LA NAVIGAZIONE NEL MEDIOEV. LE GALEE LE GALEE Per la prima tipologia il caso più tipico e diffuso...

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LA NAVIGAZIONE LA NAVIGAZIONE NELNEL MEDIOEVMEDIOEV

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LE GALEELE GALEE

Per la prima tipologia il caso più tipico e diffuso è costituito dalla Per la prima tipologia il caso più tipico e diffuso è costituito dalla galeagalea, , ca ratterizzata, appunto, dall'utilizzazione come mezzo ca ratterizzata, appunto, dall'utilizzazione come mezzo propulsivo dei remi, accanto a una velatura un po' semplice cui si propulsivo dei remi, accanto a una velatura un po' semplice cui si ricorreva per i tratti lenti e in occasione di venti favorevoli, anche per ricorreva per i tratti lenti e in occasione di venti favorevoli, anche per far riposa re l'equipaggio. La galea si distingueva nettamente dal veliero far riposa re l'equipaggio. La galea si distingueva nettamente dal veliero — o, per usare un termine dell'epoca, dalla «nave tonda» — anche per — o, per usare un termine dell'epoca, dalla «nave tonda» — anche per la forma dello scafo, molto al lungata e assai bassa sul livello del mare. la forma dello scafo, molto al lungata e assai bassa sul livello del mare. Si comprende facilmente che una forma di tal genere favoriva la Si comprende facilmente che una forma di tal genere favoriva la velocità ma permetteva una limitata capacità di carico; l'alto numero velocità ma permetteva una limitata capacità di carico; l'alto numero dei rematori, inoltre, portava via molto spazio, sia per la loro stessa dei rematori, inoltre, portava via molto spazio, sia per la loro stessa presenza, sia per la necessità di caricare viveri ed acqua in quantità presenza, sia per la necessità di caricare viveri ed acqua in quantità corrispondenti. Perciò le imbarcazioni di questo tipo erano utilizzate corrispondenti. Perciò le imbarcazioni di questo tipo erano utilizzate prevalentemente per la guerra, la pirateria e la corsa, nonché per il prevalentemente per la guerra, la pirateria e la corsa, nonché per il trasporto di merci pregiate, che occupavano cioè poco posto in trasporto di merci pregiate, che occupavano cioè poco posto in rapporto al loro valore, come il pepe o le spezie.rapporto al loro valore, come il pepe o le spezie.

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I convogli italiani di galee furono a lungo, nel XIV e XV I convogli italiani di galee furono a lungo, nel XIV e XV secolo, il principale strumento impiegato, soprattutto da secolo, il principale strumento impiegato, soprattutto da Venezia e da Firenze, dopo ch'ebbe conquistato Pisa e Venezia e da Firenze, dopo ch'ebbe conquistato Pisa e acquistato Livorno agli ini zi del XV secolo, nei regolari acquistato Livorno agli ini zi del XV secolo, nei regolari collegamenti con l'Inghilterra e con le Fiandre, con sca lo collegamenti con l'Inghilterra e con le Fiandre, con sca lo principale a Lisbona. Insieme alle navi genovesi e catalane i principale a Lisbona. Insieme alle navi genovesi e catalane i convogli di galee assicurarono un contatto diretto via mare convogli di galee assicurarono un contatto diretto via mare con queste grandi aree commerciali, di grande importanza, con queste grandi aree commerciali, di grande importanza, soprattutto, ma non esclusivamente, per la lana. Ma si soprattutto, ma non esclusivamente, per la lana. Ma si trattava fondamentalmente di una navigazione lungo costa.trattava fondamentalmente di una navigazione lungo costa.

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LA GALEALA GALEA

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In combattimento, la rapidità di manovra delle galee ne faceva la In combattimento, la rapidità di manovra delle galee ne faceva la componente essenziale delle flotte da guerra, anche se una volta componente essenziale delle flotte da guerra, anche se una volta avvenuto l'abbordaggio, la parola decisiva passava allo scontro avvenuto l'abbordaggio, la parola decisiva passava allo scontro corpo a corpo. Anche la scoperta e la diffusione delle armi da corpo a corpo. Anche la scoperta e la diffusione delle armi da fuoco non modificarono questo dato; infatti le galee furono ancora, fuoco non modificarono questo dato; infatti le galee furono ancora, almeno nel Mediter raneo, utilizzate in modo quasi esclusivo per la almeno nel Mediter raneo, utilizzate in modo quasi esclusivo per la guerra, nonostante i limiti di impiego dei cannoni: ad esempio, la guerra, nonostante i limiti di impiego dei cannoni: ad esempio, la famosa battaglia di Lepanto del 1571 fu ancora un grande scontro famosa battaglia di Lepanto del 1571 fu ancora un grande scontro di galee. Rispetto alle im barcazioni antiche le differenze più im di galee. Rispetto alle im barcazioni antiche le differenze più im portanti possono essere individuate nel le tre seguenti. L'uso di portanti possono essere individuate nel le tre seguenti. L'uso di uno sperone, di verso dall'antico rostro (che, già scomparso nei uno sperone, di verso dall'antico rostro (che, già scomparso nei dromoni, era semisommerso a pro ra per colpire lo scafo dromoni, era semisommerso a pro ra per colpire lo scafo avversario nell'o pera viva), collocato in alto a prora, spes so con avversario nell'o pera viva), collocato in alto a prora, spes so con una scultura, a forma di cuspide, impiegato per spezzare remi e una scultura, a forma di cuspide, impiegato per spezzare remi e sovrastrutture dell'imbarcazione attaccata. sovrastrutture dell'imbarcazione attaccata. Il posticcioIl posticcio, , vale a vale a dire una sorta di cornice lungo le due fiancate della nave, dire una sorta di cornice lungo le due fiancate della nave, sporgente sul l'acqua, utile a offrire un fulcro più avan zato ai remi, sporgente sul l'acqua, utile a offrire un fulcro più avan zato ai remi, legati a scalmi fissati su di esso, e costituire dei camminamenti legati a scalmi fissati su di esso, e costituire dei camminamenti per arcieri, balestrieri, armati in genere; questi posticci erano per arcieri, balestrieri, armati in genere; questi posticci erano protetti da scudi e pelli appesi. Infine, occorre ricordare che, a protetti da scudi e pelli appesi. Infine, occorre ricordare che, a differenza delle antiche biremi e triremi, nelle galee medievali si differenza delle antiche biremi e triremi, nelle galee medievali si remò sempre su una sola fila di banchi: quando nelle fon ti remò sempre su una sola fila di banchi: quando nelle fon ti veneziane si trova l'indicazione «bireme» o «trireme» si deve veneziane si trova l'indicazione «bireme» o «trireme» si deve dunque intendere «a due rematori per banco» o «a tre rematori”.dunque intendere «a due rematori per banco» o «a tre rematori”.

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LA BATTAGLIA DI LEPANTOLA BATTAGLIA DI LEPANTO

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LEGA SANTA

VENEZIA SPAGNA VENEZIA GENOVA

AGOSTINO BARBARIGO DON JUAN D’AUSTRIA SEBASTIANO VENIERE MARCANTONIO COLONNA

GIANANDREA DORIA

150 GALEE 79 GALEE 12 GALEE

IMPERO OTTOMANO

VS

AMMIRAGLIO ULUC ALI’

COMANDANTE IN CAPO MEHMET

ALI’

AMMIRAGLIO MEHMET SOLA’

MANOVRA DI GIANANDREA DORIA

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LA SAETTALA SAETTA

Nella tipologia della galea Nella tipologia della galea rientravano altre imbarcazioni, rientravano altre imbarcazioni, differenti per grandezza o per differenti per grandezza o per funzione. funzione.

Così, ad esempio, gli Così, ad esempio, gli uscieri, uscieri, impiegati per il trasporto dei impiegati per il trasporto dei cavalli, le cavalli, le saettesaette, , piccole e piccole e veloci galee, molto apprezzate veloci galee, molto apprezzate da pirati e corsari, i da pirati e corsari, i legni, legni, piccole imbarcazioni a remi piccole imbarcazioni a remi impiegate per il cabotaggio e le impiegate per il cabotaggio e le operazioni di carico e scarico nei operazioni di carico e scarico nei porti. porti.

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Galee da mercato, Galeazze e Galee da mercato, Galeazze e GaleoniGaleoni

Col tempo, e particolarmente a Venezia, si cercò di Col tempo, e particolarmente a Venezia, si cercò di ampliare le capacità di carico, aumentando le dimensioni e ampliare le capacità di carico, aumentando le dimensioni e la stazza: nacquero così le la stazza: nacquero così le galee da mercatogalee da mercato. . Nel Nel Cinquecento anche le galee da combattimento furono Cinquecento anche le galee da combattimento furono ingrandite fino alla massima possibilità del tipo: a Lepanto ingrandite fino alla massima possibilità del tipo: a Lepanto giocarono un ruolo importante le giocarono un ruolo importante le galeazzegaleazze, , tanto grandi e tanto grandi e poco mobili da dover essere rimorchiate, ma dotate di una poco mobili da dover essere rimorchiate, ma dotate di una notevole capacità e precisione di fuoco. Quanto ai notevole capacità e precisione di fuoco. Quanto ai galeonigaleoni, , invece, non ci si deve far ingannare dal nome: così erano invece, non ci si deve far ingannare dal nome: così erano infatti denominati i grossi velieri oceanici che in età infatti denominati i grossi velieri oceanici che in età moderna facevano la spola tra l'America e la Spagna.moderna facevano la spola tra l'America e la Spagna.

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LA GALEA DA MERCATOLA GALEA DA MERCATO

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LA GALEAZZALA GALEAZZA

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IL GALEONEIL GALEONE

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Le GondoleLe Gondole

A remi, naturalmente, erano mosse anche le A remi, naturalmente, erano mosse anche le gondolegondole impiegate per il trasporto costiero a piccolo raggio e, impiegate per il trasporto costiero a piccolo raggio e, accanto a legni e barche, anche per la pesca lungo i litorali. accanto a legni e barche, anche per la pesca lungo i litorali. Esse non erano allora esclusive della laguna veneta: le Esse non erano allora esclusive della laguna veneta: le troviamo, infatti, anche a Pisa, dove assicuravano fino agli troviamo, infatti, anche a Pisa, dove assicuravano fino agli inizi di questo secolo i collegamenti via canale con i Bagni inizi di questo secolo i collegamenti via canale con i Bagni di San Giuliano, e a Barcellona, dove le gondole figurano, di San Giuliano, e a Barcellona, dove le gondole figurano, accanto ai legni e alle barche, tra le piccole imbarcazioni accanto ai legni e alle barche, tra le piccole imbarcazioni che animavano la sua che animavano la sua ribera.ribera.

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LA GONDOLALA GONDOLA

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Le Navi TondeLe Navi Tonde

Quanto alle Quanto alle navi tondenavi tonde, molto spesso registrate nelle fonti col , molto spesso registrate nelle fonti col semplice nome di semplice nome di navis, nef navis, nef in francese, in francese, nau nau in catalano e in catalano e provenzale, pur mantenendo sempre una forma molto provenzale, pur mantenendo sempre una forma molto panciuta e rotonda, generalmente molto alta sul mare, a panciuta e rotonda, generalmente molto alta sul mare, a scapito della velocità e in vista di una grande capacità di scapito della velocità e in vista di una grande capacità di trasporto, va detto che questo tipo conobbe un'evoluzione trasporto, va detto che questo tipo conobbe un'evoluzione anche maggiore. Nel XIIanche maggiore. Nel XII e XIII secolo le navi erano già e XIII secolo le navi erano già caratterizzate dall'uso di vele triangolaricaratterizzate dall'uso di vele triangolari,, dette «latine». dette «latine». Almeno in teoria, l'uso delle vele latine doveva consentire una Almeno in teoria, l'uso delle vele latine doveva consentire una maggiore capacità di stringere il vento navigando di bolina. maggiore capacità di stringere il vento navigando di bolina. Queste na vi potevano avere uno o due ponti e uno, due o Queste na vi potevano avere uno o due ponti e uno, due o anche tre alberi. Questione difficile, per tutti i tipi di anche tre alberi. Questione difficile, per tutti i tipi di imbarcazione, è poi quella di definire esattamente la capacità imbarcazione, è poi quella di definire esattamente la capacità di carico, cioè il tonnellaggio; a causa delle diversità temporali di carico, cioè il tonnellaggio; a causa delle diversità temporali e spaziali dei dati documentari — del resto abbastanza rari —, e spaziali dei dati documentari — del resto abbastanza rari —, le cifre offerte dagli studiosi variano in misura notevole. le cifre offerte dagli studiosi variano in misura notevole. Tuttavia è certa la tendenza del XIII secolo alla costruzione di Tuttavia è certa la tendenza del XIII secolo alla costruzione di navi da carico sempre più grandinavi da carico sempre più grandi, , tanto che, alla fine del tanto che, alla fine del secolo, c'erano navi tanto grandi da non poter entrare nel por secolo, c'erano navi tanto grandi da non poter entrare nel por to di Venezia; ed è significativo che all'inizio del Duecento gli to di Venezia; ed è significativo che all'inizio del Duecento gli ordinamenti marittimi veneziani si preoccupassero di fissare ordinamenti marittimi veneziani si preoccupassero di fissare misure minime, mentre alla fine dello stesso secolo si pensò misure minime, mentre alla fine dello stesso secolo si pensò piuttosto a porre dei limiti massimi.piuttosto a porre dei limiti massimi.

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LE NAVI TONDELE NAVI TONDE

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La Roccaforte e la TaridaLa Roccaforte e la Tarida Di almeno una nave del Duecento, abbastanza grande e a due Di almeno una nave del Duecento, abbastanza grande e a due

ponti, chiamata ponti, chiamata Roccaforte,Roccaforte, conosciamo con precisione le conosciamo con precisione le dimensioni: era lunga più di 38 metri e larga più di 14, alta 9,3 dimensioni: era lunga più di 38 metri e larga più di 14, alta 9,3 metri a metà dello scafo e quasi 14 metri sotto i due alti castelli metri a metà dello scafo e quasi 14 metri sotto i due alti castelli di prora e di poppa. Si è calcola to che avesse una stazza netta di prora e di poppa. Si è calcola to che avesse una stazza netta (capacità di carico) di 600 tonnellate, e un dislocamento (peso (capacità di carico) di 600 tonnellate, e un dislocamento (peso in assetto di navigazione) di 1.200. Ma conosciamo navi in assetto di navigazione) di 1.200. Ma conosciamo navi medievali con stazza superiore alle 1.000 tonnellate, anche se medievali con stazza superiore alle 1.000 tonnellate, anche se si trattava certamente di eccezioni, appunto come tali talora si trattava certamente di eccezioni, appunto come tali talora ricordate. La maggior parte dei velieri da trasporto si collocava ricordate. La maggior parte dei velieri da trasporto si collocava tra le 150 e le 500 tonnellate di stazza. Più bassa sul mare, a tra le 150 e le 500 tonnellate di stazza. Più bassa sul mare, a un solo ponte, a due alberi e a fondo più piatto era la un solo ponte, a due alberi e a fondo più piatto era la taridatarida, , veliero da carico usato per le merci più economiche, con un veliero da carico usato per le merci più economiche, con un discreto tonnellaggio. Tuttavia — e ciò spiega la diversa discreto tonnellaggio. Tuttavia — e ciò spiega la diversa opinione di alcuni studiosi — bisogna ricordare che in epoca più opinione di alcuni studiosi — bisogna ricordare che in epoca più antica e in alcuni luoghi era così indicata anche antica e in alcuni luoghi era così indicata anche un'imbarcazione a remi, simile alla galea ma più piattaun'imbarcazione a remi, simile alla galea ma più piatta ed ed adatta anche per il trasporto dei cavalli. Nelle fonti catalane adatta anche per il trasporto dei cavalli. Nelle fonti catalane troviamo taride a un ponte, a due ponti e «taride grandi». troviamo taride a un ponte, a due ponti e «taride grandi». Sappiamo anche che a Venezia, all'inizio del XIV secolo, molte Sappiamo anche che a Venezia, all'inizio del XIV secolo, molte taride furono trasformate con l'aggiunta di ponte e un taride furono trasformate con l'aggiunta di ponte e un conseguente aumento dell’altezza sull’acqua: si cercava di conseguente aumento dell’altezza sull’acqua: si cercava di adattare il tipo alle novità apparse con la adattare il tipo alle novità apparse con la coccacocca..

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Da un'unica vela erano poi mosse le piccole Da un'unica vela erano poi mosse le piccole barche, barche, che che caratterizzavano l'intenso traffico di cabotaggio, dovuto caratterizzavano l'intenso traffico di cabotaggio, dovuto pure alle difficili comunicazioni terrestri tra centri anche pure alle difficili comunicazioni terrestri tra centri anche vicini, ma che potevano altresì, con tre o quattro uomini di vicini, ma che potevano altresì, con tre o quattro uomini di equipaggio solamente, rappresentare una non equipaggio solamente, rappresentare una non insignificante percentuale del naviglio che assi curava, ad insignificante percentuale del naviglio che assi curava, ad esempio, le comunicazioni tra la costa toscana e la esempio, le comunicazioni tra la costa toscana e la Sardegna. Piccole imbarcazioni a vela erano anche i Sardegna. Piccole imbarcazioni a vela erano anche i bucibuci dell'Adriatico.dell'Adriatico.

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LA COCCALA COCCA La grande innovazione del XIV secolo fu costituita dalla La grande innovazione del XIV secolo fu costituita dalla

diffusione della diffusione della coccacocca. . Secondo il famoso cronista fiorentino Secondo il famoso cronista fiorentino Giovanni Villani, in genere attendibile, la sua diffusione Giovanni Villani, in genere attendibile, la sua diffusione sarebbe legata a un fatto preciso avvenuto nel 1304. sarebbe legata a un fatto preciso avvenuto nel 1304. Secondo il cronista, dunque, i vantaggi della cocca Secondo il cronista, dunque, i vantaggi della cocca consistevano in una minor grandezza, in un minor costo di consistevano in una minor grandezza, in un minor costo di costruzione e in una maggior sicurezza, legata, si può costruzione e in una maggior sicurezza, legata, si può pensare, a una maggiore manovrabilità. I documenti pensare, a una maggiore manovrabilità. I documenti sembrano confermare queste indicazioni, almeno per il sembrano confermare queste indicazioni, almeno per il Mediterraneo occiden tale, anche se la distinzione con la Mediterraneo occiden tale, anche se la distinzione con la nave non era sempre facile e si potevano avere tipi misti: un nave non era sempre facile e si potevano avere tipi misti: un documento veneziano del 1312 parla di «una nave che è documento veneziano del 1312 parla di «una nave che è chiamata cocca», un documento pisano posteriore di qualche chiamata cocca», un documento pisano posteriore di qualche decennio di una «nave alberata al modo di una cocca»; nei decennio di una «nave alberata al modo di una cocca»; nei registri delle dogane del porto di Cagliari, accanto alle navi e registri delle dogane del porto di Cagliari, accanto alle navi e alle cocche, si trova spesso la registrazione di una alle cocche, si trova spesso la registrazione di una nau-nau-coccha coccha ed anche quella di una «cocca baionesa». Comunque ed anche quella di una «cocca baionesa». Comunque questo veliero si caratterizzava per l'uso di una vela quadra questo veliero si caratterizzava per l'uso di una vela quadra sull'albero maestro, spesso unico, e per l'impiego del timone sull'albero maestro, spesso unico, e per l'impiego del timone unico incernierato a poppa.unico incernierato a poppa.

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Pare che la maggior maneggevolezza permettesse alla cocca di Pare che la maggior maneggevolezza permettesse alla cocca di utilizzare, a parità di carico, un numero minore di marinai. Un utilizzare, a parità di carico, un numero minore di marinai. Un ordinamento genovese del 1403 fissava numero e ruolo degli ordinamento genovese del 1403 fissava numero e ruolo degli uomini dell'equipaggio in relazione alla portata della nave: la uomini dell'equipaggio in relazione alla portata della nave: la cocca di massima capacità, attorno alle 1.000 tonnellate, cocca di massima capacità, attorno alle 1.000 tonnellate, doveva avere ottanta uomini di equipaggio, di cui doveva avere ottanta uomini di equipaggio, di cui quarantaquattro marinai, quindici alabastrieri e ventuno quarantaquattro marinai, quindici alabastrieri e ventuno serventi serventi (famuli), (famuli), mentre una cocca attorno alle 500 tonnellate mentre una cocca attorno alle 500 tonnellate doveva avere sessanta uomini, di cui trentaquattro marinai, doveva avere sessanta uomini, di cui trentaquattro marinai, dieci alabastrieri e diciotto serventi. Nel Quattrocento, mentre dieci alabastrieri e diciotto serventi. Nel Quattrocento, mentre la cocca tendeva a scomparire, si ebbe un ritorno alle grandi la cocca tendeva a scomparire, si ebbe un ritorno alle grandi navi, dotate ormai di un sistema di velatura complesso, con la navi, dotate ormai di un sistema di velatura complesso, con la vela quadra su un grande albero maestro, una vela ugualmente vela quadra su un grande albero maestro, una vela ugualmente quadra sull'alberoquadra sull'albero

di trinchetto, cioè di prua, e una vela lati na sulla mezzana, cioè di trinchetto, cioè di prua, e una vela lati na sulla mezzana, cioè sull'albero più vicino alla poppa. Per quanto il termine più sull'albero più vicino alla poppa. Per quanto il termine più frequente sia quello di «nave», troviamo anche il nome frequente sia quello di «nave», troviamo anche il nome caracca,caracca, peraltro di diffusione soprattutto atlanticaperaltro di diffusione soprattutto atlantica..

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LA COCCALA COCCA

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LA CARACCALA CARACCA

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Il KoggeIl Kogge

La stessa probabile etimologia del termine cocca sembra La stessa probabile etimologia del termine cocca sembra rimandare al nome tipico delle navi a vela atlantiche e del rimandare al nome tipico delle navi a vela atlantiche e del Mare del Nord, Mare del Nord, koggekogge. . Uno scafo è stato recentemente Uno scafo è stato recentemente (1962) re cuperato a Brema dal fango del fiume Weser; (1962) re cuperato a Brema dal fango del fiume Weser; l'imbarcazione, probabilmente mai arrivata a navigare, ma l'imbarcazione, probabilmente mai arrivata a navigare, ma strappata prima dal mare per una gran tempesta e poi strappata prima dal mare per una gran tempesta e poi risospinta nel fiume da una forte marea, è datata intorno risospinta nel fiume da una forte marea, è datata intorno al 1380. Le sue dimensioni sono 6,45 di larghezza, 15,60 di al 1380. Le sue dimensioni sono 6,45 di larghezza, 15,60 di lunghezza di carena, 23,23 di lunghezza della coperta, 23 lunghezza di carena, 23,23 di lunghezza della coperta, 23 di lunghezza «fuori tutta». Il timone era certamente unico di lunghezza «fuori tutta». Il timone era certamente unico e poppie ro, come già appare in uno dei sigilli inglesi del e poppie ro, come già appare in uno dei sigilli inglesi del Duecento, i quali ci attestano anche l'assoluto predominio Duecento, i quali ci attestano anche l'assoluto predominio della vela quadra. Già nella stessa epoca appaiono — della vela quadra. Già nella stessa epoca appaiono — elementi nuovi — i due grandi castelli di prora e di poppa, elementi nuovi — i due grandi castelli di prora e di poppa, in qualche caso costruzioni smontabili, in altri fissati in in qualche caso costruzioni smontabili, in altri fissati in modo stabile e sporgente sull'acqua. Per aiutare la grande modo stabile e sporgente sull'acqua. Per aiutare la grande vela dell'albero mae stro — ancora unico nel XII secolo —, vela dell'albero mae stro — ancora unico nel XII secolo —, su questi castelli saranno montati due piccoli alberi, uno a su questi castelli saranno montati due piccoli alberi, uno a poppa e uno a prua, in modo da ottenere quella poppa e uno a prua, in modo da ottenere quella manovrabilità che la grande vela quadra a lacci verticali manovrabilità che la grande vela quadra a lacci verticali non poteva assicurare a uno scafo così arrotondato.non poteva assicurare a uno scafo così arrotondato.

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Nel Trecento e nel Quattrocento parti laterali delle vele Nel Trecento e nel Quattrocento parti laterali delle vele erano costituite da pezzi di tela, uniti alla vela cen trale, erano costituite da pezzi di tela, uniti alla vela cen trale, di suo legata in alto e in basso all'albero da bottoni di di suo legata in alto e in basso all'albero da bottoni di legno; quando il vento era troppo forte, queste venivano legno; quando il vento era troppo forte, queste venivano tolte per garantire la sicurezza della nave se sospinta da tolte per garantire la sicurezza della nave se sospinta da un eccezionale vento di poppa. Si trattava del processo un eccezionale vento di poppa. Si trattava del processo opposto a quello oggi usato di ingrandire una vela opposto a quello oggi usato di ingrandire una vela normalmente piccola e che compare nelle miniature di normalmente piccola e che compare nelle miniature di navi anglonormanne della fine del XIV secolo senza però navi anglonormanne della fine del XIV secolo senza però poi affermarsi. Velieri di questo tipo assicuravano i poi affermarsi. Velieri di questo tipo assicuravano i grandi traffici tra il Golfo di Guascogna e i mari grandi traffici tra il Golfo di Guascogna e i mari settentrionali; imbarcazioni più piccole, ma sempre a settentrionali; imbarcazioni più piccole, ma sempre a vela, svolgevano, invece, un'intensa attività di vela, svolgevano, invece, un'intensa attività di cabotaggio lungo le coste francesi e tra la Francia e cabotaggio lungo le coste francesi e tra la Francia e l’Inghilterra.l’Inghilterra.

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IL KOGGEIL KOGGE

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La CaravellaLa Caravella

Piccola, maneggevole, più bassa sul mare, di Piccola, maneggevole, più bassa sul mare, di forma allungataforma allungata, , manovrabile da un piccolo manovrabile da un piccolo equipaggio e quindi bisognosa di poche riserve, equipaggio e quindi bisognosa di poche riserve, dal pescaggio limitato e pertanto adatta ai fiordi dal pescaggio limitato e pertanto adatta ai fiordi nord-occidentali della penisola iberica come agli nord-occidentali della penisola iberica come agli estuari dei grandi fiumi africani, con le sue due o estuari dei grandi fiumi africani, con le sue due o tre vele latine e quindi più adatta a rimontare, tre vele latine e quindi più adatta a rimontare, entro una certa misura, il vento, la entro una certa misura, il vento, la caravella caravella è è stata giudicata dallo storico francese Pierre stata giudicata dallo storico francese Pierre Chaunu lo strumento perfetto del viaggio di Chaunu lo strumento perfetto del viaggio di scoperta. scoperta.

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LA CARAVELLALA CARAVELLA

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I viaggi di Cristoforo ColomboI viaggi di Cristoforo Colombo

Colombo, com'è noto, nel suo primo viaggio «americano» del Colombo, com'è noto, nel suo primo viaggio «americano» del 1492, accanto a una piccola 1492, accanto a una piccola nau, nau, la la Santa Maria Santa Maria (nave da (nave da carico),carico), utilizzò due caravelle, la utilizzò due caravelle, la Nina Nina e la e la Pinta, Pinta, non senza non senza aver cambiato, durante la sosta alle isole Canarie, la velatura aver cambiato, durante la sosta alle isole Canarie, la velatura della Nina da latina in quadra col fine di sfruttare i venti della Nina da latina in quadra col fine di sfruttare i venti costanti di poppa, gli alisei, di cui conosceva evidentemente costanti di poppa, gli alisei, di cui conosceva evidentemente l'esistenza. Nel suo diario di bordo l'Ammiraglio delle Indie l'esistenza. Nel suo diario di bordo l'Ammiraglio delle Indie riconosce una superiorità velica alle caravelle, di cui si riconosce una superiorità velica alle caravelle, di cui si serviva anche per un'esplorazione preventiva delle coste serviva anche per un'esplorazione preventiva delle coste ignote che veniva scoprendo: tuttavia, uno scoglio molto al ignote che veniva scoprendo: tuttavia, uno scoglio molto al largo e la disattenzione di un mozzo di guardia provocarono il largo e la disattenzione di un mozzo di guardia provocarono il naufragio della naufragio della Santa Maria, Santa Maria, davanti alle coste settentrionali davanti alle coste settentrionali di Haiti, la notte di Natale dello stesso 1492. Decisamente di Haiti, la notte di Natale dello stesso 1492. Decisamente inadatte alla navigazione atlantica di altura erano invece le inadatte alla navigazione atlantica di altura erano invece le galee, così basse sul mare a cospetto dell'altezza delle onde galee, così basse sul mare a cospetto dell'altezza delle onde atlantiche, che misero del resto a durissima prova, vicino alle atlantiche, che misero del resto a durissima prova, vicino alle Azzorre, anche le due superstiti caravelle di Colombo e di Azzorre, anche le due superstiti caravelle di Colombo e di Vicente Pinzón. Lo si vide in occasione dell'ardita impresa di Vicente Pinzón. Lo si vide in occasione dell'ardita impresa di esplorazione senza ritorno compiuta, appunto, con galee, nel esplorazione senza ritorno compiuta, appunto, con galee, nel 1291, dai due fratelli Vivaidi, anch'essi genovesi, forse lungo 1291, dai due fratelli Vivaidi, anch'essi genovesi, forse lungo l'Africa, forse a occidente, oltre le Canarie. Di loro non si l'Africa, forse a occidente, oltre le Canarie. Di loro non si seppe più nulla. seppe più nulla.

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LA NINALA NINA

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LA PINTALA PINTA

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LA SANTA MARIALA SANTA MARIA

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I 4 viaggi di Cristoforo Colombo