La matrice ossea demineralizzata - REMO CEFFA · 2011-10-10 · indicato in fratture con grave...
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La matrice ossea demineralizzata
nei difetti ossei dell’arto superiore
R. Ceffa, D. Gamberoni, F. Grassi
Novara
In questo congresso abbiamo sentito e sentiremo parlare molto di soluzioni
per il riempimento dei difetti ossei.
I MECCANISMI con cui ciò si può realizzare sono noti:
- l’osteogenesi tramite le cellule staminali mesenchimali,
- l’osteoinduzione tramite i fattori di crescita (FC).
- l’osteoconduzione tramite supporti passivi alla formazione ossea.
Sono noti anche i MATERIALI disponibili.
Conosciamo i pregi dell’osso autologo (che garantisce tutti i 3 meccanismi),
ma sono noti anche i problemi di morbidità nel sito di prelievo.
Fonte di cellule staminali mesenchimali è l’aspirato midollare (e il tessuto
adiposo, oggi mediante complessa procedura di ingegneria tessutale).
Fonte di fattori di crescita sono PRP e DBM.
Molti i materiali adatti come supporto alla crescita ossea.
In questa sede ci è stato chiesto di riferire la nostra esperienza con la matrice
ossea demineralizzata.
ASPIRATO MIDOLLARE centrifugato in Sala Operatoria
Derivazione ematica:
PRP Plasma Ricco in Piastrine
Derivazione ossea:
DBM Matrice Ossea Demineralizzata
Osso di banca (omologo)
Sostituto sintetico iniettabile
SOLUZIONI PER IL RIEMPIMENTO DEI DIFETTI OSSEI
Supporti metallici (tantalio)
Sostituto d’osso sintetico
MECCANISMI MATERIALI
OSTEOCONDUZIONE = supporto passivo alla formazione ossea
c.d. “scaffold” (impalcatura)
requisito = micro e macroporosità
OSTEOGENESI = cellule staminali mesenchimali
diventano Osteoclasti, Ostoeoblasti
formazione di tessuto osseo
OSTEOINDUZIONE = Fattori di crescita
stimolano la maturazione cellulare
stimolano la neoangiogenesi
OS
SO
A
UT
OL
OG
O
Derivazione ossea:
DBM Matrice Ossea Demineralizzata
TESSUTO ADIPOSO prelevato e
processato in Laboratorio
Il PRP (plasma ricco in piastrine) è oggi disponibile con relativa facilità.
Le critiche sono legate a:
- variabilità del contenuto in FC (variabilità soggettiva del numero di piastrine +
variabilità dovuta al processo di produzione che può provocare distruzione
piastrinica al momento del prelievo, centrifugazione, ev. congelamento/
scongelamento);
- esigenza di preparazione del prodotto, quindi utilizzo possibile solo nella
chirurgia programmata.
Il BMP-7 ricombinante è una DBM prodotta mediante ingegneria genetica e ha un
contenuto altissimo di un solo FC. Attualmente ne è autorizzato l’uso solo per le
pseudoartrosi (PSA) di tibia.
Per le precedenti ragioni e per quanto esporremo in seguito, nell’uso abituale
preferiamo la DBM estrattiva.
Sono disponibili differenti formulazioni del materiale:
DBM Putty = pasta, in 5 dosaggi
indicato per ritardi di consolidazione e PSA,
artrodesi e osteotomie,
difetti ossei cavitari (cisti e tumori benigni, perdite d’osso in fratture recenti)
DBM Mix = pasta + cips di corticale, in 4 dosaggi
indicato in caso di revisione di cotile protesico
DBM Strip = barrette flessibili
indicato in fratture con grave comminuzione meta-difisaria
La nostra esperienza è relativa all’usa della PASTA.
DBM Putty = pasta
0.5, 1, 2.5, 5, 10 cc
DBM Mix = pasta + chips di corticale
2.5, 5, 10, 20 cc
REVISIONE DI COTILE PROTESICO
DBM Strip = barrette flessibili
1,5x1.5, 2.5x5, 2.5x10, 5x5 cm
FRATTURE META-DIAFISARIE COMMINUTE
Passaggi della PRODUZIONE della DBM estrattiva:
Prelievo di osso corticale ad alto contenuto in FC: femore, tibia, omero da
donatori meticolosamente selezionati e testati.
Demineralizzazione con residuo collagene e FC liberi.
Liofilizzazione e aggiunta del carrier che garantisce le caratteristiche fisiche del
prodotto finale; si tratta di acido jaluronico per uso medico, con le seguenti
caratteristiche positive:
- pH fisiologico, quindi non dannoso sulle cellule della sede ricevente,
- possibile ruolo nella proliferazione e migrazione cellulare e nella
neoangiogenesi.
Si sottolinea che grazie alla selezione e ai test sui donatori e grazie alle
procedure di espianto e processazione in camere bianche classe 5, non è
necessaria la sterilizzazione finale ai raggi γ, che causerebbe la denaturazione
dei FC proteici.
Osso corticale
Processo di
demineralizzazione
Minerali
+
SODIO IALURONATO
(carrier)
DBM ESTRATTIVA
Liofilizzato
Collagene e
fattori di crescita liberi
DBM
femore, tibia, omero
da donatori umani selezionati e testati
Selezione dei donatori
Test sui donatori
Espianto in camere sterili
Processazione in camere sterili
NON STERILIZZAZIONE
AI RAGGI GAMMA
PH fisiologico
Non dannoso sulle cellule
della sede ricevente
La DBM da noi utilizzata è PRODOTTA da Banca TMS estera di comprovata
affidabilità, con le garanzie di sicurezza già citate.
L’efficacia di ogni lotto (derivato da un singolo donatore) è verificata con la
positività del test di Urist (10mg di DBM in bicipite femorale di ratto atimico
devono indurre la crescita ossea, dimostrata a 4 settimane con radiografia e
istologia), in caso contrario il lotto è interamente scartato.
Le banche regionali o nazionali dell’osso, a fronte di specifica richiesta, danno
l’autorizzazione all’uso e all’approvvigionamento in conto deposito.
La banca dell’osso della Lombardia provvede ad un ulteriore livello di controllo di
sicurezza, mediante l’approvazione dei donatori e l’autorizzazione alla
importazione; quindi provvede allo stoccaggio e infine alla rintracciabilità del
materiale impiantato.
PRODUZIONE
BANCA DELL’OSSO
LOMBARDIA
APPROVAZIONE dei DONATORI
AUTORIZZAZIONE all’IMPORTAZIONE
CONTROLLO e STOCCAGGIO
RINTRACCIABILITÀ
AUTORIZZAZIONE BANCHE DELL’OSSO
REGIONALI o NAZIONALI
SICUREZZA
EFFICACIA: potenziale osteoinduttivo (Test di Urist)
Trattamento con FEA
Frattura esposta tipo II anni 65
Caso Dr. Bisinella – Monselice (PD) Non segni di guarigione
a 6 mesi
Innesto autologio + DBM
Cruentazione del focolaio di PSA.
Sintesi con placca LCP 4.5 in
compressione a stabilità angolare
O.S. anni 42
Trauma complesso di mano, polso,
radio e ulna, con esposizione volare di
avambraccio (lesione lacera cutanea,
muscolare, vascolare e nervosa).
Trattamento in urgenza …
Ripresa chirurgica all’avambraccio, non
guarito dopo 2 mesi:
gli esiti cicatriziali delle parti molli volari
inducono all’applicazione di placca di
radio dorsale, con innesto autologo +
DBM.
Dopo 45 giorni (in gesso):
rottura della placca di radio
Ripresa chirurgica
Sostituzione della placca dorsale di
radio, aggiunta di placca a 90° sulla
colonna stiloidea radiale
+
innesto di osso spongioso autologo
+
DMB
All’ulna: sostituzione di 2 viti e
aggiunta di DBM in sede di PSA
Consolidazione a
3 mesi
Il caso dimostra
che anche il miglior
contributo biologico
alla guarigione ossea
nulla può in assenza
di sintesi stabile
Dopo 1 anno necrosi multiple alla
prima filiera del carpo: resezione
Persistenza di dolore e deficit funzionale:
dopo altri 8 mesi artrodesi RC
Il controllo dell’artrodesi a 3 mesi
mostra anche la qualità del tessuto osseo
diafisario in sede di pregresse PSA
A 3 anni:
valutazione
radiografica
della qualità
ossea e del
risultato clinico
Nei mesi succesivi rimozione dei mezzi di sintesi e tenolisi degli estensori
P.P. Anni 55
Maturazione completa
del callo a 5 mesi
Frattura complessa di olecrano:
sintesi stabile + decisione intraoperatoria di eseguire
il riempimento del difetto osseo con DBM.
D.M.P. anni 76
Rifrattura a 6 mesi: si decide di
utilizzare la nuova frattura
come osteotomia per la correzione
del pregresso accorciamento
e deviazione angolare.
Frattura articolare di radio distale
inadeguatamente trattata in gesso
con residua deformità.
Allungamento e correzione angolare nei 2 piani;
sintesi stabile con placca a stabilità angolare e
angolo variabile
+ riempimento del difetto osseo residuo con sola
DBM.
Controllo a 4 mesi: completa callificazione
e riempimento del difetto osseo
Soddisfacente risultato clinico.
Diverse soluzioni sono state proposte e descritte per il trattamento degli
encondromi a livello metacarpale e falangeo; anche il solo svuotamento
sembra potere condurre ad un riempimento osseo spontaneo.
Negli ultimi casi da noi trattati, abbiamo deciso di non eseguite il tradizionale
riempimento mediante osso spongioso autologo, per evitare i disturbi post-
operatori in sede di prelievo.
Come stimolo alla rigenerazione ossea abbiamo quindi utilizzato 1 cc di DBM,
dopo i consueti tempi di svuotamento accurato e lavaggio.
Vengono di seguito presentati due casi esemplificativi (a diversa complessità),
con controlli ancora a pochi mesi dall’intervento.
I controlli successivi saranno inseriti nei successivi aggiornamenti di questo
file.
Incisione con bisturi di sportello cortico/periostale
Asportazioni del tessuto patologico (inviato ad esame istologico che conferma la diagnosi)
Riempimento con 1 cc di DBM e chiusura
dello sportello
Z.F. anni 22
affetta da S. di Down
Terzo episodio di frattura
patologica su sospetto encondroma.
Grave difetto osseo, deviazione
assiale, instabilità.
Con bisturi, nella parte prossimale, si scolpisce sportello cortico/periostale
a partire dalla rima di frattura.
Meticolosa asportazione del
tessuto patologico (inviato
ad esame istologico che
conferma la diagnosi)
con controlli fluoroscopici.
Lavaggi ripetuti con soluzione salina.
Iniziale introduzione di DMB
nelle estremità e sul fondo
della cavità patologica.
Sulla base di precedenti misurazioni radiografiche
era stato ordinato alla banca dell’osso regionale
un frammento di osso iliaco omologo da cui si
scolpisce una stecca corticospongiosa curva.
Introduzione della stessa nella parte distale,
poi girata e introdotta con incastro nella parte
prossimale della lesione.
Preparazione di 2 punti transossei,
riempimento con DBM di tutti gli spazi
residui,
chiusura dello sportello
cortico/periostale.
CONSIDERAZIONI FINALI
La SICUREZZA del prodotto, come detto in precedenza, è garantita dall’intero
processo di produzione e distribuzione.
Nell’uso clinico nessuna complicanza si è manifestata.
L’EFFICACIA è confermata dai risultati dei casi clinici fino ad ora trattati;
certamente la guarigione innanzi tutto è legata alla realizzazione di sintesi
stabili, ma l’uso della DBM sembra garantire e accelerare la formazione di
tessuto osseo in situazioni biologicamente compromesse.
Crediamo che, nelle corrette indicazioni, l’uso di DBM sia giustificato dalla
opportunità di “fare il massimo” per la cura di patologie che comportano alti
costi sociali e soprattutto interventi multipli e lunghi tempi di invalidità per i
pazienti.
L’ossificazione completa (spesso improvvisamente) diventa radiologicamente
evidente in:
3-4 mesi in fratture recenti complesse e PSA non atrofiche
4-6 mesi in osteotomie in apertura, difetti cavitari e
PSA atrofiche (solitamente trattate con osso autologo + DBM)
CONSIDERAZIONI
EFFICACIA (in situazioni biologicamente compromesse)
SICUREZZA
Ossificazione completa evidente in:
3-4 mesi in fratture recenti complesse e
PSA non atrofiche
4-6 mesi in osteotomie, difetti cavitari,
PSA atrofiche (+ osso autologo)
Indiscussa è la PRATICITÀ D’USO:
- è pronto per l’uso in differenti formulazioni e dosaggi (siringa sterile, in 5
dosaggi),
- viene conservato a temperatura ambiente (15°-30°),
- è possibile l’approvvigionamento in conto deposito, quindi la disponibilità in sala
operatoria per un uso anche non programmato,
- è miscelabile con osso autologo di banca o sintetico, con PRP,
con aspirato midollare
- non aderisce ai guanti
- è malleabile e riempie completamente gli spazi ossei,
- resta nel sito di impianto (non occorrono materiali barriera), scongiurando il
rischio di ossificazioni eterotopiche
Certo non sappiamo quali conferme o novità ci riserverà nel futuro
la medicina rigenerativa.
PRATICITÀ D’USO
Pronto in siringa sterile
5 dosaggi
Conservato a temperatura ambiente (15-30°)
Disponibile in comodato d’uso
Non aderisce ai guanti
È malleabile e modellabile
Resta nel sito di impianto
MEDICINA RIGENERATIVA
FUTURO
?
Miscelabile con osso autologo di banca o sintetico
con PRP, con aspirato midollare