La qualità nelle istituzioni formative Genova, 27 maggio 2005

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Genova, 27.5.05 M. Di Grazia, C.T.S. aQUa 1 La qualità nelle istituzioni formative Genova, 27 maggio 2005 ESPERIENZE DI QUALITÀ IN TOSCANA Il modello EFQM nelle istituzioni scolastiche: il Progetto “aQUa”

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La qualità nelle istituzioni formative

Genova, 27 maggio 2005

ESPERIENZE DI QUALITÀ IN TOSCANA Il modello EFQM nelle istituzioni scolastiche: il Progetto “aQUa”

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Fattori propulsivi verso la qualità nella formazione Processo di decentramento e autonomia

delle istituzioni scolastiche (1988/2000) Norme di accreditamento delle agenzie

formative e scuole che utilizzano finanziamenti pubblici

Responsabilità sociale e rendicontazione pubblica delle risorse utilizzate

Grave crisi della scuola come riflesso della crisi del sistema paese

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I due versanti della qualità Nei decenni passati nella scuola l’innovazione si

è concentrata sulla progettazione curricolare (contenuti, strategie, metodologie), finalizzata alla realizzazione del miglior prodotto formativo (versante 1, della didattica di qualità)

La cultura aziendale mostra come l’attenzione ai processi migliora la qualità dei prodotti/servizi

Con l’autonomia la scuola si scopre organizzazione (versante 2: funzionale al primo)

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La nascita di una cultura organizzativa integrare i due percorsi/versantiLa scuola della Qualità nasce dalla consapevolezza di- una organizzazione complessa, una complessità a

prova di difficile rappresentazione- forte intreccio di processi interdipendenti di non

facile controllo- una organizzazione assorbente: per produrre deve

includere il cliente (J. D. Thompson)- prodotto formativo (valore aggiunto) come frutto

anche di organizzazione (leadership, team, gestione risorse umane e materiali, funzioni di supporto)

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La ricerca di modelli della qualità Molteplicità e dispersività delle esperienze verso

la qualità nate nelle scuole: molta auto-valutazione, spesso auto-referenziale

La qualità che serve é salvare la creatività della attività formativama anche: disseminare le pratiche migliori nel sistema garantire risultati comparabili e trasparenti rendere conto del grosso impegno di risorse confronto con i modelli di qualità affermati e

riconosciuti dalla collettività

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La qualità che serve nella scuolaLa sfida della qualità nella scuola non passa da- nuovi adempimenti formali e burocratici - procedure standardizzate che fanno

automaticamente risultato - utilizzazioni pubblicitarie di certificazioniPassa invece da- capacità di costruirsi come learning organization

(lavoro e riflessione collettiva; comunicazione e condivisione di linguaggi e relazioni)

da organizzazione burocratica e ingessata a organizzazione dinamica e innovativa.

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Struttura del modello. Criteri

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Il modello EFQM for Excellence e la formazionePerché la scelta del modello di Eccellenza Fa misurare la scuola con un modello

organizzativo strutturato su fattori sistemici e risultati

Presenta caratteristiche di flessibilità e non prescrittività

Riconosce le dinamiche della complessità e non riduce le risposte a tecnicismi

Consente di definire il ruolo dei vari attori nella formazione, valorizzandone il coinvolgimento creativo

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Il modello EFQM for Excellence e la formazione Propone una visione in cui fattori, approcci,

processi e risultati sono ponderati in modo congruo per la peculiarità della scuola

Valorizza la partnership e la socialità Propone l’auto-apprendimento come modalità di

essere e il benchmarking per l’adozione di best practices

Punta sull’auto-valutazione per individuare punti di forza e aree da migliorare, ma valuta i piani di intervento, per l’avvio del miglioramento continuo

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L’esperienza toscana: il progetto “aQUa” Nata da un gruppo di progettazione e

ricerca inter-disciplinare (ricercatori IRRE, docenti, dirigenti, docenti di Ingegneria, Sociologia, Scienza della formazione)

Sotto gli auspici della Regione Toscana, preoccupata di dinamicizzare l’offerta ingessata e asfittica del mercato della qualità

50 scuole pubbliche di ogni ordine e grado

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L’esperienza toscana: il progetto “aQUa” a come auto-analisi QU come qualità a come auto-valutazione Ogni processo di sviluppo ha inizio con un

forte movimento verso di sé (principio formativo e pedagogico)

Ricerca del proprio essere (missione, visione, valori, scelte, approcci,…)

Indagine sostenuta da supporti esterni (ricercatori come facilitatori, strumenti, modelli,…)

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Il progetto “aQUa”: gli strumenti Messa a punto di

1. un protocollo di traduzione del modello nella scuola/formazione, a partire da quello europeo per settore pubblico e volontariato (criteri, sotto-criteri, aree da esaminare, con una forte sottolineatura della peculiarità della scuola)

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Il protocollo nazionale EFQM nella scuola dall’esperienza toscana (IRRE, Università, AICQ

TL, scuole) dal Premio qualità della scuola del Veneto 2004

e 2005 (Regione, Irre, AICQ, centinaia di scuole coinvolte)

dalla attività pluriennale del Polo Qualità di Milano

dall’interesse della AICQ nazionale elaborazione e pubblicazione del protocollo

italiano, “Il modello EFQM per l’Eccellenza nella scuola”, luglio 2004, reperibile da AICQ nazionale

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Dal protocollo nazionale ai Premi scuola nazionali Cfr iniziativa dell’ Associazione Premio Qualità

Italia (APQI), che da quest’anno ha esteso il Premio alla scuola (invio dell’auto-valutazione entro il 30 giugno, secondo il modello EFQM)

Cfr anche iniziativa del Ministero Funzione Pubblica per il Premio Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni, gestito con Formez (bando prossimo), sulla base del CAF (Common Assessment Framework, questionario europeo liberalizzato per l’auto-valutazione delle pubbliche amministrazioni)

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Il progetto “aQUa”: gli strumenti Messa a punto di strumenti (alcuni suggeriti da

EFQM):2. un questionario di auto-valutazione destinato

ai “leader responsabili” della scuola, fondato sui sotto-criteri

- oggetto di revisioni (nuova versione 2004), ancora non concluse, con apertura a best practice (es. il questionario del PQS Veneto)

3. una check-list documentale per suffragare l’auto-valutazione

4. il ricorso al workshop di condivisione

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Il progetto “aQUa”: le attività La formazione dei gruppi di qualità nelle scuole L’avvio della sensibilizzazione al personale e alle

altre parti interessate come pratica di coinvolgimento profondo

La formazione di un gruppo di ricercatori-consulenti e costituzione di team di ricerca: due per ogni scuola (molti formati TQM assessor)

La costituzione di un gruppo IRRE di supervisione

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Il progetto “aQUa”: le attività La somministrazione del questionario e il ricorso

al workshop di condivisione La stesura del rapporto di auto-valutazione su

modello (punti di forza, aree da migliorare per ogni criterio EFQM)

L’assistenza nel passaggio fra i risultati dell’auto-valutazione e la definizione delle priorità nella scelta delle attività di miglioramento

La stesura del Piano di intervento con almeno tre piani di miglioramento

L’assistenza in itinere per l’attuazione del piano e per la fase di validazione finale

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Il progetto “aQUa”: bilancio Oltre 20 scuole hanno ottenuto lo Schema di

riconoscimento “Committed to Exc.” e altre (6 Licei fiorentini, su sollecitazione della Provincia!) sono in lizza

Risultati: Ottima risposta delle scuole Rapporti di auto-valutazione strutturati e comparabili

che scavano sui punti di criticità Elaborazione e realizzazione di piani di miglioramento Prime forme di benchmarking e diffusione di best

practices Confronto internazionale: Seminario internazionale

27/28 ottobre 2004

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Il progetto “aQUa”: prospettive Nascita di reti di scuole per la qualità e prospettiva di

disseminazione del modello La dinamica del miglioramento continuo: - interesse per l’integrazione nel percorso di nuovi

strumenti, come il “Balanced Scorecard” - verso il livello “Recognized to Exc.”, nuova ricerca

sperimentale; Revisione degli strumenti a seguito della

sperimentazione- per valorizzare ancor più le peculiarità della scuola- per favorire il coinvolgimento di tutte le parti

interessateAttività permanente di ricerca-azione