La Progenie di Belial e la Discendenza di Maria

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Da Belial a Biella

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La perversione di Belial

Belial, essere senza valore nè significato, luogo dell’anima arido e senza amore. Spesso associato come

fratello di Baphomet, nella vulgata viene anche definito il capo degli empi e non di rado è nominato per

identificare Satana stesso. L’ interpretazione più convincente, però, è quella che lo vede odiato da tutti, in

quanto per metà angelo “buono” e per metà terribile demone. Usa il bene apparente per raggiungere i suoi

perversi risultati ed è, proprio per questo, un ipocrita agli occhi dei Santi ed anche dei Demoni. Scacciato

dal Paradiso con Lucifero, nella preveggenza di Giuseppe (undicesimo figlio di Giacobbe e Rachele),

secondo l’apocrifo Testamento dei Dodici Patriarchi, Belial sarebbe rimasto nell’oscurità con gli Egizi ,

quando gli Ebrei lasciarono l’Egitto portando con loro lo Spirito e la Luce di Dio Onnipotente.

Il nome di Belial deriva (o viceversa), secondo alcune interpretazioni, dalla divinità Baal che fu sfidata e

battuta da Elia sul Monte Carmelo. Belial quindi è l’antico rivale della Madonna che si manifestò in sfida

laddove cominciò la venerazione di Maria Santissima; ma anche laddove ha dimostrato la propria totale

insussistenza ed inefficacia come minaccia a Dio Padre Onnipotente.

Nella II^ lettera ai Corinzi (6:15), Paolo dice inoltre chiaramente che Belial è l’essere che rappresenta

l’iniquità, dal quale assolutamente allontanarsi. Da lui e tutto ciò che rappresenta.

E’ dunque un demone della peggiore specie, la cui effigie è quella della piramide egizia che compare sulle

banconote della moneta più controversa al mondo: il dollaro americano.

In contrapposizione a questo esponente del male assoluto troviamo Colei che, per volontà divina, si

occuperà di ridurlo alla resa: Maria, Santissima Madre di Dio.

La Sua grandezza è tale che è persino imbarazzante pretendere di descriverLa. Mi limito ad una telegrafica

descrizione: Deipara e contemporaneamente Madre nostra, Corredentrice e Mediatrice di tutte le Grazie. E’ 

dunque Lei, con la Sua discendenza fedele a Gesù (Sempre Sia Lodato) e piena del Suo Spirito, che

schiaccerà la testa del serpente antico, Belial.

Gesù (SSL), figlio di Maria ed ipostaticamente Dio ed Uomo, non appena giunto al Tempio indicò con grande

chiarezza e severità quale sarebbe stato l’avversario più temibile di tutti, per noi uomini. E lo dimostrò

nell’unico episodio in cui usò violenza fisica, colpendo con veemenza lo strumento con il quale Belial sapeva

di poter corrompere l’umanità ed asservirla ai suoi voleri distruttivi: il denaro.

Strumento questo assolutamente necessario e non condannabile e disprezzabile in sè. Infatti Gesù (SSL)

non è contro a questo mezzo, nella sua essenza di rappresentazione di un controvalore fisico e lecito, bensì

nell’utilizzo che ne veniva fatto con l’applicazione degli interessi, dell’usura. Denaro che produce denaro,

che schiavizza il lavoro dell’uomo. Denaro che, da rappresentazione di una ricchezza valorialmente corretta,

veniva già allora trasformato per divenire una proprietà gestita, arbitrariamente ed immoralmente, per

accrescere il potere del creditore: la progenie di Belial. Traslato ai giorni nostri, si tratta del potere bancario

e finanziario.

La rabbia di Gesù (SSL) nel Tempio è stato uno dei passi più significativi per l’individuazione del crimine e

del criminale! Tutto il resto, gli inganni che viviamo oggi, ognuno dei quali è gestito da un demone e dalle

sue legioni, è derivazione del potere del denaro: la mercificazione della vita umana, la speculazione agraria,

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la manipolazione genetica, la manipolazione metereologica, le guerre... tutto! Tutto è causato dal controllo

economico e dal potere che ne deriva: chi ha il denaro, soggiogando il prossimo (fino ad intere Nazioni,

come succede oggi) può fare ciò che vuole. Il denaro del mondo è nelle mani della progenie di Belial. Gesù

(SSL) ce l’ ha ribadito anche con la famosa frase “date a Cesare ciò che è di Cesare ed a Dio ciò che è di Dio”,

sottolineando che la liceità del denaro sussiste solo quando vi è un bene fisico materiale, frutto del lavoro

delle mani o dell’intelletto dell’uomo, per effettuare uno scambio... e non se rappresenta un debito verso

ciò che Cesare non ha mai gestito nè rappresentato, ovvero quanto generato dal prestito ad usura!

Come non pensare anche a personaggi politici, capi di Governo, che sostenevano l’illeicità della gestione

speculativa del denaro, persone evidentemente ispirate dallo Spirito Santo, consapevoli dell’enorme

inganno? Morti, uccisi, aiutati a “suicidarsi”... così come i pochi giornalisti degni di tale appellativo , che

hanno affrontato argomenti attinenti con alto senso morale.

Siamo stati invitati ed avvisati in moltissime occasioni da Nostra Signora: “per ricondurvi a Gesù ho bisogno

che vi ravvediate, che seguiate i Suoi insegnamenti”. Ci ha lasciato dei messaggi contenenti delle rivelazioni,

facendoci sapere cosa sarebbe accaduto e che si è regolarmente verificato. Ci ha lasciato immagini epreghiere di devozione verso di Lei e di adorazione per il Figlio. Ma l’umanità è stata per lo più disattenta,

distratta dalle malefiche trame intessute da Belial, incurante dei doveri Cristiani, incurante del Verbo. Una

noncuranza che ci ha portati fino ad oggi, al momento in cui dovremo affrontare la terribile grande

tribolazione, un periodo abbastanza breve ma terribile precursore dell’ apocalittica fine dei tempi che si

concluderà con la Parusia intermedia (interregno di Maria e dello Spirito Santo) e l’instaurazione del Regno

di Gesù. Con Nostra Signora, amabile Compagna di battaglia e di Vittoria.

Questa breve introduzione ci porta in seguito a delineare chi rappresenti oggi, e perchè, la progenie di

Belial ma anche, Dio li benedica e protegga, i discendenti di Maria rimasti fedeli a Gesù (SSL) e coloro i

quali, nella resilienza cattolica, si convertiranno ad Egli ad al Padre caldi di passione e ripieni di Spirito

Santo.

Le progenie di Belial, gli amministratori del male, sono dunque coloro che tirano le fila dell’economia al

giorno d’oggi. I nomi conosciuti da chi si interessa di “controinformazione”, sono i Rothschild, Rockefeller,

Morgan, Goldman Sachs, Barclays... Chi non cerca oltre la cortina dell ’ informazione mediatica principale,

la tv ed i giornali, difficilmente li memorizza. Giusto in questo periodo vi è un po’ più di confidenza con il

nome Goldman Sachs per via della loro rinomata relazione professionale con il premier uscente Mario

Monti. Attraverso il debito, con l’economia del debito, con il denaro facile dai prestiti delle banche, il

denaro erogato dalle grandi istituzioni finanziarie mascherate con nomi rassicuranti come “Federal

Reserve” (o anche Bankitalia o Deutsche Bundesbank) essi hanno approvvigionato intere nazioni legandole

a sè con gli interessi e con la corruzione. Questi arricchiscono inoltre stampando anche nuova moneta se

necessario, moneta venduta agli Stati al valore nominale addizionato con gli interessi. Se Gesù (SSL) fosse

qui, ora... altro che rovesciare tavoli. Ma verrà, altro che!

La realtà del giorno d’oggi è che, veramente, le maglie della ragnatela sono talmente fitte che è

praticamente impossibile divincolarsene: oltre alla schiavitù determinata dal debito, siamo saldamente

ancorati ad un modello di vita che è divenuto così comodo, accomodante, anche apparentemente

generoso. Inoltre siamo prigionieri di un sistema politico che è immune a qualsiasi tentativo di correzione:

impossibile anche combatterlo dall’interno. Sei in difficoltà, senza lavoro? Segui una determinata procedura

e ci pensa lo Stato a sistemarti, in qualche modo. Sei malato? Ci pensa la rete ospedaliera a darti assitenza

medica, “gratuitamente”, con le medicine la cui produzione è assicurata da aziende delle stesse persone.

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Hai fame? Ci sono supermercati per tutte le tasche, approvvigionati di alimenti forniti dalle stesse persone;

anche quelli a basso costo, magari prodotti con tecniche di ingegneria genetica. Non hai una casa

sufficientemente grande per il terzo figlio? Vieni, l’aborto è un diritto. E così via.

Lo Stato provvede a tenere sotto controllo tutti gli aspetti legati alla tua esistenza, garantendoti “serenità”.

Sostituendosi illusoriamente a Dio.

Ma... purtroppo i soldi, per via dei disonesti che non pagano le tasse, per via dei collusori e dei collusi, degli 

elusori fiscali, dei politici troppo esosi e corrotti, delle spese militari per mantenere la “   pace”  (luciferina)...

 finiscono (ovvero poi, non vengono rimessi in circolazione da coloro i quali li detengono).

E poi, guardate che roba, il nostro stile di vita!! Inquinamento, sfruttamento delle risorse senza freni!

Sovrappopolazione! Bisogna porre un limite a tutto ciò. Quindi aumentare il controllo in maniera adeguata,

schedarci e controllarci, per il nostro proprio bene!

Ed è l’obbiettivo prossimo futuro: una umanità disumanizzata, controllata da sistemi informatici:

transumanizzata ancora più di quanto non lo sia già ora, probabilmente con l’adozione di

marcatori/identificatori personali. Come da Apocalisse: il marchio della bestia, senza il quale non sarà

possibile comprare nè vendere. Marchio sulla mano destra o sulla fronte, a tutti: grandi e piccini, ricchi e

poveri, sani e malati. Che sia un chip o l’utilizzo di carte chippate in sostituzione totale del contante e/o

l’accettazione del sistema (quindi testa), che differenza fa?

Tutto apparentemente così lontano, per quanto le avvisaglie siano ampie ed abbondanti. Ci rimane sempre

la speranza che tutto possa essere ridimensionato: non può esistere una tal malvagità al mondo! E tale

malvagità non apparirà, infatti, nella sua abominevole verità: sarà spacciata per comodità, giustizia,

economia, equilibrio, sicurezza, lavoro certo, assistenza sanitaria, risparmio... ancora finta pace. Questa

sarà, con il permesso di Dio, una potenza di inganno talmente grande che i più (coloro i quali saranno

distanti dal modello di vita Cristiana e non coglieranno i segnali che la Misericordia Divina ci invierà, oltre a

quanto già portatoci dalla Santissima Maria) crederanno alla menzogna.

Ma quali sono stati altri segni, già verificatisi e non considerati? Come vedere quando si approssimerà l’ora

dell’anticristo impersonato, come anticipare il momento ponendo in atto quanto necessario per aiutare la

Vergine Maria nella Sua veste di Donna degli ultimi tempi?

In una visione, Papa Leone XIII nel 1884, vide Satana al termine della Messa, contrattare con Gesù ed

ottenere ancora circa 100 anni per raggiungere i suoi scopi di depravazione dell’umanità, ponendo il

termine probabilmente ultimo, per l’opera diretta di Lucifero, attorno all’anno 1984 (persino Orwell viavrebbe indovinato ,nel 1948, che quella sarebbe potuto essere la data giusta del Grande Fratello). Da

allora siamo in balia di quella parte dell’umanità che ha scelta Belial per padre, di fatto confermandolo,

essendo noi sì stati tutti redenti e liberati dal peccato originale, ma liberi di rifiutare questa Misericordia

Divina in vita.

Il demonio non opera più dunque, da allora, con una influenza diretta ma attraverso i suoi adepti, le

organizzazioni che ha potuto agevolare e potenziare. Siamo dunque nella fase terminale, come confermato

dalle apparizioni di Parigi Rue de Bac, La Salette, Lourdes, Fatima per rimanere in ambito “certificato”. Ma si

potrebbero menzionare tranquillamente il caso di Garabandal, che San Pio da Pietrelcina ha confermato,

fino a fenomeni in corso che non hanno ancora alcun giudizio definitivo da parte della Chiesa, e che

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probabilmente non lo avranno, per mancanza di tempo: verranno smascherati e/o confermati dagli

accadimenti stessi.

In quegli anni, alla fine dell’ottocento, dunque, Satana aveva il massimo potere. Erano gli anni in cui si

posero i presupposti, le infrastrutture, per permettere che il grande capitalismo privato si impossessasse

del comando delle Nazioni. Ovviamente il lavoro è cominciato centinaia e centinaia di anni prima ma ora è ilmomento di attuare il grande salto di qualità.

Traggo da un sito internet che riporta quanto anche da me letto nel libro a firma Edward G. Griffin, The

Creature of Jackyll Island.

“In quegli anni nasce la Federal Reserve Bank, dopo un incontro a porte chiuse a Jackyll Island (una isola

comprata dai banchieri partecipanti, all’uopo, per ospitare l’incontro), che è stata una convenzione fra i

maggiori banchieri del tempo; uomini formati dai Gesuiti. Nelson Aldrich e Frank Valderclip

rappresentavano l’impero finanziario dei Rockefeller, Enric Davidson, Charles Norton e Benjamin Strong

rappresentavano J.P. Morgan, Paul Warberg rappresentava i Rothschilds. (La dinastia che ha ingegnatoilfraudolento sistema bancario dell’Europa e che era gestore inoltre della ricchezza della Chiesa Cattolica.)

Erano delle famiglie tra loro concorrenti, ma si accordarono per costruire il cartello tecnico bancario e

nazionale definito il Sistema della Federal Reserve; adescavano con facilità e con soldi facili gli uomini allora

al governo. Volevano infatti creare il cartello sull’emissione di moneta, come carte valori rilasciate a fronte

del deposito di oro e argento, estendendo alle riserve auree nazionali ciò che già facevano privatamente in

quanto banchieri e finanziatori delle grandi compagnie industriali. Successivamente si sarebbero

impadroniti di questi depositi annullando la convertibilità e mettendo in circolazione moneta che non

avesse una reale riserva alla base. Esistevano fino al 1912 i “dollari oro” e i “dollari argento” . La valuta di un

Dollaro d’Argento dava diritto al riscatto del deposito di un’oncia d’argento presso il Tesoro degli Stati Uniti,mentre i “Dieci Dollari” d’Oro, mezza oncia di metallo giallo. Alla fine del 1913 il governo degli Stati Uniti

emise il decreto con cui fu ufficializzato l’Atto di costituzione della Federal Reserve, sottraendo il potere di

pubblicare moneta al Tesoro degli Stati Uniti per conferirlo alle banche private che avevano dato vita, nel

1910, ad una vera e propria Banca Centrale. Nel 1914, la Banca di Londra eliminò la convertibilità delle

valute con l’oro dopo che la Gran Bretagna prese parte alla Prima Guerra Mondiale, sulla spinta politica dei

Rothschilds. “ 

-  I 99 anni del contratto vincolante fra USA e FED sono scaduti il 21 dicembre 2012. Data

curiosamente coincidente con la “profezia Maya”... Come coincidente con il periodo della

riconferma di Obama per il secondo quadriennio, avvenuto circa un mese prima. -

Nell’affondamento del Titanic sono deceduti gli unici tre banchieri che si opponevano a tale piano perverso.

Stessa sorte toccherà poi alla Banca d’Italia nel 1936 che diverrà istituto di diritto privato. Ai giorni nostri

l’unico ente che emette moneta in Europa è la BCE, altra banca privata. A ruota tutte le banche nazionali

del mondo hanno subito analoga sorte e quei Paesi che non si sono piegati, sono stati militarmente invasi

con mille pretesti ”umanitari”. Uno dei più recenti è stato il caso Libico: Gheddafi aveva addirittura

ipotizzato una valuta unica Africana, basata sull’oro. Ideologicamente in totale contrapposizione alla logica

degli Illuminati del sistema Federal Reserve.

Oggi si parla già di una World Bank con gli stessi strumenti micidiali della FED, purtroppo sollecitata anche

da Ratzinger come rimedio agli squilibri mondiali.

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La perversione di Biella

Cominciamo, dopo queste premesse, ad occuparci del sistema Biella. Per comprendere come possa entrare

in questo scenario questo piccolo e poco conosciuto centro laniero/tessile.

Cominciamo da un breve profilo storico del Quintino Sella, al di là della contestata figura di ministro delle

finanze, già orientatissimo al solve et coagula. Egli è stato inoltre un intransigente difensore dell’autonomia

dello Stato di fronte al Papato ed aveva fra i suoi avi il giacobino Bartolomeo. Ideologicamente un vero

anticristo.

  Sfruttando il momento favorevole, per l’influenza che aveva potuto esercitare durante le sue

funzioni di statista, il Quintino Sella, morto soli 6 mesi prima che Leone XIII facesse il sogno soprariportato, favorì con ogni probabilità la creazione della Banca Gaudenzio Sella & C. s.a.s nel 1888, a

soli due anni dalla sua morte. Si dice persino che il Gaudenzio non volesse proprio aprire la Banca:

lo fece suo malgrado per imposizione di famiglia. A tal proposito: attualmente il nipote Maurizio

Sella è presidente dell’associazione delle aziende a conduzione familiare, dove ci si scambiano i

“protocolli operativi” per una continuazione dell’opera familiare senza intoppi. Link:

http://www.aidaf.it/presidenti-dal-1997/. 

  Le sue spoglie riposano in un sepolcro a sè stante, all’interno del cimitero monumentale di Oropa. Il

cugino Corradino, suo coetaneo, nel frattempo, continuava ad essere presente nel sistema politico

come parlamentare, sindaco di Biella, ancora alla Camera ed infine Presidente di varie associazioni

industriali; la salma è nella tomba di famiglia, con quella del genitore Quintino.

  Quando, prima della crisi del ' 29, la banca mista di modello tedesco (terra natia degli Illuminati,

ordine fondato da Adam Weishaupt nel 1776), più accorto di quello francese, raggiunge il suo

apogeo in Italia, li vediamo schierati con Riccardo Gualino (alleato in seguito di Giovanni Agnell e

fondatore di Snia Viscosa) in grossi investimenti all' estero, dai legnami dei Carpazi e della Lovinia ai

terreni di Pietroburgo

  Oggi Banca Sella Holding Spa è una solida realtà, una delle maggiori banche private a gestione

familiare e ha garantito suoi uomini all’interno di sensibili istituzioni nazionali di governo e di

controllo, con la presidenza di ABI ad esempio, ed oggi con la presenza della Fornero al Governo

Monti. La Signora è la moglie dell’economista Mario de Aglio, consig liere di Banca Sella HoldingSpa, Admin di Consel Spa (la specializzata del gruppo nel settore del credito a consumo) e Vice

Presidente di Banca Patrimoni Sella & C. Spa. La Banca Sella è oggi presieduta da Maurizio Sella, la

vicepresidenza è affidata a Franco Sella e l’amministratore è Pietro Sella.

E’ stata una delle più rapide banche a convertirsi alla moneta elettronica e la prima ad offrire il web banking

e ha di recente stipulato un accordo quadro con MasterCard che è l’azionario di maggioranza di Mondex, lo

sviluppatore del microchip Verichip ormai approvato per l’utilizzo negli esseri umani. La Sella Bank AG,

filiale elvetica della Holding Sella Spa, è stata da pochi mesi acquisita dai Rothschild, per completare e

meglio definire il quadro dei rapporti.

Ora passiamo ad analizzare altre caratteristiche biellesi, poco o per nulla note alla maggioranza degli

Italiani. Per permettere la diffusione delle “necessità” ingegnate da Satana (il surplus non necessario e per

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comperare il quale si è ricorso spesso al prestito bancario), la televisione è il mezzo fondamentale: senza di

essa è impossibile agire sulla psiche (anima in greco) delle persone con tanta efficacia. TeleBiella nel 1971

diviene la prima tv privata d’Italia, quella che ha rotto gli argini vincendo una storica causa contro

l’egemone RAI che ancora era molto legata ad una morale religiosa, ancorchè ormai in periodo post

conciliare e già “modernista”. Si tenga presente che la provincia di Biella contava allora circa 200.000

abitanti, un luogo dunque economicamente insignificante per il ridotto numero di potenziali utenti ma,

evidentemente perfetto per un laboratorio da dove cominciare la dissoluzione (egemonia RAI) per la

successiva ricoagulazione (il solve et coagula del baphomet), al riparo da sguardi accusatori di interessi

troppo grandi.

Con Aiazzone poi, si potenzia il modello televisivo: è stata la prima azienda in Italia ad adottare la prima

massiccia campagna pubblicitaria con uno stile che farà scuola.. Un primo esperimento di programmazione

neuro linguistica su scala nazionale: tutti conoscevano il motivetto della pubblicità e molti ancora lo

ricordano oggi. E tutti pensavano, e ancora oggi pensano, che Biella fosse un centro di mobilifici, quando

invece è stato sempre e solo un centro tessile.. Di grandi aziende, peraltro, ma che pochi riconducono al

territorio: Fila, Zegna, Cerruti, Barbera, Rivetti e tantissime altre.

Curiosamente, in tempo di guerra, Biella diviene anche il luogo di produzione del progetto che porterà alla

Vespa, con il modello Paperino; chi aveva garantito a Piaggio (che ha sede in Pontedera) che a Biella

avrebbe potuto progettare il modello che nel dopoguerra avrebbe motorizzato l’Italia della rinascita post -

bellica? Perchè Biella è stata solo sfiorata dalla guerra, un posto tranquillo, garantito, mai bombardato.

Il Conte Trossi, industriale laniero come i Sella ed appassionato di motori è stato il ponte verso Biella per

Piaggio. Famiglia che poi si è legata agli Agnelli con Umberto, padre del buon Giovannino (non è ironia, è

per questo che è morto, era un buono, come il cugino Eduardo). Di Biella anche l’imprenditore Gualino,

amministratore delegato di Snia Viscose del Gruppo Fiat e partner di Giovanni Agnelli in Ansaldo. Fu anche

l’imprenditore che pose la prima pietra di Banca Agricola Italiana, poi confluita in Istituto San Paolo di

Torino.

Dunque, due dei più importanti supporti all’opera di deviazione satanica (banche e TV/PNL) prendono

origine proprio da questo tranquillo territorio, accessibile solo da tre arterie che lo collegano a Vercelli ed

Ivrea e al Novarese.

  Ma non solo... Nel 1958, a pochi giorni dall’apertura del conclave, si tenne una cena ad Oropa alla

quale parteciparono dei noti esponenti della massoneria biellese e non. Il conte Paolo Sella di

Monteluce (della famiglia dei banchieri...) fu portato a conoscenza del fatto che non sarebbe statoeletto il Cardinale genovese Siri perchè troppo intransigente a determinate aperture verso la

fratellanza massonica. E che sarebbe pertanto stato eletto il veneziano Angelo Roncalli...

  E ancora, a suggello della riuscita dell’ operazione voluta dagli illuminati...

  Esattamente addì 8 dicembre 1965, giorno in cui si chiude il Concilio Vaticano II, il nostro territorio

viene scelto dall’allora sconosciuto Enzo Bianchi per la costituzione della Comunità di Bose. Enzo

Bianchi che verrà poi riconosciuto come consigliere Vaticano per il dialogo ecumenico. Inutile dire

che il borgo di Bose è diventato bellissimo e si dice che avesse disponibilità finanziarie

notevolissime. Da dove venisse questo denaro non è mai stato molto chiaro.

  Mettiamo sul piatto della bilancia anche il fatto che Bose con la dieresi sulla “o” (Böse) in tedesco – 

lingua degli illuminati fondatori - significa “arrabbiato”, “incattivito” ed indica anche i demoni.

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  “Nun spricht die Bibel nicht über ein allgemeines, abstraktes Böses, sondern personifiziert 

das Böse, nennt es mit Namen: Der Böse ist der Teufel, Satan.“ Che significa: dunque la

Bibbia non parla di un generico, astratto “incattivito”, ma   personifica l’”incattivito” 

chiamandolo con un nome: Böse è il demonio, Satana. 

  Oggi, all’ingresso dell’area “metropolitana” di Biella, nel comune di Gaglianico, sulla SS 230 (il 23 è

un numero simbolico molto utilizzato dagli Illuminati e satanisti 2/3=.666 periodico), campeggia

un’angosciante occhione che sormonta una mano aperta recante la scritta Biella Turismo, dove la E

viene rappresentata da una scaletta...Tre evidenti richiami al potere massonico sul territorio.

  Ma non è solo la scaletta a rivelarci qualcosa: il simbolo ci dice proprio che siamo a BELIAL!!

   La chiave della inequivocabile firma è nei colori, che determinano la nuova posizione delle lettere.

La

  diventa arancione intersecando la “I”, quindi chiama dopo di sè la arancione, che produce il

verde intersecando con la “L” successiva e richiama appunto la che intersecando con la

successiva “L” produce il giallo della . Il giallo lo ritroviamo nell’intersecazione con la e poi

resta l’ultima “L” che essendo l’ultima va in fondo . La “A”, a scanso di equivoci, è sul quinto

dito: se si han dei dubbi sul colore... la posizione della A è la quinta!

  Dunque benvenuti a !!

  La doppia “L” sovrapposta, quando è messa in modo da formare quasi un “4” come qui e come

anche sulle monete dell’Euro, è il sanscrito 666... più chiaro di così!!  

 

Torniamo dunque ora direttamente al demone che si fermò dagli Egizi, presso il Paese delle Piramidi, vista

anche la firma lasciata. Gli USA adottarono quel simbolo sormontato da un occhio “onniveggente”: la

piramide. Pur nella insignificante importanza che un Istituto come Banca Sella può avere nello scenarioeconomico internazionale, è enorme il simbolo che rappresenta storicamente ed unicamente in tutta Italia:

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la tomba di Quintino Sella. Perchè è qui che si gioca un grande enigma della corrispondenza di una battaglia

con i simboli. Proprio qui, in questo anonimo angolo di Italia.

Si narra che nel 363 il futuro Vescovo di Vercelli (Sant’Eusebio da Cagliari) tornasse dall'esilio portando con

sè tre statue nere di Maria Vergine, scoperte a Gerusalemme e scolpite da San Luca (o da Nicodemo

secondo altre fonti). I tre simulacri sono donati a Cagliari, a Crea (nel Monferrato) e al  monte d'Oropa.Edificata un'umile costruzione vi pose la Croce e creò una nicchia in cui depose la statua della Vergine,

(dove tuttora risiede), in un momento in cui era in fuga dall’arianesimo. Qui trovò rifugio, sopravisse alle

persecuzioni ariane e qui nacque il culto Mariano del Biellese.

Oropa è uno dei Santuari Mariani più importanti d’Europa, ed il Sacro Monte che ospita l’imponente

complesso, che è dominato dall’enorme cupolone verde della Basilica nuova, è stato nominato patrimonio

dell’umanità dall’Unesco. E’ completato dalla presenza di 12 cappelle interamente dedicate alla vita della

Madonna.

Maria Vergine Santissima, per l’intensità della devozione popolare tributata alla Sua immagine nei secoli, hadimostrato la propria potenza taumaturgica, per intercessione, regalando grazie immense ed anche tre

miracoli regolarmente riconosciuti come tali dalla Chiesa, due dei quali sono stati la ricrescita della lingua

mozzata ed uno la perfetta guarigione di un infermo bloccato a letto da ben 18 anni. A farci sapere poi che

questa Sua immagine è particolarmente preziosa ed estremamente attuale, ci ha pensato con tre altre

meraviglie: il piede non si è mai consunto nei secoli nonostante sia stata oggetto di sfregamento da parte di

migliaia e migliaia di fedeli per almeno 500 anni, la polvere non si è mai fermata sul Suo volto e su quello

del Bambin Gesù (SSL), il suo legno non è mai stato intaccato da alcun tarlo. Una statua “viva e presente”

che ci dice qualche cosa, di estremamente importante.

Una statua che si è letteralmente rifiutata di essere spostata più a valle, nel 1621. I biellesi constataronoche salire ad Oropa (con i mezzi e le strade dell'epoca) era troppo faticoso e per tributare un culto più

agevole alla venerata statua decisero di trasportarla in una cappella al Favaro, alcuni chilometri più sotto.

Durante il tragitto, coloro che trasportavano la statua si accorsero con stupore che il suo peso cresceva

sempre di più, rendendo impossibile proseguire il trasporto. Spaventati da un intervento ritenuto

soprannaturale ripresero la strada verso Oropa dove, man mano che risalivano, la statua riprendeva il suo

peso naturale. E la Vergine d’Oropa fu riposta là, dove voleva e doveva stare.

Con l’aumento dei pellegrini, Oropa prese dunque la forma che oggi ha e i ricchi Biellesi pensarono che

fosse opportuno che la loro sepoltura avvenisse in questo luogo Santo. Nacque così il cimitero

monumentale di Oropa. In quanto potenti e ricchi, molti di loro hanno avuto a che fare con la nascita delRegno d’ Italia e ci furono fra loro persone molto legate alla massoneria ed all’esoterismo; questo cimitero

è divenuto dimora di simboli esoterici di un certo peso.

Fra tutti spicca la tomba di Quintino Sella, nel cimitero denominato “del bosco”: una piramide. La prima

tomba di questa forma in Italia è proprio questa, eccetto quella molto più antica di Cestia, a Roma, ed una

conosciuta nel cimitero di Milano eretta nei primi del ‘900 ed ispirata a quella del Sella. Una inquietante

scelta che è una firma indiscutibile: un simbolo preciso e un riferimento straordinario nella ricostruzione

simbolica che ci apprestiamo a completare.

  Ricapitolando: siamo a Biella, città massonica dichiarata sia nei simboli che nella applicazione del

solve et coagula sullo strumento principe per la corruzione, la televisione; bene inquadrata anche

dal punto di vista prettamente bancario, con Banca Sella e l’influenza della famiglia proprietaria .

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Luogo scelto per l’attacco “ecumenico” dal priore Bianchi, nel giorno della chiusura del Consiglio

Vaticano II.

  La piramide, simbolo assolutamente riconducibile a Belial (sia come fratello di Baphomet ma

sopratutto come demone fermatosi dagli egizi) è proprio ad Oropa  – quartiere di Biella/Belial -,

dove una misteriosa e taumaturgica statua sembra presidiare il territorio, nella sua inamovibilità.

  La statua di Oropa è gravida, col Bambin Gesù (SSL) in braccio, una rappresentazione più unica che

rara. E’ vestita d’oro, ha un simbolo nella mano destra che può essere ricondotto al sole, anch’esso

completamente d’oro. E’ una immagine che nei “soli” tre miracoli riconosciuti ha fatto ricrescere la

lingua a due cui era stata mozzata: un miracolo rarissimo, quello della ricrescita di una parte del

corpo. E ha ridato il movimento ad un uomo completamente immobile da 18 anni.

  (http://digilander.libero.it/rexur/index1.htm qui è descritto molto bene quanto si sa del Santuario

di Oropa)

E’ rimasta intatta e ferma sulla sua posizione, “viva” come scritto sopra, guardando in un luogo preciso:

tirando una linea retta, dal volto del simulacro in direzione dello sguardo, scopriamo che sta proprio

guardando la posizione della piramide del Sella! La Vergine è inamovibile, certamente, dal 1621 e la tomba

del Sella è stata posizionata moltissimi anni dopo in quel luogo, ma lo spazio-tempo è un problema nostro,

umano. Non lo è certo di Dio Padre Onnipotente! Che se deve lasciare dei segni, sa certo come fare! E

questo è un segno veramente incredibile!

Aggiungerei anche che la posizione del Santuario è a soli 14 km a sud della linea tracciata dalla Sacra di San

Michele in Val di Susa fino a Berlino e che rappresenta i 90° perfetti rispetto alla Linea Longobardorum di

San Michele Arcangelo che congiunge il Monte Carmelo fino a Skellig Michael che è un monastero irlandese

in mezzo all’Oceano Atlantico. Passando per Monasteri dedicati a San Michele Arcangelo ad Atene, Monte

Sant’Angelo, la Sacra di San Michele, Mont Saint Michel. 

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Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna

sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle” Era incinta, e gridava

per le doglie e il travaglio del parto. (Ap 12,1).

Apocalisse 7:1-8 ...Non danneggiate la terra, né il mare, né gli alberi, finché non

abbiamo segnato sulla fronte, con il sigillo, i servi del nostro Dio". E udii il

numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila

segnati di tutte le tribù dei figli d'Israele ...

La donna gravida vestita di sole...

l’abito d’oro, il simbolo sferico nella

mano destra, d’oro. La gravidanza.. .

I 144.000?

La statale che sale ad Oropa è la

numero 144!

Il drago?

A pochi chilometri dal Santuario,

verso Biella, lungo la SS144: Oropa

Bagni. Famigerato luogo di culto

satanico.

Inoltre, Biella, incredibilmente, è

l’anagramma di Belial... 

Per arrivare a Biella da Vercelli

(presumibilmente il tracciato di S.Eusebio) si percorre la SS 230, con il

numero 23, timbro degli Illuminati, e ci

accoglie un brutto occhio

onniveggente “vendutoci” come

emblema del turismo dell’area e che ci

rivela che è così che deve essere letto il

nome di Biella: BELIAL!

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Il dragone si pose davanti alla donna che stava per partorire, per divorarne il

figlio, non appena l'avesse partorito...

Biella come Belial?!

Certo è simbologia, non credo (anche se una montagna di evidenze ...) che il centro del male alberghi fra i

monti Biellesi, anche se è risaputo che sia un luogo compreso nel perimetro satanico eurocontinentale. Non

dunque per importanza ma per simbolo inequivocabile qui vi è una valenza non riscontrabile altrove:

l’antica e attualissima Madonna degli ultimi tempi raffigurata in statua è qui, “casualmente” in cima alla

SS144, a presidio del simbolo piramidale dell’inganno finanziario odiato da Gesù (SSL). Inamovibilmente,

pronta ad usare il calcagno mai consumatosi, con il miracolo della ricrescita delle lingue sembra spronare gli

apostoli degli ultimi tempi a non temere di portare il Verbo in alto di nuovo, di parlare di Dio Uno e Trino

fattosi carne in Gesù (SSL) per mezzo dello Spirito Santo, attraverso la Vergine Maria e, con il miracolo

dell’uomo cui è ridato il movimento, ci sprona a muoverci per formare quel piccolo popolo fedele che, con

Lei, si muoverà verso la Vittoria della guerra sul maledetto. Come in tante altre schermaglie dove Lei ha già

vinto qui a Oropa i demoni che hanno ossessionato tanti uomini nei secoli.

Se la simbologia di Oropa è già di per sè imponente nel suo significato, estendiamo ancora un pochino la

visuale sul territorio e colleghiamolo alle altre mie personali esperienze. Sì, perchè questo racconto,

ovviamente successivo a tutte queste deduzioni e scoperte, non nasce da una fantasia ma da una

incredibile serie di spunti intuitivi che mi sono venuti come dei lampi, alla mattina appena sveglio o nel

pomeriggio mentre ero in altre cose affaccendato! Io non sono uno storico, non ho un passato da

seminarista, non conoscevo neppure tutte queste cose del mio territorio e che ho scoperto solo in questi

ultimi 3 mesi scarsi! Per la precisione, da quando un pellegrino è stato ospitato in casa mia per undici giorni.

Io sono la prima persona che egli abbia visitato in Italia, nella sua veste di pellegrino.

E’ dal 20 di dicembre 2012, giorno in cui siamo stati insieme ad Oropa, che la mia mente ha cominciato a

volare, ho cominciato a ricevere dei segni, ad osservare coincidenze, a scoprire antiche verità. Ed a pregare

molto di più, nel rispetto pieno ed appagante degli insegnamenti di nostra Romana Chiesa, Una, Santa ,

Cattolica, Apostolica e Mariana, nonchè Militante, Missionaria e Docente . Lì ho detto per la prima volta: “è

la Madonna degli ultimi tempi!” Ed è da lì che è venuto il resto. 

Parusia, così si fa chiamare il pellegrino, mi ha presentato il Progetto che, in una locuzione interna (o forse

una visione), gli è stato suggerito dalla Vergine Maria, Nostra Signora della Tenda, Augusto Tabernacolo,

Arca della Bellezza, durante un suo solitario ritiro di 40 giorni a Fatima. Progetto questo, riportato in unmanuale di 1200 pagine, che consta nella realizzazione di borghi al cui centro vi saranno le CAERP

(Cappellette di Adorazione Eucaristica e del Rosario Perpetuo). Progetto che verrà tradotto in realtà dagli

Squadroni Montfortiani e dalla Confraternita Diaconale degli Arcieri di Nostra Signora della Tenda, di cui

ora faccio parte con il nome che ribattezzerò in Steno Maria, per intercessione della Santa Mediatrice.

Saranno luoghi che si svilupperanno attorno al motto di “liberi da Mammona, per liberare”. Che traslando,

per quanto fin qui veduto, diviene “liberi da Belial, per liberare”.

Il simbolo che ci rappresenta è questo bellissimo quadro del Raffaello che raffigura la Vergine Maria con in

braccio il piccolo Gesù (SSL) e un Giovannino che si affaccia, scostando la tenda. I due scapolari visibili sono

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il nostro simbolo da militanti e che portiamo offrendolo come cuscino allo scapolare Carmelitano. Siamo

infatti tutti anche parte della Confraternita dello Scapolare del Carmine.

Procediamo nell’ampliamento della mia esperienza e trasferiamoci a Graglia, sempre qui nel Biellese,

ovviamente: santuario Lauretano costruito attorno alla cappella che ricalca in dimensioni la Santa Casa di

Loreto e che ospita una Madonna bruna del 1600, anch’essa mai intaccata da tarli o umidità, che hanno

invece danneggiato le parti in legno nella nicchia e della base portante. Rappresenta l’inizio della Cristianità,

Gesù (SSL) cresce e gioca qui, da qui partirà per la propria vita pubblica andando incontro al proprio

terribile destino come agnello sacrificale per la redenzione dei nostri peccati. Il progetto originale del Sacro

Monte di Graglia prevedeva ben 100 cappelle interamente dedicate alla vita di Gesù (SSL) dalla nascita sino

a dopo la crocifissione.

Graglia è collegata ad Oropa tramite un cammino di montagna : pare proprio il popolo Cristiano che si

muove verso la fine dei tempi. Una parte di essi, il piccolo popolo dei 144.000 che saprà restare fedele sarà

là a rinascere presso la Donna vestita di sole.

Se ci fosse stato bisogno di una ulteriore riprova che queste situazioni coincidenti non sono casuali, lo

“certifica” il fatto che non esisteva alcun riferimento alle mie esperienze e scoperte personali all’interno

della Chiesa del Santuario di Graglia, a parte la già notevole coincidenza del collegamento di questo Sacro

Monte al Sacro Monte di Oropa. Una domenica decido di andare a Messa là con la famiglia e scopro che la

funzione non è celebrata all’interno della Chiesa maggiore ma in una cappella sopra la sacrestia. Ecco il

quadro che campeggia dietro all’altare di questa cappella...

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Toh, guarda! La Vergine Maria, il Bambin Gesù (SSL) e Giovannino. E la tenda!

Ma non è mica tutto, eh? Il controverso massone Rosazza Pistolet, cavaliere di Malta e senatore del Regno

di Italia, decise un bel dì di costruire una strada che collegava il suo paese di origine, Rosazza, nella valle

Cervo, al Santuario di Oropa, finanziando sia la strada che la galleria necessaria a raggiungere la Valle

Oropa. Tale strada incrocia un altro Santuario, nuovamente molto particolare: l’unico, alpino, in Europa ad

esser intitolato al Battista. Un altro Santuario dove, come ad Oropa, la statua non ne vuole sapere di

muoversi dal suo posto originale! Questa addirittura, una volta spostata, ritornava misteriosamente al

luogo di origine, dentro alla grotta attorno alla quale nasce il Santuario. La statua è conosciuta come San

Giovanni Battista della balma (spelonca, grotta, caverna).

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Bene, potrebbe essere assolutamente casuale che vi sia un Santuario dedicato al Battista. Si dà il caso, però,

che questo sia, appunto, l’unico in Europa dedicato a Lui! Ed è qui, proprio per continuare e completarequesto figurato cammino dell’umanità. Il piccolo resto fedele, dei 144.000 che fugge da Belial per divenire

la discendenza di Maria rifugiandosi presso l’Augusto Tabernacolo, Accampamento nel deserto, proseguirà

poi il cammino di rinascita (attraverso la galleria di Rosazza) per essere ribattezzati, come ebbe a dire Isaia ” 

sarai chiamata con nome nuovo, che la bocca del signore indicherà”, rivolgendosi alla Chiesa rinnovata,

nella nuova Gerusalemme. Ecco dunque credibilmente spiegata l’inamovibilità della Vergine di Oropa e del

simulacro di San Giovanni Battista.

La strada che passa dal Santuario di San Giovanni Battista e che lo collega ad Oropa è la 513, numero che ci

dice Maggio, 13. Fatima! Il segreto mai rivelato non è certamente quello che pertiene alla fine dei tempi?

Mai rivelato interamente, perchè parla di questi tempi e di questa Chiesa profanata, perchè parlaesattamente degli attori del misfatto? Io credo fermamente che sia così, perchè la Russia doveva essere

consacrata al Sacro Cuore di Maria entro il 1960. E Nostra Signora è stata sfidata, restando inascoltata.

Io non ho più dubbi! Da Graglia a San Giovanni d’Andorno, passando per Oropa (frazione della città di

Biella/Belial) è il cammino raffigurato dell’umanità! E che segni, anche per chi ha dubbi.  

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Rivelazione per l’immediato futuro? 

Mentre scrivo sono passati 12 giorni dalle dimissioni di Ratzinger il quale domani celebrerà l’ultimoAngelus. Il giorno 10 sono andato a Messa al monastero Mater Carmeli, circa 3 settimane prima io e la mia

famiglia ci siamo consacrati al Carmelo e vestiamo lo scapolare. Ebbene, dopo la funzione, la superiora Suor

Aurora mi invita a fermarmi per una meditazione condotta da un frate carmelitano, tale Micael O’Neil. 

Ormai aduso a cogliere anche il più piccolo segnale, mi fermo volentieri quando avverto dei segnali

inaspettati. Dopo la celebrazione ho occasione di godere dell’intervento di un anziano e malato padre

salesiano che avrei voluto divenisse mio interlocutore e guida spirituale da quel giorno. Ha fatto

affermazioni imbarazzanti, pur con una approccio molto diplomatico: lamentava la mancanza di un

contrasto reale da parte dei vertici della Chiesa. Ho preso la palla al balzo, riconoscendo in lui quella stessa

sensazione che avevo avvertito io e che poi mi ha portato in contatto con la Resilienza Cattolica. Hoaffrontato l’argomento katechon, che non è, attualmente, che un flebile ricordo di quella azione di

contrasto che i Papi del passato attuavano con vigore e che dovrebbero esercitare sempre perché si

conservi l’effetto della loro infallibilità e quindi autorità. Ho menzionato le matrici di inganno ed il fatto che

anche il Vaticano purtroppo non dava una mano a combattere questo enorme problema. Per risposta il

frate ha detto che essendo stati tutti creati ad immagine e somiglianza di Dio, anche questi loschi figuri un

giorno si ravvederanno e, dunque, le cose si sistemeranno. Gli ho ricordato dell’inferno, creato apposta per

costoro... che se Dio ha previsto l’inferno, a qualcosa deve servire, no? Ha concluso dicendo che sì, l’inferno

esiste... ma non sappiamo quanti ve ne siano finiti!! Insomma, minimizzava. Deludendomi, le persone

presenti avranno capito che si stava minimizzando la parte dei Novissimi relativa all’inferno? Avranno

capito che un frate carmelitano “dimenticava” quanto è stato fatto vedere ai pastorinhos di Fatima? 

Nel pomeriggio, però, mi regala la chiave escatologica, proseguendo la giornata di meditazione. Non certo

lui, questo è un disegno divino. Un fatto che mi ha colpito in modo straordinario.

Nessun sensazionalismo ma si tenga presente cosa ho appurato e lo spirito critico con cui ho affrontato

tutto il percorso sin qui analizzato.

L’argomento della meditazione è stato quello che riporto più sotto: Gv 4:3-30

SI TENGA PRESENTE CHE IL GIORNO DOPO (11/02/2013) JOSEPH RATZINGER ABDICHERA’ 

... Gesù

[3]lasciò la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea.

[4]Doveva perciò attraversare la Samaria.

[5]Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbeaveva dato a Giuseppe suo figlio:

[6]qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Eraverso mezzogiorno.

[7]Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù:"Dammi da bere" .

[8]I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi.

[9]Ma la Samaritana gli disse:" Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono unadonna samaritana?". I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani.

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[10]Gesù le rispose: "Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice:"Dammi da bere", tustessi gliene avresti chiesto ed egli avrebbe dato acqua viva".

[11]Gli disse la donna: "Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dovehai dunque quest'acqua viva?

[12]Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui

con i suoi figli e il suo gregge?".[13]Rispose Gesù: "Chiunque beve di quest'acqua avrà dinuovo sete;

[14]ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli daròdiventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna".

[15]"Signore, gli disse la donna , dammi di quest'acqua, perchè non abbia più sete e non continuiad attingere acqua".

[16]Le disse: " Va a chiamare tuo marito e poi torna qui".

[17]Rispose la donna: "Non ho marito"Le disse Gesù:"Hai detto bene "non ho marito",

[18]infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero".

[19]Gli replicò la donna: "Signore, vedo che sei un profeta.

[20]I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo incui bisogna adorare".

[21]Gesù le dice: "Credimi, donna, è giunto il momento in cui nè su questo monte, nè inGerusalemme adorerete il Padre.

[22]Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezzaviene dai Giudei.

[23]Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito everità; perché il Padre cerca tali adoratori.

[24]Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità".

[25]Gli rispose la donna: "So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci

annunzierà ogni cosa".

[26]Le disse Gesù: "Sono io, che ti parlo".

[27]In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con unadonna. Nessuno tuttavia gli disse:"Che desideri?" , o:"Perchè parli con lei?" .

[28]La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente:

[29] "venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?".

[30]Uscirono allora dalla città e andavano da lui.

Guardate ora nuovamente dal verso [16] al [18]. Gesù invita la donna a chiamare suo marito ma lei non è

sposata con l’ultimo, mentre lo era coi precedenti cinque.

Al verso [19], curiosamente ed un po’ fuori luogo, la donna individua in Gesù un profeta. Ma profeta è colui

che vede il futuro e, fino a quel momento, Gesù ha letto di lei solo il passato ed il presente.

Poi continua Gesù, ora sì, profeticamente che “è giunto il momento in cui nè su questo monte, nè in

Gerusalemme adorerete il Padre.” E ancora “Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori

adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo

adorano devono adorarlo in spirito e verità“. 

Dunque 5 sposi (discendenti di pagani, eretici, come potevano esserlo i samaritani) ed uno che non lo è. Eprofetando: “non si andrà nè alla montagna nè a Gerusalemme a cercare il Padre”.

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Tre mesi, pieni di consequenzialità anche qui non riportate per non tediare il lettore oltre misura. Tre mesi

di scoperte, di rivelazioni, di coincidenze; tutto dopo aver conosciuto il progetto della Resilienza Cattolica

presentatomi dal pellegrino Parusia, che mi ha messo la pulce nell’orecchio...

E poi... il giorno prima delle dimissioni di Ratzinger... questo messaggio. Non so che conclusioni ne potrete

trarre voi che leggete ma io lo sento:

l’ultimo sposo “pagano, eretico ?” è andato, siamo in attesa di quello (il sesto) che non sarà neppure

questo.

E non si dovrà più nè andare al monte nè a Gerusalemme (Roma, in questo momento).

Dal momento in cui sono stati rotti gli argini, con il Concilio “Pastorale” II, si sono succeduti al soglio

Pietrino, con l’uscente (E il suo contratto di fede incrollabile con Dio? Può un Papa preoccuparsi della sua

incapacità quando invece dovrebbe contare su di un Alleato indiscutibile? ), cinque Papi (non

completamente fedeli, diciamo).

Dunque il Falso Agnello è il prossimo? Che l’iniquità sia manifesta in modo aberrante oggi non vi sonodubbi e che la desolazione nel luogo santo abbia raggiunto livelli abominevoli idem.

Dubbi?

E chi non ne ha, nonostante tutto!? Io stesso ne ho avuti e, per questo motivo sono andato a cercare

segnali dalla Terra: nei 6 giorni precedenti la decisione di Ratzinger, i sismi più forti registrati in tutto il

pianeta sono stati misurati, con una magnitudo fra 6.0 e 7.1 con la stragrande maggioranza tra 6.6/6.9,

nell’Isola di Santa Cruz, dell’arcipelago Salomon. Alla sera dell’11, poche ore dopo l’abdicazione, un

fulmine ha colpito la Santa Croce sul cupolone della Basilica di San Pietro!

Poi mi sono ricordato che all’hotel De Russie, in centro a Roma, solo qualche settimana prima, si è riunita

l’assemblea dei soci del Bilderberg. Avranno deciso che il Papa era stanco? Ormai decidono tutto loro! E,

da allora, il crollo fisico di Ratzinger è stato davvero notevole. Serviva un Papa tecnico, utile e capace di

fiancheggiare la controversa situazione finanziaria italiana, europea, mondiale; un Papa ispirato a

concedere, in nome di Dio, una cosa fuori da ogni logica Cristiana? La Russia, poi, è il Paese cui non è mai

stato consacrato il Sacro Cuore di Maria... Dunque perchè proprio all’Hotel De Russie, che tra l’altro era

pieno di gente di spettacolo per via del festival cinematografico a Roma?

Si sappia anche, per ulteriore “strana” coincidenza, che oltre a Pio XI, ed ai Santi qui sotto elencati, son

venuti ad Oropa i cinque cardinali – e solo loro, non altri - poi diventati Papi dopo il CVII. Dei prossimi

“papabili” abbiamo avuto solo Tarcisio Bertone che però, essendo nato in zona, non fa molto testo.

Ma vorrei segnalare anche un Bergoglio a Buenos Aires . Perchè non è mai venuto ad Oropa ma... è la

Madonna di Oropa che è andata là da lui. Nel quartiere di un comune della grande Buenos Aires, chiamato

La Matanza (il sacrificio), dove esiste l’unica parrocchia al mondo dedicata a Lei, che è anche divenutapatrona della città di Lomar del Mirador.

Per me sono tutte prove (quelle relative a quanto ho veduto, non per quanto riguarda il prossimo papa.

Non ho avuto il dono della preveggenza). Vi invito nel Biellese, a vostre spese (io soldi non ne ho più da

quando il Signore mi ha chiamato a prepararmi per testimoniare questi eventi), a vedere con i vostri occhi

quanto ho scritto. Ma, sopratutto, per render omaggio al simbolo della Madonna degli Ultimi Tempi, la

Regina del Monte di Oropa, dispensatrice di grazie, corredentrice e mediatrice nostra.

Voglio ancora ricordare i miracoli della Vergine d’Oropa! Le lingue mozzate che ricrescono e la mobilità

ridonata all’uomo immobilizzato da 18 anni: se non sono un invito rivolto agli Apostoli degli Ultimi Tempi,Arcieri, Cattolici Resilienti a parlare ed a muoverci, per evangelizzare, adunare il popolo fedele, creare

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nuove comunità, cosa possono essere? Ho usato proprio “Apostoli degli ultimi tempi”, come volle

chiamarli San Luigi Grignion da Montfort. Lo stesso che scrisse a proposito della progenie di Belial e della

discendenza di Maria. Ed io non lo conoscevo affatto! Anche lui un gradito ospite dei miei pensieri da soli

tre mesi; che Dio abbia sempre in gloria questo sacerdote uomo di straordinaria santità.

Sia lode perenne a Nostro Signore Gesù Cristo e alla nostra amatissima Donna degli Ultimi Tempi, Augusto

Tabernacolo, Divin rifugio, Tenda e Accampamento nel deserto e nuova Madre del popolo fedele. Voglia ilSignore Iddio, per la sua immensa Misericordia, accorciare i tempi e ridurre le sofferenze della grande

tribolazione avanti a noi.

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  Aggiornamento del 22 marzo 2013

  Le conferme.

  Un mese circa prima del conclave, tenutosi dal 12 di marzo in avanti, avevo calendarizzato la

rateizzazione di una contravvenzione pesante. Non guardai neppure l’importo quando misi il

“reminder” per il giorno 12 di marzo (ovviamente mai pensavo nè potevo pensare che questo

potesse essere il giorno di inizio conclave), scadendo il termine ultimo il 14. Ebbene, al mattino del

12, il computer mi ricorda che me ne devo occupare....

  Apro la pratica, facendo ovviamente attenzione all’importo: 666,00 euro. Quanti casi particolari,

eh?

  Il giorno dopo viene eletto Jorge Bergoglio! Il papa che non veste le scarpe rosse, simbolo del

sacrificio (la Matanza  – il quartiere dove è andata la Vergine di Oropa), che porta una croce senza

Gesù crocifisso con una colomba dello Spirito Santo che pare una gazza in picchiata, che non solleva

le Sante Specie oltre la testa durante la Celebrazione Eucaristica, che è disponibile a rivedere le

regole di celibato per i preti, che nella omelia nel giorno dell’insediamento resta in piedi invece di

restare seduto ad imitazione di Cristo, nomina Gesù quasi come subordinato all’importanza dellafigura di custode di Giuseppe. Financo noi diventiamo custodi di Cristo e della Creazione. E’ un’

aberrazione. Il resto lo vedremo... ma qui, dall’inizio si parla di uomini e non di Gesù. E maledetto

sia l’uomo che confida nell’uomo! 

 

  Anche chi non crede, a questo punto, è obbligato a riflettere su quanto ho scritto. Su quanto è stato

voluto che io scrivessi: non perchè mi si è presentato personalmente Il Signore o Maria Santissima,

un Santo! Niente di tutto ciò, mi si sono aperti gli occhi e da allora ricevo dei segnali, la mia mente

segue tracce che per altri possono sembrare insignificanti e che mi portano a comprendere quello

che altrimenti da solo non capirei mai.

  Maria Santissima proteggi tutti coloro che in Te si rifugiano, accogli i tuoi discepoli e guidali verso la

vittoria.

  Sia lodato Gesù Cristo, sia sempre fatta la Volontà del Padre

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Santi e Beati ad Oropa, breve e certamente incompleta

lista.

Ad Oropa sono stati in pellegrinaggio i seguenti Santi e Beati, estremamenti devoti a Maria Vergine:

San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Era solito inginocchiarsi ai piedi di Maria quando aveva bisogno di

aiuto e tutto quanto di cui abbisognava arrivava sempre puntuale. Nel 1840 volle erigere vicino alla propria

abitazione una cappella dedicata alla Madonna di Oropa e che fu poi battezzata Santuario. Fu proclamato

venerabile da Pio IX il 19/07/1877, Beato da Benedetto XV l’8/4/1917 e Santo da Pio XI il 19/03/1934. Lo

stesso Papa Pio XI volle visitare il Santuario nell’anno 1921.

Santa Maria Domenica Mazzarello. Cofondatrice con S. Giovanni Bosco dell’Isituto delle Figlie di Maria  

Ausialiatrice, venne a piedi ad Oropa nel 1878, per implorare alla Vergine Santissima benedizioni e grazie sututto l’Isituto. Fu beatificata da Pio XI nel 1938 e canonizzata da Pio XII il 24 giugno del 1951  e nell’anno

della sua morte, a soli 44 anni, l’Istituto contava già 165 suore e 65 novizie sparse in 28 case (19 in Italia, 3

in Francia e 6 in America).

San Guido Maria Conforti, nel 1895 fonda conto suo, la “Congregazione di san Francesco Saverio per le

Missioni estere”. Lo fonda, lo guida, con pochi alunni al principio, e con l’aiuto di un solo prete. Spenderà

poi l’eredità paterna per consolidarlo. E nel 1896 ecco già in partenza per la Cina i primi due Saveriani ,

ottiene che nel 1912 uno dei suoi Saveriani venga nominato vescovo in Cina, a Cheng-Chow. Sempre nel

1912, si associa vigorosamente all’iniziativa di un appello al Papa, perché richiami energicamente la Chiesa

italiana al dovere di sostenere l’evangelizzazione nel mondo. L’idea è partita da don Giuseppe Allamano,fondatore a Torino dei Missionari della Consolata. La Giornata missionaria mondiale, istituita poi nel 1926

da papa Pio XI, realizzerà una proposta contenuta già in quell’appello del 1912. Nel 1995 Giovanni Paolo II

lo proclama beato ed è stato canonizzato a Roma da Benedetto XVI il 23 ottobre 2011.

Il Beato Michele Rua, discepolo di San Giovanni Bosco fu scelto dallo stesso proprio durante un

pellegrinaggio ad Oropa. Nel 1884 la salute di don Bosco peggiorò e lo stesso papa Leone XIII gli suggerì di

individuare un suo possibile successore. Senza alcuna esitazione, don Bosco pensò a Michele Rua: il 31

gennaio 1888 don Bosco morì e Rua divenne il superiore generale dei Salesiani. 

Nel 1889 riprese prepotente l'espansione della congregazione che aveva ormai una dimensione mondiale,

con case aperte in tutti i continenti.

Michele Rua si trovò così a capo di numerose case e di migliaia di religiosi. Persona energica e assai attiva,

negli anni insistè sull'attuazione del sistema preventivo di don Bosco; visitò le opere salesiane, percorrendo

centinaia di migliaia di chilometri nonostante i seri problemi di salute sopraggiunti con l'età. Dopo aver

avuto la gioia di vedere don Bosco dichiarato venerabile (1907) e di aver portato a termine la costruzione

della chiesa di Santa Maria Liberatrice a Roma (1908), Michele Rua si ammalò e fu costretto a letto fino al 6

aprile 1910, data in cui morì.

Aveva ricevuto dal fondatore settecento religiosi in sessantaquattro case disseminate in sei paesi; lasciò al

suo successore quattromila religiosi in trecentoquarantuno case sparse in trenta nazioni.

Fu proclamato beato nel 1972 da Paolo VI. 

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Anna Michelotti nacque ad Annecy, in Savoia, appartenente in quel tempo politicamente agli Stati Sardi.

Rimasta precocemente orfana di padre, conobbe un’infanzia assai disagiata. Se pure nella povertà, la

famiglia Michelotti vive una intensa attività caritativa, soprattutto l’attenzione per i malati poveri. Ben

presto questo segnò la sua vocazione alla consacrazione religiosa. Studiò a Lione, nell’Istituto delle Suore di

S. Carlo, e il desiderio alla vita religiosa la spinse a chiedere di entrare nel loro noviziato. Ma la sua strada

era altrove. Nel 1863 rimase sola a causa della morte della madre e del fratello Antonio. Le sembra così dicoronare la sua vita entrando nelle Piccole Serve a Lione, dove prese il nome di Suor Giovanna Francesca

della Visitazione, in omaggio dei suoi concittadini santi. Ma l’associazione si sciolse nel 1871 a seguito di

problemi contingenti. Ritornando inizialmente ad Annecy, poi andò dai parenti paterni ad Almese, in Italia,

ed infine, spinta dalla suo desiderio di consacrazione religiosa, a Torino. Qui, nel 1874, sotto la guida di

alcuni sacerdoti intraprende la sua opera vestendo l’abito religioso con due postulanti. Nel 1875 viene

approvato il nuovo istituto religioso delle Piccole Suore del S. Cuore di Gesù per gli ammalati poveri.

L’attività e l’opera delle Piccole Suore subisce tristi eventi e lutti, anche se le fondazioni di case si

moltiplicano. La Beata fondatrice morì il 1 febbraio 1888.

Beata Teresa Grillo Michel (Spinetta Marengo, 25 settembre 1855; † Alessandria, 25 gennaio 1944) è stata

una religiosa e fondatrice italiana dell' Istituto religioso delle Piccole Suore della Divina Provvidenza. Teresa

Maddalena Grillo nacque a Spinetta Marengo, sobborgo di Alessandria, quinta e ultima figlia di Giuseppe

Grillo, primario dell'Ospedale Civile di Alessandria, e di Maria Antonietta Parvopassau, discendente da

antica e illustre famiglia alessandrina. Dopo le elementari si trasferì a Torino con la madre e il fratello

Francesco, che qui frequentava l'Università. Nel 1867, in seguito alla morte del padre, proseguì gli studi

come interna del collegio delle Dame Inglesi di Lodi, dove si diplomò nel 1873. 

Tornata ad Alessandria, cominciò a frequentare le famiglie nobili locali (ambiente dal quale proveniva la

madre) e ben presto conobbe Giovanni Michel, capitano dei bersaglieri, che sposò nel 1877. Si trasferì

quindi con il marito in Campania, poi in Sicilia e infine a Napoli. E proprio in questa città restò vedova

nel 1891, quando il marito morì stroncato da un'insolazione nel corso di una parata.Teresa sprofondò in

una cupa angoscia che rasentò la disperazione.

La ripresa fu improvvisa, dovuta anche alla lettura della vita di San Giuseppe Benedetto Cottolengo e

all'aiuto del cugino sacerdote Monsignor Prelli, e sfociò nella scelta di abbracciare la causa dei poveri e dei

bisognosi, sulle prime ospitandoli nel suo palazzo. Divenuto insufficiente per il numero di persone ospitate,

nel 1893 vendette il palazzo e ne acquistò un altro procedendo al restauro e all'ampliamento, e dando vita

al "Piccolo Ricovero della Divina Provvidenza". Presi i voti nel 1899, diede vita con otto sue collaboratrici

alla "Congregazione delle Piccole Suore della Divina Provvidenza". Nel corso degli anni successivi l'Istituto si

diffuse in altri luoghi del Piemonte, e poi in Lombardia nel Veneto e anche nell'Italia Meridionale.

Nel 1900 si estese in Brasile e nel 1927 in Argentina. La Congregazione ricevette l'Approvazione Apostolica

nel 1942. Suor Teresa Michel si spense il 25 gennaio 1944 all'età di 88 anni.

Il Monsignor Luigi Novarese (beato dal 11/05/2013), fondatore del Centro Volontari della Sofferenza nel

1947, fece il suo primo esercizio spirituale qui ad Oropa, nel 1952. Nel 1950 fondò inoltre i Silenziosi Operai

della Croce. Entrambe le Associazioni sono rappresentate sia in Italia, ad Ariano Irpino, che in Portogallo, a

Fatima.

Il Beato Sebastiano Valfrè, non viene menzionato fra i visitatori di Oropa ma recentemente sono stati

riportati alla luce alcuni suoi documenti fra cui uno che testimonia a proposito della sua visita al Santuario

Oropense. Il Valfrè commissionò ad Anna Maria Emmanueli, che gli chiese permesso per un pellegrinaggio

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ad Oropa, di portare una sua lettera alla Madonna e di non tornare senza risposta. La Madonna rispose e

Valfré accusò ricevuta, scrivendo: «E tal lettera tengo presso di me». I contorni dell’episodio sono più

nebulosi che mai. Anna Maria non ha visto la Madonna Nera scrivere; ha visto il Suo volto farsi bianco, ha

visto un cuore infuocato ed un “Angelo che faceva corteggio alla S. Effigie». Ha udito queste parole:

«Bisogna camminare per la strada dell’umiltà e della carità». Forse la risposta alla lettera è tutta lì.

Il Valfrè è stato il primo discepolo di San Filippo Neri e la nebulosa storia relativa al suo pellegrinaggio ad

Oropa è probailmente dovuto al fatto che dedicò tale impegno in preghiera, in un momento ostile per i

Sabaudi, per favorire la salita al Governo del Re Vittorio Amedeo II, che avvenne due anni dopo. Fu

l’educatore dello stesso futuro sovrano ed assistente spirituale di tutta la corte e in particolare delle giovani

principesse Maria Adelaide e Maria Luisa Gabriella che andarono spose, rispettivamente, al Duca di

Borgogna, futura madre di Luigi XV, e a Filippo V di Spagna. Fu beatificato il 15 luglio 1834 da papa Gregorio

XVI, è patrono dei cappellani militari.

Pier Giorgio Frassati nasce a Torino il 6 aprile 1901, sabato santo. E’ figlio di Alfredo Frassati e Adelaide

Ametis. Il padre è da sei anni proprietario del quotidiano “La Stampa”, e sarà l’artefice del grande successo

che il giornale godrà negli anni Dieci e Venti. E’ liberale. Amico di Giovanni Giolitti, per molti anni capo del

governo italiano, nel 1913 diventerà senatore e nel 1920 ambasciatore a Berlino.

I gravosi impegni gli impediscono di seguire molto da vicino l’educazione dei figli. Spetta alla madre farsi

maggiormente carico della crescita di Pier Giorgio e di Luciana, nata poco più di un anno dopo.

L’atmosfera  educativa, come è l’uso dei tempi, è di generale rigidità.  

Quando, fanciullo, apprende i primi racconti del Vangelo, Pier Giorgio ne resta colpito, a volte in modo così

profondo da diventare protagonista di gesti inattesi in un bimbo tanto piccolo.

Il padre, non credente, non può accompagnare i figli nella scoperta della dimensione religiosa

dell’esistenza, ma la rispetta e non ostacola il cammino. 

La spiritualità di Adelaide Ametis, donna sensibile e artista, tende a limitarsi ai precetti religiosi. Pier Giorgio

sin da bambino invece ne trova i significati profondi, e fa diventare la fede vita concreta.

Preso in questo modo l’avvio, farà nel tempo la sua strada in un profondo rapporto a tu per tu con il

Signore della sua vita che così presto aveva voluto incontrarlo. Essendo la famiglia originaria del Biellese

era solito trascorrere lunghi periodi ad Oropa, dove aveva una profonda venerazione per la Madonna nera.

  Il Santuario era anche meta di pellegrinaggio di San Giovanni Bosco che fu presente alla quarta

incoronazione che avvenne nel centenario del 1920 ad opera del delegato pontificio, Cardinale

Teodoro Valfrè di bonzo, circondato da tutti i Vescovi Piemontesi, dal Cardinale Richelmy, e

appunto da San Giovanni Bosco.

  Anche questo è un fatto che lega moltissimo il progetto del pellegrino Parusia : dopo l’incontro con

un fratello religioso, la costituenda associazione si ispira ai Discepoli di Maria, che vengono ridefiniti

figli montfortiani di Don Bosco. Questo ben prima che prendessi atto della presenza di Don Bosco

ad Oropa e di un altro fatto che per ora non posso testimoniare. La strada è indicata, ora bisogna

combattere spiritualmente e costruire. Perchè i tempi stanno davvero finendo.