La mietitrebbia a stelle e strisce - Laverda · 4 5 Le nuove esigenze del mercato ri-chiedono...

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2 OTTOBRE 2008 Il giornale dello specialista del raccolto Nata dalle sinergie tecnologiche tra Agco e Laverda, la ML 800 ARS si propone come la macchina top per il mercato europeo ANNO VIII IL TRAGUARDO: CINQUEMILA MACCHINE PRODOTTE pag. 3 SPACCINI, PERFORMANCE DA PRIMATO pag. 4 FRANCIA, OLTRE TREMILA AL SALONE DI DAVID pag. 6 CANALE ITALIA, DODICI PUNTATE SULLE “ROSSE” pag. 5 MANUTENZIONI INVERNALI DELLA MIETITREBBIA pag. 12 In caso di mancato recapito il mittente si impegna al pagamento dei resi che dovranno essere spediti a VICENZA 36100 C.P.O. La mietitrebbia a stelle e strisce NE/VI0048/2008 DAL 28/04/2008

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n° 2 OTTOBRE 2008

Il giornale dello specialista del raccolto

Nata dalle sinergie tecnologiche tra Agco e Laverda, la ML 800 ARS si propone come la macchina top per il mercato europeo

ANNO VIII

IL TRAGUARDO:CINQUEMILA

MACCHINEPRODOTTE

pag. 3

SPACCINI,PERFORMANCE

DA PRIMATO

pag. 4

FRANCIA, OLTRE TREMILA

AL SALONEDI DAVID

pag. 6

CANALE ITALIA,DODICI

PUNTATESULLE “ROSSE”

pag. 5

MANUTENZIONIINVERNALI

DELLA MIETITREBBIA

pag. 12

Gruppo Industriale ARGO

In caso di mancato recapito il mittente si impegna al pagamento dei resi che dovranno essere spediti a VICENZA 36100 C.P.O.

La mietitrebbia a stelle e strisce

NE/VI0048/2008DAL 28/04/2008

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� Il punto di Mario Scapin

In occasione della presentazione della nostra ammiraglia, la ML800 ARS, in campo durante lo scorso mese di luglio, abbiamo cercato di sintetizzare in uno slogan la nostra strategia aziendale: “Laverda in continua crescita verso traguardi sempre più ambiziosi”.Sono passate poche settimane da quell’evento, ma i fatti che si sono succeduti nell’ambito dell’econo-mia mondiale lo fanno percepire come un qualcosa di molto lonta-no nel tempo. La crisi finanziaria ha assunto rilevanza planetaria e la recessione caratterizza le princi-pali economie mondiali. Nel nostro specifico settore si aggiungono i prezzi bassi dei prodotti agricoli ad alimentare un senso di incertezza. Nonostante ciò non sono cambia-ti i presupposti sui quali si basa la crescita di Laverda e siamo convinti di poter guardare con ottimismo al futuro, pur mantenendo la giu-sta dose di prudenza nel rispetto di quella filosofia aziendale che da sempre contraddistingue il nuovo corso della società. Le motivazioni sostanziali che hanno generato la crescita del mercato rimangono va-lide, giacché sia il mutamento delle abitudini alimentari dei Paesi in cre-scita, sia il sempre maggior ricorso alle energie rinnovabili ed ai com-bustibili di origine vegetale sono un dato di fatto. Il crescente consumo di carne e dei derivati del latte in Paesi come la Cina, solo per citare l’esempio più rilevante, costituisce un fenomeno duraturo che non viene scalfito dal-la crisi economica del momento, così come la momentanea diminu-zione del prezzo del petrolio non modifica le motivazioni strategiche che inducono allo sviluppo di altre fonti di energia. D’altra parte, alcuni effetti della crisi economica stanno producen-do conseguenze indirettamente positive per il sostegno della nostra crescita. Il recupero del dollaro sul-l’euro permette il riaprirsi di mer-cati fino a ieri preclusi a causa del

cambio sfavorevole. La minore do-manda di materie prime sta ponen-do un freno alla corsa al rialzo dei prezzi che ha caratterizzato il �008. Contemporaneamente, si riduce la criticità nella disponibilità di alcune tipologie di componenti come pur-troppo avvenuto nei mesi scorsi. A questo si aggiunge, nel caso spe-cifico di Laverda, il ritorno positivo dell’accordo di joint-venture siglato lo scorso anno tra il gruppo Argo e il gruppo Agco. La forza distributi-va del terzo gruppo mondiale del settore dimostra la propria capa-cità accompagnando una cresci-ta delle macchine prodotte con i marchi Massey Ferguson, Fendt e Challenger superiore all’incremen-to dei mercati. Tutto ciò ci permette di guardare avanti in modo positivo e di confer-mare a pieno titolo la nostra pro-spettiva di sviluppo. Le anticipazio-ni inerenti la previsione per l’eserci-zio �008 si stanno confermando e siamo ben confidenti di realizzare una crescita del fatturato Laverda nell’ordine del �0% rispetto allo scorso anno. Il �009 rappresenterà sicura-mente un consolidamento delle posizioni acquisite sul mercato e

vi potranno essere gli spazi per un’ulteriore crescita nella misura in cui saremo capaci di cogliere le opportunità che ci verranno offerte. Opportunità che derivano dalla sempre migliore reputazione acquisita dal prodotto di Bregan-ze in termini di affidabilità, bassi costi di mantenimento in eserci-zio e ottimo rendimento. La pre-visione triennale ci lascia vedere un cammino di ulteriore crescita, tanto che possiamo guardare ad un continuo processo di investi-menti indirizzati allo sviluppo del prodotto e al completamento del-la gamma, ma anche alla rivisita-zione dei processi di produzione per ottenere un incremento della capacità produttiva ed un sempre più elevato livello qualitativo delle nostre macchine. Lo stabilimento di Breganze è proiettato a diven-tare un centro di eccellenza per le mietitrebbie e ogni giorno si os-servano i segni tangibili di questo miglioramento continuo. In definitiva, credo fermamente nel processo di crescita e di svilup-po di Laverda e ritengo che attra-verso il contributo di tutti possano essere raggiunti traguardi molto ambiziosi.

Laverda in controtendenza prevede un triennio di sviluppo

Il giornale dello specialista del raccolto

Anno VIII, n. �, ottobre �008Periodico trimestrale

Registrazione Tribunale di Vicenzan. 1017 del 5 marzo �00�

direzione editorialeMario Scapin

Angelo BenedettiSimonetta Lambrocco

direttore responsabileClaudio Strati

progetto graficoAndrea Rosset

Piergiorgio Laverda

hanno collaborato:

Aneliya Kanevaresponsabile commerciale

Opticom Ltd Bulgaria

Flaviano Novellogestione garanzie

Piergiorgio Laverdacuratore dell’Archivio Storico

“Pietro Laverda”

fotografieArchivio Laverda spa

© by Laverda spa3604� Breganze (VI) Italy

via F. Laverda, 15/17tel. +39.0445.385311fax +39.0445.873355

[email protected]

Stampa G.N.G.

Via Galvani, 58 - 36066 Sandrigo (VI)

Proprietà letteraria riservata. È permessa la riproduzionedi articoli e immagini solo citando la fonte.

Mario Scapindirettore generale

L’ Italia di Simonetta Lambrocco

Il nuovo corso alla svolta delle cinquemila

Ai destinatari della rivista

INFORMATIVA A NORMA DELL’ART. 13 D. LGS. 30.6.�003, n° 196

I vostri dati identificativi sono stati acquisiti da Laverda S.p.A. presso i diretti interessati o comunque presso elenchi e registri pubblici quindi do-cumenti conoscibili da chiunque per svolgere in futuro la nostra attività di marketing. Verranno trattati da Laverda S.p.A. in forma cartacea e/o informatica o telematica e verranno utilizzati esclu-sivamente presso la nostra società o soggetti nostri ausiliari che collabo-rano alla postalizzazione in relazione alle nostre esigenze, anche future, di acquisizione di nuovi clienti mediante invio di proposte commerciali. Laverda S.p.A. garantisce la massima riservatezza nel trattare i dati e la pos-sibilità di richiedere gratuitamente la cancellazione (o la rettifica) dei vostri dati contenuti nel nostro archivio. È a voi pertanto garantita la facoltà di esercitare tutti i diritti dell’art. 7 del d.lgs.vo n. 196/�003 ed in partico-lare di opporvi in tutto o in parte al trattamento.

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Il 2008 promette di chiudersi con un + 20%Il 2009 sarà l’anno del consolidamento

Tante sono le mietitrebbie prodotte dal luglio 2000, quando partì il rilancio dell’azienda di Breganze

Un traguardo prestigioso è stato raggiunto da Laverda che il �9 luglio �009, una data storica per il “nuovo corso” dell’azienda di Breganze, ha festeggiato la mietitrebbia nu-mero 5.000 uscita dai suoi stabilimenti dal lu-glio del �000. La cinquemillesima macchina, una M 304 SP, è stata esposta davanti al mu-seo aziendale, dove tutti i dipendenti hanno partecipato ai festeggiamenti richiedendo una foto di gruppo con la protagonista della giornata prima di brindare all’evento.Il direttore generale Mario Scapin ha volu-to ringraziare tutte le maestranze che han-no contribuito al raggiungimento di questo importante risultato, perché “il successo è frutto del forte coinvolgimento e della parte-cipazione attiva di tutti al progetto Laverda” ha dichiarato. Dopo l’eccellente chiusura del �007 con oltre 810 macchine prodotte e collocate sul mer-cato, il �008 promette complessivamente un’ulteriore crescita del �0 per cento, per le favorevoli condizioni della fase economica. In particolare, il mercato italiano è in recupe-ro grazie al buon andamento nel segmento delle autolivellanti, mentre grandi soddisfa-zioni arrivano da Francia, Romania, Bulgaria, Grecia e Serbia, come ha rilevato Scapin.Essenziale per il raggiungimento delle cin-quemila unità prodotte è stato l’impulso innovativo che ha caratterizzato la nuova Se-rie M Special Power, la quale, con l’esclusivo sistema “Laverda” (GSAX, PFR, MCS Plus, Commodore Cab) e il design moderno e ac-cattivante, ha contribuito in modo decisivo a catalizzare l’attenzione della clientela.

“Si prevede di superare di slancio le mille unità a fine �008 – ha aggiunto Roberto Zuech, direttore della produzione, della supply chain e dei sistemi informativi -. I numeri prodotti sono stati possibili grazie ad un aumento del 15% dell’organico e alla sempre migliore organizzazione dei re-parti produttivi”. Zuech ha anche ricordato che il �009 chiamerà ad un impegno anco-ra maggiore.Una nota vivace è arrivata con la lettura di una poesia d’occasione, scritta da un appassionato dipendente nel febbraio del 1971 per celebrare la cinquemillesima M 1�0 allora prodotta in Laverda.Conclusa la parte istituzionale, la festa è continuata in allegria con musica, finger food e buon vino di Breganze.

Simonetta Lambrocco

Simonetta Lambroccoresponsabile comunicazione e pubbliche relazioni

La 5000ma Mietitrebbia Laverda M120

Questa sera sono arrivatala vostra 5000ma M120 tanto desideratatutti mi avete migliorata

Son fatta per grano - riso – semenzineche son più che sopraffine

Le mie sorelle sono andate per il mondo sconfinatoperfino il riso del Giappone hanno trebbiato

Il granturco dell’Olanda, i legumi di Caserta, l’erba medica in Val Padananon è una cosa strana

Tutti lo sanno la mietitrebbia non fa danno, solo produzioneorgoglio degli Operai, di Laverda e della Nazione

Però un anno fa, è nata una mia sorellaLaverda anche quella

M150 l’han chiamataammiragliail pubblico l’ha nominataguardatela, da tutti può essere lodatasia per produzione, che per perfezione

Scusate questa lunga cantilena questa sera anche per me grano duro e pan d’oro per cena

Tiziano Gardellin, �3 febbraio 1971

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Le nuove esigenze del mercato ri-chiedono macchine dalle prestazio-ni sempre più elevate e cantieri che offrano la massima efficienza per un’agricoltura sempre più produtti-va.Per questo Laverda, specialista della mietitrebbia, oltre alle macchine con tradizionale sistema di trebbiatura dotato di battitore, controbattitore e scuotipaglia, allarga la propria of-ferta e si propone ad un segmento di mercato diverso con un nuovo modello di mietitrebbia assiale, la ML 800 ARS (Advanced Rotor Sy-stem).Questa macchina, prodotta negli stabilimenti Agco di Hesston (US) e nata per il mercato americano dove si pratica un’agricoltura di tipo estensivo, è uno dei frutti della joint venture fra Laverda e Agco Corpora-tion. Infatti la potente ML 800 ARS è stata adattata alle esigenze del mer-cato europeo e italiano anche grazie all’esperienza e al contributo di La-verda, che ben conosce le peculiarità di questi mercati.Per una macchina tanto potente non potevamo non scegliere una campa-gna dal forte impatto che conden-sasse più messaggi su diversi livelli. Ecco dunque la nuova pagina pub-blicitaria dedicata al lancio di questo condensato di tecnologia, potenza, prestazioni e comfort. Il visual utilizzato ritrae un giocato-

re di football americano, nell’atto atletico della corsa, con un pallone da calcio al posto della palla ovale. Il giocatore rappresenta la ML 800 ARS, macchina nata in USA, ma svi-luppata, specializzata e preparata per i terreni italiani ed europei, come sottintende il pallone da calcio. La metafora è quella del giocatore nato negli States, ma allenato e preparato ai campi europei: l’immagine della forza e della potenza del giocatore-macchina viene così completata con il richiamo al contesto europeo. Lo sfondo, il campo di grano, ci riporta al tema dell’agricoltura.Il filo conduttore del messaggio pub-blicitario esplicita la “reason why”, il motivo: Laverda, grazie all’alta spe-cializzazione raggiunta nella produ-zione di mietitrebbie in tanti anni di attività specifica, ha “reso europeo” ciò che era nato per performance americane.L’headline, il titolo principale, recita “Born in the USA”: un messaggio chiaro, che rimanda al titolo di una fa-mosa canzone di Bruce Springsteen. E il sottotitolo specifica: “Nata in USA, cresciuta in Laverda”.Lo stile di comunicazione, come la macchina, è non convenzionale e l’impatto è davvero forte, dato che le modalità espressive sono assoluta-mente originali per il nostro settore.

Simonetta Lambrocco

È il messaggio forte per il lancio della ML 800 ARS, stile americano destinato alle grandi estensioni d’Europa

Nata negli Usa, cresciuta in Laverda

Dopo alcuni anni di crisi, nella campagna ven-dite �007/�008, appena conclusa, il mercato delle macchine da raccolta è in ripresa. Otello Spaccini, titolare della concessionaria Laverda di Todi (Perugia), è davvero soddisfatto: «Ab-biamo passato anni difficili, a causa del calo del prezzo dei cereali. Ma questa campagna è stata molto confortante: nella nostra zona operativa abbiamo collocato ben otto mieti-trebbie da piano e sette autolivellanti, con un totale di quindici macchine nuove consegna-te. Davvero un record».Otello Spaccini sognava di creare un’attività tutta sua fin da ragazzo. Terminati gli studi, iniziò a lavorare come meccanico in un’offici-na di riparazioni macchine agricole ed auto-carri, maturando una significativa esperienza tecnica.Molto determinato, con una spiccata capacità commerciale, Spaccini decise così di mettersi in proprio. «A circa un anno dall’avvio dell’at-tività dovetti interromperla, perché chiamato al servizio militare. Ma quando tornai dalla leva ripresi di gran lena il lavoro e circa un altro anno dopo cominciai la costruzione di un capannone artigianale e commerciale in località Pantalla di Todi, lungo la superstrada E 45 Orte – Ravenna. In pochissimo tempo il mio sogno divenne realtà».L’attività di Otello Spaccini decollò in modo consistente in breve tempo. L’ottima scelta logistica, la capacità e la pro-fessionalità imprenditoriale furono il volano dello sviluppo.«Già nel 1981 iniziò anche l’attività di com-mercializzazione di trattrici e attrezzature usate – racconta l’imprenditore umbro – e

successivamente inserii anche le attrezzature nuove, in particolare quelle per la preparazio-ne del terreno a marchio Pegoraro. Con quel-le macchine raggiungemmo quote di merca-to superiori a ogni più rosea aspettativa».L’azienda era in continua crescita. Acquisì al-tri marchi da commercializzare, i trattori Ze-tor e Goldoni, avviando la vendita di trattrici nuove. E dopo qualche anno subentrarono i marchi Pasquali, Mc Cormick e Valtra, che sostituirono gli altri due.Ma la svolta forse più importante arriva nel �001. «In quell’anno cruciale l’azienda intraprese un’esperienza tutta nuova, avviando la com-mercializzazione delle macchine da raccolta Laverda. Fin dalla prima campagna – spiega Spaccini – la mia azienda dimostrò di saper lavorare con dedizione, competenza e pro-fessionalità e ricevemmo il premio per aver raggiunto il 46% di quota di mercato!».Successi notevoli, che Otello Spaccini spiega essere dovuti anche all’ottimo lavoro di team. Ricorda infatti il ruolo fondamentale avuto, nello sviluppo del business aziendale, dai suoi stretti collaboratori, Gianni Fornetti e Giam-pietro Foschini, che da ben �5 anni sono con lui. «Certo dobbiamo anche ringraziare il team Laverda, che ha contribuito al nostro successo e condivide con noi la gratificazione professionale».Ma quali sono i punti forza dell’azienda, se-condo l’imprenditore umbro?«Soprattutto l’assistenza propria e le officine esterne collegate – risponde Spaccini -. Poi un magazzino ricambi efficiente, la puntua-lità e la correttezza verso i clienti: nel periodo

del raccolto siamo a disposizione �4 ore su �4. E inoltre una grande, continua attenzione all’evoluzione del settore. Ma non nascondo che un motivo del nostro successo è dato an-che dalla capacità di saper dialogare con gli agricoltori e i contoterzisti per individuare le problematiche che riguardano il loro lavoro: io stesso conduco un’azienda agricola, per-tanto conosciamo bene il comparto».

Spaccini, performance da primatoBen quindici mietitrebbie nuove collocate nella campagna vendite appena conclusa dalla concessionaria Laverda di Todi

Su Canale Italia dodici puntate tutte dedicate a Laverda Le “rosse” sbarcano in tv. Sulla rete nazionale Canale Italia è scattata il 4 ottobre scorso la serie di puntate dedicate all’azienda di Breganze.Un ciclo di trasmissioni programmato per dodici appuntamenti, sempre di sabato, alle 9, che ha l’obiettivo di incrementare la notorietà del marchio e dell’azienda Laverda e di diffondere l’immagine di un’azienda moderna, dinamica, con un trend di crescita costante.Una troupe di Canale Italia ha girato, nello stabilimento di Breganze, le puntate monografiche da mandare in onda all’interno della trasmissione “Bianco Rosso e Verde”, un programma mirato ai temi dell’agroalimen-tare. La rete televisiva Canale Italia, fondata nel 1976, è oggi una televisione na-zionale che irradia direttamente in 14 regioni e in copertura integrata dal canale satellitare n. 883 del bouquet digitale di Sky per le altre regioni. Al sito dell’emittente, http://www.canaleitalia.it/Contenuti.asp?IDMC=138si trovano le informazioni per sintonizzarsi sulla frequenza della propria area.

Umbria, un’agricolturafatta di nicchie feliciNell’agricoltura umbra spiccano le nicchie di vino e olio, che offrono pro-dotti di alta qualità. Una particolarità è la coltura dei tartufi e i più rinomati sono quelli neri di Norcia. L’allevamento più sviluppato è quello dei suini, mentre esisteva un tempo, in montagna, anche la pastorizia che va scom-parendo. Grazie ai boschi è radicato lo sfruttamento del legname. Grande sviluppo ha conosciuto l’agriturismo, unito alla produzione biologica. Nel contesto dell’economia agricola regionale le coltivazioni erbacee svol-gono un ruolo di primaria importanza, occupando più di 300.000 ettari.Le colture industriali (in particolare colza, girasole, barbabietola da zucche-ro, soia e tabacco) contribuiscono per il 13% circa al valore della produ-zione dell’agricoltura regionale, calcolata ai prezzi di base. In termini di su-perficie, occupano complessivi 34.731 ettari: girasole �1.37� ha, tabacco 8.618, barbabietola 4.581, colza 80, soia 80. Le colture foraggere nel loro insieme (temporanee e permanenti) occupano una superficie complessiva di circa 135.000 ettari costituendo il 3,5% del valore della produzione re-gionale.

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6 76 I mercati a cura di Simonetta Lambrocco

Tremila e trecento visitatori hanno visitato il secondo salone regionale a Guise, organizzato dalla Società David, nei suoi locali, in giugno.Il gran numero di partecipanti ha potuto visi-tare innanzi tutto un’esposizione di macchine agricole davvero eccezionale, con ben �15 macchine nuove e �50 d’occasione.Tra le macchine in primo piano spiccavano so-prattutto tre mietitrebbie Laverda, molti trat-tori, macchinari e attrezzature di altro tipo e di diversi marchi.L’obiettivo dei dirigenti di David, Benoit e Laurence David ed Eric e Christine Lambelin, era semplice: realizzare un evento ancora migliore di quanto fatto nel �006, data del primo salone regionale. Ci sono riusciti e, malgrado il tempo costantemente incerto, in particolare il venerdì con un’intera giornata sotto la pioggia, gli agricoltori hanno rispo-sto in modo davvero massiccio al loro invito. E hanno potuto apprezzare l’eccellente or-ganizzazione e la partecipazione di tutta la squadra della David.I visitatori, spesso accompagnati dalle fami-glie, avevano diverse opportunità. Intanto potevano approfittare di un ben organizza-

to mercatino di specialità gastronomiche e di artigianato; poi c’era uno spazio dedica-to in modo specifico alla prova di guida sui trattori; chi voleva, infine, poteva perfino ef-fettuare un volo panoramico a bordo di un elicottero. Per i bambini c’era la possibilità di divertirsi sui castelli gonfiabili, con dei tour sui quad e,

al maneggio, cavalcando o facendo amicizia con i pony.“Tutto il team David desidera ringraziare i fornitori che hanno contribuito al successo di questo salone - dichiara Benoit David -, in particolare i fornitori che hanno partecipato fattivamente, come Laverda. L’appuntamen-to con il terzo salone è tra due anni”.

Tremila e trecento visitatori alla maxi esposizione David di ben cinquecentomacchine agricole: in primo piano le “rosse”

Francia, a Guise rendez-vous agricolo

La storia della società David affonda le sue radici nel 1911, quasi un secolo fa, quando Léon David inizia la sua attività a Iron, nell’Aisne. Nove anni dopo, nel 19�0, riceve il suo primo carico di legatrici. L’atti-vità cresce e, nel 1930, è il figlio Raymond David a prendere in mano l’azienda: si insedia in una nuova sede, sempre a Iron, e nel 193� consegna il primo trattore.Trent’anni dopo, nel 1960, ecco l’azienda a Guise, con la sede in piaz-za Louis Meurice: la clientela è cresciuta rapidamente, grazie soprat-tutto a un servizio post vendita molto affidabile.I figli Francois e Alain entrano nell’azienda di famiglia giovanissimi nel 1968, dando impulso a una nuova fase di sviluppo che nel 1973 cul-mina nell’acquisizione dello stabilimento Colau a Aulnoye-Aymeries, al Nord.E’ Alain David a garantire lo sviluppo di questa società, di lunga tradi-zione e largamente apprezzata nell’ambiente agricolo per la serietà e la competenza.Intanto, nel 1984, la David lascia il centro del paese di Guise e traslo-ca in locali ultramoderni, per poter facilitare l’accesso agli agricoltori. L’inaugurazione dei nuovi locali avviene nel febbraio 1985, insieme al lancio di un nuovo tipo di negozio, definito “a servizio libero”.Un altro centro “a servizio libero” nasce, nel maggio, anche ad Aulnoye-Aymeries. E il primo dicembre dello stesso anno anche l’im-presa Colau viene a far parte dell’azienda madre, assumendo il nome di Società David.E’ il 1986 quando la quarta generazione fa il suo ingresso in azienda: arrivano Benoît e Laurence David, ed Eric e Christine Lambelin. Sono anni di grandi sviluppi: nel 1987 viene riacquistato il dipartimento

agricolo della società GBR a Saint Quentin et Ribemont, mentre nel 1988 si inaugura la struttura di Ribemont.Alcuni anni dopo, nel 1993, avviene una importante ristrutturazione sociale per far fronte ai rischi del mercato agricolo.Nel 1999 la David apre una nuova filiale a Laon, in seguito all’amplia-mento del settore che fa parte dei suoi progetti.La quinta succursale apre i battenti a Bertry nel �003. E l’anno dopo la sede di Laon si trasferisce in un nuovo edificio, molto moderno. Sempre nel �004 ha luogo l’inaugurazione della nuova sede a Guise, il paese che due anni dopo, nel �006, ospita il primo salone agricolo regionale.

Un secolo di storia aziendale di generazione in generazione

Laverda World periodicamente presenta gli uomini e le donne di Laverda, spiegandone il ruolo in azienda. Questa volta è il turno del nostro responsabile vendite estero, Andrea Ugatti, attivo in azienda da oltre due anni.

Andrea, puoi raccontarci qual-cosa di te?

“Mi sono laureato nel giugno del 1995 in Economia e Commercio all’Università di Bologna e nel di-cembre dello stesso anno ho in-trapreso uno stage di nove mesi in commercio estero ed interna-zionalizzazione di impresa, pro-mosso dall’Ice e dall’Assindustria bolognese. Vivo a Ferrara, sono sposato dal ‘97 e ho due figlie”.

Quando e dove è avvenuto il tuo primo inserimento lavora-tivo?

“Ho iniziato lavorando per una importante azienda di Bologna produttrice di macchine per il ge-lato in Russia, dove ho vissuto per sei mesi”.

E poi?

“Rientrato in Italia, mi sono con-frontato con varie esperienze professionali in settori diversi. L’incontro con il settore della meccanizzazione agricola risale al �003, quando feci il mio ingresso nel gruppo industriale Argo con la funzione di export area mana-ger per Landini e McCormick”.

Un settore, quello della mec-canizzazione agricola, che ti appassiona.

“In effetti è così, dopo tre anni in cui mi sono occupato della ven-dita di trattrici agricole, dal set-tembre del �006 ricopro il ruolo di responsabile vendite estero di Laverda. Un’esperienza estrema-mente stimolante in un’azienda strutturata e ben organizzata che facilita il compito di chi, come me, è sul mercato per più del

cinquanta per cento suo tempo. Laverda, dal �000, ha dovuto ri-costruire una rete di distribuzione mondiale che oggi consta di 96 distributori operanti in 35 Paesi. Da subito mi sono dedicato in modo particolare al consolida-mento e all’ampliamento della rete Laverda in Europa Centrale e nei Paesi Baltici. Devo confessa-re che mi sono preso anche delle belle soddisfazioni”.

E oggi, come vedi i mercati?

“La congiuntura economica fa-vorevole che ha caratterizzato il comparto agricolo nel �008 ha permesso a Laverda di incremen-tare la propria presenza in par-ticolare in Paesi quali Bulgaria, Romania, Serbia e Grecia, dove l’incremento dei volumi è stato particolarmente accentuato. Per il futuro le prospettive sono po-sitive. Proprio pensando al futuro e alla forte necessità di presidiare i mercati a fianco dei nostri im-portatori e distributori, abbiamo deciso di inserire in azienda un nuovo area manager per l’este-ro. Con Davide Martini contiamo di concentrarci ancora di più nei mercati del Nord Europa, dell’Eu-ropa Centrale e dell’Est Europa, dove Laverda può contare su una rete commerciale in crescita”.

Passione, progetti di crescita, presidio dei mercati, davvero un bel programma: compli-menti! Grazie Andrea.

Simonetta Lambrocco

Intervista a Andrea Ugatti, responsabile vendite estero: “È il momento di concentrarciancor più sull’Europa”

L’uomo con l’occhio sul mondo

Andrea Ugatti, a destra, con Davide Martini.

Martini, il braccio destroper i mercati europei Non ancora trentenne, residente a Schio, l’area manager Davide Martini è arrivato in Laverda, nello staff del responsabile vendite estero Andrea Ugatti, per migliorare la penetrazione dell’azienda di Breganze nei mercati europei.Martini ha frequentato il liceo classico e poi ha conseguito la laurea in Economia e Commercio. Dal �004 ha lavorato in Diesel spa, prima come project manager e responsabile dei progetti speciali, occupandosi di gestire progetti in ambito tecnologico e logistico, poi operando nel business development, nelle analisi di mercato e occupandosi dei progetti per lo sviluppo del brand.Dopo un anno in Valex spa, con le stesse mansioni e con la ge-stione della rete commerciale Italia, Martini è approdato in La-verda come export area manager.Membro dell’Associazione laureati in Economia e Commercio di Verona, Davide Martini è un amante dei viaggi e un divoratore di libri. Nel tempo libero fa parecchio sport, in particolare nuoto e corsa, oltre ad allenarsi in palestra.

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Nello scorso luglio Opticom ha orga-nizzato una giornata di dimostrazione delle macchine in lavoro che ha riscos-so grande successo.Infatti oltre �00 visitatori hanno par-tecipato e assistito all’evento, che ha avuto luogo nella regione Pavlikeni nella Bulgaria centrosettentrionale.Sono stati invitati tutti i clienti della Bulgaria settentrionale e sono stati trasferiti nel luogo della dimostrazio-ne i dealer locali di Laverda. Hanno partecipato anche televisioni, giornali e riviste di settore e giornalisti dei me-dia internet specializzati.La dimostrazione ha avuto inizio con un breve discorso introduttivo di Veselin Genev, seguito dal saluto ufficiale del sindaco di Pavlikeni. L’in-gegner Delchev ha presentato ogni macchina in azione sul campo, speci-ficandone le caratteristiche tecniche e i vantaggi operativi.Oltre ai molti trattori Landini, fra cui il “veterano” Legend 145, uno dei primi trattori venduti da Opticom nel �000, alle attrezzature di diversi mar-chi come le seminatrici, gli erpici, gli aratri e gli sprayer, l’attenzione si è concentrata in particolare sulla mieti-trebbia Laverda �96 LCS.Tutte le macchine hanno dimostrato grande efficienza ed efficacia operati-va su un suolo duro e difficile.

Dopo la dimostrazione delle macchi-ne in lavoro sul campo, tutti gli ospiti hanno avuto l’opportunità di provare personalmente macchine e attrez-zature, di chiedere spiegazioni e di scambiare opinioni con i tecnici dello staff Opticom.Un ottimo barbecue con bibite di ogni tipo ha coronato la giornata e ad ogni partecipante sono stati offerti mate-riali promozionali.

Aneliya Kaneva

Dimostrazione sul campo nella regione Pavlikeni per i trattori Landini e le mietitrebbie Laverda: osservata speciale la 296 LCS

Bulgaria, Opticom presenta le macchine

Ivan Chavdarov, 3� anni, è il titolare di un’azienda agricola a carattere fami-liare che conduce insieme al padre ed alla moglie nella cittadina di Boyadzik, nella Bulgaria sud orientale, nella re-gione di Yambol.Chavdarov coltiva un’area di 300 et-tari dove raccoglie soprattutto grano, orzo, colza (su 150 ha) e girasole (su 150 ha). L’azienda è gestita in immo-bili e magazzino di proprietà, edificati su una superficie di 1.� ettari.Nel maggio del �008 l’imprenditore agricolo bulgaro ha acquistato una nuova mietitrebbia Laverda ��5 REV con barra di taglio da 5,40 metri, gra-zie al contributo dei programmi euro-

pei a supporto dei giovani agricoltori in Bulgaria.Oggi, a campagna conclusa, il bilan-cio di Chavdarov è estremamente positivo: “La macchina ha sempre la-vorato bene - spiega il trentaduenne agricoltore - e con ottime prestazioni, con un prodotto di eccellente qualità e consumi davvero contenuti e non ha presentato problematiche di alcun genere. La stagione �008 con Laverda è stata una esperienza molto soddi-sfacente”.

Chavdarov, giovane agricoltore bulgaro,soddisfattissimo della sua nuova ��5 REV

I prodotti

La nuova mietitrebbia Laverda ML 800 ARS Advanced Rotor System si pro-pone al mercato con caratteristiche d’avanguardia e dati tecnici da prima-to. Nata dall’unione e dalle sinergie tecnologiche sviluppate da Laverda e Agco, la macchina è concepita per le grandi aziende agricole e i conto-terzisti che pretendono affidabilità e polivalenza, unite a un notevole incre-mento nella produttività. La ML 800 ARS arriva così ad integra-re la già vasta gamma di macchine convenzionali Laverda (Serie M, Serie LCS, Serie REV, Serie Autolivellanti): una soluzione innovativa abbinata come sempre alla qualità dell’orga-nizzazione commerciale e di assisten-za Laverda.

Dotazioni fuori del comune

ML 800 ARS dispone del più grande rotore del settore, con un diametro di 800 millimetri per una lunghezza di 3.560 mm, alimentato da un canale di larghezza da 1.4�0 millimetri con pale ad elica. Il maxi rotore del mercato presenta tutte le credenziali per una trebbiatura ad alto rendimento, offre un’ampia area di trebbiatura e una grande superficie per separare la gra-nella delicatamente. Il controbattitore, suddiviso in nove sezioni, presenta un design esclusivo e un’articolazione parallela brevettata: viene regolato direttamente dalla cabina, tramite la Managing Console GTA II. La piattaforma di taglio da 7,6 o 9,1 metri offre un’alimentazione unifor-me con un’ottima velocità di raccol-ta, fattore essenziale per riempire il potente rotore e garantire la massima produttività (aumento del rendimento di oltre il 73% per il colza).La garanzia di un flusso costante al rotore assicura alte performance per una resa senza precedenti. La capacità di scarico più veloce del mercato assi-cura il primato di 160 litri al secondo. Si riduce dunque il tempo impiegato nello scarico che può così essere dedi-cato alla trebbiatura, aumentando la produttività. Anche il serbatoio generale da 1�.500 litri è il più grande del mercato: tanta capienza permette di continuare a la-vorare, con intervalli maggiori fra uno scarico e l’altro. Da sottolineare che bastano appena 77 secondi per svuotare completa-

mente il serbatoio. Un’unica coclea a lungo raggio (7,4 metri di estensione dal centro macchina e un’altezza di scarico di 4,34 metri) semplifica le ope-razioni di scarico nei carri e nei grandi rimorchi, con l’ulteriore vantaggio di una maggior affidabilità (coclea unica significa meno parti in movimento e minor usura).Infine, record anche per la cabina: è la più ampia in circolazione, perché anche migliori condizioni di lavoro mi-gliorano la produttività.

A bordo comfort e tecnologie

3,44 metri cubi di vivibilità in cabina rappresentano un vero primato di co-modità, esaltato dalla visibilità totale e da un’eccellente illuminazione. I ri-vestimenti sono fonoassorbenti, i vetri azzurrati, secondo il sistema CAN Bus - ISO Bus.Il display a colori touch screen da 10,5 pollici offre la possibilità di monitorare e regolare le funzioni della mietitrebbia da un unico schermo, con un layout semplice e intuitivo, facile da leggere sia di giorno che di notte. La SD card ha una memoria di grande capacità e non necessita di uno specifico lettore.La funzione Auto-Guide mette a di-sposizione un’ulteriore automazio-ne: utilizzando un sistema di guida tramite GPS, Auto-Guide assume il controllo dello sterzo consentendo di incrementare la produttività (maggiori ettari/ora), ridurre i consumi di carbu-rante, migliorare la precisione (niente

sovrapposizioni o mancati passaggi) indipendentementedall’abilità dell’operatore. Contribuen-do a ridurre la fatica di chi conduce la macchina, consente infine un incre-mento delle ore-lavoro e dell’utilizzo dei macchinari.

Il nuovo gioiello italo-americano

Molto country il calendariodi Laverda per il 2009 Tradizione vuole che novembre sia il mese in cui Laverda propo-ne al pubblico il calendario per l’anno che verrà.Come sarà il calendario Laverda �009?Dopo gli anni dedicati alle immagini pure e semplici delle mac-chine in lavoro in paesaggi di grande bellezza, alle immagini storiche o ad uno stile high-tech più innovativo e originale, o come per il �008, a una grafica di tendenza pop-art, per il pros-simo anno Laverda si propone con una veste country-vintage, in linea con la tendenza più trendy del momento. Vedere per credere, ecco qui un piccolo assaggio.Informazioni e prenotazioni su www.laverdaworld.com, op-pure telefonando al numero +39 0445 385 310.

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10 11professionale al mercato, grazie anche alla nuova ML 800 ARS che consentirà a Laverda di essere interessante anche per quella clien-tela che rivolge la sua attenzione a una tipologia di prodotto non convenzionale.Ha preso successivamente la parola la responsabile comunicazione e pubbliche relazioni Simonetta Lambrocco che ha posto in luce la necessità di operare sempre un forte presidio sul territorio uti-lizzando gli strumenti di identificazione e comunicazione messi a disposizione della rete da Laverda. “Nella società di oggi, la co-municazione ha assunto un ruolo determinante a tutti i livelli per il successo. Ecco perché, in ogni occasione in cui ciò è possibile, è bene comunicare e diffondere i valori della marca con coerenza e convinzione”. Angelo Benedetti, direttore marketing e vendite, ha effettuato un’analisi generale ricordando che l’agricoltura riveste un ruolo fondamentale per l’alimentazione dell’umanità. “Allo scopo servono aree coltivabili sempre più ampie lavorate in modo più efficace per garantire maggiori rese nel rispetto della qualità dei prodotti - ha sottolineato Benedetti -. Nel contesto ecco inserirsi a pieno titolo la meccanizzazione che ha, oggi più che mai, un ruolo altrettanto importante e le stesse responsabilità degli agri-coltori nel soddisfare i bisogni primari dell’umanità in termini di ali-mentazione ed energia nel rispetto dell’ambiente che ci circonda.”Infatti ci si aspetta, come ha chiarito Benedetti, che i ricavi in agri-coltura mantengano il trend positivo a livello mondiale e che nei nuovi stati membri dell’Europa il settore possa ancora crescere; che la superficie coltivabile diventi ancora più importante grazie al nuo-vo approccio del set aside; e, infine, che le aziende agricole vedano nell’accorpamento dei terreni l’opportunità di crescita in termini di superficie per far sì che la meccanizzazione diventi meno onerosa e più efficiente.“Per questo, Laverda - ha concluso Benedetti - presenta al mercato la ML 800 ARS, macchina nata per soddisfare al meglio proprio

Nella foto, i relatori che hanno preso la parola durante il meeting

La rete Italia incontra la ML 800 ARS

A stagione commerciale inoltrata, Laverda ha riunito la rete italiana per condividere i risultati conseguiti nel �007 e per fare una panorami-ca sullo sviluppo aziendale con la proiezione dei risultati attesi per il �008. Grazie alla joint venture di Laverda con Agco Corporation, lo sviluppo del prodotto ha un rinnovato impul-so e le sinergie messe in campo stan-no già portando nuovi frutti. Uno di questi è la ML 800 ARS (Advanced Rotor System).L’incontro, che aveva per tema la crescita costante di Laverda e la proiezione verso nuovi traguardi, si è svolto il 17 luglio scorso all’Azien-da Agrituristica Venatoria Massari, a Conselice di Ravenna, e ha offerto l’occasione per il lancio dell’attesa novità di casa Laverda, la ML 800 ARS (Advanced Rotor System), la nuova macchina assiale. Una mietitrebbia nata per le aziende che pensano in grande, che voglio-no espandere le proprie potenzialità e che si pongono grandi obiettivi. Una macchina dalle grandi presta-zioni, progettata per grandi esten-sioni e grandi performance.Dopo un caffè di benvenuto che ha accolto tutti i concessionari italiani nel giardino dell’azienda Massari, i lavori hanno avuto inizio con un discorso di apertura del direttore generale di Laverda, Mario Scapin, il quale ha riassunto le motivazioni del titolo dell’incontro, “Laverda in crescita costante verso nuovi tra-guardi”.“Ad un �007 che si è chiuso con 99 milioni di euro di fatturato, oltre 810 macchine vendute e la crescita del 18% rispetto all’anno preceden-te - ha detto Scapin - sta seguendo un �008 ricco di soddisfazioni”.La prima metà del �008 ha visto in-fatti per Laverda una ulteriore cre-scita del �0%, grazie alle condizioni di mercato ancora favorevoli per gli alti prezzi dei cereali. “Se da un lato il mercato Italia ha dimostrato un buon recupero, gra-zie alla ripresa delle vendite nel segmento delle mietitrebbie autoli-vellanti - ha continuato il direttore generale - le performance di Laver-da sono d’altro canto state buone anche in altri Paesi europei, quali

Francia, Romania, Bulgaria, Serbia e Grecia”.Scapin ha poi ricordato lo sforzo realizzato nello stabilimento di Bre-ganze per consentire l’aumento di produzione che dovrà crescere ul-teriormente, per arrivare alle oltre mille unità previste per fine �008. Anche in termini di risorse umane l’incremento è stato rilevante, con un + 15% di nuovi assunti soprat-tutto nei reparti produttivi. Unica nota dolente, il continuo aumento del costo delle materie prime.Scapin ha terminato il suo inter-vento ricordando l’importanza del-l’accordo siglato con Agco, che ha contribuito all’incremento dei volu-mi prodotti grazie alla propria rete distributiva e che ha consentito lo sviluppo di importanti sinergie, tali da permettere a Laverda di affac-ciarsi sul mercato in modo più ag-gressivo, completando la propria offerta di macchine tradizionali con una macchina di concezione diver-sa, la ML 800 ARS. “Oggi sono dav-vero orgoglioso di presentarvela” ha concluso.La parola è passata poi a Giampie-tro Castellacci, responsabile vendite Italia, per un quadro dettagliato del-l’andamento delle vendite nelle aree del Nord, del Centro e del Sud.

“Grazie al contributo del Centro e del Sud possiamo dirci soddisfatti per questa campagna �008 che non è ancora del tutto chiusa” ha dichia-rato Castellacci.“Nel complesso abbiamo consolida-to una quota di mercato del �4% anche se non senza difficoltà, in particolare per la perdita di penetra-zione dell’area Nord nelle ultime tre stagioni. Guardando all’anda-mento generale di Laverda nel resto del mondo, come abbiamo appena sentito dall’ing. Scapin, crediamo ci siano i presupposti per fare bene anche in ogni area dell’Italia” ha concluso Castellacci, spronando i suoi ad un approccio sempre più

In Romagna il meeting per capire i trend di Laverda e toccare con mano la nuova nata

All’Eima International di Bologna Laverda presenta le ultime novità Dal 1� al 16 novembre �008 Laverda parteciperà all’importante vetrina internazionale Eima International, il salone con cadenza bien-nale che si tiene alla Fiera di Bologna. All’interno del proprio stand, Laverda esporrà le sue mietitrebbie di punta e l’ultima importante novità: la ML 800 ARS (Advanced Rotor System).La nuova macchina assiale, presentata alla stampa e alla rete di vendita italiana in anteprima assoluta lo scorso luglio, sarà la vera “regina” dello stand. Non perdete l’occasione di vederla di persona. Vi aspettiamo!Laverda sarà al padiglione 16, stand A �3.

... e lancia nel web interattività e informazioni su www.laverdaworld.comTutto rinnovato il sito Internet www.laverdaworld.com, che viene lanciato in concomitanza con Eima International �008.Immediato e di semplice navigazione, laverdaworld.com offre tutte le informazioni di interesse riguardanti l’azienda, i suoi valori, la sua mission, le novità e i prodotti. Il tutto con uno stile grafico accattivante e autorevole, nel pieno rispetto della corporate identity. Il nuovo sito di Laverda diventa così un mezzo evoluto, un vero strumento di lavoro quotidiano e un sistema concreto per creare un filo conduttore tra azienda, dealer e cliente finale. Per questo propone funzionalità grazie alle quali il flusso di informazioni sarà bi-direzionale tra azienda e cliente, ma anche tra cliente e azienda. Nuove sezioni si aprono in modo specifico agli utenti che potranno per esempio avere informazioni e suggerimenti sulla manutenzione ordinaria, vedere le previsioni del tempo, o essere aggiornati sulle news Laverda più fresche.Un sito interattivo, perché Laverda vuole essere sempre più vicina al cliente, con ogni mezzo. Lasciatevi tentare, cadete nella rete…www.laverdaworld.com

queste esigenze di massima efficienza produttiva”.E finalmente è arrivato il momento della presentazione della mac-china, illustrata nei minimi dettagli dal product manager, Luciano Parise, che ha accompagnato per mano alla scoperta dei benefici e dei vantaggi offerti da questa nuova mietritrebbia un pubblico molto attento e interessato.Dopo pranzo ha avuto luogo la dimostrazione della macchina in lavoro ed è stato possibile a tutti vedere in diretta le grandi presta-zioni della nuova nata e salire a bordo durante il lavoro.

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I servizi1� 13

Assistenza in tempo reale nel web

L’assistenza di Laverda ora sbarca anche nel web. Oltre al sistema di gestione delle garanzie tramite Warranty system, il servizio assistenza tecnica, con l’aiuto del reparto sistemi informativi, ha attivato all’in-terno del portale aziendale www.laverdaworld.com la possibilità di accedere ad alcuni nuovi servizi.Ogni concessionario infatti, attraverso l’area riservata, può consultare, salvare e stampare i Bollettini tecnici e ricambi, e compilare e inviare in tempo reale il modulo controllo pre-consegna.I Bollettini tecnici assistenza (Bat) riservati ai concessionari vendita macchine sono utilizzati per tenerli sempre informati sulle migliorie del prodotto e sulle nuove applicazioni.I Bollettini ricambi (Br) sono realizzati specificamente per i concessio-nari della ricambistica e sono gli strumenti informativi per conoscere la disponibilità di nuovi codici, sostituzioni e kit.Nel portale web un efficiente motore di ricerca permette inoltre di evidenziare solo i bollettini riguardanti l’argomento, il particolare o il modello di macchina che interessa, nell’archivio di tutti i documenti emessi da Laverda.Anche il modulo di controllo pre-consegna (Pdi), relativo ai controlli da eseguire prima della consegna della macchina al cliente finale, è disponibile sul portale Laverda. Tutte le informazioni inserite vengono comunicate automaticamente ai servizi assistenza tecnica e qualità La-verda, attraverso messaggi di posta elettronica.

Il nuovo portale internet permette al concessionario di avere sempre a disposizione, in tempo reale, un archivio con i bollettini aggiornati, perché vengono pubblicati on line immediatamente, appena realizzati. Ovviamente la comodità del web permette agli operatori interessa-ti di poter accedere a queste informazioni da qualsiasi postazione, anche quando si trovano fuori sede: basterà avere un pc con la con-nessione internet.

Flaviano Novello

Nel portale laverdaworld.com concessionari e ricambisti trovano i bollettini tecniciaggiornati “in diretta”

Quando la rossa è in garage

La mietitrebbia è un investimento estremamente importante, per il contoterzista e per l’agricoltore. Per averla sempre pronta ed efficien-te, capace di dare il massimo nel momento del raccolto, va sottoposta periodicamente a manutenzione specialistica di qualità.Quando la stagione della raccolta finisce, è il momento giusto, tra autunno e inverno, per fare il check up della macchina. Si evitano, così, innanzitutto, i rischi di fermo macchina durante la prossima cam-pagna. Si risparmiano eventuali costi dovuti alla non corretta manu-tenzione. Si mette la mietitrebbia nella condizione di dare sempre le prestazioni ottimali, e si valorizza l’investimento.Chi ha in casa una “rossa”, insomma, non aspetti altro tempo. Con-tattando il proprio concessionario di zona può pianificare gli interventi di manutenzione durante la fase autunnale e invernale. Tutti gli inter-venti manutentivi, che vengono eseguiti da tecnici esperti, sono effet-tuati secondo linee guida ed elenchi di controllo specifico per ciascun tipo di macchina.Inoltre gli appuntamenti per la manutenzione permettono ai clienti di consultarsi con i tecnici del concessionario e gli esperti di Laverda, per qualsiasi esigenza possano avere, non ultima la necessità di kit che si possono applicare su macchine di non recente produzione.Va ricordato che gli staff tecnici dei concessionari sono formati in modo specifico, attraverso corsi effettuati in azienda, e pertanto sono sempre aggiornati sulle ultime soluzioni, proposte e iniziative che La-verda mette in atto per supportare la sua clientela.A fianco di quelli dei concessionari, comunque, Laverda mette a dispo-sizione anche i suoi tecnici altamente specializzati.Importante è infine utilizzare sempre materiali originali Laverda. L’azienda di Breganze, con i suoi prodotti testati da anni di esperienza sul campo, è sempre pronta ad affiancare il cliente con l’efficiente servizio Ricambi.

Autunno e inverno, mesi ideali per fare il check up alla macchina ed effettuaregli interventi di manutenzione programmati

I filtri, parti vitali della macchinaI filtri sono di estrema importanza per la macchina: rappresentano la garanzia di un funzionamento continuativo e ottimale. Infatti hanno un ruolo strategico e devono essere altamente affidabili, in quanto si tratta di componenti molto sollecitati, che devono assicurare la pulizia degli impianti idraulici e idrostatici, e del gasolio.In una parola, sono le parti vitali da tenere in gran forma per non avere sorprese durante l’impegnativa stagione della raccolta: nelle condizio-ni di lavoro più gravose (in alcuni Paesi le mietitrebbie lavorano anche �4 ore al giorno) la qualità della filtrazione è la chiave per il successo del raccolto e la longevità dei circuiti.Dal di fuori i filtri sono tutti uguali. È l’interno che fa la differenza: i filtri utilizzati sugli impianti delle mietitrebbie Laverda e forniti dal suo servizio Ricambi sono stati testati e garantiti per tutte le condizioni di utilizzo nel mondo.Laverda propone dei kit di manutenzione per diversi tipi di motore (Sisu 7.4, Sisu 8.4, Iveco) che comprendono: filtro gasolio primario, filtro gasolio su serbatoio carburante, filtro idrostatico, filtro idraulico, filtro interno aria motore, filtro esterno aria motore, filtro disidratatore per impianto di climatizzazione, filtro esterno cabina.

Laverda sposa i vini di Breganze Due vini per rinsaldare ancor di più il legame tra Laverda ed il territorio che la ospita. Un’idea lanciata da Simonetta Lambrocco e raccolta dal Presidente della Cantina Beato Bartolomeo di Breganze Piergiorgio Laverda. Da questa storica realtà vinicola, che raccoglie oltre l’80% della produzione di vini DOC Breganze, sono così uscite due bottiglie vestite con il marchio Laverda. La scel-ta è caduta su due vini di classe con un carattere internazionale, il Pinot Nero e lo Chardonnay, che hanno però trovato in questo territorio una loro originale espressione. Proprio come Laverda.

Due nuovi Dvd nella videoteca Laverda Si arricchisce la videoteca Laverda. A breve saranno disponibili per tutti gli interessati due nuovi dvd. Il primo è dedicato alle mietitrebbie autolivellanti, prodotto per il quale Laverda vanta un’esperienza e un know-how da prima-to. La Al Quattro e la Al Rev dominano gli splendidi paesaggi toscani, renden-do semplice e agevole anche il lavoro più difficile, su pendenze pari al 40% in senso trasversale e, in senso longitudinale, del 30% in salita e del 10% in discesa, in totale sicurezza.Il secondo ritrae invece la ML 800 ARS (Advanced Rotor System), la nuova macchina assiale Laverda, frutto della joint venture fra l’azienda breganzese e Agco, macchina dalle grandi prestazioni e dal grande comfort.

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Settembre 1961: tra i filari di salici e i fos-sati della campagna vercellese avanza len-ta e rumorosa una macchina rosso fiamma. La scritta dice M 75R, e a fianco il marchio Laverda disegnato in giallo e verde.È una scena che si ripete, con altre prota-goniste, dal 1956, da quando cioè sono arrivate in zona le prime mietitrebbie M 60 R, piccole e sgraziate con i loro cingoli da carrarmato e una guida adatta solo a mu-scoli forti; le seguono subito dopo le grandi M 90R, potenti e produttive, dotate final-mente di un serbatoio al posto del vecchio insaccatore. La M 75, presentata nel 1960, sorella inter-media ma tecnicamente la più evoluta, è compatta ma potente, agile ma robustissi-ma, forte ma delicata nel trattare i chicchi; prodotta in oltre 1300 esemplari, valicherà anche i confini nazionali per raggiungere ad-dirittura il paese del riso per antonomasia: il Giappone, destinazione mitica in quegli anni così distanti dalla globalizzazione di oggi.Per Pietro Laverda jr, protagonista e ispirato-re delle scelte tecniche aziendali, la raccolta del riso era evidentemente una sfida da vin-cere, in un rapporto stretto tra il progettista e l’agricoltore. Da subito, costruita la prima M 60, ne fu allestita una versione a riso, e, via via, tutti i modelli Laverda ebbero sempre la loro versione a riso, adattandosi di anno in anno all’evoluzione di questa coltura in cui l’Italia eccelle per quantità e qualità. Vercelli, Novara, Pavia, Ferrara, ma anche la bassa veronese, furono il teatro di una con-tinua sfida tecnologica tra i vari produttori europei. Da Breganze ci si rivolse poi, con successo, ad altre nazioni risicole: Spagna, Cuba, Venezuela, Guinea, Iraq, Equador, Giappone.Fu la M 1�0, vera rivoluzione copernica-na nel mondo delle mietitrebbie italiane, a recitare il ruolo di protagonista in questa espansione internazionale. Le centinaia di macchine messe in campo nelle risaie cuba-ne furono un banco di prova durissimo ma estremamente utile per il miglioramento del prodotto e per la crescita tecnica dell’azien-da. Perché il riso resta sempre una brutta bestia, consuma gli organi trebbianti come nessun altro prodotto e cresce in mezzo ad un fango spesso infido che sollecita motori e trasmissioni. È un prodotto che va trattato con forza, per separare dalla paglia anche le varietà più tenaci, ma anche con delicatez-za per garantire l’integrità del chicco e con essa il valore commerciale, soprattutto per le varietà pregiate che caratterizzano la risicol-tura italiana.La presenza Laverda nelle risaie del Nord Ita-

lia raggiunse negli anni ’70 cifre ragguarde-voli, risultando leader assoluta del mercato e riferimento tecnico anche per l’agguerrita concorrenza estera. In provincia di Vercelli, dove si produce il 35% del riso italiano, nel 1970 lavoravano quasi 300 macchine Laver-da, più del doppio della concorrenza italiana e straniera. Non a caso lo slogan aziendale in quegli anni era: “Vedendole in lavoro non si può che pensare: sono nate per il riso”.La trasformazione delle colture con il no-tevole ampliamento delle superfici consen-tì in seguito l’uso di macchine sempre più grandi e così nelle risaie entrarono le potenti M 150R e persino la gigante M 18�R a sei scuotipaglia. E’ la storia di un rapporto siner-gico tra l’agricoltura italiana ed il più impor-tante costruttore di macchine da raccolto, una vicenda tecnica e commerciale che ha avuto inizio mezzo secolo fa, sollevando ge-nerazioni di agricoltori da fatiche improbe, e che continua oggi con successo.

Piergiorgio Laverda

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Le “rosse” regine del risoDalla M 75R mezzo secolo di mietitrebbiatura nelle risaie del mondo

L’ album

Nella pagina precedente: una M 75 al lavoro nelle risaie vercellesi.È un modello combinato con serbatoio e piattaforma di insaccaggio.In alto: la M 18�R e un potente terzetto di M 150R in campo.A fianco: la M 75R nella versione con solo insaccatore.Sotto: un gruppo di M 1�0R nelle campagne cubane alla fine degli anni ‘60.

CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA M 75R

Barra di taglio da m. �,�5 o �,45Battitore a denti a 9 spranghe, 750 mm di larghezza 3 scuotipaglia da �500 mmMotore Fiat Diesel da 47 CvCambio a due velocità con differenziale incorporatoVelocità da 0,91 a 9,53 Km/hTrasmissione con variatore continuo a comando idraulicoCingolatura anteriore con pattini da 410 mm Freni a disco indipendentiSollevamento barra e aspo a comando idraulicoSelezionatore con vagli oscillanti e seconda ventilazioneVersioni: con insaccatore a tre bocche, combinata con serbatoio e insaccatore, solo serbatoio da 1��5 litri con coclea di scarico A richiesta pressapaglia posteriore portatoPrezzo (listini 1961) Lire 4.�00.000Prodotta dal 1960 al 1965 in 1376 esemplari

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16 La storia, le storie

Benvenuti nel regno dei risottiNella Bassa Veronese, con “capitale” Isola della Scala, la più grande festa italiana destinata al riso presenta oltre ottanta ricette diverse

Lo scoop risiero più atteso l’ha fatto Pao-lo Brazzarola, sindaco di Erbè, vincendo la prima edizione del concorso “Il risotto del sindaco”. Il suo risotto “all’anara” è sta-to preferito ai pur gustosi risotti preparati dagli altri cinque sindaci in gara: all’isolana cucinato da Giovanni Miozzi di Isola della Scala, alle delizie del Tione con kiwi e gam-beri di fiume preparato da Mario Faccioli di Villafranca, “alle nose” firmato da Oliviero Olivieri di Nogara, con cappuccio e verza di Luca Sordo di Castagnaro, e “del maran-gon” con chiodini, tartufo e maiale, messo in pentola da Paolo Marconcini di Cerea.La giuria, valutando bontà, cottura, rispetto della ricetta e originalità, propendeva, per una manciata di punti, per Giovanni Mioz-zi, con aiuto cuoco l’assessore Luca Brutti, ma il primo cittadino di Isola della Scala, che giocava in casa, ha deciso di farsi da parte lasciando la vittoria al collega di Erbè, aiutato da Federica Leardini, cuoca già vin-citrice del premio popolare del Risotto d’oro dell’Igp. La kermesse dei sindaci (nel parterre a os-servare divertito anche il primo cittadino di Verona, Flavio Tosi) è stata solo una delle performance, a fini benefici visto che il ri-cavato delle vendite dei risotti è andato alla Croce Verde, che l’ente fieristico di Isola del-la Scala ha approntato nell’ambito della Fie-ra del Riso, tra settembre e ottobre, evento che fa di Isola e della Bassa Veronese la vera capitale della fantasia del riso italiano. La Fiera del Riso, con 345.000 risotti cuci-nati e oltre 500 mila visitatori, 130 cuochi all’opera e mille cittadini di Isola coinvolti, è stata un successo. La 4�. Fiera, visitata an-che dal presidente della Camera Gianfranco Fini e dai sottosegretari Giorgetti e Bran-cher, si è confermata un evento gastrono-mico di prima grandezza, legato in partico-lare al riso Nano Vialone Veronese Igp. Ma il Risitaly, alla seconda edizione nell’ambito della Fiera, ha anche aperto il confronto ad altre regioni produttrici di riso e con diverse culture della tavola. I visitatori hanno potuto infatti togliersi ogni voglia di risotto, sbizzar-

rendosi tra un’ottantina di ricette proposte.Ma la kermesse della Fiera, durata tre setti-mane, ha registrato uno scoppiettante pro-gramma fatto di numerosi momenti d’in-teresse. Dalla presentazione del “progetto Chicco Verde”, per la realizzazione di opere strutturali funzionali al sistema produttivo, al XXI Palio del Risotto di Isola, che ha visto trionfare al Palarisitaly la contrada Doltra Vo’ sulle rivali Tarmassia, Isola Centro, Ca-selle e Pellegrina, alle iniziative per i bambi-ni (mercatino di scambio, baby area, lezioni dello chef ai “Piccoli risottari”, laboratorio artistico col riso); per finire col confronto tra i protagonisti dell’agroalimentare italiano, condotto da Bruno Vespa, un talk show che ha visto confrontarsi, sullo stuzzicante tema “Pasta vs riso”, Giovanni Rana, Mario Pre-ve presidente di Riso Gallo e di Assorisieri, Riccardo Felicetti dell’omonimo pastificio, Roberto Magnaghi direttore generale dell’ Ente Nazionale Risi, Fabio Bortolazzi presi-dente della Camera di Commercio, Alber-to Bauli presidente della Banca Popolare di Verona, Gabriele Ferron e Riccardo Roncaia produttori di riso, l’uno veronese, l’altro mantovano.Per la cronaca, l’altra sfida attesa, quella del “Risotto d’oro delle Pro loco veronesi”, è andata a Nogara grazie al cuoco non pro-

fessionista Ivano Baschirotto con un piatto al basilico e Monte Veronese, superando l’altro risotto al Monte Veronese, con por-cini, preparato dal cuoco Alberto Busti della Pro Loco di S. Rocco di Piegara (Roverè), che si è rifatto col premio della giuria popolare, �00 gustatori tra cui l’assessore regionale Valdegamberi.Insomma un vero tripudio di idee ed eventi per promuovere il prodotto principe del-l’agricoltura locale e la gastronomia del ter-ritorio. Ma alla Fiera di Isola non si fermano qui: a ruota ecco altre due grandi feste, una destinata al bollito, l’altra alla zucca. Da lec-carsi i baffi.

Laverda S.p.A. via F. Laverda, 15/17 - 3604� Breganze [VI] Italia t. +39.0445.385311 f. [email protected] www.laverdaworld.com

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La ricetta di Melotti

Ecco il risotto all’isolana della Melotti, primaria azienda risiera e agrituristica di Isola della Scala, da anni affezionata cliente Laverda, dotata di fattoria didattica e che gestisce una tradizionale risotteria in piazza.Gli ingredienti per 4 persone: 400 gr.di riso Vialone Nano Veronese; 0,8 litri di ottimo bro-do; 80 gr. di vitello magro; 80 gr. di lombata di maiale; 60 gr. di burro; 60 gr. di formaggio grana; pepe, sale, cannella e rosmarino quanto basta.

La preparazione: tagliare la carne a dadini, condire con sale e pepe macinato fresco, lasciar riposare per un’ora; fondere il burro, mettere un rametto di rosmarino, rosolare bene la carne. Cuocere a fuoco lento fino a completa cottura della carne indi togliere il rosmarino. Far bollire il brodo, aggiungere il riso, cuocere per 17-18 minuti a fuoco lento: il riso dovrà assorbire tutto il brodo. Condire quindi il riso con il condimento fatto in precedenza. Com-pletare il risotto all’isolana con il formaggio profumato alla cannella.