LA PULCE DALLA VOCE GROSSA… E BELLA€¦ · “ Speak Like a Child” di Herbie Hancock suonata...

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38 FDS 264 Il Regno degli Ascolti di Alberto Guerrini LA PULCE DALLA VOCE GROSSA… E BELLA SuBwooFeR JL AUDIO D108 Secondo prodotto con cui ho il piacere di confrontarmi realizzato dalla compagnia USA JL Audio. Un piccoletto tutto pepe che promette benissimo e che si sposa benissimo al- trettanto bene proprio con il gruppo di diffusori che ho in prova al momento in cui scrivo (bookshelf di piccole dimensioni e dalle prospettive alte di rapporto prestazioni/costo)!

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Page 1: LA PULCE DALLA VOCE GROSSA… E BELLA€¦ · “ Speak Like a Child” di Herbie Hancock suonata da Jon Faddis (Al - bum John Faddis “Remembrances” JD166/SACD256): contrabbasso

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di Alberto Guerrini

LA PULCE DALLA VOCEGROSSA… E BELLA

SuBwooFeR JL AUDIO D108

Secondo prodotto con cui ho il piacere di confrontarmi realizzato dalla compagnia USAJL Audio. Un piccoletto tutto pepe che promette benissimo e che si sposa benissimo al-trettanto bene proprio con il gruppo di diffusori che ho in prova al momento in cui scrivo(bookshelf di piccole dimensioni e dalle prospettive alte di rapporto prestazioni/costo)!

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Riparliamo di JL Audio, una dit-ta orgogliosamente statuniten-se, anche se il CEO Lucio Pro-

ni, nonché cofondatore assieme aJim Birch (JL sono le iniziali propriodi Jim e Lucio per chi non se ne fos-se ancora reso conto) è di chiare ori-gini italiane. L’azienda è impegnatain molti campi di applicazione, l’ho-me entertainment e l’hi-fi, il marino,i power sport (comprese istallazionida motocicletta), il mobile (sistemibluetooth). La reputazione acquisitanel tempo è dovuta in primis al caraudio (visto che installazioni curatedallo staff fondatore di JL Audiohanno vinto ripetutamente iltitolo di campione del mondoIASCA) e poi all’hi-fi eall’home entertainment (aven-do dato luce a subwoofer dal-le prestazioni semplicementeinarrivabili). La maggior par-te dei prodotti, soprattuttoper quanto riguarda i tra-sduttori, sono costruiti in totonei propri stabilimenti a Mi-ramar in Florida e a Phoenixin Arizona; si basano su solu-zioni proprietarie e brevettiesclusivi ed è per questo cheè più facile, a detta dei re-sponsabili, il controllo quali-tà se gestito in proprio. La sto-ria di JL Audio parte da dueappassionati e costruttori didiffusori per applicazionihome audio, appunto Jim eLucio che, cominciando da unpiccolo negozio (battezzato SpeakerWarehouse), nato allo scopo di ven-dere i propri prodotti e fornire assi-stenza tecnica e riparazioni, si ac-corgono dell’enorme potenziale delcar audio: già a partire dagli anni ’80si cimentano nell’istallazione di si-stemi ad alte prestazione a bordo del-le auto, per poi farli competere nelleprimissime kermesse a tema. Pre-stissimo il business si espande cosìtanto da divenire un riferimento pergli appassionati, con ben tre puntivendita nell’area di Fort Lauderdalein Florida. Proni, da abile progettistaquale era, comincia a sentire la ne-cessità di dover costruire da solo i tra-sduttori necessari ai propri progetti,troppo avanzati per i prodotti OEMstandard al tempo disponibili e dàvita al primo componente per sub-woofer, l’8W2. Da quel momento inpoi, trascinati dalle prime vittorie deipropri set up nel circuito IASCA, laJL audio diviene una realtà e comin-cia a scalare le vette del mercato au-

dio, partecipando dal 1991 in poi, inmaniera continuativa, al ConsumerElectronic Show, raggiungendo lameritata consacrazione. Nel 2004 l’in-gresso definitivo (anche se in realtà diritorno trattasi, dai tempi della Spea-ker Warehouse) nel mercato home,con dei subwoofer talmente perfor-manti da soverchiare letteralmente laconcorrenza, nonostante fosse al-l’epoca estremamente agguerrita. Lanuova linea a cui appartiene il sub,oggetto di questa prova, ha comin-ciato a prendere vita a partire dal2013.

DESCRIZIONE Il progetto è un subwoofer in so-spensione pneumatica, in cassa chiu-sa, dalle dimensioni particolarmentecompatte.Monta un woofer, come da tradizio-ne JL Audio, costruito totalmente incasa, dal cestello al magnete (sovra-dimensionato) passando per la bobi-na per arrivare a cono e sospensione.Ha diametro complessivo di 20 cmcirca, a lunga escursione; il gruppomembrana/sospensione è capace dispostarsi di un massimo di 63 mmsenza dare segni di distorsione. Ilgruppo mobile è frutto della tecno-logia Dynamic Motor Analysis, ga-ranzia di livelli di uscita miglioraticon una diminuzione sostanziale didistorsione, affiancata a un aumentosostanziale delle capacità di traccia-mento e di risoluzione dei transien-ti.L’amplificazione è basata su circui-tazione in classe D, con alimentazio-

ne switching regolata in maniera ser-ratissima, ciò consente alla elettroni-ca di generare grandi quantità divoltaggio, senza clipping e, di con-seguenza, essere in condizioni stabi-li ben oltre le prestazioni massime de-gli altri concorrenti.È possibile controllare molti para-metri, oltre al livello volume: il cros-sover a 24 dB per ottava ad allinea-mento Linkwitz-Riley (mediante ma-nopola con continuità) ne è un esem-pio, assieme al controllo della polarità(invertibile con uno switch) e dellafase (regolabile con continuità me-

diante una manopola). È possi-bile, attraverso la funzione“Filter Defeat”, anche bypas-sare completamente il filtro abordo.L’accensione e lo spegnimen-to sono esclusivamente de-mandati alla funzione signalsensing e non è presente unvero e proprio interruttore.I collegamenti sono sia di lineache di potenza. Questi ultimisono ad innesto e si realizza-no mediante un apposito spi-notto da applicare alla biso-gna, presente nella confezione.Gli ingressi possono esseresia isolati che messi a terra.Si può persino collegare viawireless, acquistando separa-tamente il JLINK TRX Systemper poi collegarlo alla portapresente sul pannello poste-

riore, che garantisce un collega-mento utile dalla sorgente fino a ben30 metri di distanza.Un altro elemento da non sottovalu-tare per nulla è la fattura del cabinet,costruito con MDF lavorato grezzo,mediante macchine a controllo nu-merico, con tecniche proprietarie diassemblaggio e con utilizzo estensi-vo di irrigidimenti interni (viste le al-tissime pressioni che si sviluppano al-l’interno dei mobili dei sub a so-spensione sigillati come questo). Il peso complessivo è di 12 Kg circa.Le finiture disponibili sono laccatonero e frassino nero vinilico.

ASCOLTOPer mettere alla prova questa unitàdedicata ho scelto un disco test conuna infinità di piccole differenze perquanto riguarda la riproduzione del-la gamma bassa: Chesky “The Ulti-mate Demonstration Disc” Vol. 2(Chesky Records, SACD):1. “In a Mellow Tone” di Duke Ellin-gton suonata da Paul Gill, David

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È comunque la qualità estrema ditutte le componenti a fare la differenzain maniera drammatica rispetto alla con-correnza. L’escursione di ben più di 6 cmdi cui è capace il cono, l’altissimo livel-lo costruttivo dello speaker e del cabinet,la scelta di una sospensione pneumati-ca e i controlli fini del filtro, non semprecontemporaneamente presenti negliantagonisti, lo rendono più di una span-na superiore in tutti i livelli di ascolto eun partner ideale per ottenere da dei bo-okshelf, magari già di alto livello, un veroascolto High-End a 360°.

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Hazeltine, Javon Jackson e Tony Ree-dus (Album “Sugar Hill: The Musicof Duke Ellington and Billy Stray-horn” SACD333): si comincia conun contrabbasso che, sebbene sialeggermente in secondo piano, ri-sulta ben focalizzato, con un anda-mento secco, preciso, ricco di artico-lazione. Nel momento dell’assoloprende il sopravvento e mette anco-ra più in evidenza le prerogative diestrema precisione di escursione delwoofer, che domina i transienti sia diattacco che di rilascio, delineando uncorpo perfettamente in linea eun’azione naturale e ben viva. Non sinotano rigonfiamenti nemmeno se siesagera un po’ con la manopola delvolume dell’amplificazione a bor-do. Viaggia in accompagnamento aun sax, ricco di sfumature e dettaglifini, abbondante in micro dettaglio,che non viene mai offuscato o can-cellato in alcun modo dall’azione diun elemento estraneo come può es-sere il JL Audio.2. “Speak Like a Child” di HerbieHancock suonata da Jon Faddis (Al-bum John Faddis “Remembrances”JD166/SACD256): contrabbasso ebatteria da analizzare nei particolaridi questo bellissimo brano di HerbieHancock. Cominciamo con lo stru-mento a corda, perfettamente asse-condato dal componente per bassi;l’azione è lieve quando lo deve esse-re e più incisiva solo se serve, anco-ra una volta la sensazione che si per-cepisce è nettamente all’insegna del-la coerenza tonale e dell’articolazio-ne (molto elevata). I passaggi trauna nota e l’altra sono a fuoco ed ef-ficaci, uniti al dettaglio nella sezioneacuta offerto dai diffusori abbinati,constatiamo un equilibrio notevolis-simo e una trasparenza estrema-mente elevata. I colpi sulle corde daparte delle dita sono evidenziati per-fettamente nel momento in cui av-vengono. La reattività è veramentenotevole, riesce a integrarsi perfetta-mente con i bookshelf Dynaudio Ex-cite e non dà mai l’idea di doverle in-seguire, anzi tutto il contrario. Una si-nergia perfetta anche di fronte allabatteria, sebbene per la maggior par-te del tempo vengano spazzolati ipiatti e percossi anche i bordi dei tom.Le pelli reagiscono in maniera re-pentina e la profondità di campopercepita è notevole, nonostante leesigue dimensioni del mobile.3. “Angel of Harlem” di A. Claytoncantata dai The Persuasions (Album“The Persuasions Sing U2” JD306): in

questo brano osserviamo anche ledoti di coerenza timbrica lungo l’in-tero range di emissione da parte delcomponente. Ovviamente è con lavoce del basso del coro a cappella cheassistiamo a un vero tripudio di sfu-mature e transienti ma anche di finidettagli di laringe. Il punto di inter-vento del filtro passa basso, settatoappena al di sotto dei 100 Hz, rende

grande merito a questo sub il quale,proprio in prossimità di una fre-quenza che lo dovrebbe mettere ingrande difficoltà, sfoggia una eroga-zione sicura e scevra da qualsivogliaindecisione, senza mai andare a can-cellare o a enfatizzare quanto emes-so dalle X18. Ogni frase e parola

vengono rese perfettamente intelle-gibili, le variazioni dal medio bassoal medio avvengono senza soluzionedi continuità, non si avvertono in-versioni di polarità buchi o strascichidi sorta.4. “Club Descarga” di David Cheskysuonata da The Body Acoustic (Al-bum The Body Acoustic “The BodyAcoustic” JD274): qui assistiamo al-l’apoteosi delle prestazioni del Do-minion, alle prese con contrabbasso,conga e altre percussioni sia leggereche più classiche. I transienti sono ec-cezionalmente ripidi, sia in attaccoche in rilascio, con assenza totale dicode e una sicurezza di escursionedel cono da assoluto primato. Il bas-so è corposo, solido, potente ma alcontempo agile e risoluto. Di nuovol’articolazione, sia in basso con lostrumento a corda, che nel medio bas-so con le percussioni, è veramente ec-cezionale. La sensazione di poterpercepire le leggere variazioni tem-porali che intercorrono tra l’arrivo delpalmo, il contatto con la pelle, il suoinevitabile sfregamento, la tensionedella stessa, la compressione del-l’aria all’interno del corpo e il suc-

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Capace di un livello dipressione sonora da denun-cia se l’è cavata senza mai uncedimento o un segno di di-storsione armonica di sorta!

Il bel cabinet compatto nero laccato del Dominion d108 con la griglia parapolveremontata.

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cessivo rilascio è assolutamente vi-vida.5. “Young Girl’s Heart” di Ned Wa-shington / Victor Young suonata daI Ching (Album “I Ching - Of TheMarsh and The Moon”W0144/SACD265 ): anche per questatraccia osserviamo una prestazione diassoluto rilievo, il brano si apre conuna prima tipologia di percussionipiù leggera, caratterizzata da unapercezione materica della pelle mol-to spinta; poi, man mano si affian-cano strumenti sempre più profondiche vanno a evidenziare le capacitàdi discesa in basso, passando per unainfinità di gradi, prima di arrivareverso l’estremo inferiore. Il substra-to che si riesce a creare per il resto de-gli strumenti tipici cinesi, riesce sem-pre a tenere perfettamente separatetutte le componenti, garantendo unlivello di pulizia e trasparenza dellariproduzione a livelli notevolissimi.In quanto a profondità pura del-l’emissione non si arriva di certo aquanto ascoltato col fratello mag-giore E-112 analizzato qualche tempofa, ma in quanto a precisione e velo-cità il risultato è inaspettatamente

analogo.6. “My Foolish Heart”(Ned Washin-gton / Victor Young) Johnny Cobb /Jimmy Cobb Quartet (Album Jimmy

Cobb Quartet “Cobb’s Corner” SACD327): ritorniamo ad un contrabbassocontraddistinto da una naturalezza euna levità di azione che rasentano le

prestazioni dei migliori diffusori maiascoltati in questa sala. La vibrazio-ne fine di ogni corda è assecondatacon una varietà di sfaccettature in-credibilmente completa. Ovviamen-te constatare l’articolazione eleva-tissima sembra rasentare l’ovvio, vi-sto il tenore descritto nei brani pre-cedenti, ma non sottolinearlo quan-do si ripresenta a tali livelli sarebbe,a mio modestissimo parere, una gra-ve omissione. Lo strumento apparecorretto, equilibrato, ha delle di-mensioni perfettamente in linea conquanto ci si aspetterebbe e con il ri-ferimento che sono le mie lumenWhite. La batteria da qualche colpodi cassa qua e là che entra sempresenza mai strafare all’interno dellatrama sonora, sempre asciutto e bencontrollato.7. “Little Wing” di Jimi Hendrix can-tata da Valerie Joyce (Album ValerieJoyce “New York Blue” JD316) :ovviamente questo è il brano in cuiil basso è in totale evidenza e serve aconstatare quanto il Dominion effet-tivamente abbia il controllo della si-tuazione e, credetemi, lo ha eccome!La correttezza tonale e la risoluzionecosì palesemente realistica dei tran-sienti sono assolutamente impensabiliper un prodotto così compatto e dalcosto così esiguo! Ogni variazione,seppur minima dell’oscillazione dicorda, anche nei passaggi più estre-mi è perfettamente colta, con sfuma-ture e chiaroscuri veramente da pri-mato, inutile nasconderlo. 8. “Misterioso” di Thelonious Monksuonata da Bailey, Coryell, White(Album Coryell, Bailey, White “Traf-fic” SACD322): finalmente abbiamoa che fare con una batteria che si ergea protagonista e completa di ogni ele-mento. Cominciamo dalla cassa la cuiazione è ancora una volta accurata,controllata, asciutta e scevra di code.Sia i tom che i rullanti percossi han-no una curva di rilascio eccezional-mente ripida, con sensazione di mes-sa in tiro della membrana, perfetta-mente in linea. Anche quando è laspazzola e non la bacchetta a per-cuotere, la sicurezza di essere difronte a una reazione estremamentenaturale dello strumento è veramen-te impressionante. Persino le piccolecomponenti ai limiti dell’incrocio trasub e diffusori non sfuggono al-l’azione, creando una certezza di li-nearità di emissione senza buchi.Il roll di basso è articolato, costantenell’azione; quando arriva lo slappingla reazione è sinergica con i diffuso-

La correttezza tonale e larisoluzione così palesemen-te realistica dei transientisono assolutamente impen-sabili per un prodotto cosìcompatto e dal costo così esi-guo! Ogni variazione, seppurminima dell’oscillazione dicorda, anche nei passaggipiù estremi è perfettamentecolta, con sfumature e chia-roscuri veramente da pri-mato, inutile nasconderlo.

Cabinet senza la griglia, da notare l’ottima fattura di cono e sospensione.

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ri e descrive, con solerzia di partico-lari e di sfumature, lo strumentoelettrico in ognisua pur minimacaratteristica.La stessa chitarraelettrica svariamolto in campobasso, creandouna percezionelive eccezional-mente realisticaassieme a unaprofondità e am-piezza della sce-na sonora da pri-mato.9. “Imagine” diJohn Lennon cantata da Rachel Z(Album Rachel Z “Grace” JD300): il

passaggio iniziale eseguito con per-cussioni accordate è veramente un

piacere per leorecchie, è ac-compagnato dauna sensazionedi punch così in-tensa e parimen-ti impensabileper un sub dalledimensioni cosìristrette, da chie-dersi come pos-sano aver otte-nuto una presta-zione così strabi-liante. Pian pia-

no, alle preceden-ti percussioni, si alterna sempre piùfrequentemente la batteria, ricca di di-

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CARATTERISTICHE TECNICHE

SUBWOOFER JL AUDIO DOMINION D-108Input: Sbilanciati, Stereo o Mono (2 xRCA jack); High-Level con serraggio amolla di potenzaStereo o Mono (removable plug);Tipologia di cabinet: chiuso a sospen-sione;Driver: Singolo 8 pollici (nominale 20);Messa a terra Input: Selezionabile (Iso-lato o a terra)Risposta in frequenza: (anecoica) 31 -112 Hz (±1,5 dB), –3 dB @ 29 Hz - 119Hz, –10 dB @ 21 Hz - 143 HzControllo di livello volume: Variabile:full-mute fino a +15 dB rispetto al gain diriferimentoImpedenza di ingresso: Line Input: 20kΩ, High-Level Input: 4,4 kΩPower On/Off: esclusivamente auto-matico (Signal-Sensing only);Area effettiva di pistone: 0,0208 mq(32,18 sq. in.)Filtro passa basso: 24 dB per ottava conallineamento Linkwitz-Riley;Spostamento effettivo: 1,3 litri (80 cu.in.)Range di frequenza di taglio passabasso: Variabile, 25 Hz – 130 HzPotenza amplificatore: 500 watt RMS abreve termine;Controllo polarità: 0 o 180 gradi;Controllo di fase: Variabile da 0 a 280gradi, con riferimento a 80 HzDimensioni: 289 x 254 x 336 mm congriglia installata (A x L x P)Peso: 12 kgFiniture disponibili: High-Gloss Black(Laccato Nero) o Black Ash Vinyl (Fras-sino Nero);

Prezzo: €1.090,00 (finitura ASH),€1.200,00 (finitura GLOSS);

Distributore per l’Italia: Gammalta Group srlwww.gammalta.it

I transienti sono ecce-zionalmente ripidi, sia in at-tacco che in rilascio, con as-senza totale di code e una si-curezza di escursione delcono da assoluto primato. Ilbasso è corposo, solido, po-tente ma al contempo agilee risoluto.

Particolare del pannello posteriore, dove si nota l’ampia alettatura di raffreddamentodell’amplificazione in classe D installata, nella parte alta il pannello comandi che in-clude da destra verso sinistra rispettivamente: il led di stato, lo switch di bypass delfiltro, la regolazione del filtro passa basso, la manopola di controllo volume, la ma-nopola di controllo della fase, lo switch di inversione della polarità; sotto le alettetroviamo: il connettore per l’inserimento dei morsetti di potenza a innesto, imme-diatamente sopra alla coppia di RCA di ingresso linea, l’ingresso del trasmettitorewireless, sopra allo switch per la modalità di messa a terra o meno degli ingressi,la vaschetta IEC da ben 500 VA e l’alloggiamento del fusibile di protezione dell’am-plificazione.

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namica prorompente e energia davendere con punch sia dei tom chedella cassa, oltre che un rullante mol-to ricco di sfumature e arricchitodalla sezione medi dei bookshelf. Ilrealismo sale a livelli sempre piùalti durante il brano, soprattuttoquando si riesce a notare la facilità daparte del sub di poter seguire i pia-nissimo delle conga pur mantenendoun’alta dinamica, un’articolazione adir poco spettacolare e un’agilità in-credibile. Le percussioni più profon-de colpiscono forte a livello viscera-le ma non sbrodolano in alcun modoe non si avverte mai un tentenna-mento sul piano della distorsione.10. “Concerto for Bassoon (Fagotto)and Orchestra, Movement 32 di Da-vid Chesky suonata e diretta da Da-vid Chesky (Al-bum David Che-sky “Urban Con-c e r t o s ”SACD326): glistrumenti tradi-zionali che inter-vengono in mas-sa durante il bra-no non subisco-no mai cancella-zioni, nonostanteci siano tamburie percussionimolto profondedall’azione deci-samente pro-rompente. Ognipieno e ogni pia-nissimo si perce-piscono con lastessa identicaquantità di det-tagli e spessore,nonostante le va-riazioni estreme di livello volume. Lasensibilità che si percepisce è di granrisma. I fagotti hanno un corpo chenon tende mai a espandersi, man-tengono una gran moltitudine di sfu-mature e rimangono sempre a fuoco,posizionati perfettamente al proprioposto nella grande orchestra. I pieniorchestrali sono potenti, ma non ce-dono mai a creare quell’amalgama in-forme tipica delle unità bassi mal rea-lizzate e delle elettroniche di dubbiolignaggio. Se ci si distrae, ci si di-mentica letteralmente di non essere difronte a un woofer dai 25 cm di dia-metro in su, tale è la forza e la pro-fondità di emissione.11. “Tear It Up” di Paul Burlison, Dor-sey Burnette, Johnny Burnette suo-nata da Billy Burnette (Album Billy

Burnette “Memphis in Manhattan”JD299): la percezione di evento dalvivo che esprime questo brano roc-kabilly non è mai tarpata dall’azionedel piccolo di casa JL Audio, anzi,l’energia e l’agilità evidenziate per-mettono di avere la certezza che,persino registrazioni di questo tipo(ricche di effettistiche e riverberi piùo meno realistici), siano “pane per identini” più che aguzzi di questomini fenomeno made in USA! Capa-ce di un livello di pressione sonora dadenuncia se l’è cavata senza mai uncedimento o un segno di distorsionearmonica di sorta!

CONCLUSIONIUna delle cose più incredibili di que-sto subwoofer, a discapito delle pro-

prie dimensioni,è senz’altro il li-vello di pressio-ne sonora indi-storta che si rie-sce a ottenere du-rante l’ascolto:non c’è solo que-sto aspetto, direiaddirittura chepossa divenireaddirittura se-condario rispettoalla velocità diattacco e rilasciodurante i tran-sienti più impe-gnativi e all’arti-colazione sfode-rata sia in gam-ma bassa che ingamma mediobassa. Ovvia-mente la com-pattezza del tra-

sduttore gioca un ruolo fondamen-tale, laddove una massa ridotta delgruppo mobile, affiancata a una po-derosa amplificazione, agevolano ilcompito per questi parametri. È comunque la qualità estrema di tut-te le componenti a fare la differenzain maniera drammatica rispetto allaconcorrenza. L’escursione di ben piùdi 6 cm di cui è capace il cono, l’al-tissimo livello costruttivo dello spea-ker e del cabinet, la scelta di una so-spensione pneumatica e i controlli finidel filtro, non sempre contempora-neamente presenti negli antagoni-sti, lo rendono più di una spanna su-periore in tutti i livelli di ascolto e unpartner ideale per ottenere da dei bo-okshelf, magari già di alto livello, unvero ascolto High-End a 360°.

IL MIO IMPIANTO

Sorgente Digitale per Musica Liquida:Mac Mini, iTunes con Engine PureMusic2, Audirvana Plus, convertitoreD/A USB 24/192, EMM LABS DAC2X Ca-blaggio USB Kimber Kable SelectKS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs7, RCA Audioquest Horizon Dbs 7; Dif-fusori: Martin Logan SL3, Lumen WhiteSilver Flame; Sorgenti Digitali: CD TeacVRDS-10 modificato a valvole Emmebi,Lettore Ibrido DVD-DVDA-SACD-Blu RayLabtek Oppo 105EU Tubes; SorgenteAnalogica: Giradischi Michell Gyrodec,Braccio SME 309, Testina Clearaudio Ti-tanium MC, con Cablaggio AudioquestWel Signature; Preamplificatore: Con-vergent Audio Technology Legend conStadio Phono MM, MC; due Amplifica-tori Finali a Valvole: McIntosh MC275in configurazione mono; Super Condi-zionatore di Rete: Emmebi CustomMade A.G. Signature 110/220V; Cavi diPotenza: Nordost SPM Reference; Cavidi Segnale tra Pre e Finali Mono: Au-dioquest Horizon Dbs 72V; Cavo di se-gnale tra CD VRDS-10 e Pre: NordostSpm Reference; Cavi di segnale tra Lab-tek Oppo 105EU Tubes e Pre: RCA Nor-dost Valhalla; Cavo di AlimentazionePre: Nordost Valhalla; Cavo di alimen-tazione DAC Emm Labs: NordostBrahma con terminazioni Furutech;Cavo di alimentazione Oppo 105EUTubes: Van Den Hul The Mainsstream;Cavi di alimentazione Finali: NordostValhalla; Cavo di alimentazione CDVrds-10: Nordost Shiva.

ALCUNI DEI DISCHI UTILIZZATI:

Di nuovo l’articolazione,sia in basso con lo strumen-to a corda, che nel mediobasso con le percussioni, èveramente eccezionale. Lasensazione di poter perce-pire le leggere variazionitemporali che intercorronotra l’arrivo del palmo, il con-tatto con la pelle, il suo ine-vitabile sfregamento, la ten-sione della stessa, la com-pressione dell’aria all’inter-no del corpo e il successivorilascio è assolutamente vi-vida.

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