La Logoterapia di Viktor Frankl2

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La Logoterapia in tre incontri. Seconda parte. "Il senso della sofferenza"

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Page 1: La Logoterapia di  Viktor  Frankl2

La logoterapia di Viktor Frankl

Secondo incontro: il senso della sofferenza

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La logoterapia di Viktor Frankl(in tre incontri)

Page 3: La Logoterapia di  Viktor  Frankl2

Ricapitoliamo:la triade antropologica

Senso della vita

Volontà di significato

Libertà dellavolontà

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Ricapitoliamo:la triade del senso

Valori di creazione:homo faber

Valori di esperienza:homo amans

Valori diatteggiamento:homo patiens

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La triade tragica

Sofferenza

Morte Colpa

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Categorie di valori

franklianeCREATIVI ESPERIENZA ATTEGIAMENTO

Premessa per la loro

realizzazione

Capacità di lavorare.

Disponibilità all’azione

Capacità di amare.

Disponibilità alla contemplazione

Capacità di soffrire.

Disponibilità alla passione

Centro di gravità

Concezione occidentale della vita

Concezione orientale della

vita

Filosofia cristiana della vita

Corrispondenza nella collettività

Valori culturali Valori sociali Valori morali

Corrispondenza in tipologia junghiana

Tipo «animus» Tipo «anima»Integrazione

animus anima

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Risoluzione della triade tragica

Sofferenza in prestazione

Mortein stimolo per un agire responsabile

Colpa in trasformazione

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Dimensione orizzontale del homo faber

insuccesso successo

Page 9: La Logoterapia di  Viktor  Frankl2

Dimensione orizzontale del homo faber a confronto con quella verticale del homo

patiens

successo insuccesso

disperazione

realizzazione del senso della vita

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Crisi dovuta al dolore

Valori dell’atteggiamento

Confronto con il destino, disperazione nel dolore

Frustrazione esistenziale: dubbio sul senso della vita

Inserimento del dolore in un contesto di senso della vita

Collegamento della felicità ad un contesto di senso della vita

Valori generalizzati dell’atteggiamento

Crisi del senso della vita

insuccesso successo

realizzazione delsenso della vita

disperazione

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Importante distinzione:

Offerto dalla vita Dipendente dalla persona

In negativo sofferenza colpa

In positivo grazia merito

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I quattro atteggiamenti critici di Frankl

PASSIVITA’ NEGATIVA

ATTIVITA’ NEGATIVA

Secondo Frankl ci sono quattro

atteggiamenti critici

1- Desiderio esasperato di evitare qualcosa

2- Lotta esasperata contro qualcosa

3- Desiderio esasperato di conquistare qualcosa per la forza

4- Esasperata riflessione su se stessi

Atteggiamentosoggettivo

Schivare ogni cosa e addurre dei pretesti «io non posso»

Insoddisfazione permanente nei confronti di se stessi e degli altri

Insoddisfazione permanente riguardo alle vicende della vita

Autosservazione e autocontemplazione permanenti

VizioVigliaccheria,

indolenzaOdio,

inconciliabilitàAvidità, sete di

potereInsicurezza, diffidenza

Handicap

Carente disponibilità a superare se stessi

Carente disponibilità a perdonare

Carente disponibilità a rinunciare

Carente disponibilità a dimenticare se stessi

Clinica (+ risonanza

organismica)

Fobie, nevrosi ansiosa

Nevrosi ossessive Nevrosi sessualeNevrosi ossessiva

collettiva

Nevrosi collettive

Mentalità di provvisorietà

Atteggiamento fatalista

Atteggiamento fanatico

Mentalità omologata

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«circulus vitiosus» di alcuni problemi coniugali:

Insoddisfazione per ilcomportamento del partner“Lui-lei dovrebbe….”

Sofferenza per ilComportamento dell’altro(infelicità)

Spasmodico tentativo dicambiare il partner con rimproveri, pressioni, condizionamenti

Esperienza del limite delproprio influsso (per la resistenzacreata dalla pressione)

Delusione per l’inutilitàdegli sforzi (scoraggiamentocollera)

Sofferenza per ilProprio fallimento;Attribuzione della Colpa al partner

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Immagine di sé

Realistica negativaRealistica positiva

Lo sguardo indugia sul sé

Lo sguardo sistacca da sé

Lo sguardo cade sul mondo esterno

Lì si può creare qualcosa realisticamente positiva (malgrado l’immagine negativadi sé)

Liberazione dell’autorifiuto

Sano dimenticarsi di sé(autoaccettazione)

Inte

rven

ti te

rape

utici

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Senso dell’amore: visione dell’essenza

• “Non si dovrebbe comunque trascurare né dimenticare che autotrascendenza significa raggiungere non soltanto un significato da attuare, ma anche un altro essere umano, un’altra persona da amare. Certo, l’amore va oltre l’incontro: mentre questo si attua a livello puramente umano, il primo si realizza a un livello personale. L’incontro, nel senso più ampio della parola, ci fa capire l’umanità del partner, mentre l’amare ce ne fa conoscere la sua essenziale unicità, che è la caratteristica costitutiva della personalità. Quanto all’autotrascendenza, essa è ugualmente implicata, sia che l’uomo trascenda se stesso con l’attuare un significato, sia che si trascenda in un incontro d’amore: nel primo caso è coinvolto un logos impersonale, nel secondo un logos personale, per così dire incarnato”. FRANKL, V., La sfida del significato, Erickson, Trento, 2005, p. 81.

• “L’amore scorge e schiude la possibilità di valore del tu amato. Anche l’amore, nel suo penetrante sguardo spirituale, anticipa qualcosa: si tratta delle possibilità personali, non ancora realizzate, che la persona amata, nella sua concretezza, ancora nasconde in sé”. FRANKL, V., Dio nell’ inconscio, Morceliana, Brescia, 1990, p 39.

• Perciò: “Amare ad un altro significa dirli “tu non morirai”.

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Senso dell’amore: patteggiare per un vincolo

leale

• “Chiamato all’altro per nome, si può avere una conoscenza vera ed una speranza di realizzazione piena. Con questa intuizione che ha sapore di certezza, si può patteggiare la costruzione d’un luogo interpersonale di autentica umanità. Questa speranza da il coraggio per programmare la azione comune, la esistenza comune in modo che lo spazio e il tempo si assoggettino allo spazio relazionale”.

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Senso dell’amore: senso della

co-esistenza

• “Il vero incontro è un modo di co-esistenza aperto al logos, che consente ai partner di trascendere se stessi verso il logos e di promuovere tale autotrascendenza reciproca”

• FRANKL, V., La sfida del significato, op. cit., p. 81.

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Senso dell’amore: rapporto “sacrificale”

• “Le cose possiedono senso e valore nella misura in cui li trasmettono ad un altro, a qualcosa di superiore, nella misura in cui li sacrificano ‘per amore di qualcuno’. Questa è la vera relatività dei valori. In una parola, sebbene sembri paradossale, le cose valgono per essere sacrificate. Il senso sacrificale costituisce il loro vero valore. Ciò che in fondo determina il prezzo di una cosa è la possibilità di essere offerta a qualcosa di superiore…”

• FRANKL, V., Homo patiens, Queriniana, Brescia, 1998 p. 106.

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Senso dell’amore: superare l’egoismo

• “C’è una sola forza capace di sradicare l’egoismo dall’interno e sino in fondo, e questa forza lo sradica effettivamente: è l’amore, innanzitutto l’amore sessuale. La menzogna e il male dell’egoismo consistono nell’attribuire esclusivamente a se stessi quel valore assoluto che viene negato a tutti gli altri; la ragione ci mostra che tutto ciò non ha alcun fondamento ed è ingiusto, ma è solo l’amore che elimina concretamente questo atteggiamento ingiusto, costringendoci a riconoscere il valore assoluto degli altri non solo nella nostra coscienza astratta ma anche nell’interiorità dei nostri sentimenti e nella nostra volontà vitale. Conoscendo grazie all’amore la verità degli altri non in maniera astratta ma essenziale, trasportando effettivamente il centro della nostra vita al di là dei limiti della nostra particolarità empirica, noi con ciò stesso riveliamo e realizziamo la nostra capacità di trascendere i limiti della nostra esistenza fattuale e fenomenica, nella capacità di vivere non solo in noi stessi ma anche negli altri.

• SOLOV’EV, V., Il significato dell’amore, Edilibri, Milano, 2003, pp. 83.

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Grazie della co-esistenza di questi giorni!