La posizione del punto P nel piano può essere definita in due … · 2013-11-07 · • Moto...

22
Il moto nel piano: coordinate cartesiane e coordinate polari La posizione del punto P nel piano può essere definita in due modi: - COORDINATE CARTESIANE x(t) y(t) - COORDINATE POLARI Come passare da un tipo di coordinate ad un altro? 28 ) ( ˆ ) ( t t r ) ( sin ) ( ) ( ) ( cos ) ( ) ( t t r t y t t r t x ) ( ) ( ) ( tan ) ( ) ( ) ( 2 2 t x t y t t y t x t r y x P (t) x(t) y(t)

Transcript of La posizione del punto P nel piano può essere definita in due … · 2013-11-07 · • Moto...

Il moto nel piano: coordinate cartesiane e coordinate polari

La posizione del punto P nel piano può essere definita in due modi:

- COORDINATE CARTESIANE x(t) y(t)

- COORDINATE POLARI

Come passare da un tipo di coordinate ad un altro?

28

)(ˆ)( ttr

)(sin)()(

)(cos)()(

ttrty

ttrtx

)(

)()(tan

)()()( 22

tx

tyt

tytxtr

y

x

P

(t)

x(t)

y(t)

Il moto nel piano: coordinate cartesiane e coordinate polari

La posizione del punto P nel piano può anche essere definita con il raggio

vettore. Mentre nei moti rettilinei abbiamo potuto trascurare la natura vettoriale

di spostamento velocità e accelerazione, nei moti sul piano, dobbiamo

considerare tali grandezze come vettori.

29

y

x

P

(t)

x(t)

y(t)

)(trOP

RAGGIO VETTORE

yx

yx

utyutx

trtrtr

)()(

)()()(

ry

rx

Il moto nel piano: spostamento e velocità

30

y

x

P(t)

P(t+Dt)

Dr

O

Spostamento:

Velocità vettoriale:

Per dr diventa tangente alla

traiettoria e in modulo diventa pari allo

spostamento infinitesimo ds:

Il vettore velocità individua con la sua

direzione e il suo verso la direzione e il

verso del moto e con il suo modulo

individua la velocità istantanea con cui è

percorsa la traiettoria

dt

rd

t

rv

t

D

D

D 0lim

0Dt

)()(

)()(

trttrr

rtrttr

DD

DD

y

x

P(t)

P(t+Dt)

O

TT

T

uvudt

dsv

udsrd

v

Il moto nel piano: componenti della velocità

31

y

x

P(t)

O

Componenti cartesiane

Poiché

vx e vy sono le componenti cartesiane della

velocità del punto P.

vx e vy dipendono dalla posizione degli

assi.

yyxxyx

yx

uvuvudt

dyu

dt

dx

dt

rdv

uyuxr

vx

vy

22yx vvv

v

Il moto nel piano: componenti della velocità

32

Componenti polari

vr e v sono le componenti polari radiale e trasversa. La

componente radiale dipende dalle variazioni del modulo del

raggio vettore; la componente trasversa dipende dalle

variazioni di direzione del raggio vettore.

O

v

v

vr

u

dt

dru

dt

drvvv rr

Il moto nel piano: accelerazione

33

2

2

dt

rd

dt

vda

dt

rdvessendo

L’accelerazione nel moto piano esprime le variazioni di velocità in modulo e

in direzione: avrà perciò 2 componenti.

Nei moti rettilinei invece abbiamo visto che essa ha un’unica

componente perchè la direzione non cambia.

Si ricava che:

La prima componente è parallela alla velocità e prende il nome di

accelerazione tangenziale, la seconda componente dipende dalla

variazione della direzione della velocità ed è ortogonale a questa; essa

prende il nome di accelerazione normale o centripeta.

NTNT uR

vu

dt

dvaaa

2

aT

aN

a

Il moto nel piano: componenti dell’accelerazione nei diversi moti

34

Vediamo quali sono le componenti

• Moto rettilineo uniforme aN = 0 aT = 0

• Moto rettilineo uniformemente accelerato aN = 0 aT ≠ 0

• Moto curvilineo aN ≠ 0 aT ≠ 0

• Moto curvilineo uniforme aN ≠ 0 aT = 0

NTNT uR

vu

dt

dvaaa

2

aT

aN

a

Composizione di due moti rettilinei

35

Consideriamo una pallina che rotola su un piano con velocità costante. Quando

il piano del tavolo finisce la pallina comincia a cadere a terra.

Vogliamo determinare con quale velocità toccherà terra e a quale distanza

rispetto al limite del tavolo la pallina toccherà terra.

vx

Composizione di due moti rettilinei

36

Consideriamo una pallina che rotola su un piano con velocità costante. Quando

il piano del tavolo finisce la pallina comincia a cadere a terra.

Vogliamo determinare con quale velocità toccherà terra e a quale distanza

rispetto al limite del tavolo la pallina toccherà terra.

vx

y

x 0 xf

y0

Composizione di due moti rettilinei: tempo di caduta

37

Se la pallina, da ferma, cadesse dall’altezza del tavolo, essendo la sua

accelerazione costante e pari a g e il moto avverrebbe lungo un’unica direzione,

quella verticale (asse y) in modo uniformemente accelerato.

vx

y

x 0 xf

Il tempo che essa

impiegherebbe per cadere

sarebbe dato da:

g

yt 02

y0

Composizione di due moti rettilinei: velocità durante la caduta

38

Tuttavia la pallina non cade da ferma, bensì ha una componente di velocità

lungo l’asse orizzontale (asse x). Questo fa sì che le due velocità (orizzontale e

verticale) debbano essere composte per poter individuare la velocità finale

(direzione, verso e modulo) .

vx

y

x 0 xf

La velocità con cui si

muove la pallina dopo aver

lasciato il tavolo è:

In modulo:

yx vvv

y0 vy v

22

2 )(gtt

sv

D

D

Quindi la velocità varia al variare del tempo.

Composizione di due moti rettilinei: spostamento massimo

39

La distanza dal limite del tavolo in cui la pallina toccherà terrà è la componente

orizzontale dello spostamento che sarà determinata a partire dalla componente

orizzontale della velocità e del tempo impiegato durante la caduta:

vx

y

x 0 xf

g

yvxtvxx xxf

000

2

y0

Moto circolare

40

È un moto la cui traiettoria è rappresentata da una circonferenza. Si dice che il

moto è uniforme se la velocità con cui il punto si sposta lungo la circonferenza è

costante in modulo (ma non in direzione e verso) e l’accelerazione tangenziale è

nulla, per cui avrò solo la componente centripeta.

L’equazione oraria del moto può essere scritta in coordinate curvilinee o in

coordinate polari.

x

y

P

R

Moto circolare: velocità

41

Geometricamente l’arco di circonferenza percorso è:

Il vettore velocità è tangente alla traiettoria e il suo modulo è pari alla velocità

istantanea.

Poiché la velocità istantanea è: v = ds/dt

Allora dove w è la velocità angolare; esprime il rapporto tra

l’angolo descritto dal punto in movimento e il tempo impiegato per descriverlo.

x

y

P

R

RRdt

dv w

dRds

s

RvR

v

R

v

dt

ds

RdtR

ds

dt

d

ww

w

11

Moto circolare: accelerazione

42

Il vettore accelerazione è composto dai due vettori uno tangente alla traiettoria e

uno normale alla traiettoria.

La componente normale alla traiettoria dipende dalla velocità istantanea con cui

viene percorsa la traiettoria e dalla sua curvatura (R).

x

y

P

R s

RR

vau

R

vaa NNN

222

w moduloin

Moto circolare: accelerazione angolare

43

x

Se il moto è circolare ma non uniforme:

Possiamo definire una grandezza nuova che è l’accelerazione angolare:

Da cui l’accelerazione vettoriale può essere scritta come:

NTNT uR

vu

dt

dvaaa

2

RR

va

Ra

R

a

dt

dv

Rdt

d

N

T

T

22

1

w

w

NTNT uRuRaaa)()( 2w

Moto circolare uniforme: equazione oraria

44

L’equazione oraria del moto può essere scritta in coordinate curvilinee o in

coordinate polari.

coordinate curvilinee:

coordinate polari:

x

y

P

R

)()(

)()(

00

00

ttt

ttvsts

w

Il moto circolare è un moto periodico perciò

il punto ripassa nelle stesse posizioni ad

intervalli di tempo fissi.

Si definisce PERIODO l’intervallo di tempo

impiegato dal punto per coprire una

circonferenza; si definisce FREQUENZA il

numero di giri compiuti in un intervallo di

tempo unitario.

w

w

22

22

R

vf

v

RP

Moto circolare uniforme: coordinate del punto in movimento

45

La posizione del punto in funzione del tempo può essere determinata se sono note

le coordinate del punto al passare del tempo:

ma quindi

x

y

P

0

R

)()(

)cos()(

0

0

tsenRty

tRtx

w

w

)()(

)(cos)(

tsenRty

tRtx

)()( 00 ttt w

Moto parabolico

46

Analizziamo ora il moto nel vuoto di un punto P lanciato dall’origine O con

velocità iniziale v0 formante un angolo con l’asse orizzontale, x.

Vogliamo determinare:

1) Traiettoria

2) Posizione G in cui il punto ricade sull’asse x (GITTATA)

3) Massima altezza raggiunta

Nel punto in O:

Accelerazione a = g = -g uy

Posizione: r = 0

Velocità: v = v0

Istante iniziale: t0 = 0 s

v0

O G

Moto parabolico: velocità

47

Il moto avviene nel piano individuato dai vettori g e v. Entrambi i vettori

possono essere quindi scomposti secondo gli assi cartesiani x e y.

Il moto è soggetto alla componente tangenziale dell’accelerazione

gravitazionale che ne fa decelerare il moto prima che il punto raggiunga la

massima altezza e fa accelerare il moto subito dopo.

La velocità è dunque esprimibile secondo la relazione:

-guy

O G

-guT

T

guT

-guy

y

x

y

t

ugtvdttavtv

0

0

0 )()(

v0

yx uvuvv

sencos 000 yx

yyx

ugtvuv

ugtuvuvtv

)sen(cos

sencos)(

00

00

Moto parabolico: spostamento

48

Possiamo scrivere le leggi orarie dei moti proiettati:

Se per diversi istanti di tempo andiamo a tracciare le posizioni così calcolate

sul diagramma cartesiano, otteniamo la traiettoria del punto e vediamo che

essa è una parabola. Possiamo anche determinarlo matematicamente

ricavando il tempo dall’equazione 1 e sostituendolo nell’equazione 2.

Si ottiene:

)2(2

1)()1(cos)( 2

00 gttsenvtytvtx

2

220 cos2

tan)( xv

gxty

0

0.2

0.4

0.6

0 2 4 6 8

y

x

Moto parabolico: gittata

49

Calcoliamo ora la gittata ossia la distanza da O in cui il punto tocca l’asse delle

x. In questo punto la coordinata y della posizione è nulla. Pertanto dobbiamo

porre y(x) = 0.

Abbiamo due soluzioni: per x=0 e per :

Da cui ricaviamo che l’altezza massima raggiunta è:

N.B. Si calcola che l’angolo di lancio per il quale la gittata è massima è un

angolo di 45° (/4)

0cos2

tan)( 2

220

xv

gxxy

0

0.2

0.4

0.6

0 2 4 6 8

y

x

xM MG xg

vx 2

tancos2 220

g

senvyM

2

220