La "magia radio" rinasce sul web
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16 G I O V E D Ì 2 7 O T T O B R E 2 0 1 1
San Donato il Cittadino
DALLA PRIMA PAGINA
L’agricoltura,il Lodigianoe il futurorispondere alla crescita dellapopolazione mondiale, ma diversamente prodotto e distribuitoper nutrire tutti, ridurre glisprechi, mangiare sano, ma anche affermare nuovi criteri di“produttività” a partire dallacrisi climatica e dalla “sfida ambientale” (inquinanti dell’aria eriduzione della CO2, disponibilità dell’acqua, consumo del territorio agricolo, eccessi produttivi).Occorre anche mantenere e migliorare il reddito degli agricoltori in agricolture molto diverse:sono sfide difficili, anche per lafase recessiva che riguarda iPaesi occidentali, ma soprattuttoper gli effetti inflazionistici especulativi dei prezzi del ciboche hanno colpito duramente learee più deboli e le popolazionipiù povere. Per queste ragioni laproduzione agricola è parte fondamentale delle trattative sulcommercio mondiale.Per governare questi processisono indispensabili coordinamenti delle politiche agricole pergrandi aree: l’Europa, per decenni, sollecitata inizialmente dall’esigenza dell’approvvigionamento alimentare, incentivò la
produttività attraverso il sostegno dei prezzi, sino a determinare negli anni ‘80 produzioni agricole eccedentarie che hannorichiesto “stoccaggi” per limitarela caduta dei prezzi.Le scelte successive sono statel’indicazione di “quote produttive” (per limitare la produzione edifendere il reddito agricolo) neisettori del latte, del vino, dellozucchero ecc., ricorrendo ancheal “set aside” (messa a riposodelle terre) e ad incentivi allariconversione produttiva (premiagroambientali) e allo “svilupporurale”, sino ad arrivare con lariforma Fishler al “disaccoppiamento” degli aiuti, fra produzione e sostegno comunitario.Si è incentivato, infine, “l’associazionismo dei produttori”,poichè le grandi trasformazioniindustriali e tecnologiche e l’affermazione di industrie multinazionali e della grande distribuzione nel comparto agroalimentare, hanno cambiato i rapportidi forza con il mondo agricoloche ha e sta cercando nuove alleanze con i consumatori, con icittadini e i Comuni, soprattuttosulla etichettatura dei prodotti esulle questioni ambientali (cooperative,mercati comunali, biologico, Km zero, gruppi d’acquistosolidali, agriturismi ecc.)E la nuova PAC presentata giovedì scorso al Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea nelcontesto di una crisi economica efinanziaria drammatica? Ci saràancora un anno per discuterneprima delle decisioni definitive,tuttavia l’Italia (tre ministri
agricoli in tre anni) rischia diperdere il 18% delle risorse, circa 285 milioni di euro, mentreuna ripartizione più equa dellerisorse tesa a non premiare posizioni di “rendita”, ma gli agricoltori “attivi”, appare ancora debole. Il mancato “decreto sviluppo”sollecitato da tutte le forzeeconomiche e sociali al Governoitaliano e i “tagli” finanziari alleRegioni e agli Enti Locali, rischiano di ridurre anche i contributi nazionali e regionali all’agricoltura.Eppure l’agroalimentare italianodovrebbe essere “strategico”: ilfatturato industriale del 2010 èstato di 124 miliardi di euro, iprodotti Made in Italy sono apprezzati nel mondo, 220 sono iprodotti italiani certificati, bilancia commerciale positiva,marchi e aziende prestigiosi. Nelmondo agricolo si è capito chebisogna fare sistema, ricomporregli interessi fra agricoltori, industriali, grande distribuzioneanche se in ritardo rispetto adesperienze europee; che occorreguardare al mercato interno e aquello internazionale.Anche nel nostro territorio gliagricoltori, consolidando la produzione lattiera di grande qualità come vocazione principale, sisono sempre più rivolti con iniziative riuscite, ad una agricoltura multifunzionale: riconversioni al biologico, esperienze lungimiranti di cooperative e consorzi, innovazioni nei prodotti (lattefresco e crudo, pomodoro, orticole,) produzione di suini più insintonia con i gusti dei consuma
tori; agriturismi, impianti energetici sostenibili, punti venditain azienda, mercati rionali, utilizzo di aree “naturali e protette”, vivaismo, servizi alle imprese.In questa direzione si muovonoanche i Distretti del latte e quello per le agroenergie, recentemente costituitesi, con sede alParco Tecnologico.La Comunità Europea assorbe il65% dell’export agroalimentareitaliano, altre aree sono in crescita (USA e Giappone), ma lariduzione dei contributi pubblicie l’asse francotedesco che stainfluenzando la riforma dellaPAC (e la nostra debolezza politica) fanno immaginare scenaridifficili. Occorreranno modifichealla PAC, azioni e risorse persostenere la crescita (sostenibile), ma anche predisporsi a unafase dove la competizione saràancora più aperta. In tal senso ilnostro territorio ha un valoreaggiunto: è la rete dei centri diricerca agroalimentare. Anzitutto il Parco Tecnologico che raccoglie al suo interno un polo(pubblico e privato) che ha animato ricerche importanti: sullaqualità del latte, la prevenzionedi malattie, sulla longevità deibovini, sulla diabrotica che attacca il mais, sulle tecniche perlimitare i nitrati, sui prodottidell’ortofrutta e sul riso ecc.Il Parco può esercitare controlli,analisi e servizi alle imprese, haregistrato il marchio DNA Controllato che può tutelare consumatori e produttori e svolge unapositiva attività di cooperazione
internazionale.(Africa e AmericaLatina in particolare) e ricevedecine di delegazioni di altriPaesi.Un nuovo accordo di programma(già deliberato da Comune, Provincia, Università) prevede iltrasferimento integrale nel Parco dell’Università di MedicinaVeterinaria e di alcuni Dipartimenti di Agraria, mentre unCentro per l’Innovazione facilital’incubazione di imprese in attesa del Business Park. Questomodello si avvale anche dell’Ospedale veterinario per grandianimali, del Centro zootecnicodidattico e dell’Istituto Zooprofilattico, prevede anche la realizzazione della “Casa dell’agricoltura” e persegue l’obbiettivo di farcooperare Università, Ricerca,Impresa, Territorio. In tal sensoil progetto può diventare ancorapiù ambizioso con l’inserimentonell’area del Parco degli altriquattro prestigiosi Istituti diricerca lodigiani (ed altri dellevicine Province) del Consiglioper la Ricerca in Agricoltura(CRA) che fanno capo al Ministero Agricolo. Sono gli IstitutiForaggero e Lattiero Caseario diLodi (ora unificati), il Cerealicolo di Sant’Angelo Lodigiano,l’Ortofrutta di Montanaso Lombardo che hanno risorse scientifiche rilevanti e si sono affermatinel passato grazie a prestigiosidirettori (basti pensare a Giovanni Haussmann).Fui relatore al Senato della riforma di tali Istituti che erano 25 inItalia, con 25 Consigli di Amministrazione e decine di unità di
ricerca. Questa frammentazionesi superò con l’istituzione di unsolo Consiglio, il CRA, offrendo atali Istituti più autonomia perfacilitare il loro rapporto con leimprese ed i territori.Tale riforma è “al palo”, non èandata avanti: basti pensare chein questi tre anni i tre Ministriche si sono succeduti, hannoindicato (tre) presidenti per ilCRA bocciati regolarmente dalMinistro successivo. Il trasferimento al Parco degli Istitutilodigiani del CRA, ovviamentenel rispetto pieno della loro autonomia, è una scelta che accrescerebbe ulteriormente le sue potenzialità. In aree competitive laricerca scientifica richiede “massa critica” per condividere apparecchiature costose e in evoluzione, sistemi informativi di qualità, valutazione dei risultati epremiazione del merito, capacitàdi attrazione (ricercatori italianie non: al Parco il direttore scientifico è inglese ed altri ricercatori sono “rientrati” da esperienzefatte in altri Paesi). E servonorisorse finanziarie, non soloepisodiche, per costruire un contesto di lavoro programmato. Leprincipali risorse oggi sono datedalla partecipazione ai bandi perprogetti europei, nazionali, regionali. In una graduatoria europea sui sistemi innovativi l’Italiaè al 16° posto su 27, dietro Portogallo ed Estonia. Una “crescitasostenibile” e le sfide del cibo,della salute e agroambientalinon possono sicuramente prescindere dalla ricerca.
Gianni Piatti
A 21 ANNI DALLA CHIUSURA DELL’EMITTENTE LOCALE, CON TWENTYZRADIO TORNANO MUSICA E PROGRAMMI
La “magìa radio” rinasce sul webOtto sandonatesi spopolano in streaming su internet
A sinistra alcuni membri dello staffdi Twentyzradio, la radio sandonatesefondata da un gruppo di appassionatie diffusa in streaming via internet,sopra uno dei primi ispiratoridell’iniziativa, Matteo Castelnuovo
n Si sono ispirati agli anni Settanta, quando bastava una piccola antenna per trasmettere a costo zeromusica e parole, quando speaker sidiventava sul campo, tirando fuorigrinta e parlantina per i propriascoltatori. Animati dall'entusiasmo di restituire una radio al Sudmilano, e a distanza di 21 anni dallachiusura dell'emittente locale, ottosandonatesi dai 20 ai 30 anni hannorealizzato il loro sogno attraversolo streaming, via internet. Si chiama Twentyzradio e ha un palinsesto che alla sera da alcuni mesi intrattiene un pubblico di “pionieri”,che ancor prima del debutto ufficiale ha iniziato a prendere confidenza con questa novità nata dallavoglia di un gruppo di amici di stare insieme per condividere unapassione. Trascinati dallo spiritodella pellicola "I love radio rock", idj si mostrano fermi nell'intento diportare avanti una scommessa libera e assolutamente apolitica eche offre una porta aperta agliospiti i che vorranno entrare nel loro “quartier generale”, allestitopresso il Cag (Centro aggregazione) di via Parri, per prendere la parola davanti ai microfoni. Dietro lequinte del nuovo logo (due microfoni incrociati all'ombra di una faccia da pirata) si incontrano MatteoCastelnuovo, Dario Boemia, Chiara Dalledonne, Camilla Fedi, Giulia Caliari, Luca Romagnolo, FabioIlgrande e Stefano Blumetti. Sonotutti volontari, studenti e lavoratori che, dopo una giornata piena diimpegni, a turno infilano la cuffia
per dare inizio ai programmi. «Tutto è nato l'anno scorso, per la precisione nel gennaio 2011, quando insieme a Dario Boemia da casa miaabbiamo mosso i primi passi racconta Matteo Castelnuovo . Per alcuni mesi siamo andati avanti così,poi si sono aggiunti altri ragazziche ringrazio tantissimo, perché cihanno permesso di far crescere
l'idea. L'abbiamo proposta al sindaco e all'assessore alla cultura che cihanno permesso di avere una sedee di portare avanti, completamentesenza costi, la prospettiva di unaradio. Abbiamo iniziato con un periodo di prova, in cui ci ha aiutatomolto Elio Tarullo e ora streamingci ha riconosciuti tra i propri canali ufficiali». Naturalmente c'è gran
de voglia di crescere e di arricchireil gruppo, soprattutto con l'ingresso di fonici e speaker, a cui viene rivolta la possibilità di entrare nel team. Chi fosse mosso dalla curiositào volesse mettersi in contatto con iprotagonisti di questa sfida, potràtrovare una serie di informazionisullo spazio web twentyzradio.myblog.it, dedicato ai futuri ascoltato
ri che attraverso il loro computervorranno riscoprire il fascino dellaradio. Twentyzradio è anche sul social network Facebook. Per conoscere invece dal vivo questa nuovarealtà occorrerà attendere fino agennaio: ma le anticipazioni parlano già di un decollo pubblico d'eccezione.
Giulia Cerboni
Nuovoappuntamentoper chi ama labicicon i viaggi dasognon Viaggi estremi, da sogno,pedalando in libertà. C’è chili ha fatti e che in questesettimane, nel corso dellarassegna ”I giovedì culturali della stazione delle biciclette”, racconterà ai sandonatesi la propria lunga avventura a pedali. Stasera apartire dalle 20 in via Caviaga sarà ospite MarcoCosta, che in giugno è passato dal Canada al NewMexico attraversando ilMontana in una sfida senzapremio e senza itinerario,affrontata in completa autonomia, con sacco a pelo inspalla. Una testimonianzache saprà coinvolgere e farsognare gli appassionati diviaggi alternativi, in cui labicicletta significa libertà dimovimento e di improvvisare il proprio tragitto, senzalimiti di prenotazioni e ditappe. Ma i curiosi non sifaranno sfuggire nemmenola serata con Ausilia Vistarini, che porterà la suaesperienza. Gli incontri,frutto di una rodata tradizione, sono ospitati presso ilpunto di riferimento sandonatese dove sono concentrati una serie di servizi, dallariparazione al noleggio, chevedono rigorosamente protagonista il mezzo ecologico. Uno spazio nel quale, neltempo, sono passati scrittori e stilisti di bici, meccanicie altri personaggi che, intorno al mondo della pedalate, hanno costruito unacultura. Gli eventi contanosu un pubblico di affezionati, i quali ricevono puntualmente la newsletter che liaggiorna su ospiti e novitàin arrivo.
STASERA IN VIA CAVIAGA
CON UN SUV AVEVA CENTRATO UN’ALFA FERENDO UNA DONNA: È STATO ARRESTATO DA VIGILI E CARABINIERI
Fugge ubriaco: preso pirata della strada
La polizia municipale di San Donato
n A bordo del suo Suv Bmw haurtato pesantemente un’automobile, poi è uscito dall'abitacolo ed èscappato a piedi: ma i vigili urbani e i carabinieri di San Donato inun intervento congiunto lo hannoindividuato ed arrestato dopo circa un'ora di ricerche. L'incidente èavvenuto martedì sera intorno alle 21 sulla strada che collega Sorigherio a Poasco. Il conducente dell’auto centrata dal Bmw, un ecuadoregno alla guida di un Alfa, nonè riuscito ad evitare l'impatto conil Suv: il sudamericano è rimastoilleso, mentre la moglie ha riportato ferite guaribili in 20 giorni.Dopo lo scontro marito e mogliesono riusciti a vedere in faccial'uomo che, dopo averli tamponatidanneggiando pesantemente entrambe le auto, si è dileguato dicorsa a piedi. A quel punto la coppia ha chiamato i vigili, che li ha
tempestivamente raggiunti; e sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno iniziato i primi rilievi. In cerca di tracce del fuggiasco,un agente della polizia locale haeffettuato un controllo sul Suv eha trovato un passaporto. I coniugi, quando gli è stata mostrata lafoto del conducente, lo hanno immediatamente riconosciuto, certiche quella che si vedeva nell'immagine era la stessa persona chepoco prima aveva aperto la portiera per darsela a gambe. È emersoche si trattava di un 30enne romeno, le cui iniziali sono G.G., residente nella frazione sangiulianesedi Sesto Ulteriano. A quel punto imilitari si sono recati presso il domicilio della moglie, la quale hadetto di non sapere dove fosse ilmarito. Alla fine il romeno è statotrovato nascosto nei paraggi, malconcio per l'urto e in evidente sta
to di ubriachezza: così è stato accompagnato presso il comando dipolizia locale, dove è stato sottoposto alla prova dell'etilometro, cheha conferma come l'uomo primadi accendere il motore avesse abbondantemente alzato il gomito. Èaddirittura emerso un superamento di quattro volte il limitemassimo di alcool consentito permettersi alla guida. Probabilmente, temendo le conseguenze, il romeno aveva pensato di allontanarsi, senza tener conto come da targa e documenti fosse facilmenterintracciabile. L’uomo è stato arrestato per il reato di omissione disoccorso e ieri è stato processatoper direttissima: rimarrà agli arresti domiciliari fino al processofissato per l'8 novembre, nel qualedovrà rispondere anche dell’accusa di guida in stato di ebbrezza.
G.C.
Classici, gialli e fiabeper i più piccoli:duecentonuovi audiolibri in bibliotecan Nei giorni scorsi il patrimonio di titoli offerto dalla biblioteca civica di via Martiri di Cefalonia si è arricchito con 200nuovi audiolibri, per andare incontro delle necessità a chi haproblemi di vista. A disposizione dei sandonatesi presso ilbanco prestiti c’è quindi un nuovo elenco (consultabile anchesul sito Internet dell’ente locale all’indirizzo www.comune.sandonatomilanese.mi.it). Da ora in avanti i diretti interessati potranno immergersi nei romanzi narrati, che sono statiacquistati presso il “Centro internazionale del libro parlato”,dove dei volontari leggono migliaia e migliaia di libri, chefiniscono in un catalogo sempre più ricco. La scelta a disposizione della cittadinanza è vasta e coinvolge diversi generi, alfine di incontrare il gusto di una parte più ampia possibile dipotenziali utenti. Il catalogo spazia dai classici ai contemporanei passando per i gialli e tanto altro ancora, lungo un itinerario nel quale non mancano le alternative. Non solo. Anche le famiglie con bimbi piccoli, che magari non hanno ancora imparato a leggere, possono trarne vantaggio, in quantotra i nuovi arrivi non mancano nemmeno le fiabe. Tutto erapartito da 50 titoli, sui quali l’iniziativa era stata testata sulterritorio. Con questo nuovo passo, ora, l’offerta cresce. Comeavviene per i volumi tradizionali il prestito è di un mese, dopodiché l’audiolibro dovrà essere restituito, in cambio magaridi uno nuovo.
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