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STAMPATO SU CARTA ECOLOGICA, PRODOTTA SENZA UTILIZZO DI CLORO PERIODICO DI INFORMAZIONE EDITO DALL ’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ANNO 21 - NUMERO 2 - LUGLIO 2009 E REDATTO IN FORMAAUTONOMA DAL COMITATO DI REDAZIONE REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI MILANO NUMERO 344 DEL 3/5/1989 SITO INTERNET DEL COMUNE: www.comune.dairago.mi.it INDIRIZZO E-MAIL DI “DAIRAGO”: [email protected] La più antica mappa della pieve di Dairago

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STAMPATO SU CARTA ECOLOGICA, PRODOTTA SENZA UTILIZZO DI CLORO

PERIODICO DI INFORMAZIONE EDITO DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ANNO 21 - NUMERO 2 - LUGLIO 2009E REDATTO IN FORMA AUTONOMA DAL COMITATO DI REDAZIONE REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI MILANO NUMERO 344 DEL 3/5/1989SITO INTERNET DEL COMUNE: www.comune.dairago.mi.it INDIRIZZO E-MAIL DI “DAIRAGO”: [email protected]

La più antica mappa della pieve di Dairago

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IL DIRETTOREDAIRAGO Luglio 2009

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Editoriale / L’integrazione culturale nel resto dell’Europa è più avanzata che in Italia

Una legge sull’immigrazioneche permetta l’inserimento

IL PROBLEMA concernente l’immi-grazione clandestina e la regolazionedei flussi immigratori all’interno delnostro paese è, certamente, uno deimaggiori problemi che stanno afflig-gendo la nostra nazione in questo pe-riodo. La risposta italiana a questoproblema, che riguarda, tuttavia, an-che il resto dell’Europa, sembra esserequella di “leader” nelle scelte di politi-ca sociale. L’approvazione del prov-vedimento che trasforma in reato l’in-gresso irregolare nel nostro Paese co-stituisce un elemento di discontinuitànotevole sia sul piano dei valori primasia anche su quello della politica.

A dire il vero il problema dell’immi-grazione è probabilmente meno senti-to nel territorio Europeo forse perché ilcolonialismo qualcosa ha insegnato:se guardiamo bene la Spagna, la Fran-cia e l’Inghilterra sono paesi maggior-mente abituati al “diverso” rispetto anoi. Se qualcuno di voi si reca a Lon-dra o a Parigi gli capiterà di trovare po-liziotti, autisti di mezzi pubblici, infer-mieri neri o di altra nazionalità. Que-sto è un sintomo che dal punto di vistadell’integrazione culturale l’Europa èsicuramente più avanti dell’Italia.

Anche noi abbiamo avuto colonie,ma se osserviamo la storia si parla di

Primo Colonialismo italiano solo nel1869 in Africa mentre l’Inghilterra giànel lontano 1600 colonizzava territorimondiali importando anche uominicon cultura e modi di vivere differenti.Questo è sicuramente un fatto signifi-cativo, che aiuta l’efficacia dell’inte-grazione culturale di persone con na-zionalità diversa.

Il nostro paese non è abituato a tuttociò. Come se non bastasse, inoltre, ilperiodo sicuramente poco favorevoleci porta ad essere ancor meno tolleran-ti nei confronti degli immigrati. Emer-ge in questo caso un dibattito fra caritàe legalità che sono come due anime in-site in ciascuno di noi che combattonocontinuamente. Da un lato, lo stampoprettamente cattolico che il nostroPaese ha, porta numerose persone adessere maggiormente caritatevoli etolleranti nei confronti dell’immigra-zione, dall’altro lato, però, l’esperien-za personale, molto spesso negativa,vissuta in prima persona da alcuni pa-renti e amici, ci porta ad essere catego-rici nei confronti degli immigrati.

Probabilmente l’integrazione è solouna questione di tempo che richiede eimplica un cambio culturale oltre chedelle “semplici” scelte politiche. Adogni modo, una legge che regola i flus-

si in modo chiaro,univoco ma so-prattutto coerenteè sicuramente ne-cessaria affinchél’integrazione av-venga nel modopiù efficace possi-bile. Tale legge do-vrebbe tutelare daun lato coloro chechiedono aiuto esono, però dispostia contribuire allacrescita del paeseche li ospita e dal-

l’altro condannare coloro che entra-no in territorio straniero solo perdistruggere chi con fatica ha costrui-to e conserva il proprio territorio,le proprie tradizioni e la propria cul-tura.

Christian Morlacchidirettore responsabile

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PERIODICO DI INFORMAZIONE EDITO

DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

E REDATTO IN FORMA AUTONOMA

DAL COMITATO DI REDAZIONE

DIRETTORE RESPONSABILE

Christian Morlacchi

COMITATO DI REDAZIONE

Gianluca Barbaglia, Lino Colombo,

Stefano Cucchetti, Marta Ferrero,

Ermanno Paganini, Alberto Panozzo,

Francesca Pelucchi, Andrea Plebani,

Loredana Provasi

REALIZZAZIONE, CONSULENZA EDITORIALE,

PUBBLICITÀ E STAMPA

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ATTUALITÀDAIRAGO Luglio 2009

• Gli assessori informano • Gli assessori informano • Gli assessori informano •

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LE ELEZIONI EUROPEE E PROVINCIALI DEL 6 E 7 GIUGNO 2009: COME HAVOTATO DAIRAGO

Lista N. 1 - LEGA NORD 708Lista N. 2 - LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 5Lista N. 3 - IL POPOLO DELLA LIBERTÀ 1.003Lista N. 4 - VALLÉE D’AOSTE 3Lista N. 5 - PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI 19Lista N. 6 - LISTA MARCO PANNELLA 76Lista N. 7 - UNIONE DI CENTRO (UDC) 184Lista N. 8 - FORZA NUOVA 15Lista N. 9 - RIFONDAZ.COMUN. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI 57Lista N. 10 - DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 206Lista N. 11 - AUTONOMIE LIBERTÈ DEMOCRATIE 3Lista N. 12 - LA DESTRA-MPA-PENSIONATI-ALL. DI CENTRO 30Lista N. 13 - SINISTRA E LIBERTÀ - FED.DEI VERDI 60Lista N. 14 - PARTITO DEMOCRATICO 621Lista N. 15 - FIAMMATRICOLORE 19

Totale Voti Validi 3.009Totale Schede Bianche 42Totale Schede Nulle 97Totale Votanti 3.148Totali Elettori aventi diritto 4.503

A. ELEZIONI PER I RAPPRESENTANTI AL PARLAMENTO EUROPEO VOTI OTTENUTI

Lista N. 1 - Lista Locale Norddestra De Albertis 5Lista N. 2 - Part. Pensionati 28Lista N. 3 - MPA Movimento per le Autonomie 8Lista N . 4 - DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 168Lista N. 5 - SINISTRA PER LA PROVINCIA DI MILANO 23Lista N. 6 - FED. DEI VERDI 55Lista N. 7 - PARTITO DEMOCRATICO 546Lista N. 8 - LISTA LOCALE LISTA PENATI PRESIDENTE 55Lista N. 9 - PENSIONI E LAVORO 10Lista N. 10 - IL POPOLO DELLA LIBERTÀ 832Lista N. 11 - NUOVO PSI 8Lista N. 12 - LEGA NORD 621Lista N. 13 - LIBERTAS DEMOCRAZIA CRISTIANA 19Lista N. 14 - UNIONE DI CENTRO (UDC) 270Lista N. 15 - SINISTRA CRITICA 5Lista N. 16 - COMUNISTI ITALIANI 26Lista N. 17 - RIFONDAZIONE COMUNISTA 35Lista N. 18 - LISTA LOCALE UN’ALTRA PROVINCIA M. GATTI 0Lista N. 19 - ALLEANZA DI CENTRO PER LA LIBERTÀ 1Lista N. 20 - LEGA LOMBARDO VENETA 71Lista N. 21 - PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI 13Lista N. 22 - FORZA NUOVA 15Lista N. 23 - LOMBARDIAAUTONOMA 17Lista N. 24 - LISTA LOCALE NO BOX 1

Totale Voti Validi 2.832Schede su cui è stato espresso solo il voto per il candidato presidente 153Totale Schede Bianche 70Totale Schede Nulle 90Totale Votanti 3.145Totale Elettori aventi diritto 4.120

B. ELEZIONI PER I CONSIGLIERI E PER IL PRESIDENTE VOTI OTTENUTIDELLA PROVINCIA DI MILANO (COLLEGIO N. 25 DI CASTANO PRIMO)

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DAIRAGO Luglio 2009

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• Gli assessori informano • Gli assessori informano • Gli assessori informano •

ATTUALITÀ

Gli oneri di urbanizzazionele entrate e le uscite

SPESSO SI FA un gran parlare degli oneridi urbanizzazione, cioè dei soldi versatidai cittadini che costruiscono ad esempiouna casa, senza conoscere l’ammontaredei soldi che realmente entrano nelle cassecomunali e come vengono spesi.

Innanzitutto occorre fare alcune conside-razioni:

1. I soldi versati dai cittadini a fronte del-la costruzione ad esempio di una casasi dividono in oneri di urbanizzazioneprimaria, secondaria, costo di costru-zione e monetizzazione. Ovviamente idiversi tipi di oneri non sono necessa-riamente da versare al Comune perogni costruzione ma dovuti in base altipo di intervento richiesto.Ci sono casi in cui la monetizzazionenon è dovuta mentre in altri casi non sirichiede il pagamento degli oneri. Di-pende dalla tipologia dell’intervento:per esempio se trattasi di manutenzio-ne oppure di costruzione in zona giàurbanizzata o in zona soggetta a Pianodi Lottizzazione.Inoltre, in base alla Legge, una percen-tuale degli oneri deve essere accanto-nata e quindi destinata alle opere per ilculto e per l’abbattimento delle barrie-re architettoniche.

2. In questi ultimi anni la normativa na-zionale, stabilita ogni anno al momen-to dell’approvazione della Legge Fi-

nanziaria, ammette l’utilizzo di unapercentuale di oneri per la spesa cor-rente del Bilancio annuale di un Co-mune. Gli oneri vengono utilizzatinormalmente per gli investimenti.

3. Non sempre in corrispondenza di unaedificazione viene richiesto il versa-mento degli oneri o di alcune tipologiedi oneri.Ad esempio in alcune situazioni in cuiil costo sostenuto dal cittadino per larealizzazione di alcune opere previstedalla convenzione (per esempio la fo-gnatura, l’asfaltatura e l’illuminazio-ne) è superiore all’ammontare da ver-sare al Comune, il cittadino non versaalcun onere dal momento che ha giàsostenuto almeno o più del dovuto perfar fronte alla realizzazione di alcuneopere.In passato il cittadino versava il dovutoal Comune ed il Comune doveva farsidirettamente carico della realizzazionedelle opere. Spesso gli oneri, in passa-to, venivano usati, per esigenza di bi-lancio, per realizzare alcune opere ne-cessarie per la comunità ma diverse daquelle per le quali il cittadino avevaversato i soldi. In tal modo alcune co-struzioni sono rimaste per anni adesempio senza l’asfaltatura della stra-da su cui si affaccia la casa costruita.Oggi invece le opere vengono realiz-

zate direttamente dai cittadini, il co-mune a volte non riceve alcun onereper i motivi sopra esposti, ma le case equindi i cittadini trovano la fognatura,la strada, l’illuminazione disponibili inun lasso di tempo molto inferiore aquanto succedeva in passato. In talmodo il paese si sviluppa in modo piùordinato e migliore rispetto al passato.

4. Il cittadino che compera casa facenteparte ad esempio di un Piano di Lottiz-zazione spesso non sa che compete achi attua il Piano di Lottizzazione, enon al Comune, la realizzazione delleopere cioè della strada, della fognaturae dell’illuminazione.Non sapendo ciò spesso il cittadino silamenta con il Comune il quale non èdirettamente responsabile anche sullabase del fatto che nella convenzionestipulata con il Comune c’è un lasso ditempo (anni) entro il quale chi attua ilPiano di Lottizzazione è obbligato arealizzare le opere.È bene quindi che i cittadini, soprattut-to prima di acquistare una casa, siano aconoscenza di ciò.Infine i cittadini debbono sapere cheuna volta che le opere sono state rea-lizzate queste devono essere collauda-te prima di essere prese in carico dalComune perché il Comune prima di“impossessarsene” ha diritto di verifi-

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ATTUALITÀDAIRAGO Luglio 2009

• Gli assessori informano • Gli assessori informano • Gli assessori informano •

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care se le opere sono state realizzatecome da convenzione e bene.Capita a volte di vedere delle disteselibere occupate da erbacce: i cittadinisi rivolgono al Comune per il taglio.

Sovente il taglio e la pulizia di tali areesono compiti di chi ha costruito poichél’opera non è ancora stata collaudata equindi il Comune non è ancora dive-nuto il vero proprietario.

Fatta la premessa di cui sopra la situazio-ne degli oneri entrati nel triennio 2006-2007-2008 e quindi delle uscite/spese nelmedesimo periodo è come da prospetto al-legato.

2006 € 513.123,49 € 69.200,50 € 146.157,572007 € 419.056,59 € 119.162,88 € 154.813,042008 € 369.614,75 € 60.837,96 € 124.652,29TOTALE € 1.301.794,83 € 249.201,34 € 425.622,90

PRIMARIA + COSTO COSTRUZIONE SECONDARIA MONETIZZAZIONE

€ 728.481,56 € 160.000,00 € 568.481,56 € 223.556,19 € 294.000,00(per fognatura (per fognaturada spendere) da spendere)causa patto stabilità patto stabilità

€ 400.000,00(per terrenoScuola Materna)già spesi

€ 693.032,51 € 192.000,00 € 501.032,51€ 555.105,00 € 0,00 € 555.105,00€ 1.976.619,07 € 352.000,00 € 1.624.619,07

TOTALE ENTRATE ONERI USATI ONERI USATI DI CUI AVANZATE MUTUI(2006, 2007, 2008) PER IL BILANCIO PER OPERE PER OPERE

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DAIRAGO Luglio 2009ATTUALITÀ

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Strada Provinciale 128: ovvero il lungotormentone della “Variante al Sempione”NEL LASSO DI TEMPO che ci separa dalla pubblicazione del-

l’ultimo numero in aprile del periodico comunale c’è stata ve-ramente un’accelerazione “di mobilitazione” e “di interesse”per la questione di cui si discute da anni.

Incominciamo dalle notizie locali.In aprile si è costituito un comitato spontaneo di cittadini re-

sidenti ed utenti delle vie D. Chiesa e G. Verdi (Strada Provin-ciale 128) che, in collaborazione con l’Amministrazione Co-munale di Dairago, ha promosso una raccolta di firme per DI-RE BASTA alla marea di autoveicoli che ogni giorno passaper Dairago e per DIRE BASTAalla lunga coda che ogni gior-no gli utenti della SP 128 sono costretti a sopportare.

La risposta è stata molto positiva: 1.555 persone hanno soste-nuto con la propria firma l’appello del comitato e dell’Ammi-nistrazione Comunale.

Le firme verranno consegnate al Prefetto, al Presidente dellaProvincia di Milano e di Varese, al Presidente della RegioneLombardia ed ai Parlamentari della nostra zona per sollecitarlinella risoluzione del problema.

Passiamo quindi alle notizie sovra comunali.All’inizio di maggio si è tenuto un convegno sulla mobilità

dell’Alto Milanese (la nostra zona) ed in particolare sulla ne-cessità di nuove strutture per la mobilità anche in previsione diEXPO 2015.

I presenti, tra cui il Presidente della Provincia di Milano, irappresentanti della Provincia di Milano, della Regione Lom-bardia, dell’ANAS e delle Ferrovie dello Stato, hanno fatto ilpunto della situazione soprattutto in merito alla Variante alSempione ed al potenziamento della linea ferroviaria Milano-Varese sottolineando ancora una volta la necessità di reperire ifondi per finanziare ad esempio la Variante al Sempione (at-tualmente non finanziata).

In tale occasione il Sindaco di Dairago ha fatto presente an-cora una volta, soprattutto ai relatori presenti, la situazione via-bilistica della SP 128 passante per Dairago ricordando che giànel lontano 1987 la Provincia aveva deliberato lo stanziamen-to di alcuni fondi per realizzare una circonvallazione di Daira-go per risolvere il problema viabilistico.

Sono passati 20 anni senza alcun riscontro in merito.Il rappresentante della Regione Lombardia ha ribadito la

possibilità di realizzare una circonvallazione per risolvere ilproblema del traffico lungo la SP 128.

L’Amministrazione Comunale di Dairago non lascerà nulladi intentato con riferimento anche a questa soluzione.

Nel frattempo, in piena campagna elettorale, come già fattocon il Presidente F. Penati, il Sindaco di Dairago ha voluto pre-sentare il problema anche al candidato Presidente della Pro-vincia, Onorevole Guido Podestà del Popolo della Libertà,consegnando direttamente nelle sue mani una copia delle1.555 firme raccolte.

Alla prossima puntata.

COME OGNI ANNO all’arrivo della stagione estiva è stataemessa l’ordinanza che disciplina gli orari per l’irrigazio-ne dei giardini, degli orti e del lavaggio degli autoveicolida parte dei privati.

In dettaglio nel periodo che va dal

9 giugno al 6 settembre 2009dalle ore 7 alle ore 9

e dalle ore 18 alle ore 22

è vietato l’uso dell’acqua potabile per l’irrigazione digiardini, orti e per il lavaggio autoveicoli da parte deiprivati.

L’obiettivo è quello di privilegiare, nelle ore e nel pe-riodo sopra indicati, l’uso dell’acqua potabile, un benepreziosissimo, da parte dei cittadini unicamente per usipersonali.

Attenzione alle sanzioni.Ovviamente l’invito a non sprecare l’acqua, un bene pre-

ziosissimo per noi ma soprattutto per le future generazio-ni, è valido per tutti ed in qualsiasi periodo dell’anno.

In caso di necessità per problemi di pressione o altriaspetti tecnici legati all’erogazione dell’acqua si invita acontattare direttamente l’AGESP (per le emergenze il nu-mero telefonico è 800.434.431).

ORDINANZA ACQUA

SONO 1.550 LE FIRME raccolte a Dairago per chiedere che alpiù presto sia realizzata una circonvallazione esterna all’abi-tato, visto che la variante al Sempione tarda a venire.

Ringraziamo tutte le persone che hanno risposto all’appelloe ci impegniamo con l’Amministrazione Comunale a seguireogni passaggio istituzionale per la soluzione del problema.

Con le firme, che consegneremo in provincia e regione,porteremo anche un messaggio chiarissimo: i cittadini diDairago non hanno più la pazienza di aspettare altri 20 anni.

Carlo MonguzziComitato promotore

COMITATO PROMOTOREFIRME S.P. 128

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DAIRAGO Luglio 2009ATTUALITÀ

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2 giugno: celebrazione del 50° anniversario dell’Autonomia del Comune di DairagoRIPORTIAMO UNO STRALCIO dell’inter-

vento del Sindaco in occasione dei fe-steggiamenti del 50° dell’Autonomiadel Comune di Dairago.

“Alla fine del 1957, per merito anchedell’Onorevole Vincenzo Sangalli e delSenatore Emanuele Samek Lodovici,Dairago diventava Comune staccando-si da Arconate.

Nel 1958 si svolgevano le prime ele-zioni per la scelta dei componenti delConsiglio Comunale e quindi del Sin-daco di Dairago.

La ritrovata autonomia veniva festeg-giata il 2 giugno 1959, come ricorda an-che una fotografia inserita nel Libro“L’Antica Madre”.

Nel corso di questi cinquant’anni si è

modificato il concetto di autonomia masoprattutto è cambiata la legislazionepassando, tanto per citare alcuni mo-menti importanti, dall’applicazionedella Tassa Famiglia alla redazione delPrimo Piano Regolatore, dallo Statuto,che può essere considerato la costitu-zione dell’ente Comune, all’elezionediretta del Sindaco e da ultimo al Pattodi Stabilità.

Ad un aumento considerevole dellenecessità della popolazione, ad un in-cremento degli oneri richiesti ai Comu-ni da parte dello Stato non sempre cor-rispondono adeguate risorse.

Da qui l’urgente bisogno di rive-dere l’autonomia fiscale dei Co-muni.

Non sappiamo se fra cinquant’anni ilComune avrà la stessa configurazionelegislativa dell’attuale; forse il nostroComune farà parte di un’unica grandecittà metropolitana o semplicementeforse farà parte di un’aggregazione piùgrande di comuni perché i costi conti-nuano a crescere e le risorse continua-mente scarseggiano. Sicuramente ci sa-ranno sempre persone, uomini e donne,che si impegneranno per il bene del loroterritorio.

Siamo qui oggi proprio per ricorda-re e ringraziare quelle persone chehanno dedicato parte della loro vitaper lo sviluppo di Dairago e quindidei Dairaghesi.

Grazie”.

1. Lettera del Sindaco all’ANCI (Asso-ciazione Nazionale dei Comuni Italiani)

Alla cortese attenzione del Presidentedell’ANCI Lombardia dott. Guerini edel Segretario Generale

A distanza di due mesi dall’incontro aMilano dei Sindaci e Parlamentari Lom-bardi per quanto concerne il Patto di sta-bilità non è cambiato nulla.

Di fatto le ultime modifiche introdotteed approvate non permettono ai Comu-ni (almeno al mio di 5.500 abitanti) di in-tervenire.

Il mio Comune continua ad avere soldiin cassa e non essere in grado di spender-li a meno di non rispettare il Patto, contutte le conseguenze immaginabili.

Sono molto deluso perché ai grandi co-muni (Catania, Roma ecc.) tutto è per-messo mentre i piccoli continuano a sof-frire.

Con cordialitàIl Sindaco di Dairago

Ing. PierAngelo Paganini

2. Risposta dell’ANCI al Sindaco diDairago

All’Ing. Pier Angelo PaganiniSINDACO DI DAIRAGO (MI)

Caro PaganiniComprendiamo bene la tua delusione.Come ANCI Lombardia siamo interve-

nuti in ogni possibile contesto locale enazionale per far valere le ragioni deitanti comuni lombardi messi in seria dif-ficoltà dalle regole assurde del patto distabilità.

Avrai potuto seguire le diverse prese diposizione che abbiamo prodotto. Pur-troppo il Parlamento ha deciso di non ri-spondere alle richieste dei Comuni enemmeno di rispettare quanto aveva luistesso deciso approvando più ordini delgiorno e mozioni con cui si impegnava ilGoverno ad accogliere le proposte deiComuni. Abbiamo poi sostenuto anchela proposta di assegnare ai comuni il20% dell’IRPEF prodotta sul proprio ter-ritorio per consentire ai comuni di non

arrivare morti all’entrata a regime del fe-deralismo fiscale.

Da una nostra rilevazione di questigiorni oltre il 50% dei Comuni Lombardisono penalizzati dalle regole del patto distabilità: sia di dimensioni piccole e me-die, sia di grandi dimensioni come Bre-scia, Bergamo e, come comparso sullastampa, anche la stessa Milano.

Per questo ANCI su nostra sollecitazio-ne nel suo ultimo consiglio nazionale haapprovato un odg in cui offre la propriaassistenza ai Comuni che decideranno dinon rispettare il patto per salvaguardareinvestimenti, pagamenti alle aziende eservizi per i cittadini.

Nonostante tutto è necessario impe-gnarsi ancora per cercare di far conosce-re la voce e le ragioni dei comuni nono-stante, purtroppo, non interessino molto igrandi mezzi di informazione. Noi conti-nueremo a farlo.

Ti salutiamo cordialmente.Lorenzo Guerini

PierAttilio Superti

IL PATTO DI STABILITÀ: A CHE PUNTO È?

Riceviamo dal Sindaco di Dairago e volentieri pubblichiamo

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DAIRAGO Luglio 2009

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I GRUPPI POLITICI

• Maggioranza • Maggioranza • Maggioranza • Maggioranza • Maggioranza •

1. L’IMPEGNO dell’Amministrazione Comunale e delleAssociazioni per una Dairago che cambia

Ci capita spesso di parlare con nuove famiglie arrivate aDairago provenienti da altri paesi vicini e di trovarle conten-te e soddisfatte dell’accoglienza e del servizio offerto in par-ticolare da parte dell’Amministrazione Comunale.

A leggere invece certe affermazioni fatte da alcuni rappre-sentanti della minoranza sembrerebbe di vivere in un paesein cui non funziona nulla, anzi di essere in un paese bloccato.

Ad esempio:• A proposito del traffico sulle provinciali. Possibile che

non si veda quante e quali iniziative si stanno facendo aidiversi livelli istituzionali e gli impegni economici che,previsti a bilancio di cui la minoranza è a conoscenza, sistanno trasformando in realtà per alleviare il traffico?

• A proposito del personale. Possibile che non si veda losforzo economico fatto quest’anno per sostituire le perso-ne momentaneamente assenti dedicando un’importanteparte del bilancio proprio all’assunzione del personale?

• A proposito della Scuola Materna. Possibile che non siveda l’impegno economico che il Comune sostiene ognianno per i nostri bambini che frequentano la Scuola Ma-terna “Rossetti Martorelli”, di cui andiamo fieri ed orgo-gliosi, e l’impegno economico sostenuto nell’acquisto delterreno per l’ampliamento dell’attuale struttura e per darea tutti i bambini (168 bambini) la possibilità di “stare” aDairago, tutti insieme, a differenza di tanti altri decantatipaesi limitrofi?

• A proposito della Scuola Elementare. Possibile che non siveda lo sforzo economico del Comune per sistemare, adesempio, i bagni e per allestire una scala di sicurezza pri-ma di intervenire in altri settori pur sapendo che tutto nonè possibile perché ci sono delle priorità?

• A proposito dell’impegno dei 30-40 enni. Possibile chenon si veda quanti 30-40 enni sono già presenti e operanti(di cui alcuni anche in Consiglio Comunale) nelle tante evariegate associazioni del nostro territorio, che lavoranoassiduamente ogni giorno per far funzionare la nostraDairago.Dairago non è fatta solo di Amministrazione Comunale,ma anche di tutte le associazioni che contribuiscono al be-ne della comunità dairaghese, lavorando in collaborazio-ne con l’Amministrazione Comunale o da sole.Noi siamo a loro molto grati perché ogni qualvolta c’èuna manifestazione noi vediamo quante persone, anchedi 30, 35, 40 anni e oltre, sono dedite al bene del nostropaese!Perché la minoranza non ha lasciato il posto conquistatoin Consiglio Comunale anche ai tanti giovani 30-40 enni,istruiti, intelligenti e capaci, che, presentatisi nella loro li-sta, non sono stati eletti? Ci vuole un po’di coerenza tra il

dire ed il fare.Noi siamo consapevoli delle necessità di una comunitàche cambia.Per questo sosteniamo l’azione di coloro che ogni giorno,a cominciare dal Sindaco, dagli Assessori, dai consigliericomunali, dal personale e dai numerosi volontari delle di-verse associazioni del nostro territorio, lavorano umil-mente e silenziosamente per la crescita della nostra comu-nità.

2. Il Bilancio di Previsione per il 2009Il Bilancio di Previsione per l’anno 2009 e la Relazione

previsionale e Programmatica per il triennio 2009-2011 so-no stati approvati nella seduta consigliare del 29 marzo 2009dal Sindaco e dagli otto consiglieri del Gruppo di maggio-ranza “Insieme per Dairago”.

2.1 Alcuni punti importanti del Bilancio 2009:1. Assunzione di personale attraverso un progetto che

prevede 4 assunzioni per assicurare le esigenze di fun-zionalità ed ottimizzazione delle risorse per il migliorfunzionamento dei servizi. La previsione di spesa è sta-ta fatta avvalendosi della deroga alla riduzione dellaspesa stessa, grazie anche alla decisione di gestire unservizio, la biblioteca, con risorse interne. Nel corsodell’anno si valuterà la possibilità di distaccare parte diuna risorsa per collaborare con il Corpo di Polizia loca-le dal momento che non è stato ancora possibile, nel bi-lancio 2009, individuare risorse per la Polizia Loca-le, la qual cosa dovrà necessariamente essere fatta nel2010;

2. Verifica e Recupero ICI con il rimborso dello Stato del-l’Imposta sulla prima casa e con un maggior gettito de-rivante dal prosieguo delle azioni di verifica e di recu-pero;

3. Aumento della tassa rifiuti e controllo dei rifiuti. Ab-biamo ritenuto di implementare l’importo tariffariodella tassa di smaltimento rifiuti dal momento che so-prattutto la quantità dei rifiuti conferita presso il Centrodi raccolta è in continuo aumento ed inoltre per fare inmodo che il gettito delle entrate sia gradualmente ade-guato alla copertura integrale del servizio (incrementodel 19% - maggior gettito di circa 115.000 euro - coper-tura del servizio pari al 98,30% dei costi). Contestual-mente si procederà alle verifiche delle entrate ed anchedelle spese;

4. Contenimento dei costi della politica: è stata deliberatala riduzione delle indennità di carica e di funzione diSindaco, Vice Sindaco e Assessori, a beneficio di unFondo di Solidarietà per le famiglie in stato di neces-sità;

L’impegno per migliorare Dairago

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DAIRAGO Luglio 2009

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I GRUPPI POLITICI

5. Utilizzo degli oneri di urbanizzazione (circa il 32%)per il finanziamento della spesa corrente (manuten-zioni);

6. Realizzazione dell’ampliamento della Scuola Mater-na attraverso i soldi accantonati nel corso del 2008 ele entrate (ce lo auguriamo) previste nel 2009 dal mo-mento che il finanziamento di 740.000 euro, tramite ilPiano Integrato di via Verdi, è stato momentaneamen-te bloccato dal ricorso presso il TAR;

7. Manutenzione Strade;8. Lavori presso acquedotto (inverter);9. Rispetto delle regole che disciplinano il Patto di Sta-

bilità. Ci sono forze politiche in Consiglio Comunaleche propendono per il non rispetto del patto al fine diprocedere con l’impiego dei soldi disponibili e quindicon la realizzazione delle opere. Noi, allo stato attua-le in accordo con l’Associazione Nazionale dei Co-muni Italiani (ANCI), siamo dell’idea di rispettare ilPatto ma nel contempo di agire, insieme con tutti glialtri comuni della Lombardia e non solo, perché il go-verno permetta ai comuni virtuosi (cioè che hanno ilbilancio in ordine) di intervenire a spendere i proprisoldi. È faticoso ma speriamo di farcela a far valere lenostre ragioni.

2.2 Il dettaglio delle Opere Pubbliche previste per il2009 ed i finanziamenti

2.2.1 Entrate Previste (finanziamenti)

2.2.2 Uscite previste per investimenti e per sostenere laparte corrente del Bilancio

Nota :1. Il Totale generale delle entrate deve essere uguale al to-

tale generale delle uscite. I primi soldi disponibili (cheentrano cioè nelle casse comunali) devono essere usatiper il bilancio (si tratta come sopra indicato di euro140.000,00).

2. Se le entrate non si verificano (cioè se non entrano isoldi nelle casse comunali perché ad esempio si co-struisce meno del previsto) è chiaro che non si possonorealizzare le opere programmate. Si ricorda che per ilrispetto del Patto di Stabilità non è pensabile accende-re mutui. In altre parole si possono realizzare quelleopere che hanno un finanziamento attraverso le entrateprogrammate.

2.3 La Composizione generale del Bilancio 20092.3.1 Le Entrate

2.3.2 Le Uscite

2.4 Alcune delle Principali Entrate Tributarie (cioè daparte dei cittadini escludendo gli oneri di Urbaniz-zazione)

• Maggioranza • Maggioranza • Maggioranza • Maggioranza • Maggioranza •

1. Oneri di Urbanizzazione 438.900,00Primaria e Secondaria

2. Monetizzazioni 363.100,003. Contributo della Regione 68.000,00

per Opere Pubbliche4. Alienazione Beni patrimoniali 57.894,00

(Aree cimiteriali e diritto di Proprietà)Totale generale delle Entrate 927.894,00

DA DOVE PROVENGONO I SOLDI QUANTO (€)

Acquisizione Mobili ed Attrezzature 9.504,00Interventi Straordinari Immobili 30.000,00Eliminazione Barriere Architettoniche 43.890,00Realizzazione ampliamento 362.100,00Scuola Materna (in aggiunta ai soldigià stanziati e accantonati nel 2008)Interventi Palestra 88.000,00Manutenzione Straordinaria Strade 22.000,00Sistemazione Strade 170.000,00Interventi Viabilità e Sicurezza 9.000,00Banda Larga 3.000,00Interventi Acquedotto 25.200,00Restituzione Oneri 10.000,00Opere per il Culto 15.200,00Totale parziale 787.894,00Soldi destinati alla parte 140.000,00corrente del BilancioTotale generale delle Uscite 927.894,00

CHE COSA QUANTO (€)

Titoli I Le Entrate Tributarie 1.698.578,00Titolo II Il Contributo dello Stato 549.543,00

ed altri EntiTitolo III Entrate Extratributarie 705.578,00Titolo IV Alienazioni, trasferimenti 927.894,00

e riscossione creditiTitolo V Accensione di prestiti 0,00

ossia mutui Titolo VI Servizi per Conto di terzi 380.550,00Totale delle Entrate 4.262.143,00

ENTRATE EURO

Titolo I Spese correnti per il 2.818.899,00funzionamento del Comune

Titolo II Spese in Conto Capitale 787.894,00(investimenti)

Titolo III Spese per rimborso prestiti 274.800,00(i mutui accesi nel corsodegli anni solo il capitale)

Titolo IV Spese per servizi 380.550,00per conto di terzi

Totale delle Uscite 4.262.143,00

USCITE EURO

ICI (invariata rispetto al 2008) 490.000,00(ricordiamo che non si paga più l’ICIdella prima casa tranne che per alcune tipologie)ICI arretrata 90.000,00Addizionale IRPEF (rimasta invariata 280.000,00rispetto al 2008)Compartecipazione IRPEF 81.328,00TARSU (Rifiuti - Compresa addizionale 660.000,00ECA 10%)Altre Entrate 97.250,00 Totale 1.698.578,00

EURO

continua a pag 10

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I GRUPPI POLITICI

• Maggioranza • Maggioranza • Maggioranza • Maggioranza • Maggioranza •

2.5 Alcune delle principali uscite (spese) relative allaSpesa Corrente

2.6 Costi e Ricavi di alcuni servizi

ConclusioneIl Bilancio di Previsione per il 2009 è stato, come si di-

ceva all’inizio, approvato dal Sindaco e dagli 8 Consi-glieri del Gruppo di Maggioranza di Insieme per Dai-rago.

Costoro hanno approvato il Bilancio per le seguenti ra-gioni:

• Per il senso di responsabilità;

• Per avere costruito e condiviso insieme il Bilancio diPrevisione 2009;

• Per l’impegno preso con gli elettori;

• Perché è un bilancio che tiene conto della difficile si-tuazione causata anche dal Patto di Stabilità;

• Perché si condivide pienamente il gesto, che si tradu-ce in fatti, del Sindaco e della Giunta di creare unFondo di Solidarietà;

• Perché si approva il forte impegno continuo, costantee quotidiano del Sindaco e della Giunta per aiutare lapopolazione di Dairago a vivere meglio, ma soprat-tutto per il loro grande spirito di abnegazione soprat-tutto in questo momento.

Il Gruppo di Maggioranza “Insieme per Dairago”

Asilo Nido 171.640,00 84.000,00 -87.640,00Assist. Dom. 26.700,00 21.000,00 -5.700,00Palestre Com. 23.900,00 7.500,00 -16.400,00Rifiuti 628.890,00 618.200,00 -10.690,00Spese Sociali 143.576,00 57.770,00 -85.806,00 Totale 994.706,00 788.470,00 -206.236,00

COSTI (€) RICAVI (€) DIFF. (€)

Personale 545.629,00Acquisto Beni di Consumo 52.200,00Prestazioni di servizi (appalti, rifiuti, 1.721.945,00amministrazione, ecc.)Utilizzo di Beni di Terzi 4.575,00Trasferimenti (scuola, famiglia, 273.655,00associazioni, ASL, ecc.)Interessi passivi e oneri finanziari 143.190,00per i mutuiAltre spese (imposte, tasse, ecc.) 47.705,00Oneri straordinari gestione corrente 17.000,00Fondo di riserva 13.000,00Totale 2.818.899,00

EURO

segue da pagina 9

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I GRUPPI POLITICI

• Minoranza • Minoranza • Minoranza • Minoranza • Minoranza • Minoranza •

Quando anche i bilanci descrivono labattuta di arresto, la situazione è al limite

NELLA RIUNIONE del consiglio co-munale del 30 maggio scorso convo-cato per discutere del Bilancio consun-tivo del 2008 il nostro gruppo consilia-re ha espresso la sua valutazione cheri-teniamo utile riproporre all’atten-zione di tutti su questo periodico co-munale.

Il conto consuntivo 2008 è un docu-mento che si può definire allo stessotempo ELOQUENTE, e SCONCER-TANTE.

Eloquente perché descrive, con chia-rezza ragionieristica, l’azione ammini-strativa svolta nel 2008, mirata essen-zialmente alla gestione ordinaria delComune, essendo stati ridotti ai mini-mi termini sia le spese per l’adegua-mento del personale che gli investi-menti per la realizzazione delle operenecessarie ed attese già da parecchianni.

Tutti gli indici e le cifre dei vari capi-toli del consuntivo ci evidenziano chel’anno 2008 è il più carente degli ulti-mi cinque anni negli interventi realiz-zati per l’adeguamento e il migliora-mento dei servizi ai dairaghesi.

L’analisi compiuta in commissio-ne amministrazione, oltre a mettere inevidenza nel dettaglio questa realtàespressa in cifre, ha di fatto visto unavalutazione politica unanimementecondizionata dalla eloquenza dei datitutti contraddistinti da evidenti segninegativi.

È un documento eloquente ancheperché ci dice chiaramente che l’an-nualità 2008 è stata pesantemente con-dizionata in senso negativo da sceltepolitiche Nazionali, in particolare peril mancato introito ICI e per la rigiditàimposta con le regole del Patto di Sta-bilità.

Con la stessa chiarezza, il consunti-

vo, mette in evidenza che un pesan-te condizionamento negativo è venutoanche dalle scelte politiche locali, delSindaco e della sua maggioranza, im-prontate al rifiuto categorico di accen-dere mutui per finanziare le opere pub-bliche, rispettando il patto di stabilitàimposto dal Governo nazionale ma pe-nalizzando i dairaghesi.

È un documento anche Sconcertantedicevo perché ci certifica la situazionedi stallo in cui si trova il Comune diDairago.

L’ambizioso programma indicato nel-le linee programmatiche di mandatoche se attuato avrebbe, anche se in par-te, contribuito a recuperare il dinami-smo o se preferite la Qualità del paeseè di fatto bloccato, almeno nelle sueparti più significative.

Le esigenze di servizi e infrastruttureadeguate sono in evidente continuoaumento, non realizzare quelle previ-ste tre, quattro o dieci anni fa di fattoallontana sempre più il raggiungimen-to di un equilibrio tra domanda di qua-lità espressa dai dairaghesi e il livelloofferto dal Comune.

La forbice si apre sempre più e stia-mo rapidamente giungendo ad un limi-te oltre il quale non si riuscirà a colma-re il divario tra domanda e offerta espingerà i dairaghesi ad una sfiduciadiffusa nel loro Comune. E questo èper noi sconcertante.

Considerando che il documento po-sto in discussione, per le caratteristi-che sopra esposte, a nostro avviso, an-che se in forma contabile materializzale politiche della maggioranza (localee nazionale), dando ragione a tutte lecritiche espresse in più occasioni dalnostro gruppo consiliare sarei tentatodi proporre una sua approvazione inpremio alla sua chiarezza.

Non possiamo però nascondere che iInostro sconcerto deriva anche dallaconsapevolezza che il giudizio negati-vo dei dairaghesi sulla inadeguatezzadella azione amministrativa coinvol-gerà indistintamente sia la maggioran-za che l’opposizione.

Tutti uguali, Tutti colpevoli.

In questa occasione a noi rimane solola possibilità di evidenziare la nostracontrarietà con un voto sfavorevoleche esprime, ancora una volta, la no-stra distanza rispetto alla gestione am-ministrativa della maggioranza di In-sieme per Dairago.

Ci sembra giusto tuttavia mettere inevidenza ai colleghi consiglieri e di ri-flesso ai dairaghesi, che se fossero sta-te accolte e messe in pratica le nostreproposte indicate durante la discussio-ne del bilancio di previsione 2008 oraci troveremmo in una situazione assaidiversa e più favorevole.

Avremmo assunto (in Novembre-Di-cembre) un terzo “vigile”, la fognaturadi via Piave sarebbe appaltata e proba-bilmente in fase di realizzazione, ledue sezioni di scuola materna sarebbe-ro in fase di appalto, gli impiantisportivi avrebbero ricevuto una ri-strutturazione per la messa a normaecc. ecc.

Insomma una diversa scelta politicaavrebbe realizzato una Dairago ancorainsufficiente ma sicuramente miglioredi adesso, e le temute penalità per il su-peramento del patto di stabilità per de-cisione dello stesso legislatore su pres-sione di molti comuni, non avrebberoinciso minimamente né sul comune nesui dairaghesi.

Antonio Colomboper il Gruppo consiliare

L’UNIONE per DAIRAGO

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I GRUPPI POLITICI

• Minoranza • Minoranza • Minoranza • Minoranza • Minoranza • Minoranza •

Servizi comunali:serve o no una svolta?

QUESTO SCRITTO è frutto di un’analisi per-sonale, figlia di discussioni e riflessioni avve-nute pubblicamente (nelle Commissioni Con-siliari, in Consiglio Comunale e anche su que-sto giornale) su sollecitazione del mio GruppoConsiliare (Unione per Dairago). L’analisi ef-fettuata mi conduce ad affermare che negli ul-timi 15 anni, le politiche amministrative delnostro comune si siano progressivamente de-gradate ed abbiano portato i servizi pubblicicomunali ad un livello troppo basso per le esi-genze della comunità dairaghese. Aquanto so-pra affermato aggiungo che si avvicina il mo-mento in cui, anche i pazienti cittadini daira-ghesi, inizieranno a non tollerare la situazioneesistente.

Le poche righe che precedono, non possonoessere lasciate senza argomentazione e quin-di mi permetto di condividere con voi la miaanalisi.

Il boom edilizio, figlio del PRG vigente, si èrivelato probabilmente un ottimo affare percostruttori, progettisti e proprietari terrieri“fortunati”; un discreto affare (forse) per chiha comprato casa, ma un pessimo affare pergli altri cittadini dairaghesi.

Per avere una “pietra di paragone” basta os-servare ciò che è successo nei comuni limitro-fi, anch’essi attori di un importante sviluppourbano. Mentre le amministrazioni comunalidi Villa Cortese, Busto Garolfo e Arconatehanno, seppur senza opere sensazionali, mo-dificato ed ammodernato il volto delle rispetti-ve cittadine, la nostra amministrazione comu-nale ha aspettato passiva gli eventi.

Prendiamo ad esempio la “macchina comu-nale”, con particolare riferimento al numero didipendenti. Quando si parla di dipendenti pub-blici, è diventato di moda pensare allo spreco eai “fannulloni”, ma sfido i lettori ad affermareche questo sia il caso di Dairago! La “macchi-na comunale” che già era al presidio minimonel 1999, a dieci anni di distanza e con 1.000abitanti in più è assolutamente inadeguata dalpunto di vista numerico. Il corpo di PoliziaMunicipale (2 sole unità) è costretto, salvo ra-ri casi, ad orari impiegatizi, con scarsa attivitànelle ore serali e nel fine settimana, dando lasensazione (non certo per responsabilità delCapo e del suo collaboratore) di presidiare parttime il territorio dairaghese. Solo su questoversante serve almeno un altro agente (megliodue). Rimanendo sul versante organico comu-

nale, non può certo passare inosservato che leesternalizzazioni di servizi fondamentali qua-li, raccolta rifiuti, gestione acqua potabile, ge-stione fognatura, che comunque rimangono diresponsabilità politica dell’amministrazionecomunale, andrebbero costantemente monito-rati per verificare che i soggetti gestori stianooperando nell’interesse dei cittadini dairaghe-si. Ma il personale degli uffici comunali pre-posti non è sufficiente per gestire l’ordinariaamministrazione figuriamoci per questo tipodi controlli. Lo testimonia la difficoltà nel te-nere aperti gli sportelli per il pubblico, che tut-ti i lettori avranno sicuramente notato. Passan-do ad altri settori è necessario citare la man-canza di operai a tutela del patrimonio comu-nale (strade, parchi e giardinetti), le difficoltàoperative dell’ufficio “servizi sociali”, causatedal sommarsi delle sempre maggiori compe-tenze in materia degli enti locali e la situazionedi sotto organico. Da non sottovalutare lamancanza di operatori nell’ufficio ragioneria eufficio tecnico (quanto stiamo spendendo inpiù per le progettazioni affidate all’esterno equanti finanziamenti stiamo perdendo per ilfatto che le figure apicali degli uffici sono co-strette anch’esse ad occuparsi quasi esclusiva-men- te della ordinaria amministrazione?).Chiudo questo passaggio, riportando alcunecifre a supporto di quanto precedentemente af-fermato. Il numero di dipendenti comunali aDairago ammonta a fine 2008 (fonte bilanciocomunale) a 14 unità. Il numero di dipendentinecessari già nel 2003, con mille abitanti inmeno, ammontava a 22 unità (fonte pianta or-ganica comune di Dairago). Il numero mediodi dipendenti comunali (Base Italia), per unComune con gli stessi abitanti di Dairago è di31,87 unità (fonte Decreto del Ministero del-l’Interno del 9 dicembre 2008 e documenticollegati). Forse 32 dipendenti comunali po-trebbero essere troppi, ma occorre arrivare ra-pidamente ad almeno 22 dipendenti!

Affrontiamo ora rapidamente altri aspetti re-lativi al “Servizio pubblico comunale”. Lo sta-to di crisi del servizio “scuola materna” è sottogli occhi di tutti. L’esiguità del servizio AsiloNido, il mancato ammodernamento del Cen-tro Sportivo, il mancato completamento dellapiazza e parco retrostante il Camaon, la man-cata sostituzione del tratto di fognatura nelCentro Storico, così come, sempre nel CentroStorico, la mancata realizzazione dell’arredo

urbano in piazza Mazzini e via XXV aprile,sono i casi più clamorosi!

L’analisi dei fatti però da sola non è suffi-ciente, occorre analizzare anche le cause.

Ciò che è avvenuto a Dairago negli ultimi 15anni non è avvenuto per caso. È il frutto di unaprecisa filosofia politica proposta da “Insiemeper Dairago” e avvallata dalla maggioranzadella comunità dairaghese con l’ampio con-senso elettorale concesso a Pierangelo Pagani-ni e soci. Questa filosofia politica, a parere dichi scrive, consiste essenzialmente nel gesti-re l’amministrazione comunale focalizzandol’attenzione sul presente, dedicando residualeattenzione alla progettazione, pianificazione efinanziamento degli investimenti per il futurodei nostri figli e nipoti. Questo modo di ammi-nistrare non è dannoso in sé, anzi, ogni tanto,un mandato elettorale di questo tipo può esse-re utile per “tirare il fiato”. Il problema è chequesta filosofia politica governa il comune diDairago da 4 mandati elettorali consecutivi!

Questa filosofia politica, il cui concetto baseè “affronto i problemi solo quando è inevitabi-le” è esemplificata perfettamente dal “CasoScuola Materna”: “Non pianifico una nuovascuola materna, in funzione dell’inevitabilesviluppo demografico, legato all’espansioneurbanistica, ma quando i bambini non ci stan-no più parcheggio un prefabbricato nel cortiledella scuola e ci piazzo una classe”.

Ora, ogni lettore è sicuramente consape-vole che questa modalità di governo nonè trascinabile in eterno. La domanda è:Quando finirà?

Difficile stabilirlo dal punto di vista tempo-rale, possiamo però azzardare il momento po-litico in cui finirà. La fine ci sarà, quando lacomunità dairaghese deciderà che ne avràavuto abbastanza e che sarà il momento cam-biare registro. In quel momento cercherà nel-l’orizzonte politico quelle forze e quelle per-sone in grado di far recuperare i ritardi accu-mulati dal nostro Comune.

Chiudo questo mio scritto con un invito atutte le personalità del Centro Sinistra daira-ghese (dentro e fuori i partiti) a rendersi dispo-nibili, a tenersi pronte. La comunità dairaghe-se potrebbe chiedere proprio a noi di riprende-re a progettare il futuro.

Ernesto ColomboConsigliere Comunale

Unione per Dairago

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BIBLIOTECA

Pensiero filosofico, incontri con l’autore, giardinaggio: questi i temi trattati

Un anno d’incontriin Biblioteca: ricordi e...L’INVERNO DAIRAGHESE anche quest’anno, come da un po’di

tempo, è stato ricco di appuntamenti culturali offerti dall’Am-ministrazione comunale e organizzati dall’Assessore alla Cul-tura in collaborazione con la Commissione Biblioteca. Per unaserie di mercoledì in Biblioteca si è parlato di pensiero filosofi-co attraverso l’analisi e il commento di alcuni scritti di Dosto-jevski.

Il relatore, professor Umberto Rollino, valido divulgatore chesa coinvolgere agli argomenti storici e filosofici anche quellepersone che hanno un’attitudine a queste materie piuttostoacerba era, per i dairaghesi, una vecchia conoscenza in quantoaveva avviato gli stessi alla pratica filosofica già l’inverno scor-so, parlando di “filosofia come rimedio ai mali dell’anima”. Gliincontri si sono svolti in quattro serate, durante le quali parten-do dalla vita dell’autore, leggendo e analizzando alcune dellesue opere si è arrivati a confrontarsi con le contraddizioni easperità della vita quotidiana, con il Bene e il Male, nichilismoe libertà, Dio e l’uomo. I cittadini dairaghesi hanno risposto be-ne intervenendo in un corposo numero e partecipando attiva-mente alle discussioni conclusive delle varie serate.

La Biblioteca è stata anche il luogo dove, nell’ambito dellarassegna “INCONTRA L’AUTORE... IN BIBLIOTECA”, so-no stati presentati quattro libri di differente genere.

Il primo in ordine di tempo “Sembrava una volpe” di Patri-zia Caccia, un libro che può trovare posto nella biblioteca digrandi e piccini, dove l’autrice racconta di Chicca, il suo canetrovatello, e delle emozioni e sentimenti che il fedele amicodell’uomo può portare in superficie nelle persone. L’autrice èvenuta in compagnia della sua Chiccae di un operatore cinofi-lo che, rispondendo alle domande del pubblico, ha chiarito le li-nee guida del rapporto uomo-cane nella società odierna sottoli-neando che il cane, se rispettato, può essere un valore sociale.

Il secondo incontro è stato con Giancarla Colombo nella dop-pia veste di scrittrice e pittrice. Durante la serata sono state letteda Anna Maria Porcu alcune sue poesie, contenute nel libro,“Per un soffio di vento” la mia avventura interiore, con ac-compagnamento musicale curato da Susanna Biondi (flauto) eGiuseppina Comerio (pianoforte). Al termine di questa primaparte dell’evento la serata è continuata con l’inaugurazione del-la mostra di dipinti eseguiti dalla pittrice-autrice che ripercorro-no e segnano le tappe fondamentali del suo percorso di vita.

Terzo incontro, in ordine di tempo, è stato con l’autore Um-berto Rollino per la presentazione della sua opera prima “Il ru-more del male”, saggio che traccia la storia della camorra, deisuoi personaggi e dei suoi loschi affari.

Ultimo incontro con l’autore, a metà maggio, con LucianaBenotto che ha presentato il suo ultimo romanzo “ArmoniaMundi” accompagnata da Linda Malini all’arpa celtica. L’in-contro è stato coordinato da Simona Plebani e Lino Colombo.

Il romanzo è la storia di un doppio inteso come coppia di op-

posti bipolari: maschile e femminile e di conseguenza sull’i-dentità sessuale. Tutta la storia si articola in un mondo doppio:reale e fantastico al contempo, in una Ferrara del 1500, alla cor-te di Alfonso II d’Este. All’interno dell’opera i più attenti po-tranno trovare chiari ed evidenti riferimenti al nostro “Ca-maoon” utilizzato come fonte di ispirazione per l’ambientazio-ne dell’opera.

I libri presentati durante la rassegna sono tutti presenti in Bi-blioteca pronti ad entrare nella vita di tutti voi cari lettori.

Altre iniziative proposte in Biblioteca hanno interessato ilmondo del giardinaggio particolarmente apprezzato da anni daicittadini dairaghesi.

La partecipazione alle serate è stata numerosa in alcune occa-sioni e piuttosto povera in altre, continueremo comunque ad of-frirvi serate stimolanti e varie anche nel prossimo futuro... siatepronti e reattivi!

Margherita CastaldoPresidente Commissione Biblioteca

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DAIRAGO Luglio 2009VITA IN COMUNE

Un’innovativa tecnologia di trasmissione senza fili d’accesso a banda larga

Il WiMAX questo utilissimooggetto sconosciuto

WIMAX È UNA TECNOLOGIA di tra-smissione senza fili d’accesso a bandalarga. Concede la possibilità, al pari dialtre tecnologie wireless, di essere uti-lizzato su molti tipi di territorio.

A seconda della normativa del paesedi riferimento, le frequenze usate daWiMAX potrebbero essere assegnate inuso esclusivo dalle istituzioni prepo-ste a enti e aziende, solitamente dietrocompenso oppure ci possono essere fre-quenze per il cui utilizzo non è necessa-ria licenza, ma possono essere necessa-rie autorizzazioni.

Sulla base delle aspettative sul Wi-MAX, si prevedeva di poter fornire co-pertura a banda larga per un ampio rag-gio (fino a 50 km) da ciascuna stazionebase, con la conseguente possibilità diutilizzo della tecnologia per ridurre icosti. I proponenti sperano che questatecnologia nel giro di pochi anni vengaadottata anche per i computer portatili.Occorre inoltre precisare che i cellularidelle future generazioni saranno com-patibili con la tecnologia offerta da Wi-MAX.

Ora passiamo ad elencare alcune pe-culiarità di questo innovativo sistema:sicurezza: WiMAX implementa di-

verse tecniche di crittografia, sicurezzaed autenticazione contro intrusioni daparte di terzi;installazione: WiMAX non richiede

equipaggiamenti particolari. Un’anten-na può essere sufficiente per l’equipag-giamento base;costi/copertura: lo standard di tipo

“open”, unito all’economia di scala do-vuta alla produzione dei componen-ti WiMAX, dovrebbe ridurre notevol-mente i costi per fornitori ed utenti, as-sicurando la copertura ed elevata velo-cità di banda. In realtà i costi delle appa-recchiature si sono rivelati di poco piùelevati rispetto a quelle necessarie peraltri sistemi wireless, motivo che co-munque non dovrebbe ostacolare il suorapido diffondersi.

L’attuale normativa prevede in Italial’utilizzo della tecnologia WiMAX uni-camente in una determinata frequenzadi banda, ma nel resto del mondo sonogià molti i paesi in cui viene offerto ilservizio. La ragione del ritardo italianoè stata la precedente assegnazione dellabande di frequenza al Ministero dellaDifesa. Nella suddetta banda di fre-quenze sono state attualmente previste3 concessioni, attraverso aste su basemacro-regionale e regionale. Questa as-segnazione al Ministero della Difesaavrebbe dovuto rallentare di poco le co-se e invece… si sono fermate del tutto!

Nel mese di settembre 2007, si dovevatenere l’asta pubblica per l’assegnazio-ne delle frequenze per il Wi-MAX. Iltutto è stato spostato ad ottobre 2007.

L’asta prevede delle concessioni pro-vinciali o regionali di durata decennale,che assegneranno ad un’azienda la ge-stione e la fornitura del servizio esclusi-vo su un determinato territorio.

L’esclusiva del servizio dovrebbe ga-rantire un adeguato rientro economicodegli investimenti, ma i risultati dellesperimentazioni e i costi della strumen-tazione hanno portato molti a dubitaredella redditività della tecnologia. Anchese studi ed esperienze passate di moltis-simi altri Stati Europei e non, dimostra-no in modo inequivocabile il contrario.

Quindi ora la mia domanda è comemai in Italia e, di riflesso, nel nostro co-mune non sono state adottate questetecnologie? È possibile che mai nessu-no abbia valutato come molto vantag-giosa questa possibilità per i cittadini,soprattutto in questo momento di crisieconomica?

Le tecnologie e le conoscenze ci sono:servirebbe solo un po’ di buona volontàper iniziare questo tipo di progetto cheporterebbe migliori condizioni in unaspetto della vita cittadina. Secondo unmio modestissimo parere essere uno deiprimi comuni ad adottare questo tipo ditecnologia sarebbe un motivo di vanto esarebbe di sicuro riconosciuto in modopositivo dai possibili interessati e futurifruitori.

Gianluca Barbaglia

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VITA IN COMUNE

Un esperimento di due settimane con i bambini del 2° ciclo della Scuola primaria

Piedibus… che volontari!

SCRIVE GADAMER: «Avere un orizzonte significa… saper ve-dere al di là di questo. Chi ha un orizzonte sa valutare corretta-mente all’interno di esso il significato di ogni cosa, secondo laprossimità e la lontananza, secondo le dimensioni grandi o pic-cole». Visione integrale dell’uomo in questo caso significa con-sapevolezza che, oltre al debito che abbiamo verso gli antenati,abbiamo sopratutto un debito verso quelli che verranno dopo dinoi, dobbiamo assumere responsabilità anche per il “verso do-ve”, per quelli che ci seguiranno e che saranno costretti ad af-frontare gli effetti delle nostre scelte. Così è indispensabile rico-noscere una “ricerca in comune del bene”.

Questa filosofeggiante premessa per aprire un articolo che or-mai da un anno sognavo di scrivere, l’articolo sul BUON ESITOdel Piedibus a Dairago!

Come già sapete a Dairago per due settimane si è sperimentatocon i bambini del secondo ciclo della scuola primaria l’andare ascuola a piedi, accompagnati da volontari. Sono state attivate duelinee che partivano da punti opposti del paese in zone dove c’èstata maggiore richiesta di partecipazione. Il Piedibus di Dairagoè partito grazie alla messa a disposizione di 15 volontari, splendi-de persone che non erano né mamme né papà e tantomeno nonnidei bambini, che ogni giorno con attenzione e serietà hanno ac-compagnato a scuola.

La sperimentazione è andata bene, i bambini iscritti sono stati23 distribuiti tra le classi terze, quarte e quinte e sulle due linee,Gialla e Azzurra.

Uno degli aspetti presi in considerazione dagli organizzatoridel Piedibus è stato l’obiettivo salute che rappresenta una priori-tà collettiva e per tale motivo dovrebbe interessare tutti quanti, apartire dalle scelte che ciascuno di noi compie quotidianamente,

decisioni che determinano quindi rilevanti effetti sulla salutepropria ed altrui (scegliere ad esempio di prendere l’automobileper trasportare i propri figli a scuola o, diversamente, scegliere diaccompagnarli a piedi producono effetti su più persone e a più li-velli: ambientale nell’inquinamento dell’aria e acustico, cogniti-vo nella crescita del bambino, civico in termini di educazione“alla strada”, sanitario ed economico in termini di costi socia-li, ecc.).

Investire nel Piedibus significa quindi investire in salute e inprevenzione!

Non da ultimo, il Piedibus proposto a Dairago è sinonimo diemozioni che hanno provato sia i bambini che coloro che hannopercorso insieme a loro questa “piccola” e straordinaria esperien-za di vita. Tali sensazioni si colgono nelle immagini scattate lun-go i percorsi e, soprattutto, nei ricordi delle persone coinvolte.

P come Piedibus, P come Premi. L’Amministrazione comu-nale ha voluto rendere omaggio alla costanza e all’impegno deibambini iscritti al Pedibus attraverso un piccolo pensiero, distri-buito durante la manifestazione “Fantas…tichiamo sport” tenu-tasi in oratorio venerdì 29 maggio 2009. Un dono utile per af-frontare al meglio il percorso casa-scuola in qualsiasi condizionemeteorologica: una mantellina per la pioggia.

Questo scritto è infine un modo per dire pubblicamente GRA-ZIE! alle persone che si sono prodigate per attivare il Progetto efarlo funzionare al meglio: in particolare meritano uno specialeringraziamento la squadra di accompagnatori volontari; la co-operativa Alto Milanese sezione Dairago per aver contribuito al-l’acquisto delle palette per dirigere il traffico e le mantelline datein regalo ai bambini; all’assessorato allo sport che ha contribuitoeconomicamente per l’acquisto delle casacche ad alta visibilità;

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VITA IN COMUNE

ai vigili urbani per essere stati presenti durante l’attraversamentodella via Verdi.

ADESSO QUALCHE DATO:LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTOPartiamo da alcuni numeri che rappresentano il Piedibus:15 volontari accompagnatori;23 bambini iscritti al Piedibus delle classi del primo ciclo della

scuola primaria.

La classe più attiva è risultata la 4aB con il 47% di iscritti.Da Dairago a Venezia !!! Lo sapete che i bambini del Piedibus

hanno percorso insieme complessivamente in solo due settimanedi sperimentazione 230 km?

Complimenti! È un indicatore importante che dimostra concre-tamente l’attività fisica esercitata dai bambini.

IMPATTO AMBIENTALE DEL PIEDIBUSIl contributo del Piedibus al miglioramento della qualità dell’a-

ria locale e alla promozione della salute è significativo. Dalla sti-ma, risultante dai km percorsi a piedi, in sole due settimane disperimentazione, emerge che i bambini e le relative famiglie chehanno scelto il Piedibus, non hanno prodotto con le loro automo-bili 54 Kg di CO2: è un contributo decisamente significativo afavore dell’ambiente di Dairago… della Provincia di Milano…della Regione Lombardia… d’Italia… del Pianeta Terra!!!

Margherita Castaldo

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Settembretempo di Palio...

TRA POCO PIÙ di un mese sarà di nuovo tempo di Palio: dadomenica 13 a domenica 20 settembre si svolgerà infatti la16a edizione del Palio Dairaghese, organizzato dall’Am-ministrazione comunale in collaborazione con la Pro Locoe la Consulta Sportiva. Le quattro contrade: “A Kruzeta”,vincitrice dell’edizione 2007, “A Monda”, “Madonna inCampagna” (vincitrice della prima edizione, nel 1981) e“San Ginisi” stanno dunque già iniziando a... scaldare i mo-tori per sfidarsi di nuovo in una settimana ricca di appunta-menti, gare, concorsi, tensione agonistica, gran tifo e, è faci-le prevederlo, colpi di scena.

... e di gnomi...DOPO I VARI appuntamenti di giugno e luglio, “Dair...

Estate 2009” propone a settembre una curiosa ma ormaitradizionale appendice: “Con gli gnomi ad osservare le stel-le”, iniziativa organizzata dall’Associazione Genitori perdomenica 6 settembre. Appuntamento alle 18,30 presso lapineta di via Carducci.

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VITA IN COMUNE

L’evento a Rimini, lo scorso 24 giugno, ai Campionati Italiani di Danza Sportiva

Sonia Macchi, un’altra atleta dairaghese ai vertici dello sport italianoDal 18 al 28 giugno si sono svolti a

Rimini i Campionati Italiani di DanzaSportiva della FIDS (Federazione Ita-liana Danza Sportiva), ai quali hannopartecipato circa 25.000 atleti, in rap-presentanza di varie discipline e cate-gorie.

Alla competizione era presente anchela nostra concittadina Sonia Macchi, incoppia con il suo ballerino Fabio Zap-pietro, di Cerro Maggiore: i due, dopouna lunga ed estenuante competizioneche si è protratta per circa sei ore, han-no brillantemente conquistato il titolodi “CAMPIONI ITALIANI DANZESTANDARD” categoria 19/34 anni.

La gara, che si è svolta alla presenzadi un pubblico numeroso e in un’affa-scinante atmosfera, ha visto in pistacirca sessanta coppie giunte da tutta lapenisola, pronte a sfidarsi per il titolo;Sonia e Fabio hanno superato i turni diqualificazione in ottima posizione fi-no alla desiderata finale alla quale han-no accesso solamente le sei miglioricoppie.

In questa ultima fase, considerandol’alto livello qualitativo delle sei cop-pie finaliste, Sonia e Fabio hanno com-piuto un capolavoro, interpretando almeglio il programma preparato dalMaestro Roberto Giuliato, direttoredella scuola di ballo Sinergy DanceExperience di Segrate, classificandosiprimi in tutti i balli (walzer inglese,tango, valzer viennese, slow fox trott equick step), aggiudicandosi così la fi-nale davanti ad una coppia marchigia-na (seconda classificata) e ad unacoppia pugliese (terza classificata).

Grande la soddisfazione ed intense leemozioni provate, sia dal Maestro e da-gli appartenenti alla scuola, sia dai ge-nitori, che ringraziano i ragazzi per isacrifici e l’impegno profuso in questoanno agonistico pieno di successi, pergli ottimi piazzamenti e le numerosevittorie realizzate e per il raggiungi-mento dell’agognato traguardo.

A Sonia e Fabio, sincere congratula-zioni.

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VITA IN COMUNE

Anche a Dairago può talvolta accadere che i sogni diventino realtà

Sogni e utopie possono contribuireal “ben-essere” della comunità?

“A CCADONO COSEche sono come do-mande.Passa un minuto, oppure anni, e poi la

vita risponde.”

Ci sono domande alle quali è faciledare una risposta chiara e definitiva, adesempio ad un “Come ti chiami?” pochiavrebbero tentennamenti nel risponde-re, esistono poi quesiti di media com-plessità ed altri ancora invece che po-trebbero mettere in seria difficoltàchiunque, anche i più incalliti opinioni-sti. Ognuno di noi ha diverse domandealle quali non sa dare una risposta chia-ra e soddisfacente, a volte può essereutile confrontarsi con gli altri, in altricasi invece il parlarne con il prossimo ègià di per sé una risposta.

Proverei a sottoporvi il seguente inter-rogativo: qual è l’energia che fa “fun-zionare” il mondo? (intendendo conquesto termine l’ambiente sia fisico chesociale nel quale viviamo).

Probabilmente una domanda del ge-nere, posta ad una moltitudine di perso-ne, darebbe luogo ad un dibattito infini-to con infinite varianti di risposte, per li-

mitare il campo del dibattere si potreb-bero porre dei paletti, ad esempio: “sup-ponendo che il carburante sia il denaro,è giusto affermare che aumentando laquantità di denaro a disposizione, mi-gliorerebbe sensibilmente anche il buonfunzionamento dell’intero apparato?”

Sarebbe poi interessante continuarecon lo stesso quesito, cambiando di vol-ta in volta il soggetto della frase con po-tere; petrolio; rispetto; amore; ecc. ecc.

Il giochetto che vi ho sottoposto po-trebbe continuare all’infinito e suppon-go che pochi dei partecipanti al dibattitopotrebbero, con un’evidente forzatura,affermare che il mondo si muove permerito o a causa di...

I più pragmatici sarebbero sufficiente-mente concordi tra di loro nell’afferma-re che in realtà a far “funzionare” il tut-to è un mix di energie che, poste tutteinsieme nel calderone del vivere quoti-diano, generano quel fragilissimo e af-fascinante mondo nel quale ci troviamoquotidianamente immersi: la nostra co-munità.

Questo insieme di oggetti, persone eregole comportamentali nel quale ognu-

no di noi è parte attiva, necessita però,per mantenersi efficace ed efficiente,del contributo saltuario e straordinariodi elementi imponderabili e sorpren-denti: i sogni e le utopie.

Che mondo sarebbe il nostro senza laradio, senza quei meravigliosi softwareche ci agevolano l’esistenza, ed ancora,senza la carta stampata, senza gli anti-biotici, e via dicendo per migliaia e mi-gliaia di esempi?

Tutte queste invenzioni sono natemolto spesso, se non nella quasi totalitàdei casi, da sogni ed intuizioni di perso-ne capaci ed intelligenti che poi conperseveranza e dedizione hanno divul-gato le loro idee.

Anche a Dairago, nel nostro piccolo,può accadere che i sogni divenganorealtà, un esempio recente è il “Piedi-bus”, che poche settimane fa ha mosso iprimi passi, regalando emozioni positi-ve ai giovanissimi studenti che vi hannopreso parte. Penso ancora con piacerealla splendida serata del 2 giugno, du-rante la quale il sogno di molti cittadini,di ascoltare musica dal vivo sotto uncielo di stelle è stato realizzato da quelgruppo affiatato ed esperto che è l’Or-chestra Giuseppe Verdi.

Esistono nella nostra comunità tantis-simi sognatori che molto spesso ci rega-lano le loro opere rimanendo nell’om-bra, sono persone volenterose, dotate diun grande senso della comunità, in ogniassociazione che agisce nel nostro co-mune ve ne sono diversi, un sentito gra-zie ad ognuno di loro.

I sogni signori miei! Sono i sogni cherendono la vita un’esperienza straordi-naria, e sono i sognatori con la loro te-nacia, perseveranza e capacità a dareuna marcia in più alla comunità che li savalorizzare.

Sognatori non curatevi dei giudiziaspri e saccenti dei parolai, continuateod incominciate ad offrire le vostre ope-re alla comunità, sarà il tempo che do-mani o fra qualche anno vi renderà giu-stizia.

Alberto Panozzo

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ASSOCIAZIONI

Continuando a consumare con questi ritmi riusciremo a distruggere la Terra

Forse è ancora possibileun’economia dell’essere!

C’È CHI SOSTIENE che l’economia,scienza nella quale l’uomo per anniaveva posto la più assoluta fiducia,oggi si sta rivelando, anche alla lucedegli ultimi avvenimenti, come unorganismo che sta divorando la no-stra civiltà preparando, tutto intornoalla nostra esistenza, un deserto incui sarà impossibile vivere e da cuinon vi sarà più via d’uscita.

Un esempio analogo è possibile far-lo ripensando alla nascita, nel secoloscorso, della psicoanalisi, quandotutti, al suo apparire, credevano sitrattasse del sistema migliore per in-terpretare le problematiche della no-stra vita, ma che poi, col tempo si èrivelata incapace nell’assolvere to-talmente a tale compito, perché an-ch’essa nella sua pretesa scientificitàpalesava indiscusse imperfezioni.

Oggi, dunque, in questa uguale pre-tesa scientificità dell’economia, ve-niamo a scoprire che non soltanto lagente comune, ma gli stessi econo-misti non sanno più come e dove gi-rarsi per uscire da una situazione chepuò portare ad una desertificazione.

Allora, cosa fare? Come muoversi?C’è chi, partendo da punti di vista

lontani dalle logiche dell’economia,forse, una via d’uscita l’ha individua-ta ed è quella di adottare il “digiuno”da qualsiasi cosa che non sia assolu-tamente indispensabile.

È opportuno, dunque, non farsi“consumare dal consumismo” e ri-nunciare a comprare il superfluo!

Ora a questa soluzione si potrebbeobiettare che una simile proposta, sevenisse presa ed applicata alla lettera,segnerebbe la fine dell’economiastessa. A questa affermazione si puòcontrobattere, sostenendo la tesi chese l’economia dovesse continuare diquesto passo, ad imperversare attra-verso lo spreco e l’esigenza dell’inu-tile, adottando la legge del profitto

come unico mezzo di salvezza ed ab-bassando, invece, i livelli di guardianei confronti della (pietas) misericor-dia verso chi è più povero o debole, siandrà presto incontro alla fine delmondo.

Foreste tagliate, spiagge cementifi-cate, sottosuolo violentato da pene-tranti trivelle in cerca dell’ultimagoccia di petrolio, uranio e quant’al-tro vi è di più caro nelle viscere dellanostra madre terra. Tutto questo innome del progresso e dello sviluppoeconomico di pochi, senza guardarein faccia all’Uomo ed alla sua uma-nità.

Sì, certo, l’economia gode del fattoche si continui a comprare, costruire,consumare, cambiare, ma non è pos-sibile pensare come gli economisti ecioè che solo consumando si progre-disce. Ciò è indubbiamente un pen-siero folle, psicotico, dereistico, per-ché totalmente staccato da un pianodi realtà che evolve, al contrario, nelsegno di un rapporto valido, armoni-co e finalistico per l’esistenza stessa

dell’essere umano e del mondo cheha in prestito.

Continuando a consumare con que-sti ritmi riusciremo a distruggere laTerra.

“Oggi usiamo il 120% di quello chela terra produce” (vedi conferenzamondiale sull’ecologia, anno 2008).C’è da chiederci cosa lasceremo ainostri nipoti o, prima ancora, ai no-stri figli di tutto questo meraviglio-so capitale se l’avremo fatto fuoridel tutto prima che passi il nostrotempo.

Gandhi aveva ragione quando dice-va: “La terra ha abbastanza per il bi-sogno di tutti, ma non per l’ingordi-gia di tutti”.

Sarebbe dunque necessario, da par-te dei nostri economisti, ma anche daparte di ognuno di noi, ripensare adun nuovo modello o sistema econo-mico che rivaluti le vere necessità, enon solo quelle materiali, ma anchequelle etiche, legate alla vita interio-

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ASSOCIAZIONI

re di ognuno di noi, per l’umanitàintera ed il suolo che la sorreggee nutre.

Tutti siamo coinvolti in questaipotesi, contribuendo, ciascuno amodo suo, col proprio “digiuno”,rinunciando a tutto ciò che la no-stra coscienza porta a considera-re come bisogni non affatto neces-sari.

Qui sarebbe la vera libertà: quelladi “essere e non di avere” come ebbea ben sottolineare E. Fromm nel suolibro “Essere o avere”.

Si dice che l’antico filosofo Dioge-ne, quando andava in giro per il mer-

cato della città di Atene, fosse solitodire: “Guarda, guarda, quante cosedi cui non ho bisogno!”.

Abbiamo bisogno di rifuggire lenostre vecchie abitudini sbagliate,uscendo dai nostri assurdi e ossessi-vi schemi mentali, che ci intrappola-no in futili dipendenze.

Riapriamo la nostra mente alla fan-tasia ed alla ricerca di nuove solu-zioni più adeguate ai tempi, per evi-tare questa imminente desertifica-zione: siano esse più ecologichee non fallimentari, ma, soprattutto,siano aperte al bene del mondo inte-ro per l’umanità intera.

Racconta il giornalista Tiziano Ter-zani che in India, a cinquant’anni

dalla morte di Gandhi, fu posto, adei bambini delle scuole elementari,in onore della sua commemorazio-ne, il seguente quesito: “Cosa fare-sti, se tu avessi il potere assoluto nelpaese?” Le risposte più frequentifurono le seguenti: “Darei casa aipoveri, farei pulire le strade, eli-minerei dalle loro cariche i politicicorrotti, pianterei più alberi”... ecosì via.

Forse dobbiamo cominciare nonsolo a rifletterci su, ma ad agire unpochino di conseguenza per dareinizio a questa inversione di marciacollettiva.

Per la Caritas dairaghese: Feliciano

ANCORA UNA VOLTA i volontari del-l’APAD hanno trovato il modo di ral-legrare le domeniche dei loro soci. Sisono appena conclusi, infatti, i tre ap-puntamenti gastronomici che aveva-no come tema “UN piatto tipico”.

La prima domenica era il piatto pie-montese per eccellenza, e cioè polen-ta e brasato, il secondo riguardava laValtellina, per cui via con la bresaolae pizzoccheri, il terzo prevedeva la

paella valenciana, piatto tipico spa-gnolo.

Nel pomeriggio la giornata si con-cludeva con una tombolata o con lamusica del maestro Massimo Pe-dretti.

La partecipazione è stata numerosae i piatti molto apprezzati; il pomerig-gio danzante, poi, frequentato ancheda altri soci che non avevano parteci-pato al pranzo.

Queste manifestazioni si sono ag-giunte a quelle già previste in calen-dario:

• La Festa della primavera, domeni-ca 31 maggio;

• la passeggiata a Gardone il 7 giu-gno;

• la grigliata del 26 luglio.Si concluderanno entro giugno i

corsi iniziati a settembre, mentre èstato interrotto il secondo corso di in-formatica a causa della quarta “sgra-dita” visita dei ladri che ci hanno pri-vato dei computer.

Si riprenderà a settembre. Ricordiamo che i volontari del bar

aspettano i pensionati tutti i pomerig-gi dalle 15 circa alle 18 e 30: graziealla loro disponibilità, infatti, siamoriusciti a pagare la lavabicchieri e amigliorare il servizio, accogliendoquei pochi, ma affezionati, clienti chetrascorrono le ore giocando a carte incompagnia. La lavagnetta, con i suoischerzosi commenti sul tempo, fa dasfondo alle loro allegre “litigate”.

Si ricorda che l’APAD aspetta sem-pre dei volontari che possano colla-borare al raggiungimento dei suoiobiettivi. Grazie.

Adele Di Calì

segue da pagina 19

Le manifestazioni e i corsiorganizzati dall’APAD

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ASSOCIAZIONI

Il 16 maggio un gruppo di sette persone è stato inviato a Poggio Picenze

La Protezione Civile in Abruzzo

IL GIORNO 16 MAGGIO 2009 alle ore 15.00 è partito da Dairagoun gruppo di sette volenterosi ragazzi della Protezione Civile allavolta di Poggio Picenze, un piccolo paese, immerso nello splendi-do scenario della montagna abruzzese, che conta poco più di mil-le anime.

L’iniziativa è stata quella di portare del materiale didattico pre-cedentemente raccolto nella giornata del 25/26 aprile 2009.

La spedizione era così composta: il sottoscritto Flavio Colom-bo, Mauro Marsegan, Antonello Tosetti, Marco Luoni, RobertoMorlacchi, Piero Vitiello, capitanata da Marino Colombo, presi-dente della locale Protezione Civile.

Queste poche righe non sono sufficienti a spiegare un disastroapocalittico però voglio dare lo stesso una piccola testimonianzadi quei luoghi dove poco più di un mese fa una grande scossa hafermato il tempo, le speranze, i sogni e la vita di molte persone. Il“Big One” dello sciame sismico che da tempo tormentava la cittàdell’Aquila e dintorni ha portato subito distruzione e lutti.

Immediata però è stata la risposta degli enti, Protezione Civile intesta. Le scosse stanno diminuendo anche se non finiscono anco-

ra, mentre c’è ancora molta agitazione per le sistemazioni deglisfollati che non hanno più una casa.

Sulla fascia costiera le cose invece vanno meglio, così ci spiegaFabrizio Scarsella, insegnante di educazione fisica, cittadino dai-raghese per alcuni anni e nostro punto di riferimento in loco. I ra-gazzi hanno ripreso le attività scolastiche ormai da tempo, e lagente sta incominciando a dimenticare e a guardare avanti. Nelletendopoli invece si sta ancora ricordando, e quella è la peggioresituazione possibile. Le attività commerciali incominciano a ri-prendere senza troppi problemi, tranne quelle che erano situatenel centro storico della città e nei paesi completamente rasi al suo-lo, noi tutti abbiamo notato negli occhi della gente una grande for-

di Bergonzi Daniela

continua a pagina 22

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ASSOCIAZIONI

GIRANO VELOCI le pagine del calen-dario, scorrono giorni, mesi, anni e ot-tanta primavere sono arrivate.

Abbiamo ottant’anni!Ne abbiamo fatta di strada! Lungo il

nostro cammino abbiamo incontratogioie, dolori, soddisfazioni e delusio-ni, ma ringraziando il Signore oggisiamo qui a festeggiare i nostri ottan-t’anni.

Per un momento ritorniamo indietronel tempo e rivediamo i momenti bellidella nostra vita quando bastava pocoper farci contenti: bastava il suono diuna fisarmonica per farci battere ilcuore e sognare, il suono delle campa-ne a festa per renderci allegri. Erava-mo contenti perché avevamo ven-t’anni!

Ora, della nostra vita è l’autunno,

cerchiamo di viverlo con serenità, di-mentichiamo l’euro, la pensione chenon aumenta più, la pressione che vasu e giù e tanti piccoli acciacchi che ciassillano ogni giorno.

Viviamo questi anni in pace e alle-gria, accettando quello che di bello an-cora la vita ci può dare, e auguriamocidi ritrovarci presto in compagnia.

Leva classe 1929

80° COMPLEANNO DELLA LEVA 1929

NELL’AMBITO DEL PROGETTO “Scuo-la sicura” il Gruppo Volontari Prote-zione Civile di Dairago, capitanato dalPresidente Marino Colombo, il giorno21 maggio 2009 ha organizzato l’eva-cuazione delle scuole elementari “SanGiovanni Bosco” di Dairago cui hannopreso parte i Vigili del Fuoco di Inveru-no, la Croce Rossa di Parabiago e ilGruppo Cinofili della Protezione Civi-le di Legnano.

Durante l’evacuazione è stato proprioun pastore tedesco a ritrovare due stu-denti che erano rimasti all’interno del-l’Istituto.

I due “finti malcapitati” sono stati poiimmobilizzati su barelle e trasportatiall’esterno dal personale della CroceRossa.

I Vigili del Fuoco hanno raggiunto ilprimo piano dell’edificio issando unascala italiana e hanno provveduto allo

spegnimento di un incendio (simulatocon alcuni fumogeni).

I volontari hanno concluso le opera-zioni tra gli applausi dei bambini dell’i-stituto e della vicina scuola maternache hanno voluto partecipare comespettatori.

Alla fine sono state scattate le foto digruppo con i volontari e i bambini dellascuola.

Gruppo Protezione Civile Dairago

EVACUAZIONE SCUOLE ELEMENTARI DI DAIRAGO

za di volontà nel voler ricominciare a vivere per far ritornare (o al-meno far sembrare) tutto identico a prima. Certo nessuno dimen-ticherà mai questo evento, né gli anziani, né i giovani: ma sonoproprio questi ultimi che devono ricominciare!

Un ringraziamento di cuore va a tutte quelle persone che diretta-mente o indirettamente hanno dato un contributo e partecipato al-l’iniziativa.

Un ringraziamento di cuore lo faccio ai miei compagni d’avven-tura.

Un ringraziamento di cuore ve lo fa il popolo d’AbruzzoFlavio Colombo

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DAIRAGO Luglio 2009

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ASSOCIAZIONI

Organizzato il torneo annuale in ricordo della fondazione della società

85° U.S.D. DairagheseANCHE QUEST’ANNO la Daira-

ghese ha organizzato, in tutte lecategorie del settore giovanile, iltorneo in ricordo della fondazionedella Società.

Con la partecipazione di 45squadre a carattere regionale losforzo ha portato ad un mese dinotevole aggregazione fra le So-cietà partecipanti, con punte dipresenza intorno alle 300 persone.

Un po’ meno in termini di parte-cipazione dei nostri concittadini,forse poco consci dello sforzo fat-to per consentire ai nostri giovanidei momenti di divertimento e disport vero. Chissà se un giorno,quando lo scrivente ed i propricollaboratori si saranno stufati didedicare TUTTO il proprio tempolibero a rendere VIVO il nostropaese, qualcun altro subentrerà al

nostro posto.La stagione volge al termine, do-

po qualche torneo in giugno-luglioa carattere amatoriale si dovrà pen-sare alla prossima stagione.

Ma ci sarà ancora la Dairaghese?Ci saranno ancora i soci sosteni-

tori che operano per il prosieguodello sport a Dairago, e che con-sentono la sopravvivenza di unpolo di aggregazione dei Daira-ghesi, vista la chiusura di quasitutti gli altri?

Non lo so, forse no. Spero chequalche nuovo o vecchio volonta-rio, nuovo o vecchio sponsor e am-ministratore voglia dedicarsi allosport dei propri giovani concittadini.

Alfredo FerraraPresidente U.S.D.

Dairaghese(segue a pagina 24)

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