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Nido e sezione Primavera “Simone Weil” Scuola dell’Infanzia “Nuovo Giorno”

Scuola Primaria Paritaria Parificata “Oasi” AS.SO.RI

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AS.SO.RI Nido e sezione Primavera “Simone Weil”

Scuola dell’Infanzia “Nuovo Giorno” Scuola Primaria Paritaria Parificata “Oasi”

Via Grilli, 1 71121 – Foggia

e-mail [email protected] www.assori.it

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La libertà di espressione,

totale, illimitata, di qualsiasi opinione,

senza nessuna restrizione né riserva,

è un assoluto bisogno per l'intelligenza.

Quindi è un bisogno dell'anima,

perché quando l'intelligenza si trova a

disagio l'intera anima soffre…

Quanto alla libertà di pensiero,

si dice in genere il vero quando si dice

che senza di essa non vi è pensiero.

E' ancora più vero dire che

quando il pensiero non esiste

non è libero.

Nel corso degli ultimi anni

c'è stata molta libertà di pensiero,

ma non c'era pensiero.

(Simone Weil, "La prima radice")

LA SCUOLA COME SPAZIO PER IL PENSIERO

La scuola dell'ASSORI si propone come un laboratorio ove far sperimentare ogni giorno ai bambini/e, sin dalla più tenera età, la possibilità di elaborare il pensiero attraverso l'esplicitazione graduale dei propri bisogni primari e attraverso la

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strutturazione di percorsi formativi idonei ad ognuno di loro nell'unicità del proprio stare al mondo.

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LA CULTURA DELL'ATTENZIONE

Una siffatta scuola si presenta come un modello esemplare di ricerca: attraverso la pratica dell'ascolto e dell'attenzione verso l'altro e l'altra, è possibile costruire l'interazione necessaria a promuovere nel bambino la consapevolezza de sé, traguardo della Scuola dell'Infanzia. E' solo attraverso la pratica della relazione infatti che si promuove lo star bene di quanti diventano protagonisti di un processo dinamico, quale è quello dell'apprendimento nella prima infanzia. E' da sottolineare come in questa ottica , dando spazio al bambino in quanto tale e privilegiando la relazione nell'accoglimento delle differenze, viene meno il problema della diversità da integrare. Parole come "integrazione", "handicap", sono obsolete in quanto presuppongono uno standard, la norma e il suo rovescio, la presunta diversità. La cosa più importante, invece, è la capacità di entrare in relazione, con il bimbo costruendo insieme quel percorso formativo che fa crescere ad ampio raggio entrambi, l'uno nella consapevolezza del suo ruolo di educatore che sollecita la sua mente e gli permette di costruire il pensiero. Il risultato è tanto migliore quanto più precoce è l'intervento formativo. Pertanto le prime tappe evolutive sono particolarmente utili per avviare il percorso dinamico dell'apprendimento. Il Nido "Simone Weil" si propone come uno spazio idoneo a soddisfare il bisogno di accudimento proprio della tenera fascia d'età (4 mesi - 2 anni e mezzo). Con 3 sezioni affidate a personale specializzato e formato alla scuola dell'ASSORI, secondo i criteri pedagogici e professionali, i bambini e le bambine vengono progressivamente educati al confronto con i coetanei e gli adulti e alle regole fondamentali della convivenza civile. Vengono altresì, salvaguardati i loro bisogni alimentari ed igienici per una sana crescita globale. Ad oggi il termine integrazione scolastica è stato ormai racchiuso e sostituito con il termine "inclusione", intendendo con questo, il processo mediante il quale il contesto scuola, attraverso i suoi diversi protagonisti, assume le caratteristiche di un ambiente che risponde ai bisogni di tutti i bambini in particolare di quelli con i bisogni "speciali". Tutto questo coinvolge i principali agenti di cambiamento: insegnanti, dirigenti scolastici, comunità scolastica, famiglia e territorio, ognuno con specifiche funzioni.

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Il processo inclusivo dei bambini con bisogni speciali si basa su un pensiero complesso, sistematico, com-partecipato di tutte le realtà che appartengono alla scuola, affinché tramite le azioni di ognuna di esse si possa costruire interventi sinergici e significativi per i bambini con bisogni speciali. Alla luce di tutto questo, la nostra scuola si pone come obiettivo prioritario quello di garantire un rapporto insegnamento - apprendimento incentrato sull'incontro delle due forme di cura, il prendersi cura e l'aver cura messi in atto da entrambi i soggetti coinvolti: il docente e l'alunno. Al docente compete l'assunzione della duplice responsabilità di curarsi dei bambini in quanto persone e dei saperi che essi sono chiamati ad apprendere. LA SCUOLA COME LAVORATORIO DI RICERCA. In una scuola che dà a tutti i suoi destinatari pari opportunità è indispensabile una sinergia educativa e didattica nel team preposto alla conduzione di ogni singola classe/sezione, realtà operativa garante della modalità della relazione. Conoscere l'altro come singola individualità, interagire con chi è vicino partendo dalla propria specificità, accettare la vulnerabilità comune come risorsa per superare i propri limiti e accogliere se stessi e gli altri in un processo di scambio continuo e fecondo: questa è la scommessa di una scuola di qualità. Una scuola che sa sfidare le proprie contraddizioni per superarle e realizzare buone pratiche educative e conseguire lo star bene nello spazio classe/sezione di tutti i bambini, docenti curriculari e di sostegno, educatori e figure specialistiche. Le coordinatrici di ogni singola classe/sezione riconosciute dalla direzione per le competenze acquisite nella realizzazione dei curricoli didattici e delle buone pratiche di interazione, sono investite della consapevolezza che "insieme" si può realizzare una scuola di qualità. Pertanto sono loro ad assumersi la responsabilità della scelta e della valorizzazione delle risorse comuni per garantire la massima efficacia al progetto educativo e didattico. Nasce pertanto la possibilità di "integrare" i saperi, di renderli comune patrimonio di una scuola in crescita e di documentarli perché siano riconosciuti come risorsa dell'intera struttura operativa. LA STORIA DELL'ASSOCIAZIONE E LE MOTIVAZIONI

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L'ASSORI, Associazione Socioculturale per la Riabilitazione è nata a Foggia nel 1981, anno internazionale dell'Handicappato, per volontà e desiderio di alcuni genitori sensibili al problema. Il fine dell'Associazione era quello di creare un luogo aperto a tutti e a tutte, nel quale si potessero svolgere attività sportive, musicali ed educative, tali da consentire la socializzazione e che diventassero occasione per ciascuno e ciascuna di trovare accoglienza e ascolto riguardo a specifici bisogni di esprimere al meglio la propria singolarità. In fedeltà a questi fini, grazie anche al contributo di numerosi volontari, l'Associazione si è dotata di una piscina, di una Scuola dell'Infanzia, ha istituito Corsi di Specializzazione per insegnanti di sostegno, diventando un punto di riferimento significativo non solo nella città, ma anche nella provincia. In continuità con la storia, le premesse e le finalità dell'Associazione, a compimento dell'esperienza iniziata con l'istituzione della Scuola dell'Infanzia, il naturale proseguimento dell'esperienza è stata l'istituzione e di una Scuola Primaria a partire dall'a.s. 1998/99 con una pluriclasse e di un Nido qualificato idoneo ad accogliere ogni diversità. Le motivazioni che hanno spinto a questa scelta sono scaturite dal desiderio di accompagnare anche nel periodo scolare i bambini e le bambine che avevano vissuto un'esperienza così ricca ed articolata nella scuola materna dell'Associazione e addirittura di anticipare alla più tenera età il percorso che mette al centro l'autoespressione e la valorizzazione di ciascuno e ciascuna attraverso la relazione. Il Piano di Offerta Formativa è un omaggio alla filosofa francese Simone Weil le cui parole ci sembra possano illuminare il senso del Piano stesso: i diritti appaiono sempre legati a certe condizioni. Solo l'obbligo può essere incondizionato. Esso si pone in un campo che è al di sopra di ogni condizione, perché è al di sopra di questo mondo. L'oggetto dell'obbligo, nel campo delle cose umane, è sempre l'essere umano in quanto tale. C'è l'obbligo verso ogni essere umano, per il solo fatto che è un essere umano, senza che alcun altra condizione abbia a intervenire (…) Quest'obbligo è eterno. Esso risponde al destino eterno dell'essere umano. Soltanto l'essere umano ha un destino eterno. (Simone Weil, "La prima radice")

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I RAPPORTI CON LA FAMIGLIA L'ASSORI che è nata grazie alla condivisione di bisogni e desideri di un gruppo di genitori, considera la primaria relazione con la madre e le relazioni familiari in genere, come l'elemento fondativo della storia, dei vissuti che fanno la singolarità dei bambini e delle bambine. Poiché la scuola vuole realizzare l'incontro e lo scambio tra culture e tra differenze, vede nella famiglia un ambiente di vita e di sviluppo con cui interagire e cooperare. Una condizione essenziale è quindi la partecipazione e la collaborazione delle famiglie alla vita della scuola, promossa attraverso un percorso pedagogico che affianca e arricchisce quello didattico. Riconoscere ogni bambino e bambina un soggetto forte portatore di diritti comporta la necessità di salvaguardarne l'energia vitale in piena sinergia con l'ambiente educativo familiare. Il bambino, naturalmente curioso, capace di stupirsi e meravigliarsi, vuole mostrare che sa e sa fare, sa aspettare e si aspetta molto, come suggerisce Loris Malaguzzi, è competente fin dalla sua nascita per attivare la relazione, l'interazione e la co-costruzione della realtà. Quanto possiede in pieno i propri sensi, cioè la direzione e il desiderio della conoscenza. Come ogni educatrice, anche i genitori saranno accompagnati a riconoscere i suoi diritti, di accoglierli, a tutelarli con grande senso di responsabilità, con uno sguardo di fiducia che dà valore perché riconosce e fa riconoscere. In tal modo l'amore per i figli non è ingabbiato in nessuna definizione diventando "amore per ciò che con te posso essere io", cardine di una relazione unica, insostituibile, irripetibile. Ed è in questo legame che occorre investire energie vitali per condividere esperienze, ascoltandole e per dare "insieme" significato alla vita cogliendone il senso più autentico.

NORME GENERALI

1. La scuola è il luogo di educazione, di cultura, di formazione tecnica e professionale. Ogni attività che si svolge deve essere indirizzata al conseguimento di queste finalità.

2. La frequenza delle lezioni è obbligatoria per tutti gli allievi. 3. L'alunno è tenuto a presentarsi in orario alle lezioni e al suono della campanella

deve trovarsi già in aula.

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4. Il dirigente scolastico e le insegnanti, periodicamente, convocano i genitori per scambio di informazioni e riflessioni sui problemi specifici e sull'andamento della scuola/classe.

5. I singoli docenti dedicano un'ora settimanale ai genitori per dare informazioni sull'andamento scolastico e disciplinare degli alunni.

6. Per le classi 3°, 4° e 5° i genitori sono tenuti a lasciare i propri figli nell'atrio (accettazione) alfine di avviare un percorso di autonomia e di crescita personale.

Per coinvolgere i genitori degli alunni nel processo di formazione, la scuola predispone varie occasioni di incontro nel corso dell'anno scolastico:

Consiglio di interclasse all'inizio dell'anno scolastico con presentazione dei programmi didattici ed elezione del rappresentante di classe;

Dialogo scuola-famiglia;

Valutazione del primo quadrimestre con consegna del documento di valutazione;

Valutazione finale con consegna della pagella;

La consegna dei documenti di valutazione avviene durante un colloquio, alla presenza delle insegnanti di classe.

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L'ASSORI E LE RIFORME Fin dal suo nascere, la scuola dell'ASSORI si è presentata come una scuola capace di dare valore alla persona umana e creare sinergie con le famiglie, anticipando i principi su cui si fonda il sistema d'istruzione e formazione introdotto alle più recenti riforme (Moratti, Fioroni, Gelmini). Docenti formate attraverso il volontariato e corsi autogestiti di monitoraggio delle proprie esperienze per farle divenire buone prassi, assicurano ad ogni allievo la possibilità di declinare le proprie esigenze all'interno di un sistema cooperativo e non competitivo per costruire la sua identità personale e sociale. Esperti in inglese (madrelingua) e francesi, in informatica e nell'attività fisica e sportiva (palestra e piscina) garantiscono la qualità di ogni intervento teso a promuovere la conoscenza ottimale delle lingue, dell'uso del computer, della valorizzazione della fisicità per esplorare sé e il mondo. La valutazione esplicherà la efficacia e la efficienza di quanto previsto dal POF in armonia con i principi di una Scuola all'avanguardia che promuove lo star bene di ogni sua componente all'insegna di una valutazione che monitorerà le difficoltà e non gli esiti degli apprendimenti, per garantire gli stessi in un'ottica che salvaguardi le singole potenzialità e promuova i traguardi possibili. A fine percorso, la certificazione delle competenze sarà il biglietto di ingresso per il passaggio alla scuola di ordine successivo. CORSI DI FORMAZIONE I docenti della Scuola dell'ASSORI sono formati con corsi finalizzati alla cooperazione ed intersoggettività sia prima dell'accesso all'insegnamento che durante lo stesso, nonché ai progetti curriculari per ogni singola classe e sezione. I corsi si attuano ogni anno con le caratteristiche di un vero e proprio corso di aggiornamento. In una siffatta Scuola occorre costruire curricoli per competenze con cui l'allievo riesca ad elaborare le conoscenze e ad usare strumenti di autonoma organizzazione concettuale. Per conseguire tale risultato bisogna formare i docenti inducendoli a ragionare per competenze con una capacità di definire le strutture epistemologiche delle discipline, cioè i grandi impianti concettuali e gli schemi cognitivo - operativi di essi. Solo in questo modo gli alunni dalla conoscenza in quanto tale approderanno alla conoscenza dei proprio processi cognitivi, realizzando il senso più autentico di ciò che si definisce metacognizione.

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E i bambini in difficoltà avranno nei loro docenti interlocutori capaci di utilizzare anche i codici non verbali utili per una comunicazione sostanziale idonea ad attivare qualsiasi percorso didattico adeguato alle loro potenzialità.

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LA "CURA" DELL'AUTISMO Vero fiore all'occhiello dell'Istituto ASSORI è la "cura dell'autismo grazie a personale qualificato che negli anni ha acquisito competenze professionali altamente specialistiche nello accompagnare la crescita globale dei bambini affetti da tale sindrome e supportano le famiglie accompagnandole con gruppi di autoaiuto e percorsi psicopedagogici adeguati. L'autismo, il più diffuso tra i disturbi generalizzati dello sviluppo, è caratterizzato da compromissione grave e generalizzata in tre aree dello sviluppo: capacità di interazione sociale, capacità di comunicazione, presenza di comportamenti, attività e interessi ristretti e ripetitivi e stereotipati. Le compromissioni qualitative che definiscono queste condizioni richiedono un intervento psicoeducativo efficace e costante che possa rispondere alle molteplici e particolari esigenze che le persone affette da questa sindrome presentano. L'ASSORI, un'associazione che da circa trenta anni si occupa della promozione, della salute e del benessere delle persone con disabilità in un'ottica inclusiva ed integrata, è attiva sul territorio e propone concrete soluzioni e prese in carico delle persone con autismo. La "cura" prevede 1) accoglienza del genitore per rassicurarlo e ottenere la sua fiducia, instaurando un rapporto empatico, nel rispetto dei propri ruoli, 2) accoglienza del bambino per creare circuiti atti a promuovere esperienze capaci di soddisfare i bisogni speciali di questi bambini vulnerabili e indifesi e renderli elementi attivi e interattivi. Il bambino sarà affiancato da un'insegnante che lo supporterà nell'apprendimento didattico e comportamentale in un contesto inclusivo all'interno del quale potrà interagire con i suoi coetanei. In sinergia con figure professionali referenti (psicologi, pedagogisti, operatori, educatrici, logopedisti) si lavorerà per un obiettivo più ampio che vede il bambino al centro di un progetto psico-educativo di autonomia personale e sociale. Tutte le persone che coordineranno il progetto, avranno un punto in comune: dare valore alla persona, rispettando la sua specificità.

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ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DELLE RISORSE La scuola dell'Assori viene considerata il luogo privilegiato per la realizzazione delle sinergie educative didattiche, che sono il cardine di un POF proteso a promuovere il bene comune: del team docente, dei bambini e delle bambine, delle educatrici e delle figure specialistiche dell'Assori. La formula sperimentata negli anni trascorsi ha visto infatti accanto alle insegnanti curriculari e a quelle di sostegno anche specialisti (psicologi, logopediste, pedagogiste, psicomotriciste, istruttori) ed educatori come figure capaci di accompagnare nel corso dell'anno scolastico la crescita globale di ogni bambino e bambina e rimuovere gli ostacoli che possono impedirne o bloccare la formazione evolutiva. Ogni educatore ha un percorso professionale di anni legati ad un'esperienza di vita associativa e di formazione culturale e può coordinare le attività di sostegno diventando figure di riferimento nell'ambito della classe cui è assegnato. Tale figura garantisce la continuità didattica ed evolutiva del sostegno in una struttura nata per realizzare l'integrazione. Nel tempo tale figura è diventata il cardine della inclusione in quanto nelle programmazioni di rito settimanali ha potuto unitamente alla dirigente organizzare e dirigere le azioni d'inclusione. Gli incontri settimanali hanno lo scopo infatti di monitorare il progetto educativo didattico di ogni bambino e di correggere il tiro dello stesso se necessario. Sono proprio questi incontri il cuore di una programmazione che va al di là dei contenuti e ha il fine di promuovere le sinergie educative e didattiche, che sono il punto di forza della struttura. La stessa dirigente o l’insegnante referente responsabile del coordinamento ogni settimana incontra tutte le figure impegnate nella realizzazione del progetto d'inclusione per monitorare le esperienze significative e farle diventare buone pratiche. Organizzare le risorse significa riconoscerle, documentarle e tenerle a disposizione della scuola. Pertanto una insegnante di sostegno se è laureata in lettere e ha tesaurizzato le sue capacità linguistiche professionali può diventare un'ottima insegnante di italiano laddove si configuri la necessità contingente di una risorsa in più rispetto al team della classe. Tale formula "d'integrazione delle competenze", sperimentata negli ultimi anni con efficacia, ha promosso l'inclusione di ogni bambino e bambina ed è stata pubblicizzata nell'ambito del progetto I CARE che ha visto la scuola Primaria Oasi dell'Assori come scuola polo per ricerca - azione finalizzata alla documentazione come risorsa di una scuola di qualità. La stessa formula, monitorata e ritenuta idonea, diventa il cardine del nuovo POF. nel soddisfacimento del bisogno primario di ogni bambino e bambina: star ben in classe, accolto nella sua specificità di

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bambino/na attento/ta e curioso/sa. Ruolo che richiede esperienza, teoria e realizzazione di buone pratiche.

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UNA DIETA ALIMENTARE CORRETTA E PERSONALIZZATA. Il problema della nutrizione e della sicurezza alimentare diventa sempre più pressante poiché è evidente che un sano stile di vita alimentare fin dai primi anni di vita è in grado di influenzare favorevolmente la salute a breve ed a lungo termine. La prevenzione dell'obesità che attualmente ha un'incidenza pari al 17% della popolazione e ale altre anomalie della composizione corporea degli individui alimentati "industrialmente" può essere attuata con una corretta educazione alimentare non solo enunciato o lezione teorica ma ancor più con l'applicazione di una corretta alimentazione a scuola. Inoltre alcune malattie, come il diabete mellito e la celiachia ritenute in passato "rare", attualmente sono divenute più frequenti per cui la scuola odierna spesso si trova ad affrontare problematiche legate da una parte a delicate situazioni metaboliche e nutrizionali. Proprie di emarginazione che potrebbero affiorare nella attività ricreative e sportive. L'Istituto scolastico dell'ASSORI, ha pertanto avviato da più anni un programma di alimentazione corretta per le diverse fasce di età in rapporto

Ai fabbisogni energetici

Ai macronutrienti (proteine, carboidrati, lipidi)

Ai micronutrienti (vitamine, minerali, oligoelementi)

Alla formazione degli educatori nel campo alimentare e terapeutico (diabete, mellito, celiachia)

così da evitare l'effetto obesogeno di un eccesso alimentare di proteine nella prima infanzia, e di ampliare le conoscenze:

Sull'indice glicemico degli alimenti

Su una dieta gluten free

Sui fattori protettivi della frutta e delle verdure. I nostri alunni non solo praticheranno una dieta corretta, ma acquisiranno anche i principi scientifici che ne sono alla base, ciò garantirà loro buona salute per sé e per gli altri componenti della famiglia comunque coinvolta nel programma educativo alimentare. Pertanto a merenda no è permesso l'uso di merendine, patatine o altro e la scuola fornisce la frutta come supporto dietetico necessario per il dispendio delle energie cognitive, con un progetto veramente innovativo che altrove è affidato solo a mera propaganda.

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PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA: UBICAZIONE E STRUTTURAZIONE La scuola è ubicata nella parte più moderna della città di Foggia, in una piazza (p.zza Alcide De Gasperi) che ospita zone giardino ed angoli di ritrovo della gioventù locale. Strade alberate affiancano negozi ed uffici, una scuola media e la biblioteca provinciale. I locali privi di barriere architettoniche, sono ariosi, ben illuminati e provvisti di riscaldamento per l'inverno e di aria climatizzata per l'estate. La struttura attuale ospita: 3 sezioni di nido privato per i più piccini (da 3 mesi a 30 mesi) con personale esperto (puericultrici e insegnanti); 6 sezioni di Scuola dell'Infanzia, ciascuna fornita di servizi igienici annessi alla propria aula; 5 classi della seziona A e 5 classi della sezione B della Scuola Primaria; 3 laboratori di logopedia, per l'intervento precoce di educazione all'uso dei suoni e della parola; 1 aula multimediale come strumento di rinforzo e verifica obiettiva delle attività di base; 1 palestra con gli strumenti utili per la educazione motoria e per l'apprendimento spazio - temporale; 1 piscina per il coordinamento motorio e la riabilitazione attraverso il gioco in acqua; 1 serra ed un giardino botanico per l'osservazione scientifica, e l'approccio al mondo della natura; 1 cucina ben attrezzate a norma di legge, che permette di soddisfare le richieste di mensa con una dieta alimentare impostata per ogni fascia d'età e per ogni ordine di problema (intolleranza alimentare, diabete etc.) 1 auditorium; 1 palestra per la psicomotricità. Le condizioni igieniche e di salute sono garantite dal controllo incessante di una équipe medico-psico-pedagogica. La scuola ospita varie zone ricche di vegetazione e spazi aperti polivalenti, opportunamente recintati. Il personale docente, nella Scuola Primaria, è utilizzato con un tutor in tutte le classi in modo da garantire che ogni classe diventi una unità efficace ed efficiente di operatività didattica e pedagogica, coadiuvata da insegnanti di sostegno. Nella Scuola dell'Infanzia, il personale docente, in numero di 2 unità per sezione, è coadiuvato da un operatore sociale. Un gruppo di consulenti esterni ed un'équipe medico-psico-pedagogica assicura il proprio apporto professionale per l'intero anno scolastico.

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NIDO "SIMONE WEIL"

SEZIONE PRIMAVERA

FINALITA’ DELLA SCUOLA

PRINCIPI FONDAMENTALI

OFFERTA FORMATIVA

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Qualità nella continuità La pratica della condivisione come bene comune I bambini e le bambine della sezione primavera dell’istituto AS.SO.RI. in ingresso nella scuola dell’infanzia mostrano, rispetto ai bambini esterni, un atteggiamento di partecipazione attiva a tutte le proposte didattiche nel rispetto delle regole comuni che contraddistinguono la vita scolastica quotidiana. Finalità della scuola Una scuola che garantisca il soddisfacimento dei diritti - bisogni educativi della “persona in apprendimento”, sembra essere la richiesta formativa essenziale della società contemporanea che richiama l’individuo ad essere cittadino responsabile nella collettività. La scuola dell’infanzia “Nuovo Giorno” AS.SO.RI. Si pone come luogo di incontro con la cultura, con il sapere, con l’altro uguale – diverso da sé. Essa si pone come modello pedagogico – culturale aperto alle molteplici personalità che popolano il “quartiere” scolastico, ponendo al centro della sua specifica opera formativa il bambino/a inteso nel suo essere unità di mente e corpo e nel suo divenire di soggetto libero, responsabile e partecipe del progresso personale e della comunità di appartenenza, accogliendolo in un ambiente che valorizzi le sue esperienze, la sua personalità, i suoi stati d’animo, le sue conoscenze, il suo modo di essere. È il concetto di diversità che si “specchia” nell’identità di ciascuno, nella storia biologica, umana, familiare e sociale delle piccole personalità. L’immagine del bambino che si riflette è quella di un soggetto diverso tra diversi, all’interno di un mondo “multicolore” macchiato di sfumature, di riflessi, di ombre e di luci in cui ognuno è orientato a percepire sensibilmente l’alterità, in un’ottica di reciproco dialogo, di incontro personale e sociale. Essere cittadini nella società del domani significa essere capaci di accogliere la diversità ed essere capaci di avvertirsi diversi in mezzo agli altri; significa non erigere barriere divisorie dal punto di vista umano poiché la libertà, l’uguaglianza, la democrazia, l’offerta di pari opportunità, non sono solo un diritto ma rappresentano il bene comune per eccellenza da salvaguardare e rispettare. È il quadro di una scuola che parte da questi presupposti per divenire creatività operante, per svolgere la funzione di animatrice del potenziale educativo di ogni bambino, stimolo e sostegno del processo di maturazione del senso del sé e della

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disponibilità ad apprendere, progettualizzando ogni “idea” (facendo di ogni idea un progetto) che possa rendere l’esperienza scolastica vera e propria formazione armonica di personalità creative.

I principi fondamentali La scuola dell’infanzia “Nuovo Giorno” AS.SO.RI. si connota come ciclo fondativo nel quadro della formazione di base. A fondamento della sua azione educativa vigono principi che ne garantiscono la qualità dell’offerta formativa. Detti principi sono di seguito indicati:

ACCOGLIENZA

INCLUSIONE

TRASPARENZA

DIALOGO SCUOLA FAMIGLIA

IGIENE E SICUREZZA ALL’AMBIENTE

CONTINUITA’ PEDAGOGICA E CURRICULARE

ATELIER COME LUOGHI DI COSTRUZIONE DEL PENSIERO Sulla base di questi principi si costruisce “l’equilibrio” istituzionale della scuola dell’infanzia “Nuovo Giorno”, la quale, nell’attenzione ai bisogni dei piccoli frequentatori, ne assicura la disponibilità ad accoglierli e a valorizzare le specifiche diversità all’interno di un ambiente sereno, sicuro e adeguatamente organizzato che renda gioiosa e costruttiva la loro permanenza a scuola. La valorizzazione delle specificità di ciascuno, la progettazione di itinerari formativi opportunamente diversificati, diventano garanzia di uguaglianza sostanziale dei risultati. La inclusione, dunque, si caratterizza come punto di partenza di una scuola dell’infanzia vincente sul piano educativo, rendendo effettivi l’esercizio del diritto allo studio di ogni alunno e l’offerta di pari opportunità in campo formativo. Punto di forza dell’identità delle scuola dell’infanzia “Nuovo Giorno” AS.SO.RI. è il dialogo scuola famiglia che è attivato con un momento di accoglienza all’inizio di ogni anno scolastico per illustrare i principi e l’offerta formativa della scuola “NUOVO GIORNO”.

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Gli incontri di rito richiesti dalla normativa ministeriale vengono sostituiti con giornate all’insegna della condivisione dello spazio classe ove i genitori sperimentano con i propri figli la gioia di “fare insieme “ una esperienza che sarà significativa per entrambi e da momenti di “focus grooup” dove le insegnanti con le psicologhe promuoveranno condizioni di interazione e scambi di esperienze. Il buon funzionamento di una scuola è visibile, come dice Vertecchi, se può essere letto attraverso la connessione tra didattica, organizzazione e conoscenza. L’archivio di documentazione renderà visibili gli atti di decisioni e di scelte che qualificano i processi formativi, fornirà materiale organizzato a disposizione per la valutazione e la verifica, permetterà di utilizzare intenzionalmente le esperienze significative al fine dell’interazione tra docenti, permetterà infine di avere a disposizione, in modo organizzato, un materiale che possa costruire memoria di un lavoro individuale, collettivo della scuola. La documentazione pertanto diventa un valido strumento per riappropriarsi del lavoro svolto e migliorarlo per tutti gli agenti del processo didattico e per una mostra – novità che renderà leggibile il percorso svolto: le attività rispetto agli apprendimenti, gli esiti rispetto alle progettazioni, i processi attivati rispetto alla consuetudine nel socializzare i materiali. La mostra documentaria finale permetterà ad ogni bambino di riappropriarsi dei propri percorsi conoscitivi e delle esperienze più significative e per indicarli ai propri genitori e per condividerne il piacere con i propri cari che avranno in tal modo visibilmente la possibilità di apprezzare la qualità della scuola. Tutti i mesi le atelieriste promuovono nei genitori la visibilità del lavoro dei bambini in atelier mediante l’esposizione in bacheche apposite dei lavori effettuati, delle immagini fotografiche più ricche di emozioni e della trascrizione dei dialoghi più incisivi dei bambini all’opera. La famiglie sono coinvolte nelle scelte scolastiche secondo il sistema della “pluralità”, inteso nella sua accezione di “modalità combinatoria di prestazioni individuali convergenti” verso obiettivi comuni ma soprattutto condivisi. Le insegnanti, lavorando insieme per il raggiungimento dei medesimi fini, sono chiamate a condividere gli stessi luoghi gli stessi alunni, gli stessi tempi di vita scolastica, ma anche e soprattutto pensieri ed esperienze personali all’interno di una dimensione relazionale cooperativa e non competitiva. L’atelier, luogo simbolico e fisico di espletamento e potenziamento dei cento linguaggi del bambino ossia dei suoi cento modi di esprimersi, è inteso non solo come spazio fisico (palestra, piscina, sala multimediale, sala informatica, laboratorio musicale, laboratorio grafico pittorico manipolativo, espressivo teatrale) bensì come

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spazio mentale entro il quale il bambino si interroga sulle percezioni, sui gesti, sulle scelte e sui risultati delle stesse attivando un pensiero creativo personale; premessa indispensabile per la elaborazione del pensiero divergente. Infine, altro punto di forza è la continuità attraverso la quale, la scuola dell’infanzia “Nuovo Giorno” AS.SO.RI. postula l’inaugurazione di un rapporto di “interazione dialettica” tra la cultura del dentro scuola intesa come verticalità pedagogica, metodologica e didattica con la scuola primaria e la cultura del fuori scuola nella sua dimensione di orizzontalità e di complementarità con le altre risorse educative presenti nel territorio. L’analisi di codesti principi trova la sintesi nella valorizzazione di una infanzia che “parla”, che desidera esprimere se stessa, che matura la sua identità. È questa l’immagine dell’infanzia verso la quale la scuola vuole porsi in maniera responsabile e competente, nel rispetto della libertà di ciascun bambino e nella tutela contro ogni minaccia che comprometta la maturazione della sua personalità.

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Il Nido "Simone Weil" Il Nido (dai 4 ai 24 mesi) è il luogo privilegiato della "cura del bambino/a". La cura si esplica con l’accoglienza del genitore per rassicurarlo e ottenere la sua fiducia instaurando un rapporto empatico nel rispetto dei propri ruoli e con il rispetto della scelta affettiva del bambino/a verso un'educatrice salvaguardando il suo diritto a essere tutelato/a nel momento dell’abbandono. L'ascolto di canzoncine, filastrocche e musiche rilassanti per promuovere il suo star bene. La psicomotricità sarà l'occasione per avviare la conoscenza del corpo in movimento. La mensa è intesa come momento affettivo di condivisione con l’educatrice e come strumento di educazione alimentare nella scoperta di nuovi sapori. L’igiene come opportunità di un contatto fisico più ravvicinato e di benessere condiviso con le educatrici durante il cambio e nell’attesa del cambio stesso con stimoli visivi, sonori e tattili. L'uscita è un momento di costruzione di un dialogo educativo capace di rasserenare il genitore sulla qualità della giornata del suo bambino. Brevi attività saranno svolte, per i più grandi, in sezione oppure in atelier: luogo di sperimentazione di materiali poveri, riciclati, di conoscenza dei colori primari nell’uso di una gestualità spontanea che poi diventa capacità di prensione di movimenti liberi e nel tempo strutturati per esprimere la fisicità (acquaticità, psicomotricità) di suoni e rumori idonei a formulare parole e frasi per interagire con l’adulto, di linguaggi non verbali attivati nella libera espressione dell’attività esplorativa e di ascolto, sperimentazione e visualizzazione di libri brevi per rafforzare le conoscenze e promuovere l’associazione tra parola e immagine e l’esperienza tattile di primi libri per imparare a leggere le immagini. Il dialogo scuola famiglia si esplica con momenti di costruzione di una sinergia con i genitori del bambino/a. I momenti quotidiani di accoglienza e di uscita sono fondamentali per avviare un sano dialogo con la famiglia per un confronto più ravvicinato e ampio ai fini di rendere visibile la cura del bambino. Sono organizzati vari momenti che sono utili per dare alla famiglia l’immagine di una scuola attenta ai bisogni del bambino: giornate di accoglienza con la direttrice, natale, carnevale, mostra documentaria finale, rassegna mensile dell’esperienza dell’atelier. Punto di forza della cura può diventare un incontro organizzato con i genitori per far condividere loro l’atmosfera suggestiva dell’atelier vissuta dai loro bambini per

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realizzare insieme prodotti di varia natura e fare insieme qualsiasi cosa con il suggello della loro creatività e affettività. La valutazione degli esiti della cura, ai fini della programmazione, è affidata a griglie di osservazione stilate dall’équipe delle psicologhe e compilate mensilmente dalle educatrici in base alle osservazioni non sistematiche registrate quotidianamente in un diario di bordo. La cura della salute del bambino è affidata ad un medico che assicura il suo servizio ogni giorno dalle 08:30 alle 13:30 in medicheria. "L'unica gioia del mondo è comunicare. E' bello vivere perché vivere è comunicazione sempre, ad ogni istante" (Cesare Pavese).

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La Sezione Primavera La sezione primavera (dai 24 ai 36 mesi) è una sezione ponte che anticipa gli obiettivi formativi della scuola dell'infanzia, vista la precocità che i piccoli hanno dimostrato nel raggiungimento dei risultati prefissati. Insegnanti e puericultrici specializzate sono preposte alla cura di ogni bambino/a in toto (igiene, mensa, attività preposte alla crescita). La CURA di ogni bambino/a parte dall’osservazione dei suoi bisogni e dal soddisfacimento degli stessi con un’attenzione sollecita e vigile; passa attraverso l’educazione al rispetto delle prime regole dello stare in comunità (stare seduti in base ai vari momenti della giornata scolastica: attività in cerchio, svolgimento delle attività artistico - manipolative, gioco guidato, igiene prima e dopo la mensa; riordinare la sezione). Curare il bambino/a significa educarlo/a al RISPETTO DELLO SPAZIO, invitandolo/a a mettere a posto i giochi; significa anche educarlo/a alla VARIETA’ DEGLI SPAZI per sviluppare l’orientamento. Curare il bambino/a significa educarlo/a, per mezzo degli ATELIERS, al PIACERE DI SCEGLIERE liberamente il materiale o il colore per svolgere un’attività. Curare il bambino/a significa educarlo/a alla SCOPERTA DEL MONDO attraverso i colori, gli indumenti, i frutti, la varietà dei materiali. Curare il bambino/a significa educarlo/a al VALORE DELLA PAROLA attraverso la memorizzazione di semplici preghiere, canzoncine, brevi poesie e filastrocche. La cura si esplica con l’accoglienza del bambino e del suo genitore imparando a cogliere i segni del disagio dell’adulto e a tranquillizzarlo per promuovere il distacco sereno del bambino, dopo un confronto che sana le ansie nel rispetto delle stesse. La pratica dell’avvio della giornata, stando seduti in cerchio, imparando il nome dei compagni restando seduti per il momento della preghiera, della filastrocca o poesia programmata e delle canzoncine, educa al rispetto della prima regola dello stare insieme. La merenda rappresenta un momento di condivisione e di abitudine alimentare. L'Atelier creativo è luogo di esplorazione e scoperta attraverso i cinque sensi, ove il bambino/a sperimenta i cento linguaggi idonei alla valorizzazione della sua potenzialità ( l’atelier è un luogo simbolico). La mensa è occasione di autonomia, di rispetto di regole comuni ed educazione alimentare.

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L'igiene personale fornisce la possibilità di educare il bambino all’autonomia e alla scoperta del corpo nella pratica quotidiana di lavarsi i denti, le manine, il viso e di sottoporsi al cambio del pannolino e/o avviare il controllo sfinterico. Il gioco libero è un momento utile a scandire il ritmo della giornata per apprendere a giocare liberamente e nel tempo a farlo con i pari o almeno con alcuni di loro.

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PROGETTO EDUCATIVO

Scuola dell'Infanzia "NUOVO GIORNO"

FINALITA' DELLA SCUOLA

PRINCIPI FONDAMENTALI

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FINALITA' DELLA SCUOLA Una scuola che garantisca il soddisfacimento dei diritti - bisogni educativi della "persona in apprendimento", sembra essere la richiesta formativa essenziale della società contemporanea che richiama l'individuo ad essere cittadino responsabile nella collettività. La Scuola dell'Infanzia "Nuovo Giorno" ASSORI, si pone come luogo di incontro con la cultura, con il sapere, con l'altro uguale - diverso da sé. Essa si propone come modello pedagogico - culturale aperto alle molteplici personalità che popolano il "quartieri" scolastico, ponendo al centro della sua specifica opera formativa il bambino inteso nel suo essere unità di mente e corpo e nel suo divenire di soggetto libero, responsabile e partecipe del progresso personale e della comunità di appartenenza, accogliendo in un ambiente che valorizzi le sue esperienza, la sua personalità, i suoi stati d'animo, le sue conoscenze, il suo modo di essere. E' il concetto di diversità che si "specchia" nell'identità di ciascuno , nella storia biologica, umana, familiare e sociale delle piccole personalità. L'immagine del bambino che si riflette è quella di un soggetto diverso tra diversi, all'interno di un mondo "multicolore" macchiato di sfumature, di riflessi, di ombre e di luci in cui ognuno è orientato a percepire sensibilmente l'alterità, in un'ottica di "amicizia" sincera, di reciproco dialogo, di incontro personale e sociale. Essere cittadini nella società del domani significa essere capaci di accogliere la diversità ed essere capaci di avvertirsi diverso in mezzo agli altri; significa non erigere barriere divisorie dal punto di vista umano poiché la libertà, l'uguaglianza, la democrazie, l'offerta di pari opportunità a tutti, non sono solo un diritto ma rappresentano il bene comune per eccellenza da salvaguardare e rispettare. E' il quadro artistico di una Scuola che parte da questi presupposti per divenire creatività operante, per svolgere la funzione di animatrice del potenziale educativo di ogni bambino, stimolo e sostegno del processo di maturazione del senso del sé e della disponibilità ad apprendere, progettualizzando ogni "idea" (facendo di ogni idea un progetto) che possa rendere l'esperienza scolastica vera e propria formazione armonica di personalità creative.

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PRINCIPI FONDAMENTALI La Scuola dell'Infanzia "NUOVO GIORNO" dell'ASSORI, si connota come ciclo fondativo nel quadro della formazione di base. A fondamento della sua azione educativa vigono principi che ne garantiscono la qualità dell'offerta formativa. Detti principi di seguito indicati: Uguaglianza Accoglienza Diversità Integrazione Trasparenza Partecipazione alla gestione della Scuola Diritto allo studio Pari opportunità formative Igiene e sicurezza dell'ambiente Continuità pedagogica e curriculare Sulla base di questi principi si costruisce "l'equilibrio" istituzionale della Scuola dell'Infanzia "NUOVO GIORNO", la quale, nell'attenzione ai bisogni dei piccoli frequentatori, ne assicura la disponibilità ad accoglierli e a valorizzare le specifiche diversità all'interno di un ambiente sereno, sicuro e adeguatamente organizzato che renda gioiosa e costruttiva la loro permanenza a scuola. La valorizzazione delle specificità di ciascuno, la progettazione di itinerari formativi opportunamente diversificati, diventano garanzia di uguaglianza sostanziale dei risultati. La diversità, dunque, si caratterizza come punto di partenza di una Scuola dell'Infanzia vincente sul piano educativo, rendendo effettivi l'esercizio del diritto allo studio di ogni alunno e l'offerta di pari opportunità in campo formativo. Punti di forza dell'identità della Scuola dell'Infanzia "NUOVO GIORNO" dell'ASSORI sono: la partecipazione alla gestione della Scuola da parte delle famiglie attraverso il loro coinvolgimento nelle scelte scolastiche; la "pluralità", il team docente inteso nella sua accezione di "modalità combinatoria di prestazioni individuali convergenti" verso obiettivi comuni ma soprattutto condivisi. Gli insegnanti, lavorando insieme per il raggiungimento dei medesimi fini, sono chiamati a condividere gli stessi luoghi, gli stessi alunni, gli stessi tempi di vita scolastica, ma anche e soprattutto pensieri ed esperienze personali all'interno di una dimensione relazionale cooperativa e non competitiva.

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Infine, un altro punto di forza è la continuità attraverso la quale, la Scuola dell'Infanzia "NUOVO GIORNO", postula l'inaugurazione di un rapporto di "interazione dialettica" tra la cultura del dentro scuola intesa come verticalità pedagogica, metodologica e didattica con la Scuola Primaria e la cultura del fuori scuola nella sua dimensione di orizzontalità e di complementarità con le altre risorse educative presenti nel territorio. E' questa l'immagine di una infanzia verso la quale la Scuola vuole porsi in maniera responsabile e competente, nel rispetto della libertà di ciascun bambino e nella tutela contro ogni minaccia che comprometta la maturazione della sua personalità.

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OFFERTA FORMATIVA (Scuola dell'Infanzia "Nuovo Giorno)

Campi di esperienza educativa

Punto di forza della Scuola dell'Infanzia "Nuovo Giorno":

Oltre l'handicap

Ampliamento offerta formativa

Atelier sonoro-musicale Atelier artistico-creativo Atelier informatico Atelier espressivo Attività di piscina Attività di palestra

Progetto di continuità Scuola dell'Infanzia/Scuola Primaria

Organizzazione offerta formativa

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CAMPI DI ESPERIENZA EDUCATIVA In piena armonia con le indicazioni generali nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative, la Scuola dell'Infanzia pone come modalità di apprendimento la concretezza delle esperienze in cui ilo bambino assume il ruolo di protagonista sul palcoscenico del sapere, costruttore attivo delle proprie competenze. PUNTO DI FORZA DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA "NUOVO GIORNO": OLTRE L'HANDICAP La Scuola dell'Infanzia dell'ASSORI è una struttura in cui l'insegnante mette in gioco completamente se stesso e la sua capacità di stare concretamente dalla parte dell'altro e il bambino è il vero protagonista del processo di apprendimento che prende coscienza di sé e del suo "pensiero" nonché dei proprio limiti. Parole come integrazione ed handicap vengono disattese dal clima di cooperazione e di intersoggettività serena e proficua, teso a valorizzare le potenzialità ed i canali di comunicazione di ciascuno. AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA Nell'intento di fornire ai piccoli "utenti" una più ampia possibilità di sviluppare le personali potenzialità e interessi specifici di ciascuno, la Scuola dell'Infanzia "Nuovo Giorno" estende il suo progetto nell'offerta di forme diversificate di attività che diano valore e completezza all'esperienza formativa e che acquistino il significato di momenti di espressione personale e collettiva. Dette attività vengono di seguito elencate: Percorso di sensibilizzazione alla lingua straniera (progetto lingua 2000) Atelier sonoro-musicale Atelier artistico-creativo Atelier informatico Atelier espressivo Attività di piscina Attività di palestra Progetto continuità Scuola dell'Infanzia/Scuola Primaria

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PERCORSO DI SENSIBILIZZAZIONE ALLA LINGUA STRANIERA In una società dove la lingua inglese domina la comunicazione (v. dischi, pubblicità etc.) è necessario un approccio precoce con l'uso della lingua orale inglese, prima funzionale, poi gradualmente più strutturato, promosso del resto dalla naturale curiosità del bambino. Immagini, disegni, situazioni, canti, che ogni singolo alunno riuscirà a creare promuoveranno la comunicazione e la curiosità di conoscere per capire una realtà culturale diversa dalla propria. I games, costruiti da una esperta in madrelingua, saranno gli strumenti idonei per "usare ed apprendere" la lingua straniera. Nella realtà odierna sono i games che non solo permettono l'acquisizione delle proprie competenze linguistiche, ma soprattutto rappresentano il canale privilegiato per manifestare, interagendo con gli altri la propria personalità. ATELIER SONORO- MUSICALE La musica con i suoi giochi ritmici attira l'attenzione dei bambini sin dalla più tenera età. Il suono è presenza nel mondo e ogni bambino deve essere educato a coglierne la varietà nella natura e nella realtà creata dall'uomo. In tale percorso di riconoscimento, essenziale è l'acquisizione che il timbro caratterizza la peculiarità della voce propria e di quella degli altri. Arricchirà il suo io in formazione una gamma vasta di esercizi di respirazione ed intonazione: in tal modo lo spazio-scuola diventerà laboratorio di suoni sempre più armoniosi e dinamici, sotto la guida di una esperta diplomata al conservatorio musicale.

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ATTIVITA' DI PISCINA La piscina e la palestra rappresentano il luogo privilegiato per la socializzazione. Due impianti natatori, uno piccolo per la primissima infanzia (mt. 12,50 x 5 x 1), l'altra di 25 mt. x 12,50 x 1,80, ed un ambiente attrezzato per attività ginnica, promuoveranno le sfide con le proprie potenzialità per il raggiungimento di traguardi consapevoli ed una sana competizione con i propri coetanei. Brevetti di vari livelli saranno il naturale riconoscimento delle abilità di ogni singolo bambino. ATELIER ARTISTICO - CREATIVO Ogni bambino è avido d'imparare ed il mezzo artistico gli fornisce un percorso privilegiato mediante il quale comunicare. Egli esprime in genere quello che sa del mondo e nel mondo della creatività lo fa con una competenza artistica spontanea. Il grafismo che gli appartiene, lo scarabocchio, è una metafora linguistica che svolge una funzione simbolica della realtà. Vive infatti in modo dinamico e si esprime dinamicamente. I suoi manufatti artistici sono pertanto la traduzione immediata di uno stadio emotivo. Il bambino crea per divertirsi e non riproduce il reale, ma le qualità positive e negative delle sue esperienze. Attua l'intenzionalità del fare ed in genere non si preoccupa dei canoni estetici, l'arte diviene quindi una modalità per comunicare desideri ed emozioni e va assolutamente tutelata in quanto la creatività non conosce argini. Una nostra novità, tesa a valorizzare la creatività di ogni bambino alla fine dell'anno scolastico mostrerà il risultato concreto del progetto artistico - espressivo guidato da un'esperta diplomata all'accademia di belle arti e promuoverà all'esterno la cultura della prosocialità attraverso il pieno coinvolgimento delle famiglie. ATELIER INFORMATICO Uno spazio strutturato con vari monitor solleciterà l'attenzione dei bambini e promuoverà il raggiungimento di alcune abilità legate alla coordinazione oculo - manuale, all'organizzazione dello spazio e dello stimolo risposta.

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Opportune schede di lavoro saranno lo strumento più idoneo per verificare le reali abilità logico - comunicative e rinforzarle laddove vi siano imprecisioni e dubbi. Tutti gli obiettivi educativi del progetto dell'ASSORI prevedono un ampio utilizzo del laboratorio informatico, vera fucina di competenze, in una società in continua evoluzione che prevede una diffusione alfabetica del mutimediale.

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SCUOLA PRIMARIA "OASI"

FINALITA' EDUCATIVE

PRIMATO DELLA LINGUA E DEL CODICE MATEMATICO

L'HANDICAP COME RISORSA

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FINALITA' EDUCATIVE

LA SCUOLA: UNO SPAZIO INCLUSIVO PER CAPIRE La crescita esponenziale dei saperi e l'espansione del quadro totale degli scambi, da quello economico e dell'informazione, a quello politico e culturale, rende necessaria una trasformazione totale dell'identità della scuola. Non è più il luogo preposto per la trasmissione della conoscenza, ma diventa il laboratorio per eccellenza ove promuovere competenze. Il processo dei contenuti non viene annullato, ma diventa il veicolo per un'autonoma organizzazione concettuale e per la piena consapevolezzadi essa. Il sapere in definitiva, diventa un saper fare per saper essere. DOCENTI E DISCENTI: INSIEME PER CONOSCERE In una siffatta scuola occorre costruire curricoli per competenze con cui l'allievo riesca ad elaborare le conoscenze e ad usare strumenti di autonoma organizzazione concettuale. Per conseguire tale risultato bisogna formare i docenti inducendoli a ragionare per competenze con una capacità di definire le strutture epistemologiche delle discipline, cioè i grandi impianti concettuali e gli schemi cognitivo-operativi di essi. Solo in questo modo gli alunni dalla conoscenza in quanto tale approderanno alla conoscenza dei propri processi cognitivi, realizzando il senso più autentico di ciò che si definisce metacognizione. DIVERSABILI E NORMODOTATI: UNA CONSAPELOVEZZA DI VITA L'AS.SO.RI. Onlus, che negli anni è diventata un polo per l'integrazione dei diversamente abili, si presenta al territorio come una realtà nata dal volontariato per educare al volontariato. I bambini e le bambine abituati fin dalla più tenera età ad interagire con il diversamente abile, nell'ambito della struttura, imparano a so - stare con i bambini in difficoltà e poi a riflettere sulla realtà che vivono e divengono consapevoli che

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interagendo con i bambini più "deboli" e riconoscendoli come propri "pari" possono porre le basi di una società improntata alla pari opportunità per ogni singolarità. Il volontariato è infatti la matrice di una scuola nata per divenire modello di un possibile cambiamento. Tutti gli operatori che lavorano nella struttura, vivono il volontariato come stile di vita e assicurano lo star bene di ogni bambino che accolgono con amore, dedizione e senso di responsabilità. Respirare ogni giorno quest'atmosfera è indispensabile perché i bambini possano riflettere sulla pratica quotidiana che impronta la vita scolastica e vedere nei diversabili adulti che offrono il loro servizio una possibilità di vita normale anche per chi apparentemente è meno fortunato, in quanto può vivere il quotidiano a partire da quello che è e può e sa fare. Educarsi ed educare al volontariato significa pertanto attivarsi ogni giorno per crescere insieme nell'amore e divenire cittadini attivi di un a società migliore. EDUCARE AL CAMBIAMENTO In una società in continuo fluire ove il cambiamento e la rapidità de cambiamenti sono caratteristiche ormai stabili, occorre educare al cambiamento per i seguenti ordini di fattori: 1 educare alla varietà contro l'univocità di un sapere preconfezionato, 2 fornire strumenti cognitivi ed educativi sempre più potenti, capaci di gestire la complessità del reale, 3 attivare competenze specifiche attraverso i laboratori, 4 promuovere la convivenza civile, 5 educare al senso della cittadinanza attiva. PRIMATO DELLA LINGUA SCRITTA E DEL CODICE MATEMATICO La lingua scritta è il codice per avviare un tale progetto: va incentivata per dare valore alla parola e senso al suo significato in un mondo sempre più povero e superficiale, non abituato alla ricchezza della comunicazione verbale. Incontri con scrittori per l'infanzia di successo, daranno sostanza al percorso didattico. Il codice matematico è oggi il veicolo più potente e suggestivo, affidato com'è al computer, alla statistica e alle rappresentazioni grafiche e geometriche, rappresenta il tramite più pregnante per alimentare il pensiero divergente e creativo.

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L'educazione matematica deve contribuire a una formazione culturale del cittadino, in modo da consentirgli di partecipare alla vita sociale con consapevolezza e capacità critica. La conoscenza dei linguaggi scientifici, e tra essi in primo luogo di quello matematico, si rivela sempre più essenziale per l'acquisizione di una corretta capacità di giudizio. La formazione del curriculum scolastico non può prescindere dal considerare sia la funzione strumentale, sia quella culturale della matematica: strumento essenziale per una comprensione quantitativa della realtà da un lato e dall'altro sapere logicamente, coerente e sistematico, caratterizzato da una forte unità culturale. E' comunque fondamentale l'attivazione di esplorazioni cognitivamente ricche in campi di esperienza significativi per l'allievo in sinergia con esperienze parallele condotte nei vari ambiti disciplinari: in tali attività sarà essenziale la mediazione del linguaggio naturale, sia parlato che scritto. La trasposizione didattica della matematica va infatti effettuata dall'insegnante nel concreto della sua classe, tenendo conto che la matematica deve essere strutturata opportunamente in campi di problemi, che hanno sia uno statuto epistemologico che cognitivo. Allo stesso modo, importa il bisogno di scrivere, un atteggiamento positivo nei confronti della scrittura, delle varie forme della scrittura, atteggiamento che la scuola deve coltivare, a cominciare dalla scuola dell'infanzia. Nella scuola primaria, i bambini imparano la scrittura alfabetica: una scrittura che apre orizzonti nuovi da sperimentare, da gestire, da vivere, da scoprire. Ma ciò che importa è il gusto e la gioia dello scrivere che non è lo scrivere per lo scrivere, ma si riassume meglio nel termine composizione. Se lo scrivere in se stesso può rimanere a livello della registrazione, della notazione, dell'elencazione, la composizione invece implica una progettualità, una riflessione, un pensiero che fa ordine nelle idee, che progetta un percorso. Comunque comporre (cum, porre) significa mettere insieme, porre le idee una di seguito l'altra, secondo un ordine, una certa logica, una precisa intenzionalità. INTERAZIONE Tutto ciò si realizza attraverso l'interazione nelle sue gamme più varie: interazione allievo - docente, interazione docenti, interazione allievi. L'interazione è infatti la base per gestire le situazioni (gestire il tempo, i cambiamenti, le contingenze che richiedono iniziativa ed assunzione di decisioni

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etc.) per sapere accedere alle informazioni in un processo dinamico di ricerca ove misurarsi quotidianamente con le proprie competenze, con la differenza ed unicità dell'altro, con la voglia di dare spazio al "pensiero" ed ad ogni possibilità di elaborazione. L'HANDICAP COME RISORSA In una scuola ove vige l'attenzione all'altro in quanto tale, l'handicap è visto coem una risorsa da riconoscere, indirizzare e tesaurizzare, per uno scambio totalizzante con quanti ritengono che il presunto diverso debba essere omologato al così detto normale mutilandolo nelle sue potenzialità e tappando le ali di un possibile volo, il suo…… Chi non approderà mai alla lettura, ma ha un canale alternativo di comunicazione (il corpo, la creatività etc.) deve essere messo in condizioni di sfruttarlo al massimo e di conoscere la misura. Solo così ognuno avrà la sua opportunità di vita nel senso più autentico e potrà condividere con i suoi "pari" una condizione esistenziale libera, sicura e reale. PROGETTO DI LETTO-SCRITTURA Il progetto di letto-scrittura permette ad ogni bambino di giungere all'alfabetizzazione nel rispetto dell'evoluzione delle proprie concettualizzazioni spontanee. L'insegnante non si preoccupa di insegnare a leggere e a scrivere, ma di predisporre un contesto in cui i bambini trovano continuità con i loro segni spontanei e la possibilità di farli evolvere interagendo socialmente nella loro zona di sviluppo potenziale. Il contesto cioè è costruito intenzionalmente per dare significato alle attività di letto-scrittura e queste sono sempre in stretta relazione con il bisogno di sapere, di esprimersi e di comunicare, vero motore di apprendimento. Così l'attenzione dell'insegnante s'incentra sui processi individuali di ogni bambino e non sui prodotti di lettura e scrittura valutati secondo il modello adulti. Imparerà ad

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ascoltare più che parlare, rimanderà i problemi ai bambini piuttosto che fornire risposte prefabbricate uguali per tutti, osserverà per capire più che per valutare (Formisano). Con un lavoro sistematico e continuo prevedendo per le diverse situazioni sequenze, gradualità, interruzioni e ritorni, favorirà l'interazione tra pari per piccoli gruppi. Questa modalità aiuterà il bambino a riflettere sul proprio sapere o non sapere, sulle proprie strategie di conoscenza, di apprendimento e di soluzione dei problemi anche per poterle adeguatamente comunicare e/o difendere dalle obiezioni degli altri. Come costruirà la teoria sulla lettura? In modo analogo ai meccanismi che lo portano a parlare. Egli cerca di comprendere la natura del linguaggio che si parla intorno a lui e nel tentativo di capirlo formula ipotesi, sottopone a verifica le sue previsioni e si costruisce una grammatica propria, originale. Quindi è attivo costruttore della propria conoscenza. In modo analogo si interroga sul mondo dei testi scritti (cartellini, insegne, giocattoli, prodotti commerciali) e costruisce teorie che sono tentativi di spiegazioni. Con un percorso adeguato riuscirà a cogliere che il linguaggio parlato rappresenta la realtà e quello scritto, fatto di segni che rappresentano i suoni del linguaggio parlato, rappresenta quello parlato. Il bambino imparerà a leggere e a scrivere per anticipazione di significato attivando un meccanismo fondato su indizi (determinati particolari, indicatori logici) che gli consentiranno di formulare delle ipotesi che saranno anticipate con il precedente della lettura. Tale progetto richiede necessariamente tempi lunghi per innescare il piacere della scoperta, il gusto della conoscenza e l'entusiasmo del saper fare possiamo dire con Bruno D'Amore, che vengono privilegiati gli apprendimenti ingenui, non formali. L'insegnante organizza l'ambiente con l'obiettivo concreto che vuole far eseguire ad ogni singolo allievo e questi si fa carico di un impegno senza sapere qual è la posta in gioco. Quindi l'apprendimento che si raggiunge è costruttivo (dal punto di vista dell'allievo) è organizzato (dal punto di vista dell'insegnante) è accettato in modo ingenuo, non istituzionalizzato, senza sapere che c'è un traguardo cognitivo da raggiungere. L'apprendimento formale, già effettuata grazie all'atteggiamento di rispetto, da parte dell'insegnante, nella dimensione affettiva di ogni bambino. VALUTAZIONE

Nido e sezione Primavera “Simone Weil” Scuola dell’Infanzia “Nuovo Giorno”

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Anno scolastico 2011/2012

La valutazione è il momento di confronto positivo dei livelli di crescita individuale e collettiva e verifica dei risultati in relazione ai processi formativi e alle tappe di apprendimento programmate. La comunicazione alle famiglie delle osservazioni sistematiche avverrà nel corso di incontri periodici (bimestrali) attraverso la formulazione di schede. Sono previste mostre documentarie per pubblicizzare i momenti più significativi e pregnanti dell'iter educativo e didattico. Tutti i dati relativi ai punti di forza di ogni bambino, alle abilità raggiunte, alle competenze acquisite e al loro grado di consapevolezza metacognitiva confluiranno in una scheda personale per garantire la conoscenza del vissuto scolastico di ogni alunno. "Il termine valutazione è carico di un tale fardello di significati che si ha l'impressione di avere a che fare più con un incantesimo che con una metodologia" (Ray Pawson e Nick Tilley)

LA VALUTAZIONE

QUALI OBIETTIVI?

COME SI VALUTA?

QUALI STRUMENTI?

CHI VALUTA?

QUALI MOMENTI DI

VALUTAZIONE?

COME SI VALUTA?

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Nell'attuale sistema scolastico e formativo moderno ed efficace, la valutazione si configura come strumento insostituibile di costruzione delle decisioni e come fulcro della azioni necessarie per governare il funzionamento e per adeguarlo alle necessità emergenti. La valutazione è indissolubile dal corretto svolgimento di qualsiasi processo didattico e non: essa viene attuata mediante quelli che in teoria dei sistemi vengono detti feed-back. Pertanto la valutazione va concepita come strumento necessario di regolazione del processo di programmazione e di realizzazione degli itinerari curricolari previsti e non come anticipazione di esiti o classificazione di soggetti. E' un elemento di razionalità professionale che deve aumentare e non restringere o limitare gli spazi di libertà e di invenzione didattica e relazionale. AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA Nella scuola Primaria "OASI" il bambino è al centro dell'attività educativa, pertanto tutti gli insegnanti concorrono alla formazione integrale della sua persona, favorendo un armonico e graduale inserimento nell'ambiente nel quale vive. Nell'intento di fornire agli "utenti" una più ampia possibilità di sviluppare le personali potenzialità e interessi specifici di ciascuno, la nostra scuola stende il suo progetto nell'offerta di forme diversificate di attività che diano valore e completezza all'esperienza formativa e che acquistino il significato di momenti di espressione personale e collettiva attraverso laboratori diversificati: LABORATORIO ARTISTICO CREATIVO Ogni bambino è desideroso di imparare ed il mezzo artistico gli fornisce un percorso privilegiato mediante il quale comunicare. Pertanto ogni alunno è pronto a viaggiare nel fantastico mondo dell'arte per liberare la sua creatività innata e spontanea e cimentarsi in attività artistiche che rappresentano la traduzione immediata di uno stato emotivo. Attraverso questo laboratorio i bambini potranno essere stimolati a comprendere le emozioni dei "grandi" artisti in un confronto che è soprattutto scambio di sensazioni e stati d'animo.

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LABORATORIO MULTIMEDIALE La tecnologia e in particolare la multimedialità, sono viste di grande utilità, capaci di incidere positivamente sulla struttura dei processi di insegnamento-apprendimento, facilitando notevolmente la multidisciplinarità e, come dice R. Maragliano, mantengono alto, per lungo tempo, da parte dell'alunno, l'attenzione e la concentrazione. Il navigare, infatti, dentro la multimedialità dà alimento ad un "sapere reticolare" basato sulle logiche dell'associazione e delle conoscenze. La multimedialità sollecita la creatività e il pensiero divergente, potenziando tutte le capacità umane e contribuisce a migliorare i rapporti umani per l'implicita necessità di collaborare con gli altri. Nel campo cognitivo favorisce la coordinazione oculo-motoria, l'ampliamento delle conoscenze, il miglioramento della capacità di osservazione, di memorizzazione, di confronto. Il ricorso alla multimedialità favorisce la capacità logica, espressiva, la comprensione e l'uso della lingua scritta.

La multimedialità nella scuola primaria riconosce il potenziale culturale di tutti i media e ne sottintende un’esplorazione all'interno della quale concorre a un sapere interdisciplinare. Ma riconosce anche l'urgenza di un'assunzione di responsabilità da parte dei docenti nel guidare i bambini con strategie e mezzi adeguati ad un più consapevole ed attivo rapporto con la televisione e i linguaggi visivi. Filmati cine o video supporteranno i docenti nelle loro lezioni. Il laboratorio è fornito:

Televisore al plasma con digitale terrestre

Postazione PC Master Desktop

Lettore DVD - CD - VHS

Impianto Dolby Surround LABORATORIO MUSICALE Il linguaggio musicale consente di migliorare la memoria uditiva e di sviluppare il senso del ritmo. Con l'ascolto e produzione si favorisce, nel bambino, la capacità di percezione e comprensione della realtà acustica. Nella scuola opera un docente specialista di educazione musicale che partendo dall'esperienza dei bambini, li accompagnerà alla scoperta degli elementi fondamentali che costituiscono il linguaggio musicale. A partire dalla III classe gli alunni sperimentano attivamente anche l'utilizzo di uno strumento musicale.

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LABORATORIO DI FISICITA' Ogni bambino sperimenta attraverso l'attività motoria un momento di incontro e di confronto con il gruppo, in relazione alla percezione, allo spazio ambiente, per favorire una maggiore consapevolezza del sé. La nostra scuola collabora con il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano). Durante l'anno scolastico diversi istruttori specializzati, affiancheranno le insegnanti nelle ore di educazione motoria. LABORATORIO DI ACQUATICITA' L'istituto scolastico dell'ASSORI , dispone di n. 2 vasche didattiche delle dimensioni di mt. 12.5 x mt. 5 (vasca di ambientamento) e di mt. 12.5 x mt. 25 (vasca semiolimpionica) per offrire la possibilità di ampliare lo sviluppo psicofisico di ciascun bambino (alunno), attraverso l'acquisizione di schemi motori acquatici, in un percorso ludico-didattico finalizzato all'apprendimento del "nuoto", inteso come apprendimento di elementi di acquaticità dalle prime forme di propulsione sino al perfezionamento tecnico delle 4 nuotate, secondo le disposizioni della FIN e delle Scuole Nuoto federali. Ciascun percorso didattico terminerà con il rilascio di un brevetto attestante il livello di acquaticità conseguito. Lo scopo principale di quest'attività, sarà comunque quello di far acquisire agli alunni un rapporto naturale con l'acqua e permettere di conseguire, in un luogo privilegiato, gli obiettivi formativi di socializzazione, di appartenenza al gruppo, di autostima, di capacità, di superamento delle difficoltà. LABORATORIO DI INFORMATICA Il laboratorio di informatica promuove, con l’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica una conoscenza delle risorse informatiche da applicare nello studio e nella risoluzione di problemi. La formazione LIM ha l’obiettivo di sviluppare le conoscenze e le competenze per un’efficace integrazione della lavagna digitale nella didattica. Per le attività di lettura e scrittura, il ricorso al computer sollecita lo sviluppo delle competenze legate ai processi di "significazione" consentendo di inquadrarsi dentro una logica situazionale (R. Maragliano). Ciò vuol dire che sia in sede di ricezione che di costruzione, attribuire dei significati ad un testo equivale, dentro gli spazi della multimedialità, ad integrarlo, legarlo (ed è qui la lettura) in un tessuto testuale,

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ponendolo in un rapporto di dialogo con gli altri. Nello specifico dell'ipertesto, usare il computer consente al bambino della scuola di base di controllare tutta una serie di elementi cruciali per la resa pubblica dello stesso testo (editing: impaginazione, scelta dei caratteri, colori, suoni ecc.). La multimedialità offre anche aspetti metacognitivi; per es. nella pratica dei linguaggi sonori il bambino può essere guidato non solo ad ascoltare la musica ma anche ad intervenire sui suoni per modificarli. Lo stesso può essere fatto con le immagini, soprattutto con quelle in movimento, per non dire poi come il navigare dentro la multimedialità dia alimento ad un saper reticolare basato sulla connessione-associazione. Il bambino acquisisce così la consapevolezza di saper usare una molteplicità di strategie, abilità, informazioni e, nello stesso tempo, sviluppare la voglia e la consapevolezza e la curiosità di andare avanti nel percorso di apprendimento. In tutto questo contesto, il computer diventa un vero e proprio sussidio didattico, un "nuovo" ambiente educativo e di apprendimento, più aperto e flessibile, che promuove capacità di autoapprendimento e di consapevolezza critica del "sapere". L'istituto scolastico dell'ASSORI dispone di un laboratorio di informatica con 18 postazioni client desktop, una postazione master desktop, una Lavagna Interattiva Multimediale Smart Touch, collegamento con accesso rete internet a banda larga su infrastruttura Lan, stampante multifunzione. ORGANIZZAZIONE OFFERTA FORMATIVA Per soddisfare i bisogni delle famiglie, la scuola offre i seguenti servizi:

Servizio mensa

Servizio trasporto

Prescuola e postscuola dall'1 settembre al 31 luglio

Orario prescuola dalle 7.45

Orario postscuola fino alle 20.00

Orario prolungato 5 giorni alla settimana (tempo pieno dalle 8.30 alle 16.30)

Laboratori di logopedia

Ambulatorio medico

Assistenza psicologica Il tempo pieno relativo al progetto Scuola Primaria, comincia ad ottobre e termina intorno alla metà del mese di maggio. Dal 1 settembre al 31 luglio il servizio pomeridiano è comunque garantito.

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Anno scolastico 2011/2012

…….lo studente dice al suo maestro: "Non impormi quello che sai,…..voglio esplorare l'ignoto ed essere l'autore delle mie scoperte"…..e al termine del ciclo di studi il maestro dice allo studente: "Non ti ho istruito, abbiamo camminato insieme, ti ho lasciato vivere……e così sei diventato UNICO"! Ci preoccupiamo di quello che un bambino diventerà domani, eppure dimentichiamo che lui o lei è qualcuno già oggi. N.B. IL PRESENTE PIANO DI OFFERTA FORMATIVA E' STATO RIFORMULATO IL 30/06/2010