LA PSICOMOTRICITA' NELLA SCUOLA PRIMARIA - Convegni ... · •Il progetto proposto in orario...
Transcript of LA PSICOMOTRICITA' NELLA SCUOLA PRIMARIA - Convegni ... · •Il progetto proposto in orario...
LA PSICOMOTRICITA' NELLA SCUOLA PRIMARIA
Il corpo e lo sviluppo delle attività simboliche e narrative
Anton Maria ChiossonePsicomotricista, TNPEE, Presidente ANUPI Educazione
Enrica LusettiInsegnante, Psicomotricista, TNPEE, Coordinatrice ANUPI Liguria, Comitato Scientifico ANUPI Educazione
Silvia ReghittoInsegnante, Psicomotricista, TNPEE
Anton Maria ChiossoneInsegnante, Psicomotricista, Terapista della Neuro e Psicomotricitàdell’Età Evolutiva, FormatorePresidente ANUPI Educazione
PSICOMOTRICITÀ E SCUOLA
PSICOMOTRICITÀ E SCUOLA
La Psicomotricità in Italia ha un legame storico e quasi antico con la Scuola, un legame che nasce negli anni '70, nel momento in cui
la scuola riflette su di sé e, anche sotto la spinta delle modificazioni sociali in atto, si trasforma.
Dall'interno
LA PSICOMOTRICITÀ E LA SCUOLA
La Scuola, in quella fase della sua trasformazione, è impegnata nella ricerca di strumenti pedagogici adeguati a rispondere ai bisogni dei bambini in un ambito scolastico che si rinnova
La Psicomotricità in Italia entra in contatto con l'esperienza e la ricerca della psicomotricità francese (Vayer, Le Boulch, Aucoutourier, Lapierre sono anche insegnanti) che in questo periodo si misurano con il problema dell'educazione a partire dall'educazione speciale
LA PSICOMOTRICITÀ SI AFFERMA IN FRANCIA
Alla fine degli anni ’60 Vayer, Le Boulch, Lapierre, Aucouturier
sulla spinta della neuropsichiatria infantile, della psicologia e
del diverso modo di intendere l’educazione fisica
• Introdussero un approccio più globale, fondato sull’ascolto dei bisogni e delle motivazioni del singolo bambino.
• Da allora la ricerca in Italia la Psicomotricità si è evoluta seguendo diversi percorsi di sperimentazione e approfondimenti
CHE COSA ACCADE IN ITALIA?
La cultura psicomotoria si diffonde negli anni 70/80,periodo in cui fervono la riflessione ed il dibattitoche condurranno alla chiusura delle scuole specialiper i bambini disabili
Come in Francia, questa nuova visione dell'essere umano permea tanto l'ambito educativo-pedagogico quanto quello sanitario-riabilitativo
IL BAMBINO A SCUOLA CON IL CORPO
• Il bambino a scuola per l'intera giornata• Il corpo del bambino con handicap• L'attenzione alla globalità dello sviluppo• Il bambino al centro del progetto educativo• Il bambino visto come soggetto• Sono i temi ed i problemi intorno e su cui la scuola italiana si interroga
UN CONTESTO ISTITUZIONALE IN TRASFORMAZIONE
E si trasforma portando con sé anche un, sia pur parziale, adeguamento del quadro legislativo
La riforma della scuola degli anni '70L'integrazione dei bambini con handicapIl Tempo PienoLa Scuola della Ricerca e dei LaboratoriI Decreti Delegati
LA PSICOMOTRICITÀContribuisce a portare il bambino e la sua esperienza vissuta al centro del processo educativo e ad affermare
l'attenzione alla corporeità al suo benessere come precondizione dell'azione educativa stessa
L'ATTENZIONE AL CONTESTO DELL'AZIONE EDUCATIVA
Lo spazio in cui educare ll tempo dedicato ai bambini Le modalità della relazione Il peso delle emozioni e la loro elaborazione L'attenzione al gruppo e alle sue potenzialità Costruire un ambiente capace di facilitare l'azione educativa
LA PSICOMOTRICITÀ ITALIANA
Essendo spesso praticata da insegnanti e, comunque, prevalentemente attuata all'interno della Scuola la Psicomotricità in Italia si pone come obiettivi quello di:
Coniugare l'originalità della Pratica Psicomotoria alle esigenze delle singole realtà scolastiche ed educative
Costruire strumenti di osservazione e valutazione funzionali al progetto educativo Arricchire l'ambito educativo di una competenza che porta con sé anche l'esperienza dei percorsi riabilitativi e terapeutici in cui viene utilizzata (e viceversa)
PSICOMOTRICITA’ ATTENZIONE ALLA GLOBALITA’ DEL BAMBINO
CAPACITA’ DI ASCOLTO DELL’ADULTO
ATTENZIONE AI TEMPI SOGGETTIVI
OSSERVAZIONE, INDIVIDUAZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE PRESENTI
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA E SVILUPPO ARMONICO
...E
La capacità comunicazione e la socializzazione
La capacità di relazione e la necessità di costruzione
del gruppo
La capacità di regolazione delle emozioni e la
gestione della performance e del conflitto
La capacità di decentramento e rappresentazione, e l'uso del linguaggio (verbale,grafico/pittorico, narrativo scritto)
La capacità di gioco per la qualità e l'armonia dello sviluppo personale e di gruppo
PSICOMOTRICITÀ E SCUOLA OGGI
Le condizioni che hanno segnato la prima fase di sviluppo della Psicomotricità
si ripresentano oggi,forse con caratteri meno espansivi rispetto agli anni '70, ma con la drammaticità dell'emergenza della crisi sociale
ed economica, con la necessità di affrontare nuove forme di integrazione e di disagio
PSICOMOTRICISTA una professione in evoluzione e LA SCUOLA
Secondo il profilo definito da ANUPI Educazione lo PsicomotricistaÈ IL PROFESSIONISTA CHE SVOLGE CON TITOLARITA' E AUTONOMIA PROFESSIONALEinterventi psicomotori educativi e di prevenzione primaria
su richiesta di enti e/o istituzioni pubblici e/o privati diretti a:• favorire le competenze sensomotorie, emotive, relazionali, cognitive e prassiche,• armonizzare lo sviluppo dell’identità e sviluppare le potenzialità evolutive del soggetto in età evolutiva
GIOCO RIFLESSIONE SEGNO RAPPRESENTAZIONE La Psicomotricità segue e facilita il bambino nel vivere l'esperienza del
gioco, nel costruirne il linguaggio, e lo accompagna nel suo apprendere a riflettere sulla sua esperienza, sul suo vissuto e a riviverlo, ripresentarlo, in altra forma, rappresentarlo attraverso altri segni, illinguaggio verbale, il disegno, la costruzione e la manipolazione con materiali diversi
Sostenendo e sollecitando la sua capacità di trasformazione dell'azione, la sua creatività
LA PSICOMOTRICITÀ E IL TESSUTO DEL PROCESSO EDUCATIVO
La Psicomotricità in questo senso è un apparato pedagogico che opera al fine di sostenere la costruzione del tessuto educativo sulla base del quale il processo di apprendimento può evolversi in modo armonico.
Nei successivi interventi proveremo a dirvi come alcuni di questi passaggi, compresenti nella nostra azione educativa, sono stati curati
PSICOMOTRICITA’ nella scuola primariaIl corpo e lo sviluppo delle attività simboliche e narrative
Istituto Comprensivo Oregina Genova
Progetto PsicomotricitàSilvia ReghittoInsegnante-Psicomotricista-Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva
• Il progetto nasce nell’Istituto Comprensivo Oregina nel 2008 nella Scuola dell’Infanzia;
• Gradualmente, nell’ambito della continuità educativa, è stato esteso alle classi prime eseconde della scuola primaria;
• Attualmente coinvolge tutti i bambini da 3 a 8 anni con cicli di 5 incontri ad eccezionedelle classi prime nelle quali vengono proposti cicli di 10 incontri.
• Il progetto proposto in orario curricolare è accompagnato da un progetto in orarioextracurricolare per i bambini delle classi seconde, terze e quarte con cicli di 10 incontri
Il progetto valorizza la longitudinalitàdell’intervento e la continuità dell’esperienzatra scuola dell’infanzia e scuola primaria
Quali obiettivi?
LA COMUNICAZIONELA CREATIVITA’L’ APERTURA AL PENSIERO OPERATORIO
Come?Gli spazi creati nella sala di psicomotricità, la strutturazione del tempo,i materiali e la conduzione dello psicomotricista favorisconol’evoluzione di un percorso educativo che dal gioco sensomotorioconduce al gioco simbolico e all’attività di rappresentazione
LO SPAZIO: LA SALA DI PSICOMOTRICITÀ
I MATERIALI
I TEMPIUna successione precisa di momenti scandisce l’evolversi e le caratteristichedell’incontro:
momento iniziale
momento del gioco
momento del riposo
momento finale della verbalizzazione e rappresentazione
Gli incontri hanno cadenza settimanale, la durata è di un’ora e trenta minuti
IL PERCORSO GRAFICO NEL MOMENTO FINALE DELLA RAPPRESENTAZIONE
Nel descrivere le varie fasi dell’incontro vorrei paradossalmente partire dal momento finale.Qui i bambini dopo aver vissuto nelle fasi precedenti il piacere sensomotorio e il giocosimbolico, possono verbalizzare e disegnare. E’ il momento finale del percorso che va verso ladecentrazione
Si presenta uno dei numerosi percorsi grafici mostrando in ordine cronologico i disegni di unabambina fatti nella sala di psicomotricità nel momento finale dell’incontro, allo scopo diosservare l’evoluzione nella capacità di simbolizzare, di rappresentare attraverso il disegnoavvenuta nel corso del ciclo di incontri di psicomotricità
Si precisa che nel momento finale dell’incontro i bambini possono disegnare liberamente,hanno a disposizione 10-15 minuti; la consegna è: «disegna quello che vuoi»; non vengonocorretti, il disegno viene sempre accolto positivamente e può offrire uno spunto per laverbalizzazione; non c’è alcun tipo di lavoro mirato al grafismo in maniera diretta nell’incontrodi psicomotricità
Si osserveranno i disegni, prescindendo da criteri interpretativi o valutativi maesclusivamente per cogliere una eventuale evoluzione nella rappresentazione.
Si osserverà in particolare:
il disegno del corpo: le parti rappresentate, le parti mancanti, le proporzioni e l’espressività;
lo spazio;
la rappresentazione dei rapporti topologici;
la rappresentazione degli oggetti
Alba, 6 anni Disegno nella fase finale del primo incontroC’è un unico colore, oggetti sparsi, è riconoscibile il volto
Alba 2° incontro - gli oggetti sono sparsi, la casa e il corpo sono piùproporzionati e meglio definiti, sono stati usati diversi colori
3° incontro: gli oggetti non sono più sparsi nello spazio del foglio,compare una linea di base ed una di altezza, le relazioni degli oggettisul foglio rispettano le relazioni topologiche, c’è più colore edespressività
Alba 4° incontro
Alba 6° incontro (al 5° era assente) - più colori, più espressività, c’è il corpo inazione perché tiene un filo, c’è la simbolizzazione di un pensiero, di unsentimento
Dal disegno nel 1° incontro al disegno nel 5° incontro
Perché e in che modo la psicomotricitàfavorisce nel bambino la capacità di simbolizzare anche se non propone
direttamente attività che esercitano abilità grafiche o attività di tipo cognitivo?
Perché favorisce un percorso educativo che, attraverso il gioco, consente al bambino di vivere e
gradualmente distanziarsi dalle sue emozioni: attraverso il piacere sensomotorio si attivano
energie ed emozioni che vengono canalizzate ed espresse prima nel gioco simbolico e poi nella
verbalizzazione e rappresentazione
Attraverso fotografie, scattate durante l’attività,viene descritto come
nell’ evolversi dei momenti che caratterizzano l’incontro si concretizza il percorso educativo
che attraverso il giococonduce il bambino
dal piacere dell’azione al piacere della rappresentazione favorendo la decentrazione
Il momento iniziale
E’ il rituale di inizio
Si ripetono le regole
L’insegnante di classe è compresente
nel momento iniziale
Si fa il giro dei nomi…
Il gioco sensomotorioIl salto: perdersi e ritrovarsi
esperienza di piacere e rassicurazione
Ecco altre attività sensomotorie come la corsa , rotolamenti anch’esse caratterizzate da brusche rotture toniche; il piacere è provocato non tanto e non solo dall’effetto del movimento sul mondo
esterno, ma soprattutto dal movimento in sé
Generalmente i bambini nella prima fase del gioco prediligono il gioco sensomotorio. L’esplosione del piacere sensomotorio porta gradualmente ad un calo delle tensioni e il bambino
facilmente investe del suo immaginario lo spazio e gli oggetti. Il gioco simbolico e di costruzione
Ponti e gallerieLa tana e il piacere di strisciare:
nel gioco simbolico non è escluso il piacere sensomotorio ma è connesso ad un progetto di gioco che va verso
l’immaginario
«costruiamo la casa!»
IL CONDOMINIO
MEZZI DI TRASPORTO
IL MOMENTO DEL RIPOSOQuando sta per avvicinarsi la fine del tempo del gioco i bambini vengono avvertiti: un passaggio graduale e rituale li aiuta.Sono invitati a cercare un posto in cui riposare. La voce o il canto accompagnano questo momento. L’attenzione viene
riportata al respiro, al battito del cuore. Chi lo desidera riceve un contatto con il telo. E’ un momento piacevole e desiderato dai bambini.
E INFINE IL RIORDINO
DOPO AVER VISSUTO AZIONI ED EMOZIONI I BAMBINI POSSONO RACCONTARE E RAPPRESENTARE
DA AZIONE A RAPPRESENTAZIONE
L’incontro di psicomotricità nei disegni spontanei dei bambini
Molto spesso l’esperienza corporea viene scelta dal bambino come oggetto della rappresentazione nel momento finale dell’incontroDal piacere di agire al piacere di simbolizzare l’agito
Alberto 6 anni: «sono io che faccio il salto» ( ha rappresentato la seconda fase del salto)
La casa nella rappresentazione
Il momento del riposo
Talvolta i bambini accompagnano il disegno con la scrittura, raccontando l’esperienza compiuta.
Nell’intervento successivo verrà presentato un progetto di psicomotricità rivolto ad un gruppo classe in cui la psicomotricista è anche una delle docenti nell’arco dell’intero ciclo della scuola
primaria
Aurelia Enrica Lusetti
Insegnante, Psicomotricista, Terapistadella Neuro e Psicomotricità dell’EtàEvolutiva, FormatriceCoordinatrice ANUPI Liguria, Comitato Scientifico ANUPI Educazione
L’esperienza che presento si è svolta presso la SCUOLA PRIMARIA G. DANEO (I.C. MADDALENA–BERTANI)
di GENOVA
Per la complessità del contesto
è stata definita
“scuola in area a rischio”.
Ciò permette agli insegnanti e alle Istituzioni
di volgere uno sguardo particolare
agli aspetti educativi
ORGANIZZAZIONE
Interrogandoci sui bisogniespressi dai bambini
e sulle strategie da attivare per accompagnarli nella crescita, si è pensato di organizzare
laboratoriper ascoltarli e aiutarli nel loro
processo evolutivo
SCUOLA E LABORATORI • Scuola a tempo pieno
• Prevede uscite, gite di più giorni, lavori di gruppo, attività teatrali, espressive e laboratori
• La quasi totalità dei docenti lavora in équipe
• Da anni mi occupo, insieme a Daniela Sugliano, collega e psicomotricista, di organizzare laboratori di educazione psicomotoria
LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA’• Il progetto è presente nella
scuola dall’anno scolastico2000/2001
• Ha coinvolto quasi tutte le classi
• Nelle classi dove insegniamo sisviluppa per cinque anni
Focalizzerò il mio intervento sull’esperienza psicomotoria svolta, dalla prima alla quinta,
nella classe dove insegno
Delineerò il percorso attuato evidenziando come l’intervento psicomotorio sia stato il motore principale del processo educativo
Mi soffermerò su alcuni aspetti peculiari della psicomotricità e farò riferimento a ciò che è stato detto, nella relazione di Silvia Reghitto, in merito a fasi, finalità e obiettivi specifici
dell’intervento psicomotorio
PERCHÉ LA PSICOMOTRICITÀ NELLA SCUOLA PRIMARIA
PARLARE DI PSICOMOTRICITÀ Significa pensare ai processi
educativi
come connessione continua e integrata tra:
corpo e mente
sviluppo affettivo, cognitivo, relazionale e sociale
LA PSICOMOTRICITÀ• E’ attenta a cercare le correlazioni tra l’azione, il pensiero e gli affetti
• Valorizza il gioco
• Favorisce l’espressività dei singoli all’interno del gruppo
Berti,E. e Comunello,F. (2011),«Corpo e mente in psicomotricità» Trento,Erickson
Assi portanti dell’agire e del pensiero psicomotorio:
• La centralità del corpo, quale produttore e organizzatore di senso
• L’azione, quale manifestazione primaria della soggettività e della costruzione della
realtà
• L’interazione, dato fondante e strumento di ogni processo evolutivo, cognitivo e
affettivo
L’ADULTO IN PSICOMOTRICITÀ AGISCE COME• Sostegno
• Specchio emozionale dell’azione infantile
• Facilitatore delle trasformazioni
• Co-narratore, nel ricomporre e connettere le azioni del bambino
LA PROPOSTA Comprendere
come il percorso psicomotorio siintegri nella programmazione
scolasticaarricchendo la proposta formativa
che la scuola può offrirenon solo come prevenzione al
disagio e alla consapevolezza di séma anche come sviluppo del sapere, della creatività e delle
esperienze
Comprenderecome il gioco psicomotorio sviluppi
la narrazionee come la narrazione a sua voltapermetta l'evolversi del gioco
in un continuum tra corpo-parola-costruzione di
senso-emozioni
PRESENTO IL PROGETTO
PSICOMOTORIO CHE SVILUPPO
NELL’INTERO CICLO DELLA SCUOLA PRIMARIA NELLE
CLASSI IN CUI SONO ANCHE DOCENTE
Gli incontri di psicomotricità si svolgono annualmente dalla prima alla quinta classe
Sono condotti da me e da una collega, entrambe psicomotriciste, in contemporaneità, per consentireall’una di seguire il gruppo e all’altra di facilitare le
situazioni che richiedono interventi mirati
Le fasi, le finalità e gli obiettivi dell’intervento psicomotorio sono quelle che ha delineato la collega
Reghitto
La peculiarità del mio intervento è che le sedute di psicomotricità diventano anche lo sfondo, il motore del progetto educativo complessivo, attuato nella classe e che coinvolge anche gli aspetti linguistici,
espressivi, artistici, storici e geografici relativi all’apprendimento delle discipline
LA
NARRAZIONE
IN
PSICOMOTRICITA’
IL PASSAGGIO È DAL VISSUTO ALLA RAPPRESENTAZIONE,
DALLE EMOZIONI ALLA LORO RIELABORAZIONE,
DALL’IO AL NOI,
DALL’ESPRESSIONE DI SÉ AL RICONOSCIMENTO DELL’ALTRO,
DALLA FRASE AL PENSIERO VIA VIA SEMPRE PIÙ COMPLESSO
I BAMBINI GIOCANDO NARRANO POI NARRANO ORALMENTE, PER ISCRITTO, PER IMMAGINIALLA FINE DI OGNI INCONTRO,
ANCORA IN PALESTRA, I BAMBINI RACCONTANO IN CERCHIO COSA
HANNO VISSUTO
POI, IN CLASSE, DISEGNANO, SCRIVONO E RIELABORANO CIÒ CHE HANNO
ESPRESSO VERBALMENTE
DIARIO DI VIAGGIOI disegni e le storievengono raccolte
in “diari di viaggio” e rappresentano la
memoria del percorsosvolto da ciascun bambino
COME INTERVENIAMO
Accogliamo il GIOCO “SPONTANEO” deibambini
Non proponiamo GIOCHI STRUTTURATIDisponiamo il materiale nello spazio di
giocoOsserviamo e facilitiamo situazioni e
dinamicheOffriamo il nostro aiuto
Garantiamo il rispetto delle regoleScandiamo il tempo anche con l'aiuto di
rituali o musiche
CLASSE PRIMA• Percorsi, tane, ambienti familiari
• Dal vissuto del gioco al disegno, alla parola,
alla frase “mi è piaciuto”, a brevi testi
• Collegamenti con apprendimento letto-scrittura e con educazione all’immagine
DA BREVE FRASE ALLA COMPLESSITÀ DEL GIOCO ASSOCIAZIONE DI AZIONI E EMOZIONI
SI SVILUPPA UNA CONSEQUENZIALITÀ DELLE AZIONI E UNA CONTEMPORANEITÀIMPORTANZA DELL’ADULTO CHE DÀ STABILITÀ
Primo incontro
Mi piaceva guardare il villaggio.
Ho costruito le case con Chiara e Mara
Ottavo incontro
Il villaggio del fiume e delle spondeHo giocato con Sara e con Enrica
con un grande telo. Sara si è stesa sopra e noi la
tiravamo. Era bellissimo trascinarla mentre lei
rideva
CLASSE SECONDAI quattro elementi: aria, acqua, terra, fuoco
Collegamenti con progetto interculturale dellereligioni e storia
Il linguaggio poetico come espressione di sé
Dall’incontro con gli oggetti alla morfologia
PROGETTO INTERCULTURALE E PSICOMOTRICITA’
DALL’USO DEGLI OGGETTI ALLA MORFOLOGIAUN ESEMPIO: I CERCHI
DAL MOVIMENTO ALL’ESPRESSIONE
POETICA
Io gioco con l’ariaÈ stato bello correre con ilvento che faceva volare i
nostri aquiloniAvrei voluto volare nel cielo al
loro posto
SFONDO INTEGRATORE
DALLA CLASSE TERZA
SI SCEGLIE UN LIBRO ALTAMENTE SIGNIFICATIVO PER IL PROCESSO DI
CRESCITA DEI BAMBINI
USANDOLO COME STIMOLO DI RIFLESSIONE NELL’ELABORAZIONE DELL’ESPERIENZA PSICOMOTORIA
MA NON COME VINCOLO PER IL GIOCO PSICOMOTORIO CHE RIMANE
«LIBERO»
LA SCELTA DI UN TESTO
CLASSE TERZA• Ambienti geografici e immaginari
• Collegamenti con gli ambitilinguistico e antropologico
• La narrazione si arricchisce di particolari ed elementisignificativi: rinarrare il proprio vissuto strutturando un testo
IL MONDO DI GOMMA Oggi ho giocato con Chiara ad andare da un palazzo all’altro con un cerchio
che era diventato una teleferica.
Nel momento del riposo, Daniela mi ha aiutata a costruire la casa.
Quando mi sono stesa per riposare mi sono detta: ”E’ la prima volta che sto
da sola con me stessa”
Ero tranquilla
CLASSE QUARTAL’individuo e il gruppo
Io e gli altri, la convivenza, i ruoli socialiI giochi diventano sempre più avventure autobiografiche
Racconti indiani
L’elaborazione dell’esperienza: la costruzione
del testo
CONNESSIONE CONTINUA TRA GIOCO PSICOMOTORIO E
NARRAZIONE
DAL MONDO DELLE SENSAZIONI ALLA DECENTRAZIONE
• L’intervento psicomotorio costruisce la mappa
• L’atteggiamento psicomotorio dell’insegnante si denota nella capacità di raccogliere dati per
costruire testi• L’incontro viene approfondito e
rielaborato in classe integrandolo con gli altri saperi
Dal gioco psicomotorio alle tracce, alle parole, alla narrazione: «La mia ombra»La mia ombra mi segue saltellando qua e là, anche lei è una giocherellona.
Non mi insegue solo, ma mi fa le smorfie e mi fa i segni.
La mia ombra sembra una persona: si siede con me, fa tutto con me, solo
che al pomeriggio, cioè all’imbrunire, se ne va via, va a dormire.
Me la immagino quando torna a casa: lì vicino a me, sul mio letto, ma io
non posso vederla
CLASSE QUINTAElaborazione del passaggio
dalla primaria alla scuola mediaLa separazione
la crescita
IN VIAGGIO CON
«LE CITTÀ INVISIBILI» DI ITALO CALVINO
Dal gioco psicomotorio al brainstorming, alla costruzione di mappe, al testo
«La città di Valdrada» ovvero «La città di sopra e la città di sotto» Mi chiamo Marta e sono una farmacista, il mio lavoro mi piace molto perché aiuto gli abitanti della mia città. Abito nella città di sotto ed è una vera faticaccia arrivare nella
città di sopra, come la chiamo io.
Quella è una città molto particolare circondata da mura che nessuno, ma proprio nessuno, può distruggere o
oltrepassare.
Spesso dovevo andare in quella città per prendere legna da bruciare perché nella città di sotto non ce n’è
abbastanza per tutti.
Nella città di sopra c’è un castello molto molto molto antico. La leggenda narra che lì ci abitava un re e una regina, nessuno poteva entrarci perché era protetto dai
fantasmi.
Nella città di sopra mi sentivo un po’ a disagio, perché i cittadini quando mi vedevano mi dicevano: “Guarda c’è
una della città di sotto!” Erano sempre meravigliati perché non tutti avevano il coraggio di andare in quella città. Non mi piacciono quegli abitanti perché pensano che gli
abitanti della città di sotto siano inferiori.
La città di sotto è molto bella, io abito qui.
Vi si coltivano grano, mais e altri cereali.
È piena di negozi, davanti alla nostra farmacia c’è una gelateria che fa gelati buonissimi.
C’è un bellissimo lago. Adesso l’acqua è ghiacciata, ma sotto vedi che nuotano tanti pesci.
La cosa più bella di questo paesaggio lacustre è che tutte le case degli abitanti si riflettono nell’acqua, ma solo una volta all’anno, il 21 marzo.
Gli abitanti della città di sotto sono molto gentili e accoglienti e se chiedi loro delle informazioni te le danno subito.
Una cosa negativa c’è: tutti vanno di fretta e c’è molto traffico
TRASFORMAZIONE COME …
• Crescita cambiare un aspetto di sé, buttare via quello che non mi piace di me stesso
• Un salto alto per la crescita e uno lungo per andare da qui a lì, distaccandosi dalle cose a cui
sei affezionato ma che ti legano troppo
• Cambiamento è quando una persona ti suggerisce oppure avviene spontaneamente o ancora sei
obbligato dalle cose che succedono (separazioni, morti, nascite, cambio di città o scuola). Tu,
volente o nolente, ti modifichi per stare bene e qualche volta lo fai per far star bene gli altri
• Nuova vita da provare, da giocare, da amare
• Il corpo cambia per aiutarmi
• Sviluppo per riempire i buchi vuoti della mente
Dai testi dei bambini….
…CONTINUA
• Iniziazione ciò che accade ad esempio alle femmine, come le mestruazioni. Per me sono un rito che mi iniziano ad essere meno bambina
• Distacco per me è una cosa terribile non mi separerò mai dai miei genitori perché solo a pensarlo mi viene malinconia e tristezza
• Corpo cambia velocemente perché si diventa grandi e abbiamo bisogno di nuovi «pezzi» per stare bene
• Cambia il mondo il cambiamento del mondo è molto importante perché tu non sai se potrai essere quella che sei o quella che non vorresti essere. Ognuno dovrebbe partecipare al cambiamento del mondo per far sì che tutti possano stare meglio, essere più in pace e aver cura della terra
È stato un lungo viaggio
GRAZIE ……….
Bibliografia minima
• Aucouturier, B. Darrault, Empinet, La pratica psicomotoria Armando
• Berti, E. Comunello, F. Corpo e mente in psicomotricità Erickson
• Formenti L. Psicomotricità a scuola Erickson
• Gruppo Nazionale ANUPI a cura di L. Formenti Psicomotricità educazione e prevenzione Erickson
• Lapierre, A. Aucouturier, B. La simbologia del movimento Edipsicologiche-Hoepli
• Lapierre, A. Lapierre, A. L’adulto di fronte al bambino Armando
• Nicolodi, G. Maestra guardami Erickson