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Valutazione del DOLORE
� Il dolore è un fenomeno complesso e soggettivo, vissuto in modo unico da ogniindividuo. Trattandosi di un’ esperienzasoggettiva, esso può essere valutato solo indirettamente attraverso quanto la persona comunica in modo verbale o non verbale.
�La valutazione del dolore è un processomolto critico ma fondamentale per iltrattamento del dolore stesso
�molte linee guida identificano nella“valutazione” la chiave del successo del trattamento
�E’ importante individuare strategie in grado di valutare il dolore come fenomeno complesso nel quale interagiscono fattori fisiologici psicologici e sociali.
�Comprendere e quantificare le variabili coinvolte sono il primo passo fondamentale per individuare le modalitàdi intervento più opportune e personalizzate al singolo paziente
Età e Dolore
�L’età fa variare la percezione del dolore influenzando la sintomatologia, la clinica e la terapia
� Il contesto psicosociale del paziente può far variare l’esperienza dolorosa
Perché si modifica la percezione del
dolore?
�Nell’anziano c’è diminuita percezione del dolore perché c’è una diminuita funzionalità dei sistemi nocicettivi, recettivi e di trasmissione
Conseguenze della sintomatologia
dolorosa
� Depressione del tono dell’umore
� Ridotta partecipazione sociale� Disturbi del sonno
� Disturbi dell’apparato locomotore (cadute)� Maggiore ricorso ai farmaci (anche non analgesici)
� Minor capacità di reagire allo stato di malattia� Più lenta risposta alla terapia riabilitativa
� Alterazioni cognitive
� Perdita di autonomia� Agitazione
� Ricorsi sempre maggiori e più dispendiosi ai servizi di cura
Il dolore cronico, incidendo profondamente
sulla capacità di mantenere il proprio ruolo
sociale, può costituire una vera e propria
causa di deterioramento dello “ status
socialis” dell’individuo e diventare il
baricentro intorno al quale si struttura tutta
l’esistenza dei soggetti che ne sono affetti
Una sistematica valutazione del dolore
permette……..
� Verificare l’impatto del dolore sulla qualità di vita del paziente
� Verificare lo stato emotivo-psicologico e le condizioni socio-ambientali
� Verificare l’aderenza del paziente alla cura
� Valutare la risposta ai farmaci prescritti e l’efficacia nel tempo
� Prevenire e valutare gli effetti collaterali dei farmaci
� Stabilire un punto di partenza e scegliere gli interventi
Durante la valutazione è importante:
� Informazione
� Capire il significato che il paziente dà al dolore
� Verificare il grado di consapevolezza riguardo
diagnosi, prognosi ed obiettivi terapeutici
� Individuare le persone più significative per lui nel
percorso di malattia e cura
� Ascoltare il care-giver, dando voce alla sua
sofferenza e alle sue fatiche
�Credere che il paziente abbia dolore!
�E’ possibile che lo definisca come tale perché non riesce ad esprimere il disagio di altra natura
�Comunicazione verbale efficace
�Osservazione (corpo, comportamento,pensiero
Valutare
� Sede
� Qualità
� Fattori che lo alleviano o lo aggravano
� Intensità(scale, questionari)
� Stato funzionale, cognitivo e del tono dell’umore
� Situazione socio-familiare
� Interferenza: sulla qualità della vita, sul livello di
attività, sulle relazioni sociali
..quando deve essere valutato il dolore
Il dolore deve essere valutato e documentato● routinariamente e ad intervalli regolari
● ogni volta che vi sia una nuova segnalazione di
dolore
● dopo un appropriato intervallo di tempo in seguito
a ciascun trattamento farmacologico (es: dopo
15-30 minuti dall’assunzione parenterale un’ora
dopo la somministrazione orale)
● ad intervalli regolari dopo l’inizio del piano di
trattamento
Valutazione del dolore secondo P.Q.R.S.T. (Gray )
�P= provocation (fattori favorenti o sfavorenti)
�Q=Quality (come lo definisce, a che cosa assomiglia?)
�R=Radiation (sede)
�S= Severity (intensità cioè quanto è forte)
�T= Time (quando insorge il dolore)
Strumenti di valutazione
�Possono essere classificati in base al numero di dimensioni del dolore che vanno ad indagare
�Ne esistono monodimensionali e Multidimensionali
Cosa rappresentano le scale di
valutazione?
�Rappresentano strumenti validati e condivisi
�Hanno come scopo il miglioramento dell’intero processo assistenziale attraverso una sistematica raccolta dei dati clinici.
…che cosa favoriscono le scale di
valutazione?
�una lettura oggettiva e confrontabile dei fenomeni assistenziali
�una omogenea valutazione quali-quantitativa dell’assistenza al paziente
�lo scambio di informazioni tra discipline diverse
…qual è dunque l’obiettivo principale
delle scale di valutazione del dolore?
�Misurare il dolore è il primo passo
per poter riconoscere e quindi
alleviare la sofferenza.
quali i requisiti delle scale di valutazione
del dolore acuto?
Tra le scale algometriche proposte in Letteratura èopportuno che vengano scelte quelle:
� validate
� semplici facilità di somministrazione
facilità di comprensione
� che richiedano poco tempo per la rilevazione
� che richiedano poco tempo per la registrazione ed elaborazione dati.
Monodimensionali valutano il parametro dell’intensità
� I più comuni e utilizzati nella pratica clinica sono:
�Scale Numeriche
�Scale verbali
�Scale analogiche visive (VAS)
�Scale combinate
Devono essere somministrate al paziente dando indicazioni chiare sul loro corretto utilizzo
�Definire il periodo di tempo considerato nella misurazione del dolore (ora, ieri , la scorsa settimana…)
�Precisare a quale tipo di dolore fare riferimento: intensità massima, minima , abituale o attuale…)
…tipi di scale del dolore
�VAS (Visual Analogue Scale) Scala analogico visiva
�VDS (Verbal Descriptor Scale) Scala descrittiva semplice dell’intensità del dolore
�NRS (Numeric Pain Intensity Scale) Scala numerica da 1 a 10 dell’intensità del dolore
�PRS (Happy Face Pain Rating Scale) Scala a faccine ad uso pediatrico
Strumenti multidimensionali
� Il dolore è un fenomeno complesso multidimensionale e come tale occorre valutare le varie dimensioni analizzando
�Aspetto sensoriale
�Aspetto affettivo
�Aspetto cognitivo/valutativo
Ricordiamo tra i più noti in letteratura anche se poco usati
�McGill Pain Questionary (MPQ)
�Brief Pain Inventory-Cleeland
�Therapy Impact Questionaire (TIQ)
Si prestano molto bene nelle valutazioni del dolore cronico proprio per la loro complessità mentre
risultano poco adatte nella misurazione del dolore
nella fase acuta (più indicate le monodimensionali)
Valutazione del paziente affetto da demenza
� E’ doveroso valutare il dolore anche nel paziente affetto da deterioramento cognitivo
� Il deterioramento cognitivo non vieta ,ma limita la valutazione del dolore
� Risulta estremamente importante l’osservazione delle modificazioni comportamentali correlate al dolore (espressione facciale, verbalizzazione, movimenti corporei,modificazioni nelle interazioni interpersonali)
� In letteratura esistono tanti strumenti per la valutazione del dolore
Difficoltà nella valutazione del dolore a domicilio
�Soggettività nella risposta al dolore
�Formazione dello staff
�Deficit sensoriale o cognitivo
�Comorbilità e politrattamento
�Barriere sociali o culturali
Protocollo per la gestione del dolore
a domicilio
�Riconoscimento
�Pianificazione
�Trattamento
�Monitoraggio
Gestione della terapia
�La scelta del farmaco e della via di somministrazione è un momento delicato
Maggiore adesione al trattamento terapeutico
Riduzione degli effetti indesiderati dei farmaci
Migliora la qualità di vita di pazienti e famigliari
Educazione terapeutica
Verifica della compliance del paziente e dei famigliari
Follow up
�E’ di fondamentale importanza avere un ritorno di notizie sull’accertamento e la terapia del dolore al fine di valutare l’efficacia, confrontare i risultati e migliorare l’assistenza al paziente.
LA COMUNICAZIONE
�L’utilizzo di un’efficace comunicazione è la strategia più importante per la valutazionedel dolore: il paziente con tutta la suasoggettività è la principale fonte diinformazione. Importante è ascoltare la persona quando parla del proprio dolore, crederle e porre domande in modo chiaro
La valutazione del dolore deve essere condotta
attraverso un monitoraggio preciso e secondo un
processo clinico assistenziale dagli operatori
coinvolti nel processo
Non deve essere considerata come una tappa, ma
un momento dell’attività quotidiana
Deve rappresentare un processo a priorità elevata che garantisca in
maniera sistematica l’efficace gestione del dolore.
…in conclusione