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ANNO XXIII NUMERO 2-3 2013 Ottobre ...Dicembre Rivista trimestrale d’informazione e dibattito Questo numero é composto da continua in seconda Il programma di lavoro parrocchiale per l’an- no 2013/14 cercherà di seguire due piste: una verifica sulla nostra fede nei suoi contenuti e nelle sue espressioni concrete e un tentati- vo di realizzare i sug- gerimenti del recente Sinodo dei Vescovi sulla “Nuova Evangelizzazione”. Il documento definitivo uscirà a poco. L’11 ottobre 2012 è stato solenne- mente inaugurato, per volontà del Papa Benedetto XVI, l’Anno della Fede, tempo di grazia e di conver- sione. Si concluderà il 24 novembre 2013, Festa di Cristo Re. Un altro importante avvenimento per la Chiesa Cattolica è stato il Sinodo dei Vescovi che si è tenuto a Roma dal 07 al 28 ottobre 2012 sul tema “La nuova Evangelizzazione”. Ci aiuta nell’indagine sullo stato della nostra fede la lettera Enciclica “Lumen Fidei”, La luce della Fede, di Papa Francesco. Non è certo la nostra un’epoca di grande fede, anzi pare spegnersi nelle nuove generazioni. La ragione? Manca un elemento fondamentale per la fede che è la vera capacità di amare. L’eccessivo amore a se stessi ha falsato la qualità dell’amore. Dalla affermazione ne- cessaria della dignità della persona umana e dei suoi diritti si è passati ad un personalismo esaspe- rato con la conseguente chiusura verso l’altro, visto come concorrente o strumentalizzato per i propri interessi. Profitto e affermazio- ne di sé sono diventati obiettivi comuni di vita. L’uomo non è capace di fede perché non è capace di amore, mettendo se stesso al centro di tutto ha relegato l’amore al mondo dei sentimenti. E ancora, alla ricerca di autonomia e indipendenza, l’uomo si è affidato esclusivamente alla ragione esclu- deno Dio dai suoi orizzonti. Ma la ra- gione non riesce ad illuminare a suffi- cienza il presente e il futuro, ed ecco allora l’insicurezza, la debolezza del pensiero, la paura dell’ignoto. “…l’uomo ha rinunciato alla ricerca di una luce grande, per accontentar- si delle piccole luci che illuminano il breve istante ma sono incapaci di aprire la strada. Quando manca la luce tutto diventa confuso, è impossibile distinguere il bene dal male, la strada che porta alla mèta, da quella che ci fa cam- minare in cerchi ripetitivi, senza direzione” (Luce della fede n. 3). La mancanza della luce è rischio di non scoprire la verità sulla propria vita. La lettera Enciclica “Lumen Fidei” guiderà il lavoro dell’ANNO PASTORALE di mons. Marcello Vincenzi Spedizione in abbonamento postale Art. 2 Comma 20/C Legge 662/96 Filiale di Ferrara

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ANNO XXIII NUMERO 2-32013Ottobre...Dicembre

Rivista trimestraled’informazione e dibattito

Questonumero é

composto da

continua in seconda

Il programma di lavoro parrocchiale per l’an-no 2013/14 cercherà di seguire due piste: una verifica sulla nostra fede nei suoi contenuti e nelle sue espressioni concrete e un tentati-vo di realizzare i sug-gerimenti del recente Sinodo dei Vescovi sulla “Nuova Evangelizzazione”. Il documento definitivo uscirà a poco. L’11 ottobre 2012 è stato solenne-mente inaugurato, per volontà del Papa Benedetto XVI, l’Anno della Fede, tempo di grazia e di conver-sione. Si concluderà il 24 novembre 2013, Festa di Cristo Re. Un altro importante avvenimento per la Chiesa Cattolica è stato il Sinodo dei Vescovi che si è tenuto a Roma dal 07 al 28 ottobre 2012 sul tema “La nuova Evangelizzazione”.Ci aiuta nell’indagine sullo stato della nostra fede la lettera Enciclica “Lumen Fidei”, La luce della Fede, di Papa Francesco.Non è certo la nostra un’epoca di grande fede, anzi pare spegnersi nelle nuove generazioni.La ragione? Manca un elemento fondamentale per la fede che è la vera capacità di amare. L’eccessivo amore a se stessi ha falsato la qualità dell’amore. Dalla affermazione ne-cessaria della dignità della persona umana e dei suoi diritti si è passati ad

un personalismo esaspe-rato con la conseguente chiusura verso l’altro, visto come concorrente o strumentalizzato per i propri interessi. Profitto e affermazio-ne di sé sono diventati obiettivi comuni di vita.L’uomo non è capace di

fede perché non è capace di amore, mettendo se stesso al centro di tutto ha relegato l’amore al mondo dei sentimenti.E ancora, alla ricerca di autonomia e indipendenza, l’uomo si è affidato esclusivamente alla ragione esclu-deno Dio dai suoi orizzonti. Ma la ra-gione non riesce ad illuminare a suffi-cienza il presente e il futuro, ed ecco allora l’insicurezza, la debolezza del pensiero, la paura dell’ignoto.“…l’uomo ha rinunciato alla ricerca di una luce grande, per accontentar-si delle piccole luci che illuminano il breve istante ma sono incapaci di aprire la strada.Quando manca la luce tutto diventa confuso, è impossibile distinguere il bene dal male, la strada che porta alla mèta, da quella che ci fa cam-minare in cerchi ripetitivi, senza direzione” (Luce della fede n. 3). La mancanza della luce è rischio di non scoprire la verità sulla propria vita.

La lettera Enciclica “Lumen Fidei” guiderà il lavoro

dell’ANNO PASTORALEdi mons. Marcello Vincenzi

Spedizione in abbonamento postale Art. 2 Comma 20/C Legge 662/96 Filiale di Ferrara

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Direttore ResponsabileMaurizio Vandelli

Comitato di RedazioneSilvia Accorsi

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Romano GamberiniLeone Cossini

Editore Pro Temporedon Marcellino Vincenzi

Redazione e AmministrazioneP.zza Garibaldi,87 Bondeno

Tel.0532893116

Autorizzazione Tribunale Ferrara

numero 4 del 15/2/1992Stampa: Cartografica Artigiana (FE)Di questo numero sono state stampate

3000 copie.

Cavaliere dell’Ordine al Me-rito della Repubblica Italiana: benemerenza di segnalato rilievo che il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha voluto conferire direttamente, al di fuori delle procedure standard, avvalendosi pur sempre di una speciale facoltà riconosciuta dalla legge. L’eccezionalità, nei modi e nella tempistica, dell’onorificenza assegnata a Mi-chele Marchetti il 12 settembre scorso presso la sala operativa del dipartimento intercomunale della Protezione Civile in via per Stellata, spiega da sola il profondo significato dell’azione compiuta dai Vigili del Fuoco volontari in dieci anni di presenza sul territorio. Con una cerimonia semplice e toccante che ha ricordato come in questo Paese ci sia enorme bisogno di senso civico, Marchetti, coordinatore del distaccamento di Bondeno, ha ricevuto l’encomio da Delfina Provvidenza Raimondo, Prefetto di Ferrara, dinanzi a tutte le massime autorità locali e provin-ciali. Senso civico manifestato in tutta la sua portata durante le drammatiche ore dell’emergenza sisma, da quando è scattato l’allarme in quell’infausta mattina del 20 maggio 2012. Il confe-rimento rappresenta per la comunità un segnale di speranza: “è ancora possibile pensare che sui territori vi siano persone che mettono avanti ai propri interessi, l’altruismo, la passione, l’entusiasmo e la generosità verso gli altri”, hanno ammesso in coro le autorità. Ma soprattutto un esempio perché Michele ha messo a rischio la propria salute per lanciare i primi soccorsi dopo il crollo del capannone dello stabilimento Ursa in via per Zerbinate e la morte di un operaio. “Con questa situazione non posso stare a casa e non intervenire” disse Marchetti rivolgen-dosi al suo comandante provinciale Cristiano Cusin. Per tutti una festa, anche per la comunità parrocchiale, che tanto deve a questi “angeli”, custodi del quotidiano in ogni emergenza, ma attenti anche alla cura, in questi tempi, degli edifici religiosi.

Il vigile del Fuoco Volontario Michele Marchettinominato dal Capo dello Stato

CAVALIERE dellaREPUBBLICA ITALIANA

“Nella cultura di oggi si tende spesso ad accettare come veri-tà solo quella della tecnologia: è vero ciò che l’uomo riesce a costruire e misurare con la sua scienza, vero perché funziona e rende agevole la vita. Dalla altra parte vi sono le verità del singo-lo che consistono nell’essere autentici davanti a quello che ognuno sente nel suo interno, valide solo per l’individuo e che non possono essere proposte agli altri con la pretesa di servire al bene comune.La verità grande, la verità che spiega l’insieme della vita per-sonale e sociale è guardata con sospetto. La fede in Gesù invece è luce che permette ad ogni per-sona di ritrovare il senso della vita” (Lumen Fidei, n. 25). Questa fede in Cristo non è un salto nel buio è invece la rispo-sta ad un amore conosciuto e l’amore a sua volta apre a cono-scenze nuove e insperate.“La comprensione della fede è quella che nasce quando rice-

viamo il grande amore di Dio che ci trasforma interiormente e ci dona occhi nuovi per vedere la realtà” (Lumen Fidei, n. 26).L’amore di Dio si è rivelato nel dono del suo figlio Gesù che si è fatto uomo come noi, è morto ed è risorto per ridarci la grande dignità di figli di Dio ed inse-gnarci come relizzare appieno

la nostra vita nella ricerca e nella conquisdta della verità e dell’amore.La fede è la risposta a questo amore: un evento che coinvolge tutto l’uomo e ne rinnova la vita.Queste riflessioni il Papa Fran-cesco ci ha offerto nella sua lettera, vogliamo siano raggi di luce sulle nostra fragile fede.

COMUNITÀParrocchialedi Bondeno

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Un milione! Sono 1.013.082 (per essere precisi) le firme raccolte – al 12 settembre 2013 – per l’iniziativa dei cittadini europei “Uno di Noi” – per la prote-zione della vita umana fin dal concepimento – promossa dalle principali associazioni pro-life d’Europa.

Tale iniziativa è un nuovo stru-mento di democrazia parte-cipativa introdotto dall’art. 11 del Trattato di Lisbona da poco entrato in vigore: un invito alla Commissione europea a propor-re una legislazione in materia di cui l’UE ha competenza a legi-ferare e deve essere sostenuta da almeno un milione di cittadini europei, provenienti da almeno 7 dei 27 Stati membri.

“Uno di noi” è una delle prime iniziative dei cittadini europei registrati nell’Unione europea. Il suo obiettivo è quello di far progredire notevolmente, in Europa, la protezione della vita umana sin dal concepimento. Sulla base della definizione di embrione umano come l’inizio dello sviluppo dell’essere uma-no, “Uno di noi” chiede alla UE di porre fine al finanziamento di attività che presuppongono la distruzione di embrioni umani, in particolare nei settori della ricerca, dello sviluppo e della salute pubblica. Ciò avverrà attraverso un cam-

biamento del regolamento finan-ziario dell’Unione europea che determina la spesa del bilancio dell’UE.

L’iniziativa ha un maggiore potenziale politico rispetto a qualsiasi iniziativa voluta e che è stata intrapresa finora per tu-telare la dignità della persona e della vita dal suo concepimento su scala europea. Se un consenso sarà raggiunto superando il milione di cittadini si potrebbe stabilire uno stan-dard etico il più concreto possi-bile in tutta Europa per quanto riguarda il rispetto della dignità di ogni membro della famiglia

umana, non importa quanto giovane sia. Di qui allora l’importanza di sostenere quest’iniziativa con il contributo che è possibile dare fino al prossimo 1 novembre.

Due sono le modalità per sotto-scrivere Uno di Noi: mediante una firma per via telematica – unica per tutta Europa – attra-verso il sito www.oneofus.eu; mediante apposizione di firma su un modulo cartaceo, sotto-scrivibile anche da più persone e da inviare però il più presto possibile, scaricabile dal sito www.unodinoi.mpv.org.

10 Novembre 2013

Ritiro per Catechistie Consiglio Pastorale

Il 10 novembre il con-siglio partorale ed i ca-techisti si ritroveranno, accompagnati da don Marcello, presso la Casa del Sacro Cuore della congregazione “Suore Figlie di S. Francesco di Sales” in Torreglia (PD) per una giornata di riflessione e preghiera in preparazione al nuovo anno pastorale.

associAzioneper la Salvaguardia della VITAdi Antonella e Stefano

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CENTRO “MARIA REGINA DELLA PACE”CENTRO “MARIA REGINA DELLA PACE”

AGGIORNAMENTI

Il Centro “Maria Regina della Pace” ha già preso consistenza e visibilità.La parte strutturale é terminata, si stà procedendo alle rifiniture interne con particolare attenzione agli impianti elettrici ed idraulici.Entro il mese di novembre la struttura dovrebbe essere praticabile e saranno utilizzabili la sala principale, tre vani per studio e giochi e l’abitazione del custode che, per ora, sarà utilizzata dai nostri sacerdoti in quanto obbli-gati a lasciare la casa canonica per il restauro dai danni provocati dal terre-moto dello scorso anno. In ragione dei fondi disponibili saranno iniziati i lavori della zona sportiva che comprende il campo polivalente per calcetto, basket e pallavolo. Nonostante la grave crisi che ha colpito ogni settore, il lavoro del Centro non si é mai fermato grazie alla solidarietà dei cittadini di Bondeno e alla Caritas diocesana e nazionale. Provvidenze che sono il segno che dal cielo la Ma-donna benedice quest’opera e quanti ne potranno usufruire.Chiediamo ancora un piccolo sforzo per terminare completamente la struttura e poterla presto inaugurare interamente compiuta.Con tanta gratitudine per aver tutti com-preso l’importanza dell’iniziativa e il suo benefico utilizzo per la nostra città.

Quasi terminata la nuova strutturadi via Vittime dell’11 settembre

Previsto l’utilizzo entro l’annodi don Marcello

IBAN x OFFERTE:IT 20 L 06155 67196

000000005190Causale: costruzione

Centro Maria Regina della Pace

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Da sempre nel mese di ottobre, quando tutti sono rientrati a Bondeno e le giornate sfumano nei tepori del primo autunno, ri-prendono le attività parrocchiali, la messa vespertina torna alle diciassette e trenta e si riprende il catechismo. Anche questo sarà un anno anomalo, analogo a quello trascorso, sempre nella tenda di Viale Marconi e sempre col C.P.A. non agibile, in attesa che il nuovo centro parrocchiale “Maria Regina della Pace” nel quartiere del Sole ci dia ambienti e consolazione.Ripartiamo dopo l’esperienza del terremoto dello scorso anno che ci ha sconvolto luoghi, orari, sicurezze e cuore. A un anno di distanza la situazione non è granché mutata, però noi ca-techisti siamo più maturi e forti dentro e con rinnovato entusia-smo e senso di responsabilità riprendiamo il nostro cammino. I ragazzi che frequentano sono tanti, dalla prima elementare alla prima media, ma anche quattro catechiste in tutti i mesi dell’anno incontrano i genitori che chiedono il Battesimo per i loro piccoli e preparano le giovani famiglie al primo Sacra-mento dell’iniziazione cristiana. Quando i ragazzi arrivano in prima elementare, con quelli di seconda, li si invita con le fami-glie a ritrovarsi con i compagni e a conoscere attraverso le prime preghiere, il racconto, il gioco, la

bellezza di essere tutti figli di un Grande Padre che tutti ci ama e ci vuole.Poi in terza, al momento di ri-cevere la Prima Confessione, comprendono che il Padre è sempre pronto ad accoglierli, è il primo che fa pace con loro e li indirizza a un discorso di affetti e riconciliazione. I ragazzi di quest’età vivono un particola-re momento di scoperta e di nuove relazioni, si aprono agli avvenimenti di ogni giorno con stupore e attesa, in famiglia e in parrocchia cominciano a sentirsi qualcuno. In quarta incontrano per la pri-ma volta Gesù nell’Eucarestia, sentono l’emozione di averlo nel cuore e a noi catechisti ap-paiano consapevoli nelle loro scelte, più disponibili all’incontro con gli altri e all’arricchimento attraverso nuove relazioni in-terpersonali. In quinta si aprono alla cono-scenza della realtà della Chiesa e sono invitati a rendere testimo-nianza della loro fede meditando sul Credo. In prima media sono guidati ad accogliere l’invito del

Risorto a essere testimoni nella Chiesa e nel mondo, a coo-perare al progetto di salvezza dell’umanità voluto dal Padre, a farsi ospiti dei doni dello Spirito Santo, cioè dell’amore di Dio. Quest’anno introduciamo delle tappe intermedie nel percorso tradizionale di preparazione ai Sacramenti, dei nuovi momenti in cui ragazzi e famiglie assieme sono chiamati a pregare con la consegna del “Segno della Croce” a prima, seconda, terza, del Crocefisso alle quarte, dei Comandamenti alle quinte, col Rinnovo delle Promesse batte-simali in prima media. Abbiamo bisogno delle famiglie. I catechisti si aspettano tanta collaborazione da parte dei genitori, auspicano che s’inte-ressino del catechismo dei figli, che partecipino alle celebrazioni in preparazione ai Sacramenti, che siano presenti agli incontri organizzati per loro.I genitori, infatti, sono i primi educatori dei figli, i primi respon-sabili della loro formazione ed educazione, quelli che più pos-sono incidere sul loro cuore.

di Piero Piacentini

RICOMINCIA ilCATECHISMO

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Le chiese dopo il terremoto

C’è la consapevolezza di aver compiuto tutto quanto era ne-cessario per rispondere ai requi-siti richiesti dalle disposizioni del commissario regionale Vasco Errani per l’avvio delle proce-dure di ripristino degli edifici religiosi danneggiati dal sisma del 20 maggio scorso. È quanto emerge da una sera-ta organizzata dal Comune di Bondeno il 17 settembre scorso

presso la Pinacoteca civica, un focus sullo stato dell’arte della ricostruzione per quanto riguar-da il patrimonio ecclesiastico. Hanno partecipato, fra gli altri, Alan Fabbri, sindaco di Bon-deno, Carla Di Francesco, tecnico della Soprintendenza, Don Stefano Zanella dell’Ufficio Arte Sacra dell’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio e i parroci del vicariato di Bondeno. Al

momento risultano agibili sul territorio comunale soltanto le chiese di Salva-tonica e Scortichino su un totale di ven-tuno edifici di culto. E su quelle che sono le priorità, così come indica-te dalle ordinanze commissariali, non

IL LENTO CAMMINO DELLARICOSTRUZIONEdalla redazione

tutto il lungo iter burocratico ha trovato espletamento, in parte per i controlli dall’alto degli im-pegni di spesa, in parte per una procedura di messa in sicurezza dei luoghi di culto in eventuale risposta a nuovi eventi sismici. Così, sia per il Duomo, princi-pale edificio religioso in seno la Parrocchia Natività di Maria di Bondeno, sia per quelle che vincolano l’accesso alle case o alle vie di comunicazione. Nell’attesa che oltre alle chiese di Ospitale, Pilastri e Zerbinate – per le quali sono in corso gare d’appalto – l’auspicio è che an-che altre possano raggiungere presto questa fase, preludio all’avvio dei lavori. Resta infine interessante la proposta di Gabriele Milani, do-cente al Politecnico di Milano, che ha chiesto all’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio di sostenere progetti di tesi di laurea sulle chiese danneggiate garantendo l’utilizzo di materiale tecnico alta-mente tecnologico, con un paio di laureandi già al lavoro.

Domenica 13 ottobre la “Corale Matildea” parteci-pa al “Convegno Nazionale Scholae Cantorum” a Padova, presso la Basilica Papale di S. Antonio: importante appuntamento annuale rivolto a tutte le scholae cantorum d’Italia.Il programma della giornata prevede una prova di canto e la concelebrazione Eucaristica.

ScholaeCantorum

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Apostolo Santiago: sono qui come le migliaia di pellegrini nel corso dei secoli, offrendo a Dio la stanchezza del Cammino.Vengo con il desiderio di imparare a camminare per la strada della vita, che è Cristo.Aiutami tu che ha seguito il Maestro fino a dare la tua vita per lui. Dammi un cuore grande e generoso come il tuo perché possa anche io essere un apostolo di Cristo.Maria Santissima, regina degli apostoli, fammi sentire l’amore e la tenerezza del tuo cuore. Aiutami con il tuo sorriso e il tuo amore di Madre a percorrere il cammino della vita con l’allegria dei figli di Dio.

InsIeme nel CammIno

Dal 9 al 21 agosto un gruppo della nostra parrocchia si è recato a Santiago de Compostela

di Elisabetta Masini e Fabia Cavallini

Dal 9 al 21 agosto abbiamo fatto parte di un grup-po di pellegrini in “Cammino” verso Santiago di Compostela. Le prime tappe del cammino sono state fatte in corriera, passando per Carcasson-ne, Leon e arrivando ad Palais de Rei, da dove abbiamo proseguito a piedi. Dopo tre giorni di cammino siamo arrivati a Santiago di Compostela. Nel viaggio di ritorno abbiamo avuto la possibilità di visitare le splen-dide città di Salamanca, Toledo, Barcellona e Arles. Questo cammino ha significato tante cose: bellezza per i meravigliosi paesaggi ammirati, fatica per i kilometri percorsi a piedi, attesa per il desiderio di arrivare alla meta ciascuno con le proprie intenzioni e offerte di preghiera a San Giacomo apostolo. È stato bello durante il percorso incontrare tante persone di diversa età e provenienza che come noi facevano questa esperienza. Nel corso del viaggio il nostro gruppo inizialmente così etero-geneo, è diventato veramente più unito sperimen-tando la vita comune, la fatica fisica, il reciproco aiuto, la condivisione di racconti ed esperienze delle vite di ciascuno. Il cammino di Santiago non è né un prova sportiva né una passeggiata

naturalistica; un pellegrinaggio è soprattutto un percorso di avvicinamento spirituale a Dio e di riflessione personale sul nostro cammino di vita e di fede. Crediamo che ognuno di noi abbia portato a casa la certezza che ogni esperienza se fatta con il Signore accanto, ha quel valore aggiunto che rende tutto più bello. Il nostro augurio è che anche noi come San Giacomo apostolo possiamo rendere testimonianza dell’amore di Gesù nella nostra vita quotidiana. Buon cammino a tutti.

Nella foto: una parte del gruppo di pellegrini e sullo sfondo la città di Toledo

“Preghiera Di San giaComo aPoStolo”

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Suore “Figlie di S. Francesco di Sales”

CELEBRATO IL 50° DI PROFESSIONE RELIGIOSA DELLA MADRE GENERALE

Domenica 15 settembre a Lugo di Romagna è stato ricordato il 50° di professione religiosa di Suor Corrada, la Madre Ge-nerale delle suore “Figlie di S. Francesco di Sales”, presenti anche nella nostra parrocchia nella conduzione dell’asilo. Entrata nella congregazione nel 1958, Virginia Magnani (questo il suo nome da laica), originaria di Cesenatico, si dimostra subito energica e zelante, impegnata in varie attività apostoliche e con una spiccata attitudine missionaria. Nel 1977 venne manata in India dove il suo impegno si profuse fino al punto da associare il suo

nome a quello della Congrega-zione. Nel 1980 contribuì perso-nalmente affichè le Suore “Figlie di S. Francesco di Sales” si sta-bilissero e difondessero anche nelle isole Filippine ed infine, quando nella penisola indiana le comunità della Congregazione avevano raggiunto il numero di 23, con una diffusione capillare da Nord a Sud, suor Corrada venne richiamata in Italia per diventare la Madre Generale, nomina che le venne conferita nel 2003 e rinnovata nel 2009. Ora come Madre Superiora Ge-nerale suor Corrada svolge un servizio di vera guida spirituale e materna non soltanto in Italia

ma ovunque dove è presente la Congregazione: Sud Africa, Bra-sile, India, Filippine, Tanzania, Kenya, Inghilterra ed Indonesia. La festa che abbiamo celebrato per il 50° della sua professione religiosa è stata molto toccante ma soprattutto è stata una forte testimonianza dell’Amore che Cristo effonde nel mondo attra-verso la vita di persone come Madre Corrada.

dalla redazione

Sabato 31 agosto circa 80 ragazzi, dopo aver sostato brevemente presso la tenda di S. Gio-vanni per una celebrazione ed essersi rifocillati in Parrocchia, sono partiti in bici per tornare a Turate, una cittadina della Provincia di Como che ha dimostrato grande sensibilità e solidarietà nei nostri confronti in occasione del terremoto dello scorso anno.

Suor Corrada

Nelle foto: alcuni momenti della visita

I giovani della parrocchia di Turatein visita a Bondeno

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Il messaggio dei vescovi italiani promulgato in occasione della ottava edizione della Giornata per la Custodia del Creato e quello che il Papa ha inviato alla Settimana Sociale dei Cattolici Italiani convenuti a Torino, hanno offerto l’occa-sione per riannodare i fili che legano tematiche di estrema attualità e urgenza nel tempo che stiamo vivendo.Già Papa Giovanni Paolo II, poi Benedetto XVI nel suo messaggio in occasione della Giorna-ta Mondiale della Pace del 2010 ed ora papa Francesco nella sua catechesi del 5 giugno scorso, avevano affrontato il tema della Cu-stodia del Creato. I loro discorsi ci parlavano del Creato come di un dono grande fatto dal Signore all’uomo, tanto grande da generare in lui due sentimenti, riconoscenza e responsabilità che conservano in noi oggi tutta la loro originaria freschezza e interezza. Custode era il primo uomo creato ma custodi e non padroni siamo anche noi oggi uomini e donne del terzo millennio, resi degni di una responsabilità che non opprime ma ci fa col-laboratori nel trasmettere in famiglia, ai figli questi sentimenti. Ecco qui l’intreccio nodale del primo tema con quelli svolti nelle giornate di Torino protesi a rivi-ficare la Famiglia nella sua vocazione di primo, insostituibile sodalizio umano, pietra fondante nella costruzione del bene comune. Uomini, donne, famiglie, attenti alle povertà e alle situazioni di disagio dei propri contem-poranei e accorti a non dissipare il patrimonio naturale, culturale e spirituale da consegnare alle generazioni future. Belle e illuminanti le parole dei nostri pastori perché adeguate al linguaggio dei giovani.

La prima meravigliosa, “Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato” e l’altra quasi una logica conseguenza, “quando l’ecologia umana è rispettata dentro la società, anche l’ecologia ambientale ne trae beneficio”, dove per eco-logia umana, sbalorditivo, entra tutto ciò ed è infinito che concorre a rivestire ogni uomo di tutta la dignità che gli compete. Le parole dei nostri pastori ci spronano a “ non rimanere indifferenti di fronte alle problematiche che derivano da fenomeni quali i cambiamenti climatici, la desertificazione, il degrado e la perdita di produttività di vaste aree agricole, l’inquinamento dei fiumi e delle falde, l’aumento di eventi naturali estremi, il disboscamento delle aree equatoriali e tropicali così come ci scuoto-no a non trascurare il crescente fenomeno dei così detti profughi ambientali: persone che, a causa del degrado dell’ambiente in cui vivono, lo devono lasciare – spesso insieme ai loro beni – per affrontare i pericoli e le incognite di uno spostamento forzato.

Anche il loro esempio è una continua chiamata all’attenzione, all’impegno, alla condivisione. C’è una poesia a noi tanto cara che dice “…Certa gente ama le nuvole, la pioggia, il ven-to…: insomma ama il creato”.

Cerca il mistero in ogni suo frammento e rin-grazia Colui che l’ ha inventato…” .Noi sappiamo però che questo amore non è solo di certa gente ma sta nel cuore di ogni uomo perché ogni uomo ha costituzionalmente voglia di bene e di pace. Non facciamoci mancare il desiderio di crederlo con tutta forza e di lavorare per questo.

di Romano Gamberini

8a Giornata per la Custodia del Creato

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di Laura Marchetti Piacentini

In pinacoteca, in occasione del-la fiera di giugno si è tenuto un interessante convegno, voluto dall’amministrazione comunale, dalla Regione e da “Bondeno Cultura” per celebrare i cinque-centocinquant’anni della stampa in Italia del primo libro a caratteri mobili, avvenuta secondo accre-ditati studi proprio presso la no-stra parrocchia e noi ne andiamo giustamente orgogliosi.A Bondeno, secondo quanto ha sostenuto con appassionata convinzione Piero Scapecchi, nel 1463 è avvenuta la prima stampa in Italia di un libro a caratteri mobili, mentre, lo sap-piamo bene, Gutenberg uscì in Germania nel 1455 con la Bibbia. Si tratta di un’opera di pietà po-polare, ritrovata in un frammento, il “Parsons-Scheide”, dal nome dei due collezionisti che lo ac-quistarono rispettivamente nel 1927e nel 1998 e ora negli USA. Sono otto fogli dei diciassette originari di un’edizione con sei pagine illustrate e undici con soli caratteri, stampata appunto a caratteri mobili, delle Meditazioni sulla Passione di Cristo, scritte in volgare italiano con latinismi, toscanismi e influssi padani. La sua edizione si deve collocare nel 1463 proprio presso la pieve di S. Maria di Bondeno, sede dell’arcipretura di don Francesco da Fiesso, stanco di trascrivere in umanistica corsiva i testi che lo appassionavano, come dice in una nota riportata dall’Orti e da Monsignor Peverada. Sino a pochi anni fa Subiaco rivendicava il primato di culla della stampa poiché dopo la metà del XV se-colo due chierici tedeschi, Konrad Sweynheym e Arnold Pannartz, discesero dalla natia Magonza in Italia, portando con sé i segreti

dell’ars artificialiter scribendi con meta forse Roma. Si fermarono invece, per motivi non ancora chiari, nel monastero benedettino di Subiaco e iniziarono a stampa-re nel 1467 testi particolarmente dotti. Dagli anni venti del secolo scorso, però, si avanzò il dubbio che l’arte della stampa potesse essere stata introdotta in casa nostra a Bondeno nel 1463, prima che a Subiaco, per l’impor-tanza della terra ferrarese, come passaggio obbligato tra Vene-zia e Bologna, per la presenza delle vie fluviali, Po, ma anche Panaro e per la grande fioritura tipografica. Con il ritrovamento del “Frammento Parson” durante un’asta londinese a Christies il 23 novembre del 1998, gli studi sull’argomento presero una svol-ta. Pietro Scapecchi, direttore del settore manoscritti e libri rari della Biblioteca nazionale di Firenze, relatore al nostro convegno, partecipò all’asta e ritenne che solo un tecnico a conoscenza del lavoro di Gutenberg, frequenta-tore del suo laboratorio avrebbe potuto incidere un disegno così vicino alle caratteristiche magon-tine. Dalle prime analisi su testo e filigrana, Scapecchi, fu anche in grado di localizzarne l’origine in un’area compresa tra Bologna, Parma e Ferrara.Poi saputo del materiale ritrovato da Mons. Peverada localizzò la stampa a Bondeno.In sede di convegno Peverada ha ripreso documenti d’archivio, scoperti dallo storico Adriano Franceschini e pubblicati nel 1993 tracciando la figura del par-roco don Francesco da Fiesso, fine umanista e geniale erudita che ricevette in parrocchia e ospitò come vicario parrocchiale (cappellano) Don Paolo Moerich

- proveniente da Siena, dove aveva tessuto relazioni sociali con Enea Silvio Piccolomini, il futuro Papa Pio II - insieme a Ulrich Pursmid, probabilmente allievo di Gutenberg o almeno co-noscitore della neonata arte della stampa. Attraverso questi, i due avrebbero dovuto approntare un Salterio o un Donato per bambini, strumenti di lettura a uso scolasti-co, oltre ad alcune mezze figure, una della Madonna col Bambino e un’altra della Pietà. Che si volesse ‘impiantare’ a Bondeno una stamperia a caratteri mobili è dunque storicamente documen-tato e oggettivamente inequivo-cabile (“litteras componere, era specificato nel contratto) come é altrettanto dimostrato che il lavoro doveva tuttavia restare segreto, infatti, solo Ulrich Pursmid poteva aver accesso al laboratorio di stampa forse perché gli allievi di Gutenberg, fuggiti da Magonza in seguito al sacco della città nel 1462, e sparpagliatisi in tutta Europa, dovevano mantenere il segreto della nuova arte.Dalle analisi di questi documenti e dallo studio puntiglioso del “Frammento Parson”, Scapecchi, come ha ampiamente ribadito, è giunto alla conclusione che Ulrich Pursmid dovette realiz-zare una cassa di caratteri per la stampa delle Meditazioni di Cristo, caratteri non più utilizzati successivamente, o comunque non giunti in altre edizioni a noi. Positivo per noi questo primato e sincero motivo d’orgoglio e anche incentivo a conoscere meglio il nostro passato e tutte le forme di religiosità che l’hanno animato.

Bondeno Terra di Libri

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Grande serata di promozione dello

Sport ... nel ricordo di chi ci ha lasciato.

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Serata speciale lo è stata davve-ro quella di sabato 28 settembre nella Palestra del Liceo in via Manzoni. La 4a edizione di “Sportivi nel Cuore” è stato consueto mo-mento di ricordo per le tante persone scomparse che hanno legato la loro vita allo sport, un format che alternato anche momenti di poesia e musica a esibizioni e dimostrazioni spor-tive e un forte richiamo insieme a quei valori di amicizia e so-lidarietà che le esperienze del terremoto recente hanno reso ancora più vivi ed indispensabili nella nostra comunità. Ma, rispetto al passato, prota-gonista è stato il cuore inteso anche come centro delle at-tenzioni che richiede in termini di prevenzione e di tutela della salute e non solo degli affetti e dei ricordi. Durante la serata, infatti, sono stati consegnati una decina di defibrillatori semi automatici

donati dall’ amministrazione comunale e da associazioni/gruppi del volontariato orga-nizzato e destinati ai centri sportivi del comune; ed è stata illustrata infine l’attività dei corsi che da alcuni anni si svolgono a Bondeno per formare operatori laici (né medici, né personale infermieristico) in grado di utiliz-zare tali strumentazioni di primo soccorso. Sono un centinaio, al momento, le persone già for-

mate, uno straordinario risultato che fa di Bondeno e delle sue frazioni una delle realtà in pro-vincia più cardioprotette anche per dotazione di defibrillatori semiautomatici. Come d’altronde ha precisato Daniele Cariani, medico del 118 e figura di riferimento nella for-mazione unitamente ad Andrea Diamanti. Il progetto/campagna di sen-sibilizzazione “RiAnimiAmo Bondeno” ha trovato sostegno

nell’amministrazione comunale, come dichiarato nel corso della manifestazione dall’assessore allo sport Emanuele Cestari e da Stefano Ansaloni, comandante del Corpo di Polizia Municipale, e nel distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Bondeno co-ordinato da Michele Marchetti. I fondi raccolti saranno destinati, quest’ anno, proprio allo svilup-po di tale progetto. A ricordo della serata infine un libretto-ricordo con le poesie che gli Amici della lettura han-no pensato anche per questa edizione di “Sportivi nel cuore” organizzata grazie pure alla col-laborazione del Comune di Bon-deno, del Centro Zenit, del Csr Ju Jitsu Italia, de Le Palestre Danza e di Ginnastica Ritmica Bondeno-Vigarano Pieve.

Grande serata di promozione dello

Sport ... nel ricordo di chi ci ha lasciato.dalla redazione

Le foto sono ci sono state gentilmente concesse da

Riccardo Scardovelli

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Venerdì4, 11, 18 e 25 Ore 16.30 Ora di Adorazione (cappella della canonica).

Sabato 5 Ore 15.00 inizio anno catechistico. Ore 17.30 S. Messa prefestiva nella tensostruttura di Viale Marconi.

Domenica 6 Festa dei nonni: ore 10.30 celebrazione particolare. Ore 11.00 S. Messa al monumento degli Autieri.

Domenica 20 Ore 11.30 S. Messa Festa dei Maestri Artigiani

Giovedì 24 Ore 17.30 inizio triduo in onore del Crocifisso

Venerdì 25 Ore 17.30 triduo in onore del Crocifisso.

Sabato 26 Ore 15.30 celebrazione per gli anziani e gli ammalati. Ore 17.30 S. Messa prefe-stiva.

Domenica 27 Celebrazioni in onore del Crocifisso. Ore 17.00 festa degli anniversari di matrimonio.

Lunedì 28 Ore 17.00 incontro Gruppo di preghiera Padre Pio.

Venerdì 1 Solennità di tutti i santi. SS. Messe in orario festivo.

Sabato 2 Commemorazione dei fedeli defunti. Ore 8.00 S. Messa (cappella canonica). Ore 17.30 S. Messa prefestiva (tensostruttura Viale Marconi). Al Cimitero: Ore 9.00, 11,00 e 15.30 SS. Messe. Dalle ore 9.30 Benedizione alle tombe. Ore 15.00 Via Crucis.

Venerdì8, 15, 22, 29 Ore 16.30 Ora di Adorazione.

Domenica 24 Festa di Cristo Re.

Lunedì 25 Ore 17.00 incontro Gruppo di Preghiera Padre Pio.

Venerdì 29 Ore 8.00 e 17.30 inizio della Novena in preparazione alla festa dell’Immacolata.

Domenica 1 1a Domenica di AVVENTO – animazione liturgica.

Venerdì6, 13 e 20 Ore 16.30 Ora di Adorazione.

Domenica 8 Solennità dell’IMMACOLATA CONCEZIONE 2a Domenica di AVVENTO - animazione liturgica.

Domenica 15 3a Domenica di AVVENTO – animazione liturgica.

Lunedì 16 Inizio della Novena in preparazione al Santo Natale: S. Messa alle ore 7.00.

Domenica 22 4a Domenica di AVVENTO – animazione liturgica.

Martedì 24 Confessioni ore 9.00-12.30 e 15.00-19.30. Ore 24.00 S. Messa di mezzanotte.

Mercoledì 25 SANTO NATALE. S. Messe in orario festivo.

Giovedì 26 Festa di S. Stefano. S. Messe in orario festivo.

Domenica 29 Festa della Sacra Famiglia.

Martedì 31 Ore 17.00 Adorazione eucaristica e cerimonia di ringraziamento per l’anno trascorso.

Calendario delle principali attività parrocchiali

Ottobre 2013

Novembre 2013

Dicembre 2013