La presa in carico globale della persona adulta con ... · per un certo periodo di tempo, il...

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La presa in carico globale della La presa in carico globale della persona adulta con disabilità persona adulta con disabilità intellettiva attraverso processi di intellettiva attraverso processi di abilitazione nella vita quotidiana abilitazione nella vita quotidiana Dr. Lucio MODERATO Dr. Lucio MODERATO Psicologo - Psicoterapeuta Psicologo - Psicoterapeuta Direttore Servizi Diurni eTerritoriali Direttore Servizi Diurni eTerritoriali Istituto Sacra Famiglia Istituto Sacra Famiglia

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La presa in carico globale della La presa in carico globale della persona adulta con disabilità persona adulta con disabilità

intellettiva attraverso processi di intellettiva attraverso processi di abilitazione nella vita quotidianaabilitazione nella vita quotidiana

Dr. Lucio MODERATO Dr. Lucio MODERATO Psicologo - PsicoterapeutaPsicologo - Psicoterapeuta

Direttore Servizi Diurni eTerritoriali Direttore Servizi Diurni eTerritoriali Istituto Sacra FamigliaIstituto Sacra Famiglia

Il processo di presa incarico della persona deve essere globale in quanto

• Disabilità• Contesto socio-culturale ed ecosistema

• Esistenza dell’individuo

Sono elementi ad assetto variabile in continua evoluzione, intermodificazione e

interazione reciproca

• Le limitazioni nel funzionamento presente devono essere Le limitazioni nel funzionamento presente devono essere considerate all’interno del contesto degli ambienti comunitari considerate all’interno del contesto degli ambienti comunitari

tipici per età e cultura del soggettotipici per età e cultura del soggetto..

• Una valutazione efficace deve considerare sia le diversità Una valutazione efficace deve considerare sia le diversità culturali e linguistiche, sia le differenze nella comunicazione e culturali e linguistiche, sia le differenze nella comunicazione e

nei fattori sensoriali, motori e comportamentali.nei fattori sensoriali, motori e comportamentali.

• In una stessa persona le limitazioni spesso coesistono con i In una stessa persona le limitazioni spesso coesistono con i punti di forza.punti di forza.

• Un obiettivo fondamentale nella descrizione delle limitazioni è Un obiettivo fondamentale nella descrizione delle limitazioni è quello di sviluppare un profilo dei sostegni necessari.quello di sviluppare un profilo dei sostegni necessari.

• Con un adeguato sistema individualizzato di sostegni, forniti Con un adeguato sistema individualizzato di sostegni, forniti per un certo periodo di tempo, il funzionamento della persona per un certo periodo di tempo, il funzionamento della persona

con disabilità intellettiva tende a migliorare.con disabilità intellettiva tende a migliorare.

ASSISTENZAASSISTENZA

PARTECIPAZIONE PARTECIPAZIONE NORMALIZZAZIONE NORMALIZZAZIONE

EVOLUZIONE PERSONALE EVOLUZIONE PERSONALE

DISABILITA’ DISABILITA’ ++ --

-- ++

++--

LIBERTA’LIBERTA’

INTERVENTO INTERVENTO SOSTITUTIVOSOSTITUTIVO

INTERVENTO INTERVENTO COMPENSATIVOCOMPENSATIVO

- ++

ABILITAZIONEABILITAZIONE

BANK MIKKELSEN (1959):“…. Portare l’handicappato mentale

ad ottenere un’esistenza il piùpossibile vicina alla normalità….”

NORMALIZZAZIONENORMALIZZAZIONE

NIRJE (1980):“….Rendere disponibili a tutte le

persone con ritardo mentale percorsi di vita e condizioni del vivere quotidiano

che sono il più possibile vicine alle normali circostanze di vita nella Società.”

E’

I bisogni della persona con I bisogni della persona con disabilità mentale sono disabilità mentale sono

esistenzialiesistenziali

I bisogni della persona con I bisogni della persona con disabilità mentale sono disabilità mentale sono

esistenzialiesistenziali Per affrontare tali bisogni è necessario Per affrontare tali bisogni è necessario

attivare risorse diverse e articolate attivare risorse diverse e articolate presenti solo all’interno ….presenti solo all’interno ….

…….di un progetto di vita che attivi una .di un progetto di vita che attivi una rete integrata di servizi socio sanitari rete integrata di servizi socio sanitari

integratiintegrati

RETE ATTIVATA DAL PROGETTO ABILITATIVO

MEDICO DI BASE

SERVIZI DEL TERRITORIO

GRUPPI DI VOLONTARIATO

CENTRO DIURNO

COMUNITA’ ALLOGGIO

FAMIGLIA

PROGETTO ABILITATIVO

IL PROGETTO ABILITATIVO/EDUCATIVO ORIENTA E GOVERNA LE RISORSE, ATTRAVERSO OBIETTIVI E INTERVENTI PSICOEDUCATIVI SPECIFICI

SCOPI DELLA SCOPI DELLA ABILITAZIONE/EDUCAZIONEABILITAZIONE/EDUCAZIONE

++

++

++

INDIPENDENZAINDIPENDENZA

AUTONOMIAAUTONOMIA

LIBERTA’LIBERTA’

L’abilitazione ha lo scopo di fornire alle persone con disabilità intellettiva e DGS, anche grave, abilità cognitive, motorie, sociali e

relazionali al più alto livello possibile.

Questo deve potere rendere le stesse persone sufficientemente autonome da poter affrontare situazioni di vita diverse aumentando i loro livelli di indipendenza e di libertà.

Il possesso del numero più alto possibile di abilità nelle diverse aree di sviluppo, (cognitiva, motoria, comunicativa, relazionale)

incrementa la qualità della vita dell’utente e dei suoi familiari attraverso l’uso dell’abilità in contesti di vita differenti e articolati.

GLI OBIETTIVI DI:

-AUTONOMIA-INDIPENDENZA-LIBERTA’

SI RAGGIUNGONO SOLO ATTRAVERSO L’ALLEANZA

TRA I GENITORI E LE EQUIPES DEI SERVIZI, METTENDO IN COMUNE LE PROPRIE ESPERIENZE,

CONOSCENZE E COMPETENZE.

OGNI PERSONA HA DIRITTO A UN OGNI PERSONA HA DIRITTO A UN PROGETTO DI VITAPROGETTO DI VITA

COMMISURATO CON L’ETA’, LE CAPACITA’,COMMISURATO CON L’ETA’, LE CAPACITA’,

EQUILIBRATO RISPETTO ALLE RICHIESTE EQUILIBRATO RISPETTO ALLE RICHIESTE DELL’AMBIENTEDELL’AMBIENTE

PROGETTO DI VITAPROGETTO DI VITA

L’INSIEME ORGANIZZATO DELLE RISPOSTE E DEGLI INTERVENTI, L’INSIEME ORGANIZZATO DELLE RISPOSTE E DEGLI INTERVENTI, CHE ACCOMPAGNANO LA PERSONA DISABILE NEI SUOI CICLI DI CHE ACCOMPAGNANO LA PERSONA DISABILE NEI SUOI CICLI DI

VITA, SEGUENDONE LA MODIFICAZIONE DEI BISOGNI NELLE VITA, SEGUENDONE LA MODIFICAZIONE DEI BISOGNI NELLE DIFFERENTI FASCE DI ETA’, CON L’OBIETTIVO DI GARANTIRGLI DIFFERENTI FASCE DI ETA’, CON L’OBIETTIVO DI GARANTIRGLI

UN’ALTA QUALITA’ DELLA VITAUN’ALTA QUALITA’ DELLA VITA

IL PROGETTO E’ UNA VISIONE DINAMICA DELL’INTERVENTO A IL PROGETTO E’ UNA VISIONE DINAMICA DELL’INTERVENTO A FAVORE DELLA PERSONA DISABILE E SI SVILUPPA TENENDO FAVORE DELLA PERSONA DISABILE E SI SVILUPPA TENENDO

CONTO DEGLI ECOSISTEMI DI RIFERIMENTO PER IL SOGGETTO SIA CONTO DEGLI ECOSISTEMI DI RIFERIMENTO PER IL SOGGETTO SIA NEL PRESENTE CHE NEL PIU’ PROBABILE FUTURO, CON LO SCOPO NEL PRESENTE CHE NEL PIU’ PROBABILE FUTURO, CON LO SCOPO

DI INDIVIDUARE E FORNIRE QUELLE ABILITA’ PER LA VITA DI INDIVIDUARE E FORNIRE QUELLE ABILITA’ PER LA VITA QUOTIDIANA CHE GLI SONO E GLI SARANNO INDISPENSABILI PER QUOTIDIANA CHE GLI SONO E GLI SARANNO INDISPENSABILI PER

AVERE UN’ALTA QUALITA’ DI VITA E IL MIGLIOR GRADO DI AVERE UN’ALTA QUALITA’ DI VITA E IL MIGLIOR GRADO DI ADATTAMENTO POSSIBILEADATTAMENTO POSSIBILE

I. CAPACITA’ I. CAPACITA’ INTELLETTIVEINTELLETTIVE

II. COMPORTAMENTO II. COMPORTAMENTO ADATTIVOADATTIVO

III. PARTECIPAZIONE, III. PARTECIPAZIONE, INTERAZIONI, RUOLI INTERAZIONI, RUOLI SOCIALISOCIALI

IV. SALUTEIV. SALUTE

V. CONTESTOV. CONTESTO

sost

egni

sost

egni

sost

egni

sost

egni

Funzionamento Funzionamento

IndividualeIndividuale

Funzionamento Funzionamento

IndividualeIndividuale

IL MODELLO DI PRESA IN CARICO E DI IL MODELLO DI PRESA IN CARICO E DI INTERVENTO MULTIDIMENSIONALEINTERVENTO MULTIDIMENSIONALE

IL MODELLO DI PRESA IN CARICO E DI IL MODELLO DI PRESA IN CARICO E DI INTERVENTO MULTIDIMENSIONALEINTERVENTO MULTIDIMENSIONALE

LA COSTRUZIONE DI UN PROGETTO DI VITA E’ LA COSTRUZIONE DI UN PROGETTO DI VITA E’ FONDAMENTALE PER LA PERSONA CON DISABILITA’ FONDAMENTALE PER LA PERSONA CON DISABILITA’

INTELLETTIVAINTELLETTIVA, PROPRIO PERCHE’ I GRADI DI LIBERTA’ E DI , PROPRIO PERCHE’ I GRADI DI LIBERTA’ E DI AUTONOMIAAUTONOMIA

POSSONO ESSERE DIVERSI O INFERIORI. IL PROGETTO DI VITA POSSONO ESSERE DIVERSI O INFERIORI. IL PROGETTO DI VITA DEVE ESSERE COSTRUITO CON LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEVE ESSERE COSTRUITO CON LA PARTECIPAZIONE ATTIVA

DELLA FAMIGLIADELLA FAMIGLIA.LE FAMIGLIE DELLELE FAMIGLIE DELLE

PERSONE DISABILI, SONO CHIAMATE AD UNA PERSONE DISABILI, SONO CHIAMATE AD UNA COSTANTE E PARTICOLARE ATTENZIONE SUICOSTANTE E PARTICOLARE ATTENZIONE SUI

PROPRI FIGLI. L’ANGOSCIA CHE SPESSO PROVANOPROPRI FIGLI. L’ANGOSCIA CHE SPESSO PROVANOLE FAMIGLIE PER L’INCERTEZZA DEL FUTUROLE FAMIGLIE PER L’INCERTEZZA DEL FUTURO DEL DEL

PROPRIO FIGLIO, PROPRIO FIGLIO, PUO’ ESSERE ALLEVIATA DAPUO’ ESSERE ALLEVIATA DAUNA PRECOCE PROGRAMMAZIONE DEL SUO FUTURO.UNA PRECOCE PROGRAMMAZIONE DEL SUO FUTURO.

ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE DEL PROGETTO DI VITA, ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE DEL PROGETTO DI VITA, QUINDI, I GENITORI SONO AIUTATI QUINDI, I GENITORI SONO AIUTATI

A A PRE-OCCUPARSIPRE-OCCUPARSI…. ….

……CIOE’ OCCUPARSI PRIMA DEL FUTURO DEL PROPRIO CIOE’ OCCUPARSI PRIMA DEL FUTURO DEL PROPRIO FIGLIO.FIGLIO.

IL PROGETTO DI VITA ADULTA E’ PERO’ INCOMPLETO IL PROGETTO DI VITA ADULTA E’ PERO’ INCOMPLETO SE NON SI PENSA ANCHE ALL’EVOLUZIONE, CHE SE NON SI PENSA ANCHE ALL’EVOLUZIONE, CHE

AVVIENE PER LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE, AVVIENE PER LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE, DEL CICLO DI VITA : DEL CICLO DI VITA :

INFANZIA / ADOLESCENZA INFANZIA / ADOLESCENZA

ADULTITA’ADULTITA’

ANZIANITA’ANZIANITA’

dipendenza

autonomia

assistenza

ATTRAVERSO PROCESSI DI PRESA IN CARICO ATTRAVERSO PROCESSI DI PRESA IN CARICO GLOBALE, CHE PREVEDONO L’ELABORAZIONE DI UN GLOBALE, CHE PREVEDONO L’ELABORAZIONE DI UN

PROGETTO DI VITA E L’IMPLEMENTAZIONE DI PROGETTO DI VITA E L’IMPLEMENTAZIONE DI PROGRAMMI EDUCATIVI/ABILITATIVI , LE FAMIGLIEPROGRAMMI EDUCATIVI/ABILITATIVI , LE FAMIGLIE

POSSONO AVERE UNA PRIMA RISPOSTA AI BISOGNIPOSSONO AVERE UNA PRIMA RISPOSTA AI BISOGNIDI VITA ADULTA DEI LORO FIGLI, RISPOSTA VOLTA DI VITA ADULTA DEI LORO FIGLI, RISPOSTA VOLTA

A FAR ACQUISIRE SEMPRE MAGGIORE A FAR ACQUISIRE SEMPRE MAGGIORE LIBERTA’, AUTONOMIA ED INDIPENDENZA LIBERTA’, AUTONOMIA ED INDIPENDENZA

CON TRATTAMENTI PSICOEDUCATIVI SPECIFICI E CON TRATTAMENTI PSICOEDUCATIVI SPECIFICI E STRUTTURATI.STRUTTURATI.

OBIETTIVO PRINCIPALE DI TUTTI GLI INTERVENTI DEVE ESSERE L’INCREMENTO DEI LIVELLI DI QUALITA’ DI VITA DELLA PERSONA

CON DISABILITA’ E DELLA SUA FAMIGLIA.

QUALITA’ DELLA VITAQUALITA’ DELLA VITALA “QUALITA’ DELLA VITA” VIENE RIFERITA AL GRADOLA “QUALITA’ DELLA VITA” VIENE RIFERITA AL GRADO

DI AUTONOMIA, REALIZZAZIONE PERSONALE, E DI INTEGRAZIONEDI AUTONOMIA, REALIZZAZIONE PERSONALE, E DI INTEGRAZIONESOCIALE DI UNA PERSONA. (Shalock & altri 1989)SOCIALE DI UNA PERSONA. (Shalock & altri 1989)

IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA VITA E’ CONSIDERABILEIL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA VITA E’ CONSIDERABILECOME LA MISURA FONDAMENTALE DELL’EFFICACIA DEI PROGRAMMICOME LA MISURA FONDAMENTALE DELL’EFFICACIA DEI PROGRAMMIDI RIABILITAZIONE E DI SVILUPPO E COME INDICATORE DEL GRADO DI RIABILITAZIONE E DI SVILUPPO E COME INDICATORE DEL GRADO

DI ADATTAMENTO DELLE PERSONE AL LORO AMBIENTE.DI ADATTAMENTO DELLE PERSONE AL LORO AMBIENTE.(Shalock & ALTRI 1989)(Shalock & ALTRI 1989)

IL GRADO DI ADATTAMENTO VIENE CALCOLATO COME PERCENTUALEIL GRADO DI ADATTAMENTO VIENE CALCOLATO COME PERCENTUALEDI RICHIESTE AMBIENTALI CHE VENGONO SODDISFATTE DALLE DI RICHIESTE AMBIENTALI CHE VENGONO SODDISFATTE DALLE

ABILITA’ PRESENTI NELLA PERSONA CON HANDICAP.ABILITA’ PRESENTI NELLA PERSONA CON HANDICAP.(Krejc, Frankforter & Shalock 1986)(Krejc, Frankforter & Shalock 1986)

APPROCIO GLOBALE ALL’ABILITAZIONE DELLE APPROCIO GLOBALE ALL’ABILITAZIONE DELLE PERSONE CON DISABILITA’ INTELLETTIVA PERSONE CON DISABILITA’ INTELLETTIVA

ATTRAVERSO PROCESSI DI OCCUPAZIONALITA’ ATTRAVERSO PROCESSI DI OCCUPAZIONALITA’ STRUTTURATA. STRUTTURATA.

IL MODELLO APPLICATO NELLA DIREZIONE SERVIZI DIURNI E TERRITORIALI prevede:

• Assessment funzionale

• Programmazione individualizzata

• Definizione precisa e operativa degli obiettivi

• Training individualizzati

• Attività occupazionali di generalizzazione

• Controllo del follow-up

• Approccio multidisciplinare generalista

• Coinvolgimento dei genitori al progetto

NEL MODELLO NEL MODELLO

IL PROGETTO ABILITATIVO/EDUCATIVOIL PROGETTO ABILITATIVO/EDUCATIVO

E’ IL E’ IL FULCROFULCRO

SUL QUALE INTERVENGONO LA FAMIGLIA,SUL QUALE INTERVENGONO LA FAMIGLIA,

I SERVIZI RESIDENZIALI E DI COMUNITA’, I SERVIZI DIURNI E I SERVIZI RESIDENZIALI E DI COMUNITA’, I SERVIZI DIURNI E DOMICILIARI.DOMICILIARI.

LA LA TRASVERSALITA’TRASVERSALITA’ DEL PROGETTO DI VITA DEL PROGETTO DI VITA

E’ IL TRAIT D’UNIONE’ IL TRAIT D’UNION

TRA I DIVERSI ATTORI E PERMETTE INOLTRETRA I DIVERSI ATTORI E PERMETTE INOLTRE

DI VERIFICARE CONCRETAMENTEDI VERIFICARE CONCRETAMENTE

L’EFFICACIA E L’EFFICIENZA DEGLI INTERVENTIL’EFFICACIA E L’EFFICIENZA DEGLI INTERVENTI ADOTTATIADOTTATI

NEI CONFRONTI DELLE PERSONE CON DISABILITA’ INTELLETTIVA E NEI CONFRONTI DELLE PERSONE CON DISABILITA’ INTELLETTIVA E

DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO

IN BASE AGLI OBIETTIVI IN BASE AGLI OBIETTIVI CONGIUNTAMENTE DELINEATI.CONGIUNTAMENTE DELINEATI.

METODOMETODO

La metodologia consiste nell’insegnare in via prioritaria le La metodologia consiste nell’insegnare in via prioritaria le singole abilità necessarie per l’esecuzione corretta singole abilità necessarie per l’esecuzione corretta

dell’attività.dell’attività.L'attenzione si sposta sull'apprendimento delle abilità, in L'attenzione si sposta sull'apprendimento delle abilità, in modo tale che queste possano essere utilizzate, non solo modo tale che queste possano essere utilizzate, non solo per l'esecuzione di quella particolare attività ma anche per per l'esecuzione di quella particolare attività ma anche per

tutte quelle utili nella vita quotidiana, che necessitano il tutte quelle utili nella vita quotidiana, che necessitano il possesso di capacità discriminative, fino motorie, logico possesso di capacità discriminative, fino motorie, logico

deduttive etc.deduttive etc.

Il modello si articola in tre livelli:Il modello si articola in tre livelli:

• Valutazione funzionaleValutazione funzionale

• Training individualizzatiTraining individualizzati

• Attività occupazionali di generalizzazioneAttività occupazionali di generalizzazione

Un primo livello si occupa dell’assessment e della Un primo livello si occupa dell’assessment e della valutazione funzionale attraverso l’uso di strumenti criteriali. valutazione funzionale attraverso l’uso di strumenti criteriali.

Questa valutazione permette di definire gli obiettivi Questa valutazione permette di definire gli obiettivi identificati in abilità.identificati in abilità.

Il curriculum dell’abilità da insegnare è costruito in modo Il curriculum dell’abilità da insegnare è costruito in modo gerarchicamente organizzato, dal più semplice al più gerarchicamente organizzato, dal più semplice al più

complesso. complesso. Questo costituisce il programma abilitativo.Questo costituisce il programma abilitativo.

Il secondo livello riguarda l’implementazione dei training Il secondo livello riguarda l’implementazione dei training individualizzati basati sulle capacità di apprendimento individualizzati basati sulle capacità di apprendimento

residue di ogni singolo soggetto. In questo modo  viene residue di ogni singolo soggetto. In questo modo  viene assicurata attenzione  ai diversi  tempi  e modalità di assicurata attenzione  ai diversi  tempi  e modalità di

apprendimento  della singola persona disabile. apprendimento  della singola persona disabile.

Ai soggetti, in una situazione ambientale controllata e con Ai soggetti, in una situazione ambientale controllata e con l’uso di precise tecniche e strategie della psicologia l’uso di precise tecniche e strategie della psicologia

dell’apprendimento (prompting, fading, chaining, shaping dell’apprendimento (prompting, fading, chaining, shaping etc.), vengono insegnate singole abilità nelle diverse aree di etc.), vengono insegnate singole abilità nelle diverse aree di

sviluppo.  sviluppo.  

Le performances dei soggetti vengono rilevate con specifici Le performances dei soggetti vengono rilevate con specifici strumenti che permettono la costruzione di curve strumenti che permettono la costruzione di curve

d’apprendimento individuali.d’apprendimento individuali.

Questo rende più facile il monitoraggio delle difficoltà di Questo rende più facile il monitoraggio delle difficoltà di apprendimento al fine di correggere eventuali errori apprendimento al fine di correggere eventuali errori

metodologici nelle procedure abilitative.metodologici nelle procedure abilitative.

Un terzo livello si occupa direttamente  della Un terzo livello si occupa direttamente  della generalizzazione nelle diverse articolazioni, delle abilità generalizzazione nelle diverse articolazioni, delle abilità

acquisite durante il training.acquisite durante il training.

In tale livello sono studiate opportune modalità di task e In tale livello sono studiate opportune modalità di task e job-analysis per rendere più agevole l’uso della abilità che job-analysis per rendere più agevole l’uso della abilità che

favorisca la generalizzazione del compito in diversi favorisca la generalizzazione del compito in diversi contesti e attivitàcontesti e attività..

  Questo livello vede impegnati, oltre agli educatori, terapisti Questo livello vede impegnati, oltre agli educatori, terapisti della riabilitazione, operatori socio assistenziali, istruttori e della riabilitazione, operatori socio assistenziali, istruttori e

volontari che hanno il compito di formulare diverse volontari che hanno il compito di formulare diverse proposte di attività occupazionali costruite in modo proposte di attività occupazionali costruite in modo

sinergico e uniforme.sinergico e uniforme.

Dall’altro sono realizzati specifici algoritmi di lavoro (job-Dall’altro sono realizzati specifici algoritmi di lavoro (job-analysis) in cui l’identificazione delle operazioni da analysis) in cui l’identificazione delle operazioni da

compiere è compatibile con le abilità/obiettivo contenute compiere è compatibile con le abilità/obiettivo contenute nel Programma Abilitativo Individualizzato.nel Programma Abilitativo Individualizzato.

L’insieme degli obiettivi abilitativi e delle attività L’insieme degli obiettivi abilitativi e delle attività occupazionali costituiscono il Progoccupazionali costituiscono il Programmaramma Abilitativo Abilitativo

Individualizzato. Individualizzato.

In questo modo, le attività degli atelier diventano occasioni di generalizzazione in situazioni allargate,

articolate e diversificate delle abilità acquisite durante i training individualizzati.

In altre parole, da un lato é presente il ProgIn altre parole, da un lato é presente il Progettoetto Abilitativo Abilitativo Individualizzato, in cui sono indicate le abilità da insegnare Individualizzato, in cui sono indicate le abilità da insegnare

al soggetto.al soggetto.

L’equilibrio tra le abilità possedute dall’utente e le L’equilibrio tra le abilità possedute dall’utente e le competenze richieste dall’attività lavorativa/occupazionale competenze richieste dall’attività lavorativa/occupazionale

garantisce la predisposizione di progetti adeguati ai bisogni garantisce la predisposizione di progetti adeguati ai bisogni riabilitativi dei singoli utenti.riabilitativi dei singoli utenti.

In tali algoritmi ogni attività/mansione viene suddivisa in In tali algoritmi ogni attività/mansione viene suddivisa in sottounità in modo tale che ognuna di questa possa essere sottounità in modo tale che ognuna di questa possa essere

insegnata all’utente singolarmente tenendo in insegnata all’utente singolarmente tenendo in considerazione da un lato il livello di difficoltà di questa, considerazione da un lato il livello di difficoltà di questa,

dall’altro il livello di competenza dell’utente.dall’altro il livello di competenza dell’utente.

La predisposizione di specifici algoritmi, consente di La predisposizione di specifici algoritmi, consente di identificare per ogni mansione l’attività più adatta per identificare per ogni mansione l’attività più adatta per

favorire l’acquisizione della competenza da parte favorire l’acquisizione della competenza da parte dell’utente, rendendo quindi la situazione occupazionale dell’utente, rendendo quindi la situazione occupazionale mirata all’apprendimento della singola abilità, e non della mirata all’apprendimento della singola abilità, e non della

singola attività.singola attività.

In un momento successivo, quando gli utenti In un momento successivo, quando gli utenti hannohanno acquisito sufficienti abilità di autonomia e indipendenza acquisito sufficienti abilità di autonomia e indipendenza occupazionale, questi occupazionale, questi vengonovengono inseriti gradualmente in inseriti gradualmente in

attività sempre più complesse ed articolate. In questa fase attività sempre più complesse ed articolate. In questa fase vengono coinvolti i familiari perché richiedano ai propri vengono coinvolti i familiari perché richiedano ai propri

figli, in ambito domestico, figli, in ambito domestico, l’uso dell’abilità acquisite nel Centrol’uso dell’abilità acquisite nel Centro..

CONCLUSIONICONCLUSIONI

Scopo prioritario dell’abilitazione deve essere quello di Scopo prioritario dell’abilitazione deve essere quello di fornire alla persona "dignità esistenziale" ed un ruolo fornire alla persona "dignità esistenziale" ed un ruolo

sociale non totalmente subalterno rispetto alla collettività sociale non totalmente subalterno rispetto alla collettività permettendogli di essere soggetto partecipe della propria permettendogli di essere soggetto partecipe della propria

esistenza.esistenza.

Alla base di tutto quanto sopra descritto deve esserci Alla base di tutto quanto sopra descritto deve esserci sempre il principio di "normalizzazione" inteso non tanto sempre il principio di "normalizzazione" inteso non tanto

come volontà di far diventare "normali" gli utenti, ma come come volontà di far diventare "normali" gli utenti, ma come diritto/opportunità/necessità di fornire a loro occasioni di diritto/opportunità/necessità di fornire a loro occasioni di

vita più vicine possibili alla normalità.vita più vicine possibili alla normalità.

Ruolo e funzione dell’operatore socio-educativo è quello di facilitare il compito per rendere possibile

l’apprendimento attraverso la gradualizzazione e la strutturazione degli interventi psico-educativi.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE…GRAZIE PER L’ATTENZIONE…