomparsa di un cep-po influenzale come il B/Yama-gata, a testimonianza del fattoche forse semplicemente il tuttoandrebbe inquadrato in nuovetappe del processo evolutivo cheva avanti nonostante l’ operatodell’ homo sapiens e che proba-bilmente sulla stessa catena evo-lutiva, noi uomini, incidiamomolto meno di quello che possia-mo immaginare

* Specialista in malattiedell’apparato respiratorio

SALUTE & BENESSERE

Arriva dagli Usa l’anelloper il monitoraggio dellafrequenza cardiacaArriva da Bodimetrics. aziendacaliforniana specializzata in di-spositivi medicali l’annuncio di“Circul+”, seconda generazionedel dispositivo ad anello per ilmonitoraggio della frequenzacardiaca.

Il dispositivo indossabile èuno dei primi anelli smart cheinclude nel piccolo corpo del di-spositivo un ECG integrato pertracciare elettrocardiogram-ma, registrando la frequenza el'intensità dei segnali elettriciche producono il battito cardia-co.

“Circul+” consente, inoltre,un monitoraggio costante dellafrequenza cardiaca, misura del-la temperatura e lettura dell'os-sigenazione del sangue. Standoa quanto dichiara il produttore,il dispositivo funziona con tuttele tonalità di pelle, offrendo mi-surazioni sempre accuratequando si indossa l'anello.

La parte esterna di “Circul+” èin acciaio inossidabile; all'inter-no è presente una batteria da20mAh in grado di garantire 16ore di autonomia con una solaricarica. Non è un vero e pro-prio dispositivo smart ma è in-dicato come uno strumento pre-ciso per ricavare statistiche car-dio accurate, con un'app compa-nion che consente di decidere sesi desidera o no monitorare sta-tistiche durante una sessione diallenamento o nel sonno. A ca-

ratterizzare l’anello una sezionesquadrata da posizionare nellaparte inferiore del dito. Per trac-ciare un elettrocardiogrammabisogna poggiare la punta deldito dell'altra mano alla parteopposta di quest'ultima sezione(per chiudere il "circuito"). Cir-cul+ nei negozi statunitensi, co-me quelli delle catene WalMart,è venduto a 299 dollari, circa257 euro al cambio odierno.

Laboratorio Wuhan

Il dispositivo Circul+

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Ancora altol’impatto dellapandemiaGianpaolo Palumbo *

Nonostante il”miracolo” deivaccini l’Italia

rimane ancora una dellenazioni al mondo più at-taccate dal coronaviruso, meglio, con un nume-ro esagerato di vittime

rispetto al numero degli abitanti. La mor-talità e la letalità sono tra le più alte d’Eu -ropa. Per mortalità si intende il numerodei decessi per popolazione ogni centomi-la abitanti e per letalità il numero dei de-cessi per ogni cento persone che hannocontratto una malattia (nel nostro casoquella da Sars-CoV-2). A livello mondialeci precedono in classifica solo Belgio, SanMarino ed il Perù. In Belgio sono decedu-te 160 persone ogni 100mila abitanti, aSan Marino (in pratica “dipendenza” ita -liana) 159, in Perù 115 ed in Italia 111.

Taiwan sembra, rispetto a noi, un pa-radiso con i suoi sette morti per la ma-lattia Covid-19, cioè 0,03 casi ogni100mila abitanti, mentre l’Italia è al pri-mo posto in Europa per letalità con 3,5decessi ogni 100 positivi ed all’ottavoposto nel mondo. Sempre a riguardodella letalità per regione va detto che inLombardia si è registrato il picco più al-to con il 5,4% dei positivi e quello piùbasso in Campania con l’1,4%. A questopunto è giusto dire anche che nel nostropaese è presente il più alto numero dianziani del continente ed al momento incui scriviamo siamo al nono posto pernumero totale di decessi (131.517) ed aldodicesimo per contagi (4milioni e700mila) su una popolazione di 59 mi-lioni di abitanti. Tutte queste vittime ed itantissimi ammalati hanno messo inevidenza i problemi del nostro SistemaSanitario Nazionale con i suoi pregressitagli lineari (chiusura degli ospedali),con la riduzione dei posti letto soprat-tutto nell’emergenza, con la privatizza-zione, con il “regionalismo” della sanitàche deve invece essere di natura genera-le, o, meglio “nazionale” per potere e sa-pere rispondere agli attacchi di altre ediverse epidemie. La pandemia in atto cispinge a provare a costruire un sistemaper la nostra difesa che sia migliore, nelsenso di essere più resistente e mag-giormente equo. Quindi le risorse per lasanità vanno aumentate per far frontead emergenze improvvise. Devono esse-re previsti almeno gli ampliamenti deisettori di emergenza/urgenza e la mo-dulazione dei vari reparti per poterli uti-lizzare a seconda delle necessità di postiletto. Come esiste la Scorta Nazionaledegli Antidoti, deve esistere anche lostoccaggio dei ventilatori, dei dispositi-vi di protezione, cominciando dalle ma-scherine e finendo con tutto ciò che puòservire nel caso di un evento improvvi-so.

Ritornando alla fredda matematicaricordiamo che il numero di noi italianisi è “abbassato” da sette anni costante-mente, colpendo il Nord ed il Sud allostesso modo, fino raggiungere un mi-lione in meno di cittadini residenti. Lamortalità per Covid ci ha fatto perdereun anno e due mesi di aspettativa di vitaper tutti con gli uomini che “scendono”a 79 anni e sette mesi (un anno e 4 mesiin meno) e le donne ad 84 anni e 4 mesi(un anno in meno). In questa “perdita”di aspettativa di vita c’è differenza traregioni del Nord e del Sud con la Lom-

bardia a meno 2,6 anni e la Calabria ameno 6 mesi. Alcune città lombarde pre-sentano numeri “pesanti” con Bergamoa -4,3 con Lodi e Cremona a -4,5.

Gli italiani non sono emigrati all’este -ro nel periodo del covid e gli stranieri so-no rientrati nella madre patria in 4milasu 5milioni. E’, poi, ….“proseguito” l’in -vecchiamento della popolazione mag-giore al Sud che al Centro.

Abbiamo riportato tutta questa messedi dati per dire che l’allerta coronavirusnon è ancora finita e bisogna ancorastringere i denti perché l’impatto dellapandemia è ancora alto. Lo dimostra ciòche sta accadendo in questi giorni nelregno Unito dove, a dispetto dell’80%degli over 12 vaccinati, si è registratoun boom di 45mila nuovi contagi in 24ore il giorno 15 ottobre del mese in corsocon 157 decessi e 7mila ricoveri in ospe-dale, la maggior parte dei quali bambinie ragazzi. Per i successivi tre giorni sisono avuti altri 40mila contagi giorna-lieri. La Gran Bretagna, la nazione conil numero più basso di anziani in Euro-pa, non aveva più restrizioni dal luglioscorso e tutto era aperto a tutti con l’as -senza delle mascherine anche al chiusodei locali. Il Regno Unito, con il suo mot-to “libero tutti”, ha un numero di decessimaggiore dell’Italia (139mila) con 8mi-lioni e 500mila contagi, in pratica quellidi Germania ed Italia messi insieme.

Secondo i resoconti che giungonod’oltre Manica il boom dei contagi c’èstato per il ritorno a scuola dei bambini edei giovani delle scuole superiori, manon è certo solo l’età ad indirizzare l’epi -demiologia in un certo modo. La man-canza di controlli, di un analogo del no-stro green pass, del distanziamento so-ciale e delle mascherine ha giocato a fa-vore del nuovo boom dei contagi.

Da ultimo, ma non per importanza, vaconsiderato l’impatto della pandemiasulla tutela dei diritti fondamentali. Lapandemia da Sars-Covid-2 ha rappre-sentato uno shock nelle coscienze di tut-ti, mettendo in discussione comporta-menti usuali e consolidate categorieculturali. Ma soprattutto ha condizio-nato profondamente la riflessione sullalibertà e sulla visione che ne abbiamo;dunque, un impatto che ci riguarda tut-ti, come singoli e come collettività! Orache si sono allentate le restrizioni, orache finalmente ci apprestiamo ad unacauta “ripartenza”, l’introduzione deidispositivi di controllo e di un obbligovaccinale, che molti definiscono “ca -muffato” ma sempre a favore della gen-te, hanno fatto riaccendere polemiche edenunce sulla prevaricazione del poterepubblico e sul mancato rispetto del prin-cipio dell’autodeterminazione dell’indi -viduo. Insomma, la pandemia “dà dapensare”, richiede l’interpello sia delsenso comune, sia della filosofia. Que-st’ultima, per dirla con i “Lineamentidella filosofia del diritto” di Hegel, “è ilproprio tempo appreso con il pensiero”,dunque, può aiutarci a restituire rigorealle argomentazioni del dibattito pub-blico e a cogliere la complessità dellequestioni in gioco. Se dai principi filoso-fici volgiamo lo sguardo ai fondamentigiuridici della questione, con limpidachiarezza ritroviamo lo stesso intrecciodialettico tra libertà e responsabilità, tu-tela dei diritti individuali e salvaguar-dia della salute quale bene comune!

*Medico Federazione medici sportiviitaliani

u S O C I E TA’. Necessario oggi non abbassare la guardia

Non dimenticareil tuo cuoreIn Italia ogni anno 130.000 persone

hanno un infarto e il 20% di questi pa-zienti entro 12 mesi andrà incontro a

un nuovo infarto. Il 60% è a rischio di unevento aterotrombotico.

A 12 mesi dall’infarto è dunque molto im-portante un’attenta rivalutazione delle con-dizioni del paziente, ma purtroppo spessonon viene effettuata e molti pazienti non sisottopongono ai periodici controlli o so-spendono la terapia medica. La situazione diemergenza sanitaria che abbiamo vissuto, estiamo tuttora vivendo a causa della pande-mia COVID-19, ha inoltre inevitabilmentemesso in difficoltà molti pazienti con pre-gresso infarto miocardico o rivascolarizza-zione coronarica.

“Per dare una concreta risposta al fabbiso-gno di salute di questi cittadini, la Fondazio-ne per il Tuo cuore dei cardiologi ospedalieriANMCO, da sempre attiva per progetti diprevenzione car-diovascolare, haideato la 1° Campa-gna Nazionale diprevenzione Se-condaria, Non di-menticare il Tuocuore, un’iniziati -va nazionale gra-tuita rivolta ai pa-zienti che hannoavuto un infartomiocardico e/o unarivascolarizzazio -ne negli ultimi dueanni o sono prossi-mi alla scadenzadel piano terapeu-tico. Dal 29 settem-bre al 30 novembreoltre 110 cardiologi di 30 cardiologie di 27città di 12 regioni italiane effettueranno vi-site cardiologiche ed elettrocardiogrammigratuiti ai pazienti che aderiranno allaCampagna” ha spiegato il dott. CarmineRiccio – Vice Presidente ANMCO.

Per tutta la durata dell’iniziativa sarà atti-vo il Numero Verde 800 05 22 33 della Fon-dazione per il Tuo cuore, a disposizione deicittadini che vorranno prenotarsi per effet-tuare gratuitamente il proprio controllospecialistico.

Il dott. Paquale Perrone Filardi – Respon -sabile del PI di Cardiomiopatie ed iperten-sione polmonare del Policlinico Federico II –ha sottolineato: “Numerosi studi hannomesso in evidenza che il 50% dei pazienticon pregresso infarto miocardico ha un’in -sufficiente aderenza alle terapie e bassa con-sapevolezza del proprio profilo di rischiocardiovascolare. La prevenzione secondariacardiovascolare viene pertanto indicata dal-le Linee Guida come una assoluta prioritàdei pazienti cronici, poiché la sospensione ola riduzione della terapia farmacologica siassocia a un elevato tasso di reospedalizza-zione e anche di nuovo evento ischemico”.

La Campagna di Prevenzione ‘Non dimen-ticare il Tuo cuore’ prevede un controllo am-

bulatoriale nel rispetto di tutte le regole finqui emanate nei DPCM; tuttavia, laddovenon fosse possibile un’erogazione in presen-za a causa di ulteriori eventuali restrizionisecondarie alla pandemia Covid-19, saran-no comunque eseguiti e garantiti consulti adistanza (telemedicina) dai cardiologici deiCentri di riferimento. E’ il prof. Michele Gu-lizia – Presidente della Fondazione per ilTuo cuore e Direttore U.O.C CardiologiaOspedale Garibaldi-Nesima di Catania - aspiegare: “A causa della recente pandemia ipazienti hanno saltato molti controlli poi-ché l’attività ambulatoriale cardiologica èstata drasticamente ridotta al fine di limita-re gli accessi nelle strutture sanitarie e dedi-care personale sanitario ai reparti COVID-19. Ciò ha fatto ridurre l’attenzione alle cau-se di malattia cardiovascolare e di conse-guenza l’aderenza terapeutica con i farmaciassunti dall’epoca dell’evento. Come conse-

guenza del dramma-tico peso epidemiolo-gico del COVID-19, siè assistito quindi auna riduzione di cir-ca il 30-40% dei rico-veri per sindrome co-ronarica acuta e perscompenso cardiaco,patologie che rappre-sentano, da sole, lagran parte dei ricove-ri cardiologici, conun aumento di oltre 3volte della mortalitàper infarto miocardi-co STEMI, la cui mor-talità è passata dal4,1 al 13,7%. Per que-sto, anche durante

pandemia, bisogna ricordare che le malattiecardiovascolari restano ancora oggi la pri-ma causa di morte nel nostro Paese. Tale ri-duzione delle attività di screening per pato-logie cardiovascolari avrà ripercussioni im-portanti nei prossimi mesi e sicuramenteanche per i prossimi anni. Per far fronte aquesto grave disagio la nostra Fondazioneper il Tuo cuore di ANMCO ha deciso di im-pegnarsi sostenendo il maggior numeropossibile di consulti cardiologici in favore diquesti pazienti, realizzando la Campagna diPrevenzione Secondaria Non dimenticare ilTuo cuore.

I pazienti, infatti, non devono dimenticare– continua il prof. Gulizia - che l’unica veraarma contro una recidiva ischemica cardia-ca è mantenere bassi i valori di colesterole-mia LDL (sotto 55 mg/dl) e assumere rego-larmente la terapia a base di betabloccanti,aceinibitori e la doppia antiaggregazionepiastrinica a base di acido acetilsalicilico einibitori P2Y12.

“L’ANMCO, con oltre 5600 iscritti, sottoli-nea il prof. Furio Colivicchi - Presidente AN-MCO e Direttore U.O.C Cardiologia Ospeda-le San Filippo Neri di Roma - è impegnata daoltre 50 anni sul territorio italiano in pro-getti di prevenzione cardiovascolare.

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