La Provincia · 2014-08-29 · vosi, il commissario Joband va la testimonianza di un kane di 19...

1
La Provincia CREMONA • MARTEDÌ* 29 AGOSTO 1967 QUOTIDIANO SORTO COL NOME DI «CORRIERE DI CREMONA» NEL 1879 L'ULTIMO I IMPROVVISA SVOLTA DELLE INDAGINI SUL TERRORISMO IN ALTO FUGGITIVO E' un uomo che ha scelto j tuiti per non aver voluto di- la libertà questo Ladislav stribuire fra le truppe opu- Mnacko, scrittore cecoslo- scoli di propaganda antie- vacco sposato ad una ebrea ihe ha lasciato il suo Pae- se per andare in Israele, o è un calcolatore che ha mi- surato e valutato con accor- lezza le prospettive del suo I ito»? La domanda e lecita non per le ragioni proposte polemicamente dai comuni- si i, anche se è vero che la scelta della libertà qualche volta rende, ma per quello t tic Mnacko ha detto e fat- ui in questi giorni dopo aver lasciato il suo Paese. Stalinista intransigente ..nche dopo il XX Congres- si, insignito del premio fiottwald. che è il massimo conoscimento concesso a- gli intellettuali comunisti e due volte, artista emerito braica. Ma si dice che l'epu razione raggiungerà presto l'alta burocrazia che, per molte ragioni, è già so- spetta. Tutto questo rivela una realtà importante: che il mondo comunista è tutt'al- tro che sicuro della sua for- za; che si sente minacciato e deve intensificare i suoi rigori per difendersi. La cri- si del Medio Oriente ha sco- perto imprevisti fermenti di insofferenza nei popoli dell'Europa orientale, e co- me sia sempre più incerta e insicura la loro disciplina alla fede comunista. Per questo le parole che Ladislav Mnacko ha detto a Tel Aviv, dopo aver scelto la iibertà .Ila nazione ccleslovacca, i non sono chiare. Ha defini- Mnacko aveva avuto tutto .niello che uno scrittore può tcrarc: successo, fortu- .utorita. Un suo roman- La morte si chiama En- ..khen » era stato tradotto dici lingue e aveva ispi- Mto un film. I i a un uomo arrivato che :oclcva di privilegi conces- pochi: il tatto stesso che sia espatriato senza le •cbiaM avventure cui si -pongono altri prolughi parliamo di quelli di Berlino che si gettano oltre il muro o nei canali sotto ..Miche dei mitra) dimo- «tn che poteva viaggiare E all'estero senza diffi- colta. Poteva andare a Vien- ne e uscito l'ultimo suo libro « Il gusto del po- ne che la censura ha re- spinto (storia di un rivolti- lo che diventa tiran-1 <i spieiato e corrotto), e j in Israele dove e rimasto. Ira insomma uno dei fa- mi ni del regime, eppure ad un certo punto si e accor- ! lo tht vi MJIIU altre cose cht \. .'ino più dei lavori ialt; the c'e una gloria . he si .itquista soltanto per- dendo lutto. Daniel e Si- mavski l'hanno ottenuta ad un prezzo mollo alto e for- nii la godranno mai, Mnacko e riuscito ad aver- senza pagare troppo. A ma, parlando alla tele- ine, ha voluto dare alla sua tuga una giustificazione «ale: ha detto di non po- lei .incettare la politica es- tà verso Israele e che litri cecoslovacchi la o edme lui. anche se tacciono. Ma non è vero che lui il—i Notizie da Praga dicono .he si prepara un prue-esso contro altri quattro scritto- ri che hanno violato le con- ci e 11 a propaganda. Pavel Kohout, che al recente c o n g r e s s o degli scrittori ha osato paragona- le i Paesi arabi alla Germa- nia nazista e Israele alla ivacchia del '38. Il Rude Pravo l'ha aspramen- te rimproverato e con lui *ia deplorato Liehm, un giornalista noto che scrive, > scriveva, sulla «Gazzetta letteraria »; Klima, autore <•' un libro che ha avuto Qualche anno fa un nolcvo- MK cesso e Kliment, col- pevoli di aver criticato la folnica <-in modo da crea- imosfera inadatta ad una p o n d e r a t a valutazione dei problemi ». Di un altro scrittore ri- to l'espulsione un'ingiusti- zia e si e gloriato del suo passato di militante, del suo v iaggio nel Vietnam del Nord, dell'azione svolta per sollecitare l'intervento a fianco dei vietcong, della parte sostenuta nel farse- sco processo antiamericano di Stoccolma. « Non rinun- cio a essere comunista; non sono un emigrato e non so- no fuggito dal mio Paese». Che cosa ha voluto dire veramente? Per rispondere dovremmo poter leggere nella sua coscienza. Vuol restare comunista, ma in- tanto si ribella alla politica del suo governo. Hanno ra- gione i dirigenti di Praga che lo accusano di tradi- mento e di incoerenza: un comunista « deve essere pronto a ricorrere a tutti i mezzi; deve saper adopera- re tutti i metodi legali o il- legali; deve saper tacere o sopprimere la verità »; è l'insegnamento di Lenin che Brecht riprenderà in una celebre parafrasi. Dal momento che si è ri- bellalo a questa legge e ha resistito a un'imposizione del partito, Mnacko non e più comunista. Le sue pa- iole indicano soltanto che non basta tuggire da una prigione per acquistare la liberta: non basta ripudia- re un'ingiustizia per inse- rirsi in un ordine morale definitivo. « La verità vi fa- rà liberi »: dopo aver serv i- lo per tanti anni la menzo- gna, non si può scegliere la liberta se non si e decisi a scegliere, con tutte le con- seguenze, la verità; e la ve- rità è una conquista, ma è anche un dono. NINO BADANO Qualcuno ha confessato // tirolese Egger, braccio destro di Klotz, ha svelato alcuni retroscena dell'attentato di San Mar- tino in Casies: fermato e tradotto nel carcere di Bolzano il parroco di tale località - Probabili altri interrogatori - Per i terroristi Egger e Kroess (nipote di Klotz) confermato il mandato di arresto NOSTRO SERVIZIO BOLZANO, 28. — Una serie di notizie sensazionali, ri- guardanti gli attentali recen- ti in Alto Adige contro le forze dell'ordine, è stata re- sa nota oggi a Bolzano. In- nanzitutto si è saputo che il sostituto Procuratore della Repubblica di Bolzano, dot- tor Paone, aveva autorizzato, la scorsa notte, il fermo di un sacerdote altoatesino, Jo- hann Weitlaner, parroco di S. Martino di Casies. Il sacerdote, che sabato scorso era stalo convocato a Bolzano per accertamenti in seguito alle indagini che l'au- torità giudiziaria sta condu- cendo dopo la cattura di An- drea Egger e di Helmuth Kroess, nipote di George Klotz, era stato condotto nel- le carceri di Bolzano assieme al suo sagrestano Kassian Kuhn e ad un'altra persona di cui non si conosce ancora il nome. A S. Martino in Ca- sies lo scorso anno furono uccisi dai terroristi due gio- vani finanzieri, Cabina e D'I- gnoti. Il sagrestano però era stato rilasciato nel pomeriggio, mentre per il sacerdote veni- va mantenuto il fermo. Alla Curia di Bressanone il fatto ha destato stupore: don Wei- tlaner, che è leggermente sor- do e non in buone condizioni di salute, non aveva mai da- to si assicura motivo per attirare su di lui l'atten- zione o l'interesse di alcuno. Successivamente, però, si leniva a sapere die sarebbe dovuto ad Andreas Egger il fermo del parroco di San Martino di Casies. Durante gli interrogatori cui è slato sottoposto in questi ultimi giorni. all'Egger sono state contestate numerose accuse di coni partecipazione ad azio- ni terroristiche fra cui anche quella di San Martino in Ca- sies in cui rimasero uccisi i finanzieri Cabina e D'Ignoti. Leone senatore a vita La nomina dell'ini. Giovanni Leone a senatore a vita, effet- tuata domenica dal Presidente della Repubblica, Saragat, .secondo i poteri concessigli dalla Costituzione, ha destalo eco favorevole ovunque. La figura di uomo politico e di pro- fessionista (Leone è avvocato di chiara fama) integerrimo meritavano, si rileva da più fonti, un riconoscimento di tale portata da parte del Capo dello Stato CON LA VISITA DEL FIGLIO DI BOURGHIBA Ripresa a Roma l'attività politica NOSTRO SERVIZIO ROMA. 28. — La settimana che si apre oggi sarà quella della ripresa graduale dell'at- tività politica. Ieri e rientra- to a Roma il Capo dello Sta- i to, domani sarà il turno di Mie un certo Vaculik vie- i Moro Mo]ti uomini di Govel , ne tatto circolare clandesti- , no sta nno rientrando nella ca narnente uno scritto che è ina vigorosa denuncia del- la tirannia comunista se- mita alle promesse libertà. E mentre a Praga si perse- Nfano gli scrittori, in Po- '°ni. in Ungheria e nella kniiania dell'Est è in atto 0 >> i prepara una nuova epu- razione ideologica e razzi- 4! a. I governi comunisti so .cupati delle tenden- & filo-israeliane che si so- r, o manifestate nei loro Pae- j e dei fremiti d'inquietu- ^ ; ne che la breve guerra del ^"ai ha provocato. L'Occidente, intorpidito 34 un benessere che ha "Pento ogni idealità, non co- "^c l'ansia e le speranze C(j n cui i popoli oppressi se- guono ogni sussulto di ri- V,J "^J nel mondo. Non san- 110 le nostre democrazie, sa- •* e gaudenti, che cosa sia s l»ta per le nazioni sotto il comunista la prodi- Moria di Israele con- :< ' i-ii arabi; non sanno .•-surde speranze, qua- ' incredibili sogni, la scon- 2 delle armi sovietiche °nbia irragionevolmente su- bitalo. Non solo a Praga, ma an- c ne a Berlino Est vi sono **ti scrittori che hanno ri- fiato di firmare una di- frazione anti - israeliana. • rifiuto era una sfida. Polonia tre generali di 'nazione sono stali desti- pitale mentre per la fine del- la settimana è previsto l'arri- vo del segretario politico del- la DC che avrà l'oneroso com- pito di predisporre il congres- so di novembre del partito. Per il momento, tuttavia, la attività rimane circoscritta ai principali temi di politica e- stera, che riaffiorano sistemati; camente sulle colonne dei giornali, nelle dichiarazioni dei parlamentari e negli im- pegni più pressanti dei gover- nanti. Saragat e già occupato nella preparazione del viaggio che lo porterà in Canada, ne- gli Stati Uniti e nell'Australia, paesi tutti impegnati diretta- mente nell'Alleanza Atlantica o — è il caso dell'Australia — nella SEATO (la NATO del- l'Estremo Oriente), vicini quindi al conflitto vietnamita e ai più gravi problemi del braccio di ferro fra est ed ovest che, nonostante i sinto- mi rasserenanti degli ultimi mesi, rimane il tema dominan- te sullo scacchiere mondiale. Il Presidente della Repubbli- ca lascerà Roma 1*11 settem- bre per raggiungere nella stes- sa giornata Ottawa dove avrà colloqui con i massimi diri- genti canadesi. Saragat si re- cherà poi a Washington dove il 18 ed il 19 si incontrerà con Johnson. In Australia il Pre- sidente della Repubblica giun- gerà il 24 settembre, accom- pagnato, come nella prima parte del viaggio, da Fanfani. Il Vietnam e l'Alleanza A- tlantica troveranno un terre- no di discussione e di appro- fondimento nel viaggio di Sa ragat e Fanfani. Riguardo al- f altro grande problema inter 1 nazionale ancora aperto — il conflitto arabo-israeliano esso ha avuto un cenno oggi nel nuovo incontro che il no- stro Ministro degli Esteri ha avulo con Bourghiba Jr. Fanfani ha auspicato che pos- sa essere finalmente trovata, nel summit arabo di Kartum, una soluzione pacifica. Doma- ni il Ministro degli Esteri tu- nisino, prima di lasciare in- sieme a Fanfani l'Italia, di- retto in Tunisia, sarà ricevu- to a Palazzo Chigi da Moro. Sulla NATO, comunque, il dibattito non accenna ad e saurirsi. Oggi torna sull'argo- mento •• La Voce Repubblica- na ». mentre domani l'« Avan- ti » pubblicherà un nuovo arti- IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIII CONFERMATO DEPUTATO GOLLISTA IN ELEZIONE SUPPLETIVA IN CORSICA AJACCIO (Corsica), 28. - Il deputato gollista Jean-Paul De Rocca-Serra e stato rielet- to ieri, domenica, deputato per il collegio di Corte-Sartene in Corsica, dove si sono svol te le elezioni suppletive. TROVATO CORPO FUGGIASCO TEDESCO-ORIENTALE VIENNA, 2«. — E' stato tro vaio ieri sera nel Danubio presso Hainburg, il cadavere di Richard Otto Albert Sch- ienz. di 28 anni, da Lipsia. Si tratta di uno dei quattro cit- tadini della Germania orienta le contro i quali ieri le guar- die di frontiera cecoslovacche avevano aperto il fuoco per- che stavano attraversando a nuoto il fiume March per pas- sare dalla Cecoslovacchia al- l'Austria. colo del condirettore Arie che ribadisce le cervellotiche teo- rie con le quali si era già mes- so in evidenza domenica scor- sa scatenando vivaci reazioni anche all'interno del suo stes- so partito. Arie ha qualche pa- rola di critica per i comuni- sti che accusa di « contraddit- torietà » di atteggiamenti e di < incapacità » di giudicare se- renamente problemi ed obiet- tivi. L'argomento favorito da Ar- te continua pero ad essere quello della lotta che l'allean- «ì dovrebbe condurre non con- tro il comunismo ila cui mi- naccia sarebbe completamente scomparsa per il condirettore dell'Avanln bensì contro il fascismo. La settimana scorsa invocò a gran voce uno spo- stamento delle trincee, dalla cortina di ferro a quella delle Irontiere con il Portogallo e la Grecia. Questa volta Arfè va oltre, sostenendo che « pri- ma ancora che di esclusione dei fascismi del Patto Atlanti- co dovremmo parlare di lotta contro i fascismi che si trova- no dentro e fuori di esso. La democrazia europea e quella americana congiunte possono lin d'ora, senza ricorrere ad interventi militari, avere una parte decisiva nell'aiutare la lotta che in quei paesi le for- ze antifasciste combattono >. E' chiaro a questo punto che, al di là di una formale convergenza di idee nello schieramento socialista che chiede, praticamente con tut- ti i suoi esponenti, una revi- sione del Patto Atlantico, c'è un solco che sta allargandosi sempre di più fra gli esponen- ti della maggioranza (Cariglia, Tanassi, Ferri, Preti, per cita- re soltanto alcuni di quanti hanno già fatto conoscere il loro punto di vista) e le pun- te di diamante della sinistra e dell'ala demartiniana che, parlando di revisione, mirano ad un totale snaturamento e svilimento della NATO. RENZO MASOTTO ' La sera del 24 luglio del 1966 i due giovani militi delie «Fiamme Gialle', mentre rien- travano in caserma da un lo- ca/e dove avevano trascorse le ore della libera uscita, M rono colpiti con raffiche d\ mitra sparate da poca distane za. Uno di essi Salvatore Gabitta rimase ucciso sul colpo: il secondo, Giuseppe D'Ignoti, morì dopo qualche giorno all'ospedale di San Candido. Un altro finanziere, Cosimo Guzzo, che si era get- tato a terra subito dopo gli spari rimase leggermente fe- rito. Un giovane del posto di lingua tedesca, aveva soc- corso il ferito trasportandolo con la sua automobile all'o- spedale di San Candido dove aveva anche donato il suo san- gue per le trasfusioni. Secondo le indagini com- piute immediatamente dai ca- rabinieri l'assassinio dei due finanzieri sarebbe staio com- piuto dai quattro fuorusciti della Valle Aurina (Foger, Ste- ger, Oberleitner e Oberlech- nerl ricercati già per il delit- to di Sesto Pusteria dell'esta- te del 1965 e per altre azioni terroristiche. I quattro se- condo i carabinieri sareb- bero riusciti ad entrare in ter- ritorio italiano dal vicino confine austriaco, attraverso le montagne e, dopo un bre- ve soggiorno in paese, avreb- bero premeditato l'uccisione dei finanzieri. I primi interrogatori di te- stimoni circa una diecina di valligiani rivelarono che la sera del delitto nel locale alberghetto di San Martino in Casies, gestito dal sagrestano Kassian Khan,** naiiu visti, « facce sconosciute ». Nessu- na identificazione, peraltro, fu allora possibile e gli inquiren- ti dovettero « rubricare » il de- | litio fra quelli probabilmente compiuti da Steger, Oberlech- ner, Oberleitner e Forer, i I cosiddetti « bravi ragazzi del- I la valle Aurina », rifugiati in Austria o in Germania. Ora si suppone che Andreas Egger abbia confessalo, du- rante gli interrogatori, quul \ che suo legame con i quattro I terroristi, rivelando anche particolari sul delitto di San Martino. Secondo voci che non hanno tuttavia alcuna conferma, l'Egger avrebbe ad dirittura accusato il parroco di San Martino di aver aspi lato nella canonica i quattro terroristi prima dell'attentalo, nascondendoli poi durante le indagini compiute sul posto dai carabinieri. II parroco di San Martino in Casies sempre secondo queste voci avrebbe accol- to i terroristi in seguito a una raccomandazione di un suo collega, il parroco di Molini di Tures, locatila della vicina Valle Aurina. Anche questo sacerdote secondo le pri- me notizie diffuse stamane sarebbe stato fermalo dai ca- rabinieri. Tuttavia un control- lo presso le autorità religiose ha permesso di accertare che si era trattalo di un equi- voco. Le voci di una confessione di Egger hanno assunto mag- gior vigore verso sera, quan iiiiiiiutiiiiiimniii iwimiMiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiitiiiiiiiiiHi NEL VIETNA ANNO XXI - N. 203 - s »b. pct. Gr. 1 - LIRE 60 Bombarda Hong-Ha La grande base americana battuta furiosamente dai cannoni nordisti SAIGON, 28. — La base di Dong Ha è stata duramente bombardata, oggi, dai mortai vietcong. 11 cannoneggiamento della base, secondo le prime notizie, ha provocato gravi dan ni alle installazioni, ma finora, non si hanno ancora partico- lari precisi in proposito. Il cannoneggiamento è stato compiti to da cannoni da 152 mm., di fabbricazione sovietica. Questi pezzi hanno una gittata massima di 27 chilometri e non e chiaro come i nord-vietnamiti siano riusciti a metterli in po- stazione, in pieno giorno, a distanza utile dalla base senza che l'aviazione americana che tiene sotto il controllo la parte meridionale del Vietnam del Nord sia riuscita ad avvistarli. Un'ora e mezzo dopo il bombardamento, un ricognitore ha individuato 12 postazioni di artiglieria a circa 26 chilometri a nord-ovest di Dong Ha, in territorio nord-vietnamita. Caccia- bombardieri hanno distrutto due cannoni. Questa è l'immagine del fermo del sacerdote altoatesino Weitlamer; egli viene trasportato in vettura alle carceri di Bolzano, mentre un agente cerca di difenderlo dall'* as- salto » degli obiettivi OGGI I CAPI ARABI AFFRONTANO IL TEMA DELLA SCONFITTA •1 vertice a Kartum lenza molte speranze Gravi contrasti dividono infatti questi Paesi retti da diversi regimi NOSTRO SERV1ZIO K.ARTLM, 28. — Siamo al- l'antivigilia della sommila ara- ba, sta per arrivare a Kartum Re Hussein di Giordania, do- mani arriveranno altri Capi di Stato tra cui Nasser, Aref dell'lrak. e Sallal della Re- pubblica yemenita. Ma ancora stamattina i ministri degli Esteri non si erano messi d'accordo sulla agenda che do vrà costituire la base delle di- scussioni al massimo livello In particolare il disaccordo regna soprattutto per quanto riguarda la questione del boi cottaggio « petrolilero » nei ri guardi di quei Paesi che han no aiutato lo Stato di Israele- contro gli arabi. Indubbiamen- te l'embargo sui prodotti pe irolileri rappresenta, in teo- ria, un'arma estremamente ef ticace nelle mani degli arabi, anzi forse l'unica veramente efficace ma, come sottolinea- no oggi tonti vicine a talune delegazioni (proprio a quelle che sono qui in rappiesentan- /a dei Paesi arabi produttori di petrolio) si traila di un'ar- ma a doppio taglio in quanto non tornire petrolio ai Paesi che hanno aiutato Israele si- gnifica non far entrare nelle casse dello Stato preziose, vi- tali valute estere, significa to- gliere al fìsco dei Paesi interes- sati un introito che costituisce la massima parte del gettito globale, signitica arrestare e forse danneggiare per sempre la politica di investimenti prò- ; .|i:,,lllllllllllflllllllllllllllllllllllMIIIIWIIIIIMMIlmiMIIIIH Notizie a Hong Kong da Canton riferiscono di gravi attentati HONG KONG, li. Mao Tue Tung sta cercando l'accordo con i suol avversari ed ha Invitato a Pechino, tra gli altri, il generale Wang In Mao, comandante militare della provincia del Sinkiang e ligura-chiave dell'opposizione antimaoista. Via il generale Wang finora non ha aderito all'invito, che aveva come scopo di discutere le differenze di opinioni, ed ha Invece chiesto la convocazione del nono congresso « del popolo -, cioè del partito comunista cinese. Queste informazioni sono fornite oggi, con abbondanza di particolari, dal settimanale di Hong Kong in lingua inglese Aslan Week-End >, di tendenza di destra. Il settimanale cita proprie fonti dalla Cina continentale ». Il generale Wang e una pedina importante nel gioco politico cinese, se non altro perchè la sua autorità nel Sinkiang è tale, che egli può anche sabotare o comunque ritardare II prossimo test ato- mico cinese. Il test e previsto, secondo le informazioni del settimanale, per la fine dell'anno, e consterà nel primo esperimento cinese su un missile balistico intercontinentale. E' nella provincia del Sinkiang che è situato II poligono spaziale di Lop Nor. Secondo \ • Asian Week-End a, quindici capi delie guardie rosse di Canton si sono Incontrati a Pechino col primo ministro Ciu En Lai. dopo essere stati redarguiti e ammoniti a far cessare I di- sordini dal generale Fang Hul, capo del dipartimento politico del distretto militare di Canton. Ma la situazione di Canton è sempre confusa. La stampa di Hong Kong, citando informazioni date da per- sone giunte dalla Cina, scrive oggi che elementi anlimaoisti hanno « attaccato sabato sera la base navale di Champoa, a Canton. ed hanno fatto saltare In aria con cariche di dinamite parecchie can- noniere • . Secondo le stesse fonti. Radio Canton ha annunciato che alcuni banditi > avevano attaccato la base e stavano facendo saltare In aria alcune cannoniere. Successivamente, l'emittente ha reso noto che 1 • banditi erano slati respinti dopo aver subito gravi perdite. Queste Informazioni sono state pubblicate dal quotidiani Hong Kong Times • e « Kung Sheung ». Quest'ultimo giornale scrive inoltre che nei sobborghi di Canton sono giunte tre divisioni dell'esercito Inviate dal Governo centrale. Per sono giunte ad Hong Kong dalla Cina hanno inoltre riferito che a Canlon sono stati affissi manifesti i quali annunciano che più di mille detenuti evasi,dai campi di lavoro della zona di Canton sono stali catturati e passati per le armi. Il tentativo di portar ordine in Cina si va svolgendo anche a livelli molto alti. L'. Asian Week-End » riporta Infatti, e sia pure come voce corrente a Pechino, di un incontro fra Mao Tse Tung e II suo oppositore numero uno », cioè Liu Sciao CI, incontro che Sarebbe av- venuto nel giorni scorsi. IHUInMrlllltN ntUHMIIIMI do è stato confermalo che la duttivi e sociali che grazie al Procura della Repubblica ha petrolio gli Stati arabi hanno spiccato il mandato di caltu- j P.iu o meno intensamente ini- ra, tramutando quindi il fer-\ 1 '' mo in arresto, contro Andreas Egger di 44 anni, Di Leisach (Austria) e Helmuth Kroess di 25 anni, di Merano, nipo- te di Klotz. Le accuse conte- state dal magistrato all'Egger sono di responsabilità in at- tentati dinamitardi compiuti ai danni di impianti elettrici in Allo Adige nell'agosto e nel settembre del 1966. Per quanto riguarda il Kroess, pregiudicato per reati comu- ni, l'accusa sembra essere di cospirazione politica median- te associazione. A. N. RIMPASTO GOVERNO INGLESE LONDRA, 28. — E' stato da to in serata l'annuncio su un nuovo rimpasto governativo. Il rimpasto mira ad inlon dere nuove energie nella coa- lizione dei « veterani », spez- zando il cosiddetto « cerchio magico » che cristallizzava or- mai da varie legislature gli stessi uomini nei posti-chia- ve dell'amministrazione Wil- son. | Il rimpasto riguarda la ri- distribuzione di cariche fra co loro che già fanno parte del Gabinetto, l'apporto di nuovi elementi scelti fra i deputati i del partito laburista a il ri-1 tiro di altri. I Anche per quel che concer- ne la proposta di ritiro dei fondi nazionali attualmente depositali presso banche di Paesi occidentali un accordo definitivo non è stato raggiun- to dai ministri degli Esteri. Talune delegazioni hanno sottolineato che per i loro Pae- si il boicottaggio economico mediante ritiro dei fondi si- gnificherebbe grave disagio per i rispettivi bilanci nazionali. Fonti arabe molto intornia- te, però, affermano che su questo argomento i Capi di Stato potranno discutere una soluzione intermedia, vale a dire potranno studiare se non sia possibile lasciare i fondi attualmente esistenti presso le banche (in pratica soprattut- to americane e britanniche) ma stabilire che le somme pro- venienti d'ora in poi dal red- dito nazionale non prendano la via di Nuova York o di Londra, ma siano avviate ver- so banche svizzere o francesi o meglio ancora di Paesi arabi. Perfino circa la totalitarietà delle presenze dei Capi di Sta- to esistono ancora dubbi que- sta sera. In pratica vi è chi ritiene che non verranno a Kartum ne Houari Boumedien- ne, Presidente algerino, ne Nureddin Atassi, Presidente della Repubblica siriana. Fonti vicine al Presidente lll|llllllllllllll««HIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIU»l!ltHlt MOSCA L'alta moda italiana ha trionfato nella capitale russa ANSA al pub vadane l'enorme folla convenuta per anuathrare la •Venosta con iwanlml oonsensl a grandi nella radlofoto UFI - sM nastri Miti, sudanese hanno comunque af- fermato che la conferenza al vertice avverrebbe anche sen; za la presenza dei Presidenti algerino e siriano. Uno dei motivi di interesse, anche fuori dalla sfera araba di questa sommità dì Kartum. è costituito dal fatto che per la prima volta dopo due anni sie- deranno allo stesso tavolo il Presidente egiziano Nasser e il Re dell'Arabia Saudita. Come è noto da cinque anni il sovrano saudita e il Presi- dente della RAI) sono ai ferri cortissimi a causa della san- guinosa guerra civile dello Ye- men, dove Nasser appoggia i capi repubblicani, mentre Fei- sal aiuta i monarchici che con tinuno a combattere contro i « ribelli ». Mohamed Magoub, Presiden- te del Sudan, ha presentalo a Nasser ed a Re Feisal un piano per una soluzione della crisi yemenita, ma si tratta, secondo fonti bene informate, di un progetto che differisce molto poco dalle proposte in precedenza formulate per ri- solvere la vertenza. Questa volta, però, il sovra- no saudita e il Presidente egi- ziano si incontrano dopo che si è verificata la vittoria mili- tare israeliana, una vittoria che ha duramente colpito non solo i Paesi sul cui territorio gli israeliani sono entrati ma anche quei Paesi, come l'Ara- bia Saudita e io stesso Yemen, che non sono stati protagoni- sti diretti della guerra. Secondo gli osservatori que- sta circostanza rende meno < impossibile » una soluzione delia crisi yemenita. MAURICE G V I N N

Transcript of La Provincia · 2014-08-29 · vosi, il commissario Joband va la testimonianza di un kane di 19...

Page 1: La Provincia · 2014-08-29 · vosi, il commissario Joband va la testimonianza di un kane di 19 anni, che da ilche settimana vive, ne .1 • Jackv » in uno del diuoltesimo « A szment

nppH^^Bi *jmmm

LA PROVINCIA nica - 27 agosto 1967

U.S. A PARIGI

e ha confessato

un giovane non nuovo ad •OC del genere. ci pomeriggio il commissa-Jobard aveva annuncia-. il gio\ane sospettalo di

i SBOnW Michel Saii ' .ilo stamani si ci, a

i.i Jacques Prevost, a\< • „ anni, ed era conosciuto Kj di Saint Germain des Pres il,nomignolo di «Jack ».

sostégno della sua con- ri-.1 la colpevolezza di

vosi, il commissario Joband va la testimonianza di un kane di 19 anni, che da ilche settimana vive, ne .1 • Jackv » in uno

del diuoltesimo « A szment ». 11 giovane ave\<. contato alla polizia cht •vosi, il 14 agosto man c

aveva latto questa confi-Ho commesso una

Kchcv/a. Ho ucciso un u» • Oualche oia più

K kv • a \c \a girato ti ridere, dicendo al ia

i ho iaccontato una sta , dimentica quel che ti ho lo ».

na seconda pro\a er;i una. al termine della pi degli escerti, dal ri '

nlo di una pistola di eia di Prevost. L'arnia < ta trovata in casa di i ico di Prcvost, ed era nediatamente consi . i esperti balistici della so-a criminale. • ci tardo pomeriggio. Mal Jacques Prevost. di l • prove in possesso della izia, ha confessato di ave:

\k liei Salirstcn • colpi di pistola.

Alai e conigliere

detto di voler rompere I La bella futura dottore ' sue attività, fin dall'Inizi'1

na venne aggredita da •» aperto mentre stavo

jotando con una lunga can natoio di benzina «"

auto parcheggiata in « • rsica.

La Provincia CREMONA • MARTEDÌ* 29 AGOSTO 1967 QUOTIDIANO SORTO COL NOME DI «CORRIERE DI CREMONA» NEL 1879

L ' U L T I M O I IMPROVVISA SVOLTA DELLE INDAGINI SUL TERRORISMO IN ALTO ADIGE

FUGGITIVO E ' un u o m o che ha scelto j tuiti pe r non aver voluto di-

la l iber tà q u e s t o Ladislav s t r ibu i re fra le t r u p p e opu-Mnacko, sc r i t to re cecoslo- scoli di p ropaganda antie-vacco sposa to ad una eb rea i he ha lasciato il suo Pae­se pe r a n d a r e in Is raele , o è un calcola tore che ha mi­surato e va lu ta to con accor-lezza le prospet t ive del suo I ito»? La d o m a n d a e lecita non per le ragioni p ropos t e polemicamente dai comuni-si i, anche se è vero che la scelta del la l iber tà qua lche volta rende, m a pe r quel lo t tic Mnacko ha de t to e fat­ui in quest i giorni dopo aver lasciato il suo Paese.

Stal inis ta in t rans igente ..nche dopo il XX Congres­si, insignito del p r emio fiottwald. che è il m a s s i m o

conoscimento concesso a-gli intellettuali comunis t i e due volte, a r t i s t a e m e r i t o

braica. Ma si dice che l 'epu razione raggiungerà p res to l 'alta burocraz ia che, pe r molte ragioni , è già so­spe t ta .

T u t t o ques to rivela una real tà i m p o r t a n t e : che il mondo comuni s t a è tut t 'a l-t ro che s icuro della sua for­za; che si sente minacc ia to e deve intensificare i suoi rigori per difendersi . La cri­si del Medio Oriente h a sco­per to imprevis t i fermenti di insofferenza nei popoli de l l 'Europa or ienta le , e co­me sia s e m p r e più incer ta e ins icura la loro discipl ina alla fede comunis ta . Per ques to le parole che Ladislav Mnacko ha de t t o a Tel Aviv, dopo aver scelto la i iber tà

.Ila nazione ccleslovacca, i non sono chiare . Ha defini-Mnacko aveva avu to t u t t o .niello che u n o scr i t tore p u ò

• tcrarc: successo, fortu-. u to r i t a . Un suo roman-La m o r t e si ch iama En-

. . k h e n » e r a s t a t o t r a d o t t o dici lingue e aveva ispi-

Mto un film. I i a un u o m o a r r iva to che

:oclcva di privilegi conces-pochi: il t a t t o s tesso

che sia e spa t r i a to senza le •cbiaM avven ture cui si -pongono altr i p ro lughi

par l iamo di quelli di Berlino che si ge t tano o l t re il muro o nei canali so t to

..Miche dei m i t r a ) dimo-«tn che poteva viaggiare

E al l 'estero senza diffi­colta. Poteva a n d a r e a Vien­

n e e usc i to l 'u l t imo suo libro « I l gus to del po­n e che la c e n s u r a ha re­

spinto (storia di un rivolti­lo che diventa t iran-1

<i spieiato e c o r r o t t o ) , e j in Israele dove e r imas to .

I ra insomma u n o dei fa­mi ni del regime, e p p u r e ad un certo pun to si e accor- !

lo tht vi MJIIU a l t re cose cht \. . ' ino più dei lavori

ialt; the c'e una gloria . he si . itquista so l tan to per­dendo lut to. Daniel e Si-mavski l 'hanno o t t enu ta ad un prezzo mol lo a l to e for­

nii la godranno mai , Mnacko e r iusci to ad aver-

senza pagare t roppo . A ma, pa r l ando alla tele-ine, ha voluto da r e alla

sua tuga una giustificazione «ale: ha de t t o di non po-

lei .incettare la politica es­tà verso Israele e che litri cecoslovacchi la o edme lui. anche se

tacciono. Ma non è vero che lui il—i

Notizie da Praga dicono .he si p repara un prue-esso contro altri q u a t t r o scri t to­ri che hanno violato le con­

ci e 11 a p ropaganda . Pavel Kohout , che al

recente c o n g r e s s o degli scrittori ha osa to paragona­le i Paesi arabi alla Germa­nia nazista e Israele alla

ivacchia del '38. Il Rude Pravo l 'ha a sp ramen­te r improverato e con lui *ia deplorato Liehm, un giornalista n o t o che scrive, > scriveva, sulla «Gazze t t a letteraria »; Kl ima, a u t o r e <•' un libro che ha a v u t o Qualche anno fa un nolcvo-• MK cesso e Kl iment , col­pevoli di aver c r i t i ca to la folnica <-in m o d o da crea-

imosfera i nada t t a ad una pondera ta valutazione dei problemi ».

Di un a l t ro scr i t tore ri­

to l 'espulsione un' ingiusti­zia e si e g lor ia to del suo passa to di mi l i tante , del suo v iaggio nel Vietnam del Nord, dell 'azione svolta per sol leci tare l ' i n t e r v e n t o a fianco dei vietcong, della pa r t e sos tenuta nel farse­sco processo an t i amer i cano di Stoccolma. « Non rinun­cio a essere comunis ta ; non sono un e m i g r a t o e non so­no fuggito dal mio Paese» .

Che cosa ha voluto d i re veramente? Per r i spondere d o v r e m m o poter leggere nella sua coscienza. Vuol r e s ta re comunis ta , m a in­t an to si ribella alla poli t ica del suo governo. H a n n o ra­gione i dir igent i di Praga che lo accusano di tradi­men to e di incoerenza: un comunis ta « deve e s s e r e p ron to a r icor re re a tu t t i i mezzi; deve saper adopera­re tu t t i i metodi legali o il­legali; deve saper tacere o soppr imere la ver i tà »; è l ' insegnamento di Lenin che Brecht r i p r ende rà in una celebre paraf ras i .

Dal m o m e n t o che si è ri­bellalo a ques ta legge e ha resis t i to a u n ' i m p o s i z i o n e del pa r t i to , Mnacko non e più comunis ta . Le sue pa­iole indicano so l tan to che non bas ta tuggire da una prigione per acqu i s t a re la l iberta: non bas t a r ipudia­re un' ingiust izia per inse­rirsi in un o rd ine mora le definitivo. « La veri tà vi fa­rà liberi »: dopo aver serv i-lo per tanti anni la menzo­gna, non si può scegliere la l iberta se non si e decisi a scegliere, con tu t te le con­seguenze, la ver i tà ; e la ve­rità è una conquis ta , m a è anche un dono.

NINO BADANO

Qualcuno ha confessato // tirolese Egger, braccio destro di Klotz, ha svelato alcuni retroscena dell'attentato di San Mar­tino in Casies: fermato e tradotto nel carcere di Bolzano il parroco di tale località - Probabili altri interrogatori - Per i terroristi Egger e Kroess (nipote di Klotz) confermato il mandato di arresto

N O S T R O S E R V I Z I O

BOLZANO, 28. — Una serie di notizie sensazionali, ri­guardanti gli attentali recen­ti in Alto Adige contro le forze dell'ordine, è stata re­sa nota oggi a Bolzano. In­nanzitutto si è saputo che il sostituto Procuratore della Repubblica di Bolzano, dot­tor Paone, aveva autorizzato, la scorsa notte, il fermo di un sacerdote altoatesino, Jo­hann Weitlaner, parroco di S. Martino di Casies.

Il sacerdote, che sabato scorso era stalo convocato a Bolzano per accertamenti in seguito alle indagini che l'au­torità giudiziaria sta condu­cendo dopo la cattura di An­drea Egger e di Helmuth Kroess, nipote di George Klotz, era stato condotto nel­le carceri di Bolzano assieme al suo sagrestano Kassian Kuhn e ad un'altra persona di cui non si conosce ancora il nome. A S. Martino in Ca­

sies lo scorso anno furono uccisi dai terroristi due gio­vani finanzieri, Cabina e D'I­gnoti.

Il sagrestano però era stato rilasciato nel pomeriggio, mentre per il sacerdote veni­va mantenuto il fermo. Alla Curia di Bressanone il fatto ha destato stupore: don Wei­tlaner, che è leggermente sor­do e non in buone condizioni di salute, non aveva mai da­to — si assicura — motivo per attirare su di lui l'atten­zione o l'interesse di alcuno.

Successivamente, però, si leniva a sapere die sarebbe dovuto ad Andreas Egger il fermo del parroco di San Martino di Casies. Durante gli interrogatori cui è slato sottoposto in questi ultimi giorni. all'Egger sono state contestate numerose accuse di coni partecipazione ad azio­ni terroristiche fra cui anche quella di San Martino in Ca­sies in cui rimasero uccisi i finanzieri Cabina e D'Ignoti.

Leone senatore a vita

La nomina dell'ini. Giovanni Leone a senatore a vita, effet­tuata domenica dal Presidente della Repubblica, Saragat, .secondo i poteri concessigli dalla Costituzione, ha destalo eco favorevole ovunque. La figura di uomo politico e di pro­fessionista (Leone è avvocato di chiara fama) integerrimo meritavano, si rileva da più fonti, un riconoscimento di tale

portata da parte del Capo dello Stato

CON LA VISITA DEL FIGLIO DI BOURGHIBA

Ripresa a Roma l'attività politica

N O S T R O S E R V I Z I O

ROMA. 28. — La settimana che si apre oggi sarà quella della ripresa graduale dell'at­tività politica. Ieri e rientra­to a Roma il Capo dello Sta-

i to, domani sarà il turno di Mie un ce r to Vaculik vie- i M o r o M o ] t i u o m i n i d i G o v e l , ne tatto c i rcolare clandest i - , n o s t a n n o rientrando nella ca narnente u n o scr i t to che è ina vigorosa denuncia del­la tirannia comun i s t a se­mita alle p romesse l iber tà . E mentre a Praga si perse-Nfano gli scr i t tor i , in Po-'°ni. in Ungheria e nella kni iania del l 'Est è in a t t o 0 >>i prepara una nuova epu­razione ideologica e razzi-4!a. I governi comunis t i s o

. cupa t i delle tenden-& filo-israeliane che si so-r,o manifestate nei loro Pae-j e dei fremiti d ' inquietu-^;ne che la breve gue r ra del ^"ai ha provoca to .

L'Occidente, in torp id i to 34 un benessere che ha "Pento ogni ideali tà, non co-"^c l 'ansia e le speranze

C(jn cui i popoli oppress i se­guono ogni sussu l to di ri-V , J"^J nel m o n d o . Non san-110 le nost re democraz ie , sa-•* e gaudenti , che cosa sia sl»ta per le nazioni so t to il

comunis ta la prodi-Moria di Is raele con-

:<' i-ii a rab i ; non sanno .•-surde speranze, qua-

' incredibili sogni, la scon-2 delle a r m i sovietiche °nbia i r ragionevolmente su­bitalo.

Non solo a Praga , m a an-cne a Berl ino Est vi sono **ti scri t tori che h a n n o ri­fiato di firmare una di-f r a z i o n e ant i - israel iana. • rifiuto e ra una sfida.

Polonia t r e generali di 'nazione sono s ta l i desti-

pitale mentre per la fine del­la settimana è previsto l'arri­vo del segretario politico del­la DC che avrà l'oneroso com­pito di predisporre il congres­so di novembre del partito.

Per il momento, tuttavia, la attività rimane circoscritta ai principali temi di politica e-stera, che riaffiorano sistemati; camente sulle colonne dei giornali, nelle dichiarazioni dei parlamentari e negli im­pegni più pressanti dei gover­nanti. Saragat e già occupato nella preparazione del viaggio che lo porterà in Canada, ne­gli Stati Uniti e nell'Australia, paesi tutti impegnati diretta­mente nell'Alleanza Atlantica o — è il caso dell'Australia — nella SEATO (la NATO del­l'Estremo Oriente), vicini quindi al conflitto vietnamita e ai più gravi problemi del braccio di ferro fra est ed ovest che, nonostante i sinto­mi rasserenanti degli ultimi mesi, rimane il tema dominan­te sullo scacchiere mondiale.

Il Presidente della Repubbli­ca lascerà Roma 1*11 settem­bre per raggiungere nella stes­sa giornata Ottawa dove avrà colloqui con i massimi diri­genti canadesi. Saragat si re­cherà poi a Washington dove il 18 ed il 19 si incontrerà con Johnson. In Australia il Pre­sidente della Repubblica giun­gerà il 24 settembre, accom­pagnato, come nella prima parte del viaggio, da Fanfani.

Il Vietnam e l'Alleanza A-tlantica troveranno un terre­no di discussione e di appro­fondimento nel viaggio di Sa ragat e Fanfani. Riguardo al-f altro grande problema inter

1 nazionale ancora aperto — il conflitto arabo-israeliano — esso ha avuto un cenno oggi nel nuovo incontro che il no­stro Ministro degli Esteri ha avulo con Bourghiba Jr. Fanfani ha auspicato che pos­sa essere finalmente trovata, nel summit arabo di Kartum, una soluzione pacifica. Doma­ni il Ministro degli Esteri tu­nisino, prima di lasciare in­sieme a Fanfani l'Italia, di­retto in Tunisia, sarà ricevu­to a Palazzo Chigi da Moro.

Sulla NATO, comunque, il dibattito non accenna ad e saurirsi. Oggi torna sull'argo­mento •• La Voce Repubblica­na ». mentre domani l'« Avan­ti » pubblicherà un nuovo arti-

IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIII

CONFERMATO DEPUTATO GOLLISTA IN ELEZIONE

SUPPLETIVA IN CORSICA AJACCIO (Corsica), 28. -

Il deputato gollista Jean-Paul De Rocca-Serra e stato rielet­to ieri, domenica, deputato per il collegio di Corte-Sartene in Corsica, dove si sono svol te le elezioni suppletive.

TROVATO CORPO FUGGIASCO

TEDESCO-ORIENTALE VIENNA, 2«. — E' stato tro

vaio ieri sera nel Danubio presso Hainburg, il cadavere di Richard Otto Albert Sch-ienz. di 28 anni, da Lipsia. Si tratta di uno dei quattro cit­tadini della Germania orienta le contro i quali ieri le guar­die di frontiera cecoslovacche avevano aperto il fuoco per­che stavano attraversando a nuoto il fiume March per pas­sare dalla Cecoslovacchia al­l'Austria.

colo del condirettore Arie che ribadisce le cervellotiche teo­rie con le quali si era già mes­so in evidenza domenica scor­sa scatenando vivaci reazioni anche all'interno del suo stes­so partito. Arie ha qualche pa­rola di critica per i comuni­sti che accusa di « contraddit­torietà » di atteggiamenti e di < incapacità » di giudicare se­renamente problemi ed obiet­tivi.

L'argomento favorito da Ar­te continua pero ad essere quello della lotta che l'allean-«ì dovrebbe condurre non con­tro il comunismo ila cui mi­naccia sarebbe completamente scomparsa per il condirettore dell'Avanln bensì contro il fascismo. La settimana scorsa invocò a gran voce uno spo­stamento delle trincee, dalla cortina di ferro a quella delle Irontiere con il Portogallo e la Grecia. Questa volta Arfè va oltre, sostenendo che « pri­ma ancora che di esclusione dei fascismi del Patto Atlanti­co dovremmo parlare di lotta contro i fascismi che si trova­no dentro e fuori di esso. La democrazia europea e quella americana congiunte possono lin d'ora, senza ricorrere ad interventi militari, avere una parte decisiva nell'aiutare la lotta che in quei paesi le for­ze antifasciste combattono >.

E' chiaro a questo punto che, al di là di una formale convergenza di idee nello schieramento socialista che chiede, praticamente con tut­ti i suoi esponenti, una revi­sione del Patto Atlantico, c'è un solco che sta allargandosi sempre di più fra gli esponen­ti della maggioranza (Cariglia, Tanassi, Ferri, Preti, per cita­re soltanto alcuni di quanti hanno già fatto conoscere il loro punto di vista) e le pun­te di diamante della sinistra e dell'ala demartiniana che, parlando di revisione, mirano ad un totale snaturamento e svilimento della NATO.

RENZO MASOTTO '

La sera del 24 luglio del 1966 i due giovani militi delie «Fiamme Gialle', mentre rien­travano in caserma da un lo­ca/e dove avevano trascorse le ore della libera uscita, M rono colpiti con raffiche d\ mitra sparate da poca distane za. Uno di essi — Salvatore Gabitta — rimase ucciso sul colpo: il secondo, Giuseppe D'Ignoti, morì dopo qualche giorno all'ospedale di San Candido. Un altro finanziere, Cosimo Guzzo, che si era get­tato a terra subito dopo gli spari rimase leggermente fe­rito. Un giovane del posto di lingua tedesca, aveva soc­corso il ferito trasportandolo con la sua automobile all'o­spedale di San Candido dove aveva anche donato il suo san­gue per le trasfusioni.

Secondo le indagini com­piute immediatamente dai ca­rabinieri l'assassinio dei due finanzieri sarebbe staio com­piuto dai quattro fuorusciti della Valle Aurina (Foger, Ste-ger, Oberleitner e Oberlech-nerl ricercati già per il delit­to di Sesto Pusteria dell'esta­te del 1965 e per altre azioni terroristiche. I quattro — se­condo i carabinieri — sareb­bero riusciti ad entrare in ter­ritorio italiano dal vicino confine austriaco, attraverso le montagne e, dopo un bre­ve soggiorno in paese, avreb­bero premeditato l'uccisione dei finanzieri.

I primi interrogatori di te­stimoni — circa una diecina di valligiani — rivelarono che la sera del delitto nel locale alberghetto di San Martino in Casies, gestito dal sagrestano Kassian Khan,** naiiu visti, « facce sconosciute ». Nessu­na identificazione, peraltro, fu allora possibile e gli inquiren­ti dovettero « rubricare » il de-

| litio fra quelli probabilmente compiuti da Steger, Oberlech-ner, Oberleitner e Forer, i

I cosiddetti « bravi ragazzi del-I la valle Aurina », rifugiati in Austria o in Germania.

Ora si suppone che Andreas Egger abbia confessalo, du­rante gli interrogatori, quul

\ che suo legame con i quattro I terroristi, rivelando anche particolari sul delitto di San Martino. Secondo voci che non hanno tuttavia alcuna conferma, l'Egger avrebbe ad dirittura accusato il parroco di San Martino di aver aspi lato nella canonica i quattro terroristi prima dell'attentalo, nascondendoli poi durante le indagini compiute sul posto dai carabinieri.

II parroco di San Martino in Casies — sempre secondo queste voci — avrebbe accol­to i terroristi in seguito a una raccomandazione di un suo collega, il parroco di Molini di Tures, locatila della vicina Valle Aurina. Anche questo sacerdote — secondo le pri­me notizie diffuse stamane — sarebbe stato fermalo dai ca­rabinieri. Tuttavia un control­lo presso le autorità religiose ha permesso di accertare che si era trattalo di un equi­voco.

Le voci di una confessione di Egger hanno assunto mag­gior vigore verso sera, quan

iiiiiiiutiiiiiimniii iwimiMiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiitiiiiiiiiiHi

NEL VIETNA

ANNO XXI - N. 203 - s »b. pct. Gr. 1 - LIRE 60

Bombarda Hong-Ha

La grande base americana battuta furiosamente dai cannoni nordisti

SAIGON, 28. — La base di Dong Ha è stata duramente bombardata, oggi, dai mortai vietcong. 11 cannoneggiamento della base, secondo le prime notizie, ha provocato gravi dan ni alle installazioni, ma finora, non si hanno ancora partico­lari precisi in proposito. Il cannoneggiamento è stato compiti to da cannoni da 152 mm., di fabbricazione sovietica. Questi pezzi hanno una gittata massima di 27 chilometri e non e chiaro come i nord-vietnamiti siano riusciti a metterli in po­stazione, in pieno giorno, a distanza utile dalla base senza che l'aviazione americana che tiene sotto il controllo la parte meridionale del Vietnam del Nord sia riuscita ad avvistarli. Un'ora e mezzo dopo il bombardamento, un ricognitore ha individuato 12 postazioni di artiglieria a circa 26 chilometri a nord-ovest di Dong Ha, in territorio nord-vietnamita. Caccia­bombardieri hanno distrutto due cannoni.

Questa è l'immagine del fermo del sacerdote altoatesino Weitlamer; egli viene trasportato in vettura alle carceri di Bolzano, mentre un agente cerca di difenderlo dall'* as­

salto » degli obiettivi

OGGI I CAPI ARABI AFFRONTANO IL TEMA DELLA SCONFITTA

•1 vertice a Kartum l e n z a molte speranze

Gravi contrasti dividono infatti questi Paesi retti da diversi regimi

N O S T R O S E R V 1 Z I O

K.ARTLM, 28. — Siamo al­l'antivigilia della sommila ara­ba, sta per arrivare a Kartum Re Hussein di Giordania, do­mani arriveranno altri Capi di Stato tra cui Nasser, Aref dell 'lrak. e Sallal della Re­pubblica yemenita. Ma ancora stamattina i ministri degli Esteri non si erano messi d'accordo sulla agenda che do vrà costituire la base delle di­scussioni al massimo livello In particolare il disaccordo regna soprattutto per quanto riguarda la questione del boi cottaggio « petrolilero » nei ri guardi di quei Paesi che han no aiutato lo Stato di Israele-contro gli arabi. Indubbiamen­te l'embargo sui prodotti pe irolileri rappresenta, in teo­ria, un'arma estremamente ef ticace nelle mani degli arabi, anzi forse l'unica veramente efficace ma, come sottolinea­no oggi tonti vicine a talune delegazioni (proprio a quelle che sono qui in rappiesentan-/a dei Paesi arabi produttori di petrolio) si traila di un'ar­ma a doppio taglio in quanto non tornire petrolio ai Paesi che hanno aiutato Israele si­gnifica non far entrare nelle casse dello Stato preziose, vi­tali valute estere, significa to­gliere al fìsco dei Paesi interes­sati un introito che costituisce la massima parte del gettito globale, signitica arrestare e forse danneggiare per sempre la politica di investimenti prò-

; .|i:,,lllllllllllflllllllllllllllllllllllMIIIIWIIIIIMMIlmiMIIIIH

Notizie a Hong Kong da Canton riferiscono di gravi attentati H O N G K O N G , li. — M a o Tue T u n g sta cercando l'accordo con i suol avversari ed ha Invitato

a Pechino, tra gli a l t r i , il generale Wang I n Mao, comandante mi l i tare della provincia del Sinkiang e ligura-chiave dell 'opposizione antimaoista. Via il generale Wang finora non ha aderi to a l l ' invi to, che aveva come scopo di discutere le differenze di opin ioni , ed ha Invece chiesto la convocazione del nono congresso « del popolo -, cioè del part i to comunista cinese. Queste informazioni sono fornite oggi, con abbondanza di part icolar i , dal sett imanale di Hong Kong in lingua inglese • Aslan Week-End >, d i tendenza di destra. I l sett imanale cita • proprie fonti dalla Cina continentale ».

I l generale Wang e una pedina importante nel gioco politico cinese, se non altro perchè la sua autori tà nel Sinkiang è tale, che egli può anche sabotare o comunque r i tardare II prossimo test ato­mico cinese. I l test e previsto, secondo le informazioni del sett imanale, per la fine del l 'anno, e consterà nel p r imo esperimento cinese su un missile balistico intercontinentale. E ' nella provincia del Sinkiang che è situato II poligono spaziale di Lop Nor .

Secondo \ • Asian Week-End a, quindici capi delie guardie rosse di Canton si sono Incontrat i a Pechino col pr imo min is t ro Ciu E n La i . dopo essere stati redarguit i e ammoni t i a far cessare I di ­sordini dal generale Fang H u l , capo del d ipar t imento politico del distretto mi l i tare di Canton. M a la situazione di Canton è sempre confusa. La stampa di Hong Kong, citando informazioni date da per­sone giunte dalla Cina, scrive oggi che elementi anl imaoist i hanno « attaccato sabato sera la base navale di Champoa, a Canton. ed hanno fatto saltare In aria con cariche di d inamite parecchie can­noniere • . Secondo le stesse fon t i . Radio Canton ha annunciato che alcuni • bandi t i > avevano attaccato la base e stavano facendo saltare In ar ia alcune cannoniere. Successivamente, l 'emittente ha reso noto che 1 • bandit i • erano slati respinti dopo aver subito gravi perdite. Queste Informazioni sono state pubblicate dal quot idiani • Hong Kong Times • e « Kung Sheung ». Quest 'u l t imo giornale scrive inoltre che nei sobborghi di Canton sono giunte tre divisioni dell 'esercito Inviate dal Governo centrale. Per sono giunte ad Hong Kong dalla Cina hanno inoltre r i fer i to che a Canlon sono stati affissi manifesti i quali annunciano che più di mi l le detenuti evasi ,dai campi d i lavoro della zona d i Canton sono stal i cat turat i e passati per le a r m i . I l tentativo di portar ordine in Cina si va svolgendo anche a livelli molto a l t i . L ' . Asian Week-End » r iporta Infat t i , e sia pure come voce corrente a Pechino, d i un incontro f ra Mao Tse Tung e II suo oppositore • numero uno », cioè L iu Sciao C I , incontro che Sarebbe av­venuto nel giorni scorsi.

IHUInMrlllltN ntUHMIIIMI

do è stato confermalo che la duttivi e sociali che grazie al Procura della Repubblica ha petrolio gli Stati arabi hanno spiccato il mandato di caltu- j P.iu o meno intensamente ini-ra, tramutando quindi il fer-\1'' mo in arresto, contro Andreas Egger di 44 anni, Di Leisach (Austria) e Helmuth Kroess di 25 anni, di Merano, nipo­te di Klotz. Le accuse conte­state dal magistrato all'Egger sono di responsabilità in at­tentati dinamitardi compiuti ai danni di impianti elettrici in Allo Adige nell'agosto e nel settembre del 1966. Per quanto riguarda il Kroess, pregiudicato per reati comu­ni, l'accusa sembra essere di cospirazione politica median­te associazione.

A. N.

RIMPASTO GOVERNO INGLESE

LONDRA, 28. — E' stato da to in serata l'annuncio su un nuovo rimpasto governativo.

Il rimpasto mira ad inlon dere nuove energie nella coa­lizione dei « veterani », spez­zando il cosiddetto « cerchio magico » che cristallizzava or­mai da varie legislature gli stessi uomini nei posti-chia­ve dell'amministrazione Wil­son. |

Il rimpasto riguarda la ri­distribuzione di cariche fra c o loro che già fanno parte del Gabinetto, l'apporto di nuovi elementi scelti fra i deputati i del partito laburista a il ri-1 tiro di altri. I

Anche per quel che concer­ne la proposta di ritiro dei fondi nazionali attualmente depositali presso banche di Paesi occidentali un accordo definitivo non è stato raggiun­to dai ministri degli Esteri.

Talune delegazioni hanno sottolineato che per i loro Pae­

si il boicottaggio economico mediante ritiro dei fondi si­gnificherebbe grave disagio per i rispettivi bilanci nazionali.

Fonti arabe molto intornia­te, però, affermano che su questo argomento i Capi di Stato potranno discutere una soluzione intermedia, vale a dire potranno studiare se non sia possibile lasciare i fondi attualmente esistenti presso le banche (in pratica soprattut­to americane e britanniche) ma stabilire che le somme pro­venienti d'ora in poi dal red­

dito nazionale non prendano la via di Nuova York o di Londra, ma siano avviate ver­so banche svizzere o francesi o meglio ancora di Paesi arabi.

Perfino circa la totalitarietà delle presenze dei Capi di Sta­to esistono ancora dubbi que­sta sera. In pratica vi è chi ritiene che non verranno a Kartum ne Houari Boumedien-ne, Presidente algerino, ne Nureddin Atassi, Presidente della Repubblica siriana.

Fonti vicine al Presidente

lll|llllllllllllll««HIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIU»l!ltHlt

MOSCA — L'alta moda italiana ha trionfato nella capitale russa ANSA al pub vadane l'enorme folla convenuta per anuathrare la

•Venosta con iwanlml oonsensl a grandi

nella radlofoto UFI-sM nastri Miti,

sudanese hanno comunque af­fermato che la conferenza al vertice avverrebbe anche sen; za la presenza dei Presidenti algerino e siriano.

Uno dei motivi di interesse, anche fuori dalla sfera araba di questa sommità dì Kartum. è costituito dal fatto che per la prima volta dopo due anni sie­deranno allo stesso tavolo il Presidente egiziano Nasser e il Re dell'Arabia Saudita.

Come è noto da cinque anni il sovrano saudita e il Presi­dente della RAI) sono ai ferri cortissimi a causa della san­guinosa guerra civile dello Ye­men, dove Nasser appoggia i capi repubblicani, mentre Fei-sal aiuta i monarchici che con tinuno a combattere contro i « ribelli ».

Mohamed Magoub, Presiden­te del Sudan, ha presentalo a Nasser ed a Re Feisal un piano per una soluzione della crisi yemenita, ma si tratta, secondo fonti bene informate, di un progetto che differisce molto poco dalle proposte in precedenza formulate per ri­solvere la vertenza.

Questa volta, però, il sovra­no saudita e il Presidente egi­ziano si incontrano dopo che si è verificata la vittoria mili­tare israeliana, una vittoria che ha duramente colpito non solo i Paesi sul cui territorio gli israeliani sono entrati ma anche quei Paesi, come l'Ara­bia Saudita e io stesso Yemen, che non sono stati protagoni­sti diretti della guerra.

Secondo gli osservatori que­sta circostanza rende meno < impossibile » una soluzione delia crisi yemenita.

MAURICE GVINN

r *

r29GU1PTnYwndqFW8quaMAViR1RMUFeejWSifVrLPLIZ237RqwZk6g==