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La memoria e l'eta' che avanza
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DI COSA PARLIAMO STASERA: LA NOSTRA MEMORIA:
COS’E’ E COME FUNZIONA
COME CAMBIA NEL TEMPO
L’INVECCHIAMENTO PATOLOGICO: LE DEMENZE
COS’E’ LA MEMORIA…
FILOSOFIA Platone: la memoria è una tavoletta di cera morbida
BIOLOGIA Aree cervello coinvolte nei processi di memoria
PSICOLOGIA Cos’è e come funziona la memoria
COS’E’ LA MEMORIA…
La MEMORIA è la capacità del nostrocervello di: Registrare Immagazzinare Conservare Recuperare le conoscenze sul mondo circostante
COS’E’ LA MEMORIA…
Chi ha scritto l’Amleto?Dove si trova New York?
Come ti allacci le scarpe? Ricordi il tuo primo esame
all’università? Il giorno del tuo matrimonio?
TIPI DI MEMORIA… Chi ha scritto l’Amleto? Dove si trova New York? MEMORIA SEMANTICA: insieme di conoscenze sul
mondo che ci circonda
Come ti allacci le scarpe? MEMORIA PROCEDURALE: insieme di movimenti
necessari a compiere azioni che grazie alla loro ripetizione sono divenute automatiche (es. camminare, guidare, andare in bicicletta)
TIPI DI MEMORIA… Ricordi il tuo primo esame all’università? Il giorno
del tuo matrimonio? MEMORIA AUTOBIOGRAFICA: insieme dei ricordi
legati ad eventi passati della nostra vita che ci hanno visti come protagonisti
SONO TUTTE INFORMAZIONI CHE AVETE APPRESOIN UN PASSATO ANCHE MOLTO LONTANO E SONOSTATE CONSERVATE PER ANNI
TIPI DI MEMORIA…
MEMORIA LUNGO
TERMINE(MLT)
MEMORIA SEMANTICA
MEMORIA PROCEDURALE
MEMORIA AUTOBIOGRAFICA
UN ESERCIZIO…
FINO A QUALE SEQUENZA SIETE RIUSCITIA RIPETERE ESATTAMENTE LE CIFRE
NELL’ORDINE CORRETTO?
E SE DOMANI POMERIGGIO VI INCONTRASSI E VI CHIEDESSI DI RIPETERMELA VE LA
RICORDERESTE??
TIPI DI MEMORIA…… ACCANTO AD UNA MEMORIA
PERMANENTE, OVVERO LA MEMORIA A LUNGO TERMINE
MEMORIA TEMPORANEA MEMORIA A BREVE TERMINE
TIPI DI MEMORIA… MEMORIA A BREVE TERMINE (MBT)
DURATA: 10-20 sec
CAPACITA’: 5-7 unità di informazione
UN ESERCIZIO…
Ora vi chiedo di contare di due in due a partire da quattro:
Iniziamo.
4…6…8…10…12… 14 …16 … 18..
UN ESERCIZIO…
E SE ORA VI CHIEDESSI DI RIPETERE LA SEQUENZA DI LETTERE IMPARATA PRIMA…
… VE LA RICORDERESTE?
TIPI DI MEMORIA… MEMORIA DI LAVORO
PERMETTE DI MANTENERE IN MEMORIA LE INFORMAZIONI NECESSARIE AD ESEGUIRE
UN COMPITO MENTRE IL NOSTRO CERVELLO E’ IMPEGNATO IN UN’ALTRA ATTIVITA’
PROCESSI DI MEMORIA…
La MEMORIA è la capacità del nostrocervello di: Registrare Immagazzinare Conservare Recuperare
PROCESSI DI MEMORIA…
REGISTRARE
Un’informazione per essere ricordata deve prima essere percepita dai nostri sensi
PROCESSI DI MEMORIA…
IMMAGAZZINARE
Una volta percepita l’informazione vieneimmagazzinata temporaneamente nella
Memoria a Breve Termine
PROCESSI DI MEMORIA…
CONSERVARE
Dopo essere passata attraverso il magazzino della Memoria a Breve Termine,
l’informazione è trasferita in quello della Memoria a Lungo Termine
PROCESSI DI MEMORIA…
RECUPERARE
Dal magazzino della Memoria a Lungo Termine, dove è conservata,
l’informazione può essere richiamata per essere utilizzata.
PROCESSI DI MEMORIA…
INFORMAZIONE
MBT
MLT
REGISTRARE
PERCEZIONE
IMMAGAZZINARE
RECUPERARE
CONSERVARE
ATTENZIONESENSI
RIPETIZIONE
RIEVOCAZIONE
PERCHE’ SI DIMENTICA?
IMMAGAZZINARE:
Scarsa attenzione Eccessiva complessità delle informazioni Eccessiva quantità del materiale da
memorizzare Fattori emotivi
PERCHE’ SI DIMENTICA?
CONSERVARE:
Scarso numero di ripetizioni Interferenza di altre informazioni che
possono generare falsi ricordi
COME CAMBIA LA NOSTRA MEMORIA NEL TEMPO…
Primi cambiamenti intorno ai 60 anni Cambiamento più comunemente riportato
è la difficoltà di ricordare nuove informazioni
Non risento dell’età memoria semantica e autobiografica
COSA CAMBIA?ASPETTI BIOLOGICO-COGNITIVI:
Cambiamenti nel sistema nervoso centrale Minor velocità di elaborazione delle
informazioni Minor capacità di concentrazione e
attenzione Minor utilizzo di strategie che facilitino il
ricordo
COSA CAMBIA?ASPETTI AFFETTIVO-MOTIVAZIONALI:
Minori richieste da parte dell’ambiente Diffuso rilassamento generale Auto-svalutazione
COSA CAMBIA?
Un declino oggettivo e per nulla patologico può essere osservato in ciascuno di noi ma con un po’ di esercizio e qualche “aiutino” la nostra memoria può continuare a funzionare.
COSA FARE? NON DRAMMATIZZARE: qualche piccola dimenticanza è del tutto normale
RILASSARSI: lo stress cronico favorisce i vuoti di memoria
NIENTE FRETTA: prendetevi il giusto tempo per fare le cose
PRESTARE ATTENZIONE: la concentrazione su ciò che volete ricordare è la
vostra arma migliore
COSA FARE? MOTIVIAZIONE: memorizzare è un processo attivo che
richiede una partecipazione anche emotiva
ESERCIZIO: risolvere enigmi, rebus o cruciverba,
tenendo allenata la mente aiuta le funzioni mnestiche
IN PRATICA?
FAI ORDINE IN CIO’ CHE DEVI RICORDARE: se hai molte informazioni da ricordare suddividile
in liste, schemi e categorie in base a tratti comuni.
AIUTI ESTERNI non disdegnare l’aiuto di calendari, agende,
mappe, liste della spesa.
IN PRATICA? USA LA VOCE: ripetere ad alta voce aiuta a ricordare meglio
USA IL TEMPO: non ripetere tante volte in un breve periodo di tempo ma diluisci nel tempo
FAI UN CORSO DI MEMORIA: Scegline uno tenuto da professionisti (psicologi
cognitivi, neuropsicologi o esperti in riabilitazione cognitiva) che ti insegnino specifiche strategie di memoria
L’INVECCHIAMENTO PATOLOGICO: LE DEMENZE
INIZIO AD AVERE DEI VUOTI DI MEMORIA EHO UN’ETA’ COMPRESA TRA I 60-70 ANNI
CALMA!! alcune dimenticanze sono normali con l’avanzare dell’età
QUANDO LA SMEMORATEZZA DIVENTA SINTOMO?
Il dimenticare è esperienza totalizzante
Progressiva e continua perdita dei nomi delle persone e oggetti
Difficoltà a seguire il filo del discorso, di un libro, film o una conversazione
COSA FARE??
UNA VALUTAZIONE DELLE ABILITA’ COGNITIVE PERMETTE DI DETERMINARE IN
QUALE MISURA LE DIMENTICANZE SONO RICONDUCIBILI AD UN QUADRO DI
PATOLOGIA O SONO PARTE DEL NORMALE PROCESSO DI INVECCHIAMENTO
LE DEMENZE MILD COGNITIVE IMPAIRMENT (MCI)
Quadro intermedio tra normalità e demenza
Difficoltà ad apprendere nuove informazioni
LE DEMENZEDEMENZA VASCOLARE
Associate a patologie cerebro-vascolari Improvviso deterioramento cognitivo Peggioramento a gradini Difficoltà maggiori sono quelle di
pianificazione e non di memoria Presenza di sintomi neurologici (es.
difficoltà nella marcia)
LE DEMENZEDEMENZA FRONTO-TEMPORALE
Modificazione della personalità Alterazioni del comportamento Mancato controllo emotivo e del
comportamento Difficoltà linguistiche Distraibilità
LE DEMENZEDEMENZA DI ALZHEIMER
ESORDIO: Alterazioni ciclo sonno-veglia Accentuazione di aspetti della personalità Difficoltà ad apprendere nuove
informazioni Difficoltà a ricordare piani futuri
LE DEMENZEFASI SUCCESSIVE: Aggravamento difficoltà di memoria Disorientamento spaziale e temporale Difficoltà linguistiche Difficoltà attentive Difficoltà a pianificare ed eseguire azioni Mancato riconoscimento famigliari e
conoscenti Aggressività e disinibizione Apatia o depressione
TERAPIE FARMACOLOGICHE
farmaci anticolinesterasici volti a contrastare il decadimento cognitivo:donepezil (Aricept o Memac), rivastigmina (Exelon o Prometax), galantamina (Reminyl) e memantina (Ebixa)
antidepressivi, neurolettici, ansiolitici non benzodiazepinici e ipnoinducenti che agiscono sui sintomi psichiatrici e i disturbi comportamentali
TERAPIE NON FARMACOLOGICHE
STIMOLAZIONE COGNITIVATERAPIA DELLA REMINISCENZATERAPIA DELLA VALIDAZIONEMUSICOTERAPIAAROMATERAPIASNOZELEN
LA STIMOLAZIONE COGNITIVA
Nelle malattie degenerative lo scopo non è ripristinare le funzioni cognitive
danneggiate dal processo morboso, quanto piuttosto rallentare la loro
evoluzione attraverso l’esercizio delle abilità cognitive.
LA STIMOLAZIONE COGNITIVA
PERCHE’?
Mantenere l’autonomia personale il più a lungo possibile
Migliorare la qualità della vita
Ridurre il carico gestionale
anche solo brandelli di ricordi per capire che in essa consiste la nostra vita…
(Luis Bunũel)
Si deve solo cominciare a perdere la memoria…
Dott.ssa Nadia Valsecchi
Psicologa
esperta in Neuropsicologia
Tel 349 2474479
E-Mail [email protected]
WWW.PSICOLECCO.IT