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IL DENTISTA MODERNO GIUGNO 2005 1 AGGIORNAMENTO MONOGRAFICO LA METODICA CAD/CAM PROCERA NELLA PROTESI SU IMPIANTI E SU DENTI NATURALI Alexander Beikircher, Paolo Smaniotto * ** Alexander Beikircher, laureato in Me- dicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano nel 1982; specializza- to in Odontostomatologia nella mede- sima Università nel 1985; specializza- to in Protesi Dentale alla Tufts Univer- sity, Boston (USA) nel 1989; Clinical Professor nel reparto di protesi alla Tufts University dal 1989 al 1991. Ha svolto attività didattica presso l’Università de- gli Studi di Milano Polo San Paolo e San Raffaele. Socio Attivo dell’Accademia Italiana di Odontoiatria Prote- sica (AIOP). Relatore in diverse manifestazioni nazionali e interna- zionali. Ha collaborato con il prof. G. Passamonti nei suoi corsi dal 1990. Ha pubblicato articoli sul tema protesico su diverse Riviste spe- cializzate. Libero professionista in Bolzano dove si dedica esclusiva- mente alla protesi dentale e su impianti. Paolo Smaniotto, odontotecnico di- plomato nel 1977, nel 1978 consegue la maturità professionale a pieni voti presso l’Istituto Superiore Arti Sanitarie E. Bernardi di Padova. Titolare di Labo- ratorio dal 1981 a Bassano del Grap- pa. Dal 1983 al 1992 si specializza at- traverso stage presso i migliori maestri dell’odontotecnica Europea, nel bien- nio 1994-1996 frequenta la Scuola di Porta Mascarella (Bologna) ed entra a far parte dell’omonimo Gruppo di Studio Protesico. Si interessa prin- cipalmente di gnatologia applicata a riabilitazioni con e senza me- tallo e di protesi implantare. Socio fondatore ANTLO Veneto, relato- re ANTLO-Arco (Assemblea dei Relatori per la Cultura Odontotecni- ca), socio Attivo AIOP (Accademia Italiana di Odontoiatria Protesi- ca), membro della Dental Excellence (International Laboratory Group, Zurich, CH) e del comitato scientifico di importanti riviste internazionali specializzate (Journal of Multidisciplinary Collabora- tion in Prosthodontics, Team Work; Das internationale Journal fur die Zahntecnik, Dental dialogue; Italian Oral Surgery, Masson). Tito- lare di due brevetti internazionali relativi a dispositivi implantopro- tesici depositati presso il Ministero delle attività produttive, Ufficio Italiano Brevetti. Collabora con il Ministero della Salute e la FISM (Fe- derazione Italiana Società Medico-Scientifiche) al programma di Edu- cazione Continua in Medicina. Autore di 35 pubblicazioni scientifi- che in Italia e di 9 pubblicazioni in Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti. Coautore di 5 edizioni del testo di odontotecnica pratica Pagine d’Album, Edito da Odontotecnica Italiana, Brescia. Coautore con il Prof. L. Malchiodi e altri del testo Chirurgia impiantare. Coau- tore del testo Linnee Guida Implantoprotesiche. Tiene corsi e rela- zioni in Italia e all’estero. RIASSUNTO Le metodiche CAD/CAM sono diventate una realtà nell’odontoiatria e nell’odontotecnica. Per un risultato soddisfacente a lungo termine, è fon- damentale un’attenta conoscenza dei vantaggi, delle indicazioni e del- la sistematica della metodica CAD/CAM Procera. La predicibilità della metodica Procera sia nella protesi su impianti che su denti naturali è documentata da dieci anni di ricerche e utilizzo con la realizzazione di oltre cinque milioni di protesi. In questo articolo vengono analizzate dal punto di vista sia odontoiatrico che odontotecnico le indicazioni e le varie fasi cliniche e di laboratorio del sistema Procera nella protesi su impianti e su denti naturali. È importante sottolineare, come l’identifi- cazione iniziale dei fattori diagnostici, abbinata a una chiara sequenza di trattamento odontoiatrico e odontotecnico, consenta di ottenere ri- sultati eccellenti in termini di funzionalità e di estetica. PAROLE CHIAVE allumina, CAD/CAM, diagnosi, estetica, implantologia, pianificazione odontotecnico-protesica e chirurgica, zirconio SUMMARY CAD-CAM Systems are today a realty in dentistry and dental technol- ogy. To achieve a long term result however, we need to know the re- liability of the advantages and indications of the CAD-CAM Procera system. The predicibility of the Procera system in implant prosthetic and on natural teeth is proved with ten years of research and the real- ization of over five million of fixed and implant prosthesis. The purpose of this article is to analyze from the prosthetic and dental technology point of view the indications and the various clinical and technical phases of the Procera system in implant and natural teeth prostheses. It is mandatory to underline how the initial identification of the diag- nostic factors will allow to obtain together with an accurate sequence of the prosthetic and dental technology treatment, excellent results in terms of function and esthetic. KEY WORDS allumina, CAD/CAM, diagnosis, esthetic, implantology, surgical pros- thetic and dental technology planning, zirconia 001-024 Smaniotto 18-05-2005 14:08 Pagina 1

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IL DENTISTA MODERNO GIUGNO 2005 1

AGGIORNAMENTO MONOGRAFICO

LA METODICA CAD/CAM PROCERA NELLA PROTESI SU IMPIANTI E SU DENTI NATURALIAlexander Beikircher, Paolo Smaniotto*

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Alexander Beikircher, laureato in Me-dicina e Chirurgia all’Università degliStudi di Milano nel 1982; specializza-to in Odontostomatologia nella mede-sima Università nel 1985; specializza-to in Protesi Dentale alla Tufts Univer-sity, Boston (USA) nel 1989; ClinicalProfessor nel reparto di protesi alla TuftsUniversity dal 1989 al 1991. Ha svoltoattività didattica presso l’Università de-gli Studi di Milano Polo San Paolo e San

Raffaele. Socio Attivo dell’Accademia Italiana di Odontoiatria Prote-sica (AIOP). Relatore in diverse manifestazioni nazionali e interna-zionali. Ha collaborato con il prof. G. Passamonti nei suoi corsi dal1990. Ha pubblicato articoli sul tema protesico su diverse Riviste spe-cializzate. Libero professionista in Bolzano dove si dedica esclusiva-mente alla protesi dentale e su impianti.

Paolo Smaniotto, odontotecnico di-plomato nel 1977, nel 1978 conseguela maturità professionale a pieni votipresso l’Istituto Superiore Arti SanitarieE. Bernardi di Padova. Titolare di Labo-ratorio dal 1981 a Bassano del Grap-pa. Dal 1983 al 1992 si specializza at-traverso stage presso i migliori maestridell’odontotecnica Europea, nel bien-nio 1994-1996 frequenta la Scuola diPorta Mascarella (Bologna) ed entra a

far parte dell’omonimo Gruppo di Studio Protesico. Si interessa prin-cipalmente di gnatologia applicata a riabilitazioni con e senza me-tallo e di protesi implantare. Socio fondatore ANTLO Veneto, relato-re ANTLO-Arco (Assemblea dei Relatori per la Cultura Odontotecni-ca), socio Attivo AIOP (Accademia Italiana di Odontoiatria Protesi-ca), membro della Dental Excellence (International LaboratoryGroup, Zurich, CH) e del comitato scientifico di importanti rivisteinternazionali specializzate (Journal of Multidisciplinary Collabora-tion in Prosthodontics, Team Work; Das internationale Journal furdie Zahntecnik, Dental dialogue; Italian Oral Surgery, Masson). Tito-lare di due brevetti internazionali relativi a dispositivi implantopro-tesici depositati presso il Ministero delle attività produttive, UfficioItaliano Brevetti. Collabora con il Ministero della Salute e la FISM (Fe-derazione Italiana Società Medico-Scientifiche) al programma di Edu-cazione Continua in Medicina. Autore di 35 pubblicazioni scientifi-che in Italia e di 9 pubblicazioni in Francia, Spagna, Germania eStati Uniti. Coautore di 5 edizioni del testo di odontotecnica praticaPagine d’Album, Edito da Odontotecnica Italiana, Brescia. Coautorecon il Prof. L. Malchiodi e altri del testo Chirurgia impiantare. Coau-tore del testo Linnee Guida Implantoprotesiche. Tiene corsi e rela-zioni in Italia e all’estero.

RIASSUNTOLe metodiche CAD/CAM sono diventate una realtà nell’odontoiatria enell’odontotecnica. Per un risultato soddisfacente a lungo termine, è fon-damentale un’attenta conoscenza dei vantaggi, delle indicazioni e del-la sistematica della metodica CAD/CAM Procera. La predicibilità dellametodica Procera sia nella protesi su impianti che su denti naturali èdocumentata da dieci anni di ricerche e utilizzo con la realizzazione dioltre cinque milioni di protesi. In questo articolo vengono analizzatedal punto di vista sia odontoiatrico che odontotecnico le indicazioni ele varie fasi cliniche e di laboratorio del sistema Procera nella protesi suimpianti e su denti naturali. È importante sottolineare, come l’identifi-cazione iniziale dei fattori diagnostici, abbinata a una chiara sequenzadi trattamento odontoiatrico e odontotecnico, consenta di ottenere ri-sultati eccellenti in termini di funzionalità e di estetica.

PAROLE CHIAVEallumina, CAD/CAM, diagnosi, estetica, implantologia, pianificazioneodontotecnico-protesica e chirurgica, zirconio

SUMMARYCAD-CAM Systems are today a realty in dentistry and dental technol-ogy. To achieve a long term result however, we need to know the re-liability of the advantages and indications of the CAD-CAM Procerasystem. The predicibility of the Procera system in implant prostheticand on natural teeth is proved with ten years of research and the real-ization of over five million of fixed and implant prosthesis. The purposeof this article is to analyze from the prosthetic and dental technologypoint of view the indications and the various clinical and technicalphases of the Procera system in implant and natural teeth prostheses.It is mandatory to underline how the initial identification of the diag-nostic factors will allow to obtain together with an accurate sequenceof the prosthetic and dental technology treatment, excellent results interms of function and esthetic.

KEY WORDSallumina, CAD/CAM, diagnosis, esthetic, implantology, surgical pros-thetic and dental technology planning, zirconia

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L’ odontoiatria protesica èquella branca dell’odontoia-tria che si occupa del rista-

bilimento e del mantenimento del-le funzioni orali, del benessere, del-l’aspetto e della salute del pazienteper mezzo del restauro dei denti na-turali e/o della sostituzione dei den-ti mancanti e dei tessuti orali conti-gui con sostituti artificiali.La protesistica fissa è quella partedell’odontoiatria protesica che sioccupa del restauro e/o della sosti-tuzione dei denti con elementi ar-tificiali che non possono essere ri-mossi dalla bocca.La protesistica su impianti è quellaparte dell’odontoiatria protesica chesi occupa del restauro conseguenteal posizionamento di impianti.In qualità di protesisti, la nostra spe-cializzazione è la ricostruzione del-la sostanza dentale dura andata per-duta o distrutta:grazie al know-howodontoiatrico e odontotecnico e al-le nostre conoscenze siamo in gradodi curare, restaurare e correggere leparti di smalto e dentina nel modopiù naturale possibile1,2.Cerchiamo quindi di trattare indivi-dualmente ogni paziente. I nostrisforzi sono mirati all’ottenimentodell’integrazione del restauro, ossiaalla sua scomparsa nella cavità orale,

con la massima attenzione oltre cheall’estetica alla funzione3-5 (figure 1a, b).In implantoprotesi le ricostruzionisingole rappresentano nell’esteticadei frontali un tipo di interventocomplesso ed esigente.Un caso clinico è inoltre reso ancorpiù difficoltoso dalla necessità di in-serire un monoimpianto: può acca-dere che il diametro dell’impiantonon corrisponda alla sezione traver-sa del dente naturale da ricostruire,oppure che l’impianto assuma unaposizione così scarsamente apicaleda non garantire alla ricostruzioneun naturale profilo di emergenza6,7.Nel caso infine di innesti implanta-ri ritardati si incontrano talvolta cre-ste alveolari e papille insufficienti.Per tutti questi motivi si rende ne-cessario condizionare preventiva-mente il tessuto connettivo intornoalla sede dell’impianto mediante unprovvisorio correttamente realizza-to in laboratorio8,9.In sostanza sia l’ideale risoluzionedi un impianto singolo frontale cheun caso implantoprotesico più este-so e impegnativo prevedono la col-laborazione più stretta tra tecnico eclinico10,11 (figure 1 c-f e 2 a-n).Nei pazienti in cui dobbiamo in-tervenire con terapia implantare ri-

entra nel nostro protocollo l’utiliz-zo della sistematica Pasma6,12. Svi-luppata da Smaniotto dal 1996 al1998,presentata per la prima volta alCongresso Mondiale dell’Accade-mia Americana di Osteointegrazio-ne a New Orlerans nel Marzo del2000, introdotta nella pratica clini-co-chirurgico-protesica sin dal1995, permette di ottimizzare le va-rie competenze coinvolte nelle so-luzioni implantoprotesiche.La tecnologia CAD/CAM Proceraè un ottimo ausilio alla sistematicaPasma in quanto ambedue si inseri-scono in un’ottica di massima per-sonalizzazione del risultato finale.La sistematica Pasma consente ilpreciso posizionamento degli im-pianti in rapporto al progetto pro-tesico ottenuto dal piano di tratta-mento clinico e dalla progettazio-ne tecnica, mentre la tecnologiaCAD/CAM Procera consente direalizzare abutment implantari per-sonalizzati con un profilo di emer-genza perfettamente corrisponden-te a un dente naturale e inoltre, gra-zie ai materiali utilizzati allumina ezirconio, assolutamente mimetici incavo orale.In sostanza, nel quotidiano, Pasma eProcera consentono di finalizzarecasi implantari con ottimi risultati a

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lungo temine riducendo sensibil-mente i costi e aumentando la sod-disfazione dell’intero team pazien-te-clinico-tecnico.La documentazione presentata inquesto articolo illustra l’utilizzo del-la sistematica CAD/CAM Procerasia per quanto concerne la realizza-zione di abutment individuali in ti-tanio, allumina e zirconio sia perquanto concerne la finalizzazioneprotesica in ceramica su supporti

realizzati sia in allumina sia in ossi-do di zirconio13.

FATTORI CHE INFLUENZANO LA SCELTA DEL TIPO DI PROTESILa decisione di realizzare una pro-tesi è influenzata da numerosi fatto-ri, tra i quali:

• stato di salute generale del paziente;• situazione dentale, la condizione

dei denti residui, e la situazioneparodontale;

• mantenimento dell’igiene orale;• relazioni occlusali e funzione den-

tale;• motivazione e aspirazioni del pa-

ziente;• analisi dei vantaggi, svantaggi e

conseguenze a lungo termine del-la protesi;

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• complicanze che limitano le pro-babilità di successo clinico;

• costi.

COMUNICAZIONESi sottolinea l’importanza di una cor-retta comunicazione tra il laborato-rio odontotecnico e lo studio odon-toiatrico durante tutte le fasi del trat-tamento.Alla base della comunica-zione vi sono la prescrizione clinicae il progetto protesico tecnico, e le

conseguenti varie osservazioni clini-che, tecniche, funzionali, biologiche,estetiche e le richieste specifiche delpaziente1,3. Un’analisi dei modelli-studio correttamente montati, dellaceratura diagnostica, come anchemateriale fotografico eventualmentedisponibile possono enormementefacilitare la comunicazione. Si consi-glia, nei casi complessi, di duplicare imodelli-studio e avere un modelloduplicato della ceratura5-14.

PRESCRIZIONE CLINICALa prescrizione clinica deve indicare:• elementi interessati;• tipo di protesi;• materiali da utilizzare;• richieste funzionali;• richieste estetiche dell’odontoiatra

e del paziente;• eventuali esigenze del paziente.

PROGETTAZIONE TECNICALa progettazione tecnica dove es-sere:• quanto più semplice possibile, ma

in grado di soddisfare i requisitifisici e meccanici e funzionali ri-chiesti;

• in grado di migliorare la funzio-nalità e i rapporti occlusali, ridu-cendo al minimo il carico nega-tivo;

• in grado di promuovere una ri-sposta ottimale dei tessuti e un ef-ficace mantenimento dell’igieneorale.

OBIETTIVONATURALEZZA

Quando abbiamo tra le mani unmodello di lavoro, la prima cosa chedobbiamo chiederci è qual è il no-stro obiettivo.

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1. a. Situazione iniziale per sostituzione di corone su 2.1 e 2.2. b. Situazio-ne finale con corone Procera e Ceramica Nobel Rondo. c. Sito postestratti-vo di 2.1 condizionato tramite provvisorio. d. Opercolarizzazione per inse-rimento dell’impianto. e. Fase chirurgica con utilizzo di dima PASMA diorientamento chirurgico a guida protesica. f. Maturazione dei tessuti conprovvisorio avvitato.

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2. a. Realizzazione di abutment per tecnica scanner Procera. b, c. Abutment in titanio. d. Abutment personaliz-zato con ceramica. e. Realizzazione su questo tipo di abutment di corona in metallo-ceramica con chiusura a360° ceramizzata. f-i. Ceratura e realizzazione di strutture ceramizzabili e abutment in allumina e zirconio Pro-cera. l-n. Realizzazione su questo tipo di abutment di corona in allumina Procera dalle elevate caratteristiche bio-funzionali ed estetiche.

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Si è ormai ampiamente di diffuso ilconcetto secondo il quale lo studioodontoiatrico e il laboratorio odon-totecnico debbano rispondere alleleggi di mercato governate semprepiù da esigenze di profitto.Nello stesso tempo però il compitodel team odontoiatrico è rivolto al-la cura della salute del cavo orale:pertanto siamo chiamati a riabilita-re coscienziosamente,al meglio del-le nostre possibilità con l’utilizzo ditecniche e materiali aggiornati e ap-provati dallo stato dell’arte15,16.È una contraddizione? Certamente

no. Sia per il clinico sia per il tecni-co l’obiettivo principale è il succes-so protesico realizzato tramite uncorretto piano di trattamento eun’adeguata progettazione tecnicadel dispositivo protesico individua-le17 (figure 3 a-h).Sempre più le richieste oggi avanza-te nei confronti dei materiali cera-mici di mascheratura riguardanol’opalescenza la fluorescenza e la tra-smissione della luce4,13.Molto spesso questi fattori sono re-sponsabili di alcuni problemi di ca-rattere tecnico causati dalle varie

fonti luminose che possono colpirei restauri protesici da noi realizzati.È noto che una struttura metallicaè sempre di ostacolo alla luce, men-tre la ceramica integrale ne permet-te il passaggio18.Per questi motivi si è sempre piùdiffuso l’uso di ceramica integrale16,che nelle sue varie forme oggi è ingrado di soddisfare quasi tutte le ne-cessità che si presentano presso i no-stri studi e laboratori, in particolarenella nostra pratica quotidiana oggile riabilitazioni eseguite in cerami-ca integrale sono circa il 45%.

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3. a-h. Realizzazione di perni endocanalari zirco-ceramici in abbinamento a corone Procera su denti naturali: obiet-tivo naturalezza.

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Con l’avvento della tecnologiaCAD/CAM per la realizzazione an-che di cappette in zirconio e allu-mina in campo protesico, le possi-bili indicazioni alla ceramica inte-grale stanno diventando sempre piùampie giacché le proprietà ottichedi questi materiali aprono nuovepossibilità estetiche con superiorigaranzie di resistenza meccanica13

(figure 4 a-d).

Nuove tecnologie hanno conferitoalla porcellana per uso dentale qua-lità superiori, in particolare vorrem-

mo porre l’attenzione sulla sistema-tica Procera13,16.La sistematica Procera consente direalizzare cappette, strutture di pon-ti e abutment personalizzati in tita-nio, in ossido di allumina e ossidodi zirconio densamente sinterizzati.Recentemente è stato introdotto ilsistema Procera Forte che permettela realizzazione di tutto quanto so-pra descritto con la possibilità in piùdi realizzare ponti sino a quattro ele-menti in ossido di zirconio.La filosofia Procera è sfruttare leeconomie di scala per la produzio-

ne dentale individuale, così comeaffermato dal suo inventore MattsAndersson della Umea DentalSchool, in Svezia, e da AgnataOdén, dell’Istituto Reale di Tecno-logia di Stoccolma, che sin dal 1984iniziarono le prove di produzioneindustriale di sottostrutture per co-rone, ponti, faccette e pilastri im-plantari individuali.Entrato in produzione nel 1993 do-po una lunghissima serie di test,Procera oggi è il più diffuso sistemadi produzione dentale a tecnologiaCAD/CAM.

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Punto di forza del sistema è il ri-dotto investimento iniziale abbina-to a un rapido training di appren-dimento.Non a caso la facilità di impiegounita alla pressoché nulla gestione dimagazzino è stata per noi una deiprincipali motivi commerciali discelta.In sostanza la parte software vienerealizzata in laboratorio mentre lavera e propria produzione fisica delpezzo viene inviata via modempresso tre centri di produzione: duein Svezia e uno negli Stati Uniti.

Tutto il mercato Europeo viene ser-vito dalle unità produttive svedesi.

TRATTAMENTIPERSONALIZZATI

In natura, nessun essere è uguale al-l’altro e ciò vale anche per i denti.Per questo noi protesisti dobbiamoesercitarci sulla forma, per la cono-scenza e la riproduzione delle suemolteplici varianti: solo così potre-mo trattare in modo individualeogni nostro caso12,19.

Il concetto sopra esposto è più faci-le a dirsi che a farsi.Ciascuno di noi ha un proprio gu-sto in fatto di estetica anche “den-tale”: è difficile restare neutrali da-vanti alle proprie preferenze.Occorrono molta razionalità e se-rietà per non cadere nella routine erealizzare al meglio un dispositivoprotesico individuale.Quindi di ogni paziente dobbiamocapire le aspettative e ciò che pos-siamo realizzare per lui, instaurandoun rapporto di comunicazione esensibilizzazione.

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4. a-d. Caso con utilizzo delle varie soluzioni CAD/CAM Procera. Ponte e cappette su denti naturali e impianti. Fa-si tecniche e cliniche.

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Oltre all’analisi facciale, dento-la-biale e dentale, l’analisi gengivale èfondamentale sia per la funzioneche per l’estetica3.Tutte le fasi, dalla diagnosi al pianodi trattamento, sono importanti dalpunto di vista odontotecnico eodontoiatrico. Un problema è sem-pre il margine di chiusura cervica-le20,21: con la metallo-ceramica ab-biamo spesso il problema della visi-bilità del margine metallico; a ciò siè ovviato con chiusura cervicalemediante spalle in ceramica feldspa-tica (figura 2 e). Queste richiedonodelle preparazioni a spalla sui mon-coni dello spessore minimo di 1 mma livello cervicale per una realizza-zione odontotecnica ottimale deldelicato punto protesico.Spesso ci troviamo di fronte a rifa-cimenti di vecchi restauri protesici enon sempre è possibile realizzare suquesti monconi delle ideali prepara-zioni a spalla.Con la metodica CAD/CAM Pro-cera si riesce a realizzare mediantepreparazioni chamfer sui monconiun’impronta dalla quale trarre tuttiquei passaggi che permettono allafase odontotecnica di realizzare unachiusura in ceramica a 360° del dis-positivo protesico, con ottimi risul-tati estetico-funzionali.

PUBBLICITÀX=73,147 Y=–3

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ABUTMENT ESTETICIINDIVIDUALIUna delle maggiori difficoltà del-l’implantoprotesi è rappresentatadalla zona di passaggio compresa trail moncone-abutment e la gengiva(figure 2 m, n).Nel caso di abutment metallici, disolito, una volta in situ, l’esito non ècompletamente estetico poichéspesso si presenta una leggera om-breggiatura grigiastra sulla gengivadovuta al trasparire del colore me-tallico (figure 5 a-e).Per eliminare questo problema, ini-zialmente si posizionava il bordo dichiusura il più possibile sotto gengi-va, ottenendo anche un maggiorespessore della mucosa a livello del-l’insieme corona-abutment.Questo escamotage comportava dalpunto di vista clinico grosse diffi-coltà in fase di rimozione degli ec-cessi, con possibili conseguenze ne-gative di residui di cemento rimastinella bocca del paziente.Questo tipo di soluzione pertanto èstata velocemente accantonata, e siè passati quindi all’esecuzione diabutment metallici ceramizzati neltentativo di eliminare l’inconve-niente sopra descritto (figura 2 d).Questo accorgimento consentiva sia

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Un altro vantaggio delle cappette inallumina o zirconio del sistema Pro-cera è che in presenza di denti ri-costruiti con perni monconi fusi(vedi oltre, figura 8 c) si riesce a ma-scherare la loro discromia mante-nendo elevate caratteristiche sia diestetica che di precisione di chiusu-ra cervicale.

LA PROCEDURA

Come di consueto si realizza il Ma-ster Model; invece di produrre la sot-tostruttura manualmente, si posizio-na il modello sulla base del ProceraScanner o del Procera Forte.Una sonda registra le coordinate or-togonali (x,y, z), l’operazione richie-de alcuni minuti. La scansione tridi-mensionale viene quindi trasferitasul PC.Quindi si procede a elabora-re la scansione 3D con il program-ma Procera CAD Design (vedi ol-tre, figure 5 c e 8 f). Il file viene in-viato per e-mail in Svezia all’im-pianto produttivo Procera, dove lasottostruttura viene prodotta indu-strialmente. Dal nostro PC è possi-bile controllare tutti i passaggi pro-duttivi.In sostanza il principale vantaggioconsiste nell’evitare le tradizionali

procedure di ceratura, rivestimen-to, fusione e finitura, riducendonotevolmente i tempi di produ-zione.Le strutture CAD/CAM realizzatein zirconia Y-TZP essendo prive divetro non subiscono la corrosionedeterminata da acqua e saliva con ilvetro che determina una alterazio-ne della struttura vetrosa con con-seguente aumento delle linee difrattura22. Studi in vitro di strutturein zirconia Y-TZP dimostrano unaresistenza alla flessione da 900 a1200 MPa23.Materiali in zirconio dimostranouna resistenza alla frattura doppiadel valore dei materiali in allumina,e tre volte i valori dei materiali indisilicato di litio.Uno studio in vitro valutando alcu-ne protesi fisse realizzate in zirconiaY-TZP ha dimostrato una resisten-za alla frattura sotto carico staticomaggiore di 2000 N24.Ben venga allora tutto ciò che, co-me la sistematica CAD/CAM Pro-cera, consente di ottenere un pro-dotto fisicamente valido, di rispar-miare tempo che potrà essere in-vestito nelle fasi più importantiquali l’ottenimento della funzionee dell’estetica che sono i nostriobiettivi.

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di realizzare un corretto profilo diemergenza che di posizionare ilmargine di chiusura della corona inzone facilmente ispezionabili;un ul-teriore vantaggio derivava dal fatto

che era possibile individualizzareanche il colore relativo alla porzio-ne juxta-gengivale, ottenendo cosìun’ottima integrazione estetica deldispositivo protesico.

L’applicazione di routine di questasistematica aveva però tre grossisvantaggi:• allungava notevolmente i tempi di

lavorazione;

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5. a-e. Realizzazione virtuale di abutment in titanio.Dalla realizzazione tecnica in all’applicazione clinica.

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AGGIORNAMENTO MONOGRAFICO

• in alcuni casi era necessario “al-leggerire” troppo il metallo del-l’abutment con conseguente pos-sibili fratture in fase di avvitamen-to della porzione estetica anch’es-sa realizzata in ceramica moltosottile;

• aumentava notevolmente i costi diproduzione.

La tecnica CAD/CAM Procerapermette di superare i problemi so-pra descritti dando la possibilità direalizzare dei monconi-abutment

assolutamente individuali realizzatisia in titanio CP, sia, come sopra de-scritto, qualora fosse necessaria lamassima integrazione estetica, in al-lumina e/o in ossido di zirconio (fi-gure 2 g-i).Per ottenere tali strutture, l’abut-ment, una volta realizzato in cerae/o resina, è letto dallo scanner percontatto del sistema Procera e, ana-logamente a quanto avviene per lecappette e i ponti, viene spedito tra-mite posta elettronica in Svezia.

Gli abutment Procera in ossido dizirconio e allumina presentano i se-guenti vantaggi:• personalizzabili in base alle singo-

le esigenze;• massima biocompatibilità che ga-

rantisce risultati clinici a lungotermine;

• estetica: la connessione all’impian-to è invisibile;

• elevata resistenza meccanicagrazie alla sinterizzazione indu-striale;

a c

d e

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AGGIORNAMENTO MONOGRAFICO

• eliminazione delle scorte di ma-gazzino con riduzione dei costi digestione;

• economicità: il costo dell’abut-ment è fisso e non dipende dal pe-so del dispositivo;

• garanzia di 5 anni da Nobel Bio-care;

• eventuali rifacimenti gratuiti.In 48 ore viene recapitato per pac-chetto postale il dispositivo realiz-zato con tecnologie industriali as-solutamente preciso e sul quale si

potrà realizzare una corona anch’es-sa o in allumina o in zirconio cheverrà stratificata in ceramica dedi-cata Nobel Rondo.A nostro avviso questa combinazio-ne consente di ottenere il miglioraspetto naturale oggi possibile.Si possono così dedicare tutti gli sfor-zi per restaurare nel più breve tempopossibile ciò che la natura ha impie-gato anni a realizzare (figure 6 a-i).Un aspetto naturale consiste nell’of-frire all’osservatore un’immagine

leggermente variabile al variare del-le condizioni luminose e della posi-zione dell’osservatore2.In caso contrario si tratta di un fal-so “ritratto” statico, che denunciainevitabilmente i suoi limiti quan-do è costretto alla dinamicità che èinsita del vivere.Fino a qualche tempo fa si sconsi-gliavano interventi implantoprotesi-ci a livello del settore estetico ante-riore in quanto non si poteva, per ilimiti di materiali sopra descritti,

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6. a-i. Realizzazione di abutment in zirconia personalizzati nel profilo di emergenza in ceramica e sovrastrutturain Procera Forte Ceramizzata.

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che fornire il ritratto di un denteche,prima in laboratorio poi in stu-dio, appariva naturale, ma che al va-riare delle condizioni logistichequali posizione, ombre e luci delu-deva spesso i nostri sforzi.Oggi invece la naturalezza non è piùun risultato auspicato, diventa inve-ce una realtà possibile12,15. La natu-ralezza viene dunque realizzata tra-mite lo studio, l’esperienza e la co-noscenza e grazie ai nuovi materia-li oggi disponibili (figure 7 a-c).

ESTETICADEI FRONTALI

La riuscita trasposizione in una ri-abilitazione protesica anteriore del-l’affascinante espressività dei dentinaturali è un compito arduo e unasfida per l’intero team paziente-odontoiatra-odontotecnico.Alla base di un’estetica dalle elevateesigenze ci sono conoscenze cultu-rali e scientifiche, creatività e abilitàmanuale4,5,14.Per questo motivo è necessario co-noscere i materiali disponibili e glieffetti ottico-luminosi indispensa-bili per imitare adeguatamente leproprietà tipiche degli elementi na-turali25.

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AGGIORNAMENTO MONOGRAFICO

La luce ha rilevanza in odontoiatriaquando si tratta di estetica protesi-ca. In un dente sano la luce produ-ce naturalmente degli effetti ottico-luminosi.Per questo è importante poter ave-re a disposizioni materiali e metodidi realizzazione di strutture in ce-ramica integrale, quali sono Proce-ra e Nobel Rondo, che si avvicina-no al modello naturale: viene cosìfavorito il difficilissimo compito diriprodurre fedelmente i diversi ef-fetti di opalescenza, trasparenza efluorescenza nei singoli strati deidenti.

• Opalescenza. È un effetto lumino-so che consente al dente di assorbi-re parte della luce; responsabile diquesto fenomeno ottico è lo smal-to, composto di minuscoli cristalliprismatici capaci di riflettere e ri-frangere i raggi luminosi.• Trasparenza. È il fattore general-mente più trascurato in ceramica in-tegrale realizzata su strutture in allu-mina o zirconia Procera ma che ri-veste invece grande importanza perquanto concerne strutture realizza-te su core in vetroceramica poichépotrebbe causare spiacevoli incon-venienti in caso di denti scuri o dis-cromici.

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7. a-c. Realizzazione di ponte in Procera Forte su dentinaturali.

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AGGIORNAMENTO MONOGRAFICO

• Fluorescenza. È un fenomeno otti-co molto affascinante: i materialicosiddetti fluorescenti sono in gra-do di trasformare la luce altamenteenergetica (ad esempio i raggi UV)in fasci luminosi a bassa energia, co-me il colore bianco. L’aspetto piùinteressante della “fluorescenzabianca” è lo studio del posiziona-mento e della distribuzione dellafluorescenza nell’arcata: si osserva-no un maggior effetto nella zonadella radice e della dentina e un ef-fetto più scarso sullo smalto.

In conformità a quanto sopra de-scritto, avendo a disposizione mate-riali adeguati l’obiettivo rimanenteè quello di un vero e proprio giocodi forme e colori coniugati nell’a-spetto più importante e che rendeil tutto utile: la funzione26-28.Ecco allora che, soprattutto quan-do si realizzano restauri frontalisoddisfacenti, si evidenzia qual è ilbello del nostro lavoro che consistenell’oltrepassare costantemente i li-miti4,5,13.Se fino a poco tempo fa si era del pa-rere che “meglio di così non si po-teva”, oggi si cerca di fare in teamsempre meglio, cercando anche dicoinvolgere i partner industriali coni quali ci interfacciamo (figure 8 a-l).

LA PRECISIONE MARGINALEIl rapido sviluppo tecnologico di si-stemi dentali informaticamente assi-stiti ha aperto nuove e a volte ina-spettate possibilità (figure 8 e-g).Il nostro obiettivo con l’avventodella tecnologia CAD/CAM rima-ne quello di andare incontro allesempre maggiori aspettative che inostri pazienti hanno in merito alproprio benessere fisico.Nella nostra civiltà occidentale unvolto espressivo e un sorriso natu-rale e sano rimangono il primo epiù importante biglietto da visitaspendibile nelle più svariate situa-zioni sociali.Noi specialisti clinici e tecnici,però,sappiamo bene che il sistema sto-matognatico è “ una macchina sem-pre in movimento” giorno e notte,pertanto dobbiamo valutare mate-riali e tecniche che garantiscano ilsuccesso a lungo termine29.Sappiamo bene che la precisionemaginale ha assunto un ruolo cen-trale e decisivo per la sua cospicuainfluenza sulla prognosi della te-rapia.È stato accertato che gli insuccessiin protesi fissa dovuti a complica-zioni endodontiche o parodontali,

o a lesioni cariose, sono spesso ri-conducibili a un’inadeguata preci-sione marginale con conseguenteinnalzamento esponenziale dei fat-tori di rischio.La letteratura scientifica internazio-nale ha stabilito che un valore stan-dard clinicamente accettabile ècompreso tra i 50 e i 90 µm.Per questo motivo nella nostra pra-tica quotidiana un ruolo fonda-mentale è ancora svolto dalle riabi-litazioni eseguite in metallo-cera-mica1,5,6,15.Con l’introduzione delle sopra ci-tate sistematiche CAD/CAM è in-dubbio che, se da un lato si sonoaperte nuove potenzialità, dall’altrosiamo obbligati a valutare anche ipiù impegnativi parametri di preci-sione marginale.Con l’obiettivo di valutare la preci-sione interna e marginale dei no-stri dispositivi in laboratorio abbia-mo realizzato dei provini test di al-cuni monconi concernenti cam-pioni di denti incisivi, premolari emolari.Sulla base di impronte in polivinil-silosano e poliestere, sono state rea-lizzate 20 cappette in Procera in se-guito ceramizzate con la nuova ce-ramica alluminosa Nobel Rondo,diNobel Biocare.

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La prima metà è stata finalizzata co-sì come ci pervenivano dall’unitàproduttrice in Svezia.Per la seconda metà si è provvedutoinvece a modificare leggermente ilmargine cervicale della cappetta ri-ducendolo circolarmente di circa 2-3 decimi di mm.Abbiamo quindi realizzato una pic-colissima chiusura in ceramica eportato a termine il dispositivo co-me d’abitudine16.I due gruppi campione presentava-no a una prima analisi “tattile” unprimo aspetto evidente: il 2° grup-po era più stabile non presentandol’effetto di “comodità” tipico deglielementi industriali Procera.Abbiamo proceduto con la tipicaverifica di laboratorio odontotecni-co analizzando i gruppi al micro-scopio a 4�, 8�, 20� e 40� evi-denziando l’opportunità di esegui-re la microchiusura in ceramica al fi-ne di garantire un suggello margi-nale della precisione di 20-25 µm.Per maggiore conferma di quantosopra descritto abbiamo provvedutoa una verifica post-cementazionesui provini utilizzando un bagno diinfiltrazione di blu di metilene, ri-scontrando una netta riduzione del-la colorazione marginale nel secon-do gruppo.

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8. a-l. Estetica dei frontali ottenuta con tecnologiaCAD/CAM Procera: massima sinergia tra odontotecni-co e odontoiatra dal piano di trattamento al dispositi-vio protesico finale.

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AGGIORNAMENTO MONOGRAFICO

a b

CEMENTAZIONE

Qualunque sia il tipo di ritenzionesia chimica che meccanica che sipensi di utilizzare, vanno presi inconsiderazione i seguenti requisitiideali per i cementi definitivi:• biocompatibilità;• azione protettiva;• resistenza meccanica;• adesione chimica;• spessore sottile del film;• insolubilità nella saliva;• inibizione della carie;• proprietà ottiche adeguate.Per quanto riguarda la cementazio-ne dei dispositivi protesici Procera,la Nobel Biocare indica come ade-guato qualsiasi tipo di cemento incommercio.Noi preferiamo in caso di prepara-zioni non sub-gengivali la cemen-tazione con cementi adesivo-com-positi.Le protesi Procera, come qualsiasialtro dispositivo fisso, appena ce-mentate devono essere sottoposte aun accurato controllo volto a deter-minare: l’adattamento marginale; icontatti e i rapporti con i denti adia-

centi e antagonisti e con i tessuti pa-rodontali; la funzione occlusale.Ove indicato, è consigliabile pro-cedere alle regolazioni necessarie ealla rifinitura e lucidatura delle su-perfici.Prima di dimettere un paziente do-po la cementazione, è opportunofornire le istruzioni necessarie inmerito alle attenzioni nelle primeore, e all’adeguata igiene orale.

CONCLUSIONI

La scelta di prodotti corretti è deci-siva, ma ancor più importante è lascelta di tecniche appropriate.È importante far percepire al pa-ziente che ha scelto il team giusto eche stiamo facendo il massimo perlui. Per conquistare la sua fiducia glimostreremo,ad esempio, le immagi-ni di casi da noi brillantemente ri-solti, sottolineando l’assoluta indi-vidualità di ogni nostro interventoprotesico (figure 9 a-c).Questo approccio sicuramente aiu-ta e tranquillizza il paziente, renden-dolo più disponibile a interventi che

in alcuni casi possono durare a lun-go e incidere profondamente sull’e-conomia familiare.D’altro canto, sotto l’aspetto sia cli-nico che tecnico, siamo consci cheuna “ricetta” universale non esistané tanto meno un sistema o un pro-dotto universale che possa risolveretutte le nostre aspettative.È utile però essere mentalmenteaperti a quanto alcune serie aziendepropongono in merito a materiali etecniche, valutandone attentamentele possibilità e alle volte consiglian-do noi stessi alcune modifiche al fi-ne di poter ogni giorno iniziare conimmutato entusiasmo.

RingraziamentiUn ringraziamento speciale va a tutto ilpersonale di studio e laboratorio con ilquale ogni giorno condividiamo i no-stri sforzi.

Corrispondenza Paolo Smaniotto??? ??? ?????? ??? ???

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AGGIORNAMENTO MONOGRAFICO

9. a-c. Estetica e funzione: soddisfazione del team pa-ziente-clinico-tecnico.c

In redazione da febbraio 2005

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AGGIORNAMENTO MONOGRAFICO

1. Quale di questi dispositivi la tecnologia CAD/CAM Pro-cera esclude nella sua produzione?a – abutment in titanio CP.b – abutment in alluminac – abutment in zirconiad – ponti in ossido di zirconioe – corone in disilicato di litio

2. Perché la tecnologia CAD/CAM Procera è in sintoniacon la sistematica Pasma?a – ambedue mettono in evidenza la necessità della personaliz-

zazione del dispositivob – Pasma e Procera consentono di realizzare abutment dal cor-

retto profilo di emergenzac – Procera e Pasma consentono di ottimizzare il risultato di va-

rie competenze cliniche, chirurgiche, tecniche chiamate allasoluzione implantare

d – perché l’implantologia protesicamente guidata consente larealizzazione di dispositivi Procera in buona armonia estetico-funzionale

e – tutte le motivazioni precedenti

3. Come si può definire l’estetica?a – attraverso criteri ben codificati b – frutto di interazione di diversi fattori culturalic – conoscendo i canoni universali d – non si può definiree – è un concetto astratto

4. L’importanza della programmazione tramite linee gui-da clinico-tecniche è:a – possibileb – auspicabilec – irrilevanted – di normae – negativa

5. La moderna odontoiatria protesica privilegia l’impor-tanza del Team Clinico Tecnico al fine di:a – pianificare le procedureb – ottimizzare costi, prevedibilità e produttivitàc – instaurare un rapporto duraturo d – affinare le reciproche competenzee – tutto quanto sopra indicato

6. La scelta clinico-tecnica della tecnologia CAD/CAMProcera è?a – da stabilirsi tramite l’applicazione di aggiornate linee guida

che prevedano la valutazione comune di alcuni passaggib – di pertinenza clinica

c – di pertinenza dell’odontotecnico fabbricante il dispositivoindividuale

d – da delegare al fornitoree – su richiesta dal paziente

7. Che cosa deve indicare la prescrizione clinica?a – elementi interessati e tipo di protesib – materiali da utilizzarec – richieste funzionalid – richieste estetiche dell’odontoiatra e del paziente.e – eventuali esigenze del paziente e tutto quanto sopra indi-

cato

8. Il valore standard determinato dalla letteraturascientifica internazionale come accettabile clinica-mente per la precisione marginale di corone è di:a – 10-20 mmb – 100-200 mmc – 30-50 mmd – 50-90 mme – 20-40 mm

9. Le strutture in zirconio Y-TZP dimostrano una resi-stenza alla flessione determinata con studi in vitro di:a – 900-1200 MPa b – 300-600 MPac – 100-200 MPad – 1000-1500 MPae – 600-800 MPa

10. Che tipo di preparazione cervicale è ideale per unacorona CAD/CAM in Procera?a – a lama di coltellob – a spalla bisellatac – a chamfer d – a spalla a 90°e – tutto quanto sopra

Questionario di autovalutazione

Questo programma di aggiornamento è statoproposto come progetto per la fase sperimenta-le della Formazione a Distanza dell’ECM. Pre-ghiamo i lettori interessati di conservare la mo-nografia. Nei prossimi numeri potremo dare leistruzioni per la partecipazione al corso, sullabase delle decisioni della Commissione sull’atti-vazione del programma.

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