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Anno 2009-2010 - Dicembre 2009 - n. 5 Poste Italiane S.p.A. - Spediz. Abb. Post. 70% Tassa pagata - DCB Latina BUON NATALE BUON NATALE F E L I C E A N N 2010 N U O V O La Ruota Notiziario mensile del Rotary Club Latina - Distretto 2080 Italia

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anni

Anno 2009-2010 - Dicembre 2009 - n. 5Poste Italiane S.p.A. - Spediz. Abb. Post. 70% Tassa pagata - DCB Latina

BUON NATALEBUON NATALE

F E L I C EA N N 2010

N U O V O

F.BORRETTI

La RuotaNotiziario mensile del Rotary Club Latina - Distretto 2080 Italia

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Presidente Giuseppe GISOTTIVice Presidente Galileo COSTANZOPast President Francesco ACUTOPresidente Eletto Andrea NASCANITesoriere Gianluca CASSONIPrefetto Laila BARRUCCIConsiglieri Renzo CALZATI Gianni LUNGARELLA Fiorella RICCIARDI Francesco TESCIONESegretario Ivan SIMEONEAddetti Stampa Fiorella RICCIARDI Gianluca CARFAGNA

Sito intemet: www.rotarylatina.itPosta elettronica: [email protected]

4 Dal Presidente

4 La Fondazione, qualche dato

5 L'incontro con Barbara Ensoli: anche noi impegnati nella ricerca per la vita di Fiorella Ricciardi

9 Crisi, particolarmente per i più giovani! di Galileo Costanzo

10 In Giordania per un gemellaggio di Franco Tescione

Visti... da lontano

11 Il muro crollato di Pasquale Bossa

11 Premio europeo per la sicurezza stradale

12 V° Concorso Pianistico Lia Tortora

13 Qui Rotaract Latina di Amelia De Felice

13 Il Rotaract per il Telefono Azzurro di Angela Galatà

14 Interclub con Latina Monti Lepini di Angelo Nicotra

14 Programma del mese di Gennaio

15 Giulia D'Annizzo a soli 15 anni campionessa italiana di tiro a volo di Francesco Acuto

Luciano Di MartinoGovernatore 2009-2010Distretto 2080

Comitato di RedazioneFranco BORRETTI (Direttore Responsabile)Angelo Nicotra (Coordinatore Editoriale)Pasquale BOSSAGalileo COSTANZOFernando PETRONESilvio PICCIONIFiorella RICCIARDI

Registrazione Tribunale di Latinan. 364 del 22‑1‑1983Editore: Rotary Club LatinaRedazione: Via Pontinia, 62 ‑ 04100 LatinaPoste Italiane S.p.A.Spedizione Abbonamento postale 70%Tassa pagata ‑ DCB LatinaComposizione, impaginazione e stampa:CIPES ‑ Via Sabaudia, 63 LatinaTel. e Fax 0773/692708efiorlet‑[email protected]

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Italia Sommario del n. 5 - dicembre 2009

Presidenti delle CommissioniEffettivo Angelo NICOTRAProgetti Domenico GRANDEFondazione Rotary Mario CAPORALEPubbliche relazioni Gianluca CARFAGNAAmministrazione del Club Gianluca CASSONI

* * *Club Contatto: ALMADA (Portogallo)SASSARI NORD

* * *Riunioni Rotariane: Victoria Residence PalaceVia Rossetti ‑ LatinaOgni Giovedì alle ore 20.30Segreteria: Via Adige, 2 ‑ 04100 LatinaCas. Postale 115 ‑ LatinaTel. 0773/697062

Jonh KennyPresidente R.I. 2009-2010

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4 - La Ruota

dal PresidenteCari Amici,ribadendo un concetto già espresso

dal Presidente Internazionale: il

cuore pulsante della nostra organizzazione è il Club, i club collaborano fra loro, opera-no nell’ambito dei rispettivi distretti e si avvalgono del sostegno della Fondazione Rotary.La Fondazione, nata nel 1917, superando due guer-re mondiali e diverse catastrofi finanziarie, continuò sempre ad aumentare le sue dotazioni fino ad arrivare ai giorni nostri.I contributi si aggirano oggi intorno ai 120 milioni di dollari l’anno che contribuiscono essenzialmente alla realizzazione dei progetti educativi ed umanitari.La Fondazione è ormai fra le più importanti organiz-zazioni mondiali senza scopi di lucro, fornisce aiuti di carattere umanitario e culturale-educativo, gode di stima e ammirazione in tutto il mondo e richiama contribuzioni da parte di personalità, associazioni ed enti.In questo mese in particolare dobbiamo prestare alla nostra Fondazione particolare attenzione perché con il nuovo piano “Visione futura” essa avrà l’energia indi-spensabile per realizzare la sua missione, che è quella di consentirci di fare passi avanti verso la comprensio-ne mondiale, la buona volontà e la pace attraverso il miglioramento della salute, il sostegno all’educazione, l’alleviazione della povertà.Questo nuovo piano si attuerà fra tre anni e in questi tre anni 100 Distretti nel mondo sono stati scelti per testare l’efficienza del piano medesimo.Il nostro Distretto è stato scelto fra i Distretti pilota. Pertanto siamo tutti coinvolti ad un forte impegno sul compito di sviluppare, verificare e valutare.Cerchiamo tutti di partecipare con entusiasmo e di seguire l’andamento del test.Ricordiamoci sempre che la fondazione da una mano prende i fondi versati dai Club e dall’altra elargi-sce fondi per la realizzazione dei nostri progetti. Quest’anno il nostro Club spera di attingere molto da questa fonte per i suoi progetti. È un motivo in più per impegnarsi a supportarla. Saluti a tutti Peppino

Oh, e Buon Natale, certo affettuoso, da parte

della Redazione de LA RUOTA!

Oh, e Buon Natale, certo affettuoso, da partedella Redazione de LA RUOTA

La Fondazione, qualche datoAllora, diciamo che questa lotta alla “polio” è il nostro “cavallo di battaglia” e che su d’esso dobbiamo poggiare la nostra consapevolezza rotariana, sapendo che:dal Rotary sono partiti i primi impulsi decisivi già nel 1979 (con un programma 3H) poi seguì nel 1982 la decisione del Consiglio Direttivo del RI per Polio 2005 e, soprattutto, ci fu nel 1985 la proclamazione del Programma ufficiale Polio 2005 a Monaco e l’OMS, l’UNICEF e il CDC aderirono a questo programma del Rotary. In particolare dopo un’unica grandiosa azione di raccolta di fondi rotariana che fruttò 219.3 milioni di dollari, fu creata l’”Iniziativa globale per l’Eradicazione della Polio”, per la quale in seguito l’OMS assunse il ruolo di guida del movimento antipolio. Se oggi la Fondazione Gates scopre il suo amore per la lotta internazionale contro la polio, allora i Rotariani non possono e non devono tirarsi indietro, sia finanziariamente sia nel loro impegno pratico.Ma ecco un po’ di dati, per fare certo più forte e consapevole il nostro impegno:

Casi di polio su scala mondiale 2000 - 2008/09 (WHO/OMS) Anno Casi accertati di Casi clinici Numero di Numero di virus selvaggio di polio (+) Paesi colpiti Paesi endemici

2000 719 2252 23 20 2001 483 715 15 10 2002 1918 4 9 7 2003 784 - 15 6 2004 1255 2 18 6 2005 1979 53 16 6 2006 1997 25 17 4 2007 1315 69 12 4 2008 1651 79 18 4 2009 (24.07) 746 19 4

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Caro Galileo, non ho parole per esprimere il piacere ricevuto dall’incontro con tutti voi. Voglio ringraziarti per l’accoglienza e la perfetta organizzazione, nonché per il calore e l’affettoche mi avete riservato. Una serata perfetta! Un caro saluto, Barbara

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8 - La Ruota

FOTO OTTICAFABIO TONAZZI

Via Cesare Augusto snc(Angolo via V. Alfieri)

LATINA - Tel. 0773 479339

Servizi matrimonialiFilmati video

Sviluppo e stampa in giornataStampe digitali

Esame della vistaCentro lenti a contatto

Aldo, altro caro "compagno di scuola", compagno di quando era veramente impossi-bile pensare “che accadesse”, di quando ci sentivamo, perchè no?, immortali!Passati tanti anni, percorse lunghe strade tanto diverse, ci siamo riaccompagnati, perpassare momenti quasi come una volta, per fare facili cose che altri consideravanocomplicate, per intenderci anche con uno sguardo. Ora, eccomi qua, assieme ai tantiamici che ti stimano, che ti vogliono bene e che con me non sanno cosa dire per pro-vare a spiegare questo incredibile mistero della vita. Mi dicevi: "oh, Leo, salutiamocisempre per bene!" e mi stringevi forte la mano o mi abbracciavi; capivo e non capivo.Oggi che ho compreso, non so che dire, sono solo tanto addolorato ed incredulo; econ me tutti gli amici....pensa, ieri sera stavamo assieme alla conferenza di BarbaraEnsoli e, tanto per cambiare, m'hai dato il solito compiaciuto schiaffetto in testa; poisei andato a cena con altri amici che, increduli, affermano ora che stavi bene, che erisereno, che ....... arrivano, arrivano qua a casa tua ancora tanti amici meravigliati edaddolorati, che raccontano, raccontano di te tutto il bene del mondo!Ciao Aldo, ciao! Oh, chi mi darà ora quelle buonissime cose della tua campagna, fichiin testa?

galileo10 ottobre 2009

Aldo, altro caro "compagno di scuola", compagno di quando era veramente impossi-bile pensare “che accadesse”, di quando ci sentivamo, perchè no?, immortali!Passati tanti anni, percorse lunghe strade tanto diverse, ci siamo riaccompagnati, perpassare momenti quasi come una volta, per fare facili cose che altri consideravanocomplicate, per intenderci anche con uno sguardo. Ora, eccomi qua, assieme ai tantiamici che ti stimano, che ti vogliono bene e che con me non sanno cosa dire per pro-vare a spiegare questo incredibile mistero della vita. Mi dicevi: "oh, Leo, salutiamocisempre per bene!" e mi stringevi forte la mano o mi abbracciavi; capivo e non capivo.Oggi che ho compreso, non so che dire, sono solo tanto addolorato ed incredulo; econ me tutti gli amici....pensa, ieri sera stavamo assieme alla conferenza di BarbaraEnsoli e, tanto per cambiare, m'hai dato il solito compiaciuto schiaffetto in testa; poisei andato a cena con altri amici che, increduli, affermano ora che stavi bene, che erisereno, che ....... arrivano, arrivano qua a casa tua ancora tanti amici meravigliati edaddolorati, che raccontano, raccontano di te tutto il bene del mondo!Ciao Aldo, ciao! Oh, chi mi darà ora quelle buonissime cose della tua campagna, fichiin testa?

galileo10 ottobre 2009

galileo10 ottobre 2009

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La Ruota - 9

"Ci avete traditi, restituiteci la vita", così dicono i nostri giovani sempre più “disoccupati”, sempre più “impossibilita-ti” a costruirsi una vita, come è evidenzia-to in un po’ tutti i recenti dati dell’ISTAT e di altri organismi italiani, europei e di tutto il mondo. Dicono così ed hanno ragione!Dopo tanti anni di lavoro ed un po’ di impegno sociale speso qua e là, nella convinzione che i miei microcompor-tamenti potessero comunque dare un contributo, mi domando cosa ho, cosa abbiamo fatto male, a cosa non abbiamo saputo pensare, se è vero che la vita dei nostri giovani è così difficile e precaria. E perché, io per primo, non ci accorgiamo di quel che in realtà sta avvenendo, per esserne addirittura indifferenti!Si sente parlare continuamente di licen-ziamenti, di qualche “precaria” assun-zione, di contratti non rinnovati e quindi di giovani impossibilitati a progettare il futuro ovvero alla formazione di nuove famiglie, per cui contare su un dignitoso futuro, che possano – è l’esempio che più ricorre – acquistare “una casetta”, caso mai facendo un mutuo. Ed ancora tanto si parla di giovani laurea-ti che vanno all’estero per la “ricerca” perché è impossibile farla qui da noi, oppure che sono costretti ad “emigrare” per un lavoro. Si ha la triste, netta certez-

za di non poter formare una società ove esistano garanzie e speranze, come in fondo è stata quella nostra. C’è peraltro sempre meno comprensione nei confronti di questi giovani tanto problematicizzati da parte di noi anziani, tanti dei quali ferocemente aggrappati al potere, eser-citato peraltro con i risultati cui stiamo tutti assistendo. Oddio, non è che in precedenza i giovani avessero tanto da scialare. Ora però le cose vanno ancora peggio, anche in presenza di una crisi che ha colpito tutto il mondo. Ed addolora quindi il fatto che quella dei giovani è la fascia sociale più colpita e meno tutelata.Si leggono dati raggelanti circa i licenzia-menti, le mancate assunzioni, la dispera-zione di chi cerca un lavoro e quando lo trova di doversi “ridimensionare”; e poi che tutto questo avvenga proprio qui, dalle nostre parti.La maggioranza degli italiani, dice il Rap-porto Italia 2009 di Eurispes, è convinta che le misure legislative adottate nell'ul-timo decennio abbiano peggiorato le possibilità occupazionali dei giovani. Ora le imprese hanno ridotto drasticamente le nuove assunzioni indirizzate a loro. Han-no tagliato le collaborazioni e, quando li assumono, li impiegano con mansioni e condizioni economiche sempre meno gratificanti. Emarginati e relegati a ruoli

eternamente precari anche nella ricerca universitaria, non sorprende che i laureati italiani – come confermano i recentissimi risultati di una indagine – siano purtroppo quelli che in tutta Europa credono meno alla possibilità di realizzare se stessi nel mondo del lavoro. E allora? E noi che possiamo fare? Non credo proprio che noi del Rotary, per quante idee e buona volontà vogliano impiegare, possiamo tanto incidere. Forse possiamo mettere a disposizione di questo mondo tanto complesso le nostre competenze, le nostre professionalità, e farlo, certo, se illuminate. Sì, ma come? E qui si vorrebbe che il rotariano tirasse fuori delle idee, che inventasse come dare un concreto contributo. Intanto, qualcosa del genere in questa annata faremo: il “Forum sulle cellule staminali”, al quale si va pensando per una lunga serie di motivi scientifici; io vorrei, perseverando perso-nalmente in questo impegno, la par-tecipazione principalmente di giovani uni-versitari, anche ricercando la concessione di “crediti di studio” presso le Autorità Universitarie. Sì, cercherei di concentrare l’attenzione sul disastro di questa società per trovare qualcosa che aiuti, appunto, i giovani. Per loro, per la speranza di un futuro che non sia disperazione. galileo

Crisi,

particolarmente per i più giovani!

una generazione che si sta perdendotra licenziamenti e prospettive negate

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10 - La Ruota

Con tutto il cuore!

sì, con tutto il cuore ringraziamenti a Federico Bizzarri, amico Professore, che è bril-lantemente intervenuto dalle parti del cuore di Otello Filigi, al quale, sempre con tuttoil cuore, facciamo i nostri auguri di velocissima “messa in forma”, caso mai per unennesimo viaggio in Brasile!

GC

Nello scorso ottobre, un gruppo di rotariani del nostro club, “capitanati” dal presidente PeppinoGisotti, insieme con un gruppo di rotariani del club Castelli Romani, hanno compiuto un viaggioin Giordania.Hanno unito alla visita a quei meravigliosi luoghi, oramai consacrati dal turismo internazionale(Petra innanzitutto, ma anche il deserto di Wadi Rum, il mar Morto, etc.) all’ incontro con i rap-presentanti di ben due club rotariani della capitale giordana, il club “Amman Philadelphia”, cosìintitolato in ricordo dell’antico nome greco della capitale, ed il club “Amman Cosmopolitan”.Nella riunione con i membri del primo club, cui hanno partecipato, oltre al loro Presidente, nientedi meno che un Past-Governor ed un Incoming Governor, si sono poste le basi per un gemellaggiotra il nostro club e il “Philadelphia”, e Peppino ha inoltre preso l’impegno di sostenere economica-mente ed organizzativamente un matching-grant, su un service che i nostri amici giordani vorran-no proporci.Nell’incontro con l’Amman Cosmopolitan, il Rotary Castelli Romani ha anch’esso posto le basi perun gemellaggio con quel club, che, come dice il nome, è frequentato da soci di varie nazionalità delmondo degli affari e di quello diplomatico e , come hanno tenuto a sottolineare i loro soci, è l’unicodella Giordania in cui le conversazioni si tengano normalmente in lingua inglese, anziché in arabo.Tutti e due gli incontri si sono svolti all’insegna di quella amicizia che i rotariani riescono a ricrea-re in qualunque parte del mondo, ma in questo caso rafforzata dalla particolare simpatia, direm-mo quasi affetto, che i giordani nutrono verso l’Italia e gli italiani, e di cui durante tutto il viaggioi nostri rotariani sono stati oggetto.

Franco Tescione, un viaggiatore

in Giordania per un gemellaggio.

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La Ruota - 11

Il muro crollato

Visti...dalontano Rubrica di "opinioni" su avvenimenti e personaggi del nostro tempodi PASQUALE BOSSA

04100 LATINA - Via A. Diaz, 5Tel. e Fax 0773 694396

TOMMY HILFIGER

Il ventesimo anniversario del crollo del muro di Berlino é stato ricordato in modo protocollare, fugace e sbiadito. I più giovani non sanno neanche di cosa si tratti. Eppure è il fatto più significativo e rappresentativo, che ha chiuso la vicenda politica essenziale della storia moderna. Ha avuto come scenario la vecchia Europa, ancora al centro della storia dell'umanità, considerando che tutto il nordamerica è sostanzialmente espressione della civiltà e della cultura europee, e ha coinvolto e travolto l'intero pianeta nel conflitto mondiale della metà del secolo scorso. La scomparsa del muro, che era stato eretto per dividere la città di Berlino e rappre-sentava plasticamente il conflitto estremo tra le due concezioni politiche, che si proponevano alla guida della società, non è un avvenimento che ha riguardato solo la città o la Germania. È stato il momento culminante e finale di un dramma storico essenziale nel cammino e nella evoluzione della civiltà umana, ormai già allora, sep-pure in modo non chiaramente percepito, avviata alla globalizzazione. Il muro cadeva perché si era sbriciolato spontaneamente il sistema di potere politico e sociale, che lo aveva innalzato e che si era proposto e imposto all'inizio del ventesimo secolo, come l'unico modello di una società nuova e giusta e che invece si disfaceva non per attacchi esterni, ma per le sue contraddi-zioni e le sue incompatibilità con la natura stessa dell'uomo, delle sue necessità, aspi-razioni, diritti, dignità. In sostanza, il crollo del muro, e del sistema che esso rappre-sentava e che lo sosteneva, ha certificato la impossibilità di reggere nel tempo e la "disumanità" di ogni totalitarismo. Anche se si propone sempre in nome di alti ideali, nessun totalitarismo è in grado di durare,

dovendo necessariamente servirsi della violenza e per questo dovendo necessa-riamente tradire le sue stesse premesse. Il secolo ventesimo è segnato da questo dramma politico, divenuto poi tragedia per l'umanità. L'affermazione in una delle più grandi nazioni dell'epoca, la Russia, di un regime totalitario assoluto, poco dopo l'inizio del secolo stesso, ha innescato un processo di azioni e reazioni opposte e contrarie. Il primo, grande totalitarismo di sinistra, con la negazione dell'individuo e il suo aggressivo espansionismo, ha susci-tato, come reazione, la nascita, in tutto il mondo, di totalitarismi opposti, di destra, tutti ugualmente violenti e feroci. Le due massime versioni di sinistra e di destra, bolscevismo e nazismo, ne sono il modello storico, che ne dimostra la sostanziale, di-sumana coincidenza. I totalitarismi hanno insanguinato quasi un intero secolo con manifestazioni di brutalità estrema e sono alla radice della tragica conflittualità che ha fatto del secolo ventesimo il più terribile della storia. La caduta del muro sancisce la impraticabilità della via totalitaria nella gestione della società e la necessità di adot-tare il sistema opposto della democrazia, che non è neanche necessario chiamare liberale, perché la democrazia non può essere che tale ed è tale solo in quanto riesce ad assicurare il massimo della libertà compatibile con la realtà, dando comunque per scontato che la democrazia non può essere perfetta, in quanto espressione dell'uomo, ma che è sempre perfettibile, a differenza dei totalitarismi.Il crollo del muro dovrebbe per questo essere considerato e celebrato ben diver-samente, come momento essenziale della storia moderna e insegnamento ineludibile per l'avvenire.

Dal 2001 il Premio Europeo sulla sicurezza stradale ricompensa le azioni più esemplari di Associa-zioni o organismi senza scopo di lucro realizzate a favore della sicurezza stradale. Ogni anno, la Fondazione Norauto elegge un premio Speciale, quest'an-no dedicato ad azioni per la sicurezza dirette agli utenti delle due ruote motorizzate.È Italiana l'azione ritenuta migliore e rispondente al tema proposto dalla Fondazione No-rauto 2009. "La strada d'asfalto per cercare la Vita" dell'Asso-ciazione culturale "Il Lago dei Poeti" di Latina si e' aggiudicato il Premio Speciale in ex equo con Motocyklovà Asociace della Repubblica Ceca.Altri sette Premi sono stati asse-gnati ad Associazioni apparte-nenti a: Regno Unito, Polonia, Francia e Spagna.

Premio Europeoper la Sicurezzastradale"La strada d'asfalto per cercare la Vita"dell'Ass.cult. "Il Lago dei Poeti di Latina"Il migliore progetto europeo per la Sicurezza stradale del-le due ruote motorizzate.

Brava Eugenia!complimenti vivissimi

da tutti noi del Club!

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12 - La Ruota

Ho appena finito di leggere (ma ne rileggerò tante pagine che ho evidenziato) “I conti con me stesso. I diari 1957-1978 di Indro Montanelli “, edizioni RIZZOLI, stra-ordinariamente curato da un uomo di cultura, ex diplomatico, giornalista di “grossa” fama, che è peraltro tutto il contrario di Indro: Sergio Romano. In ogni caso, un libro bellissimo, con appunti “che più toscani non si può” dal 1957 al 1978 (il “pieno” degli anni della maggioranza di noi) che fanno rivivere quei tempi, quei problemi, quelle storie, quei personaggi della politica, della letteratura, del cinema, dell’arte, del giornalismo e via dicendo.Comunque, a pagina 89 leggo: San Miniato, 25 luglio. Conferenza al Rotary di qui, che è anche quello di Fucecchio. Molta gente, quasi tutte fucecchiesi (Montanelli era di Fucecchio, anche la patria dei “brigidini”), sulla terrazza del Miravalle. E grandi applausi, nonostante il mio parlare del tutto improvvisato e à batons rompus. Di me-morabile, una cosa sola: una zuppa di fagioli alla vecchia maniera. Pare impossibile: in Toscana si mangia bene perfino alle riunioni del Rotary!Certo, in Toscana! E là gli Indri sono veramente tanti, per farti sentire, quando amici, libero, franco, senza riserve o retro pensieri: diciamo come rotariani per davvero! Galileo

E così, anche quest'anno "abbiamo vinto" il primo premio del Concorso Pianistico "LiaTortora", tenuto presso il Teatro Cafaro il 18 ottobre scorso. Abbiamo vinto il premio nelsenso che i primi due giovani premiati: GIOVANNI ALVINO, che ha suonato F.Mendelsshon, Fantasia in Fa # min. op.28 e S. Rachmaninov:, Preludio op 23 n°2 edANDREA VISCARDI, che ha suonato J. Haydn: Sonata in Mi min. Hob XVI: 34, sarannoi protagonisti del nostro prossimo "Concerto dei Vincitori”, con il quale si conta di met-tere assieme un altro buon contributo per la nostra Fondazione Rotary, sempre che noisoci TUTTI si voglia essere "vincitori", partecipando "in massa" a far conseguire allanostra Fondazione i suoi nobili fini! Speriamo di poter fare ancora il Concerto nel belsalone MERCEDES dell'amico-socio Angelo Galatà. Stavolta probabilmente a febbraio.Potremo essere in 200: allora, 70 soci X 3 biglietti ciascuno = il risultato che ci atten-devamo! Se fosse migliorato, sarebbe certo anche meglio!

G

Sto leggendo Indro Montanelli

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La Ruota - 13

Il Rotaract,con quattro grazie!,per il Telefono azzurro

Amelia De Felice, sono nata l’11 settembre 1981, nel 2005 mi sono laureata in Scienze dell’Educazione e nel 2008 mi sono diplomata al master in Storia e Storiografia Multimediale. Attualmente studio Psicologia e con-duco ricerche storiche a livello locale e nazionale. Sono entrata a far parte del Rotaract nel 2007 ed oggi, nel club, ricopro l’incarico di Presidente. Sono altruista, socievole e determinata. Adoro la tranquillità della campagna e gli animali, in particolare i miei quattro cani e la mia gattina Fumina.

La mia esperienzacome volontariadel Servizio Civile

Circa un anno fa, precisamente il 1 otto-bre del 2008, ho iniziato la mia espe-rienza come volontaria del Servizio Civile presso il Centro d’Ascolto della Caritas Diocesana di Latina. La Caritas Italiana è l’organismo pasto-rale della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) per la promozione della carità. Ha lo scopo cioè di promuovere “la testimonianza della carità nella comuni-tà ecclesiale italiana, in forme consone

ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia socia-le e della pace, con particolare attenzio-ne agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica” (Art. 1 dello Statuto) Ha prevalente funzione pedagogica, cioè tende a far crescere nelle persone, nelle famiglie, nelle comu-nità, il senso cristiano di solidarietà.Il centro, operante dal 1992 a Latina, fornisce un’opera di primo ascolto alle persone in difficoltà. Fare Servizio Civile

nel Centro d’Ascolto per me è stata un’esperienza fondamentale. Ogni gior-no comprendo l’importanza dell’ascolto in una società veloce, ben concentrata a cogliere i cambiamenti e le novità ma, a volte, poco attenta nei riguardi di chi ha bisogno d’aiuto.L’ascolto non conosce i tempi veloci della società attuale, non fugge davanti alle necessità di qualunque essere umano, si sofferma e guarda dentro ogni uomo. Riconosce l’altro nella sua alterità, nel suo valore e nel bisogno di esprimere la sua unicità. L’uomo, però, non ha semplicemente biso-gno di esprimersi, vuole anche essere accolto in questa espressione, perché l’ascolto è un’esperienza fatta da sensazioni, pensieri, emozioni e ricordi, vuol dire aprirsi al mondo e agli altri. L'altro mi altera. Mi spezza, mi incrina, mi espone. Solo può consentirmi di essere, oltre che me stesso, altro da me. (Umberto Galimberti). Attraverso l’ascolto si costruiscono le relazioni e la parola assume dei significati profondi. Ho compreso l’importanza della parola. Alcuni dicono che quando è detta, la parola muore. Io dico invece che proprio quel giorno comincia a vivere (Emily Dickinson). Amelia De Felice

Grande successo per il Rotaract, vendute tutte le candele del telefono azzurro a tempo di record!Anche quest’anno i ragazzi del Ro-taract hanno contribuito ad aiutare Telefono Azzurro tramite la vendita delle candele, chi è passato in piazza San Marco, di fronte la chiesa, dome-nica 22 novembre è stato sicuramente intercettato.Una domenica mattina divertente, spensierata e impiegata in modo utile, servendo un ideale alto, come quello portato avanti dal Telefono Azzurro, e perché no, sponsorizzando anche il Rotaract tramite lo striscione esibito durante queste giornate, visibile a distanza!La vendita quest’anno però, non è avvenuta solo in piazza, bensì anche durante una riunione conviviale con il nostro sempre presente Rotary Padrino, durante la quale sono state vendute tantissime candele, resto mancia (per il telefono azzurro)!Un grazie sentito va quindi al nostro Rotary, alla Chiesa San Marco, visto che grazie all’annuncio del parroco circa la nostra presenza fuori dalla chiesa, Amelia e Daniela sono state letteralmente assalite durante le prime ore della mattinata! Angela Galatà

Foto di Daniela Schiavone

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14 - La Ruota

7 Giovedì

Victoria Residence Palace - LatinaOre 19.30 - Consiglio Direttivo.

14 Giovedì

Victoria Residence Palace - LatinaOre 20.30 - Conviviale.Il Vice Direttore generale della Banca Popolare di Fondi, dott. Marzinotto, relazionerà su: "La banca locale e il suo territorio".

28 Giovedì

Victoria Residence PalaceOre 20.30 - Facciamo Rotary.Il socio A. Rahimi relazionerà su: "La Persia ieri e oggi".

Si prega vivamente di confermare la propria par-tecipazione alla Signora Bianca (T. 0773 697062) entro il lunedì precedente la riunione.

Programma Gennaio 2010

Giovanni COSIGNANI 21 gennaio

Giuseppe RASILE 23 gennaio

Bruno FERDINANDI 27 gennaio

Buon compleanno a:

Interclub con Latina Monti Lepini per un viaggio in Thailandia, compiuto da Lucio Planera – socio del Club Latina Monti Lepini, è stata una simpatica occasione per rivedere tanti amici con i quali ho condiviso, l’anno scorso, l’espe-rienza di Assistente del Governatore Alberto Cecchini.Anche se quest’anno non sono sta-to riconfermato nella carica, tuttavia, conservo degli amici di Sezze e dintorni un ricordo veramente piacevole e per qualche verso straordinario.Siamo abituati a parlare di Rotary per grandi numeri… 1.300.000 soci (a pro-posito, ci saremo arrivati a questa cifra, nonostante le difficoltà reali che sta incontrando l’associazionismo in genere ed il nostro sodalizio, in particolare?), 130.000 Club sparsi in tutti i continen-ti (tranne che in Artide ed Antartide; ma non ci giurerei che tra le frotte di scienziati che popolano le innumerevoli stazioni di ricerca sparse in quelle lande, non ci sia qualche rotariano...), 1.200 distretti, milioni di dollari di budget e così via, tutto in grande, tutto – giusta-mente – roboante per avvalorare un’idea fondamentalmente vincente. Eppure, lo devo confessare, l’atmosfe-ra che ho captato quando partecipavo agli incontri di quel Club non era meno coinvolgente anche se certamente meno formale, meno “roboante”, ma in ogni caso amichevole, sinceramente.E dunque, l’aver incluso nel programma di Novembre – mese dedicato alla Fon-dazione Rotary – un interclub per sen-tirci raccontare dal vivo un’esperienza di “servire rotariano” vera e reale da chi l’ha vissuta in prima persona, supponeva già una forte dose di curiosità alla quale si è giustamente affiancato il piacere di rivedere vecchi amici.Si diceva dell’esperienza personalmente vissuta e raccontata da Lucio. Davvero sconvolgente e unica. Grazie ad un fil-mato girato in occasione di quel viaggio dallo stesso nostro amico, ci siamo potu-ti rendere conto di quanto grande sia il bisogno di aiuto che quelle popolazioni hanno e di come debba essere premi-nente per noi – più fortunati – prendere coscienza della necessità di fare ogni sforzo possibile per alleviare in quelle popolazioni un po’ delle sofferenze che ne rendono la vita ancora più difficile.

Popolazioni in cui la povertà ha prodot-to aberrazioni epocali. Povertà che ha messo e mette quelle genti in condizioni di accettare qualsiasi umiliazione pur di riuscire a “sbarcare il lunario”. Povertà che rende incoscienti davanti a pericoli concreti e deleteri. Povertà che trova unico conforto nella vicinanza di perso-ne che tutto dedicano ad alleviare, ad aiutare, a consolare.Non mi è piaciuto – ma lo dico con gran-de serenità – il reportage che Lucio ci ha proiettato a seguire. Non perché non fos-se un’altra testimonianza di ciò che vuol dire umiliazione, violenza, sopruso, per quelle povere donne, quanto piuttosto perché non ne ho sentito il bisogno.Le scene girate nell’ospedale nel quale è arrivato l’aiuto del Rotary, sono state già abbastanza illuminanti. Abbiamo avuto la possibilità di tastare con mano la profondità dell’opera di quel sacerdo-te che tutto si è dedicato ad aiutare chi soffre e, forse, ci siamo sentiti un po’ meno estranei a quei problemi, un po’ meno egoisti.Grazie comunque a Lucio, che ha agito come dovremmo tutti. È andato. Ha visto. Si è reso conto. Ha preso coscienza. Ha fatto gli altri partecipi della sua espe-rienza e forse, chi sa, domani o dopodo-mani, ci sarà qualcun altro che prenderà un aereo e sacrificherà una parte delle vacanze al mare, per andare a dare una parola di conforto, un messaggio di spe-ranza a quei bimbi. Angelo Nicotra

Interclub con Latina Monti Lepini

Page 14: La ota - rclatina.files.wordpress.com · Jonh Kenny Presidente R.I. 2009-2010. 4 - La Ruota dal Presidente Cari Amici, ribadendo un concetto già espresso dal Presidente Internazionale:

La Ruota - 15

gc

A soli 15 anni la giovane tiratrice di Latina Giulia D’Annizzo (n.d.r. - il nonno è il nostro socio Franco Borretti ) è campio-nessa italiana di tiro a volo; si è aggiudicata una meritata medaglia d’oro. L’ambitissimo riconoscimento lo ha conquistato - al suo secondo anno di carriera - presso il campo di tiro a volo “Valle Aniene” di Roma, durante la finale del Campionato Italiano specialità Fossa Olimpica della “Libera Caccia”.Come se non bastasse, ha conquistato una medaglia d’argento, protagonista nella finale del campionato italiano della specialità Fossa Olimpica, che si è tenuto di recente a Bergamo.Si è trattato di una importantissima gara, in quanto ci si arriva dopo la partecipa-zione a tre importanti gran premi.Giulia con il secondo posto nazionale è passata di diritto alla massima categoria del settore giovanile, la Juniores Femminile. È da sottolineare addirittura che nella città lombarda, ha superato la concorrenza di una 37enne di Napoli e di una istruttrice di tiro a volo dell’Emilia Romagna.La tiratrice pontina ha fatto parte di recente del raduno federale giovanile

annuale indetto dalla Federazione Italiana Tiro a Volo, che si è tenuto nel campo di Montecosaro presso Civitanova Marche. L’incontro con le migliori atlete naziona-li prevedeva lezioni di tecniche di tiro, impartite da esperti. Nello stesso tempo tutti i giovani sono stati sottoposti ad una preparazione fisica professionale guidata da Luciano Giovannetti CT del settore giovanile della F.I.T.V.Il sindaco di Latina on. Vincenzo Zaccheo essendo venuto a conoscenza del grande risultato ottenuto da Giulia, ha espresso il desiderio di riceverla ufficialmente in Comu-ne alla presenza della stampa.Zaccheo ha consegnato alla D’Annizzo, a nome suo personale e della nostra città, un targa a riconoscimento e di congra-tulazioni per i brillanti risultati ottenuti in soli due anni di attività sportiva. Il sindaco ha così ha dichiarato: “Sono davvero orgoglioso dei risultati raggiunti da Giulia, anche perché conquistare una medaglia d’oro ai campionati italiani a soli 15 anni, è un’impresa che non era mai riuscita a nessuno. Sottolineo la mia gioia nell’essere sindaco di una città con così tanti talenti:

Giulia D'Annizzo a soli 15 annicampionessa italiana di tiro a volo

Giulia è la dimostrazione che i nostri giovani rappresentano una grande risorsa per il nostro futuro”.La tiratrice di Latina deve questa sua passione sportiva al papa Marco, militante nella categoria nazionale Eccellenza.Giulia si allena con intensità e passione sot-to la guida del suo allenatore Alessandro Di Spigno - padre dell’olimpionico Daniele, e naturalmente con la guida del papà, che fra l’altro allena anche il fratello minore Alberto.Prima di lasciare la casa comunale, Giulia ha confessato un suo,... sogno: quello di prendere parte alle Olimpiadi, anche essen-do cosciente che non sarà molto facile Francesco Acuto