La passione 2009 - Programma generale

24
PICCOLOFESTIVAL FRIULI VENEZIA GIULIA Passione Programma

description

Programma della seconda edizione del Piccolo Festival del Friuli Venezia Giulia

Transcript of La passione 2009 - Programma generale

Page 1: La passione 2009 - Programma generale

PICCOLOFESTIVALFRIULI VENEZIA GIULIAPassione

PICCOLOFESTIVAL FRIULI VENEZIA GIULIA Passione

Programma

Page 2: La passione 2009 - Programma generale

S�onsorsSponsors Istituzionali

Comune diCassacco

Comune diMagnano in Riviera

Comune diMartignacco

Comune diReana del Rojale

Comune diRemanzacco

Comune diTricesimo

Con il patrocinio delComune di Gemona

Sponsors principali Sponsor finanziario

Altri sponsors

Partners principali

Fondazione Federico Fellini

Si ringrazia per la collaborazione:

I.S.I.S “Raimondo D’Aronco” - Gemona del FriuliLiceo Scientifico “Magrini” - Gemona del FriuliHotel President - UdineHotel Ristorante Pizzeria Al Collio - Reana del RojaleTonini Boutique - Tricesimo

Page 3: La passione 2009 - Programma generale

“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.La crisi è la più grande benedizione

per le persone e le nazioni,perché la crisi porta progressi.

La creatività nasce dall’angosciacome il giorno nasce dalla notte oscura.

Senza crisi non ci sono sfide,senza sfide la vita è una routine,

una lenta agonia.”

Albert Einstein

Quello che stiamo vivendo è un anno particolarmente difficile per tutti, e quindi anche per chi lavora nel mondo della cultura. Senza voler ostentare un cieco ottimismo, ritengo che la crisi ci offra non poche opportunità, non ultima quella di riaffermare, in particolare nel nostro paese, il ruolo dell’Artista nella società: Il teatro, la musica, l’arte devono ritornare ad essere un punto di riferimento e riflessione sull’uomo, sulla sua identità e sul suo futuro.

Vogliamo veramente cambiare le cose, e per questo abbiamo fatto nostre le parole di Albert Einstein: abbiamo accettato la sfida e siamo riusciti a presentare un Festival ancora più ricco (ben 16 spettacoli in oltre due settimane di programmazione), ancor più diffuso sul territorio (con l’ingresso di tre nuove amministrazioni comunali), con un massiccio coinvolgimento di artisti regionali, la messa in scena di numerosi temi legati alla cultura locale, la formazione artistica dei giovani con un laboratorio teatrale-musicale, la promozione del territorio e dei suoi prodotti.

È motivo di grandissima soddisfazione vedere come il Festival stia lentamente diventando parte del territorio che lo rende possibile, attorno ad un progetto organico che ne raccoglie e ne stimola l’offerta culturale. Questo è il nostro solo obiettivo: diventare espressione delle grandi potenzialità culturali della nostra regione perché la gente possa sentirsi stimolata ed arricchita nella propria identità attraverso il confronto con altre realtà nazionali ed internazionali.

Al pubblico, agli artisti, agli sponsor ed alle istituzioni che ci appoggiano, ai mezzi di comunicazione e a tutti coloro che collaborano per rendere il Festival possibile:

GrazieperilvostroaiutoeperlavostraPassionenelseguirciesostenerci!

Gabriele RibisDirettore artistico

Page 4: La passione 2009 - Programma generale

Passi

one �n�ice

5 Cerimonia d’apertura Inaugurazione mostra ARTE RojALE

6 LA GIULIETTA di Luigi Da Porto

8 RoMEo E GIULIETTA Concerto aperitivo

9 WEST SIDE SToRY Concerto aperitivo

10 LIEDERSCHAFT

12 AFTER jULIET

13 IL TELEFoNo IL SEGRETo DI SUSANNA

15 TEATRo LIRICo SPERIMENTALE DI SPoLETo

17 oMAGGIo A NINo RoTA

19 A FRoNTE ALTA

20 CjANT D’AMÔR

21 PER oRGANo E NoN

22 INFoRMAZIoNI

23 ASSoCIAZIoNE

2009

Page 5: La passione 2009 - Programma generale

ArteArte RojaleInaugurazione · Cerimonia d’apertura

sabato 22 agosto · ore 18 · Ex ScuolePiazza Centa REANA DEL ROJALE

Con la partecipazione dellaBandaMusicalediReanadelRojale

diretta da Flavio LUCHITTAPiccolo omaggio a Fabrizio De André a 10 anni dalla scomparsa

Espongono gli artisti: Emanuela NoNINo, Andrea CASARI,

Ivan ToSoLINI CLAUET, Francesca BELTRAMINI,Nicola PICoGNA, Alessio ToNINI, Rosina CoMELLo,

Sonia CUZZoLIN, Francesco CoMELLo, Adriano DEL NEGRo,Maria Elena PIGANI, Elisabetta CoSSETTINI,

Erica LAVARoNI, Adriana GHIRALDo, Mario NANINo.

orario mostra: Sabato 18.00/22.00 · Domenica 10.30/14.00 - 18.00/22.00

Pittura, fotografia, scultura, ceramica. Ecco alcune delle forme espressive che si potranno ammirare dal 22 agosto al 6 settembre alla terza edizione di Arte Rojale.

La mostra collettiva è stata ideata per valorizzare e promuovere l’eterogeneo e stimato patrimonio artistico che fa del Rojale un territorio culturalmente vivace e qualificato. Sono, infatti, gli artisti locali i protagonisti che hanno accettato di aprirsi al confronto, di offrire al pubblico un’occasione di incontro e di crescita culturale, un momento di riflessione sul significato etico, estetico e comunicativo dell’arte. Lo faranno attraverso il proprio linguaggio artistico fatto di forme, immagini e colori; strumenti con i quali comunicare il proprio pensiero, la propria essenza e la propria identità.

Opera di Ivan Tosolini Clauet

Foto di Francesco Comello

5

Page 6: La passione 2009 - Programma generale

La Giuliettadalla novella di Luigi Da Porto

sabato 22 agosto · ore 21 · Castello CASSACCOGabrieleRiBis ideazione e regia

lucianoRoMan LuigiBarbaracaRReR Lucina (canto)

sTRePiTZ musica (arr. Lorenzo Marcolina)Giovanni FLoREANI, Lorenzo MARCoLINA,

Ermes GHIRARDINI, Alessio GHEZZI, Paolo VIEZZIcoMPaGniaaReaRea danza

Luca ZAMPAR, Daša GRGIC, Roberto CoCCoNIRobertococconicoreografie

cristianFinoiacollaborazione regia e costumi alexsilVesTRivideo

lastoriaLa novella è introdotta da una lettera dedicatoria a Lucina Savorgnana, al suo interno compare il personaggio del narratore, Peregrino, un arciere di circa cinquant’anni che accompagna il suo capitano “forse da amore so-spinto” da Gradisca verso Udine. L’intento della narrazione è quello di consolare Luigi per le sue pene d’amore e dissuaderlo dall’amare con eccessiva intensità, poiché amore reca con sé, inevitabilmente, dolore.Il racconto ha poi inizio: siamo a Verona, all’inizio del XIV secolo, Bartolomeo della Scala è signore della città, i Montecchi e i Capuleti sono tra le famiglie più ricche e influenti. Una tempo amiche, esse sono ora divise da un odio insanabile. In occasione del carnevale Antonio Capuleti è solito dare grandi feste, ad una delle quali Romeo Montecchi si reca di nascosto e conosce Giulietta, la bellissima figlia diciottenne del padrone di casa. I due si innamorano ma Giulietta è decisa a concedersi al giovane, che ogni notte la reclama sotto il suo balcone, solo quando saranno marito e moglie. Romeo chiede a Frate Lorenzo, suo grande amico e confessore di Giulietta, di sposarli in segreto e dopo le nozze, i due giovani “più notti del loro amore felicemente goderono” fino a quando scoppia la tragedia. Durante una rissa per strada fra seguaci dei Montecchi e dei Capuleti, Romeo uccide Tebaldo, cugino di Giulietta, e viene condannato all’esilio perpetuo. Giulietta è disperata e ad aumentare la sua angoscia interviene il padre che decide improvvisamente di maritarla al conte di Lodrone. Giulietta vuole morire e come ultima speranza si rivolge a Frate Lorenzo il quale le fornisce una pozione in grado di farla cadere in un sonno simile alla morte e permetterle poi, al risveglio, di fuggire con il suo Romeo. La vigilia della cerimonia Giulietta prende la pozione e, creduta morta, fra lo strazio generale, viene sepolta nella cripta di famiglia. Intanto Romeo, che avrebbe dovuto essere avvertito dello stato reale delle cose, informato invece della morte della fanciulla si precipita a Verona e giunge alla cripta dove si uccide con il veleno sul corpo dell’amata. Giulietta, svegliatasi su-bito dopo, non potendo sopportare il dolore della sua morte, lanciato un alto grido, muore a sua volta. La novella si chiude col funerale congiunto dei due giovani e l’erezione di un monumento, voluto da Bartolomeo, con una epigrafe che suonasse a monito dei cittadini e delle famigli finalmente in pace fra loro.

Teatro Danza

6

Page 7: La passione 2009 - Programma generale

luigidaPortoFiglio del nobile vicentino Bernardino e di Elisabetta Savorgnan, educato ad Urbino (dove divenne amico di Pietro Bembo) alle lettere ed alle armi, fu capitano di cavalleria della Serenissima Repubblica di Venezia. Nel 1510 venne assegnato di stanza prima a Cividale, poi nella fortezza di Gradisca, su un fronte apparentemente tranquillo della guerra che vedeva opposta Venezia alla Lega di Cambrai (detta anche Lega Santa) formata dal Papa-to, dalla Francia e dall’Impero. Lo stesso Friuli era diviso fra i sostenitori di quest’ultimo (detti strumieri) e quelli di Venezia (detti zamberlani). Que-sta lotta visse il suo cruento apice il giorno di giovedì grasso 1511 quando Antonio Savorgnan, zio di Luigi e capo dei zamberlani, sobillando il popolo con la minaccia di un’invasione imperiale fece barbaramente trucidare tut-ti i nobili strumieri nella città di Udine. Pochi giorni prima, durante quello stesso carnevale, ad un ballo a palazzo Savorgnan, Luigi conobbe la cugina Lucina e se ne innamorò perdutamente. Il loro amore era però impossibile perché, sebbene della stessa famiglia, appartenevano a due rami opposti per fazione. Qualche mese più tardi, durante un’imboscata presso un guado sul Natisone, Luigi rimase gravemente ferito da un colpo di lancia alla gola che lo lasciò semiparalizzato. Dovette abbandonare le armi e dopo una lun-ga convalescenza ritirarsi nella villa di famiglia a Montorso Vicentino. Lì sì dedico esclusivamente alle amate lettere e circa dieci anni più tardi scrisse la novella La Giulietta che, dedicata proprio alla cugina Lucina, lascia intra-vedere non pochi riferimenti al suo sfortunato amore. (G.R.)

luciano Roman in teatro ha lavorato con registi quali Giorgio Strehler, Luca Ron-coni, Luigi Squarzina, Massimo Castri. Tra gli spettacoli da ricordare: Le baruffe chioz-zotte di Goldoni per la regia di Strehler del 1992, Amoretto di Schnitzler per la regia di Massimo Castri, Il Candelaio di Giordano Bruno regia di Luca Ronconi, Il Bugiardo di Goldoni regia di Bosetti. In televisione ha partecipato ai telefilms, soap operas (Vivere) e spot pubblicitari (Thè Infrè, Caffé Illy). Dal 2006 collabora come attore e regista al Teatro stabile “Biondo” di Palermo.

lacompagniaareareaè stata fondata nel 1992 dal coreografo e danzatore Ro-berto Cocconi, già membro della Compagnia Teatro e Danza La Fenice di Venezia sotto la direzione di Carolyn Carlson e poi fondatore del gruppo Sosta Palmizi. Dal 2003 la compagnia si avvale della cifra coreografica di Luca Zampar e Marta Bevilacqua en-trambi formatisi presso l’Accademia Isola Danza diretta da Carolyn Carlson. La compa-gnia di danza contemporanea Arearea, è nella sua regione l’unica realtà professionale che opera nel campo della produzione di danza.

strepitz non si stacca dalla tradizione popolare della nostra regione (Friuli), ma si concede incursioni musicali che se inequivocabilmente escono dal rigore della filolo-gia arricchiscono il messaggio offrendo all’ascoltatore spunti per ulteriori e diverse emozioni.

7

Luciano Roman

Page 8: La passione 2009 - Programma generale

Romeo e Giulietta regia di Franco Zeffirelli

domenica 23 agosto · ore 20 · Teatro Garzoni TRICESIMO

Concerto aperitivo oneironensembleclementinaanTonaciflauto ·VanessascaRanoclarinetto

simoneBuTiniviolino ·VanessasiniGaGliavioloncelloFrancoVenTuRinipianoforte

Ennio MoRRICoNE (1928) nuovocinemaParadisoProiezione a due, Nuovo Cinema Paradiso, Infanzia e maturità, Ripensandola, Tema d’amore

Nino RoTA (1911 – 1979) FelliniLa dolce vita, Lo sceicco bianco, 8 ½

Luis BACALoV (1933) ilPostinoPablito, Il postino, Beatrice, Milonga del poeta, Il postino poeta

(Arr. Giulia MoNDUCCI)

Romeo e Giulietta (Italia/Gran Bretagna 1968), diretto da Franco Zeffirelli, è una delle trasposizioni cine-matografiche più fedeli dell’opera teatrale omonima di William Shakespeare. Il film, vincitore di due premi oscar (migliore fotografia e migliori costumi), riporta in vesti solenni e sontuose la tragedia dei due giovani amanti veronesi, qui interpretati per la prima volta da due adolescenti: Leonard Whiting (diciassettenne, Romeo) e olivia Hussey (quindicenne, Giulietta). Come nella tragedia shakespeariana, l’antico odio fra le famiglie dei Montecchi e dei Capuleti è lo scenario su cui si staglia l’amore vibrante e leggiadro dei due protagonisti.

Romeo, recatosi in maschera ad un ballo in casa Capuleti, incontra Giulietta, giovane figlia dei padroni di casa, e se ne innamo-ra perdutamente. A fine ballo, nascosto nel giardino dei Capuleti, Romeo si ferma sotto il balcone dell’amata e si profonde in lodi appassionate. Affacciata al balcone c’è proprio Giulietta: i due si dichiarano amore eterno e si ripromettono di sposarsi in segreto. L’indomani, padre Lorenzo, confessore di Romeo, celebra le nozze fra i due giovani, nella speranza che questo possa preludere ad una riconciliazione fra le famiglie. Al contrario, il destino comincia a tessere una trama infausta: Romeo, pur pro-vocato da Tebaldo, cugino di Giulietta, rifiuta di battersi in nome della segreta parentela che li unisce, ma non può sottrarsi allo scontro quando si tratta di vendicare l’uccisione di Mercuzio, suo parente e amico. Il duello termina con la morte di Tebaldo, Romeo viene bandito dalla città e fugge a Mantova. Nel frattempo Giulietta, per sottrarsi al volere paterno che ne disporrebbe le nozze con il conte Paride, accetta la proposta di padre Lorenzo di bere una pozione in grado di darle morte apparente. Secondo le rassicurazioni del frate, al suo risveglio troverà al suo capezzale Romeo, prontamente avvisato da un messo da lui inviato, che la condurrà con sé a Mantova. Sfortunatamente Romeo viene a conoscenza di quella che è considerata essere la prematura morte di Giulietta, senza che il messo possa avvisarlo della reale situazione, essendo Mantova in quarantena a causa della peste. Distrutto dal dolore, si procura del veleno e si reca a Verona, determinato ad unirsi all’amata almeno nella morte. Nella cripta in cui giace Giulietta Romeo si avvelena. La Capuleti, risvegliatasi poco dopo, vede il cadavere dell’amato, ne segue il destino e si suicida pugnalandosi. Nella scena finale le due famiglie, davanti ai cadaveri dei due giovani sposi, pongono fine alle ostilità: il sangue dei loro figli le ha riconciliate. (C.A.)

Cinema

8

Page 9: La passione 2009 - Programma generale

9

West Side Story musica di Leonard Bernstein

lunedì 24 agosto · ore 20 · Sala ex Cinema Parrocchiale QUALSO

Concerto aperitivo oneironensembleclementinaanTonaciflauto ·VanessascaRanoclarinetto

simoneBuTiniviolino ·VanessasiniGaGliavioloncelloFrancoVenTuRinipianoforte

Michael NYMAN (1944) lezionidipianoThe Flying, Here to there, The promise, All imperfect things, The scent of love

Maurice jARRE (1924-2009) dottorZhivagoMain title, Lara is charming, Lara’s theme

Yann TIERSEN (1970) ilFavolosomondodiamélieComptine d’une autre été, Le moulinais allée, Les jours tristes, La valse d’Amélie

(Arr. Giulia MoNDUCCI)

Westsidestory (Usa, 1961), diretto da jerome Robbins e Robert Wise, è un adattamento cinematografico dell’omonimo successo di Broadway. Contribuì in maniera determinante a rinnovare il musical, con le splendide coreografie di Robbins sulle note di canzoni mitiche come The jet Song, America, Maria, Tonight, I feel pretty firmate da Leonard Bernstein e Stephen Sondheim. La grandiosa realizzazione, ambientata anche negli esterni della 68ª e della 110ª strada prima della demolizione, rischia di far passare in secondo piano gli spunti narrativi tutt’altro che scontati (i conflitti razziali o la povertà sociale ad esempio), soprattutto negli anni in cui la fiducia kennedyana sembrava aver approssimato l’American Dream alla vita di ognuno. Vinse dieci premi oscar diven-tando il film musicale che ne ha ottenuto il maggior numero nella storia.

La vicenda racconta l’amore contrastato tra due ragazzi appartenenti a mondi diversi: Maria (Natalie Wood), sorella del capo-banda dei portoricani Sharks, e Tony (Richard Beymer), ex componente ormai pentito della banda rivale degli anglosassoni jets. Novelli Romeo e Giulietta del West Side newyorkese, i due giovani non incontrano più l’opposizione delle famiglie, ma delle ri-spettive bande. Maria e Tony si incontrano durante un ballo, si innamorano, cominciano a frequentarsi in segreto e progettano di fuggire insieme e sposarsi. Nel frattempo, le due bande rivali decidono di risolvere le loro controversie con uno scontro all’ultimo sangue: i perdenti dovranno abbandonare il campo per sempre. Per l’occasione Riff, il capo dei jets, chiede a Tony, suo fratello, di unirsi alla banda per un’ultima, eccezionale volta. Durante la rissa Riff viene pugnalato a morte e Tony, per vendicarlo, uccide Bernardo, capo degli Sharks e fratello di Maria. Gli Sharks cercano Tony per eliminarlo, mentre i jets cercano di precederli e difenderlo. Anita, fidanzata dell’ormai defunto Bernardo, subisce un’aggressione da parte dei jets e decide di vendicarsi affer-mando che Maria è morta per mano di Chino, un altro componente degli Sharks, mosso dalla gelosia per l’amore di Maria per Tony. Quest’ultimo, ricevuta la falsa notizia, esce in strada in cerca di Chino, ma incontra proprio Maria. Mentre i due si lanciano l’uno nelle braccia dell’altra, Chino appare e spara a Tony, che muore fra le braccia della sua amata. Le due bande accorrono e Maria rimprovera a entrambe il proliferare della violenza e i frutti nefasti che ha portato. Le due bande, per la prima volta unite, sollevano il corpo di Tony e lo accompagnano in una lenta processione. (C.A.)

Cinema

Page 10: La passione 2009 - Programma generale

Liederscha�tPiccolo omaggio a Haydn e Mendelssohn

mercoledì 26 agosto · ore 21Villa Gallici Deciani MONTEGNACCO

MatteoandRi,PaoloTRoianpianoforteclaudiaViGinisoprano

simonettacaVallisopranonicolaPascolitenore

armandoBadiabaritonoVanessascaRano,annalyciaGialdi,lydiacolonna

clarinetto/corno di bassetto

Programma

Franz joseph HAYDN (1732 - 1809) 200º anniversario della morteariannaanaxosCantata a voce sola per soprano e pianoforte Hob. XXVIb: 2

Wolfgang Amamdeus MoZART (1756 - 1791)seinotturni KV 346(439a), 436-439, 549per due soprani e basso con accompagnamento di 2 clarinetti e corno di bassetto1. Luci care 2. Se Lontan ben mio 3. Due Pupille amabili4. Più non si trovano 5. Ecco quel fiero istante 6. Mi lagnerò tacendo

Felix MENDELSSoHN-BARTHoLDY (1809 – 1847) 200° anniversario della nascitaduetti per soprano, tenore e pianoforteIch wollt, meine Lieb ergösse sich op. 63 N. 1Abschied der Zugvögel op. 63 N. 2Lied aus Ruy Blas op. 77 N. 3

Fanny MENDELSSoHN-BARTHoLDYSuleika und Hatem

Felix MENDELSSoHN-BARTHoLDY (1809 – 1847)Pezzodaconcertoop.113 per clarinetto, corno di bassetto e pianoforte1. Allegro di molto 2. Andante 3. Allegro molto

johannes BRAHMSliebeslieder-Walzerop.52 per quattro voci con accompagnamento di pianoforte a quattro mani

Per la traduzione dal tedesco dei sottotitoli si ringrazia Rino Alessi

Concerto

10

Page 11: La passione 2009 - Programma generale

Haydn non fece mai mistero del suo amore per la musica vocale, rammarican-dosi spesso di non averne scritta abbastanza. In Arianna a Nasso, la struttura musicale intensa ed emotiva riflette e sottolinea lo spirito drammatico del testo: in un crescendo sempre più intenso, Arianna si rende conto alla fine di essere stata abbandonata da Teseo. Questa cantata è un omaggio di joseph Haydn all’italianità dominante a Vienna e allora in gran voga fra le famiglie nobiliari che organizzavano frequenti serate musicali. A questo genere appartengono I Sei notturni di Mozart (su testo di Metastasio) dove il timbro dei corni di bassetto, aggiunto alla voce del basso, conferisce una nota di calda sensualità a queste composizioni, fedeli al galante e tenero erotismo della convenzione settecen-tesca. Mozart li scrisse per due virtuosi di questo strumento, i fratelli Stadler, così come Mendelssohn compose il pezzo da concerto per clarinetto e corno di bassetto per l’amico clarinettista bavarese Heinrich Bärmann ed il figlio Karl. I suoi duetti rivelano invece il desiderio di sperimentare nuove forme vocali ed armonie in grado di esaltare l’espressività. Alcune di esse si spingono molto ol-tre la melodiosità aggraziata e forbita, la trasparenza stilistica e la struttura strofica che si tende ad associare a questo autore. La sorella Fanny dimostra di essere allo stesso livello del fratello di cui le si attribuiscono diverse composi-zioni. I Liebeslieder Walzer si collocano tra le più popolari partiture di Brahms. La prima esecuzione completa vide Clara Schumann alla tastiera assieme allo stesso Brahms. L’opera si compone di diciotto brevi capolavori di leggiadria ed eleganza con cui Brahms tributa un omaggio al valzer, al ländler (da cui il valzer ebbe origine) e ai ritmi della musica popolare ungherese.

Nel 1809 si incrociano le vite di due grandi musicisti. A Vienna, all’età di 77 anni moriva Franz josephHaydn, uno dei maggiori compositori del periodo classico, considerato il “padre” della sinfonia e del quartetto d’archi. Di umili origini, attraversò non poche difficoltà all’inizio della sua carriera, finché assunse l’incarico di maestro di cappella della famiglia Esterházy, una delle più importanti dell’Impero. Durante i quasi trent’anni passati al servizio della famiglia compose una mole impressionante di lavori fra cui sinfonie (ne scrisse in tutto 104), opere liriche, sonate ed una gran quantità di musica da camera. Quando venne licenziato, fu invitato in Inghilterra dove ebbe una trionfale tournée ed al ritorno in Au-stria compose due grandi oratori La creazione e Le stagioni sotto l’influenza di Händel, che contengono temi importanti quali il significato della vita e dell’umanità e rappresentano un tentativo di dipingere il sublime in musica. FelixMendelssohn nacque ad Amburgo da un’aristocratica famiglia di origine ebraica. Molti aspetti lo accomunano a Mozart: imparò a suonare il pianoforte all’età di sei anni; ebbe una sorella, Fanny Mendelssohn pianista di fama e compositrice di rilievo; come Mozart, Mendelssohn intraprese non di rado viaggi per l’Europa, incontrando le personalità di spicco della musica di quel tempo; morì anch’egli prematuramente, nel 1847, a soli 38 anni. Non a caso ebbe un ruolo determinante nella riscoperta dei lavori del genio salisburghese, così come delle grandi composizioni di johann Sebastian Bach (in particolare la Passione secondo San Matteo caduta in oblio in quel perio-do). oltre alle cinque sinfonie la sua opera più celebrata sono senz’altro le musiche di scena per Sogno di una notte di mezza estate. (G.R.)

11

Franz Joseph Haydn

Felix Mendelssohn

Page 12: La passione 2009 - Programma generale

A�ter Juliet giovedì 27 agosto · ore 21 · Teatro Sociale GEMONA DEL FRIULI

mercoledì 2 settembre · ore 21 · Teatro Luigi Garzoni TRICESIMOdomenica 6 settembre · ore 21 · Ex cinema Impero MARTIGNACCO

con Eliah CoRTELLo, Eugenio FERRARo, Marzia PEZZETTA, Ylenia PIGNARI,Ginevra PITUELLo, Emily RoDARo, Elisa VALENT, Debora CAMERIN,

Alessio MICELI percussionista Cura del laboratorio e della messinscena RasciadaRWisH e eleonoraRiBis

Musiche originali alessandroGReGoCostumi emmanuelacossaR·Arredo Scenico MoRoso

Giulietta e Romeo sono morti. Gli amici rimasti devono continuare a vivere e affrontare il tempo After juliet.È un tempo difficile, un tempo sospeso, di tregua. ognuno aspetta e sogna cosa diverse: vendetta, pace, amore, potere, semplici giornate di sole. ognuno è legato agli altri da intricati fili di rapporti, fili di passato e di futuro. ogni più piccolo movimento muove tutti gli altri personaggi. Perché ogni personaggio ci racconta un tempo violento e fragile, il tempo After juliet, ma soprattutto l’adolescenza di ognuno. Il testo di Sharman Mac Donald è infatti un tempo senza tempo. Gli adolescenti che ne sono protagonisti potrebbero essere nati nel 1400 o oggi. E nella messinscena a cui i ragazzi hanno dato vita dopo tre settimane di lavoro, After juliet diventa il tempo di un sogno, di una visione del personaggio che più di tutti ci ha colpito: Bianca. È un sogno quello che Bianca fa scandire dal ritmo di un percussionista, una danza, un minuetto che potrebbe ripetersi all’infinito perché ognuno conosce i movimenti e i posti che deve occupare, un gioco in cui ognuno può cambiarsi i vestiti ed entrare nei panni degli altri perché il ruolo conta più della persona, una visione che non può smettere perché i bisbiglii delle anime senza pace, i rumori della battaglia ancora non sono finiti. Perché anche la guerra, proprio come l’adole-scenza, ha sentimenti senza tempo. (Eleonora Ribis)

RasciadarwisheeleonoraRibis si incontrano, provenendo da formazioni diverse, al Corso di Alta Formazione Teatrale “Il ver-so, il suono inarticolato, la voce” dell’Ert Emilia Romagna tenuto da Chiara Guidi-Socìetas Raffaello Sanzio. Iniziano insieme un percorso di ricerca nel teatro. Il loro primo spettacolo Viene buio viene luce è finalista del Premio Scenario Infanzia 2008.

alessandroGrego inizia a comporre giovanissimo, da autodidatta, sotto la guida di compositori quali F. Nieder, G. Gaslini, N. Sani, C. Roads ed altri. In seguito si distingue per la composizione di colonne sonore di filmati e sceneggiati radiofonici prodotti dalla RAI; La sua musica viene regolarmente eseguita nei teatri e festival nazionali ed internazionali da prestigiosi interpreti tra i quali spiccano Guido Arbonelli, Massimiliano Damerini, Roberto Fabbriciani, Filippo Faes, Giuseppe Fricelli, il quartetto “Martinu”, Ser-ge Conte, Paolo Pollastri, Ciro Scarponi, Emanuele Segre, etc. Ha lavorato accanto ad attori quali Arnoldo Foà, Vittorio Caprioli, David Riondino, Manuela Kustermann, Antonio Pizzicato, a registi quali Giuseppe Patroni Griffi e con il drammaturgo Francesco Niccolini. Le sue composizioni sono edite da RaiTrade e sono state incise per le case discografiche Phoenix, Agorà, ARTS ed Urbania. Ha insegnato e tenuto seminari presso L’Università di Firenze, l’Università di Siena e la SAE School di Lubiana.

Giovane Teatro

12

Page 13: La passione 2009 - Programma generale

13

�l tele�ono · �l se�reto �i Susannavenerdì 28 agosto · ore 21 · Auditorium Mons. Pigani REANA DEL ROJALE

domenica 30 agosto · ore 21 · Teatro Garzoni TRICESIMOGianniMaRRasregia

davideaMadeiscene e costumiRobertoPaglialunga&c. - Roma parrucche

soniaVisenTin Lucy / SusannaGabrieleRiBis Ben / Gil

adrianGalleTTa Sante / assistente alla regiaMatteoandRi maestro sostituto

PiccolaorchestraalpeadriaGiuseppelaMalFa maestro concertatore e direttore d’orchestra

i l telefonoorl’amouràtroisè un’opera buffa in un atto unico con libretto e musica di Gian Carlo Menotti (1911-2007). Essa fu composta su invito della Ballet Society di New York e fu rappresentata per la prima volta nel 1947 nel Teatro Keckscer della stessa città, con un successo che si protrasse per centinaia di repliche. In essa si ritrovano alcuni caratteri tipici della produzione di Menotti, come la scrittura musicale eclettica, improntata a moduli operistici ottocenteschi e pucciniani, l’immediata comunicabilità della linea melodica e la profonda cono-scenza dei meccanismi teatrali. L’opera è un’elegante satira di uno dei vizi dei nostri tempi, la logorrea telefoni-ca: in essa l’autore accenna con garbo al rischio dell’incomunicabilità nella società contemporanea, senza mai perdere la giocosità e la brillantezza delle premesse. Il telefono è un vero e proprio personaggio che si esprime con cinguettanti trilli e arpeggi quando può imporsi nel dialogo fra i due, per poi squillare «a colpi ripetuti, come un bambino che invoca soccorso» quando Ben si avvicina per tagliargli i fili. La grande protagonista è Lucy, che si muove fra arie dal sapore stravinskijano, colorature e valzer politonali. Il povero Ben deve accontentarsi di momenti frammentari: anche la sua dichiarazione d’amore è sopraffatta dall’esuberanza vocale dell’amata e, ovviamente, dalla raccomandazione «non ti scordare del mio numero».

i l segreto di susanna è forse l’opera che incontrò maggiore fortuna fra quelle scritte da Ermanno Wolf-Ferrari (1876-1948), compositore veneziano di madre italiana e padre tedesco. Fu presentata nel 1909 al Teatro Municipale di Monaco di Baviera, per essere ripresa due anni dopo da Arturo Toscanini al Costanzi (ora Teatro dell’opera) di Roma. L’intermezzo, che pare erigere a suo modello La serva padrona di Pergolesi si inscrive a pieno titolo nell’opera di recupero compiuta dal compositore delle forme del teatro settecentesco italiano, so-prattutto di matrice goldoniana. Musicista colto e raffinato, Wolf-Ferrari rimase infatti estraneo alle suggestioni a lui coeve della poetica verista e ai moti delle avanguardie europee, per esprimere con modi garbati e ricchi di grazia tematiche piuttosto riconducibili a orizzonti mozartiani, rossiniani e tardo verdiani. Questo non impedì ad alcuni di cogliere ascendenze wagneriane nel trattamento che egli riservò alle linee musicali che, in particolare in questa opera, vivono in strettissima relazione con il testo e il gesto teatrale. (C.A.)

Opera

Page 14: La passione 2009 - Programma generale

lastoria

iltelefonoBen arriva a casa di Lucy con un regalo. Egli deve partire a breve e ha qualcosa di molto importante da dire alla ragazza. Squilla però il telefono: è Margaret, con cui Lucy si intrattiene lungamente. Al termine della chiamata, Ben riprova a parlare, ma il telefono suona ancora: fortunatamente è solo qualcuno che ha sbagliato numero. Ben riprende il discorso, ma si sta facendo tardi e Lucy premurosa telefona per sapere che ora è. Ben, sempre più teso, viene interrot-to da un’altra chiamata. È la volta di George, che parla a Lucy con tono molto alterato e la accusa di aver spettegolato sul proprio conto. Lucy ne è sconvolta e si allontana piangendo, lasciando il telefono in balia delle fantasie omicide di Ben, che accarezza l’idea di tagliargli i fili. Lucy torna giusto in tempo per salvare l’amato oggetto: deve chiamare subito Pamela per raccontarle tutto l’accaduto. È troppo: Ben, ormai sconfitto, se ne va. Lucy rimane sola nel silenzio della sua casa, quando accorre in suo soccorso un nuovo squillo del telefono: è Ben, da una cabina, che finalmente riesce a chiederle di sposarlo, consapevole ormai del fatto che il loro non può che essere un «amour à trois».

ilsegretodisusannaIl dubbio si insinua nel tranquillo ménage dello sposo no-vello conte Gil quando gli sembra di riconoscere sua moglie nella «figura snella» di una passante. Rientrato a casa, viene accolto dalle rassicurazioni della con-sorte: la contessa Susanna, seduta al pianoforte, afferma che non sarebbe mai uscita senza la sua autorizzazione. Gil non sa che, sotto la «mantiglia grigia e cappellino rosa» che ha scorto per strada, c’era proprio la moglie, prontamente rientrata, ma carpisce un nuovo, inconfutabile indizio: l’odore di fumo. Susanna non fuma e non fuma neanche Sante, il cameriere muto. Roso dalla gelosia, Gil si arrovella intorno alla dolorosa questione: è mai possibile che la sua Susanna lo tradisca con un fumatore seduttore un mese dopo il matrimonio? Forse è solo «fantasia dell’odorato»…Gli sposini si chiariscono: lei si dispiace e arrossisce, lui si pente di aver sospetta-to e i due si adagiano nei ricordi del loro innamoramento. Gil prova a suggellare l’avvenuta riappacificazione con un abbraccio, quando riappare prepotente sulla scena lui, «l’odor fatale, sin nella veste»! Lei ammette: ha un segreto che non intende rivelare, lui si appella alla suocera, icona di retto agire e garante della massima integrità. Poi di nuovo la riappacificazione e l’uscita di Gil, alla volta del circolo degli amici. Appena sortito il consorte, Susanna chiude bene le finestre e apre le porte al suo segreto: Sante le porge un pacchetto e lei ne estrae una sigaretta. Gil rientra con una scusa, sente l’odore di fumo, cerca un modo per stanare il seduttore, prende per mano la traditrice e si brucia con la sigaretta celata: ecco rivelato il segreto! Il vizio della sua Susanna è un terzo incomodo non così fedifrago, i due si chiariscono e suggellano l’amore ritrovato proprio accendendosi una sigaretta. In fondo, «tutto è fumo a questo mondo». (C.A.)

14

Gianni Marras, assistente di numerosi registi tra cui Saverio Marconi, Giorgio Pressburger, Daniele Abbado, collabora con la Compagnia della Rancia, il Teatro di Ferrara, Spoleto e Bologna (dove attualmente è direttore di scena). Il sodalizio con lo scenografo e costumista davide amadei, docente pres-so il DAMS di Bologna e l’Uni-versità di Firenze, ha prodotto allestimenti di grande successo quali L’Italiana in Algeri e Don Pasquale a Spoleto, La Pietra del Paragone a Sassari.

Giuseppe la Malfa direttore musicale presso il Teatro Pe-truzzelli di Bari, dal 2004 ad oggi ha diretto il Così fan tutte del Piccolo Teatro di Milano, ul-tima regia di Giorgio Strehler, in Italia, Francia, Russia, Egitto, Grecia, Cina. Ne 2007 ha vinto il Concorso Capuana per diret-tori d’orchestra ed ha diretto La Cenerentola a Spoleto ed in Giappone.

Page 15: La passione 2009 - Programma generale

Teatro Lirico S�erimentale L’elisir d’amore

sabato 29 agosto · ore 21 · Teatro Garzoni TRICESIMO

emiliaivanchevaiVanoVa sopranoGianlucaBoccHino tenore

ivoYurievYoRdanoV baritonoandreaMele pianoforte

Programma

P. I. CAjKoVSKIj da Evgenij oneginKogda bï zhizn domashnim krugom (Yordanov)

j. MASSENET da Wertherje ne sais si je veille (Bocchino)

C. GoUNoD da Roméo et juliette je veux vivre (Ivanova)

dal’elisird’amorediG.donizetti

attoi

Aria: Quanto è bella, quanto è caraCavatina: Benedette queste carte...Della crudele Isotta...Elisir di sì perfetta Cavatina: Come paride vezzosoRecitativo, Scena e Duetto: Caro elisir! Sei mio...La la ra la rà...Tran tran

attoii

Scena e duetto: La donna è un animale...Venti scudiRomanza: Una furtiva lagrimaRecitativo e Aria: Eccola...Prendi per me sei libero

Opera

15

La Cenerentola

Don Pasquale

Il Barbiere di Siviglia

Page 16: La passione 2009 - Programma generale

16

Teatroliricosperimentaledispoleto“a.Bell i”

Fondato nel 1947 dall’avvocato e musicologo Adriano Belli, il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto nasce con la finalità di avviare alla professione lirica giovani cantanti dalle spic-cate qualità artistiche. Ad essi, selezionati tramite un con-corso europeo, viene offerta una formazione globale, che negli anni si è avvalsa di contributi didattici di eccezionale levatura (citiamo ad esempio l’insegnamento di Franco Ca-puana, Nino Rota, Renato Bruson, Carlo Bergonzi e Raina Kabaivanska). Al termine del percorso, i giovani debuttano nella Stagione Lirica che ha luogo solitamente a Spoleto in settembre. Molti grandi nomi della lirica internazionale hanno vinto il concorso dello Sperimentale, studiando a Spoleto e debut-tando nella Stagione Lirica dell’Istituzione (ricordiamo ad esempio Franco Corelli, Ettore Bastianini, Anna Moffo, Ro-lando Panerai, Leo Nucci, Ruggero Raimondi, Renato Bru-son, Mariella Devia, Daniela Barcellona ed i friulani Alfredo Mariotti, Luciana D’Intino e Gabriele Ribis).Inoltre, in occasione della Stagione Lirica Sperimentale, hanno collaborato con il Teatro prestigiosi registi, come ad esempio Luca Ronconi, Ugo Gregoretti (che ricorderete nel-la passata edizione del Piccolo Festival), Giorgio Pressbur-ger, Piera degli Esposti e Gigi Proietti.Negli ultimi anni l’Istituzione ha allargato la propria vocazio-ne formativa anche alle altre figure del teatro lirico, organiz-zando corsi per maestri collaboratori, per tecnici e, dal 1995, per professori d’orchestra. In particolare, questa direttrice formativa ha dato vita all’oTLiS, l’orchestra del Teatro Liri-co Sperimentale di Spoleto.L’Istituzione è stata ospite, oltre che in Italia, anche in Au-stria, Svizzera, Spagna, Ungheria, Germania, Romania, Rus-sia, Stati Uniti, Canada, Cina, Giappone, Qatar e Cuba. Come riconoscimento per l’attività svolta nei suoi sessantatre anni di storia, in particolare in merito alla promozione dell’opera lirica all’estero, nel 2009 il Teatro ha ricevuto il Premio Cul-tura di Gestione per le politiche di gestione, valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali. (C.A.)

Page 17: La passione 2009 - Programma generale

Oma��io a Nino Rota a 30 anni dalla morte

lunedì 31 agosto · ore 21 · Auditorium Pigani REANA DEL ROJALEmartedì 1 settembre · ore 21 · Ex cinema Impero MARTIGNACCO

con lucianoManZalini dei Gemelli RuggeriPiccolaorchestraalpeadria

diretta da GiulianoBeTTa

in collaborazione con lacinetecadelFriuli“Il libro dei sogni” di Federico Fellini è letto per gentile concessione della

FondazioneFedericoFellini

Programma

Danze da ilGaTToPaRdo (versione originale)Valzer Verdi, Mazurka, Polka, Quadriglia, Galop, Valzer del Commiato da Il Gattopardo di Luchino Visconti (1963)

Fellini Suite (orch. Daniele Furlati)Il Casanova di Federico Fellini (1976), Lo sceicco bianco (1952), I clowns (1970), La strada (1954), Amarcord (1973)e 8 ½ (1963)

ilPadRino Suite (orch. Daniele Furlati)Love theme, Corleone’s Waltz, Michael comes home, Titoli di coda da Il Padrino part II da Il Padrino di Francis Ford Cop-pola (1972)

GianBuRRasca Suite (orch. Daniele Furlati)“Bevete più latte” da Le tentazioni del dott. Antonio - Boccaccio ‘70 di Federico Fellini (1962)Fantasmi a Roma di Antonio Pietrangeli (1961)Viva la pappa col pomodoro da Il giornalino di Gian Burrasca. Cominciano i guai di Lina Wertmüller (1964)

ninoRotaNato nel 1911 a Milano in una famiglia di musicisti, cominciò a studiare pianoforte con la madre e intraprese in seguito gli studi di composizione con Giacomo orefice e Ildebrando Pizzetti. Non ancora undicenne, compose nel 1922 L’infanzia di S. Giovanni Battista, un oratorio per soli, coro e orchestra eseguito a Milano e in Francia: nell’ultima replica, l’enfant prodige fu chiamato alla ribalta da un pubblico entusiasta che lo acclamò direttore per il bis del finale. Proseguiti gli studi con Alfredo Casella a Roma, conseguì nel 1930 il diploma di Composizione al Conservatorio di Santa Cecilia per poi recarsi negli Stati Uniti, incoraggiato da Arturo Toscanini, per seguire

Concerto

17

Page 18: La passione 2009 - Programma generale

alcuni corsi di perfezionamento. Tornato in patria, si laureò in Lettere al-l’Università di Milano e cominciò a insegnare al Liceo Musicale di Taranto e in seguito al Conservatorio di Bari, di cui divenne direttore nel 1950. Fu autore di un’abbondante produzione teatrale (fra cui ricordiamo Ariodan-te 1942, Il cappello di paglia di Firenze 1955, La notte di un nevrastenico 1959, Aladino e la lampada magica 1968, La visita meravigliosa 1970, Na-poli milionaria 1978), sinfonica e cameristica, sebbene il suo nome resti legato nella memoria del pubblico soprattutto alla produzione di musica da film. La sua straordinaria facilità compositiva, unita a un’inesauribi-le vena melodica, trovò infatti piena espressione in circa centoquaranta lungometraggi da lui musicati nel corso di quasi mezzo secolo di attività. Ha collaborato con alcuni fra i più grandi cineasti del panorama italiano e internazionale (da Mario Monicelli a Luchino Visconti, da Franco Zeffirelli a René Clément e Francis Ford Coppola). In particolare, con Federico Fellini nacque un sodalizio quasi trentennale: da Lo sceicco bianco (1952), pas-sando per temi indimenticabili come quelli de La strada (1954), La dolce vita (1960), otto e 1/2 (1963) fino ad Amarcord (1973) e Il Casanova di Fe-derico Fellini (1976). Nel 1974 vinse un oscar per la colonna sonora de Il Pa-drino - parte II (nel 1972 le musiche de Il Padrino non erano state ammesse alla corsa per il premio perché annoveravano dei temi precedentemente scritti per il film Fortunella di Eduardo De Filippo). Il compositore si spense nel 1979, poco dopo la fine delle registrazioni di Prova d’orchestra, la sua ultima colonna sonora per Fellini. (C.A.)

lucianoManzaliniAssieme a Eraldo Turra forma dal 1979 il duo comico Gemelli Ruggeri. La loro car-riera si snoda tra televisione, teatro e cinema a partire dagli anni ‘80: Drive In, Lupo solitario, L’araba fenice sono programmi che ne decretano il successo televisivo. Manzalini negli ultimi anni si è dedicato particolarmente al teatro ed anche alla scrit-tura pubblicando il suo primo libro “Dubbi di un presunto scrittore - piccole storie visibili a occhio nudo”.

GiulianoBettaGiovane direttore d’orchestra spezzino ha già al suo attivo una lunga esperienza in Svizzera e Germania lavorando come pianista prima e direttore d’orchestra poi nei teatri di Zurigo, Münster e Krefeld-Mönchengladbach. È appena stato nominato direttore principale del teatro di Basilea (Svizzera).

danieleFurlatiPianista e compositore. Allievo di Ennio Morricone, ha firmato le musiche per il film “Viva San Isidro” di Sandro Cappelletti con Diego Abbatantuono, e numerosi spot te-levisivi. Recentemente, in coppia con Marco Biscarini, ha composto le colonne sonore per gli ultimi due film di Giorgio Diritti: “Il vento fa il suo giro” (Premiato al Festival di Lagonegro) e “L’uomo che verrà” di prossima uscita.

18

Luciano Manzalini

Page 19: La passione 2009 - Programma generale

19

A �ronte alta Un sogno del millenovecento56

giovedì 3 settembre · ore 21 · Sala Polifunzionale MAGNANO IN R.venerdì 4 settembre · ore 21 · Auditorium De Cesare REMANZACCO

di e con antonellocossia

spazio scenico RaffaelediFloRiomusica originale RiccardoVeno

costumi stefaniaViRGuTi still & video editorFrancescoalBano

produzione iTeaTRini - Napoli

Un articolo comparso in un giornale sportivo australiano, qualche giorno dopo l’incontro, riportava la cronaca del primo e unico combattimento, sostenuto da questo atleta in quella competizione. Aveva incontrato agli ottavi di finale colui che in seguito vinse la medaglia d’oro per la categoria dei pesi piuma, un pugile russo, Vladimir Safronov il suo nome, molto forte, che mandò tutti i contendenti al tappeto, tranne uno: “giovane proveniente da un paese del sud, che faceva il muratore nella sua città” . Nell’articolo però, per un errore di stampa il nome non viene riportato esattamente, non regalandogli la soddisfazione pubblica di essere riuscito, in un impresa che gli altri avevano mancato, in quel contesto. Per fortuna, quest’uomo, non ha mai dato peso a quel banale accadimento. Mi ha sempre colpito il suo modo di raccontare questa straordinaria esperienza, mai come un elemento di vanità, né come affermazione presuntuosa della sua personalità (avrebbe potuto tranquillamente gloriarsi visto che è stato, inoltre, due volte campione d’Italia nel 1955/56). Il suo entusiasmo, quasi infantile, è relativo alla tensione, alla spinta che questa avventura ha donato alla sua vita, a ciò che ha ottenuto, non senza fatica e impegno, dove il sogno da realizzare non consisteva in qualcosa di impossibile, di irraggiungibile, ma piuttosto qualcosa che si è tramutato in passione, in determinazione per la propria scelta di vita. Una cosa di cui fortemente si sente la mancanza.

In questi tempi di Età della Grande Paura, una passione, un sogno, un ideale sono concetti pressappoco inesi-stenti, se non inquadrati nell’ottica e nel riconoscimento di un successo o una popolarità televisiva che dà diritto all’esistenza in questa nostra società. L’opera quotidiana, sconosciuta, di persone normali e semplici contrastava con i grandi propositi politici, che hanno generato, come si è poi visto, corruzione e clientelismo, male atavico del nostro paese. Mi è sembrato giusto aggiungere, a tale proposito, il discorso di insediamento del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, eletto nel 1955. Parole ufficiali, che poco rispecchiavano la reale situazione del paese. Lontane, comunque, dalla cattiva fede e dalla ipocrisia di tanti politici dei giorni nostri. Il neorealismo ha raccontato molto bene le tante storie, i drammi e le ambizioni di questi piccoli grandi sognatori. Io ho solo avuto il desiderio di aggiungerne un’ altra, quella di un uomo normale, semplice, che anche dopo aver lasciato il ring, affronta la vita a fronte alta. (Antonello Cossia)

Teatro

Page 20: La passione 2009 - Programma generale

Cjant �’amôr omaggio a Flocco Fiori

sabato 5 settembre · ore 21Auditorium Mons. Pigani REANA DEL ROJALE

darioZaMPavoce e chitarrasebastianoZoRZafisarmonica

coroPolifonicodiRudadiretto da FabiananoRo

proiezione immagini dello studiotassotto&max

ProgrammaAlbino ToRRE Amor e lavor Rodolfo KUBIK Biele di vôiA planc cale il soreli (armon. MALATESTA)Dario ZAMPA o sin furlânsDario ZAMPA Il cjariesârDario ZAMPA Muse foresteCoSMA-PREVERT Les feuilles mortes (arr. Flocco FIoRI)Flocco FIoRI Pierinajuliette GRECo Sous le ciel de ParisArturo ZARDINI Stelutis alpinisAugusto Cesare SEGHIZZI Volin gioldi (rapsodia V)

FloccoFiori , originario di Attimis, nasce nel 1927, giovanissimo, emigra in Belgio con la famiglia. Accanto agli studi di perito minerario si dedica alla fisarmonica di cui diventa solista di fama internazionale, con l’affermazio-ne in importanti concorsi nella vicina Francia. Ritornato in Friuli in tarda età si dedica con passione all’insegna-mento lasciando degli allievi, tra cui Sebastiano Zorza, che a loro volta oggi si distinguono a livello mondiale. La storia di Flocco Fiori è una storia di ritorno alle radici, le radici di quel cjariesâr solide e profonde che possono permettere di allungare i rami alla scoperta del mondo senza mai dimenticare le proprie origini. Al Friuli è dedi-cato questo Cjant d’amor che con Zampa diventa orgoglio della propria identità e dei propri valori, con il Coro Polifonico di Ruda una testimonianza sonora dei canti e delle voci di una terra di cui lo studio tassotto&max ha “raccolto” un collage di immagini. Alla fisarmonica di Sebastiano Zorza il compito di ricordare con passione quel suo grande maestro tornato a casa per trasmettere la sua eredità e la sua esperienza. (G.R.)

Concerto

20

Fabiana Noro

Page 21: La passione 2009 - Programma generale

21

Per or�ano e non Viaggio tra le forme del Barocco

sabato 12 settembre · ore 21 · Chiesa di Santa Maria CORTALEDopo festival

jacopoBRusaorgano

Programma

ANoNIMo Spagnolo (Sec. XVII) obra de lleno de Primero Tono

G. BoEHM (1661-1733) Wer nur den lieben Gott lässt walten

A. CoRELLI (1653-1713) Concerto Grosso op.6 n° 3 (Appropriato all’ organo da Thomas Billington)1. Largo 2. Allegro-Adagio 3. Grave-Vivace 4. Allegro

j. C. F. FISCHER (1656-1746) Chaconne in F

j. A. SCHEIBE (1708-1776) Sonata in B1. Moderato 2. Andante 3. Vivace

G. F. HAENDEL (1685-1759) “Lascia ch’io pianga” dal “Rinaldo” (Trascrizione di William Babell)

B. PASQUINI (1637-1710) Passacagli per Petronilla

jacopoBrusaNasce nel 1985 a Pavia e inizia all’età di sette anni gli studi musicali presso l’Istituto Mu-sicale “Franco Vittadini” della sua città. Nel 2005, si laurea al Conservatorio “G. Verdi” in organo e Composizione organistica col massimo dei voti e la lode. Attualmente sta frequentando il Biennio di specializzazione con il Mº Marcello Girotto presso il Conser-vatorio “G. Tartini” di Trieste. Negli ultimi anni ha approfondito lo studio dell’organo, del clavicembalo e della direzione d’orchestra frequentando corsi di perfezionamento in Italia, Austria e Germania. Ha già al suo attivo un’intensa attività concertistica anche con prestigiose istituzioni come l’ orchestra de “I pomeriggi musicali” di Milano. Dal 2002 è organista presso la Basilica di Santa Maria del Carmine di Pavia. Collabora inol-tre, in qualità di maestro sostituto, con il Teatro “G. Fraschini” di Pavia.

Concerto

Page 22: La passione 2009 - Programma generale

�n�ormazioniBiGlieTTi

iltelefono/ilsegretodisusanna,Teatroliricosperimentaledispoleto €uro 8,00

laGiulietta,liederschaft,omaggioaninoRota*,cjantd’amôr €uro 5,00* La replica di Martignacco è a ingresso libero

Tuttiglialtrispettacoli ingresso liberoPer prenotazioni chiamare: 329 4071254

abbonamentocaRTaFesTiVal €uro 30,00Posto riservato,un ingresso scontato del 50% per un accompagnatore,omaggio di benvenuto

PRiMaedoPoGlisPeTTacoli

ProdottitipiciapicolturaF.llicomaro di Comaro Claudio & C. (miele, pappa reale, cere, dolci, liquori)Via C. Nanino, 31 - Reana del Rojale - Tel. 0432 857031Mulinonadalutti di Renzo Nadalutti (cereali e farine biologiche)Via Vittorio Veneto, 36 - Reana del Rojale - Tel. 0432 857162aziendaagricola“laVolparie” di Mauro Anna (vini e spumanti)Via San Martino, 4 - Zompitta di Reana - Tel. 0432 882881latteriasocialeintercomunalediTricesimo, punti vendita di Montegnacco (Cassacco) e Tricesimo

Ristoranti(atuttiglispettatoridelFestivalsconto10%)HotelRistorantePizzeriaalcolliodi Apuzzo Pasquale - Via Centrale, 22 - Reana del Rojale - Tel. 0432 857045 (chiuso il lunedì)RistoranteValRojaledi Piccolo A. & C (specialità carne alla brace) Via S. Martino, 2 - Zompitta di Reana del R.Tel. 0432 852709 (chiuso mercoledì e giovedì)Ristorantedaotellodi Paolo Tonini (specialità filetto al pepe) Via Battiferro, 3 - Rizzolo di Reana - Tel. 0432 837012Ristorantealscus (specialità pesce) Via Mons. Giosuè Cattarossi, 3 - Cortale di Reana del R. - Tel. 0432 853872(aperto dal 3 settembre)albergoRistoranteBelvedereMorandinidei Fratelli Morandini (cucina tipica) - Via Belvedere, 21 - TricesimoTel. 0432 851385 (chiuso il lunedì)GasthausHeinz(cucina austriaca) piazza Libertà, 36 Tricesimo Tel. 0432 881441BarTrattoriadasaccon(solo su prenotazione) Via S. Pelagio - Tricesimo - Tel. 0432 882216 (chiuso il martedì)TrattoriadaMiculan di Riccato Iuri e Cumini Michela - Piazza Libertà, 16 - Tricesimo - Tel. 0432 851504

22

Page 23: La passione 2009 - Programma generale

Associazione

sociFondatoriGabriele RIBIS Presidente e Direttore artistico Roberto MIANI Vicepresidente e Direttore Amministrativo Andrea CICILIoT, Flavio LUCHITTA, Fabiana NoRo

ReferentidelleamministrazionicomunaliVannes ASSALoNI, Sindaco del Comune di CassaccoCarlo MICHELIZZA, Assessore alla Culturadel Comune di Magnano in RivieraGianni NoCENT, Assessore alla Culturadel Comune di MartignaccoEdi CoLAoNI, Sindaco del Comune di Reana del RojaleDaniela BRIZ, Assessore alla Culturadel Comune di RemanzaccoAndrea MANSUTTI, Sindaco del Comune di TricesimoGiannina DI PAULI, Assessore alla Culturadel Comune di Tricesimo

addettostampaAlessandra RICCAToResponsabileTecnicoAlessandro ALUNNIaudioeluci Music Team sncVideo Entract di Carlo Della VedovaPianoforti Lorenzo CerneazPromozione Locos Service - Ideando Pubblicitàsitointernet Irisweb TestiClementina ANToNACI, Gabriele RIBIS stampa Grafiche Rabachin snc - Pasian di PratoViaggiTurismo 85autonoleggioAutosystem spa

siringraziaConte Luigi Deciani, Sig. Roberto De Marco, Sig. Aristide orzincolo, Sig. Aldo Rossi, Parrocchia di Qualso, Comitato Festeggiamenti Reana

Piccola Orc�estra Al�e A�riaClementina ANToNACI*, Tiziano CANToNI** flauto

Enrico CoSSIo* oboe, Nicola BULFoNE clarinetto

Dario BRAIDoTTI* fagotto Andrea LIANI* corno

Stefano FLAIBANI tromba, Gabriele RAMPoGNA percussioni

Paolo TRoIAN*, Matteo ANDRI** pianoforte

Nicola MANSUTTI, Simone BUTINI*, Annalisa CLEMENTE** violino

Margherita CoSSIo viola Mara GRIoN violoncello

Franco FERUGLIo contrabbasso

*Il telefono / Il segreto di Susanna **omaggio a Nino Rota

Page 24: La passione 2009 - Programma generale

w w w. p i c c o l o f e s t i va l . o rg

PICCOLOFESTIVALFRIULI VENEZIA GIULIA