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Tarì 2 (€ 0,50) ANNO XXV - N. 1 GENNAIO 2020 LA NUOVA FENICE SOLENNITÀ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE A MONREALE D omenica 8 dicembre, presso il Duomo di Monreale, S.E.Rev.ma Mons. Michele Pennisi, Arcive- scovo di Monreale e Priore per la Sicilia del Sacro Militare Or- dine Costantiniano di S. Giorgio, ha celebrato un Solenne Ponti- ficale in occasione dell’Immaco- lata Concezione. Nella sua ome- lia ha ricordato che, anche se il dogma dell’Immacolata Con- cezione è stato promulgato dal Beato Papa Pio IX, già in Sici- lia il culto esisteva dal 1600. Trai i concelebranti il Vicario Gene- rale dell’Arcidiocesi Mons. An- tonino Dolce e il parroco della Cattedrale Don Nicola Gaglio, entrambi cappellani costanti- niani. Presente una nutrita rap- presentanza di cavalieri e dame costantiniani. Al termine della cerimonia religiosa, si è snoda- to un corteo che ha raggiunto il simulacro dell’Immacolata Con- cezione sito nella limitrofa piaz- za. Dopo i canti e le preghiere al- l’Immacolata Concezione, l’Ar- civescovo ha donato al simula- cro un omaggio floreale, uno splendido cuscino di rose rosse. Anche il sindaco della cittadina normanna, Alberto Arcidiacono, ha fatto un omaggio floreale deponendolo personalmente ai piedi della statua dell’Immaco- lata. Dopo la Solenne Benedizio- ne impartita ai fedeli dall’Arci- vescovo, i cavalieri costanti- niani hanno scortato il loro Prio- re nella vicina chiesa costantinia- na di Maria SS degli Agonizzan- ti, dove l’Arcivescovo ha bene- detto il presepio realizzato dal- la volontaria Sonia Lo Monaco. Dopo la benedizione del prese- pio, il delegato vicario Antonio di Janni, ha consegnato alle vo- lontarie che aiutano costante- mente il Progetto Briciole di Sa- lute, Sonia Lo Monaco e Lia Giangreco, la benemerenza co- stantiniana. Le altre due volon- tarie, Daniela Prestigiacomo e Antonella Zito, impossibilitate ad essere presenti, riceveranno la benemerenza successivamen- te. Il delegato vicario con alcu- ni cavalieri ha scortato l’Arcive- scovo al Duomo dove, davanti all’altare della Madonna del Popolo, ha salutato l’Arcive- scovo portando i saluti di S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie Gran Maestro e Capo della Real Casa Borbo- ne Due Sicilie e di S.A.R. la

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Tarì 2 (€ 0,50)

ANNO XXV - N. 1 GENNAIO 2020

LA NUOVA FENICESOLENNITÀ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE

A MONREALE

D omenica 8 dicembre,presso il Duomo diMonreale, S.E.Rev.ma

Mons. Michele Pennisi, Arcive-scovo di Monreale e Priore perla Sicilia del Sacro Militare Or-dine Costantiniano di S. Giorgio,ha celebrato un Solenne Ponti-ficale in occasione dell’Immaco-lata Concezione. Nella sua ome-lia ha ricordato che, anche se ildogma dell’Immacolata Con-cezione è stato promulgato dalBeato Papa Pio IX, già in Sici-lia il culto esisteva dal 1600. Traii concelebranti il Vicario Gene-rale dell’Arcidiocesi Mons. An-

tonino Dolce e il parroco dellaCattedrale Don Nicola Gaglio,entrambi cappellani costanti-niani. Presente una nutrita rap-presentanza di cavalieri e damecostantiniani. Al termine dellacerimonia religiosa, si è snoda-to un corteo che ha raggiunto ilsimulacro dell’Immacolata Con-cezione sito nella limitrofa piaz-za. Dopo i canti e le preghiere al-l’Immacolata Concezione, l’Ar-civescovo ha donato al simula-cro un omaggio floreale, unosplendido cuscino di rose rosse.Anche il sindaco della cittadinanormanna, Alberto Arcidiacono,

ha fatto un omaggio florealedeponendolo personalmente aipiedi della statua dell’Immaco-lata. Dopo la Solenne Benedizio-ne impartita ai fedeli dall’Arci-vescovo, i cavalieri costanti-niani hanno scortato il loro Prio-re nella vicina chiesa costantinia-na di Maria SS degli Agonizzan-ti, dove l’Arcivescovo ha bene-detto il presepio realizzato dal-la volontaria Sonia Lo Monaco.Dopo la benedizione del prese-pio, il delegato vicario Antoniodi Janni, ha consegnato alle vo-lontarie che aiutano costante-mente il Progetto Briciole di Sa-

lute, Sonia Lo Monaco e LiaGiangreco, la benemerenza co-stantiniana. Le altre due volon-tarie, Daniela Prestigiacomo eAntonella Zito, impossibilitatead essere presenti, riceverannola benemerenza successivamen-te. Il delegato vicario con alcu-ni cavalieri ha scortato l’Arcive-scovo al Duomo dove, davantiall’altare della Madonna delPopolo, ha salutato l’Arcive-scovo portando i saluti di S.A.R.il Principe Carlo di Borbonedelle Due Sicilie Gran Maestroe Capo della Real Casa Borbo-ne Due Sicilie e di S.A.R. la

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Principessa Beatrice Gran Pre-fetto costantiniano.L’8 dicembre 1854, il Beato Pa-pa Pio IX proclamò il dogmadell’Immacolata Concezione.Ma facciamo un passo indietro.L’Italia del 1600 era suddivisain tanti stati da nord a sud an-che se qualcosa piano pianostava lentamente mutando. InSicilia vi erano gli spagnoli cheavevano istituito il Regno diSicilia e nel 1643 regnava il vi-ceré e capitano, Don Juan Al-

fonso Henriquez de Cabrera,Almirante di Castiglia. Que-st’ultimo proclamò l’Immaco-lata Concezione principale Pa-trona di tutto il Regno di Sici-lia, successivamente i Borbonenon tolsero anzi confermaronoquanto istituito dal viceré soste-nendo ancor di più la devozio-ne a Maria.

Un antico cultoIn Sicilia, il culto della VergineMaria è antico e arriva dal-

l’oriente grazie alla dominazio-ne bizantina e successivamenteai frati francescani già nel XVsecolo. Così dunque dopo ilConcilio di Trento, convocatoper fare chiarezza sulla diffusio-ne del protestantesimo in Euro-pa, in Sicilia nacquero diverseconfraternite come quella paler-mitana del Porto e Riporto. Lecose andarono sempre più adespandersi fino a quando il 15agosto del 1624 il cardinaleGiannettino Doria, fece promes-

sa di digiunare la vigilia del-l’Immacolata e di farne cono-scere il culto anche perché inquel periodo a Palermo vi era lapeste. Pian piano diverse cittàsiciliane proclamarono l’imma-colata patrona di queste ultimecome ad esempio Palermo e co-sì venti anni dopo avvenne unfatto. Il viceré e capitano, DonJuan Alfonso Henriquez de Ca-brera, Almirante di Castiglia, il23 febbraio 1643 proclamòl’Immacolata Concezione prin-

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cipale patrona di tutto il Regnodi Sicilia. La celebrazione rima-se fissata per giorno 8 dicembre.

I Borbone, la Siciliae l’ImmacolataCosì dunque dal 1643 ad oggi,l’Immacolata Concezione è lapatrona della Sicilia anche gra-zie alla Real Casa di Borbonedelle Due Sicilie che non sop-presse anzi rafforzò questo for-te legame tra i siciliani e l’Im-macolata Concezione. L’8 di-

cembre infatti nel Regno delleDue Sicilie era festa nazionalee proprio a Maria erano riserva-ti grandi onori e processioni ad-dirittura nelle due capitali: Na-poli e Palermo, veniva postauna corona di fiori sopra gliobelischi con in cima una statuadella Madonna. A Palermo la sipuò andare a vedere a PiazzaSan Domenico dove ogni annoi Vigili del Fuoco ripropongonolo stesso gesto.

Antonio di Janni

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PRANZO DI NATALE ALLA CASA DI RIPOSODELL’OPERA PIA BENEDETTO BALSAMO A

MONREALE

Da diversi anni, pressola casa di riposo del-l’Opera Pia Benedetto

Balsamo di Monreale, la dele-gazione Sicilia del Sacro Mili-tare Ordine Costantiniano di S.Giorgio, offre un pranzo natali-zio alle anziane ospiti dellastruttura. Il delegato vicarioAntonio di Janni, con i cavalie-ri Sergio Emanuele di Torralta ,Claudio Ragusa e la benemeri-ta costantiniana Sonia Lo Mo-naco, con S. E. Rev.ma MonsMichele Pennisi, Arcivescovodi Monreale e Priore Costanti-niano di Sicilia, il dott. Viola,segretario dell’Opera Pia, alcu-ne suore e il Vicario GeneraleMons. Antonino Dolce, hannoservito a tavola le ospiti dellastruttura e pranzato con loro.Antipasto rustico, pasta a forno

con anelletti siciliani, lacertocon crema di carciofi, contornodi patate al forno, frutta ananase dolci di vario tipo e il tradi-zionale brindisi dell’Arcive-scovo con tutti i presenti. Leanziane ospiti hanno avuto mo-menti di felicità sentendosi av-volte da tanto amore nei lororiguardi. Dopo il pranzo hannoringraziato sia l’Arcivescovoche tutti gli intervenuti e alcu-ne di esse hanno intonato cantinatalizi come ringraziamento.È stato un momento di solida-rietà e di afflato tra tutti i pre-senti. Le ospiti della casa di ri-poso hanno percepito affetto dachi si è occupato di loro e lapresenza dell’Arcivescovo, cheha dispensato sorrisi e parole diconforto, le ha reso felici.

Claudio Ragusa

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Domenica 22 dicembrealla Basilica Costanti-niana della Magione,

Mons. Salvatore Grimaldi,comm. di Grazia Ecclesiastico,ha celebrato una S. Messa per icavalieri e dame costantiniani

in occasione del Santo Natale.L’omelia di Mons. SalvatoreGrimaldi è stata molto profon-da e toccante. Ha messo in ri-salto la figura di S. giuseppeche seppe capire la natura divi-na di Gesù. Al termine della

finzione religiosa Mons. Gri-maldi ha annunciato oil gemel-laggio della parrocchia dellaMagione con una parrocchiadel Senegal. Alla funzione reli-giosa, oltre al Delegato vicarioe numerosi cavalieri e dame,

presente anche il Barone Vin-cenzo Calefati di Canalotti, cav.di Giustizia Costantiniano eDelegato per la Sicilia occiden-tale del Sovrano Militare Ordi-ne di Malta.

Vincenzo Nuccio

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S. MESSA PER IL SANTO NATALEALLA BASILICA COSTANTINIANA

DELLA MAGIONE

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PRECETTO NATALIZIO A SCIACCA

Giorno 11 Dicembre alleore 18:00, presso laChiesa Madre di Sciac-

ca, si è svolto il rito del Precet-to Natalizio per gli studenti e ilcorpo docenti dell’Istituto Pari-tario Tecnico di Ragioneria G.Carducci. La Santa Messa, nel-la II settimana di Avvento, è sta-ta officiata dall’Arciprete DonGiuseppe Marciante che ha rin-graziato i Cavalieri del SacroMilitare Ordine Costantinianodi San Giorgio per la presenza.Gli studenti, con i loro canti,hanno animato alcuni momentidella celebrazione creando unparticolare raccoglimento pre-natalizio. Il Dirigente scolasti-co, prof. Sergio Panunzio, nelsuo discorso pubblico al termi-

ne della Santa Messa ha ringra-ziato l’Ordine religioso cavalle-resco che, con la Sua presenza,ha voluto evidenziare come laCroce Costantiniana, segno didevozione alla fede cristiana,possa aiutare il mondo dellascuola a ripristinare quegli anti-chi valori che oggi sono minac-ciati dalla post-modernità. A se-guire, i Cavalieri, dopo averportato i saluti del Delegato vi-cario dell’Ordine in Sicilia,Cav. di Gr. Cr. di Grazia Anto-nio di Janni, si sono amabil-mente intrattenuti con l’Arci-prete per programmare iniziati-ve di carità e con il Dirigentescolastico per concordare nelnuovo anno solare un appunta-mento scolastico culturale volto

a conoscere l’azione di governonel periodo storico del Regnodelle Due Sicilie da parte deisovrani Borbone. La serata si è

conclusa con una conviviale econ lo scambio degli auguri na-talizi.

Baldassarre Cacioppo

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Grande successo dellatombola solidale che siè svolta Il 24 Novem-

bre nella sala delle Favole dellaCasa Salesiana di Marsala. Po-meriggio di beneficenza e soli-darietà, organizzata dall’Asso-ciazione nazionale famiglie dipersone con Disabilità’ Intellet-tive e/o Relsxioni (ANFFAS) epatrocinato dalla Famiglia Sale-siana Exallievi Don Bosco e conla collaborazione del Sacro Mi-litare Ordine Costantiniano diSan Giorgio, Delegazione Sici-lia, rappresentata dai Cav. Ca-millo Carpinteri e Nicola Gof-fredo Saladino. All’inizio dellamanifestazione, la Presidentedell’ANFFAS, Anna Maria Ca-sano, ha presentato l’Associa-zione con proiezione di un videoche ne ha illustrato la nascita,l’evoluzione e le finalità. È se-guita la tombola, dotata di ricchie numerosi premi, grazie alla ge-nerosità dei numerosi sponsor

che hanno voluto contribuirealla realizzazione del pomerig-gio. di San Giorgio, DelegazioneSicilia, rappresentata dai Cav.Camillo Carpinteri e NicolaGoffredo Saladino. All’iniziodella manifestazione, la Presi-dente dell’ ANFFSS, Anna Ma-ria Casano, presentato l’Asso-ciazione con proiezione di unvideo che ne ha illustrato la na-scita, l’evoluzione e le finalità.E’ seguita la tombola, dotata diricchi e numerosi premi, graziealla generosità dei numerosisponsor che hanno voluto contri-buire alla realizzazione del po-meriggio. L’iniziativa beneficaè stata l’occasione per trascor-rere un intero pomeriggio all’in-segna dell’amicizia, dell’aggre-gazione e del divertimento. Nonsi è giocato solo, ma c’è stato,anche, spazio per attività ludichecoma la recita di una poesia dia-lettale e l’esibizione di alcunetipiche “controdanze“ siciliane

da parte del gruppo “MaschereAridenti”, composto da ragazziaffetti da deficit fisici e psicolo-gici seguiti dall’Associazione.Un grandissimo applauso ha ac-colto la loro esibizione, con mo-menti di forte commozione deinumerosi presenti. E’ stato unbello e gioioso pomeriggio con-

clusosi con un buffet di dolcifatti, in parte, dalle mamme deiragazzi ed, in parte, offerti daalcune pasticcerie marsalesi. Ilricavato della tombola serviràper portare avanti le attività del-l’Associazione che sostiene lefamiglie di disabili.

Camillo Carpinteri

UNA TOMBOLA SOLIDALE DELL’ANFFASPRESSO I SALESIANI

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LA NUOVA FENICEPAGINA 9GENNAIO 2020

Reggio Calabria domeni-ca 22 dicembre, Oggi laDelegazione Calabria

del Sacro militare Ordine Co-stantiniano di San Giorgio con-clude le sue attività per il 2019con un importate e significativoevento caritatevole offrendo eservendo il “Pranzo della Fra-ternità”. Dopo la celebrazioneeucaristica che si è svolta nellaChiesa di Santa Maria DellaCandelora, presieduta da Mon-signor Luigi Cannizzo Com-mendatore di Grazia Ecclesia-stico e Priore Vicario della Ca-

labria, nei locali parrocchiali, èstato servito un pranzo per lefamiglie indigenti e per i biso-gnosi del territorio. Le Dame, iCavalieri ed i volontari che so-no intervenuti hanno partecipa-to con grande generosità predi-sponendo ed offrendo circa 180coperti in un clima di gioia e fe-stosa operatività, riuscendo adaccompagnare ogni pietanzaofferta con un condimento im-portantissimo “un sorriso”.“In questi casi l’arricchimentopiù significativo lo trae chi of-fre e riesce ad interpretare in

modo concreto il Vangelo met-tendosi a disposizione degli ul-timi e dei dimenticati”. Congrande emozione il DelegatoVicario Comm. Aurelio Bado-lati ha commentato l’iniziativada lui voluta e che tutta la Dele-gazione ha saputo interpretarecon grande slancio e partecipa-zione. Non c’era modo miglio-re per concludere un anno riccodi iniziative e che ha visto laDelegazione impegnata su tuttoil territorio regionale, un annoricco di eventi e di iniziativeculturali dove la carità ha sem-

pre avuto un posto centrale nel-la vita dell’Ordine in Calabria eche poi ha visto nella Solennecerimonia di investitura di Tro-pea un importante punto di sin-tesi frutto del lavoro di tutti edell’attaccamento alla nostraSacra Milizia.I sorrisi, gli abbracci e lo scam-bio di auguri tra tutti coloro chhanno preso parte a questo even-to, ha rappresentato la giustaconclusione di una giornata dovela carità e la generosità sono sta-te le protagoniste principali.

Carlo Parisio

UNA GIORNATA DI CARITÀCHE ARRICCHISCE TUTTI

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LA NUOVA FENICEPAGINA 10 GENNAIO 2020

“Il Natale è un incontro:non solo una ricorrenzatemporale oppure un ri-

cordo di qualcosa di bello. IlNatale è di più. Noi andiamoper questa strada, per incon-trare il Signore. Dunque nel pe-riodo dell’Avvento camminia-mo per incontrarlo. Incontrarlocon il cuore, con la vita; incon-trarlo vivente, come lui è; in-contrarlo con fede”. Con le pa-role di Papa Francesco i cava-lieri e le dame della Delegazio-ne Calabria dell’Ordine Co-stantiniano hanno intrapreso illoro cammino verso questoSanto Natale. Una tappa di que-sto percorso è stata una giorna-

ta-incontro che ha richiamato loscorso 15 dicembre, accolti dauna calda e splendida giornata,i cavalieri e le dame della Dele-gazione Calabria, giunti da tut-te le province calabresi, nellachiesa di Santa Maria dellaCandelora di Reggio Calabria,per partecipare alla celebrazio-ne Eucaristica presieduta daS.E.R. Monsignor Luigi Vitto-rio Mondello, Priore della De-legazione Calabria ed Arcive-scovo emerito della DiocesiReggio Calabria – Bova, con-celebrata da Monsignore LuigiCannizzo, Priore vicario e daMonsignor Antonio MorabitoPriore emerito.

Una partecipata celebrazioneche ha rievocato lo spirito delSanto Natale e dei valori del cri-stianesimo che esso rappresen-ta. Un momento che ha richia-mato i valori dell’amore, voltisoprattutto verso gli emarginatied i più deboli. Valori importan-ti che vede rivolto in questa di-rezione l’impegno dell’OrdineCostantiniano nella sua opera.L’importante liturgia si è con-clusa con la lettura della pre-ghiera del Cavaliere Costanti-niano da parte del Gr. Uff. Au-relio Badolati, Delegato Vicariodella Delegazione Calabria.Successivamente i confratelli edi loro familiari si sono raccolti in

una agape natalizia. In questaoccasione sono stati ripercorsialcuni dei momenti più salientidell’anno appena concluso. Nonsi potevano non rammentare lepiù importanti diverse attivitàdella Delegazione che ha comeunico scopo l’aiuto verso tutticoloro che versano in forti statidi disagio. In questi momentinon è mancato il ricordo di queicavalieri che ci hanno lasciatodurante l’anno per raggiungerela Casa del Padre. Certamente,grazie anche a questi momenti,crescono gli stimoli per condivi-dere la comune strada dell’amo-re e della carità.

Cav. Pasquale La Gamba

IL NATALE È UN INCONTRO

PENSIERI IN LIBERTÀMa la sinistra non ha capito

che puntare su certi perso-naggi conduce al suicidio ? Jere-my Corbyn, il marxista antisemi-ta, che piace ad una parte della si-nistra italiana, con le sue ambi-guità, ha affondato quel Labourparty che Tony Blair era riusci-to, dopo anni di opposizione, afarne il primo partito del RegnoUnito. Ora, a causa delle imbe-cillità di Corbyn, la Brexit, che lagran parte degli inglesi non vo-

gliono perchè disastrosa per laloro economia, diventa realtà.Chissà se la mediocre sinistra ita-liana, che accetta pur di stare algoverno la compagnia di un mo-vimento irresponsabile e dalleidee confuse, ne trarrà un’utile le-zione per il suo futuro ?

P remesso che ognuno puòpensarla come vuole e che

l’improbabile riduzione della fi-gura di Gesù di Nazareth a “sar-

dina”, come ci è stata offerta daDacia Maraini sulle pagine delCorriere della Sera, è un’opinio-ne come tante, mi ha, invece, par-ticolarmente sorpreso il fatto chenessuna voce si sia levata nelcampo cattolico per evidenziarel’assoluta improprietà del raffron-to. In compenso, e ringrazioNino Sala per avermelo segnala-to, c’è ancora chi ha il coraggiodi richiamare l’errore della nostrascrittrice, come ha fatto - sfidan-

do il conformismo dilagante - ilrabbino capo di Roma RiccardoDi Segni affermando che «biso-gna diffidare di chi predica unabontà stucchevole condita di fal-se informazioni... dopo il Gesùsocialista, rivoluzionario più omeno armato, femminista ecc.,oggi abbiamo anche, grazie a Da-cia Maraini, il Gesù sardina. Ame pare quasi una bestemmia, mafate voi».

Pasquale Hamel

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Sabato 21 dicembre 2019alle ore 8.00 si è cele-brata, la Santa Messa of-

ficiata dal Vicario ParrocchialeDon Gianni Raciti nella Parroc-chia Madonna della Salute aCatania.Presenti l’Avv. Antonino Amatoed il Dott. Cristoforo Arena inRappresentanza dei Cavalieri

Costantiniani al termine dellacelebrazione è stato fatto donoal vicario di una stampa donatadai cavalieri costantiniani. Im-mediatamente dopo, in collabo-razione con i vontari dell’AIRA,sono stati donati, alle famigliebisognose del quartiere, dei pac-chi spesa e regali ai bambini.

Cristoforo Arena

M artedi 3 dicembre, pres-so la chiesa di S. Fran-cesco di Paola a Paler-

mo, in occasione della festa ono-mastica di Padre Saverio Cento,Padre Provinciale dei Minimi diS. Francesco di Paola, alle 18.30

è stata celebrata una S. Messa perS. Francesco Saverio. A presie-dere la cerimonia religiosa PadreSaverio Cento, Comm. di GraziaEcclesiastico. Hanno concele-brato i cappellani costantinianiPadre Giorgio Terrasi e Padre An-

tonio Porretta. Presente una de-legazione di cavalieri costantinia-ni. Al termine della funzione re-ligiosa, il delegato vicario costan-tiniano di Sicilia, ha portato gliauguri a Padre Cento sia delleLL.AA.RR. il Principe Carlo di

Borbone delle Due Sicilie Ducadi Castro e Capo della RealCasa, e la Principessa Beatrice,Gran Prefetto Costantiniano, siadei cavalieri costantiniani di Si-cilia.

AdJ

S. FRANCESCO SAVERIO

S. Messanella Parrocchia

Madonna della Salutedi Catania

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LA NUOVA FENICEPAGINA 12 GENNAIO 2020

PENSIERI IN LIBERTÀIndubbiamente la famiglia ha

tutto il diritto di chiedere chel’immagine del proprio congiun-to non venga utilizzata per finiimpropri ma, nel caso in specie,mi sembra che non ci possa es-sere niente di male, in un conve-gno nel quale si parla di mafia,che sia stata utilizzata l’immagi-ne di un uomo simbolo della lot-ta alla mafia. Peraltro, la parte po-litica che avrebbe utilizzato l’im-magine è la stessa la cui fede ani-mava il magistrato ucciso dalla

mafia. Il giudice Borsellino, èevidenza pubblica, pur essendoestremamente corretto e separan-do sempre fede politica da impe-gno professionale, non faceva mi-stero di avere simpatie per la de-stra del MSI.

S i può dire, pensando a “Ungiorno di pioggia a New

York”, che Woody Allen abbiaesaurita la sua vena creativa e chesi compiaccia di un mondo in cuiil lusso, la superficialità dei sen-

timenti, la futile quotidianità del-l’effimero, sia diventati la sua ci-fra artistica. Bella la fotografia ela colonna sonora che esaltano leindimenticabili atmosfere ne-wyorkesi

Scrive Giuseppe Savagnone,ed io condivido, che «La “si-

nistra”, orfana del marxismo edel suo impegno nel sociale, datempo si è concentrata sulla di-fesa indiscriminata dei dirittidegli individui, a prescindere

dai doveri e dalle responsabili-tà che questi diritti dovrebberocomportare in una dimensionecomunitaria».

La cultura democratica ci in-segna che gli avversari si bat-

tono con le idee e il confronto po-litico, in Italia questa regola su-bisce un’eccezione, da trent’an-ni a questa parte, alle idee e alconfronto politico si sostituiscela scorciatoia giudiziaria.

Pasquale Hamel

S. MESSA IN SUFFRAGIODI S.M. FRANCESCO II

RE DEL REGNODELLE DUE SICILIE

Nel 125° anniversariodella scomparsa dell’ul-timo Re del Regno del-

le Due Sicilie, S.M. FrancescoII di Borbone delle Due Sici-lie, presso la Basilica Cstanti-niana della Magione, una rap-presentanza della delegazioneSicilia del Sacro Militare Ordi-ne Costantiniano di S. Giorgio,ha assistito alla S. Messa insuffragio dell’Anima Pia deldefunto Re. Mons. SalvatoreGrimaldi, parroco della Basili-ca Costantiniana della Magio-ne e cappellano costantiniano,ha celebrato la liturgia eucari-

stica. Nel giorno dedicato allaSacra Famiglia, Mons. Gri-maldi ha annunziato che la S.Messa è stata celebrata in suf-fragio del Re Francesco II.Mons. Glimaldi si è sofferma-to sulle cristiane virtù di Fran-cesco II, figlio della Beata Ma-ria Cristina Regina del Regnodelle Due Sicilie. Presenti ildelegato vicario Antonio diJanni e i cavalieri Manlio Cor-selli, Gregory Dendramis, An-tonino Patti, Andrea Di Gio-vanna, Giovanni Lupo e la da-ma Carmela Munda.

Antonio di Janni

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LA NUOVA FENICEPAGINA 13GENNAIO 2020

Quell’8 dicembre del1969, giorno in cui al-le 16, 37 una bomba

devastò a Milano l’agenzia dipiazza Fontana della Banca na-zionale dell’Agricoltura, nonpotrò certo dimenticarlo per-ché, anch’io, allora studenteuniversitario, come le 17 vitti-me innocenti del vile attentato,ero stato lì nella prima mattina-ta prima di prendere il treno perfare ritorno in Sicilia. La noti-zia dell’eccidio l’appresi, però,nella mattinata del giorno suc-cessivo quando, nella stazionedi Paola, dove si fermava il tre-no per una decina di minuti, ac-quistai un quotidiano che, inprima pagina, accompagnato dauna grande fotografia del luogodell’attentato, sparava un “Or-renda strage a Milano”, titolo a

caratteri cubitali. Non è faciledescrivere lo scoramento chemi prese, fu come un pugnonello stomaco: rabbia e impo-tenza scuotevano il mio cuore ela mia mente. Mentre il trenoriprendeva, fra uno scossone el’altro, la sua marcia verso sudnella mia mente ritornarono alrallenty le immagini del giornoprima, rivedevo infatti quelgrande salone, rivedevo i voltidi tanta gente che, ignara diquanto sarebbe di lì a qualcheora accaduto, mi si agitava in-daffarata attorno. Il quotidianorestava abbandonato sulle mieginocchia perché non avevoneppure voglia di leggere l’arti-colo; ero inebetito tanto da per-cepire appena i commentichiassosi dei miei compagni diviaggio. Da quello choc mi

riebbi solo a Villa San Giovan-ni, quando il treno, con il solitosferragliare infernale, arrestò lasua marcia prima dell’attraver-samento dello stretto. Fu allorache, con la paura di ritrovarefra le vittime un nome cono-sciuto, cominciai a leggere, con

le lacrime agli occhi, la cronacaatroce di un evento che sarebberimasto indelebile nella miamente che, in qualche modo,avrebbe cambiato, rendendonela percezione più insicura, lavita degli italiani tutti.

Pasquale Hamel

PIAZZA FONTANA

22° ANNIVERSARIO AIAS - CASTELVETRANO

D omenica 1° Dicembresi è svolta nei salonidell’Hotel Althea l’an-

nuale conviviale organizzata dal-l’Amministrazione della Sez.AIAS di Castelvetrano. Presen-ti i soci e i simpatizzanti, circa250 persone, provenienti da tut-ti i Comuni del Distretto che siavvalgono della insostotuibileopera dell’Ente. La Presidente,Professoressa Angela Puleo, ha il-

lustrato la valenza civile e cristia-na dell’aiuto dato a chi è in dif-ficoltà fisica.Ha comunicato cheMartedì alle ore 10 si terrà unconsiglio Comunale all’apertonei locali della Sezione per soste-nere il ricevimento e l’applicazio-ne della Convenzione Internazio-nae dei Diritti delle persone conDisabilità. Il Coordinatore delcentro, Dr. Elio Zuccarello, Com-mendatore del ns. Ordine, ha

organizzato in modo impeccabi-le la conviviale. Ha ricordato cheCastelvetrano è tra i pochissimicentri in tutta Italia che si avva-le dell’ippoterapia per aiutare i ra-gazzi autistici a socializzare e asentirsi responsabili. Presenti iCommendatori E. Zuccarello,G. Grandinetti, M. Salerno e i Ca-valieri E. Miceli, G.Lipari e B.Cacioppo.

Baldassarre Cacioppo

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LA NUOVA FENICEPAGINA 14 GENNAIO 2020

SOL IDAR I E TÀ

2 dicembre 2019

ICavalieri della DelegazioneToscana del Sacro MilitareOrdine Costantiniano di

San Giorgio per il progetto“Briciole di salute” hanno do-nato a don Piero, della Parroc-chia di San Biagio in CaschieriPT, generi alimentari di primanecessità e giocattoli da desti-nare alle famiglie bisognosedella comunità.

30 novembre 2019.

ICavalieri della DelegazioneToscana del Sacro MilitareOrdine Costantiniano di

San Giorgio, hanno donato adon Valerio Barbieri, della Par-

rocchia di Sant’Agostino in Li-vorno, generi alimentari di pri-ma necessità da destinare allefamiglie bisognose della comu-nità nell’ambito del progetto“Briciole di salute”.

Briciole di Salute a Patti (ME)

Giorno 04 dicembre2019, in occasione del-le prossime festività

natalizie, l’attività “Briciole disalute” è continuata su Patti afavore delle Suore FrancescaneInsegnanti di Roma che gesti-scono la Casa Diocesana di ac-coglienza “Sacra Famiglia”.Come già precedentemente ac-cennato tale collaborazione èstata voluta da S.E. Rev.maMons Mons. Guglielmo Giom-banco, Vescovo di Patti e Cav.Gr. Cr. di Grazia Ecclesiasticodell’Ordine Costantiniano,che, sensibile alle problemati-che legate ai familiari dei de-genti del locale ospedale im-possibilitati per ragione econo-miche a soggiornare presso

strutture ricettive del compren-sorio, ha deciso di mettere a di-sposizione detta struttura e nelcontempo ha rivolto un invitoal delegato vicario dell’Ordinein Sicilia, Nobile Antonio diJanni, ad integrare tale proget-to contribuendo alla consegnadi alimenti per le colazioni. Intale ambito i nostri volontariTony Zarrillo e FrancescoGuerrera, benemeriti costanti-niani hanno consegnato a SuorRita vari prodotti tra cui dolcidonati dall’Azienda dolciariaFratelli Costa di PiedimonteEtneo (CT).Finita la distribuzione i bene-meriti unitamente alle suore sisono raccolti nella piccola cap-pella giacente all’interno della

Sacra Famiglia oltre ai ritualiscambi di auguri in cui Suor Ri-ta omaggiava i volontari di bi-

scotti natalizi fatte da loro e giàdistribuite ai piccoli degenti dellocale ospedale.

Briciole di Salutea Livorno

Briciole di Salutea Pistoia

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LA NUOVA FENICEPAGINA 15GENNAIO 2020

COSTANTINIANABriciole di Salute

a Firenze5 dicembre 2019.

Il Cavaliere Costantino Cal-cabrina, a nome della Dele-gazione Toscana del Sacro

Militare Ordine Costantinianodi San Giorgio, ha consegnato aDon Daniele Centorbi e Don

Fulvio Capitani, presso la Chie-sa di San Jacopo in PolverosaFI, generi alimentari di primanecessità, da distribuire ai me-no fortunati della comunità. Ladonazione è parte del progettosolidale Briciole di Salute.

Briciole di Salutea Piana degli Albanesi

Giorno 9 dicembre, ilCavaliere del SacroMilitare Ordine Co-

stantiniano di San Giorgio Gre-gory Dendramis, incaricatopresso l’Eparchia di Piana degliAlbanesi dal Delegato Vicario,Nobile Antonio di Janni, Cav.di Gr. Cr. di Grazia, si è recatoin visita dall’ArchimandritaKola Ciulla consegnando vive-ri e presidi per la prima infanziaper il Progetto “Briciole di Sa-lute”. Portando i saluti del De-legato Vicario regionale del-l’Ordine si è discusso circa i

progetti caritativi che l’Ordinesvolge ed intende potenziarenel territorio diocesano a servi-zio dei bisognosi grazie anchealla benevola approvazione diS. E. Rev.ma Mons. DemetrioGallaro, Cav, di Gr. Cr. di Gra-zia Ecclesiastico Costantiniano.

9 dicembre 2019

Una rappresentanza diCavalieri della Delega-zione Toscana del Sa-

cro Militare Ordine Costanti-niano di San Giorgio, guidatadal Cavaliere Dino Greco, haconsegnato a nome della Dele-gazione pacchi alimentari alParroco Don Cristiano D’An-gelo della parrocchia di SanFrancesco a Bonistallo, da di-stribuire alle famiglie bisogno-se della comunità.

Briciole di Salutea Poggio a Caiano (PO)

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LA NUOVA FENICEPAGINA 16 GENNAIO 2020

SOL IDAR I E TÀBriciole di Salute alla Casa del Sorriso di Monreale

C ontinua la collaborazio-ne tra le delegazioni co-stantiniane di Sicilia e di

Toscana per fornire i presidi perla prima colazione e per la meren-da, ai bambini accolti presso la“Casa del Sorriso”. Circa 35bambini, provenienti da famigliaa rischio, vengono accuditi dal-le volontarie della Casa del Sor-riso diretta dal francescano Padre

Francesco. Le merendine, circaun migliaio che i bambini porta-no a scuola sono stati donatidalla delegazione Toscana, men-tre i biscotti per la prima colazio-ne, realizzati dalla benemerita diAlcamo Enza Pizzolato, dalladelegazione Sicilia. A consegna-re questi presidi il delegato vica-rio di Sicilia con la benemeritaLia Giangreco.

Briciole di Salute aPoggio a Caiano (PO)

13 dicembre 2019

Il referente per Prato e pro-vincia Cavaliere Dino Gre-co, a nome della Delegazio-

ne Toscana del Sacro MilitareOrdine Costantiniano di SanGiorgio ha consegnato al parro-co Don Fiorenzo Battistini del-la parrocchia di Santa Maria delRosario, pacchi di generi ali-mentari da distribuire nella co-

munità per i più bisognosi, ladonazione è parte del progetto“Briciole di salute”.

Lunedi 16 dicembre,S.A.R. la PrincipessaBeatrice di Borbone del-

le Due Sicilie, Gran PrefettoCostantiniano accompagnatadal delegato vicario costanti-niano di Sicilia e dalla beneme-rita Giovanna Galli, ha conse-gnato alcuni presidi per la pri-

ma infanzia del Progetto Bri-ciole di Salute, al referente diEnna e provincia, cav. MatteoBertino accompagnato dal cav.Alessandro Balsamo. Questipresidi saranno consegnati,presso la chiesa di S. Stefanodi Piazza Armerina prossima-mente.

La PrincipessaBeatrice di Borbone

delle Due Sicilie consegnai presidi del ProgettoBriciole di Salute

per Piazza Armerina

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LA NUOVA FENICEPAGINA 17GENNAIO 2020

COSTANTINIANA

Briciole di Salute a Monreale mese di dicembre

Mercoledi 18 dicembre,presso i locali annessialla chiesa di Maria

SS degli Agonizzanti, la dele-gazione Sicilia del Sacro Mili-tare Ordine Costantiniano di S.Giorgio, ha effettuato unagrande distribuzione di presidiper la prima infanzia per ibambini da zero a tre anni difamiglie bisognose. In occa-sione delle festività del mesedi dicembre si è effettuata unasola distribuzione triplicando ipresidi che mensilmente sonostati distribuiti. Oltre a panno-lini, dolciumi, latte, omoge-neizzati e pastina, sono stati

distribuiti numerosi giocattoli,vestiari e passeggini per bam-bini. Al progetto sono state ag-giunti due gemelle, nate daqualche giorno e una bambinanata proprio oggi.La famiglia di Briciole di Salu-te cresce e l’Ordine Costanti-niano, sotto l’Alto Patrocinio diS.E. Rev.ma Mons. MichelePennisi, Arcivescovo di Mon-reale e Priore Costantiniano diSicilia, è onorato ad accudirequesta schiera di bambini. Oggitutto ciò che è mostrato nellefoto è stato totalmente distri-buito. Al termine della distribu-zione il delegato vicario costan-

tiniano di Sicilia ha consegnatoalle volontarie Daniela Presti-giacomo e Antonella Zito i di-

plomi di benemerenza del Sa-cro Militare Ordine Costanti-niano di S. Giorgio.

18 dicembre 2019

Il referente per Prato e pro-vincia Cavaliere Dino Gre-co, a nome della Delegazio-

ne Toscana del Sacro MilitareOrdine Costantiniano di SanGiorgio ha consegnato ai rap-presentanti della Caritas dellaparrocchia di Santa Cristina inPilli, pacchi di generi alimenta-ri da distribuire nella comunitàper i più bisognosi, la donazio-ne è parte del progetto “Bricio-le di salute”.

Briciole di Salute a Poggio a Caiano (PO)

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LA NUOVA FENICEPAGINA 18 GENNAIO 2020

SOL IDAR I E TÀGiovedi 19 dicembre il

delegato vicario del Sa-cro Militare Ordine

Costantiniano di S. Giorgio, haconsegnato circa 300 Kg di pa-sta alla confraternita della Ma-donna Assunta della Real Chie-sa Carolina alla Guadagna. Lapasta , con altri prodotti alimen-tari raccolti dalla confraternita,saranno distribuiti alle famiglie

bisognose della Guadagna,quartiere di Palermo con molterealtà bisognose. Ad accogliereil delegato vicario il Superioredella confraternita signor Ange-lo Comigniano con alcuni con-frati. Il forte legame tra la RealChiesa Carolina e la Real Fami-glia Borbone Due Sicilie è ri-cordato dalle lapidi conservatenella chiesa.

Briciole di Salute alla Real Chiesa Carolina

Giorno 19 dicembre2019 il cavaliere Dott.Cristoforo Arena ac-

compagnato dal presidente del-l'Aira, Dott ferro Infranca han-no donato alle Suore della Ma-donna della Tenda di Cristo ad

Acireale, rappresentata da SuorRosalba La Pegna e Suor Alfon-sina Fileti, derrate alimentariche Le aiuteranno a continuarel’aiuto costante e straordinarioche danno ai loro Assistiti datantissimi anni.

Briciole di Salutead Acireale

Briciole di Salute aS. Martino delle Scale

Venerdì 20 dicembre, ildelegato vicario costan-tiniano di Sicilia, ha

consegnato alcuni presidi per ilProgetto Briciole di Salute pres-so l’Abbazia benedettina di S.Martino delle Scale. Dom Ber-

nardo, responsabile della Caritasbenedettina, ha ricevuto dalladelegazione costantiniana di Si-cilia pastina per bambini, latte,pannolini e omogeneizzati chesaranno distribuiti alle famiglieassistite dai padri benedettini.

Briciole di Salute a Santa Caterina Villarmosa

L a Delegazione Sicilia delSacro Militare Ordine Co-stantiniano, in occasione

delle festività natalizie, ha dona-to 150 Kg di pasta, pelati e diver-si panettoni al Banco alimentaredi San Caterina Villarmosa. Aconsegnare i presidi i cavalieriMichele Antonio Tramontana eGiovanni D’Agostino. Il Banco

alimentare, gestito dal Cappella-no Costantiniano Don AntoninoLa Paglia e da alcuni volontari,distribuisce mensilmente alimen-ti a famiglie bisognose.Il Contributo Costantiniano,come previsto dal progetto co-stantiniano “Briciole di Salute”,è un opera cristiana finalizzata adaiutare chi ha bisogno e i cava-

lieri, per vocazione, si adopera-no in questo.I cavalieri Tramontana e D’Ago-stino hanno confermato a Don LaPaglia il convincimento cristia-no che donare è un mezzo per rin-graziare il Buon Dio delle graziericevute e che è giusto condivi-dere quanto si ha con chi ha piùbisogno.

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LA NUOVA FENICEPAGINA 19GENNAIO 2020

COSTANTINIANANel pomeriggio del 21 di-

cembre 2019, una rap-presentanza della Dele-

gazione Toscana del Sacro Mi-litare Ordine Costantiniano diSan Giorgio - Cavalieri di Me-rito Dino Greco e GiacomoPerrina - ha provveduto allaconsegna ufficiale di una so-

stanziosa donazione alimentarein favore della associazioneGiorgio La Pira di Prato. Taleassociazione, rappresentata nel-l'occasione dalla responsabileElena Pieralli, è da anni attivasul territorio pretese per la som-ministrazione di pasti a benefi-cio dei più bisognosi.

Briciole di Salute a Prato

Briciole di Salute a Noto epranzo alla mensa di S. Corrado

S abato 22 dicembre a Noto,il comm. Marcello Canto-ne, referente per Noto, ha

consegnato alla mensa di S. Cor-rado, diretta da Frà Volantino, deiPiccoli Frati e Piccole Suore diGesù e Maria di Noto, presidi ali-mentari per il progetto briciole disalute. La consegna dei presidi si

è svolta alla presenza di S.E.Rev.ma Mons. Antonio Staglianò,Vescovo di Noto e Cav. di Gr. Cr.di Grazia Ecclesiastico del SacroMilitare Ordine Costantiniano diS. Giorgio. Ricordiamo che lamensa è nata per desiderio diMons. Staglianò per dare un pa-sto caldo alle famiglie bisogno-

se. Ogni giorno i frati cucinanoper circa trenta bisognosi checonsumano il pasto presso i loca-li della mensa. Subito dopo laconsegna dei presidi, il Vescovoha partecipato, insieme al comm.Cantone e ai frati, al pranzo diNatale con le famiglie che fre-quentano la mensa.

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LA NUOVA FENICEPAGINA 20 GENNAIO 2020

SOL IDAR I E TÀBriciole di Salute

ad Acireale

G iovedì 27 Dicembre,in Acireale (CT),nell’ambito del Pro-

getto Briciole di Salute svol-to sotto l’Alto Patrocinio delVescovo di Acireale, S.E.Rev.ma Mons. Antonino Ra-spanti, Vice Presidente dellaCEI per il Sud Italia nonché

Cav. Gr. Cr. di Grazia Eccle-siastica, grazie alla disponi-bilità del Dott. Alfredo Petra-lia, i ragazzini che sono ospi-tati nella Comunità Madonnadella Tenda di Cristo, hannopotuto effettuare una accura-ta visita odontoiatrica per laprevenzione orale.

Lunedi 30 dicembre,presso i locali annessialla chiesa di S. Stefano

a Piazza Armerina, si è svoltala consueta distribuzione dipresidi per la prima infanziadel progetto Briciole di Salute.I cavalieri Matteo Bertino, re-ferente costantiniano per Ennae provincia, Alessandro Balsa-mo e Marco Milazzo, hannoconsegnato latte, panettoncini,pastina, omogeneizzati, ve-stiari e giocattoli per i bambi-

ni da zero a tre anni, al parro-co Don Dario Pavone, cappel-lano costantiniano. La presen-za costantiniana a Piazza Ar-merina fornisce un valido aiu-to alle famiglie bisognose conbambini. Il Vescovo della Dio-cesi di Piazza Armerina, S.E.Rev.ma Mons. Rosario Gisa-na, Cav. Gr. Cr. di Grazia Ec-clesiastico, ha sempre apprez-zato questa presenza del pro-getto Briciole di Salute nellasua Diocesi.

Briciole di Salutea Piazza Armerina

Giovedì 27 Dicembre, inPaternò (CT), presso laBisaccia del Pellegrino

mensa sociale diretta e coordi-nata dal Diacono SalvatoreMazzamuto, una rappresentan-za del Sacro Militare OrdineCostantiniano di San Giorgio,ha effettuato la consueta distri-buzione dei presidi alimentarinell’ambito del Progetto “Bri-ciole di Salute”.Presso la struttura che fornisceun pasto caldo a tutti i biso-gnosi dell’importante centro, icavalieri costantiniani Dome-

nico Arcoria, Sergio D’Urso,Antonino Amato, GiuseppeD’Urso e il M.A. Flavio Maz-zotta ed il Sig. SebastianoRaffa, hanno provveduto allaconsegna di pasta, derrate ali-mentari e stoviglie mono usonecessarie per permettere aivolontari della struttura di po-ter svolgere la loro preziosaopera.Il Diacono Mazzamuto ha avu-to parole di elogio per la vici-nanza e le donazioni effettuatedai cavalieri Costantiniani nelcorso dell’anno.

Briciole di Salute a Paternò

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LA NUOVA FENICEPAGINA 21GENNAIO 2020

CHIESA DI GESÙ E MARIA AD ACIREALE

Si è svolta giorno 4 di-cembre la prima iniziati-va volta a riaprire al cul-

to la chiesa di Gesù e Maria divia Dafnica ad Acireale.L’evento è stato promosso daiCavalieri del Sacro Militare Or-dine Costantiniano di San Gior-gio ai quali è stata affidata lachiesa dal Vescovo Raspanti.Per l’occasione, i cavalieri han-

no unito le forze con un gruppodi Marines della NAS Sigonel-la appartenenti alla taskSPMAGTF-CR-AF 20.1 e ac-compagnati dal ResponsabileRelazioni Esterne della NASamericana Alberto Lunetta. Ivolontari americani e italiani,coordinati dall’avvocato NinniAmato, cavaliere costantiniano,e dal cav. Massimo Natale Pu-

trino, hanno trascorso la matti-nata spazzando, pulendo esgomberando i locali dellachiesa. L’iniziativa ha riscossosuccesso anche tra i passanti,molti dei quali, vedendo lachiesa aperta dopo tanto tempo,si sono complimentati con i vo-lontari per l’impegno profusonel renderla fruibile. Presenteanche il parroco Don Marcello

Pulvirenti che ha ringraziato ivolontari tra i quali c’era ancheil cappellano cattolico america-no Padre Gregory Lesher. Se-guiranno nei prossimi mesi altreiniziative di volontariato a favo-re di questo gioiello architetto-nico del Barocco acese che inpassato ha ospitato le reliquiedella patrona Santa Venera.

Massimo Putrino

Carrara (MS) 8 dicembre 2019

Nella suggestiva chiesadella Madonna del Car-mine, i Cavalieri della

Delegazione Toscana del Sacro

Militare Ordine Costantinianodi San Giorgio, hanno parteci-pato al Santo Rosario uniti algruppo di preghiera di San Pioda Pietralcina.

Al termine della cerimonia èstato scoperto un busto di SanPio da Pietralcina, donato dalCavaliere Franco Barattini inmarmo bianco statuario estrat-

to dalla cava Michelangelo escolpito da Luciano Massarinei laboratori della ditta Ba-rattini.

Edoardo Puccetti

Dono di un busto di San Pio da Pietrarlcina

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LA NUOVA FENICEPAGINA 22 GENNAIO 2020

CONCERTO NATALIZIO A MONREALE

Sabato 14 dicembre alleore 21, presso la chiesacostantiniana di Maria SS

degli Agonizzanti a Monreale, siè tenuto il concerto di Natale or-ganizzato dal comune di Mon-reale e dalla Delegazione Siciliadel Sacro Militare Ordine Co-stantiniano di S. Giorgio. Il Goe-the Chor, diretto magistralmenteda Serena Pantè, ha eseguito bra-ni natalizi sia in italiano che intedesco, svedese e in lingua zulù.

Presenti l’assessore alla culturadel comune di Monreale Giu-seppe Pupella e il presidentedel consiglio comunale MarcoIntravaia, cav, costantiniano. Atermine del concerto, applaudi-to dal pubblico che ha affollatola chiesa, il delegato vicario haconsegnato al coro polifonicouna lettera di riconoscimento euna medaglia della delegazionecostantiniana di Sicilia.

AdJ

PENSIERI IN LIBERTÀF ra leninismo e fascismo esi-

stono molte affinità e, perfi-no, coincidenze. Entrambi in-tendono, ad esempio, forzare lanatura umana per creare l’uomonuovo. Inoltre in entrambi c’èl’interesse alla esaltazione delloStato, nel caso del fascismocome fine, nel caso del comuni-smo come mezzo. Per non parla-re della violenza e del soffoca-mento delle libertà ritenuti essen-ziali per la propria affermazione.Esiste, dunque, una profonda in-coerenza in quanti ne demoniz-zano uno senza, conseguente-mente, considerare un male an-che l’altro.

Nel 1827, il governatore gene-rale dell’India, lord William

Bentick – lo stesso Bentick cheappoggiò quei baroni siciliani checostrinsero la dinastia borbonicaad accettare la Costituzione del

1812 – in forza dei poteri a luiconferiti come delegato imperia-le, mise fuori legge quella che de-finì “una pratica terribile” dellatradizione culturale indiana. Sitrattava della “Sati”, l’usanzaindù di bruciare alla morte delmarito la vedova sulla pira fune-bre. Com’era prevedibile, alla de-cisione seguirono turbolenze e ri-volte e si additarono il governa-tore e l’amministrazione inglesecome responsabili di volere sof-focare quell’antica cultura. Per lacronaca, nonostante l’impegnofermo dei britannici, l’ordinevenne più volte trasgredito e,dopo la fine dell’impero inglese,il governo della neonata Federa-zione indiana, rispetto alla fer-mezza inglese, si dimostrò mol-to ambiguo in merito, al puntoche anche ai nostri giorni, qual-che caso di “Sati” si è registratonelle aree più arretrate del Pae-

se. Ho ricordato questa vicendaper rispondere a chi, irresponsa-bilmente, sostiene che le culturee le tradizioni culturali, diverse daquelle occidentali, vadano “inogni caso” rispettate e che ai pro-getti di interculturalità, che ten-dono all’integrazione, vorrebbeinvece sostituire il cosiddettomulticulturalismo. Se fosserovissuti negli anni di Bentick,sono convinto che costoro avreb-bero tacciato il governatore di tru-ce imperialismo e bieco razzismoin quanto, proprio per rispetto allacultura indù, non avrebbe dovu-to adottare quel provvedimento“civile”- scrivo “civile” senzapreoccupazione che il solito po-liticamente corretto tiri fuori ilcoltello - fregandosene che, inquel pezzo di mondo, sul qualeallora governavano, la mattanzadelle vedove potesse atrocemen-te continuare.

La tragedia le Troiane, nellaversione che Davide Liver-

more ha messo in scena a Siracu-sa, grazie anche alla splendida in-terpretazione di Maddalena Crip-pa nella parte di Ecuba, a mio pa-rere, ha risposto ai canoni forma-li che ispirarono l’autore. L’orro-re della guerra, che Euripide inten-de evidenziare, si porta dietrouno scetticismo di fondo che met-te in discussione la teogonia clas-sica. Gli Dei, gli eroi, i valori stes-si, che hanno forgiato l’uomogreco, in un tempo di transizione,perdono per l’autore il credito dicui avevano goduto; essi, dunque,non costituiscono più riferimen-to certo. E’ la deflagrazione delpoliteismo, delle divinità che co-stituiscono un mondo parallelo alnostro, un mondo nel quale ivizi, le lotte e le invidie domina-no drammaticamente la scena.

Pasquale Hamel

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LA NUOVA FENICEPAGINA 23GENNAIO 2020

PALERMO AL TEMPO DEI GIORNALI

Pochi sono a conoscenzache Palermo, pur con ilimiti culturali che sono

stati spesso denunciati, in piùoccasioni ha registrato una vo-cazione alla comunicazionegiornalistica molto più elevatadi altre città che vantano benmaggiore attenzione verso i fat-ti culturali. Basta infatti scorre-re la stampa che segue gli even-ti del 1848, periodo in cui oltrecinquanta periodici, ed alcunidi grande qualità, si contendo-no il seppur limitato spazio dilettori, per rendersene conto. Diquesta tradizione è, anche, si-gnificativo esempio la stampavenuta fuori nel dopoguerra,tempo di grandi passioni e didecisive scelte politiche per ilfuturo del Paese e della stessaSicilia. Di queste esperienze,Giuseppe Palmeri, già valorosoe colto segretario generale dellaSocietà Siciliana per la storiapatria, con il suo “Palermo altempo dei giornali”, edito daDario Flaccovio, ci regala unainteressante e ragionata panora-mica. Si tratta di un vero e pro-prio racconto della stampa deldopoguerra, stampa che appas-sionò molti lettori orientandolisu quanto stava avvenendo aPalermo, in Sicilia ma, anche,nel resto del Paese. Dalla lettu-ra del volume, che è anche il ri-percorrere quanto accadeva inquelli che, un noto intellettualepalermitano, indicò come “An-ni roventi”, viene fuori un’im-magine meno oleografica di Pa-

lermo, un’immagine al cui cen-tro sta una comunità che, ancheattraverso i numerosi fogli edi-tati, si interroga e si confronta,senza esclusione di colpi, sulproprio futuro e lo fa da diverseangolature, da quelle progressi-ste, dominata dalle utopie mar-xistiche o socialiste, a quellemoderate, su cui molto influi-sce la presenza di una Chiesamilitante, a quelle di destra,spesso estrema, che raccoglie inostalgici di una storia, quelladel fascismo, che in Sicilia haavuto un’interpretazione tiepi-da al punto da potersi definire,la definizione è mia, fascistiz-zazione passiva. Puntuali sono,soprattutto, le notazioni sul-l’Autonomia regionale sicilia-na, istituzione che, con più omeno calore, venne evidenziatacome speranza per il futuro del-l’isola. Proprio la Regione e ilceto politico che l’ha abitata èterreno di scontro e di confron-to che anima giornalisti e gior-nali. Ma se la Regione istituzio-ne è centrale nell’attenzione, lastampa di cui si parla non tra-scura di allungare lo sguardo aiproblemi dell’isola inquadran-doli, come appariva giusto, inun’ottica che supera i suoi con-fini fisici e si fa nazionale eperfino europea. Scendendo nelparticolare, Palmeri si soffermain particolare su otto periodiciche - ad eccezione dell’Avvisa-tore, giornale fondato addirittu-ra nel 1867 e durato con alternefortune, fino al 1994 – hanno

avuto durata molto breve e chetuttavia hanno provocato e ani-mato quel dibattito pubblicoche è il sale di qualsiasi sanademocrazia. Esaminando questiperiodici, che trovano brillanticollaboratori o redattori, l’auto-re ci restituisce brani illuminan-ti sui quali, ancor oggi, sarebbe

opportuno riflettere. Non ci re-sta, dunque, che complimentar-ci con Palmeri, per averci rega-lato questo valoroso contributo,estendendo l’apprezzamentoall’editore che, pubblicandolo,ha compreso il valore del lavo-ro compiuto dall’autore.

Pasquale Hamel

COMPRA SUD. SUD È MEGLIO!COMPRA SUD. SUD È MEGLIO!Quando facciamo la spesa, leggiamo le etichette e compriamo solo prodotti

meridionali. Difendiamo così la nostra economia e la nostra cultura.COMBATTIAMO CONCRETAMENTELA DISOCCUPAZIONE DEL SUD!

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LA NUOVA FENICEPAGINA 24 GENNAIO 2020

MEDICI ILLUSTRI SICILIANIDALLA A ALLA ZETA

MicheleFoderà

N acque ad Agrigento nel1793, intraprese gli studidi medicina all’Universi-

tà di Catania. Dopo la laurea sidedicò alla fisiologia. Per appro-fondire le conoscenze della ma-teria si recò a Parigi dopo avervinto una borsa di studio. Qui di-venne allievo di François Magen-die considerato il pioniere dellafisiologia, noto pure per il “forodi Magendie” una cavità del-l’encefalo che egli aveva scoper-to. Sotto la guida del maestro di-venne un grande esperto fisiolo-go in un’epoca in cui ancora leconoscenze e le applicazioni delsettore erano agli albori.Attraverso i suoi esperimenticonfermò la legge di Bell-Mangedie messa a punto dalmedico scozzese Charles Bell edal fisiologo francese Mange-die che riguardava la scopertadel fatto che il sistema nervosonon è formato da tessuto indif-ferenziato e di conseguenzanon è indifferenziata la sua at-tività. In pratica i nervi perife-rici che si originano dalla spinadorsale hanno due radici, unaanteriore che trasmette le infor-

mazioni che riguardano il mo-vimento, un’altra posterioreche ha a che vedere con la sen-sibilità. Se viene danneggiatauna radice anteriore si innestail fenomeno della paralisi deimuscoli che sono in collega-mento in quella zona, che peròmantengono la sensibilità. Ildanneggiamento della radiceposteriore provoca invece laperdita di sensibilità della parteinteressata, restando integra lapossibilità di contrazione mu-scolare. Si interrompe il con-tatto necessario a far funziona-re in sintonia il sistema nervo-so delle parti compromesse.Formulò la teoria dell’assorbi-mento e dell’esalazione consi-stente nel principio che l’appa-rato circolatorio assorbe liquidie gas e nei linfonodi bronchialisono presenti soluzioni salineche vengono filtrate attraversoil sistema linfatico. Si occupòdelle funzioni del liquido inter-stiziale e del siero presente nel-le cavità, dimostrandone la ca-pacità di assorbire, scoprendocosì l’esistenza dei fattori dicrescita come la caloria e il gal-vanismo, l’una unità di misuradell’energia e l’altro il possessointrinseco di elettricità prodottadal cervello, che viene trasmes-sa attraverso i nervi e immagaz-

zinata nei muscoli. Per questascoperta ricevette un premiodall’Accademia francese inparticolare per la pubblicazionedell’opera “Recherches expéri-mentales sur l’absorption etexhalation” Parigi, 1824Venne in contatto con il biologofrancese Georges Cuvier e ilmedico anatomista AntoinePortal che gli offrirono possibi-lità di lavoro con importanti in-carichi.Avversò la teoria del fisiologoFrançois Broussair il quale so-steneva che il centro delle emo-zioni fosse lo stomaco. Fu no-minato membro dell’Institutede France molto giovane aven-do infatti solo 30 anni.Nel 1827, vinse la cattedra difisiologia dell’Università diPalermo, dove si recò lascian-do Parigi. In questa fase dellasua vita si dedicò allo studiodella filosofia. Nel 1846 pub-blicò un’importante opera:“Trattato sulle abitudini, ove aluogo discorre la loro forza edinfluenza su tutte le azioni del-la vita per tutte le classi dellasocietà” Il libro scatenò unoscandalo al punto che vennemesso al bando dalle autorità.Dopo questo avvenimento de-cise di tornare in Francia doveriprese la sua attività di studio-

so con nuovo slancio e entusia-smo. Ritornò a Palermo nel1848 durante la rivoluzione si-ciliana. Morì il 30 agosto diquell’anno forse avvelenato,ma la notizia non è confermatada prove certe.Le sue opere scritte anche infrancese ebbero larga diffusio-ne. Si ricordano “Recherchessur les sympathies et sur autresphenomènes qui sont ordinai-rement attribués comme exclu-sifs au système nerveux” Pari-gi, 1822; “Teoria sulla verità”;“Trattato sulle abitudini, ove aluogo discorre la loro forza edinfluenza su tutte le azioni del-la vita per tutte le classi dellasocietà” Palermo, 1846, checome accennato sopra, creògrande scalpore per i suoi con-tenuti.

Anna Maria Corradini

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LA NUOVA FENICEPAGINA 25GENNAIO 2020

Le sette meraviglie delmondo antico erano lestrutture e le opere archi-

tettoniche costruite da manoumana che i Greci e i Romani, alloro tempo, ritenevano le piùbelle e straordinare. Nel 2000,durante i Giochi della XXVIIOlimpiade, svoltasi a Sydney, losvizzero-canadese Bernard We-ber lanciò un referendum mon-diale via internet con il quale sidoveva stabilire, a distanza di

circa 2.400 anni, quali fossero lenuove meraviglie del mondo. Lenuove 7 meraviglie dovevanoessere scelte tra 17 opere archi-tettoniche ed essere votate se-condo un ordine di preferenzaper poi farne una classifica. Ilsuccesso dell’iniziativa fuenorme presso l’opinione pub-blica mondiale e la forte pres-sione esercitata da questa fece sìche la lista delle opere inseritesuperasse il numero di 150 opere

e facesse più volte posticiparela chiusura del sondaggio ancheper i voti che pervenivano via te-lefono o SMS. Così la primafase della votazione terminò il24 dicembre 2005.Il concorso per la selezione deisiti non era legato all’UNESCO,ma organizzato a scopo di lucroda una società svizzera, laNOWC, che sottopose le prime77 opere al vaglio di sette giu-dici internazionali, compreso il

presidente dell’UNESCO diquel periodo. Tra le 77 candi-date furono tre le costruzionipresenti in Italia: il Colosseo (4°più votato), la Torre pendente diPisa (7°più votata), il PalazzoDucale di Venezia (26°). Nellalista delle candidate erano pre-senti e classificate come costru-zioni italiane pure la Basilica diSan Pietro (61°) e la CappellaSistina (69°), anche se presentinella Città del Vaticano.

LE 7 MERAVIGLIEDEL MONDO MODERNO

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Il 1º gennaio 2006, i sette giudiciresero note le 21 opere finalistee la scelta ufficiale delle nuovesette meraviglie del mondo av-venne a Lisbona il 7 luglio 2007,data scelta ad arte per la ricorsi-vità del numero 7 (07/07/07) e ilrisultato fu questo:1) la Grande muraglia (Cina),lunga 8.851, 8 km e secondo re-centi stime 21.196, 18km. Rea-lizzata nel 215 a.C. per difen-dere invano il territorio cinese

dalle invasioni dei Mongoli, èstata dichiarata patrimonio del-l’Umanità Unesco dal 1987.2) il sito archeologico di Petra(Giordania), dal fascino unico eparticolare che ha attirato ancheregisti che l’hanno scelto comeset per alcuni film di avventurae fantascienza è stato dichiaratoPatrimonio Unesco dell’Uma-nità dal 19853) il Cristo redentore (Brasile).Nella città di Rio de Janeiro, a

700 metri s.l.m., in cima alMonte Corcovado, simbolodella città è una delle più famoserappresentazioni di Gesù Cristo.Inaugurato nel 1931, la statua èalta 38 metri (8 il solo basa-mento), è accessibile tramite unalinea ferroviaria o salendo 222gradini.4) la Città perduta di Machu Pic-chu (Perù), uno dei luoghi piùmisteriosi al mondo, apparte-nuto e creato dagli Inca. Lette-

ralmente la “Montagna Vec-chia”, pare sia stata costruitacome residenza estiva dell’im-peratore Pachacùtec nel 1440. IlCammino Inca, la Porta delSole, il Tempio della Luna, luo-ghi sacri e mistici.5) il complesso di Chichén Itzá(Messico), copre un’area di 3km quadrati. Qui si trova la Pi-ramide di Kukulcan, chiamataanche “El Castillo”, dove sullascalinata nord, durante gli equi-

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nozi di primavera e Autunno, alcalare del sole, si proiettaun’ombra a forma di serpentepiumato, Kukulkcan!6) il Colosseo (Italia). Nel nostroBel Paese, la nazione con la piùalta concentrazione di meravi-glie ed opere d’arte, il Colosseoper gli stranieri è uno dei sim-boli più famosi e riconosciutiche rappresenta Roma ma unpo’ anche l’Italia. Il Colosseo, oAnfiteatro Flavio, è il più grande

anfiteatro al mondo, con una ca-pienza di 50.000 spettatori; co-struito tra il 72 e l’80 a.C., ve-niva utilizzato per spettacoli divario genere: Munera, lotte fragladiatori, Venationes, lotte traanimali, Noxii, esecuzione dicondannati da parte di animali odi altro genere.7) il Taj Mahal (India). Si trattadi un mausoleo fatto erigeredall’imperatore per la sua mo-glie preferita. Dall’impressio-

nante bellezza architettonica ecreativa, esso si presenta sem-pre diverso in base alle oredella giornata: il gioco di lucicreato dal marmo che lo rivesteinteramente, insieme alle pietrepreziose incastonate, lo rico-prono di una luce rosa, bianca odorata, particolarmente sugge-stiva soprattutto all’alba o altramonto. La perfetta simme-tria della costruzione la rendequasi surreale: si racconta addi-

rittura che l’imperatore, alcompletamento dell’opera,mozzò le mani degli operai edecapitò il progettista in modoche più potesse essere costruitaun’opera di eguagliabile bel-lezza.Queste nuove sette meravigliesono opere architettoniche cheidealmente vogliono richiamarel’antico elenco delle sette mera-viglie del mondo antico risalenteal III secolo a.C. Le antiche co-

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struzioni, prive della modernatecnologia, avevano esaltato an-cora di più le capacità d’inge-gno, di creatività e dedizioneperché erano state eseguite an-che a rischio di tante vite umaneed erano: la Piramide di Cheopea Giza, il Colosso di Rodi, ilFaro di Alessandria in Egitto, laStatua di Zeus a Olimpia, i Giar-dini pensili di Babilonia, il Mau-soleo di Alicarnasso, il Tempiodi Artemide a Efeso.

Giustamente alcuni hanno fattonotare che in realtà le nuovesette meraviglie moderne, ec-cetto il Cristo redentore, nonerano affatto nuove perchéerano state tutte costruite inepoche passate e così purequelle che seguivano nel-l’elenco come: le Piramidi diGiza (Egitto) con la Grande Pi-ramide di Giza, l’unica delle“vecchie” meraviglie ancora ri-maste in piedi e che, benché

esclusa dal concorso, fu peròeletta “Meraviglia Onoraria”,l’Acropoli di Atene (Grecia),l’Alhambra (Spagna), l’AngorWat (Cambogia), il Moai del-l’isola di Pasqua (Cile), Stone-henge (Inghilterra), il Tempiodi Kiyomizudera (Giappone),l’Hagia Sophia (Turchia), il Ca-stello Neuschwanstein (Germa-nia), il Cremlino (Russia), Tim-buctu (Malì). La critica al con-corso era che bisognava pren-

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dere in considerazione solo leopere più recenti belle e interes-santi come: la Tour Eiffel(Francia), il Canale di Panama,il Burj Khalifa, il Taj Mahal, ilPonte di Brooklyn, La Statuadella Liberta, L’Empire StateBulding di New york, la ferro-via Lima-Huancayo, la Sta-zione Spaziale Internazionale,il Teatro dell’Opera di Sidneyetc…

Carla Amirante

LA NUOVA FENICEDirettore responsabile: Antonio Di Janni

Stampa a cura della Casa Editrice CE. S. T. E. S. S.via Catania, 42/B - Palermo

Autorizzazione del Tribunale di Palermo n. 13 del 15. 03. 96Casa Editrice CE. ST. E. S. S.

Centro Studi Economici-Sociali Siciliavia Catania, 42/B - Tel. 091. 6253590 - PALERMO

e-mail: [email protected]

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LA PASTA NACQUE IN SICILIALa pasta, il simbolo del-

l'alimentazione italiana,ha una sua storia in gran

parte ignorata. I Romani, i Grecie gli Etruschi mangiavano qual-cosa di simile, una sorta di lasa-gna detta "lagana", che venivacondita con la carne e cotta alforno. In una tomba etrusca diCerveteri è stato trovato tuttol'occorrente per preparare la pa-sta: spianatoria, mattarello e una"rotella" per tagliare il bordo on-dulato della sfoglia.Ma la pasta secca così comeoggi la conosciamo noi è nata aTrabia, in provincia di Palermo.Il geografo arabo Edrisi nescrive nel 1154, quando in Sici-lia c’era Ruggero II di Sicilia, eparla di un "cibo di farina informa di fili" chiamato "triyah",dall'arabo "itrija", una specie dispaghetto bucato. A Palermo cisono ancora i “vermiceddi ditria”, in Puglia il famoso primopiatto Ciciri e tria.Così spiega Edrisi: “A ponente diTermini è un abitato che s'addi-manda ‘At Tarbiah’ (la quadrata):incantevole soggiorno; (lieto)d'acque perenni che (danno motoa) parecchi molini. La Trabia hauna pianura e de' vasti poderi ne'quali si fabbrica tanta (copia di)paste da esportarne in tutte leparti, (specialmente nella) Cala-bria e in altri paesi di musulmanie di cristiani: che se ne spedi-scono moltissimi carichi dinavi… Nel porto poi di questopaese si prende quel gran pesce

che addimandasi il tonno”. Quei"vermiceddi di Tria"si esporta-vano in botti in Calabria, in altriPaesi musulmani e cristiani, intutta la Penisola. La rotta principefu quella di Genova (visti i le-gami fra Trapani e la "Superba"anche sul piano del cibo, vedi ilpesto che esiste in entrambe lecucine) e i commercianti geno-vesi la diffusero in tutto il NordItalia. Nel XV secolo Bartolo-meo Sacchi parla di "trie geno-vesi" o "paste di Genova".All'epoca, questa pasta si man-giava "stracotta" e veniva con-dita con formaggio grattugiato espezie in polvere, successiva-mente con il burro abbinato azucchero e cannella. Per i po-

veri era un piatto unico, per iricchi un contorno da servire concarne, uova e pollame.Ma fu nel Seicento che la pastaebbe la sua consacrazione. In-fatti divenne il cibo principaledel Regno di Napoli dove di-ventò il piatto principale del po-polo. A Napoli si cominciò aprodurre quella essiccata, nelnord Italia (tranne la Liguria) simantenne la tradizione della pa-sta fresca all'uovo anche perquestioni climatiche (solo ilclima secco e ventilato favorival'essiccazione).La produzione in Campania videnascere i primi stabilimenti aGragnano e Torre Annunziata eben presto i napoletani nel

XVIII vennero chiamati "man-giamaccheroni", un termine chesecoli dopo venne usato informa dispregiativa anche neiconfronti degli emigranti che ar-rivavano in America.Nel Settecento il passaggio a"simbolo" della cucina italianae, oggi, della dieta mediterraneaa pasta ccà pummarola 'n coppa,la pasta con la salsa di pomo-doro, il genere di condimentoche tutti, nel mondo, conosconoe (spesso) storpiano con impro-babili ricette spacciate per Madein Italy.

Tratto da:Rete di Informazione

del Regno delle Due Siciliewww.reteduesicilie.it

LA NUOVA FENICEPAGINA 29GENNAIO 2020

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LA NUOVA FENICEPAGINA 30 GENNAIO 2020

PENSIERI IN LIBERTÀHo appena comprato il volu-

me, fresco di stampa, diMimmo Franzinelli e MarcelloFlores sulla “Storia della Resi-stenza” editore Laterza. A quasitrent’anni dal saggio di ClaudioPavone, che consacrava il concet-to di “Resistenza come guerra ci-vile”, anche questo libro sarà si-curamente oggetto di polemi-che perchè ne mette in evidenzale contraddizioni e cioè l’essereconsiderata, da molta parte deicomunisti che vi parteciparono,soprattutto “guerra di classe”anche se sullo sfondo della “guer-ra di liberazione”. Si tratta di unsaggio di quasi 700 pagine alquale dedicherò il mio tempo apartire dalla seconda metà di di-cembre. Vi darò notizie.

Uno dei principi fondamenta-li su cui si regge la certezza

del diritto è quello della irrretro-attività degli atti normativi, e cioèche la legge vale solo per il futu-ro. L’avere approvato norme cheseppure motivate da nobili prin-cipi, quelli di eliminare presun-ti privilegi, violano questo capo-saldo, mette in crisi l’intero or-dinamento giuridico e rende ol-tremodo fragile la nostra demo-crazia. Ecco perchè io, non par-lamentare ne titolare di vitalizio,non posso che guardare con pre-

occupazione la decisione di ta-gliare i vitalizi ai parlamentari

Sono fra quelli, a quanto parenon molti, che pagano le

tasse anche perchè, a parte quel-le locali, nella stragrande parte mivengono trattenute alla fonte.Fatta questa premessa, vogliospendere qualche battuta su chinon paga le tasse. E non mi rife-risco ai grandi evasori che, per ra-gioni soprattutto ideologiche,sono messi alla gogna come sefossero la causa prima del disa-stro delle nostre finanze. Mi ri-ferisco ai piccoli evasori, che sot-traggono alle imposizioni fisca-li circa il 70% dell’intero monteevasione. E’ la classica ipocrisiaitaliana, gridare ufficialmenteall’untore e poi, nel privato, nonfare nulla per difendersi dall’un-zione. Dico questo perchè l’eva-sione la alimentiamo noi cittadi-ni quando non pretendiamo lega-lità da chi la pratica. La vera eva-sione si collaca nell’area dei li-beri professionisti, dei commer-cianti, degli artigiani, ma di que-sti non si deve parlare perchè por-tano ben poco o niente al discor-so ideologico. Ma c’è un temache, ancor ipocritamente, si elu-de. Parlo del peso del fisco, il li-vello di imposizione in questo no-stro Paese è tale da compromet-

tere la crescita. Diciamolo pure,senza peli sulla lingua, che spes-so si evade per restare sul merca-to e garantire lavoro alla gente.

Oggi, 12 dicembre, il silenzioper ricordare le vittime di

piazza Fontana e, con esse, tutte lealtre che il fanatismo politico chesi richiamava al fascismo squadri-sta, al comunismo leninista e allostragismo palestinese hanno semi-nato negli anni settanta e ottantanel nostro Paese mettendo a rischiola nostra giovane democrazia.

Nel silenzio assordante degliopinion maker apprendiamo

- fonte world watch list - che nel2018 la mattanza anticristianaha fatto ben 4035 vittime e che,in attesa dei dati definitivi, le in-discrezione danno un aumento dicirca il 15%. Apprendiamo inol-tre che sono ben 245 milioni i cri-stiani perseguitati nel mondo eche in Corea del nord si stimanofra i 50 e i 70 mila cristiani dete-nuti in campi di lavoro e di riedu-cazione. Nel medio e vicinooriente, sempre secondo il rappor-to, un cristiano su tre subisce pe-santi persecuzioni. Mancano daticerti per quanto riguarda la Cina,mentre si evidenzia che i più ag-gressivi risultano i Paesi con pre-senza maggioritaria islamica.

Il prossimo 16 gennaio la Cortedi cassazione prenderà in esame

l’ordinanza del Gip di Agrigentodi non convalida dell’arresto del-la signora Carola Rackete, colta inflagranza di reato, per lo sperona-mento, per fortuna evitato, diun’imbarcazione della guardia difinanza e per favoreggiamentoall’immigrazione clandestina.Restiamo in attesa del verdetto.

Quanto è accaduto in Vald’Aosta - che conferma

l’idea sciasciana dello spostamen-to della linea della palma versonord - non può che destare allar-me sulla pervasività delle mafienel nostro Paese, e non solo.Tutto mi potevo aspettare ma, inuna regione dove gli standard diqualità della vita sono così alti ri-spetto al resto d’Italia, venire aconoscenza di intrecci malavito-si così profondi, mi sconvolge.Per fortuna c’è ancora gente per-bene e, soprattutto, ci sono del-le forze dell’ordine che, nono-stante l’azione demolitoria chespesso si manifesta nei loro con-fronti, riescono a scoperchiare lepentole. Lo dico, e lo ripeto, ilvero nemico di questo Paesenon è l’uomo nero, che non esi-ste, ma è il profondo degrado mo-rale che coinvolge un po’ tutti.

Pasquale Hamel

Carissimi cavalieri e dame costantiniani di Sicilia,il 2019 è stato un anno molto intenso per le attività di eventi di beneficen-za, religiosi e culturali. Devo ringraziare tutti voi se queste attività si sonopotute effettuare. Ringrazio anche i volontari che ci hanno dato una mano d'aiuto.Il 2020 sarà un anno ancora più impegnativo per l’aumento di problemi econo-mici che colpiscono la nostra terra. Tutti insieme, uniti, cercheremo di aiutareancor di più le famiglie bisognose con bambini. Gli innocenti non devono sof-frire ed è compito nostro cercare di aiutarli.Auguro a tutti i costantiniani di Sicilia e ai loro cari un buon anno 2020.

Antonio di Janni

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LA NUOVA FENICEPAGINA 31GENNAIO 2020

N ella nostra società delle”passioni tristi” che hapaura del futuro , anche

per chi continua ad allestire il pre-sepe e ad addobbare l’albero diNatale, simbolo dell’albero del-la vita, c’è il rischio dell’abitudi-ne che considera il Natale comeuna festa tradizionale, ma che di-mentica il festeggiato.La Lettera Apostolica di PapaFrancesco Admirabile signumsul significato e il valore delpresepe, insieme ad un profondomessaggio teologico e antropo-logico, contiene delle indicazio-ni per la vita quotidiana, che aiu-tano a mettere al centro Gesù Cri-sto e a sperare in una novità checontinuamente dà significato allanostra esistenza.Il Natale non è un evento del pas-sato, ma è un “mistero” che si èreso presente nella storia e checontinua. E’ l’annunzio della na-scita di un uomo nuovo, che è ve-nuto a ricostruire un mondo nuo-vo, dove c’è spazio per tutto ciòche è autenticamente umano,per la santità quotidiana che ci dàla gioia di fare in modo straordi-nario le cose di tutti i giorni.Il mistero dell’Incarnazione delFiglio di Dio ci dice che la nostravita è inserita in quella di Dio eci aiuta a fare memoria della te-nerezza e della grandezza del-l’amore di Gesù, che ci amafino a unirsi a noi, perché anchenoi possiamo unirci a Lui.Dio non permane relegato tra lenuvole, ma si presenta con il vol-to di un bambino che dorme emangia, piange e sorride e tendele sue manine verso ciascuno dinoi per farsi accogliere tra le no-stre braccia. Gesù bambino ciporta il sorriso di Dio, venuto apartecipare alle nostre piccolegioie ad asciugare le nostre lacri-

me. Quel sorriso è la più grandeenergia per ricominciare a co-struire una società a misura d’uo-mo conforme al disegno di Dio.In Gesù, il Padre ci ha donato suoFiglio che ci libera e risolleva dalpeccato, il Fratello maggiore,che a differenza di quello descrit-to nella famosa parabola di S.Luca, viene a cercarci quando cisiamo allontanati da casa e par-tecipa alla gioia del Padre, l’Ami-co fedele che ci sta sempre vici-no e vuole che la nostra gioia siapiena. Dal mistero del Natale sia-mo invitati a coinvolgerci nellastoria della salvezza, a sentircicontemporanei di Gesù Cristo,che è vivo e presente in questoterzo millennio dopo la sua nasci-ta, a seguirlo, sulla via dell’umil-tà, della mitezza, della povertà,che dalla mangiatoia di Betlem-me conduce alla Croce del Gol-gota.Ognuno di noi, dopo aver speri-mentato la gioia dell’ incontrocon Gesù , per rendere credibileil mistero del Natale, è chiama-to ad annunciare a tutti questa“Bella Notizia”, testimoniando ilsuo amore con concrete azioni dimisericordia a servizio dei fratel-li e delle sorelle più bisognosi .Noi cristiani dobbiamo sentircisfidati da quanto ha scritto Gan-dhi: “Quando sento cantare ‘glo-ria a Dio e pace in terra agli uo-mini di buona volontà’ mi chie-do oggi come sia resa gloria aDio e dove ci sia pace sulla ter-ra. Finché la pace sarà una fameinsaziata, finché noi non saremoriusciti a rinascere come uominiilluminati dallo Spirito, a in-staurare con le persone rapportiautentici di comunione da cui sia-no estranei i sorrisi forzati, l’in-vidia, la gelosia, la falsa cortesia,la diplomazia, finché non avremo

come senso della vita la ricercadella verità su noi stessi, delgiusto, del bello, finché non sa-remo capaci di spogliarci di ciòche non è autentico, di ciò che ab-biamo di troppo a scapito di co-loro che non hanno niente, finchécontinueremo a calpestare i no-stri sogni più belli e più profon-di, il Cristo non sarà mai nato.Non si dovrebbe celebrare lanascita di Cristo una volta l’an-no ma ogni giorno, perché Eglirivive in ognuno di noi. Gesù ènato e vissuto invano se non ab-biamo imparato da lui a regola-re la nostra vita sulla legge eter-na dell’amore pieno. Quando lapace autentica si sarà affermata,quando avremo sradicato la vio-lenza dalla nostra civiltà, solo al-lora noi diremo che ‘Cristo è natoin mezzo a noi’. Allora non pen-

seremo tanto a un giorno che è unanniversario, ma a un eventoche può realizzarsi in tutta la no-stra vita. Se dunque si augura un‘Buon Natale’ senza dare unsenso profondo a questa frase,tale augurio resta una sempliceformula vuota”.Il Natale ci da la certezza e la gio-ia che Dio è con noi come nostrocompagno di viaggio e noi siamocon Lui, tutti figli dello stesso Pa-dre e fratelli fra di noi , perchéfratelli di quel Bambino Figlio diDio e della Vergine Maria, chegenera in noi ora una novità divita.

Buon Natale!Monreale 8 dicembre 2019

✠ Michele PennisiArcivescovo di Monreale

MONS. MICHELE PENNISIARCIVESCOVO DI MONREALE

Messaggio per il Natale 2019

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LA NUOVA FENICEPAGINA 32 GENNAIO 2020

SACRO MILITARE ORDINECOSTANTINIANO DI SAN GIORGIO

MESSAGGIO PER IL SANTO NATALE 2019

Sua Em.za Rev.ma il Cardinale Renato Raffaele MartinoProtodiacono di Santa Romana Chiesa

Gran Priore dell’Ordine Costantiniano di San GiorgioCittà del Vaticano, 13 dicembre 2019

Carissimi Cavalieri e Dame,è attraverso il tempo di Avvento che noi ci disponiamo a vivere pienamente e religiosamente il S. Natale, come ci ricorda PapaFrancesco: «l’Avvento è il tempo che ci è dato per accogliere il Signore che ci viene incontro, anche per verificare il nostro de-siderio di Dio, per guardare avanti e prepararci al ritorno di Cristo. Egli ritornerà a noi nella festa del Natale, quando faremomemoria della sua venuta storica nell’umiltà della condizione umana; ma viene dentro di noi ogni volta che siamo disposti o ri-ceverlo, e verrà di nuovo alla fine dei tempi per «giudicare i vivi e i morti» (Angelus 3.12.17).

Siamo quindi invitati a fare tesoro di questo tempo che l’anno liturgico, al suo inizio, ci propone. Siamo invitati a viverlo secon-do le sue finalità proprie affinché porti i frutti desiderati per la nostra vita spirituale. Tutta la nostra esistenza è un andare incon-tro al Signore che viene. L'attesa del Signore da senso alla nostra vita e fonda la speranza cristiana. Essere vigilanti è il motto diquesto tempo liturgico: la persona vigilante è quella che accoglie l’invito a vegliare, cioè a non lasciarsi sopraffare dal sonno del-lo scoraggiamento e della mancanza di speranza. Essere vigilanti è la condizione per permettere a Dio di irrompere nella nostraesistenza, per restituirle significato e valore con la sua presenza piena di bontà e di tenerezza.

Quest'anno con la lettera Apostolica Admirabile signum, sul significato e il valore del presepe, il Santo Padre Francesco ci offreun aiuto per disporci alle celebrazioni natalizie arricchiti dalla bellezza di questa tradizione che ci fa gustare in modo ancora piùintenso il mistero della natività del Signore. Il mirabile segno del presepe, - scrive Papa Francesco - cosi caro al popolo cristia-no, suscita sempre stupore e meraviglia. Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’In-carnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia. Il presepe, infatti, è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine dellaSacra Scrittura. Mentre contempliamo la scena del Natale, siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umil-tà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo. E scopriamo che Egli ci ama a tal punto da unirsi a noi, perché anchenoi possiamo unirci a Lui.

Carissimi Cavalieri e Dame, non perdiamo la bella tradizione di fare il presepio nelle nostre case, coinvolgendo tutta la famigliaspecialmente i piccoli, il presepio non è un semplice addobbo, è la rappresentazione di quell’evento che ha cambiato il corso del-la storia, è il segno dentro le nostre case di quanto Dio ci ha amato: non dobbiamo dimenticare, che la nascita di quel bambino èil dono dell’amore di Dio per tutta l’umanità: E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la suagloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità (Gv.1, 14). La nascita di quel bambino coinvolge anchenoi: A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non dasangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. (Gv.1, 12 -13).

Il Papa, sempre nel suo messaggio, ci ricorda che il presepio ci richiama ad una precisa responsabilità: guardando questa scenanel presepe siamo chiamati A riflettere sulla responsabilità che ogni cristiano ha di essere evangelizzatore. Ognuno di noi si faportatore della Bella Notizia presso quanti incontra, testimoniando la gioia di aver incontrato Gesù e il suo amore con concre-te azioni di misericordia.

Carissimi, viviamo il Santo Natale forti delle nostre tradizioni, animati da sincera carità, uniamo le nostre voci al canto degli an-geli: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama.Di cuore vi auguro un santo e sereno Natale, affidandovi con le vostre famiglie alla protezione di Maria Madre di Gesù e nostra.

✠ Renato Raffaele Card. MartinoProtodiacono di Santa Romana Chiesa