La misura dei tempi geologici Corso Base A059...
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La misura dei tempi geologici e la storia della Terra
•L’età della Terra
•La comparsa della vita
•La comparsa dell’uomo
•La Terra dinamica
•L’evoluzione
•La deriva dei continenti
•Le risorse e la loro gestione
Misconcezioni
Età della Terra
Immutabilità del paesaggio
Storia della vita sulla Terra
Contemporaneità di organismi viventi (dinosauri e uomini – BC- Antenati)
Prima del Pangea?
I fossili e le datazioni
Datazioni relative ed assolute
Datazione con il 14C
I limiti dell’attualismo
Validità della Tettonica delle placche
Cause delle estinzioni di massa
La misura del tempo geologico
Cronologia relativa Cronologia assoluta
Background storico
Età della Terra
Geocronologia (stratigrafia-paleontologia)
Decadimento radioattivo
Scala dei tempi geologici
Unità di tempo
Ga giga anni 109 anni
Ma mega anni 106 anni
Il tempo e gli eventi geologici
Il tempo geologico è misurato attraverso l’osservazione di
cambiamenti
Le scienze della Terra applicano una serie di princ ipi alle
osservazioni sia di terreno che di laboratorio, i quali
permettono di trarre deduzioni sull’ordine in cui si sono svolti
gli eventi considerati e sul tempo geologico
Eventi geologici da inserire in una scala dei tempi geologici
• deposizione di sedimenti
• intrus ione di corpi ignei
• attività vulcanica
• metamorfismo
• tettonica duttile
• tettonica fragile
• diapirismo
• subsidenza
• erosione
• comparsa di nuove specie
• estinzione di specie
Background storico – l’età della Terra
Sommare le età presenti nei testi sacri
•Cronologia Indù (150-120 ac) 2 Ga
•Teofilo di Antiochia (169 dc) 7519 anni
•Arcivescovo Ussher (1650)
“La Terra e’ stata creata nella notte precedente Domenica 23 ottobre
4004 ac egli oceani si sono formati il martedi’ successivo”
Primi metodi scientif ici – XIX secolo
Sale negli oceani
Se conosciamo il tasso di aggiunta di sale agli oceani e
sappiamo quanto sale c’è negli oceani stessi possiamo risalire
all’età deglo oceani.
Spessore dei sedimenti
Misurando lo spessore dei sedimenti per ogni periodo e
valutando il tasso di accumulo possiamo stimare l’età dall’ inizio
dell’accumulo dei sedimenti.
Entrambi i metodi davano età attorno ai 100 milioni di anni
Il problema dell’età del sole
• Quals ias i reazione chimica di combustione nota nel XIX
secolo, tenuto conto della radiazione solare si sarebbe
esaurita in un massimo di 10.000 anni
• Possibile soluzione – il sole si sta contraendo
• Il tasso di contrazione r ichiesto per il sole sarebbe tale che
30.000 anni fa il sole stesso avrebbe inglobato la Terra.
• Lord Kelvin nel XIX secolo, stimando la temperatura
iniziale della Terra e valutando la curva di raffreddamento
stimò l’età della Terra a circa 20 milioni di anni
• I geologi chiedevano più tempo
• Uniformitarismo
Continuità dei rapporti causa – effetto
Si contrappone al catastrofismo (diluvio universale)
• Attualismo
Il presente è la chiave del passato
• I principi di Stenone
Cronologia relativa
Basata sui 4 principi fondamentali della stratigrafia
•Principio di sovrapposizione (Stenone 1669): l’età di una
sequenza di rocce sedimentarie o di colate di lava decresce verso
l’alto, ciascun letto essendo più giovane di quello sottostante e
più vecchio di quello soprastante.
•Principio di orizzontalità originaria (Stenone, 1669): la
maggior parte dei sedimenti essendos i deposti in mari, laghi o
piane fluviali erano originariamente orizzontali. Se ora sono
inclinati e/o piegati devono essere stati deformati dopo la
deposizione.
Principio di continuità laterale (Stenone, 1669): i sedimenti
inizialmente formano letti continui, i quali cambiano i propri
caratteri solo quando cambiano gli ambienti di deposizione.
Principio delle relazioni di intersezione (Hutton, 1788): se un
letto è intersecato da un’altra struttura (faglia, dicco etc.), esso
deve essere più antico della struttura intersecante.
Discontinuità
Gap temporali per i quali manca la registrazione nella sequenza
rocciosa, per erosione o non deposizione
•Nonconformità: discontinuità tra rocce ignee e sovrastanti rocce
sedimentarie
•Discontinuità angolare: discontinuità che mette a contatto strati a
diversa giac itura
•Disconformità: discontinuità che mette a contatto strati paralleli
Tipi Tipi didi discontinuitdiscontinuitàà usandousando ilil Gran Canyon come Gran Canyon come esempioesempio
Fossili e correlazioni
Le correlazioni stratigrafiche su grandi distanze sono basate sul
riconoscimento dei fossili
•Le associazioni fossili presenti negli strati evolvono nel tempo
•Alcune specie si estinguono altre, nuove, appaiono
•Le associazioni fossili sono uniche e delimitano intervalli di
tempo ristretti
La scala dei tempi geologic i è suddivisa in zone fossili definite da
comparsa o scomparsa di determinate entità tassonomiche o da
particolari associazioni fossili.
Fossili indice: fossili che permettono ampie e sicure correlazioni
anche su grandi distanze
•Ampia distribuzione
•Abbondanza
•Buono stato di conservazione
•Breve intervallo temporale
Ammoniti - mesozoico
Foraminiferi - cenozoico
Cronologia assoluta
La scoperta dei processi di decadimento radioattivo ha fornito uno
strumento in grado di definire datazioni assolute su tempi anche
dell’ordine dei Ga.
I principi di base per la datazione delle rocce con metodi
radiometrici sono:
•il nucleo di un atomo consiste di protoni e neutroni
•il numero atomico controlla il comportamento chimico
dell’elemento
•il numero di neutroni varia dando luogo alla formazione di
isotopi con analogo comportamento chimico ma massa diversa
•la somma dei neutroni e dei protoni costituisce il numero di
massa
Gli isotopi instabili decadono seguendo precise leggi, in particolare
il tasso di decadimento radioattivo è regolato dalla costante λ, a sua
volta correlata al tempo di dimezzamento dalla formula:
λ = ln2/T1/2
Il tempo di dimezzamento è il tempo dopo il quale la metà degli
atomi radioattivi originari è decaduta trasformandosi in atomi figli e
radiazioni
50
100
2513
time----------->
ParentDaughterParentDaughter
Abbondanze relative e tempi di dimezzamento
La datazione si ottiene confrontando le concentrazioni relative
dell’ isotopo instabile e dell’isotopo nel quale esso si trasforma a
seguito del decadimento
Limitazioni:
•il sistema deve essere chiuso
•non devono essere presenti concentrazioni iniziali dell’elemento
figlio
•le concentrazioni devono essere misurabili
E’ possibile determinare età assolute per i seguenti eventi geologici
•cristallizzazione di rocce ignee
•età di formazione trasporto ed eruzione del magma
•velocità di sollevamento di catene montuose
•età di diagenes i dei sedimenti
•calibrazione della scala dei tempi geologici relativi attraverso la
datazione assoluta di livelli cineritici
L’età della Terra
•J. Hutton (1726-1797): “nessuna evidenza di un inizio né di una
fine”
•G L de Buffon (XVIII sec) stima l’età della Terra ad almeno 75000
anni, indispensabili per generare la documentazione fossile
•La teoria di Darwin (XIX sec) richiede tempi lunghi
•Lord Kelvin (XIX sec) stima l’età della Terra a 20-30 Ma
ipotizzando un costante raffreddamento
•J. Joly (fine XIX sec) stima l’età della Terra a 260 Ma basandosi
sull’apporto di sali ai mari
•B Boltwood (1907) stima con metodi radioattivi l’età della Terra tra
400 e 2000 Ma
Il raffinamento delle tecniche di datazione radiometrica ha portato
fino alle attuali stime di un’età pari a circa 4.6 Ga
La scala dei tempi geologici
Classificazione gerarchica degli intervalli temporali
• EONE – La più ampia suddivisione dei tempi geologici.
• ERA – 2° più ampia suddivisione, include due o più periodi
• PERIOD – 3° più ampia suddivisione, diviso in ere
• EPOCH – 4° più suddivisione
EONE > ERA > PERIODO > EPOCA
EONI
• Hadean – rocce dalle meteoriti e dalla Luna, non registrato sulla Terra
• Archean – le più antiche rocce della Terra
• Proterozoic – organismi cellulari ben sviluppati
• Phanerozoic – “vita visibile”, record fossile benconservato
ERE (del Fanerozoico)
• Paleozoico – “vita antica” 544 � 244 ma
• Mesozoic – “vita di mezzo” 245 � 66 ma
• Cenozoic – “vita recente” 66ma � presente
PERIODI
Cambrian – Explos ion of life
Ordovician – 1st Vertebrates
Silurian – 1st Land Plants
Devonian – Age of Fish
Mississippian – Winged insects
Pennsylvanian – First reptiles
Permian – Age of Amphibians
Triassic – First Dinosaurs/Small mammals
Jurassic – First Birds/Flowering Plants
Cretaceous – Heyday of Dinosaurs
Tertiary – Mammals Thrive
Quaternary – Age of Man/Technology
PAST
PRESENT
Pre-
Cambrian• Began with
the formation
of the Earth
4.6 billion
years ago.
• Bacteria
appeared 3.5
billion years
ago, followed
by algae and
fungi.
Paleozoic Era
• Divided into 5 periods:
• Cambrian period -
Sponges, snails, clams
and worms evolve
• Ordovician period -
First fishes evolved and
other species become
extinct
• Silurian period - Land
plants, insects and
spiders appear
• Devonian period -Amphibians evolve and cone-bearing plants start to appear.
• Carbonferous period -Tropical forests appear and reptiles evolve.
• Permian period - Seed plants become common and insects and retiles become widespread. Sea animals and some amphibians begin to disappear.
Mesozoic Era• Divided into 3 periods:
• Triassic period - Turtles and crocodiles evolve and dinosaurs appear.
• Jurassic period - Large dinosaurs roam the world. First mammals and birds appear.
• Cretaceous period -Flowering plants appear, mammals become more common, dinosaurs
• become extinct.
Cenozoic Era• Divided into 2 periods:
• Tertiary period - First
primates appear and
flowering plants
become the most
common.
• Quaternary period -
Humans evolve and
large mammals like
woolly mammoths
become extinct.
Earth During the Silurian (430+ million years ago)Earth During the Silurian (430+ million years ago)
La scala dei tempi geologici e la tettonica delle placche
Earth during:Earth during:
Devonian ~410 Devonian ~410 million years agomillion years ago
Mississippian ~330 Mississippian ~330 million years agomillion years ago
Permian ~250 million Permian ~250 million years agoyears ago
Earth during:Earth during:
Triassic ~ 200 Triassic ~ 200 million years agomillion years ago
Jurassic ~190 million Jurassic ~190 million years agoyears ago
Cretaceous ~100 Cretaceous ~100 million years agomillion years ago
Early Cenozoic ~50 Early Cenozoic ~50 million years agomillion years ago
STORIA GEOLOGICA D’ITALIA
La geografia del Permiano (300 Ma) è incredibilmente semplice: un unico super
continente. Imponenti movimenti e scontri continentali avevano "assemblato" il
megacontinente Pangea, attorno al quale si estendeva un grande oceano, la Pantalassa, che
formava ad est il grande golfo della Tetide. Il clima interno era caldo e arido dato che il mare
non poteva penetrarvi con la sua azione mitigatrice.
Il Triassico (250 Ma) che cominciò con una grande estinzione di massa, fu un’epoca nella
quale si avviarono grandi cambiamenti geografici ed evolutivi del pianeta terra: iniziò l’era
dei rettili e la disintegrazione della Pangea.
Circa 228 milioni di anni fa (Triassico sup.) il centro della Pangea si lacerò (rift continentale)
e venne invaso dalle acque oceaniche. Due supercontinenti, Gondwana (alla quale
apparteneva l'odierna Africa) ed Eurasia (della quale facevano parte Europa e Asia),
cominciarono a separarsi.
Proprio lungo la linea di separazione della Pangea iniziò la storia della futura Italia. E’ qui
che si trovava Adria, una propaggine del Nord Africa occupata interamente dalla Tetide che
sarà teatro della nascita del mediteranno e della penisola italiana.
Un dettaglio del golfo della Tetide
mette in evidenza l'Adria, all' epoca
nella quale si trovava a contatto con
l'Europa e l'Asia.
L' Italia, o meglio ciò che diverrà il
nostro territorio, si trovava su Adria e
sui suoi margini a contatto con la zolla
africana ed europea. Era sommersa da
un mare epicontinentale, cioè un mare
basso, contornato da basse piane costiere periodicamente invase dalle
maree.
Si possono scorgere i profili
della Sicilia, e del blocco Sardo-
Corso evidenziati in verde.
Le uniche zone emerse, con aride
pianure e brulli rilievi, erano una
piccola parte della Toscana e
la Sardegna che si trovava sulla costa
del continente europeo, per il resto
scogliere e atolli corallini, piane di
marea, paludi salmastre.
Un mare basso e caldo è l'ideale per la fauna tropicale . Nella Tetide triassica
quindi cominciarono a depositarsi le parti dure (gusci ed esoscheletri) degli organismi marini
(coralli, alghe calcaree, molluschi, per citarne alcuni) che dettero origine alle rocce calcaree.
Nelle piane di marea il calcare, a contatto di acque salmastre, si trasformò in dolomia.
Negli ambienti di laguna l’intensa evaporazione portò alla formazione delle evaporiti , delle
quali i gessi (anidriti di Burano) sono i rappresentanti più eclatanti giunti fino a noi. Non mancano i materiali portati dai fiumi che hanno dato origine alle arenarie.
Le fenditure che alla fine del Triassico
interessano il centro di Pangea si allargarono sempre di più fino a che,
nel Giurassico Medio 180-160 Ma, l'America si separa dall' Africa: nasce
l'Oceano Atlantico Centrale.Questo fenomeno ha una importante
conseguenza sull'area mediterranea: Africa ed Europa cominciano a
separarsi e in mezzo nasce l'Oceano Ligure-Piemontese. Nascono così due
nuovi margini continentali separati dal neonato Oceano Ligure-Piemontese:
l'Adria ad oriente e la costa Europea ad occidente.
L'Adria contiene la maggior parte dei futuri territori italiani (anche se sono
sotto i livello del mare), mentre Sicilia e Sardegna, sono dislocati sul margine
africano il primo e su quello europeo il secondo.
Sempre ad Adria appartengono il Mare Adriatico, e parte della ex Iugoslavia e
della Grecia, le alpi orientali (comprese: Innsbruck, Salisburgo,
Vienna).
L'Oceano Ligure Piemontese è un mare molto più profondo rispetto alla Tetide Triassica.
Difatti si tratta di una grande depressione dovuta alla lacerazione della crosta oceanica nel punto
ove la piattaforma Africana e quella Europea si separarono. Il processo di espansione durerà
fino al Cretaceo inferiore (130Ma) alla velocità di circa 2 cm l'anno (quasi lo stesa velocità con
cui oggi si espande l'oceano Atlantico, esempio odierno di oceano in espansione) e porterà alla
scomparsa di parte delle terre emerse fino ad allora.
Quando 2 zolle continentali si separano,
nasce un nuovo fondo oceanico. La
lacerazione della crosta terrestre produce fratture dalle quali i magmi giungono in
superficie ed entrano in contatto con
l’acqua dell’ oceano.
Si formano così le rocce ignee: i basalti, mentre le rocce più profonde sono
costituite dai gabbri e dalle peridotiti.
L’acqua, che raggiunge temperature
considerevoli, continuamente agisce chimicamente sulle rocce trasformandole
in serpentiniti (metamorfismo).
Tutte queste rocce sono testimoni di quei
mari che, come l'Oceano Ligure Piemontese, si sono aperti in seguito alla
separazione delle placche e sono chiamate
ofioliti, per il loro aspetto che ricorda la
pelle dei serpenti.Sopra le ofiliti si sono adagiati i sedimenti
dell'oceano ovvero le argille, i calcari e i
diaspri.
Le ofioliti si ritrovano negli Appennini, mentre nelle Alpi sono state trasformate
in meta-ofioliti dall'orogenesi alpina: il
basalto ad esempio è diventato
metabasite.
L'Oceano Ligure Piemontese continuava
ed espandersi raggiungendo la larghezza
di 1000 chilometri. A partire dal
Cretaceo medio (100 m.a.) qualcosa
cambiò: Africa ed America
cominciarono a separarsi (nasceva
l'Atlantico meridionale). L'Africa stava
compiendo una rotazione antioraria che
spingeva l'Adria contro l'Europa. Come
conseguenza l'Oceano Ligure
Piemontese si trovò compresso e
schiacciato tra Africa ed Europa che si avvicinavano, e venne a poco a poco
eliminato sparendo sotto il margine
africano. Al suo posto nasceva qualcosa
di nuovo: la catena alpina.
L'Adria, avanzando, spingeva e
corrugava i materiali che si trovavano
nell' oceano contro il margine europeo.
E' questa la genesi delle Alpi e della
catena alpina che vediamo indicata dalla
freccia nella cartina.
Tra l'Oligocene superiore e il Miocene
inferiore, circa 24 m.a., la Corsica e la
Provenza, facendo perno sul golfo di
Genova, ruotano in senso antiorario e
si distaccano dall' Europa per port arsi
verso la posizione attual e.
Questo fenomeno provoca uno
sprofondamento dei t erritori a ovest
del blocco Sardo-Corso, e la
conseguente formazione del Bacino
Baleari co e del Mar Ligure.
Inoltre questo evento ha una
conseguenza importantissima sulla
geografia italiana: la rotazione
comprime e accumula i materi ali verso
est, si ha cioè un'alt ra orogenesi,
quella appenninica, ovvero la nascita
degli Appennini.
Ci vorrà ancora del tempo, ma non
molto, prima dell' apertura del Mar
Tirreno che porterà al compimento del
definitivo assetto geologico del nostro
paese.
Quando sulla superfi cie terrestre si
eleva una nuova cat ena montuosa, il
peso flette verso il basso la crosta
terrestre. Si crea quindi una
depressione chiamata avanfossa
lungo tutto il margine della cat ena.
Inoltre vengono a instaurarsi dei
bacini al disotto del livello del mare
(bacini episuturali) come quello che
nell'Oligocene avanzò da Nord-Est
verso Sud-Ovest e ricoprì quella che
oggi è la Pianura Padana.
Questo Bacino che si chiama
Bacino Terziatio Piemontese fu per
lungo tempo un mare basso e caldo,
con piccoli golfi e baie che in
Liguria lambiscono le zone di
Sassello, Stella Santa Giustina e
Celle Ligure. In queste regioni è
possibili trovare i fossili marini di
questo ambiente.
E' interessante e curioso pensare che
in età oligocenica la Liguria era
lambita da un mare provenient e
dalla Pianura Padana.
Circa 6,9 milioni di anni fa, il lento avvicinamento e la conseguente collisione delle placche europea e
afri cana, produsse la chiusura dello stretto di Gibilterra (altre cause vanno ricercate nell’abbassamento
del livello marino a causa di una glaciazione e dell’innalzamento tettonico dell’area mediterranea). Il
Mediterraneo divenne un mare chiuso, soggetto ad una intensa evaporazione che det erminò un
abbassamento del livello delle acque con la conseguente emersione di vast e aree. I fi umi
cominciarono ad erodere zone profonde delle quali ci rimangono i canyon del Rodano che oggi si
trovano sotto il livello del mare a 900 metri di profondit à. Probabilmente sia il Rodano che il Nilo
formavano cascate di 1500 metri di alt ezza.Circa 3,5 milioni di anni fa l’acqua comincio nuovamente
ad entrare dallo stretto di Gibilterra: cascat e alte 3000 metri cominciarono a riempire il bacino del
mediterraneo. Di tutto questo oggi ci rest ano imponenti sequenze evaporitiche, in particolare gessi
messiniani, affioranti dalla Sicilia fino al Monferrato.
L'ultimo mare ad apririsi fu quello tirrenico.
In realtà per i geologi non si tratta di mare ma bensì di oceano perchè le cause della sua
nascita sono le stesse che portarono alla formazione dell'Oceano Ligure Piemontese:
l'espansione del fondo oceanico dovuto a movimenti che assottigliano ed espandono la
litosfera.
In effetti il Tirreno ha raggiunto (circa un milione di anni fa) il record tra le velocità di espansione dei fondi oceanici: circa 20 cm l'anno nella direzione delle frecce in figura
(Boschi 2006).
Proprio al centro del T irreno, alla profondità di 3500 metri, il Marsili, il più grande vulcano
europeo, ci ricorda che la dinamica dei fondali oceanici è prodotta dal motore interno della
terra e che tutto ha origine dal cuore del pianeta.