LA LEGGE n. 107/2015 BUONA SCUOLA” · sede di intesa sindacale fra DS e RSU a mettere per...
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DDL 2994
LA LEGGE n. 107/2015 sulla cosiddetta
“BUONA SCUOLA”
RISPARMIAMO ALLA SCUOLA GLI EFFETTI PIÙDELETERI
Nel rispetto della Costituzione, della libertàd’insegnamento, dell’autonomia degli organi collegiali
Alla contrattazione tra le parti l’attuazione della valorizzazione professionale
Le valutazioni della FLC CGIL
Le iniziative di contrasto
Le indicazioni operative per l’inizio dell’ a.s. 2015/16
Il nostro giudizio è fortemente negativo per:
i gravi aspetti di incostituzionalità
la lesione delle prerogative contrattuali
l’attacco ai diritti dei lavoratori (anche precari)
il ridimensionamento del ruolo degli organi collegiali
la riduzione del diritto allo studio
La legge sulla scuola n. 107 del 13 luglio 2015
Aspetti di incostituzionalità della nuova legge:
colpita la libertà di insegnamento con chiamata diretta dei docenti e sistema premiale
autoritario e discriminatorio
ridotte le prerogative degli Organi Collegiali in rapporto ai poteri del Dirigente Scolastico
esautorato il CSPI appena eletto
La legge sulla scuola n. 107 del 13 luglio 2015
Colpite le prerogative contrattuali:
si interviene per legge su ambiti propri della contrattazione: mobilità, professionalità, retribuzione
accessoria, …
tutte le disposizioni contrattuali in contrasto con la legge vengono disapplicate
La legge sulla scuola n. 107 del 13 luglio 2015
Altri punti negativi rilevanti:
non risolto il problema del precariato, anzi aumentano discriminazioni ed esclusioni
ampi poteri al Governo con le deleghe
favorito il finanziamento delle scuole private
La legge sulla scuola n. 107 del 13 luglio 2015
Occorre assumere sin dalle prime settimane di scuola azioni mirate in grado di impedire
i danni irreparabili che la legge può determinare alla scuola
a partire dagli effetti più immediati(bonus docenti, comitato valutazione, precariato)
Tali iniziative si dovranno sviluppare
a livello nazionale e di scuola
attraverso Collegio Docenti, Consiglio d’Istituto, RSUe dovranno coinvolgere
gli studenti e i genitori oltre che tutti i lavoratorie le organizzazioni sindacali unitariamente
La mobilitazione e le iniziative di contrastoalla L. 107/2015
A livello nazionale:
impugnativa al Tar Lazio del decreto che esclude dalle immissioni in ruolo i precari con i requisiti della Corte di
Giustizia europea
impugnativa su altri aspetti della legge (chiamata diretta, merito, Cspi, ecc) appena disponibili i decreti attuativi al
fine di accertarne i profili di incostituzionalità
assemblea nazionale unitaria a Roma delle RSU dell’11 settembre 2015
manifestazione unitaria a Roma ad ottobre
Iniziative concordate tra Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda
A scuola:Il Collegio dei Docenti
Elegga i suoi due rappresentanti nel Comitato di Valutazione
(che rimarrà in carica per 3 anni) con il preciso mandato:
� ad operare per la sola valutazione del periodo di prova ai finidella conferma in ruolo dei neo assunti
� per affermare che la definizione del premio in denaro da assegnare ai docenti sia materia negoziale
� a non individuare criteri in autonomia, ma semmai
assumendo solo quanto stabilito in collegio docenti e definito in sede di intesa sindacale fra DS e RSU
� a mettere per iscritto che, in ogni caso, non possa esserci alcuna valutazione discrezionale da parte del DS della qualità
individuale dell’insegnamento o sui risultati del singolo docente
Iniziative concordate tra Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda
In concreto
Invitiamo tutti i collegi docenti ed i consigli d’istituto innanzitutto a rinviare l’elezione del comitato di valutazione e comunque ad eleggere i 2 docenti con un mandato preciso:– garantire ai precari il superamento dell’anno di
formazione– non indicare affatto al DS i criteri per la
valutazione, salvo assumere (alla fine e non certo ora) quanto approvato in collegio docenti e concordato in sede di intesa sindacale
– in ogni caso deve essere esclusa in modo netto: • la valutazione della qualità dell’insegnamento dei singoli
docenti• la valutazione dei risultati ottenuti dai singoli docenti
– Si al riconoscimento delle maggiori responsabilitàe del lavoro/impegno aggiuntivo se condiviso collegialmente (come si fa già oggi e come abbiamo scritto nella piattaforma FLC per il rinnovo del contratto)
Il Consiglio di Istituto
Il Docente, i Genitori, lo Studente (alle scuole superiori) che si rendono disponibili per il Comitato di Valutazione accettino la
designazione con una dichiarazione di adesione al deliberato
del Collegio Docenti e rimettendo la partita salariare al tavolo negoziale
La non partecipazione ai lavori del Comitato di Valutazione delle su citate componenti invaliderà qualsiasi azione
unilaterale di valutazione individuale
Iniziative concordate tra Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda
I Dirigenti Scolastici
Rifiutino di entrare in conflitto con le prerogative degli Organi
Collegiali, condividano le delibere maggioritarie degli OO.CC. per le scelte organizzativo-didattiche e si affidino alle intese
con le RSU per le decisioni in materia retributiva
Qualsiasi ingerenza unilaterale del DS sul piano organizzativo
e didattico e sul piano “dell’impiego” dei docenti (comma 1 art. 5
Regolamento autonomia) entrerebbe in contraddizione con le
prerogative degli Organi Collegiali che vigono intatte nella loro integrità
Iniziative concordate tra Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda
Il personale ATA
Componente del Consiglio di istituto, che si troverà ad eleggere il rappresentante dei genitori o degli studenti nel
Comitato di valutazione richiederà a chi si candida di impegnarsi ad aderire al deliberato del Collegio dei Docenti sul
rinvio al tavolo negoziale dei criteri e dei compensi per la
distribuzione di queste risorse aggiuntive
Sarà un’altra modalità di protesta contro una legge che li ha totalmente ignorati
Iniziative concordate tra Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda
Inaccettabile la sola idea di 8.500
diversi sistemi di valutazione
• La questione della valorizzazione e valutazione del personale deve essere materia regolata dal contratto (sia per i docenti che per i DS)
• Il sistema deve essere nazionale (e non diverso da scuola a scuola a seconda di quanti “pensano” i singoli comitati di valutazione)
• No a valutazioni discrezionali effettuate da orgoni monocratici (il DS per i docenti, il Direttore Regionale per i DS)
Le RSU
Chiedano immediatamente al DS l’apertura del confronto sindacale per definire un “verbale di intesa” sui criteri per
utilizzare le risorse aggiuntive (quelle del bonus) al personaledocente impegnato in attività aggiuntive e per delegare alla
contrattazione gli importi una volta nota l’entità delle risorse
Le risorse del bonus (200 milioni) vanno ricondotte all’interno
della procedura negoziale fra DS e RSU per riconoscere l’impegno collegiale e aggiuntivo dei docenti e come
risarcimento delle risorse sottratte in questi anni al FIS
Iniziative concordate tra Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda
In concreto
Chiediamo di aprire subito il confronto scuola per scuola con il DS per verificare se intende condividere e approvare in collegio docenti quali debbano essere gli “incarichi o le attività” utili da inserire nel POF e nel piano delle attività che comportano un impegno aggiuntivo, ed i criteri di assegnazione ai docenti.
Ad es. incarichi e attività quali:� Responsabili di plesso, sede, indirizzo, ..� Coordinatori consigli di classe� Collaborazioni nel campo della ricerca e innovazione
didattica, sulla valutazione, sulla documentazione e diffusione di buone pratiche, …
� Coordinatori progetti, visite e uscite didattiche, …
… in aggiunta alle funzioni strumentali ed ai due collaboratori del DS da lui designati
Quindi
IN APERTURA DEL CONFRONTO SINDACALE VANNO SCIOLTI ALCUNI NODI
PRELIMINARI
I dirigenti scolastici nella nuova norma
Si trovano di fronte a una scelta
Preside manager(modello ANP) Leader comunità educativa
Cosa farà a settembre il dirigente scolastico ?
Definirà un piano delle attività sulla base del POF da portare
all’approvazione del collegio che consenta la partecipazione dei
docenti alla stesura condivisa del piano triennale e il pieno
coinvolgimento della comunitàprofessionale nelle scelte
pedagogiche e in quelle didattiche.Il piano delle attività sarà oggetto di
informazione sindacale.
Formulerà il piano delle attivitàdel personale docente comunicandolo al collegio senza sottoporlo alla sua approvazione e senza farne oggetto di informazione sindacale
Cosa farà a settembre il dirigente scolastico ?
Comunicherà al collegio i nominativi dei due
collaboratori di cui intende avvalersi dichiarando
di aver scelto di non usufruire della possibilità di
indicarne un numero pari al 10% dell’organico
Affiderà al collegio la scelta dei docenti a cui attribuire
tutti i compiti di coordinamento didattico
Attiverà il percorso previsto dal CCNL per la designazione
delle funzioni strumentali
Comunicherà al collegio i nominativi dei docenti a cui affidare compiti di coordinamento didattico nell’ambito del 10% dei docenti (di sede, di plesso, di classe, di dipartimento, di pro-getto, della formazione e dell’ag-giornamento, del piano digitale, dell’alternanza scuola lavoro, dell’inclusione, dei laboratori, della individualizzazione del cur-riculum degli alunni, delle reti di progetto, dei progetti nazionali ….) compresi i due collaboratori.
Individuerà le funzioni strumentali necessarie all’attuazione del POF e comunicherà i nominativi dei docenti a cui ha attribuito la funzione
Cosa farà a settembre il dirigente scolastico ?
Aprirà quanto prima il confronto con il tavolo sindacale sui fondi
del MOF contrattando il compenso dei due collaboratori,
delle funzioni strumentali individuate dal collegio e di
tutte le figure e le attivitàindividuate dal POF e stipuleràun’intesa sui criteri di utilizzo e
importi del salario accessorioproveniente dal finanziamento
del bonus
Non aprirà alcun confronto con il tavolo sindacale sull’utilizzo dei fondi che saranno assegnati alla scuola per il salario accessorio proveniente dal finanziamento del bonus
Cosa farà a settembre il dirigente scolastico ?
Non valuterà i docenti relativamente alla qualità del
loro insegnamento e utilizzerà i finanziamenti per il “bonus” per
retribuire l’impegno e le maggiori responsabilità assunte dei docenti per il funzionamento didattico e per il miglioramento, in riferimento al POF e secondo criteri e importi definiti in sede
di confronto sindacale
Assegnerà premi annuali in denaro dopo aver valutato a sua discrezione tutti i docenti sulla qualità del loro insegnamento e aver scelto i migliori «tenendo conto» dei criteri del comitato di valutazione
Cosa farà a fine anno il dirigente scolastico ?
La scuola non si governa con l’uomo solo al comando, né con la contrapposizione e lo scontro
L’unico modo possibile per creare le condizioni ottimali affinché si possa realizzare efficacemente il compito di educazione ed istruzione degli studenti è quello di promuovere condivisione e partecipazione, nel rispetto dei poteri e delle prerogative che la legge sull’autonomia
ha assegnato ai diversi organi.L’obiettivo della leadership del dirigente scolastico è quello
promuovere e indirizzare l’impegno e la responsabilizzazione di tutte le risorse professionali ed economiche disponibili per assicurare il
raggiungimento del successo formativo degli studenti.
Per la FLC solo una scelta è possibile
Le tesi dell’ANP (1)
• L’attribuzione del Bonus è materia contrattuale? No perché:– Il comma 196 ha disapplicato il contratto ed i criteri li dà il
comitato (comma 127) e non più la contrattazione (art. 6).
Il problema si pone ed è per questo che noi diciamo: “il comitato non dia criteri propri ma rimandi a quanto approvato in collegio e concordato nell’intesa sindacale”
• L’importo da assegnare è materia contrattuale? No, perché:– vale sempre il comma 196 (che avrebbe abrogato l’art. 6 del
CCNL).
Falso, perché sull’importo del bonus la legge 107 non dice nulla, né ha abrogato l’art. 45 c. 1 del D.lgs 165/01 dove si dice che “il salario accessorio è deciso dei contratti”, néquindi è abrogato l’art. 6 del CCNL
Le tesi dell’ANP
• Il DS “può” individuare fino al 10% di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto a sua discrezione senza alcuna approvazione da parte del collegio. VERO
• Con quali compensi? Con il FIS (ai sensi dell’art. 88 c.
2 lett. K) cosi come paga gli altri docenti per altra attività.
Falso! Con il FIS si possono pagare altre attività e incarichi, ma solo se deliberate nel POF e non certo se individuati unilateralmente dal DS. Quindi la RSU non sottoscriva un contratto che avalli tale scelta unilaterale del DS (niente affatto obbligatoria)
Alla luce del confronto preliminare (se positivo)
e del verbale di intesa sottoscritto
Avviare la contrattazione per:� definire la ripartizione del FIS e per
concordare “cosa” (attività e/o incarico) si paga con il FIS e cosa con il fondo aggiuntivo
� definire l’importo di tutti i compensi forfettari da pagare con il FIS e con le altre voci del MOF
� riservarsi di definire con successiva intesagli importi dei compensi dalle risorse aggiuntive (appena noto l’importo spettante alla scuola)
� impegnare il DS a dare la massima informazione successiva in corso d’anno
Uno dei possibili punti criticiCosa scrivere nel contratto di scuola e cosa
mandare ai revisori dei conti?
Dopo avere stipulato il verbale di intesa sui “criteri”, si chiude il contratto di scuola con dentro (oltre alle altre materie), tutto ciò che riguarda la ripartizione delle risorse del FIS ed i vari compensi forfettari. Il contratto sottoscritto si manda ai revisori.
Successivamente, non appena noto l’importo, il DS e la RSU sottoscrivono l’intesa sulle attivitàda retribuire con le risorse aggiuntive e sugli importi da assegnare. Tale intesa si manda anch’essa ai revisori, successivamente al contratto.
Riepiloghiamo la sequenza delle cose da fare
1- prendere tempo ai primi collegi docenti sulla nomina del comitato
2- avviare un primo confronto tra DS e RSU (+ gli altri) per verificare la convergenza su metodo e obiettivi. Se ci sono le condizioni si sottoscrive un verbale di “intesa” sui criteri di utilizzo delle risorse aggiuntive (da non inviare ai revisori) per dire in sostanza: “no alla valutazione individuale, si al riconoscimento degli impegni aggiuntivi concordati e condivisi in collegio”
3- concordare in collegio le attività e gli incarichi necessari nel POF
4- aprire la trattativa sul FIS e definire gli importi dei compensi connessi alle risorse del MOF riservandosi la stipula di una “intesa” successiva sulle risorse aggiuntive
4- procedere a questo punto alla nomina dei comitato di valutazione (in collegio e C. d’Ist.) con un mandato/impegno coerente
5- il comitato non definisce criteri propri per l’attribuzione dei compensi da parte del DS ma “recepisce” quanto concordato in collegio e nell’intesa, oppure “si astiene del tutto” dal formularli
Per una gestione partecipata e condivisa:
Collegio Docentidelibera il Pof, le attività didattiche, le modalità di impiego dei docenti: gruppi di lavoro, coordinatori,
ecc.(Dlgs 297/94 art. 7 e Dpr 275/99 art. 4 e 5)
Negoziano i compensi
per i docenti impegnati
nelle attività/incarichi
(Fis+Bonus)
e stipulano intesa
contrattuale
(Dlgs 165/01 art. 45)
Il Comitato di Valutazione, alla luce dei passaggio sopra,
definisce criteri per la valorizzazione dei docenti
assumendo quanto stabilito in Collegio e Contrattazione
Dirigente
ScolasticoRSU
Come affrontare le situazioni conflittuali
Che fare nelle scuole in cui il DS dovesse dichiarare che:� non intende discutere in collegio docenti le
attività e gli incarichi, né contrattare nulla rispetto alle risorse aggiuntive
� intende nominare a sua discrezione lo STAFF di docenti che collaboreranno con lui e conferirà incarichi non discussi nécondivisi con nessuno
� Intende attribuire, a fine anno, il bonus sulla base di valutazioni che lui si riserva di fare, ritenendo ciò una sua prerogativa esclusiva
In presenza di DS “ostili”• È fondamentale che i 3 docenti “facciano quadrato”
(provando a convincere delle loro tesi anche i due genitori e lostudente designati dal consiglio d’istituto) all’interno del comitato di valutazione per “non fornire” alcun criterio al DS
• Occorre dichiarare l’indisponibilità, da parte sia della RSU che del sindacato, a retribuire con il FIS gli incarichi che il DS intende dare senza confronto, né accordo con il sindacato (non è previsto il pagamento dello Staff con il FIS, altra cosa è pagare attività o incarichi deliberati nel POF)
• Rendere molto complicato per il DS (e diffidare dal farlo) retribuire con le risorse aggiuntive “solo” il suo Staff e di assegnare il bonus in difformità dai criteri dati dal comitato di valutazione (o in assenza) e con importi decisi unilateralmente (il DS, infatti, assegna il bonus sulla base dei “criteri del comitato di valutazione” e con “motivata valutazione”)
Caso in cui il DS intende attuare una gestione autoritaria, non partecipata e non condivisa:
Collegio Docentidelibera il Pof, le attività didattiche, le modalità di impiego dei docenti: gruppi di lavoro, coordinatori,
ecc. ma il DS decide da solo lo STAF e cosa valutare ai fini del Bonus
Negoziano i compensi
del FIS per i docenti
impegnati nelle
attività/incarichi ma non quelli del BONUS
e NON stipulano intesa
contrattuale
Il Comitato di Valutazione, preso atto della mancata condivisione in collegio e della mancata intesa sindacale,
NON definisce alcun criterio per la valorizzazione dei docenti
oppure diserta la convocazione del DS a tale scopo
Dirigente
ScolasticoRSU
Ricordiamo ai DS che ci sono dei rischi pure per loro in caso di conflitto
• Anche il DS, alla fine del triennio di “sperimentazione”, sarà valutato sulla base: – dell’“apprezzamento del proprio operato”
all’interno della comunità professionale e sociale”
– oltre che per il contributo dato al miglioramento dei risultati degli alunni e per la valorizzazione dell’impegno e dei meriti professionali del personale dell’istituto”!
• Per cui, se si creasse nella scuola un clima conflittuale e non collaborativo, il DS deve sapere che anche lui sarà chiamato a risponderne!
- Legge 107/2015: proseguiranno le azioni (sul piano legale e
sindacale) nei confronti degli ulteriori effetti della legge (chiamata diretta, mobilità, ecc).
Non si esclude ricorso al referendum abrogativo, però a determinate condizioni consapevoli delle criticità e incognite
che tale strumento presenta.
- Contratto: riconquista dei tavoli contrattuali nazionali in tutti
i settori pubblici per il rinnovo del CCNL dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha ne ha sanzionato il blocco
In previsione due manifestazioni nazionali (precari e Ata) e tante manifestazioni nazionali il 24 ottobre.Non si esclude, a seguire, lo sciopero generale!
Le iniziative successivein via di definizione
• Rispondere all’emergenza salariale del personale della scuola i
cui salari sono fermi da 6 anni
• Ripristinare le risorse tagliate al MOF
• Valorizzare il personale con risorse aggiuntive, mediante un
sistema basato sull’esperienza professionale e l’anzianità,
riconoscendo il lavoro collegiale e l’impegno aggiuntivo
• Portare a trasparenza l’orario di lavoro, gli obblighi di servizio e l’organizzazione del lavoro docente
• Valorizzare il lavoro Ata nel POF d’istituto
• Parità di salario e di diritti senza discriminazioni per il personale
precario
• Ripristinare un corretto sistema di relazioni sindacali
Le proposte FLC CGIL per il rinnovo contrattuale
• Investimenti sulla scuola di 17 miliardi di euro per colmare lo
scarto con il resto dell’Europa nel rapporto spesa istruzione/Pil
• Innalzamento dell’obbligo scolastico a 18 anni
• Istituzione dell’organico funzionale pluriennale stabile per
docenti e Ata per l’ampliamento dell’offerta formativa (generalizzazione delle scuola dell’infanzia, abbassamento del numero di
alunni per classe, promozione dell’orientamento, prevenzione della dispersione,
apertura al territorio, istituzione della figura tecnica nella scuola del primo ciclo)
• Piano di stabilizzazione del personale docente, educativo ed
Ata che superi una volta per tutte il precariato nella scuola,
salvaguardando e garantendo i diritti acquisiti di tutti
• Nuovo sistema di reclutamento e di formazione obbligatoria
sia iniziale che in servizio
Le proposte FLC CGIL per il rilancio della scuola pubblica
Materiale di supporto• Documento unitario sulle linee guida per la
gestione nelle scuole della L. 107/15
• Linee guida FLC sulla contrattazione integrativa di scuola
• Slide per incontri ed assemblee
• Mappa dei poteri aggiornata dopo la L. 107/15
• Scheda sui Fondi europei e contrattazione
• Schede su sicurezza, privacy e somministrazione farmaci
• Tracce per delibere e intesa