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Workshop”Il Capitale regionale: privato, pubblico e immateriale”

Banca d’ItaliaRoma, 18 Marzo 2014

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Contenuti della Presentazione1 Introduzione

IntroduzioneMetodologia

2 Gli Studi BritanniciGleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

3 Gli Studi SpagnoliMas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

4 Le Stime per i Lander TedeschiArbeitskreis “Volkswirtschaftliche Gesamtrechnungen derLander”, 2011

5 Altri StudiBerlemann e Wesselhoft (2012)Scherngell et al (2007)Dettori et al. (2012)Derbyshire et al. (2011)

6 Alcune Considerazioni FinaliAlcune Considerazioni Finali IAlcune Considerazioni Finali II

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IntroduzioneMetodologia

Introduzione

In questa presentazione esamineremo dapprima i tratti salientidelle esperienze britanniche e spagnole, al fine di estrarnealcuni insegnamenti di carattere generale, utili per lacostruzione di stock di capitale fisico regionale nel nostro e inaltri paesi.

Queste esperienze “accademiche” (“indipendenti”) verrannoconsiderate anche alla luce di quella che e a nostraconoscenza l’unica esperienza ufficiale di un certo interesse: lacostruzione di serie di capitale fisico per i Lander tedeschi.

Alcune annotazioni verranno pure effettuate a proposito dellarecente analisi di Derbyshire et al. (2011), nella quale sieffettua un preliminare tentativo di stima del capitale fisicoper le aree NUTS 2 dell’UE-27

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IntroduzioneMetodologia

Metodo dell’Inventario Permanente

Il Metodo dell’Inventario Permanente (MIP) richiede:

una stima dello stock di capitale iniziale (per l’anno base);una serie di investimenti fissi lordi (auspicabilmentedisaggregati per settore e tipo di bene capitale);una funzione di ritiro dei beni capitali, dalla quale emerge ilresto della law of motion dello stock di capitate lordo;una stima della vita media dei beni capitali;una funzione di ammortamento dei beni capitali (per ilcalcolo dello stock di capitale netto);una stima del costo d’uso dei beni capitali (per il calcolo delflusso dei servizi ottenibili dallo stock di capitale netto);una procedura di quadratura tra le stime regionali e la stimanazionale dello stock di capitale (se esistono stime nazionaliufficiali dello stock di capitale).

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Gleed e Rees (1979) I

Prima di Gleed e Rees (1979), per il Regno Unito, le unichestime stock di capitale sub-nazionali erano nel 1979 quelleprodotte da Thomas (1978), Jefferson (1968) e il NRST(1979) per il Galles, Irlanda del Nord e la Regione del Nord,rispettivamente.

Hanno tutti usato la tecnica dell’inventario permanente, maThomas (1978) e il NRST (1979) sono stati particolarmenteostacolati dall’assenza di serie coerenti di investimentiregionali.

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Gleed e Rees (1979) II

Le stime sono state effettuate per le ”vecchie” regionistandard come definite prima delle variazioni di confine del1974.

Il CSO distingue tre tipi di bene capitale nelle sue stimedello stock di capitale:

costruzionimacchinari e attrezzaturemezzi di trasporto.Non si e derivata anche una serie per i mezzi di trasporto chenon si trovano permanentemente in una data regione.

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Gleed e Rees (1979) III

Ipotizzata una durata diversa per ogni tipo di bene, si sonocompilati inventari permanenti separati per costruzioni emacchinari e attrezzature.

Le stime dell’inventario permanente richiedono informazioni diprezzo coerenti. Poiche non vi e informazione a livelloregionale sui prezzi dello stock di capitale si sono usate le seriedi prezzo nazionali del CSO (Central Statistical Office, oraONS) per tutte le regioni.

Si sono compilate le stime dello stock di capitale fisso lordo aiprezzi del 1970 per ciascuna delle dieci regioni con ottoraggruppamenti di industrie e due tipi di bene per ogni annodal 1950, il nostro anno base (il 1951 e stato il primo anno peril quale si avevano informazioni affidabili sugli investimenti).

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Gleed e Rees (1979) IV

Nel corso di questo esercizio si e lavorato in termini di lordo,piuttosto che di netto, cioe senza fare alcun ammortamento.Poiche l’interesse primario e nell’usare misure di capitale nelprocesso di produzione, questo sembra il modo di procederecorretto (vedi Griffin, 1976).

Misure di stock di capitale netto potrebbero essereappropriate per la contabilita regionale.

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Gleed e Rees (1979) V.Stime del Capitale per l’anno base I

Per stimare la distribuzione regionale dello stock di capitale inogni settore alla fine del 1950, non potendo fare come il CSO,che ha derivato le sue stime di capitale dell’anno base dallestime di investimenti precedenti all’anno base (Griffin, 1975),si e adottata una ripartizione proporzionale dello dello stock dicapitale nazionale di fine 1950, utilizzando i dati sugliinvestimenti e gli addetti per ogni regione e settore: 0,75 dellaquota media degli investimenti per il 1951-1954 e 0,25 dellaquota di addetti del 1951

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Gleed e Rees (1979) VI.Stime del Capitale per l’anno base II

La maggiore ponderazione degli investimenti riflette la lorostretta relazione con lo stock di capitale (in crescita di statostazionario la distribuzione regionale degli investimentirifletterebbe la distribuzione regionale dello stock di capitalesia per l’investimento di sostituzione che per la nuovacapacita- proporzione fissa in tutte le regioni dello stockesistente in un’industria-).

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Gleed e Rees (1979) VII.Derivazione delle Serie Regionali degli Investimenti

Si sono usate le varie fonti di informazione da cui possonoessere prodotte serie regionali di investimenti per settore percalcolare per ciascuna regione la quota percentuale degliinvestimenti totali nel Regno Unito nel settore. Questoassicura che le serie regionali sono coerenti sia tra di loro checon le stime per il Regno Unito (del CSO). Viene cosısalvaguardata la quadratura tra le stime regionali e quellanazionale dello stock di capitale.

Queste quote regionali possono poi essere moltiplicati per ildato nazionale di investimenti (per tipo di bene) per produrrele serie degli investimenti regionali per tipo di bene.

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Gleed e Rees (1979) VIII. Ritiri I

Per ognuno dei raggruppamenti settoriali, si possono derivareuna serie nazionale di ritiri del capitale. Si e voluto assicurareche la distribuzione regionale di questi ritiri sia coerente con ilmetodo del CSO di stimare i ritiri nazionali e con il metodo diripartire lo stock di capitale nazionale di fine 1950 alle regioni.Per fare questo si sono valutate separatamente due serie diritiri:

”ritiri” di investimenti effettuati a partire dal 1950”ritiri” dal capitale gia esistente nel 1950.

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Gleed e Rees (1979) IX. Ritiri II

Per ogni settore e tipo di bene, utilizzando le ipotesi delCSO per la diversa vita media dei beni, e possibile produrreuna serie dei ritiri degli investimenti effettuati a partire dal1950. Queste serie sono state poi sommate su tutte le regioniper ogni anno, e il totale annuale dedotto dalla rispettiva serienazionale dei ritiri.

Questo produce una serie nazionale per ogni settore e tipodi bene dei ritiri” dal capitale gia esistente nel 1950, e questidati sono stati ripartiti tra regioni seguendo quanto gia fattoper lo stock di capitale del 1950. Le due componenti separatedi ritiro sono stati poi sommate per dare una serie annualeregionale di ritiri per ogni settore e tipo di bene.

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997) I

Le stime (essenzialmente per Utilized plant and machinerycapital stocks) si basano sul metodo dell’inventariopermanente.Le fonti di dati sugli investimenti fissi lordi precedenti al 1968sono basate sui dati di Gleed e Rees (1979), come discusso inHarris (1983). dal 1968 in poi, vengono utilizzate le stimedelle spese di investimento dal Census of Production.Queste stime sono disaggregate per tipo di bene capitaleipotizzando che la quota di spesa per bene capitale a livello diindustria per lo UK sia replicabile (sempre a livello diindustria) per ogni regione.Viene salvaguardata la quadratura tra le stime regionali equella nazionale dello stock di capitale in modo simile aquanto effettuato da Gleed e Rees (1979).

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997) II

Il metodo dell’inventario permanente e utilizzato usando leipotesi di durata di vita e ammortamento che sono effettuatea livello dello UK dal CSO (ora ONS).

una misura accurata dello stock di capitale che e destinato aessere utilizzato nella stima dei rapporti di produzionedovrebbe rappresentare la quantita totale di servizi di capitalidisponibili per produrre output.

Questo significa che bisogna tenere conto delle perdite diefficienza dovute a deterioramento (compresa l’obsolescenza).

Cio richiede l’impiego di un appropriato tasso dideprezzamento dei beni strumentali che riduce la loroefficienza al passare del tempo.

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997) III

E stato sostenuto da Denison (1972) che un buon modello dideprezzamento dello stock di capitale dovrebbe esibireall’inizio della vita del bene capitale una bassa velocita dideterioramento, che poi dovrebbe diventare mano a mano piurapida.

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997) IV

Per applicare l’approccio suggerito da Denison (1972), unavolta calcolati gli stock lordi e netti (con una classica ipotesidi deprezzamento lineare) Harris procede a calcolare un stockponderato nel quale lo stock lordo e netto entrano nellaproporzione di tre a uno.

Altri autori hanno sostenuto il modello geometrico dideprezzamento come approccio alternativo al metodo diDenison.

Cio implica un tasso di deprezzamento molto piu elevato diquello che e verosimile in termini economici, implicando ancheun tasso di progresso tecnico incorporato nel capitale moltopiu elevato di quelli tipicamente presenti nella letteraturaempirica .

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997) V

Questo approccio al deprezzamento dei vecchi beni capitali estato integrato da una misura di premature scrapping basatasui dati relativi alle chiusure di impianti rintracciabili dallastatistica Times 1000.

L’idea e molto semplice: utilizzare micro-dati (di un qualchetipo) sulla chiusura di impianti produttivi, e dedurre da questidati una misura di “premature scrapping” del capitale.

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997) VI

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997) VII

Si tiene inoltre conto del tasso di utilizzazione dello stock dicapitale. Tassi di utilizzazione per settore e regione sono staticalcolati mediante interpolazione peak-to-peak nel rapportooutput-capitale per ogni settore e regione, e dividendol’effettivo rapporto output-capitale per questa interpolazione.

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Gleed e Rees (1979)Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997)

Harris (1983, 2005); Harris e Trainor (1997) VIII

L’interpolazione peak-to-peak e stata in parte visuale e inparte basate su statistiche congiunturali della CBI(1967-1993).

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

Caratteristiche e Composizione del Capitale Stimato I

1 Periodo

1 Periodo temporale coperto (a livello nazionale): 1964-20002 Periodo temporale coperto (a livello regionale): 1964-1998

2 Regioni

1 17 regioni (Comunidades Autonomas)2 52 provinces

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

Caratteristiche e Composizione del Capitale Stimato II

Metodo applicato: Metodo dell’Inventario Permanente (PIM)

Per le stime, gli autori distinguono tra:1 Capitale Pubblico

Strade; Acquedotti; Infrastrutture urbane; Infrastrutturesanitarie e scolastiche

2 Capitale PrivatoEsso e suddiviso in 23 settori produttivi:Abitazioni, Agricoltura, Pesca, Energia,13 Settori industriali,Costruzioni, 5 settori dei servizi

Per tali infrastrutture i dati disponibili iniziano sin dal 1845 ehanno permesso di stimare la serie pubblica del capitale dal 1955.Per il capitale privato la serie inizia dal 1964.

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

Metodo di Stima

Sono stati stimati tre differenti forme di Capitale:

1 Stock del Capitale Lordo (KG - Gross Capital - Capital Bruto)

2 Capitale Produttivo

3 Ricchezza (Wealth)

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

Stock del Capitale Lordo I

Lo Stock del Capitale Lordo (KG) e il risultato dell’accumulazionedegli investimenti lordi (GFCF) meno i ritiri avvenuti nel periodo.Lo stock del capitale lordo a prezzi costanti e dato da:

KGj ,t =T∑τ=1

IRj ,t−τ ∗ Fj ,τ (1)

dove:KGj ,t = stock del capitale lordo a prezzi costanti di un asset j , di τanni;IR = investimenti lordi (GFCF) a prezzi costanti, calcolati comeIRj ,t = INj , t/pj ,t , dove INj , t e l’investimento nominale e pj ,t ilprezzo dell’asset j .Fj ,τ e la funzione di sopravvivenza e T e la lunghezza massimadella vita dell’asset j .

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Gli Studi SpagnoliLe Stime per i Lander Tedeschi

Altri StudiAlcune Considerazioni Finali

Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

Stock del Capitale Lordo II

Lo stock del capitale lordo a prezzi correnti e dato da:

KG cj ,t = KGj ,t ∗ pj ,t (2)

I dati necessari per calcolare lo stock del capitale lordo KG sonoper tipologia di asset:

1 Il valore nominale degli investimenti GFCF

2 I deflatori (l’anno di riferimento e il 1995)

3 la durata massima della vita

Per il calcolo dei ritiri, la funzione di sopravvivenza adottata e lacosiddetta Winfrey S-3

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

Stock del Capitale produttivo e indice del volume deiservizi del capitale I

Si assume che il volume dei servizi erogato da un determinato assetj sia proporzionale al suo stock di capitale produttivo (KPj ,t)valutato a prezzi costanti. Lo stock del capitale produttivo (KP) diun bene j al momento t a prezzi costanti di anni differenti si stimaapplicando l’equazione:

KPj ,t =T∑τ=1

IRj ,t−τ ∗ Fj ,τ ∗ hj ,t (3)

h e la funzione eta - efficienza del bene j di τ anni di vita. Lafunzione e la medesima per tutti gli asset.

h =(T − τ)

(T − βτ)(4)

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

Stock del Capitale produttivo e indice del volume deiservizi del capitale II

Stock del Capitale produttivo e indice del volume dei servizi delcapitale sono espressioni quantitative e si rende necessario tradurlein termini monetari. Il prezzo rilevante in questi casi e il costo deiservizi del capitale. Il costo d’uso dell’asset j al tempo t e dato da:

µj ,t = pj ,t

(rt + πt + dj ,t −

pj ,t − pj ,t−1

pj ,t−1

)(5)

dovedj ,t = tasso di deprezzamentort = tasso di rendimento realeπt = tasso di inflazioneIl tasso di inflazione πt e calcolato con media mobile centrata su 3anni dell’Indice di Prezzi al Consumo (CPI). it = rt + πt e il tassodi rendimento nominale che si suppone essere uguale per tutti gliasset.

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

Value of Capital Service

Il valore dei Servizi da Capitale( value of Capital Service) persingolo asset:

CSj ,t = µj ,tKPj ,t (6)

Il valore del Capitale aggregato dei Servizi CSt e dato da:

CSt =N∑

J=1

CSj ,t (7)

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

Stock della ricchezza e deprezzamento

Lo stock della ricchezza dell’asset j a prezzi costanti e pari alvalore di mercato, espresso con valori dell’anno base (1995).Innanzitutto si definisce la funzione eta-prezzo, che e molto legataalla funzione eta-efficienza

Zj ,τ =T∑τ=0

hj ,τ

(1 + r)(τ+1)(8)

dove r e il tasso di interesse reale che e fissato al 4%(E’ stataanche effettuata un’analisi di sensibilita con i tassi alternativa del3%, 5% e 8,5%).

zj ,τ =Zj ,τ

Zj ,0(9)

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

Stock della ricchezza

Lo stock della ricchezza dell’asset j a prezzi costanti (KWj ,t) edato da

KWj ,τ =T∑τ=0

IRj ,t−τ ∗ Fj ,τ ∗ zj ,τ (10)

La ricchezza a prezzi correnti e data da:

KW cj ,t = KWj ,t ∗ pj ,t (11)

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)

Nel 2011 sono state stimate nuove serie per l’economia spagnolaper il periodo 1964-2010. I dati sono stati aggiornati anche sullabase delle nuove raccomandazioni dell’ OCSE. Le principaliinnovazioni apportate sono:

la funzione dei ritiri non e piu la Winfrey S-3 ma

si utilizza la double declining balance rate, una funzione dideprezzamento geometrica che sostituisce sia la funzione disopravvivenza sia la funzione dell’eta efficienza.

i dati sono per asset e industria e disaggregati a livelloregionale e provinciale.;

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

BD.MORES IBase de datos regionales de la economıa espanola

La BD.MORES presenta, nello stesso database, un insieme divariabili essenziale per l’analisi economica regionale. Non sono datiufficiali ma sono costruiti da un dipartimento del ministerospagnolo dell’economia (piu precisamente la Direccion General dePlanificacion, ora parte della Direccion General de Presupuestos)da banche dati ufficiali. (CRE e CNE).

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

BD.MORES IIBase de datos regionales de la economıa espanola

I dati riguardano le 17 Comunita Autonome e sono relativi a:1 ) VA a prezzi costanti e correnti , 2) consumi intermedi, 3)redditi da lavoro, 4) occupazione , 5 ), investimenti fissi lordi aprezzi costanti e correnti, 5 ) stock di capitale , 6) investimenti estock in R & S. Lo stock di capitale e sia pubblico che privato.Per quanto riguarda lo stock di capitale fisico le differenzeprincipali con le indagini BBVA riguardano i valori iniziali di stockdi capitale di agricoltura e settore residenziale, che sonoconsiderate sottovalutati, e la presenza di stime per investimentifissi lordi in R & S e capitale tecnologico.

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

BD.MORES IIIBase de datos regionales de la economıa espanola

Le aliquote di ammortamento e stock di capitale inizialiregionali in ogni settore. Per cio che riguarda il metodo diammortamento, il criterio fondamentale e, in assenza di studieconometrici dedicati, l’adozione di una criterio quanto piusomigliante a quello di altri paesi avanzati. Si e quindi adottata laforma di deprezzamento geometrico conosciuta come doubledeclining balance.

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

BD.MORES IVBase de datos regionales de la economıa espanola

Per quanto riguarda la determinazione degli stock iniziali di capitale, nella stragrande maggioranza dei casi e stato tradotto in euro2000 quelli che sono stati utilizzati in base 1980 nelle BD.MORESprecedenti, basati sulla correzione di Gomez Villegas (1987) allestime dell’Universita di DEUSTO (1968 e 1971). Tuttavia, questistock iniziali regionali sono stati confrontati sia cona) un risultato dell’applicazione di stima indiretta della seguenteespressione:

K (1964) = I (1964)/(δ + g) (12)

dove δ e il tasso di ammortamento e g e il tasso medio di crescitadegli investimenti fissi lordi tra il 1964 e il 1970; che con b) i datiderivati da Mas, Perez e Uriel (2003).

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

BD.MORES VBase de datos regionales de la economıa espanola

Vista le somiglianza tra i tre criteri, se ne e poi utilizzata la mediae applicata ai totali nazionali. A proposito dello stock iniziale dicapitale viene peraltro ribadito che, avendo a disposizione un valoreper il 1964, e cominciando la BD-MORES nel 1980, esistono ampiecondizioni affinche eventuali errori in questo stock iniziale sianocorretti dal processo di accumulazione e distruzione del capitale.

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

BD.MORES VIBase de datos regionales de la economıa espanola

Gli investimenti fissi lordi in R&S e il capitale tecnologico.

In Spagna, la prima elaborazione di dati statistici in materia diR&S e stata effettuata nel 1964, e la distribuzione regionaledella R&S si effettua nelle statistiche di INE, dal 1986 (purcon modifiche dei criteri per la regionalizzazione).

Per la costruzione del stock di capitale tecnologico si utilizza ilMIP:

Kt = (1 − δ)Kt−1 + Rt−1 (13)

dove R sono le spese in R&S.

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Mas, Perez, Uriel (2006)Aggiornamento Stime (Mas Ivars ed altri, 2011)BD.MORES

BD.MORES VIIBase de datos regionales de la economıa espanola

Viene utilizzato un deflattore per tutte le R&S. Piu importantee la scelta del tasso di ammortamento. Si assume che sia il15% , come e usuale nella maggior parte degli studi (Griliches1992; Hall e Mairesse, 1995; Beneito 2001 tra gli altri).

Esso ha conseguenze non solo sul processo di distruzione dicapitale, ma anche sulla determinazione dello stock di capitaleiniziale. Per quest’ultimo si suppone che:K (1980) = R (1980) / (d + g)

Lo stock di capitale per ciascun settore e regione utilizzando ilMIP a livello nazionale e territorializzando il risultato medianteil peso relativo della spesa per R&S nelle diverse regioni.

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Arbeitskreis “Volkswirtschaftliche Gesamtrechnungen der Lander”, 2011

Arbeitskreis (2011) I

In Germania, gli uffici statistici dei singoli Lander, coordinatidall’ufficio del Land Baden -Wurttemberg, forniscono stimedello di stock di capitale a livello NUTS-I (si veda Arbeitskreis“Volkswirtschaftliche Gesamtrechnungen der Lander”, 2011).

Gli stock di capitale, sono stati ottenuti attraverso il Metododi Inventario Permanente

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Gli Studi SpagnoliLe Stime per i Lander Tedeschi

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Arbeitskreis “Volkswirtschaftliche Gesamtrechnungen der Lander”, 2011

Arbeitskreis (2011) II

Lo stock di capitale e calcolato in termini sia lordi che netti.

Per il Capitale Lordo le attivita sono valutate al loro costo disostituzione (valutato a prezzi costanti) senza tener contodell’ammortamento.

Il rapporto tra netto e lordo e chiamato il grado di modernita.

A differenza delle altre variabili di contabilita nazionale, leimmobilizzazioni in prezzi costanti sono calcolate rispetto a unprezzo base fisso (anno base 2000) e non rispetto ai prezzidell’anno precedente.

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Arbeitskreis “Volkswirtschaftliche Gesamtrechnungen der Lander”, 2011

Arbeitskreis (2011) III

Il MIP viene applicato a partire dalle misure separate, a livellodi Land, per attrezzature, immobilizzazioni materiali ecostruzioni. Per ogni tipo di bene capitale sono ipotizzati unafunzione di ritiro e un tasso di ammortamento specifico.Queste due ipotesi (su ritiro e ammortamento) sono le stesseper tutti i Lander.

Al calcolo degli investimenti e dei ritiri viene anche aggiuntainformazione specifica su costruzione e distruzione di capacitaproduttiva nell’industria pesante.

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Arbeitskreis “Volkswirtschaftliche Gesamtrechnungen der Lander”, 2011

Arbeitskreis (2011) IV

Gli stock sono:

per tipo di bene capitale:

attrezzature (macchinari , attrezzature meccaniche, veicoli,impianti e attrezzature per ufficio e strutture simili non fissatein modo permanente agli edifici),attivita immateriali (software , diritti d’autore, diritti diprospezioni minerarie),costruzioni (edifici residenziali e non residenziali);

per branca di attivita produttiva

Agricoltura, silvicoltura, pesca;Industria in senso stretto;Energia e acqua;Costruzione; Commercio, alberghi e ristoranti e trasporti;Manutenzione e riparazione di macchinari; FIRE; Altri serviziprivati e pubblici.

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Arbeitskreis “Volkswirtschaftliche Gesamtrechnungen der Lander”, 2011

Arbeitskreis (2011) V

Il calcolo dello stock di capitale per ogni singolo Land avvieneapplicando il MIP nello stesso modo in tutto il TerritorioFederale.

I dati sugli investimenti sono coordinati dall’ufficio statisticodel Land Nordrhein-Westfalen.

Per i nuovi Lander (Germania dell’Est) a partire dal 1991 estato stimato uno stock iniziale .

Per i vecchi Lander, questa stima e stata ripresa dal sistemaprecedente di contabilita regionale. Poiche si riscontranoalcune difficolta nella stima degli stock iniziali del 1991 per inuovi Lander, i risultati per questi Lander sono pubblicati solodopo l’ anno 1995.

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Berlemann e Wesselhoft (2012)Scherngell et al (2007)Dettori et al. (2012)Derbyshire et al. (2011)

Berlemann e Wesselhoft (2012) I

Dati di stock di capitale forniti dall’Ufficio statistico federaletedesco (o meglio dagli uffici dei Lander) sono disponibili soloa livello NUTS-I.

Al fine di sviluppare un metodo adeguato di allocazione delcapitale al livello NUTS-III, si usano informazioni sullastruttura economica regionale dedotta da un database privato,nonche dati sulle immobilizzazioni materiali lorde fornitidall’Ufficio statistico federale tedesco, disponibili per il soloanno 1998.

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Gli Studi SpagnoliLe Stime per i Lander Tedeschi

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Berlemann e Wesselhoft (2012)Scherngell et al (2007)Dettori et al. (2012)Derbyshire et al. (2011)

Berlemann e Wesselhoft (2012) II

A livello NUTS-III, informazioni dettagliate sulla strutturaeconomica locale non sono disponibili da fonti ufficiali. Siusano quindi i dati forniti dal un database privatoCREDITREFORM.

Questo database contiene i dati su oltre 4 milioni di impresecon sede in Germania ed e altamente rappresentativo perl’universo delle imprese tedesche (solo piccolissime impresesono leggermente sotto-rappresentate. Tuttavia, poichequeste aziende tipicamente accumulano poco capitale questoproblema e relativamente poco importante).

Per ogni impresa inclusa nel database vi sono informazioni sulcodice di classificazione dell’industria (WZ 2003 a due cifre,21 settori) e sulla posizione geografica (NUTS-III, 413 aree).

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Berlemann e Wesselhoft (2012)Scherngell et al (2007)Dettori et al. (2012)Derbyshire et al. (2011)

Berlemann e Wesselhoft (2012) III

In aggiunta alle informazioni sulla struttura settoriale diun’area, si ha bisogno di informazioni sulla intensita dicapitale dei vari settori.

Si usano i dati sui beni capitali lordi, che sono fornitidall’Ufficio statistico federale tedesco (classifica WZ 2003).

Seguendo Eckey, Kosfeld e Turck (2004), si escludono lecostruzioni dai tipi di bene capitale.

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Berlemann e Wesselhoft (2012)Scherngell et al (2007)Dettori et al. (2012)Derbyshire et al. (2011)

Berlemann e Wesselhoft (2012) IV

L’intensita media di capitale cjdel ramo j viene quindi calcolatacome:

cj =

∑413i=0 gfai ,j∑413i=0 ni ,j

(14)

dove gfai ,j sono i beni capitali lordi (escludendo le costruzioni) eni ,j il numero di imprese dell’area i e il settore j .

gfai ,j = cjni ,j (15)

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Gli Studi SpagnoliLe Stime per i Lander Tedeschi

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Berlemann e Wesselhoft (2012)Scherngell et al (2007)Dettori et al. (2012)Derbyshire et al. (2011)

Berlemann e Wesselhoft (2012) V

Moltiplicando cj per il numero di imprese del settore j situatonell’area i si ottengono i i beni capitali lordi di area i e settore j :

gfai ,j = cjni ,j (16)

Sommando per settore, si ottengono i beni capitali lordi gfai ,j

dell’area i :

gfai =21∑j=1

gfai ,j (17)

Gianluigi Coppola - Sergio Destefanis Universita degli Studi di Salerno Contact author: Sergio Destefanis [email protected] Workshop ”Il Capitale regionale: privato, pubblico e immateriale” Banca d’Italia Roma, 18 Marzo 2014La Misurazione dello Stock di Capitale Regionale negli Altri Paesi Europei

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Berlemann e Wesselhoft (2012)Scherngell et al (2007)Dettori et al. (2012)Derbyshire et al. (2011)

Berlemann e Wesselhoft (2012) VI

Al fine di garantire che la somma degli stock regionali di capitalesia uguale allo stock di capitale (livello NUTS-I) pubblicatodall’Ufficio statistico federale tedesco, si calcola per ogni area i laquota di beni capitali lordi del Land di riferimento B:

si ,B =gfai ,B∑zBi=0 gfai ,B

(18)

dove zB e il numero di comuni appartenenti al Land B.Moltiplicando queste quote per lo stock di capitale dello stato B,pubblicato dall’Ufficio statistico federale tedesco si ottiene lo stockdi capitale dell’area i , ubicata nel Land B:

Ki ,B = si ,BKB (19)

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Berlemann e Wesselhoft (2012)Scherngell et al (2007)Dettori et al. (2012)Derbyshire et al. (2011)

Scherngell et al (2007)

Nella banca dati Cambridge Econometrics non sonodisponibili dati sugli stock di capitale fisico

Partendo dagli investimenti fissi lordi a prezzi correnti estato utilizzato il metodo dell’inventario permanente pergenerare stock di capitale fisso

Il capitale fisso stimato e per settore e regione

E’ stato applicato un tasso costante del dieci per centodegli ammortamenti

E’ stato considerato il tasso di crescita medio annuo cheprecede l’anno di riferimento 1998 per coprire il periodo1990-1998

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Berlemann e Wesselhoft (2012)Scherngell et al (2007)Dettori et al. (2012)Derbyshire et al. (2011)

Dettori et al. (2012)

Le serie dello stock di capitale non sono rese disponibili dagliuffici statistici nazionali

lo stock di capitale fisico Ki ,t viene calcolato applicando ilmetodo dell’inventario permanente

Per il campione 1985-2006 per ogni regione i , nel periodo t,Ki ,t e costruito dal flusso degli investimenti lordi nel periodoprecedente (Ii, t-1), assumendo un tasso annuo diammortamento d pari al 10%, che viene ipotizzato esserecostante nel tempo e tra le regioni:Ki ,t = (1 − d)Ki ,t−1 + Ii ,t−1

Il valore dello stock di capitale per l’anno iniziale 1984 e statoassunto pari alla somma cumulativa dei flussi di investimentiper il periodo di dieci anni 1975-1984.

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Berlemann e Wesselhoft (2012)Scherngell et al (2007)Dettori et al. (2012)Derbyshire et al. (2011)

Derbyshire et al. (2012)

In molti casi non e possibile semplicemente per confrontarestatistiche a livello regionale, prodotte dagli uffici statisticinazionali degli Stati membriIn questo lavoro si valuta la possibilita di produrre stimecomparabili dello stock di capitale a livello regionale NUTS 2per l’UE-27 e si producono alcune stime di caratterepreliminareL’approccio seguito e quello del MIP (OECD, 2009), e i datiutilizzati provengono da Eurostat o da altre fontipubblicamente disponibili, ove possibileIl documento analizza la robustezza delle stime prodotte perlo stock di capitale, cosı come il loro impatto sulla analisi dellaproduttivita, e suggerisce come esse possono essere miglioratein futuri sviluppi dell’analisi

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Berlemann e Wesselhoft (2012)Scherngell et al (2007)Dettori et al. (2012)Derbyshire et al. (2011)

Derbyshire et al. (2012)

Secondo il MIP sono necessarieuna stima dello stock di capitale iniziale (per l’anno base)EU-KLEMS per 11 paesi, stime ad hoc per Bulgaria, Grecia,Malta, uffici nazionali di statistica x gli altriuna serie di investimenti fissi lordi (disaggregati per settore etipo di bene capitale ?); fonti Eurostat, o degli uffici nazionali,la disaggregazione per tipo di bene capitale e solo nazionale;una funzione di ritiro dei beni capitali; una funzione diammortamento dei beni capitali; una funzione lineare, leWinfrey S-2 e S-3 “double up” come f. di ritiro eammortamento;una stima della vita media dei beni capitali; per tipo di benecapitale, uguali per tutti i paesi, basate sulle stime degli ufficistatistici nazionali;una procedura di quadratura; le info regionali sono semprerapportate ai totali nazionali;

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Alcune Considerazioni Finali IAlcune Considerazioni Finali II

Alcune Considerazioni Finali I

L’analisi di Derbyshire et al. (2011) e importante, maovviamente migliorabile (almeno per un gruppo ristretto diPaesi)

A partire dal framework condiviso del MIP, alcuni spunti diriflessione riguardano:

l’uso di misure regionali di scrapping (Harris) per affinarel’ipotesi troppo restrittiva di ritiri+ammortamenti fissati alivello nazionale;l’uso sistematico di misure regionali della qualita dello stock dicapitale (Scoppa, 2007; Albanese e Sorge, 2010), sempre alloscopo di affinare l’ipotesi troppo restrittiva diritiri+ammortamenti “nazionali”;l’uso di misure del tasso di utilizzazione dello stock di capitale(Harris)

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Alcune Considerazioni Finali IAlcune Considerazioni Finali II

Alcune Considerazioni Finali II

Una riflessione ulteriore riguarda l’opportunita di costruire(come suggerisce l’OCSE e fanno i ricercatori spagnoli) misuredei servizi del capitale produttivo basate su costo di uso erendimento del capitale. Vi puo essere perplessita sulle ipotesiimplicite di efficienza tecnica e allocativa insite in questapratica.

In Italia deve essere posta con attenzione la problematica dellaquadratura con le stime di capitale nazionale dell’ISTAT.

Vi e infine da valutare con attenzione l’eventualita disviluppare stime a livello NUTS 3 e/o per dati micro (centraledei Bilanci?). In questo ambito un’ovvia alternativa al MIP edata da varie procedure di territorializzazione (v. p. es.Berlemann e Wesselhoft, 2012).

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