La Porta del Gargano

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Numero 0 - Anno 0 Dicembre 2009 Questo magazine è pubblicato senza periodicità fissa e pertanto non può essere considerato una testata giornalistica ai sensi della legge italiana 62/2001. La Porta del Gargano Cronaca La triste storia dei capodogli ........ Eventi Colombo parla di... ........ Cultura Stagione teatrale

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Rivista che riguarda San Nicandro Garganico (FG)

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Numero 0 - Anno 0Dicembre 2009

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La Porta del Gargano

CronacaLa triste storia dei capodogli........EventiColombo parla di...........CulturaStagione teatrale

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SOMMARIO

Le opinioni espresse non riflettono necessariamente il punto di vista del giornale

Parte una nuova avventura 3

La triste storia dei capodogli 4

A scuola si festeggia l’arrivo dell’autunno 6

Gherardo Colombo ci parla delle regole 8

Una giornata da LEO 10

Tutti insieme sotto l’albero 12

Stagione Teatrale 2009/2010 14

Un successone per il Festival Transiti ad Oriente 15

La Lokomotiva 16

Lottando contro la “bestia nera” 18

Le previsioni dal 24 dicembre 20

REALIZZAZIONE GRAFICAMatteo Ciavarella, Piero Vocale

[email protected]

AUTORI DI QUESTO NUMERODomenico Maria MascoloMatteo CiavarellaMatteo VocalePiero Vocale

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EDITORIALE

3La Porta del Gargano

Parte una nuova avventura

“La Porta del Gargano” è un esperimento di magazine on-line, una rivista elettronica gratuita sfogliabile sul web tramite la versione Flash oppure scaricabile direttamente sul PC nel comune formato PDF.

La Porta del Gargano da spazio a tutti, ognuno potrà scrivere un articolo, che dopo la valutazione dello Staff potrà essere pubblicato in queste pagine. Il magazine è suddiviso in svariate categorie, come Cronaca, Cultura, Eventi e Rubriche varie, con l’obiettivo di introdurne altre qualora si presentasse l’occasione.

In questa fase sperimentale il magazine La porta del Gargano non rappresenterà una testata giornalistica in quanto i contenuti e la rivista verrà aggiornata senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001

Vi auguriamo buona lettura...

Lo Staff

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CRONACA

La triste storia dei capodogli

Lo scorso 10 dicembre sulle nostre spiagge, più precisamente tra Capoiale e Foce Varano, si sono spiaggiati ben 9 capodogli. I primi avvistamenti sono avvenuti nel primo pomeriggio, quando la Capitaneria di porto di Vieste ha allertato il Centro Nazionale Studi Cetacei e il servizio Veterinario. Due cetacei sono riusciti a mettersi in salvo, ma purtroppo i vari tentativi per salvare gli altri esemplari sono stati vani.

C’è chi lamenta il ritardo degli arrivi dei soccorsi, ma forse semplicemente nessuno era pronto ad un evento del genere. In Europa non si è mai verificato uno spiaggiamento di massa di queste dimensioni. I

volontari hanno provato in tutti i modi a salvare i cetacei, ma, complici condizioni meteo sfavorevoli con vento forte e mare agitato, a nulla sono valsi gli sforzi.

Si tratta di esemplari di almeno 15 tonnellate l’uno, con lunghezze variabili dai 7 ai 10 metri. I capodogli si trovavano a circa 10 metri dalla riva del mare, e sono deceduti dopo una lunga agonia schiacciati dal loro stesso peso che innanzitutto ha danneggiato i polmoni, e poi via via tutti gli altri organi vitali. Un’agonia che forse poteva essere evitata? Purtroppo no secondo il ministero dell’Ambiente: “Era stato deciso di abbreviare l’agonia dei capodogli

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5La Porta del Gargano

CRONACAmorenti con una forma di eutanasia medica, ma purtroppo - afferma il ministro Stefania Prestigiacomo - non sono disponibili in Italia dosi del farmaco indicato. Ho ritenuto e continuo a ritenere inumano farli uccidere a colpi di armi da fuoco pesanti”.

Ora ci si chiede quali possano essere state le cause della morte. Una sorta di discarica è stata trovata all’interno dello stomaco di 4 capodogli: buste di plastica, pezzi di corda, scatole e contenitori di vari materiali. “Quello che sembrava il capobranco - spiega il professore Giuseppe Nascetti, pro-rettore dell’università della Tuscia, uno massimi esperti mondiali di parassitologia ed ecologia marina - ne aveva lo stomaco colmo. Un po’ meno gli altri tre. Ma la morte di tutti e sette gli esemplari è riconducibile al fatto che i tre capodogli che non avevano ingerito oggetti di plastica abbiano seguito il capobranco andando come lui a morire sulla spiaggia. Un comportamento legato allo spirito gregario ai gruppi di giovani maschi”.

Intanto dal 21 dicembre sono

stati avviati i lavori per trasportare le carcasse dei 7 capodogli in un terreno di Ischitella, dove verranno sotterrati ad una profondità di 5 metri sotto calce viva e terreno. Le carcasse saranno sezionate in due parti per agevolare il trasporto, che avverrà tramite autotreni. I cetacei saranno dissotterrati tra circa un anno, quando gli scheletri potranno essere a disposizione di musei ed esperti. Già molte le richieste da parte di istituti per cercare di ottenere uno degli scheletri. E sicuramente su questo non mancherà la speculazione.

Piero Vocale

Foto di Nazario Cruciano

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EVENTI

A scuola si festeggia l’arrivo dell’autunno

Lo scorso 17 novembre presso il cortile dell’edificio scolastico “Piazza IV Novembre” si è svolta la Festa dell’Autunno. L’evento è stato organizzato per festeggiare insieme ai bambini la stagione in corso, senza sottovalutare l’apprendimento che hanno potuto ottenere grazie alla festa. Infatti ad ogni classe è stato assegnato un tema sull’autunno, da studiare e successivamente rappresentare tramite canti, balli, poesie e arte culinaria.

In questo modo i bambini sono stati guidati alla scoperta dei frutti autunnali, della vendemmia dell’uva, dei frutti di bosco secchi, della zucca e delle olive. Molti tra questi temi rientrano nella tradizione del nostro paese, come la vendemmia dell’uva e la produzione dell’olio, quindi si è trattato di una riscoperta delle tradizioni. Altri temi invece, come ad esempio la zucca, hanno richiesto una ricerca su nuovi argomenti, andando alla scoperta di nuove ricette e tradizioni straniere.

La mattinata è iniziata con le rappresentazioni delle scuole materne fino ad arrivare alla quinta elementare. Anche il clima atmosferico ha contribuito alla manifestazione, con una nebbiolina che ha avvolto il paese quasi per l’intera mattinata. Dopo le rappresentazioni dei bambini si è passati alla degustazione dei piatti preparati per l’occasione, esclusivamente con frutti autunnali.

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EVENTI

Tra le autorità è stato sempre presente alla manifestazione il vice sindaco Antonio Gambuto, che ha gradito molto l’evento, sperando in un proseguimento il prossimo anno. Nonostante i molti impegni anche il Sindaco, Costantino Squeo, si è affacciato all’evento, sfruttando l’occasione per controllare l’andamento dei lavori di tinteggiatura in corso in alcune aule dell’edificio.

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EVENTI

Ottima iniziativa, quella patrocinata dall’assessorato alla cultura che ha permesso alla nostra città in data 26 ottobre di conoscere il modo di vivere e pensare dell’ex magistrato di “manipulite” Gherardo Colombo. L’incontro si è svolto in un palazzo “Fioritto” strapieno, importante è stata la risposta della gente, che per assistere alla performance dell’ex magistrato, ha resistito a lungo in piedi come nelle migliori scene di altri tempi. Colombo ci ha parlato delle regole e ci ha spiegato il loro funzionamento secondo ciò che dice la legge. Molto interessante è stato il modo di porsi del professore, il quale per rendere più affrontabile per le persone comuni un discorso tecnico, ha utilizzato molti aneddoti, anche storici. Ci ha spiegato la differenza, ad esempio, che c’era nel modo di pensare circa la tortura tra prima e dopo l’uscita del celebre libro di Cesare Beccarla “dei delitti e delle pene”; prima del libro (edito in Italia nel 1694)la tortura in Europa era usata legittimamente da tutte le grandi monarchie e dai piccoli stati in tutte le sue forme (quelle propriamente ammesse

dall’inquisizione), dopo l’uscita e il conseguente successo planetario di questo libello, tutti i governi, anche per via del nuovo modo di pensare illuminista deplorarono l’uso delle tortura e l’abolirono. L’esempio del libro di Beccaria è stato propedeutico, insieme ad altri schemi logici usati da Colombo, per far capire alla platea come il cambiamento del modo di pensare porta al cambiamento delle regole del gioco politico-civile. Quello che poteva sembrare impossibile solo pochi anni prima, ovvero l’abolizione del metodo accusatorio nella procedura penale, era diventata realtà nel giro di pochissimo tempo dopo che le anime della gente furono scosse da quel manoscritto. Molto comunicativo, Colombo (che per rendere ancora più partecipe la platea ha deciso di tenere il discorso in piedi camminando tra il pubblico) ha accolto e risposto a tutte le domande propostegli da parte della gente presente. Con il suo modo di pensare ha convinto tutti i presenti che una società migliore, diversa,

Gherardo Colombo ci parla delle regole

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EVENTI

basata su regole certe è possibile, a condizione però che il cambiamento avvenga dal basso, dalle strade. Il diritto, le regole secondo l’ex P.M. sono la propagazione del modo di pensare e di vivere di una parte della popolazione che è riuscita ad imporlo alla maggioranza; se l’Italia è un posto corrotto, dove le regole certe non vengono applicate, dove la legge non è uguale per tutti, ciò è dato dal modo di recepire e utilizzare il diritto da parte della gente che preferisce trasgredire e eludere la legge piuttosto che garantire il suo utilizzo in maniera consona.

La situazione critica in cui versa la nostra nazione è dettata quindi dal modo di pensare “criminoso” di alcuni, la soluzione a questa situazione è possibile solo se ci sarà una presa di coscienza da parte dei “più”, i quali dovranno imporre il loro modo di pensare attraverso la scelta di rappresentanti adeguati, non di derivazione criminale (come tuttora succede, basti pensare ai 19 condannati in maniera definitiva presenti tra le poltrone di Montecitorio) ma tra la cittadinanza attiva, culturalmente

capace e sensibile a tematiche sociali importanti. L’idea principe del professore è quindi quella che le persone per bene costituiscano liste civiche nelle quali immettere le persone migliori e portarle al consiglio comunale prima e ad altri alti livelli poi. Il messaggio di Colombo è stato recepito in maniera totalitaria dal pubblico, che è rimasto estasiato dal modo di porsi dell’ex magistrato, il quale ha catturato la piazza riuscendo a tenere attivi tutti i presenti (sannicandresi e non) per circa due ore.

Bisogna plaudire l’iniziativa dell’assessore alla cultura , queste sono le manifestazioni che rendono migliore una società civile.

Domenico Maria Mascolo

Foto di Michele Eugenio Di Carlo

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EVENTI

Il 18 dicembre, a pochi giorni dalle festività natalizie , il LEO Club di San Severo, anche se in ritardo di qualche giorno rispetto ad altri club nazionale, scende in piazza, o meglio nell’atrio del centro commerciale E.LECLERC di San Severo, per raccogliere fondi per il progetto nazionale unileo4light, il quale si sta impegnando ad aiutare i ragazzi ipovedenti e non vedenti tramite la vendita di piccoli pandori Paluani per installare postazioni multimediali nelle università italiane.

L’obiettivo dei club LEO è quello di sostenere ed incentivare lo studio e la crescita professionale dei ragazzi disabili della vista che decidono di proseguire il loro percorso di studi attraverso il conseguimento di lauree, diplomi o certificati, incrementando il numero di nuovi iscritti e di studenti che completano il ciclo di studi universitari. La realizzazione di postazioni multimediali serve a far capire ai ragazzi e a chi influenza le loro scelte di studio, che oggi è possibile superare il loro handicap nello studio e nel lavoro, sia attraverso le nuove tecnologie, sia venendo a conoscenza e condividendo modelli di successo ed esperienze positive

vissute da altri ragazzi.

I piccoli pandori sono stati venduti al prezzo di 3€; in questo momento si potrebbe pensare ad un prezzo stratosferico, ma in questo caso non importa il prezzo del pandoro, ma conta il gesto, l’atto di aiutare i ragazzi disabili. Mentre scrivo

Una giornata da LEO

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EVENTI

quest’articolo sono pieno di gioia, una gioia data dalla gente che anche in un momento di crisi economica a livello mondiale è riuscita a non tirarsi indietro nell’ aiutare il club nell’adempiere il suo scopo. Sono stati venduti in poco meno di due ore la bellezza di 104 piccoli pandori, quindi si è riuscito a raccogliere la somma di 321,55€; sarà anche una piccola somma rispetto alle centinaia di mila euro che occorrono per aprire una postazione multimediale con la produzione di testi, ma da una piccola goccia può nascere un mare, ed è quello che io mi aspetto. Con i fondi raccolti fino ad ora a livello nazionale, sono già state donate le postazioni alle università di Palermo, Brescia, Verona, Trento, Pisa e a breve

verranno inaugurate anche le postazioni di Bari, Bologna, Torino, Udine, Roma, Napoli.

Alla Fine di questo articolo da parte mia è doveroso ringraziare per l’assoluta disponibilità e gentilezza il direttore dell’ipermercato E.LECLERC di San Severo. Un ringraziamento speciale va a tre persone in particolare: a Maria Pia Calabrese, un presidente di club eccezionale, una vera LEO, che dimostra ogni giorno di più di essere in grado di donare tutta se stessa per aiutare gli altri e a dare sempre il meglio di se; a Costantina

Donatacci, una donna meravigliosa, una scoperta per quanto riguarda la sua scioltezza nella vendita dei piccoli pandori e all’intraprendenza nel farlo e all’impegno che ha donato a questa iniziativa, ed ultima ma non ultima in ordine di importanza alla segretaria di club, Annalisa Florio, una veterana nel club di San Severo, una donna preziosa piena di esperienza che riesce ad essere versatile in ogni situazione. Ma il ringraziamento più grande va a tutte le persone che hanno sostenuto l’iniziativa unileo4light e che spero continueranno a farlo in futuro.

Il delegato T.O.N Matteo Ciavarella

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EVENTI

A conclusione del progetto “Tutti insieme sotto l’albero”, promosso dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con gli istituti scolastici in indirizzo, gli ospiti del Centro di Riabilitazione Mentale e della RSA, gli anziani dello SPI-CGIL, dell’Unitalsi, dell’oratorio “Santa Teresa d’Avila” e i ragazzi diversamente abili della cooperativa “San Francesco”, il 17 dicembre si è festeggiato tutti insieme in Piazza IV Novembre per l’accensione dell’albero natalizio.

Ad aprire la manifestazione è stata Cinzia Tenace, assessore alle politiche sociali. “Il progetto aveva come scopo principale quello di abbellire tutti insieme la nostra piazza attraverso la realizzazione di un albero addobbato con materiale riciclato“ - ha spiegato l’assessore, rispondendo poi a qualche polemica sulla grandezza dell’albero - “Un albero che molti

forse immaginavano più grande, più maestoso e imponente, ed io penso che è un albero che ci assomiglia in qualche modo: un pò piccolo ma ricco di tante risorse“.

Ha preso poi la parola il Sindaco, Costantino Squeo. “Stiamo accendendo le luci di un mondo nuovo” - annuncia Squeo - “Attraverso quello che può essere uno scarto si riesce ad addobbare un oggetto che è stato sempre un qualcosa di importante per le nostre festività“.

Con il simbolico addobbo dell’albero da parte di un rappresentante per ogni gruppo si è alla fine illuminato l’albero, a cui sono seguiti canti natalizi attorno l’albero e l’animazione con giochi e tornei a cura dei volontari dell’oratorio “S. Teresa d’Avila”.

Tutti insieme sotto l’albero

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CULTURA

Stagione Teatrale 2009/2010Si è aperto lo scorso 9 dicembre

al Teatro Italia il sipario della Stagione Teatrale 2009/2010. Il primo spettacolo è stato un concerto inedito dedicato al Natale e al Jazz. Si intitola Merry Christmas in Jazz ed è stato presentato da Rossana Casale che ha cantato la gioia e la malinconia del Natale. La voce del gruppo è stata accompagnata dal quartetto composto da Roberto Regis ai sax, Luigi Bonafede al pianoforte, Aldo Mella al contrabbasso e Maurizio Cuccuini alla batteria.

Dalle canzoni di Irvin Berlin come I’ve Got A Love To Keep Me Warm al bellissimo The Christmas Blues di Cahn/Holt, dalla famosa The Christmas Song, passando per I’ll Be Home For Christmas, fino a My Favourite Things, nata dal musical di Richard Rodgers “Tutti insieme appassionatamente” e poi resa capolavoro da John Coltrane. Dopo quasi due ore di ottima musica il concerto si conclude con Silent Night, congedando con gli auguri di Natale il pubblico che ha riempito il Teatro Italia.

Ma questo è stato solo l’inizio della Stagione Teatrale che ha nel

programma altri 5 spettacoli con altri protagonisti illustri: Marco Travaglio, Sebastiano Somma e Tosca D’Aquino, David Riondino e Dario Vergassola, Luca Argentero, Emilio Solfrizzi ed Antonio Stornaiolo.

Piero Vocale

9 dicembre 2009 Merry Christmas in Jazz Rossana Casale Quintet 1 febbraio 2010 Io, Eduardo De Filippo S. Somma, T. D’Aquino, B. Colella

20 febbraio 2010 Riondino accompagna Vergassola ad interpretare FlaubertD. Riondino, D. Vergassola

28 febbraio 2010 Shakespeare, in love L. Argentero

18 marzo 2010 Casa Stornaiolo A. Stornaiolo, E. Solfrizzi

14 maggio 2010 PromemoriaM. Travaglio

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CULTURA

Un successone per il Festival Transiti ad Oriente

Si è conclusa con le note brillanti dell’Orchestra Municipale Balcanica la prima edizione del Festival Transiti ad Oriente, organizzato dal Comune di San Nicandro Garganico e dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, in collaborazione con l’associazione culturale “Nemesi”.

La tre giorni, che ha visto un notevole “via vai” di gente nel Cinema Teatro Italia di San Nicandro, si è aperta mercoledì, con il convegno “Passaggi e migrazioni in Puglia”, svoltosi presso l’aula magna del Liceo “De Rogatis”, dove gli interventi di Anna Foa, Franco Terzulli e Grazia Gualano hanno incontrato l’interesse, oltre che dei partecipanti di routine, anche dei ragazzi del liceo e di molti docenti.

A concludere il tutto, le frizzanti note della Municipale Balcanica, in un’esecuzione brillante e, per certi versi, pittoresca, che ha trovato il divertito apprezzamento del pubblico presente, quasi invitato alla partecipazione con gli artisti del palco attraverso brani tradizionali ma anche sperimentazioni vivaci, che hanno evidenziato le alte capacità degli artisti.

Soddisfazione da parte del sindaco Squeo e dell’assessore alla Cultura Tricarico che, riconoscenti dell’organizzazione del direttore artistico Alessandro Langiu, hanno dato appuntamento al prossimo anno, in un percorso che punti, anche da questa direzione, alla crescita culturale e all’incremento di una buona visibilità esterna dell’intera comunità cittadina.

Matteo Vocale

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RUBRICHE

La Lokomotiva

Quando parliamo tra noi sannicandresi della nostra San Nicandro, tendiamo sempre a far emergere gli aspetti più negativi del nostro paese. Il sentimento che pervade il nostro modo di fare è l’indivia nei confronti del nostro paesano, che magari impegnandosi seriamente in un lavoro è riuscito ad ottenere dei risultati. La nostra reazione è nella maggior parte dei casi denigratoria nei confronti di quel tipo che si è sbattuto per ottenere qualcosa di positivo e per far crescere la nostra piccola e misera comunità. Il mio intento in questa nuova rubrica è cercare di far pensare con la propria testa i cittadini di San Nicandro dei quali conosco l’intelligenza; e porre da un angolazione diversa le tematiche sociali che molte volte vengono affrontate da questi con banale indifferenza e soprattutto attraverso l’utilizzo di squallide frasi fatte.

Oggi vorrei parlare di un problema che mi sta particolarmente a cuore; la crisi di “vita”, intesa come vita sociale di piazza, che sta passando

il nostro paese. Si sostiene, con buona ragione, che questo sia un paese morto o, almeno in coma irreversibile. Uscendo di sera nei vari giorni della settimana (fine settimana compreso!) si riesce a comprendere la mia affermazione. Se ci si fa un giro per il corso della nostra città, ad esempio di martedì sera, si ha l’impressione che nel nostro comune sia imposta la legge marziale e precisamente il coprifuoco. In realtà analizzando obbiettivamente la situazione, si perviene ad una soluzione diversa, dettata dalle caratteristiche topografiche del nostro paese. Se ad esempio ad Apricena o a Cagnano escono 100 persone ogni sera, queste si ritrovano più o meno in luoghi di incontro limitrofi geograficamente. Da noi la tendenza è di passare da un posto all’altro e ciò porta a far sembrare vuoti più luoghi distanti tra loro. Se ci facciamo una passeggiata in macchina, osserviamo parecchi gruppetti di persone disposti in luoghi distanti del nostro comune.

Partendo dalla villa comunale per un viaggio virtuale troveremo un

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RUBRICHE

gruppo più o meno folto di ragazzi, un altro sulle scale della scuola di piazza IV novembre, altri gruppi localizzati nella zona dei muretti. Proseguendo per questo viaggio virtuale passiamo per il quartiere “Bronx” e arriviamo al “bel vedere” comunemente chiamato “g’sina”, qui troviamo una fila di macchine parcheggiate con all’interno gruppi di giovani o coppiette, e nel piazzale sicuramente ci saranno altri ragazzi e altre macchine. Continuando il nostro viaggio ci spostiamo verso il “parco San Michele”, passiamo davanti ad una panineria e troviamo delle macchine parcheggiate all’esterno del locale; in villa “San Michele” troviamo la maggior parte delle persone alcune localizzate davanti o all’interno dei locali aperti, altre davanti al camion del paninaro, altre ancora alle spalle del confine di delimitazione della villetta. Continuando ancora la nostra “passeggiata” ci portiamo verso il viale della stazione passando davanti ad un pub, dove all’esterno si vedono delle macchine posteggiate, significa che dentro qualcuno ci sarà. Passiamo per il viale della stazione incrociando una nota pizzeria dove ovviamente troviamo macchine posteggiate, e ritorniamo al punto di partenza, la villa comunale. Qui conviene fermarci e fare un po’ di conti: di gente ce n’è il problema è che è dislocata nella assurda disposizione urbanistica del nostro paese, formando gruppetti di persone che essendo lontani tra loro non fanno vita di piazza, non riescono ad interagire e mandano la

parvenza di una comunità assente, inoltre girando in macchina notiamo la presenza di molte altre autovetture che come noi, girano continuamente , senza fermarsi, all’interno del paese. Tenendo presente poi della presenza dei cosiddetti “quartieri” ovvero luoghi di ritrovo isolati per comitive di ragazzi, ancora tenendo presente il fatto che per privacy non siamo voluti andare nei luoghi “protetti” e frequentatissimi come il “monte Vergine” (che di vergine ha solo il nome) e la collina di “San Michele” deduciamo che ancora altre persone si sono “buttate in piazza”. Dire che la gente non c’è è riduttivo ed è solo quello che salta agli occhi di chi non si fa una domanda critica prima di affermare un luogo comune. Ah dimenticavo, forse non avete notato che durante il nostro tragitto non abbiamo incontrato nessuna pattuglia dei carabinieri, però avremmo potuto trovare bidoni bruciati ecc.

Domenico Maria Mascolo

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RUBRICHELottando contro la “bestia nera”

Non è l’ultimo colossal dell’horror hollywoodiano ma solo il nome che alcune persone usano per descrivere la lotta che quotidianamente fanno contro un grande male che affligge decine e decine di ragazzi chiamato Bulimia. E’ di questi giorni la notizia che affianca questo disturbo alimentare alla campionessa del mondo e olimpica Federica Pellegrini. La Pellegrini al settimanale “Tu” racconta di aver sofferto di bulimia dall’età di 16 fino all’età di 18 anni e di aver iniziato così: “Una sera avevo cenato da poco, seguendo come sempre alla lettera le prescrizioni della mia dieta. A un certo punto qualcosa è scattato nel mio cervello, scatenando un vero dramma, come un automa che obbedisce a un segnale, mi sono fiondata in cucina, ho aperto il freezer e ho tirato fuori una vaschetta di gelato. Ne ho trangugiato un chilo, voracemente, quasi in trance. Questa è stata la mia prima volta da bulimica, dopo l’ultimo cucchiaio è scattato istantaneamente il senso di colpa “Non ti fai schifo?” ho pensato... avevo il campo libero, ero sola in casa, sono corsa in bagno. China davanti al water, con lo spazzolino da denti ho stimolato il vomito... mi sono liberata del gelato, e con esso anche di tutto quello che mi opprimeva”.

Nella lista di atleti o personaggi famosi che hanno confessato di aver convissuto con la bulimia, anche Amy Winehouse, Elton John, Britney Spears, Alanis Morissette, la Principessa Diana. Nel nostro piccolo paese non è sconosciuto questo

disturbo alimentare, anzi molti giovani e ne soffrono. Oggi una amica che chiamerò Ely ci parlerà della sua esperienza con la BESTIA NERA.

Ciao Ely, come va? Ci spieghi come hai iniziato a soffrire di bulimia?

Ciao, oggi posso dire bene, anche se la malattia è ancora un po’ dentro di me. Per me è iniziato tutto nel 2005, è accaduto tutto per puro caso, una sera avevo mangiato ma continuavo a mangiare, per andare in camera da letto mi sono guardata allo specchio e mi sono sentita male, guardandomi di profilo ho detto, sei una schifezza, guardati, sono andata in bagno e ho rimesso, da quel giorno è iniziata un calvario.

Come affrontavi la malattia, perché se non sbaglio dopo tempo eri diventata anche anoressica?

Si l’anoressia è venuta due anni dopo, affrontavo tutto come veniva, mangiavo e poi stavo male, i giorni passavano come se nulla ci fosse attorno a me, poi ero senza forze e mi chiudevo in camera mia nel letto

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19La Porta del Gargano

RUBRICHEsenza fare nulla, dopo un po’ il mio organismo si era abituato a questa vita e alla perdita di peso stralodata e riuscivo anche a resistere con due fettine di ananas per pranzo, qualche cereale la sera, ovviamente anche queste poche cose rigorosamente rigettate nel water.

Quando avevi capito che era oramai parte di te, perché non hai fatto nulla per uscirne?

Perché mi sentivo bene, potevo di nuovo essere accettata dalla società, sai era orribile andare nei negozi e uscire a mani vuote, le commesse mi guardavano come per dire “questa qui cosa vuole?”, a causa del mio sovrappeso, la società con me era cattiva e non mi accettava, ora che sono più carina e gradevole vedo che tutto è cambiato, anche se il prezzo da pagare è stato alto.

Tu hai detto: ”il prezzo da pagare è stato alto”, diciamo che ci potevi rimettere anche la vita come tante persone hanno fatto, qual è stato il punto più buio?

Mmm … Il momento più buoi? Sai dal primo giorno per 2, 3, 4, volte al giorno ci sono stati momenti bui, anche se nessuno capiva che avevo questo male, perché io facevo tutto come se nulla tormentasse la mia vita. Il momento più buio in assoluto è stato a carnevale di qualche anno fa, ero solo a casa e dopo aver rimesso la cena sono svenuta in bagno, mi sono svegliata la mattina piena di dolori accanto al water e in quel momento davvero ho ringraziato il cielo di

essere viva perché credevo davvero che non mi sarei più svegliata.

Come hai risalito la china, come hai fatto a buttarti tutto alle spalle e iniziare a vedere di nuovo il mondo a colori?

E’ stata dura, mi sono stati vicini i miei genitori, perché dopo tanto sono riuscita a confessare tutto e mi hanno aiutato tantissimo standomi vicino e donandomi un amore unico. Anche se non ne sono del tutto uscita

Cosa diresti ad un’altra ragazza che ora legge la tua storia?

Le direi di parlare, sfogarsi, non nascondersi nell’ombra, non fare finta che è tutto apposto, almeno alle persone che si amano bisogna confessare tutto e farsi aiutare, se si è sovrappeso è meglio fare sacrifici con una dieta e in palestra e non diventare bulimici, se si è affetti da bulimia nervosa bisogna sfogarsi, perché la vita è bella e non bisogna soffrire così.

Matteo Ciavarella

In Italia l’associazione per lo studio e la ricerca sull’anoressia e la bulimia ha riscontrato questi dati: - Anoressici 0,2-0,8% - Bulimici 1-5%

Su 100 persone affette da questo di-sturbo alimentare 83 sono Donne e 17 Uomini: - 70,3% bulimia nervosa - 23,4 anoressia nervosa

Esordio della bulimia anoressia in età che varia tra i 15 e i 18 anni con un’età media di 25

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METEO

Le previsioni dal 24 dicembre

Negli ultimi giorni, l’Italia si trova sul confine tra una serie di depressioni atlantiche, che scivolano sull’aria fredda ancora presente nei bassi strati di tutto il Nord-Italia, e una solida struttura di alta pressione, che favorisce l’afflusso di aria calda dai paesi nordafricani verso il centro-sud italiano.

Ne consegue un’Italia divisa in due: al nord l’inverno più inclemente, con copiose nevicate, al centro-sud una parentesi autunnale, con temperature ben al di sopra delle medie stagionali.

Tuttavia la situazione al Nord-Italia è in lento miglioramento, in quanto i venti meridionali stanno favorendo l’innalzamento delle temperature, per cui la neve diverrà pioggia anche in collina.

Questa situazione, con correnti predominanti da sud-ovest, venti forti e clima mite e umido, ci terrà compagnia grossomodo fino alla fine dell’anno, con una breve “rinfrescata” tra il 26 e il 27 prossimi.

Da Capodanno, anche se è ancora presto per fare previsioni certe, una struttura di alta pressione sulla Francia potrebbe favorire l’afflusso

sull’Italia di correnti più fredde provenienti prima dal Nord Europa e poi dai Balcani, con il ritorno dell’inverno soprattuto sulle regioni meridionali e sulle centrali adriatiche.

Successivamente, si intravede un’alternanza tra correnti atlantiche e qualche parentesi più fresca da est: ma non conviene sbilanciarci.

Matteo Vocale

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METEO

Giovedì 24 dicembre

Cielo parzialmente nuvoloso, con copertura in aumento ma senza piogge. Vento forte da Libeccio e mare mosso sottocosta, molto mosso o agitato al largo. Temperature abbastanza alte, soprattutto le massime che sfioreranno i 20°C.

Venerdì 25 dicembre

Cielo da nuvoloso a parzialmente nuvoloso senza piogge. Vento ancora moderato da Libeccio e temperature miti, in leggera diminuzione le massime.

Sabato 26 e domenica 27 dicembre

La rotazione del vento da Maestrale favorirà un progressivo abbassamento delle temperature entro le medie stagionali, mentre la nuvolosità aumenterà nel corso della giornata con piogge diffuse nella notte successiva e per tutta la giornata di domenica; possibili nevicate sulle cime più alte del Gargano e del subappennino dauno e comunque oltre gli 800-1000 metri. Temperature in diminuzione e venti forti da NordOvest. Mare da mosso a molto mosso.

Lunedì 28 dicembre

Il Maestrale spazzerà via le nubi, per cielo sereno o poco nuvoloso e temperature fresche ma accettabili. Nel corso della giornata rotazione del vento nuovamente da Libeccio e tendenza a velature del cielo. Temperatura minima in graduale aumento. Mare da mosso a poco mosso.

Martedì 29, mercoledì 30, giovedì 31 dicembre

Ritorno deciso del vento moderato di Libeccio, con cielo poco nuvoloso o velato. Temperature in sensibile aumento, soprattutto le massime. Mare mosso sottocosta, molto mosso o agitato al largo.

Dal 1° gennaio

I modelli, ancora in via di conferma, prospettano un graduale peggioramento dalla Francia, con piogge sporadiche che si intensificheranno nei tre-quattro giorni successivi, quando i venti da nord potrebbero far diminuire le temperature, con nevicate anche a quote basse, soprattutto nelle zone interne del Gargano e nel Subappennino.

Page 22: La Porta del Gargano

Auguri di buone festedalla

Porta del Gargano

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