La “Prima” volta: un successo! · nel panorama internazionale della lavorazione della lamiera,...
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È noto che gli organizzatori di fiere, open house e convegni
fanno “gli scongiuri” contro la pioggia, quando si avvicina
il giorno dell’evento. Ma il giorno della prima open house
a Società unite, Prima Industrie e Finn-Power, presso il
Tech Center Finn-Power di Fiesse (BS), pioveva a dirotto,
come del resto anche alcuni giorni prima e dopo. L’even-
to era però così strategicamente significativo nel panorama
internazionale della lavorazione della lamiera che, mentre ci
scrollavamo la pioggia di dosso, sussurravamo: “beh, open
La “Prima” volta:
un successo!
Michele Rossi
Un open house inedita per due società unite a fare “massa critica” nelle intemperie del momento, esempio signifi cativo nel panorama internazionale della lavorazione della lamiera, sulla piegatura (un settore sempre più strategico) e su nuove macchine di taglio laser 2D
house bagnata, open house fortunata”.
«La pioggia è ineluttabile ma – ci saluta simpaticamente Ro-
berto De Rossi, product manager delle pannellatrici Finn-
Power – i buoni auspici sono sempre ben graditi e d’altro
canto le sfide messe in atto dalla internazionalizzazione dei
mercati richiedono strategie operative chiare, determinate,
prodotti tecnologicamente avanzati, un ottimo servizio e…
anche un po’ di fortuna».
Davanti a una calda tazzina di caffè, ci vengono illustrati gli
obiettivi della manifestazione: dedicare due giornate al mon-
do della piegatura (un settore che oggi sta vivendo grandi
cambiamenti e che sta diventando sempre più strategico
per chi opera nel mondo della lavorazione della lamiera) e
“inaugurare” l’arrivo della macchina di taglio laser 2D Plati-
no della Prima Industrie, Gruppo di cui è entrata a far parte
Finn-Power all’inizio del 2008.
«L’integrazione delle due aziende – ci viene comunicato
– procede con successo e questo evento ne è un’ulteriore
dimostrazione».
Ci immergiamo nel mondo della piegatura, regina delle gior-
nate. De Rossi ci spiega rapidamente come è mutata la
geografia della produzione manifatturiera: la produzione di
grandi lotti di pezzi si è spostata nei Paesi emergenti, a bas-
so costo del lavoro, ma sono aumentati di conseguenza in
maniera considerevole anche i tempi e i costi di spedizio-
ne per far rientrare i prodotti in Europa; la produzione dei
piccoli lotti di pezzi o dei kit di componenti just in time è
rimasta in Europa in modo da potere sopperire velocemen-
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FastBend inaugura veramente una nuova era nella piegatura
manuale.
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te alle richieste del mercato. Inoltre, con l’aumentare delle
tecnologie disponibili, le lavorazioni sono diventate sempre
più complesse e i profili e le forme dei prodotti sempre più
sofisticati e difficili da realizzare. Di fronte alle nuove esigenze
il tradizionale concetto di piegatura alla base delle presso-
piegatrici ha manifestato grossi limiti tecnici, in particolare
per la necessità di lunghe e continue operazioni di set-up
che abbassano notevolmente i tempi di produzione e per
la necessità di avere operatori altamente qualificati in grado
di garantire una buona qualità del prodotto finale. Un primo
tentativo di miglioramento è stato effettuato con l’integra-
zione di robot antropomorfi per automatizzare il carico, la
piegatura e lo scarico dei pannelli. Questa soluzione ha ri-
solto i problemi dei possibili errori umani e ha migliorato la
ripetitività dei prodotti, ma ha causato un rallentamento nel
set-up della macchina e una maggior complessità di pro-
grammazione.
LA SOLUZIONE FINN-POWER
La soluzione Finn-Power alle nuove problematiche di lavo-
razione è decisamente innovativa e prende il nome di Fast-
Bend (FBe), presentata in prima mondiale alla recente fiera
di Hannover. Concepita sulla base della vasta esperienza
aziendale nella produzione di macchine servo-elettriche, in
grado di produrre particolari con elevati standard qualitativi,
bassi consumi (fino al 50% in meno dei tradizionali) e ridotto
impatto ambientale, FastBend unisce la qualità e le carat-
teristiche funzionali delle pannellatrici automatiche con la
semplicità d’uso e con un investimento alla portata di molte
aziende. «Con la FastBend – spiega De Rossi – si è voluto
sviluppare un nuovo concetto di automazione, che premia
soprattutto la riduzione dei tempi di set-up tra le diverse
produzioni e il riconoscimento automatico del prodotto da
piegare mediante lettore di codice a barre, con conseguen-
te attivazione del programma corrispondente, piuttosto che
il movimento dei pannelli, rendendo così questa macchina
la soluzione ideale per chi ha una produzione con frequenti
cambi di prodotto. Posso affermare con certezza che Fast-
Bend inaugura veramente una nuova era nella piegatura
manuale».
Una delle caratteristiche principali della FastBend risul-
ta quindi la facilità di utilizzo: solo le semplici operazioni di
carico, rotazione e scarico del pannello rimango manuali,
ulteriormente facilitate da istruzioni grafiche e intuitive, vi-
sualizzate su uno schermo dedicato. Questa caratteristica
consente all’utilizzatore una facile operatività, anche in as-
senza di specifiche competenza sui controlli numerici e di
una perfetta padronanza della lingua, condizione comune
nelle fabbriche dove la presenza di operatori stranieri è sem-
pre più diffusa.
La macchina è molto compatta con un ridotto ingombro
al suolo. Tra le sue caratteristiche, ci ricorda De Rossi, un
basso consumo (6 kWh per il modello FBe4 e 7 kWh per il
modello FBe5), ridotte vibrazioni (66% rispetto a una mac-
china idraulica), un rumore estremamente contenuto (meno
di 73db) e l’installazione direttamente su un buon pavimento
d’officina, senza la necessità di specifiche fondazioni.
Grazie alla tecnologia utilizzata e all’asservimento della pan-
nellatrice con un feeder a controllo numerico, la FastBend
è caratterizzata da un sistema di piegatura automatico in
grado di eseguire senza alcun set-up o intervento manuale
Istruzioni gra� che e intuitive su uno schermo dedicato della
FastBend consentono facile operatività anche in assenza di
competenze sui controlli numerici e sulla lingua.
La pannellatrice automatica EBe (Express Bender).
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r sequenze di pieghe con inversioni (positiva/negativa e vi-
ceversa), pieghe raggiate, schiacciate, tubolari e molti altri
profili complessi, possibili solo grazie alle peculiarità delle
macchine pannellatrici.
La cinematica della meccanica di piegatura garantisce
un’ottima qualità di piegatura, grazie a una frizione ridotta o
inesistente nei punti di contatto fra pannello e utensili.
IL MIGLIORE COMPROMESSO
TRA INVESTIMENTO E PRESTAZIONI
La macchina può lavorare in 2 diverse modalità: utilizzando
un feeder automatico per far avanzare la lamiera durante pie-
ghe sequenziali; senza l’utilizzo del feeder (modalità “press-
brake”), per piegare lamiere con larghezza molto ridotta.
Il principale ciclo di funzionamento è composto dalle se-
guenti fasi:lettura del codice a barre associato alla lamiera
e caricamento automatico del programma di piegatura cor-
rispondente;
esecuzione automatica del set-up degli utensili; caricamen-
to manuale del pannello secondo le istruzioni grafiche sul-
lo schermo dedicato e uscita dell’operatore dalla zona di
sicurezza (racchiusa da fotocellule);inizio della sequenza di
piegatura del primo lato.
Successivamente l’operatore si preoccuperà soltanto di
ruotare il pannello per permettere la piegatura di tutti i lati e
del prelevamento della lamiera una volta pronta, senza mai
intervenire sulla consolle centrale. Sono disponibili due di-
versi modelli che si differenziano per la lunghezza massima
di piegatura possibile e per la forza utilizzata (modello FBe4
e FBe5). La lunghezza massima è rispettivamente di 2150
mm / 2550 mm, la lunghezza minima 350 mm (200 senza
pieghe a rientrare), la larghezza minima 140 mm, la massima
altezza di piega 200 mm, il massimo spessore piegabile 2.5
mm / 3.5 mm (acciaio 410 N/mm2).
«FastBend arricchisce l’ampia gamma delle pannellatrici
Finn-Power e può essere considerata come la migliore tec-
nologia di piegatura per un modello compatto e a ridotto
investimento».
LA MACCHINA AL TOP
Il top di gamma della produzione Finn-Power è rappresen-
tato dalla EBe (Express Bender) integrata in una linea di
produzione PSBB (Punching, Shearing, Buffering, Bending).
Partendo da un formato di lamiera commerciale questa linea
realizza punzonatura, taglio, bufferizzazione temporanea e
piegatura in flusso dinamico.
Questa soluzione permette di connettere la macchina SG
(punzonatrice a torretta integrata con cesoia angolare) e la
pannellatrice automatica EBe attraverso una linea asser-
vita da buffer, eventuale ribaltatore lamiere, necessario per
lavorazione di acciaio inox o materiali pre-finiti, e da un
robot cartesiano che esegue l’impilamento di pezzi che non
necessitano operazioni di piegatura, o che può permettere
l’alimentazione della pannellatrice EBe di materiali lavorati da
altre macchine non in linea.
Con un sistema PSBB completo diventa quindi possibile
prelevare da un magazzino automatico i fogli di lamiera da
Il top di gamma della produzione Finn-Power è rappresentato
dalla EBe (Express Bender) integrata in una linea di
produzione PSBB (Punching, Shearing, Buffering, Bending).
La punzonatrice E5.
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lavorare e portarli alla punzonatrice SG che provvederà a
punzonare e tagliare la lamiera secondo il nesting program-
mato. A questo punto i pezzi semilavorati che non neces-
sitano di piegatura sono scaricati dal sistema di trasporto
che collega la SG alla EBe dal robot cartesiano PSR, mentre
quelli che necessitano l’ulteriore lavorazione di piegatura
continuano il loro percorso sulla linea verso la pannellatrice.
La pannellatrice automatica EBe può caricare sia i pezzi che
provengono dalla connessione con la punzonatrice sia pezzi
lavorati precedentemente con altre macchine (ad esempio
laser) e che quindi verranno caricati sulla linea dal robot car-
tesiano. Una volta piegati, i pezzi sono scaricati dalla mac-
china e, con l’apposita opzione, già impilati su bancali in
modo totalmente non presidiato.
«Questa soluzione – conclude De Rossi – permette così una
gestione di tutto il processo lavorativo della lamiera in ma-
niera automatica, dinamica e just in time. Questo migliora le
prestazioni, permettendo la massima ottimizzazione dell’uso
della lamiera, velocità e flessibilità di produzione, e riducen-
do le risorse e i problemi di gestione».
PLATINO…E NON SOLO
Come accennato, nel Tech Center di Fiesse per la prima
volta faceva bella mostra di sé anche la ben nota Platino,
che «grazie alla sua elevata flessibilità taglia con precisione
e velocità lamiere di ogni materiale e spessore, anche fino
a 25 mm di acciaio comune» – ci spiega Sivio Guerresi, re-
sponsabile operations della sede lombarda di Finn-Power
Italia – «completa perfettamente la vasta gamma di prodotti
esposti nella nostra show room».
Platino è la macchina laser 2D della Prima Industrie che dal
suo lancio sul mercato, più di 10 anni fa, ha dettato nuo-
vi standard in termini di flessibilità, produttività e affidabilità
per la lavorazione della lamiera. Costantemente rinnovato
e migliorato negli anni per tenere il passo con le crescenti
esigenze dei suoi utilizzatori, Platino è riconosciuto come
uno strumento ideale per l’industria della lavorazione lamie-
ra. Grazie all’esperienza e il know-how della Prima Industrie,
si tratta di una macchina estremamente affidabile, ideale sia
per i piccoli lotti sia per la produzione di serie. Un numero
elevato di sistemi installati in tutto il mondo è equipaggiato
con sistemi di automazione e utilizzato per produzione con-
tinua, non presidiata.
La flessibilità è indubbiamente il tratto distintivo di questa
macchina. Platino taglia infatti con velocità e precisione
un’ampia gamma di materiali e spessori, senza necessità
di regolazioni manuali. Il passaggio alla lavorazione di tubi
si effettua con tempo di set-up pari a zero. Disponibile in
due versioni (1530 e 2040) e con potenze laser che variano
da 2500 W a 5000 W, il sistema è adatto ad ogni applica-
zione. L’espansione con sistemi di automazione avviene in
modo modulare e risponde a tutte le esigenze produttive,
anche crescenti nel tempo. Alcune caratteristiche vincenti di
questa macchina da un punto di vista strutturale sono l’ar-
chitettura cantilever, il basamento in granito sintetico e i carri
in alluminio. Estrema compattezza, flessibilità di configura-
zione ed espandibilità, grande rigidità e stabilità meccaniche
ne sono i principali vantaggi.
La testa è uno strumento versatile e intelligente che con-
sente un’enorme versatilità e un’eccellente qualità di taglio.
L’asse focale per la regolazione automatica e programmabile
del punto focale permette la lavorazione continua di diversi
materiali e spessori e una qualità di taglio elevata e uniforme
in tutta l’area di lavoro. Il cambio lente (5”, 7.5”, 10”) è veloce
e grazie al SIPS (Safe Impact Protection System) la testa è
protetta da eventuali urti con pezzi o attrezzature.
Durante l’open house è stato possibile assistere ad un ric-
co programma di dimostrazioni sulle numerose macchine
esposte: la nuova pannellatrice FastBend, presentata in
anteprima mondiale alla Euroblech di Hannover, la presso-
piegatrice E-brake, la combinata punzonatura-laser LPe6,
la macchina di taglio laser Platino 1530, le punzonatrici E5
ed E6, con diversi livelli di automazione, e una linea comple-
tamente automatizzata che comprende la punzonatrice-ce-
soia Shear Genius e la pannellatrice Express Bender.
«Siamo molto soddisfatti di questa open house», interviene
Fabrizio Barberis, responsabile vendite in Italia per i prodotti
Prima Industrie e Finn-Power, «e desideriamo ringraziare le
Il tratto distintivo della Platino macchina laser 2D della Prima
Industrie è la � essibilità.
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molte persone che hanno partecipato a questa occasione di
incontro e aggiornamento.
Siamo anche molto orgogliosi della nuova FastBend, che ha
raccolto grande interesse e approvazione da parte dei visi-
tatori. Questo prodotto, con la sua massima flessibilità e la
sua semplicità di utilizzo, offre una risposta davvero efficace
alle attuali esigenze produttive».
Prima di congedarci da Fiesse, salutiamo l’amico Domeni-
co Appendino e ne approfittiamo per chiedergli il significato
strategico dell’incorporazione di Finn-Power all’interno del
gruppo Prima Industrie.
Domenico Appendino spiega: «Il mondo sta attraversando
una crisi giudicata da tutti la più grave dopo la Seconda
Guerra Mondiale. In una situazione di mercato così difficile,
i beni di investimento sono ancor più penalizzati rispetto a
quelli di consumo, per cui un’azienda come la nostra, il cui
business è costituito per la maggior parte dalla produzione
e vendita di macchine per la lavorazione della lamiera, non
può che esserne particolarmente segnata. È quindi estre-
mamente difficile fare delle previsioni per il 2009, in uno
scenario che ha visto negli ultimi mesi continue previsioni
al ribasso nei consumi mondiali. Tuttavia, il nostro Gruppo,
con i marchi Prima Industrie e Finn-Power, offre prodotti di
eccellenza, estremamente competitivi e performanti e, so-
prattutto, flessibili. Queste caratteristiche dei nostri prodotti
ci consentono quindi di ben sperare. Inoltre, la recente in-
tegrazione, ancora in corso, ci consente di operare in un
mercato che è sì in recessione, ma comunque più ampio,
sia in termini geografici che di prodotto, rispetto a un anno
fa, e questo è indiscutibilmente un vantaggio.
L’integrazione dei due marchi continuerà nel 2009, giungen-
do probabilmente a concludersi per la parte commerciale,
mentre le operazioni di ottimizzazione di produzione e ac-
quisti, facendo particolare riferimento alla componentistica
prodotta all’interno del Gruppo, come generatori laser e
controlli numerici, proseguiranno con maggior attenzione
nel corso di tutto l’anno». ■
Platino è una macchina estremamente af� dabile, ideale sia per i piccoli lotti sia per la produzione di serie.
Un momento conviviale utile per approfondire tematiche
tecniche con la clientela.