La Pasqua ebraico-samaritana nel 1986 · Interventi sul testo e note a cura di p. Gianfranco...

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1 . La Pasqua ebraico-samaritana nel 1986 1 di Maurice BAILLET 2 Traduzione di p. Paolo Servi (1988). Interventi sul testo e note a cura di p. Gianfranco Berbenni (1988. 2011) Introduzione I samaritani 3 , raggruppati attorno al tempio 4 sul monte Garizim, rivale del Tempio di Gerusalemme 5 , sono rimasti fedeli alle tradizioni ancestrali. 1 In Le Monde de la Bible (../1986) 27-32. Per quanto riguarda la differenza di calendario, naturalmente bisognerà che ciascuno ricostruisca i dati cronologici esatti per il ciclo annuale di suo interesse: 1995, 1996, ecc., partendo dal novilunio di primavera. 2 Maurice BAILLET è stato Direttore di ricerca al CNRS, sezione Etudes sémitiques, Collège de France. Ha lavorato per 30 anni all‟edizione dei fragmenti manoscritti delle grotte di Qumran. Autore con J.T. Milik del volume 3° di Discoveris in the Judean Desert (Piccole grotte di Qumran) nel 1962 ed è stato autore unico, nel 1982, del volume 7° (La grotta 4 di Qumran, III). Ha pubblicato molti articoli su Qumran e sui Samaritani. 3 Ai nostri giorni, il nome di Samaritani è riservato a un piccolo gruppo umano di Palestina installato in due zone. Il maggior numero [250 persone, nel 1977] abita un quartiere di Nablus [il nome della città è derivazione linguistica araba dal greco neapolis, denominazione di epoca ellenistica; in epoca anteriore: Sichem], la pendici del monte Garizim; il resto [250 persone nel 1977] ha la propria dimora a Holon, sobborgo di Tel-Aviv. I samaritani di Nablus sono vissuti praticamente isolati durante la dominazione islamica (araba, turca e poi nuovamente araba), soprattutto a causa del prevalere numerico dei dominatori che li circondavano. Vivevano praticamente confinati in un particolare quartiere di Nablus che, in scala ridotta, risultava una riproduzione in scala ridotta di un tipico ghetto medioevale. Tale isolamento tuttavia era favorito anche da opzioni della stessa comunità: l‟isolamento era un mezzo per proteggersi da intrusioni esterne, rafforzando la coesione interna. L‟isolamento favorì la fondazione di un kinshah (sinagoga), una scuola un proprio sistema di giurisprudenza. I samaritani di Holon, invece, hanno mantenuto rapporti abbastanza stretti con i propri vicini, negli ultimi cinquant‟anni. La loro storia risale agli inizi degli anni venti, quando alcune famiglie samaritane lasciarono Nablus per andare a stabilirsi in una zona compresa fra la città costiera di Giaffa, allora di prevalenza araba, e il porto ebraico di Tal Aviv, di recente costruzione. Il numero degli immigrati si aggirava tra i 40 e 50 individui, appartenenti alle famiglie Sadakah e Marhib. I samaritani di Holon diventarono ben presto cittadini a tutti gli effetti del nuovo stato e si integrarono nella vita politica, economica e sociale di Israele. La generazione più giovane dei samaritani si è andata progressivamente acculturando, ha finora resistito all‟assimilazione religiosa. I Samaritani non sono né arabi né [ebrei] giudei. Il termine samaritano, secondo le spiegazioni che loro stessi ne danno, non deriva dal nome della città di Samaria, ma dalla parola ebraica shamar, che significa vigilare, osservare,: questo il motivo per cui chiamano se stessi Shamrayin, a significate che essi soli sono i veri custodi della legge di Dio. Gli ebrei di tradizione giudaica hanno dato loro il nome di Cuteani, da Cutha, città d‟origine di alcuni di loro. Ma il loro appellativo tradizionale in ebraico è Chomeronim (abitanti della città di Samaria o della sua regione); del resto gli stessi Samaritani si definiscono Chomerim (custodi, guardiani), o, molto più semplicemente, bambini di Israele. Le loro famiglie, strutturate in modo patriarcale, hanno due ascendenze genealogiche: le famiglie sacerdotali, uscite da Levi [riconoscibili dalla fascia bianca attorno al copricapo], e i laici, discendenti di Giuseppe tramite i suoi due figli, Efraim e Manasse. Tutte le famiglie samaritane fanno risalire la propria origine alla tribù di Efraim e di Manasse. Fino all‟inizio del XVII secolo, si succedette senza soluzione di continuità tutta una genealogia di sommi sacerdoti che erano, secondo la tradizione, i diretti discendenti di Eleazaro, figlio del sommo sacerdote Aronne, fratello di Mosè. La discendenza di Aronne si estinse agli inizi del XVII secolo con un sommo sacerdote che morì senza lasciare figli. Una delle famiglie samaritane che faceva risalire le sue origini alla tribù di Levi fu allora investita dell‟incarico sacerdotale e ha conservato questo privilegio fino ai nostri giorni.

Transcript of La Pasqua ebraico-samaritana nel 1986 · Interventi sul testo e note a cura di p. Gianfranco...

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    La Pasqua ebraico-samaritana

    nel 1986 1

    di Maurice BAILLET 2

    Traduzione di p. Paolo Servi (1988).

    Interventi sul testo e note a cura di p. Gianfranco Berbenni (1988. 2011)

    Introduzione I samaritani

    3, raggruppati attorno al tempio

    4 sul monte Garizim, rivale del Tempio di

    Gerusalemme 5, sono rimasti fedeli alle tradizioni ancestrali.

    1In Le Monde de la Bible (../1986) 27-32. Per quanto riguarda la differenza di calendario, naturalmente bisognerà che

    ciascuno ricostruisca i dati cronologici esatti per il ciclo annuale di suo interesse: 1995, 1996, ecc., partendo dal

    novilunio di primavera.

    2 Maurice BAILLET è stato Direttore di ricerca al CNRS, sezione Etudes sémitiques, Collège de France. Ha lavorato

    per 30 anni all‟edizione dei fragmenti manoscritti delle grotte di Qumran. Autore con J.T. Milik del volume 3° di

    Discoveris in the Judean Desert (Piccole grotte di Qumran) nel 1962 ed è stato autore unico, nel 1982, del volume 7°

    (La grotta 4 di Qumran, III). Ha pubblicato molti articoli su Qumran e sui Samaritani.

    3 Ai nostri giorni, il nome di Samaritani è riservato a un piccolo gruppo umano di Palestina installato in due zone.

    Il maggior numero [250 persone, nel 1977] abita un quartiere di Nablus [il nome della città è derivazione linguistica

    araba dal greco neapolis, denominazione di epoca ellenistica; in epoca anteriore: Sichem], la pendici del monte

    Garizim; il resto [250 persone nel 1977] ha la propria dimora a Holon, sobborgo di Tel-Aviv. I samaritani di Nablus

    sono vissuti praticamente isolati durante la dominazione islamica (araba, turca e poi nuovamente araba), soprattutto a

    causa del prevalere numerico dei dominatori che li circondavano. Vivevano praticamente confinati in un particolare

    quartiere di Nablus che, in scala ridotta, risultava una riproduzione in scala ridotta di un tipico ghetto medioevale. Tale

    isolamento tuttavia era favorito anche da opzioni della stessa comunità: l‟isolamento era un mezzo per proteggersi da

    intrusioni esterne, rafforzando la coesione interna. L‟isolamento favorì la fondazione di un kinshah (sinagoga), una

    scuola un proprio sistema di giurisprudenza. I samaritani di Holon, invece, hanno mantenuto rapporti abbastanza

    stretti con i propri vicini, negli ultimi cinquant‟anni. La loro storia risale agli inizi degli anni venti, quando alcune

    famiglie samaritane lasciarono Nablus per andare a stabilirsi in una zona compresa fra la città costiera di Giaffa, allora

    di prevalenza araba, e il porto ebraico di Tal Aviv, di recente costruzione. Il numero degli immigrati si aggirava tra i

    40 e 50 individui, appartenenti alle famiglie Sadakah e Marhib. I samaritani di Holon diventarono ben presto cittadini

    a tutti gli effetti del nuovo stato e si integrarono nella vita politica, economica e sociale di Israele. La generazione più

    giovane dei samaritani si è andata progressivamente acculturando, ha finora resistito all‟assimilazione religiosa.

    I Samaritani non sono né arabi né [ebrei] giudei. Il termine samaritano, secondo le spiegazioni che loro stessi ne

    danno, non deriva dal nome della città di Samaria, ma dalla parola ebraica shamar, che significa vigilare, osservare,:

    questo il motivo per cui chiamano se stessi Shamrayin, a significate che essi soli sono i veri custodi della legge di

    Dio. Gli ebrei di tradizione giudaica hanno dato loro il nome di Cuteani, da Cutha, città d‟origine di alcuni di loro. Ma

    il loro appellativo tradizionale in ebraico è Chomeronim (abitanti della città di Samaria o della sua regione); del resto

    gli stessi Samaritani si definiscono Chomerim (custodi, guardiani), o, molto più semplicemente, bambini di Israele.

    Le loro famiglie, strutturate in modo patriarcale, hanno due ascendenze genealogiche: le famiglie sacerdotali, uscite

    da Levi [riconoscibili dalla fascia bianca attorno al copricapo], e i laici, discendenti di Giuseppe tramite i suoi due

    figli, Efraim e Manasse.

    Tutte le famiglie samaritane fanno risalire la propria origine alla tribù di Efraim e di Manasse. Fino all‟inizio del XVII

    secolo, si succedette senza soluzione di continuità tutta una genealogia di sommi sacerdoti che erano, secondo la

    tradizione, i diretti discendenti di Eleazaro, figlio del sommo sacerdote Aronne, fratello di Mosè. La discendenza di

    Aronne si estinse agli inizi del XVII secolo con un sommo sacerdote che morì senza lasciare figli. Una delle famiglie

    samaritane che faceva risalire le sue origini alla tribù di Levi fu allora investita dell‟incarico sacerdotale e ha

    conservato questo privilegio fino ai nostri giorni.

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    Celebrano la Pasqua6 sulla loro montagna consacrata, non come un rito simbolico, ma come

    una cerimonia/memoriale che li fa ridiventare per dieci giorni l‟Israele del deserto7:

    Ancora poco tempo fa, fatta eccezione dei sacerdoti, la maggior parte dei samaritani era pressoché analfabeta;

    attualmente l’istruzione è in forte progresso. Quanto al livello di vita non è molto elevato. Alcuni vivono del proprio

    lavoro, ma la maggior parte erano, fino a poco tempo fa, in uno stato che si avvicinava alla miseri

    I samaritani hanno usato la lingua araba fin dal 632, con la conquista omonima; nei riti e nel culto, invece hanno

    sempre conservato la lingua ebraica ed aramaica. La maggior parte delle preghiere è in lingua aramaica; i passi del

    Pentateuco sono in ebraico. La pronuncia samaritana ha conservato tratti specifici.

    A differenza degli ebrei di tradizione giudaica nelle case samaritane si pone sugli stipiti una tavoletta di pietra con

    inciso il testo abbreviato dei dieci comandamenti; a volte dipingono sullo stipite alcune lettere scritte con grafia

    samaritana [al posto del piccolo contenitore contenente due passi del Pentateuco su un pezzo di pergamena: mezuzah].

    L‟osservanza rigorosa del Sabato non ha riscontro, nella sua celebrazione tradizionale, neppure nelle comunità

    ebraico-giudaiche più conservatrici. Non si accendono luci e non si usa il fuoco; si esce da casa soltanto per il culto

    nel kinshah.

    Molte preghiere sono intonate all‟unisono dall‟intera assemblea, altre sono eseguite in forma di responsorio. Il ruolo

    di conduttore della preghiera assembleare è assunto a turno da ciascun membro dell‟assemblea. Le donne della

    comunità non prendono parte attiva al rito, ma non vengono neppure tenute appartate dall‟assemblea.

    Il rotolo della Torah, in pergamena, è conservato in una custodia cilindrica, dalla quale non viene mai rimosso. Il testo

    è scritto in antico alfabeto ebraico, il cui prototipo ci è noto attraverso le antiche iscrizioni ebraiche, moabite e fenice.

    E‟ la stessa scrittura rinvenuta su alcuni frammenti di Qumran. I Samaritani attribuiscono grande importanza al fatto di

    conservare l‟antica scrittura.

    (Dati riportati da BAILLET e SHEMARYAHU).

    4L‟antico Tempio degli Ebrei Samaritani, da loro costruito sul monte Garizim nel IV secolo a. C., fu sconsacrato da

    Antioco IV e dedicato a Zeus amico degli Stranieri (cf. Mac. 6, 2). Nel 128 a. C., Giovanni Ircano distrusse

    completamente il Tempio. L‟imperatore Adriano, nel II secolo d. C., costruì un tempio a Zeus, sul medesimo luogo,

    distrutto a sua volta. In quest‟area i Samaritani celebrano annualmente le feste di Pasqua, Pentecoste e Tabernacoli.

    5La rivalità e l‟affinità dei due ceppi dell‟ebraismo biblico, israelitico-samaritano da una parte, giudaico-

    gerosolitmitano dall‟altra, è un dato storico che permette di comprendere a livello minimale le dinamiche della storia

    della salvezza. Israele e Giuda nell‟ampia serie dei libri biblici non sono sempre sinonimi: in molti casi manifestano

    l‟allontanamento reciproco tra le due tradizioni ebraiche [cf. il profetismo di Isaia 1, di Amos, di Osea].

    Cf. i temi/corsi giudeocristianesimo, pasqua e pasque, shabbat, jobel, economia dal paleolitico al neolitico e suoi

    influssi sulla bibbia, Kippur, espiazione nel file formaz.doc.

    6 [In questa nota offriamo innanzitutto una sintesi descrittiva dei riti pasquali redatta da TALMON, molto utile per

    unificare i particolari della narrazione di BAILLET.]

    All‟inizio del mese di Nisan in capo di ogni unità patriarcale/famigliare samaritana sceglie un agnello a nome di

    tutta la sua famiglia: da quel momento l‟animale viene custodito fino al giorno del sacrificio pasquale. Nei primi

    decenni di questo secolo si sacrificavano sette agnelli: simboleggiavano, ciascuno, una unità patriarcale (oggi una di

    queste famiglie si è estinta). Da allora tuttavia la comunità si è accresciuta, fino a raggiungere l‟attuale numero di 500

    individui (1977) e le sette antiche unità famigliari si sono suddivise: gli agnelli pasquali sacrificati nel 1975 sono stati

    19, uno per ciascuna delle nuove suddivisioni famigliari.

    Il rito pasquale ha inizio poco prima del tramonto: i capi della comunità samaritana, indossate lunghe tuniche bianche,

    intonano tutta una serie di preghiere. Mentre continuano a cantare, i sacerdoti preparano gli agnelli per il sacrificio. Gli

    animali vengono condotti fino al fossato vicino all‟altare di terra nel recinto sacro. Pochi istanti prima del calar del

    Sole, come prescritto nel Pentateuco, un sacerdote scelto per tale ufficio taglia la gola agli agnelli, passando

    rapidamente da un animale all‟altro. Sulle carcasse viene immediatamente versata acqua bollente e gli agnelli vengono

    scuoiati, sviscerati e impalati su spiedi di legno. Intanto, sul fondo di una profonda fossa è stato preparato e tenuto

    acceso un fuoco lento: gli agnelli allo spiedo sono allora posti in questa specie di forno scavato nel terreno che viene

    poi coperto per lasciar cuocere la carne.

    Mentre la carne sta arrostendo, le preghiere si intensificano. Poi tutti i membri della comunità si ritirano al coperto e si

    tolgono le tuniche bianche. Ricompaiono quindi vestiti di rozzi indumenti e con calzature pesanti, con bastoni da

    pellegrino in mano e involti sulla schiena, per commemorare l‟esodo. A mezzanotte precisa viene riaperto il forno

    scavato nel terreno: ogni gruppo familiare richiede il suo agnello e ogni componente del gruppo stacca un brano di

    carne arrostita dalla carcassa, mangiandolo rapidamente per simboleggiare l‟affrettata partenza dall‟Egitto dei figli

  • 3

    soggiorno sotto le tende8, sacrifici cruenti

    9. Là dove il turista rischia di non vedere che il

    pittoresco, il prof. BAILLET, donandoci la traduzione delle loro belle preghiere, ci invita a

    partecipare al loro fervore.

    d‟Israele. In osservanza alla legge del Pentateuco, neppure un osso di agnello sacrificato viene spezzato, ma ossa e

    avanzi di carne vengono gettati sull‟altare per essere bruciati, affinché al mattino non ne resti traccia. Dopo che tutti

    hanno mangiato, i pellegrini girano intorno al sacro recinto e nelle sue vicinanze, in una processione che simbolizza la

    partenza dall‟Egitto e il lungo viaggio attraverso il deserto per raggiungere la Terra Promessa. In seguito viene servito

    un pasto completo: questa cena a ora tarda della notte ricorda molto da vicino il tradizionale Seder ebraico, il

    banchetto festivo della vigilia di Pasqua.

    Durante i vent‟anni in cui il ramo giordano e quello israeliano della comunità samaritana rimasero separati, la

    cerimonia pasquale sul monte Garizim era l‟unica occasione in cui la comunità si riuniva. Poiché i samaritani non si

    sposano quasi mai con persone al di fuori del loro ambiente, quell‟incontro annuale divenne l‟occasione per combinare

    matrimoni. I samaritani di Nablus cedevano spesso delle spose a quelli di Holon che difficilmente potevano trovarle

    nel loro gruppo, a quell‟epoca inferiore di numero. Per i giovani era la possibilità di incontrarsi; per i genitori quella di

    discutere, con il consiglio dell‟alto sacerdote, i particolari di un eventuale matrimonio e di decidere quale dei due sposi

    dovesse seguire l‟altro in Israele o in Giordania.

    Oggi i samaritani di Holon e di Nablus sono liberi di incontrarsi durante tutto l‟anno. In seguito a questa nuova

    situazione, nella comunità si è diffuso un senso di rinascita. Senza mai cessare di credere di essere il vero popolo di

    Israele e che verrà un giorno in cui Dio volgerà il suo favore verso di loro, i samaritani interpretano il

    ricongiungimento della comunità come un buon presagio.

    La nuova situazione può effettivamente avere un peso determinante nella struttura sociale comunitaria. Poiché le

    funzioni rituali erano strettamente connesse al monte Garizim, i samaritani che si stabilirono in Israele nel 1948 non

    avevano rappresentanti di stirpe sacerdotale. Per tradizione capi spirituali della comunità, i sacerdoti erano anche stati

    responsabili di tutti gli aspetti della vita sociale.

    La celebrazione della Pasqua proto-cristiana... Pesach e Yom Kippur nella medesima celebrazione....

    7Lo schema della storia della salvezza secondo i Samaritani è il seguente [da BAILLET cc. 960-1036]:

    A. Tradizioni di epoca patriarcale. Primo periodo: dalla Creazione al Diluvio. Secondo periodo: dal Diluvio alla

    vocazione di Abramo. Terzo periodo: da Abramo all‟entrata nella Terra promessa.

    B. Israele nell‟unità socio-religiosa ebraica. Quarto periodo: dall‟entrata alla Fanuta [periodo migliore]. I primi sommi

    sacerdoti e i giudici-re. Quinto periodo: dalla Fanuta allo scisma delle dieci tribù.

    C. Israele diviso e, poi, occupato. Sesto periodo: dallo scisma delle 10 tribù all‟epoca ellenistica. 1. L‟epoca dei due

    regni. Nel tempo della sopravvivenza del regno di Giuda. 3. I periodi babilonese e persiano. Settimo periodo:

    dall‟epoca ellenistica all‟era cristiana. 1. Dalla morte d‟Alessandro alla fine dell‟epoca tolemaica. 2. I periodi

    Seleucidi e Asmonei. 3. Gli inizi dell‟epoca romana. Ottavo periodo: dall‟era cristiana a Baba Rabba. 1. Fino alla

    rovina di Gerusalemme. 2. Dalla rovina di Gerusalemme a Baba Rabba. 3. Baba Rabba [337-377 circa d. C.]. Nono

    periodo: da Baba Rabba all‟Egira. Inizi del decimo periodo: la fine del dominio bizantino. I sommi sacerdoti fino la

    Crociate.. I Samaritani oggi.

    8Abitare nelle tende o sotto le tende è un tipico insediamento di civiltà itinerante o di nomadismo. Al tempo della

    sedentarizzazione nelle cinte urbane e al tempo della coltivazione industriale-agricola, la tenda cederà il posto alla

    casa e al Tempio. Anche qui si noterà, nei secoli, la trasformazione in rito di quanto la origini era vita associata. Le

    stratificazioni storiche e letterarie di tali cambiamenti, sono molto ricche di significati e insegnamenti. Alla scienza

    ermeneutica è affidato il delicato compito di riportarne alla luce i messaggi positivi.

    9Il concetto positivo di sacrificio si afferma soltanto con la contestualizzazione storico-religiosa. Offrire a Dio quanto

    di meglio si possiede è segno chiaro di amore e dedizione. In una società fondata sulla caccia-allevamento la primizia

    primaverile sarà costituita dall‟agnello; in una società fondata sull‟agricoltura intensiva (nelle grandi pianure, a suo

    tempo bonificate), la primizia è costituita dall‟offerta del nuovo pane confezionato con il nuovo lievito. Agnello e

    lievito diverranno, nel periodo intertestamentario il simbolo e il segno sacramentale della pasqua. Vedi la novità

    „definitiva‟ cristiana nel corso Liturgia della Pasqua. Per un primo approccio strutturale a queste importante duplicità

    nella tipologia del dono e dell'offerta, si leggano con attenzione i primi tre capitoli del Levitico.

  • 4

    Mercoledì 9 aprile [1986]

    Ore 8.08

    È la Luna Nuova10

    .

    Per i samaritani, l'anno comincia oggi 11

    .

    Si dice che, 3624 anni fa, in questo primo mese che il Pentateuco chiama nisan o abib,

    uscirono dall‟Egitto i lontani antenati discendenti da Giuseppe e da Levi12

    .

    A sud di Nablus13

    , che è chiamata Sichem14

    , (con la) faccia rivolta all‟Ebal 15

    delle

    maledizioni, la montagna benedetta di Garizim innalza la sua notevole massa.

    10

    A differenza di alcune tradizioni arcaiche attualmente in uso che prevedono il capodanno in autunno, qui siamo

    dinanzi all'arcaismo dell'inizio primaverile, diffuso anche in altre culture e contesti storici. Non bisogna, poi,

    confondere il termine luna nuova con il calendario lunare di tradizione ellenistica. Gli ebrei antichi, infatti, seguivano

    il calendario solare e, nei conteggi astronomici, il plenilunio di primavera partecipa a un simile calcolo di astronomia

    religiosa. Gesù nei vangeli - almeno secondo un‟autorevole antica interpretazione - avrebbe seguito il ritmo del

    calendario solare/sacerdotale per la celebrazione della Pasqua.

    11

    Il capodanno è, nelle tradizioni religiose di ogni popolo, uno dei punti nevralgici per comprenderne l‟identità. In

    genere, nei paesi temperati o, quantomeno, in quelli nei quali si possono distinguere le due o quattro stagioni

    climatiche, l‟inizio del annuale ha coinciso con la primavera (risveglio della biosfera dopo la pausa invernale) oppure

    con l‟autunno (inizio dell‟attività agricola con la semina ecc.). La ‘ritualità’ religiosa ha sempre profonde radici

    (paleo-antropologiche) nell‟habitat esteriore. Con il risalire a tali fonti si ristabilisce quel legame profondo tra

    esistenza e religione, tra vita e liturgia che risulta essere, a tutt‟oggi, il problema per eccellenza nella nostra società

    post-industriale.

    12

    Occorre prestare molta attenzione la tradizioni selettive dei Samaritani: i patriarchi prediletti, Giuseppe, Levi,

    coincidono con gli insediamenti delle corrispettive tribù sul territorio centrale della Palestina, tra la Galilea a nord e la

    Giudea a sud. Ovviamente si è dinanzi al radicamento sul territorio che rendeva Sichem/Nablus una città santa ed

    anche una delle 'città rifugio' di cui si parla in Giosuè 20.

    13

    Nablus è la città d‟origine di Giustino, filosofo e martire (+ 165 d. Cr.), autore del fondamentale Dialogo con

    Trifone (edizione a cura di Giuseppe Visonà, Edizioni Paoline, Milano 1988). Vi si deve tener presente che Giustino

    si confronta con l‟ebraismo di tradizione giudaico-gerosolimitano.

    14

    Geografia e orografia: geopolitica religiosa...

    15

    Come è già evidente dalla narrazione, l‟Ebal è il monte che si erge di fronte al Garizim. La duplicità frontale ha

    facilmente generato la contrapposizione simbolica tra bene e male, tra benedizione e maledizione. Cf. le opere di

    geologia e orografia palestinese. In realtà, nel Pentateuco, Deut. 27-28, l'Ebal assieme al Garizim è lo scenario della

    grande alleanza delle Dodici Tribù: le sei del Sud, riunite sul Garizim, le sei del Nord riunite sull'Ebal. Secondo il

    testo di Deut. 28 tutta l'Assemblea risponde 'Amen' quando vengono pronunciate le maledizioni. Nei secoli successivi

    a questa arcaica celebrazione di alleanza, con il consolidamento del prestigio delle tribù del centro-sud, si è affermata

    la tradizione che soltanto l'Ebal fosse il monde 'delle maledizioni'.

  • 5

    È lassù che Shem16

    - il Nome -, Dio d‟Israele, ha scelto di abitare17

    . Vi ebbe un giorno il

    suo Tempio18

    . Soltanto in quel luogo bisogna celebrare la Pasqua, memoriale eterno della

    grande liberazione.

    .

    fig. 01

    Antica foto (1900) sul rito della Pasqua samaritana,

    in cima al monte sacro Garizim, con il sacrificio

    degli agnelli/pecore e con l'abitazione nelle tende e

    tende/casa. Le celebrazioni odierne non seguono

    alla lettera le disposizioni bibliche e di tradizione.

    Le tende sulla cima del monte sacro, ad esempio,

    non sono più allestite durante la festa di Pesach.

    Venerdì 18 aprile [1986]

    10 del primo mese 19

    .

    Si fa l‟ascensione della montagna per viverci dodici giorni.

    16

    Per vie differenti dalla tradizione giudaica centrata sulla liturgia del Tempio in Gerusalemme, anche i Samaritani

    evitano di nominare direttamente JHVH e sostituiscono il sacro tetragramma con il sostantivo Nome, o, in ebraico,

    SHEM. Il fenomeno di tale accentuata trascendenza va compreso con la fede e l‟esperienza, straordinariamente

    immanente, un Dio che abita con il suo popolo, in Gerusalemme (per i Giudei), sul Garizim (per gli ebrei

    Samaritani).

    17

    Storia e teologia dell‟ abitazione di Dio con il suo popolo [ebraico, ecc.].

    18

    Una storia scientifica archeologica dell‟insediamento religioso sulla vetta del Garizim, merita altrettanta attenzione

    per quanto si pone in opera, in questi decenni, per la valutazione archeologica e scientifica del celebre insediamento

    in Gerusalemme. 19

    La questione della „Settimana lunga‟ nella narrazione evangelica della passione è un „topos‟ che merita alta analisi

    scientifica. Riportiamo, come testo-base di partenza, quanto viene riferito nella Didascalia Apostolorum 5, 17 -20, da

    leggersi in parallelo alle Constitutiones apostolorum 5, 17-20.

  • 6

    Tutto ciò che necessita è là: gli agnelli20

    bianchi o neri [o pecore] con la loro coda caricata

    20

    Giustino, nel Dialogo riferisce del modo di sacrificare gli agnelli pasquali e i capri dell‟espiazione:

    40. 1. Ordunque, il mistero dell’agnello, che Dio comandò di immolare come pasqua, era figura di Cristo, col sangue

    del quale, secondo l’insegnamento della fede in lui, coloro che credono in lui ungono le loro case, cioè se stessi. Che,

    infatti, la forma in cui Dio aveva plasmato Adamo sia divenuta «casa» del soffio inspirato da Dio, voi tutti lo potete

    capire. Ma ora vi dimostro che anche quella prescrizione era temporanea.

    2. Dio non ammette in nessun caso che si immoli l’agnello pasquale se non nel luogo in cui è invocato il suo Nome,

    sapendo che sarebbero venuti giorni, dopo che il Cristo avesse patito, in cui anche il luogo che vi era in

    Gerusalemme sarebbe caduto in mano ai vostri nemici e avrebbe avuto termine ogni tipo di offerta sacrificale.

    3. Il fatto poi che fosse ordinato che quell’agnello dovesse essere completamente arrostito era simbolo della passione

    di croce che Cristo doveva patire. Infatti l’agnello che viene arrostito si cuoce in una posizione simile alla forma

    della croce, poiché uno spiedo diritto viene confitto dalle parti inferiori alla testa ed uno è messo di traverso sul dorso

    e vi si attaccano le zampe dell’agnello.

    4. Così pure, i due capri uguali che si ordina di prendere durante il digiuno20

    e dei quali l’uno viene offerto in

    espiazione, l’altro in oblazione e, erano un annuncio delle due venute di Cristo, la prima, in cui gli anziani del vostro

    popolo e i sacerdoti lo hanno condotto in espiazione mettendo le mani su di lui e uccidendolo, e la seconda sua

    venuta, allorché lo riconoscerete nel medesimo luogo di Gerusalemme, lui che avete disprezzato e che era

    un’oblazione per tutti i peccatori desiderosi di convertirsi e che praticano il digiuno di cui parla Isaia, spezzando i

    legami delle relazioni violente e osservando tutte le altre indicazioni elencate dal profeta e che anch’io ho ricordate

    così come fanno coloro che credono in Gesù.

    5. Sapete bene, inoltre, che anche l’offerta dei due capri che è prescritto di fare nel digiuno ugualmente non è

    permesso che abbiano luogo se non a Gerusalemme.

    41. 1. Anche l’offerta di fior di farina, amici, - continuavo - che è stato tramandato di presentare per coloro che sono

    stati purificati dalla lebbra, era figura del pane dell’eucarestia, che il Signore nostro Gesù Cristo ci ha trasmesso di

    fare in memoria della passione che ha subito per purificare nell’anima gli uomini da ogni nequizia, e affinché

    rendiamo grazie a Dio per aver creato per l’uomo il mondo e tutto ciò che contiene, per averci liberati dal male in cui

    ci trovavamo e per aver definitivamente distrutto principati e potenze per mezzo di colui che ha patito in conformità al

    suo volere.

    2. Per cui circa le oblazioni sacrificali che allora facevate Dio, come ho già sopra citato, dice per mezzo di Malachia,

    uno dei dodici profeti: 'La mia volontà non è in voi, dice il Signore, non mi sono accetti i sacrifici offerti dalle vostre

    mani, poiché dall’oriente fino all’occidente il mio Nome è glorificato tra le genti e in ogni luogo è offerto al mio

    Nome aroma e un sacrifico puro, poiché il mio Nome è grande tra le genti, dice il Signore, ma voi lo profanate'.

    3. Quanto invece ai sacrifici che noi, le genti, offriamo a lui, cioè il pane e il calice eucaristici, egli ne dà in quel

    passo anticipazione col dire che noi diamo gloria al suo Nome mentre voi lo profanate.

    4. Il precetto della circoncisione, che prevede di circoncidere in ogni caso i neonati l’ottavo giorno, era figura della

    vera circoncisione con cui siamo stati circoncisi dall’errore e dalla malizia per mezzo del Signore nostro Gesù

    Cristo, risorto dai morti il primo giorno dopo il sabato. Infatti il primo giorno dopo il sabato è il primo di tutti i

    giorni: ma seguendo la successione ciclica dei giorni viene ad essere l’ottavo, pur restando comunque il primo.

    111. 1. Che anche Mosè avesse simbolicamente preannunciato che ci sarebbero state due venute di questo Cristo l’ho

    già detto sopra parlando del simbolismo dei due capri offerti durante il digiuno Il medesimo mistero era

    preannunciato simbolicamente e affermato anche in ciò che fecero Mosè e Gesù. Il primo rimase fino a sera in cima

    al colle con le mani stese che gli venivano sorrette, cosa che non può essere che una figura della croce; il secondo,

    con il Nome cambiato in quello di Gesù, diresse la battaglia e Israele vinse.

    2. A proposito di questi due santi e profeti di Dio c’è anche questo da comprendere, cioè che ognuno di loro non era

    in grado da solo di sorreggere il peso di questi misteri, cioè la figura della croce e quella rappresentata dal

    conferimento del Nome di Gesù. Uno solo ha, ha avuto ed avrà una simile forza, colui del quale ogni potenza teme il

    Nome perché sa che sarà annientata. Dunque il nostro Cristo, che ha sofferto ed è stato crocifisso, non è caduto sotto

    la maledizione della Legge, anzi si è rivelato come l’unico che avrebbe salvato coloro che non si fossero allontanati

    dalla fede in lui.

    3. Così, quelli che sono stati salvati in Egitto, allorché perirono i primogeniti degli Egiziani, furono preservati dal

    sangue dell’agnello pasquale unto su entrambi gli stipiti e sull’architrave. L’agnello pasquale infatti era Cristo, che è

    stato poi immolato, come ha detto anche Isaia: Come pecora è stato condotto al macello. Ed è scritto anche che lo

    avreste preso nel giorno di pasqua e che a pasqua lo avreste crocifisso. Come infatti il sangue dell’agnello pasquale

    salvò quelli che erano in Egitto, così il sangue di Cristo libera i credenti dalla morte.

    4. Forse che Dio si sarebbe sbagliato se non ci fosse stato questo segno sulle porte? No, vi dico, ma è stato per

    preannunciare la salvezza che sarebbe giunta per il genere umano attraverso il sangue di Cristo. Anche il simbolo

    costituito dalla cordicella scarlatta che a Gerico gli esploratori inviati da Gesù di Navè diedero a Raab, la prostituta,

    dicendole di legarla alla finestra per la quale li aveva fatti scendere perché sfuggissero ai nemici e, era ugualmente

  • 7

    di grasso, le provviste di carne, il petrolio, gli spiedi di legno 21

    fatti espressamente dai

    falegnami samaritani.

    Le tende sono rizzate, le piccole case sistemate. Una grande tenda servirà da sinagoga. Questa sera e

    domani vi si celebrerà il sabato.

    Fig. 02. Tramonto e alba sul monte Garizim (Pesach e Pentecoste)

    Martedì 22 aprile [1986]

    [Quando il sacrificio pasquale coincidesse con l‟inizio dello shabbat, il sacrificio degli

    agnelli andrebbe anticipato durante le ore del giorno e non, come nelle altre occorrenze, al

    tramonto del 14 di nisan, o megio, all‟inizio del 15 di nisan, pasqua ebraica. Da notare la

    coincidenza con i dati evangelici, nel 30 o 33 d. Cr.]

    14 del mese 22

    .

    Alzata di buon’ora.

    I giovani vestono i pantaloni, le tuniche e le cinture di lino bianco e, allacciati i sandali ai

    piedi, vanno ad attingere l‟acqua.

    Nel mezzo del recinto del sacrificio, delimitato da un muro23

    , i grandi recipienti da riempire

    sono posati su ceppi di legno, a cavallo su delle grosse pietre grezze che guarniscono al

    livello del suolo la fossa allungata dell‟altare.

    simbolo del sangue di Cristo, grazie al quale quelli che erano nella prostituzione e nell’ingiustizia, di qualunque

    nazione, sono salvati ottenendo la remissione dei peccati e astenendosi dal peccare ancora.

    21

    La simbologia strettissima tra riti e attrezzi liturgici della Pasqua ebraico-samaritana e il racconto della Passione e

    morte di Gesù il Cristo deve stare in primo piano per colui che legge, da cristiano, le pagine che seguono.

    22

    I „Quartodecimani‟ e le Questioni pasquali nell‟antichità cristiana sono una delle pagine più interessanti e

    conflittuali della storia della Chiesa nelle sue origini. Essa ha arricchito e al tempo stesso condizionato, nei secoli II-

    III, strutture celebrative come la Domenica.

    Le Cronologie evangeliche della Passione sono sostanzialmente due, quella breve, tradizionalmente seguita da tutti

    sino ad oggi, e quella lunga, documentata nell'area patristica e quasi sconosciuta alle Chiese moderne.

  • 8

    A nord-ovest, altre fosse, quelle rotonde, profonde tre metri e larghe più d‟un metro, con le

    pareti ornate di pietre non tagliate. Sono i forni, dove si deposita della paglia e del legno.

    Ore 16.10.

    Il sommo sacerdote e alcuni membri della famiglia sacerdotale accendono i forni.

    Ore 16.40.

    Si accende il fuoco dell’altare.

    Il prete recita allora le tre preghiere di introduzione all‟ufficio: Invocherò il Nome di Shem.

    Magnificate il nostro Dio, la Roccia del quale l’opera è perfetta. Poiché tutte le Sue vie sono

    giustizia. Dio di fedeltà, senza iniquità, Egli è giusto e retto (Dt 32, 3-4). Benedetto sia Il

    nostro Dio per sempre e benedetto sia il Suo Nome per sempre. Ascolta, Israele! Shem è

    uno. Tu amerai Shem tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua

    forza... (Dt 6, 4-9).

    Mosè ci ha prescritto una Legge, l’erede della quale è l’assemblea di Giacobbe (Dt 33, 4).

    Niente è comparabile al Dio di Yeshurun (Dt 33, 26). Lodato sia il nostro Dio. Shem, Dio

    clemente e misericordioso, perdona a Israele Tuo popolo, che si prostra davanti al monte

    Garizim, lui che Tu hai radunato, Shem. Il tuo popolo non ha che un solo Dio, non ha che

    un solo Dio.

    Ore 17.40.

    Inizia la preghiera dell’immolazione.

    I giovani si raccolgono attorno all‟altare, mentre i celebranti si mettono su due file,

    nell‟ordine che impongono la dignità e l‟età di ciascuno. Si riconoscono i sacerdoti dai loro

    capelli non tagliati e dai loro turbanti bianchi che ricoprono interamente la parte inferiore

    della testa.

    Davanti a tutta la gente stanno il sommo sacerdote e il suo vice.

    Sulla piazza viene steso il tappeto da preghiera, si tolgono i sandali per collocarli dietro a sé,

    si veste, stando sul tappeto, un mantello bianco e si resta girati verso la sommità della

    montagna, dove si trova la roccia consacrata.

    Il sommo sacerdote inizia la cerimonia e, le mani giunte sul petto, intona un cantico

    aramaico del sec. XI, composto da Ab-Hisda di Tiro: Dio è grande e Incomparabile. Dopo di

    lui vengono recitate le diciassette strofe che cantano l‟unicità di Dio, la Sua onnipotenza e la

    Sua infinita bontà. Tutte terminano con Per sempre.

    Segue un secondo cantico aramaico, O Tu il buono, (porta la data del sec. IV, quando Marké

    lo compose). Quattro lunghe strofe implorano con confidenza la misericordia divina per il

    23

    Al di là della semplicità o della grandiosità del „muro di separazione‟ tra luogo sacro-teofanico‟ e luogo profano

    (vedi Garizim e Gerusalemme), si deve considerare costruttivamente la delimitazione antropo-religiosa del tempo-

    spazio.

  • 9

    peccatore penitente e terminano con una grande lode ripetuta tre volte: Tu che doni la

    misericordia ai presenti, a Te l’azione di grazie per la Tua grandezza.

    Tutta la gente cade allora in ginocchio e si prostra con la faccia a terra dicendo: Signore, noi

    non adoreremo mai che Te, e noi non crederemo che in Te, in Mosè Tuo profeta, nel Libro di

    verità e nel Tuo luogo di culto, il monte Garizim, casa di Dio (Beth-El).

    Allora ci si rialza per dire a voce bassa, con le mani aperte verso il cielo, una commovente

    preghiera anonima: Io mi tengo davanti a Te, alla porta della Tua misericordia... E io volgo

    il mio viso verso il luogo scelto, il monte Garizim...

    Seguono alcuni versi di Marké: Questa preghiera è per suscitare la vita, che

    misteriosamente sale davanti a Colui che conosce i misteri....

    Incomincia la cosiddetta catena dei giusti: Io sono colui che sono, ricordati dei tuoi servitori

    Abramo24

    , Isacco, Giacobbe (Dt 9, 27).

    Seguono nell‟ordine del Pentateuco, sette serie di tre o quattro passaggi dove si enumerano

    nomi dei tre grandi patriarchi. Dopo ogni serie il sacerdote e i laici recitano a coro alternato il

    ritornello: O loro Dio, o loro Signore, abbi pietà di noi per merito loro e ascolta il grido dei

    nostri richiami ricordandoti della loro alleanza. Lodato sia Dio. Non c’è che un solo Dio.

    Prima dell‟ultimo ritornello si dice: Che si ricordi nel bene dei giusti eterni, principi della

    santità, Abramo, Isacco, Giacobbe, abitanti della grotta di Macpela, nel Nome dei quali

    ogni preghiera è accetta in virtù del loro ricordo .

    L‟assemblea riprende infine, su un‟aria gioiosa, due strofe di Dio è grande, seguita ciascuna

    dall‟acclamazione: Dio è grande e dall‟acclamazione: Poiché tu sei misericordioso. Poiché

    tu sei misericordioso. Lode al tuo Nome grande e vittorioso.

    Il presidente si volge ora verso l‟ovest dove sono gli altri celebranti. Presenta loro i suoi voti

    augurali e riceve i loro: Che la vostra vita duri cent’anni. Buona salute.

    Che la tua vita duri cent’anni, replicano, Buona salute.

    Gli agnelli sono condotti all‟altare.

    Li si mette in cerchio, tutti intorno alla fossa.

    Ciascuno di loro è tenuto da due sacrificatori, dei quali l‟uno chiude nella mano destra un

    largo coltello. Assumendo un tono grave i celebranti recitano due cantici di 22 strofe in

    acrostico alfabetico. D‟Amram Daré, padre di Marke (IV secolo), Dio misericordioso in

    aramaico. Si chiede l‟aiuto divino dopo la rovina del popolo, dalla quale si rialza appena. Del

    grande sacerdote Eleazar XVII (1361-1386), egli è uno, il Dio degno di onore, in ebraico

    mischiato all‟aramaico. Si canta la sovranità divina e la confidenza che si mette in lei:

    Adombraci della tua freschezza,o Dio degli eserciti, ascoltaci dalla tua Dimora, Tu che

    ascolti le preghiere.

    Un gruppo di giovani, con le maniche rimboccate, si posiziona a lato dell‟altare. Altri

    officianti restano con il sacerdote che sale su una grande pietra perché lo si veda dappertutto.

    24

    La citazione di patriarca Abramo ci consente di ricordare come per i Samaritani il „sacrificio di Abramo tramite

    l‟immolazione del figlio unico, Isacco, sarebbe avvenuta sul monte Garizim/Moria. Cf. BAILLET, c. 961.

  • 10

    Ore 18.10

    Il sole scompare ad ovest di Garizim.

    È la prima sera che finisce il 14 del mese. Fra qualche minuto, in questo paese senza

    crepuscolo calerà la notte e sarà la seconda sera. Si sarà già al 15.

    Si corica il primo agnello, sul lato sinistro, ventre e gola sulla fossa. Sotto di lui si è messa

    l‟erba per raccogliere il suo sangue. Un sacrificatore tiene la zampa destra e la testa davanti.

    L‟altro, chinato sulla vittima, volge il suo viso alla sommità della montagna.

    Dopo le invocazioni preliminari il sacerdote che presiede recita lentamente, con il suo

    seguito, le parole dell‟immolazione: Shem, disse a Mosè ed Aronne nel paese d’Egitto:

    questo mese sarà per voi il primo dei mesi... dite dunque a tutta l’assemblea dei figli

    d’Israele... che si procurino ciascuno un capo di piccolo bestiame per famiglia... voi io

    sceglierete fra i montoni o le capre. Voi lo custodirete fino al quattordicesimo giorno del

    mese; allora l’assemblea intera dei figli d’Israele lo sgozzerà entro le due sere (Es 12, 1-6).

    Ore 18.12.

    L‟ultima frase è stata proferita con molta forza. Con un solo colpo di coltello brandito

    dall‟alto un sacerdote sgozza il primo agnello.

    fig. 03.

    Tramonto sul monte Garizim. Le silhouet-

    tes dei sacerdoti samaritani si stagliano sul

    cielo dell'avvenuto tramonto.

    E molto presto è il turno di tutti gli altri.

    Tutta la gente emette grida di gioia, si applaude e si proclama tre volte: Non c’è che un solo

    Dio, poi Shem è un Dio clemente e misericordioso, paziente e abbondante nella grazia e

    nella verità (Es 34, 6).

    I celebranti iniziano un canto aramaico di Marké, con 12 strofe cantate dal coro dei giovani,

    intercalate da alcuni passi del Pentateuco: Vieni in pace, festa, memoriale dell’antico fatto

    sui quale, attraverso i secoli, l’ombra non scenderà mai. Si prenderà del suo sangue e lo si

    metterà sui due stipiti e sulla trave della porta della casa dove io si mangerà... (Es 12, 7-12).

    Si prende del sangue per segnare l‟entrata delle tende e le sopracciglia dei bambini.

  • 11

    Quanto all‟erba che l‟ha raccolto, la si raccoglie per bruciarla nella fossa. Il sacerdote dà la

    benedizione dicendo: Che Dio l’accetti da voi. Amen, prima di scambiare i voti con la

    comunità.

    Bisogna ora preparare le vittime.

    Fig. 04.

    Pesach samaritana 2008, 24 aprile. Si

    nota la posizione dell'agnello, differente

    dall'antica descrizione di san Giustino

    (II secolo d.C.).

    Il sacrificatore capo controlla se tutte le bestie siano state immolate secondo le regole.

    Ogni animale riconosciuto imperfetto sarà bruciato in una piccola fossa a sud dell‟altare e

    presto sostituito da un altro.

    Prendendo sotto braccio il loro tappeto di preghiera i celebranti si trasportano allora verso il

    nord dell‟altare.

    Dopo le invocazioni d‟uso, il sacerdote riprende la lettura dell‟Esodo: prescrizioni dei

    sacrificio pasquale (12, 1-13,4): ordine di mangiare gli azzimi durante i sette giorni dei

    quali l‟ultimo è una festa di pellegrinaggio (13,5-9) e ordine di offrire al Signore i

    primogeniti (13, 11-16).

    Partenza degli israeliti dall‟Egitto (13, 17- 22), inseguimento degli egiziani (14, 1-14),

    passaggio del mar Rosso (14, 15-31), cantico di Mosè (15, 1-21) e professione di fede di suo

    suocero Ietro (18, 10-11).

    Si aggiunge la partenza di Ramses (Nm 33, 3-4) e l‟ordine di far celebrare Pasqua e Azzimi

    là dove Dio ha scelto di fare abitare il suo Nome (Dt 16, 1-8).

    L‟assemblea canta alcuni versetti e il tutto è inframmezzato da clamori che celebrano

    l‟unicità e la clemenza di Dio.

    Si prclama la dodicesima strofa di Marké: Rinnovando questo giorno, diciamo sempre lodi in

    questo memoriale, adorando Dio e a Lui rendendo grazie, Lui che vi ha liberato dai vostri

    nemici25

    .

  • 12

    Dopo l‟ispezione, si sono pulite le vittime e le si è tosate.

    Il sacerdote ha versato su loro dell‟acqua calda, mentre i giovani tiravano molto forte la lana,

    che non hanno lasciata se non sulla testa e all‟estremità delle zampe.

    Alla estremità nord dell‟altare, si accende un fuoco sotto la catasta di legna.

    Degli uomini sono venuti in gruppi di due, portando sulle spalle delle lunghe pertiche

    quadrate munite di ganci di ferro.

    Dopo aver forato i tendini delle loro zampe posteriori, le vittime vengono sospese a testa in

    giù.

    Vengono sventrate per estrarne con le due mani gli intestini al grido ripetuto: Non c’è che un

    solo Dio. Ne cola dell‟acqua mischiata al sangue.

    Si lava ciascun animale e accuratamente si prendono le interiora che vengono lavate, messe

    in un contenitore e ispezionate. Si verifica anche lo stato dei polmoni gonfiandoli. Poi si

    sporcano per rimetterli nella carcassa. Si lavano le interiora, si svuota lo stomaco e la vescica

    biliare a lato dell‟altare, si spalma il tutto con il sangue del sacrificio e il grasso del ventre.

    Ecco i rami di quercia lunghi due metri e mezzo, che hanno una parte appuntita.

    All‟altro capo che è più spesso, una traversa di legno che servirà da poggiatesta, è bloccata

    da un cavicchio. E due uomini infilzano ogni bestia da un capo all‟altro 26

    .

    Senza toccare le ossa si taglia la carne, poi si stendono le vittime su un cesto sorretto da una

    griglia di legno e le si cosparge generosamente di sale ricolmandone le incisioni.

    Le zampe destre anteriori vengono tagliate, forate, infilzate e salate a parte. Esse sono

    destinate ai sacerdoti.

    Ore 19.45.

    Gli agnelli sono pronti.

    L‟assemblea canta: Questa notte è di Shem. Comando per tutti i figli di Israele nel corso

    delle loro generazioni (Es 12, 42). Poi tre volte Non c’è che un solo Dio... seguito da Shem

    è un Dio clemente e misericordioso..., e il sacerdote dà la benedizione finale: Voi che avete

    pregato eletto, che Dio vi accordi delle buone feste. Che Egli vi conservi e vi guarisca da

    tutte le malattie. Egli si è ricordato dell’alleanza della circoncisione. Per l’intercessione di

    Abramo, Isacco, Giacobbe abitanti della grotta di Macpela, e per quella di Giuseppe e dei

    nostro Signore Mosè, siate esauditi. Amen.

    25

    La descrizione particolareggiata delle letture bibliche ci permette di valutare appieno la parzialità interpretativa delle

    cosiddette attuali celebrazioni ebraiche della Pasqua in ambito ecclesiale cristiano. In esse infatti si celebra soltanto la

    parte „haggadica‟ del rito ovvero la sola Liturgia della Parola, data la mancanza, per l‟ebraismo di estrazione giudaica,

    del Tempio di Gerusalemme, unico luogo dove si potrebbe sacrificare (vedi Giustino). L‟importanza del presente

    strumento di lavoro consiste, appunto, nella descrizione completa di una arcaica liturgia pasquale. 26

    Straordinaria la descrizione di Giustino, Dialogo 40, 3: Il fatto poi che fosse ordinato che quell’agnello dovesse

    essere completamente arrostito era simbolo della passione di croce che Cristo doveva patire. Infatti l’agnello che

    viene arrostito si cuoce in una posizione simile alla forma della croce, poiché uno spiedo diritto viene confitto dalle

    parti inferiori alla testa ed uno è messo di traverso sul dorso e vi si attaccano le zampe dell’agnello.

  • 13

    Ore 20.45.

    Per un’ora un sacerdote ha fatto la guardia presso le vittime.

    Le fiamme dei forni sono cessate ma le pietre sono incandescenti.

    Si piantano gli spiedi sulla loro estremità più spessa per metterli in cerchio Intorno al forno.

    Dopo le invocazioni rituali, li si cala tutti nella fossa in modo restino dritti e separati, si

    dispone sull‟apertura una griglia di legno, attraverso la quale l‟estremità appuntita va a

    trapassare il livello del suolo.

    Per impedire il passaggio di aria e fumo, si copre in fretta la fossa con una copertura

    costituita da erbe intrecciate e amalgamate dal fango preso ai lati della fossa.

    Durante questo tempo si brucia sull‟altare, come profumo gradito a Shem, le interiora e il

    sangue; il grasso del ventre colerà sul fuoco.

    Ore 22.00.

    Fine della lunga veglia pasquale nell’attesa dell’ora di Dio.

    Inni, letture bibliche, acclamazioni e grida, si succedono per più di un‟ora e mezza.

    Alla fine, dopo aver proceduto all‟ostensione del rotolo della legge, il sacerdote proclama

    solennemente la festa: Il Signore accetti le vostre preghiere. E questa notte, che è quella del

    quindici del primo mese dell’anno 6425 dalla creazione del mondo, nella quale cade la festa

    della Pasqua benedetta, il nostro Dio ne faccia una notte benedetta, sorgente di benedizione

    per voi e per tutta la vostra assemblea. Possiate voi, con l’auto di Dio, vivere una festa

    gioiosa.

    La proclamazione termina con una preghiera del sommo sacerdote Phinhas V (1317-1361):

    Per sempre sia adorato, per sempre sia lodato, Autore di tutta la creazione e di tutto ciò che

    essa contiene.

    Ore 23.45.

    Gli agnelli nelle case/tende del popolo di Dio.

    Sacerdoti in testa, ci si raggruppa intorno al forno e i giovani si rimboccano le maniche.

    Con mille precauzioni ogni responsabile ritira lentamente il suo agnello per metterlo in un

    gran contenitore di paglia.

    Nel mezzo della famiglia riunita si mettono sopra la carne le erbe amare e il pane azzimo,

    mentre i numerosi uomini scendono nel forno uno dopo l‟altro per raccogliere i resti.

    Di ogni vittima si è levata la mascella inferiore per donarla ai sacerdoti.

    Si canta un cantico e qualche versetto del l‟Esodo prima di ricevere la benedizione.

    Mezzanotte.

    In fretta i capi delle famiglie prendono la parte che a loro tocca e la portano nelle loro tende.

    Accovacciati, in abiti di festa, stringendo il proprio bastone contro di sé, si prendono nel

    piatto, con la mano destra, i bocconi; si toglie la carne con la mano senza rompere nessun

    osso, e la si mangia molto velocemente con il pane e le erbe.

  • 14

    Al termine si berrà del vino. Al momento della benedizione si dirà: Ricordo di Colui che è

    passato sulle case dei figli d’Israele, quando Egli castigò gli egiziani risparmiando le nostre

    case, e che ha fatto uscire Israele suo popolo che era sotto l’oppressione egiziana.

    Dopo le preghiere di ringraziamento si raccolgono i resti e si lavano accuratamente le mani.

    Tutto il popolo si reca all‟altare: vi si mettono i propri avanzi a bruciare, carne, ossa, pane

    azzimo, lana, zoccoli, corna, senza dimenticare la griglia di legno, i cesti di paglia e ogni

    oggetto, combustibile, che ha toccato l‟agnello pasquale.

    Si chiude il forno con delle grosse pietre per impedire a chiunque di toccare i resti di carne

    che vi si trovano.

    E fino al mattino bisogna sorvegliare il fuoco, affinché tutto sia ben consumato al levare del

    giorno.

    Mercoledì 23 aprile

    Chi avrà dormito si alzerà di buon ora, con il cuore pieno di gioia, per celebrare l‟ufficio del

    mattino di Pasqua.

    Per tutta una settimana i Samaritani resteranno sulla montagna, sino alla festa degli azzimi.

    Bibliografia scelta BAILLET M., Samaritains, in DBS 11/63-64 (1990) c. 773-1047. Fondamentale.

    **

    ACHROYD P. R., Archeology and Old Testament Study, Oxford 1967.

    Bible (La). Ecrits intertestamentaires, dir. André Dupont-Sommer, Marc Philonenko, Paris 1987.

    BAGATTI, Bellarmino, ofm, Antichi Villaggi cristiani di Samaria, Gerusalemme, Tip. dei PAdri Francescani

    (SBF, coll. minore 19), POP. 45-73. Villaggi vicino al pozzo della Samaritana, sul Garizim, a Nablus,

    a Sebaste, con elementi storici del periodo bizantino.

    COHEN J. M., A Samaritan chronicle. A source-critical analysis of the life and times of the great Samaritan

    reformer, Baba Rabbah, (Studia Post Biblical 30), Leiden, Brill, 1981, XIV+250 pp., 1 ill.

    Companion (A) to Samaritan Studies, opera enciclopedica diretta da A. D. Crown, R. Pummer, A. Tal.

    Fondamentale.

    JAROŠ K. - DECKERT B., Sichem. Eine archaeologische und religionsgeschichtliche Studie mit besonderer

    Berücksichtigung con Jos 24, (Oriens Biblicus et Orientalis 11), Freiburg-Göttingen, 1976. Importanti

    gli scavi a Tell el-Ras.

  • 15

    JAROŠ K. - DECKERT, Studien zur Sichem-Area, (Orbis Biblicus et Orientalis 11a), Freiburg-Göttingen,

    1977.

    JEREMIAS J., Die Passahfeier der Samaritaner und ihre Bedeutung fuer das Verständnis der

    alttestamentlichen Passah-ueberlieferung (Beihefte zur ZAW 59), Giessen 1932. Nota 1 in ZAW 54,

    N.F. 13 (1936) p. 137.

    LOWY S., The principles of Samaritan Bible exegesis, (Studia Post Biblical 28), Leiden, Brill, 1977,

    XIV+544 pp., ISBN 90-04-04925-8.

    KAHEN H. W., The Samaritans. Their History, Religion, Customs, 2 vol., Nablus 1969-1974.

    KENYON K., Royal Cities of the Old Testament, London 1971.

    Manuscrits (Les) samaritains. Problèmes et méthodes, Atti della Tavola rotonda, Institut de Recherche et

    d‟Histoire des Textes, Paris 7-9 ott. 1985, edizione a cura di J.-P. Rotschild e G. D. Sixdenier

    (Collection de la „Revue des Etudes Juives‟, dir. par. G. Hahon e Ch. Touati, 6), Louvain-Paris 1988.

    Fondamentale.

    Masseket Kutim, trattato talmudico dei Samaritani, II sec. d. C. È il sesto su sette piccoli libri d‟origine

    palestinese che sono collocati alla fine della quarta parte del TALMUD DI BABILONIA. La data, anteriore

    la grandi compilazioni talmudiche, ne fa un prezioso testimone delle tradizioni rabbiniche. In parte è

    favorevole ai samaritani, considerati come integrati a Israele. Nell‟opera The Samaritans (1904), J. A.

    Montgomery ne dà una comoda traduzione inglese, numerando e distinguendo i vari livelli redazionali

    del testo. Cf. La classificazione, in tre sezioni, in BAILLET c. 838-839.

    Mémorial JEAN CARMIGNAC. Etudes qumraniennes, a cura di F. Garcia Martinez e E. Puech, Paris 1988.

    Vedi a pp. 531-545 il contributo di Baillet su Les divers états du Pentateuque samaritain.

    METAL Z., The Samaritan Version of the Pentateuch in Jewish Sources, Tel-Aviv 1979.

    PETROZZI M. T., Samaria, Jerusalem, 1973.

    PUMMER R., The Samaritans, Leyde 1987.

    REEG G., Die samaritanischen Synagogen [kishnah], Wiesbaden 1977.

    ROTHSCHILD J.-P., Catalogue des manuscrits samaritains, Paris 1985.

    Samaritans (The), a cura di A. D. Crown e altri collaboratori, Tübingen 1989.

    SHEMARYAHU Talmon, I Samaritani. Sono la minoranza etnica e religiosa più esigua del mondo, in Le

    Scienze/Scientific American 105 (maggio 1977) 106-117.

    STERN M., Greek and Latin Authors on the Jews and Judaism, 2 vol., Leyde 1974 e Jerusalem 1980.

  • 16

    Fig. 05

    SBF Pasqua samaritana 2005.

    Agnello/pecora pasquale sacrificato, infilzato sullo spiedo verticale.

    .

    The Largest Archive of Samaritan Research

    Materials Found on the Net. These articles are for educational purposes only

    TheSamaritanUpdate.com

    Page last updated Oct. 12, 2011

    Legend: N -represents new articles that where updated previously Sept. 18 2011

    Samaritan Religion and Beliefs

    How The Israelite Samaritans Pronounce The Name of God? By: Benyamim Tsedaka

    Brief Theoritical Points Of View About The Samaritan Sect Of Nablus By Atef Nagi- Samaritan

    Priest & Yusef Abu-El-Hasan-Cohan

    Mount Gerizim Bet El and Jerusalem by Israel Sedaka - Holon - Israel

    Mount Gerizim, The One True Sanctuary, by Jacob, son of Aaron

    Circumcision Among The Samaritans by Jacob, son of Aaron 1908

    The Celebration of Passover by the Samaritans By Ya’aqov Ben Uzzi Ha-Cohen,

    Differences between the Jews and Samaritans by Shomron

    Samaritan-Israelites religion by Shomron

    The Samaritans Walking Between The Israeli, Palestinian and Jordanian Raindrops

    By Efrat Tsedaka, Translation by Shadi Sirhan and Stephen Kaufman

    The Impurity and the Purity Laws among Samaritans, by Osher Sassoni 2008

    Responses to the False Myths of the Samaritans by Shomron

    Interview with Sharon Sullivan 2011

    Samaritan Passover 2011 - Journal Entry of Sharon Sullivan 2011

    The Honesty of Moses By: Roey Tsedaka - Holon 2011

    To Let the Different Authorities to Hear What is Pleasing Then is the Worst Politics That Will Effect

    the Samaritan Community in the Long Run Samaritan News 2011

    Seven Stations From the Reed Sea to Mount Sinai- The Common Point By: A.B. - Samaritan News

    Services 2011

    Samaritan Calendar Articles

    Abu'l-Hasan Al-Suri's Discourse On The Calendar In The Kitab Al-Tabbakh, Rylands Samaritan

    Codex IX by P. R. WEIS,

    http://shomron0.tripod.com/articles/pronouncethenameofgod.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/brieftheoriticalpiontsofview.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/gerizimbetheljerusalem.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/mountgerizimtheonetruesanctuary.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/circumcision.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thecelebration.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/differences.pdfhttp://shomron0.tripod.com/educationalguide.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/walkingbetween.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/impurities.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/falsemyths.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/interviewsulivan.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/passover2011sharon.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/honestyofmoses.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/toletthediff.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/toletthediff.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/sevenstations.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/abulhasancalendar.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/abulhasancalendar.pdf

  • 17

    The Samaritan Calendar 2008

    Translated Samaritan Books

    Book of Enlightenment For the Instruction of the Inquirer By Jacob, Son of Aaron, High Priest

    of the Samaritans, Nablous, Palestine. Translated by A. Ben Kori [Pacific University] Edited

    by William E. Barton.

    The Messianic Hope Of The Samaritans by Jacob, son of Aaron, High Priest of the Samaritans

    Translator from the Arabic by Abdullah Ben Kori, Professor of Arabic at Pacific University

    Edited with an Introduction by William Eleazar Barton, Reprinted from the Open Court, May

    and Sept, 1907

    The Samaritan Chronicle Or The Book of Joshua, the son of Nun. by Oliver Turnbull Crane,

    1890

    Scholars' Articles

    Bowman, John [Melbourne]

    The Samaritans and the Book of Deuteronomy 1958

    Samaritan Decalogue Inscriptions 1951

    Brindle, Wayne A. [Grace Theological Seminary] New

    The Origin and History of the Samaritans 1984

    Conder, Claude R. Samaritan Topography (Palestine Exploration Fund) 1875

    Corinaldi, Michael [Jerusalem]

    The Problem of the Patrilineal or Matrilineal Decent and Inter-Marriage According to the Samaritan

    and Rabbinic Halakah 2001

    Cowley, Arthur E.

    The Samaritan Doctrine of the Messiah (The Expositor) 1895

    Crown Alan New

    Samaritan Literature and Its Manuscripts 1994

    The Morphology of Paper in Samaritan Manuscripts 1990

    Studies in Samaritan Scribal Practices and Manuscripts 1986

    The Rate of Writing Samaritan Manuscripts 1984

    Samaritan Minuscule Palaeography 1981

    Samaritan Majuscle Palaeography II 1979

    The Abisha Scroll of the Samaritans 1976

    The Samaritan Diaspora To The End of the Byzantine Era 1974

    Deutsch, Emanuel

    Literary Remains of the Late Emanuel Deutsch- On the Samaritan Pentateuch 1874

    Eliasov, Rabbi Monty [Austin, Texas, USA]

    The New Twelve Tribes of Israel 2008

    Eyer, Shawn [John F. Kennedy University] New

    Kadosh Samaritan 2003

    Franz-Klauser, Von Olivia New

    Samaritanerforschung im 19 2008

    Fryer, Alfred C.

    http://shomron0.tripod.com/articles/samaritancalendar.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/bookofenlightenment.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/themessianichope.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thebookofjoshua.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/samaritansdeuteronomy.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/samaritandecalogue.pdfhttp://www.google.com/url?sa=t&source=web&cd=10&ved=0CGUQFjAJ&url=http%3A%2F%2Ffaculty.gordon.edu%2Fhu%2Fbi%2FTed_Hildebrandt%2FNTeSources%2FNTArticles%2FGTJ-NT%2FBrindle-Samaritans-GTJ.pdf&rct=j&q=the%20samaritans%20pummer%20pdf&ei=4YCLTpDRKsHdgQeMv62eAw&usg=AFQjCNEU94lfEBsymYjLvTPAFSb-_Cy6OA&cad=rjahttp://shomron0.tripod.com/articles/samaritantopography.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/therproblemofthepatr.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/therproblemofthepatr.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/messiahcowley.pdfhttps://www.escholar.manchester.ac.uk/api/datastream?publicationPid=uk-ac-man-scw:1m2143&datastreamId=POST-PEER-REVIEW-PUBLISHERS-DOCUMENT.PDFhttps://www.escholar.manchester.ac.uk/api/datastream?publicationPid=uk-ac-man-scw:1m2125&datastreamId=POST-PEER-REVIEW-PUBLISHERS-DOCUMENT.PDFhttps://www.escholar.manchester.ac.uk/api/datastream?publicationPid=uk-ac-man-scw:1m1629&datastreamId=POST-PEER-REVIEW-PUBLISHERS-DOCUMENT.PDFhttps://www.escholar.manchester.ac.uk/api/datastream?publicationPid=uk-ac-man-scw:1m1673&datastreamId=POST-PEER-REVIEW-PUBLISHERS-DOCUMENT.PDFhttps://www.escholar.manchester.ac.uk/api/datastream?publicationPid=uk-ac-man-scw:1m1855&datastreamId=POST-PEER-REVIEW-PUBLISHERS-DOCUMENT.PDFhttps://www.escholar.manchester.ac.uk/api/datastream?publicationPid=uk-ac-man-scw:1m1801&datastreamId=POST-PEER-REVIEW-PUBLISHERS-DOCUMENT.PDFhttps://www.escholar.manchester.ac.uk/api/datastream?publicationPid=uk-ac-man-scw:1m2780&datastreamId=POST-PEER-REVIEW-PUBLISHERS-DOCUMENT.PDFhttp://www.biblicalarchaeology.org.uk/pdf/ajba/02-3_107.pdf&rct=j&q=the%20samaritans%20%20persian%20pdf&ei=93mLTtbOOcLIgQfjv6WgAw&usg=AFQjCNFcweUt1eiVLcpKau5FY_HphT9viw&cad=rjahttp://www.biblicalarchaeology.org.uk/pdf/ajba/02-3_107.pdf&rct=j&q=the%20samaritans%20%20persian%20pdf&ei=93mLTtbOOcLIgQfjv6WgAw&usg=AFQjCNFcweUt1eiVLcpKau5FY_HphT9viw&cad=rjahttp://shomron0.tripod.com/articles/literaryremainsofthelateemanueldeutsch.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/newtwelve.pdfhttp://academialodge.org/fonts/kadosh_samaritan_manual_1_10.pdfhttp://opus.kobv.de/ubp/volltexte/2008/2266/pdf/pardes_12_Art10.pdf

  • 18

    An Enscribed Stone From Shechem, 1895

    Gaster, Moses:

    A Samaritan Scroll of the Law by Gaster, 1901.

    Popular Judaism at the Time of the Second Temple in the Light of Samaritan Traditions 1908

    New The Asatir [microform] the Samaritan book of the "Secrets of Moses"" 1927

    The Samaritan Hebrew Sources of The Arabic Book of Joshua 1930

    Rites and Beliefs of the Samaritans relating to Death and Mourning 1940

    Grabbe, Lester L.[University of Hull]

    The Samaritans in the Hasmonean Period

    Gray, Frederick T. (Publisher),

    Samaritan and Hebrew Pentateuch. 1826

    Halkin, A.S. 1935-6

    Samaritan Polemics Against the Jews 1936

    Hjelm, Ingrid [University of Copenhagen]

    The Samaritans in Josephus‟ Jewish “History” 2000

    New Currents in Biblical Research What do Samaritans and Jews have in Common 2004

    Shiloh and Shechem: Competing Traditions? 2002

    Ireton, Sean

    ‘The Samaritans: Strategies for Survival of an Ethnoreligious Minority in the Twenty First

    Century‟ 2003

    Kaufman, Stephen [ Tel Aviv University]

    Samaritan Political Identity - Part I 1998

    Samaritan Political Identity - Part II 1998

    Knoppers, Gary N. [The Pennsylvania State University] New

    Mt. Gerizim and Mt. Zion: A Study in the Early History of the ... 2004

    James D. Purvis [Boston University]

    The Sanctuary and Holy Vessels in Samaritan Art

    Landau, David

    Ancient Synagogues in the Holy Land - What Synagogues?

    Lipiński, Edward [Brussels] New

    Governors and High Priests of Samaria and Jerusalem in the Persian Period 2010

    MacDonald, John [University of Glasgow] New

    An Unpublished Palestinian Tradition About Muhammed 1969

    Nevin, John W.

    A Summary of Biblical Antiquities....The Samaritans 1849

    Powels-Niami, Von Sylvia New

    Die Samaritaner, ihre Geschichte, Religion und Literatur

    Pummer, Reinhard [The University of Ottawa]

    The Samaritans In Egypt

    Robertson, Edward

    Notes and Extracts From the Semitic Manuscripts In the John Rylands Library,

    Schorch, Stefan [Martin-Luther-Universität Halle-Wittenberg] New

    http://shomron0.tripod.com/articles/anenscribedstone.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/GasterASamaritanScroll.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/popularjudaism.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/popularjudaism.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/popularjudaism.pdfhttp://www.archive.org/details/MN40245ucmf_0http://shomron0.tripod.com/articles/gastersamhebrew.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/ritesandbeliefs.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/hasmonean.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/northamericanreview.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/samaritanpolemics.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thesamaritansinjosephus.pdfhttp://www.google.com/url?sa=t&source=web&cd=26&ved=0CD8QFjAFOBQ&url=http%3A%2F%2Fciteseerx.ist.psu.edu%2Fviewdoc%2Fdownload%3Fdoi%3D10.1.1.135.2005%26rep%3Drep1%26type%3Dpdf&rct=j&q=the%20samaritans%20in%20transition%20persian&ei=eHGLTr-VO8XOgAfUtfnFAw&usg=AFQjCNHQNvPfud3Z-jdNxjyTbVwmXy31Dg&cad=rjahttp://shomron0.tripod.com/articles/shilohandshechem.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/ireton.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/ireton.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/samaritanpoliticalident1.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/samaritanpoliticalident2.pdfhttp://www.google.com/url?sa=t&source=web&cd=47&ved=0CEsQFjAGOCg&url=http%3A%2F%2Fwww.ccsr.ca%2Fcsbs%2F2004PRESIDENTIAL.pdf&rct=j&q=the%20samaritans%20%20persian%20pdf&ei=qHyLTve3IMLngQetzqmoAw&usg=AFQjCNEvyIMnHgzEp0fm3q_cgHR54CzGew&cad=rjahttp://shomron0.tripod.com/articles/thesasanctuaryandholyvessels.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/ancientsynagogues.pdfhttp://www.studiajudaica.pl/sj/26/SJ_185-219.pdfhttp://biblicalarchaeology.org.uk/pdf/ajba/01-2_003.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/asummaryofbiblicalantiquities.pdfhttp://opus.kobv.de/ubp/volltexte/2008/2268/pdf/opus_pardes_11_Art01.pdfhttp://www.google.com/url?sa=t&source=web&cd=52&ved=0CDEQFjABODI&url=http%3A%2F%2Fwww.arts.uottawa.ca%2Fcsla%2Fen%2FReinhard%2520Pummer.html&rct=j&q=the%20samaritans%20pummer%20pdf&ei=y4WLTuGUC9OSgQf2xbW1Aw&usg=AFQjCNGUL6KPku8p3GKbd1tXDHDsHcRHRA&cad=rjahttp://shomron0.tripod.com/articles/thesamaritansinegypt.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/notesandextracts.pdf

  • 19

    The Origin of the Samaritan Community 2005

    Schur, Nathan [Tel Aviv]

    The Return of the Diaspora Samaritans to Nablus at the End of the Middle Ages

    The Tsedaka Family:

    Shehadeh, Haseeb [University of Helsinki]

    On a Manuscript of 'Kitab al-Hulf' by Hadr (Finhas) b. Ishaq al-Hiftawi 2011

    The Samaritan High Priest 'Imran ben Salama and His Poem Against Mubarak al-Mufarragi, Who

    Became a Convert to Islam in 1841, 2011

    The Synopses from Haseeb Shehadeh 2010

    One Fifth of the Tiny Samaritan Community in Nablus Died in the Plague Epidemic of 1786

    The Samaritan High Priest Shalma [1784-1855] And the Arab Tailors of Nablus

    A Case of Palestinian Arab Justice between Minority and Majority (same as above)

    Sema and not YHWH and its Brothers in Samaritan Arabic Literature

    Salameh B. Ghazal, The High Priest and Hussein' Abd U-Hadi, The Governor of Nablus 2002

    Tal, Oren [Tel Aviv University] New

    A Winepress at Apollonia-Arsuf: More Evidence on the Samaritan Presence in Roman-Byzantine

    Southern Sharon. 2009

    Terkan, Fehrullah [Ankara University, Turkey]

    The Samaritans (al-Samiriyyun) and Some Theological Issues Between Samaritanism and Islam

    Thomson, W. M. The Land and the Book, 1896

    Tsedaka, Benyamim (A.B. The Samaritan News)

    The Third Publication of the Comparative Text of the SP and MT, Not Recommended for Use 2011

    What is the Difference Between Priests of Rhuta to Priests of Fanuta 2011

    Authentic Inscriptions on Mount Gerizim vis-ˆ-vis forged ones in Jerusalem

    Shifman: "The Language of the Shelved Dead Sea Scrolls, which were revealed in Kumran, is later

    then the language of the known versions of the Torah. ["A.B-The Samaritans News"]

    Authentic Inscriptions on Mount Gerizim vis-vis Forged one in Jerusalem

    Wilson, Capt. and R. E. Warren

    The Recovery of Jerusalem, A narrative of Exploration.... (on Jacob's Well 1871)

    Underground Jerusalem: A Visit to the Samaritans BY Charles Warren 1876

    Travels Articles & Misc.

    o A Complete History of the Canon an...by L.E. Dupin 1699

    o Journey From Aleppo to Jerusalem By Hen. Maundrell 1732

    o The Jewish Spy by Marquis D’Argens 1766

    o New Pentateuchi Hebræo-Samaritani By Johann Andreas Eisentraut 1783

    o The Evangelical Magazine 1803

    o A Journal From Aleppo to Jerusalem by Henry Maundrell 1812

    o N The Jewish Expositor, Antoine Isaac Silvestre De Sacy 1816,

    o The History of the Jews, By Hannah Adams,1818

    o Travels in Palestine, By J. S. Buckingham 1821

    o Italy by Lady Sydney Morgan 1821

    o American Missionary Register Rev. Mr. Connor 1821

    o The Christian Herald and Seaman's Magazine: By Mr. Wolff 1822

    o The Religious World Displayed by Robert Adam 1823

    o Missionary Journal and Memoir of Rev. Joseph Wolf, Missionary to the Jews. Written by

    himself, 1824

    o N The Religious Intelligencer, Journal of Mr. King. 1824

    o The Missionary Herald, Mr. Fisk 1824

    http://www.schorch.at/SchorchSt2005_The_Origin_of_the_Samaritan_Community.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thereturnofthediaspora.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/tsedakafamily.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/tsedakafamily.pdfhttps://tuhat.halvi.helsinki.fi/portal/en/persons/haseeb-shehadeh(2cb559bb-2364-437d-87d7-d577608eb76e)/publications.htmlhttp://shomron0.tripod.com/articles/katibelhuf.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/ShehadehpriestImran.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/ShehadehpriestImran.pdfhttp://shomron0.tripod.com/HaseebShehadehSynopses2010.pdfhttp://shomron0.tripod.com/plgueepidemicof1786.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thesamaritanhighpriestshalma.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thesamaritanhighpriestshalma.pdfhttp://www.sarab.fi/file/marhaba/2008/m08-s48n-2.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/semaandnot.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/salamehb.pdfhttp://www.tau.ac.il/humanities/archaeology/info/orens%20papers/la59_Tal.pdfhttp://www.tau.ac.il/humanities/archaeology/info/orens%20papers/la59_Tal.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thesamaritansfterkan.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thelandandthebook.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thethirdpub.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/whatisthedif.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/authenticinscriptions.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/authenticinscriptions.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/shifman.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/shifman.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/authenticinscriptions.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/recovery.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/underground.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/acompleat1699.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/journeyfromaleppo.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/jewishspy.pdfhttp://books.google.com/books?hl=en&lr=&id=11kUAAAAQAAJ&oi=fnd&pg=PA1&dq=garizim+pdf&ots=CNntG0KapK&sig=Ogi-UQo0pCOrlWpgSf-UiD_mD5ghttp://shomron0.tripod.com/articles/evanmag1803.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/ajournalfromaleppo.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/jewishexpositor1816desacy.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/historyadams.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/travelsbuckingham.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/italy.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/americanmiss1821.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/christianherald1822.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/religiousworldadam.pdfhttp://shomron0.tripod.com/missionaryjosephwolf.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/religigiousintell1824.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/missionaryherald1824.pdf

  • 20

    o The Modern Traveller by James Duncan; 1824

    o Christian Researches in Syria and the Holy Land by William Jowett, Joseph Greaves 1826

    o Christian Researches by Rev. William Jowett 1826

    o The Samaritans by Thomas Hartwell Horne 1827

    o Memoir of the Rev. Pliny Fisk, by Alvan Bond, 1828

    o Samaria and Samaritans 1829

    o Scripture Natural History by W.M. Carpenter 1833

    o Incidents of travel in Egypt, Arabia Petraea & Holy Land, by John Lloyd Stephens 1837

    o The Churchman Thames Ditton, 1839

    o The Samaritan Pentateuch in The Christian Examiner 1840

    o N Journal of Rev. S. H. Calhoun 1840

    o Journal of a Tour in the Holy Land in May and June by Lady Francis Egerton 1840-1

    o New The American Eclectic: Epispistol Samaritanae By Elihu Burritt, 1841

    o N Mediterranean Sketches By Lord Francis Egerton 1843

    o N Narrative of a Mission Bonar & M'Cheyne1843

    o Syria and the Holy Land By Walter Keating Kelly 1844

    o N Palaeographia Sacra Pictoria 1845

    o Poetry of the Samaritans by Stephen M. Vail, 1846

    o The Lands of the Bible Visited by John Wilson 1847

    o N Samaritan Text of the Septuagint By the Rev. W. Fitzgerald 1848

    o A Summary Of Biblical Antiquities, For The Use Of Schools, Bible-Classes And Families, by

    John W. Nevin, 1849

    o The East: Sketches of Travel in Egypt and the Holy Land By J. A. Spencer 1850.

    o New Lands of the Moslem: By El-Mukattem 1851

    o The Communion of Saints. By H. B. Wilson, Oxford. 1851

    o A tour in South Africa by Joseph John Freeman. 1851

    o The Numismatic Chronicle Edited by John Younge Akerman, 1852

    o Yusef; Or The Journey Of The Frangi: A Crusade In The East By J. Ross Browne. 1853

    o Narrative of a Journey Round the Dead Sea and in the Bible Lands in 1850 and 1851 by F. De

    Saulcy. 1853

    o N Discoveries in Egypt, Ethiopia,... By Dr. Richard Lepsius, 1853

    o The Journal of Sacred Literature Edited by John Kitto 1853

    o Journal of a Deputation sent to the East, Lay Member 1854

    o The Popular Biblical Educator The Remnant of the Samaritans 1855

    o New The Methodist The Samaritan of Nablous.1855

    o Syria, and the Syrians; By Gregory M. Wortabet, 1856

    o N The Evangelical Repository; Edited by Joseph T. Cooper, 1856

    o N The Holy Places, By Hanmer Lewis Dupuis 1856

    o The Samaritans by George Williams 1857

    o Tent Life in the Holy Land by William C. Prime 1857

    o The Tent and the Khan by Robert Walter Stewart 1857

    o N Egypt and the Holy Land By Jesse Ames Spencer 1857

    o Heathen and Holy Lands by Captian J. P. Briggs 1859

    o Architectura Numismatica by T. L. Donaldson, 1859

    o N Wall-Street to Cashmere by John Ireland 1859

    o N Palestine, Past and Present, By Henry Stafford Osborn, 1859

    o Accounts and Papers 1860

    http://shomron0.tripod.com/articles/moderntraveller.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/christianresearches1826.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/jowettresearches.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/samaritanhorn1827.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/memoirfisk.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/theweekly.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/scripturenatural.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/incidentsoftravel.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thechurchman.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/examiner.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/aabicalhoun1840.pdfhttp://shomron0.tripod.com/journalholyland1840egerton.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/americaneclectic1841.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/medegerton.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/narritiveofamission1843.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/syriaandholylandkelly.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/sacrapictoria.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/poetry.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thelandswilson.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/samseptfitzgerald.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/asummarybiblicalan.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/theeastspencer.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/landsofmoslems1851.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/dublinreview1861.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/atourfreeman.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/numismatic.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/yusef.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/desaulcy.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/discoveries1853.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/journalsacredlit.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/journalofadeputs.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/popularbiblicaleducator1855.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/themethodist1855.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/syriaandthesyrians.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/evangelical1856.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/holyplacesdupuis1856.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/samaritanswilliams.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/tentlifeprime.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/tentandthekhan.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/egyptandtheholylandspencer.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/heathenandholy.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/architectura.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/wallstreettocashmere.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/palestinepastandpresent1859.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/accounts.pdf

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    o N Evangelical Christendom 1860

    o Travels and Adventures of the Rev. Jofeph Wolff,; 1861

    o The Handwriting of God by Rev. D. A. Randall 1862

    o The History of the Jews By Henry Hart Milman 1863

    o N Travels in Palestine. 1863

    o N Sacred Scenes; By Rev. Fergus Ferguson 1864

    o Domestic Life in Palestine By Mary Eliza Rogers, 1865

    o N The Land of the Gospel: By Edmond Dehault de Pressensé 1865

    o Stones Crying Out by L. N. R. (Ellen Henrietta Ranyard) 1865

    o A Fortnight‟s Ride East of Jordan 1866.

    o Innocents Abroad: Mark Twain visits Palestine in 1867 by Mark Twain,

    o Books and Book-Binding by Mary Eliza Rogers 1868

    o N The Scattered Nation, Edited by Carl Schwartz. 1868

    o N The Old World in its New Face: By Henry Whitney Bellows 1869

    o N Letters from Egypt, Syria, and Greece, By Richard Allen, 1869

    o The Samaritan Passover Discovery of a New Manuscript (articles)1860-70

    o Harper‟s Weekly: Reading The Pentateuch At Nablus, Jan 15th, 1870

    o Two Months in Palestine by James Monteith 1870

    o Notes of a Tour in the East, by D.Y. 1871

    o Mr. Tyrwhitt Drake‟s Reports by Drake 1872

    o Gath to the Cedars by S. H. Kent, 1872.

    o New The Alps of Arabia: By William Charles Maughan 1873

    o The Journal of the Anthropolgical Institute 1874

    o The Nation On a Fragments of a Samaritan Targum 1875

    o The Unitarian Review by Rev. Charles H. Brigham 1875

    o N Sacred Biography and History 1875

    o The Inner Life of Syria, Palestine, and the Holyland, by Isabel Burton 1875

    o The Sunday Magazine The Samaritans By James Finn.1875

    o Two months in Syria in 1875 by Charles Hugh Berners 1876

    o Underground Jerusalem....a Visit to the Samaritans by Charles Warren 1876

    o The Lives of the Saints by Sabine Baring-Gould, 1877

    o Stirring Times or Records from Jerusalem Consular Chronicles of 1853 to 1856 By the late

    James Finn, 1878

    o Concerning a Samaritan in Egypt by Dr. Charles Beke 1878

    o Sacred Cities by John S. Lee 1878

    o N Jonas King, Missionary to Syria and Greece, By Mrs. Haines 1879

    o N Society of Biblical Archaeology, By Rev. A Lowy 1879

    o New An Eastern Afterglow: By W. S. Wood 1880

    o N Samaritans Passover Feast in 1880 1881

    o The World: Round It and Over It by Chester Glass 1882

    o Modern Samaritans Sacramento Daily Record-Union -Monday July 10, 1882

    o N Samaritans Passover Feast in 1880 1882

    o N On a Manuscript Fragment by Prof. Toy 1882

    o N The Samaritans in Syria. unknown author 1882

    http://shomron0.tripod.com/articles/evangelical1860.pdfhttp://shomron0.tripod.com/travelsjofephwolff.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thehandwriting.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/historyjews.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/teachersmag1863.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/sacredscenesferguson1864.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/domesticlifeinpalestine.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thelandpressense1865.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/stonescrying.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/bentlets.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/marktwain.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/bookbindingrogers.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/scatterednation.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/theoldworldbellows.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/lettersfromallen1869.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/passoverreid.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/harpersweekly.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/twomonths.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/notesofatour.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/drakereports.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/gathtothecedars.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thealps1873.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/journalofantro.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thenation.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/unitarianreview.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/sacredbiography.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/innerlifeiburton.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/samaritansjamesfinn.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/twomonthsinsyria.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/underground.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/livesofthesaints.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/stirringtimesfinn.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/beke.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/sacredcities.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/jonasking1879.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/proceedingslowy.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/aneasternafterglow1880.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/ecclesobserver1881.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/theworld.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/dailyunion.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/ecclesobserver1881.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/americanoriental1881.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/gospelofalllands1882.pdf

  • 22

    o N Joseph Barclay, By J B Courtenay 1883

    o Lectures on the History of the Jewish Church by Arthur Penrhyn Stanley 1884

    o New Worship in Heaven: Samaritan Passover by J. G. Norton 1884

    o The Samaritan Passover, 1861 by Rev. Joseph Hammond 1884

    o A Land March From England to Ceylon Forty Years Ago by Edward Ledwich Mitford

    1884

    o The Scottish Geographical Magazine, by Hugh A. Webster & Arthur Silva White, 1886

    o Samaritan Customs by C. R. Conder 1886

    o N Christian Thought 1886

    o Christian Thought.... Edited by Charles F. Deems 1886.

    o N The Marriage of Near Kin, By Alfred Henry Huth 1887

    o N Walford's Antiquarian Magazine Edited by G. W. Redway, 1887

    o The Oldest and Smallest Sect in the World By the Rev. John F. Hurst, 1889.

    o From Sinai To Shechem By Edward L. Wilson. 1889,

    o Palestine Under the Moslems, a Description of Syria and the Holy Land from A.D. 650 to

    1500 By Guy Le Strange. 1890

    o The Cradle of Christianity: Chapters on Modern Palestine by Rev. D. M. Ross, (1891)

    o Pharmaceutical Record And Weekly Market Review 1891

    o N The Thinker there are 5 articles with different authors 1892

    o N The Newbery House Magazine 1893

    o N The Texas Doctor and the Arab Donkey: By Joseph Marstain Fort 1893

    o Littell‟s Living Age The Samaritan Passover by Alex R. Macewen 1894

    o Travels in three continents, Europe, Africa, Asia by J. M. Buckley 1894

    o The Land and the Book Or Biblical Illustrations Drawn From The Manners And Customs,

    The Scenes and Scenery of The Holy Land by W.M. Thomson, 1896

    o Procopius 1896

    o N Days in Galilee and Scenes in Judaea: By Alexander Alfred Boddy 1900

    o N The Standard, The Well Between Two Mountains. Arthur Kempton 1900

    o Samaritan Passover by Elihu Grant 1901

    o Samaritan Passover by Curtiss, Samuel Ives 1902

    o Lectures on the History by Arthur Penrhyn Stanley, 1902

    o N The Samaritan Passover. By Roland G. Stafford 1903

    o The Samaritan Passover by Warren J. Moulton 1903

    o The Samaritan Passover by J. Eadie Reid 1903

    o The Samaritan Passover by Roland G. Stafford 1903

    o The Samaritan Pentateuch by William Barton 1903

    o Samaritana by A. Cowley 1904

    o N Four Samaritan Manuscripts By A.E. Cowley 1904

    o N A Samaritan Pentateuch in London. And Manuscripts from Damascus by Robert W.

    Rogers 1904

    o The Samaritan Pentateuch by Rev. Canon Garratt 1904

    o The Samaritan Passover by G. Robinson Lees 1905

    o N Modern Observation of the Levitical Passover Unknown author 1907

    o N Samaritan Annals and the Mystic Name, by Daniel H. Ayers, 1907

    o The Homiletic Review- The Date of the Samaritan Pentateuch by W. Everts 1908

    http://shomron0.tripod.com/articles/josephbarclay1883.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/lectureson.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/worshipinheaven1884.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/passover1861hammond.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/alandmarch.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/scottishgeo.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/customsconder.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/christainthought.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/christianthought1886.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/marriageofnearkin1887.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/walfords1887.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/theoldestandsmallestsect.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/fromsinaitoshechem.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/palestineundermoslems.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/palestineundermoslems.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/cradleofchristianity.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/Pharmarecord.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thethinkerpentateuch.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/newberyhouse1893.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thetexasdoctor.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/littell.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/travelsinthree.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thelandandthebook.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thelandandthebook.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/procopius.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/daysofgalileebroddy1900.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/thestandard.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/grantpassover.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/passovercurtiss.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/lecturesonhistory.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/pef1903stafford.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/passovermoulton.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/passoverreid.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/passoverstafford.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/bartonpentateuch.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/samaritana.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/pef1904cowley.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/sundayschoolrogers1904.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/garrattpentateuch.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/passoverlees.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/christianwork1907.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/americantyler1907.pdfhttp://shomron0.tripod.com/articles/homilecticreview.pdf

  • 23

    o N The Samaritan Passover by Albert Edward Bailey 1909

    o N The Holy Land, By Lydia Dunford Alder 1912

    o The Fringe of the East a Journey Through Past and Present Provinces of Turkey by Harry

    Charles Lukach 1913

    o Gaza, A City of Battles by Theodore Edward Dowling1913

    o N Missionary Journeys By Frederick George Smith, 1915

    o N The Spell of the Holy Land By Archie Bell 1915

    o The Ancestry of Our English Bible An Account of Manuscripts, Texts, and Versions of the

    Bible By Ira Maurice Price, 1920

    o N A Samaritan Passover Manuscript by Irving P. Wood 1921

    o The Samaritan Passover By Owen Tweedy, 1928

    o New Josephus' Attitude Toward the Samaritans by Louis H. Feldman 1990

    Bonus web pages

    The Internet Resource for Samaritan Manuscripts and Inscriptions Including Internet Website

    Locations by Shomron

    The Samaritan/English Vocabulary by Shomron

    Samaritan Findings From The Village of Antasyon In The Byzantine Period by The Archaeological

    Kfar-Saba, Museum of Kfar-Saba Municipality

    Bonus: Original Scanned Books from Books.Google.com & other online sources,

    FREE in PDF

    New Exercitationes ecclesiasticae in utrumque Samaritanorum ... by Jean Morin 1631

    New Exercitationes anti-morinianae de Pentateu