La pubblic ità
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La pubblicità
Definizione propaganda svolta da un’azienda per richiamare l’attenzione del pubblico sul proprio prodotto ed incrementarne le vendite De Mauro, Dizionario della lingua italiana
Sembra nata ieri, e invece esiste da sempre. La sua
origine è antica in sostanza quanto l'uomo.
Offrire un prodotto mettendo in evidenza le sue
qualità è un atto che risale alla notte dei tempi. Infatti, il più
antico annuncio pubblicitario scritto
risale a Babilonia a 5000 anni fa con iscrizioni artigiane e poi a 3000 anni fa, e fu scoperto da un archeologo nelle rovine
di Tebe.
1.1 La nascita
In esso si offriva una moneta d'oro
quale ricompensa per
la restituzione di uno schiavo fuggitivo, di nome Shem.
Anche gli scavi di Pompei
documentano l'uso di reclamizzare, con scritte,
eventi pubblici, spettacoli, gare, fiere, o l'uso di propagandare le magnificenze di un punto di
ristoro o di una stazione termale,
erano già pienamente affermati in epoca romana.
Insegna di una panetteria di Pompei in cui sono ritratti i gestori del negozio (I sec. a.C.)
E, se oggi si cerca l'elettore
tramite gli spot, ieri si
faceva circolare la moneta con
l'effige dell'imperatore per dire a tutti chi comandava.
Nelle città medievali nacque
l’esigenza di dare alle
insegne una forma
sporgente, detta “a bandiera”
per ottenere
una maggiore
visibilità.Monteriggioni a pochi chilometri da Siena (1213)
Rothenburg od der Tauber, è una
cittadina tedesca famosa per aver conservato il suo
stile medievale, in effetti tutte le insegne dei negozi e ristoranti sono in oro, ottone o ferro battuto.
Le insegne“a bandiera”
Nelle città medievali queste
insegne a bandiera
furono usate in modo eccessivo fino ad
ostacolare la visione o addirittura il passaggio dei veicoli.
Bottega medioevale
Bottega medioevale del “beccaio” (macellaio
Questo disordine indusse le autorità a
regolamentare il loro impiego.
Molti commercianti
decisero allora di abbellire l’intera
facciata o le fiancate degli
ingressi, facendo
dipingere sul muro o su
pannelli belle riproduzioni dei loro prodotti.
Bottega medievale del pescivendolo
Spesso queste riproduzioni dei prodotti venduti all’interno, erano opera di artisti
famosi.
Anche gli stendardi e gli
stemmi di carattere religioso e
militare possono essere
considerati forme di messaggi
pubblicitari.Soprattutto in epoca comunale abbondarono bandiere e vessilli.
Fu però nel Rinascimento che, grazie allo
sviluppo dei traffici internazionali in seguito anche alla
scoperta dell’America, che si manifestò
l’esigenza di farsi pubblicità a fini
commerciali. Non essendo ancora stati inventati i
giornali, la forma pubblicitaria più
diffusa era quella dei venditori ambulanti che descrivevano ad alta
voce le proprie merci ai clienti.
Il mercato di Porta Ravegnana a Bologna ( in una miniatura del XIV secolo ). Su entrambi i lati della strada sono installate le bancarelle dove si vendono drappi e tessuti. Al centro della scena un popolano, dai calzoni laceri si sta provando una specie di giacca, aiutato dal venditore.
I bancherellai delle Ghiaia [la piazza del mercato di Parma, così denominata perché sorta lungo il greto in secca
del torrente] si rivolgevano ai possibili acquirenti con grida di richiamo, quasi tutte
incentrate sulla formula “Oh, l’è chi, al formàj
bòn!” (Oh, è qui il formaggio buono!)
Il venditore di formaggio
La stessa tecnica era usata anche dai banditori
che attiravano la folla con le trombe e poi urlavano per far conoscere nelle strade le ordinanze pubbliche.
Il tedesco JOHAN GENSFLEISH GUTENBERG
inventa nel 1448 la stampa
Torchio da stampa
Utilizza i caratteri mobili e …
L’invenzione del carattere mobile si basava sulla realizzazione di caratteri in una leggera lega metallica per mezzo di matrici in legno, preventivamente
scolpite in “negativo” in cui si versava il metallo fuso, che potevano essere poi disposti in maniera allineata grazie a delle forme-guida (compositoi) che
permettevano di comporre intere pagine.
...stampa la Bibbia
..affiggere nelle strade delle città europee i primi manifesti. Sino all’Ottocento, i manifesti però
furono soprattutto avvisi ufficiali e non commerciali.
Grazie all’invenzione dei
Gutenberg fu possibile..
C’è però un’eccezione: è
del 1477, infatti, il
primo manifesto di tipo
commerciale realizzato dallo
stampatore inglese William
Caxton per promuovere le cure termali di
Salisbury (Inghilterra).
Nel Seicento nacquero le gazzette,
settimanali, che contenevano notizie ed informazioni utili (orari partenza e
arrivo navi, mercati, fiere). Il termine
gazzetta è di origine veneziana, era il
nome della moneta con cui si pagavano questi fogli di informazione.
Prima pagina de “La gazzetta veneta”, che diventerà in seguito il “Gazzettino di Venezia”
ossia la prima forma di pubblicità
apparve sulle pagine del Mercurius
Britannnicus nel 1625 sotto forma
di piccoli annunci.
INGHILTERRA
L’editore Théophraste Renaudot(1586-1653)
nel 1629 pubblicò
Il Feuille du Bureau d'adresses
foglio di soli annunci pubblicitari a pagamento
Ebbe dalla monarchia la concessione del monopolio
delle inserzioni sulla stampa
FRANCIA
ITALIAAnche in Italia tra la fine del Seicento e
l’inizio del Settecento si svilupparono queste prime forme di giornali con le réclame. Il più
vecchio annuncio pubblicitario scritto italiano è apparso nel 1691 a Venezia sul Protogiornale Veneto perpetuo, contenente,
oltre alle informazioni utili, la pubblicità di un profumo.
Questo profumo era pubblicizzato presso le
signore di Venezia associandolo a un
personaggio di grande prestigio come la Regina d’Ungheria e al profumiere della corte di Versailles.
Appare per la prima volta la figura del testimonial, cioè del
personaggio famoso che
presta la sua immagine per vendere un prodotto (la
regina d’Ungheria)
Nel Settecento si sviluppò molto la réclame, soprattutto sui giornali inglesi, come il Tatler e lo Spectator. Non è un caso che questo sia avvenuto in Inghilterra, perché è qui che nel Settecento prese il via la prima rivoluzione
industriale.
Benjamin Franklin, politico giornalista e scienziato statunitense (1706-1790)
Tra il Seicento ed il
Settecento nasce la figura dell’agente
pubblicitario, cioè di colui che acquista
spazi pubblicitari sui giornali
per conto delle aziende.
U.S.A.
Benjamin Franklin è stato un genio, in tutta la sua vita ha inventato, oltre al parafulmine, le
pinne, il contachilometri, le lenti bifocali (non vedeva né da vicino, né da lontano, così per non cambiare
continuamente paia d'occhiali trovò la
soluzione), il catetere, la sedia a dondolo, l'armonica a
bicchieri, lo stetoscopio e l'ora
legale.
Annunci pubblicitari apparsi sul “Pannsylvania Gazette” di Benjamin Franklin già dal 1729
Direttamente per le Barbados
In Inghilterra nel 1712 il governo impose una tassa su ogni quotidiano o periodico venduto ed una tassa addizionale su ogni
annuncio pubblicitario.
Questo non avveniva negli Stati Uniti, che liberi
dalle tasse,che gravavano su quelli europei, potevano essere venduti a un prezzo più
basso, ed ebbero una notevole diffusione a partire dagli anni Trenta dell’Ottocento in cui i giornali arrivarono ad avere più della
metà delle pagine di pubblicità, perché grazie all’elevata diffusione,potevano
offrire tariffe ridotte agli inserzionisti.
TASSE
nascita delle prime agenzie d’affari che
vendevano spazi pubblicitari sulla
stampa
STATI UNITI, Filadelphia, 1841
Volmer B. Palmer
Alla fine del Settecento gli annunci pubblicitari,
che inizialmente
erano gratuiti,
cominciarono ad essere
fatti infatti pagare ovunque.
Alla fine del Settecento gli annunci pubblicitari,
che inizialmente
erano gratuiti,
cominciarono ad essere
fatti infatti pagare ovunque.
FRANCIA
Una situazione a quella analoga a
quella statunitense si creò a Parigi, dove Emile de
Girardin vendeva il suo giornale a circa la metà del
prezzo dei concorrenti,
grazie all’intera ultima pagina dedicata alle inserzioni
pubblicitarie.
FRANCIA, Parigi, 1836
“La Presse”
Emile de Girardin
Emile de Girardin
“La Presse”
Armand Carrel
“Le National” (giornale concorrente)
La stampa tradizionale francese contraria
all’introduzione della pubblicità dichiarò guerra a Girardin.
No alla
pubblici
tà sui g
iornali!FRANCIA
Il direttore del giornale
concorrente La Nation, Armand Carrel, lo sfidò addirittura a duello. Sul terreno,
sconfitto e ucciso, rimase però proprio Carrel.
La pubblicità, fenomeno sociale ormai
importante, diventa addirittura il soggetto dell’opera letteraria
“Césare Birotteau”
del grande scrittore francese
Honorè de Balzac
FRANCIA
Balzac narra la storia di César Birotteau. Giunto a Parigi dalla campagna, diventa garzone di un celebre profumiere e acquista una profonda fede monarchica,
diventando presto ricco. Da vero profumiere è antigiacobino e
odia la rivoluzione che taglia i capelli a tutti.
César si rivela un grande venditore, è il primo che usa
immensi manifesti per far pubblicità alla "Crema delle Sultane" da lui inventata. Il
giovane che si è fatto da sé ed ama la monarchia colpisce
favorevolmente i ricchi borghesi che lo inducono ad entrare in politica e piace pure alla povera gente, ma finirà sul
lastrico.
Grandezza e decadenza di Cesare Birotteau del 1837
FRANCIA
Parigi, 1845
Nascita di società concessionarie che effettuavano presso le aziende la raccolta degli annunci pubblicitari da pubblicare sui
giornali
Havas (divenne la più importante e fu sia concessionaria che agenzia produttrice di messaggi pubblicitari)
Panis
Lafitte
Société Générale des Annonces
FRANCIA
Parigi, 1863
Moise Polydore Millaud
primo quotidiano a basso prezzo e a larga tiratura in concorrenza con “Le Figaro”, nato nel 1826.
FRANCIA
Filadelphia, 1841Volmer B. Palmer
Walter Thompson Company fondata a ( New York, nel 1864 ) con il nome di CarltonÓ, l'agenzia nacque acquistando e vendendo spazi pubblicitari su alcuni quotidiani. Nel 1868 W.J.Carlton assunse il giovane James Walter Thompson, un veterano del corpo dei Marine proveniente dal Massachusetts, che divenne ben presto il braccio destro del fondatore dell'agenzia e che nel 1878 l'acquistò rinominandola a J. Walter Thompson Company.
STATI UNITI
ITALIA La Manzoni è la più antica concessionaria di pubblicità italiana, la data di fondazione risale al 1863, quando il farmacista Attilio Manzoni fonda a Milano in via San Paolo, la A. Manzoni & C. come società di commercio all'ingrosso di prodotti farmaceutici e chimici.Attilio Manzoni, intuisce il ruolo che l'inserzione commerciale può ricoprire e insieme ad alcuni amici inizia ad acquistare spazi sui principali quotidiani del periodo.
Attilio Manzoni comprese
l’importanza per le
aziende di acquistare presso un’unica
agenzia gli spazi
pubblicitari su tutta la
stampa nazionale
ITALIA
Dal 1870 la Manzoni fu concessionaria di molti periodici e quotidiani come
IL CORRIERE DELLA SERA
(dal 1876 al 1886)
ITALIA
Primo numero del quotidiano
(uscì alle 21 del 5 marzo 1876: quattro pagine la foliazione, cinque centesimi il prezzo, 15.000 le copie vendute)
Produsse in proprio anche varie campagne pubblicitarie come quelle per le acque minerali Fiuggi e Santa Caterina Valfurva
A partire dagli anni Ottanta dell’Ottocento fu possibile utilizzare per la stampa di illustrazioni sulle riviste una tecnica inventata dal tedesco Aloys Senefelder nel
1796 la
che sostituisce la vecchia tecnica della
è una tecnica di incisione a rilievo realizzata su un
supporto di legno. Questa tecnica ha origini orientali: veniva utilizzata in Cina prima dell'anno 1000. In Occidente inizia ad essere
utilizzata verso la fine del tredicesimo secolo.Questa tecnica conobbe grande fortuna fra il
Quattrocento e il Cinquecento, quando
serviva per l'illustrazione di
libri.
matrice xilografica
Il principio della litografia
Il principio è estremamente semplice: un particolare tipo di pietra, opportunamente
levigata e quindi disegnata con una matita grassa, ha la
peculiarità di trattenere nelle parti non disegnate un sottile velo d’acqua, che il segno grasso invece respinge.
Passando l’inchiostro sulla pietra così trattata, esso è respinto dalle parti inumidite
e trattenuto dalle parti grasse. Al torchio, perciò il foglio di carta riceve solo l’inchiostro che si deposita sulle parti disegnate e non
sulle altre.La stampa litografica si basa sull’incompatibilità di alcuni
inchiostri con l’acqua.
stampa in piano
Fu verso la fine dell’Ottocento che la società Mellin fece pubblicare sulla
rivista americana “Youth’s Companion” il primo annuncio in quadricromia, cioè stampato a quattro colori riproducente
Risveglio di Cupido del pittore Perrault.
L’illustrazione italiana,
esistente dal 1873 in bianco e
nero, fu affiancata così da nuove testate
a colori
La Domenica del Corriere era un settimanale fondato nel 1899 e
chiuso nel 1989.Nato come inserto domenicale
del Corriere della Sera, veniva recapitato in omaggio agli abbonati del quotidiano ma
anche venduto separatamente in edicola al prezzo iniziale di
20 centesimi.Fortemente voluto e potenziato
dal direttore del Corriere Luigi Albertini, si avvaleva per le sue copertine di un
giovane disegnatore, Achille Beltrame, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della
settimana.A differenza dei quotidiani dell'epoca, la Domenica del
Corriere dava ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e
questo fu uno dei motivi del suo successo.
Il fenomeno delle riviste illustrate esplose in tutti i paesi
industrializzati con testate come:
Il fenomeno delle riviste illustrate esplose in tutti i paesi
industrializzati con testate come:
Illustration
Illustrated London News
Le Modes
Vanity Fair (Stati Uniti, fondato nel 1913)Vogue (Stati Uniti, fondato nel 1892
Negli Stati Uniti, agli inizi del Novecento, il fenomeno delle riviste illustrate era già molto importante:
Cosmopolitan (contava 100 pagine di pubblicità)
Ladies’Home Journal(con un milione di abbonamenti femminili). Per questa sua ampia diffusione, divenne un contenitore pubblicitario molto ambito dalle aziende e detenne a lungo il prezzo più alto per gli inserti pubblicitari)
In Italia bisognerà
aspettare gli anni Trenta per vedere comparire le prime riviste specializzate: Eva, Gioia, Grazia e
Annabella. Fu però soltanto nel
secondo dopoguerra che il settore della
stampa femminile assunse in Italia
dimensioni rilevanti.
Anna bella-1947
Rivista femminile degli anni trenta
diretta da Ester
Lombardo. Costava Lire cinque. Anno XX - Numero 9 del 1 ottobre
1938-XVI
Jules Chéret(Parigi, 1836 - Nizza, 1932)
Può essere considerato il padre del manifesto moderno perché vi introdusse stilizzazione, suggestione,armonia di immagine e testo
1.1 La nascitaANTICHITA’Babilonia (5000 anni fa): iscrizioni artigianePompei (I sec. a. C.): affreschi, mosaici, simboli
MEDIOEVOInsegne “a bandiera”Abbellimento delle botteghe
RINASCIMENTOVenditori ambulantiBanditoriAffissioni
Insegna di una panetteria di Pompei in cui sono ritratti i gestori del negozio (I sec. a.C.)
IL SEICENTO1609: Avviso-Relation oder Zeitung1625: Mercurius Britannicus1629: Feuille de Bureau d’adresse1631: Gazette1691: Protogiornale Veneto PerpetuoIL SETTECENTO1709: Tatler1711: Spectator1729: Pennsylvania GazetteL’OTTOCENTO1836: La Presse1863: Petit Journal1876: Corriere della Sera1899: La Domenica del CorriereIL NOVECENTO1925: Grazia1937: Gioia
1.2 La pubblicità sulla stampa