LA NEGOZIAZIONE ALL’ESTERO E LE DIFFERENZE CULTURALI H 1.
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LA NEGOZIAZIONE ALL’ESTERO E LE
DIFFERENZE CULTURALI
H 1
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Origini e componenti della cultura
La cultura è l’ambiente umano e sociale
creato dall’uomo per l’uomo stesso:
l’unione delle conoscenze, del sapere,
dei credi, dell’arte, della morale, delle
leggi, dei costumi e delle altre
potenzialità e abitudini acquisite dagli
uomini in quanto membri di una
società.
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La storia e la geografia
La storia definisce la “mission” di una nazione:
1. Come percepisce i propri vicini
2. Come intende il proprio posto nel mondo;
3. Come vede se stessa;
Es.: Giappone: stabilità e ordine attraverso fedeltà, spirito di servizio e cooperazione, responsabilità individuale, rispetto, disciplina fedeltà all’azienda; consenso.
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I rapporti tra geografia e commercio internazionale
Il clima (impatto sui prodotti);
La topografia (es.: Sud America ha 48%
foreste e giungla e 5% terre coltivabili);
Risorse naturali
La popolazione (es.: residenti, flussi
esterni, inurbamento; composizione d’età);
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Istituzioni sociali e commercio internazionale
Famiglia
Religione
Scuola
Media
Governo
Imprese
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Le cinque componenti della cultura
Una check list per le decisioni di mktg internazionale, tenendo in conto la cultura di un Paese:
1. I valori
2. I rituali
3. I simboli
4. Le credenze
5. I processi cognitivi
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I valoriAnalisi dell’influenza dei valori sui tipi di
business e i comportamenti di mercato (Hofstede, 90.000 persone/60 Paesi);
Le variabili:
1. IDV – Individual-Collective Index (auto-orientamento)
2. PDI – Power Distance Index(rapporti di potere)
3. UAI – Uncertainty Avoidance Index(vissuto rischio di incertezza ed
ambiguità)
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IDV – Individual-Collective Index
Alto indice:
si accetta e ricompensa l’iniziativa
individuale;
Basso indice:
mentalità del “noi”; il soggetto è
sottomesso al gruppo;
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PDI – Power Distance Index
Misura la tolleranza dell’ineguaglianza della distribuzione del potere tra superiori e subordinati:
Alto indice: Forme rigide di organizzazione
gerarchica, fonte di potere e di status; “centralità dell’autorità”;
Basso indice: Si dà valore all’uguaglianza; fonte
del potere è il sapere e il rispetto; “centralità dell’autorevolezza”;
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UAI – Uncertainty Avoidance Index
Misura la tolleranza dell’incertezza delle situazioni sociali;
Alto indice: Refrattari alle ambiguità; distanti da
nuove idee/comportamenti; alto stress e ansietà; sicurezza e rispetto delle regole; adesione a comportamenti tradizionali e consolidati
Basso indice: All’opposto, approccio empirico alla
comprensione e all’apprendimento;
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L’indice di Hofstede – Dimensioni culturali
Paese IDV PDI UAI
Media… 44 59 66
Paesi arabi 38 80 68
Australia 90 36 51
Brasile 38 69 76
Canada 80 39 48
Cina 20 80 30
Francia 71 68 86
Germania 67 35 65
Gran Bretagna 89 35 35
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L’indice di Hofstede – Dimensioni culturali
Paese IDV PDI UAI
Media… 44 59 66
India 48 77 40
Iran 41 58 59
ITALIA 76 50 75
Giappone 46 54 92
Russia 39 93 95
Spagna 51 57 86
Stati Uniti 91 40 46
Turchia 37 66 85
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Dietro le variabili di Hofstede
Il ruolo dei
1. Riti
2. Simboli
3. Lingue
4. Credenze
5. Modi di pensare
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Dietro le variabili di Hofstede
RITI
Modelli di comportamento e interazione; Mktg: comprenderne la variabilità territoriale;
SIMBOLI
Di base sono: lingua ed estetica;
Lingua: Mktg: serve umiltà culturale, apertura mentale;
Es.: “tambo” = motel (Bolivia, Ecuador, Perù)
= fattoria (Argentina, Uruguay); = … (Cile)
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Dietro le variabili di Hofstede
Estetica:
Mktg: archetipi simbolici locali nella comunicazione; ideazione di nuovi packaging; prodotti innovativi nel design.
Insensibilità, dove il simbolismo è molto vivo, offende, rende azioni di mktg nulle o dannose;
Es. Giappone: gru venerate (vivono 1000 anni ?);
Numero 4 da evitare: “shi” = sia “4” sia “morte”: bicchieri da tè in confezioni da 5, non da 4.
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Dietro le variabili di Hofstede
CREDENZE O SUPERSTIZIONI
Mktg: erroneo sottovalutare le credenze - superstizioni di altre culture nel fare business;
Es. Asia : fantasmi, indovini, chiromanzia, gruppi san- guigni, frenologia, fasi lunari, sciamani, demoni etc.;Feng Shui (ricerca di un ambiente armonioso) NO facciate palazzi a NO o SO (entrata/uscita
demone) – cfr. Disneyland Hong Kong.Cina (preferenza per l’”8” –prosperità- come ultima cifra nei listini)
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Dietro le variabili di Hofstede
IL MODO DI PENSARE
Mktg: studiare diversità modi di pensare tra aggregato “asiatico” (culture giapponesi, cinesi, coreane) e “occidentale” (culture europee e americane);
Le diversità partono da molto lontano (Confucio e Aristotele) e sono maturate ed evolute nei secoli in archetipi comportamentali, oggi solidissimi.
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I cambiamenti culturali
La cultura di un popolo è interpretabile come somma di una serie di soluzioni create nei secoli per gestire al meglio i problemi.
Lo scambio culturale: osservare altre culture da cui cogliere idee per migliorare la propria esistenza quotidiana.
Lo scambio e’ un tratto comune a TUTTE le culture
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Culture uguali-ma-diverse…
Anche se certi comportamenti sono derivati da altre culture, sono combinati in modo esclusivo e specifico in una cultura.
RISCHIO Mktg: scambiare per uniformi ed omogenei aspetti illusori di somiglianza.
Es.: Inglese - UK, USA, Australia, N. Zelanda
USA – Sud, Nord Est, Ovest
Germania – ex Ovest, ex Est
Unione Europea…
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Le resistenze al cambiamento
L’accettazione dei Clienti di innovazioni varia tra le diverse culture: una buona accettazione sembra essere associata ad un elevato individualismo (IDV), ad una minore distanza dal potere (PDI) e a un basso rifiuto dell’incertezza.
Mktg: cruciale capire il processo di accettazione delle innovazioni; quali sono i fattori culturali in conflitto; come modificare gli ostacoli;
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Le resistenze al cambiamento
La strategia di “corrispondenza culturale”:Introdurre nel mercato target prodotti
simili a quelli già presenti, nel modo più coerente possibile alle norme culturali presenti.
Es.: il vino nei mercati tradizionali della birra (USA, Australia etc.):
NO “prodotto di elevata complessità olfattiva e gustativa”
SI “bevanda alcolica differente e alternativa alla birra”
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Gli stili manageriali
Nell’analisi dei metodi di business, sono rilevanti gli indici di Hofstede: Individualismo/ Collettivismo (IDV) e Distanza dal Potere (PDI)
Aspetti importanti:1. L’idea di autorità e il processo decisionale;2. Obiettivi e aspirazioni dei dipendenti;3. Stili di comunicazione;4. Il fattore tempo e i formalismi;5. L’importanza della negoziazione;6. Il pregiudizio verso le donne;
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Gli stili manageriali
L’idea di autorità e il processo decisionale
Decisioni del vertice;(spesso struttura proprietaria familiare;
+ Francia e Italia, - anglosassoni)
Decisioni centralizzate;(es. grandi dimensioni; USA)
Decisioni di gruppo/comitato(es.: culture asiatiche)
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Gli stili manageriali
Obiettivi e aspirazioni dei dipendenti Propensione alla sicurezza e mobilità
lavorativa; Rilevanza della vita privata
(es.: lavoro in Giappone); Accettazione e riconoscimento sociale
(es.: culture asiatiche); Misure del successo individuale nel
lavoro (es.: - sudamerica);
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Il “contesto” della comunicazione - Hall
Esprime la distanza tra le varie culture:
Culture ad alta densità contestuale (high-context) :
si dipende molto dalla situazione (chi, quando, con chi si parla) e dagli elementi non verbali (espressioni facciali, silenzi);
Culture a bassa densità contestuale (low-context) : si dipende molto dalle comunicazioni esplicite, espresse verbalmente.
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Il “contesto” della comunicazione - Hall
Culture ad alta densità
contestuale
Culture a bassa densità
contestuale
SpagnolaItalian
aBritannica
Francese
StatunitenseScandinava
TedescaSvizzer
a
GiapponeseAraba
Latinoamericana
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Il fattore tempo e i formalismiDue sistemi culturali di tempo (Hall):
1. Il tempo “monocromico (M-Time)” (es.: americani, svizzeri, tedeschi, scandinavi – culture low-contest)
Utilizzo lineare del tempo; elemento quasi tangibile; Una cosa per volta; ossessione della fretta;
2. Il tempo “policromico (P-Time)” (culture high-contest);
No tempo fisso disponibile; simultaneità di più eventi; grande coinvolgimento delle persone, per costruzione della relazione;
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Il fattore tempo e i formalismi
Il tempo è soggettivo, culturale e variabile; differenze nel concetto di temporalità creano problemi e frustrazioni nelle negoziazioni cross-culturali;
Proverbi: Time is money (USA). Quelli che si affannano arrivano prima alla
tomba (Spagna). L’orologio non ha inventato l’uomo (Nigeria). Se aspetti abbastanza, anche l’uovo inizierà
a camminare (Etiopia). Prima del tempo, non è ancora l’ora; dopo, è
troppo tardi (Francia).
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Il pregiudizio verso le donne
In molte culture (asiatiche, mediorientali, latine) le donne spesso non raggiungono posizioni di vertice;
Per il successo nelle relazioni internazionali, è fondamentale un forte grado di sostegno dell’azienda anche le controparti straniere riconoscono un rispetto per il ruolo ricoperto e l’azienda.
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L’importanza della negoziazione
Nelle trattative di business emergono
rilevanti tutte le differenze culturali.
Se si usa solo il proprio criterio di
autoriferimento, come metro di
giudizio, si rischia di offendere o di
fraintendere le reali motivazioni
delle parti.
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Le influenze culturali sulle strategie delle imprese (Lester Thurow)
Modelli di cultura a confronto
Orientata all’informazione Orientata alla relazione
Bassa rilevanza del contesto
Alta rilevanza del contesto
Individualismo Collettivismo
Bassa distanza di potere
Alta distanza di potere (e fra generi)
Corruzione rara Corruzione meno rara
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Le influenze culturali sulle strategie delle imprese (Lester Thurow)
Modelli di cultura a confronto
Bassa distanza linguistica dall’inglese
Alta distanza linguistica dall’inglese
Parlare diretto Parlare indiretto
Tempo monocronico Tempo policronico
Internet Vis-à-vis
Tensione in avanti Tensione verso il passato
Competizione Riduzione dei costi di transazione
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE !
FINE