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La Partenza

Lettera circolare ad uso interno dei quadri della ASSOCIAZIONE ITALIANA GUIDE E SCOUTS D’EUROPA CATTOLICIPro-manuscripto

Indirizzo email della redazione: [email protected]

Testi a cura diRegione ovest

Per l’impaginazione e la graficaCristiana Cannistrà

FOGLIO DI COLLEGAMENTO PER LE CAPO FUOCOAnno Scout 2014/2015

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Scout d’Europa - FILO ROSSO: La Partenza

INDICEIntroduzione:

• Checos’èlaPartenza• PrepararsiallaPartenza• LaCapoFuoco• LacerimoniadellaPartenza

Capitolo 1: Per chiarire le idee

Capitolo 2: Preparare la Partenza:

• “Tredonne(Anna,Giuditta,Debora)”• “InRouteconAbramo”• “Passodopopasso”• “PreparareleScoltePartenti”• Altrisuggerimentipratici

Capitolo 3: Il momento della Partenza

• “LaPartenzacomericercaesceltadellapropriadirezione”

• “Guardalontanoe,dopoaverguardatoancorapiùlontano,sorridi!”

• “Allestelledellamiastrada...perpartire”

Capitolo 4: A proposito di Partenza

Capitolo 5: Le “Tue” Partenze...

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INTRODUZIONE“LA TUA STRADA È DIVENTATA ORA LA STRADA DELLA VITA”

LaPartenzaèl’ultimatappadellaprogressione:ilcamminocheiniziainCerchioechecontinuainRipartoètuttotesoaquestomomentonelqualelaScoltascegliedicamminaredasola,avendofattopropriivalorielostiledelloScoutismo.Dopogliannitrascorsi inFuococomeViandante, laScoltaPartenteinizia a sentire l’esigenza di realizzare qualcosa che indirizzi la suavita,illavoroelostudio.Ilsuorapportoconilmondodegliadultisifaequilibratoepercepisceunfortedesideriodifarneparte.IlFuocoèlacomunitàchehaaiutatolaScolta,ormaiventunenne,adiventareunapersonacompletaeaquestopuntononèpiùun“ri-fugio”,madiventasemprepiùunluogodiincontro,dovelagiovanedonnahapossibilitàconcretediautoverifica.

Che cos’ è la Partenza?LaPartenzaèlaprimaditantesceltechelagiovanedonnasitroveràadaffrontarenellavita.LanostraAssociazione indica la“donnadellaPartenza”comeunapersonaincontinuacrescitachenonconsideraterminato ilproprioiter formativomache,avendomaturatoalcuniorientamentiper lasuavita,scegliediintraprendereunaStradaversonuovemete,incon-triesuccessi.ÈfondamentaletenerepresentechelaPartenzaèilcompletamentodelpercorsoinFuoco,duranteilqualelaScoltahavolutoesaputofarpropriivaloriespressinellaCartadiFuoco.Nelcasoincuiunagiovanesiavvicinaalloscoutismoinun’etàtaledanonpoterviveresufficientementeoaffatto lavitadiFuoco,nonprendelaPartenzamasidedicadirettamentealsuopercorsodifor-mazioneCapi.

Prepararsi alla PartenzaDurantel’ultimoannodiFuoco,laScoltahamododiverificareinsie-meallaCapoeall’Assistente ilcammino fattoe le sceltecompiuteancheattraversol’impegnonelleMetePersonali.L’obiettivoèquellodidareunindirizzochiaroallapropriavita,definireunagiustascaladivalorieacquisireunostilediserviziopieno.Soloconunabuonapreparazione,laPartenzasifatestimonianzadi:Autenticità: coraggiodelleproprie ideeedelleproprieazioni, è la

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ricercadicoerenza.Padronanza di sé:capacitàdisentimentiprofondi,rispettodegli im-pegni,senzaesserneschiavi,accettazionedell’incomprensione,delsuccessoedelladisfatta,èilcarattere.Gioia di vivere la fede: rapporto lealeeseriocon laChiesae i suoicomandamenti, ricercadell’ispirazionedelloSpiritoSantonellapre-ghiera,èdiscernerelapropriavocazione.Progressione permanente: passi decisivi sulla propria Strada dellaprogressionepersonale,consapevolezzadiunostiledi servizio radi-catoinsé,èilprogettodivita.

La Capo FuocoLaCapoFuocoèl’esempiochesipuòviverecoerentementeecon-cretamentesecondo lesceltecompiute,ètestimonecheanchegliadultihannoincontratoostacoliedifficoltà,maaverliaffrontatiesu-peratiglihannopermessodicrescere.NessunopiùdellaCapoFuocopuòdimostrareche“nonsiarrivasenonperripartire”,cheancheunaCapoèunapersonaincammino,chehafattosoloqualchechilome-troinpiù.

La cerimonia della PartenzaLacerimoniasimboleggia ildistacco, laconclusionediunpercorsofattoconunacomunitàcheha insegnatoallaScoltaacamminaredasolael’hastimolataadiniziareunanuovastrada.

Suggerimenti...• ProporreallaScoltamomentidiformazionemiratiepersonali:cate-

chesi su tematicheutili, incontridi spiritualità, letturadidocumentidellaChiesa,approfondimentitecnici..

• Organizzarecon laScoltaalcuneattivitàdaproporrealFuoco:unservizio,un’impresa,unachiacchierata,un’uscitatecnica,…

• Affrontare, seguire e verificare la crescita della Scolta nell’ambitodelleMetePersonaliadatteallasuatappadiformazione.

Come deve porsi una Capo Fuoco?-SiaccostaallaScolta,senzaimmedesimarsi.-Valorizzainpienoeconsiderapositivamentelasuapersona,senzaap-provareinognicasoisuoicomportamenti.-Èpresentecontinuamente,ascolta,incoraggia,richiama,corregge-Nonperdemaidivistal’obiettivo:formareunadonnadicarattereingradodiviverelasuavitaognigiornoneisuccessienelledifficoltà.

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IlmomentodellaPartenzadeveesserebenpreparatoaffinché tra-smetta lagioiadiun successoconquistatoe faccia sentire il Fuocointeroconsapevolediunobiettivoraggiunto.LaScoltaprendelaPartenzainun’uscitaoinRoute,sullaStradasim-bolodell’essereviandanteeincrescita.

“Come vorrei che le mie strade di tutti i giorni fossero il seguito delle mie routes di Fuoco; come vorrei che trasparisse su queste mie strade quotidia-ne, la convinzione, la ricchezza, le idee più profonde che il cristianesimo e lo scoltismo mi hanno dato e che vissute in comunità nella route di Fuoco fan-no di essa un punto luminoso, una pista di lancio. Sento fortemente dentro me questa urgenza che mi spinge ad essere coerente, a desiderare l’armonia tra quello che mi impegna durante la nostra attività e quello che quotidia-namente mi impegna nell’ambiente di lavoro, di studio, di divertimento.” Quaderno di Traccia

Consigli...-ScegliereitempieiluoghiadattiesignificativiperlaScoltacheparte.-Accompagnarelacerimoniacongestisignificativi,momentidiriflessio-needicondivisione.- LaScoltaPartente,coadiuvatadallaCapoFuoco,cura laprepara-zione, affinché, allontanandosi dal Fuoco, possa lasciare una tracciasignificativadisestessa,diciòcheèstatadaScoltaediquellochehasceltoditestimoniaredaRS.-RendereunicoilmomentodellaPartenza,evitarecerimoniecontem-poraneedipiùScolteolapresenzadiestraneiallacomunitàdiFuoco.-LaScolta,unavoltaconclusasi lacerimoniaèbenechesidistacchidalFuocoinmodochiaroenettoecompialastradaperfarrientroacasadasola(daevitarequindichelaragazzaprendaades.lostessomezzoditrasportodelrestodelFuocoappenalasciato).Questoallon-tanamento“fisico”èimportanteperché,rimanendosolaconsestessalaragazzahalapossibilitàdigoderediquelsilenziocheseguelefortiemozioniecheaiutaafissareilpassaggiofondamentaleappenaav-venuto.AncheperilFuocoèimportantenontrovarsiacondividereconlasorellaappena“partita”ilpercorsodirientroacasa,cosìdapotersiconcentrarefinda subito sulnuovoassettodellacomunitàe rendereancorpiùsolenneemarcatoilsensodellaPartenza.

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1. PER CHIARIRE LE IDEEInquestasezionesonoriportatealcunedomandecheleCapoFuocospessosipongononelmomentoincuiinFuoco“appare”unaScoltaPartente.Quanto seguenonha lapretesadellacompletezza,ma solodiaf-frontareidubbipiùfrequenti.

1. AchidarelaPartenza?

Alla Scolta che ha fatto Strada e vita di Fuoco, crescendo nella co-munità attraverso l’esperienza del servizio.

2. QuandodarelaPartenza?

A circa 21 anni la Scolta chiede alla sua Capo la Partenza. Questa richiesta non è un atto formale, ma è l’espressione della consapevo-lezza della Scolta di essere pronta per uscire dal Fuoco e della co-scienza delle scelte maturate durante il cammino svolto con la sua comunità. Se la Scolta ritarda questa richiesta, la Capo Fuoco deve riflettere sul suo operato e sulla maturità della ragazza e stimolarla opportunamente in tal senso.

3. Chivalutal’inadeguatezza?

La maturità della Capo è la garanzia di questa valutazione. La comu-nità è utile come luogo di riferimento e di accettazione delle scelte personali. Sarà utile, inoltre, un confronto con l’Assistente Spirituale.

4. Cosasivalutaeconqualicriteri?

Ci si confronta sulla strada percorsa, sulle scelte fatte e su quelle che si faranno. Il vero parametro di valutazione sono le Mete personali che ciascuna Scolta Partente si prefissa di raggiungere.

5. CosafareselaScoltamanifestainsofferenzaeiniziaa“defilarsi”dalleattivitàdiFuoco?

Può capitare che una Scolta Partente manifesti una certa fretta ad uscire dal Fuoco sperando di ridurre il carico di impegni, magari a vantaggio del servizio. E’ importante far capire alla Scolta che rap-presenta un punto di riferimento per tutto il Fuoco e che non deve

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negare se stessa alle altre.

6. Cosa fare se la Scolta cercadi evitare la partecipazioneallaRouteEstiva?

La vita all’aperto è una componente essenziale nella formazione scout, perciò è fondamentale in preparazione alla Partenza, dove di-venta un’occasione unica e irripetibile per la Scolta di essere testimo-nianza vera per il Fuoco della sua scelta di crescere nello scoutismo.

7. ComesuperareilsensodiabbandonoedisolitudinechelaScol-taPartenteprovapensandoadun“dopo”senzailconfrontoconlesorelleconcuihapercorsotantastrada?

Spiegare alla Scolta che sta per intraprendere un cammino sicura-mente più autonomo, ma che si tratta della stessa strada percorsa fino a quel momento. Sarà l’esempio della Capo Fuoco a guidarla e a rassicurarla, la Scolta avrà davanti una donna di carattere che ha scelto prima di lei di percorrere la sua strada in autonomia ma che continua a condividere con altri Capi nella grande famiglia dello scoutismo.

8. Cosa farequandounaScoltacheha lasciato il FuocoperunperiodorientrainetàdaPartenza?

In questo caso è preferibile che la Scolta percorra ancora un po’ di strada insieme alla comunità di Fuoco e poi valutare se farle lasciare il Fuoco senza Partenza, in base al tempo di lontananza e al raggiun-gimento o meno dei requisiti di donna della Partenza.

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2. PREPARARE LA PARTENZALaPartenzaèuntempo,nonsivivesolamentealmomentodellace-rimoniadelcongedodalFuoco.E’ bene ricordare che rappresenta una tappa nel cammino dellaScoltaecometalenecessitadiun’opportunapreparazione.Nellepagineseguentisonoriportatialcuniesempidicomeaccom-pagnarelaScoltaPartente.

Loscorsoanno, il Fuocodell’Aurora,dicuieroCapogiàdacinqueanni,presentavaunasituazionepiuttostoanomala,eracostituitoperlopiùdaScolteViandantiegiàgrandiinetàesolodueScolteSem-plici,percuiinsedediConsigliodiFuocoleesigenzeemerseeranodiverse rispetto a quelle che solitamente si erano presentate neglianni precedenti. Era un Fuoco “Adulto” che chiedeva risposte per“Adulte”!Diconseguenza,obiettivodellaRouteinvernaleèstatoquellodifarcomprenderepienamenteallemieScolte,cheognunaèprotagoni-stadellapropriavitamediantelepropriescelte,echelastradachestavanopercorrendoleavrebbeportateallaScelta;pertalemotivohopensatodifarmi“aiutare”datre“Donne”:

A. Anna,lasaggiaB. Giuditta,laguerrieraC. Debora,lagiudice

...A) Perché Anna?

Annaeraunadonnaanzianaesaggia.Hapreso inbraccio ilbambino,“e rendeva grazie a Dio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la liberazione di Gerusalemme” (Luca 2, 38).

Riconosceconisuoisaggiocchicheilbambinoesaudiràildesideriodeimolti cheattendono la redenzione.Con il bambinogiungenel

1. Tre donne

(dalla tesina di Brevetto di Cristiana Cannistrà, Ragusa 3)

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mondoqualcosachelilibera,lisciogliedallecatenecheessistessisisonomessiaddosso.AnnalodaDioperquestobambino.“Una donna saggia possiede uno sguardo più ampio e vede le cose anche dall’alto. Non le giudica, ma le lascia decantare”.

Nella Bibbia Anna è la saggia!

“Perledonneèimportanterendereonoreesviluppareilpropriosa-pereescoprireunasanaautostima,perchéledonnesannoqualcosachegliuomininonconosconoenoncomprendono.Lasaggezzadelledonnevainprofondità:diquestasaggezzanonsipuòsemplicementeparlare,mavienepercepita.Ledonnedovreb-berofidarsidellapropriasaggezza.VisonodonnesaggecomeAnnachenongiudicano,quandosirac-conta lapropria vita.Capiscono tutto.Vedono il fondodellecose.Non parlanomolto,ma quando dicono qualcosa, colgono nel se-gno. Intuiscono alla perfezione ciò di cui l’altro ha bisogno. Non siimpongonosull’altro,maquandoqualcunoènelbisogno,sono im-mediatamentesulposto.”

...

Ladonnasaggiaconosceilmomentoopportunoperintervenire.

In che modo incontri oggi la donnaanziana e saggia? Come ti rappor-ti tu stessa all’archetipo della donnasaggiainte?Checosadicialledonneche non si affidano alla propria sag-gezza?

“LA DONNA SPESSO POSSIEDE UN SAPE-RE CHE MANCA ALL’UOMO. CONOSCE I LEGAMI DELLA NATURA, ATTRAVERSO LA SUA MAGGIORE VICINANZA ALLA TERRA E ALLA MATERIA E A PARTIRE DAL RITMO LUNARE E’ INTRODOTTA AI MISTE-RI DELLA NATURA”.

LeriflessionilegateadAnnadiventanonel nostrocaso tecnica, nello specifi-

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co,garadicucina tra leequipes, lequali si cimentanoacucinarepiatticherichiamanoallanatura,ricettescelteconcurainrelazioneaglistrumentipossedutiinRoute.

B) Perché Giuditta?

Nell’AnticoTestamentoGiudittaincarnal’idealedellaguerriera.E’larappresentantetipicadelpopolod’Israele,unadonnache incarnainsélospiritodellatribùdiGiuda.Edèladonnachegarantisceperilsuopopolo.Giudittaèvedova,digiunaeindossalevestevedovili:”Era bella d’a-spetto e molto avvenente a vedersi” (Giuditta 8,7). Suomarito leavevalasciatounariccaeredità:”Non c’era nessuno che potesse dir male sul suo conto, perché temeva grandemente Dio” (Giuditta 8,8).

“La guerriera in noi è colei che difende la vita vulnerabile, conosce i propri punti sensibili, sa che cosa la ferisce e ha imparato ad affron-tarlo con cura”.

…

Laguerrierapuòcombattereper la vita soloquandoè inarmoniaconsestessa,altrimenticombattecontrosestessaeutilizzatutte leproprieenergienellalottainfecondadell’autodistruzione.Giudittaincarnaladonnaforte,laguerriera.Quelladellaguerrieraèun’immagineimportanteperledonne.Giudittahadifesosestessae ilpopolodalne-mico.Ha riflettuto suipropripunti vulnerabili eattaccabili.Làdovesièvulnerabili, làbisognacrescere.Difendersisignificadifenderelaparteinternaemostrareachimivieneincontroillimi-techenonpuòesseresuperato.Lottarehaan-cheunaltrosignificato:andare incontroall’al-tro,prendereinmanolasituazione,affrontarlae reagire insieme.Quandomidifendo,possie-dolaforzaperoppormialleingiustizie.

LA GUERRIERA IN NOI È COLEI CHE DIFENDE LA VITA VULNERABILE, CONOSCE I PROPRI PUNTI SENSIBILI, SA CHE COSA LA FERISCE E HA IMPA-RATO AD AFFRONTARLO CON CURA.PER RISPETTARE LA GUERRIERA IN NOI DOBBIA-

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MO RISPETTARE I NOSTRI ASPETTI VULNERABILI.

Etu?Percosacombatti?

…

C) Perché Debora?

“L’archetipo della giudice mette a confronto le donne con la propria capacità di distinguere fra bene e male, fra giusto o sbagliato”.

Deboraèunadiqueigiudicilacuicompetenzanonèsololocale.E’espertadiquestionididiritto.InIsraelediquandoinquandosorgonodonneacuicisirivolgeperchiedereconsigliooperrisolverequestionilegali.DiDeborasidice:“C’era Debora, una profetessa, moglie di Lappidot, la quale in quel tempo era giudice in Israele. Se ne stava seduta sotto la palma che porta il suo nome, fra Rama e Betel, nella montagna di Efraim, e gli Israeliti salivano a lei quando avevano bisogno di un giudizio” (Giudici 4, 4-5).

Lagiudiceèunadonnachesadistinguerefraciòcheèveroeciòchenonloè,fraciòcheèrealtàeciòcheèsemplicerappresenta-zione,ciòcheèveroeciòcheèfalso,ciòcheègiustoeciòcheèingiustoperl’uomo.Deboraèunadonnachesaleggerefralerighe,cheècapacedidistinguere,chedecidefragiu-stoeingiusto,ècomeunamadreallaqualecisipuòrivolgere,essaemanasicurezzaeserenità.“La donna giudice mette a confronto le donne con la propria capacità di distinguere fra bene e male, fra giusto e sbagliato ”

Ladonnachesacondurreevitaognilottadipo-tere. Non combatte solo con la forza,ma conastuzia e sagacia. Se la donna combatte consagacia, questo significa che è capace di ve-dere dentro le cose, che possiede l’intuito perrisolvereunproblema.E’capacediconfrontarsi,ma il suocompitodiguidanon siesauriscenelconfronto. Raggiunge la vittoria vera epropriaconlasuasaggezza,conilsestosensointeriorecheleindicaciòcheèpossibile.

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LaGIUDICE rappresenta sempre la terza persona in una situazionecheriguardaduepersoneoparti.Tuttavia,leinongiudica,nondice:“Questo è falso, questo è giusto”,mariconoscecheinunatalesitua-zionesiprendeunmaggiordirittoallavitarispettoall’altro.Chilofa,siinnalzaaldisopradell’altro,nonlorispetta,nongliconcedelostessodirittodivivere.Proprioquestofaemergerelagiudiceinnoi.

GrazieallasaggezzadiANNA,alcoraggiodiGIUDITTA,allacapacitàdidiscernimentodiDEBORAchesonosorteriflessioniimportanti.TraleScoltesonocosìemersedomandeemoltispuntiutiliallasceltadellelorometepersonali,edalìabreve,anchelavogliadileggerequellaBibbiache spessoeraconsiderataunpesodaportarenellozaino.

QuestavoltaaguidarcilungolastradaèstatoABRAMOeiltestouti-lizzatoèstato:“Fare strada con la Bibbia”diClaudio e Laura Gentili.

LapreparazionediquestaRouteèavvenutainparteconleScolte,inparteesclusivamenteconl’Assistente.Conleragazze,abbiamode-cisoilTema,escegliendodifarciguidaredaAbramo,lungoiquattrogiorni di cammino, abbiamocercato insieme, nella sua vitaqueglispuntidi riflessionecheavremmopoiapprofondito lungo la strada,attraversolechiacchierate,leattivitàdicondivisione,letecnichediRoute.

PERCHE’ ABRAMO?

Abramoèunafiguraparticolarmentecaraallanostraspiritualità,per-chépossiedelecaratteristichetipichedelloscout:èsempreincam-minoetrovanellastradailsensodellasuaesistenzaenellapromessadiDiolasperanzadellasuarealizzazione.Abramononraggiungelaterrapromessa,nonfaun’esperienzadipossesso.Abramononèunpersonaggioprivodidifetti,uneroesenzamacchiasenzapaura.ConAbramoinizialastoriacheDiovuolfareconciascunodinoi.

Ognigiornoavevauntemadimarciacherichiamavaunadelletap-pedellavitadiAbramo.

2. In Route con Abramo

(dalla tesina di Brevetto di Cristiana Cannistrà, Ragusa 3)

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Dopo le lodi, un’equipepervoltapresentava la tappadellavitadiAbramocheciavrebbeguidatolungolastrada,attraversoiltemaeilmottoscelto.

Brano:Gen12,1-9

“Lavitadiogniuomoèuncamminoversosestesso,laricercadiuncammino,latracciadiunsentiero.Mainessunuomoèstato in tuttoeper tuttosestesso;ognuno lottaper diventarlo, uno cupamente, l’altro più luminosamente, ognunocomepuò.Ognunoportaconséiresiduidellaproprianascita,mucoeframmen-tidelgusciodiunmondooriginario,finoallafine.Qualcunonondiventamaiuomo,rimanerana,rimane lucertola, ri-maneformica.Qualcunoèuomosopraepescesotto.Maognunoèunosforzodellanaturaperpartorirel’uomo.Eleoriginisonocomuniatutti,lemadri,noituttiveniamodallostessoabisso;maognunolotta,unprogettoeunaspintadalprofondo,perraggiungereilpropriotraguardo.Possiamocapircil’unl’altro,maognunopuòinterpretaresoltantosestesso.”

Hermann Hesse

Qual è la “terra” da cui sei chiamata ad uscire oggi? Quali sono le tue certezze da cui oggi Dio ti chiama ad uscirne? Dove cerchi la felicità ? Che cosa fai per raggiungere la felicità?

Giorno 1Tema:Il vero viaggio è quello verso te stessoMotto:“Vai verso te stesso....”

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Brano:Lc9,57-62

Scolta Cammina, seinataperilcammino.Camminahaiunappunta-mento.Dove?Conchi?.....ancoranonlosai:forsecontestessa.Camminaituoipassisarannoletueparole,ilsentiero,lastrada,latuacanzone,lafaticalatuapreghieraeallafineiltuosilenziotiparlerà.Camminasola,conaltri.maescidatestessa.Ticreavideirivali,trove-raideicompagni,l’amore,immaginavideinemici,tifaraideifratelli,camminaseinataperpercorrereisentierielestradedelSignore.UnAltrocamminacon te, ticercaperché tupossa trovarlo,perché tupossafarlotrovareachiforsenonriesceatrovarlo.

Brano:Gen15,1-21

“Chi non porta la sua croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo” (Lc 9,23)

Lafedeciapreilcamminoeaccompagnainostripassinellastoria.Èperquestoche,sevogliamocapirechecosaèlafede,dobbiamoraccontareilsuopercorso,laviadegliuominicredenti,testimoniatainprimoluogonell’AnticoTestamento.UnpostosingolareappartieneadAbramo,nostropadrenellafede.Nellasuavitaaccadeunfattosconvolgente:DioglirivolgelaParola,sirivelacomeunDiocheparlaechelochiamapernome.

Brano:Gen18,1-8

Apri i miei occhi perché possa scorgerti nella mia vita, e perciò possa pregare e chiederti di essere sempre presente nella mia esistenza.

Giorno 2Tema: La Fede è ciò che il Signore gradisce dall’uomoMotto: “Signore che mi darai....”

Giorno 3Tema: Apri i miei occhi perché possa scorgerti nella mia vita, e perciò possa pregare e chiederti di essere sempre presente nella mia esistenzaMotto: “Non passare ti prego senza fermarti”

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Ascoltami o Dio!Mi avevano detto che tu non esistevi, ed io, come un idiota, ci avevo creduto.Ma l’altra sera, dal fondo di una buca di una bomba, ho veduto il tuo cielo.All’improvviso mi sono reso conto che mi avevano detto una menzo-gna.Strano che sia stato necessario che io venissi in questo inferno per avere il tempo di vedere il tuo volto!Io ti amo terribilmente, ecco quello che voglio che tu sappia.Tra poco ci sarà una battaglia spaventosa, chissà.Può darsi che io arrivi da te questa sera stessa.Che cosa buffa: dopo che ti ho incontrato non ho più paura di morire.

Anonimo

Brano:Ef6,10-18

Quando il Signore è passato nella nostra vita?Come comunichiamo con Lui?Che cos’è la preghiera per noi e come preghiamo?

Brano:Gen22,15-19

A chi ho trasmesso le bene-dizioni ricevute da Dio?Come vivo nella comunità la missione di essere Cristiano?Come lo scautismo può col-laborare con la chiesa nella Missione di annunciare a tut-te le genti il regno dei cieli?

Giorno 4Tema: Dobbiamo decidere se comunicare agli altri, come Maria ed Elisabetta, quello stupore che suscita l’incontro con il Cristo RisortoMotto: “In te saranno benedette tutte le genti”

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ARRIVARE E PARTIRE (Da La Spiritualità della Strada)

“Caratteristica della strada è il suo continuare: ogni route comporta un susseguirsi di tappe, di luogo in luogo, per un certo numero di gior-ni. È proprio questo ritmo che le dà la sua inconfondibile semplicità. Arrivare e partire, piantare la tenda e disfarla il giorno dopo, fermarsi a dormire per riprendere la strada: questo è un altro valore importan-te, che si vive nell’esperienza della strada.È sempre molto bello arrivare, sentire di aver vinto delle difficoltà, di aver superato degli ostacoli ed essere giunti ad un punto sicuro e pre-ciso; è bello accorgersi d’essere capaci e di riuscire in qualcosa che ha richiesto fatica e impegno. È la percezione del proprio valore, è un momento di stasi, quasi di “estasi” dopo il tormento della conquista. Restare per contemplare, fermarsi e pensare. La stasi diventa “estasi” ed esce dal momento solo passivo di fermata, per aprirsi ed assapo-rare e gustare il frutto del cammino, l’approdo della fatica.La dialettica tra tormento ed estasi, che è fondamentale nell’espe-rienza artistica, lo è anche per ogni esperienza autenticamente uma-na. La strada concede questa soddisfazione, questa gioia, che di-venta tanto più profonda quanto più duro e costoso è stato lo sforzo compiuto: ci si accorge che valeva la pena, che abbiamo fatto bene a spendere così le nostre forze, e che quanto è stato sofferto è ben ripagato da quello che ora viene goduto.Così si apprende il valore del sacrificio, la nobiltà e l’esperienza di spendersi per qualcosa, la liberazione che nasce da una decisione coraggiosa portata fino in fondo. Così si vince quella troppo facile logica dello spontaneismo, dell’istintività, del seguire sempre ciò che costa di meno, così si maschera il costume attuale che confonde li-bertà con passività, con arrendevolezza ai propri capricci e contrab-banda come personalità il proprio conformarsi a mode e ad istinti.Il piacere di arrivare, di porsi una meta e di raggiungerla con le pro-prie forze a costo di sacrifici e fatiche, il piacere di vedere crescere dentro di sé qualcosa che si è intra-visto come necessario alla propria pienezza umana, è il piacere del vivere, il piacere dell’essere libero e del sentirsi realmente costruttori di se stessi.È, in fondo, verificare a proprie spe-se la verità di quanto Gesù insegna quando ci invita a “prender la no-stra croce”, quando ci fa capire che, nella nostra vita di uomini, bi-

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sogna morire per resuscitare. E quando si è arrivati, scompare ogni stanchezza, si dimentica tutta la fatica, e resta soltanto la gioia del punto di arrivo, la pienezza nuova che palpita dentro di noi.Ma non si arriva se non per ripartire.Si pianta la tenda, si cerca il luogo più adatto per riposare, ci si am-bienta e quasi si familiarizza con il paesaggio, e a sera si dialoga con le stelle: ma poi, quando fa giorno, si riparte. La tenda viene ripiegata, si cancella ogni traccia, e si va, portando nel cuore quella ricchezza di cose e di persone che si è vissuta.Poi, un’altra tappa, un altro incontro con altre persone e altre cose: ma le stelle saranno ancora quelle, ancora quelle nuvole, l’acqua, il fuoco, ancora quella gioia dell’arrivare. Non si sta fermi: siamo fatti per camminare, per crescere, per divenire. Questa è la legge della vita e in particolare della vita umana.Anche se nella forma capillare più subdola di pigrizia vorrebbe por-tarci a credere di essere arrivati, di essere formati, di avere raggiunto una maturità, e quindi di poterci fermare e costruire la nostra casa di cemento, la verità del nostro essere liberi e intelligenti fa capire che là dove siamo ora non è che una tappa e che la strada è ancora lunga.“C’è una lunga lunga traccia…” si canta su una vecchia aria ameri-cana: ed è vero, è la nostra vita. Una lunga lunga traccia che si perde nel cielo, che scavalca il tempo e approda all’eterno: ma intanto si cammina. Nulla è definitivo: nemmeno la fede, nemmeno la scelta fondamentale della vita.La fede chiede di continuare a sondare il mistero di Dio e di ascoltare la perenne sua parola: anche la scelta fondamentale, la famiglia o

la consacrazione a Dio, solle-cita sempre una verifica, una crescita, nel modo e nell’inten-sità. Guai a chi pensa di essere arrivato! E se per caso si dice di non avere ancora la fede e di essere in ricerca, ancora più urgente è l’essere sempre in cammino, e non fermarsi a tut-ti quei crocicchi per i quali at-tingiamo qualcosa per nutrirci.La strada dica a tutti: “Sei sol-tanto qui”, ma la meta è più avanti. Se fin qui si è goduto

nella ricerca, nell’incontro, nello stupore dei paesaggi e delle espe-rienze interiori, quanto ancora c’è da godere, continuando con un bagaglio che si fa sempre più ricco!

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Arrivare e partire diventa una lezione d’umiltà e di disponibilità. Il sen-so del nuovo che ogni giorno si apre ai nostri occhi e al nostro cuore, il continuo mutarsi di situazioni interiori ed esterne, sono elementi che via via danno alla nostra personalità la coscienza del proprio limite e il gusto del cercare, del provare, del sentire che quello che siamo è ben piccola cosa. C’è sempre un “ancora”, un più, un domani: “già” e “non ancora”, per tutto quello che domani saremo, per noi e per il mondo intero.”

G.Basadonna

AdifferenzadellaRouteinvernale,durantequestigiornidicamminoc’erasemprepiùconsapevolezzacheilgiornodella“Partenza”erasemprepiùvicino,eilviverlocosìastrettocontattoconlealtrescol-teèstatoperchidoveva“partire”unaforzainpiù,unaiutoinpiùaintraprendere la propria strada, perché era arrivato il momento diprendereilcoraggiotralemanie“volarevia”.

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3. Passo dopo Passo

(Distretto Lazio Nord - Umbria)

PRIMA TAPPA: LA RICHIESTA

Ilprimopassosicompienelmomento incui laScolta“chiede”allaCapoFuocolaPartenza,ossiamanifestalasuavolontàdiintrapren-dereilcamminoasuamisura.NelnostroFuocoquestoavvienetradizionalmenteattraversolacon-segnadiunalettera,nellaqualelaScoltaripercorreilsuocamminoetira lesommedelsuooperato,delsuoessereDonnadiCarattereedellavolontàditestimoniarlonelmondo,lasciandolemanisicuredellasuaComunitàpercamminaredasola.

Nota: questogestoèessenzialmentesimbolico,adessodeveneces-sariamenteseguireilprimoincontroconlaCapoFuoco.ÈtuttaviamoltoutileperlaCapoFuocoperchégiànell’attodimet-tere nero su bianco l’analisi di sé, la Scolta individua le tracce delpercorsochesceglieràpoiconlaCapoFuoco,chepuòcosìfarsiunaprimaideadicomepoterlaguidareinesso.

SECONDA TAPPA: IL PERCORSO INDIVIDUALE

1. IncontriconlaCapoFuocoperindividuareleMetePersonalieletempistiche,individuandogliobiettivispecificisucuiconcen-trarsi.

2. Incontriconl’AssistenteSpirituale

Questa fase è la più importante edelicata, in cui è fondamentaleil supportodellaCapoFuocoedell’Assistente: laScolta,cheha im-paratoaconoscersiesacheDonnadiPartenzavuoleessere,habi-sognodiunaguidaeunpuntodi riferimento fraternichesappianoindirizzarlaversoprogetticoncreti,elaaiutinoanonperdersi,eanonperderediobiettività.

Nota: èimportantenonperderedivistailrapportotralaScoltaelasuaComunità,anchesedaquestafasepuòconcretizzarsiunservizioextra-associativochelaScoltasceglieeintraprendeindividualmenteechecondividepoiinFuocoestendendoloallealtre.

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Puòsuscitareunariflessionesulsuoservizioassociativo,equindisullaconsapevolezzaepadronanzadelmetodo,sempredatestimoniareinFuoco;puòesserel’occasioneperunpercorsospiritualeindividua-toconl’Assistente,ounimpegnoconcretoversolaParrocchia.

E’dunqueimportante:• chesialaScoltaasceglierloeaviverloinprimapersona• che abbia come risultato finale sempre una ricchezza per la

ComunitàdiFuoco,attraversolatestimonianza,lacondivisione,ilcoinvolgimento

TERZA TAPPA: IL DONO AL FUOCO

La Scolta sceglieche tipodi tracciaconcreta lasciareal Fuoco: lacondivisione di un’esperienza precedentemente individuata (v. se-condatappa)preparandoun’attivitàperilFuoco;approfondireunatecnicadacondividereinFuocolasciandoqualcosautileperlatec-nicastessa;cimentarsiinun’abilitàmanualeperlasciarequalcosadiutilealFuoco,osemplicementeunatracciadelpropriopassaggio.

Nota:anche inquesta tappaè importanteche laCapo Fuoco, in-tuendol’indoledellaScolta,gliaspettidelsuocaratteree il talentochehannomaggiormentedistinto il suopercorso in Fuocoe le suesceltedivita,aiutilaScoltaadindividuarelatracciapiùsignificativadalasciare,iltipodiattivitàol’oggettochemaggiormenterispondaallesueinclinazioni(esempio,allaScolta“artista”sipuòsuggeriredifareunamiglioriaounariparazioneinsedediFuoco,allaScolta“tec-nica”direalizzareunpiccolosussidioditopografiautileinRoute,allaScoltachestudiabiologiaunvademecumdelleerbecommestibiliodelleproprietàcurativediqueste,etantoaltroancora…liberospazioallafantasia!)

L’importanteèchevisianoquestielementi:

1. BUONLIVELLOECURADELLAVORO2. CHERISPONDAALL’INDOLEEALLAPERSONALITÀDELLASCOLTA,

checosì facendomette le suecapacità (ovverociòcheÈ)adisposizionedelFuoco

3. UTILEPERILFUOCO,chepuòtrarredallepeculiaritàdellaScoltaedallasuaesperienzaunaricchezzaoggettivamentepercepi-bile

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QUARTA TAPPA: LA VEGLIA E LA CERIMONIA

LaVeglia potrà essere a cura interamentedella Scolta, con l’aiutodell’Assistente(conconfronto inizialeefinalecon laCapoFuoco)opreparatainsiemeallaCapoFuoco.Inognicasoè importantecheessasiadallaScoltaprofondamentesentitacomesua,comeriflessionefinaleeaffidamentoalSignoreperlastradachedalgiornoseguentesaràchiamataapercorrere.LaCapoFuocopuòsuggerireallaScoltadi ripercorrere“fisicamen-te”nellaVegliailpropriopercorsodiScolta,attraversol’utilizzodellaStradaveraepropriacomemetafora:conisuoibivii,lesalite,l’attra-versamentodiunfiumeetc…L’importanteèchesiasemprecoloratadisé,personale,chesiadav-verounmomentodiintimacondivisioneconlealtredelpercorsofat-toedellastradacondivisaassieme!

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4. Preparare le Scolte Partenti

(Distretto Frosinone)

Lapropostachesegueèstatapensataperaccompagnarepiùdiuna ScoltaallaPartenza.QuestaesigenzapuòverificarsiinFuochinumerosioquandoleScoltePartentisonopiùdiunaeinquesticasièutilepensa-reunprogrammasumisuraperloroinmododanonrischiarediperderepassiemomentiimportanti.

PRIMA FASE: LE METE PERSONALI

OgniScoltache sipreparaallaPartenza rifletterà sulleMetePersona-li inmanierapiùconsapevole; inquestoperiodo lavorerannomolto incomunità, così dacomprenderecomeessenon sianopiù solamentepartecipantimapartiattivedelleattivitàdiFuoco.Loscopodiquestoprimopassosaràdi farnotare loro lacrescitae lastrada fattafinoaquelmomento,di renderleconsapevolidellemetechesisonoposteinquestianniecapirecomelehannoraggiunte.Unconfrontoattivocon laCapo Fuocochiarirà i lorodubbie le loroincertezzenel lorocamminodidonna,didonnacristianaedonnadicarattere.

SECONDA FASE: IL CAMMINO DELLE SCOLTE PARTENTI

NelsecondoperiodosiproporrannoattivitàinteramentededicatealleScoltePartenti,peresempiolapartecipazioneindividualearitirispiritua-li,ainiziativedelladiocesi,uscitedispecializzazionetecnica,ecc…Talimomentipermetterannoalle ragazzediacquisirepiùconsapevolezzachetuttociòchehanno imparatodurante ilpercorsoscoutpotrannoviverloanchesenzal’aiutodellacomunitàesenzalaCapoFuocoallespalle.

TERZA FASE: LAVORO DI EQUIPE

SuccessivamenteleScoltePartentirifletterannonuovamentesullaCartadiFuoco.LaCapoFuocoproporràattivitàappropriateperognunasututtiipuntidellaCarta e come simbolodi ciascuno le ragazze riceveranno una

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perlina(dicolorediversoasecondadelpuntodellaCartadiFuoco)eallafineavrannounacrocepercostruireilloropiccolorosario,chesaràperlorounaguidafinoallaPartenza.Alcunipuntisucuirifletteresono:carattere,curadelpropriocorpo,af-fettività,natura,servizioefede.

5. Altri suggerimenti pratici

LeScoltefannosemprepiùspessol’esperienzadelviaggio,perimpa-rareunalingua,perprogettiscolastici,conlafamigliaocongliamici.LaScoltacheprendelaPartenzadevecomprenderecheilviaggioèun’occasionedavivereinmanieraintensa,immergendosinellenuo-vesituazioniecercandodifartesorodeiluoghiedellepersonechesiincontrano.PerquestosipuòproporrealleScolteunCapitolosultemadelviag-gio,esempio:

• Ilviaggiocomeemigrazione• Ilviaggioelafuga• Ilviaggiocometurismosostenibileeresponsabile• Il viaggio: lasciare una traccia (viaggiatori illustri, alpinisti,

navigatori,ecc…)• Ilviaggioinsolitaria• Lametadelviaggio:lascopertadell’uomo

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3. IL MOMENTO DELLA PARTENZANellepagineseguentisonoriportatealcunepropostediveglieperlacerimoniadellaPartenza.

1) La Partenza come ricerca e scelta della propria direzione

(dallatesinadiBrevettodiCristianaCannistrà,Ragusa3)

“Per me ho avuto una giornata molto gradevole. Ha avuto le sue nubi e i suoi acquazzoni, ma anche i suoi momenti di sole splendido. Ma cosa intendi fare tu della tua giornata? Potrà essere altrettanto

felice, se solo tu lo vorrai. Ma non lo sarà se ti metterai a perdere tempo aspettando che qualcosa succeda, o a sprecarne una parte

dormendo.Svegliati! Datti da fare… LA FELICITA’ E’ TUA, PURCHE’ TU GUIDI BENE

LA TUA CANOA”B.P.

“Partire è rischiare, perché sai quello che lascima non sai ancoraquello che trovi, sai dove sei diretto,manonhai ancora raggiuntolameta,ilrischiodiperdersienonarrivareèinsidioso,èlungolavia,quandomeno loaspetti, quandoqualcuno ti frena, èdentrodi tequandotiscoraggiepensidinonfarcela.”

Brano:LibrodiRut1,1-18

SALMO23:Il Signore è il mio Pastore

NellaBibbiaRutè la straniera.Unadonnacheva in terra stranieradevepoter far conto soltanto sudi sé.Deve sopportaredi nonco-noscere nessuno e anche di non essere conosciuta da nessuno. Inquestotempohaparticolarmentebisognodelsensodelpropriova-loreinteriore,altrimentinonhaalcunsostegnoesisenteperduta.Lastraniera è contemporaneamente colei che cerca. Le donne oggicercanolapropriaidentità.Sentonochenonpossonosemplicemen-teassumereimodellidipensierodegliuomini.Nonostanteledonneportinoinséunadimensionediconservazione,comprendonoanche

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laricerca.Nonvoglionorimanerefermenellorosviluppo.Sivoglionosentirevitalieinquestomodorenderepiùricchelerelazioni,seppurconsacrificio.

RIFLESSIONE“PrenderelaPartenza”ècomeandareinterrastraniera:saiquelchelascimanonquelloche ti aspetta.Così volgi lo sguardo indietroevedi la Strada che hai percorso con tutto ciò che l’ha resa Tua: lesalite,l’ariafresca,lastanchezza,icantiattornoalfuoco;poiguardiancorameglioetrovilatuaComunitàdiFuoco,latuacompagnadistradaeverosostegnoquandohaipensatodinonfarcela;einfineilServizio,cheti fascoprire labellezzadiunsorrisoedeldonarsiaglialtri.Edavantiate…cosavedi?NonsoancoradoveporteràlamiaStrada,qualidifficoltàmi troveròadaffrontare,masoconcertezzachi“miguidaperilgiustocammino”:laFedenoncilasciadasole!

“Partire è lasciare sicurezze, in ogni scalata vi è il momento in cui si lascia un appiglio per afferrarne uno più alto…quel momento non è sempre garantito, non è sicuro…è come partire, partire è lasciare qualcosa per un’altra di migliore.”

ATTIVITÀ - Costruiamoinsiemeunaquilone

“Gesù non vuole né cristiani egoisti, che seguono il proprio io, non parlano con Dio; né cristiani deboli, cristiani, che non hanno volontà, cristiani «telecomandati», incapaci di creatività, che cercano sem-pre di collegarsi con la volontà di un altro e non sono liberi. Gesù ci vuole liberi e questa libertà dove si fa? Si fa nel dialogo con Dio nella propria coscienza. Se un cristiano non sa parlare con Dio, non sa sen-tire Dio nella propria coscienza, non è libero, non è libero.

(CommentodiPapaFrancesco,Angelus30Giugno2013)

“Partire è giocarsiPerchéperdi lafacciachetisei fattodentro ilnidodeituoiamicieconoscenti,primadispiccareilvoloerifermo,mangiavi,erinutrito…poiparti,lasciilnido,rischilavitaetelagiochi..”

“Partire è come rinascere a nuova vitaPerchéc’èentusiasmo:sifannolevaligie,sicaricalozaino.Siguardalacartina,siparteconlagioianelcuoreperciòcheciaspetta:av-venture,incontricuriosi,sorprese.”

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“Partire è seguire Gesù:l’uomochepartedacasaperl’avventuradellavita,performareunafamiglia,perdiventaremissionario,perdonarelavitaallapreghieracontemplativa,perusciredalproprioguscioeseguireGesù.”

Padre Nostro

Allafineundono:ungermoglioditulipanoperciascuno.Chequestomomentodi“fine”perAlessandrapossadiventareunnuovopuntodiiniziocomuneperlealtrecherimarrannoinFuoco.

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2) “Guarda lontano e, dopo aver guardato ancora più lonta-no, sorridi!” (Baden Powell)

(DistrettoLazioNord-Umbria)

Questa veglia è stata preparata dalla Scolta con l’aiuto della Capo Fuoco. Si è scelto di individuare gli elementi caratterizzanti l’esperien-za di Fuoco associandoli alle altre Scolte da cui la Capo ha estrapo-lato degli spunti di riflessione, organizzando i momenti della veglia.

Canto: LaStradaparla

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BUONASTRADASORELLASCOLTA!

BuonaStrada!Significaaugurartiunavitapienadiavventure!Manonsitrattadiavventureversoterreremote,lontane,irraggiungibili!

Sitrattadiun’avventuracheogniuomopuòfarequandocostruiscelasuavitacomeunaStrada;

quandononsisiedemaisullacomodametaraggiunta;quandoèdispostoarischiaresempre,purdinonripetereisuoisolitipassi…

QuestaavventurasegueisentieridelloSpirito,attraversaimariimmensidellacoscienza,solcaglispaziinfinitidellavita

interiore,nonsistancadisuperaregliostacoliimprovvisidichilottapersalvaguarda-

relapropriainteriorità……Efinalmenteintravede,raggiungeesilasciaavvolgeredaunaluce,incontraunapersonachemaipotevaimmaginare,unUomo,unDio…

chedaannihapercorsocontequestainterminabilestradaedaannivuo-leincontrarti

persussurrartinelcuorecheanchetuhaiscrittoiltuoVangelo…

1°MOMENTO:IL CARATTERE-Marcella

Lettura: dalVangelodiMatteo10,16-25“Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.[…] e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testi-monianza a loro e ai pagani. E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete in-fatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.”

Brano: da “Il guerriero della luce” (Paulo Coehlo)Un guerriero della luce conosce i propri difetti. Ma conosce anche le proprie qualità. Alcuni dei compagni si lamentano continuamente: “gli altri hanno più opportunità di noi”. Forse hanno ragione; ma un guerriero non si lascia paralizzare da questo e cerca di valorizzare al massimo le proprie virtù. Sa che il potere della gazzella risiede tutto nell’abilità delle sue gambe. Il potere del gabbiano è la sua precisio-ne nel centrare il pesce. Ha appreso che una tigre non ha paura della iena, perché è consapevole della propria forza. Un guerriero cerca di scoprire su cosa può contare. Verifica sempre l’equipaggiamento, composto da tre cose: fede, speranza e amore. Se sono tutte e tre presenti, egli non esita ad andare avanti. Il guerriero della luce sa

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che nessuno è stupido, e che la vita è maestra per tutti, anche se ciò richiede tempo. Egli dà sempre il meglio di sé, e dalla vita si attende il meglio. Inoltre, con generosità, cerca di dimostrare a tutti le poten-zialità di ciascuno. Alcuni compagni commentano: “Esistono persone ingrate.” Il guerriero non si lascia scoraggiare. E continua a stimolare il prossimo, perché è una maniera di spronare se stesso.

Si educa attraverso ciò che si dice, di più attraverso ciò che si fa, an-cor di più attraverso ciò che si è. (Baden Powell)

Etu…chiseiinquestomomento?Haiavutotanteoccasionidimisu-rarticonilmondo,eattraversoessoconletueforze,ituoilimiti,letuepaure…Quantosentidiaverottenuto?Inqualioccasioniultimamentetièstatochiestoditirarfuoriiltuoca-rattere,fareappelloatutteletueforze?Comehaireagito?

2°MOMENTO:LA FEDE-MariaCristina

Lettura: dallaSecondaLetteradiPietro1,2-11Grazia e pace siano concesse a voi in abbondanza mediante la co-noscenza di Dio e di Gesù Signore nostro. La sua potenza divina ci ha donato tutto quello che è necessario per una vita vissuta santa-mente, grazie alla conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua potenza e gloria. Con questo egli ci ha donato i beni grandissimi e preziosi a noi promessi, affinché per loro mezzo diventiate partecipi della natura divina, sfuggendo alla corruzione, che è nel mondo a causa della concupiscenza. Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla co-noscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l’amore fraterno, all’amore fraterno la carità. Que-sti doni, presenti in voi e fatti crescere, non vi lasceranno inoperosi e senza frutto per la conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo. Chi invece non li possiede è cieco, incapace di vedere e di ricordare che è stato purificato dai suoi antichi peccati. Quindi, fratelli, cercate di rendere sempre più salda la vostra chiamata e la scelta che Dio ha fatto di voi. Se farete questo non cadrete mai. Così infatti vi sarà ampiamente aperto l’ingresso nel regno eterno del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo.

Brano:PreghieradelcuorePreghiera del cuore è mettersi con semplicità davanti a Dio lascian-

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do da parte parole, pensieri, immaginazioni, aprendo a Lui l’intimo più profondo del nostro essere, sforzandoci solo di amare. Esige semplicità. Lapreghieradelcuorenonèadattaallepersonecomplicate,nonèutileagliscrupolosi,edèimpossibileagliorgoglio-si (aquelli almenoche non si vergognanodel loro orgoglio). Esigeprofondosilenzioesterioreed interiore.E’metterealbandotutte leparole,tutteleformule,èdisciplinareancheilpensiero,èspegnereperunpo’ l’immaginazioneperché tuttociòchedisturba il silenziointeriore,disturba lapreghieradelcuore.E tuttostanell’amare.Machecos’èquestoamare?Forsenessuno losa.E’ fattodimillecose,manonèracchiusototalmente innessunadiesse.Sisachecosaèamare Dio dopo la preghiera, ma è difficile spiegare che cosa è“amareDiodurantelapreghiera”.Preghiera del cuore è entrare in per-fetto silenzio interiore, in un silenzio che ama. Preghiera del cuore è per-mettere allo Spirito Santo presente in noi di amare Dio in noi, con noi, attra-verso noi.E’“permettere”,ancheseinrealtàloSpiritoSantopresenteinnoièsempre intento ad amare,ma finchénoi noncondiscendiamo, nonentria-modentrolericchezzediquestoamo-re.Lafontezampillasempreanchesenessunoattinge,maquandoattingia-moalloralafonte“zampillapernoi“.Insomma,cosìconcepita,lapreghieradelcuoreè loscambioaffettuosotral’amorediDiopernoieilnostropove-roamoreaLuiche,inseritonell’amoreinfinitodelloSpirito,nonèpiùpovero.AvvieneinsostanzaquellocheP.DeFoucauldgenialmenteesprimevacosì:“guardameamandomi,ioguardoaLuiamandolo”.

Canto: EccomiSignore

3°MOMENTO:IL SERVIZIO -Marta

Gli alberi di Mango (Antony de Mello)Un uomo molto anziano stava scavando nel suo giardino. “Cosa stai facendo?”gli chiesero. “Pianto alberi di mango”, rispose. “Pensi che riuscirai a mangiarne?”. “No io non vivrò abbastanza, ma gli altri sì. Per tutta la vita ho gustato manghi piantati da altri. Questo è il mio

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modo di dimostrare la mia riconoscenza”.

Brano: ilServizioègratitudine“Costruirelapropriavitacomeservizio,comedonoricevutodaaltriedadareaglialtri”.ÈquestalametadellaPartenza,èquestol’ob-biettivo verso cui tendere eper il quale confrontarsi in unarricchi-mentoreciprocosia inFuocochenellePattugliediUnitàdicuifateparte.NelRipartooinCerchioavetelapossibilitàdivivereconcreteesperienzediservizio,conoscendoilmetododellabrancaafiancodiCapoche,conilloroesempio,possonoaiutarviaprenderecoscien-zadiquellechesonolevostrecapacitàefarviacquisirecompetenzeoperativespecifiche.Inquestaesperienza,nonmancanocertoledif-ficoltà,qualchevotaleincomprensioni,altrevoltecisaràladelusionepernon riuscirea fare tuttocomevorreste.È importantealloranonperderel’entusiasmo,lavivacitàdeivostriannieaccoglierepositiva-mente leeventuali “fraternecorrezioni”emomentididifficoltà,masoprattuttovivereilvostroServiziocomerispostagratuitaperidoniri-cevuti,comeunoffrireadaltri(sianoessicoccinelle,guide,opersoneindifficoltàincontratenelvostrocammino)ciòcheèstatooffertoavoi…quandoeravamococcinelleoguide,abbiamoricevutograndidoni,lanostraPromessa,ilgustodell’avventuraedelgioco,lagioiadicondividerelecosepiùsemplici,lavitanellanatura,levegliesottolestelle….Siamograteperquellochecihadato ilcamminoScout,perquellochegliamici, iCapidelnostrogrupposonostatipernoi,esoprattuttoperaver imparatoacamminarenellavitasentendociamatieprotagonistiper lafiduciachecièstatadata.L’esperienzadelServizioèunagrandesfidaperusciredalnostropiccolomondoesuperare lenostrecontraddizioni,èavvincenteegioiosa,sigustafacendounpassodietrol’altroeponendoinostripassisulleormegiàtracciateda“Qualcuno”…BuonaStradaallora,alla scopertadellagratitudinedelServizio.

Haimaipensatodavveroal Serviziocomeunmododimanifestaregratitudine?Pensaciunattimo…tutte levolteche tihapesato,chehaipensatodimollare…haimaisentitodidoverlaaqualcunolatuapresenza?Aqualcunochemeritavadi riceverequanto tuhai rice-vuto?

A chi ti senti di dire ?

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4°MOMENTO:LA STRADA -Roberta

Brano: IlvaloredellaStrada(da“IncontrareGesùlungolaStrada”P.DalTosoeI.LaChina)La “strada” ha questa capacità evocativa, simbolica: di richiama-re all’esperienza della vita, che non è mai un qualcosa di acquisito definitivamente, ma è esperienza da conquistare e gustare giorno dopo giorno, passo dopo passo. Quale parabola più bella allora del-la strada per comprendere la vita in modo pieno! “Il sapere e la vita, invece che una dimora stabile, sono una strada” dichiarava Pindaro, ed è vero! Siamo chiamati, dunque, a vivere camminando e a cam-minare vivendo: nella consapevolezza che solo camminando s’apre il cammino, che solo vivendo ci si dischiude il senso della vita, noi cam-miniamo la nostra vita e le nostre routes ce lo testimoniano e ce lo ricordano. Strada - vita: un binomio singolarissimo in cui i due termini si richiamano e si inverano a vicenda Poiché vivere la vita sperimen-tandola di giorno in giorno è come fare un cammino, è FARE STRADA.

IO E LA STRADA SIAMO AMANTI (Cantiepoesie,R.Tagore)Lastradaèlamiacompagna.

Miparlasottoipiedituttoilgiorno,cantaaimieisognituttalanotte.

Ilmioincontroconleinonebbeuninizio,cominciasenzafineognimattino,

rinnovandolasuaestateinfreschifioriecanzoni,eognisuonuovobacioèilprimobacioperme.

Lastradaediosiamoamanti.Cambioilmiovestitoperleiogninotte,lasciandoilpesocenciosodelvecchio

nellelocandelungolaviaquandospuntailgiorno.

5°MOMENTO:LA SCELTA -Paola

LAFORZADELLASCELTA

Lettura: VangelodiLuca,23,39-43“Uno dei malfattori appesi lo insultava, dicendo: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!» Ma l’altro lo rimproverava, dicendo: «Non hai nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio? Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre

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azioni; ma questi non ha fatto nulla di male». E diceva: «Gesù, ricòr-dati di me quando entrerai nel tuo regno!» Gesù gli disse: «Io ti dico in verità che oggi tu sarai con me in paradiso». ” Non importa quanto abbia sbagliato, non importa quanto grandi sia-no stati i suoi peccati, il ladrone, anche se ormai prossimo alla morte, SCEGLIE il pentimento, sceglie di credere in Cristo. E ottiene diretta-mente il Paradiso… Brano: Questastradahauncuore?(Ascuoladallostregone,C.Ca-staneda)Ogni Strada è soltanto una tra un milione di strade possibili. Perciò dovete sempre tenere presente che una via è soltanto una via. Se sentite di non doverla seguire, non siete obbligati a farlo in nessun caso. Non è un affronto a voi stessi o ad altri abbandonarla, se è questo che vi suggerisce il cuore. Ma la decisione di continuare per quella strada o di lasciarla, non deve essere provocata dalla paura o dall’ambizione. Vi avverto: osservate ogni strada attentamente e con calma. Provate a percorrerla tutte le volte che lo ritenete necessario. Poi rivolgete una domanda a voi stessi, e soltanto a voi stessi: Questa strada ha un cuore? È l’unico interrogativo che conta, e se ce l’ha, allora è una buona strada, se non ce l’ha, è da scartare.

• E tu?Seicapacediaffidarti soloal tuo istintoperprendereunadecisione?Cos’altroticondiziona?

• Qualèstatal’ultimasceltachehaifatto“d’istinto”?Teneseipentita?

• Masoprattutto…ègiustopentirsidiqualcosachesièsceltoconilcuore?

Canto: 5passi

6°MOMENTO:LA COMUNITA’ -Serena

Lettura: VangelodiMatteo18,18-20In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’ac-cordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro’’.

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Brano: Insieme(daWikipedia)In matematica, un insieme è una collezione di oggetti, detti elementi dell’insieme. Si tratta di un concetto basilare della matematica mo-derna, a partire dal quale si è sviluppata la teoria degli insiemi. Ciò che caratterizza il concetto di insieme e lo differenzia dai concet-ti analoghi sono essenzialmente le seguenti proprietà:

• Un elemento può appartenere o non appartenere a un de-terminato insieme, non ci sono vie di mezzo.

• Un elemento non può comparire più di una volta in un insie-me.

• Gli elementi di un insieme non hanno un ordine di compari-zione.

• Gli elementi di un insieme lo caratterizzano univocamente: due insiemi coincidono se e solo se hanno gli stessi elementi.

Nontisembrachequestoricordiqualcosa?NonèforseilFuoco,quel-laComunitàdiragazze,“senzaordinedicomparizione”,perchétutteugualietuttesorelle,checostituisconotuttavia“elementiunicieirri-petibili”,perchétuttestraordinariamentediverse?

E non sono forse loro, uniteda ununicoideale,alqualetustessahaiaderitoentrandonellaComunitàefirmandolaCartadiFuoco?

Ripensa al giorno in cui l’hai fir-mata.Cosa ti colpìdipiù?Qual’èilvalore inessacontenutochepiùdi tutti hai fatto tuo?Ora stai per“uscire dall’insieme”. Nuovi ele-menti, nuove consapevolezze dichi sei e cosa vuoi ti impongonodi lasciarlo e proseguire da sola.Cosaporticonte?Cosalascidite?

Condivisione

7°MOMENTO:L’AMORE -Manuela(Guidadatelatuacanoa,BadenPowell)

“Due vie si aprono dinanzi a ciascun uomo: il servizio di se stesso o il

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servizio degli altri. Egli deve scegliere per suo conto quale dev’essere la vera motivazione della sua vita. Il servizio di se stesso è più comodo: quello degli altri comporta un sacrificio. […]Ma se egli è capace di sacrificarsi concretamente per esprimere il suo amore, vorrei assicu-rargli che la vita sarà per lui un possesso molto reale e felice.”

Brano: Ilsorriso(Stellainaltomare,G.DeLarigaudie)C’è un mezzo eccellente per crearsi un’anima amichevole: il sorriso. Non il sorriso ironico e motteggiatore che increspa solo l’angolo della bocca, il sorriso che giudica severamente e avvilisce. Ma il sorriso largo e deciso, il sorriso “scout ” gaio e sereno. Saper sorridere; che grande forza! Forza rasserenante, forza di dol-cezza, di calma, di luce. Mentre cammini, un tale ti urta sgarbatamente... tu hai fretta... prose-gui... ma intanto sorridi, sorridi largamente. Se il tuo sorriso è franco, gioioso, quel tale sorriderà anche lui e l’incidente non avrà seguito... Fa’ la prova! Vuoi fare a un compagno una critica che giudichi necessaria, dargli un consiglio che credi utile... Critica, consigli... tutte cose dure a in-ghiottire. Ma sorridi, compensa la durezza delle parole con l’affetto del tuo sguardo, col sorriso delle tue labbra, con la cordialità della tua espressione. In tal modo la tua critica, il tuo consiglio saranno bene accolti.... perché non avranno ferito. Vi sono delle circostanze in cui, di fronte a certe sventure non si rie-sce a parlare, le parole consolatrici non riescono a uscir di bocca... Ebbene, sorridi con tutto il tuo cuore, con tutta la compassione che prova la tua anima. Anche tu hai sofferto e il muto sorriso di un amico ti ha dato conforto; non puoi non aver fatto questa esperienza. Agisci in questo stesso modo verso gli altri. “Cristo, - diceva Giacomo d’Arnoux - quando il tuo legno sacro mi spossa e mi strazia, dammi almeno la forza di fare la carità del sorri-so”; poiché il sorriso è una carità. Sorridi a quel povero a cui hai fatto l’elemosina..., a quella signora a cui hai ceduto il posto.... a quel signore che ti domanda scusa per averti pestato un piede... E’ difficile talvolta trovare la parola giusta, l’atteggiamento adatto, il gesto appropriato; ma sorridere! E’ tanto facile... e sistema tante cose! Perché non usare e abusare di questo mezzo così semplice? Il sorriso è un riflesso di gioia; anzi ne è la sorgente. E là dove regna la gioia, - intendo dire la vera gioia, la gioia in profondità e in purità di

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cuore - questa “anima amorevole” si espande. (…) cerchiamo di essere dei portatori di sorriso, e perciò dei semina-tori di gioia.

PreghiamoVogliosporcarmilemanioSignore,

voglioamartifralagentecheTuponisullamiastrada,voglioamartinelpoveroche

Tumandiadisturbarmi,voglioamartineibambiniche

Tumandiarallegrarmi,voglioamartineldolorecheTumichiamiaconsolare.

Vogliosporcarmilemani,oSignore,enonsprecaretempo,perchétu,oMaestro,

mihaiinsegnatocheservirevuoldiredarel’esempio,

agendoperprimoinnomedell’immensoamore,

cheilPadreinfondeneinostricuori.Amen

Ed ora, cara Scolta, il tuo Saluto al Fuoco possa esso essere dono prezioso per i nostri cuori!

BUONA STRADA!

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3) Alle stelle della mia strada... per partire

(DistrettoLazioNord-Umbria)

Quella che segue è una veglia fatta interamente dalla Scolta Parten-te.

Strutturadellaveglia:

Canto:La Strada parla

1)…E SCOLTA SARAI MADRE SORELLA AMICA SPOSA DONNA E FINALMENTE ROUTE SARÀTema:FARESEMPREDELPROPRIOMEGLIO(impegno)

Canto:Preghiera

2)…TI HO CHIESTO SIGNORE FORZA PER COMPIERE GRANDI IMPRESE, MA TU MI HAI RESO DEBOLE PERCHE’ DIVENISSI UMI-LE… Tema:CAPIREIPRORPILIMITI(sfida,umiltà)

Canto:Mani

3)…FA CHE LE MIE STRADE Si PERDANO NEL BUIO ED IO CAM-MINI DOVE CAMMINERESTI TU… Tema:METTERSIINCAMMINO(ricercadisestessiediDio)

Canto:CometiamaDio

4)…IO VORREI SAPERTI AMARE COME DIO CHE TI FA MIGLIORE E TI ACCETTA COME SEI… Tema:ATTENZIONEECURAPERILPROSSIMO(servizioinbran-ca:sorriso,avventura,calore)

Momentofinale:bigliettinoindividuale

Cantofinale:Dimmelo tu

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Per partire…

1) Canto: La Strada parla

“…E SCOLTA SARAI MADRE SORELLA AMICA SPOSA DONNA E FINALMEN-TE ROUTE SARA’…”

Hosceltodiviverequestavegliaancheattraversoilcanto,poichétantevoltepronunciamobellissimeparole,senzapoisoffermarcisulorosigni-ficatoprofondo.PotreicominciarecoldirvichelamiacrescitainFuocoèpassataancheesoprattuttodaquesto:attenzioneaidettagli,spiritocritico,capacitàdileggerequalcosaanchedovenonèscritto.Noisiamoilfuturo,votiamo,studiamo,cerchiamorisposte,forsecreere-modellefamiglie,ecomemihadettounavoltaunapersona,noi,siamosemprepiùidentitàinunasola:siamonoistesse,poiforsemogli,echilosa,madri,epoiamiche,sorelle,lavoratrici..echissàquantealtrecose…Tutto ilmiopercorsomihaaiutatoariflettereeacapirequaledonnadentrodimevolevotirarefuorierendereveramentedicarattere.Equestocarattereèquellocheci faessere semprepronte,checi fafareilnostromeglio,checifaprendereunimpegnoacuinonriuscia-moamancarepernonsottrarciallenostreresponsabilità,conosenzaquell’uniforme.

Riescosempreaprendermidelleresponsabilitàeaportareavantialmiomegliociòchehoiniziato?......................................................................................................................................................................................................................................................................

Ogniscoltaprendeunlumino

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2) Canto: Preghiera

“…TI HO CHIESTO SIGNORE FORZA PER COMPIERE GRANDI IMPRESE, MA TU MI HAI RESO DEBOLE PERCHE’ DIVENISSI UMILE”

“Umiltà:Virtùperlaqualel’uomoriconosceiproprilimiti,disdegnandoogniformadiorgoglio,disuperbia,edisupremaziasuglialtri.”

Credochequestadefinizionecontengamoltissimecose:personalmentenonèdamoltotempochehocominciatoarifletterci,madevoconfes-sarecheavoltenonmisonosentitaaffattoumileel’orgogliohapresoilsopravvento;grazieperòallepropostedelFuoco,diriflessione,cam-minoefatica,hoavutoadisposizionemoltissimispuntiperanalizzarelamiapersona,soprattuttopercapireimieilimiti,accettarli,econtinuareasfidarmiognigiorno.Questomihasemprefattorifletteresuquantosiabelloeaffascinantecrescere,soprattuttocrescere insiemeequanto loscoutismocercaditenertipermanoedirendertimigliore.

Comeaccolgolesfidechequotidianamentelavitamipropone?Credodivivereineconumiltà?......................................................................................................................................................................................................................................................................

Siaccendonoilumini

3) Canto: Mani

“…FA CHE LE MIE STRADE Si PERDANO NEL BUIO ED IO CAMMINI DOVE CAMMINERESTI TU…”

La sfidadiconoscerenoi stessiedicorreggercièdifficile, soprattuttocon gli strumenti attraverso la quale si verifica: nello scoutismo, conquellozainochecipesatanto,quellasalitachesembranonfiniremai,ilsudore, lastanchezza,maahimèancheesoprattuttonellavita.Allostessotempoperònonsipuòmaidimenticarelagioiadell’incontro:quelsorrisodicondivisione,queglisguardicheticomprendono,quelclimadialtruismoegenerositàchesicreaautomaticamente.

Suquestastrada,chepoièlanostravita,quantevoltemisonofermataapensareiochiero?Masoprattuttochivolevoessere?Ecredocheprimaopoiarrivapertuttiquelmomentoincuideviperfor-

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zacapirequalèlatuaVIA,quellacheTUtivuoisceglierema,sebbenefinoaquisembraesserefinalmenteunattodi indipendenzae libertà,allostessotemposeguonoidubbi:lastradacheavevosceltocontantaenfasièveramentequellagiustaperme?Esoprattutto:vogliodalpro-fondodelcuorechesiaancorailluminataeguidatadallapresenzadiDIO?Lamessaindiscussionedituttoèquasinecessariaperpoterfareordine.IoquellaPresenza,l’horitrovata.Primainqueiboschienelsilenziocheaccompagnavanolemieriflessio-ni,poinellesorellechecamminavanoconme…Unsacerdotealcamposcuolamidisse:anchesefuggi,Diotiinsegue,ticercaetiaspetta,senzafretta,finoaquandopoinonvirincontrerete…”

Riescoapercepire,lapresenzadiDionellamiavita?Operlomenosonoincamminoallasuaricerca?Milasciotrovare?......................................................................................................................................................................................................................................................................

ConsegnadelsimboloTAU

4) Canto: Come ti ama Dio

“…IOVORREISAPERTIAMARECOMEDIOCHETIFAMIGLIOREETIAC-CETTACOMESEI…”

Dulcisinfundo…amoreperilprossimo,amoretradinoi.Horiflettutosulfattocheèpropriolapazienzael’accettazionedell’altrocheèindicediaffetto,quellovero,quellofraterno.

Insommaquelfaredelpropriomegliononsolopraticamente,maanchespiritualmente,empaticamente:cercaredivenirsiincontro,dicomprendereimomentidell’altro,diessereelastici,diessere,seserve,anchedirettiechiari,masesioptaperilsilenzio,èperchéeffettivamentequelfattononhaavutoparticolarerilevanzaosiamostatiingradodimetterlodaparte.Hocapitocheèsoloseriusciremoacreareeadalimentareconconti-nuitàunclimadiarmoniaeserenitàtradinoi,cheavremol’armavin-cente,checirenderàpiùfortiecipermetteràdiaffrontareilservizioinbrancasapendodipotersemprecontarel’unasullealtre:conquelsorrisopienodigioia,quellagrintachecaricaepreparaall’av-

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venturaequelcalorefraternochenoncifamaisentiresole.

Riflessionepersonale......................................................................................................................................................................................................................................................................

[…] Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela. Dietro ogni traguardo c’è una nuova partenza. Dietro ogni risultato c’è un’altra sfida. Finché sei vivo, sentiti vivo. Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.

(MadreTeresadiCalcutta)

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4. A PROPOSITO DI PARTENZAQuellecheseguonosono“frasiflash”sullaPartenzautili,adesem-pio,perstimolarelaScoltaarifletteresullasuasceltaeperaiutarelaCapoFuoconellapreparazione.

“DallaScoltainPartenzadovrebbeemergereunatteggiamentodicuriosità,disensodell’avventura,dirispettodeglialtriedellealtreculture”

“PerunaCapoFuocodarelaPartenzaadunaScoltasignificaaverraggiunto l’obiettivodimandare nel mondounapersona respon-sabile”

“LaPartenzanonèunepisodioimprovvisato,maèl’essenzadellanostravitascout,viveredascoutèpartire”

“LesceltecheunaScoltafa inFuocononpossonoessereslegatedaquellechestacompiendonellasuavita”

“Partenzavuoldireancheaveracquisitounostilediserviziocom-petenteelapresadicoscienzadellepropriepossibilità”

“Ricordache tu sei tu. Sei tuchedevivivere la tuavitae sevuoiriuscirea raggiungere la felicità,deviesseretuaguadagnartela.Se saprai manovrare con attenzione, navigando con fedeltà edallegratenacia,nonc’èmotivoperchéiltuoviaggionondebbaessereuncompletosuccesso(BP)”

“E’meglioprepararsipertempoprimadiarrivareall’ultimacurvadiquestosentiero”

“Sensodellanatura,comecontemplazioneemisuradisestessodifronteaDio”

“Sensodell’avventura,comeslancioacosegrandiedivine”

“Sensodelsacrificio,comedominiodisé”

“Sensodeglialtri,comeaperturaattentaedoperantesull’uomo”

“Sensodiresponsabilità,comeconsapevolezzadidipendenzada

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Dio”

“Sensodell’amicizia,comecomunitàdiricercaedicostruzione”

“LaScoltacheparte,parteperchélasciaqualcosa.LaScoltacheparte,parteversoqualcosa.LaScoltacheparte,parteposseden-doqualcosa,cioèilsensoscout,cherimarràpertuttalavita”

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5. LE “TUE” PARTENZE...

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La Partenza - FSE Scout...

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