L’esperienza affettiva-sessuale della persona con disabilità intellettiva in un’ottica...

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Affettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori L’esperienza affettiva-sessuale della persona con disabilità intellettiva in un’ottica psico-relazionale Dott.ssa Orietta Sponchiado Psicologa-psicoterapeuta Udine, 15 aprile 2015

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Affettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori

L’esperienza affettiva-sessuale della persona con disabilità intellettiva in

un’ottica psico-relazionale

Dott.ssa Orietta Sponchiado

Psicologa-psicoterapeuta

Udine, 15 aprile 2015

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Disabilità: vincolo e opportunità

VECCHIE IPOTESI:

• La disabilità come evento traumatico che squilibra la modalità di relazione in famiglia (metafora della famiglia come piazza)

• La disabilità come una lente di ingrandimento che ingigantisce precedenti pattern relazionali problematici già esistenti nella famiglia.

Handicap e cibernetica di secondo ordine

• Paradigma evolutivo che vede il disordine come fonte di cambiamento, ricchezza, varietà delle strutture e degli oggetti, nuova organizzazione dei sistemi, permette di definire la disabilità non solo come vincolo ma anche possibilità.

• L’elemento nuovo è la riconsiderazione degli aspetti disequilibranti come vitali e non solo distruttivi dei sistemi.

• PUNTI FERMI: l’angoscia e l’isolamento sociale della famiglia alla diagnosi di handicap nel figlio.

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La nuova ipotesi: vincolo e opportunità

La disabilità è un vincolo, che definisce i limiti del possibile e introduce un cambiamento così grande da modificare, più di altri mutamenti, le modalità di relazione tra i membri del sistema.

L’idea di «vincolo» sottolinea come ogni cosa non può produrre qualsiasi altra cosa.

Il vincolo è diverso dal LIMITE, in quanto non si connota in termini negativi, ma ha insito in sé un concetto di neutralità.

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La nuova ipotesi: vincolo e opportunità

Es. di tipi di vincoli: vincoli genetici, vincoli sociali.

Il vincolo è qualcosa che si gioca a priori nelle possibilità della nostra vita. Così nella nascita c’è un vincolo, la diversità che si può esprimere in diverse maniere.

Un vincolo non limita semplicemente i possibili ma è anche opportunità: non si impone semplicemente dall’esterno a una realtà esistente, ma partecipa alla costruzione di una struttura integrata e determinata e definisce all’occasione uno spettro di conseguenze nuove.

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La nuova ipotesi: vincolo e opportunità

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Diagnosi è una perturbazione del sistema famigliare

Concetto di biforcazione

Sistema plastico

Sistema poco plastico

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Lavorare con la famiglia: una risorsa per il lavoro con la persona con disabilità

La famiglia:

ha una propria struttura e un

funzionamento che va sempre messo in connessione con

l’evoluzione del figlio nel lavoro educativo.

ha una ferita, rappresentata dalla

diagnosi di disabilità e dalla rottura del

proprio sogno sul figlio ed è importante osservare come si è

riorganizzata a partire da questo evento.

possiede un proprio «sapere» sul figlio, che va ascoltato ed

accolto.

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Lavorare con la famiglia: una risorsa per il lavoro con la persona con disabilità

I genitori hanno un proprio stile genitoriale, dato dalla loro storia di figli e dal loro processo di individuazione-separazione dalla famiglia d’origine, che va modulato a seconda della fase del lavoro educativo.

Lo sguardo disabile del genitore sul corpo del figlio:

> i vissuti della corporeità e della sessualità.

La famiglia deve essere accompagnata nella fase di individuazione del figlio perché avvenga una reale autorizzazione all’autonomia.

Differenziazione difficoltosa a causa della disabilità: la famiglia al lavoro su di sé, sulle proprie ferite, per favorire il massimo dello svincolo possibile.

Criticità in spazio coniugale: la coppia al lavoro per ritrovarsi al di là del legame genitoriale.

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Lavorare con la famiglia: una risorsa per il lavoro con la persona con disabilità

La famiglia • per essere utile alla crescita del figlio disabile, deve lavorare sul suo

essere plastico, sulla sua flessibilità, sulla sua generatività la capacità trasformativa del familiare.

• è importante che riconosca i passaggi (anche quelli dolorosi) del figlio

• è fondamentale che sia accompagnata nel processo rielaborativo di «un figlio per sempre» (compiti di cura parentali non terminabili).

• Impossibilità di sperimentare spazi di svago con soli coetanei in assenza del familiare: la famiglia al lavoro sul tema della separazione e del senso di vuoto dato dal processo di autonomia del figlio.

• L’impotenza di fronte al pregiudizio sociale e la conseguente difficoltà per il figlio di socializzare.

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La risorsa dei siblings

Il sistema fratelli è una «matrice di pensiero» preziosa nel lavoro educativo, il cui ascolto e coinvolgimento determina il lavoro sul processo di individuazione della persona disabile.

I siblings come ponte nel lavoro trasformativo con la famiglia

La «mente dei fratelli»: capace di operazioni significative verso il cambiamento

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Apocalisse in adolescenza

L’adolescente si deve

riorganizzare rispetto a…

• Relazione con il corpo

• Relazione con la sessualità

• Relazione con l’ambiente

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Corpo e psiche in adolescenza

Il corpo è la condizione necessaria e sufficiente perché vi sia l’avvento

del pensiero

UNITÀ PSICO-

SOMATICA

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Il corpo come complesso trifunzionale

CORPO DEI BISOGNI

• Corpo materiale con bisogni automatici

CORPO DEL DESIDERIO

• Corpo erogeno

• Corpo libidico

CORPO DEL SIMBOLO

• Propone una dialettica relazionale

• Condensa corpo dei bisogni e corpo del desiderio

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Il corpo doppio dell’adolescente

Il corpo angelico familiare onnipotente dove sono

sedimentate le tracce delle esperienze e i programmi di soddisfazione delle pulsioni.

Il corpo pubere nuovo sessuale, non familiare, luogo di vissuti

non conosciuti, percepibili però in rapporto con il piacere.

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La testimonianza di…

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STUDIO DI PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA DOTT.SSA ORIETTA SPONCHIADO

Psicologa - psicoterapeuta

Mediatore familiare

Consulente Tecnico d'Ufficio e di Parte

Esperta in Terapie Interculturali

Esperta in Psicologia Scolastica

Piazza Menon, 2 31056 Biancade di Roncade (TV)

Cell. 348 74 87 655 [email protected]

www.orietta.sponchiado.it Dott.ssa Orietta Sponchiado