la metafisica dello champagne

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la metafisica dello champagne. Scenario. Sovrabbondanza di risorse “consumatori” ricchi ICT viatico per lo sviluppo di significati coesi. “se in passato bisognava saziare gli affamati oggi bisogna affamare i sazi”. Economia dell’esperienza. Per una nuova cultura del cibo. - PowerPoint PPT Presentation

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• Sovrabbondanza di risorse

• “consumatori” ricchi

• ICT viatico per lo sviluppo di significati coesi

ScenarioScenario

“se in passato bisognava saziare gli affamati oggi bisogna affamare i sazi”

Per una nuova cultura del ciboPer una nuova cultura del cibo

Economia dell’esperienzaEconomia dell’esperienza

Amante ChiaraBua GiovannaCarlon Alessia

Gruppo Luther Blisset Onofri AndreaPaccagnella Maura

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La StoriaLa Storia

Dalla «Libera e Benemerita Associazione degli Amici delBarolo» si sviluppa il movimento slow: • Luglio 1986: Carlo Petrini è eletto presidente di Arcigola,

Lega Enogastronomica dell’Arci, a Bra in Piemonte• 1989: all’Opéra Comique di Parigi, si riuniscono le

delegazioni di Slow Food provenienti da tutto il mondo e viene sottoscritto il «Manifesto di Slow Food»

Nasce il Movimento Slow Foodper la diffusione della cultura del gusto

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La Comunità internazionaleLa Comunità internazionale

Club esclusivo di soci

CONDIVIDONO VALORIZZANO

81.450 SOCI IN TUTTO IL MONDO850 CONVIVIA

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Iniziative e Progetti diIniziative e Progetti diSlow FoodSlow Food

• Slow Food Editore• Condotte e Convivia• Sito www.slowfood.it/www.slowfood.com• Eventi (Salone del Gusto e Cheese)• Arca del Gusto e Presidi• PREMIO internazionale S.F. per la difesa della BIODIVERSITA’• Educazione Alimentare

STRUMENTI per la VALORIZZAZIONE del PRODOTTO

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Dal bene all’esperienzaDal bene all’esperienza

• Rari: produzioni locali, radicate solo in determinate regioni del pianeta.

• Sensoriali: non abbisognano di tanti artefatti per stimolare tutti e 5 i sensi.

I prodotti dei presidi sono intrinsecamente “esperienziati” in quanto:

Resi ancora di più “esperienziati” attraverso:

•Club: comunità rurale e comunità del gusto

•Marchio: logo slow food

•Eventi: inscenati quali premi, salone del gusto…

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L’esperienza come teatroL’esperienza come teatro

“La nuova offerta, quella dell’esperienza si verifica ogni qualvolta un’impresa utilizzi intenzionalmente i servizi come palcoscenico e i beni come supporto per coinvolgere un individuo.”

PINE, Joseph,GILMORE, James. L’economia dell’espeirenza, Etas, 2000

Eventi Palcoscenico

Prodotti ecogastronomici Supporto

Ospiti Attori

Salone Economia dell’esperienza

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I numeri del Salone del Gusto 2004I numeri del Salone del Gusto 2004• Manifestazione biennale che si svolge a Torino dal

1996 arrivata alla sua V edizione• Spazi:

– 4 padiglioni del Lingotto Fiere per 50 mila mq di superficie totale,

– 125 gli stand• Mercato del Buon Paese:

– 500 espositori italiani ed esteri, – 13 Vie del Gusto, – 5 Regioni italiane alla Ribalta, – 2500 etichette in degustazione nell’Enoteca, – 1800 produttori dei 200 presidi italiani coinvolti

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I numeri del Salone del Gusto 2004I numeri del Salone del Gusto 2004

• Mercato del Mondo:

– 60 presidi internazionali,

– 320 produttori dei presidi internazionali un rappresentanza di 34 paesi

• Oltre 140.000 visitatori nelle 5 giornate (40% in più della precedente edizione)

• Tema centrale: Il piacere del gusto e la valorizzazione della biodiversità

• Un evento particolare: Terra Madre

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Il cuore dell’esperienzaIl cuore dell’esperienzaIl Salone è diviso in nove parti:

– Mercati– Laboratori– Piazze– Teatro del Gusto– Cucine nel Mondo – Enoteca– Itinerari Slow– Master of Food– Appuntamenti a tavola

Oltre a convegni, comizi e altri eventi speciali (Ex. Terra Madre).

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Mercati e PresìdiMercati e Presìdi

Mercato del Mondo:

– 60 presidi internazionali, rappresentanti 34 nazioni, che lo Slow Food ha selezionato per la loro rarità e tradizione.

Mercato del Buon Paese:– 200 presidi italiani – 13 Vie del Gusto monotematiche (es. via dell’olio, via del grano…)

Composti di bancarelle in cui gli ospiti possono acquistare i prodotti

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LaboratoriLaboratori

Esperienze:– Dalla degustazione di acque minerali per capirne le differenze

al confronto tra birre prodotte dai frati trappisti, – Dalla degustazione di oli extravergini italiani ai monocultivar

di olive– seminario sull'origine della polenta,– Abbinamenti tra formaggi caprini stagionati e il vino dolce di

Cipro.I posti disponibili sono limitati per ogni laboratorio e vengono

prenotati con grande anticipo già pochi giorni dopo l'apertura delle iscrizioni.

Sono vere e proprie lezioni specialistiche con esperti del settore e protagonisti del mondo enogastronomico

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PiazzePiazze

Piazze cuore ideale del Salone, si affacciano botteghe, osterie e negozi tipici italiani (la bottega dei salumi, il casaro, il fornaio, il confettiere, la gelateria, il pastaio e altri ancora).

Piazza della Birra spazio comune per la birra prodotta in tutto il mondo

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Teatro del Gusto eTeatro del Gusto eCucine del MondoCucine del Mondo

Teatro del Gusto: i migliori chef si esibiscono in un anfiteatro illustrando le loro migliori ricette

Cucine del Mondo: spazio riservato al consumo di pasti o singoli piatti da tutto il mondo accompagnati dagli opportuni abbinamenti di vino o infusi, unendo a questo informazioni sugli ingredienti e la preparazione dei piatti, per unire il piacere del palato l’indispensabile sostegno della conoscenza.

Tavole del mondo: spazio degustativo (a rotazione) riservato alle diverse cucine etniche di tutti e 5 i continenti.

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Enoteca e Itinerari SlowEnoteca e Itinerari Slow

Itinerari Slow (sono 14) portano il Salone fuori dal Lingotto per conoscere meglio la gastronomia e le tradizioni alimentari piemontesi. Gavi e le dolci terre del Novi

Enoteca con 2.500 etichette italiane ed estere a disposizione di tutti gli appassionati del buon bere aiutati da sommellier professionisti.

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Appuntamenti a TavolaAppuntamenti a Tavolae Master of Food e Master of Food

Master of Food: Diviso in: Aula Magna del Gusto e Aula DolceAmaro. All’interno delle due si procede ad una vera e propria alfabetizzazione gastronomica e di educazione al gusto (es: convegno sulla pasta artigianale ed industriale; come viene prodotta, come la vendono e come viene raccontata)

Appuntamenti a Tavola: Cene eseguite dai migliori chef internazionali, in ristoranti, cantine ed anche castelli.

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Sviluppo del temaSviluppo del temaTema. Salone del gusto e valorizzazione della biodiversità.

1. L’esecuzione del tema: è data da tutte le molteplici esperienze che il visitatore può scegliere ed alle quali può partecipare.

2. L’Adeguatezza: stretto legame tra il tema e le proposte.

3. Molteplicità: dei luoghi in uno stesso spazio rendendo mobili e stimolati i visitatori all’esperienza.

4. Alterazione: del senso di realtà, in quanto il visitatore è immerso, avvolto da realtà di tutto il mondo in una congiunzione spazio temporale inusuale.

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I 4 ambiti dell’esperienzaI 4 ambiti dell’esperienzaIntrattenimento. I visitatori possono anche solo scegliere di essere assorbiti attraverso i 5 sensi stimolati dalle proprietà intrinseche del bene cibo.

Educazione. Assorbimento non più passivo,ma partecipato attivamente dai visitatori. Differenti sono le possibilità offerte da tale evento al fine di educare al gusto. Questo tipo di esperienza è offerta dai Laboratori del gusto, dal Teatro, dai Master of food sino a convegni direttamente con i produttori.

Estetica. La partecipazione è solo limitatamente attiva, anche se non si è assorbiti, ma immersi nell’evento. Tale esperienza può esser fatta attraverso il semplice percorrere le vie del gusto.

Evasione. In questo caso la partecipazione è attiva e l’immersione nell’evento è totale, contraddistinta da un viaggiare verso il voler vivere un’esperienza. Questa è soddisfatta dagli Itinerari, dalle Cucine del mondo e dagli appuntamenti a tavola, tali da far uscire il visitatore dal festival alla ricerca di ulteriori esperienze e ricordi memorabili.

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Qualcosa in piùQualcosa in più• Souvenir. Altro aspetto preponderante è l’acquisto di

tutto quanto è esposto e precedentemente degustato, dando così la possibilità al visitatore di prolungare il ricordo dell’esperienza.

• Prezzo. Questo è un aspetto topico nell’economia dell’esperienza ed è una caratteristica di ogni festival; si paga per vivere un’esperienza, non per un prodotto o un servizio. L’ingresso al salone del gusto è solo limitato all’intrattenimento e all’estetica, mentre tutte le più numerose esperienze di educazione e di evasione, che il visitatore ricerca, richiedono uno sforzo monetario aggiuntivo.

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Intervista al Vice PresidenteIntervista al Vice PresidentePiero SardoPiero Sardo

• Gli associati condividono una Filosofia di Vita e costituiscono una vera Comunità

• Risultato economico della valorizzazione:– Carciofo violetto Sant’Erasmo

• Prezzo +74%• Quantità +115%• Occupazione +7%

– Gallina Padovana• Prezzo +86%• Quantità +1400%• Occupazione +7%

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Intervista al Vice PresidenteIntervista al Vice PresidentePiero SardoPiero Sardo

Hanno raggiunto tutti gli obiettivi attinenti l’economia dell’esperienza

perseguendo un IDEALE

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ConclusioneConclusione

Posto che Pine e Gilmore individuano una 5° tipologia di offerta economica nella Trasformazione…

Abbiamo già varcato il limite dell’economia dell’esperienza?