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“Quando si parla di salute, le persone devono essere messe nelle condizioni di poter scegliere in libertà e consapevolezza, senza subire danni da messaggi pubblicitari fuorvianti”. Così la Presidente FNOMCeO Roberta Chersevani ha commentato il deposito il 19 gennaio, della sentenza che ha annullato il provvedimento dell’Antitrust che, nel settembre 2014, aveva sanzionato la FNOMCeO per 831.816 euro. Il Consiglio di Stato ha infatti ha accolto l’eccezione della FNOMCeO, dichiarando prescritto l’illecito amministrativo. (Ampio servizio nel prossimo numero) n. 6 Dicembre-Gennaio 2016 LA VOCE DELL’ORTODONZIA ITALIANA . Pubblicità sanitaria: annullata dal CdS la sanzione alla FNOMCeO Susonews è una testata sindacale che si propone di coniugare i vari aspetti del lavoro e del “dopolavoro” dell’ortodontista, dalla culla alla tomba come si diceva una volta. Ma in questo numero, il lettore lo noterà, la testata ricopre pienamente (e ci auguriamo degnamente) la sua natura e vocazione di giornale sindacale. Non tanto per riaffermare la propria fedele vocazione primigenia, quanto incalzato da avvenimenti di carattere sindacal- culturale che nella seconda metà dell’anno testè trascorso hanno caratterizzato i comportamenti pubblici della professione medica ed odontoiatrica. Si sono mai viste infatti, anche in lontani tempi di autunni caldi, tante manifestazioni promosse dalla categoria? Basta guardarsi addietro: il 17 luglio scorso a Roma si sono riuniti gli Stati Generali dell’Odontoiatria “per dibattere le questioni cogenti della professione, cercare risposte comuni e fornire soluzioni condivise per la tutela della salute dei cittadini” compatti una volta tanto, dinanzi alle manovre di un Governo che invece di esaltare, sembra deprimere la professione e i suoi meriti. Il 28 novembre, ancora Stati generali, della professione medica LA LINGUA BATTE... Basta la salute? Anche gli ortodontisti a difesa dell'SSN . Non richieste precise alla base dello sciopero dei medici svoltosi il 16 dicembre a Roma e al quale anche SUSO ha aderito ma “la mancanza di un approccio organico e un SSN che sta andando alla deriva” denunciano i due sindacalisti, Giacomo Milillo, Segretario Nazionale della FIMMG (Sindacato dei Medici di Famiglia) e Giampietro Chiamenti, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) i quali parlando dell’agitazione svoltasi il 16 dicembre a Roma, chiedono “interventi strutturali sulla governance sotto forma di finanziamenti e in termini organizzativi” e che finalmente “si risolva il conflitto tra Governo e Regioni». Anche Massimo Cozza, Segretario della Fp-Cgil medici parla di «un servizio pubblico in codice rosso», per cui «andremo avanti finché non otterremo risposte – dice - e soprattutto finanziamenti, perché spendiamo meno della media europea, per avere attrezzature obsolete, ospedali vecchi, carenza di strutture alternative sul territorio e di personale». Il rischio concreto denuncia Milillo è “che i cittadini domani si sveglino e scoprano che il SSN non c’è più e che debbano pensare alla loro salute attraverso le proprie risorse o le assicurazioni», come avviene negli Usa (dove però stanno facendo marcia indietro). Come sempre la riuscita di uno sciopero sta nelle cifre. Anche a voler valutare prudenzialmente le cifre (perchè di solito non ci si trova mai d’accordo sui numeri) lo sciopero generale del 16 ha fatto registrare il 75 per cento di adesioni tra medici e veterinari pubblici, come riferiscono l’ANAAO e FIMMG (e pubblicano il Corriere della Sera e l’Ansa). Il sindacato degli Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani (AAROI) per bocca del suo Presidente Alessandro Vergallo (di cui vengono riportate le dichiarazioni rese in un sit in di protesta al San Camillo di Roma, riferisce il numero degli interventi saltati: circa 40 mila. Quanto alle adesioni riporta addirittura un 80 per cento tra i professionisti che non potevano essere precettati. Altre cifre eloquenti: un milione e 300 mila non-visite di medici di famiglia e 350 mila di altre specialità. Saltati anche 150 mila contatti telefonici per i pediatri. Lo sciopero non è “contro”, ma “con” i pazienti hanno precisato il Segretario Nazionale della FIMMG (Sindacato dei Medici di Famiglia) Giacomo Milillo e Giampietro Chiamenti, Presidente FIMP (Federazione stavolta, sempre a Roma e nuovamente Stati generali della professione odontoiatrica a Catania il 3 e 4 dicembre in occasione dell'assemblea dei presidenti CAO. Fino al 16 dicembre quando si è svolto uno sciopero a Roma, talmente "generale” da far impensierire anche il Governo più refrattario alle istanze di una categoria essenziale come quella medica. E non è finita, perché a gennaio sono preannunciate altre due giornate di sciopero. Rivendicazioni molteplici, cronisticamente richiamate negli articoli riportati in questo numero, che anche nella pomposa definizione di Stati Generali mutuata dalla grande Storia, danno indirettamente la misura dell’ampiezza della protesta. Se dovessimo riassumere in un’unica espressione riassuntiva il grande fermento sindacale medico/odontoiatrico di questi ultimi tempi, basterebbe un’osservazione, semplicistica ma efficace. Si dice comunemente che “Basta la salute”. Ebbene anche il Governo deve convincersene, adottando tuttavia, le provvidenze necessarie per farla bastare. segue a pag. 2 segue a pag. 9 NOVITÀ 2016 13 La tesi di Patrizia Biancucci, consigliera dell’Ordine Stavolta tocca ad un clinico, libero professionista ricordare la tesi che curò quando decise di specializzarsi con il suo celebre Maestro, Pietro Bracco. PAG. ROMA - Diffondere un'informazione "sana" in tema di medicina e in particolare di odontoiatria e favorire un giornalismo di qualità e un corretto uso dei media: è lo scopo del Premio nazionale "Good Writing", istituito dal Presidente della CAO. (Commissione Nazionale Odontoiatri) Giuseppe Renzo. Il Premio nazionale "Good Writing", è stato presentato il 4 dicembre a Taormina in occasione dell'Assemblea Nazionale dei Presidenti degli Albi Odontoiatri dei 106 Ordini provinciali. Dimmi cosa scrivi e ti dirò chi sei Pietro di Michele Presidente Nazionale SUSO 4 Dopo la fondazione dell’House of Gnathology di cui abbiamo dato notizia nell’ultimo numero ecco i commenti di tre dei fondatori del sodalizio House of Gnatholoy: dopo la fondazione, i commenti PAG. 10 Ha inizio con questo numero la collaborazione con Susonews di Marco Lama avvocato giuslavorista e consulente del lavoro. Per il particolare interesse di alcuni temi, la rubrica non mancherà di suscitare quesiti ed interrogativi, ai quali l’avv. Lama sarà lieto di dare una risposta. "Jobs Act" e i nuovi rapporti professionali PAG. Sciopero dei medici e dei dentisti per la salute dei nostri pazienti 15 Alberto Pezzini ha intervistato un "figlio d'arte" come si definisce Massimo Ronchin, ortodontista apprezzato non solo per le sue capacità professionali per la vastità del sapere ortodontico, ma anche per la sua sensibilità che lo conquistò all'età di 9 anni, sino a farne un valente pianista. Il sorriso di un bimbo? Architettura da costruire PAG. 50 Crediti ECM in modalità FAD se ti associ o rinnovi l'iscrizione entro il 28 febbraio 2016 - www.suso.it IN QUESTO NUMERO Momenti della manifestazione La Redazione AUGURA un buon 2016 NO al 730 precompilato per l'ortodontista 8 Gli ortodontisti non dovrebbero rientrare tra coloro che sono tenuti al cosiddetto 730 precompilato essendo per la maggior parte consulenti, titolari o contitolari di una Srl e quindi esentati da una dichiarazione che tanto affanna medici e dentisti e che comunque tutti vorrebbero rinviare. PAG.

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“Quando si parla di salute, le persone devono essere messe nelle condizioni di poter scegliere in libertà e consapevolezza, senza subire danni da messaggi pubblicitari fuorvianti”. Così la Presidente FNOMCeO Roberta Chersevani ha commentato il deposito il 19 gennaio, della sentenza che ha annullato il provvedimento dell’Antitrust che, nel settembre 2014, aveva sanzionato la FNOMCeO per 831.816 euro. Il Consiglio di Stato ha infatti ha accolto l’eccezione della FNOMCeO, dichiarando prescritto l’illecito amministrativo. (Ampio servizio nel prossimo numero)

n. 6 Dicembre-Gennaio 2016

L A VO C E D E L L’ O RTO D O N Z I A I TA L I A N A

.

Pubblicità sanitaria: annullata dal CdS la sanzione alla FNOMCeO

Susonews è una testata sindacale che si propone di coniugare i vari aspetti del lavoro e del “dopolavoro” dell’ortodontista, dalla culla alla tomba come si diceva una volta. Ma in questo numero, il lettore lo noterà, la testata ricopre pienamente (e ci auguriamo degnamente) la sua natura e vocazione di giornale sindacale. Non tanto per riaffermare la propria fedele vocazione primigenia, quanto incalzato da avvenimenti di carattere sindacal-culturale che nella seconda metà dell’anno testè trascorso hanno caratterizzato i comportamenti pubblici della professione medica ed odontoiatrica.Si sono mai viste infatti, anche in lontani tempi di autunni caldi, tante manifestazioni promosse dalla categoria? Basta guardarsi addietro: il 17 luglio scorso a Roma si sono riuniti gli Stati Generali dell’Odontoiatria “per dibattere le questioni cogenti della professione, cercare risposte comuni e fornire soluzioni condivise per la tutela della salute dei cittadini” compatti una volta tanto, dinanzi alle manovre di un Governo che invece di esaltare, sembra deprimerela professione e i suoi meriti. Il 28 novembre, ancora Stati generali, della professione medica

LA LINGUA BATTE...Basta la salute? Anche

gli ortodontisti a difesa dell'SSN

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Non richieste precise alla base dello sciopero dei medici svoltosi il 16 dicembre a Roma e al quale anche SUSO ha aderito ma “la mancanza di un approccio organico e un SSN che sta andando alla deriva” denunciano i due sindacalisti, Giacomo Milillo, Segretario Nazionale della FIMMG (Sindacato dei Medici di Famiglia) e Giampietro Chiamenti, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) i quali parlando dell’agitazione svoltasi il 16 dicembre a Roma, chiedono “interventi strutturali sulla governance sotto forma di finanziamenti e in termini organizzativi” e che finalmente “si risolva il conflitto tra Governo e Regioni». Anche Massimo Cozza, Segretario della Fp-Cgil medici parla di «un servizio pubblico in codice rosso», per cui «andremo avanti finché non otterremo risposte – dice - e soprattutto finanziamenti, perché spendiamo meno della media europea, per avere attrezzature obsolete, ospedali vecchi, carenza di strutture alternative sul territorio e di personale». Il rischio concreto denuncia Milillo è “che i cittadini domani si sveglino e scoprano che il SSN non c’è più e che debbano pensare alla loro salute attraverso le proprie risorse o le assicurazioni», come avviene negli Usa (dove però stanno facendo marcia indietro). Come sempre la riuscita di uno sciopero sta nelle cifre. Anche a voler valutare prudenzialmente le cifre (perchè di solito non ci si trova mai d’accordo sui numeri) lo sciopero generale del 16 ha fatto registrare il 75 per cento di adesioni tra medici e veterinari pubblici, come riferiscono l’ANAAO e FIMMG (e pubblicano il Corriere della Sera e l’Ansa). Il sindacato degli Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani (AAROI) per bocca del suo Presidente Alessandro Vergallo (di cui vengono riportate le dichiarazioni rese in un sit in di protesta al San Camillo di Roma, riferisce il numero degli interventi saltati: circa 40 mila. Quanto alle adesioni riporta addirittura un 80 per cento tra i professionisti che non potevano essere precettati. Altre cifre eloquenti: un milione e 300 mila non-visite di medici di famiglia e 350 mila di altre specialità. Saltati anche 150 mila contatti telefonici per i pediatri. Lo sciopero non è “contro”, ma “con” i pazienti hanno precisato il Segretario Nazionale della FIMMG (Sindacato dei Medici di Famiglia) Giacomo Milillo e Giampietro Chiamenti, Presidente FIMP (Federazione

stavolta, sempre a Roma e nuovamente Stati generali della professione odontoiatrica a Catania il 3 e 4 dicembre in occasione dell'assemblea dei presidenti CAO. Fino al 16 dicembre quando si è svolto uno sciopero a Roma, talmente"generale” da far impensierire anche il Governo più refrattario alle istanze di una categoria essenziale come quella medica. E non è finita, perché a gennaio sono preannunciate altre due giornate di sciopero.Rivendicazioni molteplici, cronisticamente richiamate negli articoli riportati in questo numero, che anche nella pomposa definizione di Stati Generali mutuata dalla grande Storia, danno indirettamente la misura dell’ampiezza della protesta. Se dovessimo riassumere in un’unica espressione riassuntiva il grande fermento sindacale medico/odontoiatrico di questi ultimi tempi, basterebbe un’osservazione, semplicistica ma efficace. Si dice comunemente che “Basta la salute”. Ebbene anche il Governo deve convincersene, adottando tuttavia, le provvidenze necessarie per farla bastare.

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NOVITÀ 2016 13 La tesi di Patrizia Biancucci, consigliera dell’OrdineStavolta tocca ad un clinico, libero professionista ricordare la tesi che curò quando decise di specializzarsi con il suo celebre Maestro, Pietro Bracco.

PAG

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ROMA - Diffondere un'informazione "sana" in tema di medicina e in particolare di odontoiatria e favorire un giornalismo di qualità e un corretto uso dei media:

è lo scopo del Premio nazionale "Good Writing", istituito dal Presidente della CAO. (Commissione Nazionale Odontoiatri) Giuseppe Renzo. Il Premio nazionale "Good Writing", è stato presentato il 4 dicembre a Taormina in occasione dell'Assemblea Nazionale dei Presidenti degli Albi Odontoiatri dei 106 Ordini provinciali.

Dimmi cosa scrivi e ti dirò chi sei

Pietro di MichelePresidente Nazionale SUSO

4 Dopo la fondazione dell’House of Gnathology di cui abbiamo dato notizia nell’ultimo numero ecco i commenti di tre dei fondatori del sodalizio

House of Gnatholoy: dopo la fondazione, i commenti

PAG

.

10 Ha inizio con questo numero la collaborazione con Susonews di Marco Lama avvocato giuslavorista e consulente del lavoro. Per il particolare interesse di alcuni temi, la rubrica non mancherà di suscitare quesiti ed interrogativi, ai quali l’avv. Lama sarà lieto di dare una risposta.

"Jobs Act" e i nuovi rapporti professionali

PAG

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Sciopero dei medici e dei dentistiper la salute dei nostri pazienti

15 Alberto Pezzini ha intervistato un "figlio d'arte" come si definisce Massimo Ronchin, ortodontista apprezzato non solo per le sue capacità professionali per la vastità del sapere ortodontico, ma anche per la sua sensibilitàche lo conquistò all'età di 9 anni, sino a farne un valente pianista.

Il sorriso di un bimbo? Architettura da costruire

PAG

.

50 Crediti ECM in modalità FAD se ti associ o rinnovi l'iscrizione

entro il 28 febbraio 2016 - www.suso.it

IN QUESTO NUMERO

Momenti della manifestazione

La Redazione AUGURA un buon2016

NO al 730 precompilato per l'ortodontista8 Gli ortodontisti non dovrebbero rientrare tra coloro che sono tenuti al cosiddetto 730 precompilato essendo per la maggior parte consulenti, titolari o contitolari di una Srl e quindi esentati da una dichiarazione che tanto affanna medici e dentisti e che comunque tutti vorrebbero rinviare.

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SUSO (Sindacato Unitario Specialità Ortognatodonzia, 1976)Siamo l’unico puro Sindacato di categoria.

Uniamo TUTTI gli Ortodontisti(specialisti, esclusivisti, prevalentisti) d’Italia.

Siamo in crescita perchè riconosciuti, presenti ed attivi a livello intersindacale, Ordinistico e politico (locale e nazionale).

Offriamo una serie di servizi fondamentali per la gestione quotidiana della professione: consulenza legale e fiscale, formule assicurative personalizzate [professionali RC, TFR, Investo nell’ORTO) e personali], analisi ed informazioni su tutte le varie normative (vecchie e nuove) che regolano la nostra professione, incontri regionali-provinciali-nazionali su tematiche di particolare interesse sindacale, consigli etici-gestionali-comportamentali, SUSO News, la nostra rivista che, nella nuova versione, è a cadenza

La Redazione si riserva la facoltà di apportare modifiche, se necessario. In mancanza di dichiarazione contraria, qualunque articolo sottoposto all’approvazione della Redazione presuppone la tacita conferma alla pubblicazione totale o parziale. Non si assumono responsabilità in merito a libri o manoscritti non citati. Gli articoli non a firma della Redazione rappresentano l’opinione dell’Autore, che può non corrispondere a quella dell’Editore. La Redazione non risponde inoltre degli annunci a carattere pubblicitario o equiparati e non assume responsabilità per quanto riguarda informazioni commerciali inerenti associazioni, aziende e mercati e per conseguenze derivanti da informazioni erronee.

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ANNO XIII N. 6 - 2015SUSO newsNotiziario d’informazionedel Sindacato UnitarioSpecialità OrtognatodonziaSUSOLargo Re Umberto, 10410128 TorinoTel. 011.50 28 20 Fax 011.50 [email protected] SEGRETERIAlunedì e giovedì 14:30 - 18:30martedì e venerdì 09:00 - 13:00mercoledì 9:30 - 13:00 / 13:30 - 18:00

COORDINAMENTOREDAZIONALEPatrizia Biancucci

COMITATO DI REDAZIONEDirettore ResponsabilePietro di MicheleVicepresidente S.U.S.O.Umberto GaragiolaSegretario S.U.S.O.Gianvito ChiarelloTesoriere S.U.S.O.William Manuzzi

IN REDAZIONEPietro Bracco, Damaso Caprioglio, Gabriella Ceretti, Alessandra Leone, Roberto Longhin, Gianna Maria Nardi, Alberto Pezzini, Federico Picchioni, Maurizio Tonini, Claudia Tosi, Pasquale Venneri

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HANNO COLLABORATOEttore Accivile, Antonio Cesta, Laura Coradeschi, Evelina Ferrari, Laura Laffranchi, Marco Lama, Luca Levrini, Annalisa Lorenzi, Eugenio Tanteri, Stefano Velo

SEGRETERIA DI REDAZIONEAngela Rosso

Chiuso il giornale l’11/01/2016Finito di stampare nel mese di Gennaio 2016 presso le Industrie Grafiche della Pacini Editore spaVia A. Gherardesca • 56121 Ospedaletto • Pisa Telefono 050 313011 • Telefax 050 3130300 www.pacinimedicina.it

Italiana Medici Pediatri) dopo aver debitamente sensibilizzato i loro assistiti, “perché non venga svuotato il Servizio sanitario nazionale - dicono - e perché i pazienti siano curati in modo diverso a seconda della regione in cui vivono». Il Ministro Lorenzin a sua volta ribadisce che “bisogna fare riforme di sistema per garantire la sostenibilità del SSN - dice - ma dobbiamo dirci chiaramente quanto siamo disposti a spendere per la Sanità, togliendo da altri settori, a fronte di un aumento della domanda di sanità causata dall’invecchiamento”. I medici italiani chiedono comunque risposte concrete dal Governo. Se no, a gennaio si ricomincia: due giorni di sciopero. Susonews

Sciopero dei mediciIl Ddl sulla

responsabilità

Al Congresso internazionale europeo svoltosi a Londra dal 27 al 30 settembre la Scuola Ortodontica Italiana e la SIDO sono state insignite del primo premio (FEO Best Clinical Paper Award 2015) per il miglior lavoro scientifico pubblicato durante l'anno.Il riconoscimento che onora tutta l'Ortodonzia Italiana è andato ad una ricerca della Scuola di Varese eseguita da Alberto Caprioglio, Marco Rosa, Erika Frumusa e Patrizia Lucchi.

No a giochi di parole se la posta è la salute

Intervenendo con un comunicato stampa nel dibattito sul “Comma 566” che “nell’ultimo scorcio d’anno ha assunto toni infuocati”, la FNOMCeO ha ulteriormente chiarito se mai ce ne fosse bisogno la sua posizione. Premesso che “al centro della sanità non c’è il medico ma c’è una persona malata che necessita di una diagnosi e una terapia da parte del medico” e che “non accettiamo le ambiguità di un testo, e giochi di parole, nel campo della sicurezza delle cure”, la FNOMCeO afferma nel comunicato che anziché fare chiarezza, il provvedimento ha solo creato incertezze e conflittualità tra professioni che, nell'ambito del lavoro quotidiano, erano da sempre e sono tuttora convinte dell'utilità di agire “in squadra”, mettendo ognuna le proprie competenze e responsabilità al servizio del paziente. Lavoro di squadra che può essere svolto solo sotto una direzione funzionale del medico, che resta l'unica figura alla quale, in virtù dei percorsi formativi e professionali, possano essere affidate la diagnosi e la prescrizione a fini preventivi, terapeutici e riabilitativi e, dunque, il coordinamento dei percorsi clinico - assistenziali e degli assetti organizzativi. Vediamo quindi la nota della FNOMCeO nella sua versione integrale. “Troppo spesso provvedimenti legislativi e normativi, in un esasperato tentativo di mediazione, non fanno chiarezza, ma anzi creano incertezze in ordine alla formulazione dei requisiti richiesti per l'esercizio delle attività professionali nel settore sanitario, aumentando la confusione ed inducendo conflittualità. E l’improvvido incipit del comma 566 dell’art. 1 della legge190/14 è, a pieno titolo, tra questi. Siamo dunque costretti, ancora una volta dice la nota - a sottolineare, a garanzia del paziente, che spettano al medico e solo al medico la diagnosi e la prescrizione a fini preventivi, terapeutici e riabilitativi, il coordinamento dei percorsi clinico-assistenziali e degli assetti organizzativi. Non accettiamo le ambiguità di un testo, e giochi di parole, nel campo della sicurezza delle cure. Solo i percorsi formativi seguiti dai medici, infatti, a differenza dei profili attinenti alle altre professioni sanitarie, possono garantire le professionalità ed esperienze necessarie per tutelare il paziente in riferimento agli aspetti diagnostici e terapeutici. Rispettiamo le autonomie e le competenze delle altre

Londra premia l'Ortodonzia italiana

Negli ultimi mesi il dibattito sulla responsabilità dei medici e degli odontoiatri è tornato prepotentemente d'attualità. Dopo una gestazione durata 14 anni, la XII Commissione della Camera ha infatti concluso i lavori, licenziando il testo del disegno di legge atteso con trepidazione soprattutto dai professionisti, sempre

più arroccati su una medicina difensiva. Approvato a larga maggioranza anche con il sostegno di alcune forze politiche di opposizione, il testo è stato presentato come il condensato di 14 articoli che mirano ad aumentare la tutela dei professionisti, prevedendo nuovi meccanismi a garanzia del diritto al risarcimento dei cittadini danneggiati da un errore sanitario. Una riforma, dunque, non solo a garanzia degli errori dei medici e degli odontoiatri, ma di tutti i professionisti del settore sanitario, compresi ospedali, case di cura, poliambulatori, ambulatori e strutture dove operano. La “ratio” ispiratrice del nuovo d.d.l. è proprio il tentativo di arginare la medicina difensiva, allineando l'Italia con il resto dell'Europa. L'assenza di un chiaro inquadramento legislativo della materia della responsabilità medica e l’aumento del contenzioso ha avuto come naturale reazione il fenomeno della medicina difensiva. Pesanti le ricadute sul sistema sanitario privato di risorse che potrebbero essere impiegate per migliorare la sanità. Per questo motivo l'esame del testo ha subito una repentina accelerazione anche nella speranza di anticipare l'entrata in vigore di alcune norme, stralciandole dal d.d.l. per inserirle

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Roberto Longhin

Roberta Chersevani

Momento della manifestazione

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SCIENZA E TECNICA

03

Interdisciplinarietà e funzione orale

Tavolo tecnico inter associativo per l’Ortodonzia e la Logopedia (Collegio Docenti, FLI, SIFL, SIDO, SIP)

Premesse - La Società Italiana di Ortodonzia (SIDO) ha inteso, sotto la presidenza del dottor Claudio Lanteri (2014), di sviluppare sinergie interdisciplinari tra gli ortodontisti, i foniatri, i pediatri ed i logopedisti. Questo, al fine di chiarire aspetti cruciali della gestione clinica di pazienti affetti da deglutizione disfunzionale, respirazione orale, dislalie e disordini del linguaggio. A tal fine il Presidente dott. Claudio Lanteri ha delegato il prof. Luca Levrini a costituire un tavolo tecnico che potesse dare risposte concrete alle esigenze cliniche degli operatori sanitari coinvolti.

Tavolo tecnico - Coordinatore prof. Luca Levrini - Collegio dei Docenti di Odontoiatria, delegato prof. Antonella Polimeni - Federazione Logopedisti Italiani, delegato dott. Irene Vernero - Società Italiana di Foniatria e Logopedia, delegati dott. Antonio Schindler - dott. Pasqualina Andretta - Società Italiana di Ortodonzia, delegato prof. Paola Cozza - Società Italiana di Pediatria. delegato dott. Luigi Greco - Partecipa il dott. Claudio Lanteri

Metodologia - Il tavolo tecnico sarà chiamato a rispondere a due semplici domande, in particolare:- Quali sono i segni e sintomi clinici che possono destare il sospetto di deglutizione disfunzionale?- Quali sono le informazioni cliniche che devono fornire i vari specialisti coinvolti nella diagnosi? Il coordinatore del gruppo di lavoro, ricevute da tutti i delegati le risposte, stilerà un primo documento tenendo conto delle considerazioni di tutti. Oltre alle domande sarà redatta anche una premessa. Il documento, con la premessa e le risposte alle domande, verrà inviato a tutti i delegati per una prima revisione ed ampliamento. In base alle revisioni verrà stilato un secondo documento in cui verranno evidenziate dal coordinatore le parti non soggette a consenso. Il coordinatore continuerà a modificare le risposte fino a quando non otterrà l’approvazione di tutti i delegati. Le risposte sono basate sui dati disponibili. In loro assenza, le conclusioni sono desunte dalla valutazione combinata di quanto derivato dall’evidenza pratica e dall’opinione degli esperti. I componenti del gruppo di lavoro hanno dichiarato l’assenza di conflitti di interessi. Una volta sottoscritto dalle parti il documento, questo sarà divulgato all’interno di tutte le società scientifiche coinvolte.

DOCUMENTOInquadramento generale - La deglutizione disfunzionale è una alterazione dei pattern di movimento durante l’atto deglutitorio e/o dei rapporti di forza muscolare di labbra, mandibola e lingua con possibili ripercussioni sulla occlusione dentale, le funzioni orali (respirazione, suzione, masticazione, articolazione verbale fonatoria) e l’estetica del volto, spesso inserita in condizioni di comorbidità con altri disturbi delle funzioni comunicativo-linguistiche di vario grado di complessità di intervento. I rapporti etiologici e patogenetici fra deglutizione disfunzionale, occlusione dentale e funzioni orali sono reciproci; è pertanto necessario avere una visione olistica di queste aree. La deglutizione disfunzionale è un disturbo complesso, la cui gestione coinvolge diverse professioni: pediatra (o medico di medicina generale nel soggetto adulto), ortodonzista, logopedista, foniatra e in minor grado otorinolaringoiatra e neuropsichiatra infantile. La complessità del quadro e la numerosità degli operatori che a vario titolo entrano in gioco nella gestione del disturbo impone che tutti i professionisti siano consapevoli del ruolo che ognuno di essi assume durante la presa in carico; solo in questo modo è possibile una gestione coordinata logicamente e temporalmente, e che eviti informazioni imprecise o distorte al paziente e alla sua famiglia.

Ruolo dei foniatri e dei logopedisti - La foniatria è una branca medica che appartiene alla medicina dei servizi e si occupa delle funzioni comunicative (con particolare attenzione a voce, articolazione e linguaggio) e deglutologia. Il medico specialista in foniatria o in audiologia e foniatria è responsabile della diagnosi e della prescrizione terapeutica. Nel soggetto con sospetta deglutizione disfunzionale il foniatra svolge un importante ruolo di diagnosi e diagnosi differenziale avendo competenze nella valutazione endoscopica delle alte vie aeree, nella valutazione dell’articolazione verbale fonatoria, del linguaggio e della deglutizione. A seguito della visita foniatrica è pertanto possibile giungere alla diagnosi di deglutizione disfunzionale e verificare la compresenza di una ostruzione nasale (rinite allergica o vasomotoria), rinofaringea (ipertrofia adenoidea), tonsillare (ipertrofia tonsillare), di un disturbo articolatorio correlato o non correlato alla deglutizione disfunzionale (disturbo primario dell’articolazione, processi fonetico-fonologici secondari a problematiche audiogene, disartria, disturbi articolatori prassici di origine diversa dalla malocclusione quali disprassia), di un disturbo di linguaggio primario (anche detto disturbo specifico di linguaggio) o secondario a disturbo intellettivo, uditivo, relazionale o socio-culturale. In caso di compresenza di quadri complessi in cui alla deglutizione disfunzionale si associa respirazione orale, disturbo articolatorio e/o disturbo linguistico, il foniatra è responsabile delle priorità di trattamento, rimandando all’otorinolaringoiatra la necessità di intervento di adenoidectomia/adeno-tonsillectomia, o coinvolgendo il neuropsichiatra Infantile in caso di disturbi di linguaggio da deficit intellettivo o relazionale. Come co-responsabile del progetto riabilitativo, condivide il progetto riabilitativo con il logopedista e insieme ne verificano il risultato. Il logopedista è invece il professionista sanitario che svolge la propria attività nella prevenzione, nella valutazione, nel trattamento riabilitativo, nello studio del linguaggio e della comunicazione umana e dei disturbi cognitivi ad essi associati oltre che delle funzioni orali in età evolutiva, adulta e geriatrica. In riferimento alla diagnosi medica, nell'ambito delle proprie competenze e responsabilità, il logopedista: a) elabora, anche in équipe multidisciplinare, il bilancio logopedico volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute dell’utente; b) pratica autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità comunicative e cognitive, utilizzando terapie logopediche di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del linguaggio, verbali e non verbali, e della deglutizione; c) verifica le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale. Nel soggetto con deglutizione disfunzionale il logopedista ha un ruolo primario nel riequilibrare le funzioni oro-facciali attraverso un adeguato programma di interventi che preveda varie strategie di intervento e attività, che interesseranno tutte le funzioni orali compromesse ed il counselling logopedico, che permetterà di guidare e motivare l’utente e la famiglia e che interesserà anche l’area alimentare.

Ruolo dei pediatri - Il pediatra è chiamato ad individuare precocemente la deglutizione disfunzionale e gli eventuali vizi orali attraverso i “Bilanci di salute”, così come previsti dal progetto Salute Infanzia e dagli Accordi Nazionali e decentrati. In una prima fase, inoltre, è chiamato ad eliminare i vizi orali e individuare, e dove possibile trattare in modo interdisciplinare, eventuali patologie concomitanti che possono riverberare sulla respirazione orale (riniti allergiche, ipertrofia adenoidea e tonsillare, malformazioni cranio-facciali, ecc.).

Luca Levrini

Questo documento concretizza in modo lapidario concetti spesso retorici, argomentazioni modello con significativi limiti, tuttavia, nell'applicazione clinica. Mi riferisco alla interdisciplinarietà e alla funzione orale. Da sempre ci confrontiamo sulla importanza di questi concetti, eppure ho la sensazione che trovino una difficile concretizzazione. È importante lavorare in ambito collegiale con specialisti non odontoiatri, per molti la funzione orale modella la crescita dei mascellari. Tuttavia, ho la sensazione che non esista convinzione assoluta in alcuni colleghi di vivere tali principi nella pratica. Il documento vuole riaffermare il significato della interdisciplinarietà e della funzione orale, per conferirgli autorevolezza e quindi strumenti utili all’ortodontista per renderla pratica. Il tema della deglutizione disfunzionale in ortodonzia riporta alla mioterapia funzionale (MTF), un limite della quale è sempre stato considerato l’evidenza scientifica: per molti nessuna ricerca garantiva l'Evidence Based Medicine (EBM). Due riflessioni al riguardo. La prima è che, ad oggi, alcune pubblicazioni iniziano a dimostrare in modo certo come la MFT determini risultati in modo statisticamente significativo. La seconda desidera ridimensionare il concetto di EBM legata alla letteratura scientifica: la decisione clinica non deve emergere avendo come unico riferimento le dimostrazioni scientifiche, piuttosto integrare le stesse alla propria esperienza clinica ed al desiderio del paziente. Lo stesso David Sackett (fondatore di EBM) precisa che "costituisce un approccio alla clinica, dove le decisioni risultano dall'integrazione tra l'esperienza del medico e l'utilizzo coscienzioso, esplicito e giudizioso delle migliori evidenze scientifiche, mediate dalle preferenze del paziente".

Informazioni cliniche fondamentali e rilevazione - Il professionista, in base alle proprie competenze professionali, dovrà fornire informazioni cliniche circa le seguenti aree:- generale: osservazione dello stato generale di salute ed anamnesi specifica rispetto alla storia clinica, al trattamento ortodontico, allo stile educativo ed il livello socio-economico-culturale;- vizi orali/parafunzioni: abitudini e comportamenti che possano essere collegati con un disturbo miofunzionale oro facciale ed al permanere di un deglutizione disfunzionale come ad esempio il succhiamento del pollice; - modalità di respirazione: osservazione del tipo di respirazione (orale, nasale, mista), valutazione della possibilità di respirazione nasale mediante semplici test empirici di Gudin e Rosenthal (respirazione orale da patologia ostruttiva delle vie aeree superiori o da causa funzionale); - osservazione morfologica delle seguenti strutture: beanza buccale, competenza o incompetenza labiale, labbra, viso, mentoniero, mascellare superiore, mandibola, palato duro, palato molle, faringe, laringe, denti, lingua a riposo ed eventuale presenza di scialorrea; - disordini di articolazione verbale fonatoria: eccessivo contatto tra lingua e denti durante l’eloquio, interdentalizzazione, difetto di articolazione; - masticazione: inefficace, modalità adulta rotatoria, unilaterale, senza coinvolgimento di lateralizzazione della mandibola; - competenza della lingua in deglutizione di saliva, liquidi e solidi: secondo la definizione di Hanson e Mason (2003).

RACCOMANDAZIONI CLINICHE1. Quali sono i segni e sintomi clinici che possono destare il sospetto di deglutizione disfunzionale?1.1. Segni e sintomi. Diversi sono i segni e i sintomi che possono destare il sospetto di deglutizione disfunzionale. I due segni di più semplice riconoscimento e di maggiore associazione con la deglutizione disfunzionale sono: la respirazione orale e la postura anti-fisiologica della lingua. La respirazione orale è definibile come l'abitudine a respirare a bocca aperta in condizioni di riposo vigile. La postura anti-fisiologica è invece definibile come una alterata posizione della lingua a riposo e durante l’atto dinamico della deglutizione, masticazione e articolazione verbale fonatoria. La postura anti-fisiologica a riposo comprende la protrusione della lingua oltre le arcate dentali, il mantenimento della lingua all’interno dell’arcata dentale inferiore; la postura anti-fisiologica durante l’atto deglutitorio è precisata come la protrusione della lingua anteriormente o lateralmente alle arcate dentarie.

1.2. Altre informazioni da assumere dal paziente o dai suoi familiari. Oltre alla verifica dei due segni principali (respirazione orale e postura anti-fisiologica della lingua) è opportuno che chiunque abbia in gestione un soggetto in cui si sospetti la presenza di una deglutizione disfunzionale, indaghi l’eventuale presenza di vizi orali, domandando aspetti come suzione del succhietto e del pollice, suzione delle labbra, onicofagia, lapisfagia e utilizzo prolungato del biberon, evoluzione dell’alimentazione (dall’allattamento allo svezzamento e sviluppo masticazione). 2. Quali sono le informazioni cliniche che devono fornire i vari specialisti coinvolti nella diagnosi? L’ambito clinico interdisciplinare necessita di una serie di informazioni provenienti da specialisti di branche mediche diverse. Tale processo, da una parte impone una definita serie di informazioni che devono essere rilevate da ogni singolo specialista, dall’altra impone la scelta di una figura che possa riassumere ed uniformare tali informazioni per essere di riferimento per il paziente o i genitori. Il foniatra dovrebbe fornire agli altri operatori: 1. la diagnosi e la gravità di disturbo di deglutizione disfunzionale; 2. la diagnosi e la gravità di eventuali disturbi articolatori verbali fonatori, linguistici e respiratori compresenti; 3. la relazione sul progetto riabilitativo eseguito ed il risultato raggiunto.Il logopedista dovrebbe fornire agli altri operatori: 1. gli esiti della propria valutazione e bilancio delle competenze coinvolte; 2. il programma riabilitativo; 3. la verifica del programma riabilitativo con valutazione e bilancio finale.L’ortodontista dovrebbe fornire agli altri operatori: 1. la diagnosi sul tipo di malocclusione; 2. il programma di trattamento ortodontico, con modalità e tempi.Il pediatra dovrebbe fornire agli altri operatori: 1. informazioni sulle condizioni generali di salute del paziente, con particolare attenzione alle eventuali allergie respiratorie, ai disturbi dell’alimentazione; 2. informazione sul grado di aderenza del paziente e della famiglia alle proposte. prof. Luca Levrini, prof. Antonella Polimeni, dott. Antonio Schindler, dott. Irene Vernero, dott. Pasqualina Andretta, prof. Paola Cozza, dott. Luigi Greco, dott. Claudio Lanteri, prof. Giampietro Farronato.

Milano, 31 ottobre 2015

da sinistra Antonio Schindler, Claudio Lanteri, Luca Levrini, Pasqualina Andretta, Luigi Greco e Irene Vernero

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SCIENZA E TECNICA

Oltre le differenze metodologico dottrinali verso il benessere finale dei pazienti.

L’idea di accomunare le Società Scientifiche di Gnatologia in unica organizzazione – dice Eugenio Tanteri, Presidente AIG - deriva dal raggiungimento di una certa nostra maturità e consapevolezza nel comprendere che le differenze esistenti a livello metodologico e dottrinale, che hanno da sempre contraddistinto le nostre società, non evidenziano particolari differenze nel raggiungimento finale del benessere dei nostri pazienti. Convergere quindi in una idea consociativa, superando queste diversità ma al tempo stesso valorizzando tutte le altre caratteristiche che ci accomunano, che sono di gran lunga superiori alle prime, non può che

avvantaggiarci tutti e quanti e fornire al tempo stesso, al mondo odontoiatrico e cosa più importante alla popolazione, una nostra immagine più reale e omogenea.

AIG - L’Associazione Italiana di Gnatologia nasce nel’90 dalla esigenza di diversi gnatologi di istituire anche in Italia una sede in cui approfondire e divulgare questa fondamentale disciplina odontoiatrica. In questi anni l’AIG ha organizzato 28 Congressi molti dei quali internazionali e almeno 70 manifestazioni nazionali tra Corsi e Closed Meeting. Almeno 200 relatori di valenza internazionale sono stati ospitati in questi anni, primo su tutti R. Slavicek, i cui studi costituiscono una delle principali fonti scientifiche. Possono iscriversi all’AIG sia i medici, odontoiatri, chirurghi maxillo-facciali che odontotecnici. Da alcuni anni possono iscriversi in qualità di soci aggregati anche altre figure professionali come fisiatri, osteopati, chiropratici, igienisti dentali. www.aignatologia.it

“La brillante proposta di mettere allo scoperto tutti i rivoli della gnatologia…”

Era inevitabile – commenta Laura Coradeschi, della “Pedro Planas”- . Ognuno , in cuor suo era sicuro: i tempi erano, ormai, maturi. C'era bisogno solo di un atto di coraggio, di una azione energica contro le resistenze inerziali della coltivazione solipsista dei propri orticelli, dai quali, pigre miopie, rendevano dall'esterno un'unica immaginedi differenti, addirittura contrastanti, opinioni gnatologiche, non sempre decifrabili. Che senso aveva continuare ad arroccarsi in “credo” clinici non confortati, a dispetto di enunciati spettacolari, da alcuna formula matematica riassuntiva e universale, inutilmente quanto ostinatamente perseguita? L'unica consolazione era il sospetto che gli altri, a turno, fossero sinceri nell’ostentare granitiche diagnosi e certezze terapeutiche, inesigibili in

qualsiasi altra branca della medicina, ma da sempre, pretese in odontoiatria. Dalla lucida e acuta analisi di questa realtà, la brillante proposta dell'ottimo Tanteri e del gruppo AIG: mettere allo scoperto tutti i rivoli della gnatologia, facendoli confluire in un unico grande bacino culturale, The House of Gnatology. Una sorta di prodigiosa tensostruttura cultural-gnatologica, in cui, per definizione architettonica, le tensioni interne, grazie alla forza, rigore, passione e serietà degli ideatori, si trasformano in elementi portanti: un miracolo di spinte innovative su contrafforti solidi e fondamentali bilanciati in continuo divenire, sotto l’auspicato luminoso cielo della condivisione della certezza e del rispetto del dubbio. Con la sua nota complessità, frammentata e dispersa nelle infinite interpretazioni, la materia gnatologica finalmente avrà una grammatica concordata, comune alle varie Scuole di pensiero, seppur con presupposti e spesso strade tracciate in maniera differente. Nel perseguire la salute e omeostasi dei pazienti disfunzionali, d’ora in avanti troveremo nuovi stimoli e spunti di riflessione nella “summa” culturale condivisa e di riferimento e, nei “coinquilini” (in the House!), interlocutori sempre e comunque partecipi dei nostri percorsi anche se non sempre (come pretenderlo?) in accordo sulle strategie tecnico-terapeutiche. Tutti, comunque, pronti ad un costruttivo confronto. Che meraviglia, no?

“House of Gnathology”, i commenti di tre leaders

ASSOCIAZIONE ITALIANA PEDRO PLANAS - Nel 2000 nasce l’associazione di riferimento culturale in Italia del Centro Dentoclinic di Barcellona, fondato da Pedro Planas per diffondere i principi della Riabilitazione neuro- occlusale, messi a fuoco dalla attività clinica e dalle grandi intuizioni del prof. Planas, tutt’oggi pilastri della visione clinica in gnatologia e materia viva e pulsante insegnata presso la clinica di Barcellona. La ricerca dell’equilibrio occlusale passa attraverso una funzione masticatoria bilanciata, bilaterale alternata, con le caratteristiche progressivamente evolutive riscontrabili in varie fasi della vita. Il rispetto della fisiologia delle varie tappe di crescita e l’osservazione della ripetibilità di alcuni caratteri della morfologia dell’apparato stomatognatico, permettono di avere gli strumenti valutativi della buona funzione o della problematica disgnatica su cui impostare progetti terapeutici. I principi legati alle leggi di Hanau dalle quali Planas estrapolò le linee guida alla decodifica delle malocclusioni a tutt’oggi ci permettono di far diagnosi e di schematizzare i caratteri della funzione stomatognatica. L’Associazione accoglie e promuove anche lo studio di quello che di reinterpretazione clinico-strumentale in RNO è arrivato negli ultimi anni, in seguito a innovazioni e integrazioni tecnologiche. La filosofia di Planas più ortodossa, e le varie anime e correnti interne dell’AIPP, con tutte le contaminazioni s’incontrano ogni anno in un congresso mantenendo continui e vivaci contatti con la Scuola spagnola di Carlos De Salvador Planas e di Catalina Canalda Alfara, sostenendo incontri e corsi tenuti da cultori della materia.

Una preziosa opportunità di crescita dal confronto di varie esperienze.

Come Consiglio direttivo - dice Ettore Accivile, presidente SIDA - abbiamo appoggiato con piacere l’iniziativa partita da Eugenio Tanteri e Paolo Lodo di unire le forze delle diverse Società gnatologiche per un obiettivo comune. Il confronto tra le diverse esperienze nella gestione dei pazienti disfunzionali rappresenta una preziosa opportunità di crescita che può solo aumentare le nostre conoscenze migliorando la nostra pratica clinica. In campo gnatologico la formulazione di una corretta diagnosi in accordo con i DC/TMD rappresenta un elemento imprescindibile per la gestione terapeutica dei pazienti con DTM. Acquisire nuove conoscenze e confrontare i diversi approcci terapeutici è sicuramente il momento fondante e lo stimolo per unire le nostre Società.

SIDA (Società Italiana Disfunzioni ed Algie Temporomandibolari) Associazione di professionisti e studiosi della Gnatologia fondata nel 2001 per promuovere, divulgare, valorizzare le conoscenze della materia, effettuare ed approfondire studi e ricerche multidisciplinari riguardanti tutti gli aspetti della funzione, disfunzioni, algie, malattie e patologie dell'articolazione temporomandibolare. Ancora: delle strutture ad essa correlate e delle relative metodologie terapeutiche e riabilitative. Si propone tali fini mediante attività culturali e scientifiche, organizzazione di seminari e congressi, nonché corsi di aggiornamento professionale, pubblicazione e diffusione di documenti e riviste, collaborazione con Istituti ed Associazioni affini in Italia ed all'estero, nonché attraverso esplicazione di ogni altra attività utile a favorire il progresso culturale e scientifico connesso agli scopi associativi. Per il prossimo biennio 2016-2017 il Consiglio Direttivo della Società sarà composto da Ettore Accivile Presidente, Andrea Deregibus Vice, Mariano Lacarbonara Segretario, Marco Papa Tesoriere e Maria Rosaria Abed Consigliere culturale.

Laura Coradeschi

Eugenio Tanteri

Ettore Accivile

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Nuovo contributo di Giampietro Farronato alla crescita dell’Ortognatodonzia

Umberto GaragiolaVice Presidente Nazionale SUSO

Terapia ortodontica con allineatori(e non semplici mascherine estetiche)

Negli ultimi anni gli allineatori ortodontici sono sempre più utilizzati per il trattamento ortodontico. Introdotti all’inizio del secolo, visti da molti come “ bricolage ortodontico“, quasi un affronto all’ortodonzia classica da tutti noi appresa e applicata secondo regole e protocolli abbastanza rigidi, si sono dimostrati invece uno strumento interessante e sempre più affidabile per la soluzione di certe tipologie di malocclusioni. Tra le molte considerazioni su questa metodica, vorrei evidenziarne alcune che ritengo importanti.Innanzitutto l’idea che “qualsiasi operatore del settore dentale o addirittura del “settore estetico !! “possa prescrivere ed utilizzare gli allineatori come presidio terapeutico ortodontico è del tutto errata, pericolosa e fuorviante. E’ come se un autista guidasse una automobile non solo senza patente,

ma con un’auto telecomandata a distanza da un’altra persona e che a qualsiasi variazione di percorsoo inconveniente durante il viaggio non sapesse minimamente come comportarsi.L’apparecchio per procura non esiste e non può esistere, pena un sicuro insuccesso che si traduce in un

danno funzionale ed estetico al paziente con tutte le implicazioni medico legali ad esso legate. Come in qualsiasi metodica di trattamento ortodontico il primo passo obbligato è la Diagnosi, indispensabile e assoluto punto di partenza.Solo un ortodontista specializzato può e sa riconoscere i parametri anatomici, fisiologici e funzionali da cui trarre la diagnosi e quindi il piano di trattamento che va

personalizzato secondo il moderno concetto di “ cure tailor made “. Ed è sempre l’ortodontista che in seguito alla accurata diagnosi invia le indicazioni tecniche al laboratorio per la simulazione del trattamento tramite set-up digitale e quindi per la creazione e la sequenza degli allineatori accompagnati dagli eventuali ausiliari. Il secondo punto di riflessione che in parte è collegato alla diagnosi è la selezione del paziente, intesa non solo da un punto di vista clinico ma anche di target.Innanzitutto l’ortodontista deve conoscere le indicazioni ed i limiti clinici degli allineatori. Pensare che essi rappresentino una panacea ortodontica è un altro abbaglio clamoroso.E’ altrettanto interessante l’analisi sulla tipologia di pazienti che richiedono o scelgono il trattamento con allineatori: la maggioranza sono degli adulti con problemi ortodontici di piccola o media entità (affollamento dentario medio o lieve soprattutto nei settori anteriori, diastemi, recidive post trattamento ortodontico etc) che mai sarebbero disposti a portare una apparecchiatura fissa vestibolare o linguale che sia. Certo, le loro motivazioni sono spesso solo estetiche, e hanno sempre rifiutato un terapia fissa tradizionale perché troppo “invasiva“ e “obsoleta“: questo è la risposta dei più alla domanda del perché sino ad oggi non avessero accettato una terapia ortodontica. Questo è un target di pazienti molto più ampio di quello che noi pensiamo ed è stato finora sottovalutato e ignorato.Ultima riflessione è sulle possibilità terapeutiche degli allineatori. Fin quanto un ortodontista può spingersi? Quali sono i loro limiti terapeutici ? Sicuramente allo stato attuale gli allineatori sono ben lontani da poter trattare tutte le malocclusioni, e le loro indicazioni sono ancora limitate. Ma se pensiamo quali casi e con che qualità si potevano trattare 15 anni fa in comparazione ad ora, si può dire che sono stati fatti passi da gigante. Grande è stata l’evoluzione grazie alla esperienza clinica e allo sviluppo di nuovi e sofisticati materiali che spostano sempre più in alto l’orizzonte delle possibilità terapeutiche. Dal banalissimo “social six“ si è arrivato anche a correggere malocclusioni di Classe II e casi estrattivi.E nel futuro? Penso che gli allineatori per loro natura non potranno mai sostituire i presidi ortodontici fissi classici, ma saranno sempre di più uno strumento importante per la clinica ed il marketing

dell’ortodontista. L’ortodontista moderno deve maneggiare “con cura“ tutte le apparecchiature ortodontiche e saper scegliere la migliore in base alla diagnosi e tipologia del paziente che diventa non più solo spettatore passivo ma sempre più consapevole e determinante del suo trattamento .

“Ortognatodonzia” è l’opera ideata e curata da Giampietro Farronato, Presidente SIDO 2015, già Direttore della Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia e Ordinario del Corso di Laurea di Odontoiatria e Protesi Dentaria dell’Università di Milano, di cui è Presidente dal 2014. Il libro, in due tomi, è il risultato di un minuzioso lavoro con allievi e docenti della Scuola da lui diretta. L’ Autore ha saputo coinvolgere nell’opera altri illustri docenti ed esperti nell’ortognatodonzia, gnatologia e chirurgia maxillofacciale. Partendo dalla descrizione morfologica, crescita e sviluppo dell’apparato stomatognatico affronta le problematiche ortognatodontiche in funzione organismica e dal punto di vista interdisciplinare, definendone le basi biologiche per una corretta diagnosi, per illustrare, con chiarezza, i criteri guida della pianificazione terapeutica. Vengono poi sviluppati concetti di biomeccanica, le caratteristiche e le indicazioni dei presidi terapeutici ortopedici ed ortodontici in fase dinamica ed a fine crescita. L’ortognatodonzia nel bambino e nell’adulto viene trattata in modo razionale e completo rifacendosi ai più recenti ed accreditati approcci evindence-based presenti in letteratura, per trasmettere al lettore quei concetti basilari al fine di affrontare con competenza e sicurezza le scelte e le alternative terapeutiche nei casi complessi. Nel libro viene affrontato ogni argomento in modo sintetico, con vigore scientifico e con una eccezionale documentazione iconografica e bibliografica, espressione dell’enorme bagaglio scientifico e culturale dell’Autore. Una guida pratica e completa per una diagnostica essenziale e per la padronanza del concetto biologico indispensabile per una corretta prevenzione e per un efficace trattamento ortodontico, in particolare quelli concernenti: lo studio morfologico e cefalometrico tridimensionale mediante le più attuali metodiche di 3D imaging, la valutazione funzionale dell’apparato stomatognatico con le più avanzate indagini strumentali, l’eziopatogenesi delle disgnazie, le più innovative tecniche e apparecchiature ortodontiche-gnatologiche, le ultime intuizioni cliniche nell’ortodonzia pre-chirurgica, nell’ortodonzia preprotesica e preimplantare, l’ancoraggio scheletrico mediante miniviti e miniplacche, la cura di pazienti difficili come nelle sindromi genetiche, nell’artrite reumatoide giovanile, nei pazienti anziani e nei pazienti con problemi parodontali, le più nuove tecniche di laboratorio e la medicina legale. Dopo i recenti successi editoriali dell'autore, questa opera contribuirà alla crescita scientifico-culturale dell’Ortognatodonzia del Paese. Estremamente efficace dal punto di vista didattico, il libro incontrerà il favore non solo degli studenti di Odontoiatria e degli Specializzandi in Ortognatodonzia come informatore di base, ma anche di Ortodontisti, Dentisti e professionisti che potranno trovarvi un valido punto di riferimento nella pratica clinica.

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SCIENZA E TECNICA

Stefano Velo

Stefano Velo

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Organizzato dalla Società Italiana di Odontoiatria Infantile (SIOI) si è svolto il 3 e 4 dicembre a Roma il 18º Congresso Nazionale di odontoiatria pediatrica, nel nuovo, splendido, Museo MAXXI di Zara Hadid, dalle linee avveniristiche. Il congresso ha visto raccolti oltre 600 specialisti in odontoiatria pediatrica (i soci SIOI sono oltre 1000), oltre 200 pediatri ed un centinaio di igieniste, per oltre 900 persone. Nel dare il benvenuto Raffaella Docimo Presidente SIOI ha sottolineato i traguardi raggiunti nei 2 anni di presidenza: il Dental Baby Day, anello di congiunzione fra SIOI e territorio, destinato a ripetersi; l’incremento dei soci (oltre 1000), il partenariato strategico con Save the Children.

I lavori sono stati aperti nel ricordo di Giovanni Dolci, Maestro dell’Odontostomatologia Italiana richiamato dall’antico allievo, Roberto Gatto e salutato al termine da una lunga “standing ovation”. Notevole

interesse ha riscosso la Lectio Magistralis su Prevenzione, diagnosi e cura delle malattie parodontali, di Maurizio Tonetti, presidente SIDP, incentrata sull’odontoiatria pediatrica. Tra le relazioni da segnalare il corso sulla “Nuova sfida per l'odontoiatria infantile: lo studio sulla MIH (molar incisor hipomineralisation)” e le relazioni di Marlies Elfrink di Amsterdam e da Vinio Malagnino sulle Endodonzia dei decidui e dei permanenti immaturi. A seguire quelle sull’ "Endodonzia: lo stato dell'arte" svolte da Rita Cauwels (Università di Gand) e da Nicola Perrini (Trattamento dei denti vitali e immaturi parzialmente o totalmente necrotici) oltre a quella di Stephane Simon (Università di Parigi) sulla rivalutazione e rigenerazione del tessuto pulpare. Un’intera seduta è stata dedicata all'Ortodonzia intercettiva pediatrica. Sotto la presidenza di Adolfo Ferro si sono avvicendati Laura Guerra, Presidente dell'Accademia Italiana di Ortodonzia sugli obiettivi, strategie e terapia intercettiva e Roberto Martina sull'approccio al trattamento ortopedico delle seconde classi. Infine Mauro Farella direttore della cattedra di Ortodonzia all'Università di Otago e Dunedin (Nuova Zelanda) ha parlato degli “Attivatori mandibolari, una gestione clinica centrata su paziente”. Nella discussione è emersa l'importanza dell'interscambio fra Odontoiatria Pediatrica e Ortognatodonzia, soprattutto per la diagnosi e la terapia precoce di molte malocclusioni e disgnazie maxillo-facciali.Una giornata è stata dedicata all'interscambio fra SIOI (federata SIMP) ed i Pediatri, altro campo sviluppatosi grazie alla presidenza SIOI, dopo l’istituzione dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute dell'Infanzia e Adolescenza (PAIDOSS). Per la SIOI-Giovani, una serie di interessanti comunicazioni sulla patologia dell'erosione in età pediatrica ed una sessione dedicata alla Commissione nazionale corsi di studio in Igiene Dentale con temi d’interesse igienistico. Venerdì 4 un’intera sessione è stata dedicata al 20º della SIDT (Società italiana di Traumatologia Dentale) curata dall'attuale Presidente Enrico Spinas che ha visto come moderatori Luigi Paglia e il past president Francesco Riccitiello. Attraverso le varie presidenze Damaso Caprioglio ne ha ripercorso le tappe importanti, seguito dalle relazioni di Alessandro Pozzi (Università di Los Angeles) sull'implantologia mininvasiva nella riabilitazione del settore incisivo e da Domenico Ricucci sulla rigenerazione dento-pulpare. “Possiamo essere orgogliosi dell’eccezionale Congresso SIOI - ha sottolineato il Preside della Facoltà di medicina - e facciamo suo il motto: Illuminiamo il futuro" La SIOI rappresenta un’eccellenza anche internazionale: più antica società scientifica in Odontoiatria (a Torino il 3 e 4 giugno verrà celebrato il 60° di fondazione) con la rivista European Journal of Paediatric Dentistry, che da 4 anni ha ottenuto l'Impact Factor, è l'unica del settore con questa altissima attestazione di serietà e importanza scientifica.

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Traumatology Dental Day:CAO di Bari

XVIII Congresso Nazionale SIOIGrande successo a Roma

Pubblico delle grandi occasioni il 5 dicembre all’Auditorium dell’Ordine di Bari, per un Convegno organizzato dalla CAO facente parte di un tour nazionale che ha toccato le principali città italiane per fare (in)formazione sul trauma dentale, evenienza frequente, la cui gestione richiede la conoscenza di precisi protocolli. Presentazione delle linee guida a cura di illustri autori, formalizzate in un poster scientifico in italiano e inglese con comportamenti da tenere in caso di lesioni traumatiche dentali, una delle maggiori patologie in odontoiatria: per i più piccoli a causa di cadute e gioco, per i più grandi spesso, per attività sportiva.A parte molti brillanti interventi, alcuni elementi di novità sono venuti dalle relazioni di Antonio De Donno, sulla valutazione del danno traumatico odontoiatrico e di Valeria Santoro, sulla traumatologia in odontoiatria forense. Per accertare l’entità delle lesioni, le eventuali preesistenze o condizioni favorevoli all’insorgenza del danno, nonché per l’evoluzione o riparazione delle lesioni attraverso terapie adeguate, occorre partire da una corretta raccolta anamnestica e un esame clinico dettagliato. Sottolineato a tal proposito come la riabilitazione anatomo-funzionale di elementi dentari lesi da eventi traumatici sia un tema discusso in campo medico-legale. Oltre che per le intrinseche valenze di ordine clinico, la modalità di intervento terapeutico va considerata anche per una adeguata considerazione dei costi complessivi delle prestazioni sanitarie occorrenti con adeguata quantificazione del risarcimento globale in riferimento alla tipologia di intervento prospettabile ed alla sua riproposizione nel tempo (rinnovi) in funzione di una durata media prevedibile. Il tutto per pervenire, con verosimile certezza in fase valutativa, all’identificazione dei postumi permanenti (danno biologico) nonché alla corretta quantificazione del danno attuale e futuro. Accanto alla valutazione dell’invalidità permanente appare indispensabile infine considerare anche l’inabilità temporanea che in caso di traumatologia dentaria, difficilmente può riconoscersi come assoluta e che viene indicata più spesso come parziale con percentuali variabili secondo i casi. Valeria Santoro ha invece messo

Gianvito ChiarelloSegretario Nazionale SUSO

in risalto i progressi dell’odontoiatria forense: nell’analisi comparativa per l’identificazione personale, la presenza di elementi dentari che hanno subito traumi rappresenta una

peculiarità che rende più semplice il processo di identificazione. Di qui la necessità di disporre di documentazione ante-mortem, di metodiche di rilievo e studio dei dati odontoiatrici sul cadavere. La traumatologia dentaria assume poi rilevanza qualora importi verificare se la lesività riscontrata su un cadavere sia ascrivibile ad eventi di vecchia data o “peri-mortem”. Altro aspetto da non sottovalutare è la possibilità, da parte degli odontoiatri di individuare, sui piccoli pazienti, segni traumatici che lascino intravvedere un abuso fisico o negligenza intenzionale. Campo delicato, nel quale l’operatore sanitario deve da un lato riconoscere ed eventualmente denunciare l‘abuso, dall’altro educare e monitorare in situazioni di neglect, a volte non intenzionale, conseguenti ad un disagio socio-economico e a difficoltà di accesso alle cure odontoiatriche.

Raffaella Docimo

i nostri bimbi

Un momento del Convegno

Nella Sala Convegni APT - San Martino di Castrozza (TN) dal 29 al 30 gennaio (h.14-20) il 2° Convegno invernale “Memorial Prof. Francesca Ada Miotti” a cura del Sodalizio degli Odontoiatri, degli Odontostomatologi e dei Chirurghi Maxillo-Facciali Ospedalieri del Triveneto (SOOCMFOT) con SUSO e SIOF. Il 29 focus su "Innovative pratiche implantari", il 30 sugli aspetti medico legali nella pratica ortodontica. Presentazione a cura di Pietro di Michele Presidente SIOF. Numerosi i relatori (Cucchi, Napolitano, Freschi, Pittoritto, Ceretti, Buccelli, Di Lorenzo, Betti, Moreschi, Flammini, Laino). Modera Fulvio Campolongo Direttore U.O. Chir. Maxillo-Facciale e Odont. APSS Trento e Giuseppe Ferronato Direttore Clinica di Chirurgia Maxillo-Facciale e Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia Università di Padova.La partecipazione è gratuita. Si accettano iscrizioni fino ad esaurimento dei 60 posti disponibili. Segreteria Organizzativa: dal lun. al ven. , 11:00 - 13:00 ai numeri 0432 - 509217 e 0432 - 552919

Memorial a S.Martino"Francesca Miotti"

PER TRATTARE VIOLENZA E TRAUMI OCCORRE FORMARE I DENTISTI vedi articolo pag. 10Damaso Caprioglio

Past President e Socio Onorario SIOI

INCONTRI E CONGRESSI

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RILANCIO IN SUSO

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Suso News

Qui Brescia: Avanti con il nuovo Direttivo

A Brescia e provincia è stata formata una Sezione SUSO con un Direttivo così composto: Laura Laffranchi, Presidente; Marino Bindi, Vice-Presidente; Eleonora Pisoni, Segretario; e Claudia Tosi, Tesoriere. In occasione della nascita del sodalizio è stato emanato un comunicato nel quale il Gruppo SUSO della Provincia di Brescia testè formato “condivide l'intento del Gruppo Nazionale di diffondere, potenziare e tutelare l’Ortognatodonzia”. “Poiché non esiste Clinica senza pazienti - continua il comunicato - nostra intenzione sarà promuovere l'Ortodonzia tutelando la salute orale ed il corretto sviluppo stomatognatico del paziente.” Obiettivi dichiarati del Gruppo:• promuovere la salute orale tramite l'informazione e l'educazione all'igiene orale e all'igiene alimentare;• diffondere i contenuti delle linee guida ministeriali di ambito odontoiatrico dedicate all'individuo in età evolutiva;• sottolineare l'importanza della prevenzione e dell'intercettamento del paziente ortodontico (spesso secondario all'invio per valutazione da parte del pediatra di libera scelta o dell'odontoiatra generico). Per questi motivi, i pediatri (a cui è affidata la cura dei piccoli pazienti fino all'adolescenza), vengono dichiarati “interlocutori di elezione”, nonché i membri del Team odontoiatrico (ognuno secondo le diverse competenze), gli insegnanti e le diverse Associazioni dei genitori e dei pazienti (Special Needs o meno). “Con ognuno, - afferma il comunicato - siamo sicuri che contribuiremo a sviluppare una cultura ortodontica che riteniamo fondamentale e necessaria per la nostra Comunità”.

Da sinistra Marino Bindi, Laura Laffranchi e Claudia Tosi

A Padova collaborazione vincente tra Odontoiatra ed Ortodontista

La Sezione Provinciale di Padova del SUSO ha organizzato una giornata culturale-sindacale dal titolo "Odontoiatra e Ortodontista: la collaborazione vincente", che si terrà a Padova il 20 Febbraio 2016 presso l'Hotel Crowne Plaza, in Via Po 197. L'incontro nasce dall'esigenza di enfatizzare, in un evento aperto ad Odontoiatri e Ortodontisti, quali siano gli aspetti diagnostici, medico-legali, assicurativi ed economici che non devono essere sottovalutati, affinché la collaborazione interdisciplinare sia il più possibile chiara e vantaggiosa, in primis per i nostri pazienti. I relatori (Antonio Gracco, Pietro di Michele, Gabriella Ceretti e Andreas Hinterhuber) sono tra i massimi esperti in ambito ortodontico, odontoiatrico, forense ed economico in merito alle tematiche affrontate durante la mattinata. Tutti argomenti di profondo interesse per gli associati. L'incontro, gratuito per i Soci SUSO, è in fase di accreditamento e agli iscritti saranno conferiti 4 crediti ECM. Per il profilo e i temi trattati durante l'evento, è stato inoltre chiesto il Patrocinio di AIO, ANDI Padova, SIOF e POIESIS. Le iscrizioni sono già aperte attraverso la Segreteria Amministrativa di EMMEDUE Group (Dott. Marta Traversa: cell: 3661736627 fax: 011 5098807- [email protected] - [email protected]).

Antonio Cesta, Annalisa LorenziSezione SUSO Padova

A Lecce, nuova Sezione del SUSOcon... una marcia in più

In pronta risposta al coinvolgente invito del Direttivo Nazionale del SUSO con l'operazione "Rilancio in SUSO" nasce a Lecce il nuovo Direttivo con la sua nuova Sede. La provincia salentina si affianca alle tante realtà che il sindacato sta esprimendo su tutto il territorio nazionale, a conferma della sentita necessità di cooperazione e coordinamento della categoria, per la tutela e la crescita della professione. Al Presidente, Evelina Ferrari, si affiancano il Vicepresidente Alessandra Leone che, con l'esperienza maturata nel ruolo di Consigliere Nazionale, saprà dare un notevole apporto all'attività del Direttivo, il Segretario Daniele Modoni, il Tesoriere Errico Bucci, il Consigliere Mariangela Galluccio. L'intenzione è quella di lavorare, al di là dei ruoli, nell'interesse comune, convinti che, un gruppo di "colleghi-amici" collaboranti, abbia una motivazione e una marcia in più per continuare a diffondere la disciplina dell'Ortodonzia verso obbiettivi di qualità e scientificità che sono i nostri motti.

Evelina FerrariPresidente Sezione Lecce

Suso News

Per il Quarantennale del SUSO "La storia dell’Ortodonzia italiana"

Uno dei momenti clou delle celebrazioni del Quarantennale SUSO (Modena, 8 e 9 aprile 2016) durante la celebrazione del IX Convegno Nazionale su “Ortodonzia, Legge e Medicina Legale” è la presentazione del volume dedicato alla Storia dell’Ortodonzia italiana.Opera impegnativa nella quale sono coinvolti almeno una ventina di illustri collaboratori coordinati da Damaso Caprioglio, una delle memorie storiche più “capaci” e dal Presidente SUSO, che hanno raccolto la sfida di rappresentare le articolate vicende e personaggi della disciplina. Siamo già in grado di anticipare alcuni punti fondamentali del libro, di cui si farà in modo abbia la maggior diffusione tra i soci del SUSO, attualmente in piena crescitae tra gli interessati alla storia e all’attualità ortodontica. Dopo un’introduzione di carattere generale sul“Dovere di ricordare” il volume avrà inizio con una carrellata di personaggi della disciplina. Da Carlo Platshcik col suo primo Trattato di Odontotecnica a Corrado d'Alise, primo specialista italiano in Ortodonzia ricordato per il celebre motto “Pass it over (Tramanda agli altri)”. Il volume rievocherà la figura di Beniamino De Vecchis (primo Trattato italiano di Ortodonzia) e di Edmondo Muzj, primo pioniere. Verranno ricordati anche nascita e sviluppo della SIDO attraverso le varie presidenze, l’avvio della Scuola di Bologna (Maj e Bassani) e dei suoi primi allievi (Luzi, Adorni Braccesi, Lucchese, Miotti e il “quinto Moschettiere”, Nando Magni), senza tralasciare la Lombarda (Palazzi ed Hoffer) e la Romana (De Biase). Tra gli altri protagonisti, anche la prima donna specialista, Kalliope Dadatsi. Un’attenzione particolare per il GISO (Gruppo italiano di studio in ortodonzia) la cui evoluzione verrà ricostruita attraverso i vari componenti (Cozzani, Tenti, Di Gioia, Poggio, Genone, Garino, Magni e Giorgetti), ma anche per i primordi della Merceologia ortodontica in Italia e per l’evoluzione della Biomeccanica. Oltre all’influenza della Boston University (Tony Gianelly, Norman Cetlin), altri capitoli verranno dedicati alle Scuole: di Milano (Giannì), Cagliari (Falconi) e Scuola Funzionalista Italiana.

Alcuni “Padri” dell’Ortodonzia italiana: da sinistra, Cozzani, Magni, Falconi, Caprioglio e Tenti . Tra di essi, il prof. Dewel cui è appena stato assegnato un riconoscimento

Laura Laffranchi Presidente Sezione Brescia

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NORME E PRASSI

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Comunicazione spese mediche al Sistema Tessera Sanitaria

Per l'ortodontista consulenteNO al 730 precompilato

Precisazioni dell’Agenzia delle Entrate sull’invio dati per il 730 precompilato

Chi è obbligato Tutti gli iscritti all’Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri e le strutture accreditate dalle Regioni per l’erogazione dei servizi sanitari.

Chi è esoneratoPer il 2015, sono esentate le società e le strutture autorizzate all’erogazione di prestazioni sanitarie, ma non accreditate con il S.S.N.L’Ortodontista in consulenza perché fattura alla struttura e non al paziente.

Le CredenzialiSi richiedono alla sede provinciale dell’Ordine dei medici di appartenenza, o al sito www.sistemats.it nell’area riservata con modalità di riconoscimento. Per utilizzo occorre un indirizzo PEC comunicato all’Ordine dei medici.

Accesso sistema TSOttenute le credenziali si accede al sistema Tessera Sanitaria, cliccando link “Accesso con credenziali”. Al primo accesso la password comunicata deve essere cambiata e si devono inserire 2 domande di sicurezza con relativa risposta utile per l’eventuale ripristino della password.In questa fase può essere concessa, mediante una apposita funzione del sito TS, delega a terzi per la trasmissione dei dati. Si rammenta, che nel caso di documenti fiscali emessi in forma cartacea, i soggetti delegati possono essere individuati nell’ambito dei propi consulenti commercialisti.

Invio dei datiDevono essere inviate entro il 31 gennaio 2016, i dati relativi alle prestazioni sanitarie pagate da privati cittadini nel 2015, anche se la data della fattura è di un altro anno.Non devono essere comunicate le fatture non emesse nei confronti dei privati cittadini e non relative a prestazioni sanitarie (es. consulenze o prestazioni erogate ad altri professionisti o soggetti con partita IVA).Quindi l’Odontoiatra o ortodontista che presta unicamente consulenza ad altri studi odontoiatrici non è soggetto ad alcun obbligo e non viene interessato dalla presente normativa.

Sanzioni IIn caso di omessa, tardiva o errata trasmissione dei dati è prevista una sanzione da un minimo di 100 euro a un massimo di 50.000 euro. Nei casi di errata comunicazione dei dati la sanzione non si applica se la trasmissione dei dati corretti è effettuata entro i cinque giorni successivi. Se la comunicazione è correttamente trasmessa entro sessanta giorni dalla scadenza, la sanzione è ridotta ad un terzo con un massimo di euro 20.000.In fase di prima applicazione della normativa, per il 2015, la Legge di Stabilità (L. 28/12/2015, n. 208) ha disposto che non si fa luogo all’applicazione delle predette sanzioni, nei casi di breve tardività (ma cosa si intende per lieve tardività?) o di errata trasmissione dei dati, se l’errore non determina un’indebita funzione di detrazioni o deduzione nella dichiarazione precompilata. Quindi, in caso di omessa trasmissione la sanzione è sicuramente dovuta.

L’adempimento previsto dall’articolo 3, comma 3 del D.Lgs. 21 novembre 2014 n. 175, noto come Decreto “Semplificazioni fiscali”, di comunicazione da parte dei soggetti esercenti un’attività sanitaria, ed in particolare dai medici chirurghi e odontoiatri, dei dati relativi alle prestazioni sanitarie erogate sta per entrare nel vivo. Ma dovremmo effettivamente procedere a tale invio?

La domanda, come si suol dire, sorge spontanea. Infatti, pur essendo il SUSO uno dei primi sindacati che ha trattato nei suoi vari articoli tale argomento ed ha evidenziato le problematiche connesse, molti dubbi stanno affiorando, quanto meno sulla tempistica richiesta per tale adempimento. Infatti l’articolo 3 comma 3 del D. Lgs 21 novembre 2014, n. 175 ha posto tra i soggetti obbligati alla comunicazione, oltre ai medici chirurghi

ed odontoiatri, le ASL, le aziende ospedaliere, i policlinici universitari ed altre strutture pubbliche e private.

Ricordiamo che la finalità di questa comunicazione è la predisposizione del modello 730 precompilato. Ma come si può ragionevolmente ipotizzare che una struttura ospedaliera riesca in neanche 30 giorni procedere a tale comunicazione, posto che devono essere comunicati anche i ticket per gli esami sostenuti e le visite effettuate.

E viste le finalità, non avrebbe senso prevedere tale comunicazione solo per i medici chirurghi e gli odontoiatri, senza tenere presente che ci sono dei soggetti che vendono protesi sanitarie detraibili ai fini delle imposte sui redditi, ad esempio ottici, per i quali non è imposta tale comunicazione.Nel caso, tuttavia, si dovesse procedere ad essa si evidenziano le varie fasi per l’espletamento di tale adempimento.

Preliminarmente occorre procedere alla registrazione al Sistema Tessera Sanitaria per ottenere le credenziali, che può avvenire, accedendo al sito del Sistema Tessera Sanitaria www.sistemats.it:• on line. In questo caso è indispensabile avere un indirizzo PEC comunicato all’Ordine dei Medici e Odontoiatri;• tramite la Carta Nazionale dei Servizi;• recandosi all’ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di propria competenza.

Ottenute le credenziali si accede all’area riservata del sito cliccando sul link “Accesso con credenziali” per ottenere il pin code e procedere all’invio dei dati. Devono essere comunicati quelli relativi alle prestazioni sanitarie pagate dai pazienti nell’anno 2015, a prescindere dalla data di emissione delle fatture. Non vanno inserite quelle non emesse nei confronti dei pazienti finali e non relative a prestazioni sanitarie (ad esempio consulenze prestate ad altri enti o studi). La comunicazione deve essere effettuata, salvo proroghe, entro il 31 gennaio 2016 per le prestazioni pagate nell’anno 2015.

Potrà essere effettuata anche da un soggetto delegato. Tuttavia nel caso di documenti fiscali emessi in forma cartacea (praticamente per la quasi totalità dei professionisti), i delegati possono essere individuati solo nell’ambito di coloro che già trattano per conto del medesimo soggetto delegante lo stesso documento fiscale per altre finalità previste dalla normativa vigente (in altre parole il soggetto che tiene la contabilità per il medico/odontoiatra).In conclusione non si può che esprimere un giudizio estremamente negativo su tale ultimo adempimento. Le finalità per cui è stato disposto non potranno, se non in minima parte, essere raggiunte; infatti, almeno per il 2015, non tutti i soggetti che prestano spese mediche detraibili sono coinvolti ed in considerazione della tempistica prevista l’adempimento è soggetto ad un elevato margine di errore, soprattutto per le strutture pubbliche coinvolte. Inoltre il nuovo adempimento comporterà un nuovo sicuro aggravio di costi e tempi a carico degli studi odontoiatrici. Non si può che ripetere quanto indicato negli altri articoli, ovvero di restare in attesa degli ulteriori sviluppi.

Maurizio ToniniConsulente fiscale SUSO

In merito alla tempistica dell’invio dei dati relativi ai rimborsi delle spese sanitarie si ritiene opportuno – afferma un comunicato dell’Agenzia delle Entrate - fornire alcuni chiarimenti.. In particolare, è errata l’affermazione secondo cui, a seguito della pubblicazione delle bozze delle specifiche tecniche per la trasmissione dei dati relativi ai rimborsi delle spese sanitarie, sarebbe stato modificato il termine per il loro invio, fissato al 31 gennaio 2016 dal Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 31 luglio 2015. Sono stati infatti confusi due adempimenti diversi in relazione a differenti tipologie di rimborsi. Si conferma, quindi, che le scadenze previste per l’invio dei dati sono le seguenti:1) Entro il 31 gennaio 2016, le strutture sanitarie e i medici trasmettono al Sistema Tessera Sanitaria i dati relativi alle spese sanitarie e ai rimborsi effettuati nel 2015 per prestazioni non erogate o parzialmente erogate (allegato A al Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 31 luglio 2015);2) Entro il 28 febbraio (per il 2016 entro il 29 febbraio visto che il 28 è domenica), gli enti e le casse aventi esclusivamente fine assistenziale e i fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale inviano all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sanitarie rimborsate nell’anno 2015 per effetto dei contributi versati dai contribuenti iscritti a tali enti e casse (bozza delle specifiche tecniche pubblicatasul sito dell’Agenzia il 23 dicembre 2015). Resta pertanto fermo l’obbligo di trasmissione entro il 31 gennaio al Sistema Tessera Sanitaria dei dati relativi ai rimborsi effettuati dalle strutture sanitarie e dai medici per prestazioni non erogate o parzialmente erogate.

IX Convegno Nazionale "Ortodonzia Legge e Medicina Legale "

Modena 8/9 aprile 2016

Quarantennale del SUSO

"Cambio Passo": La responsabilità professionale del Team Ortodontico,

nuovi scenari.

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Premiodi GiornalismoObiettivo del Premio è diffondere un'informazione "sana" in medicina, in particolare di odontoiatria, favorendo un corretto uso dei media. Il concorso prevede una partecipazione gratuita e "automatica".Saranno valutati, da un'apposita commissione, gli articoli diffusi sui media italiani (carta stampata, web, tv e radio) che hanno favorito la conoscenza e l'appropriatezza del diritto alla salute del cittadino e colmato l’"asimmetria informativa" che – osserva un comunicato CAO - troppo spesso allontana il cittadino dall'approccio ad una adeguata cura. Previsti 5 premi del valore simbolico di 1.000 euro ciascuno. I dettagli del bando sono stati illustrati in occasione delle giornate nazionali dedicate allo studio delle cure più avanzate in odontoiatria e dell'Assemblea Nazionale dei Presidenti CAO, cui hanno preso parte oltre 400 professionisti da tutt’Italia.

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NORME E PRASSI

No a giochi di parole se la posta è la salute

Contro il marasma della pubblicità selvaggia voluto dalla legge Bersani che disorienta i cittadini allontanandoli da una corretta informazione sanitaria, la FNOMCeO ha promosso un premio ("Good Writing") dedicato al giornalismo di qualità. L'iniziativa presentata il 5 dicembre a Taormina col patrocinio dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti, del Collegio Docenti e dell'ENPAM, nasce per contrastare i mezzi di comunicazione non professionali e l'uso inappropriato di Internet e social network che spesso diffondono notizie imprecise o non verificate. Fine dell’iniziativa: tutelare e incentivare la stampa "certificata" e chi svolge il delicato ruolo dell'informazione con competenza e correttezza. Un riconoscimento volto a "creare una sinergia tra mondo odontoiatrico, stampa e opinione pubblica - sottolinea il Presidente Nazionale della CAO, Renzo - dal punto di vista sanitario, per raccontare e illustrare i problemi e le questioni della nostra professione e da quello scientifico, alla luce della continua evoluzione delle cure. La mission affidata ai giornalisti è di essere non solo divulgatori di notizie ma soprattutto formatori, con l'obiettivo di trasferire ai cittadini giusti messaggi e conoscenze utili per una scelta libera, lontana da induzioni pubblicitarie o contenuti distorti e approssimativi". Un aiuto al "buon giornalismo", perchè vengano promossi i valori della verità, sobrietà e adeguatezza, nel rispetto dell’etica e della deontologia. "Good Writing" si rivolge a 5 categorie (stampa cartacea, TV e radio, giornali online e web TV, giornalisti under 35 e stampa specialistica) con altrettanti

premi, del valore ognuno di mille euro (vedi bando su www.omceo.me.it). I criteri di assegnazione del premio riguarderanno soprattutto la ricerca della verità, il rispetto del diritto di cronaca e della dignità professionale, la competenza e precisione nel raccontare fatti di buona ma anche le vicende di mala sanità", colmando una ’"asimmetria informativa" che - dice un comunicato CAO - troppo spesso allontana il cittadino dall'approccio ad una adeguata cura”. La partecipazione al concorso è gratuita e "automatica": occorre prestare attenzione all'importanza di una corretta informazione sanitaria per non screditare il giornalista ma soprattutto il sanitario che decide di promuovere la sua immagine e professionalità. Non sono infrequenti casi di segnalazioni all’Ordine di redazionali contenenti informazioni inattendibili o addirittura false che espongono l'iscritto a sanzioni disciplinari: infatti la responsabilità di quanto riportato in questo tipo di articoli, spesso collegati ad inserzioni pubblicitarie adiacenti, ricade sullo stesso collega, pur essendo l'articolo firmato da un giornalista professionista. Un rischio corso da chi non conosce o ignora deliberatamente le regole deontologiche.

“Sinergia tra dentale, stampa e opinione pubblica”segue da pag.1

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nella legge di stabilità, approvata poco prima di Natale senza dare concretezza alla speranza di quanti avevano creduto di vedervi anticipare gli articoli 7 e 8 sulla responsabilità. Sono queste infatti le due disposizioni che con l'art. 6 interessano maggiormente anche gli odontoiatri, nel contesto dei 14 articoli di cui è composto il d.d.l.. I primi cinque infatti, pur di grande importanza, definiscono i principi generali sulla sicurezza delle cure, sulla gestione del rischio sanitario mediante monitoraggio, prevenzione e risk

management, sull’osservatorio nazionale la trasparenza dei dati riguardanti più ospedali e strutture che non i liberi professionisti.Di grande rilievo per gli odontoiatri sono invece l'art. 6 che modifica il codice penale e l'art. 7 bis che subordina l'azione risarcitoria ad un preventivo accertamento tecnico volto a verificare l’esistenza di danni quali conseguenza di cure mal eseguite. Per degli odontoiatri liberi professionisti le novità varate dal legislatore sono sicuramente meno incisive di quelle del doppio binario che l'art. 7 ha introdotto per i professionisti dipendenti delle strutture sanitarie, pubbliche o private, i quali rispondono della loro opera solo a titolo di responsabilità extra contrattuale, rimanendo la responsabilità contrattuale in capo all’ente. Le novità sono comunque un discreto passo avanti. L'arma della denuncia e della querela è stata spuntata perché circoscritta solo alla colpa grave o al dolo. La prima viene però esclusa quando, salve le rilevanti specificità del caso, vengono rispettate le buone pratiche clinico-assistenziali secondo le raccomandazioni contenute nelle linee guida. Nel futuro dunque gli uffici giudiziari dovrebbero essere molto meno oberati di denunce di pazienti insoddisfatti, ma soprattutto la denuncia non sarà più lo spauracchio attraverso cui cercar di ottenere un risarcimento a qualunque costo se si pone mente al dato ANIA 2012 che oltre il 60% delle denunce si chiude senza alcun risarcimento.Nell'ambito della responsabilità civile le novità per i liberi professionisti sono di minor portata. Per loro è infatti rimasta ferma la responsabilità contrattuale così come delineata dagli art. 1218, 1228 e 1229 CC, secondo i quali al paziente aspetta provare solo il rapporto contrattuale e il peggioramento del suo stato di salute, mentre grava sull’odontoiatra dimostrare che ciò non è conseguenza di una sua imperizia o negligenza nell’esecuzione delle cure. Due grandi novità introdotte tuttavia in quest'ambito: innanzitutto i pazienti non potranno più fare causa se prima non avranno promosso un accertamento tecnico preventivo per la verifica peritale dell'operato del curante. Lo stabilisce l’art. 8 che fa altresì obbligo al giudice di affidare al consulente il compito di svolgere un tentativo obbligatorio di conciliazione, al quale dovranno partecipare anche le compagnie di assicurazione a pena dell’improcedibilità della causa per danni. Non sarà più possibile in sostanza chiedere i danni sulla base di semplici perizie di parte se prima non sarà accertata tramite un perito del tribunale la sussistenza di un nesso di causalità tra la situazione lamentata e l’opera professionale del dentista.L’altra grande novità, introdotta dall’art. 11, è l’azione diretta del paziente danneggiato nei confronti dell’impresa di assicurazioni che non potrà opporre eccezioni derivanti dal contratto, né le franchigie dovute dall’assicurato. Il coinvolgimento diretto dell’assicurazione dovrebbe quindi consentire ai soggetti danneggiati di trattare direttamente il risarcimento, sollevando i dentisti dalle loro ben note difficoltà nel rapporto con l’assicuratore.Per gli odontoiatri la responsabilità civile rimane dunque sostanzialmente invariata. Tuttavia, il nuovo d.d.l. è un tentativo di trovare un punto di equilibrio tra contrapposte esigenze per cercare di deflazionare il contenzioso aumentato a dismisura nell’ultimo decennio, specie in ambito odontoiatrico. Certo avrebbe potuto essere un tentativo più incisivo e meno timido anche nell’ambito della libera professione. Sarebbe bastato un piccolo sforzo ulteriore introducendo la riduzione dei parametri risarcitori, oggi del tutto sproporzionati rispetto agli standard europei e responsabili degli alti costi delle polizze assicurative. La materia finora è stata disciplinata in piena libertà dai tribunali chiamati a pronunciarsi sulle singole denunce dei danneggiati con valori di uno stesso danno in maniera estremamente discordante se si pensa che la reintegrazione dello stato di salute per la perdita di un dente varia da 1.500 a 9.000 euro.

È un’autonomia gestita in malo modo, con sentenze a getto continuo (negli ultimi 10 anni oltre 200 le massime della Cassazione relative alla c.d. malasanità, rispetto alle 143 dei 60 anni precedenti), spesso discordanti l’una con l’altra entro un ridotto lasso di tempo. Già il decreto Balduzzi aveva individuato la necessità di assoggettare gli indennizzi per i danni da c.d. malpratica alle medesime tabelle già previste dal codice delle assicurazioni per i sinistri della RC auto, ma la previsione è rimasta lettera morta nel d.d.l.. Tutto subito non è facile da ottenere. Forse domani, chissà. Occorre però auspicare che il testo diventi presto legge perché sarà sicuramente un primo passo in avanti nella regolamentazione della responsabilità professionale anche per i dentisti.

Grazie al Ddl sulla responsabilità dei mediciuna Medicina "un po’ meno difensiva"

Roberto LonghinConsulente Legale SUSO

Gianvito Chiarello Segretario Nazionale SUSO

professioni sanitarie, prime fra tutte quella infermieristica, - sottolinea la FNOMCeO - ma, a tutela del paziente e nell'interesse degli stessi operatori sanitari, devono essere chiaramente individuati i ruoli, i compiti e le responsabilità di ogni attore nei percorsi di cura alla persona.Ci colpisce che il nostro atteggiamento di disponibilità al confronto,al dialogo ed alla condivisione venga ripagato con arroganti proposizioni, che purtroppo non fanno che avvalorare la diffusa percezione di pesanti tentativi di erosione delle competenze mediche, con colpi di mano che trascinano qualche politico su posizioni acriticamente oltranziste.Va tuttavia precisato che l’arroganza caratterizza solo alcuni vertici, mentre non compare usualmente nel rapporto quotidiano del medico con le altre professioni sanitarie, in ambito ospedaliero, territoriale e anche nelle numerose occasioni di incontro a congressi e tavole rotonde. Nella realtà quotidiana delle nostre sale operatorie, dei reparti d'ospedale, dei nostri ambulatori, i medici, gli infermieri, le altre professioni sanitarie continuano a lavorare “in squadra” – sottolinea la nota - , mettendo al servizio del paziente ognuno le proprie competenze, e a fare riferimento al medico come decisore ultimo e come primo responsabile della sicurezza delle cure e della riuscita del percorso assistenziale.

Perché dunque si vuole fomentare uno scontro improduttivo, che rischia di creare disorientamento e preoccupazione nelle persone che si affidano alle nostre cure? Siamo ben consapevoli che senza i medici non esiste salute e non esiste sanità: non facciamo, di questo, un motivo e un'occasione di ricatto, ma vorremmo che anche altri acquisissero tale consapevolezza e si comportassero di conseguenza. Al centro della sanità, infatti, non c’è il medico ma c’è una persona malata che necessita di essere presa in carico per una diagnosi e una terapia, che competono al medico e solo al medico.E infine, non possiamo a questo punto non rispondere a quelle parole che ritenevamo sterili sfoghi ma che rischiano di erodere il rapporto di fiducia dei pazienti non solo verso la nostra professione, non solo verso le altre,, ma verso la Politica e le Istituzioni. Dobbiamo infatti prendere atto che è la prima volta che un Senatore della Repubblica Italiana si abbandona all’uso di parole sprezzanti nei confronti di una professione che ha, per la sua storia e per il suo ruolo, una grande connotazione etica, civile e sociale. La Professione medica non è alla “deriva”: - stigmatizza la nota - è alla ricerca di nuove,moderne e qualificate forme del suo esercizio, che tengano conto delle innovazioni scientifiche, cliniche e assistenziali e dei moderni modelli organizzativi.Essere medici non è e non può essere una colpa da espiare ma un servizio da rendere ai cittadini, alla società e al Paese. Noi siamo pronti e non veniamo certo meno al nostro impegno, chiedendo però attenzione e rispetto.I medici sono sempre disponibili al confronto con le altre professioni sanitarie. Questa concertazione è il solo presupposto possibile per una vera riorganizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e per una chiara e condivisa definizione di ruoli, competenze e responsabilità”.

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La legge di Stabilità introduce nuove tutele per gli studenti dei corsi di laurea di medicina e di odontoiatria. I futuri medici e dentisti infatti non dovranno più aspettare l’abilitazione professionale per avere una copertura previdenziale e assistenziale ma potranno iscriversi all’ENPAM già a partire dal quinto anno di corso. A prevederlo è il comma 138-bis introdotto alla Camera.“I corsi di studio di medicina e odontoiatria sono molto lunghi e impegnativi e gli studenti degli ultimi anni già di fatto svolgono attività professionalizzanti. Per questo è doveroso garantire loro le stesse tutele a cui hanno diritto i lavoratori – dichiara il presidente della Fondazione ENPAM Alberto Oliveti –. I futuri colleghi potranno entrare a far parte della famiglia professionale ed essere tutelati da subito e questo grazie alla lungimiranza dei parlamentari che hanno sostenuto l’emendamento Di Gioia”.Questi i benefici possibili per gli studenti del 5° e 6° anno e i fuori corso di Medicina e Odontoiatria grazie all’iscrizione facoltativa all’ENPAM:• Maturazione di anni di anzianità contributiva utile ai fini previdenziali• Tutela in caso di maternità • Immediata tutela in caso di invalidità assoluta e permanente o morte prematura (pensione di circa 15mila euro annui, senza requisiti minimi di iscrizione)• Sussidi straordinari (per eventi imprevisti o per particolari stati di bisogno, per interventi chirurgici o cure non a carico del Ssn)• Sussidi in caso di calamità naturali (per danni a cose mobili o immobili, per ricostruzione)• Accesso a mutui e prestiti erogati con capitali ENPAMI contributi verranno fissati dal Consiglio di amministrazione dell’ENPAM. Gli studenti, comunque, non dovranno pagarli subito poiché l’Ente potrà coprire l’importo con prestiti d’onore da rimborsare dopo l’ingresso nel mondo del lavoro. Per conoscere le modalità e la data di inizio delle iscrizioni bisognerà attendere l’approvazione definitiva della legge di Stabilità e il via libera da parte dei ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia).Il comma 138-bis è stato introdotto con un emendamento dei deputati Di Gioia, Amato, Argentin, Beni, Paola Boldrini, Burtone, Capone, Carnevali, Casati, D'incecco, Fossati, Galati, Gelli, Grassi, Mariano, Mongiello, Murer, Patriarca, Piazzoni, Piccione, Pili, Sbrollini. ENPAM

MELBOURNE - Alla conferenza "Where the Mind Meets the Mouth" svoltasi il 27 e 28 novembre a Richmond, lo psichiatra Manjula O'Connor ha sottolineato il ruolo dei dentisti quali “sentinelle” della violenza domestica. Poiché le donne con lesioni facciali e denti rotti sono spesso più propense a rivolgersi al dentista piuttosto che ad un medico, l'esperto ha auspicato una formazione specifica per insegnare ai professionisti del dentale a sostenere le donne in crisi. «Il 75 per cento delle lesioni legate a questo fenomeno sono inferte alla testa, al viso e al collo» dice O'Connor. «Se sono vittime iniziali e non sanno ancora come comportarsi dinanzi all’episodio di violenza domestica, lo studio di un dentista è il luogo dove una donna può andare senza rivelare retroscena o provare vergogna». Nel suo discorso d'apertura alla conferenza, O'Connor, consulente psichiatra e direttore dell’Australasian Centre for Human Rights and Health, ha sottolineato un aspetto emerso dalla ricerca: una donna che sta cercando di sfuggire a un partner violento spesso vuole sentirsi chiedere se ha bisogno di aiuto. I dentisti quindi non devono temere di offendere le loro pazienti se lo offrono. « I dentisti non devono necessariamente trasformarsi in terapeuti, ma dobbiamo accentuare il loro senso di vigilanza, convincendoli che vi sono donne che si rivolgono a loro come vittime di violenza domestica e che hanno bisogno di essere ben indirizzate » osserva O'Connor. Di conseguenza, auspica una formazione specifica per allertare i professionisti del dentale qualora abbiano il sospetto che qualche paziente possa essere vittima di violenza e sul modo di sollevare il problema durante la visita di controllo. Robert Boyd-Boland, CEO dell'Australian Dental Association, è favorevole a questo approccio «Sarebbe auspicabile una formazione specialistica anche per gli studenti di odontoiatria e una per i dentisti che li metta in grado di riconoscere e assistere i pazienti affetti da traumi correlati alla violenza domestica». Prima di rendersi conto di essere vittima di violenza familiare le donne subiscono In media 27 aggressioni fisiche. Lo riferisce l’Australian Associated Press in un comunicato uscito a novembre.Fonte: Dental Tribune International

Dalla Legge di Stabilità, tuteleper studenti di Medicina e Odontoiatria

Per trattare violenza e traumi,occorre formare i dentisti

NORME E PRASSI

"Jobs Act" e i collaboratori di studioNuovi rapporti professionali

Ha inizio con questo numero la collaborazione con Susonews di Marco Lama avvocato giuslavorista e consulente del lavoro. Poichè oltre alle esigenze cliniche, uno studio odontoiatrico come ben sanno i dentisti ha anche quelle legate all’applicazione di leggi sul lavoro e gestione del personale dipendente, sempre più cogenti e spesso complicate. Riteniamo quindi di dare un utile servizio ai colleghi tenendoli informati con la preziosa collaborazione di esperti, perché non trascurino anche queste incombenze. Per il particolare interesse di alcuni temi, la rubrica non mancherà di suscitare quesiti ed interrogativi, ai quali l’Avv. Lama sarà lieto di dare una risposta su queste stesse pagine o con risposta diretta. Per iniziare, tra le molteplici riforme legislative dell’ultimo anno, sono salite agli onori della cronaca le novità riguardanti i rapporti di lavoro, materia che, innegabilmente, interessa da vicino anche il settore dell’odontoiatria.

Il più immediato rinvio è da farsi al DL 4 marzo 2015 n. 23, che contiene disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti (G.U. 13 marzo 2015 ) in attuazione d’una delle deleghe all’Esecutivo (Legge n.183 del 10 dicembre 2014, c.d. Jobs Act). Tratta del riordino degli ammortizzatori sociali, servizi per il lavoro e politiche attive, semplificazione degli adempimenti, riordino delle forme contrattuali esistenti e dell’attività ispettiva, tutela della maternità e conciliazione di tempi vita/lavoro. Altra menzione va fatta alle modifiche apportate al contratto di lavoro a tempo determinato (D.L. n.34 del 20 marzo 2014, convertito in legge n.74 del 19 maggio 2014), istituto tra i più rivisitati nel panorama giuslavoristico italiano, dal quale è partito il percorso di riforme, ed al lavoro accessorio, per regolamentare le prestazioni lavorative non riconducibili alle tipologie contrattuali tipiche del lavoro subordinato o autonomo, ma caratterizzate da

un limite prettamente economico e dal pagamento attraverso “buoni lavoro” o voucher, per una maggior tutela del lavoratore.Dall’1 aprile 2015, dopo travagliati confronti tra le parti sociali, è stato rinnovato il CCNL degli Studi professionali, riguardante circa un milione e mezzo tra lavoratori subordinati, praticanti e professionisti di studio, ivi inclusi i dipendenti degli studi medici e dentistici. Dispone aumenti retributivi nel prossimo triennio (dall’aprile 2015 sino a settembre 2017) ma anche speciali strumenti contrattuali di assunzione a tempo indeterminato per gli over 50 e inoccupati/disoccupati di lunga durata o novità quali il congedo parentale ad ore.

Le novità legislative possono interessare anche lo Studio del medico odontoiatra?I titolari devono assumere decisioni circa l’instaurazione o la risoluzione di rapporti lavorativi con operatori sanitari con vari ruoli ed incarichi importanti nello Studio - si pensi all’assistente alla poltrona -dovendo districarsi tra innumerevoli difficoltà, anche legate alla tipologia contrattuale più idonea alle specifiche esigenze. Spesso la decisione di non assumere nuovo personale può dipendere da incognite legate ad esigenze di carattere prettamente temporaneo o a momentanei picchi di lavoro, più che ai costi della nuova risorsa. Non tanto nella vigenza del rapporto quanto, piuttosto, nell’eventuale scioglimento. Ebbene, le novità provano ad offrire una risposta a queste esigenze e, con riferimento al lavoro dipendente ed a tempo indeterminato, la novella legislativa consente di risolvere i rapporti di lavoro conoscendo in anticipo quanto meno, i rischi economici cui si andrebbe incontro con un licenziamento ritenuto illegittimo.

Cosa s’intende per tutele crescenti? Semplicemente indicare che, in caso di licenziamento illegittimo quindi, privo di giusta causa o giustificato motivo (oggettivo o soggettivo), si prevede invece della reintegrazione nel posto di lavoro che il lavoratore percepisca un indennizzo economico predeterminato e proporzionato all’anzianità maturata. Il datore di lavoro, prima di esercitare il recesso, saprà in anticipo quanto gli costerebbe la risoluzione del contratto, anche se la decisione fosse considerata illegittima poiché assunta in assenza dei presupposti di legge. La possibilità di riottenere il posto perduto anche con sentenza, era stata già molto ridimensionata dalla legge n.92/2012 (c.d. Legge Fornero), che aveva ridotto drasticamente le ipotesi di ricollocazione. Si tratta, dunque, di un contratto che prevede l’aumento dell’anzianità presso l’azienda ma al contempo consente l’interruzione del rapporto senza reintegro, salvi i casi di licenziamento discriminatorio, nullo, per alcuni licenziamenti disciplinari e per quello intimato oralmente.

Quali operatori del mercato del lavoro risulteranno assoggetti alla nuova disciplina?Il nuovo contratto di lavoro definito a tutele crescenti, trova applicazione solo verso i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato, dopo l’entrata in vigore del Decreto 7 marzo 2015. Pertanto nei confronti dei lavoratori già presenti in organico al 6 marzo 2015, continuerà ad applicarsi la disciplina dei licenziamenti introdotta con la c.d. Legge Fornero (n.92/12). Per tali lavoratori sarà ancora fruibile il processo “veloce” ideato da tale previgente riforma fonte di non poche perplessità e aspre critiche, avendo comportato notevoli difficoltà interpretative e quindi attuative per tutti gli operatori del settore.

A seguito di questa riforma si potrà essere licenziati con maggiore facilità?L’obiettivo è continuare ad offrire tutele ai lavoratori, se vengono licenziati illegittimamente ed, in tal caso, limitando le possibili conseguenze ad indennità che rendano preventivamente quantificabili gli oneri economici connessi. Sulla scia di tali evidenze, ciascuno potrà giungere alle conclusioni che ritiene conformi alla situazione vigente.

Per concludere sul punto, sono stati previsti degli incentivi per le nuove assunzioni?I datori che opteranno per assunzioni a tempo indeterminato a tutele crescenti beneficeranno di agevolazioni fiscali e contributive (ex Legge di stabilità).

Marco Lama, avvocato giuslavorista

Pietro di MichelePresidente Nazionale SUSO

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ODONTOIATRIA LEGALE A cura della SIOF

La professione vissuta in ambito odontostomatologico è caratterizzata dall'aumento del contenzioso medico legale. Responsabili la modifica dello stato sociale ma anche il modello organizzativo nell’erogazione delle cure odontoiatriche, profondamente cambiato.Di qui l’esigenza di formare Odontoiatri forensi dalle competenze particolari in un corso, articolato in 4 appuntamenti a cura della Società Italiana di Odontoiatria Forense (SIOF) in programma a Modena dal 4/5 Marzo 2016. Dopo il successo riscosso dalle precedenti edizioni si rinnova infatti più che mai impellente il bisogno di una formazione teorico/pratica del professionista per un auspicabile approfondimento delle conoscenze dell’Odontoiatria Forense. Questo per potersi cimentare, insieme al medico legale, in una valutazione del danno.

Per informazioni sul nuovo corso di perfezionamento consultare il sito: www.siofonline.ite-mail: [email protected]

Per iscrizioni: emmeduegroupDott.ssa Marta Traversa - M 366 173 66 [email protected] - www.corsiecm.emmeduegroup.it

Riparte il Corso di perfezionamento di Odontoiatria Forense ed Etica

Partecipanti al 1° Corso SIOF di ODT forense Modena

Calendario Corso SIOF

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La scomparsa di Mario Bondi: introdusse in Italia la vettorialità di crescita secondo Jaraback

UOMINI E TEMPI

All’età di 85 anni è mancato il 30 agosto a Roma. Mario Bondi. Laureato nel 1956 in Medicina e specializzato nel ‘58 in Odontoiatria, era divenuto assistente universitario alla Westdeutsche Kieferklinic di Düsseldorf dal ’60 e aveva conseguito nel ’63 la specializzazione in Ortognatodonzia e Ortopedia dentomaxillo-facciale presso l'Accademia di Dusseldorf diretta da Haeupl, uno dei padri dell'Ortodonzia funzionale. Primo Italiano specialista all'estero nel dopoguerra in tale materia, Bondi ebbe modo d’iniziare con la filosofia funzionale che gli permise una visione completa dall'articolazione temporomandibolare alla sinfisi, dai tessuti molli ai duri, così da impostare una diagnosi ed una terapia in un’ottica causale rimasta il suo credo per tutta la vita.

Frequentò in seguito cliniche specialistiche europee ed americane per aggiornamenti, partecipando a corsi post universitari e a congressi. Nel 1961 frequentò la clinica di Schwartz a Vienna, di Koele a Linz per le corticotomie nel 1962 , nel ‘64 di Hotz in Zurigo e nel ‘65 di Fraenkel a Zwickau. Importante fu la frequentazione del Center for Continuing Education di Chicago dal ‘70 all’’ 80 e poi dal ‘73 al ‘95 i corsi di aggiornamento a Friburgo coi maggiori cultori (in particolare con Jaraback) per approfondire la sua filosofia diagnostica e terapeutica.

Divenuto socio ordinario e poi attivo della SIDO, sin dalla fondazione (1968) ne fu consigliere nel biennio1980/1981, collaborando con la Società dal primo congresso fino all'ultimo con relazioni e corsi. Da ricordare in particolare quella al 1° Congresso Nazionale (Numana, 12 -14 settembre 1971) con una relazione sui "Moderni concetti occlusali e loro importanza in sede di valutazione diagnostica e prognostica in ortodonzia". Fondatore nel ‘94 dell’AIFO (Associazione Italiana Funzionalisti Orofacciali) ne fu primo Presidente. Nel 1999 e nel 2002 divenne "Attended clinic " in The Departement of Orthodontics, University of Aarhus, diretto da Birte Melsen, con lezioni di ortopedia dento maxillo-facciale.Bondi ebbe il grande merito di introdurre in Italia nel ‘73 il concetto della vettorialità di crescita secondo Jaraback con tutte le sue ripercussioni pratiche col paziente in crescita. In quegli anni si usava

A Roberto Martina Premio alla carriera della Scuola Medica Salernitana

La grande tradizione storicadella "Schola Salerni"

In occasione della 16a edizione del Premio Internazionale “Scuola Medica Salernitana” il professor Roberto Martina direttore della Scuola di Specialità in Ortognatodonzia dell’Università di Napoli, è stato premiato dalla Scuola Medica Salernitana, la più antica e celebre istituzione medica d’Europa considerata l’antesignana della moderna università. Martina ha ricevuto, il 23 ottobre scorso, il prestigioso Premio a riconoscimento della sua lunga carriera. Laureatosi in Medicina nel 1972 con lode, specialista in Odontoiatria e Protesi dentaria e in Ortognatodonzia, è docente di Ortognatodonzia del Corso di Laurea in Odontoiatria e protesi dentaria dell'Università Federico II di Napoli dal 1982 e dal 1988 è Direttore della Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia nella stessa Università. E’ stato Presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria dal 2002 al 2005 e ricopre attualmente l’incarico di Direttore del Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali della Federico II. Presidente per il biennio 1990-91 della Società Italiana di Ortodonzia, nel cui ambito ha avuto numerosi altri incarichi, è stato Presidente della European Orthodontic Society (biennio 2001-2002) e della Federatio Europea Ortodontia per il biennio 2005-06.Insieme a Martina sono stati premiati dalla Scuola Medica Salernitana il professor Boncinelli, l’infettivologo Pulvirenti (il medico missionario di Emergency sopravvissuto all’ebola), il cardiochirurgo Trimarco e Tiziano Testori, per le sue qualità di clinico e ricercatore. Negli anni trascorsi il premio è stato assegnato a personaggi di grande valore clinico e scientifico come Umberto Veronesi, Rita Levi Montalcini, Gino Strada, Silvio Garattini e Luca Montagnier. Tra gli odontoiatri figurano Nicola Perrini, Fabio Toffenetti, Sandro Palla, Enrico Gherlone, Adriano Piattelli e numerosi cattedratici delle Università di Napoli.

La Scuola si fondava sulla sintesi della tradizione greco-latina completata da nozioni provenienti dalle culture araba ed ebraica, momento fondamentale nella storia della medicina per le innovazioni che introdusse nel metodo e nell'impostazione della profilassi, con un approccio basato fondamentalmente sulla pratica e sull'esperienza, aprendo così la strada al metodo empirico e alla cultura della prevenzione. Le basi teoriche erano costituite dal sistema degli umori elaborato da Ippocrate e Galeno, tuttavia il vero e proprio bagaglio scientifico era costituito dall'esperienza maturata nella quotidiana attività di assistenza ai malati. Le origini della Scuola dovrebbero risalire al IX-X secolo. Di sicuro è noto che nel X secolo la città di Salerno era già molto famosa per il clima salubre e la sapienza dei suoi medici. Di essi si racconta che «erano privi di cultura letteraria, ma forniti di grande esperienza e di un talento innato». Infatti in questo periodo la natura degli insegnamenti era fondamentalmente pratica e le nozioni venivano tramandate oralmente. La Scuola di Salerno cresce e si sviluppa fino a raggiungere il massimo del suo splendore tra il X e il XIII secolo. A quell'epoca giungevano alla "Schola Salerni" persone provenienti da tutta Europa, sia ammalati che speravano di essere guariti, sia studenti che volevano apprendere l'arte della medicina. Il prestigio dei medici di Salerno è largamente testimoniato dalle cronache dell'epoca e dai numerosi manoscritti conservati nelle maggiori biblioteche europee. Nel 1231 l'autorità della scuola veniva sancita dall'imperatore Federico II: nella sua Costituzione di Melfi si stabiliva che l'attività di medico poteva essere svolta solo da dottori in possesso di diploma rilasciato dalla Scuola Medica Salernitana. Nel 1280 Carlo II d'Angiò approvò il primo statuto in cui la Scuola veniva riconosciuta come Studium generale in medicina. La Scuola cominciò a perdere via via importanza con la nascita dell'Università di Napoli, e di altre università più giovani: Montpellier, Padova e Bologna. L'istituzione salernitana tuttavia rimase in vita per diversi secoli finché, il 29 novembre 1811, fu soppressa da Gioacchino Murat in occasione della riorganizzazione dell'istruzione pubblica nel Regno di Napoli. Dopo secoli di effettiva assenza della Scuola Medica Salernitana, il 18 ottobre 2005 fu firmato il protocollo d'intesa per l'istituzione della facoltà di medicina nell'Università di Salerno. Il 14 settembre 2012 fu, invece, inaugurato l’EBRIS (Istituto Europeo di Ricerche Biomediche) nei locali del recuperato Convento di San Nicola della Palma, in via De' Renzi, una delle probabili sedi della scuola. Il 31 gennaio 2013 è stato firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri il decreto per l’istituzione dell'Azienda Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona - Scuola Medica Salernitana.

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Il professore Roberto Matrtina attorniato dai suoi allievi

Scuola salernitana

Maso Caprioglio

l'applicazione biofisica delle forze per risolvere la malocclusione con il Light-wire Edgewise e l’ausilio dell'ing.Fizzel, per calcolare le forze, sempre, secondo le caratteristiche della crescita e funzione. “Si considerava come termine di trattamento - ebbe a dire un giorno a Damaso Caprioglio - quello

caratterizzato da un'articolazione coerente alla crescita raggiunto con una tecnica che diventa arte”.

Docente dal ‘75 al ‘96 presso la Scuola di specializzazione dell'Università di Padova diretta da Benito Miotti e dal ‘97 al 2004 presso la Scuola delle Università di Cagliari

e di Ferrara, Bondi fu socio di numerose società ed associazioni ortodontiche italiane ed internazionali. Suoi alcuni libri di testo per le Scuole di specializzazione in ortodonzia, sui quali si sono formati buona parte degli ortodontisti italiani: "Terapia ortopedica funzionale dell'apparato stomatognatico: biomeccanica degli attivatori secondo la nuova evoluzione del pensiero ortodontico" (edito dalla Masson), uscito in una 2° edizione ancora più estesa e completa .

Altro volume importante sulla: "Mioterapia oro facciale cranio-cervicale" (Masson), viene pubblicato in tedesco dalla Quintessenz-VerlagGmbH. Viene infine ricordato

un altro suo libro sul "Biotrattamento funzionale selettivo delle dismorfosi oro facciali" (Edizioni Martina), una presentazione redatta da Damaso Caprioglio.

Negli ultimi anni con uno splendido trattato pubblicò la summa delle sue ricerche: "Diagnosi e terapia causale delle malocclusioni" arricchito dall’indimenticabile presentazione di Thomas Rakosi

(Edizioni Internazionali CIC).

Ricevette molti premi, il migliore quello tributatogli della Scuola dell'Università di Ferrara diretta da Giuseppe Siciliani che volle, attraverso le evoluzioni dell'Ortodonzia italiana di 10 "Padri " o "Pionieri", studiare la crescita della disciplina negli ultimi cinquant'anni. Fu la tesi di specialità di Anna Paganelli (relatore Siciliani). Il primo di tali "Padri" fu Mario Bondi e nell'Aula Magna dell'Università di Ferrara, partecipò insieme ad altri alla discussione della tesi. Ricercatore e professionista, sarà di stimolo soprattutto ai giovani nel far progredire la disciplina.

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Catapultata a Torino nel 1986 nel reparto di Ortodonzia delle Molinette, con una laurea in Medicina e niente altro, scoprii una branca dell’odontoiatria di cui mi innamorai subito. L’unico amore, mio figlio Alberto a parte, che abbia resistito a molte intemperie, mai scalfito da altri amori collaterali che pur coltivo (quali comunicazione, giornalismo, attività sindacale, l’impegno nell’Ordine dei Medici e, last but not least, il leggere e lo scrivere). A proposito: oltre che a qualche pubblicazione di carattere scientifico, collaboro anche con testate come il giornale dell’Avis, a carattere più divulgativo. Ancora: non so perché, ma mi chiedono spesso di organizzare qualcosa. Forse perché si sono accorti che mi piace creare eventi e sono un'entusiasta.

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TESI IERI, OGGI, DOMANI

Patrizia Biancucci: “i disturbi dell'ATM, questi grandi impostori!”Rapporto tra malocclusione e postura

Quando e dove ti sei laureata?Laurea in Medicina e Chirurgia il 9 aprile 1986

Quando ti sei specializzata?Dopo sei anni di frequenza quotidiana mi sono specializzata in Ortognatodonzia il 17 dicembre 1991. “Gnato”, alias Articolazione temporo-mandibolare, era l’ossessione del nostro maestro, Pietro Bracco e quindi la nostra persecuzione. (speriamo che questo non lo legga!)

Quale fu il tema? Il titolo della tesi “ Patologie occlusali in rapporto alle deviazioni scoliotiche del rachide”, vale a dire il rapporto tra

malocclusione e postura, conteneva il tema che potremmo riassumere così “Disturbi atm: i grandi impostori!”

Perché scegliesti proprio quello?Una scelta obbligata, per la fortuna di noi allievi della Scuola di Torino, costantemente riuniti attorno al professore che ci metteva a dura prova come immagino succedesse alla scuola socratica dove la maieutica, vale a dire “l’arte della levatrice”, tirava fuori dall’allievo quello che Bracco intendeva e intende per filosofia, cioè “pensare secondo idee chiare e distinte”. Antesignano, spesso profetico il Maestro ci costringeva a sbattere contro il muro dell’ottusità odontoiatrica e ortodontica, ripetendo all’infinito concetti come il meccanismo della respirazione craniale, il delicato ruolo delle suture craniche, la funzione delle meningi nella regolazione del fluido cerebro-spinale, la crescita cranio-facciale.

Non ricordo una sua lezione senza la ferma esortazione ad un approccio unitario (oggi si dice olistico) al corpo umano, che tende costantemente all’autoequilibrio. Era normale affiancare alle tecniche di spostamento dei

denti gli spunti derivati dalla Kinesiologia Applicata in ambito odontoiatrico ed ortodontico in particolare, riconducibile all’equilibrio posturale come concetto dinamico! Il continuo riaggiustamento della forza muscolare tra muscoli antagonisti che collegano gambe, bacino, colonna, spalle, testa. A un certo punto non stavamo più a meravigliarci che la causa di uno squilibrio a carico dell’apparato maxillo-mandibolare potesse essere ricercata a livello spinale, cioè in aree lontane senza apparente relazione con la zona inizialmente colpita dalla patologia: forme ascendenti, discendenti, test

di Meersseman, tecnica di Alexander, trigger point, articolatore, pedana stabilometrica e tanto altro facevano parte dell’insegnamento quotidiano, la cui parola d’ordine era interdisciplinarietà, vale a dire l’approccio al paziente disgnatico con problemi posturali, sia da parte dell’ortodontista che dell’ortopedico e del fisiatra.

Come vedi oggi quel tema?Niente di più attuale: basti pensare che la Tecnica di Alexander è parte integrante del corso di arte drammatica della Royal Academy of Dramatic di Londra! Alexander infatti era un attore nato in Australia nel 1869 che, avendo dovuto interrompere la sua brillante carriera a causa della costante perdita di voce, si dedicò allo studio del rapporto tra posizione testa-collo e modifica della voce, fino alla morte avvenuta nel 1955. Il chiropratico Jean Pierre Meersseman, ideatore dell’omonimo test che sfrutta uno splint dentale per modificare la postura, è ancora in piena attività in Italia. Gli osteopati, i fisiatri e altre figure professionali inviano i pazienti dal dentista e/o dall’ortodontista consapevoli dei rapporti, spesso “tesi e difficili”, tra occlusione e postura.

Quali potrebbero esserne i possibili sviluppi?La mia impressione è che i dentisti preparati in questo senso siano ancora troppo pochi, forse perché più attenti alla tecnica che fa dell’odontoiatria italiana una delle migliori al mondo. Se poi un ortodontista non ha ben chiaro il circolo virtuoso diagnostico che all’interno del team prevede la presenza dell’oculista, dell’otorinolaringoiatra, del foniatra, del logopedista e addirittura del degluttologo, allora vuol dire che il muro di ottusità esiste e resiste. Al momento quelli più attenti ad un tema così centrale mi sembrano gli osteopati e affini, in certi casi al limite della manipolazione sommaria quando inviano i pazienti, magari già trattati ortodonticamente, con raccomandazioni del tipo “La sua occlusione non è corretta, vada dal dentista!”.

Sceglieresti ancora quest’argomento?Si, lo sceglierei e rifarei lo stesso percorso malgrado lo ricordi impegnativo e accidentato ma a una condizione: avere lo stesso Maestro di ispirazione socratica. Perché non c’è altro modo per imparare a pensare con la propria testa, per acquisire la padronanza nella professione, per non dimenticare l’umiltà e per ricordare che “più so, più so di non sapere”.

Questa è la volta di una professionista, peraltro piuttosto nota nel mondo medico per la sua vivacità di carattere e per gli incarichi ordinistici ricoperti a ricordare i tempi della tesi, le motivazioni che le ispirarono “quel tema” su cui scrivere e che cosa ne è stato nei tempi trascorsi.

Un amore senza tradimenti

Claudia Tosi

Patrizia Biancucci laureanda durante la discussione della tesi

Patrizia Biancucci

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Il Castello Reale di Moncalieri (Torino) passato alla storia per il famoso “proclama” che vi venne emanato da Vittorio Emanuele II nel 1849, ha ospitato il 26 novembre una serata di celebrazione del cinquantenario di fondazione dell’ospedale di Nord Kinangop (Kenya) a 150 km da Nairobi . Dopo il saluto del Sindaco, Paolo Montagna e del vice presidente della Regione Piemonte, Nino Boeti, in rappresentanza dell’Ordine ha parlato Patrizia Biancucci, medico ortodontista, e collaboratrice di SusoNews, ricordando il contributo volontario anche degli odontoiatri, tra i tanti specialisti, allo sviluppo dell’Ospedale. Presentato nel corso della serata da Vittorio G. Cardinali, giornalista e storico, anche il volume Passaggio a Nord Kinangop edito da Carlo Delfino e scritto da Bruno Frea, Ordinario di Urologia all’Università di Torino e Direttore della scuola di specializzazione. Volontario, da anni, a Nord Kinangop, Frea ha raccolto nel volume esperienze e testimonianze di oltre 200 specialisti volontari che frequentano l’Ospedale, lette ad un pubblico attento da Elena Ruzza, attrice professionista.A rendere più tangibile la realtà di Nord Kinangop, anche una mostra di foto scattate dagli operatori sanitari, in cui si colgono aspetti di una realtà ospedaliera in continuo divenire. A rendere più preziosa la Festa al castello, infine anche un concerto per tromba e pianoforte: Davide Sanson, prima tromba dell’Orchestra Filarmonica di Torino e Andrea Boccaletti, pianista emergente, hanno eseguito brani di Hansen, Brahms, Schumann, Vizzutti e Gershwin. I proventi del CD con la registrazione del concerto e dalla vendita del libro, verranno devoluti a Kinangop.

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VARIEVNord Kinangop Hospital

Festa al Castello per i 50 anni

Castello Savoia di Moncalieri

Andrea Boccaletti (pianoforte), Davide Sanson (tromba)

Dal Forum di Bologna: per la visibilità professionale, strumenti digitali e web

L’odontoiatra é prima un uomo, poi un medico e oggi deve anche essere un imprenditore. Essendo oggi anche un imprenditore di se stesso e della sua attività, ha bisogno di identificare: obbiettivi, strategia d’impresa e marketing. Alla base del marketing abbiamo la comunicazione: il famoso passaparola tra pazienti. Ma ad oggi abbiamo avuto numerosi cambiamenti nello stile di vita e la grossa novità è la comunicazione attraverso il web. La rete è un mezzo che annulla le distanze e permette di raggiungere un elevato numero di persone in poco tempo. Charles Darwin, nella sua teoria dell’evoluzione, sosteneva che non è la specie più forte a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio ai cambiamenti. Internet è la chiave di volta del nostro secolo: oggi non essere presenti nel web vuol dire non adattarsi. Basti pensare che Il 66% pazienti tra i 25-54 anni utilizza internet, il 33% cerca notizie sulla salute su internet e il 50% conclude un acquisto dopo aver ricevuto una newsletter. Per essere presenti sul web si hanno vari strumenti di web marketing (la branca dell’attività di marketing che sfrutta il canale per studiare il mercato e sviluppare i rapporti commerciali, attirando utenti di internet interessati ai suoi prodotti/servizi): Mail, Sito Web, Blog, Social Network. Per sfruttare al meglio gli strumenti a disposizione ed essere efficaci sul web è necessario un team di lavoro composto da professionisti della comunicazione, grazie ai quali vengono definiti i punti chiave per l’efficacia degli strumenti stessi. Ad esempio il sito web deve essere compatibile con le varie piattaforme (pc, smartphone e tablet), visibile (facile da trovare all’interno della rete) e di semplice struttura (di facile lettura). La maggior parte del pubblico ha un profilo Facebook quindi anche noi

dobbiamo essere presenti con la nostra pagina fan (profilo dell’attività). Nell’uso dei vari strumenti, dobbiamo essere professionali e trasparenti, dimostrare l’amore per il nostro lavoro: tutto ciò che inseriamo nel web non deve essere un elogio a noi stessi, il paziente deve vedere cosa facciamo e come lo si fa. Oltre agli strumenti esterni si hanno a disposizione strumenti digitali interni. Molti studi non si occupano solo di ortodonzia, ma non tutti i pazienti lo sanno. L'unione di diverse figure professionali quali programmatori, sviluppatori e designer, darà vita a una squadra in grado di presentare i propri clienti attraverso un'immagine credibile e un'identità solida. È sotto gli occhi di tutti che con il passare del tempo i metodi più classici di pubblicità stanno cambiando forma, passando sempre più da un sistema

“analogico” a un sistema “digitalizzato”. Il classico volantino, così come la brochure informativa e tutti gli altri sistemi di comunicazione cartacea, sono stati ampiamente utilizzati e hanno perso ormai buona parte della loro efficacia. Da questo nasce la necessità di un sistema più innovativo, capace di attirare l'attenzione, informare e intrattenere i propri clienti, attraverso la proiezione su monitor di contenuti digitali sempre aggiornati e la capacità di rendere dinamica una sala d'attesa fornendo contenuti utili (come per esempio le ultime notizie, il meteo o consigli pratici inerenti prodotti, servizi e prestazioni) e allo stesso tempo promuovere la propria attività.

Federico Picchioni

Alessandra Leone, Federico PicchioniConsiglieri Nazionali SUSO

Per info e iscrizioni: www.sido.it

Alessandra Leone

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Massimo Ronchin, “interprete della musica dell’animaed architetto del sorriso di un bambino”

Un “figlio d’arte”: così si definisce Massimo Ronchin che tra le sue numerose cariche ricopre attualmente quella di Istruttore presso la C. Tweed Foundation for Orthodontic Research: “Mio padre faceva l’odontotecnico – dice - ma siccome all’epoca l’abusivismo dilagava, decise di iscriversi all’università. Si laureò quando io avevo circa otto anni. Per questo motivo ho sempre frequentato fin da piccolo il laboratorio sviluppando una certa manualità in tutto. Era un uomo caparbio, che mi ha insegnato una cosa fondamentale: se devi fare una cosa, falla bene”.

L’altra cosa importante che gli ha lasciato in dote è stata la responsabilità. “Mio padre capì subito che non saremmo andati d’accordo. Mi accompagnò per circa un anno nello studio di Mestre e poi mi lasciò solo. Ancora oggi mi occupo di quello studio: restare da solo fu per me una palestra durissima ma vitale. Mi insegnò il senso dell’autonomia, la capacità di affrontare i rovesci stando da solo davanti al mare. E’ stato un dono impagabile”.

Un ricordo dolce, questo di Ronchin. Non solo è uno degli uomini che in Italia tengono alto il nome dell’Ortodonzia, la Scuola di specialità a Cagliari gli deve molto. Non sono pochi gli allievi che lo definiscono “una mente illuminata”, ma anche un musicista “d’istinto”. Che significa ? “Molto semplice. Sono di origini veneziane, quindi portato ad orecchiare di suo non solo l’acqua di

Laureato in Medicina all’Università di Firenze nel 1972, specializzato in Ortognatodonzia a Padova (1977), Massimo Ronchin, Active Member dell’Angle Society of Europe, ha ricoperto nella sua carriera molte autorevoli cariche. E’ stato Presidente della European Society of Lingual Orthodontics (E.S.L.O), Past-President della SIDO ed Active Member dell’EAED, European Academy of Esthetic Dentistry. Già Professore aggregato Facoltà di Medicina e Chirurgia a Cagliari è anche un Active Member della Società Italiana di Ortodonzia Estetica (IAED).

Malamocco, come Hugo Pratt ed i gabbiani che vi volteggiano sopra, ma spazialmente più vicino degli altri alla bellezza”. Le infinite opere d’arte che Venezia racchiude in sè lo hanno quindi reso sensibile, più duttile anche nell’uso delle mani.“Vede, un veneziano è una persona con una pacatezza interiore diversa. Noi siamo abituati all’arte, al bello. Sono diventato ortodontista per caso. Nel 1975 il Prof. Benito Miotti, a Padova, mi avvicinò all’Ortodonzia, che all’epoca non mi prendeva più di tanto. Poi sarebbe diventata la mia vita”. Si, ma la musica...?“ Avevo circa 9 anni – dice - Mi portarono a vedere “Luci della ribalta” con Charlie Chaplin. Quando tornammo a casa, mi

sedetti al pianoforte che avevamo in salotto e cominciai a suonare l’aria del film. Ad orecchio, a mani nude, direi. I miei genitori restarono sorpresi. Mi affidarono ad una maestra ma io detestavo studiare la musica, esser soprattutto tiranneggiato dal solfeggio. Quindi proseguii senza la maestra.

In terza media – continua - essendo stato promosso brillantemente, mio padre volle regalarmi un pianoforte verticale. Il mio rapporto con la musica allora risorse dalle ceneri e mi ritrovai sulle navi da crociera come pianista. Mi venne anche offerto un contratto di nove mesi per suonare ad Oslo, ma io scelsi la Medicina, pur continuando a fare il musicante. Non posso

definirmi un musicista per il semplice motivo che non ho mai letto la musica”. Il suo rapporto con le note è qualcosa di ancestrale, una specie di dono arrivato in sorte a chi sa far risuonare un pianoforte senza averne le chiavi. Ha sempre suonato in prevalenza musica leggera e jazz: Burt Bacharach, per fare un esempio, è uno dei suoi cavalli di battaglia, ma non si è mai dedicato alla classica. Lo si immagina come un pianista sull'oceano che egli ama fronteggiare con il sorriso lieve di colui che maneggia la musica leggera, la più adatta a svuotare la testa dalle responsabilità di uno studio medico dove il lavoro assume talvolta ritmi febbrili.

Se gli si chiede che rapporto abbia con la musica e cosa sia l’ortodonzia per lui si capisce subito che tipo di artista si celi sotto il camice dello studioso di medicina. “Vede, il termine ortodonzia deriva dal greco e significa denti diritti, ossia

la tecnica di raddrizzare i denti. Noi usiamo quest’arte soprattutto con i bambini - osserva - che diventano per noi quasi dei familiari, in un rapporto in continua evoluzione. I denti formano il sorriso, forse l’arma più potente di cui disponga il genere umano, non rientrando nelle classificazioni canoniche degli oggetti atti ad offendere.

Con un sorriso – commenta - lei può conquistare chiunque. Un bambino senza sorriso è come un giardino senza fiori. Questo, per favore, lo scriva: è una frase che mi disse a Padova Alessandro Pozzi, un grande imprenditore. Tenga presente che l’ortodontista è una specie di architetto del sorriso. Noi siamo costruttori e custodi dei sorrisi dei bambini”.

Capito. Ma la musica, professore, dove la mette, io non l’ho ancora compreso. Mi dice in che rapporto sta la musica all’ortodonzia? “Ma è così semplice. I denti dell’uomo sono tutti lievemente diversi ma si assomigliano moltissimo, per lucentezza, biancore e dimensioni. Costituiscono un unicum in natura. Pensi a certi predatori con denti molto sviluppati, come i canini. Bene, l’uomo può invece contare su di una certa uniformità estetica. Non le viene in mente che i denti assomiglino alle note di un pianoforte ?”.

Un’illuminazione a giorno che scoppia in testa, una specie di fuoco greco sul mare, capace di bruciare le acque. “Vede – sottolinea - il sorriso è la parte più importante che noi mostriamo. Se ci pensa, il sorriso è il passaporto nella vita. Un chirurgo estetico che rimodella un seno, o anche un gluteo,

interviene su parti del corpo destinate ad essere nascoste dai vestiti e mostrate soltanto a chi vogliamo noi. Il sorriso no, scatta subito come un flash. Quando penso a quelli dei bambini penso ad una cattedrale. Per questo, ecco, io penso di essere un architetto: non un funzionalista, non un ingegnere. Sono un architetto dell’emblema più significativo della felicità: il sorriso”.

Non pensa che lavorare soltanto - quasi prevalentemente - con i bambini possa essere un limite? “Ma vuole scherzare? I bambini sono un materiale

umano meraviglioso, conchiglie dove puoi sentir risuonare tutti i suoni del mondo, dal mare al cielo. Sono aria e acqua, sole e tramonto. I bambini mi hanno regalato i suoni più dolci della mia vita”.

Scusi ancora una domanda: è vero che lei va in barca a vela? “Sto cercando di imparare. Per il momento sono un uomo che prende il vento”.

NON SOLO ORTODONZIA

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Alberto Pezzini

Un direttore d’orchestra non solo in studio

Quando ci si rivolge a lui non si sa se chiamarlo Maestro oppure dottore, perché Mario R. Cappellin, 41 anni, infatti, è entrambe le cose. Maestro lo è per aver studiato organo e composizione sotto la guida del compianto Massimo Nosetti al Conservatorio “Ghedini” di Cuneo, tenendo il suo primo concerto come direttore d’orchestra nientemeno che a 16 anni. E’ dottore per essersi laureato con lode e dignità di stampa in Odontoiatria all’Università di Torino. Ora esercita a Pinerolo in un grande studio hollywodiano dopo aver collaborato col padre nello studio di Scalenghe (Cuneo). Appassionato di musica e pianista per diletto, è stato il padre ad avviarlo allo studio delle note. “Ci teneva che mi impadronissi di uno strumento – racconta in un’intervista uscita su Dental Tribune – anche se all’inizio non avevo un particolare entusiasmo”.Fu Nosetti divenuta con gli anni una delle sue figure di riferimento ad invitarlo a partecipare al concorso d’ammissione al Conservatorio, la scintilla che fece della musica la passione dominante della vita, si accese nel 1994, dopo un’audizione a Firenze, al termine della quale dimostrò di avere un certo talento. Valeva quindi la pena che studiasse. Di qui i concerti dell’Ensemble Vocale Arcadia, da lui fondato e diretto dal 1990, la creazione dell’Orchestra del S. Giuseppe, la guida dell’Orchestra Giovanile Piemontese di Ivrea, l’esecuzione dei Carmina Burana, nel 2001. Il concerto delle Olimpiadi nel Duomo di Pinerolo (2005) e al Requiem di Mozart nel maggio del 2006 al Conservatorio di Torino.Nel 1999, ultimo anno di Conservatorio, la decisione di Cappellin d’iscriversi ad Odontoiatria, dove fu lui e non suo padre a decidere di non puntare tutto e solo sulla musica. Una scelta “consapevole” la definisce che gli impedì tuttavia di concludere gli studi musicali: “Mi spiace non aver mai conseguito il diploma finale. Però mi sento diplomato nel cuore”. Ho fatto il dentista – ha detto nell’intervista - per venire incontro a persone con problemi. Mi sarebbe piaciuto far medicina, ma anche come dentista si può aiutare molto”. Una sorpresa è data dal fatto che il dentista Cappellin nutre anche un profondo interesse per le Sacre Scritture, avendo co-fondato un’Accademia di Educazione Spirituale ed un Centro per l’analisi di temi connessi alla visione spiritualista della medicina.

Il giovane Massimo Ronchin al pianoforte

Massimo Ronchin interprete, al pianoforte

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LA FINESTRA SUL LABORATORIO