Circoscrizioni inutili. Dimettiamoci La proposta, provocatoria ma sensata,

lanciata in Circoscrizione Centro

20 SEX IN THE CITY La Camporella e il Kamasutra acrobatico da automobile.

Sorprende tutti l’albero al Parco Carrà, in viale Michel, sul quale come strani frutti pendono scarpe da ginnastica, quasi come quelle che negli USA ricordano i morti delle bande giovanili.

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Un moderno

“albero degli zoccoli”

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Voi non ci crederete (e forse nemmeno noi) ma in rapporto allo stile di guida degli alessandrini c’è molta tolleranza.

21 GIOCHI E PASSATEMPI

Periodico di informazione, cultura e costume Aprile 2010 - Anno IX - Numero Tre

Ad Astuti e all’Osterietta la sicurezza è totale.Si è davvero sicuri di andare a bagno ogni volta che dal cielo vengon giù più di quattro gocce.

A pag. 2

Alluvionati forever

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Nel parco di fronte al Luna Park il vino e il sangue caliente danno il via ad una rissa d’altri tempi, con uomini e cani.

Cani e cazzotti Cuore di Vigile

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GIORNALEGRATUITOGiurnala bafëla

I problemi della città si risolvono privatizzando il Tanaro

Vuoi una vita dafumetto?

Alessandria fi nalmente sale nella nostra speciale classifi ca che prende in considerazione i fatti positivi e negativi accaduti nell’ultimo mese. La città è incornata dal toro,e ne ha tanto bisogno.

Il Borsino

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ATTUALITA’

Alluvionati da 15 anni. La sfortuna

Il tema dei danni alluvionali pro-vocati un anno fa dall’esondazio-ne dei rii e del Tanaro in frazione Astuti e in zona Osterietta, il 29 aprile 2009, non riesce a trovare uno sbocco tra le documentazio-ni esibite da parte di chi ha subìto danni più o meno consistenti, e chi quei danni dovrebbe rimborsare. Il tema è già stato sviscerato in nume-rosi incontri sviluppati fra cittadini danneggiati e Istituzioni compe-tenti, sia a livello regionale che par-lamentare. Il risultato, fi no ad ora, è stato quello di aver ottenuto una miriade di promesse ma, in concre-to, poco o nulla è stato rimborsato. Ora ci prova Antonio Zollino, in rappresentanza dell’Associazione Padani Imprenditori Uniti Pie-monte (APIUP), un’associazione già nota in Alessandria per avere sostenuto un’altra causa tutt’ora in essere fra Amministrazione Comunale e Svial, in contrapposizio-ne ad undici imprenditori del Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso (MOI). In rife-rimento a questa seconda causa intrapresa Da Zollino dobbiamo registrare che il 30 marzo scorso è andato deserto il bando d’asta pubblica per la ces-sione del complesso di viale Teresa Michel. Operazione che viene con-testata dall’Apiup e per la quale il Prefetto avrebbe già inoltrato una documentazione alla Procura della Repubblica, su istanza della sud-detta Associazione. Tornando però al problema che vede gli alluvionati 2009 alle prese con una burocra-zia imperante e sorda alle esigenze contingenti dei cittadini danneg-giati dobbiamo anche testimonia-re, una volta di più, condizioni di estremo disagio soprattutto a cari-co degli anziani, ma anche di abita-zioni e aziende agricole più o meno danneggiate. Abbiamo quindi fatto un sopralluogo dove i danni sono maggiori. Uno in particolare, che però non vuole sia reso pubblico, forse per pudore o forse per la ver-gogna di evidenziare una condizio-ne di degardo umiliante per tutta la famiglia che vive oltre la massiccia-ta della ferrovia in frazione Astuti.

Una zona raggiungibile esclusiva-mente utilizzando un sottopasso che “in caso di pioggia - denuncia-no i residenti - spesso e volentieri si allaga e rimaniamo isolati”: in via Porcellana invece, abbiamo po-tuto visitare la casa di un anziano completamente abbandonata per-ché invivibile, considerando i gravi danni subiti agli impianti, ai serra-menti, ai mobili. Un vero disastro, ma la somma necessaria a sanarlo non la possiede, per cui, non essen-do in grado di anticiparla, è costret-to a vivere a casa del fi glio, con tutti i problemi che questo comporta. Ma, chi più chi meno, in via Porcel-lana, zona Osterietta, l’esondazione ha colpito un po’ tutti. Così come le case che si affacciano sulla statale per Solero dove l’acqua, il gas e i

servizi fognari non arrivano anco-ra, ma sono rimaste danneggiate le abitazioni al piano terra, e sono andati distrutti soprattutto i servizi (fosse biologiche e relative condut-ture intasate dal fango) e le attrez-zature, oltre ad aver perso la legna accatastata per l’inverno. Diceva-mo che ora ci prova Zollino, per cui lo abbiamo incontrato e quella che segue è il testo dell’intervista avvenuta venerdì 2 aprile. “Dopo essere stato legittimato dai citta-dini alluvionati ad occuparmi della questione in seguito a due incontri pubblici e quattro trasmissioni ra-diofoniche, effettuati presso la par-rocchia di San Michele - esordisce Zollino - mi sono recato presso la Protezione Civile ed ho chiesto alla dottoressa Villani di produrmi in copia i decreti Regionali e Ministe-riali. Dopo averli letti mi sono reso conto che usare la parola “vergo-gna” sia troppo poco”. Un decreto insomma, che Zollino bolla come odioso ritenendolo in più parti ini-

L’alluvione di un anno fa è stata“dimenticata” dalle istituzioni

Abbiamo fatto un sopralluogo a casa di chi l’alluvionece l’ha ancora negli occhi(e in cucina).Ad ogni esondazione l’Osterietta e Astuti pagano a caro prezzo la mancata messa in sicurezza del Tanaro

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di vivere sul Tanaroquo, inadeguato e insuffi ciente, per cui intende opporsi allo stesso presentan-do, al nuovo governo regionale piemon-tese e presso i Ministeri competenti, le sue osservazioni. “Una cosa si evidenzia subito fi n dal primo articolo della legge Regionale, oltre che nell’articolo IV del Decreto Ministeriale - prosegue Zolli-no - infatti, è stata posta in essere una franchigia del 10% (3.500 euro) al limi-te massimo rimborsabile (35.000 euro), che io ritengo iniqua e discriminatoria, in conseguenza della quale molti sa-ranno esclusi dai benefi ci, perché devo sottolineare che nella maggior parte dei casi hanno subito danni non superiori a 3.500 euro”.Infatti, i tetti stabiliti dalla norma cita-ta, non premiano neppure quelli che su-perano la franchigia. Secondo l’attuale normativa, i danni saranno riconosciuti al 75% sulla prima casa e al 50% sulla seconda (sono circa 40 gli edifi ci dan-neggiati secondo una stima effettuata dall’ARPA). Un fatto questo che Zolli-

no ritiene profonda-mente ingiusto per cui sottolinea l ’ i n t e n z i o n e di chiedere di elevare il tetto del danno sia sulla prima che sulla se-conda casa, riconoscen-do il danno alle pertinen-ze, agli impianti, alle attrezzature e ai mezzi. “Se troveremo nei nostri interlocutori buon senso e cultu-ra verso una giustizia solidale - conclude Zollino - noi avremo un risultato soddi-sfacente, naturalmente con l’aiuto e la solidarietà di tutti cittadini”.

Piero Archenti

ATTUALITA’

Rimborsi? Ancora molto

lontani

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CRONACA LOCALE

Pugni e calci al Luna Park di Ales-sandria. Non è un videogioco della sala con le macchinette, e non stiamo parlando neppure di una sfi da al pun-ching-ball per chi è più forzuto. Quel-lo che è successo il lunedì di Pasquet-ta è purtroppo la verità, con tanto di foto inedite ed esclusive del fattaccio.

Un pestaggio in piena regola tra alcu-ni giovani che si è risolto in pochi mi-nuti con l’intervento di più persone che sono riuscite a placare gli animi. Ma intanto i lividi fanno ancora male e il sangue dal naso è sgorgato.

Quello che si vede dalle immagini non lascia molto all’immaginazione. Di fronte a tutti, all’aria aperta dei giardini del parco Carrà, in viale Mi-chel, proprio di fronte ai “baracconi”, si è consumata una scena di violenza indecente sotto gli occhi di automobi-listi, passanti e famiglie - con bambi-ni - sbigottite, che si staranno ancora chiedendo se le giostre alessandrine, tradizionale punto di ritrovo e diver-timento primaverile per giovani, sia ancora un posto raccomandabile. Da qualche anno dopo alcuni episo-di analoghi (risse, accoltellamenti, ubriachi molesti) l’area di notte è sorvegliata. Ma il pestaggio è avve-

nuto alle sette di sera, quando ancora tanti giovani sono in motorino o in bicicletta per il penultimo giro sugli autoscontri o per gustarsi un buon krapfen al barachino. Le persone coi cani al seguito che si sono prese a ceffoni, un po’ su di giri per l’alcol in corpo, hanno offer-to uno spettacolo fuori programma e sconvolto la tranquillità festiva della parte di città che vuole solo trascor-rere qualche ora in tranquillità. Sono bastate poche parole, uno screzio ini-ziato tra i corridoi del Luna Park e la scintilla del pestaggio si è innescata.

Fortunatamente il tutto è stato fer-mato da conoscenti e persone accorse ai primi cazzotti, in tempo per evitare conseguenze ben più gravi per il gio-vane a terra, sovrastato dalla furia dell’altro, fermato dallo scatto repen-tino di una nostra “pulce” mentre si appresta a sferrare il pugno.

Oltre alla pioggia, sempre presen-te durante i giorni di permanenza, i barracconi portano anche brutti cef-fi ? Speriamo di no. Anche se, dati alla mano, ogni anno a inizio aprile i furti e le rapine nella nostra città crescono di numero.

Baracconipericolosi

Uno spettacolo indecente quello messo in scena all’interno dei giardini di fronte al Luna Park di Alessandria. Insulti, spintoni, ubriachi e infi ne... botte da orbi. Foto esclusive

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CRONACA LOCALE

PISTE CICLABILII Vigili alessandrini?"Troppo buoni!"

“I Vigili di Alessandria sono molto tolleranti, sono gli automobilisti ad essere molto indisciplinati”. Confessione di un guidatore della domenica pentito o slogan di una pubblicità progresso per l’arruola-mento nel Corpo? A dirlo sfi dando i luoghi comuni è un volontario del corpo di Polizia Municipale che, indossata la pettorina giallo evidenziatore, coadiu-va i “civich” nei servizi in centro città come gli altri ventiquattro alessandrini che hanno deciso di pre-stare servizio gratuito a fi anco degli agenti. Dopo un corso di formazione teorica – sono stati istruiti sulle competenze dei Vigili, leggi e “psicologia” da strada – i volontari sono stati mandati a far pra-tica insieme a quelli della Municipale, soprattutto per segnalare infrazioni al codice della strada. Un giudizio poco imparziale, dunque? Continuate a leggere quello che succede in quattro ore mattutine di “ronda” e poi giudicate. A colpire maggiormente il nostro vigile volontario sono gli indisciplinati in bicicletta. Un esercito di mandrogni perlopiù at-tempati (strano, la bici dovrebbe essere un mezzo per giovani...) che non rispettano – o tentano di farlo – le più elementari regole della circolazione stradale. Viaggiare contromano sembra la norma-lità. Ma con che sprezzo del pericolo sbucano dalle vie, scavalcano marciapiedi e fanno lo slalom tra le auto in coda (magari sempre in senso opposto). Gli agenti che fanno? Raramente li multano, più semplicemente invitano loro a scendere dalla sel-la e proseguire a piedi. Il ciclista ripreso ubbidisce in silenzio, segno che era consapevole di violare le regole. Salvo poi rimontare in sella non appena le forze dell’ordine gli hanno dato le spalle. Niente multa, comunque. Taglio dei rami in via Savona: i cartelli di divieto di sosta per i lavori alle piante erano ben visibili da giorni. Nonostante l’avviso preventivo due auto sono ferme sotto i platani. Nell’immaginario col-lettivo il vigile che fa? Chiama il carro attrezzi per la rimozione e tanti saluti. Invece l’agente attende, rintraccia i proprietari attraverso le targhe delle auto (residenti nella stessa via, non turisti sbadati di passaggio), li chiama e li invita a spostare i mez-zi. Niente multa neppure in questo caso.

La prima immagine è piuttosto eloquente: sulla pista ciclabile creata di fresco è parcheggiata tranquillamente un’auto. Facile, per creare il corridoio dedicato a pedoni e biciclette sono stati tolti i tanto odiati paletti che per molti anni avevano impedito tale ma-novra. Il ciclista che fa? E’ costret-to a passare dalla parte opposta, sul marciapiede. Da qualche tem-po sono sorte nel centro storico

della città molte piste ciclopedo-nali che hanno lasciato perplessi molti amanti delle due ruote. Le corsie rasentano case e negozi e non sarebbero adeguatamente “protette” dall’invasione di par-cheggiatori selvaggi che, via i pa-letti (in tutti i sensi), hanno campo libero nel fermarsi “temporanea-mente” oltre le strisce gialle. Ap-prezzabile comunque il tentativo di aumentare le piste ciclabili.

“Leggenda” sfatata da un Volontario che aff erma. “Noi alessandrini siamo davvero indisciplinati alla guida di auto e persino quando andiamo in bici”

A tutti sarà capitato di lasciare la vettura in un po-sto scomodo per i cinque minuti di una commis-sione. Ma sembra che l’alessandrino si sia specia-lizzato in scuse e parcheggi creativi. O forse per movimentare la giornata provano l’ebbrezza del rischio multa parcheggiando sulle strisce, di fron-te ai passi carrai o nei posti per invalidi. Prima di estrarre il blocchetto di multe attendono sempre dieci-quindici minuti. Se poi la commissione “velo-ce” banca-farmacia-caffè al bar-mercato-due chiac-chiere con l’amica incontrata per strada-giornalaio non è ancora fi nita si compila il foglietto giallo da pinzare ai tergicristallo.Tolleranti, pazienti. Qualità non direttamente as-sociabili ad una divisa con elmetto in testa, che nell’immaginario collettivo è pagato solo per fare delle multe e far girare le scatole ad ogni angolo, specie quando si ha fretta.Pochi parcheggi, poche piste ciclabili – stanno na-scendo percorsi in centro che lasciano non pochi dubbi logistici – politiche ztl opinabili... possiamo trovare mille attenuanti per giustifi care l’auto-mobilista/ciclista. Ma quattro ore di un mattino qualunque ad osservare l’attività della Polizia Mu-nicipale potrebbe far cambiare idea anche al più irriducibile dei pirati della strada e far maturare la convinzione che gli alessandrini sono molto indi-sciplinati al volante.

Incredibile, ma vero. La Municipale di Alessandria non sarebbe così terribile come sembra...

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ATTUALITÀ

Circoscrizione:"Non serviamo più, dimettiamoci tutti"

La notizia arriva dal Centro, ma potrebbe estendersi fi no ai quattro angoli del comu-ne di Alessandria. Centro con la “c” ma-iuscola perché stiamo parlando della Cir-coscrizione presieduta da Cinzia Lumiera. Dalla Circoscrizione Centro, dunque, trapela un’idea che a prima vista potreb-be essere giudicata provocatoria: “i con-siglieri di rione si dimettano tutti per far risparmiare il comune, intanto è lo stes-so”. In attesa del de profundis tra due anni quando spariranno del tutto per decre-to. Perché attendere così tanto tempo, si chiedono alcuni consiglieri (di marca Lega Nord), e far uscire dalle casse già magre di Palazzo Rosso altri soldi quando si potreb-be trovare il coraggio ed di azzerare il mini parlamento, tornando ai “consigli di quar-tiere”, organismi di semi volontariato?D’altronde, è il ragionamento di alcuni, i poteri delle Circoscrizioni sono presso-ché nulli. I pareri in merito alle politiche comunali non sono vincolanti e solo per prassi vengono richiesti e votati. Il “por-tafoglio” delle cinque sezioni circoscrizio-nali in due anni si sarebbe assottigliato di oltre la metà. Impossibile quindi aiutare le associazioni di volontariato sul territorio, né organizzare autonomamente feste di quartiere o attivarsi per qualche lavoretto di miglioria. Indennizzo del consigliere. L’eletto percepisce un rimborso simboli-co di 11 euro. Se si è capogruppo e non si manca mai alle commissioni e alle sedu-te del consiglio è possibile arrivare a 220

netti al mese: “Non mi ci pago nemmeno il disturbo”, confessa uno di loro. Si con-tinua per spirito civico, passione politica o per ambizioni elettorali maggiori. Infondo la Circoscrizione è un piccolo consiglio co-munale in tutto e per tutto. Buona palestra per chi punta in alto. Ma di solito i consi-glieri non guardano al misero gruzzolo di rimborso. Sono già adesso volontari civici che prestano un paio d’ore per cercare di risolvere qualche problema, nelle ormai limitatissime competenze che rimangono loro. La missione di “sentinelle” del territorio rimarrebbe anche da volontari. Il ragiona-mento parrebbe logico: “Chiudiamole an-zitempo, risparmiando su costi di gestione della sede e rimborsi alle cariche elette (il presidente percepisce una cifra da vero e proprio stipendio)”, pensano. Quei soldi resterebbero al Comune e la funzione di referenti in loro, per carità, non verrebbe a mancare. L’idea è nell’aria e in qualche sede di par-tito se ne sta già discutendo, anche se è presumibile pensare che i cinque Presi-denti potrebbero opporre resistenza. Non è detto infi ne che tutti i consiglieri, dalla Fraschetta all’Osterietta accettino di di-mettersi formalmente e di continuare in modo volontario, senza venire meno al mandato degli elettori. Si potrebbero quindi risparmiare migliaia di euro: “Usiamoli per contribuire a co-struire il nuovo ponte sul Tanaro”...

Dalla Circoscrizione Centro l’idea di

dimettersi in blocco per far rispamiare

il Comune: “Senza potere e senza

soldi”. Meglio volontari.

E i quattrini risparmiati vadano...

sotto un ponte

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Università ad Alessandria:Quale futuro? Perché? Per chi?

ATTUALITÀ

Ritengo siano queste le domande che debbano essere poste alla luce dei nuovi sviluppi che vedrebbe-ro pesantemente modifi carsi l’uso delle strutture esistenti e l’uso della città da parte del cittadino.

La necessità di risanare un bilan-cio, la cui voragine è sconosciuta ai più, non deve avere come unica risposta la vendita della città. Si svende il patrimonio edilizio co-munale, si vendono le farmacie, si privatizzano i servizi ai cittadini.

Insomma un Comune in (s)ven-dita. L’ultima trovata municipale per fare cassa è lottizzare la ca-serma Valfrè. Vendiamola a pez-

Comune in svendita. Invece di lottizzare la Caserma Valfrè, il Comune dovrebbe pensare a dare una nuova“casa” agli studenti

zi, a metroquadro, a metrocubo non importa, ma vendiamola al migliore offerente. L’importante è vendere per recuperare denaro. E’ fuori dubbio che le casse del Comune devono essere risanate, ma altrettanto fuori dubbio è la necessità di coinvolgere la Citta-dinanza nelle scelte che hanno ri-levanza fondamentale sull’uso del territorio cittadino, il suo svilup-po e la sua funzionalità.Ma a quanto pare non è così, agli Amministratori della città del coinvolgimento e del benessere dei suoi cittadini non importa poi molto. Non si sviluppano proget-ti di prospettiva. Gli unici pro-getti che sembrano interessare

gli amministratori sono quelli di sopravvivere nel loro ruolo e por-re la propria fi rma su qualcosa a prescindere dai costi e dalla reale funzionalità.

Non partendo dalla volontà di ricercare uno sviluppo organico, che ovviamente non è prevalen-temente economico ma funziona-le, ritengo che ancora una volta si perda l’occasione per avere ad Alessandria un Polo Universita-rio che, al di fuori delle logiche di interesse di “pochi”, possa offrire agli studenti, i futuri “cittadini ammministratori”, quella funzio-nalità che forse oggi non hanno: parcheggi vicino alle segreterie,

aule vicino alle segreterie, campi sportivi vicino alle aule, locali di accoglienza in prossimità delle aule, collegi in prossimità delle aule. Il tutto di facile accesso al contempo calato nel contesto ur-bano, ma in uno spazio che non comprima i diritti del quieto vive-re di tutti i Cittadini.

In poche parole una Cittadella Universitaria per realizzare la quale basterebbe prendere spunto da quanto fatto, e molti usufruito, nella vicina Pavia, evitando così inutili e costose visite a campus Cinesi o Americani.

fulvio.perugini@gmail.com

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Scoppia la “Farmville mania”. Giovani, anziani, professionisti e politici passano ore al computer per coltivare e far crescere la propria fattoria. Anche se non ne hanno mai vista una dal vivo. Contadini mancati?

Alessandrini armatidi zappa (virtuale)

TREND

C’è chi ha un piccolo orticello, chi alleva galline e chi ha una vera e propria fattoria. No, non parliamo di agricoltori veri, ma di contadini online. Da mesi ormai gli utenti di Facebook ricevono - e richiedono - regali “insoliti”: conigli, mucche, mattoni, siepi e alberi da frutto. Colpa della crisi economica e del ritorno alla natura e alla madre ter-ra? No. Colpa di FarmVille, il pas-satempo online più in del momento.Dopo il boom dei cosiddetti “giochi

da scrivania” - ricordiamo, fra tutti, il Solitario e il mitico Campo Mina-to - la nuova frontiera dei fannullo-ni da uffi cio e degli studenti allergici ai pomeriggi di approfondimento sono le innumerevoli applicazioni del social network più amato e odia-to al Mondo. Ed è così che, mese dopo mese, ci si appassiona a un mondo virtuale diverso: si è partiti dal ristorante, per passare all’isola deserta, fi no ad arrivare alla fatto-ria (l’attuale svago preferito dagli

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TREND

Jolly BarJolly BarPIAZZA GARIBALDI, 47 - ALESSANDRIA Tel. 0131.251185

Jolly Bar

internauti, che presto lascerà spazio ad altro). Qui c’è proprio tutto: campi, animali, piante, fi ori e casette sull’albero; l’agricoltore ara, semina e raccoglie, colle-ziona insetti rari e aiuta perfi no l’amico a risolvere quel fastidioso problema delle talpe che rovinano il raccol-to. Si può addirittura decidere se fare tutto questo nel rispetto della natura (zappa e vanga in mano) o utiliz-zando i potenti mezzi agricoli (trattore e mietitrebbia) comprando il carburante. Esistono soldi fi nti, che si guadagnano con il raccolto e con la vendita di latte e uova, e soldi veri: i più “malati”, infatti, usano la pro-pria carta di credito per acquistare oggetti particolari o animali di colori diversi. Stupiti? Vi stupireste di più se sapeste in quanti lo fanno. Un gioco che si aggiorna au-tomaticamente e diventa sempre più complicato, con l’aggiunta di possibilità di interazione fra “colleghi” (da pochi giorni c’è la possibilità di cooperare per un rac-colto comune) e stalle o maison francesi da costruire, grazie al supporto dei vicini di casa, che devono - gen-tilmente - inviarti il materiale necessario.

A proposito di vicini: la mia fattoria confi na con quella di un esponente di partito, di un consigliere comunale alessandrino e di vari professionisti noti in città... Inso-spettabili donne di cultura e uomini incravattati sono fan di farmVille e hanno delle fattorie invidiatissime da chi, come me, non si ricorda che a mezzogiorno fi nisce la crescita dei lamponi. So a chi chiedere se dovessi tro-varmi senza concime.

Vittoria Torriani

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NoraKissat

GIOVANI

Negramante

BAND ALESSANDRINE

www.myspace.com/negramanteband

dal cantante) e da un contrabbasso elettri-co. La scenografi a dei concerti è caratteriz-zata da uno striscione di tre metri dallo stile inconfondibile. “Il no-stro spettacolo è stato ideato per poter colpire in qualche modo ogni tipo di spettatore”, dicono, “dal musi-cista che segue con attenzione la resa sonora, all’appassionato di Giu-liano Sangiorgi che cerca solo di vedere e sentire il cantante (verosimile nelle mo-venze e nell’aspetto), al neofi ta che può apprezzare lo spettacolo nel suo insieme”. Su Myspace si può ascoltare la loro demo, realizzato nell’agosto scorso in modo piuttosto casalingo (nel senso che è stato fatto a in casa, con tecnologia home...).

Sono un gruppo di recente formazione che nasce sulla scia del grande successo dei Negramaro. La cover band si struttura così come la vediamo sul palco nel mag-gio scorso per iniziare l’attività live già po-chi mesi dopo. I Negramante sono com-posti da 4 elementi: voce, chitarra, basso, batteria, con un massiccio, ma necessario, uso di campioni e basi, riprodotte stereo (con tanto di cori compresi e alcuni de-lay e eff etti di voce, in modo da limitare al massimo il “lavoro” del fonico durante i live). Lo sforzo musicale maggiore è stato quello di cercare di riprodurre le sonorità dei brani, l’impostazione tecnica e sce-nografi ca dei Negramaro, “per dar luogo ad un prodotto estremamente profes-sionale”, ci confi dano. Una particolarità della band: aver previsto all’interno della “scaletta” un medley di brani suonati da due chitarre acustiche (una imbracciata

Nata nel 1980 e cresciuta bene, Nora è una torinese DOC, anche se le sue origini partenopee sono evidenti grazie ai tipici tratti mediterranei. Ha cominciato soltanto due anni fa a frequentare il mondo dello spettacolo, ma in tempi brevissimi è diventata una delle protagoniste della Torino by night e della movida subalpina. Gogo girl e Art performer, si esibisce in moltissimi locali sparsi per tutto il Piemonte, la Lombardia e la Liguria. Nella sua giovane carriera non sono mancate saltuarie le collaborazioni in locali della Sardegna, della Sicilia e anche oltre confi ne nella vicina Svizzera. Le prospettive future? “Mi piacerebbe poter partecipare a qualche fi ction televisiva, magari nel ruolo di una ‘perfi da’, perché si sa che le brave ragazze vanno in paradiso ma le cattive vanno ovunque!” continua sorridendo: “sono una buona e quindi mi sembrerebbe quasi di esorcizzare la correttezza che mi appartiene, ma che raramente paga”. “E ora mi faccio una domanda e mi do una risposta?” ebbene “che tempo farà domani? È talmente incerto che non rimane che stare a guardare e decidere al momento dove andare e cosa indossare, l’approccio agli eventi è quello che conta”! Nora Kissat è anche un’apprezzata modella e ha partecipato a shooting fotografi ci e workshoop per Robert Flower, Nearco Giberti, Carpediem, Photodivas. Alcune delle più signifi cative foto su www.cool-made.com e www.modelshoot.net.

Sulla pagina personale sono stati uploa-dati video o foto di qualche performances dal vivo. Se siete curiosi di sentirli, segna-tevi i prossimi appuntamenti: 1 maggio al “Mastro Birraio” di Novi Ligure (ore 22,30); 14 maggio e 14 luglio all’O’Connors Pub di Verbania (ore 22,30).

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Vita da cartoons

GIOVANI

Se alla parola “cosplay” strabuzzate gli occhi o al limite pensate ad una band rock britannica, allora non siete aggiornati sull’ultima moda degli amanti dei fumetti. Meglio se manga giapponesi. È la pratica di vestirsi e comportarsi come un per-sonaggio dei fumetti. C’è chi vuole assomigliare ad un cantante, e chi ad Amidamaru, una specie di samu-rai fantasy di anime manga e relativi cartoni animati made in Japan (gli esperti del settore mi perdoneran-no). Capita allora, mentre si cammi-na, di inciampare tra lo strascico di una fata dark, incrociare un’amaz-zone seminuda. O ancora imbatter-si in cavalieri bardati con cappa e spada che prendono un caff è tran-quillamente con i soldati spaziali di Guerre Stellari. Tutti a Torino Comi-cs, festival del fumetto che da quin-dici anni si svolge sotto la Mole,

A Torino Comics fans di fumetti e role games. Nuovi eroi? I Manga

con crescente entusiasmo per gli appassionati di ogni età. Certo, chi ha i capelli grigi andrà in cerca del primo numero di Tex (La mano ros-sa) o delle strisce di Mandrake de-gli anni ‘50 e sarà disposto a pagare 500 euro per una tavola originale a china di Sergio Toppi o Massimilia-no Frezzato. I teen-ager preferisco-no manga, spade laser e gadget da indossare. I cosplayer, appunto. Con tanto di contest sul palco per chi è più simile all’originale. A Torino Comics ci sono anche gli amanti dei giochi di ruolo e carte collezionabili. Una passione che ha contagiato anche molti alessandrini che hanno aff ollato i tavoli dell’area fi era del Lingotto. Loro non si vesto-no (almeno in quella occasione) ma sono concentrati come Kasparov e Karpov al mondiale di scacchi del millennio. Il gioco è una roba seria.

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IL BORSINO DELLA PULCE

Come gli eventi di marzo han

Alessandria valeva

975al 31.02.10

+50+15

-65

Solidarietàalessandrina

Mandia conquista l’Europa

Sicurezza sulle strade

All’Ospedale Borsalino i pazienti tetraplegici possono “governare” gli apparecchi nella stanza con un solo cenno grazie alla tecnolo-gia domotica, che permette loro di essere più indipendenti: basta un movimento degli occhi o della testa per comandare l’accensione della luce o per scrivere.

Per la Fondazione Uspidalet i No-madi hanno fatto il pienone al Teatro Comunale, mentre dal Co-mune è stato staccato un assegno a sei zeri in favore dei terremota-ti grazie ad alcune iniziative pro Haiti. Dalla Nazionale Cantanti al Moccagatta, fi no al raduno di jeep 4x4 alla Cittadella.

L’alessandrino Fabrizio Mandia ha vinto i campionati europei 2010 di kendo, che si sono svolti a Debrecen, in Ungheria. Alcuni dei campioni più medagliati della nazionale italiana di questa par-ticolare arte marziale si allenano, infatti, proprio nella nostra città.

Primavera funestata da numero-si incidenti stradali mortali sulle strade della provincia. A farne le spese sono stati soprattutto gio-vani motociclisti che in scontri con altri veicoli hanno avuto la peggio. Distrazioni, colpo di son-no, stanchezza o velocità. Le cau-se degli schianti mortali sull’asfal-

+35Domotica

+15Kendo

-65Incidenti

+50Solidarietà

+35Domotica in Ospedale

to sono tante. I controlli delle forze dell’ordine e le limitazioni ci sono ma non sempre sono suffi cienti. La sicurezza stradale rimane, ancora, una delle priori-tà: una vera e propria emergenza sociale che, ogni tanto -purtrop-po - si fa sentire e colpisce, non solo i giovani.

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IL BORSINO DELLA PULCE

nno variato il valore della città

Oggi vale

992

+23

-52

-26

Piazza Genova tutta nuova

Protestano le municipalizzate

Fiera divisa

Perplessità sulla nuova Fiera di San Giorgio, frammentata e divisa in piccoli eventi a tema. Dopo più di 400 anni una delle più antiche fi ere italiane ha cessato di esiste-re. Si inizia a fi ne mese con piante e fi ori a far concorrenza alle fi ere più prestigiose. Cittadella loca-tion adeguata?

Nuove fontane in piazza Matteot-ti. Finalmente spariscono gli zam-pilli ricoperti di muschi (e circon-dati da topi) per lasciare il posto a getti d’acqua più ordinati per una delle piazze più belle e frequenta-te, soprattutto da bambini, anzia-ni e... piccioni.

Continuano i lavori alla nuova ro-tonda di fronte al palazzetto dello sport. È stato annunciato, invece, che a giugno quella di fronte al Li-ceo Scientifi co verrà riaperta, per la gioia di automobilisti, residenti e fan del gruppo “Riapriamo la ro-tonda del Galilei” su Facebook.

Continuano le proteste dei dipen-denti delle partecipate e munici-palizzate del Comune di Alessan-dria, preoccupati per le proprie sorti occupazionali. Dopo Aspal, Amiu e Aristor è questa volta l’ATM a lamentarsi di mezzi ob-soleti, mancanza di personale e incertezza per il futuro lavorativo.

-26San Giorgio

+23 +37-52Atm

+37Riapre la rotonda

I sindacati, nelle ultime settima-ne, hanno organizzato scioperi, manifestazioni in piazza e sotto alle fi nestre del Sindaco per rice-vere rassicurazioni.L’Amministrazione comunale ha ribadito i piani di esternalizzazio-ne e privatizzazione, già previsti da tempo.

Rotonda del GalileiPiazza Genova

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GIOVANI

PremioAdelioFerrero

Riapre la corsa a uno dei riconoscimenti più ambiti dai cultori della critica cinematografi ca

La Fondazione Teatro Regionale Ales-sandrino ha bandito la 30a edizione del Premio riservato ai giovani dai 16 ai 27 anni, a ricordo dell’opera critica, didatti-ca e politico culturale che Adelio Ferrero (1935 – 1977) svolse ad Alessandria e a livello nazionale, in qualità di critico cine-matografi co e docente di Storia del Cine-ma presso il DAMS di Bologna, fondatore della rivista Cinema & Cinema, nonché primo Presidente dell’Azienda Teatrale Alessandrina. Il premio è riservato a giovani autori di saggi e di recensioni di argomento ci-nematografi co. Gli argomenti dei saggi dovranno riguardare il cinema (autori, opere, tendenze, teoria, problematiche) senza alcuna limitazione di tempo, luogo, aspetto e prospettiva. Le recensioni do-vranno riferirsi a fi lm apparsi nel circuito di prima visione italiano limitatamente al periodo 2009 - 10. Della giuria del Premio fanno parte alcuni

per partecipare al Premio “A. Ferrero” è necessario far pervenire il modulo d’iscrizione entro il 15 giugno 2010 alla Fondazione TRA - Teatro Comunale di Alessan-dria (Segreteria del Premio Ferrero), Via Savo-na 1 - 15121 Alessandria. La tassa di iscrizione è di € 25,00. Il saggio, inedito e originale, deve ave-re un’ampiezza compresa tra le 15.000 e le 30.000 battute. La recensione non deve superare le 4.000 battute (spazi compresi). Il bando completo e il modulo d’iscrizione sono visibili su www.teatro-regionalealessandrino.it o chiamando la segre-teria del Premio al n. 0131 52266 (int. 253).

dei nomi più importanti della critica cine-matografi ca italiana: I Direttori Artistici di Ring! Festival della Critica Cinematografi ca: Loren-zo Pellizzari (Presidente), Nuccio Loda-to (Coordinatore), Bruno Fornara, Luca Malavasi. Nino Battaglia (giornalista Rai), Pier Ma-ria Bocchi (critico), Carlo Cerrato (capo redattore Rai TGR Piemonte), Giorgio Cremonini (storico e saggista), Barba-ra Grespi (docente di storia e critica del cinema), Roberto Lasagna (critico ed editore), Roy Menarini (docente di storia del cinema e critico), Morando Morandi-

ni (critico), Emiliano Morreale (critico), Adriano Piccardi (direttore di Cinefo-rum). La giuria del Premio “A. Ferrero” assegne-rà € 1.000 al saggio primo classifi cato, € 500 ai saggi ritenuti meritevoli; € 400 alla recensione migliore, € 250 alle recensio-ni meritevoli. I testi delle recensioni saranno inoltre valutati per il particolare valore narra-tivo dalla Giuria della Scuola Holden. Il premio della Scuola Holden consiste in un corso on-line tra quelli realizzati dal-la Scuola stessa e indicati sul sito www.scuolaholden.it.

I mieli dell’Apicoltura il Bric sono completamente italia-ni. Vengono prodotti in collina, in ambienti circoscritti e lontani da fonti di inquinamento.

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Lega Nord

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Approda anche a Milano la brand famo-sa in tutto il mondo per le sue camicie a quadri: Abercrombie. Un nuovo con-cetto di store, che innesta nelle vie dello shopping milanesi un mood innovativo. L’apertura del nuovo store, avvenuta po-chi mesi fa, è stata tanto criticata quanto acclamata. Il successo che ha registra-to in pochi giorni dall’inaugurazione ha convinto anche i meno fashion addic-ted.Abercrombie è una catena di negozi americana, nata nel lontano 1892, e che comprende cinque marche: Abercrombie & Fitch, Abercrombie Kids, Hollister Co., RUEHL No.925 e Gilly Hicks; i suoi ne-gozi sono sparsi soprattutto negli Stati Uniti e in Canada. In Europa non siamo

Abercrombie?Sì, grazie

MODA

ancora così “avanti” e si trovano punti ven-dita solo nel Regno Unito e, da ottobre 2009, anche in Italia. Il suo stile, de-fi nito o meglio “autodefi nito” dagli stessi responsabili del marketing lifestyle brand, ha infatti lette-ralmente conquistato anche i più reticenti modaioli milane-si, troppo attaccati - forse - al binomio camicia-giacca. Aber-crombie può sicuramente es-sere defi nito lo “store” più alla moda; è stato letteralmente pre-so d’assalto dai giovani di tutte le età (ma soprattutto dalle giovani, e poi vi spiegheremo perché) non sol-tanto per acquistare il capo più cool, ma soprattutto per lavorarci. L’ambiente del negozio è particolarissimo: luce soffusa, musica a tutto volume, un inebriante pro-fumo nel’aria, bei ragazzi e belle ragazze in infradito che ballano e cantano, modelli all’ingresso con cui si possono fare anche le foto. E qui, soprattutto qui, casca l’occhio attento delle teenagers (cresciute) milane-si, che non vedono l’ora di farsi consiglia-re da commessi con addominali scolpiti in bellavista. Ma torniamo all’abbigliamento: sono già famosissime e richieste le polo, le camice a quadri, le infradito dai mille co-lori. Seguite l’alce, il simbolo del brand, e non vi sbaglierete. Per saperne di più visi-tate il sito www.abercrombie.com

Alessia Novelli

Se non avete problemi di cuore, vi consigliamodi andare a visitareil nuovo negoziodi Milano:i commessi sono dei modelli da copertina!

Modelli abbronzati, profumo e musica.Un mix che vi sorprenderà.

Seguite l’alce:Abercrombie

sbarca a Milano

Domenica 9 maggio presso il Porto di Genova nel Teatro della Nave “Fantasia” Msc Crocere si svolgerà la selezione di giovani ragazze (tra i 16 ed i 28 anni) per le tappe nazionali del concorso “MISS BLUMARE ITALIA 2010”.

L’evento è organizzato dal concessionario responsabile area Nord-Ovest Cavalieri Cenacolo Artistico Culturale GdP in collaborazione con l’art director “Pierre Paolo Lizzi”.

La fi nale Nazionale si svolgerà dal 15 al 22 ottobre sulla nave da crociera Splendida Msc che toccherà diversi porti nel Mediterraneo.

Per informazioni cell: 340.3693852 e-mail: pierrepaolo.lizzi@libero.it

Selezione e Casting per il concorso “MISS BLUMARE ITALIA 2010”

Via Alessandria, 13615011 Acqui Terme (AL)

Tel. +39 0144 56830 +39 0144 322418 +39 0144 325184Fax +39 0144 323746

Via del Legno, 1015100 Alessandria (AL)

Tel. +39 0131 346348Fax +39 0131 348222

GRUPPO CAMPARO

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TANARO

I problemi della città si risolvono privatizzando il Tanaro

un problema che mi sono posto, al termine di Matrix, e nell’imminen-za della rassegna stampa del Tg5, tra il solito sobrio titolo di Libero e il pistolotto che ci fa l’Avvenire col suo editto quotidiano contro la pillola abortiva. Ho pen-sato a questo: il possessore della tratta di fi ume im-pone tariffe a chi di quella tratta be-nefi cia. Ad esem-pio l’architetto Meier, il cui ponte dovrà attraversare il Tanaro. Oppure i

pescatori che, impavidi, ci danno con le canne più che mio nipote e la sua cricca di sbandati. O anche gli automobilisti: passi sul ponte che passa sul Tanaro? Paghi una piccola tassa mensile, che sarà re-golata in base all’aumento o alla diminuzione della tariffa imposta per il parcheggio di piazza della Libertà. Il Comune, nella trattati-

va con il com-pratore, dovrà solo garantire un servizio 24 ore su 24 di ausiliari del traffi co, che verranno sot-tratti ai raid in centro contro gli automobi-listi in divieto per dirottar-li sul ponte a censire le auto

in transito, cosa che servirà anche per le statistiche di Mannheimer che, fra sette-otto mesi, torneran-no a celebrare il Municipio e la sua amministrazione.Dunque, guadagna il Comune, guadagna l’acquirente del Tanaro, a fronte di una minima spesa della collettività che però avrà una ga-ranzia assoluta: il possessore del tratto di fi ume dovrà provvedere alla gestione completa del sito, erigendo argini a proprio piaci-mento, cosa che converrà a egli stesso visto che l’acqua, come

dotto aumenta notevolmente. So-stanzialmente, come suggerirebbe Tremonti, l’acquisto della tratta ad agosto, rivenduta a novembre, garantirebbe un bell’incasso a chi ha uno spiccato senso degli affari. Poiché l’acqua è un bene pubbli-co, checché ne pensi il Governo, è evidente che il primo possessore del Tanaro è lo Stato, dunque, per

trasposizione, il Comune di Ales-sandria, giacché il fi ume lambisce il suo territorio. Sarà, dunque, Palazzo Rosso a benefi ciare degli incassi, che potrà tranquillamen-te investire in una nuova rotonda, con tanto di fontana al centro (in omaggio alla munifi ca Amag, su-premo rubinetto della benefi cenza ai Grigi) e inaugurazione affi data a giochi di luce e spettacolo pi-rotecnico, con concerto di Moni Ovadia (intanto è sempre qua).Ora bisogna capire come l’acqui-rente può davvero guadagnare. E’

tizzati derivati Amici della falce e martello, Grande Madre Russia, Mao Sindaco e Partito dell’angu-ria (verde fuori, ma rosso dentro). Pensando a Gi e al suo travaglio (con la lettera minuscola), ho get-tato le basi per la privatizzazione del Tanaro, mossa che anche gli illuminati esperti delle Fondazio-ni bancarie prima o poi giudiche-ranno indispensabile per sanare le magre casse comunali.Funziona così. Si mette all’asta l’asta. L’asta del fi ume, ovvio: la tratta che interessa il nostro ter-ritorio, da Casalbagliano a Pie-tra Marazzi o viceversa. Si conta quanti litri d’acqua ci sono nella tratta in questione, cosa facil-mente verifi cabilie tanto più sen-za l’insormontabile ostacolo del ponte Cittadella; si fi ssa il prezzo unitario al litro (se un litro di mi-nerale al ristorante costa 3 euro, qui si può fare un po’ meno) e si stabilisce il valore effettivo della tratta. La vendita sarà a lotti: sa-rebbe preferibile trovare un unico compratore, ma visto che la cosa è piuttosto impensabile con que-sti chiari di luna, si possono anche cedere più lotti a più compratori. Le mie minime nozioni di econo-mia mi inducono a pensare che è bene acquistare il fi ume in estate, quando l’acqua è più bassa, perché si spende meno; le quotazioni del fi ume salgono, col fi ume stesso, in autunno, nella stagione delle piogge. E dunque il valore del pro-

Ho avuto una strepitosa folgora-zione: bisogna privatizzare il Ta-naro. Sì, sì: privatizzare il Tanaro. Dividerlo a lotti e venderlo. So per certo che è una grande invenzione e quasi quasi la vado a deposita-re all’Uffi cio brevetti, prima che qualche amministratore a corto di idee me la scippi e la sciorini alla prossima commissione Politiche del territorio.Ho ragionato molto sulla cosa, la sera in cui mi sono sorbito conse-cutivamente, in televisione, Balla-rò con sfi lata di politici e Matrix con l’intervista ad Alberto Stasi. Mentre stavo ragionando con me stesso su chi fosse peggio, con-cludendo poi che Stasi è ancora preferibile, fi no a prova contraria almeno, mi è venuta l’idea gran-diosa, contemporaneamente al passaggio del camion della net-tezza urbana.Tempo di meditare se la mia vec-chia Panda fosse parcheggiata in barba alla pulizia strade (no, non lo era: per fortuna me l’avevano rubata tre giorni prima in quel bunker che è il parcheggio Tizia-no), ho ripensato al mio amico Gi, dipendente dell’Amiu che ha un sacco di problemi tra cui quel-lo della ventilata privatizzazione della società che smaltisce i rifi uti. Gi è uno statalista convinto, uno di quelli che parla di unità della si-nistra non credendo alla scissione tra Rifondzione, Comunisti italia-ni, Sinistra e libertà e degli ipo-

spiegato inizialmente, ha un va-lore al litro, dunque non la si può sprecare concedendole di fi nire nei campi o, peggio ancora, sulle strade, nei cortili, nelle case del-la povera gente insofferente che continua a lamentarsi solo perché ogni tanto deve vedersela con un po’ di fanghiglia sul pavimento.L’innalzamento di argini in mu-ratura, a totale carico del posses-sore che, come spiegato, ha ampie garanzie di guadagno, sarà un trampolino per l’edilizia locale e fi nalmente girerà l’economia del mattone selvaggio, consentendo agli imprenditori del calcestruzzo di fare lavorare anche un bel po’ di stranieri irregolari che magari, a fronte di un lavoro certo, trove-ranno fi nalmente la dovuta acco-glienza nel nostro civile paese, po-tranno mandare i fi gli nelle nostre scuole, con la conseguenza che gli insegnanti precari verranno siste-mati al meglio e non dovranno più campare dando lezioni in nero al pomeriggio, quando avrebbero diritto di godersi il divano e la tra-smissione di Lamberto Sposini. Le impennate dell’Auditel saran-no le stesse degli introiti pubblici-tari, su cui ormai da un trenten-nio si basa l’economia italiana. E se l’economia trionfa, signifi ca che assistiamo defi nivamente alla vittoria del Partito dell’amore sul Partito dell’odio, alla faccia dei co-munisti (e del mio amico Gi).Capisco che i dettagli sulla priva-tizzazione del Tanaro devono es-sere perfezionati. Mi suggerisce la mia compagna (sono moderno: ho una compagna!) di affi dare il compito del perfezionamento a ValoriAl, che sa il fatto suo.E se la cosa funzionerà col Ta-naro, si passerà al Bormida che, grazie ai privati, verrà bonifi ca-to, in parallelo al rio Lovassina. Ne guadagnerà tutta l’area della Fraschetta, compreso il polo chi-mico che potrà utilizzare le acque per lavare e depurare i propri im-pianti. E così, tra qualche anno, le spighe di grano non solo avranno i chicchi, ma ciascun chicco peserà un etto abbondante. Resterà solo un problema da risolvere: che ca-volo faremo fare, poi, agli ambien-talisti?

Gennaro Valotto

Avete capito bene: parliamo di dividere il fi ume in lotti e di venderli al migliore offerente.

Una mossa necessaria per risanare le magre casse comunali alessandrine

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Ecco ilcandidato

Sindacodel PD

Per le vasche in Corso Roma:

a. Pinne, fucile ed occhiali

b. Tuta mimetica per il percorso di guerra tra i cantieri

c. Tacchi alti, vita bassa e licenza media

Pollo alla Marengo:

a. Tipico sprovveduto di campagna

b. Animale modifi cato dai fumi tossici della Fraschetta

c. Piatto tipico di cui tutti parlano ma che nessuno conosce

Il Rio Lovassino:

a. Canale naturale per scarichi industriali

b. Gruppo musicale

c. Fiume più importante del Tanaro e del Bormida

Di grigio/nero hai:

a. Il cuore

b. L’umore

c. Niente, ma sei fuori? È passato di moda da due stagioni!

Dove vivi?

a. Tra “Cascina” e “Litta”

b. Alessandria centro, vista parcheggio

c. Villetta unifamigliare ma con residenza in Riviera per la seconda casa

Piatto preferito:

a. Bagna cauda a pranzo

b. Rabaton anche a colazione

c. Sushi, crudité in pinzimonio e kamut

MAGGIORANZADI RISPOSTE a

MandrognoDOC

Probabilmente ti chiami Orsi, Grassano, Bovone o Bocchio, commerci in rottami di ferro e culli segretamente il sogno che la Fraschetta diventi Principato autonomo. Sei un degno fi glio di Gagliaudo con tanto spirito di iniziativa. Che per gli altri molte volte signifi ca fregatura.

MAGGIORANZADI RISPOSTE b

Alessandrinodi città

Tipico mammifero nato tra Tanaro e Bormida dalla testa dura e la vo-glia irrefrenabile di cri-ticare, aspettando che siano sempre gli altri a fare qualcosa. Leggi il giornale al bar a cola-zione e non ti perdi un gossip da piazzetta.

MAGGIORANZADI RISPOSTE c

Alessandrino moderno

La tua vita è tra corso Roma e piazzetta del-la Lega e l’aperitivo al bar con gli amici è un obbligo morale verso la società. Ti piace Ales-sandria perché non è caotica, conosci tutti ed è a un’ora da Milano-Genova-Torino (di mac-china, ovviamente).

Sboccia la primavera alla Cittadella di Alessandria per San Giorgio Flo-reale, fi era che soppianta quella storica campionaria per una rivolu-zione copernicana in fatto di eventi cittadini. La splendida cornice della Fortezza in riva al Tanaro piacerà ai visitatori che già dovranno inge-gnarsi un po’ per posteggiare lonta-no (ma collegate da navette)?

IL MORSO DELLA PULCE

TestQuanto sei mandrogno?

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tavolo della festa della non Unità battendo i pugni sonoramente. E dopo essersi lamentati perché era fi nito il barbera hanno preso una storica decisione: due anni per scegliere il prossimo candidato da mettere contro Fabbio. Dopo un estenuante braccio di ferro e un faticoso tiro alla fune i democratici di casa nostra sono ri-usciti almeno a mettersi d’accordo sulle caratteristiche che deve avere il candidato tipo per cercare di non perdere anche questa volta. Dovrà

essere un volto nuovo, giovane, credibile, che sappia rassicura-re la gente e che non sia già stato “bruciato” nelle scorse elezioni. Ma soprattutto che sia più esperto di politica dei precedenti ammini-stratori. Mumble mumble... pensa e ripensa, fi nalmente sono riusciti a trovare una persona che soddisfi tutte queste caratteristiche. Purtroppo è il fi glio di un consi-gliere circoscrizionale. Di sette anni. Sarà disponibile per le ele-zioni del 2020...

na dall’altra parte delle scrivanie e comportarsi come “loro”, togliendosi qualche soddisfazione? Avete bisogno di un’informazione? “attenda che sono impegnata”, dirà la volontaria mentre parla al telefono col moroso. Vi serve un certifi cato? “Aspet-ti il mio collega che è momentaneamente fuori per la sua terza pausa caffè del mattino”. E così via fi no alla sacrosanta possibilità di fare la spesa e andare a prendere i fi gli da scuola, tutto nella stessa mattinata in orario di lavoro. Alla faccia di Brunetta e della ma-nia di timbrare il cartellino. Pallottoliere alla mano i ragionieri del Comune si sono accorti che così fa-cendo potrebbero raggiungere molti più scopi: avere impiegati gratis che rientrino nel “patto di stabilità”, far quadrare i conti con nuovi impiegati a costo zero e anche se prenderanno i vizi dei colleghi assunti, in Comune ci sarà fi nalmente qualcuno che lavorerà.

L’iniziativa del corpo volontario della polizia munici-pale di Alessandria potrebbe avere un suo sviluppo in altri settori dell’amministrazione pubblica. Dopo aver formato un manipolo di entusiasti alessandrini pronti a spendere ore del proprio tempo per accom-pagnare i vigili nei quotidiani tours staccamulte a Pa-lazzo Rosso sarebbero pronti con analoghe iniziative. Il fi nto vigile in tuta giallo fosforescente piace (a chi lo fa) ed è disposto a farlo gratis per quindici minuti di notorietà? (Andy Wharol sei un genio...) benissimo, estendiamo i corpi volontari anche ad altri ambiti. Così negli uffi ci di piazza della Libertà starebbero già pensando ad un corpo volontario di uscieri – il fasci-no della divisa non tramonta mai – e addirittura di impiegati agli sportelli. Non è ancora pronto il regola-mento che stanno già piovendo le richieste di adesio-ni: volete mettere stare per qualche ora alla settima-

Persa la Regione, perse gran parte delle città della provincia di Ales-sandria, il centrosinistra è allo sbando. Non sa cosa fare. Mancan-za di idee? Anche, ma soprattutto deve aspettare due anni almeno per poter tentare di perdere un’al-tra elezione. Un tempo lunghissi-mo che separa democratici, socia-listi, comunisti e tutto quello che sta tra il centro e la sinistra alle elezioni comunali di Alessandria. Che fare, si chiedeva Lenin, nel frattempo? “Facciamo le primarie

per decidere cosa decidere”, ha proposto qualcuno dal fondo del-la sala alla decima riunione in tre giorni del Partito Democratico. “si, ma facciamo un’altra riunione per presentare le varie mozioni”, gli ha fatto eco un altro mentre giocava a freccette su un poster di Beppe Grillo. E quando i compagni sta-vano per accendere il proiettore e commentare per l’ennesima volta un fi lm di Benigni i vertici del Par-tito Democratico hanno capito che era ora di basta. Si sono alzati dal

Finchè ci sono volontaric'è speranza

mmh...raroesempio di

Sylibrum Marianum, una rarità allefi ere di piante

emh...veramente è un‛erbacciache infestala Cittadella

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SESSO

La maggior parte dei giovani d’oggi vive ancora in fa-miglia con mammà e papà. Privacy e vita famigliare, molte volte, non si conciliano alla perfezione. Non tut-ti hanno genitori “moderni” che lasciano il campo li-bero al fi glio ed alla nuova fi danzatina in piena prima-vera ormonale. E non tutti gli eredi possono disporre di seconde case, cascine confortevoli in cui rifugiarsi per momenti di comoda intimità, lontani da occhi e orecchie indiscreti. Ecco che quando si arriva all’età della patente l’auto non è solo uno status symbol, un mezzo per l’indipendenza dal nido. Le quattro ruote diventano anche alcova per incontri e situazioni ero-tiche o trasgressive. Anche l’automobile ha i suoi in-convenienti, però. Ammesso che la partner accetti di fare “roba” mezzi nudi tra i sedili, nel parcheggio della zona industriale o in mezzo ad una stradina sterrata, l’ambiente limitato ed impervio – i designer della Fiat e della Hyundai non sempre pensano ai secondi fi ni dell’automobilista bisognoso – può creare spiacevoli problemi di prestazione e pregiudicarne il risultato. Freddo, caldo, vestiti impigliati ovunque, leve e ma-nopole (della macchina) a fare da intralcio: se non siete proprio agilissimi, farlo dietro al volante diventa problematico. Peggio ancora se la vettura è una city car, facile da parcheggiare in centro ma diffi cile per... porcheggiare. Da recenti sondaggi molto alessandrini eseguiti – anche sul campo – dalla Pulce, pare che al primo posto per comodità ci siano le auto marchiate Volkswagen, in particolare una classe media come la

Camporella: un mito intramontabile. I più coraggiosi ci hanno provato nella mitica Fiat 500, i più fortunati hanno a disposizione una monovolume.

Due cuori e un'automobile

se vuoi far parte di un team giovane e dinamico nel mondo della comunicazione,invia il tuo curriculum ainfo@lapulcenellorecchio.it

CERCAAGENTIPUBBLICITARIanche prima esperienza

Golf. Ma anche le Peugeot dallo sblocco facile dello schienale è molto apprezzata. Qualcuno ha nostalgia della Fiat Stilo, evidentemente comodosa per le acro-bazie da camporella. Paradossalmente sono i vecchi modelli i più apprezzati perché il posto del guidato-re (Alfa 147, Honda Civic e Toyota Corolla) non era circondato da plance e comandi. La facilità di movi-mento era garantita senza necessariamente rischiare lussazioni agli arti o sbucciature alle ginocchia. Molti giovani intervistati hanno affermato di preferire la zona posteriore dell’auto, più spaziosa e meno ric-ca di impedimenti, ma si è meno pronti alla fuga (da guardoni o padroni di cascine infastiditi dalla presen-za di una quattroruote nella loro strada privata).

Aldo Monta

Ormai sul web sta diventando un vera mania: cercare i video e i manuali esplicativi che spieghino i modi migliori per fare sesso in auto. Per soli 12euro è possibile scaricare un vero e proprio manuale d’uso per le coppie giovani e meno giovani che hanno voglia di un posto “intimo” che possa dare anche un pizzico di trasgressione!Si chiama “Carma Sutra” ed offre posizioni, schemi e disegni esplicativi che possano aiutare le coppie curiose o magari ine-sperte. Il manuale fornisce anche una vera e propria lista delle auto più comode e consiglia luoghi, metodi e posizioni a secon-da delle età, dei gusti e delle abitudini.

Kamasutra da auto

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PASSATEMPO

CRUCIVERBA ALESSANDRINO

CRUCIPUZZLE MANDROGNOARGENTIARONAARPAAULARACANOECHIESACORIDEBITIDON ORIONEDUMAERROFIUMEGIROGRANALOMBARDIMARMIOVADAPALACIMAPALLIPEROSIPONTIPREDOSARANARARITÀSALESALUMITANAROTANGENZIALETESORITROTTI

Le soluzioni del Cruciverba e del Crucipuzzle saranno pubblicate nel prossimo numero. Per Trova le diff erenze... Gira pagina!

Le defi nizioni in grassetto sono a “tema” sulla provincia di Alessandria

Cercate le parole contenute nello schema (in orizzontale, verticale, da destra a sinistra e da sini-stra a destra, dall’alto in basso, dal basso in alto ). Le lettere rimanenti formeranno la “chiave”.

CHIAVE (9): protagonista della Battaglia di Marengo

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ORIZZONTALI

1) A Nord di Alessandria. 11) Provincia con Monastero Bor-mida. 15) Mille grammi. 16) Pap-pagallo variopinto. 17) Le prime dell’alfabeto. 18) Non Pervenuto. 19) Canta “T’innamorerai” (iniziali). 20) Nome di donna in una canzo-ne di Branduardi. 23) Consonanti di Sofi a. 25) Paradiso... corallino. 28) Governarono a Ferrara. 32) Nobile famiglia alessandrina. 34) Via della Circoscrizione Sud. 35) Fece i primi esperimenti sull’elicottero moderno proprio ad Alessandria. 38) I proprietari della Pernigotti. 39) La pantera di Goro della canzone italiana. 40) Napoli per l’ACI. 41) Quinto, è il Papa di Bosco Marengo. 42) Contea a sud-est di Londra. 45) Lo sport del compianto Franco Benzi. 48) Argilla per ceramiche. 51) Il Forte texano teatro di una battaglia contro i Messicani. 53) Iniz. dell’assessore Ulandi. 54) Mezzo di trasporto... montano. 55) Sono doppie in Fabbio.

VERTICALI

1) Area del Parco Carrà per chi va... a rotelle. 2) Volontari anti incendi della Val Bormida (si-gla). 3) La sigla dell’Olanda per il web. 4) Alto o Basso, sono le colline della nostra provincia. 5) E’ la “sorella minore” della DOP... 6) Cremona sulle targhe. 7) Pro-sciutto... inglese. 9) Il nome della giornalista Camagna. 10) Dio dei venti. 12) Ampi locali per rice-vimenti. 13) Preposizione per... Teatro Alessandrino. 14) La fi ne della Polonia. 21) Piccolo comune tra Asti ed Alessandria. 22) Stal-ler pornostar. 23) Regalo natali-zio. 24) Onorevole alessandrino (iniz.). 26) Città con la Mole. 27) Quartiere orafo di Valenza. 29) Società Autostrade Valdostane. 30) La “scandalosa” Anais. “31) Po-esia di Kipling. 33) Le consonanti dell’asino. 36) Il centro di Como. 37) Si ripetono nel vallo. 41) Gor-don, personaggio di Edgard Allan Poe. 43) Valuta precedente all’eu-ro. 44) Attrice cino-americana. 45) Né noi né loro. 46) Assessore della Giunta di Alessandria. 47) Marca di videogiochi. 49) Legge Fallimentare. 50) Consonanti del nonio. 52) In mezzo alle robe.

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LA PULCE NELL’ORECCHIOPeriodico registrato al Tribunale di Alessandria al n°631 del Registro

Stampa il 13 novembre 2009

Direttore ResponsabileGiordano Panaro

CondirettorePaolo Allegrina

RedazioneFranca Ferraro

Aldo MontaVittoria TorrianiMarco Vernazza

CollaboratoriPiero Archenti

Valentina FrezzatoRoberto Marzano

Alessia NovelliFulvio Perugini

Gennaro Valotto

FotoLino Carter

piazzetta Monserrato 615121 Alessandria

info@lapulcenellorecchio.itwww.lapulcenellorecchio.it

Tel e fax 0131.481374

EditoreNa.Va.Le

Soc. Cooperativa di servizip.iva 02233310065

FondatoreCav. Bruno Ferraro

piazzetta Monserrato 615121 Alessandria

Tel e fax 0131.481374

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La Pulce nell’Orecchio è stampata su carta riciclabile.

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Bmw z4 – M -SPORT, 3000 i, anno 2003, km 35000, full optionalls, euro 18000 . Cell 329 0032978.

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ANNUNCI

COMPILA IL COUPON PER L’INSERZIONE GRATUITAIndice delle categorie

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01 - AUTO VENDITA/ACQUISTO

02 - CICLI E MOTOCICLI

03 - ACCESSORI

04 - CAMPEGGIO E NAUTICA

05 - MACCHINE AGRICOLE

IMMOBILIARI

10 - ALLOGGI VENDITA/AFFITTO

11 - CASE VENDITA/AFFITTO

12 - CASE VACANZA VENDITA/AFFITTO

13 - ATTIVITA’ COMMERCIALI

14 - RUSTICI E TERRENI

LAVORO

20 - LAVORO CERCASI

21 - LAVORO OFFRESI

22 - LEZIONI PRIVATE

MERCATINO

30 - ABBIGLIAMENTO

31 - TECNOLOGIA

32 - ANTIQUARIATO E COLLEZIONISMO

33 - ARREDAMENTO

34 - ANIMALI

35 - VARIE

Spett.le LA PULCE nell’orecchio

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NB. In conformità alla legge 675/96 autorizzo il trattamento dei miei dati personali.

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Compilare, in stampatello leggibile, in tutte le sue parti.

TESTO DA PUBBLICARE categoria n.

LA PUBBLICAZIONE DELL’ANNUNCIO E’ SUBORDINATA ALL’ACCETTAZIONE DELLA DIREZIONE.

LA PULCE NELL’ORECCHIO NON E’ RESPONSABILE DELLA QUALITA’, VERIDICITA’, PROVENIENZA E PUNTUALITA’ DELLE INSERZIONI E NEPPURE PER LE CONSEGUENZE DIRETTE E INDIRETTE CHE POSSONO DERIVARE DALLA NON CORRISPONDENZA DEI DATI RISPETTO ALLA REALTA’.

TUTTI GLI ANNUNCI SONO PUBBLICATI SOTTO L’ESCLUSIVA RESPONSABILITA’ DELL’INSERZIONISTA E SONO INSERITI A TITOLO GRATUITO.

I LETTORI SONO INVITATI AD ACCERTARSI DELLA PROVENIENZA DEL BENE CHE SI INTENDE ACQUISTARE ONDE EVITARE DI INCORRERE NEL REATO DI “INCAUTO ACQUISTO”.

PER INVIARE IL COUPON:per posta, in busta chiusa, a: La pulce nell’orecchio - Piazzetta Monserrato, 6 - 15121, AlessandriaVia fax al numero: 0131 481374; via e-mail a info@lapulcenellorecchio.it.

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ANIMALI 34 Vendo porcellini d’india molto belli, sani e aff ettuosi. Da euro 10 cad. Di-sponibili maschi e femmine, cuccioli o adulti. Telefonare ore serali al 0131 239889 (Andrea).

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I O D I O35

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