LA RADIOPROTEZIONE

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LA RADIOPROTEZIONE. Che cosa è la Radioprotezione. La Radiprotezione,detta anche protezione sanitaria contro le radiazioni ionizzanti,è una disciplina a forte contenuto biologico,fisico e naturalistico che si è sviluppata durante il Novecento. - PowerPoint PPT Presentation

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Che cosa è la RadioprotezioneLa Radiprotezione,detta anche protezione sanitaria contro le radiazioni ionizzanti,è una disciplina a forte contenuto biologico,fisico e naturalistico che si è sviluppata durante il Novecento. Essa ha l'obiettivo di preservare lo stato di salute e benessere dei lavoratori,della popolazione, riducendo i rischi da radiazioni ionizzanti nella realizzazione di attività umane che siano giustificate dai benefici che né derivano alla società e ai suoi membri.In funzione del suo obiettivo,essa provvede inoltre alla tutela dell'ambiente (Tratto da Polvani,1982)

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RADIAZIONI IONIZZANTII

Si definiscono ionizzanti tutte le radiazioni,corpuscolari ed elettromagnetiche,dotate di energia superiore ai normali potenziali di ionizzazione atomici e molecolari dei tessuti biologici.

Radiazioni:Corpuscolari: Paricelle alfa e betaElettromagnetiche: Raggi X e Gamma

I normali processi chimici all'interno delle cellule del corpo umano possono risultare perturbati con conseguenti danni cellulari (Effetti somatici o genetici).

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Particelle alfa:Elevata densità di ionizzazione schermabili da un foglio di carta o 10 cm. Di aria molto energetiche ,quindi estremamente pericolose in caso di contaminazione interna.

Particelle Beta: Maggiore capacità di penetrazione 4 m di aria e 4 mm di acqua ma minore energia, bisogna fare attenzione ai raggi prodotti per frenamento.

Radiazioni X e Gamma:Elevata capacità di penetrazione ,per schermarle si devono utilizzare materiali ad elevato numero atomico es.piombo o tungsteno.

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Radioattività Naturale e Artificiale

La Radioattività puo essere Naturale o Artificiale.Origine Naturale: Raggi Cosmici e Radionuclidi presenti nella crosta terrestre o Radon.

Origine Artificiale: Radiofarmaci Radioterapia Radiodiagnostica Ricerca

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RAGGI COSMICI

Le cosiddette radiazioni cosmiche sono costituite da particelle che provengono dallo spazio ed entrano nell'atmosfera.Esse sono un fenomeno naturale e vi siamo sottoposti quotidianamente.Quando raggiungono il suolo la loro energia è molto ridotta grazie alla schermatura dell'atrmosfera.Quando si vola in aereo esse sono costituite soprattutto da neutroni,raggi X, Gamma.Qui non essendo bloccate dall'atmosfera penetrano nell'organismo e potrebbero costituire un rischio per la salute.

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Dalla ricerca è emerso che,perchè le radiazioni diventino un motivo di preoccupazione, bisogna volare molto.

Il limite massimo fissato dalla International Commission on Radiological Protection per il pubblico è di mille microsievert l'anno(come vedremo il Sv è l'unità di

misura delle radiazioni).Tale dose è l'equivalente di cira 50 radiografie del

Torace.In un volo da Londra a New York (5631 Km) si ricevono

42,9 microsievert.Circa 25 di questi viaggi l'anno equvalgono a 50 Rx

Torace.Bisogna ricordare comunque che alcune rotte brevi

possono esporre i viaggiatori a più radiazioni dei viaggi lunghi poiché molto dipende dall'altitudine e dall'attività

del sole.

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LE SORGENTI

Macchine Radiogene: Sorgenti di radiazioni alimentate elettricamente quali tubi a raggi X ed accelleratori di particelle.

Materiali Radioattivi: Si dividono in sorgenti sigillate e sorgenti non sigillate

In merito alla radiprotezione si deve sottolineare che le macchine radiogene emettono solo quando sono in funzionamento mentre i radioisotopi emettono sempre!

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I RADIONUCLIDILa Radioattività è un fenomeno fisico che coinvolge gli atomi di taluni isotopi i quali hanno la caratteristica di emettere radiazioni in seguito a trasformazione spontanea del loro nuclei.

Esempio:Uranio 238-235-233 Potassio 40 Trizio Iodio 125

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Vi sono quindi sostanzialmente due modalità di irradiazione del corpo umano,dipendentemente della diversa collocazione delle sorgenti radianti rispetto al

soggetto:

Irradiazione esterna:l'organismo,o una parte di esso,viene irradiato con una o più sorgenti radianti che si trovano al di fuori di esso;

Irradiazione Interna:le sorgenti radianti sono state introdotte e incorporate nell'organismo.Le vie di introduzione più comuni,a cui fa riferimento anche la normativa italiana,sono:l'inalazione l'ingestione.

Altre vie di introduzione sono le ferite e la pelle,in particolare per l'acqua triziata.

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Misure di Radioprotezione LA DOSE

La grandezza fisica utilizzata per quantificare l'interazione tra radiazioni e materia è la dose assorbita. Si è tuttavia osservato che gli effetti biologici delle radiazioni non dipendono solo dalla dose assorbita, ma anche dal tipo di radiazione e dal tessuto colpito (i tessuti hanno diversa radioresistenza) dalla radiazione. Per tali ragioni sono state introdotte le grandezze radioprotezionistiche dose equivalente e dose efficace.

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Dose assorbita

La dose assorbita, misura la quantità di energia che la radiazione cede alla materia. L’unità di misura nel S.I. (sistema internazionale) è il gray (Gy) che equivale all’assorbimento di 1 joule (J) di energia per kg di materia.

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DOSE EQUIVALENTE

La dose equivalente tiene conto anche del tipo di radiazione ed è data dal prodotto della dose assorbita (su un organismo o su un determinato organo o tessuto) per un fattore che dipende dal tipo di radiazione. L’unità di misura nel S.I. (sistema internazionale) è il sievert (Sv).-Nel caso di raggi X, gamma o beta, 1 Gy di dose assorbita equivale ad 1 Sv di dose equivalente.-Oltre al sievert si utilizza il suo sottomultiplo, il millisievert (mSv) : 1 Sv = 1000 mSv.

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DOSE EFFICACE La dose efficace tiene conto anche dei tessuti che sono stati investiti dalla radiazione ed è definita come la sommatoria su tutti gli organi della dose equivalente relativa al singolo organo per il suo fattore di ponderazioneTissutale.

Dose Efficace=Sommatoria dose equivalente X fattore di ponderazione tessutaleLa Dose Efficace è utilizzata per descrivere molto sinteticamente gli effetti delle radiazioni ionizzanti sugli individui e sulla popolazione.Si misura in Sievert,Sv

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ORGANI SENSIBILI

Il CristallinoLe GonadiIl Midollo OsseoLa Tiroide

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EFFETTI SULL'UOMO DELLE RADIAZIONI IONIZZANTII danni prodotti sull'Uomo si distinguono in

1)Danni Somatici Deterministici2)Danni Somatici Stocastici3)Danni Genetici Stocastici

-Danni Somatici:si manifestano nell'individuo irraggiato

-Danni Genetici:si manifestano sulla progenie dell'individuo irraggiato

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DANNI SOMATICI DETERMINISTICILa frequenza e la gravità variano con la dose,si può individuare un valore di dose soglia.

1)Compaiono al superamento di una dose soglia caratteristico di ogni effetto;

2)Il superamento di detto valore comporta l'insorgenza dell'effetto in tutti gli irradiati;il valore della dose-soglia è anche in funzione della distribuzione temporale della dose;

3)La gravità delle manifestazioni cliniche aumenta con l'aumentare della dose.

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Effetto Dose Soglia Gy Tempo di insorgenza Tempo di Picco

Eritema precoce transit. 2

ore ca 24 ore

Eritema importante

6 10 gg a 2 settimane

Epilazione tempora

3 ca 3 settimane

Epilazione permanente

7 ca 3 sttimane

Desquamazione secca

10 ca 4 settimane ca 5 settimane

Desquamazione umida

15 ca 4 settimane ca 5 settimane

Necrosi cutanea

18 > 10 settimane

Necrosi cutanea tardiva

15 > 1 anno

Atrofia del derma (2^fase)

10 > 1 anno

EFFETTI DETERMINISTICI SULLA PELLE PER ESPOSIZIONE ACUTA RAGGI X

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EFFETTI DETERMINISTICI

EFFETTO DOSE SOGLIA (Gy)

Sterilità temp.nel maschio-exp. acuta 0,15

Sterilità perm. nel maschio-exp acuta 3,5-6

Sterilità perm.nella donna-exp.acuta 2,5-6

Opacità del cristallino 2-10 (basso LET)

Opacità del cristallino 1-3 (alto LET9

Depressione attività midollo osseo 0,5

DL 50/60 3-5 Gy

Dl 100/100 5-15 (10-20 gg) Sind.G-I ;> 15 SNC

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DANNI SOMATICI STOCASTICI(Probabilità d'accadimento,non la gravità,è in funzione della dose;è

cautelativamente esclusa l'esistenza di una dose-soglia)

1)non richiedono il superamento di un valore soglia-di dose per la loro comparsa(ipotesi cautelativa);2)sono a carattere probabilistico;3)sono distribuiti casualmente;4)sono dimostrati dalla sperimentazione radiobiologica e dall'evidenza epidemiologica;5)la frequenza di comparsa è maggiore sé le dosi sono elevate;6)si manifestano dopo anni,talora decenni,dall'irradiazione;7)non mostrano gradualità di manifestazione con la dose ricevuta,quale che sia la dose;8)non sono distinguibili dai tumori indotti da altri cancerogeni.

Qualora il danno da radiazioni si produca in una cellula germinale,capace di trasmettere informazione genetica alle generazioni successive,gli EFFETTI STOCASTICI che né

derivano,espressi nella progenie dell'individuo irradiato,sono detti EREDITARI.

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TABELLA RIASSUNTIVA

DANNI SOMATICI

-STOCASTICI (Probabilistici): LEUCEMIE,TUMORI SOLIDI

-NON STOCASTICI (Deterministici) : Lesioni della cute e degli annessi cutanei,Infertilità permanente o temporanea,Aborto,Malformazioni fetali,Cataratta,Congiuntivite,Sindrome Acuta da Radiazioni,Anemia,Ipotiroidismo,Fibrosi polmonare,renale ecc.

-GENETICI STOCASTICI I e II Generazione : Mutazioni Geniche,Aberrazioni Cromosomiche

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SINDROME ACUTA DA RADIAZIONI

Questa Sindrome si manifesta per esposizione esterna di breve durata

(Irradiazione Acuta) a sorgenti di raggi X ,Gamma o di altre radiazioni penetranti

che interessano il più uniformemente possibile volumi ben definiti di tessuti

ovvero l'intero organismo (Esposizione Totale) ,con dosi superiori a 1 Gy (100

rad) di fotoni.

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La gravità della Sindrome dipende dalla:

-Intensità della dose: Il tessuto emopoietico è il più radiosensibile e già dosi di 0,5 Gy danno turbe di rilevanza clinica.Dosi tra 1 e 6 Gy danno danno lesioni del midollo particolarmente graviUna dose acuta di 3,5-5 Gy determina la morte del 50% dei soggetti irradiati a 30 gg dall'irraggiamento.Dosi acute tra 5 e 20 Gy vi sono danni eclatanti all'epitelio intestinale con perdita di liquidi ed elettroliti.Dosi acute oltre i 20 Gy determina la Sindrome Neurologica Mortale per lesioni cerebro-bulbari

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-Distribuzione Topografica della Dose : Questa può essere omogenea o disomogenea.Ciò è importante perchè distretti che hanno ricevuto una dose inferiore ai 2 Gy lascia la possibilità di un ripopolamento cellulare e quindi un recupero funzionale.

-Ripartizione temporale della Dose : Quanto più breve è il tempo di esposizione tanto più rapida sarà la comparsa e l'evoluzione della sindrome clinica.

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SINDROME EMATOLOGICA

Questa inizia entro poche ore dall'irradiazione (12-24 ore) con un periodo prodromico rappresentato da :malessere generale,anoressia,nausea,vomito e frequentemente dolori epigastrici.Sono presenti turbe vasomotorie come sudorazione,eritema,congiuntivite ed alterazioni ematologiche come iperleucocitosi transitoria tanto più precoce quanto maggiore la dose..Segue un periodo di latenza,con relativo benessere, che dura in accordo con la dose assorbita ,anche alcune settimane.La Terza fase si presenta nuovamente con vomito,diarrea,grande perdita idro-salina,ulcerazioni intestinali ed emorragie che accompagnano le alterazioni del midollo osseo caratteristiche di questo stadio.

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Quando non compare la morte per grave depressione midollare si ha un quadro di

panmieloftisi o pancitopenia che si aggrava progressivamente ovvero si può avere un

miglioramento con normalizzazione della crasi ematica in dipendenza del sito e della estensione

della lesione midollare.Sé il danno interessa il compartimento proliferativo

si avrà una citopenia periferica rapidamente reversibile;sè invece è interessato il compartimento

staminale si avrà una depressione del compartimento proliferativo con inteferenza sulla

maturazione,sulla riserva granulocitica,con scompenso grave dei processi vitali.

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I primi elementi figurati del sangue a scomparire sono i Linfociti (entro le prime 48 ore),seguono le Piastrine mentre i Granulociti in accordo con la dose media assorbita inizialmente aumentano sino a 20000/ml e poi si riducono progressivamente.I Globuli Rossi si riducono moloto lentamente in ragione della durata della loro vita media (120 gg).Le emorragie contribuiscono alla riduzione delle Piastrine.Nel sangue periferico compaiono elementi della linea Mieloide (promielociti,metamielociti,mielociti).

La caduta dei Granulociti determina Le Infezioni difficili da contenere(Lesioni aftose o ulcero-necrotiche oro-faringee,infezioni opportunistiche e anche setticemie).

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SINDROME GASTRO-INTESTINALE

L'intestino Tenue è sensibile alle forti dosi di radiazioni ionizzanti soprattutto le cellule delle cripte dei villi

intestinali ;queste sono cellule indifferenziate ad alta attività mitotica che rimpiazzano continuamente le

cellule apicali del villo Dopo il danno, il villo disepitelizzato, va incontro a

distruzione.Clinicamente si ha nausea,diarrea,iperestesia

cutanea,turbe del peristaltismo,dolori addominali,vomito,febbre.

Il fegato e i reni più resistenti sono frequentemente interessati dai processi di degradazione metabolica,dal riassorbimento di sostanze tossiche e dalla eliminazione

di tossine tissutali.Si ha subittero.

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SINDROME DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE

Questa compare per dosi superiori a 20 Gy,è irreversibile ed il trattamento è solo sintomatico per ridurre la sofferenza associata al danno ematologico e gastro-intestinale.La morte avviene entro il decimo giorno dall'esposizione per effetto delle radiazioni sul centro respiratorio cerebrale.Si hanno infiltrazioni delle meningi,vasculite diffusa,edema,picnosi (degenerazione del nucleo cellulare) dei neuroni del cervelletto.I sintomi sono dati da : cefalea intensa con senso di briciore,stato febbrile,agitazione,disorientamento,perdita dell'equilibrio,incordinazione dei movimenti muscolari,spasmi tetanici,accessi convulsivi,apatia coma.

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SINDROME ACUTA DA RADIAZIONILa sindrome Acuta da Radiazioni interviene solo per

esposizione acuta a forti dosi di radiazioni che investono il corpo intero o gran parte di esso.

In campo medico essa può determinarsi solo in casi rari . Nella vita civile si può avere in incidenti come quelli delle centrali nucleari di cui siamo stati anche

recentemente tutti testimoni (Cherrnobyl e Fukushima).

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La dose in grado di dar luogo alla sindrome gastro-intestinale,se di per

sé non risulta fatale nel corso dei primi 15 gg,è generatrice di una

depressione midollare severa;una dose superiore a 20 Gy,darà luogo

alla sindrome del SSN ed alla morte,prima ancora che possano

maifestarsi la sindrome ematologica e quella G-I.

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DANNI CRONICI DA RAGGI X MEDICO RADIOLOGO

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RADIODERMITE ACUTA BOLLOSA

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RADIODERMITE CRONICA PROFESSIONALE scleroatrofia

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DANNI CRONICI DA RADIAZIONI ALLE

UNGHIEonicopatia

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EPITELIOMA SU RADIODERMITE

CRONICA

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EPITELIOMA SPINOCELLULARE SU

RADIODERMITE CRONICA POST MASTECTOMIA

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DANNI INTESTINALI DA RADIAZIONI

ASPETTO A PILA DI PIATTI DEL DISEGNO DELLE

PLICHE PER EDEMA E ANSE DISTANZIATE CON

DIFETTI DI RIEMPIMENTO E STENOSI

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ORMESI

Teoria secondo la quale agenti riconosciuti nocivi o letali ad alte dosi possono invece produrre effetti benefici a basse dosi.Secondo alcune ricerche,in particolare sull'esposizione al radon,dosi comprese fra il fondo naturale e 100 volte il fondo comporterebbero vari tipi di “benefici sanitari” per gli individui esposti.

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EFFETTI ORMETICI DIMOSTRATI NELL'UOMO

a)Assunzione di alcoolb)Esposizione solare;c)Vitamine;d)Sali minerali;e)Agenti patogeni (batteri).

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FATTORI DI RADIOPROTEZIONE

IL TEMPO:Un contatto limitato nel tempo con la sorgente radioattiva costituisce un semplice sistema di riduzione del rischio.

LA DISTANZA:L'intensità di un campo di radiazioni diminuisce allontanandosi dalla sorgente.

LA SCHERMATURA: Quando non è possibile per necessità operative diminuire il tempo o aumentare la distanza si ricorre alla schermatura ovvero si interpone tra l'operatore e la sorgente una barriera.

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FINALITA'DI UN SISTEMA DIRADIOPROTEZIONE

1)Prevenire l'insorgenza di effetti deterministici;2)Mantenere ad un livello accettabilel'insorgenza di effetti stocastici;3)Ridurre la mancanza di equità che potrebbe derivare da un conflitto di interesse tra gli individui esposti e la società nel suo insieme.

Il conseguimento di tali obiettivi è demandato all'organizzazione della radioprotezione:-Sorveglianza Fisica assicurata dall'Esperto Qualificato-Sorveglianza Medica assicurata dal Medico Competente o Autorizzato.

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PRINCIPI GENERALI DELLA RADIOPROTEZIONE

D.L.230/95(art.2-Sistema di protezione radiologica)

PRINCIPIO DI GIUSTIFICAZIONE:I tipi di attività che comportano esposizione alle radiazioni ionizzanti debbono essere preventivamente giustificati e periodicamente riconsiderati alla luce dei benefici che da essi derivano.

PRINCIPIO DI OTTIMIZZAZIONE:Le esposizioni alle radiazioni ionizzanti debbono essere mantenute al livello più basso ragionevolmente ottenibile,tenuto conto dei fattori economici e sociali (Principio ALARA).

PRINCIPIO DI LIMITAZIONE DELLA DOSE:La somma delle dosi ricevute e impiegate non deve superare i limiti prescritti,in accordo con le disposizioni legislative e i relativi provvedimenti applicativi.

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STRUMENTI OPERATIVI DI SORVEGLIANZA FISICA DELLA RADIOPROTEZIONE

L'ESPERTO QUALIFICATO

E' la persona che possiede le cognizioni e l'addestramento necessari per:-Misurare le radiazioni ionizzanti-Misurare l'esatto funzionamento dei dispositivi di protezione-Dare le istruzioni e le prescrizioni necessarie a garantire la sorveglianza fisica di radioprotezione.

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COMUNICAZIONI AL DATORE DI LAVORO(art.80 del D.L. 230/95

In base alle valutazioni relative all'entità del rischio,L'esperto Qualificato indica,con apposita relazione scritta al datore di lavoro,quanto segue:

-L'individuazione e la classificazione delle aree ove sussista rischio da radiazioni;-La classificazione del Personale ai fini della radioprotezione;-La frequenza delle valutazioni di sua competenza;-I provvedimenti necessari al fine di assicurare la sorveglianza fisica dei lavoratori e della popolazione;-La valutazione delle dosi ricevute ed impiegate.

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CLASSIFICAZIONE DELLE AREE

Zona Classificata: ambiente di lavoro sottoposto a regolamentazione per motivi di protezione contro le radiazioni ionizzanti.Esse si dividono come seguono:

Zona Controllata: Ogni area di lavoro ove sussiste per i lavoratori,ivi operanti, il rischio di superamento di uno qualsiasi dei seguenti valori:-6 mSv/anno per esposizione globale o dose efficace;-45 mSv/anno per il cristallino;-150 mSv/anno per la pelle e le estremità.

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CLASSIFICAZIONE DELLE AREE

Zona Sorvegliata :Tutte le Zone ove può essere superato,in un anno solare,uno dei limiti di dose fissati per il pubblico.In particolare,ogni area di lavoro che non debba essere classificata Zona controllata,ove sussiste per i lavoratori,ivi operanti,il rischio di superamento di uno qualsiasi dei seguenti valori:-1 mSv/anno per esposizione globale o dose efficace:-15 mSv/anno per il cristallino;-50 mSv/anno per la pelle e le estermità.

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CLASSIFICAZIONE DELLE AREE

Zone Interdette: Aree dove i ratei di dose potrebbero raggiungere valori particolarmente elevati e per le quali sia necessario istituire appropriate procedure di accesso.Queste zone,in genere,sono presidiate da opportuni sistemi di sicurezza(microinterruttori sulle porte di accesso,controlli di ronda,ecc.) per assicurare che il personale non si trovi al loro interno durante il funzionamento degli impianti.

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CLASSIFICAZIONE DELLE AREE

Per la classificazione delle aree si tengono in conto anche le esposizioni conseguenti ad eventi anormali e a malfunzionamenti che possono aumentare le dosi derivanti dalla normale attività lavorativa programmata.Non si tengono in conto le esposizioni accidentali o di emergenza.

Le zone controllate,sorvegliate e interdette sono segnalate mediante idonei cartelli di segnalazione posti in corrispondenza degli accessi.

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CLASSIFICAZIONE DEI LAVORATORI

LAVORATORI ESPOSTISi intendono soggetti che,in ragione dell'attività svolta per conto del datore di lavoro,sono suscettibili di una esposizione alle radiazioni ionizzanti superiore ad uno qualsiasi dei limiti per le persone del pubblico.Sono suddivisi in due categorie:Sono classificati in Categoria A i lavoratori esposti che,sulla base degli accertamenri compiuti dall'esperto qualificato,sono suscettibili di ricevere in un anno solare,una dose superiore a uno dei seguenti valori:- 6 mSv/anno per esposizione globale o dose efficace;- 45 mSv/anno per il cristallino;- 150 mSv/anno per la pelle e le estremità.

Sorveglianza Fisica:individualeSorveglianza Medica:effettuata dal medico autorizzato con frequenza semestrale.

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CLASSIFICAZIONE DEI LAVORATORI

I Lavoratori non classificati in Categoria A sono classificati in Categoria B.

Sorveglianza Fisica:individuale,può essere sostituita con quella ambientale.Sorveglianza Medica: Effettuata dal medico competente o autorizzato con frequenza annuale

LIMITE DI DOSE EFFICACE ANNUO,per esposizione globale: 20 mSV

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CLASSIFICAZIONE DEI LAVORATORI

LAVORATORI NON ESPOSTI

Si intendono soggetti che,in ragione dell'attività svolta per conto del datore di lavoro,sono suscettibili di una esposizione alle radiazioni ionizzanti non superiore ad uno qualsiasi dei limiti per le persone del pubblico.

LIMITE DI DOSE EFFICACE ANNUO,per esposizione globale:1 mSV.

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APPRENDISTI E STUDENTI

Questi soggetti esposti al rischio derivante dalle radiazioni ionizzanti,in ragione delle attività di studio o di apprendistato,vengono suddivisi nelle seguenti categorie:

a)apprendisti e studenti,di età non inferiore a 18 anni,che si avviano ad una professione nel corso della quale saranno esposti alle radiazioni ionizzanti,o i cui studi implichino necessariamente l'impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti;b)Apprendisti e studenti,di età compresa tra i 16 e i 18 anni,che si trovino nelle condizioni di cui alla lettera a);c)apprendisti e studenti,di età non inferore a 16 anni,che non si trovino nelle condizioni di cui alla lettera a);d)apprendisti e studenti di età inferiore a 16 anni.

Agli apprendisti e studenti di cui alla lettera a) sono applicate le stesse modalità di classificazione stabilite per i lavoratori.

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DONNE GESTANTIArt.69 D.L. 230/95

a)Non possono svolgere attività tipiche dei lavoratori esposti,ossia attività che le espongono al rischio di superare i limiti di dose stabiliti per i lavoratori non esposti;b) sono obbligate a notificare al datore di lavoro lo stato di gestazione,appena accertato;c)le donne che allattano non possono essere adibite ad attività comportanti un rischio di contaminazione.

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LIMITI ANNUALI DI DOSE PER ESPOSIZIONE GLOBALE E PARZIALE

(Art.96 del D.Lgs.230/95 e s.i.m.)

Lavoratori Esposti Lavoratori Non EspostiPopolazione

Esposizione globale(DOSE EFFICACE) 20 mSv 1 mSv

Esposizione Parziale(DOSE EQUIVALENTE)

Cristallino 150 mSv 15 mSv

Pelle/Estremità 500 mSv 50 mSv

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ESPOSIZIONE INTERNA

Sono fissati i LIMITI ANNUALI DI INTRODUZIONE (ALI) il cui rispetto garantisce quello dei limiti primari di dose efficace.Per l'esposizione da inalazione gli ALI sono rispettati se le concentrazioni in aria del radiocontaminante sono inferiori ai LIMITI DERIVATI DI CONCENTRAZIONE (DAC).

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I LIMITI DI DOSE

Deve essere stabilito un confine tra rischio inaccettabile e rischio accettabile.Un valore accettabile di morte per attività lavorativa è di 1 su 10 alla meno 3 per anno.Viene assunto questo valore anche per i lavoratori esposti al rischio di radiazioni ionizzanti.Per la popolazione il rischio accettabile è di 1 su 10 alla meno 4 per anno.Per i lavoratori(esposti fra i 18 e i 65 anni) è stato calcolato che la dose che può indurre la probabilità di morte di un caso su 10 alla meno 3,è di 20 mSV/anno.

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NORME INTERNEStrumento per mezzo del quale vengono disciplinate le attività radiologiche intorno a ciascun impianto o sorgente di radiazione.Le norme interne indicano:

-Le Regole da seguire per l'Accesso e la Permanenza nelle zone Classificate,per la Manipolazione e l'utilizzo delle sorgenti radioattive;

-I sistemi di segnalazione,di sicurezza e di emergenza;

-Le azioni da assicurare in condizioni di emergenza.

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DOSIMETRIA INDIVIDUALEIrradiazione esterna:

La valutazione della dose individuale viene effettuata:

-Mediante Dosimetri Individuali(dosimetri a termoluminescenza,a lettura diretta,rivelatori a tracce,dosimetri a film,etc.) ed esiste una scheda Dosimetrica Personale;-Mediante Dosimetria Ambientale

Contaminazione Interna:

-Rivelazione delle radiazioni(se penetranti,come i gamma) emesse dal corpo;-Misure di attività sugli escreti (urine e feci).

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NORME SPECIFICHE:USO DEI DOSIMETRI PERSONALI 1

1) Il personale provvisto di dosimetro è tenuto a portarlo per tutto il tempo di permanenza nel reparto e a trattarlo con la massima cura;2)Il dosimetro personale non può essere utilizzato al di fuori della struttura né ceduto o prestato ad altre persone;3)Il dosimetro personale ad anello deve essere indossato sull'arto più esposto;4)Si deve porre la massima cura perchè il dosimetro non venga in contatto con un qualunque liquido e non sia esposto a fonti di calore o di umidità;5)Si deve segnalare immediatamente l'eventuale deterioramento o smarrimento del dosimetro alla Direzione che provvederà alla sua sostituzione;

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NORME SPECIFICHE:USO DEI DOSIMETRI PERSONALI 2

6)Durante l'assenza dal lavoro,il dosimetro deve essere riposto in luogo ove non sussista possibilità alcuna di esposizione alle radiazioni.L'eventuale assenza dal lavoro per qualsivoglia motivo per almeno tre mesi deve essere segnalata alla Direzione in modo che possa essere riportata sulla scheda dosimetrica personale e sul documento sanitario personale del lavoratore;7)Il dosimetro deve essere consegnato alla persona indicata nei periodi prestabiliti,per poter garantire la valutazione della dose individuale assorbita;;8)Nel caso che per qualsiasi motivo,una persona(dipendente da terzi,lavoratore autonomo,visitatore o altro)debba svolgere attività comportante esposizione,anche solo presunta,alle radiazioni,è necessario contattare preventivamente l'esperto qualificato.

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OBBLIGHI DEI LAVORATORIArt.68 D.L.230/95

I Lavoratori devono:-Osservare le disposizioni impartite dal datore di lavoro o dai suoi incaricati,ai fini della protezione individuale e collettiva e della sicurezza,a seconda delle mansioni alle quali sono addetti;-usare,secondo le specifiche ostruzioni,i dispositivi di sicurezza,i mezzi di protezione e di sorveglianza dosimetrica,predisposti o forniti dal datore di lavoro;-segnalare immediatamente le deficienze dei dispositivi e dei mezzi di sicurezza,di protezione e di sorveglianza dosimetrica,nonchè le eventuali condizioni di pericolo di cui vengano a conoscenza;-non rimuovere né modificare,senza autorizzazione,i dispositivi e gli altri mezzi di sicurezza,di segnalazione,di protezione e di misurazione;-non compiere,di propria iniziativa,operazioni o manovre che non siano di loro competenza o che possano compromettere la protezione e la sicurezza;-sottoporsi alla sorveglianza medica(Medico Comp. Autorizzato)

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Dosimetri a Film e ad Anello

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PARATIE IN PIOMBO

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PROTEZIONI ANTI X PER OCCHI

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Protezioni Corpree Piombate

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Protezione Piombata Corpo

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Protezioni anti X organi pelvici

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GUANTI ANTI X

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RIFIUTI RADIOATTIVIIl Problema dei rifiuti radioattivi prodotti durante l'attività medica riguarda soprattutto le attività di

Medicina Nucleare.Questi sono rifiuti solidi e consistono

essenziamente in generatori usati,siringhe contaminate,vetreria,indumenti di

laboratorio,materiale per la pulizia ,rivestimenti e materiale radioattivo insolubile,quale i precipitati

derivanti da operazioni radiochimiche.Per quanto riguarda la terapia metabolica tutto il materiale venuto a contatto con il paziente deve

essere considerato rifiuto radioattivo.

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Tali rifiuti devono essere raccolti in idonei contenitori metallici,contrassegnati dal simbolo

Pericolo di Radiazioni e opportunatamente separati da quelli per i rifiuti convenzionali,con pareti di

spessore tale da comportare all'esterno un rateo di Kerma in aria inferiore a 5 mGy/h.

Il kerma, acronimo di Kinetic Energy Released in MAtter (energia cinetica rilasciata nella materia) è una

grandezza radiometrica. Viene definita come la somma delle energie cinetiche di tutte le particelle

cariche generate in un campione da una radiazione ionizzante non carica (neutroni e fotoni)

divisa per la massa del campione.

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Se vengono impiegati unicamenti radionuclidi a emivita breve esempio il Tc99m,il materiale può essere conservato in condizioni

di sicurezza finchè le attiuità non siano decadute a livelli tali da permettere lo smaltimento attraverso le vie dei rifiuti speciali.

Ospedalieri.In alternativa ,è possibile effettuare lo smaltimento attraverso ditte

o enti autorizzati.Onde evitare l'accumulo di rifiuti nell'area del Servizio occorre

prevedere un locale adibito allo stoccaggio dei rifiuti stessi ove accedono solo gli Autorizzati.

Le superfici (pavimenti e pareti) del deposito sono realizzati con materiale lavabile e facilmente decontaminabile.Il controllo del

locale è effettuato almeno semestralmente dall'Esperto Qualificato.I Contenitori devono riportare:Il numero progressivo,i radioisotopi

contenuti,una stima dell'attività in stoccaggio,la data di immagazzinamento e la data dell'avvenuto smaltimento.

Materiale radioattivo diverso necessitano di contenitori separati.Si deve avere un registro di tutti i movimenti dei materiali

radioattivi.

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I Rifiuti liquidi di un Servizio di MN sono invece costituiti da sospensioni e soluzioni di sostanze radioattive e dai rifiuti

biologici escreti dai Pazienti.Tali Rifiuti ,in base a studio di impatto ambientale.possono:-Essere immessi direttamente nel sistema fognario dinamico-Essere Stoccati in opportuni sistemi a vasche di diluizione

e/o decadimento fino a quando i valori di attività non né permettono lo smaltimento dretto;

-Essere stoccati in appositi contenitori con successivo smaltimento tramite Ditta Autoruizzata.

Le attività escrete dai pazienti ricoverati che hanno effettuato indagini MN sono generalmente smaltite normalmente

all'esterrno del Servizio:Per la Terapia metabolica ci deve essere un sistema di

raccolta e/o stoccaggio di tutti i rifiuti liquidi.Le norme per lo stoccaggio dei lquidi sono simili a quanto

detto per Rifiuti Solidi.

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I rifiuti gassosi radioattivi non sono trattati poiché sono scarse le metodiche

mediche che li utilizzano Tuttavia puo' essere sufficiente il

contenimento dei gas e la ventilazione (decadimento breve) o cappe aspiranti(si

cita lo ioduro radioattivo) con filtri che successivamente saranno trattati come

rifiuti solidi.

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Tra i Rifiuti Speciali Medici si Ricordano anche i Liquidi radiologici di Sviluppo e fissaggio che vengono raccolti in bidoni

apppositi e che Ditte Specializzate prelevano per il corretto smalimento.

Anche le Pellicole Radiografiche di scarto o quelle destinate alla distruzione (oltre i dieci

anni di archiviazione) sono raccolte e consegnate a ditte specializzate per lo

smaltimento.Da queste pellicole possono essere recuperati i sali di argento.

Sono riportati in appositi Registri le consegne e i quantitativi dei rifiuti .

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La diagnostica per Immagini ha conosciuto negli ultimi 40 anni uno sviluppo tecnologico senza pari tanto da rappresentare ,sia per gli operatori della sanità che nella popolazione in generale, una sorta di perfetta ed infallibile indagatrice della nostra più fine anatomia normale e patologica.

RADIAZIONI E IONIZZANTI PER USO MEDICO E TUMORI

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A fronte di queste oggettive conquiste tecnologiche la disciplina radiologica ha avuto la possibilità di offrire una serie di indagini enormi e conseguentemente la domanda di prestazioni è cresciuta di conseguenza.

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Ogni anno ,solo in Italia, vengono eseguite dai 36 ai 43 milioni di

prestazioni radiologiche, in media una per cittadino, bambini esclusi.Il 35% delle prestazioni sono

rappresentate da esami radiologici tradizionali mentre il 10% da indagini

TAC.

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Negli USA vengono eseguite circa 62 milioni di indagini TAC all'anno( 20

volte superiori a quelle del 1980) di cui 4 milioni a bambini (soprattutto per

sospetta appendicite).

Qualcuno ha scritto che siamo diventati un popolo di irradiati e da più parti si

cominciano ad evidenziare le ricadute pericolosamente negative sulla salute

pubblica di questo massiccio utilizzo delle radiazioni ionizzanti per motivazioni

mediche .

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Gli studi di diversi autori ,oramai consolidati, hanno evidenziato che l'esposizione alle radiazioni per uso medico determinano un incremento

sensibile dei casi di cancro che possono essere quantificati dall'1 al 3%

di tutti i casi registrati nei paesi industrializzati.

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Inoltre, e qui veniamo al punto di maggiore interesse , uno studio dell'istituto Ramazzini di Bologna, ha evidenziato che le radiazioni

a bassa intensità sui ratti determina una aumentata probabilità di tumori al pancreas e alla mammella e che sé si associa anche

una esposizione ai campi magnetici l'incidenza del cancro alla mammella

aumenta di tre volte.

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L'esposizione a basse dosi di radiazioni ionizzanti aumenta quindi ,secondo gli

esperti, la probabilità di tumori e leucemie e la probabilità cresce con la

dose in modo lineare e senza che esista una soglia al di sotto della quale

la probabilità è nulla(effetti di tipo stocastico).

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Del resto le ampie statistiche effettuate ci confermano che gran parte delle

prestazioni radiologiche sono da ritenersi ingiustificate sul piano strettamente clinico.

La prova più evidente di questa affermazione è data dalla enorme mole di referti negativi che si possono avere nella

diagnostica di Pronto Soccorso ove il tasso percentuale di referti negativi per tutte le tipologie di indagine raggiunge e supera

anche il 70%.

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Siamo praticamente di fronte a quella che odiernamente si chiama Medicina

Difensiva ovvero aumento delle richieste diagnostiche per tutela non del paziente

ma dello stesso medico.

Sicuramente interventi legislativi in tale senso oramai sono indispensabili e non

più dilazionabili.

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Cosa si può fare per la riduzione della

irradiazione diffusa della popolazione per motivi

medici?

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Sicuramente un diffuso aumento della consapevolezza delle problematiche radio-

protezionistiche sia da parte dei medici prescrittori che della popolazione potrà

influire positivamente e può essere ottenuta ricordando innanzitutto a tutti i medici,

prescrittori ed esecutori, che la Legge 187 del 26 Maggio 2000 impone una oculatezza nel

prescrivere indagini utilizzanti radiazioni ionizzanti poiché individua due principali criteri

di cui bisogna tener conto, la giustificazione e la ottimizzazione della prestazione radiologica

stessa.

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Purtroppo la Legge suddetta cancello' una innovazione che si voleva introdurre sulla scia di una raccomandazione europea proprio ai

fini radio-protezionistici, Il Libretto Radiologico personale.

Il libretto radiologico potrà senz'altro rappresentare uno fondamentale strumento di

controllo radio-protezionistico della popolazione a patto che le informazioni ivi contenute non si

limitano a descrivere la tipologia di prestazione eseguita e la dose effettiva erogata in micro

sievert che nessuno capirebbe.

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Infatti in modo innovativo ,molti hanno suggerito, di esprimere la dose

corrispondente ad un determinato esame come multiplo di quella rilasciata per esempio da una

Radiografia standard del Torace. A cio' si potrebbe unire anche il rischio

di cancro come numero di casi aggiuntivi derivanti da quella data

esposizione medica.

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La consapevolezza dell'importanza della radioprotezione nella vita quotidiana , sia a livello degli

operatori sanitari che di tutta la popolazione, credo sia

determinante per ridurre i rischi maggiori della genesi della

patologia neoplastica.

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GRAZIE

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