La nascita della società moderna e le origini del pensiero ... · Trasformazioni nelle concezioni...

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La nascita della società moderna e le origini del pensiero sociologico (Jedlowski P. (2013), Il mondo in questione, Roma: Carocci. I capitolo) Sociologia dell’Educazione Lezione del 3 marzo 2015

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La nascita della società moderna e

le origini del pensiero sociologico

(Jedlowski P. (2013), Il mondo in questione, Roma: Carocci. I capitolo)

Sociologia dell’EducazioneLezione del 3 marzo 2015

La nascita della società moderna

Tre rivoluzioni:

- Rivoluzione industriale

- Rivoluzione francese

- Rivoluzione scientifica

- Riforma protestante

1517 Riforma protestante

1642 Rivoluzione inglese

1689 Dichiarazione dei diritti in Inghilterra

1751 Pubblicazione dell'Enciclopedia

1776 Dichiarazione dell'indipendenza americana

1780 Decollo industriale in Inghilterra

1787 Costituzione degli Stati Uniti d'America

1789 Rivoluzione francese - Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del

cittadino

Lo spirito del tempo

Filosofia del razionalismo

R. Descartes (1596 - 1650)

B. de Spinosa (1632 - 1677)

I. Leibniz (1646 - 1716)

Filosofia dell'empirismo

F. Bacon (1561 - 1622)

T. Hobbes (1588 - 1679)

J. Locke (1632 - 1704)

D. Hume (1711 - 1776)

J. S. Mill (1806 - 1873)

Illuminismo francese

Voltair (1694 - 1778)

Montesquieu (1679 - 1755)

J. J. Rousseau (1712 - 1778)

D. Diderot (1717 - 1783)

D'Alambert (1717 - 1783)

Helvetius (1715 - 1771)

Filosofia tedesca

I. Kant (1724 - 1804)

J. G. Fichte (1775 - 1854)

F. W. J. Schelling (1775 - 1814)

G. W. F. Hegel (1770 - 1831)

L‘idea del mutamento

Società: statiche → dinamiche

Le trasformazioni nelle sfere diverse:

- economica: la nascita del capitalismo

- politica: dallo stato assoluto allo stato costituzionale

- giuridica: la questione dell’universalità dei diritti

- culturale: razionalità e individualismo

La nascita del capitalismo

Karl Marx (1818-1883)

- Forme di divisione di lavoro e competenze tecniche → forze

produttive

- Forme di proprietà e rapporti tra le classi → rapporti sociali di

produzione

- Pluralità dei modi di produzione in tutte le epoche, ma solo uno

risulta dominante nel senso storico

Werner Sombart (1863-1941)

“Per capitalismo intendiamo un determinato sistema economico con le

seguenti caratteristiche: è un organizzazione economica di scambio, in

cui collaborano, uniti dal mercato, due diversi gruppi di popolazione, i

proprietari dei mezzi di produzione, che contemporaneamente hanno la

direzione (...), e i lavoratori nullatenenti e che è dominata dal principio

del profitto e del razionalismo economico.”

Modernizzazione economica

- è un’economia di scambio, economia monetaria.

- si concretizza in un sistema di produzione industriale basato sulla

razionalità economica di cui la meta è l’accumulazione del capitale.

- applica tecnologie a base scientifica

- sostituisce il lavoro umano e animale con energia inanimata e

macchine

- sviluppa una complessa divisione di lavoro che esprime una

gerarchia di competenze specifiche acquisite in processi formali di

istruzione

- produce merci a mezzo di merci

- sul mercato: scambio delle merci ma anche delle prestazioni

lavorative

- l’estesa commercializzazione di beni e servizi in un mercato

tendenzialmente globale

Le trasformazioni dell’agricoltura

- agricoltura feudale → estensiva, basso livello di produttività

- scarso interesse per le innovazioni produttive sia da parte dei feudatari

che da parte dei contadini

- diritti comuni di legnatico e di pascolo

- classe dei contadini indipendenti → diritto di proprietà sulla terra →

fondi allodiali

- primi cambiamenti → Inghilterra, XVII secolo

- abolizione degli usi civici sui pascoli comuni → recinzioni – enclosures

(chiudende in Sardegna)

- i contadini → salariati agricoli senza terra/migrazioni verso le grandi

città

- protagonisti principali del processo di mutamento: la piccola nobiltà

terriera (gentry) e i contadini benestanti (yeomen)

- salariati agricoli → bracianti

- capitalisti agrari → innovazioni / aumento di produttività /

accrescimento dei profitti / sviluppo delle reti di comunicazione /

allargamento dei mercati

I ruoli delle attività mercantili

- penetrazione del capitale mercantile nelle attività industriali

- il sistema del lavoro a domicilio (putting out / Verlag)

- fondazione della manifattura – piccole fabbriche, lavoro salariato

- trasformazione dei mercanti → imprenditori

La trasformazione dell’artigianato

- società tradizionale → corporazioni → ordinamenti corporativi

dell’artigianato

- organizzazioni monopolistiche, divieto della concorrenza

- domanda dei singoli beni: limitata / prevedibile /stabile

-lo spirito del capitalismo → premia la concorrenza, intraprendenza

La formazione dell’imprenditorialità

- ‘uomini nuovi’ → imprenditori, innovatori

- aspirazione al guadagno nell’impresa capitalistica razionale,

continuativa → redditività l’imprenditore razionale

La nascita dello stato moderno

I quattro monopoli della sovranità moderna:

- Uso legittimo della forza

- Esazione fiscale

- Emissione della moneta

- Amministrazione della giustizia

Divisione dei poteri:

- Potere legislativo – il Parlamento (‘fare le leggi’)

- Potere esecutivo - il Governo (‘farle eseguire’)

- Potere giudiziario – la Corte costituzionale (‘giudicarne i trasgressori’)

Cittadinanza

Lo status conferito a chi è pienamente membro di una comunità, (di uno

Stato nazionale), il che crea uguaglianza dei diritti e doveri tra tutti i cittadini.

- Cittadinanza formale: appartenenza ad uno Stato nazionale

- Cittadinanza sostanziale: possesso di un insieme dei diritti civili, politici e

sociali.

I diritti civili

- libertà individuale

- libertà di parola, pensiero e fede religiosa

- diritti di proprietà

- diritto alla giustizia

I diritti politici

- diritto di partecipare, come elettore o membro eletto all’esercizio

di potere.

I diritti sociali

- poter godere pienamente delle opportunità storicamente offerte a

un membro della società

- accesso alle garanzie di un grado sufficiente di benessere e di

sicurezza economica

Gli individui in quanto membri di un popolo → depositari della

sovranità

Principio della separazione dei poteri → Stato di diritto →

forma dell'organizzazione politica in cui tutti gli organi dello Stato,

ed ogni loro atto, sono vincolati al rispetto della legge

‘Chi è al commando ha il titolo per chiedere obbedienza in virtù

della procedura della legge’.

La cultura della modernità

Trasformazioni nelle concezioni del mondo, nei valori, nelle idee

fondamentali relative agli individui e alla società

Individualismo

Nuove figure:

- imprenditore → sfera economica

- cittadino → sfera politica

L’individuo → al vertice dei valori sociali

Status sociale:

- status ascritti → società tradizionale

- status acquisiti → società moderna

Razionalismo

- tradizione ebraico-cristiana → disincanto, distacco della religione

dalla magia; la filosofia e la teoria giuridica greco-romana; la

concezione mondana dello stato e della società

- società moderna → valori sociali dominanti: ragione, razionalità

razionalizzazione

- processo storico che investe e trasforma gli ordinamenti sociali:

sistemi delle credenze/strutture familiari/ordinamenti giuridici,

politici, economici

razionalità

- attributo specifico dell'azione umana

→ razionalità strumentale rispetto allo scopo

→ razionalità rispetto ai valori (Weber)

I paradigmi teorici in sociologia:

ordine, struttura, conflitto, azione

Lezione del 4 marzo 2015

Thomas Kuhn: “paradigmi scientifici”

“Assunti di base di natura teorica e metodologica sui quali

una comunità degli scienziati in un determinato campo

sviluppa un consenso storicamente accettato da tutti (o

quasi tutti) i sui membri.”

In sociologia si può parlare della pluralità dei paradigmi

▪ il paradigma dell’ordine

▪ il paradigma del conflitto

▪ il paradigma della struttura

▪ il paradigma dell’azione

(Bagnasco A., Barbagli M., Cavalli A. (2013), Elementi di sociologia, Bologna: il

Mulino, pp. 17-26)

Il paradigma dell’ordine

Che cosa unisce, che cosa divide al società? Che cosa

fonda l’ordine?

Thomas Hobbes (1582-1679) – un patto di soggezione: autorità

coercitiva dello stato

Adam Smith (1723-1790) – il mercato e la sua ‘mano invisibile’ che

regola gli scambi

August Comte (1798-1857) e Herbert Spencer (1820-1903) – un

modello organicistico di stampo evoluzionistico; l’influenza diretta

delle teorie evoluzionistiche di Jean-Baptist Lamarck (1744-1829) e

Charles Darwin (1802-1882)

Herbert Spencer (1820 - 1903)

- periodo vittoriano: risoluzione dei problemi sociali con

l'evoluzione e non con rivoluzione → periodo della restaurazione;

ideologia borghese domina nella società → interessi individuali

lasciati liberi

- positivismo francese (Saint-Simon, Comte)

- evoluzionismo britannico

- liberismo economico

La società come realtà superorganica→ la natura e funzioni di un

organismo; organismo sociale → le parti meno evidenti, più

discrete; gli organi appaiono attraverso le loro funzioni → sono le

funzioni a differenziare gli organi.

La legge dell'evoluzione è universale:

- dal mondo organico al mondo animale; dal mondo superorganico al mondo

sociale;

- dal omogeneo all'eterogeneo;

- dall'indifferenziato al differenziato;

- dall’incoerente al coerente → crescente complessità sociale

August Comte → la teoria degli stadi evolutivi: dalla società militare alle società

legalistiche, infine alle società industriali

Spencer: società semplici e quelle composte

Processi di differenziazione e divisione di lavoro, il problema del mutamento

Georg Simmel (1858 - 1918) - del lavoro e individualizzazione

Emil Durkheim (1858 - 1917) - divisione del lavoro e forme di solidarietà

Ferdinand Tőnnies (1855 -1936) - società e comunità – l’isolamento e

separazione sociale contro il legame comunitario basato sui vincoli di sangue,

luogo e spirito («Gesellschaft und Gemeinschaft» 1887)

Il paradigma del conflitto

Karl Marx (1818-1883)

Rapporti sociali fondamentali nella sfera della produzione:

- schiavo e padrone nell’antichità

- servo della gleba e il signore fondiario nel feudalesimo

- lavoratore salariato (proletario) e il capitalista nell’epoca industriale

La struttura di classe caratterizza la struttura sociale di una data

epoca: rapporti di dominio e sfruttamento che portano al conflitto,

definito in termini della lotta di classe, motore del mutamento

sociale, ‘la grande forza della storia’.

Max Weber (1864-1920)

Ogni società è caratterizzata dai diversi interessi confliggenti: nella

sfera economica, conflitto di classe; in quella culturale, si scontrano

gli interessi dei ceti diversamente definiti; in quella politica, il

conflitto riguarda i partiti, i gruppi di pressione, le lobbies.

Il conflitto → la condizione normale della società che conduce alla

creazione delle istituzioni sociali; genera sia ordine, sia mutamento.

Il paradigma della struttura

Il rapporto tra la libertà individuale e la struttura sociale

- processo di socializzazione: dalla lingua, ai modelli culturali,

sociali, politici, stili di vita.

Karl Marx e Emile Durkheim: paradigma della struttura, oltre al

conflitto (Marx) e ordine (Durkheim).

- Marx: struttura e sovrastruttura sociale → determinate dai rapporti

di produzione in una data epoca.

- Durkheim: teoria dei fatti sociali → la società viene prima

dell’individuo → ricerca sul suicidio.

Le teorie funzionalistiche: spiegazione strutturale dei fenomeni

sociali, concezione olistica della società.

Talcott Parsons (1902 – 1979)

- variabili strutturali (pattern variables)

Espressive ↔ Strumentali

(gemeinschaft/communità) ↔ (gesellschaft/società)

atribuzione/ascrizione ↔ realizzazione/acquisizione

diffusione ↔ specificità

affettività ↔ neutralità

particolarismo ↔ universalismo

collettività ↔ individuo

Il paradigma dell’azione - Max Weber

- per spiegare i fenomeni sociali è necessario ricondurli ad

atteggiamenti, credenze, comportamenti individuali → cogliere il

significato che rivestono per l’attore.

- individualismo metodologico: i fenomeni ‘macroscopici’ ricondotti

alle loro cause ‘microscopiche’ (le azioni individuali); per spiegare le

azioni individuali bisogna tenere conto dei motivi degli attori

- attori collettivi sono dotati dagli organi e procedure capaci di

produrre decisioni vincolanti per i loro aderenti → agency (agenzia)

- motivi dell’attore → senso intenzionale delle sue azioni →

comprensione dell’azione sociale.

- l’agire - vincoli contestuali, strutturali e contingenti

- diversi tipi di azione: azione razionale rispetto allo scopo, e

rispetto al valore; azione tradizionale; azione affettiva.