La presa in carico della disabilità intellettiva in età adulta · Disturbi dello spettro...
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La presa in carico della disabilità intellettiva in età adulta
Roberto Keller
Psichiatra, neuropsichiatra infantile, psicoterapeuta
Stefania Bari
Psicologa psicoterapeuta
Centro pilota regione Piemonte
disturbi spettro autistico in età adulta
DSM ASL Città di Torino
LA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE UNISCE
NELLO STESSO OPERATORE COMPETENZE
NEUROLOGICHE, PSICHIATRICHE,
RIABILITATIVE
PER L’ADULTO LE COMPETENZE SONO DIVISE:
EPILESSIA: NEUROLOGO
PROBLEMI DI COMPORTAMENTO: PSICHIATRA
AUSILI: FISIATRA
ESISTE UNA PRESA IN CARICO DA PARTE DEI DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE DELLA DISABILITA’ INTELLETTIVA IN ETA’ ADULTA ?
I DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE
SVOLGONO UN RUOLO DI CONSULENZA
FARMACOLOGICA PER I DISTURBI
COMPORTAMENTALI E LA GESTIONE DELLA
PSICOPATOLOGICA ASSOCIATA ALLA
DISABILITA’ INTELLETTIVA
LA PRESA IN CARICO NELL’ADULTO E’ SOCIO-
SANITARIA IN BASE A PROGETTI PRESENTATI E
VALIDATI NELLE COMMISSIONI UMVD
ESISTE UNA PRESA IN CARICO DA PARTE DEI DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE DELLA DISABILITA’ INTELLETTIVA IN ETA’ ADULTA ?
NELLA REALTA’ LA FAMIGLIA DEL DISABILE
INTELLETTIVO NON TROVA IN ETA’ ADULTA UN
REFERENTE SANITARIO CHE SEGUA IL PAZIENTE
DISABILE, VALUTI ASPETTI ORGANICI E PSICHCI,
COSTRUISCA UN PROGETTO DI VITA, COORDINI I
DIVERSI REFERENTI IN MODO COMPETENTE
UNIFICANDO I DIVERSI ASPETTI
NEUROPSICHIATRICI/ABILITATIVI
ESISTE UNA PRESA IN CARICO DA PARTE DEI DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE DELLA DISABILITA’ INTELLETTIVA IN ETA’ ADULTA ?
IN CONTROTENDENZA CON QUESTA REALTA’,
DA OLTRE DIECI ANNI E’ NATO IN PIEMONTE
UN PERCORSO INNOVATIVO PER SEGUIRE IN
ETA’ ADULTA LE PERSONE CON DISTURBO
DELLO SPETTRO AUTISTICO, DI CUI CIRCA IL
60% PRESENTA ANCHE DISABILITA’
INTELLETTIVA E IL RESTANTE GRUPPO
PRESENTA DISABILITA’ SOCIO-RELAZIONALE
ESISTE UNA PRESA IN CARICO DA PARTE DEI DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE
DELLA DISABILITA’ INTELLETTIVA IN ETA’ ADULTA ?
Ruolo del Centro Pilota
Autismo Adulti
Dal 2009 in Torino, l’ambulatorio pubblico per i
Disturbi dello spettro autistico della ASL To2 si
occupa in modo specifico di diagnosi e
orientamento all’intervento per persone che
soffrono di disturbi dello spettro autistico di tutti i
livelli di gravità e di valutare e orientare anche
i disturbi psicopatologici associati (depressione,
ansia, psicosi..), ma anche di vederne I TALENTI
29%
28%
30%
5% 8%
Diagnosis of Autism - N=550; 58 % intellectual disability
Severity level I
Severity level II
Severity level III
No autism
Under evaluation
Programmazione dell’intervento lifetime Diagnosi precoce e intervento validato in NPI
Rivalutazione periodica programmata in NPI
Continuità di intervento (rivalutato) in età adulta
Nuove diagnosi in età adulta
Organizzazione della rete dei servizi pubblici
Governance pubblica e monitoraggio degli esiti degli interventi in accordo con il privato sociale
Tavoli di coordinamento regionale
Fasi dell’intervento programmato e organizzato a livello regionale in età adulta
Fase 1: organizzazione della rete dei servizi a) Ogni ASL (non necessariamente DSM) individua un referente psichiatra per ASD in età adulta b) I referenti seguono un percorso formativo specifico loro dedicato coordinato dal Centro pilota Regionale (sito presso la ASL Città di Torino) ed entrano in rete
c) In una prima fase di avvio del progetto di rete la valutazione diagnostica è stata effettuata dal Centro Pilota per tutto il Piemonte su richiesta e invio da parte dei CSM e i referenti locali sono entrati in fase di definizione di progetto. d) In una seconda fase, i Centri autismo delle singole ASL assumono un ruolo maggiore nella valutazione diagnostica e il Centro pilota resta come consulenza su richiesta e) Viene creato un percorso formativo regionale per le singole ASL a livello locale per operatori
LE PROSPETTIVE: CREARE LA RETE per un progetto socio-sanitario
ASL PIEMONTESI
Referente autismo ASL TO CENTRO
PILOTA ADULTI
ASSESSORATO E CONSIGLIO
REGIONE PIEMONTE
Dgr 7178-2014; Tavolo Autismo
SCUOLA,
UNIVERSITA’
CONSORZI E
COMUNI
FAMIGLIE E
ASSOCIAZIONI
1. CHIARIRE I MODELLI DI RIFERIMENTO
2. CONOSCENZA DEL PAZIENTE E DELLA
FAMIGLIA
3. VALUTAZIONE TESTISTICA
4. VALUTAZIONE MEDICA
5. CONOSCENZA DEL CONTESTO DI VITA
Step del percorso di diagnosi
Comorbidità psichiatriche
Disturbi dell’umore e ansia (depressione, BD, GAD,fobia sociale, panico, DOC)
Sintomi e disturbi psicotici
Suicidalità
Disturbi attentivi e di iperattività, e di personalità
Disturbi da uso di sostanze
> alcol
DCA
CLINICA: psicosi e disturbi spettro autistico
- Misdiagnosi : autismo non riconosciuto
- Psychotic-like autistic syndrome: da lettura
letterale di fenomeni simbolici o metafore, etc.
- Reazioni paranoidee transitorie: es da
bullismo, mancata comprensione ambientale
- Evoluzione schizofrenica di quadri autistici
- Strutturazione di disturbi paranoidi in
comorbidità (es. Asperger e disturbo personalità)
- Disturbi bipolari
- Familiarità tra psicosi e autismo
MELT DOWN
In autismo
SHUT DOWN
LA VALUTAZIONE PSICOPATOLOGICA IN PRESENZA DI DISABILITA’
INTELLETTIVA RICHIEDE UNA PREPARAZIONE SPECIFICA .
Attenzione ai sintomi simil psicotici
L’ideazione delirante può essere molto
semplice
Il pensiero fantasioso non è un delirio
Rischio di sovrautilizzo di neurolettici
Le alterazioni sensoriali possono rappresentare una
causa o un fattore precipitante
Le persone con DI possono avere difficoltà a
riconoscere i pensieri propri e tendere ad attribuirli
ad altri (non è una interferenza nel pensiero)
La sensazione di controllo delle persone disabili non
è necessariamente un delirio ma spesso è reale
Le persone disabili con cui sia possibile il colloquio,
considerare sempre la tendenza ad assecondare
ALLUCINAZIONI VISIVE : fissa con lo sguardo una
zona dell'ambiente, in cui non sembra esserci nulla di
particolarmente interessante o girarsi d’improvviso
verso il nulla
ALLUCINAZIONI VISIVE O UDITIVE : fa cenni
col capo verso nessuno o fa gesti con le mani con
valore reattivo o comunicativo verso nessuno;
Si copre gli occhi o le orecchie con le mani o le dita o
oggetti
SINTOMI DISPERCETTIVI IN PRESENZA DI DISABILITA’ INTELLETTIVA.
ALLUCINAZIONI VISIVE O TATTILI
- Si muove come se stesse difendendosi o
combattendo
- Si muove come se stesse amoreggiando
- Fa gesti come se volesse togliersi
qualcosa dalla pelle o dal corpo
ALLUCINAZIONI CENESTESICHE
- indossa indumenti pesanti, aderenti o
vestiti con molti strati di indumenti per
impedire la fuoriuscita di parti del corpo
-fasciarsi le caviglie o i polsi o il corpo
con materiali vari o foulard in modo
inadeguato al contesto
ALLUCINAZIONI OLFATTIVE
ispeziona con il naso oggetti, cibo o bevande con
intensità esagerata e inusuale PER IL SOGGETTO
fa smorfie o si allontana come se percepisse odori
insopportabili
emette suoni col naso come se sniffasse o odorasse
l'aria per verificare la presenza di cattivi odori
SINTOMI PSICOTICI ESPRESSI SUL PIANO
COMPORTAMENTALE
DISORGANIZZAZIONE: non riesce PIU’ a
concludere sequenze di azioni, mostra comportamento
INSOLITAMENTE disorganizzato o si esprime in
modo INSOLITAMENTE disorganizzato o incoerente
PERSECUTORIETA’: mostra atteggiamenti di
diffidenza nei confronti degli altri e/o comportamenti
sostenuti da ostilità ingiustificata o si nasconde quando
esce all’aperto
L’uso del farmaco non deve essere la prima delle risposte né l’unica al problema comportamentale, ma
può essere utile se contestualizzato
1.Conoscere il paziente: diagnosi approfondita
2. Valutare il significato somatico, sensoriale e
funzionale del problema comportamentale
3. Valutare il paziente nel contesto direttamente e/o
indirettamente
4. Inserire il farmaco dopo l’intervento psicoeducativo
e mantenere quest’ultimo
5. Attenzione alle stratificazioni farmacologiche
6. Attenzione a utilizzo off label e interazioni
Valutazione biomedica
1. Raccolta delle informazioni da genitori e NPI
rispetto alle indagini già effettuate
2. Tenere conto delle linee di indirizzo internazionali
ma anche dei protocolli ragionali
3. Effettuare una valutazione diversificata in base ai
riscontri delle valutazioni già effettuate con i test
4. Tre dominii:
- Neuroimaging cerebrale e EEG
- Valutazione genetica
- Esami di routine e metabolici
Visita genetica medica
A Novel 3q29 Deletion Associated With Autism, Intellectual Disability, Psychiatric Disorders, and Obesity Elisa Biamino, Eleonora Di Gregorio, Elga Fabia Belligni, Roberto Keller, Evelise Riberi, Marina Gandione, Alessandro Calcia, Cecilia Mancini,Elisa Giorgio, Simona Cavalieri, Patrizia Pappi, Flavia Talarico, Antonio M. Fea, Silvia De Rubeis, Margherita Cirillo Silengo, Giovanni Battista Ferrero and Alfredo Brusco
Am J Med Genet 2015
Di Gregorio E, Riberi E, Belligni EF, Biamino E, Spielmann M, Ala
U, Calcia A, Bagnasco I, Carli D, Gai G, Giordano M, Guala
A, Keller R, Mandrile G, Arduino C, Maffè A, Naretto VG, Sirchia
F, Sorasio L, Ungari S, Zonta A, Zacchetti G, Talarico F, Pappi P,
Cavalieri S, Giorgio E, Mancini C, Ferrero M, Brussino A, Savin E,
Gandione M, Pelle A, Giachino DF, De Marchi M, Restagno G,
Provero P, Silengo MC, Grosso E, Buxbaum JD, Pasini B, De Rubeis
S, Brusco A, Ferrero GB.
CNVs analysis in a cohort of isolated and
syndromic DD/ID reveals novel genomic
disorders, position effects and candidate
disease genes.
Clin Genet 2017
Presi in esame 1015 pazienti con disabilità Intellettiva con CGH-array Identificate Copy Number variant -non benigne in 29% di cui 11% patogenetiche e 18 % VOUS (di incerto significato) che hanno poi rivelato una verosimile patogeneticità in 51 pazienti (5%) relative a geni coinvolti in sinaptogenesi e in proteine della corticogenesi
La genetica interessa
in particolare la
funzione sinaptica e di
connessione …..
I RISULTATI CONCORDANO CON L’IPOTESI DI UNA
COMPROMISSIONE TRANS-CATEGORIALE DEI
SISTEMI DI CONTROLLO COGNITIVO, RELATIVO AL
NETWORK FRONTO-CINGOLO-PARIETO-INSULARE,
CHE HA UNA IMPORTANTE FUNZIONE ADATTIVA.
LA GENETICA HA UN RUOLO TRANSCATEGORIALE
DI TIPO POLIGENICO CON VULNERALBILITA’
LEGATA AI DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO (ASD,
ADHD, ID, SCZ, …) E NON A UN SINGOLO E SPECIFICO
DISTURBO, CHE SI DIFFERENZIANO PER UN’ ETA’
DIVERSA DI MANIFESTAZIONE CLINICA E CHE PUR
AVENDO BASI BIOLOGICHE COMUNI RICHIEDONO
INTERVENTI SPECIFICI E DIVERSI .
DISTURBI PSICOTICI in microdelezione 22q11
1:2000/4000 nati vivi
6- 12 anni : 2% cardiopatie anomalie palato 13-17 anni : 10 % ipocalcemia alter. immunitarie 18-25 anni : 23 % mutaz. de novo 90% ricorrenza 50% 26 – 35 anni : 41 % > 36 anni : 42 % SINDROME DI GEORGE
DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO nella microdelezione 22q11
6- 12 anni : 13% 13-17 anni : 26 % coinvolgimento del mGluR network gene 18-25 anni : 16 %
Wenger 2015
Are Schizophrenia, Autistic, and Obsessive
Spectrum Disorders Dissociable on the
Basis of Neuroimaging Morphological
Findings? A Voxel-Based Meta-Analysis
Franco Cauda, Tommaso Costa, Andrea Nani, Luciano
Fava, Sara Palermo, Francesca Bianco,
Sergio Duca, Karina Tatu, and Roberto Keller
Autism research 2017
The anatomical co-
alteration
networking analysis
give a description of
networks formed by
co-altered (or co-
atrophy if GM
decrease) cerebral
regions.
Le psicosi e i disturbi dello spettro autistico sono
quadri clinicamente diversi che richiedono
interventi diversi e specifici
Si possono sviluppare quadri psicotici associati
ai disturbi autistici e in questi casi serve un
doppio trattamento
La patogenesi evidenzia radici comuni legata a
una vulnerabilità genetica e influenze ambientali
aspecifica nei disturbi del neurosviluppo
IL PROGETTO DI VITA
INDIVIDUALIZZATO PER LA PERSONA CON AUTISMO
NETWORK MODEL: creazione di una rete territoriale sin dal momento di valutazione
diagnostica e formulazione del progetto individualizzato nel contesto di vita della persona, con interazione continua nel corso dell’intervento
NPI
Psichiatria
Ambulatorio ASD
ASL To
Percorso sociale (IC,
UMVD, dove
richiesto)
Centri abilitativi
esterni , scuola,
percorsi lavoro,
Associazioni fam.
Keller , 2014
AMBULATORIO INTERNISTICO DI TRANSIZIONE
per la disabilità intellettiva (dr Torchio – dssa Pollet)
AMBULATORIO GASTROENTEROLOGIA E
AUTISMO (dr Balzola – dr Alessandria)
ODONTOSTOMATOLOGIA E DISABILITA’
CENTRO MALATTIE METABOLICHE (dr Spada)
AMBULATORI EPILETTOLOGIA, CENTRO
GENETICA MEDICA, etc
Gli aspetti medici: creare un rete …..
Principi generali di articolazione dell’intervento: INDIVIDUALITA’
1. Comunicazione
2. Autonomia
3. Occupazione – lavoro – ruolo sociale
4. Benessere psicologico
5. Benessere fisico
6. Relazioni sociali
7. Gestione del patrimonio
8. Rispetto di leggi e norme
9. Affettività, sessualità
10. La tecnica come strumento…NON FINE
ABILITAZIONE EDUCATIVA STRUTTURATA
TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE
INDIVIDUALE / INTERVENTO ABA
GRUPPO FEUERSTEIN
GRUPPO ESPRESSIVO
GRUPPO SOCIAL SKILL TRAINING
GRUPPO AUTOMUTUO AIUTO PER GENITORI
I percorsi attivati presso Centro Pilota..
GRUPPO DI MUTUO-AIUTO GUIDATO PER GENITORI DI PERSONE
CON DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO – DSSA BARI
I vantaggi del gruppo:
Forte senso di appartenenza
Maggiore consapevolezza per ciò che accade sia in se
stessi che negli altri membri (ascolto reciproco)
Nuovi strumenti conoscitivi utili nella lettura della
propria situazione, sviluppati grazie al contributo dei
pari.
Modalità diverse di gestire e affrontare i problemi
quotidiani, spesso stimolano a rivedere anche i propri
modelli comportamentali e ad apportare significativi
cambiamenti nella vita quotidiana
Programma di Arricchimento Strumentale
P.A.S.
o
Metodo Feuerstein
ASL TO
Caterina Finardi, infermiera professionale DSM, laurea in scienza della formazione
45
P.A.S.
Programma di Arricchimento Strumentale
MEDIATORE DISCENTE
- interpretare - organizzare - strutturare
SI PREFIGGE, CONSAPEVOLMENTE, DI AIUTARE L’ALTRO IN UNA SITUAZIONE DI APPRENDIMENTO 46
Training di Competenza Sociale nei Disturbi dello spettro autistico
(Social Skills Training)
e Psicoterapia Cognitiva
Dssa ROMINA CASTALDO Dssa ANTONELLA BRESSA
Dssa Gabriella Tocchi Psicologa-Psicoterapeuta Cognitivista
Social Skills Training
Un intervento altamente strutturato volto a rispondere ai
bisogni di quei pazienti che presentano difficoltà nel
funzionamento sociale.
Una tecnica abilitativa ad orientamento cognitivo-
comportamentale basata sulla teoria dell’apprendimento,
diretta allo sviluppo delle abilità sociali, delle competenze
emotive e metacognitive. Utilizza protocolli specifici
standardizzati su vari aspetti dell’interazione sociale.
Scompone le abilità sociali in più livelli, è caratterizzato da
coerenza e costanza degli schemi proposti, utilizza regole
fisse e precise
PERCORSO PSICOLOGICO PER L’ELABORAZIONE DEL LUTTO/EVENTI DI PERDITA IN DISABILITA’ INTELLETTIVA
(dssa Chieregato)
LA MORTE STEP DEL PERCORSO DI VITA DELL’INDIVIDUO
COMPRENSIONE DELL’ESPERIENZA ASPETTI EMOTIVI LEGATI AL LUTTO
SU COSA LAVORA IL TERAPEUTA
IL CICLO DI VITA COSA VUOL DIRE MORIRE
COME POSSO STARE QUANDO MUORE QUALCUNO
COSA CAMBIA QUANDO MUORE QUALCUNO
Corsi prelavorativi per persone con autismo I corsi Prelavorativo vengono finanziati dalla Città
Metropolitana e finanziato attraverso fondi messi a
disposizione dal Fondo Sociale Europeo su disposizioni
della Regione Piemonte. Questi corsi devono essere
realizzati in rete con gli attori territoriali e attraverso
attività formative individualizzate, cioè devono, nel loro
svolgersi, riferirsi alle caratteristiche ed ai bisogni di
ogni singolo allievo/a disabile. Questi corsi sono
strumento concreto delle politiche attive del lavoro per
le persone disabili, ai sensi della L.68/99 “ Norme per il
diritto al lavoro dei disabili” e della L. 381/91 “Disciplina
delle cooperative Sociali.
I TALENTI DELLA PERSONA AUTISTICA
1. METODICA
2. RESISTENTE ALLA RIPETITIVITA’
3. ORDINATA
4. AUTENTICA, LEALE E SINCERA
5. CAPACE DI CONCENTRARSI SU UN
COMPITO DEFINITO
6. ATTENTA AI DETTAGLI
7. PRECISA NELLA ESECUZIONE
8. CAPACE DI TROVARE SOLUZIONI NON
COMUNI……
SCREENING DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO E VALUTAZIONE
NEUROPSICOLOGICA NELLA SINDROME DI DOWN
S. Brighenti. F. Santagata
Ambulatorio Disturbi dello Spettro Autistico in Età Adulta, Centro Pilota Regione Piemonte
Ambulatorio Transitional Care, Città della Salute e della Scienza
SC Geriatria e Malattie Metaboliche e dell’Osso U- UVA, Città della Salute e della Scienze
Fed. Malattie Rare Infanitli Onlus
Rachubinski et al., (2017)
PREVALENZA DI ASD
NELLA SINDROME DI
DOWN: 10- 18 %
(popolazione generale 1%)
RISULTATI:
STA- DI positivo 21,9%
STA- DI «dubbio» 12,1 %
I DIVERSI DISTURBI DEL
NEUROSVILUPPO SONO
IN RELAZIONE FRA
LORO ….
I limiti….
Le direzioni in cui andare….