Dott.ssa Francesca Palombi1 L' INVECCHIAMENTO: Normalità o patologia??
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Milano, 15 Novembre 2016
La metodologia di verifica dell’invecchiamento degli impianti SEVESO
Relatore: Maria Francesca Milazzo
SEMINARIO
Invecchiamento degli impianti: rischi e soluzioni possibili
Dipartimento di Ingegneria – Università degli Studi di Messina
Ravenna, 12 Aprile 2018
• Background
• La metodologia di verifica dell’invecchiamento degli impianti SEVESO
• Il contributo della ricerca scientifica
• Conclusioni
Invecchiamento degli impianti: rischi e soluzioni possibili Ravenna, 12 Aprile 2018
SOMMARIO
Background
Invecchiamento degli impianti: rischi e soluzioni possibili Ravenna, 12 Aprile 2018
Invecchiamento degli impianti: rischi e soluzioni possibili Ravenna, 12 Aprile 2018
BACKGROUNDChe cosa si intende per invecchiamento?
Il termine “invecchiamento” non si riferisce semplicemente al tempo trascorso dalla data di produzione, di collaudo o di messa in servizio delle apparecchiature, ma è legato alla loro condizione e a come essi cambiano nel corso del tempo.
Ref. «Wintle J., Moore P., Henry N., Smalley S., Amphlett G., 2006, Plant ageing. Management of equipment containing hazardous fluids or pressure. Health and Safety Executive Report no. RR509 www.hse.gov.uk»
N° guasti
Esercizio normale InvecchiamentoIniziovita
Tempo
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BACKGROUNDCome si manifesta l’invecchiamento e perchè analizzarlo?
L’invecchiamento di un componente si manifesta come una forma di deterioramento generale, di solito associato al tempo in servizio, che ne riduce l’affidabilità. L’invecchiamento aumenta il rischio di perdita di contenimento e altri guasti ed ha dimostrato di essere un fattore determinante in molti incidenti nell’industria di processo.
Ref. «Horrocks P., Mansfield D., Thomson J., Parkerv K., Winter P., 2010, Plant Ageing Study Phase 1 Report. Health and Safety Executive Report no. RR823. www.hse.gov.uk».
Corrosione, erosione, fatica, creep sono fenomeni irreversibili Aumento entropia
Claude Shannon (1948)(entropia – probabilità - informazione)
Ludwig Boltzmann (1875)(entropia – probabilità - disordine)
Rischio = f(probabilità, conseguenze, incertezza) Problema:
Ridurre le incertezze
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BACKGROUNDInvecchiamento – Concetti Generali
Come ridurre le incertezze?
Incertezze aleatorie
Mancanza di dati (lack of data) -> Migliorare/Sviluppate sensori e strumenti, Intensificare le ispezioni
Perdita di informazioni (loss of information) -> Più informazioni (archivi storici)
Incertezze epistemiche
Mancanza di conoscenza (lack of knowledge) -> Più ricerca /Disseminazione
Invecchiamento degli impianti: rischi e soluzioni possibili Ravenna, 12 Aprile 2018
BACKGROUNDInvecchiamento – Concetti Generali
La metodologia di verifica dell’invecchiamento degli impianti SEVESO
Invecchiamento degli impianti: rischi e soluzioni possibili Ravenna, 12 Aprile 2018
Life Cycle Management (CEN CWA 16633, 2013)
Asset Management (ISO 55001, 2014)
Risk-Based Inspection (API 580, 2009/ API 581, 2008)
I metodi RBI ottimizzano i costi delle ispezioni attraverso il confronto con i livelli di sicurezza. È necessario adattare il metodo alle richieste della legislazione.
Gli approcci RBI introducono alcuni fattori di compensazione soggettivinella valutazione delle frequenze di incidente per tener conto della specificità dell’impianto, della complessità, dei meccanismi di danneggiamento, del sistema di gestione, etc. C’è la necessità di ridurre le incertezze insite nei modelli.
API 581 fornisce una check-list estremamente dettagliata per la valutazione del Sistema di Gestione.
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METODOLOGIE PER LA VALUTAZIONE E LA GESTIONE DELL’INVECCHIAMENTOAnalisi della letteratura - Approcci
ScopoConsentire agli auditor una valutazione speditiva dei programmi di gestione dell’invecchiamento, negli stretti limiti temporali delle ispezione.
Campo di applicazioneAttrezzature di contenimento primario (Tubature /Recipienti in pressione/atmosferici)Attrezzature critiche ai fini dell’incidente rilevante
Fuori dal campo di applicazioneOrgani Rotanti, Valvole, Strumentazione .. (più facilemente sostituibili)Attrezzature non critiche ai fini dell’ incidente rilevanteL’obsolescenza delle apparecchiature, l’invecchiamento delle organizzazioni e del personale ed altri argomenti affini non sono inclusi.
Attrezzature critiche ai fini dell’incidente rilevante: Le attrezzature, che sono incluse nell’albero dei guasti legato ad un top event.
Le attrezzature che contengono sostanze pericolose in quantitativi sufficienti a produrre un rilascio di sostanza pericolosa con possibile incidente rilevante.
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOScopo e campo di applicazione
AGEING
Tempo in esercizio/età
Fermate ImprevisteGuasti
Incidenti & Near MissesDanneggiamenti/Difetti
Meccanismi di deterioramento
Sistemi di protezione
Controllo di processo Efficacia
ispezioni
Pianificazione ispezioni e risultati
Audit(pianificazione e risultati)
Management System
Per ogni apparecchiatura critica
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOModello fishbone
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOFattori acceleranti e frenanti
• I fattori acceleranti danno penalità, invece quelli rallentanti danno compensazioni.• Si considera il range di variabilità del fattore e sono definite quattro categorie di
punteggio: 1 = basso; 2 = medio; 3 = medio-alto; 4 = alto. Il segno sarà negativoper le penalità e positivo per le compensazioni.
• La media pesata dei fattori acceleranti fornisce l’indicatore di “propensione”all’invecchiamento, che avrà valore compreso tra 1 e 4.
• La media pesata dei fattori di controllo fornisce l’indicatore di capacità di controllodei fenomeni, sempre oscillante fra 1 e 4.
• I pesi dei fattori si assumono tutti pari a 1 lasciando la libertà all’utilizzatore difissarli.
Se indicatore della capacità di controllo < dell’indicatore di propensioneall’invecchiamento CRITICITA’
Se indicatore della capacità di controllo > dell’indicatore di propensioneall’invecchiamento ADEGUATO
Età di costruzione e ore di esercizio: Si riferiscono alla duratadelle attività nell'impianto, l'età reale del sistema deve esseresottratta dei periodi di inattività. Sono rispettivamente i rapporti “etàattuale/età massima di progetto” e “Ore attuali di esercizio/Ore maxdi servizio progettate”.
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOFattori acceleranti
Attrezzatura critica
Ore esercizioattuali
Ore maxesercizioattese
Età reale Età maxattesa
Rapporto %Col 2/Col 3 oppureCol 4 / Col 5
Punteggio
Punteggio Rapporto età/tempo di vita atteso (anni /ore esercizio)
1 f ≤ 90%2 90 < f ≤ 100 %3 100 < f ≤ 125 %4 f > 125%
Fermate impreviste: Per fermate impreviste si intendono e sicomputano tutte quelle non programmate i cui tempi e procedure difermata non sono quelli definiti dai manuali operativi di impianto (adesempio per interventi dei sistemi di blocco e di sicurezzaautomatici), tali da indurre potenziali stress termici e meccanicianormali
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOFattori acceleranti
Attrezzatura critica Numerofermateimpreviste
Numero di fermate totali
RapportoCol 2/ Col 3
Punteggio
Punteggio Rapporto Fermate impreviste/ fermate totali
1 f ≤ 10%2 10% < f ≤ 25%3 25% < f ≤ 60%4 f > 60%
Tassi di Guasto: Quantitativamente è dato dal reale tasso di guastoregistrato sui componenti per un arco temporale di riferimento (10anni). L’incidenza va confrontata con il tasso di guasto riportato per latipologia nei database di riferimento (p.e. HSE/FRED, OREDA)utilizzato per la redazione del Rapporto di Sicurezza
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOFattori acceleranti
Attrezzatura critica Numero guasti registrati
Numero guasti attesi in base ai ratei di guasto di riferimento
Rapporto %Col 2 e 3
Punteggio
Punteggio RAPPORTO1 f< 0,52 f = 0,5÷13 f = 1,0÷2,04 f >2,0
Incidenti e Quasi Incidenti: É un fattore complessivo che prendein considerazione tutti gli eventi significativi (incidenti, quasiincidenti, anomalie) riportati negli ultimi 10 anni per le attrezzaturecritiche di contenimento primario, per verificare quanti di questi sonocorrelati in tutto o in parte a fenomeni di deterioramento dovuti ainvecchiamento
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOFattori acceleranti
Totale Numero eventi registrati negli ultimi 10 anni per le attrezzature critiche
Numero di eventi connessi al deterioramento per le attrezzature critiche
Rapporto %Col 2/Col 3
Punteggio
Punteggio % incidenti, quasi incidenti e anomalie dovute a corrosione
1 f < 5%2 5% ≤ f < 15%3 15% ≤ f < 35%4 f ≥ 35%
Danneggiamenti: questo fattore si riferisce ai danneggiamenti“gravi” delle attrezzature critiche, come rilevati attraverso i varicontrolli (programmati ed estemporanei).
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Punteggio % Attrezzature Danneggiate 1 f ≤ 1%2 0,01 < f ≤ 3%3 0,03 < f ≤ 5%4 f > 5%
Totale Numero di danneggiamenti o difetti gravi alle attrezzature critiche in 10 anni
Numero di attrezzaturecritiche
Rapporto %Col 2/Col 3
Punteggio
Meccanismi di deterioramento: È legato alla gravità delleconseguenze, alla capacità di rilevamento dei principali meccanismi didanno (mediante ispezione), alla velocità di propagazione danni.
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Attrezzatura critica Meccanismo di deterioramento Presenti
Meccanismo di deterioramento prevalente
Punteggio
Meccanismo
Rilevabilità
Velocità
Conseguenze
Media
Metallurgico a lungo termine 4 1 4 3
Metallurgico a breve termine 4 4 4 4
Assottigliamento Uniforme 2 2 3 2
Corrosione dovuto a Suolo e Ambiente
1 1 2 1
Stress Corrosion Cracking 4 2 4 3
Danneggiamento da idrogeno ad alta Temperature
4 3 4 4
Fatica 3 3 3 3
Creep 3 3 4 3
Corrosione sotto isolamento 4 3 4 4
Assegnazione del punteggio
Identificazione dei principali meccanismi di danno
Meccanismo 1 Meccanismo 2 …
3 4
1 2
1 = basso2 = medio3 = medio-alto4 = alto
RILEVABILTÀ
VELOCITÀ
CONSEGUENZE
Meccanismo n
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOFattori acceleranti
Punteggio Descrizione
1 Rilevazione facile (sufficiente esame visivo)
2 Rilevazione relativamente facile (con controlli non distruttivi)
3 Rilevazione relativamente difficile (con prove parzialmente invasive o campioni sacrificali)
4 Rilevazione difficile (necessarie prove invasive)
Punteggio Descrizione
1 Scala temporale di propagazione pluridecennale
2 Scala temporale 5 10 anni
3 Scala temporale 2 5 anni
4 Scala temporale inferiore a 2 anni
Punteggio Descrizione
1 Degrado di apparecchiature destinate al contenimento di sostanze non pericolose
2 Nessuna perdita di contenimento
3 Perdite minori di sostanza pericolosa
4 Rilascio significativo di sostanza pericolosa
Rilevabilità: Facilità di rilevamento del fenomeno e di misura degli effetti.
Velocità: La propagazione del fenomeno è legata al tempo.
Conseguenze: Entità della perdita di contenimento provocata e sua pericolosità
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOFattori acceleranti
Sistema di gestione integrità: Riguarda il piano di controllo delleattrezzature critiche, entro il SGS-PIR, Deve essere predisposto edattuato in modo da garantire l'affidabilità e la disponibilità per ogniparte dell'impianto, in congruenza con la valutazione dei rischi diincidente rilevante
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOFattori frenanti
Punteggio Tipologia
1 Gestione documentale interna per le attrezzature critiche (con regolare registrazionedegli interventi ispettivi e manutentivi).
2 Programmazione delle ispezioni alle attrezzature critiche in base alla tipologia, allecondizioni e al livello di rischio.
3 Programmazione delle ispezioni in base al rischio RBI, secondo standard EEMUA159:2018, API 580/581:2016, ASME PCC-3-2007, UNI 11325-8:2016 CEN 16991:2016
4Programmazione delle ispezioni RBI (EEMUA, API; ASME, UNI, CEN), aggiornatasistematicamente in base alle variazioni dei materiali e delle condizioni di esercizio. API584
Audit: Si riferisce alla conduzione di audit e comprende unavalutazione della frequenza con cui sono eseguiti e i loro risultati (nonconformità rilevate utilizzando una lista di controllo).
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOFattori frenanti
Punteggio% f non
conformità minori
Punteggio % f non conformità maggiori
1 30,0% 1 20%2 20,0% 2 10%3 10,0% 3 5%4 5,0% 4 3%
Punteggio non conformità minori
Punteggio non conformità maggiori
N° punti esaminati negli audit negli ultimi 10 anni
N° punti con non conformità minori N° punti con non conformità maggiori% R = (N° punti con non conformità/ N° punti esaminati)
Punteggio parziale Punteggio complessivo totale = media dei due punteggi parziali
Pianificazione e risultato ispezioni: È legato alla pianificazionedelle ispezioni e ai risultati dei test che verificano la funzionalità el’integrità del sistema, e tempo trascorso da ispezioni precedenti.
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOFattori frenanti
Attrezzatura critica
N° Test funzionali eseguiti
PunteggioParziale
PunteggioParziale
N° Test integrità eseguiti
N° Test integrità OK
PunteggioParziale N° ispez. in
programma
N° ispez.fatte entro scadenza
PunteggioParziale
somma1 somma2 somma2 / somma1 somma4 somma5
somma5/ somma4
somma7 somma8 somma8/ somma7
Punteggio parziale A
Punteggio parziale B
Punteggio parziale C
= Media dei tre punteggi parziali
A B C
Punteggio
Risultati test di funzionalità (% componenti non danneggiati)
PunteggioRisultati test di integrità(% componenti non danneggiati)
Punteggio% di ispezioni attuate entro le scadenze previste
1 <90% 1 <98% 1 <90%
2 >90<95% 2 >98<99% 2 >90<95%
3 >95<98% 3 >99<99,5% 3 >95<99%
4 >98% 4 >99,5% 4 >99%
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOFattori frenanti
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOFattori frenanti
Efficacia e appropriatezza delle ispezioni fatte: È definito comela percentuale di ispezioni appropriate fra quelle attuate nel periododi riferimento (10 anni). È influenzata dalla qualificazione degliispettori.
Punteggio medio fra:
Efficacia, estensione ed adeguatezza delle ispezioni Qualificazione degli Ispettori e della ditta
1 Tale da garantire con sufficiente attendibilità l’individuazione dei difetti, il degrado del materiale e i sottospessori
1Dimostrata competenza/esperienza
2 Tale da garantire con buona attendibilità l’individuazione di difetti,il degrado del materiale e i sottospessori
2Ispettori qualificati secondo standard ASNT
3 In grado di rilevare il danno nella maggior partedei casi (90%)
3 Ispettori qualificati da ente terzo secondo Norma UNI EN ISO 9712:2012 Livello 2
4In grado di rilevare il danno in quasi tutti i casi
4 Ditta certificata in qualità per le misurazioni, Ispettori tutti qualificati secondo Norma UNI
EN ISO 9712:2012 fino a Livello 2
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOFattori frenanti
Sistemi di controllo: Il minimo livello riconoscibile è l’adozione disistemi di basati su sensori e regolatori che controllano i parametri diesercizio. L’adozione di standard che garantiscano l’affidabilità deisistemi elettronici preposti allo scopo (IEC 61508 e IEC 61511) è unelemento premiante.
Punteggio Tipologia di sistema di controllo
1 Sistema di controllo con registrazione dei dati
2 Sistema di controllo con registrazione dei dati + blocco automatico
3 Sistema di controllo con registrazione dei dati + sistema di blocco automatico separato
4 Sistema di controllo con registrazione dei dati + sistema di blocco automatico separato + livelli di certificazione sicurezza dei sistemi di blocco
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOFattori frenanti
Rivestimenti e protezioni specifiche: Considera le condizioni delrivestimento (cladding, lining, coating, catodica) e le ispezionieseguite
Punteggio medio fra:
Punteggio Intervallo di tempo dall'ultima ispezione del
rivestimento
Punteggio Condizioni di conservazione rilevate
nell’ultima ispezione1 > intervallo massimo 1 Condizioni povere
2 intervallo massimo 2 Condizioni medie
3 intervallo minimo 3 Condizioni buone
4 < intervallo minimo 4 Condizioni perfette
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESORisultati
1 Età o ore di esercizio2 Fermate impreviste3 Tassi di guasto4 Incidenti e quasi incidenti5 Danneggiamenti e difetti6 Meccanismi di deterioramento
Media penalità (propensione invecchiamento) P
1 Sistema di gestione SGS-PIR2 Risultati degli Audit3 Pianificazione e risultati delle ispezioni4 Efficacia delle ispezioni5 Controllo di processo6 Protezioni specifiche
Media compensazioni (capacità di controllo) C
IC = Indice compensato (- P + C)
Proporzionalità Se il punteggio negativo è basso (pochi fattori acceleranti)anche le attività richieste sono poche (fattori frenanti)
+ fattori acceleranti => + fattori frenati
Libertà Il gestore è libero di scegliere fra le possibili attività A differenza della check list
i fattori frenanti sono complementari fra di loro
Semplicità Somma algebrica di fattori frenanti ed acceleranti non deve essere negativa
Non si richiede altro!
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LA METODOLOGIA DI VERIFICA DELL’INVECCHIAMENTO DEGLI IMPIANTI SEVESOVantaggi
Il contributo della ricerca scientifica
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Invecchiamento degli impianti: rischi e soluzioni possibili Ravenna, 12 Aprile 2018
IL CONTRIBUTO DELLA RICERCA SCIENTIFICANecessità
Step 1 – Raccogliere informazioni da percezione visiva: pulizia, ordine, deterioramento esterno, trattamenti superficiali (rivestimenti, verniciature, ecc).
Step 2 – Necessità di conoscere ciò che non si vede (diversi livelli di conoscenza)
Livello 0 – Supporto visivo
Livello 1 – Aumentare visione
Livello 2 – Indagine specializzata
Sviluppo di modelli probabilistici
Sviluppo di modelli real-time
Sviluppo di sensori virtuali di invecchiamento
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METODOLOGIE PER LA VALUTAZIONE E LA GESTIONE DELL’INVECCHIAMENTOIl contributo della ricerca
33
Digital twin
Planimetria
Meccanismi di dannoVelocità di propagazione
Ispezione ed efficacia
Parametri di processo e Variabili esterne
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METODOLOGIE PER LA VALUTAZIONE E LA GESTIONE DELL’INVECCHIAMENTOIl sensore virtuale – Schematizzazione (hardware)
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IL CONTRIBUTO DELLA RICERCA SCIENTIFICAIl sensore virtuale – Risultati visualizzati
Conclusioni
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Primo Sviluppo nell’ambito della ricerca istituzionale INAILNovembre 2016 presentazione al SAFAP
Dicembre 2016 MATTM istituisce GdL ,con rappresentanze istituzionali + Unione Petrolifera + Federchimica
Marzo – Luglio 2017 Il metodo rivisto criticamente dal GdL
Luglio 2017 Inizia la sperimentazione presso alcuni siti
Novembre 2017 Fine prima fase di sperimentazione
Marzo 2018 Presentazione del metodo
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CONCLUSIONI
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La metodologia di verifica dell’invecchiamento degli impianti SEVESO
Relatore: Maria Francesca Milazzo
Dipartimento di Ingegneria – Università degli Studi di Messina
Ravenna, 12 Aprile 2018
SEMINARIO
Invecchiamento degli impianti: rischi e soluzioni possibili