La questione meridionale

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laboratorio I problemi del Meridione 1 © 2010 RCS Libri S. p. A. - A. Brancati, T. Pagliarani - Tanti Tempi, una storia edizione mista Nel seguente studio sul Meridione, Pasquale Villari, storico e politico dell’Ottocento, descrive la miseria delle campagne meridionali. Leggilo attentamente e svolgi gli esercizi. Fa meraviglia il trovare, in quasi tutti i centri popolosi, soltanto quattro o cinque famiglie ricche, spesso fra loro imparentate, ed il resto nullatenenti. E così, ad eccezione di pochi soddisfatti, che imperano a loro talento e dispotizzano, ovunque si volga lo sguardo non si vedono che miserie e guai, quasi a derisione illuminati dal più bel cielo d’Italia. Vive ognora, per inveterato costume tramandato dal feudalismo, il diritto nei proprietari di pretendere in determinati giorni dell’anno l’opera gratuita del lavoratore. E non è raro il caso nel quale, invece di retribuire la mercede in cereali o in denaro, la si paga con una data misura del più abbondante prodotto della terra, come sarebbero frutta, agrumi, cedri, generi tutti che, per difetto di esportazione o per mancanza di vie, discendono a vilissimo prezzo; per il che il povero subisce una nuova perdita sul già magro salario. […] Nei mesi di giugno e di luglio, tempo delle mèssi, molti lavoratori si recano da lontani paesi nelle Puglie o nella Terra di Lavoro, per segare il grano e guadagnare due lire al giorno, quando lavorano, e il pasto. Ma per ottenere così straordinaria e abbondante mercede, oltre gli stenti e le spese di disastrosi viaggi, sovente ritornano ai loro paesi malati, per effetto delle grandi fatiche sop- portate sotto la sferza del sole, o per causa della malaria. In tal modo le famiglie, lottanti giorno per giorno con la fame e con i più stringenti bisogni, abbrutite da tutti questi guai, non conservano che una ben debole affezione per la loro prole, e cercano ogni mezzo per alleggerire il peso della miseria, e trovare qualche sollievo. In molti paesi mandano i bambini fuori ad accattare, a suonare chitarre ed arpe, a ballare tarantelle, a cantare romanze. Cedono per pochi ducati, a vili speculatori, le loro creature, e questi mercanti di carne umana vivono e lucrano sui sudori di innocenti, che trasportano nelle più lontane contrade, in Francia, America, Germania, Malta, Algeria. a. Evidenzia con una crocetta le affermazioni errate. 1 il rapporto fra i proprietari terrieri e i contadini ha ancora caratteristiche feudali 2 i contadini hanno raggiunto un buon livello di rappresentanza sindacale 3 il salario dei lavoranti è spesso versato in generi alimentari 4 il salario ottenuto è sufficiente a sfamare onorevolmente l’intera famiglia 5 i bambini sono ben curati e accuditi 6 molti bambini vengono inviati all’estero per studiare L’Italia, all’indomani della sua unificazione, dovette fare i conti per la prima volta con l’arretratezza economica e sociale del Sud, ovvero con la cosiddetta “questione meridionale”. Le “piaghe” del Meridione erano tante: povertà, assenza di infra- strutture, grave situazione sanitaria, analfabetismo, delinquenza, difficoltà nell’organizzazione dell’esercito. Purtroppo la presa di coscienza di questi problemi non comportò una loro soluzione in tempi rapidi. 1. MISERIA ECONOMICA E MORALE NEL SUD ITALIA Il Risorgimento italiano e le rivoluzioni in Europa UNITÀ 12 VOLUME 2

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I problemi del Meridione

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© 2010 RCS Libri S. p. A. - A. Brancati, T. Pagliarani - Tanti Tempi, una storia • edizione mista

Nel seguente studio sul Meridione, Pasquale Villari, storico e politico dell’Ottocento, descrive la miseria delle campagne meridionali. Leggilo attentamente e svolgi gli esercizi.

Fa meraviglia il trovare, in quasi tutti i centri popolosi, soltanto quattro o cinque famiglie ricche, spesso fra loro imparentate, ed il resto nullatenenti. E così, ad eccezione di pochi soddisfatti, che imperano a loro talento e dispotizzano, ovunque si volga lo sguardo non si vedono che miserie e guai, quasi a derisione illuminati dal più bel cielo d’Italia. Vive ognora, per inveterato costume tramandato dal feudalismo, il diritto nei proprietari di pretendere in determinati giorni dell’anno l’opera gratuita del lavoratore.

E non è raro il caso nel quale, invece di retribuire la mercede in cereali o in denaro, la si paga con una data misura del più abbondante prodotto della terra, come sarebbero frutta, agrumi, cedri, generi tutti che, per difetto di esportazione o per mancanza di vie, discendono a vilissimo prezzo; per il che il povero subisce una nuova perdita sul già magro salario. […]

Nei mesi di giugno e di luglio, tempo delle mèssi, molti lavoratori si recano da lontani paesi nelle Puglie o nella Terra di Lavoro, per segare il grano e guadagnare due lire al giorno, quando lavorano, e il pasto.

Ma per ottenere così straordinaria e abbondante mercede, oltre gli stenti e le spese di disastrosi viaggi, sovente ritornano ai loro paesi malati, per effetto delle grandi fatiche sop-portate sotto la sferza del sole, o per causa della malaria. In tal modo le famiglie, lottanti giorno per giorno con la fame e con i più stringenti bisogni, abbrutite da tutti questi guai, non conservano che una ben debole affezione per la loro prole, e cercano ogni mezzo per alleggerire il peso della miseria, e trovare qualche sollievo. In molti paesi mandano i bambini fuori ad accattare, a suonare chitarre ed arpe, a ballare tarantelle, a cantare romanze.

Cedono per pochi ducati, a vili speculatori, le loro creature, e questi mercanti di carne umana vivono e lucrano sui sudori di innocenti, che trasportano nelle più lontane contrade, in Francia, America, Germania, Malta, Algeria.

a. Evidenzia con una crocetta le affermazioni errate.

1 il rapporto fra i proprietari terrieri e i contadini ha ancora caratteristiche

feudali

2 i contadini hanno raggiunto un buon livello di rappresentanza sindacale

3 il salario dei lavoranti è spesso versato in generi alimentari

4 il salario ottenuto è sufficiente a sfamare onorevolmente l’intera famiglia

5 i bambini sono ben curati e accuditi

6 molti bambini vengono inviati all’estero per studiare

L’Italia, all’indomani della sua unificazione, dovette fare i conti per la prima volta con l’arretratezza economica e sociale del Sud, ovvero con la cosiddetta “questione meridionale”. Le “piaghe” del Meridione erano tante: povertà, assenza di infra-strutture, grave situazione sanitaria, analfabetismo, delinquenza, difficoltà nell’organizzazione dell’esercito. Purtroppo la presa di coscienza di questi problemi non comportò una loro soluzione in tempi rapidi.

1. Miseria econoMica e Morale nel sud italia

Il Risorgimento italiano e le rivoluzioni in Europa • unità 12VoluME 2

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b. Il pagamento del salario in generi alimentari riduce ulteriormente il valore del lavoro fatto. Perché?

.......................................................................................................................................... c. L’autore parla della povertà dei contadini, ma anche di miserie morali. In cosa

consistono tali miserie? ..........................................................................................................................................

d. Qual è l’atteggiamento dello studioso rispetto alla questione meridionale?

1 è neutrale rispetto al tema trattato

2 è coinvolto nel tema trattato3 individua alcune cause

Il seguente frammento, pubblicato nel 1877, è tratto da uno studio sul Meridione di Sydney Sonnino, deputato al Parlamento italiano. Leggilo e rispondi alle domande.

Nelle relazioni tra il contadino e il proprietario, o in genere tra il contadino e il cosiddet-to “galantuomo”, ossia la persona civile, molto è rimasto ancora dei costumi feudali. Quella che era stata fino allora potenza feudale, rimase come potenza o prepotenza di fatto, e il contadino, dichiarato cittadino dalla legge, rimase servo e oppresso. Il proprietario terriero rimase senza barone, e non soltanto di nome; e nel sentimento generale la posizione del proprietario di fronte al contadino restò quella di padrone di fronte al servo. Questo accade in Sicilia; ma noi italiani delle altre province, abbiamo legalizzato l’oppressione esistente; ed assicuriamo l’impunità all’oppressore.

a. Nel documento, Sonnino descrive il rapporto fra contadini e proprietari: qual è la reale condizione del contadino meridionale?

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b. L’autore riconosce anche una responsabilità del governo italiano nel mantenimento di questa situazione ingiusta. In cosa consiste?

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2. cosa fa il governo italiano per il Meridione?

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Osserva le seguenti immagini e rispondi alle domande.

a. Cosa accade nell’immagine n. 1? ..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

b. A quale problema tipico del Meridione può essere ricondotta l’immagine? ..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

c. L’immagine n. 2 mostra una stradina di Eboli, paese della Campania: come ti sembra?

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d. Cosa stanno facendo secondo te i ragazzini dell’immagine n. 3? ..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

e. A quale brano fra quelli letti puoi ricollegare l’immagine? ..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

1. 2.

3.

3. i diversi volti della “questione Meridionale”

Il Risorgimento italiano e le rivoluzioni in Europa • unità 12VoluME 2